Gli Stormtrooper, iconici soldati dell’universo di Star Wars, hanno fatto la loro comparsa per la prima volta nel 1977, introducendo un simbolo visivo immediatamente riconoscibile dell’Impero Galattico. Questi soldati d’élite sono noti non solo per la loro fedeltà cieca all’Imperatore Palpatine, ma anche per il loro ruolo chiave nella soppressione degli ultimi Jedi dopo l’ordine 66 e nella Guerra Civile Galattica. Sotto il comando di Darth Vader, gli Stormtrooper hanno partecipato a eventi cruciali, tra cui l’assalto alla corvetta Tantive IV, inaugurando una lunga serie di battaglie contro la Ribellione. Tuttavia, al di là delle loro azioni sul campo di battaglia, è l’armatura degli Stormtrooper a celare alcuni dei segreti più affascinanti dell’universo narrativo di Star Wars.
L’armatura degli Stormtrooper: tecnologia e sopravvivenza
Uno degli elementi più intriganti dell’armatura degli Stormtrooper è rappresentato dalle misteriose estrusioni sulla schiena, che formano una sorta di iscrizione stilizzata “0II”. Molti fan si sono chiesti quale fosse la loro funzione, ed è stato il libro Star Wars: The Visual Dictionary a svelarne il mistero. Questi elementi ospitano una batteria e un sistema di gas pressurizzati che consentono ai soldati di sopravvivere per brevi periodi nel vuoto dello spazio.
La batteria serve anche ad alimentare i fucili blaster E-11, l’arma standard degli Stormtrooper, mentre il serbatoio d’aria supporta il sistema di filtraggio presente nel casco. Secondo il sito ufficiale StarWars.Fandom.com, l’armatura è completamente sigillata per proteggere il portatore da agenti chimici, biologici e persino dal vuoto spaziale per circa 20 minuti. Per missioni prolungate, uno zaino aggiuntivo estende il supporto vitale.
Un arsenale integrato per ogni situazione
L’armatura degli Stormtrooper non si limita a offrire protezione. È un vero e proprio sistema integrato, progettato per fornire una vasta gamma di strumenti e capacità. Ad esempio, i guanti possono essere energizzati per emettere scosse stordenti durante il combattimento ravvicinato. La cintura utilitaria contiene strumenti essenziali come cavi ad alta tensione, ganci per arrampicata, razioni energetiche, medpacs e persino un detonatore termico.
Gli Stormtrooper possono inoltre contare su tecnologie avanzate come il sistema IFF (Identification Friend or Foe), che consente di distinguere alleati e nemici. A ciò si aggiungono microfoni e ricevitori per le comunicazioni, un risonatore per l’apertura di porte sicure, e sistemi di telemetria criptata integrati nello zaino.
Specializzazioni e unità avanzate
Oltre ai soldati standard, l’Impero Galattico ha sviluppato varianti di Stormtrooper per missioni specifiche. Gli Snowtrooper sono progettati per operazioni in ambienti ghiacciati, con armature termiche speciali. I Flametrooper sono dotati di lanciafiamme, mentre gli Scout Trooper eccellono in missioni di ricognizione grazie alla loro armatura leggera e agilità. Una menzione speciale va ai temibili Death Troopers, soldati geneticamente modificati per una maggiore forza e resistenza, utilizzati in missioni di alto profilo per proteggere figure chiave dell’Impero.
Una mira imprecisa o una scelta narrativa?
Gli Stormtrooper sono spesso oggetto di scherno tra i fan per la loro proverbiale mira scarsa, un tratto che ha alimentato innumerevoli meme e gag nel corso degli anni. Tuttavia, alcune teorie suggeriscono che questa “imprecisione” potrebbe essere una scelta narrativa per favorire la sopravvivenza degli eroi. Un’altra interpretazione sostiene che l’armatura stessa, apparentemente inefficace contro i laser, sia progettata più per creare un’immagine intimidatoria e monolitica che per fornire una reale protezione sul campo.
L’eredità degli Stormtrooper
Al di là delle loro prestazioni sul campo, gli Stormtrooper sono diventati un simbolo culturale, incarnando il volto spersonalizzato dell’oppressione imperiale. La loro estetica unica, combinata con un’equipaggiamento ricco di dettagli tecnologici, ha affascinato generazioni di fan e ispirato infinite discussioni.
