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Nicoletta Capolini: Nikekin, la cosplayer che ha trasformato la passione in arte e creatività

Nicoletta Capolini è una delle personalità più interessanti del mondo del cosplay italiano, una vera e propria pioniera che ha saputo farsi strada nel panorama nerd e pop. Nata ad agosto del 1984 a Roma e cresciuta sul litorale romano, Nicoletta ha sempre vissuto a contatto con la bellezza naturale del mare e della sabbia, ma il suo percorso verso il cosplay è stato tutt’altro che lineare. Fin da giovane, si è avvicinata a diverse forme artistiche, senza mai riuscire a trovare un vero e proprio modo di esprimersi. La sua passione per il cosplay è arrivata a sorpresa, quasi all’età di trent’anni, nel 2013, e da allora è diventata una parte fondamentale della sua vita.

Il suo nome d’arte, Nikekin, nasce dall’amore per la mitologia e per la lingua greca. Tradotto, Nikè significa “Portatrice di vittoria”, un nome che, insieme alla passione per le parole palindrome, le ha ispirato a creare un’identità unica, che racconta tanto di sé e della sua personalità. Ma il suo ingresso nel mondo del cosplay non è stato subito ricco di consapevolezza e successo. Anzi, l’incontro che le ha cambiato la vita è avvenuto quando, ancora giovane, si trovava alla ExpoCartoon, la fiera del fumetto di Roma, quando vide un ragazzo travestito da Cristal, uno dei Cavalieri dello Zodiaco, suo personaggio preferito. In un periodo in cui fare cosplay non era tanto una moda quanto una vera e propria follia, quell’immagine ha rappresentato per Nicoletta una scintilla, un richiamo verso una passione che sarebbe diventata il fulcro della sua vita.

Nonostante il suo entusiasmo, Nicoletta non aveva alcuna esperienza nel cucito. All’inizio, come ogni neofita, le sue creazioni non erano certo perfette. Il suo primo cosplay, una Pollon improvvisata con una vecchia canotta bianca e un lenzuolo rosa, era il risultato della sua necessità di improvvisare e di mettersi alla prova. Ma quella prima creazione, pur semplice, le fece capire che quella strada sarebbe diventata la sua vocazione. Più che l’esibizionismo, che da sempre l’ha contraddistinta, quello che la appassionava era l’arte di costruire, di dare forma a personaggi che amava o che, a volte, inventava completamente.

Nel corso degli anni, ha portato con sé una varietà di personaggi, da quelli più conosciuti come la principessa Peach di Super Mario e Elizabeth Swann dei Pirati dei Caraibi, a quelli tratti da serie come Dragonero, dove ha dato vita alla misteriosa Myrva, un personaggio che, pur non essendo riconosciuto da tutti, ha avuto un’importanza fondamentale nel suo cammino. Non solo un personaggio, ma anche un incontro che le ha cambiato la vita: proprio grazie a Myrva, ha conosciuto il fumettista che aveva creato quel personaggio, e che oggi è il suo compagno.

Questa passione per il cosplay non è solo una forma di intrattenimento per Nicoletta, ma un vero e proprio processo creativo che le consente di esplorare tecniche e materiali nuovi. Dalla sartoria alla pittura, passando per la meccanica e il modellismo, il cosplay è per lei un’occasione di crescita continua. La sua abilità nel creare costumi è frutto di anni di studio, errori e miglioramenti. Non a caso, uno dei suoi cosplay più impegnativi, il Tardis del Doctor Who, è nato nel 2016 ma è stato mostrato solo nel 2022, a dimostrazione del lungo lavoro che ci ha dedicato.

Nicoletta è anche un’appassionata sostenitrice degli original, i personaggi creati completamente da chi li indossa. Per lei, fare cosplay non significa solo interpretare un personaggio già esistente, ma dare vita a un’idea, un concetto che si evolve nel tempo. I suoi originali sono il riflesso della sua personalità, della sua creatività, e le permettono di esprimere la sua visione unica. La creazione di un personaggio originale, per lei, è simile a quella di un fumettista che da vita a un eroe: è una creazione che non ha confini, ma solo un mondo da esplorare.

La sua visione del cosplay non si limita alla competizione o alla notorietà, ma abbraccia un amore profondo per il personaggio che si interpreta. Nicoletta non tollera chi cerca di fare un cosplay solo per l’apparenza, solo per ottenere foto o visibilità. Se non c’è un sentimento genuino, secondo lei, non c’è davvero cosplay. Ecco perché ogni scelta, ogni creazione, è frutto di un’emozione profonda verso il personaggio, un amore che va oltre l’aspetto estetico.

Il cosplay, infatti, per Nicoletta è un modo per sfuggire alla solitudine e per incontrare persone che condividono la stessa passione. Ma negli ultimi anni ha notato come il panorama delle fiere e degli eventi stia cambiando. La competizione è aumentata, spesso in modo eccessivo, e la parte più ludica e creativa sembra lasciar spazio a un approccio più professionale, dove non c’è tempo per il gioco o la scoperta. Questo cambiamento le dispiace, soprattutto per le nuove generazioni che si avvicinano a questo mondo, troppo spesso intimidite dalla pressione dei social e della visibilità.

Nonostante le difficoltà, Nicoletta resta una figura di riferimento nel panorama del cosplay italiano. La sua storia è un esempio di perseveranza, passione e crescita, e dimostra come il cosplay possa essere molto più di una semplice passione. È un viaggio che unisce arte, creatività e persone, un mondo che si è evoluto ma che, nelle sue sfumature più autentiche, rimane sempre legato a quei primi passi fatti con entusiasmo e amore per i personaggi che ci hanno fatto sognare.

Rebel Legion Italian Base: Costuming, beneficienza e Comunità nell’Universo di Star Wars

Nel vasto universo di Star Wars, popolato da eroi leggendari, battaglie epiche e una galassia in costante conflitto, c’è una realtà terrestre che da venticinque anni unisce passione, creatività e solidarietà: la Rebel Legion. Questa organizzazione internazionale di costuming, ufficialmente riconosciuta da Lucasfilm, celebra il suo quarto di secolo all’insegna dell’amore per il lato luminoso della Forza e della dedizione al volontariato. In Italia, la Rebel Legion Italian Base, fondata nel 2005, incarna pienamente questi valori, rappresentando un faro di speranza per gli appassionati e per le cause benefiche.

La Rebel Legion è nata con un obiettivo preciso: riunire fan di tutto il mondo accomunati dalla passione per Star Wars e dalla voglia di ricreare con fedeltà i costumi dei personaggi del lato chiaro della Forza. Jedi, principesse, piloti ribelli e persino Wookiee prendono vita grazie alla maestria artigianale dei membri, che non solo realizzano abiti dettagliati e fedeli agli originali, ma li indossano con orgoglio per portare la magia di Star Wars nelle comunità locali e oltre.

La sezione italiana, la Rebel Legion Italian Base, non è suddivisa in gruppi locali ma è gestita da un unico comando nazionale. Al suo interno, esistono però unità specializzate basate sulle categorie dei costumi, come l’Italian Jedi Knight Temple per i Cavalieri Jedi, il Tricolor Squadron per i piloti ribelli e la 1st Naboo Infantry Division per i soldati delle forze della Repubblica.

La Rebel Legion va ben oltre il semplice costuming: è una vera e propria missione al servizio della comunità. I suoi membri partecipano a eventi benefici, visitano ospedali pediatrici, organizzano raccolte fondi e collaborano con organizzazioni come Croce Rossa, Make-A-Wish e Unicef. In queste occasioni, i personaggi iconici di Star Wars si trasformano in ambasciatori di speranza e solidarietà, portando un sorriso sui volti di grandi e piccini.

