Il 13 marzo 2025 segnerà il grande ritorno de La Ruota del Tempo su Prime Video con il debutto della terza stagione, un attesissimo capitolo che promette di ampliare ulteriormente l’universo fantasy creato da Robert Jordan. La serie, che ha già conquistato il cuore dei fan di tutto il mondo, è co-prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios. In questa nuova stagione, la battaglia tra Luce e Oscurità si intensifica, mettendo alla prova i suoi eroi e portando gli spettatori in un vortice di emozioni e colpi di scena. La serie vanta un cast straordinario, con Rosamund Pike nei panni di Moiraine Damodred, Daniel Henney come al’Lan Mandragoran, e Josha Stradowski nei panni di Rand al’Thor. A loro si aggiungono Zoë Robins, Madeleine Madden, Natasha O’Keeffe e molti altri talentuosi attori che daranno vita ai personaggi più amati della saga.
La terza stagione si preannuncia come una delle più spettacolari, grazie a un cast che si arricchisce di nuovi, intriganti personaggi. I misteriosi Aiel, popolo leggendario con tradizioni antiche e segreti sconvolgenti, si uniscono alla compagnia, portando una ventata di novità e tensione nell’equilibrio precario che regna nel mondo delle Terre Occidentali. Se pensate di conoscere già tutti i segreti della saga, vi aspettano nuove sorprese che ribalteranno le vostre certezze.
Il protagonista Rand al’Thor, il Drago Rinato, affronta uno dei momenti più difficili della sua lotta interiore. La sua connessione con l’Oscurità diventa sempre più pericolosa, corrompendo la sua mente e allontanandolo dai suoi alleati. La domanda che tutti si pongono è se riuscirà a resistere alla tentazione delle Tenebre e mantenere la sua promessa di salvare il mondo. Rand è chiamato a compiere scelte cruciali che influenzeranno il destino delle Terre Occidentali.ù
La relazione tra Moiraine Damodred, la potente Aes Sedai interpretata da Rosamund Pike, e la giovane Egwene al’Vere si sviluppa in modo inaspettato. Le due donne, storicamente divise da divergenze politiche e ideologiche, si troveranno a dover unire le forze per fronteggiare una minaccia comune che mette a rischio la stabilità della Torre Bianca. In un mondo dove le Aes Sedai sono divise e i conflitti interni minacciano di scatenare una guerra civile, Moiraine e Egwene dovranno cercare di ricomporre le fila e preservare l’unità.
Le terre di Rand e le nuove minacce
La trama della terza stagione si ispira principalmente al quarto libro della saga di Jordan, L’ascesa dell’ombra (The Shadow Rising), un capitolo amatissimo dai fan che espande ulteriormente l’universo de La Ruota del Tempo. La stagione ci porterà in nuove, affascinanti regioni e città delle Terre Occidentali, tra cui i deserti vasti e inospitali della Triplice Terra, la pericolosa città portuale di Tanchico, e la mistica città di Rhuidean, dove Rand e Moiraine scopriranno rivelazioni che segneranno per sempre le loro vite.
Nel frattempo, un altro protagonista della saga, Perrin Aybara, intraprenderà un viaggio che lo cambierà radicalmente. Le sue scelte saranno determinanti per il corso degli eventi e lo porteranno ad affrontare le sue paure e a scoprire il suo vero destino. La stagione promette di esplorare in modo profondo i legami tra i personaggi e il loro sviluppo interiore.
Cosa aspettarsi da questa nuova stagione
La Ruota del Tempo non deluderà i fan: magia, battaglie epiche, intrighi politici e rivelazioni sorprendenti sono solo alcuni degli ingredienti che la serie ci riserva. Se siete appassionati di fantasy e non volete perdervi l’evoluzione di questo mondo ricco e complesso, la terza stagione è imperdibile. La serie continua a essere fedele ai libri di Robert Jordan, mantenendo intatto il fascino delle opere originali, ma con l’aggiunta di elementi nuovi che arricchiscono ulteriormente la narrazione.
Inoltre, Prime Video ha confermato il ritorno dei #WOTWednesdays, un appuntamento settimanale con i fan della serie, che offrirà anteprime esclusive, curiosità e approfondimenti sul mondo de La Ruota del Tempo. Un’occasione unica per immergersi ancora di più nell’universo di Rand, Moiraine e degli altri protagonisti. Tutti gli episodi delle prime due stagioni de La Ruota del Tempo sono disponibili in esclusiva su Prime Video in oltre 240 paesi e territori, con doppiaggio e sottotitoli in diverse lingue. La serie ha già raggiunto un successo straordinario, con la prima stagione che ha segnato il debutto più grande di una serie Original nella storia di Prime Video, raccogliendo più di 100 milioni di spettatori in tutto il mondo. La seconda stagione, inoltre, ha ricevuto il riconoscimento di Certified Fresh su Rotten Tomatoes, a testimonianza del successo di critica.
Se sei un fan del fantasy, non puoi assolutamente perderti la terza stagione de La Ruota del Tempo. Preparati a vivere una nuova, indimenticabile avventura nel mondo creato da Robert Jordan, tra magia, battaglie e un destino che continua a girare senza sosta.
Nel mondo di Dungeons & Dragons (D&D), c’è un’ambientazione che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati: Forgotten Realms. Questo iconico mondo fantasy è pronto a fare il suo debutto in una nuova serie live-action su Netflix, alimentando l’attesa tra i fan della celebre saga. Secondo quanto riportato da Deadline, il progetto vedrà la produzione di Shawn Levy, noto per il suo lavoro su Stranger Things, e la regia di grandi successi come Deadpool e Wolverine. A completare il team creativo ci sarà Drew Crevello come showrunner, affiancato dalla collaborazione di Hasbro Entertainment.
La serie Forgotten Realms non sarà legata al recente film Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves, ma si concentrerà su uno degli ambienti più apprezzati nell’universo di D&D, portando alla luce una narrazione ricca di magia, avventura e mistero. La scelta di Netflix, casa di produzioni di successo come Stranger Things, non è affatto casuale, dato che la serie ha messo in luce l’importanza del gioco di ruolo Dungeons & Dragons nel panorama della cultura pop moderna.
Ma cos’è esattamente Forgotten Realms e perché è così speciale per i fan di Dungeons & Dragons?
Forgotten Realms è una delle ambientazioni più famose nel mondo di D&D, creata dal game designer Ed Greenwood nel lontano 1967. Inizialmente concepita per raccontare le sue storie d’infanzia, l’ambientazione è cresciuta nel tempo fino a diventare una delle fondamenta del gioco di ruolo più famoso al mondo. Il nome “Forgotten Realms” evoca l’immagine di un mondo misterioso e affascinante, un mondo dove la magia è reale e creature incredibili abitano terre pericolose e straordinarie.