Che si tratti delle loro misteriose armature o del loro ruolo nell’epopea di Star Wars, gli Stormtrooper rappresentano un elemento intramontabile dell’universo creato da George Lucas. Per i fan più curiosi, scavare nei dettagli della loro tecnologia e del loro addestramento è un modo per esplorare le profondità di una galassia lontana, lontana.
Oggi, 1 maggio è il Giorno della 501st Legion, a.k.a. Vader’s Fist. Un giorno speciale che sfrutta l’assonanza della data (scritta nella maniera anglosassone 5-01) per festeggiare il più grande club di costumi imperiali di Star Wars al mondo che, nel 2022, ha festeggiato i 25 anni di attività!
Con più di 10.000 membri attivi (il numero raddoppia vertiginosamente quando si fa il conto dei membri in pensione o inattivi) divisi in “Guarnigioni” (Garrison) in circa 50 nazioni, la 501st Legion ha il preciso intento di radunare fan dei costumi della saga creata da George Lucas, dando loro una identità collettiva sotto il cui nome operare con un regolamento preciso e condiviso.
La mission del gruppo si riassume in 3 punti fondamentali:
promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo;
portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga;
contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo!
Grazie alla serietà dimostrata negli anni ed all’accuratezza dei costumi, 501st Legion è l’unico gruppo di costuming imperiale ufficialmente riconosciuto ed autorizzato dalla LucasFilm Limited (LFL) come Star Wars testimonial; i membri del gruppo collaborano attivamente con Disney/Lucasfilm per la promozione del brand Star Wars prestando l’immagine per eventi ufficiali oltre a partecipare attivamente a numerose altre iniziative tra cui spiccano eventi di beneficenza.
Nel 2004, il noto scrittore Timothy Zahn, dietro approvazione della Lucasfilm, rese onore alla legione incorporando la “501st Legion Elite Stormtrooper Unit” nel suo romanzo Survivor’s Quest. Da allora molti altri scrittori hanno inserito la 501st Legion nei loro racconti inserendone il nome a tutti gli effetti nell’universo di Guerre stellari. In omaggio al gruppo, in Star Wars: Episodio III La Vendetta dei Sith, la legione di cloni blu che Darth Vader conduce nel Tempio Jedi durante lo sterminio dei cavalieri è stata nominata proprio con il numero 501, rendendo cosi ufficialmente il nome del gruppo nella timeline Canon della saga. Nel film del 2015, Star Wars: Episode VII The Force Awakens, si può invece vedere il logo della 501st può essere visto nel rifugio di Maz Kanata.
Tutto è iniziato con un solo uomo, il fondatore Albin Johnson.
Quando Johnson iniziò a raccogliere le sue prime truppe era il lontano 1997, tramite il suo sito web, Detention Block 2551, non poteva di certo immaginare che la sua idea di trasformare normali appassionati in truppe d’assalto imperiali, i leggendari stormtrooper potesse espandersi in 25anni nell’associazione mondiale; lo stesso , dice Johnson ha affermato:
“Nei tuoi sogni fantasiosi lo speri… Ma quando cresci, smetti di credere che una possibilità così fantasiosa possa avverarsi … ma tu hai sempre dei sogni. Tutti noi abbiamo un’obiettivo a cui non possiamo rinunciare. Non ho mai quantificato coscientemente dove saremo potuti arrivare insieme. Se avessimo avuto un gruppo di 100 stormtrooper sarebbe già stato un grandioso risultato!”. Ma questo non bastava al ragazzo della Carolina del Sud che ha voluto semplicemente avviare un club per incontrare persone. Ora, a 20 anni di distanza, quando si trova ad eventi mastodontici come la Star Wars Celebration o anche una semplice convention, Johnson è circondato da “anime gemelle”. Quello era il suo obiettivo a lungo termine: “Volevo essere in grado di andare agli eventi ed avere un gruppo così riconoscibile anche da persone che non ho mai incontrato prima!”.
