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Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse – Un Viaggio Fantastico tra Storia e Multiverso

Nel vasto e variegato mondo dei manga, capita di rado di imbattersi in opere che sappiano coniugare sapientemente la storia con elementi fantastici. Ma con Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse, il mangaka sudcoreano Boichi e lo scrittore Youn In-wan hanno dato vita a un’opera che non solo celebra la figura storica dell’iconico viaggiatore veneziano, ma la trasforma radicalmente, catapultandola in un’avventura che trascende i confini della storia stessa e abbraccia il multiverso. È un viaggio che non solo tocca le dimensioni più lontane, ma rinnova anche il nostro concetto di avventura, intrecciando la tradizione con l’innovazione in un racconto che sa conquistare cuore e mente.

La figura di Marco Polo è legata da secoli alla leggenda dell’esploratore che attraversò l’Asia, percorrendo la famosa Via della Seta e raccontando al mondo le sue straordinarie scoperte. Tuttavia, il Marco Polo di Super String non è quello che ci si aspetta. In questa reinterpretazione, Marco non è il celebre viaggiatore veneziano che abbiamo conosciuto dai libri di storia, ma un giovane orfano che vive nell’ombra della nobiltà decaduta della sua città. La sua esistenza, inizialmente modesta e incentrata sul lavoro come inserviente su una nave mercantile, cambia radicalmente dopo una tragedia che sconvolge la sua vita. Un’entità mostruosa distrugge la sua imbarcazione e, miracolosamente sopravvissuto, Marco si ritrova in un luogo lontano, dove una misteriosa guerriera lo salva.

È qui che l’opera prende una piega decisiva: un fulmine colpisce il medaglione che Marco porta con sé, un cimelio lasciato dal padre, e da quel momento la sua esistenza prende una direzione inaspettata. Un salto improvviso nel multiverso lo getta in un’avventura che lo porta a esplorare mondi alternativi e dimensioni parallele, mettendo a nudo segreti oscuri e una verità sconvolgente. Il giovane orfano che inizialmente era costretto a proteggere i suoi fratelli più piccoli, si trasforma in un eroe in grado di affrontare le forze più potenti e misteriose dell’universo.

Le ambientazioni che Marco attraversa sono straordinarie: dal Medioevo asiatico, con le sue culture e tradizioni, a una futuristica Tokyo, dove i grattacieli e la tecnologia avanzata creano un paesaggio che sembra uscito da un sogno distopico. Ma non sono solo i luoghi a essere affascinanti. Quello che davvero cattura l’attenzione è la trasformazione del protagonista. Marco scopre di possedere poteri sovrumani, tra cui una forza straordinaria e un braccio che si trasforma in una mostruosa appendice tecnologica. Questi cambiamenti non sono solo fisici, ma rappresentano il primo passo di un cammino di crescita personale che lo porterà a confrontarsi con la verità su di sé e sul multiverso.

Ciò che rende Super String così affascinante è proprio la sua capacità di mescolare storia e fantastico. Sebbene ci siano riferimenti alla vera biografia di Marco Polo, come il suo viaggio lungo la Via della Seta e il suo soggiorno in Cina, la trama si sviluppa in direzioni speculative, dove il multiverso diventa il palcoscenico ideale per una narrazione che non ha paura di sfidare le leggi della fisica e della realtà. La serie si allontana dalla realtà storica per immergersi in un regno fantastico in cui ogni dimensione è diversa e ogni mondo ha le sue leggi. Il risultato è una trama avvincente, che mescola l’avventura con il mistero, la lotta con la scoperta di sé, e il tutto arricchito da un ricco sottofondo emotivo.

A livello editoriale, Super String rappresenta un esperimento interessante di collaborazione internazionale. Pubblicato in Giappone da Shogakukan, in formato manga tradizionale, e in Corea del Sud come webtoon a colori sulla piattaforma LINE Manga, il progetto fonde le tradizioni fumettistiche giapponese e coreana. La versione manga presenta il tipico approccio visivo e narrativo giapponese, mentre la versione webtoon, più accessibile e fluida, esprime chiaramente l’influenza della scena fumettistica coreana. Questo esperimento crossmediale permette di superare i confini tradizionali tra le due scuole di fumetto, portando l’opera a un pubblico globale e ampliando le possibilità di fruizione attraverso diverse piattaforme.

Lo stile di Boichi, celebre per il suo lavoro su Dr. Stone, non ha bisogno di presentazioni. Il suo talento nel fondere dinamismo e tecnologia è evidente in ogni tavola di Super String. Le sue illustrazioni non sono solo potenti dal punto di vista visivo, ma riescono a trasmettere emozioni profonde attraverso i dettagli e la precisione dei suoi disegni. Le scene di combattimento sono coreografate in modo impeccabile, mentre le espressioni dei personaggi rivelano un’intensità emotiva che arricchisce ogni scena. La forza del suo tratto riesce a rendere tangibile l’azione, a far sentire la potenza dei combattimenti e, allo stesso tempo, l’intensità dei momenti più riflessivi e introspettivi della storia.

La serie, composta da quattro volumi, non è solo una reinterpretazione della figura di Marco Polo, ma un viaggio tra mondi fantastici e realtà alternative, dove il confine tra storia e immaginazione diventa sempre più sottile. È un’opera che mescola azione, mistero e un profondo senso di scoperta, riuscendo a conquistare sia gli appassionati di manga sia coloro che sono affascinati dalla storia e dalle sue infinite possibilità di reinterpretazione. Con temi universali come il viaggio, la lotta e la crescita personale, questa serie si inserisce perfettamente nella lunga tradizione delle grandi avventure che hanno segnato la storia del fumetto giapponese e coreano.

Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse si colloca all’interno dell’ambizioso universo narrativo di Super String, un progetto crossmediale che include fumetti, videogiochi e produzioni cinematografiche. In questo universo, i personaggi e le storie di diverse opere coreane si intrecciano in una continuity unica, dando vita a un esperimento di worldbuilding che ha già generato serie live-action, film e musical. La presenza di Marco Polo in questo multiverso permette di esplorare temi legati al viaggio, alla scoperta e alla lotta tra poteri contrastanti attraverso una prospettiva innovativa.

Con la pubblicazione italiana di Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse prevista per il 13 maggio da Star Comics, anche il pubblico italiano avrà la possibilità di immergersi in questa affascinante e travolgente avventura. Il primo volume sarà disponibile con una variant cover esclusiva, un’occasione imperdibile per i collezionisti e per gli appassionati di edizioni limitate. Con questa nuova serie, Star Comics continua a arricchire il panorama fumettistico italiano con titoli innovativi e di grande valore artistico e narrativo, confermandosi come una delle principali etichette che porta in Italia opere di qualità.

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore: Tra Cultura, Creatività e Intelligenza Artificiale

Il 23 aprile rappresenta una data fondamentale per celebrare la cultura, la lettura e il diritto d’autore. Ogni anno, in questa giornata, si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, una ricorrenza istituita nel 1995 dall’UNESCO con l’obiettivo di promuovere il libro come strumento di crescita personale, di dialogo interculturale e di comprensione reciproca. In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, e l’intelligenza artificiale generativa sta iniziando a sollevare interrogativi sulla paternità creativa e sul valore del lavoro intellettuale, questa giornata acquista un significato ancora più rilevante.

Le Origini della Giornata Mondiale del Libro

La scelta del 23 aprile non è casuale. Questa data commemora la morte di tre figure simbolo della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, autore del celebre Don Chisciotte, William Shakespeare, drammaturgo per eccellenza del Rinascimento inglese, e Inca Garcilaso de la Vega, storico e poeta peruviano. Ma non è solo una giornata di memoria per gli scrittori scomparsi: il 23 aprile coincide anche con la Festa di San Jordi in Catalogna, una tradizione che celebra l’amore e la cultura con lo scambio di libri e rose. È un segno di come la letteratura e le opere creative siano sempre state strumenti di comunicazione universale, trasversale al tempo e allo spazio.

Le Iniziative per Celebrare la Giornata

In tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è celebrata con numerose attività destinate a sensibilizzare il pubblico sull’importanza del libro e della lettura. Le mostre e fiere del libro sono uno degli eventi più attesi, occasioni uniche per editori, autori e lettori di incontrarsi, scoprire nuove pubblicazioni e approfondire il proprio amore per la lettura. Si organizzano incontri con autori, durante i quali gli scrittori discutono del loro processo creativo e delle tematiche trattate nelle loro opere. Inoltre, sono molto diffusi i laboratori di lettura, pensati soprattutto per i più giovani, per avvicinarli al mondo dei libri in modo divertente e coinvolgente. Le donazioni di libri e le campagne di sensibilizzazione completano il quadro, promuovendo l’accesso alla cultura anche nelle zone più svantaggiate e informando sul rispetto del diritto d’autore e sui danni derivanti dalla pirateria letteraria.

Il Libro nell’Era Digitale

Con l’avvento dell’era digitale, molte persone si chiedono quale sia il ruolo del libro in un mondo dominato dalla tecnologia. Eppure, nonostante l’espansione di dispositivi elettronici come tablet e e-reader, il libro cartaceo continua a mantenere una posizione centrale nella società moderna. La lettura è un’attività che stimola il pensiero critico e favorisce l’ampliamento degli orizzonti culturali. I libri permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, di esplorare nuove culture e di approfondire temi attuali in modo che altre forme di comunicazione non sono in grado di fare. Anche nella società odierna, frenetica e in continua evoluzione, il libro conserva il suo fascino come strumento di crescita personale, di connessione con le radici culturali e di stimolo al dialogo interculturale.