La trama ruota attorno al concetto di un mondo fantastico – Faerûn, che rappresenta il continente principale – un luogo popolato da umani, elfi, nani, orchi, goblin e una varietà di creature straordinarie. Il mondo di Forgotten Realms ha una connessione segreta con la nostra Terra, un legame che nel corso dei secoli è stato dimenticato dagli abitanti del nostro pianeta, da qui il nome “Forgotten Realms” (Regni Perduti). Questo scenario avvolge il pubblico in una storia di avventura e mistero, dove le divinità e le forze sovrannaturali giocano un ruolo fondamentale.
Nel corso degli anni, Forgotten Realms ha conosciuto un’enorme popolarità grazie a una serie di romanzi scritti da autori celebri come R. A. Salvatore, che hanno contribuito a espandere la lore di questo mondo magico. I suoi libri hanno catturato l’immaginazione di lettori di tutto il mondo, portando nuovi fan verso il gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Ma non solo libri: numerosi videogiochi come Baldur’s Gate, Icewind Dale, Neverwinter Nights e Pool of Radiance sono ambientati in questo mondo, rendendo Forgotten Realms un vero e proprio pilastro della cultura geek.
La serie Netflix, che prende il nome proprio dall’ambientazione, esplorerà i territori di Faerûn, ambientando la sua trama in un mondo pieno di magia, divinità e battaglie epiche. Non si conoscono ancora molti dettagli sulla trama, ma è probabile che la serie segua le vicende di eroi o gruppi di avventurieri mentre esplorano terre sconosciute e affrontano minacce potenti.
Il fatto che la serie venga prodotta da Shawn Levy, che ha contribuito al successo di Stranger Things – dove Dungeons & Dragons ha avuto un ruolo centrale – fa sperare i fan in un progetto che sappia rendere omaggio alla ricca mitologia del mondo di Forgotten Realms. Inoltre, l’interesse crescente per i giochi di ruolo e per le serie fantasy di successo, rende il momento perfetto per l’adattamento di questa ambientazione leggendaria.
Anche se non è ancora stata annunciata una data ufficiale di uscita, è probabile che i fan dovranno aspettare fino al 2026 prima di poter vedere Forgotten Realms in azione su Netflix. Tuttavia, l’attesa sarà sicuramente ripagata con una serie che promette di portare il mondo di Dungeons & Dragons in una nuova dimensione, mescolando avventura, magia e i classici temi fantasy che hanno affascinato generazioni di appassionati. Se siete amanti del fantasy e dei mondi di Dungeons & Dragons, questa serie rappresenta una delle uscite più attese del prossimo futuro.
Non resta che attendere ulteriori dettagli, ma una cosa è certa: Forgotten Realms è destinata a diventare una delle pietre miliari della televisione fantasy.
La terza stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere si prepara a tornare sugli schermi, e l’attesa tra i fan della Terra di Mezzo è alle stelle. Nonostante le opinioni contrastanti sulla seconda stagione, la serie rimane una delle produzioni più ambiziose mai realizzate per la televisione, grazie a un budget colossale e a una costruzione meticolosa di un mondo ricco di mitologia e storia. Il viaggio nella Seconda Era della Terra di Mezzo continua, e questa nuova stagione promette di portare il pubblico ancora più vicino agli eventi che cambieranno il destino di Arda per sempre.
Sin dalla sua prima stagione, Gli Anelli del Potere ha affrontato la difficoltosa sfida di adattare un periodo della mitologia tolkieniana che, pur essendo fondamentale, è stato meno esplorato nei libri rispetto alla Terza Era. Se la prima stagione si è concentrata principalmente sulla costruzione dell’universo narrativo e la seconda ha introdotto elementi più dinamici e conflittuali, la terza sembra destinata a entrare nel vivo degli eventi che segneranno il futuro della Terra di Mezzo. Con l’ascesa del male e le macchinazioni di Sauron che si fanno sempre più evidenti, il tono della serie potrebbe farsi ancora più oscuro e drammatico.
Le riprese della terza stagione prenderanno il via questa primavera e, per la prima volta, si sposteranno dalla Nuova Zelanda agli Shepperton Studios nel Regno Unito. Questo cambio di ambientazione potrebbe avere un impatto sia sullo stile visivo che sull’atmosfera della serie, ma considerando l’incredibile livello di dettaglio scenografico visto finora, c’è da aspettarsi che la qualità rimanga altissima. Dietro la macchina da presa, torneranno Charlotte Brändström, che assumerà anche il ruolo di executive producer, e Sanaa Hamri, che ha già diretto episodi della seconda stagione. A loro si unirà Stefan Schwartz, nome di spicco nel mondo delle serie TV grazie al suo lavoro su The Boys, The Walking Dead e Luther. Un team di registi di grande esperienza, pronto a dare forma a una nuova fase dell’epopea della Seconda Era.
L’impatto della serie sul pubblico è innegabile. Con oltre 170 milioni di spettatori in tutto il mondo, Gli Anelli del Potere è diventata una delle colonne portanti di Prime Video, una serie capace di attirare sia gli amanti dell’universo tolkieniano sia coloro che si avvicinano per la prima volta a queste storie. Nonostante le critiche rivolte alla scrittura e ad alcune scelte narrative, la serie continua a dimostrare un’ambizione fuori dal comune, cercando di espandere il mondo di Tolkien in modi inediti e visivamente spettacolari.
Tra i momenti più attesi della terza stagione c’è sicuramente l’evoluzione di Galadriel, interpretata da Morfydd Clark. Il suo viaggio, finora segnato da una costante lotta contro il male, si intreccerà inevitabilmente con il destino di Lothlórien. La scelta di rendere il personaggio più impulsivo e battagliero rispetto alla sua controparte letteraria ha diviso i fan, ma potrebbe rivelarsi fondamentale per mostrare la sua crescita verso la figura maestosa che conosciamo nei romanzi e nei film di Peter Jackson.Altrettanto cruciale sarà la caduta di Númenor, uno degli eventi più epici della mitologia tolkieniana. La serie ha già gettato le basi per questa tragedia, mostrando la crescente corruzione di Ar-Pharazôn e il suo desiderio di sfidare i Valar. La distruzione dell’isola, evento che ricorda da vicino il mito di Atlantide, segnerà un punto di svolta nella storia, ponendo le basi per la guerra tra Sauron e gli ultimi alleati degli Elfi e degli Uomini.E poi, ovviamente, c’è Sauron. La sua rappresentazione nella serie è stata finora piuttosto controversa, con una versione più umana e meno minacciosa rispetto a quella che molti si aspettavano. Tuttavia, con la terza stagione, potremmo assistere alla sua trasformazione definitiva nel Signore Oscuro che conosciamo. La forgiatura dell’Unico Anello sarà probabilmente uno degli eventi centrali della nuova stagione, con tutte le conseguenze che ne deriveranno per i popoli liberi della Terra di Mezzo.