Nel 2024, la Rebel Legion ha elaborato ben 1.248 richieste di nuovi costumi, approvando 972 domande. Questo dimostra non solo la crescita della comunità, che conta attualmente oltre 9.400 membri in tutto il mondo, ma anche il rigore con cui vengono valutate le proposte per garantire un’aderenza impeccabile agli standard di qualità.

Inclusione e collaborazione: i pilastri della Legion

Una delle peculiarità della Rebel Legion è il suo impegno per l’inclusione. La comunità accoglie fan di ogni età, provenienza e abilità, promuovendo un ambiente aperto e collaborativo. Sebbene distinta dalla celebre 501st Legion – dedicata ai costumi del lato oscuro – la Rebel Legion collabora regolarmente con essa e con altri gruppi come i Mandalorian Mercs e la Saber Guild, dimostrando che l’unione fa la forza, persino in una galassia lontana.

Mentre la Rebel Legion celebra i suoi primi 25 anni, il suo impegno non accenna a diminuire. Quest’anno, le celebrazioni includeranno eventi speciali come la partecipazione a Star Wars Celebration Japan e una raccolta fondi per Make-A-Wish. La Rebel Legion Italian Base, con la sua presenza costante alle fiere e agli eventi nazionali, continuerà a essere un punto di riferimento per i fan italiani di Star Wars e un veicolo per il cambiamento positivo.

Per chi desidera unirsi all’avventura o semplicemente incontrare i coraggiosi eroi ribelli, il sito ufficiale rebellegionitalianbase.it offre tutte le informazioni necessarie. Che siate Jedi in erba, piloti in cerca di nuove missioni o semplici ammiratori della saga, la Rebel Legion vi accoglierà con il calore e la passione che contraddistinguono il lato luminoso della Forza. Che la Forza sia con voi, sempre.

Ahrikira Cosplay: dove creatività e gaming si incontrano per dare vita ai sogni

Maria Chiara Ciuffoli, meglio conosciuta nel mondo dell’arte “che si crea e si vive” come Ahrikira Cosplay, è una giovane talento che ha trovato nel cosplay un rifugio e una forma di espressione. Nata il 20 giugno 2003 a Palermo, la sua passione per il mondo degli anime e dei cosplay è sbocciata all’età di dieci anni, quando, quasi per caso, vide suo fratello guardare alcuni anime come Death Note, Sword Art Online, Toradora, Tokyo Ghoul e molti altri. Fu proprio lui a portarla per la prima volta a una fiera, dove si trovò immersa in un mondo nuovo e affascinante, quello dei cosplayers, che suscitò in lei un forte desiderio di scoprire e imparare di più.

Durante gli anni delle scuole superiori, Maria Chiara affrontò il bullismo, un periodo difficile che, tuttavia, riuscì a superare grazie alla sua passione per gli anime e il cosplay. Invece di lasciarsi abbattere dalla negatività, trovò nella creatività una via di uscita.

“Non dimenticherò mai quando a scuola mi presero in giro per le mie passioni poco ‘normali’… ogni giorno tornavo a casa piangendo. Ma grazie al mondo degli anime e dei manga, riuscì a trovare una forza interiore che mi distaccasse dalle cattiverie, cercando di creare cosplay e ambendo sempre di più a diventare una cosplayer professionista”.

Il cosplay divenne la sua arma contro il bullismo, un modo per trasformare la rabbia in arte.

Il suo percorso nel cosplay non si fermò alla sua città, ma la portò a viaggiare per tutta Italia, partecipando a eventi come Lucca Comics, Bologna Nerd, Milan Games Week, Acicomics e Etna Comics. Ahrikira, il suo nickname, è nato dall’unione di due parole che rappresentano il suo amore per i suoi personaggi preferiti: “Ahri”, una Vastayana a nove code di League of Legends, e “Kira”, che prende spunto dal nome del celebre protagonista di Death Note, Light Yagami.

Il suo debutto nel mondo del cosplay risale al 2017, quando ricevette in regalo dai suoi genitori il suo primo cosplay di Asuna, protagonista di Sword Art Online, e il biglietto per la Palermo Comic Convention. Da quel momento, iniziò a realizzare i suoi set cosplay, partecipando a fiere e perfezionando la sua tecnica.

Con l’arrivo della pandemia nel 2019, Maria Chiara, purtroppo, non poté sfoggiare le sue creazioni, ma non si arrese. Si dedicò a migliorare la sua arte guardando tutorial su YouTube, imparando a creare e personalizzare i suoi cosplay. Tra i progetti più recenti, ha realizzato costumi di personaggi come Makima e Power di Chainsaw Man, Ai Hoshino e Kana Arima di Oshi no Ko, Kanroji di Demon Slayer, Kamisato Ayaka di Genshin Impact e molti altri. Tra tutti, il cosplay che sente più vicino è quello di Mao Mao, protagonista de I Diari della Speziale, poiché, interpretandolo, ha avvertito una connessione profonda con il personaggio, come se fosse nel Giappone stesso.

Maria Chiara non ha una formazione specifica nella realizzazione di costumi, ma si affida a piattaforme come Aliexpress per acquistare i suoi cosplay e, negli ultimi anni, ha cominciato a creare accessori e dettagli personalizzati utilizzando materiali come legno, cartone e attrezzi da ferramenta. È grazie ai tutorial su YouTube e al supporto del padre che ha affinato le sue capacità. Ispirata da cosplayer come Kleiner Pixel, Gallery Cosplayer e Yuriko Tiger, che offrono suggerimenti su trucco, parrucche, lenti a contatto e preparazione per le fiere, Maria Chiara ha imparato moltissimo grazie ai social.

“Molti dei contenuti che seguivo erano in inglese e, da piccola, avevo poca dimestichezza con la lingua. Ho quindi deciso di seguire un corso di inglese per migliorarmi e comprendere meglio come perfezionare i miei cosplay”.

Questa passione per il cosplay è stata alimentata anche dall’importanza dei social media, che hanno permesso a Maria Chiara di entrare in contatto con altre persone e di trovare supporto in un ambiente spesso segnato da critiche o esperienze spiacevoli. La giovane cosplayer apprezza infatti gruppi e iniziative come CosplayItalia, che forniscono supporto e protezione durante le fiere.

Oltre alla sua passione per il cosplay, Ahrikira Cosplay è anche una studentessa di Ingegneria Informatica al terzo anno, con il sogno di diventare una sviluppatrice di videogiochi per grandi aziende del settore. La sua passione per la tecnologia è nata grazie alla sua famiglia, che l’ha sostenuta regalandole il suo primo computer a 14 anni.

“Da lì ho iniziato a giocare col computer e le console, capendo subito qual era il mio obiettivo per il futuro, oltre al cosplay”.

Maria Chiara Ciuffoli è la prova vivente che passione, creatività e impegno possano convivere, dando vita a un percorso unico. Il suo mondo si intreccia tra cosplay e tecnologia, tra sogni che si avverano e progetti che prendono forma, unendo la sua passione per i videogiochi e il cosplay in un cammino ricco di soddisfazioni. E come ci lascia concludere una citazione del suo videogioco preferito, Kingdom Hearts: “May your heart be your guiding key”.

Per approfondire il talento di Maria Chiara , vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali su Instagram e su Throne.

Ely.moly: una cosplayer tra creatività, artigianato e passione per i videogiochi

Elisa (@ely.moly su Instagram), conosciuta nel mondo del cosplay con il nickname Ishiki, è una giovane cosplayer italiana che ha conquistato il cuore degli appassionati con la sua creatività, la sua dedizione e l’amore per il mondo dei videogiochi. Nata nel 2000 nelle Langhe, in Piemonte, Elisa è cresciuta in una famiglia con una forte tradizione artistica. Il padre, appassionato di disegno e pittura, e i nonni sarti le hanno trasmesso fin da piccola l’amore per l’arte, permettendole di sviluppare una spiccata sensibilità verso la creatività e l’artigianato.