Il Diritto d’Autore: Tutelare le Opere Creative

In questo scenario, il diritto d’autore rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela delle opere creative. La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore non è solo un’occasione per celebrare la lettura, ma anche per riflettere sull’importanza di proteggere il lavoro degli autori, degli editori e di tutti coloro che, con impegno e passione, contribuiscono alla creazione di contenuti culturali. Il diritto d’autore, infatti, non si limita a tutelare gli interessi economici degli autori, ma riconosce anche il valore intellettuale delle opere, contribuendo alla creazione di un’industria culturale sana e sostenibile. In un mondo in cui l’uso quotidiano dell’intelligenza artificiale generativa solleva interrogativi sulla paternità creativa, il diritto d’autore si fa ancora più rilevante. L’IA, con la sua capacità di generare contenuti originali, solleva interrogativi su chi sia realmente l’autore di un’opera. In questo contesto, è essenziale continuare a proteggere i diritti di chi crea, per garantire che il lavoro intellettuale sia riconosciuto e valorizzato.

Il Futuro della Cultura e della Creatività

L’intelligenza artificiale generativa, che sta rapidamente cambiando il panorama creativo, mette a dura prova la concezione tradizionale di paternità e originalità. Se un’intelligenza artificiale può scrivere un romanzo, comporre una canzone o creare un’opera d’arte, chi è il vero autore? L’IA stessa o l’operatore umano che ha fornito i dati e le istruzioni? Questi interrogativi sono al centro di un dibattito che si intensifica ogni giorno di più, in particolare per quanto riguarda il diritto d’autore. Gli artisti e gli autori potrebbero trovarsi a fronteggiare nuove sfide, dove la difesa dei diritti di paternità e di proprietà intellettuale dovrà essere aggiornata per riflettere i cambiamenti tecnologici in corso. Questa giornata dunque non è solo una celebrazione della lettura e delle opere letterarie, ma anche un’occasione per riflettere su temi cruciali come la protezione delle opere creative in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia. La cultura, la lettura e il diritto d’autore devono essere tutelati in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della creatività umana. Mentre la tecnologia avanza, il libro e il diritto d’autore restano strumenti imprescindibili per garantire che la creatività continui a prosperare in un ambiente che rispetti l’autenticità e l’integrità dell’opera intellettuale. Celebrare questa giornata significa anche difendere il valore del lavoro intellettuale in tutte le sue forme, dalla penna dell’autore alla creatività assistita dall’intelligenza artificiale.

Arriva Elba Comics + Players 2025, la prima edizione del festival pop che unisce fumetti, cosplay e realtà aumentata

Dal 25 al 27 aprile 2025, l’Isola d’Elba accende i riflettori sulla sua anima più creativa, diventando l’epicentro toscano della cultura nerd. A Porto Azzurro debutta la prima, attesissima edizione di “Elba Comics + Players 25“, un festival che promette di lasciare il segno nel cuore di appassionati, curiosi e professionisti del settore. Ispirato al mitico Lucca Comics & Games ma modellato sull’identità e sul paesaggio unico dell’isola, l’evento non si limita a essere una celebrazione del fumetto e del gioco: è una vera e propria experience immersiva, un connubio tra arte sequenziale, gaming, tecnologia, educazione e spirito di comunità.

Il progetto, fortemente voluto dal direttore artistico Stefano Picchi – già noto per le sue collaborazioni con eventi di calibro nazionale come Lucca Comics – nasce con l’intento di valorizzare l’Elba non solo come meta turistica, ma come culla di innovazione culturale. E l’intento è più che chiaro: portare un’ondata di cultura pop in riva al mare, tra le case pastello di Porto Azzurro e il profumo di macchia mediterranea.

Cinque universi tematici per un solo festival

Il cuore pulsante di Elba Comics + Players 2025 è la suddivisione in cinque macroaree tematiche, che guideranno i visitatori in un percorso variegato e coinvolgente. Nell’area Comics si potrà esplorare l’universo del fumetto in tutte le sue forme: dal cartaceo al digitale, passando per i grandi classici e le nuove leve dell’illustrazione. L’area Players, invece, farà la gioia di gamer e board gamer con console di ultima generazione, sessioni interattive e tornei aperti a tutti.

L’area Fan Art ospiterà mostre ispirate a temi condivisi con i comuni dell’isola, offrendo visibilità a talenti emergenti e spazi creativi dove il fandom prende forma tra schizzi e inchiostri. Nella sezione Didattica e Formazione, gli appassionati avranno accesso a masterclass, performance dal vivo, e workshop gestiti da scuole e professionisti del settore, tra cui spicca la presenza della Lucca Manga School, eccellenza italiana nell’insegnamento del disegno in stile giapponese. Infine, l’area Movie trasformerà Porto Azzurro in un piccolo festival del cinema, con conferenze, proiezioni, incontri con autori e perfino un documentario su Napoleone, che fonde la storia locale con l’immaginario geek.

Ospiti di calibro internazionale e innovazione made in Italy

Non mancheranno le guest star: il festival sarà impreziosito dalla partecipazione di grandi nomi del panorama fumettistico internazionale. Tra gli ospiti più attesi troviamo Tamura Yoshiyasu, mangaka giapponese di fama mondiale, e Davide Fabbri, firma italiana che ha lavorato alle graphic novel di Star Wars per la Dark Horse Comics. Con loro anche Igor Chimisso, disegnatore Disney per Star Wars e Pirati dei Caraibi, Arianna Rea (autrice di Frozen e Rapunzel), Riccardo Nunziati (Diabolik) e molti altri. Proprio Nunziati sarà protagonista, venerdì 25 aprile, della presentazione di un’edizione speciale di Diabolik ambientata a Porto Azzurro, con le sue atmosfere sospese tra noir e Mediterraneo.

Ma Elba Comics + Players non si ferma ai fumetti. A stupire il pubblico sarà anche l’innovazione tecnologica: sarà infatti possibile provare in anteprima GymGamEnt, la rivoluzionaria piattaforma in realtà aumentata che unisce gaming e attività fisica, ideata dal visionario Riccardo Cangini e già premiata con il Playnovation Award come “Innovazione dell’anno”. Ad accompagnare i partecipanti in questa esperienza unica ci sarà Andrea “Lucky” Lucchetta, storico campione del volley italiano, che guiderà un vero e proprio torneo interattivo, con una finale epica prevista per sabato 26 aprile.

Tra cosplay, rally virtuali e laboratori per ogni età

Nessun festival pop può dirsi completo senza una buona dose di cosplay, e anche su questo fronte Elba Comics + Players è pronto a stupire. Durante i tre giorni di eventi, i migliori cosplayer si sfideranno in una competizione che premierà la creatività e l’interpretazione dei personaggi. In più, per gli appassionati di motori e adrenalina, sarà allestita un’area con simulatori di guida rally, pronti a trasportare i visitatori in corse virtuali mozzafiato.

Per i giovani talenti in erba – ma anche per chi sogna di fare del fumetto una professione – sono previsti corsi aperti a tutte le età e livelli: dai rudimenti del disegno manga fino alle tecniche più avanzate dell’illustrazione digitale, tutto sarà a portata di mano grazie al contributo degli insegnanti della Lucca Manga School.

Cultura pop e identità locale: una sinergia perfetta

Elba Comics + Players non è solo un festival: è una scommessa culturale e identitaria. Come ha sottolineato Marco Landi, consigliere regionale della Toscana, l’obiettivo è chiaro: fare dell’Isola d’Elba un punto di riferimento stabile per gli eventi legati alla cultura pop. A testimonianza di questa volontà, la locandina ufficiale del festival, disegnata da Igor Chimisso, rappresenta una cosplayer futuristica circondata da elementi simbolici dell’Elba, come le api napoleoniche: un’immagine che fonde radici e immaginazione, storia e futuro.

L’iniziativa gode del pieno supporto delle istituzioni locali. L’assessore Gisella Guelfi ha dichiarato che l’evento è pensato non solo per gli appassionati, ma anche per coinvolgere famiglie e turisti in un’offerta culturale che valorizza l’isola. La promozione social sarà curata da Annalisa Del Dotto, responsabile comunicazione del festival, che ha già garantito una copertura capillare su tutti i principali canali digitali, pronta a rilanciare l’evento anche a livello internazionale.

Elba Comics + Players 2025: un festival destinato a lasciare il segno

Con una programmazione ricca, un cast di ospiti eccezionali, una visione culturale innovativa e una location mozzafiato, Elba Comics + Players 2025 si prepara a diventare una nuova tappa obbligata nel calendario nerd italiano. Un evento che promette non solo di intrattenere, ma di ispirare, formare e connettere appassionati da ogni angolo d’Italia.

Per chi desidera partecipare, sono disponibili pacchetti speciali con tariffe agevolate, pensati per unire l’esperienza fieristica alla scoperta delle meraviglie dell’isola.

Tutti i dettagli e il programma aggiornato sono disponibili sul sito ufficiale:
👉 www.elbacomicsplusplayers.it
Per informazioni su pacchetti e alloggi:
👉 www.napoleonviaggi.it

Preparati a vivere l’Isola d’Elba come non l’hai mai vista: tra cosplay, manga, giochi e realtà aumentata… il divertimento è appena cominciato.

Archimede. Geometria di un genio: Il Genio di Siracusa e la Lotta per la Cultura nel Fumetto di Roberto Monti e Marco Tabilio

Nel vasto universo delle icone umane della scienza e della cultura, poche figure possono vantare un impatto così profondo e duraturo come Archimede di Siracusa. La sua mente brillante, capace di spingere i confini della conoscenza umana, è al centro di una straordinaria graphic novel intitolata “Archimede. Geometria di un genio”, edita da Becco Giallo, un’opera che, pur raccontando una delle tragedie più dolorose della storia, riesce a fare riecheggiare il suo spirito attraverso l’eternità. Scritto da Roberto Monti e illustrato da Marco Tabilio, questo fumetto è un tributo al genio che, attraverso le sue invenzioni e scoperte, ha rivoluzionato il mondo antico, ma anche un grido di denuncia contro l’oscurantismo che ancora oggi minaccia la cultura e la conoscenza.