Amazon ha già confermato che la serie seguirà un arco narrativo di cinque stagioni, per un totale di circa 50 ore di contenuti. La sfida più grande per gli autori rimane quella di bilanciare la fedeltà all’opera originale con la necessità di costruire una narrazione accessibile e avvincente per il grande pubblico. La Seconda Era è un periodo meno dettagliato rispetto alla Terza, e questo ha concesso agli autori una certa libertà creativa, che non sempre ha incontrato il favore degli appassionati più puristi. Tuttavia, il successo della serie dimostra che il fascino della Terra di Mezzo è più vivo che mai, e che c’è un pubblico pronto a immergersi ancora una volta nelle sue storie.
Per quanto riguarda la data di uscita, fonti vicine alla produzione suggeriscono che la terza stagione potrebbe debuttare tra l’estate e l’autunno del 2026. Un’attesa lunga, ma comprensibile se si considerano la portata della produzione e la necessità di effetti visivi straordinari. Se le promesse verranno mantenute, ci troveremo di fronte a una stagione carica di momenti epici, in grado di portare la serie verso un climax spettacolare.
Nonostante le critiche e le inevitabili controversie che accompagnano un’opera di questa portata, Gli Anelli del Potere ha dimostrato di avere una visione ambiziosa e la volontà di ridefinire gli standard della televisione fantasy. Se la terza stagione riuscirà a costruire su queste basi, potremmo trovarci di fronte a uno degli eventi televisivi più significativi degli ultimi anni. La Terra di Mezzo ha ancora molte storie da raccontare, e i fan sono pronti a seguirle fino alla fine.
Gli Elfkins stanno per tornare sul grande schermo! Dopo il successo di “Elfkins – Missione Best Bakery”, la regista Ute von Münchow-Pohl riporta in vita le avventure di questi piccoli aiutanti magici con “Elfkins – Missione Gadget”, in uscita nei cinema italiani il 13 marzo 2025. Questa volta, la protagonista Elfie dovrà affrontare un’avventura senza precedenti, che la porterà a scoprire un clan di gnomi super tecnologici e a mettere in discussione tutto ciò in cui crede.La leggenda degli Elfkins affonda le sue radici nella tradizione popolare tedesca: noti anche come Heinzelmännchen, questi esseri magici vivono nascostamente tra gli umani, aiutandoli nelle faccende quotidiane a patto di non essere mai scoperti. Già nel primo film, Elfie aveva dimostrato un animo ribelle e il desiderio di trovare un nuovo scopo per la sua esistenza. In “Elfkins – Missione Gadget”, la sua sete di avventura la porterà ben oltre i confini della tradizione.
Elfie vive con il suo clan nella mansarda di una pasticceria a Colonia, uscendo solo di notte per aiutare segretamente gli umani. Tuttavia, la monotonia della vita tra le mura del laboratorio le sta stretta, e il destino le offre ben presto un’opportunità inaspettata. Durante una delle sue esplorazioni notturne, si imbatte in Bo, un Elfkin proveniente da un altro clan, che utilizza sofisticati gadget tecnologici per compiere audaci furti. Bo appartiene a una banda di Elfkins High Tech di Vienna, che hanno abbandonato l’antica tradizione dell’assistenza agli umani per dedicarsi a un’esistenza all’insegna del divertimento e delle marachelle.
Affascinata dal mondo di Bo e dei suoi amici, Elfie decide di unirsi a loro, ma il suo ingresso nel gruppo scatena tensioni tra i due clan, che non si parlano da più di 250 anni. Nel frattempo, la determinata poliziotta Lansky e il suo astuto gatto Polipette si mettono sulle tracce degli Elfkins, pronti a rivelare la loro esistenza al mondo intero. Elfie e Bo dovranno unire le forze per sfuggire alla polizia e, soprattutto, per cercare di ricucire il legame spezzato tra i loro popoli, trovando un equilibrio tra tradizione e innovazione.
“Elfkins – Missione Gadget” è un film che gioca abilmente con il contrasto tra magia e tecnologia, offrendo una storia coinvolgente che riesce a intrattenere e far riflettere. Ute von Münchow-Pohl dimostra ancora una volta la sua capacità di creare un universo colorato e dinamico, arricchito da un ritmo serrato e da personaggi irresistibili. Il film bilancia momenti d’azione spettacolari con situazioni comiche esilaranti, ma non manca di affrontare tematiche importanti come il cambiamento, l’amicizia e la necessità di superare i conflitti del passato.
Il cast di doppiaggio originale è ricco di talento, con voci che danno vita a personaggi indimenticabili. Tra i nomi di spicco troviamo Hilde Dalik, Dave Davis, Siham El-Maimouni, Annette Frier, Jella Haase, Lina Philine Haase, Sophia Heinzmann, Michaela Kametz, Inga Sibylle Kuhne, Paul Pizzera, Michael Ostrowski, Cesar Sampson, Leon Seidel e Julia von Tettenborn. Le loro interpretazioni aggiungono profondità e carisma ai protagonisti, garantendo un’esperienza cinematografica ancora più coinvolgente.
“Elfkins – Missione Gadget” si preannuncia come una delle pellicole d’animazione più divertenti e avvincenti della stagione. Con una grafica curata nei minimi dettagli, una narrazione ricca di colpi di scena e un messaggio universale sulla convivenza tra diverse visioni del mondo, il film saprà conquistare spettatori di tutte le età. Se siete alla ricerca di un’avventura magica, emozionante e dal tocco high-tech, segnatevi la data: il 13 marzo 2025 gli Elfkins torneranno al cinema, pronti a sorprendere ancora una volta con la loro irresistibile energia!
Domenica 16 febbraio 2025, dalle 10:00 alle 18:00, la città di Schio (VI) ospiterà una nuova attesa edizione di “Schio Cosplay & Games” un evento imperdibile per tutti gli appassionati di cosplay, giochi da tavolo, videogiochi, fumetti e tanto altro. Il tutto avrà luogo presso lo Spazio Shed, in Via Pasubio 99, un’area che si trasformerà in un punto di riferimento per un’intera giornata all’insegna del divertimento e della cultura nerd. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, creando l’opportunità di vivere una giornata unica, ricca di sorprese, tornei e incontri con appassionati, collezionisti e creativi.
Schio Cosplay & Games è stato pensato per dare visibilità ai negozi locali e alle associazioni della zona, permettendo loro di farsi conoscere e promuovere le loro attività. Non solo spazio per il commercio, ma anche per il divertimento di grandi e piccini, che potranno immergersi in un mondo di giochi, mostre e incontri con gli hobbisti più appassionati. La fiera ospiterà infatti una mostra mercato, dove i partecipanti troveranno bancherelle ricche di action figure, videogiochi, retrogames, giochi da tavolo, fumetti e molto altro ancora. Tra i protagonisti della giornata ci saranno realtà locali come Il Colore del Grano, DungeonStore Vicenza, Maniacs Shop, Ciak Store, Lunar Bunny e Borsato Chiara Artist, ma non solo: sono in arrivo anche tante altre sorprese e partecipazioni.