La passione per il cosplay di Elisa è nata molto presto, alimentata dalla sua propensione artistica e dalla voglia di dare vita ai personaggi dei suoi giochi preferiti. Durante gli anni scolastici, in particolare al liceo scientifico, Elisa si distinse per il suo talento, realizzando spesso costumi per le foto scolastiche. Ma fu con il suo primo cosplay di Lara Croft, la leggendaria protagonista di Tomb Raider, che iniziò a farsi conoscere nel mondo del cosplay. Lara Croft è un personaggio a cui Elisa si è sempre sentita legata, tanto da scegliere il soprannome “Ishiki”, che in Tomb Raider viene usato per riferirsi alla protagonista. Da quel momento, Elisa ha continuato a esplorare il cosplay, mettendo in pratica le sue abilità nella realizzazione di costumi e prop.

Il suo percorso da cosplayer non è stato solo un viaggio nella creazione di abiti, ma anche un approfondimento nel mondo del prop making. Da oggetti in legno intagliato a creazioni con materiali di recupero, fino all’uso del foam, Elisa ha affinato la sua tecnica, creando armi, accessori e costumi sempre più complessi. La passione per il cosplay l’ha portata a interpretare personaggi iconici come Makima da Chainsaw Man, Lotus da Warframe e Hange Zoë da Attack on Titan. Tuttavia, è stato il suo incontro con League of Legends che ha segnato una svolta nel suo percorso, spingendola a realizzare i cosplay di personaggi come Xayah, Jinx, Briar, Neeko, Teemo e Kai’Sa, traendo ispirazione anche dalla serie Arcane, che ha catturato la sua attenzione.

In particolare, il cosplay di Jinx ha un significato speciale per Elisa. Questo costume è stato realizzato con materiali di recupero, in un processo che ha richiesto ben otto mesi di lavoro. Il risultato è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico, che l’ha elogiata sia in fiera che sui social, specialmente su TikTok, dove Elisa ha continuato a guadagnare sempre più visibilità. Il suo cosplay di Xayah è un altro esempio di quanto Elisa tenga alla qualità e ai dettagli: questo costume è stato infatti un regalo speciale di suo nonno, un gesto che ha un significato emotivo profondo e che conferma l’importanza delle radici familiari nel suo percorso.

Nonostante il suo indiscutibile talento, Elisa mantiene un approccio umile e sempre aperto al miglioramento. Continua a perfezionarsi, seguendo altri cosmaker e prop maker sui social per apprendere nuove tecniche, e dedicandosi con passione a ogni nuovo progetto. Frequentare fiere e eventi è un aspetto importante della sua carriera, non solo per la possibilità di incontrare altri appassionati, ma anche per creare connessioni professionali e personali che arricchiscono la sua esperienza.

Negli ultimi anni, il cosplay ha conosciuto una vera e propria trasformazione, passando da hobby a vera e propria professione per molti. Sebbene Elisa mantenga il cosplay come una passione e lo intrecci con il suo lavoro di illustratrice e tatuatrice, la crescente popolarità di questa pratica ha portato alla creazione di una vera e propria industria. Molti cosplayer, infatti, collaborano con aziende e partecipano a eventi come testimonial, trasformando la loro passione in una carriera. Elisa, tuttavia, preferisce mantenere il cosplay come una forma di espressione personale, arricchendo la sua vita con esperienze significative, ma senza sentirsi costretta a farne una professione.

Il supporto della famiglia e degli amici è essenziale per Elisa, che affronta con determinazione le difficoltà legate alle critiche che, purtroppo, spesso arrivano sui social. Sebbene i social media offrano un’ottima piattaforma per far conoscere i propri lavori, espongono anche i creator a commenti negativi e comportamenti tossici. Per Elisa, però, il cosplay rimane una fonte di gioia e soddisfazione, e il supporto dei suoi cari la aiuta a superare le difficoltà.

In Italia, il cosplay sta progressivamente diventando una forma d’arte riconosciuta, anche se c’è ancora chi lo considera una trasgressione delle regole sociali. Elisa è tra coloro che lottano per una piena accettazione del cosplay come espressione artistica e culturale. Partecipare a fiere e eventi è sempre un’occasione speciale, soprattutto per l’interazione con i più giovani, che spesso si avvicinano al cosplay senza riconoscere subito i personaggi, ma rimanendo affascinati dalla loro presenza scenica. È proprio in questi momenti che il cosplay rivela la sua magia: un’esperienza che va oltre il semplice travestimento, creando un legame profondo tra l’artista e il pubblico.

Per chi desidera avvicinarsi al mondo del cosplay, Elisa consiglia di iniziare con personaggi famosi, che possano stimolare la motivazione durante il processo creativo. È fondamentale, infatti, partire con progetti semplici, che consentano di acquisire gradualmente le competenze necessarie, senza paura di chiedere aiuto alla community, sempre pronta a condividere consigli ed esperienze. L’aspetto più importante, per Elisa, è godersi ogni momento del processo, dalle prime fasi di progettazione fino alla realizzazione finale, celebrando ogni successo e migliorando sempre di più.

Elisa continua a essere un esempio di come la passione, la dedizione e la creatività possano dar vita a un viaggio affascinante nel mondo del cosplay. Con il suo impegno costante e la sua passione per i videogiochi e l’artigianato, rappresenta un’ispirazione per tanti aspiranti cosplayer, che trovano nei suoi lavori non solo un modello da seguire, ma anche un punto di riferimento per la crescita e l’evoluzione artistica. Per scoprire di più sul lavoro di Elisa, visitate i suoi profili social su Instagram e TikTok.

Kurau Cosplay: L’Arte e la Passione di Claudia Polizzi nel Mondo del Cosplay

Claudia Polizzi, meglio conosciuta nel mondo del cosplay come “Kurau Cosplay”, è una giovane artista palermitana di 20 anni che, oltre a essere una studentessa presso l’Accademia di Belle Arti, è una delle cosplayer emergenti più apprezzate della scena italiana. La sua vita si svolge tra il mondo accademico e la sua passione per il cosplay, un’arte che interpreta con dedizione e creatività, immergendosi completamente nei personaggi che porta in scena. Se c’è una cosa che la caratterizza, è sicuramente la sua passione travolgente per il cosplay, un hobby che non è solo una passione, ma un vero e proprio stile di vita. Il suo nickname “Kurau Cosplay” deriva direttamente dal suo nome, con una traduzione in giapponese del nome Claudia. La parola “Kuraudia” diventa così “Kurau”, a cui aggiunge la parola cosplay per descrivere appieno la sua passione. Il risultato è un nome che evoca immediatamente il mondo del cosplay giapponese, un legame forte con la cultura otaku e la sua dedizione a questa arte.

Fin da bambina, Claudia ha sempre avuto una naturale inclinazione per la creatività. Amava vestire i panni dei suoi personaggi preferiti durante il Carnevale, una tradizione che per lei non era solo un gioco, ma un anticipo di quello che sarebbe diventato il suo mondo. Il vero salto nel mondo del cosplay, però, è arrivato nel 2018, quando partecipò al Palermo Comic Convention, dove interpretò Rem , personaggio della serie “Re:Zero”, insieme a un’amica che vestiva i panni della gemella Ram. Un’esperienza che Claudia definisce “discutibile” dal punto di vista della qualità, ma che segnò l’inizio del suo percorso ufficiale come cosplayer.