Un eroe tragico e universale

Anno 212 a.C. È l’epoca della grande guerra tra Roma e Siracusa, e le forze imperialistiche del console Marcello, il “gladio di Roma”, stanno schiacciando la città. Nel mezzo del caos, mentre Siracusa tenta disperatamente di difendersi, uno dei suoi più grandi figli, Archimede, viene assassinato dai soldati romani. Questa morte, tragica e simbolica, non segna solo la fine di una vita straordinaria, ma segna anche la sconfitta di un’idea: quella della scienza e della cultura come faro di speranza in un mondo che tenta di soffocarle.

La sceneggiatura di Monti, che si avvale anche della collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova, è una riflessione non solo sulla figura di Archimede, ma sul significato più ampio della scienza stessa. La sua morte non è solo una fine, ma un punto di rottura, una metafora della lotta tra il Potere e il sapere. Il fumetto intreccia momenti storici, come la resistenza di Siracusa, con la visione matematica e geometrica che Archimede ha lasciato in eredità all’umanità.

La geometria della resistenza

“Archimede. Geometria di un genio” non è solo una biografia illustrata, ma un grande affresco che esplora il rapporto tra scienza e potere. La difesa di Siracusa da parte di Archimede e dei suoi concittadini diventa, nel fumetto, un grido di protesta contro l’imperialismo. Un messaggio che risuona forte oggi come ieri: la lotta di Archimede è quella di ogni intellettuale, scienziato o artista che si oppone a chi vuole soffocare la cultura e il progresso. Archimede, con le sue straordinarie invenzioni – dalla celebre leva alla “Eureka!” che si dice avesse pronunciato scoprendo il principio di Archimede – diventa il simbolo di quell’intelligenza che sfida il tempo e la barbarie del Potere.

Le sue creazioni matematiche, visualizzate con maestria nelle tavole di Tabilio, non sono semplici “strumenti” di misurazione, ma vere e proprie incarnazioni della sua mente visionaria, capaci di resistere al tempo e alle distruzioni che hanno segnato la sua vita. Le spirali, i cilindri e le sfere – simboli geometrici che sono il cuore pulsante di questa opera – rinascendo tra le pagine, rendono immortale il genio di Archimede, evocando l’idea che la vera grandezza non si estingue mai.

Un’interpretazione visiva straordinaria

Marco Tabilio, con la sua capacità di tradurre la scienza in immagini, riesce a rendere tangibili concetti complessi attraverso il suo stile visivo. Le illustrazioni non solo rappresentano l’epoca e gli eventi, ma le idee stesse di Archimede. Ogni tavola è intrisa di un’energia che sfida il lettore a vedere oltre la pagina, a riflettere sulle implicazioni di ogni invenzione, di ogni scoperte. Il linguaggio visivo di Tabilio trasforma il fumetto in una specie di diagramma vivente, un’esplosione di geometria e conoscenza che trascende le barriere temporali e spaziali.

La scienza come forma di resistenza

Questa graphic novel non è solo un tributo a Archimede, ma una riflessione profonda sulla resistenza del sapere contro ogni forma di ignoranza e censura. Il messaggio che trasmette è chiaro: la scienza, la cultura e la conoscenza sono forze invincibili, che non si arrendono mai, anche di fronte alla morte. Archimede, con la sua passione e il suo ingegno, è il simbolo di quell’intellettualismo che sfida ogni forma di oscurantismo, che lotta per un mondo dove la conoscenza possa crescere libera, senza paura di essere distrutta.

Con “Archimede. Geometria di un genio”, Monti e Tabilio ci offrono un’opera che va oltre la biografia di uno dei più grandi geni della storia, ci consegnano una riflessione universale sul valore della scienza, sull’importanza della cultura come strumento di resistenza e sul potere eterno delle idee. Questa graphic novel, che può essere apprezzata da appassionati di storia, scienza e fumetto, è un’opera che celebra la bellezza e la potenza della conoscenza, un tributo eterno a un uomo che ha cambiato il corso della storia.

In accordo con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova, il terzo capitolo del libro, “Alessandria”, è disponibile in download gratuito a partire da qui:

MindsEye: Il nuovo action thriller di Leslie Benzies arriva il 10 giugno – Tutti i dettagli sul lancio

L’attesa per MindsEye è finalmente giunta al termine. Build A Rocket Boy e IO Partners hanno annunciato ufficialmente la data di lancio dell’action thriller sviluppato sotto la guida di Leslie Benzies, figura leggendaria dell’industria videoludica, noto per il suo ruolo di lead designer in titoli iconici come Grand Theft Auto e Red Dead Redemption. MindsEye sarà disponibile il 10 giugno per PC, PlayStation 5 e Xbox Series S|X, con i preordini già aperti per le edizioni digitali e fisiche al prezzo di €59,99. Il Game Director Leslie Benzies ha dichiarato: “Non vediamo l’ora che i giocatori si immergano nel nostro gioco curato nei minimi dettagli, MindsEye, con una storia coinvolgente in cui tecnologia e ambizione si scontrano, portando a conseguenze inevitabili.”

MindsEye proietta i giocatori nella vibrante metropoli futuristica di Redrock, un mondo in cui intelligenza artificiale, robotica e impianti neurali hanno trasformato radicalmente la società. In questo contesto, il protagonista Jacob Diaz, ex soldato d’élite, si trova intrappolato in un intrigo tecnologico a causa di un misterioso impianto cerebrale chiamato MindsEye. Questo dispositivo lo perseguita con frammenti di memoria legati a una missione segreta che ha segnato per sempre la sua esistenza. La sua ricerca della verità lo porterà ad affrontare pericoli letali in un mondo dominato da intelligenze artificiali e corporazioni spietate.

L’esperienza di gioco promette un’azione intensa e coinvolgente, con combattimenti dinamici su terra, a bordo di veicoli e persino in volo. Il gameplay si caratterizza per un forte elemento narrativo, in cui ogni scelta compiuta dal giocatore avrà ripercussioni sullo sviluppo della trama, rendendo ogni partita unica e imprevedibile. Ma Jacob non è l’unico alla ricerca di risposte: forze oscure operano nell’ombra, e ciò che scoprirà potrebbe essere molto più grande e pericoloso di quanto immaginasse.

MindsEye è stato concepito inizialmente come un progetto secondario nell’ambito di Everywhere, il metaverso interattivo di Build A Rocket Boy. Tuttavia, nel corso dello sviluppo, il titolo ha acquisito una sua identità ben definita, evolvendosi in un’esperienza a sé stante. I possessori del gioco avranno anche accesso a missioni bonus realizzate tramite ARCADIA, lo strumento di creazione e distribuzione di contenuti AAA sviluppato dallo studio.

Al momento, esiste un’unica edizione del gioco, ma tutti i preordini riceveranno automaticamente un upgrade gratuito alla Deluxe Edition, che include numerosi contenuti aggiuntivi:

  • Premium Pass, che garantisce l’accesso a futuri pacchetti di espansione.
  • Deluxe Thorn & Kepler Yellowjacket Weapon, una potente arma esclusiva.
  • Future Jacob Vest Skin, un outfit futuristico per il protagonista.
  • Future DC2 Companion Drone Skin, un nuovo look per il drone di supporto.
  • Future Silva Sedan Vehicle Skin, una skin speciale per il veicolo Silva Sedan.

Il Premium Pass, nello specifico, offrirà i seguenti contenuti post-lancio:

  • Pack 1 “Exotic Pack”: skin esclusive per Jacob, il drone DC2 e il Silva Sedan.
  • Horde Mode Mission: una nuova modalità in cui i giocatori affronteranno ondate di nemici con tattiche e comportamenti distinti, sfruttando l’ambiente per sopravvivere.
  • Pack 2 (Q3 2025): missioni extra e nuove sfide.
  • Pack 3 (Q4 2025): ulteriori contenuti aggiuntivi.
  • Pack 4 (Q1 2026): espansioni finali per l’esperienza di gioco.

Con la sua ambientazione futuristica, una narrativa avvincente e un gameplay ricco di adrenalina, MindsEye si preannuncia come un titolo imperdibile per gli amanti degli action thriller e dei mondi aperti. Il 10 giugno si avvicina, e i fan non vedono l’ora di scoprire tutti i segreti di Redrock e dell’impianto MindsEye.

“Folli Passioni” di Kamimura Kazuo arriva in Italia: un capolavoro emozionante in edizione limitata

Arrivano finalmente in Italia i due volumi di “Folli Passioni” di Kamimura Kazuo, un’opera intensa e appassionante che si presenta in tre edizioni: regular, variant esclusiva per le fumetterie (in tiratura limitata) e un cofanetto disponibile solo nello shop Coconino. Una pubblicazione attesissima per gli amanti del manga d’autore, che segna un nuovo tassello nel percorso di riscoperta del maestro Kamimura.

“La passione per l’arte e quella amorosa s’intrecciano nel nuovo capolavoro scritto e disegnato da Kamimura”, un’opera in cui la maestria del celebre autore giapponese raggiunge nuove vette espressive. Taniguchi Jiro, una delle voci più autorevoli del manga contemporaneo, disse di lui: «Il suo disegno si distingueva per un’eleganza mai vista prima di allora». Un’affermazione che ben si adatta a descrivere “Folli Passioni”, un’opera capace di trasportare il lettore nella vibrante epoca Edo.

La storia si colloca nella prima metà del XIX secolo e segue le vicende di Sutehachi, un giovane artista che giunge a Edo per lavorare con il leggendario Maestro Hokusai, una delle figure più influenti della storia dell’arte giapponese. Ma la vita del protagonista è un costante equilibrio tra dedizione artistica e una ricerca quasi compulsiva del piacere. Sutehachi intreccia così una relazione con O-Shichi, una giovane donna enigmatica e tormentata, affascinata dal fuoco e dagli incendi, un legame pericoloso e appassionato che si dipana in un crescendo drammatico.

L’opera di Kamimura esplora due tematiche fondamentali della sua poetica: l’amore portato all’estremo e la devozione per l’arte. Attraverso il percorso di Sutehachi, il maestro ci regala un affresco potente e tragico dell’epoca Edo, popolato da artisti, artigiani e personaggi ambigui, in un Giappone ancora lontano dall’ordine e dal rigore che oggi lo caratterizzano. L’antica Edo che emerge dalle pagine di “Folli Passioni” è un luogo vibrante, ricco di tensioni e contrasti, dove il confine tra genio e sregolatezza è sottile e sfuggente.