Numerose associazioni culturali, fumettisti, collezionisti e appassionati di giochi da tavolo e giochi di ruolo arricchiranno l’offerta dell’evento, proponendo dimostrazioni, tornei e sessioni di gioco. Tra le presenze confermate ci sono realtà come Breganze Comics, Gundam Club Italia Base Luna 2, ZV3D Stampa 3D, Antique Laboratory Cosplay e Associazione Fate per Gioco, a dimostrazione del grande fermento culturale che questa giornata saprà offrire. Gli amanti del Soft Air potranno anche scoprire Soft Air ASD Tacoma, mentre gli appassionati di fotografia potranno immortalare i momenti più emozionanti grazie a Photoset.
Uno degli eventi più attesi della giornata è sicuramente la Gara Cosplay, un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di costumi e performance. Le iscrizioni per la gara saranno aperte fino alle 14:00, con l’inizio delle esibizioni fissato per le 15:30. I partecipanti avranno l’opportunità di interpretare personaggi provenienti dal mondo degli anime, manga, videogiochi, film, serie TV, giochi di ruolo e molto altro, offrendo esibizioni che spaziano dalla pura bellezza del costume alla performance teatrale.
Le regole per partecipare sono chiare: ogni cosplayer dovrà iscriversi consegnando una liberatoria compilata, un’immagine del personaggio e una traccia audio per la performance, il tutto in formato digitale su una penna USB. Sarà possibile partecipare singolarmente, in coppia o in gruppo, con esibizioni che avranno tempi variabili: 30 secondi senza scenetta, 2 minuti per i singoli, 2 minuti per le coppie e 4 minuti per i gruppi. La giuria, ancora da definire, valuterà ogni aspetto del cosplay, dalla qualità del costume alla performance, tenendo conto della somiglianza con il personaggio originale e della creatività.
La competizione non si limiterà a una semplice valutazione estetica: verranno assegnati premi speciali per la Migliore Interpretazione, il Migliore Cosplay Femminile e il Migliore Cosplay Maschile, con un premio finale per il Migliore dei Migliori, che si aggiudicherà una PS5 Digital Edition. Inoltre, per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme, saranno vietati oggetti appuntiti, fiamme libere, sostanze infiammabili, getti d’acqua, esplosivi e qualsiasi altro comportamento che possa mettere a rischio la sicurezza del pubblico e dei partecipanti.
Schio Cosplay & Games, che unisce la passione per il cosplay con quella per i giochi da tavolo, i fumetti e la cultura geek, è un’opportunità unica per vivere in prima persona la magia del mondo nerd, unendo divertimento e cultura in una giornata che promette di essere memorabile. Il pubblico potrà anche approfittare dell’occasione per conoscere e interagire con realtà locali che, attraverso le loro attività, continuano a promuovere la cultura popolare e nerd nella regione.
Non perdere l’occasione di partecipare a questo evento imperdibile! Il 16 febbraio 2025, lo Spazio Shed sarà il cuore pulsante della cultura nerd, e tutti sono invitati a vivere un’esperienza unica e coinvolgente.
Se sei un appassionato di fantascienza, fantasy e cultura nerd, non puoi assolutamente perderti la StarCon Italia, l’evento più atteso del 2025! Dal 16 al 18 maggio 2025, il Palazzo del Turismo a Bellaria-Igea Marina diventerà il cuore pulsante della cultura geek. Un intero weekend dedicato agli amanti degli universi paralleli, delle storie epiche e delle scoperte scientifiche, dove ogni appassionato troverà il proprio posto in un’atmosfera che promette di essere leggendaria.
Immagina di trascorrere tre giorni immerso in un mondo di magia e avventura, partecipando a conferenze avvincenti, scoprendo i segreti della fantascienza e del fantasy, e interagendo con esperti di ogni tipo. La StarCon non è solo una convention, ma un’autentica vacanza tra amici, un’occasione per vivere la cultura nerd in modo diretto e coinvolgente. Ogni angolo della fiera sarà un rifugio per chi ama il genere, un luogo dove sentirsi parte di una comunità che condivide la stessa passione.
L’evento è organizzato da realtà storiche della cultura nerd italiana, come il Star Trek Italian Club (STIC-AL), l’Italian Klinzha Society (IKS), il Doctor Who Italian Club (DWIC) e Ultimo Avamposto, che si sono unite per offrire un’esperienza unica. La StarCon Italia è nata nel 2011 come unione delle convention di fantascienza più epiche del paese, diventando il punto di incontro perfetto per tutti i fan di Star Trek, Doctor Who, Star Wars e molto altro. Immagina un weekend ricco di avventure spaziali, costumi spettacolari, incontri indimenticabili e risate tra amici! Un evento che non è solo per appassionati, ma per una vera e propria famiglia di nerd che condivide l’amore per la fantascienza.
Nel 2025, la StarCon Italia si prepara a offrire una serie di eventi imperdibili. Tra questi, spiccano il STICCON XXXVII, la convention ufficiale dello STIC-AL, il “Kronos One – I giorni dell’Onore” organizzato dalla Italian Klinzha Society, e il “Regeneration 5”, l’evento dedicato agli amanti di Doctor Who. E non finisce qui! Ci saranno giochi, conferenze, esposizioni, ospiti internazionali e tante altre sorprese, tra cui battaglie con bat’leth e la collaborazione con Rocca Prop, che porterà oggetti di scena da urlo. Nei prossimi giorni, l’organizzazione svelerà tutte le altre associazioni, ospiti e attività che renderanno la StarCon 2025 un evento davvero spaziale.
Ma la StarCon Italia 2025 non è solo nostalgia. Sarà anche una vetrina di cultura e innovazione, con ospiti internazionali che hanno segnato la storia della fantascienza, autori pronti a svelarti i retroscena delle loro opere, e esperti scientifici che ti faranno scoprire il confine tra il possibile e l’impossibile. Non si tratta di una semplice fiera del fumetto, ma di un vero e proprio ritrovo di menti curiose. Potrai fare domande, partecipare a dibattiti stimolanti e confrontarti con chi condivide le tue passioni.
Il programma della StarCon 2025 va ben oltre le conferenze. Saranno previsti giochi e attività sociali che ti permetteranno di fare nuove amicizie, sfide di abilità e strategia, ma anche sfilate di costumi che renderanno omaggio alle scene dei tuoi film, serie TV e universi fantasy preferiti. I cosplay saranno uno spettacolo da non perdere, un vero tocco di magia che arricchirà l’esperienza.
Inoltre, l’atmosfera della StarConè sempre accogliente e inclusiva, un luogo ideale per fare nuove conoscenze e stringere legami con altri appassionati. Se non sei mai stato a una convention, o se sei un veterano delle fiere, la StarCon è un’occasione imperdibile per scoprire nuovi orizzonti e immergerti in un weekend che ti lascerà ricordi indimenticabili. Segna subito sul tuo calendario le date 16-18 maggio 2025 e preparati per un viaggio senza confini nel fantastico universo della cultura nerd. La StarCon Italia ti aspetta per offrirti un’esperienza epica, in cui ogni angolo ti farà sentire come a casa, circondato da una comunità che vive la passione per la fantascienza, il fantasy e tutto ciò che rende speciale il nostro mondo nerd. Non vediamo l’ora di vederti a Bellaria-Igea Marina!
