Quando si parla di Superman, il primo pensiero corre inevitabilmente a icone come Christopher Reeve, Henry Cavill, o – per i più nostalgici – Brandon Routh. Ma tra le pieghe della cultura pop si nasconde un piccolo gioiello che molti nerd e appassionati di cinema ignorano: Hugh Jackman, il nostro indomabile Wolverine, ha indossato per un attimo il celebre mantello rosso e il costume blu dell’Uomo d’Acciaio.
Sì, avete capito bene. Hugh Jackman è stato Superman. Ma non al cinema, non in un reboot dimenticato o in un cameo nascosto nei meandri del DC Extended Universe. Parliamo di uno sketch andato in onda nel lontano 2001 durante il mitico Saturday Night Live, palcoscenico dove tutto è concesso e dove le star di Hollywood si lasciano andare a ruoli improbabili e parodie memorabili.
In quello sketch, Jackman appare nella Fortezza della Solitudine – già solo a scriverlo mi viene da sorridere – dove si trova a chiacchierare con i suoi genitori kryptoniani, interpretati da due mostri sacri della comicità americana: Will Ferrell e Maya Rudolph. Quello che sulla carta dovrebbe essere un momento epico, carico di pathos e rivelazioni sulla sua vera identità, si trasforma ben presto in una conversazione surreale, fatta di imbarazzi, domande fuori luogo e battute fulminanti. I genitori holografici di Kal-El passano da discorsi sull’onore e sul destino a domande tipo “Hai bisogno di soldi?” o “Come vanno le cose con i tuoi amici?”, smontando pezzo dopo pezzo il mito dell’eroe perfetto.
Il bello di questo sketch è proprio la sua capacità di mostrarci un Hugh Jackman completamente diverso da come siamo abituati a vederlo. Niente artigli di adamantio, niente smorfie da duro, niente rabbia repressa. Solo un attore che si diverte, che si prende in giro e che, per un attimo, ci regala un Superman goffo e umano, un supereroe che si confronta con le stesse ansie e paranoie di tutti noi. Un piccolo lampo di genialità che fa pensare: e se davvero Hugh Jackman avesse interpretato Superman al cinema? Come sarebbe stata quella versione? Più brillante, più ironica, meno marmorea forse. Un Uomo d’Acciaio capace di riderci su.
Questa curiosità salta fuori proprio nei giorni in cui il nuovo film di Superman sta facendo furore al botteghino. Il film della Warner Bros ha infatti incassato ben 122 milioni di dollari nel solo weekend di apertura, conquistandosi il terzo posto nella classifica dei migliori esordi americani del 2025, superato solo da due colossi come Lilo & Stitch (con 146 milioni) e Minecraft (con 162 milioni). Un risultato clamoroso, che conferma il momento d’oro di Hollywood dopo anni di incertezze e ripartenze. Tra sequel, reboot e adattamenti di videogiochi, il 2025 sta diventando un anno d’oro per il cinema nerd.
Ma torniamo a Jackman. Pensateci un momento: l’attore australiano ha dato un volto a uno dei personaggi più iconici dei fumetti Marvel per oltre due decenni, eppure per un pugno di minuti ha indossato anche l’uniforme del simbolo più grande della DC. Un crossover mentale che fa venire le vertigini, e che ci ricorda quanto labili siano a volte i confini tra gli universi narrativi, almeno nella dimensione dissacrante della parodia.
Se da un lato abbiamo perso l’occasione di vedere Jackman come Superman sul grande schermo, dall’altro ci rimane questo piccolo frammento, questo sketch semi-dimenticato che oggi acquista un sapore quasi leggendario. Perché in fondo, il bello della cultura nerd è anche questo: andare a pescare nelle pieghe più improbabili della storia pop, trovare gemme nascoste, divertirsi a immaginare mondi alternativi, e magari sognare una timeline in cui Hugh Jackman ha salvato Metropolis prima ancora di salvare Logan.
Allora, amici nerd, cosa ne pensate? Vi piacerebbe vedere Hugh Jackman nei panni del Superman cinematografico in un universo parallelo? O pensate che il suo destino fosse segnato, artigli e mutazione inclusi? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto o condividete l’articolo sui vostri social per spargere il verbo: sì, Wolverine è stato Superman. Anche se solo per ridere. E in fondo, non è proprio questo che rende il mondo nerd così irresistibile?