Happy 501st Legion Day

Oggi, 1 maggio è il Giorno della 501st Legion, a.k.a. Vader’s Fist. Un giorno speciale che sfrutta l’assonanza della data (scritta nella maniera anglosassone 5-01) per festeggiare il più grande club di costumi imperiali di Star Wars al mondo che, nel 2022, ha festeggiato i 25 anni di attività!

Con più di 10.000 membri attivi (il numero raddoppia vertiginosamente  quando si fa il conto dei membri in pensione o inattivi) divisi in “Guarnigioni” (Garrison) in circa 50 nazioni, la 501st Legion ha il preciso intento di radunare fan dei costumi della saga creata da George Lucas, dando loro una identità collettiva sotto il cui nome operare con un regolamento preciso e condiviso.

La mission del gruppo si riassume in 3 punti fondamentali:

  • promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo;
  • portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga;
  • contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo!

Grazie alla serietà dimostrata negli anni ed all’accuratezza dei costumi, 501st Legion è l’unico gruppo di costuming imperiale ufficialmente riconosciuto ed autorizzato dalla LucasFilm Limited (LFL) come Star Wars testimonial; i membri del gruppo collaborano attivamente con Disney/Lucasfilm per la promozione del brand Star Wars prestando l’immagine per eventi ufficiali oltre a partecipare attivamente a numerose altre iniziative tra cui spiccano eventi di beneficenza.

Nel 2004, il noto scrittore Timothy Zahn, dietro approvazione della Lucasfilm, rese onore alla legione incorporando la “501st Legion Elite Stormtrooper Unit” nel suo romanzo Survivor’s Quest. Da allora molti altri scrittori hanno inserito la 501st Legion nei loro racconti inserendone il nome a tutti gli effetti nell’universo di Guerre stellari. In omaggio al gruppo, in Star Wars: Episodio III La Vendetta dei Sith, la legione di cloni blu che Darth Vader conduce nel Tempio Jedi durante lo sterminio dei cavalieri è stata nominata proprio con il numero 501, rendendo cosi ufficialmente il nome del gruppo nella timeline Canon della saga. Nel film del 2015, Star Wars: Episode VII The Force Awakens, si può invece vedere il logo della  501st può essere visto nel rifugio di Maz Kanata.

Tutto è iniziato con un solo uomo, il fondatore Albin Johnson.

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Quando Johnson iniziò a raccogliere le sue prime truppe era il lontano 1997, tramite il suo sito web, Detention Block 2551, non poteva di certo immaginare che la sua idea di trasformare normali appassionati in truppe d’assalto imperiali, i leggendari stormtrooper potesse espandersi in 25anni nell’associazione mondiale;  lo stesso , dice Johnson ha affermato:

“Nei tuoi sogni fantasiosi lo speri… Ma quando cresci, smetti di credere che una possibilità così fantasiosa possa avverarsi … ma tu hai sempre dei sogni. Tutti noi abbiamo un’obiettivo a cui non possiamo rinunciare. Non ho mai quantificato coscientemente dove saremo potuti arrivare insieme. Se avessimo avuto un gruppo di 100 stormtrooper sarebbe già stato un grandioso risultato!”. Ma questo non bastava al ragazzo della Carolina del Sud che ha voluto semplicemente avviare un club per incontrare persone. Ora, a 20 anni di distanza, quando si trova ad eventi mastodontici come la Star Wars Celebration o anche una semplice convention, Johnson è circondato da “anime gemelle”. Quello era il suo obiettivo a lungo termine: “Volevo essere in grado di andare agli eventi ed avere un gruppo così riconoscibile anche da persone che non ho mai incontrato prima!”.

Johnson sottolinea l’idea di essere connessi: sostiene infatti che una volta si riconoscevamo i membri di un gruppo per la loro “stretta di mano” segreta, in effetti, indossare le armature imperiali non è poi così lontano perchè anche questi candidi indumenti corazzati  sono in grado di fondare legami più duraturi del cemento:

“Volevamo qualcosa in cui c’era un senso di fraternità, cameratismo. Con le persone giuste si diventa un gruppo coeso in cui ci si sente fieri, dopotutto l’emozione di indossare un’armatura da assaltatore è di per se un’emozione speciale, ma indossarla con altre 20 o 30 persone in contemporanea la rende unica”.