Johnson sottolinea l’idea di essere connessi: sostiene infatti che una volta si riconoscevamo i membri di un gruppo per la loro “stretta di mano” segreta, in effetti, indossare le armature imperiali non è poi così lontano perchè anche questi candidi indumenti corazzati sono in grado di fondare legami più duraturi del cemento:
“Volevamo qualcosa in cui c’era un senso di fraternità, cameratismo. Con le persone giuste si diventa un gruppo coeso in cui ci si sente fieri, dopotutto l’emozione di indossare un’armatura da assaltatore è di per se un’emozione speciale, ma indossarla con altre 20 o 30 persone in contemporanea la rende unica”.
La Star Wars Celebration del 2002, cinque anni dopo la nascita della legione, ha segnato un punto di svolta per l’organizzazione: lo storico incontro con Mary Franklin. “Non dimenticherò mai quanto fossi nervoso ad incontrare una persona che lavorava per Lucasfilm”, racconta Johnson. “Volevo davvero fare una buona prima impressione e volevo che capissero quale fosse l’intento dietro tutto”.
Ma Johnson deve aver fatto proprio una buona impressione visto che la Franklin e Steve Sansweet hanno riposto la loro fiducia nella 501 tanto da utilizzarla per rafforzare la sicurezza dell’evento, semplicemente grazie alla loro presenza. In particolare, il gruppo è stato particolarmente utile nella sala da ballo Sagamore del Centro Congressi di Indiana, dove è stata mostrata una clip esclusiva del film Attack of the Clones. L’evento si è concluso dunque con il legame tra Lucasfilm e la 501 e l’inizio di una collaborazione che dura ancora oggi. “Credo davvero che sia stato un punto molto importante della nostra storia perché Mary e Steve hanno visto che potevamo essere utili, in maniera professionale, al brand Star Wars. In quel momento il matrimonio tra Lucasfilm e 501st Legion è nata “, racconta Johnson.
Mentre la Legione continuava ad aumentare i propri adepti, Johnson doveva trovare un sistema per consolidare la crescita della community dandole una organizzazione dal respiro internazionale: l’idea era quella di creare le così dette “Garrison” (come, nel nostro paese la 501st Italica Garrison) utilizzando una gerarchia simile a quella che contraddistingueva l’Impero nelle pellicole cinematografiche. “E’ una grande sfida creare un sistema coerente con il giusto rispetto della gerarchia creata per premiare chi ha lavorato in maniera eccellente per il gruppo facendogli compiere un’ascesa verso i gradi imperiali, gradi che creano emozione e ispirano rispetto. Non una struttura totalitaria però che ponga il rischio di tarpare le ali all’intero gruppo”. Per questo l’invenzione delle unità locali, via via in tutto il mondo con una struttura agile capace di adattarsi senza tradire i valori del gruppo. “Abbiamo costruito le Garrison come la spina dorsale della Legione. Siamo tutti più forti come Garrison che fanno parte della Legione internazionale, ma ognuno si deve sentire a casa nella propria guarnigione locale con la quale collabora” continua Johnson.
Nel 2004 Albin Johnson ha affrontato la sua sfida più terribile, alla sua piccola figlia Katie venne diagnosticato un tumore al cervello che non le avrebbe lasciato la possibilità di crescere. Katie, espresse un ultimo desiderio: affrontare questo suo triste destino con accanto un droide come R2-D2 come Padmè ne “L’attacco dei Cloni”. Per amore di Katie fu costrutito il droide rosa R2-KT che iniziò a girare gli States per raccogliere fondi. Proprio in ricordo di questa triste storia, il droide è diventato una mascotte per la Lucasfilm che ne ha fatto uno dei personaggi della sua saga stellare facendolo apparire nel settimo capitolo di Star Wars e in numerosi episodi delle proprie serie animate. Proprio per la partecipazione di R2-KT in The Force Awakens, così il padre di Katie racconta dell’idea di questo cameo:
“Mary Franklin della Lucasfilm mi ha chiesto di sottoporre l’idea a Kathleen Kennedy (Presidente Lucasfilm), e dopo aver sentito la storia del nostro ambasciatore di speranza rosa ci ha richiesto di spedirla a Londra nei primi mesi dello scorso anno. Abbiamo fatto delle riparazioni veloci e se ne è andata per 6 mesi” dice Johnson in una e-mail. Anche se non può svelare quando potremmo aspettarci di vedere il droide rosa, ci ha assicurato che apparirà sicuramente”.