L’abilità di Kamimura nel trasportare il lettore in epoche lontane è straordinaria: ogni tavola è un omaggio all’estetica raffinata dell’ukiyo-e, con richiami diretti alle opere di Hokusai e ai maestri del periodo. Il tratto elegante e sensuale dell’autore si unisce a una narrazione intensa, capace di alternare momenti di lirismo visivo a scene crude e passionali. Le atmosfere evocate ricordano le stampe dell’epoca, in cui il mondo fluttuante prende vita attraverso dettagli ricercati e un uso sapiente della composizione.

Ma “Folli Passioni” non è solo un tributo all’arte di Hokusai e alla cultura giapponese del XIX secolo; è anche una riflessione sulla condizione umana, sulle pulsioni inarrestabili che spingono l’individuo oltre i limiti della ragione. L’ossessione per il piacere, il desiderio di eccellere, la ricerca dell’immortalità attraverso l’arte: tutti questi elementi si fondono in una narrazione avvolgente e struggente, che lascia il segno nel cuore del lettore.

L’edizione italiana curata da Coconino Press è un evento imperdibile per gli appassionati di Kamimura e per chiunque voglia scoprire uno dei suoi lavori più intensi e sofisticati. La possibilità di scegliere tra l’edizione regular, la variant da collezione e il raffinato cofanetto esclusivo per lo shop Coconino permette di godere appieno dell’esperienza di lettura, arricchita da una stampa di alta qualità che valorizza ogni dettaglio dell’arte di Kamimura.

“Folli Passioni” è un viaggio sensoriale ed emotivo, una finestra aperta su un Giappone lontano e affascinante, un’opera che incanta e travolge, confermando ancora una volta il talento immortale di Kamimura Kazuo. Un manga che non può mancare nella collezione di chi ama le grandi storie, l’arte sublime e la narrazione senza tempo.

Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land – Un Viaggio Emotivo nel Mondo dell’Alchimia e della Memoria

Nel panorama dei giochi di ruolo giapponesi, la saga di Atelier ha saputo farsi largo grazie a una formula che ha conquistato i cuori di milioni di giocatori in tutto il mondo. Da oltre venticinque anni, Koei Tecmo e Gust portano avanti questa serie che, pur non godendo della stessa fama delle grandi saghe JRPG, ha sempre avuto il suo pubblico di appassionati. Con un totale di 7,5 milioni di copie vendute e 2 milioni attribuiti alla trilogia di Atelier Ryza, il franchise è arrivato oggi a un capitolo che promette di scuotere un po’ le cose: Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land.

Ci troviamo di fronte a una nuova protagonista, Yumia Liessfeldt, una giovane alchimista che vive in un mondo segnato da rovine e disillusioni. Le terre che un tempo erano il cuore pulsante dell’Aladissian Empire ora giacciono desolate, e l’alchimia, una volta arte di grande potere, è stata bandita, additata come una pratica maledetta. Ma la nostra protagonista non si fa scoraggiare da questo mondo che sembra aver dimenticato ogni speranza, e parte alla ricerca della verità dietro la caduta dell’impero, raccogliendo i frammenti di una memoria perduta che potrebbero rivelare segreti cruciali per il futuro. La trama, quindi, si sviluppa su un doppio piano: quello personale e quello globale, mentre Yumia si sforza di ricostruire la storia di una civiltà distrutta, ma anche di ricomporre il puzzle della propria esistenza e delle proprie radici.

Questo capitolo segna una vera e propria svolta nella saga. Atelier Yumia non si limita ad esplorare il consueto tema della crescita personale, ma pone l’accento su temi più maturi, come la memoria e la riscoperta di ciò che è stato perduto. Le scelte che il giocatore farà lungo il cammino non solo influenzeranno l’immediato, ma plasmeranno il destino del mondo stesso, con finali che si ramificano a seconda delle decisioni prese. La narrazione diventa quindi il cuore pulsante del gioco, con un’intensità emotiva che non era mai stata così forte prima. In un mondo devastato, dove le cicatrici del passato non sono facili da dimenticare, i personaggi si troveranno a fare i conti con ombre personali e sociali, e ogni azione potrebbe avere ripercussioni pesanti sul futuro.

L’aspetto che sicuramente salta agli occhi è la rinnovata enfasi sulla sintesi e sul crafting, che diventano elementi chiave non solo per il gameplay ma anche per lo sviluppo della trama. L’alchimia, che da sempre è il fulcro delle meccaniche di gioco, qui si evolve in qualcosa di molto più profondo. Non si tratta solo di creare oggetti utili o potenziamenti, ma di manipolare una forma di energia mistica chiamata “mana”, che conferisce potere agli oggetti e ne influenza gli effetti in battaglia. Ogni elemento creato diventa quindi non solo uno strumento, ma un vero e proprio veicolo di potere, e la scelta dei materiali gioca un ruolo fondamentale nella strategia.

Il sistema di combattimento, a sua volta, abbandona la tradizione del turn-based per adottare un approccio più dinamico e simile a quello della serie Tales. La possibilità di alternare tra attacchi a distanza ravvicinata e a lungo raggio aggiunge una componente di strategia in tempo reale, facendo delle battaglie momenti di grande intensità. Gli oggetti sintetizzati non sono più solo per la difesa, ma diventano veri e propri strumenti offensivi, trasformandosi in armi che il giocatore può usare contro i nemici. Questo nuovo approccio rende il combattimento più frenetico e coinvolgente, pur mantenendo quella sensazione di scoperta e creatività tipica della serie Atelier.

La componente esplorativa non è da meno. L’ambientazione è vasta e ricca di luoghi da scoprire, ma il design di Atelier Yumia mette al centro l’idea di non dover accumulare ogni singolo oggetto. Il gioco premia la pianificazione strategica: ogni scelta, sia nell’esplorazione che nel crafting, può influire sulla progressione della trama, evitando il fastidioso backtracking e incentivando il giocatore a concentrarsi solo sugli elementi più utili e rilevanti. La narrazione si intreccia perfettamente con l’esplorazione e l’alchimia, dando vita a un mondo che sembra vivo e in continuo mutamento.

Sotto il profilo visivo, Atelier Yumia conserva lo stile inconfondibile della saga, con design dei personaggi che mescolano elementi tradizionali con influenze più moderne, come nel caso della protagonista Yumia, che ricorda molto lo stile K-pop. La grafica non è al livello di altre produzioni AAA, ma riesce comunque a trasmettere un’atmosfera unica, con una resa più dettagliata rispetto ai titoli precedenti della serie. La colonna sonora, firmata da Kohana Lam, è un altro punto forte del gioco: il tema principale, “Remember”, ci accompagna in un viaggio di riflessione e nostalgia, con melodie che variano da momenti più leggeri e spensierati a toni più intensi e drammatici, rendendo ogni scena emotivamente coinvolgente.

Una delle novità più apprezzabili riguarda la possibilità di sintetizzare oggetti in qualsiasi momento durante l’esplorazione, eliminando la necessità di tornare a una postazione fissa. Questo, insieme a un sistema di personalizzazione del laboratorio e a nuovi mezzi di trasporto come la moto o la teleferica, contribuisce a rendere l’avventura più fluida e dinamica. Non manca, poi, la possibilità di affrontare enigmi ambientali, che aggiungono una componente puzzle all’esperienza.

Tuttavia, non tutto è perfetto. Dal punto di vista tecnico, le prestazioni su PC non sono ottimali, con alcune limitazioni nel supporto delle risoluzioni ultrawide e un consumo elevato della batteria su Steam Deck. Inoltre, la grafica, pur migliorata rispetto ai precedenti capitoli, non raggiunge vette particolarmente impressionanti, risultando comunque inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare da un gioco attuale. Atelier Yumia: The Alchemist of Memories & the Envisioned Land rappresenta una vera e propria evoluzione per la saga, con una storia più matura, meccaniche di gioco più approfondite e una componente esplorativa che finalmente si fa sentire. Se siete fan della serie Atelier, questo capitolo è un must-play, ma potrebbe anche rappresentare l’occasione perfetta per avvicinarsi a questo affascinante universo, che, con questa nuova incarnazione, sembra pronta ad accogliere nuovi giocatori con un’esperienza fresca e coinvolgente.

Edenlandia riapre: il cuore di Napoli torna a battere!

Dal 7 marzo, il silenzio aveva avvolto Edenlandia, il primo parco divertimenti italiano. Le risate dei bambini si erano spente, le giostre avevano smesso di girare e il sogno di generazioni sembrava sospeso nel tempo. Ma il cuore pulsante del parco divertimenti più amato di Napoli non ha mai smesso di lottare. Oggi, dopo settimane di incertezza e attesa, possiamo finalmente dirlo: bentornata, Edenlandia!

Il parco divertimenti di Fuorigrotta riaprirà ufficialmente le porte il 22 marzo 2025, segnando il ritorno di una delle attrazioni più iconiche della città. Il CEO Gianluca Vorzillo ha voluto rassicurare il pubblico, dichiarando che Edenlandia è pronta ad accogliere i visitatori con un giorno speciale, pieno di sorprese e con un regalo per tutti i partecipanti. Con un biglietto di soli 10 euro, sarà possibile ottenere un bracciale illimitato per godere di tutte le attrazioni, un gesto simbolico per celebrare questo atteso ritorno.

Un pezzo di storia napoletana

Prima che Edenlandia prendesse vita, a Napoli esisteva solo un piccolo luna park all’interno della villa comunale. Le attrazioni erano semplici, ma già riuscivano a regalare qualche momento di divertimento: c’era il trenino, l’autoscontro, l’autopista, le montagne russe, i dischi volanti e, naturalmente, la ruota panoramica.