La Star Wars Celebration del 2002, cinque anni dopo la nascita della legione, ha segnato un punto di svolta per l’organizzazione: lo storico incontro con Mary Franklin. “Non dimenticherò mai quanto fossi nervoso ad incontrare una persona che lavorava per Lucasfilm”, racconta Johnson. “Volevo davvero fare una buona prima impressione e volevo che capissero quale fosse l’intento dietro tutto”.

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Ma Johnson deve aver fatto proprio una buona impressione visto che la Franklin e Steve Sansweet hanno riposto la loro fiducia nella 501 tanto da utilizzarla per rafforzare la sicurezza dell’evento, semplicemente grazie alla loro presenza. In particolare, il gruppo è stato particolarmente utile nella sala da ballo Sagamore del Centro Congressi di Indiana, dove è stata mostrata una clip esclusiva del film Attack of the Clones. L’evento si è concluso dunque con il legame tra Lucasfilm e la 501 e l’inizio di una collaborazione che dura ancora oggi. “Credo davvero che sia stato un punto molto importante della nostra storia perché Mary e Steve hanno visto che potevamo essere utili, in maniera professionale, al brand Star Wars. In quel momento il matrimonio tra Lucasfilm e 501st Legion è nata “, racconta Johnson.

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Mentre la Legione continuava ad aumentare i propri adepti, Johnson doveva trovare un sistema per consolidare la crescita della community dandole una organizzazione dal respiro internazionale: l’idea era quella di creare le così dette “Garrison” (come, nel nostro paese la 501st Italica Garrison) utilizzando una gerarchia simile a quella che contraddistingueva l’Impero nelle pellicole cinematografiche. “E’ una grande sfida creare un sistema coerente con il giusto rispetto della gerarchia creata per premiare chi ha lavorato in maniera eccellente per il gruppo facendogli compiere un’ascesa verso i gradi imperiali, gradi che creano emozione e ispirano rispetto. Non una struttura totalitaria però che ponga il rischio di tarpare le ali all’intero gruppo”. Per questo l’invenzione delle unità locali, via via in tutto il mondo con una struttura agile capace di adattarsi senza tradire i valori del gruppo. “Abbiamo costruito le Garrison come la spina dorsale della Legione. Siamo tutti più forti come Garrison che fanno parte della Legione internazionale, ma ognuno si deve sentire a casa nella propria guarnigione locale con la quale collabora” continua Johnson.

Nel 2004 Albin Johnson ha affrontato la sua sfida più terribile, alla sua piccola figlia Katie venne diagnosticato un tumore al cervello che non le avrebbe lasciato la possibilità di crescere. Katie, espresse un ultimo desiderio: affrontare questo suo triste destino con accanto un droide come R2-D2 come Padmè ne “L’attacco dei Cloni”. Per amore di Katie fu costrutito il droide rosa R2-KT che iniziò a girare gli States per raccogliere fondi. Proprio in ricordo di questa triste storia, il droide è diventato una mascotte per la Lucasfilm che ne ha fatto uno dei personaggi della sua saga stellare facendolo apparire nel settimo capitolo di Star Wars e in numerosi episodi delle proprie serie animate. Proprio per la partecipazione di R2-KT in The Force Awakens, così il padre di Katie racconta dell’idea di questo cameo:

“Mary Franklin della Lucasfilm mi ha chiesto di sottoporre l’idea a Kathleen Kennedy (Presidente Lucasfilm), e dopo aver sentito la storia del nostro ambasciatore di speranza rosa ci ha richiesto di spedirla a Londra nei primi mesi dello scorso anno. Abbiamo fatto delle riparazioni veloci e se ne è andata per 6 mesi” dice Johnson in una e-mail. Anche se non può svelare quando potremmo aspettarci di vedere il droide rosa, ci ha assicurato che apparirà sicuramente”. 

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Johnson è ancora molto coinvolto nei vari aspetti della Legione, sia sulle Garrison locali che rispondendo direttamente a chi chiede informazioni sulle armature, dopotutto possiede tre set TK armor e un’armatura Boba Fett. Anche dopo 25 anni, Johnson spende moltissimo tempo, ogni giorno, nel contatto diretto con i membri di legione. “Sono sempre a disposizione per rispondere ai questi, sinceramente non credo si possa immaginare quanto tempo si spende ogni giorni per rispondere alle mail o a Facebook cercando di mantenere un rapporto con i membri regolari della Legione, dando consigli alle persone che vorrebbero entrare in qualche Garrison e che mi vogliono semplicemente conoscere! Per le domande tecniche cerco sempre di indirizzare le persone che mi scrivono all’ufficiale di Legione più adatto a prendersi cura della richiesta … ma è veramente un’enorme quantità di tempo…!”.