Microbird Games ha recentemente annunciato che il suo affascinante action RPG Dungeons of Hinterberg arriverà su PS5 il prossimo mese, dopo il lancio su Xbox Series X|S e PC nel 2024. Il 13 marzo 2025 segnerà l’espansione del gioco su una nuova piattaforma, accompagnato da un aggiornamento che includerà un episodio bonus segreto, offrendo così una nuova esperienza ai giocatori. Questo gioco promette di farci esplorare una versione fantasy delle Alpi austriache, con una miscela di elementi di esplorazione, combattimenti e interazione sociale.
Nel gioco, vestiamo i panni di Luisa, un’avventuriera che si trova alla ricerca di emozioni forti. Il suo viaggio la porta a Hinterberg, una località montana che ha visto trasformarsi da tranquillo villaggio a centro di attrazione per avventurieri, grazie alla comparsa di dungeon misteriosi e creature fantastiche. Il gioco alterna momenti di combattimento con enigmi, ma offre anche una componente sociale che permette a Luisa di stringere legami con gli abitanti locali, il che potrebbe avere un impatto sulle sue abilità e sull’esito delle sue avventure.
L’aspetto sociale del gioco è particolarmente interessante, con Luisa che interagisce con altri avventurieri e abitanti del villaggio. Ogni giorno, il gioco si divide in fasi, tra cui l’esplorazione dei dungeon e la risoluzione di enigmi. Le sfide nei dungeon sono interessanti, ma non troppo difficili, con il combat system che, pur essendo semplice, riesce comunque a offrire momenti di divertimento, specialmente grazie alla varietà di nemici e alle abilità magiche che Luisa acquisisce. Tuttavia, va detto che la difficoltà non è mai troppo elevata, e mancano i classici boss di fine livello che, per alcuni, potrebbero risultare un po’ deludenti.
L’esplorazione è un altro punto di forza di Dungeons of Hinterberg, con le sue mappe aperte che offrono una varietà di scenari, dai picchi innevati alle foreste lussureggianti, passando per le zone acquitrinose. Le aree sono accessibili in modo piuttosto semplice, con il gioco che non si complica troppo nella navigazione, ma mantiene comunque una sensazione di scoperta e avventura. Le meccaniche di crafting e l’abilità di sviluppare poteri magici, che variano a seconda della zona, arricchiscono l’esperienza, ma anche qui non ci si trova di fronte a una personalizzazione troppo complessa del personaggio.
Il gioco non è esente da difetti. La gestione del personaggio è relativamente semplice, e non aspettatevi di costruire un’eredità strategica complessa come in altri giochi di ruolo più articolati. Tuttavia, c’è una certa soddisfazione nel costruire le proprie amicizie con gli altri personaggi, che offrono vantaggi durante il gioco, come potenziamenti per armi o abilità speciali.
Se da un lato la trama di Dungeons of Hinterberg non ha particolari colpi di scena, dall’altro offre spunti interessanti, come la riflessione sui ritmi frenetici della vita moderna e il valore del tempo. La storia di Luisa, che cerca una pausa dalla sua vita stressante, potrebbe sembrare un’idea semplice, ma si inserisce in un contesto che sa mescolare rilassamento e avventura, con un tocco di mistero che spinge il giocatore a scoprire i segreti nascosti di Hinterberg.
Dungeons of Hinterberg è un gioco che, pur non essendo estremamente innovativo, offre un’esperienza piacevole e rilassante. È perfetto per chi cerca un titolo che unisce l’esplorazione e il combattimento con un tocco di interazione sociale, senza la pressione di sfide impossibili. Con il suo arrivo su PS5, i giocatori della piattaforma potranno finalmente tuffarsi in questo mondo fantasy delle Alpi, pronto a offrire un’avventura unica.
Capcom ha da poco annunciato una grande sorpresa durante l’evento “CAPCOM Spotlight + Monster Hunter Wilds Showcase – February 2025”: il ritorno di Onimusha 2: Samurai’s Destiny in una remaster completa. Questo capolavoro d’azione, originariamente rilasciato nel 2002 per PlayStation 2, si prepara a sbarcare su nuove piattaforme, tra cui PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC, regalando una seconda opportunità ai fan di rivivere l’epopea samurai con uno slancio visivo e tecnico rinnovato.
A remastered edition of Onimusha 2: Samurai’s Destiny, originally released in 2002, is officially under production.
La saga di Onimusha, che ha debuttato nel lontano 2001 con Warlords, ha sempre rappresentato un affascinante connubio tra il Giappone feudale, il fantasy e l’horror, ed è stata in grado di catturare l’attenzione di una vasta fetta di pubblico, grazie alla sua atmosfera intensa e ai combattimenti mozzafiato. Proprio come il suo predecessore, Onimusha 2 riprende gli elementi classici di Capcom, come le meccaniche di gioco simili ai survival horror, ma introduce una nuova storia, nuovi protagonisti e una serie di novità in termini di gameplay.
Nel secondo capitolo della saga, il giocatore segue le avventure di Jubei Yagyu, un abile samurai che cerca vendetta contro Nobunaga Oda, il crudele signore della guerra responsabile dello sterminio del suo clan. La trama di Onimusha 2 si distingue per la sua profondità e la possibilità di influenzare l’andamento della storia attraverso le scelte del giocatore, che potrà interagire con vari personaggi secondari e persino raccogliere doni per ottenere vantaggi strategici. La possibilità di incontrare nuovi alleati e sconfiggere nemici sempre più potenti crea una sensazione di costante evoluzione e scoperta.
Onimusha 2 ha sempre brillato per la sua qualità cinematografica. La grafica dell’epoca, che ha sorpreso i giocatori per i suoi dettagli e le animazioni fluide, ora verrà aggiornata con un nuovo motore grafico che promette di rendere giustizia al design originale con modelli dei personaggi, ambientazioni e animazioni ancora più ricchi. Il comparto sonoro, sempre di alta qualità, è un altro aspetto fondamentale che ha reso questo titolo memorabile, grazie alla composizione di Hideki Okugawa e al contributo di Tomoyasu Hotei, autore del tema principale che ha accompagnato le gesta di Jubei.
Ma le novità non finiscono qui. La remaster non si limiterà a un semplice restyling grafico; i miglioramenti potrebbero includere un doppiaggio rinnovato, una risoluzione più alta, una compatibilità con widescreen e un sistema di movimento più fluido. Se il primo capitolo aveva già beneficiato di queste innovazioni nel 2019 con l’introduzione di nuove opzioni, è lecito aspettarsi che anche Onimusha 2 offrirà un’esperienza moderna pur mantenendo intatto il fascino della versione originale.