Johnson è ancora molto coinvolto nei vari aspetti della Legione, sia sulle Garrison locali che rispondendo direttamente a chi chiede informazioni sulle armature, dopotutto possiede tre set TK armor e un’armatura Boba Fett. Anche dopo 25 anni, Johnson spende moltissimo tempo, ogni giorno, nel contatto diretto con i membri di legione. “Sono sempre a disposizione per rispondere ai questi, sinceramente non credo si possa immaginare quanto tempo si spende ogni giorni per rispondere alle mail o a Facebook cercando di mantenere un rapporto con i membri regolari della Legione, dando consigli alle persone che vorrebbero entrare in qualche Garrison e che mi vogliono semplicemente conoscere! Per le domande tecniche cerco sempre di indirizzare le persone che mi scrivono all’ufficiale di Legione più adatto a prendersi cura della richiesta … ma è veramente un’enorme quantità di tempo…!”.
Immaginando come il gruppo continuerà a crescere nei prossimi 25 anni, probabilmente Johnson non si metterà mai in pensione. Durante la grande festa per i 20 anni che si è svolta alla Celebration Orlando, Johnson ha commentato:
“Proprio festeggiare è una delle espressioni più pure dell’obiettivo originale che avevo in mente, circondato da persone speciali che condividono questa energia positiva!”
La 501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st Legion. Il gruppo vede ufficialmente la luce il 25 Novembre 2001 a Roma, all’interno della manifestazione Romics, in cui si ritrova finalmente in costume quello che è, di fatto, il nucleo fondatore e da cui si darà inizio ad una serie di partecipazioni ad eventi quali fiere del fumetto e ludiche, conventions di fantascienza, uscite promozionali e collaborazioni ufficiali in occasione della distribuzione dei film, eventi tematici collegati al brand SW, eventi sportivi, parate, eventi di beneficenza.e altre presenze pubbliche riscuotendo un sempre maggior successo da parte del pubblico. Tra le collaborazioni più importanti citiamo quelle con: Lucasfilm LTD, Disney, Warner Bros, RAI, 20th Century Fox, Microsoft, Activision, Lego, Croce Rossa Italiana, UNICEF, AMREF, LILT Lega Italiana per la lotta contro i tumori. 501italica.com/
Molte dell’informazioni di questo articolo sono state riprese dall’articolo di Amy Ratcliffe su Star Wars.com.
Il laboratorio di JTK Props & Events é un luogo dove condividere in un gruppo l’esperienza, le competenze e il lavoro per costruire e assemblare insieme le armature tratte dalla Saga di Star Wars. Chi entra attivamente al JTK Lab si pone la domanda: Cosa posso fare io per il gruppo? non cosa può fare il gruppo per me. Inoltre, il JTK Lab non é solo lavoro e armature, bensì é un piccolo luogo comune, dove ritrovarsi per trascorrere di divertenti serate in compagnia.
Nel laboratorio JTK Props si possono assemblare le armature TK di qualunque produttore. I tecnici sono a disposizione per dare una mano a chi è inesperto, principalmente a chi non è ancora nella 501st legione. Ognuno è e resta proprietario del proprio costume e libero di associarsi o meno alle legioni. Il principale obiettivo è il gruppo stesso, le armature sono un mezzo. Questo è indicato nel nome stesso JTK, dove J sta per Join e TK è l’identificativo per gli ID degli Stormtrooper. JTK come punto d’incontro per stare insieme, divertirsi, far divertire, con la finalità educativa del gioco quale veicolo di socializzazione. Il JTK Props non fa né commercio, né utili, le spese sono la copertura dei costi, come le materie prime, la colla, gli elastici, ecc.. Inoltre, al JTK Props le armature si costruiscono insieme, direttamente con i singoli individui, personalizzando la vestizione, come in una sartoria.