Immaginando come il gruppo continuerà a crescere nei prossimi 25 anni, probabilmente Johnson non si metterà mai in pensione. Durante la grande festa per i 20 anni che si è svolta alla Celebration Orlando, Johnson  ha commentato:

“Proprio festeggiare è una delle espressioni più pure dell’obiettivo originale che avevo in mente, circondato da persone speciali che condividono questa energia positiva!”

La 501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st LegionIl gruppo vede ufficialmente la luce il 25 Novembre 2001 a Roma, all’interno della manifestazione Romics, in cui si ritrova finalmente in costume quello che è, di fatto, il nucleo fondatore e da cui si darà inizio ad una serie di partecipazioni ad eventi quali fiere del fumetto e ludiche, conventions di fantascienza, uscite promozionali e collaborazioni ufficiali in occasione della distribuzione dei film, eventi tematici collegati al brand SW, eventi sportivi, parate, eventi di beneficenza.e altre presenze pubbliche riscuotendo un sempre maggior successo da parte del pubblico. Tra le collaborazioni più importanti citiamo quelle con: Lucasfilm LTD,  Disney, Warner Bros, RAI, 20th Century Fox, Microsoft, Activision, Lego, Croce Rossa Italiana, UNICEF, AMREF, LILT Lega Italiana per la lotta contro i tumori.  501italica.com/

Molte dell’informazioni di questo articolo sono state riprese dall’articolo di Amy Ratcliffe su Star Wars.com.

Samsung Galaxy Tab S9+: recensione

Il Samsung Galaxy Tab S9+ è il nuovo tablet top di gamma del produttore sudcoreano. È un dispositivo potente e versatile, che offre un’esperienza di utilizzo ottimale per un’ampia gamma di attività, dal lavoro alla produttività al divertimento.

Design e costruzione

Il Galaxy Tab S9+ ha un design elegante e raffinato. Il corpo è realizzato in alluminio anodizzato, che conferisce al tablet una sensazione di solidità e robustezza. Il display è circondato da cornici sottili, che contribuiscono a dare al dispositivo un aspetto moderno e compatto.

Display

Il Galaxy Tab S9+ è dotato di un display AMOLED da 12,4 pollici con risoluzione di 2800 x 1752 pixel. Il display è luminoso e nitido, con colori vibranti e contrasti elevati. La frequenza di aggiornamento di 120 Hz rende l’esperienza di utilizzo fluida e scorrevole.

Hardware

Il Galaxy Tab S9+ è alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, abbinato a 8 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione. La configurazione hardware è potente e performante, in grado di gestire senza problemi anche le attività più impegnative.

Batteria

La batteria da 10.090 mAh del Galaxy Tab S9+ offre un’autonomia di circa 10 ore di riproduzione video. La ricarica è rapida e può essere effettuata tramite il connettore USB-C.

Fotocamera

Il Galaxy Tab S9+ è dotato di una fotocamera posteriore da 12 megapixel, una fotocamera ultra grandangolare da 12 megapixel e un sensore di profondità da 10 megapixel. La fotocamera anteriore è da 12 megapixel. La qualità delle foto e dei video è buona, ma non eccellente.

Software

Il Galaxy Tab S9+ è dotato di Android 12 con la One UI 4.1 di Samsung. L’interfaccia è intuitiva e personalizzabile, e offre una vasta gamma di funzioni e opzioni.

Conclusione

Il Samsung Galaxy Tab S9+ è un tablet potente e versatile, che offre un’esperienza di utilizzo ottimale per un’ampia gamma di attività. Il display è luminoso e nitido, le prestazioni sono elevate e l’autonomia è buona. Il prezzo è elevato, ma il Galaxy Tab S9+ è un prodotto di alta qualità che offre un valore duraturo.

Leggings galaxy: il ritorno del trend più cringe della Gen Z

I leggings galaxy, il trend più cringe della Gen Z, sono tornati. Ma perché la generazione Z ama così tanto questo capo di abbigliamento che ha fatto storcere il naso a tutti gli altri?