Il 19 giugno 1965 segna una svolta per il divertimento partenopeo: Edenlandia apre ufficialmente i battenti. Il progetto nasce grazie all’impegno degli imprenditori Oreste Rossotto e Ciro De Pinto, affiancati dall’avvocato Luca Grezio, legale della società. La realizzazione del parco è frutto della visione di Cesare Rosa, che disegna alcune delle attrazioni più iconiche, come l’Autopista del Sole e le Cascate del Niagara (i celebri tronchi). Edenlandia è un’idea ambiziosa, il primo esperimento in Europa di un parco ispirato direttamente a Disneyland, inaugurato dieci anni prima in California. Anche il logo riflette questo legame: un castello stilizzato e una scritta in caratteri gotici, con i colori giallo e blu a simboleggiare il parco. Questo design rimarrà invariato fino al 1990, quando verrà arricchito da una corona di stelle.

Nel corso degli anni ’70, Edenlandia diventa una meta imperdibile non solo per i napoletani, ma anche per turisti italiani e stranieri. Le giostre si moltiplicano, abbracciando diversi temi, e il nome stesso del parco richiama un luogo magico e adatto a tutti, grandi e piccini. Un dettaglio curioso: in questo periodo la Disney decide di fare un regalo speciale a Edenlandia, donandole una giostra dedicata a Dumbo, che verrà ribattezzata “Jumbo”. Ma non è solo il divertimento a rendere il parco celebre: le graffe fritte di Ciro De Pinto e sua moglie Annunziata Capozzi diventano leggendarie, richiamando visitatori da ogni angolo della città. Tuttavia, nel 1975 nasce Gardaland, che nel giro di pochi anni diventa il parco più grande e famoso d’Italia, con una superficie di oltre 500mila metri quadrati, contro i 38mila di Edenlandia.

Con l’arrivo degli anni ’80 e ’90, Edenlandia inizia a perdere il suo fascino iniziale. La concorrenza si fa sempre più agguerrita: parchi come Mirabilandia, inaugurato nel 1992, offrono attrazioni più moderne e coinvolgenti, mettendo in difficoltà la storica struttura napoletana.

Nel 2003, la società Park&Leisure di Cesare Falchero prende in gestione Edenlandia, insieme allo zoo e all’ex cinodromo di Napoli. C’è un tentativo di rilancio, con tanto di spot promozionali lanciati sul web nel 2008, ma il declino del parco sembra ormai inarrestabile.Nel 2010 vengono aggiunte nuove attrazioni, ma la crisi economica e la scarsa affluenza portano alla richiesta di fallimento nel 2011. Il Comune di Napoli e la Mostra d’Oltremare, proprietaria del terreno su cui sorge il parco, tentano di trovare un acquirente per dare una nuova vita a Edenlandia. Nel 2012, la Brain’s Park, società londinese specializzata in parchi tematici, vince il bando per la gestione, ma pochi mesi dopo rinuncia per problemi burocratici e la presenza di strutture abusive all’interno del parco.

Nonostante le difficoltà, la speranza di rivedere Edenlandia in attività non si spegne. Nel 2014, la società New Edenlandia prende in mano il parco con la promessa di riaprirlo nell’estate del 2015. Tuttavia, la vera svolta arriva nel novembre 2017, quando la GCR Outsider Holding del gruppo Vorzillo rileva la gestione. Finalmente, il 26 luglio 2018, Edenlandia riapre le porte al pubblico, cercando di restituire alla città un pezzo della sua storia e della sua magia.

La chiusura e la rinascita

L’8 marzo 2025, a seguito di una denuncia anonima e di ispezioni tecniche, il Comune di Napoli aveva ordinato la chiusura immediata del parco per gravi carenze nella manutenzione delle attrazioni. Secondo i rapporti ufficiali, molte giostre versavano in condizioni di degrado, rappresentando un rischio per la sicurezza pubblica. Vorzillo, allibito dalla decisione, ha contestato le accuse, sostenendo che i problemi riguardavano solo due giostre su trenta. La battaglia legale che ne è seguita ha portato a un lungo periodo di incertezza, fino alla svolta del 21 marzo, quando è stata finalmente annunciata la riapertura.

Un ritorno atteso con entusiasmo

Il 22 marzo 2025 non sarà una semplice riapertura, ma una vera e propria festa per tutta la città. Dopo settimane di lavori e miglioramenti, Edenlandia è pronta a riaprire più bella che mai. Il parco si presenta con nuove attrazioni, una manutenzione rinnovata e l’entusiasmo di sempre. Per tutti coloro che sono cresciuti con il sogno di Edenlandia, questa giornata rappresenta un ritorno all’infanzia, un simbolo di speranza e resilienza.

La storia di Edenlandia è fatta di successi, battute d’arresto e rinascite, ma una cosa è certa: il cuore di Napoli non ha mai smesso di battere per il suo parco divertimenti. L’attesa è finita. Le giostre vi aspettano. Edenlandia è viva, più che mai!

Asterix in Lusitania: Il Ritorno dei Galli in una Nuova Avventura

Con l’uscita imminente del 41° albo delle avventure di Asterix, i fan della storica serie possono finalmente prepararsi a un’avventura inedita che li porterà in un angolo poco esplorato dell’antico Impero Romano: la Lusitania, l’odierno Portogallo. Questo nuovo capitolo, intitolato Asterix in Lusitania, uscirà il 30 ottobre 2025 e promette di incantare i lettori con l’irresistibile miscela di umorismo, azione e, naturalmente, i sempre esilaranti protagonisti: Asterix, Obelix e Idefix.

L’idea di ambientare la storia in Lusitania è nata da un desiderio di scoprire e raccontare un territorio ancora inesplorato nell’universo di Asterix. Il desiderio degli autori di dare nuova linfa alla serie li ha portati a scegliere una destinazione che fosse allo stesso tempo affascinante e lontana dalle consuete terre della Gallia. Fabcaro, lo sceneggiatore di questo nuovo episodio, ha spiegato che il Portogallo è stato scelto anche per il suo clima mediterraneo, che offre il perfetto scenario per una storia ricca di sole, tradizioni e cultura. Un luogo che, pur mantenendo la freschezza della novità, rispecchia perfettamente lo spirito di avventura che ha sempre contraddistinto la saga.

La preparazione dell’albo è stata meticolosa: Fabcaro e l’editore hanno visitato il Portogallo per immergersi nella sua cultura, esplorando le sue piazze, le strade e la sua gastronomia. Il risultato è un’atmosfera autentica che traspare nei disegni curati di Didier Conrad. Le strade pavimentate con la tipica calçada portuguesa, ad esempio, diventano un elemento distintivo della copertina dell’albo, omaggio al lavoro degli artigiani portoghesi. “Ho scelto un motivo che richiamasse il pesce simbolo del paese, il bacalhau, un vero e proprio emblema della cucina lusitana”, ha raccontato Didier, rivelando la cura che ha messo nel riprodurre ogni singolo ciottolo della pavimentazione tradizionale. Questo livello di dettaglio non è solo una scelta stilistica, ma un tributo alla bellezza e alla cultura del Portogallo.

Ma cosa ci riserva la trama? Sebbene i dettagli siano ancora avvolti nel mistero, è stato svelato che la storia vedrà i nostri eroi incontrare un antico schiavo lusitano già apparso in Asterix e il Regno degli Dei, il quale chiederà loro aiuto in un’avventura che li porterà a confrontarsi con la storia e le tradizioni di un popolo fiero e guerriero. La Lusitania, infatti, non è solo un paradiso di bellezze naturali e monumentali, ma anche un territorio che ha vissuto lotte e resistenze contro l’occupazione romana, parallelo che si intreccia con la storia dei Galli.

Il nuovo albo di Asterix si preannuncia non solo come un’esplorazione di un territorio storico, ma anche come una riflessione sulle connessioni tra i popoli sotto l’occupazione romana. L’ambientazione in Lusitania, ricca di storia e tradizioni, è la cornice perfetta per una nuova avventura che mescola finzione e realtà, battaglie contro l’Impero Romano e, naturalmente, la potenza della pozione magica che non può mai mancare nelle storie di Asterix.

Questa nuova avventura si inserisce in una lunga tradizione di successi che ha visto le storie di Asterix travalicare i confini della Gallia per arrivare in tutto il mondo. Con 400 milioni di copie vendute e traduzioni in 120 lingue, Asterix è un simbolo di universalità e di allegria che continua a conquistare lettori di tutte le età. Il Parc Astérix, le pellicole animate e i prossimi progetti, come la serie Netflix in uscita, sono solo alcuni degli esempi di quanto la saga sia ancora viva e rilevante nel panorama culturale globale.

La Lusitania, dunque, non è solo la meta di un viaggio fisico per i nostri eroi, ma anche un viaggio alla scoperta di una cultura antica che, pur lontana nel tempo, riesce a parlare direttamente al cuore dei lettori di oggi. Il 30 ottobre 2025 segnerà l’inizio di una nuova avventura, che non solo ci farà sorridere, ma ci permetterà di esplorare il Portogallo attraverso gli occhi dei nostri amati Galli. Un viaggio che promette di essere tanto storico quanto divertente, unendo passato e presente con il consueto spirito irriverente e allegro che da sempre contraddistingue le gesta di Asterix e Obelix.

Tom & Jerry festeggiano 85 anni – Un anno di celebrazioni con esperienze, incontri, nuovi prodotti e programmazioni tv

Tom & Jerry – il leggendario duo formato da un gatto e un topo entrati nella storia della cultura pop mondiale – festeggiano il loro 85° Anniversario: un successo globale all’insegna di iconiche birichinate e risate senza fine con l’amatissima coppia che, fin dal suo debutto nel 1940, ha deliziato il pubblico di tutto il mondo con la sua giocosa rivalità, conquistando un suo spazio nell’immaginario collettivo.