Nel gioco, il protagonista Jubei può assorbire le anime dei demoni sconfitti, potenziando le sue abilità e diventando, in alcuni casi, una vera e propria incarnazione dell’Oni. L’introduzione di magie elementali, armi a distanza e la possibilità di eseguire le micidiali “Issen” aggiungono una componente strategica ai combattimenti, che sono sempre stati un punto di forza della serie. Sebbene il gioco abbia perso alcuni degli elementi RPG presenti nel capitolo precedente, la narrazione ramificata e le possibilità di esplorare diverse alleanze hanno arricchito l’esperienza, conferendo a Onimusha 2 un’ottima rigiocabilità.
L’annuncio della remaster arriva proprio mentre i fan della saga aspettano con ansia anche un nuovo capitolo principale, Onimusha: Way of the Sword, che è stato annunciato ai The Game Awards 2024 e uscirà nel 2026 su PS5, Xbox Series X/S e PC. La saga proseguirà con un’ambientazione ambientata nel Kyoto dell’era Edo, ma, nel frattempo, i giocatori potranno rivivere le avventure di Jubei grazie a questa remaster che promette di soddisfare anche i fan più esigenti.
La serie Onimusha ha avuto un impatto duraturo non solo nel mondo dei videogiochi, ma anche nell’intrattenimento in generale. Oltre ai giochi, Onimusha ha visto l’adattamento in vari formati multimediali, tra cui un film in CGI del 2006 e un anime su Netflix, diretto da Shin’ya Sugai e supervisionato dal maestro Takashi Miike. Questo ulteriore interesse per la serie è indice di quanto Onimusha sia riuscita a catturare l’immaginario collettivo, offrendo una miscela unica di leggende giapponesi, mitologia demoniaca e intense storie di vendetta.
Nonostante l’intensa concorrenza nel genere dei giochi a tema samurai, la remaster di Onimusha 2 rappresenta una grande occasione per riscoprire un titolo che ha fatto la storia delle console e ha contribuito a definire il genere degli action-adventure con forti influenze horror. Con la qualità dei remaster di Capcom e l’interesse crescente per i titoli del passato, Onimusha 2: Samurai’s Destiny ha tutte le carte in regola per conquistare una nuova generazione di giocatori e, perché no, anche quelli che lo hanno già vissuto anni fa su PS2.
Se sei un appassionato di samurai, mitologia giapponese e azione pura, non puoi assolutamente perdere questa occasione di rivivere una delle avventure più emozionanti e sanguinose della storia videoludica. Il ritorno di Jubei Yagyu e della sua vendetta contro Nobunaga è ormai imminente, pronto a riaccendere la passione di vecchi e nuovi fan.
Il tanto atteso reboot della saga de Le Cronache di Narnia, prodotto da Netflix e diretto da Greta Gerwig, sta finalmente prendendo forma, con nuove informazioni che emergono nelle ultime ore. Questo progetto ha attirato l’attenzione dei fan fin dal 2018, quando Netflix acquisì i diritti della celebre saga fantasy di C.S. Lewis, lasciando molti in attesa di un adattamento cinematografico che avrebbe dovuto rendere omaggio alla profondità e alla magia della storia.
Tuttavia, il progetto ha vissuto un lungo periodo di silenzio, alimentando solo la curiosità e le aspettative dei fan. Poi, nel novembre 2022, è arrivato l’annuncio che ha cambiato il corso delle cose: Greta Gerwig, la regista dietro successi come Piccole Donne e Barbie, sarebbe stata incaricata di scrivere e dirigere due film ispirati a Le Cronache di Narnia. La notizia ha scatenato un’ondata di entusiasmo, con i fan che hanno subito immaginato come la regista, nota per la sua capacità di rielaborare storie classiche in chiave moderna e coinvolgente, avrebbe potuto affrontare i temi centrali della saga, come la lotta tra il bene e il male e l’immenso potere dell’immaginazione.
Le ultime indiscrezioni confermano che le riprese del primo film sono previste in queste settimane, anche se la data esatta rimane ancora incerta. Nel frattempo, la distribuzione del film ha vissuto qualche vicissitudine: inizialmente, Greta Gerwig aveva spinto per una distribuzione cinematografica del film, ma Netflix aveva rifiutato l’idea, preferendo un’uscita in streaming. Tuttavia, dopo trattative e riflessioni, la piattaforma ha deciso di adattare la sua strategia. Il primo film della saga sarà proiettato in IMAX nei cinema a partire dal 27 novembre 2026, con un’esclusiva di due settimane, per poi approdare su Netflix durante le festività natalizie. Questa scelta rappresenta un’eccezione alla regola della piattaforma, che potrebbe influenzare le future strategie di distribuzione nel settore dello streaming.
Il progetto si trova attualmente nelle fasi di pre-produzione, con le riprese ufficiali previste per luglio 2025 presso gli Shepperton Studios, in collaborazione con Amazon MGM Studios. Questo ambizioso adattamento punta a rivoluzionare l’esperienza cinematografica, con riprese in IMAX e una campagna promozionale imponente, segnalando un netto cambiamento nella strategia di Netflix. I fan sono in fibrillazione, e le aspettative sono altissime: come riuscirà Greta Gerwig a restituire la magia di Narnia, mantenendo lo spirito originale della saga ma al contempo esplorando nuove e moderne prospettive narrative?
Secondo fonti come Observer, il budget del film potrebbe superare i 200 milioni di dollari, con una campagna di marketing che si aggira tra gli 80 e i 100 milioni di dollari. Per raggiungere il punto di pareggio, il film dovrà incassare circa 450-500 milioni di dollari al botteghino. Il modello di distribuzione adottato da Netflix, con un’uscita limitata nelle sale prima dello sbarco sulla piattaforma, potrebbe segnare una nuova tendenza nel mondo dello streaming, stabilendo un precedente per future produzioni.
Inoltre, è trapelato online un casting call che ha svelato alcuni dettagli sul cast del film. Secondo il documento, due bambini, un maschio e una femmina, di circa 10 o 11 anni, interpreteranno i protagonisti del film, il che corrisponde alla fascia d’età dei personaggi principali del libro The Magician’s Nephew, che potrebbe essere adattato per il primo film della nuova saga. Questo volume, che narra le avventure di Digory e Polly, risulta particolarmente interessante, poiché i personaggi principali hanno precisamente l’età indicata nel casting call.
Infine, voci insistenti suggeriscono che Greta Gerwig stia pianificando di riservare un ruolo di primo piano per Saoirse Ronan, sua storica collaboratrice, come parte di un cast che promette di essere straordinario. Con una data di uscita fissata per il 26 novembre 2026, i fan di Narnia sono ansiosi di vedere come questa nuova interpretazione della saga possa restituire la magia che ha conquistato generazioni di lettori e spettatori.