Una possibile spiegazione è da ricercarsi nel fenomeno del meta-cringe, che ha come obiettivo quello di creare consapevolmente disagio e imbarazzo in chi guarda. Se una volta la nuova frontiera della provocazione era l’ugly chic, ora è arrivato il momento del cringe-chic.

Il cringe-chic si addentra invece in una zona più paludosa in cui ironico e serio si fondono e in cui il disgusto, tipica reazione provocata dall’ugly-chic, si tramuta in fastidio strisciante.

Meta-cringe: il nuovo trend della Gen Z

Il cringe è un’emozione che si prova quando si vede qualcosa di imbarazzante o ridicolo. Ma cosa succede quando il cringe viene abbracciato e celebrato? È questo il fenomeno del meta-cringe, che sta diventando sempre più popolare tra la Gen Z.

Il meta-cringe è una forma di ironia che consiste nel fare qualcosa di deliberatamente cringe, con l’obiettivo di provocare imbarazzo e disgusto negli altri. È una forma di provocazione che va oltre l’ugly chic, che si basava sul contrasto tra il bello e il brutto. Il meta-cringe, invece, è una sfida alle stesse categorie di bello e brutto.

Anche se ennesima prova dei ritmi ridicoli con cui si riciclano stili e mode, forse il leggings galaxy e, più in generale, il cringe-chic potrà avere il merito di condurci verso la superficialità che la moda dovrebbe rivendicare nuovamente.

Samsung Galaxy VR: ecco tutto quello che sappiamo finora

Sono passati più di 12 mesi da quando è stato annunciato per la prima volta il Samsung Galaxy VR, il nuovo visore per la realtà virtuale del colosso coreano. Da allora, non sono state rilasciate molte altre informazioni sul dispositivo, ma nelle ultime ore sono state pubblicate online alcune foto che sembrano confermare che il Galaxy VR è ormai quasi pronto per essere commercializzato.

Le foto, pubblicate da UploadVR, mostrano un visore che è molto simile al Meta Quest 2, con un design leggero e confortevole e un campo visivo di 120 gradi. Il Galaxy VR è dotato di uno schermo OLED da 4K, di un chip Samsung Exynos 2200 e di un sensore di profondità per il tracking delle mani. Il visore non è dotato di controller fisici, ma sembra essere controllato tramite gesture delle mani e della testa.

In termini di specifiche tecniche, il Galaxy VR sembra essere leggermente più potente del Meta Quest 2, ma anche poco meno del Meta Quest 3. Il visore dovrebbe essere in grado di eseguire giochi e applicazioni VR di alta qualità, ma è ancora da vedere come si comporterà rispetto ai suoi concorrenti in termini di durata della batteria, comfort e prezzo.

Il Samsung Galaxy VR dovrebbe essere rilasciato nel corso del 2024, ma al momento non è ancora stata annunciata una data di uscita ufficiale. Il prezzo del visore non è ancora noto, ma è probabile che sarà superiore a quello del Meta Quest 2.

Il Samsung Galaxy VR: una nuova generazione di visori VR

Il Samsung Galaxy VR rappresenta una nuova generazione di visori VR. Il visore è dotato di specifiche tecniche all’avanguardia e di un design confortevole, che lo rendono un’ottima scelta per chi vuole immergersi nel mondo della realtà virtuale. Il Galaxy VR è inoltre dotato di un sensore di profondità per il tracking delle mani, che lo rende un visore molto versatile e adatto a un’ampia gamma di applicazioni.

Il Samsung Galaxy VR è un visore VR di alta qualità che rappresenta una valida alternativa al Meta Quest 2. Il visore sarà rilasciato nel corso del 2024 e il prezzo non è ancora noto.

Samsung Galaxy Book3 Ultra

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi del mio nuovo giocattolo: il Galaxy Book3 Ultra di Samsung. Sì, lo so, sembra il nome di un supereroe, ma in realtà è solo un computer. Ma non un computer qualsiasi, no no no. Questo è il computer che Samsung ha creato per rispondere al MacBook Pro 16 di Apple. In pratica, è come se Samsung avesse detto ad Apple: “Ehi, guarda qui, anche noi sappiamo fare computer figosissimi!”.

Ma cosa c’è di così speciale in questo computer? Beh, innanzitutto c’è una CPU Intel Core i9 e una scheda grafica NVIDIA RTX della serie 40. In parole povere, questo computer è una bestia! E non solo per le sue prestazioni, ma anche per le sue dimensioni ridotte. Sì, avete capito bene: questo computer ha un hardware super potente ma è anche compatto. È come se Hulk si fosse trasformato in Ant-Man!