Usciti per la prima volta dai fogli da disegno alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e all’ombra della Grande Depressione, Tom & Jerry sono nati dal desiderio di creare una serie di cartoni animati in grado di accendere l’immaginazione in un mondo annebbiato. La regia calorosa ed esigente di William Hanna e la finezza creativa e comica di Joseph Barbera dettero vita a una virtuosa collaborazione che avrebbe trovato eco nel duo spiritoso da loro creato. Le personalità distintive di Tom & Jerry e il loro rapporto unico hanno attraversato le generazioni, portando sugli schermi un mondo in cui il conflitto è naturale e la giustizia è universale: prima al cinema – dove i primi film arrivarono dal 1940, conquistando negli anni ben sette Oscar al Miglior cortometraggio d’animazione – e poi in tv, dove fecero il loro debutto negli anni ‘60.

La rivalità sana e giocosa tra i due protagonisti, rafforzata da gag a ritmo, espressioni facciali ricche di sfumature e geniali partiture musicali di artisti del calibro di Scott Bradley, hanno resistito al passare del tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le recenti produzioni tv.

The Tom & Jerry Show (1975-1977)

La prima serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Hanna-Barbera Productions per la ABC dal 1975 al 1977. La serie è composta da 48 episodi, divisi in due stagioni, ognuna con 16 episodi di 30 minuti. La serie riprende lo stile e l’umorismo dei cortometraggi originali, ma con alcune differenze: i personaggi parlano più spesso, le scene violente sono ridotte, e vengono introdotti nuovi personaggi, come Droopy, Barney Bear, Spike e Tyke. La serie ha anche una sigla iniziale e una finale, con una canzone scritta da Hoyt Curtin e cantata da Richard Bradley e Roberta Lee.

Tom & Jerry Comedy Show (1980-1982)

La seconda serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Filmation Associates per la CBS dal 1980 al 1982. La serie è composta da 15 episodi, ognuno con due segmenti di Tom & Jerry e uno di un altro personaggio della MGM, come Droopy, Spike e Tyke, Barney Bear, il leone Leo e il canguro Joey. La serie cerca di ricreare il fascino e la comicità dei cortometraggi originali, ma con un’animazione più semplice e economica, e con una colonna sonora basata su effetti sonori elettronici.

Tom & Jerry Kids (1990-1994)

La terza serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Hanna-Barbera Productions e Turner Entertainment per la Fox dal 1990 al 1994. La serie è composta da 65 episodi, divisi in quattro stagioni, ognuna con 13 episodi di 30 minuti. La serie presenta le versioni bambine di Tom e Jerry, che vivono le stesse avventure e le stesse rivalità dei loro alter ego adulti, ma con uno stile più moderno e colorato. La serie introduce anche nuovi personaggi, come Droopy e Dripple, McWolf, Wildmouse, Calabrone e Kyle il gatto. La serie ha anche una sigla iniziale e una finale, con una canzone scritta da Mark Koval e cantata da Charlie Adler. La serie è stata trasmessa in Italia su Italia 1 e Boomerang.

Tom & Jerry Tales (2006-2008)

La quarta serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Warner Bros. Animation per la CW dal 2006 al 2008. La serie è composta da 26 episodi, divisi in due stagioni, ognuna con 13 episodi di 30 minuti. La serie ripropone le classiche battaglie tra Tom e Jerry, ma ambientate in vari scenari e contesti, come il Medioevo, il Far West, lo spazio, il futuro, il cinema, la musica e il Natale. La serie ha anche una sigla iniziale e una finale, con una canzone scritta da Gordon Goodwin e cantata da Billy West. La serie è stata trasmessa in Italia su Italia 1 e Cartoon Network.

The Tom & Jerry Show (2014-2021)

La quinta serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Warner Bros. Animation e Renegade Animation per Cartoon Network dal 2014 al 2021. La serie è composta da 117 episodi, divisi in cinque stagioni, ognuna con 26 episodi di 11 minuti. La serie presenta diverse storie e situazioni in cui Tom e Jerry si affrontano o si alleano, con vari personaggi e ambientazioni. La serie ha anche una sigla iniziale e una finale, con una canzone scritta da Michael Tavera e cantata da Rick Zieff.

Tom & Jerry a New York (2021)

La sesta serie televisiva di Tom & Jerry è stata prodotta da Warner Bros. Animation per HBO Max dal 2021. La serie è composta da 13 episodi, ognuno con due segmenti di 11 minuti. La serie segue le avventure di Tom e Jerry nella città di New York, dopo gli eventi del film Tom & Jerry del 2021. La serie ha anche una sigla iniziale e una finale, con una canzone scritta da Christopher Lennertz e cantata da Erica Rabner. La serie è stata trasmessa in Italia su Boomerang dal 1° luglio 2021.

 

Per celebrare l’iconico duo, Warner Bros. Discovery dedica loro un intero anno di celebrazioni a livello globale con iniziative pensate per gli appassionati di tutte le età, che prevedono eventi ed esperienze e il lancio di nuovi prodotti tematizzati in collaborazione con prestigiosi brand.

 

In Italia Tom & Jerry saranno protagonisti dal 3 al 6 aprile a Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. Il Festival dedicherà il key visual dell’edizione primaverile proprio a Tom & Jerry che avranno un’area dedicata all’interno della manifestazione, nel Movie Village del Padiglione 5: qui i fan potranno trovare un’incredibile installazione a forma di torta di compleanno per scattare foto ricordo memorabili, ripercorrere la storia di questo incredibile duo con video ufficiali e immagini storiche, e una serie di opere inedite realizzate dagli studenti dello IED di Roma per celebrare l’anniversario.

Immancabile la presenza anche in tv di Tom & Jerry: su Cartoonito (canale 46 DTT) è on air da lunedì a venerdì dalle 13.00 lo stunt “A Pranzo con Tom & Jerry” che prevede le serie “Tom & Jerry a New York”, “The Tom and Jerry Show” e i corti “Hurry Up”, mentre il sabato mattina alle 8.30 fino ad aprile sono in rotazione i film; su Boomerang (Canale 609 di Sky) sono in onda tutti i giorni “The Tom and Jerry Show” e “Tom & Jerry a New York” dalle 6.00 alle 7.50, dalle 11.25 alle 12.35 e il pomeriggio alle 16.25. Inoltre, sull’app di Cartoonito sono presenti per tutto l’anno 12 nuovi giochi in esclusiva legati a Tom & Jerry raccolti in una sezione dedicata.

In occasione dell’importante ricorrenza, Warner Bros. Discovery Global Consumer Products ha collaborato con prestigiosi brand, anche in Italia, per offrire agli appassionati una serie di prodotti ispirati a Tom & Jerry.

LEGO festeggia gli 85 anni con LEGO® BrickHeadz™ Tom & Jerry per riaccendere la comica rivalità dei cartoni animati costruendo le figure del gatto e del topo con gli accessori. Perfetto per i bambini dai 10 anni di età e per tutti gli appassionati, contiene 212 pezzi per costruire il personaggio del gatto Tom alto 8 cm e quello del topo Jerry alto 6 cm.

OVS dedica una linea di OVS Kids al duo più simpatico e popolare dei cartoon per portare ironia e colore a tutto il guardaroba. Per i più piccoli, tutine, body e t-shirt in 100% cotone organico. Per le bambine più grandi, una collezione di t-shirt ad A con maxi stampe che rimandano agli anni ’80, mentre la collezione bambino è caratterizzata da un’attitude street, con grafiche funny che ritraggono il gatto e il topo più famosi del piccolo schermo accostate alle stampe graffiti. A completare la collezione, disegni colorati e divertenti vivacizzano l’abbigliamento underwear e la pigiameria.

 

La collezione di Intimissimi Uomo realizzata in esclusiva per Tom & Jerry è una linea pensata per gli appassionati di questi leggendari personaggi. Composta da un pigiama corto, un boxer, una t-shirt dallo stile vintage e un paio di pantofole, ogni capo riporta un dettaglio dei protagonisti dell’iconico cartone. Una collezione speciale che celebra la simpatia e l’energia senza tempo di Tom e Jerry.

 

Original Marines offre invece una capsule collection che si ispira al mondo streetwear, pensata per bambini che amano l’avventura e i giochi all’aria aperta. Le grafiche ispirate al mondo dei graffiti e dello skate, con fantasie all over di Tom & Jerry reinterpretate in versione supereroi per un look contemporaneo, perfetto per i piccoli che cercano ispirazione dal mondo dei grandi.

Infine, LC23 lancia una serie di capi a tema, che si inseriscono nella collezione LC23 SS25. T-shirt e felpe dal sapore vintage che riprendono vecchie stampe di Tom & Jerry. L’idea è quella di “ripescare” dall’armadio t-shirt o felpe degli anni ‘90 appartenenti ai guardaroba dei nostri genitori.

Segui tutte le novità e le iniziative sull’85° Anniversario di Tom & Jerry sui canali social @warnerbrositalia e rivivi le avventure dell’iconico duo sul canale YouTube @WBKidsItaliano.

One-Punch Man: La Stagione 3 si Avvicina! Aggiornamenti e Novità sull’Attesissima Continuazione dell’Anime

Dopo anni di attesa, finalmente i fan di One-Punch Man possono prepararsi al tanto atteso ritorno di Saitama e dei suoi compagni. La terza stagione dell’anime, che ha già suscitato un’ondata di entusiasmo sui social, promette di regalare emozioni fortissime e combattimenti mozzafiato, all’altezza delle aspettative generate dai capitoli precedenti. La pubblicazione del trailer ufficiale ha acceso ulteriormente l’attesa, dando al pubblico un assaggio di ciò che ci aspetta: battaglie epiche e un’estetica migliorata rispetto alla stagione precedente. Ma questa nuova stagione ha qualcosa in più da offrire? Scopriamolo insieme.

One-Punch Man ha sempre giocato con l’idea del supereroe invincibile, di quel protagonista che può abbattere chiunque con un solo pugno. Questo, però, non significa che la serie si limiti a presentare semplicemente combattimenti spettacolari, ma esplora anche temi più profondi legati alla solitudine e alla ricerca di emozioni. Saitama, il protagonista assoluto, è talmente potente che nulla sembra in grado di dargli una sfida degna di questo nome. La sua lotta interiore per trovare qualcuno che lo metta alla prova è il cuore pulsante della serie, una riflessione sulla noia che accompagna l’essere troppo forti, ma anche sul desiderio di riscoprire un senso di avventura e sfida. Eppure, nonostante la sua indiscutibile invincibilità, è chiaro che Saitama non è mai del tutto soddisfatto. E sarà proprio questa sua continua ricerca di un avversario che possa offrirgli una sfida genuina a portarci verso i momenti più adrenalinici della terza stagione.