Nel corso degli anni, Kurau ha dato vita a un’infinità di personaggi, sempre con un occhio alla crescita artistica e alla perfezione dei dettagli. Tra i suoi cosplay più noti ci sono “Rem” da Re:Zero, – “Nezuko Kamado” (Demon Slayer),da “Demon Slayer”, “Raven” da “Teen Titans” e “2B” da “Nier Automata”. Non mancano i personaggi tratti da giochi come “League of Legends” con “Ahri POPSTAR K/DA”, e i personaggi di “Genshin Impact” come “Mona Megistus” e “Yoimiya”. Ma c’è un cosplay a cui Kurau è particolarmente legata: “2B”, un personaggio che le ha permesso di esprimere una forte connessione emotiva e che ha ricevuto tantissimi apprezzamenti dal pubblico. La sua dedizione ai dettagli e la capacità di “diventare” il personaggio la rendono un’autentica maestra nel suo campo.

Quando si tratta di creare i costumi, Claudia non si limita a comprare tutto il necessario, ma dedica tempo e passione nella realizzazione degli accessori e degli elementi che rendono ogni cosplay unico. La “Morning Star” di Rem, la spada “Virtuous Treaty” di 2B e la coda di Ahri sono solo alcuni dei suoi lavori più riusciti. Recentemente, ha deciso di perfezionarsi nel cucito, con l’ambizione di realizzare interamente i propri costumi in futuro, il che dimostra ancora di più la sua passione e determinazione.

Secondo Kurau, essere un bravo cosplayer non significa solo indossare un costume, ma entrare in simbiosi con il personaggio. Essere un cosplayer significa interpretare il personaggio a 360 gradi, imitandone le espressioni, le pose e i movimenti. Per Claudia, l’aspetto artistico del cosplay non si limita ai costumi, ma include anche l’atteggiamento e l’immedesimazione che si richiede per rappresentare veramente un personaggio. Tra le sue fonti di ispirazione ci sono grandi nomi del cosplay internazionale, come Kamui Cosplay e Tiffany Gordon per la creazione, e Hitomi Okami e Mochichuu per il “modeling”. Per lei, il cosplay è una forma di arte totale che coinvolge ogni aspetto della creatività.

Un tema che ha sollevato molte discussioni negli ultimi tempi è quello degli “original”, ovvero i cosplay che non derivano da personaggi esistenti ma sono creazioni originali degli stessi cosplayer. Claudia vede gli “original” come un’espressione di pura creatività, in grado di arricchire l’essenza del cosplay. Personalmente, non considera che questo fenomeno snaturi il cosplay, ma lo arricchisca di nuove possibilità creative.

Kurau partecipa regolarmente a fiere del fumetto, eventi che per lei sono occasioni di grande ispirazione e socializzazione. Tra le esperienze più significative c’è sicuramente il Lucca Comics, che ha definito “spettacolare”. Le fiere sono momenti di scambio con altri cosplayer, ma anche di confronto con i propri fan, che spesso apprezzano l’impegno e la passione che ogni cosplayer ci mette.

In un’epoca in cui il cosplay sembra essere sempre più visibile sui social media, Claudia riflette su come questo fenomeno si stia evolvendo. Secondo lei, il cosplay sta perdendo parte della sua autenticità, diventando sempre più uno strumento per ottenere visibilità e seguaci. A causa dei social, molte persone si avvicinano al cosplay non più per passione, ma per il desiderio di accumulare follower, e questo ha avuto un impatto anche sulle fiere, dove il numero di cosplayer e la varietà dei costumi sono diminuiti. Anche i costi per partecipare a questi eventi sono aumentati, limitando la partecipazione a chi può permetterselo, trasformando le fiere in luoghi sempre più esclusivi.

Ma Claudia non è solo una cosplayer: il suo percorso di studi in Graphic Design le consente di esprimere la sua creatività anche al di fuori del mondo del cosplay. Si dedica alla realizzazione di manifesti, copertine, siti web e progetti di brand identity, riuscendo a combinare la sua passione per l’arte e il design. Quando non è immersa nel cosplay o nel design, Claudia si dedica anche alla cucina e al disegno, esplorando continuamente nuove forme di espressione artistica.

Nonostante abbia ricevuto qualche critica nel corso della sua carriera, Claudia sa come affrontare le difficoltà. Le critiche, per quanto dolorose, non l’hanno mai fermata, ma l’hanno spinta a migliorarsi. L’affetto e l’apprezzamento che riceve dalla sua comunità sono molto più forti di qualsiasi critica. Per lei, il cosplay è una forma di crescita personale e ogni passo avanti è il risultato di impegno e passione.

Infine, se c’è un messaggio che Kurau vuole trasmettere a chi si avvicina al mondo del cosplay, è quello di non arrendersi mai. Ogni errore è un passo verso il miglioramento e il cosplay, come ogni arte, richiede impegno e dedizione. Non bisogna mai smettere di sperimentare, di migliorarsi e, soprattutto, di divertirsi. Il cosplay è un viaggio che arricchisce, e ogni cosplayer può trarne una crescita straordinaria. Per approfondire il talento di Claudia vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali instagram, tiktok e x.com.

 

Nicole Codanti, in arte Nyu: La magia del cosplay tra circo, arte e fantasia

Nel vasto panorama del cosplay italiano, il nome di Nicole Codanti, conosciuta da tutti come Nyu, spicca per la sua straordinaria capacità di fondere il mondo circense con l’arte del cosplay. Originaria della Sardegna, Nyu non è soltanto una cosplayer talentuosa, ma anche un’artista a tutto tondo che ha saputo trasformare le sue radici familiari e il suo amore per i manga, gli anime e i videogiochi in un percorso creativo unico e affascinante. Il soprannome Nyu nasce dalla passione di Nicole per l’opera Elfen Lied, che l’ha profondamente colpita all’età di 13 anni. Questo pseudonimo, inizialmente affettuosamente usato dai suoi amici, è oggi il simbolo di una carriera che ha saputo coniugare immaginazione, creatività e dedizione.

Dalle origini circensi al palco del cosplay

Nicole proviene da una famiglia circense con una tradizione artistica che affonda le sue radici nell’Europa dell’Est. Fin da bambina, ha vissuto viaggiando attraverso l’Italia, esibendosi nei circhi e nei teatri, dove ha appreso discipline come la giocoleria, l’illusionismo e il flauto traverso. Queste esperienze non solo le hanno trasmesso un profondo amore per il palcoscenico, ma hanno anche forgiato il suo stile unico nel cosplay, dove ogni esibizione diventa uno spettacolo coinvolgente e multisensoriale. Durante i lunghi spostamenti, Nicole trovava conforto nei manga, negli anime e nei videogiochi, che le hanno permesso di esplorare mondi fantastici e alimentare la sua immaginazione. Proprio da questa passione è nato il suo interesse per il cosplay, un’arte che le ha permesso di unire la sua inclinazione artistica ai personaggi che hanno accompagnato la sua crescita.

Il debutto al Romics e la trasformazione personale

Il debutto ufficiale di Nyu nel mondo del cosplay avviene al Romics 2012 con l’interpretazione di Taiga Aisaka, un personaggio che rappresentava la sua stessa determinazione e forza interiore, nonostante la sua minuta costituzione. Questo evento segna l’inizio di un percorso non solo creativo, ma anche di rinascita personale: il cosplay diventa per Nicole un mezzo per vincere le sue insicurezze e scoprire il coraggio di mettersi in gioco. L’anno successivo, al Sassari Cosplay, Nyu si aggiudica il premio come Miglior Cosplay Femminile, dando inizio a una serie di successi in competizioni nazionali. Tra i traguardi più recenti spicca la vittoria del premio Miglior Duo, ottenuto a settembre 2024 insieme al suo amico Mitsuomi-Kun, grazie a una memorabile interpretazione di Jinshi e Mao Mao da The Apothecary Diaries.