L’obiettivo del JTL Lab è il gruppo e quanto prodotto è ad uso esclusivo del gruppo JTK o del singolo auto costruttore. Obiettivo del gruppo è riunire gli appassionati, costruire, assemblare armature e divertirci insieme in eventi Star Wars. JTK Lab non è un negozio, ci sono già i venditori ufficiali con licenza Disney, come ad esempio Anovos. Il valore dei costumi del JTK Lab sono la loro fedeltà agli originali e la loro unicità, in quanto prodotti artigianalmente e non acquistabili da esterni e in un negozio. Il JTK Lab é costituito da membri della 501st e della RL tutto quanto produce rispetta le specifiche per l’approvazione delle legioni.
I props nascono come progetto condiviso, per mantenere sempre alla base uno spirito di gruppo. Ad esempio, per i backpack, alcuni fanno i disegni, altri la struttura tubolare, altri stampano le scatole, altri la radio e infine altri ancora aiutano ad assemblare e a fare le pulizie. Ognuno partecipa con le sue capacità e come nei templi zen, le mansioni più umili sono svolte dai membri più anziani. Il costi sono la copertura delle spese, delle materie prime alle forniture esterne. Non ci sono ricarichi o utili personali, l’acquisto è diretto senza intermediari.
Il 3 Dicembre, la 501st Italica Garrison, il gruppo di costuming Imperiale di Star Wars, e i Pagliacci del Cuore (associazione “Un naso Rosso per…”) nel paese di Babbo Natale, Piazza del Municipio, Ferrara vi aspettano per farvi entrare in una “galassia lontana lontana” e perchè no, far del bene prima di Natale a chi ne ha bisogno con il progetto Ambulaclaun!
L’associazione “Un naso Rosso per…” Onlus nasce per concretizzare un sogno…un sogno che Clown Margherito, clown di professione da sempre, tiene nel cassetto del quale non ha mai gettato la chiave. Clown Margherito, da sempre attivo gratuitamente nelle corsie degli ospedali, ha in se’ il desiderio incontenibile di tendere una mano a coloro che necessitano di un aiuto. Aiuto che si rivolge alle persone che sono in difficoltà economica o alle quali manca la voglia di sorridere. Dopo aver cullato per molto tempo l’idea di creare “qualcosa” che possa essere utile realmente alla gente , nel 2004 decide che è giunto il momento di concretizzare il suo sogno. Nasce così l’Associazione “Un Naso Rosso Per…” Onlus, e l’Ambulaclaun, un mezzo di trasporto completamente attrezzato, in grado di trasportare persone giovani e meno giovani, senza età, ovunque ci sia la necessità. L’Associazione è composta da pochi membri che ne definiscono il direttivo e da molti claun volontari, chiamati non a caso Pagliacci del cuore, provenienti da varie realtà italiane di clownterapia.Per info:http://unnasorossoper.altervista.org/
La 501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st Legion, un’organizzazione mondiale di appassionati di Star Wars che possiedono ed indossano i loro costumi di natura “imperiale”. La mission del gruppo, che ad oggi conta oltre 7000 membri attivi in più di 100 Garrison suddivise in tutto il mondo, si riassume in 3 punti fondamentali: promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo; portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga; – contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo! http://www.501italica.com/
Le famose cuffie Apple – AirPods – hanno un design ispirato a quello degli Stormtrooper di Star Wars. John Ive, parlando di Apple, rivela da dove nacquero gli auricolari iconici della Mela: “Gli auricolari nacquero con gli Stormtrooper in mente. La nostra idea era quella di omaggiare i combattenti dell’Impero visti in Una Nuova Speranza“. Nel corso degli anni gli auricolari sono migliorati sia nella qualità del suono che nella comodità, con gli EarPods lanciati nel 2012 con iPhone 5 e poi ancora gli AirPods, evoluzione senza fili, ma una cosa è rimasta sempre la stessa: la plastica bianco lucida con cui Apple li costruisce. Star Wars ricambia il favore: Con l’uscita nelle sale di Il Risveglio della Forza è risaltato anche un altro particolare. Michael Kaplan – customista del film – ha infatti dichiarato che le nuove armature degli Stormtrooper sono ispirate da Apple.