Il trailer della nuova stagione ci offre uno spunto interessante: l’intensificarsi della minaccia rappresentata da Garou, il “mostro umano”, che sembra destinato a diventare il principale antagonista di questo nuovo capitolo. Garou, ex-eroe e ora nemico di coloro che un tempo considerava alleati, rappresenta una figura complessa, la cui evoluzione promette di arricchire ulteriormente la trama. Dopo essere stato catturato dall’Associazione dei Mostri, Garou risveglia finalmente il suo immenso potere, dando vita a uno scontro che si preannuncia esplosivo. Questo personaggio, con le sue motivazioni ambigue e la sua visione distorta della giustizia, incarna una delle sfide più affascinanti della serie. Non si tratta solo di un “cattivo” da sconfiggere, ma di una figura che riflette le contraddizioni del mondo di One-Punch Man, dove i confini tra eroi e mostri, giustizia e vendetta, si fanno sempre più labili.

In questo scenario, anche Genos, il fedele discepolo di Saitama, continua il suo percorso di crescita. Non solo un combattente formidabile, ma un personaggio profondamente umano, Genos rappresenta il contrasto perfetto con il suo maestro. Mentre Saitama cerca una sfida che lo faccia sentire vivo, Genos persegue instancabilmente il suo sogno di diventare più forte, di migliorarsi. Il suo cammino, segnato dal desiderio di superare i propri limiti, lo porterà a fronteggiare nemici sempre più potenti, con Garou che sembra essere una delle sfide più grandi. Sebbene Genos non possieda la stessa invincibilità del suo maestro, il suo viaggio lo rende uno dei personaggi più interessanti della serie, simbolo di determinazione e sacrificio.

Inoltre, come già accaduto nelle stagioni precedenti, l’Associazione dei Mostri gioca un ruolo fondamentale. Non è solo un gruppo di cattivi, ma una forza che mette alla prova gli eroi e li costringe a evolversi, a formare alleanze e a confrontarsi con i propri limiti. La tensione tra eroi e mostri raggiunge nuove vette, con scontri sempre più epici e sfide che sembrano sfidare le leggi stesse della realtà. Con nemici sempre più potenti, la Hero Association è costretta a mettersi alla prova come mai prima d’ora.

Garou, come accennato, è destinato a essere uno degli antagonisti principali di questa stagione. La sua evoluzione, il suo passaggio da eroe a “mostro umano”, lo rende una figura ancora più complessa e inquietante. Non è solo il nemico da battere, ma il riflesso di tutte le contraddizioni che animano l’universo di One-Punch Man: un mondo dove il concetto di giustizia è relativo, dove il bene e il male si confondono, e dove ogni personaggio è costretto a fare i conti con le proprie scelte.

Con l’uscita della terza stagione, prevista per la fine del 2025, l’attesa è finalmente giunta al termine. Sebbene la data ufficiale non sia ancora stata rivelata con precisione, l’entusiasmo dei fan è palpabile. L’annuncio che la serie sarà protagonista al prossimo AnimeJapan 2025 fa presagire nuovi aggiornamenti, e i fan non vedono l’ora di scoprire i dettagli dei nuovi episodi. I combattimenti, come sempre, saranno il fulcro, ma non mancheranno anche momenti di introspezione, di crescita e di sfide morali. La storia di Saitama e dei suoi alleati è destinata a continuare, e con essa la lotta tra il potere assoluto e la ricerca di un senso più profondo.

L’attesa è stata lunga, ma ora sembra che il ritorno di One-Punch Man sarà un evento da non perdere. E se siete tra coloro che non vedono l’ora di tuffarsi di nuovo in questo mondo di battaglie epiche, colpi di scena e riflessioni sulla solitudine e il potere, è il momento di prepararsi. La terza stagione si preannuncia come un altro capitolo memorabile in una saga che ha già lasciato il segno.

“Il Set LEGO® Ideas River Steamboat: Un Capolavoro di Storia e Creatività”

LEGO Group ha appena svelato una delle sue novità più affascinanti per il 2025: il set LEGO® Ideas River Steamboat, una creazione che farà felici gli appassionati di storia, navigazione e naturalmente LEGO. Disponibile dal 10 aprile 2025, questo modello intricatamente dettagliato nasce dalla creatività di un fan designer, Aaron Hall, che ha condiviso la sua passione per i battelli a vapore con il mondo intero attraverso la piattaforma LEGO Ideas.

Aaron, residente in Illinois, ha dichiarato che la sua passione per le barche LEGO è iniziata da giovane, grazie al set Black Seas Barracuda (#6285), un classico delle navi pirata LEGO che lo aveva affascinato con il suo sartiame. Crescendo lungo il fiume Mississippi, il suo interesse per le barche a pale è diventato il punto di partenza per creare questo magnifico modello di battello a vapore. E così, dopo una meticolosa ricerca e una selezione accurata degli elementi LEGO più adatti, Aaron ha dato vita a un set che non solo riproduce fedelmente il fascino dei battelli a vapore, ma lo fa in modo che i costruttori possano apprezzare ogni dettaglio, immergendosi in un’esperienza di costruzione appagante e coinvolgente.

Il set LEGO® Ideas River Steamboat, che si compone di ben 4.090 pezzi, cattura l’autenticità del battello a vapore, con una serie di dettagli funzionali e scenografici che lo rendono una vera e propria opera d’arte. Il modello include una pagaia funzionante che si muove grazie a un motore a “vapore”, un timone attivato dalla ruota della nave, e ponti rimovibili che permettono di esplorare ogni angolo di questa magnifica imbarcazione. L’esperienza di costruzione è arricchita dalle istruzioni digitali fornite tramite l’app LEGO Builder, che guida passo dopo passo i costruttori, migliorando l’interazione con il modello.

Il battello, ispirato ai classici battelli a vapore fluviali, si presenta come una nave ristrutturata per i tour di intrattenimento, completa di un museo delle macchine a vapore, una timoneria dettagliata, la cabina dell’equipaggio, un ristorante e persino una cucina sul ponte della caldaia. Ogni livello della nave è ricco di dettagli, dai saloni eleganti al palco musicale, rendendo questo set un pezzo da esposizione perfetto per ogni casa o ufficio.

Il set sarà disponibile per l’accesso anticipato il 7 aprile 2025 per i LEGO Insider, e dal 10 aprile sarà aperto a tutti i clienti su LEGO.com/RiverSteamboat e nei LEGO Store. Il prezzo di vendita è di € 329,99 / £ 289,99 / $ 329,99, ma c’è di più: tra il 7 e il 13 aprile, tutti gli Insider che acquisteranno il set riceveranno in omaggio la LEGO Amelia Ticket Booth, un’ulteriore piccola chicca LEGO per completare l’esperienza tematica.

Con questo nuovo set, LEGO non solo celebra il design e la creatività, ma porta alla luce anche un pezzo di storia, offrendo ai fan un’esperienza che va oltre il semplice montaggio dei mattoncini. Il LEGO® Ideas River Steamboat è una testimonianza di come una passione possa trasformarsi in una creazione che affascina, educa e intrattiene. Che si tratti di un collezionista o di un appassionato di storia e tecnologia, questo set è destinato a diventare un must-have per ogni fan LEGO.

Kingdom Come: Deliverance II – Quando il Realismo Cede il Passo al Divertimento (e Meno Male!)

Quando Kingdom Come: Deliverance debuttò nel 2018, divise l’opinione pubblica videoludica con la sua ossessione per il realismo storico. Da un lato, un’opera magistrale di ricostruzione medievale; dall’altro, un’esperienza a tratti ostica, con meccaniche di sopravvivenza che rendevano ogni scontro una lotta non solo contro i nemici, ma anche contro le proprie limitazioni. Ora, Warhorse Studios torna con un sequel che fa un passo indietro sulla simulazione per abbracciare un approccio più accessibile, senza per questo tradire l’anima autentica della serie.

Un nuovo equilibrio tra realismo e giocabilità

Kingdom Come: Deliverance II non ha snaturato la sua identità, ma ha saputo limare gli spigoli più ruvidi del suo predecessore. La parola d’ordine è accessibilità, senza sacrificare il fascino di un mondo medievale credibile. Il sistema di combattimento, ad esempio, è stato reso più intuitivo e meno punitivo: se nel primo capitolo un errore poteva decretare la morte in pochi istanti, ora il gameplay risulta più fluido e gratificante. Anche l’interfaccia, pur mantenendo una complessità non indifferente, è stata migliorata per rendere la gestione dell’inventario e delle abilità meno macchinosa.

L’intelligenza artificiale, tuttavia, rimane un elemento discutibile: i nemici alternano momenti di furbizia strategica a ingenuità sconcertanti, lasciando spazio a espedienti che possono facilitare troppo certi scontri. L’economia di gioco, inoltre, tende a sbilanciarsi rapidamente: il loot abbondante trasforma il giocatore in un ricco mercenario medievale nel giro di poche ore, il che potrebbe ridurre la sensazione di progressione.

Una storia coinvolgente e un mondo vivo

Ciò che rende Kingdom Come: Deliverance II un’esperienza straordinaria è la sua narrazione. La Boemia del XV secolo prende vita attraverso personaggi memorabili e dialoghi ben scritti, capaci di far sorridere e riflettere. Il protagonista, Henry, torna al centro della vicenda, stavolta in un viaggio ancora più ampio e stratificato. Sebbene la trama principale sia autoconclusiva e accessibile anche ai neofiti, chi ha giocato il primo titolo troverà numerosi rimandi e sviluppi coerenti con la storia originale.