Il reboot de Le Cronache di Narnia diretto da Greta Gerwig non è solo un adattamento di una delle saghe fantasy più amate, ma rappresenta anche un’opportunità per esplorare in profondità l’impatto che il potere dell’immaginazione e la lotta tra il bene e il male possono avere su una nuova generazione di spettatori.
L’Odissea, una delle opere più iconiche della letteratura mondiale, sta per vivere una nuova vita sul grande schermo, grazie all’intreccio di mitologia, avventura e tecnologia all’avanguardia. Il regista Christopher Nolan, celebre per la sua abilità nel giocare con il tempo e la realtà, ha deciso di affrontare l’epica storia di Ulisse, portando questa leggendaria epopea di Omero nella modernità con una visione cinematografica che promette di restituire la grandiosità e l’intensità del mito.
Un Progetto Ambizioso per il Cinema del Futuro
L’annuncio ufficiale dell’adattamento di L’Odissea è stato dato da Universal Pictures, che ha confermato che il film sarà una vera e propria epica mitologica e action, girata in location mozzafiato in tutto il mondo e supportata dalla tecnologia Imax. La scelta di utilizzare il formato Imax non è casuale: questa tecnologia, nota per la sua capacità di immergere lo spettatore nelle immagini, sembra perfetta per raccontare il viaggio leggendario di Ulisse. La data di uscita del film è fissata per il 17 luglio 2026, con le riprese che inizieranno nel 2025, creando così un’attesa crescente tra i fan di Nolan e della mitologia classica.
Dopo il successo straordinario di Oppenheimer, che ha fruttato a Nolan l’Oscar per il miglior film nel 2024, il regista è pronto a portare una nuova visione di L’Odissea sul grande schermo. L’incontro tra la sua sensibilità cinematografica e la magnificenza di una delle storie più affascinanti della letteratura mondiale è una promessa che non può passare inosservata. Il pubblico può aspettarsi un’esperienza sensoriale senza precedenti, che unisce la narrazione viscerale di Nolan con la potenza emotiva del mito.
Un Cast Stellare per un Viaggio Epico
Accanto alla direzione di Nolan, un altro elemento che sta accendendo l’entusiasmo intorno al progetto è il cast impressionante che accompagnerà questa avventura mitologica. Attori di fama mondiale come Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson e Charlize Theron sono già stati confermati, ognuno pronto a portare sul grande schermo un personaggio mitologico leggendario. Il ruolo di Ulisse è uno dei più discussi, con Matt Damon dato per favorito, anche se non mancano voci che suggeriscono l’eventuale scelta di un attore più giovane come Tom Holland.
La presenza di attori del calibro di Damon e Holland ha suscitato una grande curiosità, alimentando l’attesa per il film. Holland, pur non conoscendo ancora tutti i dettagli del suo ruolo, ha paragonato il progetto all’emozione che provò quando ricevette la chiamata per Spider-Man. Questo entusiasmo, e l’eccitazione per l’incontro tra Nolan e un cast così variegato, contribuiscono a rendere l’attesa per il film un evento globale.
La Magia del Mito e la Visione di Nolan
Una delle scelte più affascinanti di Nolan è la sua intenzione di rimanere fedele agli elementi fantastici e mitologici che rendono unica L’Odissea. Se alcuni adattamenti cinematografici hanno tentato di minimizzare l’aspetto soprannaturale del poema, Nolan ha deciso di abbracciare completamente gli aspetti fantastici della storia, come i ciclopi, le sirene e le divinità. Questo approccio non sorprende, visto il suo stile cinematografico, sempre pronto a sfidare la realtà e a esplorare la dimensione onirica, come già visto in Inception e Interstellar.
In questo film, la componente fantastica non è solo un pretesto visivo, ma diventa un motore narrativo per esplorare temi universali come il destino, la lotta interiore e la ricerca di sé. L’Odissea non si limiterà a essere una storia di avventure, ma si trasformerà in una riflessione profonda sul viaggio stesso, sia fisico che metafisico. Questo mix tra realismo e fantasy offre a Nolan l’opportunità di creare un mondo visivamente spettacolare e, allo stesso tempo, di approfondire la psicologia di Ulisse e il suo epico ritorno a casa.
Il Mito di Ulisse: Un Viaggio Senza Tempo
L’Odissea è stata già raccontata molte volte, con adattamenti che spaziano dal cinema muto del 1911 al film del 1954 con Kirk Douglas, fino ai più recenti tentativi di reinterpretazione, come Fratello, dove sei? dei fratelli Coen. Tuttavia, l’approccio di Nolan sembra destinato a essere unico. La sfida per il regista è quella di fare giustizia a una storia che è già stata raccontata in mille modi, senza rinunciare alla grandezza del mito e portando qualcosa di nuovo.
Con la sua maestria tecnica, Nolan sembra essere pronto a restituire a L’Odissea una visione moderna, ma assolutamente fedele alle sue radici. Il film promette di non solo intrattenere, ma anche di sollecitare riflessioni profonde sulla condizione umana, sulla lotta contro il destino e sulla ricerca della casa, simbolo di pace e di ritorno a sé stessi.
Un’Attesa che Cresce
Il 17 luglio 2026 è la data che tutti gli appassionati di cinema e mitologia stanno segnando sul calendario. Con l’utilizzo della tecnologia Imax, un cast stellare e una narrazione che promette di esplorare la dimensione umana e mitologica, L’Odissea di Christopher Nolan è destinato a diventare uno dei film più amati e discussi del prossimo decennio. La collaborazione tra Nolan e alcuni dei migliori attori della sua generazione, insieme all’intenzione di rimanere fedele alla magia del mito, promette un’esperienza cinematografica che non mancherà di lasciare il segno.
Per chi ama la mitologia, il fantasy e il cinema di qualità, L’Odissea non è solo un film da non perdere, ma un evento che farà riflettere, emozionare e, soprattutto, sognare.
Uscito a Maggio 2023 per PC Windows, PS5 e Xbox Serie X/S, Age of Wonders 4 (AoW4) è il più recente titolo di un’amata serie fantasy iniziata nel 2000. Il gioco di Triumph Studios si comporta a tutti gli effetti come un 4X a turni: la partita inizia con una città appena fondata, la mappa nascosta dalla nebbia, e un piccolo esercito col vostro Leader in testa. Da qui edificherete il vostro impero all’interno di un attraente mondo che raduna in sé incantesimi, creature magiche e altri motivi cari agli appassionati delle avventure fantasy.
Premessa e impostazione iniziale faranno di certo pensare ad altre note saghe del settore come Heroes of Might and Magic, Kohan e Disciples.E come in altri giochi del genere, alcune cruciali decisioni avvengono prima dell’inizio della partita.
Age of Wonders 4 offre un vastissimo livello di personalizzazione quando si tratta di creare il vostro Leader e scegliere la fazione con cui giocare. Potete scegliere uno dei molti popoli pre-impostati e lanciarvi subito in una partita, oppure impegnarvi a crearne uno unico e vostro, col suo aspetto, le sue inclinazioni e la sua storia.