Cosa farebbe Apple? Questa è stata la domanda che si è posto Kaplan per modernizzare la divisa dell’Impero. In base a quanto racconta, avrebbe anche una leggera influenza nazista per via del look scolpito e severo. Favori ricambiati, dunque, tra Apple e l’universo di Star Wars. Voi cosa ne pensate? Avete già notato queste analogie tra cuffie e Stormtrooper? Fateci sapere la vostra opinione lasciando un commento. Continuate a seguirci su Telegram e Facebook per restare sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda il mondo di Star Wars.
Star Wars Force Link è il bracciale per interagire con le action figure di The Last Jedi. L’account Instagram Star Wars Rogue 507 mostra nuove foto delle action figure di The Last Jedi in arrivo nei prossimi mesi. Focalizziamo la nostra attenzione sulla dicitura Force Link, cercando di capire di cosa si tratta. Dalle foto diffuse notiamo che ogni action figure presenta la stessa dicitura. In particolare, una delle foto ritrae la parte posteriore della confezione di Kylo Ren. Dalla foto possiamo leggere “Wear Force Link to activate sounds“. Si tratta dunque di un bracciale che – probabilmente tramite tecnologia NFC – permetterà agli acquirenti di interagire con le action figure. Avvicinando i due prodotti, infatti, potremo sentire suoni e frasi tratte dal film Star Wars VIII – The Last Jedi. Il vero dilemma sarà: aprirete o no le confezioni per sfruttare il Force Link?
La RedRay è una giovane azienda produttrice di sistemi di simulazione di guerra tramite sistema LaserTag. Volevamo presentarvi una delle loro prime armi da combattimento ad infrarossi dedicate al mondo di Star Wars. Il mitico blaster E11 (link) supporta il cambio caricatore reale, ha selettore di fuoco e leva di armamento funzionanti. Oltre alla classica vibrazione allo sparo, ha un flash di sparo laser, effetti audio e display per il controllo dei punti vita e dei proiettili ancora a disposizione. Ha sensori Wireless, Dot per il puntamento ed è compatibile con tutti gli altri sistemi lasertag. L’emettitore infrarosso consente gittate di ingaggio di oltre i 150 metri.
Per chi non lo sapesse, il Blaster Rifle E11 è l’arma blaster più utilizzata nella galassia creata da George Lucas. Questo fucile è l’arma d’ordinanza degli Stormtrooper imperiali e appare per la prima volta nell’episodio “Una nuova Speranza”. Nella grande trama stellare, questo blaster venne prodotto dalla Blastech Industries subito dopo le Guerre dei Cloni come versione migliorata del DC15s. Sparando raffiche controllate con una cadenza di tiro regolata tramite l’apposita leva, si dimostrò letale a distanza ravvicinata (ricordiamo gli zii di Luke) anche se, come tutti i fan sanno, era praticamente inutile a distanza. In Episodio V, “L’Impero Colpisce ancora”, questo blaster venne usato anche dall’alleanza Ribelle che preferiva comunque il blaster standard l’ A280c.
La sua linea, come quella di molte armi e armature presenti nella saga originale di Guerre Stellari, è ricavata, con minime modifiche estetiche, dal mitra Sterling, arma progettata durante la Seconda guerra mondiale.
I ragazzi della RedRay hanno creato questa replica funzionante per gli amanti del combattimento corpo a corpo, light saber lasertag. Per maggiori info date un’occhiata a questi video:https://www.facebook.com/RedRaySrl/videos
Nel contesto del “Giugno Pisano”, Sabato 11 e Domenica 12 Giugno 2016,Piazza XX Settembre e le Logge di Banchi a Pisa faranno da scenario a STAR EVENT: la manifestazione per tutti gli appassionati di STAR WARS, che racchiuderà esibizioni dal vivo di musica, danza, combattimenti coreografici, costuming, pittura, videogames, modellismo, LEGO® Star Wars, Scuola Padawan e lo spettacolo sulle note di John Williams quando decine di spade laser illumineranno il ponte di mezzo in uno scontro leggendario. Gli organizzatori vi aspettano con il vostro costume, la vostra lightsaber o semplicemente la vostra passione e assisterete ad un evento senza precedenti.