Ma veniamo al design e alla costruzione. Appena ho aperto la scatola e ho visto il computer, ho pensato: “Wow, questo è un prodotto premium!”. Ero così felice che ho fatto un piccolo balletto di gioia (non giudicatemi, ognuno ha i suoi modi per esprimere la felicità). Il design è molto sobrio e pulito, con una scocca in metallo grigio canna di fucile che gli conferisce un aspetto serio e professionale. Insomma, questo computer sembra dire: “Sì, sono bello, ma sono anche molto intelligente”.

Ma la cosa che mi ha colpito di più sono le sue dimensioni. Lo spessore è di soli 16,5 mm e il peso è di poco meno di 1,8 Kg. In pratica, è come se avessero preso un computer super potente e lo avessero messo in una dieta rigorosa per farlo diventare super compatto. E il risultato è sorprendente! Anche il MacBook Pro da 16 pollici sembra un gigante accanto a lui.

Ma non finisce qui! La tastiera e il trackpad sono fantastici. La tastiera ricorda quella dei prodotti Apple (sì, Samsung ha copiato anche questa cosa da Apple) ed è molto comoda da usare. I tasti sono ben spaziati e hanno una corsa ridotta ma precisa. E poi c’è il trackpad: grande, scorrevole e preciso. Insomma, tutto quello che si può desiderare da un trackpad.

In conclusione, posso dire che il Galaxy Book3 Ultra di Samsung è un ottimo prodotto. Ha un hardware potente, un design sobrio e compatto e delle periferiche di ottimo livello. Insomma, se cercate un’alternativa al MacBook Pro 16 ma volete restare in ambiente Windows, questo potrebbe essere il computer che fa per voi! Ovviamente questa è solo la mia opinione personale e voi siete liberi di pensarla diversamente (ma sappiate che io ho ragione). Scherzo! O forse no…

Emavox: Il talento più stellare d’Italia

Per continuare il nostro viaggio attraverso il fandom di Star Wars, a vogliamo approfondire il lavoro e la passione di Emanuele Emavox Terzano, uno dei pilastri della fitta galassia di appassionati italiani della saga di George Lucas: un artista marziale ma anche un grande creativo che ha fondato il club Jedi Generation (di cui abbiamo già parlato negli scorsi appuntamenti) e ha saputo infondere il suo “saper fare” nella costruzione di light saber custom. 

“…ho conosciuto Star Wars nell’87 mentre guardavo un film in televisione che non conoscevo come “Guerre Stellari” ma come la “Morte nera”. Il giorno dopo ero così affascinato dalla filosofia Jedi, dalla storia magica, dai poteri della forza e soprattutto dalle spade laser che accompagnato dai miei genitori cercai in diversi negozi queste famose armi Jedi, ma purtroppo tornai a mani vuote, la mia delusione di quando avevo 6 anni! A questa tenera età, però, è difficile definirla passione perché si hanno tante cose da scoprire; quella è venuta molti hanno dopo, quando ho voluto costruirmi un costume di Darth Vader e la spada laser per sfilare ad una festa di Halloween. Era il 1999, non so perché decisi per quel costume, forse influenzato dai trailer de “La minaccia fantasma”, che aveva risvegliato in me qualcosa di latente. Dopo essermi costruito la spada laser appresi che finalmente nei negozi stavano arrivando delle riproduzioni fedeli marchiate Lucas: erano le Master replica, e dopo 12 anni dalla mia richiesta ero stato accontentato! Avevo la mia spada laser!!! Credo che da lì nacque la vera passione per Star Wars. Eccoci al primo tassello del puzzle, la Passione! Devo ammetterlo, ho un cuore artistico e mi piace creare, ho studiato musica, danza, e sono scultore, ho lavorato per tanti anni da Arnaldo Pomodoro dove ho imparato tantissimo, ma l’arte non va frenata in una unica cosa, quando qualcuno la percepisce deve lasciarla libera di scorrere!”.