Le scelte del giocatore influenzano il mondo di gioco, con NPC e missioni che reagiscono in modo dinamico. Sebbene alcune decisioni conducano inevitabilmente a un punto prestabilito, il percorso per arrivarci è plasmato dall’approccio personale del giocatore, rendendo ogni partita unica.

Un mondo più grande e dettagliato

L’ambientazione di Kingdom Come: Deliverance II raddoppia la sua estensione rispetto al primo capitolo, suddividendosi tra il “Paradiso Boemo” e la città mineraria di Kutná Hora. La fedeltà storica rimane un punto di forza, grazie alla collaborazione con esperti e l’uso di tecnologie avanzate, come il motion capture facciale e stunt rider per le scene a cavallo. L’introduzione di nuove armi, tra cui balestre e persino rudimentali armi da fuoco, amplia ulteriormente le possibilità strategiche in combattimento.

Un titolo ambizioso con un futuro promettente

Kingdom Come: Deliverance II arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC il 4 febbraio 2025, disponibile in tre edizioni: Standard, Gold (con tre DLC inclusi) e Collector’s, arricchita da gadget esclusivi. Warhorse Studios, che ha raddoppiato il suo team di sviluppo, punta a offrire un’esperienza più rifinita e longeva, con una campagna principale che promette tra le 80 e le 100 ore di gioco.

Verdetto finale: imperfetto, ma irresistibile

Kingdom Come: Deliverance II non è privo di difetti. Alcune meccaniche possono ancora risultare macchinose, l’intelligenza artificiale lascia spazio a miglioramenti e l’economia di gioco potrebbe essere più bilanciata. Tuttavia, l’immersione nella Boemia medievale, la profondità della narrazione e la libertà offerta al giocatore compensano ampiamente queste imperfezioni. Se il primo capitolo vi ha affascinato, questo sequel saprà conquistarvi con il suo mix di autenticità storica e maggiore fluidità di gioco. Kingdom Come: Deliverance II è pronto a trasportarci di nuovo nel Medioevo, e questa volta l’esperienza sarà ancora più coinvolgente.

Streghe, stregoni e “caccia alle streghe”: un viaggio tra storia, folklore e linguaggio (con un pizzico di nerd culture)

“Le streghe son tornate!” 📢 Quante volte abbiamo sentito questa frase, spesso usata a sproposito nei media italiani. Ma cosa significa davvero? E perché questa ossessione per le streghe? 🤔

Un cliché (sbagliato) tutto italiano 🇮🇹

L’espressione “caccia alle streghe” è diventata un luogo comune abusato nel giornalismo, nella politica e sui social network. Ma il suo significato originale è ben diverso da quello che gli viene attribuito oggi. 🧐

Dalla storia al linguaggio comune 📚

Storicamente, la “caccia alle streghe” si riferisce a un periodo ben preciso, tra il tardo Medioevo e l’Età Moderna in Europa, durante il quale persone (soprattutto donne) furono perseguitate e spesso condannate a morte con l’accusa di stregoneria. 🧙‍♀️🔥

Oggi, l’espressione ha assunto un significato specifico: indica la ricerca di capri espiatori sulla base di accuse infondate o pretestuose. Un cliché che viene utilizzato in diversi contesti, dalla cronaca (politica, rosa, sportiva…) alla cultura pop. 🎭

Perché l’Italia è così “ossessionata” dalle streghe? 🤷‍♀️

Curiosamente, l’Italia è stata storicamente meno coinvolta nella “caccia alle streghe” rispetto ad altri paesi europei. 🇮🇹 Eppure, il cliché è molto radicato nel nostro immaginario collettivo. 🤔

La medievista Marina Montesano spiega che l’Inquisizione, in Italia, ha frenato la psicosi antistregonica, che invece si è diffusa maggiormente in altri contesti. ⛪

Un fenomeno culturale e linguistico 🗣️

L’uso frequente dell’espressione “caccia alle streghe” nei media italiani è un fenomeno culturale e linguistico. 🤯

È un cliché che fa leva su emozioni forti e che viene utilizzato per vari scopi: sensazionalismo, polarizzazione, manicheismo, vittimismo… 🎭

Streghe “pop” 🎬

Le streghe sono tornate (o meglio, non se ne sono mai andate) anche nella cultura pop: film, serie TV, libri, fumetti… 🧙‍♀️ Un immaginario che si arricchisce di nuove figure e significati, spesso lontani dalla realtà storica. 📚🎬

Cosa impariamo da tutto questo? 🤔

L’uso (e l’abuso) dell’espressione “caccia alle streghe” ci insegna come i cliché possono distorcere la realtà storica e culturale. 🧐

È importante conoscere il vero significato delle parole che usiamo, per evitare di cadere in generalizzazioni e semplificazioni. 📢

E tu, cosa ne pensi?

Hai mai sentito parlare di “caccia alle streghe”? Conoscevi il vero significato di questa espressione? 🤔

Raccontaci la tua nei commenti! 👇

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“I Pionieri dell’Ignoto”: Un’Avventura Storica tra Mistero e Steampunk

Il 28 febbraio, i lettori appassionati di avventura e mistero potranno immergersi in una leggendaria ed entusiasmante storia, grazie alla nuova edizione I Pionieri dell’Ignoto, il graphic novel edito da Bonelli. Con soggetto e sceneggiatura di Stefano Vietti e i disegni e la copertina di Alessandro Bignamini, questo albo promette di catturare l’immaginazione di chi è alla ricerca di storie che mescolano avventura, mistero e un pizzico di fantascienza: un’indimenticabile esperienza narrativa che mescola la Londra vittoriana con il fascino dell’ignoto.

Ambientato nella Londra del 1882, il fumetto ci trasporta in una città misteriosa e carica di segreti, dove ogni vicolo e ogni angolo sembrano nascondere storie di potere e intrighi. In un’atmosfera che richiama le atmosfere più affascinanti della narrativa storica e steampunk, la trama si sviluppa attorno a Jack Gordon, capitano dei Royal Highlanders, che intraprende un’avventura lungo il fiume Nilo per rintracciare Reginald Stockwood, un archeologo scomparso durante una spedizione alla ricerca di una valle perduta. Ma questo viaggio non sarà solo un’impresa fisica, bensì una vera e propria esplorazione nei meandri più oscuri della Storia e delle forze occulte che la muovono.

Vietti, che ci ha abituato a racconti ricchi di avventura con “Dragonero”, si spinge qui in un territorio ancora più affascinante, quello dell’avventura storica, creando una trama che richiama le opere di autori classici come Emilio Salgari, Jules Verne e H.G. Wells. Il suo Jack Gordon è un eroe che non si ferma davanti a nulla pur di portare a termine la sua missione, ma a un certo punto la sua ricerca si trasforma in una riflessione più profonda sulle forze in gioco nel mondo. Le sue avventure, sebbene ancorate a un contesto storico ben preciso, si spingono ben oltre i confini fisici, dando vita a una trama che incanta tanto per la sua profondità quanto per la sua spettacolarità.

Il graphic novel non si limita a esplorare un solo tema, ma intreccia vari filoni narrativi. Se da un lato troviamo l’avventura pura, con scontri mozzafiato e inseguimenti attraverso terre inesplorate, dall’altro la storia è costellata di enigmi e misteri che portano alla luce segreti sepolti nel tempo. Non mancano, poi, personaggi carismatici e ben delineati che arricchiscono la trama. Annabelle Stockwood, con la sua irresistibile “chiamata all’avventura”, diventa una guida per Gordon nel suo viaggio e un punto fermo in una storia che alterna alleanze e tradimenti. Al fianco di Jack si schierano alleati come Rashid e Kirbekan, pronti a fronteggiare le difficoltà, ma anche nemici temibili come Lord Clock e i suoi spietati emissari. I vari antagonisti sono dipinti come ombre minacciose che si stagliano contro la luce dell’avventura, ognuno con le proprie motivazioni e con un ruolo fondamentale nella crescita del protagonista.

Ma non è solo la trama a colpire, bensì anche l’ambientazione e lo stile visivo. Alessandro Bignamini, con i suoi disegni, riesce a trasportare il lettore in un mondo vivo e pulsante. La sua capacità di dare vita alla Londra vittoriana, così come alle terre sconosciute dell’Africa, è straordinaria. Le sue tavole, ricche di dettagli e con un sapore cinematografico, donano al fumetto un aspetto epico, rendendo ogni scena un’opera d’arte visiva che si fonde perfettamente con la narrazione. La scelta di uno stile fresco e moderno, ma intriso di quella tradizione fumettistica che rimanda a eroi come Tex e Zagor, fa sì che ogni singola pagina sia una vera e propria immersione in un mondo che appare tanto reale quanto affascinante.

A livello tematico, “I Pionieri dell’Ignoto” si distingue per l’abilità di Vietti nel mescolare la storia con la fantascienza, ma senza mai perdere di vista la forza narrativa del contesto storico. L’elemento steampunk è presente, ma non invasivo; si inserisce nel racconto in modo naturale, come un frutto delle invenzioni tecnologiche dell’epoca, senza mai sovrastare le fondamenta storiche della trama. L’invenzione tecnologica si mescola con l’esplorazione, la ricerca e il mistero, rendendo l’intera esperienza di lettura un viaggio che abbraccia tanto il passato quanto il futuro.

“I Pionieri dell’Ignoto” è un’opera che appassionerà tanto gli amanti delle storie di avventura storica quanto i lettori più appassionati di fantascienza. È un racconto che sa come emozionare, come stimolare la curiosità e, soprattutto, come sorprendere il lettore, mantenendo alta l’attenzione per tutta la durata della lettura. La fusione di tradizione e innovazione, unita alla forza visiva e narrativa, fa di questo graphic novel una delle uscite più attese del panorama fumettistico italiano.

Se amate le grandi avventure, i misteri da svelare e un po’ di steampunk, “I Pionieri dell’Ignoto” è un titolo che non dovete assolutamente perdere. Un viaggio che promette di restare nel cuore degli appassionati di fumetti per molto tempo, un’opera che, senza dubbio, lascia il segno.