L’evento è organizzato da EmPisa Star Wars Fan Club, un gruppo di appassionati interessato a tutto quello che riguarda la saga di Star Wars, dal costuming al collezionismo, dai giocattoli ai comics, dalla LEGO® al modellismo statico, ma anche da tante altre sfaccettature meno conosciute.
Per gli appassionati dei colorati mattoncini Lego, da una galassia lontana, lontana, saranno presenti tutti i paesaggi e le navi più famose che hanno popolato l’intera saga di Star Wars. Dal Millennum Falcon, al X Wing, dalla Morte Nera a Tie Fighter, dallo Shuttle Imperiale allo Speeder di Rey, oltre a centinaia di personaggi schierati tra le foreste di Endor e le superfici ghiacciate di Hoth.
Anche per i più piccoli è pronta una “missione stellare”, infatti per difendere la galassia servono anche le loro capacità e i Maestri Jedi sono pronti per iniziare i piccoli ospiti all’uso della Forza. Dopo la vestizione e la consegna della spada laser i Maestri vi mostreranno le tecniche di combattimento e di difesa, prima di cimentarvi nel percorso da superare che vi trasformerà in veri e propri Cavalieri.
Con l’obiettivo di rendere ancor più noto l’evento sui social, sullo scenario dei lungarni di Pisa tutti gli appassionati accenderanno insieme le loro nostre spade laser per dar vita sul “Ponte di Mezzo” ad uno scontro leggendario. Il Flashmob sarà ripreso dalle telecamere e verrà realizzato un videoclip per celebrare questo evento unico!!
Gli Stormtrooper, Darth Maul, Darth Revan, Kylo Ren, Qui Gon Jinn,lla Principessa Padme Amidala, sono solo alcuni dei personaggi che popolano l’universo Star Wars. Durante Star Event potrete incontrare e scattarvi foto con i vostri eroi, assistere a performance live e duelli coreografici sulle note che hanno reso leggendari gli scontri più avvincenti dell’intera saga.
Grazie ad alcune foto di una nuova action figure Hasbro della Black Series (presentata in esclusiva al Comic-Con di San Diego) scattate da Eric Goldman di IGN postati su Twitter, siamo finalmente in grado di apprendere qualche dettaglio in più sulle nuove milizie presenti in Star Wars Episodio VII – The Force Awakens: il First Order Stormtrooper.
Dopo gli accadimenti di Il Ritorno dello Jedi (tra cui la distruzione della seconda Morte Nera e l’eliminazione (siamo sicuri?) di Darth Vader e Palpatine, la Galassia vede nascere questo nuovo ordine, non però necessariamente legato all’Impero Galattico.
Il look del nuovo plotone ha poche variazioni rispetto alla vecchia versione, per mantenere intatta la potenza dell’Impero, trasmessa per anni proprio dallo stile delle divise Imperiali.
Inviato da Anselmo
Sulla confenzione dei nuovi StormTrooper First Order, di Hasbro – Black Series, possiamo leggere:
“Gli Shock Troopers rivestiti da un armatura bianca sono apparsi per la prima volta sul palcoscenico Galattico durante le battaglie di apertura della Guerra dei Cloni. L’armatura delle truppe dei cloni è diventata quasi subito un’icona; il suo design completamente bianco rappresentava la speranza che la pace e la stabilità avrebbero potuto essere ripristinate in una galassia in guerra.
Ma questo sogno di pace è morto con la Repubblica e l’Impero che è salito, prendendo il suo posto, ha imposto l’ordine con ogni mezzo possibile. Ai soldati del Grande Esercito della Repubblica è stato dato un nuovo nome: Stormtroopers. Mentre questi ex protettori della pace galattica schiacciavano senza pietà la resistenza in tutta la galassia, la loro armatura bianca è arrivata a simboleggiare l’oppressione e la forza indomabile della volontà dell’Imperatore.
Eppure, la tirannia del governo imperiale ha scatenato una ribellione, e le legioni degli Stormtrooper si sono sparse in seguito alla caduta dell’Impero. Ora, con il sorgere del First Order nel prossimo capitolo dell’eredità degli Stormtrooper, comincerà una nuova era di spietata brutalità”.