Emavox è un Artigiano ha lavorato nello studio dello scultore Arnaldo Pomodoro e, con altri scultori, collaborò al lavoro in alcune delle sue opere. Con le sue doti e la sua passione per Star Wars è stato il primo costruttore di spade laser in Italia e ha fatto di ciò il suo lavoro. Il nome d’arte Emavox non deriva dal’universo di Star Wars, bensì dalla sua passione per la musica. Per un periodo della sua vita è stato il cantante di un tributo agli U2 e alcune amiche hanno cominciato a chiamarlo Emavox, un soprannome nato dall’unione di Emanuele e Bono Vox. La sua passione per Star Wars è nata quando aveva solo 5 anni, venne introdotto ai film dal padre e da allora Star Wars ha fatto parte della sua vita.

Con parecchi anni di esperienza nel mondo cosplay spaziando da Jurassic Park a Hit Man e altri ancora i costumi di Star Wars di Emavox che porta agli eventi sono Darth Maul, l’iconico apprendista di Darth Sidious, una versione danneggiata di Darth Vader e un Sith Lord in armatura ispirato a Darth Malgus. Emavox è molto legato al personaggio di Darth Maul, negli anni ha studiato le movenze, lo stile di combattimento e la recitazione del suo interprete originale Ray Park ed è così riuscito a dare vita ad uno dei Darth Maul più realistici nel mondo dello spettacolo Italiano. Con questo personaggio è membro ufficiale della 501 Italica Garrison.

Non è facile trovare costumi fatti e finiti su misura, da artigiano Emavox crea props e parti dei suoi costumi, per la parte sartoriale fa riferimento alla sua costumista di fiducia. Diventare un performer riconosciuto a livello nazionale richiede anni studio intenso e dedizione, allenamento, pratica e soprattutto esperienza.

Il pensiero di Emavox sui costumi origianal è che la realizzazione di personaggi originali è un processo creativo e divertente, si può inoltre arrivare a creare qualcosa di veramente unico e personale.  Nel 2019 ha creato un personaggio original ispirato a Darth Malgus ma decisamente nello stile di Emavox, un sith in giacca di pelle e armatura tecnologica con una mezza maschera inferiore con effetti di luce per illuminare gli occhi e rendere il personaggio ancora più incredibile.

“…faccio molti eventi, ma non ho un preferito, sono tutti belli a loro modo, e spero che con il prox anno ci rimandano l’invito”.

Ad oggi, Emavox non si è mai trovato ad avere a che fare con persone che lo deridessero per il cosplay o le sue esibizioni, probabilmente è successo ma nessuno ha mai osato dirglielo in faccia… sono stati bravi a non farsi scoprire, così facendo hanno solo dato la conferma ad Emavox che quello che fa lo fa molto bene. Mai mettersi contro un Signore Oscuro dei Sith.

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Gotham Shadows compie 10 anni

Buon Compleanno Cavalieri Oscuri! Gotham Shadows è un fan club che si prefigge lo scopo di riunire alcuni appassionati del mondo di Batman, specializzati nell’ arte del Sci-Fi Reenactment, del Customing e del Prop Making, ovvero nella realizzazione di costumi di alta qualità, nella replica di oggetti di scena, gadgets e scenografie, tutte ispirate all’ universo dell’ Uomo Pipistrello. 

Tramite un post sui social, il team di Gotham Shadows ha invitato un sentito ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno collaborato con loro nel corso di questa intensa decade:

“…a chi è con noi dal primissimo giorno così come a chi ci ha fatto compagnia per un breve periodo; a chi ha costruito i nostri allestimenti ma anche a chi ha fatto servizio allo stand senza cercare gloria; a chi ha sempre preteso la nostra partecipazione ai propri eventi ma anche a chi ci ha scoperto solo occasionalmente; ai grandi Artisti della DC che hanno piacevolmente incrociato le nostre strade e naturalmente a voi che continuate a seguirci nei nostri canali social”.

E naturalmente, il team ringrazia proprio Batman, senza il cui esempio loro non sarebbero mai nati: dopotutto questo decennale arriva proprio nel 2021, anno assai particolare per gli amanti dell’uomo pipistrello in cui ben 3 Cavalieri Oscuri ci attenderanno presto al cinema! 

Con tanti straordinari progetti, Gotham Shadows ha “superato” i confini del cosplay tradizionalmente inteso, per invadere il campo dei veri e propri allestimenti scenici, nell’ambizioso tentativo di dar vita ad una realistica rappresentazione del Pantheon del Cavaliere Oscuro. Il Gruppo mette a disposizione i propri figuranti e i propri allestimenti, per eventi di carattere benefico, premiere cinematografiche, comicon, eventi ludici etc.