L’arte del riciclo e la magia delle esibizioni

Nicole è un’artista che non si limita a interpretare i suoi personaggi preferiti: li porta in vita attraverso costumi realizzati con materiali di riciclo. Vecchie tende di velluto e stoffe di divani inutilizzati diventano abiti unici, grazie al supporto della madre Armida e alla creatività di Nicole. Durante le sue esibizioni, Nyu combina le discipline circensi con il cosplay, creando spettacoli unici che incantano il pubblico. Dai rapidissimi cambi d’abito alla giocoleria, fino all’esecuzione delle theme song con il suo flauto traverso, ogni dettaglio riflette la sua passione per l’arte performativa.

La passione per Zelda e il sogno realizzato

Tra i tanti personaggi portati in scena, la Principessa Zelda da Twilight Princess occupa un posto speciale nel cuore di Nicole. Questo cosplay, ricco di dettagli e complessità, rappresenta una delle sue più grandi soddisfazioni, non solo per la qualità del risultato, ma anche per il legame emotivo che la lega a questo iconico personaggio. La sua passione per The Legend of Zelda è stata celebrata anche in un momento indimenticabile della sua vita. Il 28 settembre 2024, Nicole ha sposato Giovanni, suo compagno di avventure e abile creatore di armi per cosplay. Durante la cerimonia, le note della theme song della saga hanno accompagnato il suo ingresso, e la torta è stata tagliata con una Master Sword, in un tributo commovente alla loro passione condivisa.

Un equilibrio tra lavoro, arte e fantasia

Oggi, Nicole si divide tra il lavoro nel mondo del marketing aziendale e la sua vita artistica. Nonostante gli impegni professionali, continua a esibirsi in spettacoli teatrali e a partecipare alle fiere cosplay di tutta Italia, dove torna a essere Nyu, regalando emozioni al pubblico.Con oltre 12 anni di esperienza, ha interpretato personaggi iconici come Sailor Moon, Creamy Mami, Yor Forger e Asuna Yuuki. Per Nyu, il cosplay è molto più che un travestimento: è una forma di espressione libera, un ponte tra fantasia e realtà che permette di unire ingegno, passione e creatività. Seguendo Nyu su Instagram e TikTok, si può scoprire un mondo fatto di emozioni, colori e performance che catturano il cuore di chiunque ami il cosplay e l’arte. La prossima tappa? Il Romics, dove Nicole continuerà a stupire con il suo talento unico e la sua inesauribile passione.

Reaukiyo: il talento di una Neo-cosplayer tra Passione e Creatività

Nel vasto universo del cosplay, c’è chi entra in punta di piedi e chi, come Andrea Chiara, meglio conosciuta come Reaukiyo, lo fa con tutta la passione e l’entusiasmo di chi ha trovato la propria strada. Fin da piccola, la talentuosa cosplayer è stata attratta dalla cultura giapponese in ogni sua forma, immergendosi in fumetti, anime e videogiochi con uno sguardo curioso e ammirato.

È stato però il 2022 a segnare un momento cruciale per lei, l’anno in cui ha deciso di mettersi alla prova e di partecipare al suo primo Lucca Comics & Games. Il cosplay scelto per quell’occasione, Sara Kujou di Genshin Impact, non è stato solo un regalo di compleanno, ma il trampolino di lancio verso un’esperienza che avrebbe cambiato la sua vita. Tornata a casa dopo l’evento, Reaukiyo ha capito che il cosplay non era solo un gioco o un modo per divertirsi, ma una forma di espressione che le permetteva di esplorare nuovi aspetti di sé.

Da quel momento, ha deciso di condividere il suo percorso aprendo un profilo social, scegliendo infine il nome Reaukiyo per l’assonanza con il termine giapponese ukiyoe. Come il movimento artistico che celebra il “mondo fluttuante”, anche il cosplay per lei rappresenta un luogo sospeso, un universo dove creatività e fantasia si incontrano.

In appena due anni, Reaukiyo ha dato vita a tantissimi personaggi, da Nico Robin e Nami di One Piece a Yor Forger di Spy x Family, passando per figure iconiche dei videogiochi come Ahri Coven, Syndra e Tifa Lockhart. Tra i suoi lavori più particolari c’è anche Cassandra Dimitrescu di Resident Evil. Nonostante la varietà di personaggi interpretati, il suo cuore resta legato a Sara Kujou, il primo cosplay con cui tutto è iniziato.

Pur essendo ancora all’inizio del suo viaggio, Reaukiyo si sta cimentando con entusiasmo nell’arte del propmaking, anche se, per il momento, preferisce acquistare accessori e costumi già pronti mentre lavora sulla personalizzazione delle parrucche, di cui si occupa personalmente. Per lei, il cosplay non è una gara alla perfezione, ma un modo per divertirsi e condividere una passione.

Nel frattempo, la sua partecipazione agli eventi si è fatta sempre più costante. Da Lucca a Torino Comics, passando per Milan Games Week, ALEcomics e Novegro, ogni occasione è buona per incontrare altri appassionati, scattare foto e vivere l’atmosfera unica delle fiere. La sua ambizione, però, è quella di ampliare sempre più la lista di eventi a cui partecipare, portando il suo “mondo fluttuante” in quante più realtà possibile.

Come ogni cosplayer, Reaukiyo ha sperimentato sia i lati positivi sia quelli negativi di questo mondo. Da un lato, i social media offrono la possibilità di trasformare il cosplay in una vera professione, anche se solo per pochi fortunati. Senza agganci o il supporto di un’agenzia, emergere e trasformare la propria passione in lavoro può essere incredibilmente difficile. Dall’altro lato, esiste il problema dell’eccessiva sessualizzazione di alcuni cosplay, che spesso porta a situazioni spiacevoli come molestie durante gli eventi o messaggi inappropriati sui social.

Nonostante queste difficoltà, per Reaukiyo il cosplay rimane una valvola di sfogo, un modo per dare colore alla sua vita e connettersi con altre persone che condividono la sua stessa passione. “Non è un atto di trasgressione,” spiega, “ma una forma di espressione autentica.” Crede fermamente che il cosplay possa aiutare molti a trovare la propria voce e a mostrare il proprio vero “io”, indipendentemente da genere o orientamento.

Prima di salutarci, Reaukiyo ci lascia con un messaggio di ispirazione:

“Circondatevi di persone che vi supportano, non lasciatevi abbattere dai pensieri negativi e accettate le critiche, ma solo se sono costruttive. Voglio ringraziare la mia famiglia, che mi sostiene ogni giorno, e invitarvi a fare un salto sul mio instagram , reaukiyo.💕”

Con la sua passione, il suo talento e una visione chiara del futuro, Reaukiyo è pronta a continuare il suo viaggio, trasformando il suo mondo fluttuante in una realtà sempre più grande e luminosa. Per approfondire il talento di Andrea Chiara vi invitiamo anche a visitare i suoi profili tiktok e beacons.ai.

La creatività di sasy_on_mars: Storia e Passione di Sasy Miletto per il Cosplay

Oggi facciamo conoscenza con Sarah/Sasy Miletto, la talentuosa cosplayer che molti conoscono come sasy_on_mars. Dietro questo nome, che è diventato un vero e proprio marchio, si nasconde una storia interessante. Sasy, durante le scuole medie, si appassionò alla band Thirty Seconds to Mars e, per preservare un po’ di privacy online, decise di giocare con le sue iniziali, “S. M.”, trasformandole in “Sasy Mars” e aggiungendo il “_on_mars” per creare un alter ego unico. Così nacque il suo nickname, oggi sinonimo della sua presenza e personalità sui social.

Il percorso di Sasy nel mondo del cosplay inizia nel 2015, quando partecipò per la prima volta a una fiera del fumetto. Fu un’esperienza che cambiò tutto: l’atmosfera vibrante e colorata accese in lei una passione inaspettata, portandola a immergersi completamente in questo universo fatto di dettagli, dedizione e libertà espressiva.

Sasy ha realizzato cosplay di personaggi iconici come Lara Croft, Harley Quinn (nella versione di Suicide Squad), Katarina in versione renna da League of Legends, e Shadowheart di Baldur’s Gate 3. Alcuni costumi sono stati completamente creati da lei, mentre altri, acquistati, sono stati modificati e arricchiti con accessori fatti a mano, tra cui Alice di Alice nel Paese delle Meraviglie, Yuno Gasai di Mirai Nikki, Marin Kitagawa e Shizuku di My Dress-Up Darling, e Kurumi Tokisaki da Date a Live. Tra i personaggi dei giochi Hoyoverse che ha interpretato, ci sono Keqing, Ganyu, Hu Tao, Furina, Focalors, Kafka e Robin. Kafka, in particolare, ha un valore speciale per Sasy: non è solo un cosplay ben fatto, ma un progetto condiviso con suo padre, che ha collaborato con lei nella realizzazione della spada distintiva del personaggio. Ma se dovesse scegliere il cosplay più comodo, sicuramente porterebbe Shizuku, un personaggio che le consente di muoversi agevolmente e che, al contempo, le permette di mantenere un effetto scenico notevole.

Sasy ama creare i propri accessori e dettagli, un’attività che le permette di dare libero sfogo alla creatività e che la riporta ai sogni d’infanzia, quando immaginava di presentare un programma come Art Attack. Il cosplay diventa così un modo per tagliare, incollare e costruire, dando vita a qualcosa di unico e personale.

Parlando di ispirazioni, la nostra talentuosa creativaha avuto il suo primo incoraggiamento da Yuriko Tiger, e oggi ammira vari cosplayer italiani e internazionali, come mochichuu_cosplay, himee.lily, kyatorin e inori_cos. Questo continuo scambio di idee e creazioni è ciò che rende il cosplay così dinamico e stimolante per lei. E proprio per questo sostiene la validità degli “original cosplay” – creazioni di personaggi inediti – che secondo lei meritano di essere considerati parte a pieno titolo della scena cosplay.

Partecipare agli eventi è fondamentale per Sasy: adora quelli più tranquilli e accoglienti come il Susa Comics o il Savix, dove l’atmosfera è rilassata e amichevole. Quest’anno, però, ha avuto l’opportunità di realizzare un sogno partecipando per la prima volta al Lucca Comics & Games, un evento che le ha regalato emozioni indimenticabili.

Per Sasy, il cosplay è un fenomeno che ha visto crescere esponenzialmente.

Oggi chiunque può sperimentare questo hobby grazie alla disponibilità di costumi online, rendendo il cosplay più accessibile e inclusivo rispetto al passato, quando tutto doveva essere realizzato a mano. Con l’avvento dei social media e dello streaming, anche chi non ha modo di partecipare a eventi dal vivo può entrare in contatto con la community e condividere le proprie creazioni.

Sasy ha anche una passione per il disegno, che sfrutta per creare schizzi dei personaggi che vuole interpretare e persino per realizzare biglietti da visita personalizzati. Durante la Milan Games Week & Cartoomics 2023, si è trovata in situazioni curiose, come quando alcuni visitatori la scambiarono per una figurante ufficiale della fiera. In un altro momento, uno stand di vendita le regalò un poster del personaggio che stava interpretando, un gesto che ha reso la giornata ancora più speciale.

Infine, Sasy ha qualche consiglio per i nuovi cosplayer: non scoraggiatevi se il vostro primo costume non è perfetto. Il cosplay richiede pazienza e cura per i dettagli, ma soprattutto deve rimanere un momento di divertimento. Per approfondire il suo talento vi invitiamo a visitare il suo aggregatore all’indirizzo: wiggly-screen-d44.notion.site/Sasy-56b1a63b65974f44bbec731626e04e6a.

Foto di copertina di Roberto Giacosa

Jessy Diana: dalla Passione per gli Anime al Successo nel Cosplay

Jessica, in arte Jessy Diana, è una content creator italiana specializzata in ambito cosplay. Classe 1990, nata e cresciuta a Brescia, Jessica si avvicina al mondo dei videogame e dell’animazione giapponese in tenera età.  Nel 1996, data la sua grande passione per gli anime, i suoi genitori decisero di regalarle quello che sarebbe diventato il suo primo cosplay: Sailor Moon. Per Jessica, poter impersonare una delle sue eroine preferite e, per un istante, cambiare pelle fu qualcosa di magico, tanto da promettersi che un giorno si sarebbe dedicata con costanza al cosplay.

Gli anni passano, ma l’amore di Jessica verso gli anime e i manga non si affievolisce; anzi, essendo una ragazzina timida e insicura, trova conforto in quella realtà che le regala attimi di gioia e spensieratezza. Inoltre, memore della promessa fatta a se stessa, decide di non abbandonare il suo sogno di interpretare un giorno i suoi idoli, ma di metterlo momentaneamente in pausa.

Dopo aver conseguito due diplomi (uno in ragioneria e uno da make-up artist), decide che è il momento di dar sfogo alla sua creatività. Nel 2018, ispirata dalla forte personalità e inventiva di alcune creator americane, decide di intraprendere la carriera da youtuber, dando vita al suo primo canale: Shanti’s Candle. Il progetto, focalizzato su format che la presentano nella sua naturalezza e spontaneità, dura solo due anni, poiché non riesce a soddisfarla pienamente.

Verso la fine del 2019, si avvicina a TikTok, dove, diversamente da YouTube, emerge con più forza il suo lato vivace e la sua vena creativa, creando sketch esilaranti in linea con le tendenze del momento. Spinta dalla curiosità di affrontare nuove sfide, nel dicembre 2020 si avvicina anche a Twitch, piattaforma che le consente un contatto più diretto con il pubblico e una programmazione più variegata. Tuttavia, nonostante le molteplici esperienze, sente che le manca ancora qualcosa e solo nell’ottobre del 2022 riesce a colmare quel vuoto e a mantenere la promessa fatta in tenera età, avviando il suo grande progetto: Jessy Diana Cosplay.

Sin da subito, il progetto parte a pieno regime. Nel giro di pochi mesi, Jessica riesce a dare vita a diversi personaggi, tra cui Emma di The Promised Neverland, Nobara Kugisaki di Jujutsu Kaisen, Toga Himiko di My Hero Academia, Shinobu Kochō di Demon Slayer, Hinata Shōyō di Haikyu!! e Rohan Kishibe di Jojo’s Bizarre Adventure. Tra i cosplay menzionati, gli ultimi due occupano un posto speciale nel cuore di Jessica, poiché sono stati scelti e preparati con cura per il suo primo evento ufficiale da cosplayer: il Lucca Comics & Games 2022.

Con il passare dei mesi e grazie al continuo riscontro positivo del pubblico, Jessica affina le sue abilità da cosplayer. Ogni personaggio interpretato le dona una maggiore consapevolezza e fa riaffiorare le meravigliose sensazioni provate da bambina. Finalmente, Jessica si sente appagata da questo progetto e comprende che è la strada giusta da seguire.

Con l’arrivo del 2023, Jessica raggiunge un altro grande obiettivo che si era prefissata. A inizio gennaio, infatti, firma con l’agenzia di talent ImaCrew. Questo sodalizio, che continua tutt’oggi, le consente di aprirsi rapidamente a nuove opportunità, come collaborare con marchi della cultura nerd e stringere piacevoli conoscenze.

Oggi, grazie a una ferma dedizione, il progetto Jessy Diana Cosplay sta prendendo sempre più forma. Naturalmente, prima di acquisire uno stile proprio, Jessica si è messa costantemente alla prova, apprendendo i segreti di questa meravigliosa arte da alcuni cosplayer che sono per lei tuttora fonte di ispirazione. Tra questi, troviamo i talentuosi Taryn, Leon Chiro, Himee Lily, Kappy e Bellatrixa Aiden, ognuno dei quali dotato di grande personalità e di una notevole capacità di entrare in perfetta sintonia con i personaggi interpretati.