A tal proposito, dopo due anni difficili, di lontananza forzata da eventi e iniziative live, i ragazzi di Gotham Shadows vogliono augurare qualcosa anche a loro stessi:

“… auguriamo infine a noi stessi di vedere finalmente la luce in fondo al tunnel e avere l’occasione di poter festeggiare degnamente, in presenza, questo risultato assolutamente non scontato e con una bella fetta di torta, come un compleanno di questa importanza si merita!”.

 

Galactic Academy Varykino Campus Italia, i Jedi under 18

Nella galassia più epica di sempre ognuno trova il proprio spazio, lato oscuro o ribelli, non importa a quale fazione appartenete, magari ad entrambe. Se per i più grandi sentirsi parte integrante di questo fantastico mondo può essere una realtà grazie ai più famosi gruppi di costuming quali 501st Italica Garrison, Rebel Legion Italian Base e Ori’Cetar Clan – Italy Mandalorian Mercs Costume Club, che arruolano tra le proprie truppe fan dei costumi della saga Star Wars, anche i più piccoli possono esibire i propri costumi e diventare ufficialmente dei cadetti Jedi oppure Imperiali iscrivendosi alla Galactic Academy.

La Galactic Academy è un’organizzazione internazionale di costuming Star Wars, ideata nel 2009 da Albin Johnson, per permettere ai giovani under 18, di esprimere la propria passione collaborando con le “legioni” degli adulti durante gli eventi in costume. Il motto dell’accademia è “Judge us by our size do not” Attraverso il loro sito www.galactic-academy.net è possibile recuperare tutte le informazioni per poter iscrivere i propri ragazzi, requisiti essenziali sono avere meno di 18 anni e almeno un costume di un personaggio di Star Wars.

L’Accademia è divisa in forze Imperiali e forze della Repubblica o Resistenza, ciascuna composta da 3 compagnie, in base all’età dei cadetti: 0-7 anni, 8-12 anni e 13-17 anni.

Il genitore deve effettuare un accesso protetto iscrivendosi al sito, una volta ottenute le credenziali si devono inserire i dati dell’aspirante cadetto, indicare quale personaggio intende interpretare ed inviare poi una o più foto in costume. Naturalmente i dati dei ragazzi saranno gestiti con scrupolo, trattandosi di minori non verrà visualizzato in assoluto il cognome del cadetto, verranno visualizzati solo il Paese o lo Stato, non sarà mai visualizzata la data di nascita, le immagini non sono obbligatorie per l’adesione, benché aggiungano divertimento al profilo online del cadetto. Una volta inserito il tutto la richiesta deve essere approvata, attraverso una mail verrete messi al corrente dell’esito dell’accettazione. Ad ogni cadetto viene assegnato un nome all’interno dell’accademia, viene inviato un attestato personalizzato ed il manuale per conoscere le vie della forza. Contestualmente all’accettazione nel gruppo, viene informato anche il gruppo italiano, la Galactic Academy Varykino Campus Italia.

Tramite la pagina Facebook del gruppo è possibile tenersi sempre informati sugli eventi ai quali è possibile partecipare, dando comunicazione di adesione al presidente, Alberto Fontanini, oppure ai referenti per zona. I ragazzi potranno divertirsi tra di loro ed appartenere con orgoglio ad una grande comunità di appassionati di Star Wars insieme agli adulti.

Con tutte queste informazioni non vi resta che unirvi ai cadetti della Galactic Academy in questa bellissima avventura

Che la forza sia con voi!

Il sito dove trovare informazioni ed entrare nel club è : www.galactic-academy.net.

Oppure su FaceBook è attivo il gruppo italiano della Galactic Academy all’indirizzo:  facebook.com/groups/237936389707447

Star Wars Museum: La Bettola di Yoda

La Bettola di Yoda è un’organizzazione senza scopo di lucro che raccoglie articoli, pubblicazioni e collezioni legate al mondo della fantascienza, con particolare attenzione a pezzi originali della Saga di Star Wars. L’esposizione nasce in primis dall’immensa collezione privata di Amedeo Tecchio, uno dei più grandi collezionisti italiani di memorabilia, costumi, toys, legati a Star Wars. Nei prossimi mesi, La Bettola di Yoda ha aperto i battenti nella sua nuova sede lo scorso 03 Maggio 2021 per mostrare il suo magico “arsenale di memorabilia” di nuovo al grande pubblico.