In conclusione, essendo da poco approdata nel mondo del cosplay, Jessica sente di poter dare un unico consiglio a chi si avvicina a questo universo: scegliere un personaggio che si ama e interpretarlo al meglio, senza mai smettere di migliorarsi.

Se volete conoscere Jessica e i suoi personaggi questi sono i profili social: su instagram, facebook, tiktok, youtube, x.comko-fi.

Cosplay & Contest, la Rivoluzione “epica” nel mondo Cosplay italiano

Negli ultimi dieci anni, Epicos ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella promozione del cosplay, offrendo servizi specializzati per fiere e eventi e arricchendo l’esperienza di partecipanti e visitatori con personaggi iconici e format di animazione a tema. Questa realtà ha rivoluzionato il mondo del cosplay e del costuming, creando intrattenimento unico grazie a un supporto tecnico di alto livello e una gestione artistica meticolosa per eventi di ogni genere. Con un cast composto da oltre 500 professionisti, Epicos ha sempre garantito un elevato standard di qualità e professionalità.

Grazie a un’esperienza consolidata, Epicos ha sempre gestito con successo direzione artistica, intrattenimento e cosplay contest, promuovendo le competizioni sui social media e selezionando esperti del settore per garantire un alto livello di competizione. Inoltre, hanno portato la magia del cosplay anche in iniziative private tematiche, sorprendendo sia gli adulti che i bambini con oltre 350 personaggi diversi.

Fino ad oggi, Epicos ha organizzato più di 300 contest di cosplay, collaborando con alcuni dei festival di cultura pop più importanti, e ha sviluppato competenze nel management di cosplayer, sia italiani che internazionali, per promuovere fiere e brand con l’obiettivo di aumentare la loro visibilità.

Consapevoli della necessità di evolversi, Epicos ha recentemente annunciato una trasformazione significativa del proprio assetto operativo.

L’idea di base è chiara: liberarsi di qualsiasi “bandiera” che possa aver confuso l’identità dell’azienda con quella delle fiere stesse. Il nome Epicos, pur essendo sinonimo di professionalità e affidabilità, ha spesso generato malintesi, portando le persone a considerare eventi e gare come esclusivamente “di Epicos”, piuttosto che “della Fiera”. Questo ha creato divisioni e fazioni tra le varie comunità, influenzando negativamente la partecipazione agli eventi.

Da qui l’importante decisione di rimuovere l’identità del brand Epicos dalle fiere e dai contest. A partire dal 2025, il team di Epicos metterà a disposizione la propria esperienza e professionalità direttamente a favore delle fiere. Non più gare o attività con l’identità di Epicos, ma tutto ciò sarà riconducibile all’identità delle fiere stesse. Il team di Epicos indosserà uniformi che rappresenteranno la Fiera, e tutte le grafiche e allestimenti seguiranno lo stile unico di ogni evento, creando un’atmosfera personalizzata e coerente. Inoltre, il brand Epicos scomparirà, ma non i suoi valori. Le pagine social subiranno una trasformazione, assumendo un nome neutrale, “COSPLAY & CONTEST”, che riflette l’intento di abbracciare l’intero fenomeno cosplay senza limiti di brand. Attraverso queste nuove piattaforme, verranno condivisi contenuti variegati, presentando i migliori cosplayer e fornendo informazioni utili esclusivamente sulle fiere che collaborano con Epicos.

In questo nuovo capitolo, Epicos si impegnerà a garantire che tutte le informazioni riguardanti gare e attività siano centralizzate sui canali ufficiali delle fiere, rafforzando così la comunicazione e il riconoscimento del lavoro svolto. Grazie alla gestione del dominio cosplaycontest.it, saranno disponibili anche indirizzi email dedicati per facilitare la comunicazione con il pubblico, garantendo una risposta tempestiva a domande e richieste. Questa evoluzione è una risposta alle sfide del settore e un modo per assicurare che ogni evento cresca e si sviluppi in modo armonioso e riconosciuto. Con la nuova visione, Epicos continua a remare nella stessa direzione delle fiere, lavorando insieme per un futuro brillante per il cosplay. La fiducia riposta nella loro esperienza è sempre apprezzata, e il team è pronto a dare il massimo per garantire il successo di ogni singolo evento.

Noemi Marino / Lady Narwain: l’Arte del Cosplay tra Fantasia, Moda e Rinascita

Nel mondo del cosplay italiano, Noemi Marino, in arte Lady Narwain, è una figura poliedrica e ricca di creatività che ha saputo trasformare la sua passione per il disegno, la moda e la creazione di costumi in un’arte apprezzata e riconosciuta. Nata il 26 marzo 1996 a Palermo, Noemi è una disegnatrice, fashion designer e cosmaker che ha saputo combinare in modo unico le sue competenze sartoriali con l’amore per i mondi immaginari, diventando un simbolo per la comunità nerd italiana e non solo.

Il nome d’arte “Lady Narwain” nasce da due elementi chiave del suo mondo creativo. La parola “Lady” riflette la raffinatezza e la cultura del Dark Academia, un’estetica intellettuale e classica che ama portare nella sua vita. “Narwain”, invece, è un nome elfico ispirato all’opera di J.R.R. Tolkien, che significa “nuova luce”, un simbolo di rinascita e resilienza, tema cardine per Noemi che vede nell’arte e nel cosplay una strada per trasformare le difficoltà in bellezza e creatività. Lady Narwain è anche l’alter ego che l’accompagna in un universo fantastico popolato da creature eteree e figure leggendarie che si mescolano con la realtà durante le sue esibizioni.

La passione di Noemi per la moda e il disegno è evidente fin dall’infanzia, quando già sognava di dar vita ai costumi dei personaggi che immaginava e creava. Questa inclinazione precoce si è evoluta e consolidata negli anni, portandola a studiare Fashion Design, specializzandosi in sartoria e costume, discipline che le hanno permesso di tradurre i suoi progetti in cosplay dettagliati e realistici. Oggi, le sue creazioni portano il tocco di chi ha appreso a utilizzare tessuti, tecniche e materiali che mirano a dare al cosplay un aspetto reale e tangibile, quasi come se i personaggi degli anime o dei film avessero attraversato un portale verso il nostro mondo.

L’approccio meticoloso di Lady Narwain non si limita all’estetica: è un’artista che si dedica completamente a realizzare ogni parte dei suoi costumi, dal cucito alle parrucche, dai prop agli accessori, per garantire che ogni dettaglio rifletta il personaggio. Ogni cosplay è un’opera d’arte che richiede pazienza, ricerca e tanta abilità, e per Lady Narwain questa dedizione è la chiave per raggiungere un risultato autentico. Tra i suoi cosplay più amati ci sono quelli di Maka Albarn (Soul Eater) e Frieren (Frieren – Oltre la fine del viaggio), personaggi con cui sente un’affinità profonda, sia estetica che caratteriale.

Dal suo primo cosplay di Yuki Cross (Vampire Knight) a 14 anni, Noemi ha esplorato una vasta gamma di personaggi, ognuno interpretato con uno stile unico e personale. Negli ultimi anni, dopo aver concluso i suoi studi, ha partecipato a eventi come il Trapani Comix, Etna Comics, e il Palermo Comic Convention, riscuotendo grande apprezzamento sia per la qualità dei suoi costumi che per la capacità di dare vita ai suoi personaggi. La sua abilità di fare sentire il pubblico come se stesse davvero incontrando i protagonisti delle loro serie preferite è un’esperienza immersiva, resa possibile dalla cura e dall’amore che Lady Narwain mette in ogni costume.