L’immensa collezione raccoglie oltre 15.000 oggetti raccolti nel tempo da appassionati di collezionismo a tema Star Wars. La collezione conserva memorabilia di Star Wars dal 1977, anno della nascita della Saga. Da Darth Maul di Lego alle numerosissime action figure (tra cui quelle della Kenner, ricercatissime dai collezionisti), La Bettola di Yoda ha raccolto in giro per il mondo (o ha ricostruito) repliche, busti a grandezza naturale, astronavi in scala 1:1, la mitica Lastra di Carbonite di Han Solo e gadget vari, con l’obiettivo di fornire ad organizzatori di eventi di settore il materiale necessario per realizzare iniziative e mostre. Nel vedere così tanto materiale tutto insieme non può che scendere una lacrima quando si passa davanti alla teca contenente niente di meno che la pizza originale di “Guerre Stellari, Una nuova speranza” affiancata dai più moderni blu-ray della saga.

Bettola-di-Yoda

Amedeo Tecchio, classe 1961, è forse uno dei più grandi fan italiani dell’universo di Star Wars creato da George Lucas nel lontano 1977. La sua attività di collezionista è iniziata addirittura nel 1985. Ma per Amedeo la passione è stata talmente grande che la sua casa non poteva più contenere tutti gli articoli collezionati negli anni. Nacque così, la Bettola di Yoda, museo privato, che contiene la più grande collezione italiana di memorabilia, gadget, costumi, giocattoli, videogiochi, poster, autografi e alcune rarità davvero incredibili legate alla celeberrima saga di Lucas. La Bettola di Yoda non è un semplice museo. E’ l’espressione più autentica di una passione che segnato la vita di Amedeo e che continua ancora adesso, con la costante ricerca, condivisione e creazione di un “galassia lontana lontana” in questo arido pianeta chiamato Terra. Amedeo Tecchio ha partecipato attivamente alla creazione dei primissimi Fan Club italiani dedicati a Star Wars, dalla 501st Italica Garrison nel 2001 alla fondazione della Rebel Legion Italian Base … nonché è stato perno della nascita, della formazione e della storia di Satyrnet.

https://www.facebook.com/bettoladiyoda

La Bettola di Yoda – grande riapertura in diretta streaming

Il prossimo 3 Maggio 2021, alle ore 21.00, tutti gli appassionati italiani della saga di Star Wars hanno l’obbligo morale di connettersi alla pagina Facebook de “La Bettola di Yoda” per assistere, finalmente, alla presentazione della nuova sede e del nuovo allestimento! Sarà l’occasione di passare qualche ora presentando la collezione nei nuovi locali e entrare insieme per festeggiare il nuovo “may the force be with you”.

 

La Bettola di Yoda è un’organizzazione senza scopo di lucro che raccoglie articoli, pubblicazioni e collezioni legate al mondo della fantascienza, con particolare attenzione a pezzi originali della Saga di Star Wars. L’esposizione nasce in primis dall’immensa collezione privata di Amedeo Tecchio, uno dei più grandi collezionisti italiani di memorabilia, costumi, toys, legati a Star Wars. Il prossimo 3 Maggio, con un grande evento online, La Bettola di Yoda aprirà i battenti nella sua nuova sede per mostrare il suo magico “arsenale di memorabilia” di nuovo al grande pubblico

La raccolta raccoglie oltre 15.000 oggetti raccolti nel tempo da appassionati di collezionismo a tema Star Wars. La collezione conserva memorabilia di Star Wars dal 1977, anno della nascita della Saga. Da Darth Maul di Lego alle numerosissime action figure (tra cui quelle della Kenner, ricercatissime dai collezionisti), La Bettola di Yoda ha raccolto in giro per il mondo (o ha ricostruito) repliche, busti a grandezza naturale, astronavi in scala 1:1, la mitica Lastra di Carbonite di Han Solo e gadget vari, con l’obiettivo di fornire ad organizzatori di eventi di settore il materiale necessario per realizzare iniziative e mostre. Nel vedere così tanto materiale tutto insieme non può che scendere una lacrima quando si passa davanti alla teca contenente niente di meno che la pizza originale di “Guerre Stellari, Una nuova speranza” affiancata dai più moderni blu-ray della saga.

Per info: facebook.com/bettoladiyoda

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