L’attività di cosmaker, per Lady Narwain, va oltre la semplice passione: è anche una sfida e una vocazione artistica. L’artigianalità è una caratteristica distintiva del cosplay, e per Lady Narwain, creare i propri costumi significa poter esprimere la propria creatività e dare un valore in più al risultato finale. Questo la rende un’artista completa, in grado di progettare, cucire, costruire e interpretare i personaggi, una poliedricità che trasforma il cosplay in un lavoro che va oltre l’hobby.

Nonostante l’entusiasmo del pubblico, Lady Narwain è consapevole delle sfide culturali che i cosplayer affrontano in Italia, dove il fenomeno, pur crescendo, è ancora poco compreso rispetto ad altri Paesi come il Giappone e gli Stati Uniti. Tuttavia, il cosplay sta diventando sempre più popolare anche in Italia, in particolare grazie ai social network e alle piattaforme di streaming che permettono ai cosplayer di mostrare le loro opere a un pubblico globale. I tutorial, i work in progress e le sessioni fotografiche condivise sui social permettono a Noemi e a molti altri cosmaker di diffondere il proprio talento e di farsi conoscere, ispirando nuove generazioni di appassionati.

Il percorso di Lady Narwain dimostra che il cosplay non è solo un mezzo per esprimere la propria passione, ma può diventare una vera e propria carriera artistica e professionale. L’approccio artigianale e unico ai suoi costumi, la sua abilità di interpretare i personaggi e l’ispirazione tratta dal mondo della moda e dell’arte la rendono un punto di riferimento per chi sogna di portare il cosplay a un nuovo livello di raffinatezza e autenticità. Per approfondire il talento di Noemi vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali dedicati al  Cosplay e alla sua straordinaria scintilla creativa.

Lilie. Una Storia di Cosplay, Creatività e Cultura Pop

Camilla, conosciuta da tutti come Lilie, è una consulente d’immagine originaria di Roma che attualmente vive in Molise. La sua vita è profondamente influenzata da passioni come il cosplay, la cultura giapponese, la musica e l’arte in tutte le sue forme. La sua dedizione a queste passioni è diventata una parte centrale del suo percorso personale e creativo. Oltre al cosplay, Lilie esprime la sua creatività attraverso la musica, suonando chitarra e pianoforte, e il canto. Inoltre, si dedica al disegno, una passione che coltiva sin da bambina. Lilie ama anche creare contenuti per i social, coprendo una vasta gamma di argomenti legati alle sue passioni.

Il soprannome “Lilie” è un tributo a una cara amica che non c’è più, una figura importante nella vita di Camilla. Il nome è anche un omaggio a Lawliet, meglio noto come L, il celebre personaggio di Death Note a cui Lilie è particolarmente affezionata. Questo nickname incarna la fusione tra il ricordo personale e l’amore per uno dei personaggi anime più iconici.

Lilie racconta che la sua passione per il cosplay è nata la prima volta che ha partecipato al Romics nel 2014. Tuttavia, la voglia di impersonare i suoi personaggi preferiti risale alla sua infanzia, quando si divertiva a costruire accessori con carta e matite per trasformarsi nei suoi eroi preferiti. La sua prima esperienza ufficiale come cosplayer avvenne proprio a quell’edizione del Romics, quando una compagna di classe le parlò dell’opportunità di “vestirsi come qualsiasi personaggio“. Sebbene inizialmente fosse titubante, una volta provato il cosplay, non ha più smesso.

I Cosplay di Lilie: Una Galleria di Personaggi Iconici

Nel corso degli anni, Lilie ha dato vita a una vasta gamma di personaggi iconici, sia del mondo anime che dei fumetti. Tra i cosplay da lei realizzati figurano fem!Luffy, fem!Sanji, Nami, Starfire, fem!Robin, Violetta Parr, Misa Amane, L Lawliet, Makima, Mew Ichigo, Bloom, Bishamon, Disgusto, Charlie Morningstar, Tifa Lockhart, Gwen di A tutto reality, Soul Eater Evans, Marceline e Harley Quinn. Tuttavia, il cosplay a cui è più legata è Starfire, uno dei suoi comfort cosplay, che sognava di interpretare sin da bambina.

Per Lilie, la scelta tra creare o acquistare i costumi dipende dal budget a disposizione. Generalmente, preferisce una combinazione di entrambe le opzioni: acquista i costumi base, ma aggiunge dettagli e accessori fatti a mano per rendere il personaggio più autentico. La sua abilità nel mixare creazioni personali e acquisti le permette di mantenere un alto livello di qualità nei suoi cosplay, senza rinunciare alla creatività.

Il Fenomeno delle Fiere e degli Eventi Nerd

Lilie cerca di partecipare al maggior numero possibile di fiere ed eventi durante l’anno. Tra i suoi preferiti spicca il Termoli Comics, che le ha lasciato un ricordo speciale fin dalla sua prima partecipazione. Ogni fiera per lei è un’occasione unica per immergersi in un mondo di creatività e condividere la sua passione con altri cosplayer e fan della cultura pop.

L’Evoluzione del Cosplay: Da Hobby a Fenomeno Globale

Negli ultimi anni, il cosplay è passato dall’essere una pratica di nicchia a un fenomeno culturale di rilievo globale, grazie alla crescente popolarità di film, serie TV e videogiochi. La disponibilità di materiali avanzati e l’accesso a tutorial online ha permesso ai cosplayer di creare costumi sempre più dettagliati e professionali. Molti sono riusciti a trasformare la loro passione in una carriera, collaborando con marchi e industrie dell’intrattenimento. Questo ha portato il cosplay a essere riconosciuto non solo come hobby, ma anche come forma d’arte e professione.

Per Lilie, la professionalizzazione del cosplay è un riconoscimento dell’impegno e delle abilità necessarie per creare costumi e interpretare personaggi. Crede che, come in altre forme d’arte, sia giusto che i cosplayer possano trarre profitto dalla loro passione, attraverso sponsorizzazioni e collaborazioni. Il tempo e le risorse investite nella creazione di costumi e nell’organizzazione della propria presenza online meritano di essere riconosciuti e supportati.

I social media e le piattaforme di streaming hanno rivoluzionato il mondo del cosplay, rendendolo più visibile e accessibile. Oltre a creare nuove opportunità di monetizzazione, hanno amplificato la crescita della comunità globale, permettendo ai cosplayer di condividere le loro creazioni e ispirarsi reciprocamente.

Il Segreto per accendere la scintilla creativa

Secondo Lilie, diventare un bravo cosplayer richiede passione, dedizione e molta pazienza. Per lei, i modelli di riferimento sono stati i suoi amici cosplayer, che l’hanno aiutata non solo con consigli tecnici, ma anche con un importante supporto emotivo. Crede che il cosplay non abbia limiti: è un modo per esprimere la propria creatività e interpretare i personaggi che più si amano. Ecco perché Lilie non si oppone ai cosiddetti OC (original characters), che permettono di spingersi ancora oltre nel campo dell’immaginazione. Come molti cosplayer, Lilie ha dovuto affrontare critiche e prese in giro. Inizialmente, queste la abbattevano, ma col tempo ha imparato a non farsi influenzare dai commenti negativi. Per lei, l’importante è continuare a seguire le proprie passioni, consapevole che ci sarà sempre qualcuno pronto a supportarla, oltre a chi la critica.

Lilie incoraggia chiunque voglia cimentarsi nel cosplay a divertirsi e a non preoccuparsi troppo della perfezione del costume. Suggerisce di iniziare con personaggi che ispirano, anche se semplici, e di sfruttare le risorse online per migliorare. Sottolinea l’importanza di rispettare gli altri cosplayer e di non essere troppo severi con se stessi, ricordando che ogni progetto è un’opportunità di crescita personale.

Lilie rappresenta un esempio di come il cosplay possa diventare una forma di espressione artistica e personale, unendo passione, dedizione e creatività in un percorso unico e gratificante. Per approfondire il suo talento vi invitamo a visitare i suoi profili ufficiali instagram e tiktok.