Umani, elfi, nani, e… (Fonte delle immagini – Age of Wonders 4, collage)
Si parte dall’aspetto esteriore della vostra gente: ci sono umani, elfi, nani, orchi, halfling e goblin, ma anche ratti, felini, rospi e talpe umanoidi. A ciascuno di essi sono collegati dei “Tratti” standard, ma con un sistema a punti potete dare loro qualsiasi combinazione desideriate e influire sulle vostre statistiche in gioco. Forse il vostro popolo è originario di un certo tipo di territorio ostile come deserto, nevi, paludi, o il sottosuolo. Alcuni tratti vi danno bonus ragguardevoli in combattimento: più punti ferita per le vostre unità, guarigione rapida, più esperienza, migliori statistiche in difesa o attacco fisici e magici, maggiore coesione tra le truppe, agilità, precisione e velocità di movimento. Ci sono anche cavalcature speciali come ragni, unicorni, velociraptor, lupi bianchi e aquile.
C’è spazio in abbondanza per sbizzarrirsi! I giocatori hanno dato luogo alle combinazioni più grottesche e improbabili, oppure si sono impegnati a mettere insieme le combo più devastanti. Alcuni invece hanno ricreato popoli iconici e relativi capi ed eroi famosi dagli universi di Warcraft e Warhammer, per esempio, ma ricordo di aver visto anche Splinter e le sue Tartarughe Ninja.
Alla grande varietà di scelte estetiche si aggiungono le prime considerazioni di ordine strategico. Per esempio gli elfi di base sono più precisi negli attacchi a distanza e lanciano attacchi magici più potenti. Quindi per approfittarne probabilmente vorrete avere più arcieri e maghi. Gli stessi bonus si applicano al vostro Leader e ai vostri eroi. Non valgono invece per tutte quelle unità che potrete reclutare ma non appartengono alla vostra specie: per esempio animali, macchine, creature magiche, ed eroi stranieri.
La Cultura dà al vostro popolo un suo stile di gioco. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
Una scelta molto importante per la partita riguarda la Cultura cui appartiene la vostra gente. Questo influisce sull’economia, le città, il loro aspetto, gli edifici disponibili, i vostri primi incantesimi, le unità che costituiscono il cuore dell’esercito, e gli eroi.
La cultura Feudale con la sua buona produzione di cibo fa crescere più in fretta le sue città. Un esercito feudale combatte meglio se le unità rimangono fianco a fianco.
I Barbari sono naturalmente aggressivi e colonizzano nuovi territori più rapidamente grazie ai loro esploratori. Le loro unità sono di solito più fragili ma picchiano duro.
La cultura Alta (elfi alti e simili) è difensiva e dipende da incantesimi di “risveglio” (Awaken) che rafforzano le sue unità. Riceve bonus in base all’allineamento, ma solo se si mantiene strettamente Neutrale, o estremamente Buona o Malvagia. Inoltre è l’unica cultura che ha nel repertorio di base un incantesimo di cura.
La cultura Oscura, al contrario, è aggressiva e preferisce infliggere dei malus ai suoi nemici, come l’indebolimento. Questa meccanica di base è un pilastro della sua strategia in combattimento: le permette di infliggere più danni e curare le sue unità.
Un popolo Industrioso è molto difensivo, capace di “tankare” gli attacchi nemici grazie a incantesimi e bonus appositi. È inoltre capace di sviluppare un’economia poderosa e di fortificare le sue città fino a renderle quasi inespugnabili.
I Mistici si presentano in tre varietà, con enfasi sull’evocazione di creature magiche capaci di costituire il vero nerbo del vostro esercito, oppure sull’impiego di incantesimi d’attacco di potenza tale da menomare in pochi colpi l’intera formazione nemica. La loro economia però di solito si presenta piuttosto debole.
Le Culture possiedono a loro volta dei tratti che influenzano ulteriormente le loro inclinazioni alla diplomazia, la magia, la ricerca, la produttività, e il loro allineamento.
(Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
Un’altra scelta cruciale che si ripete più volte nel corso della partita è quella dei Libri di Magia, che rappresentano l’albero tecnologico di Age of Wonders 4. Il Libri di Magia vi danno accesso a incantesimi d’attacco, protezione e potenziamento, nuovi edifici, unità da addestrare o evocare. Rappresentano il vostro percorso, offrono abilità sempre più potenti e sono classificati per Affinità.
Le scuole di Magia e relativi bonus sono Astrale (mana, incantesimi, creature magiche, fulmini); Natura (animali e piante, rigenerazione, cibo, veleno); Ombra (maledizioni, raccolta di anime, non-morti, nevi e freddo); Ordine (diplomazia, cura, benedizioni, fanatismo, danno spirituale); Caos (conquista, forza del numero, saccheggio, demoni, fuoco) e Materium (oro, produzione, difesa, golem, danno fisico).
Un tipo classico delle storiche partite a D&D, il Ranger elfo. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
Siamo arrivati al vostro Leader personalizzabile. Nella versione base di Age of Wonders 4, sceglierete tra un Campione del suo popolo, o un Re Stregone coi suoi servi/seguaci. Il primo offre bonus passivi a diplomazia ed esperienza e possiede l’abilità speciale di far muovere una sua unità due volte in un turno di combattimento. Il Re Stregone invece può appartenere a una specie diversa dai suoi seguaci, pur conservandone i bonus. Potenzia gli incantesimi, e la sua abilità speciale permette di lanciarne due in un turno.
Ci sono scelte estetiche e tematiche in abbondanza, ma una considerazione strategica è naturalmente quella della Classe (Difensore, Guerriero, Mago, Ranger, Ritualista) che determina le armi impiegabili e l’albero di talenti da sbloccare salendo di livello, per diventare sempre più forti. Non dimenticate di definire un’Ambizione, che vi conferirà ulteriori bonus se completerete specifici obiettivi.
Quando un gioco di strategia 4X entra nel mondo del fantasy, gli aspetti da GdR sono una naturale aggiunta. Leader ed eroi guideranno eserciti per sbaragliare fastidiosi mostri e banditi, recuperare oggetti magici, oro, esperienza e risorse per il vostro regno.
Age of Wonders 4 offre un’infinità di mappe generate casualmente. Non dimenticate di inserire le vostre preferenze in modo da gestire numero e tipo di nemici da affrontare, la dimensione della mappa e tanti altri dettagli, in modo da giocare una partita su misura: breve e semplice, oppure lunga e complessa.
Gli eserciti girano per la mappa in cerca di mostri e nemici da sconfiggere. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
La partita si apre in stile 4X con una fase di Esplorazione. I vostri ricognitori scopriranno il territorio e localizzeranno obiettivi per i vostri eserciti. Le risorse più attraenti sono difese da gruppetti di mostri capaci di evolvere col progredire della partita. Una minaccia maggiore è rappresentata dalle tane di mostri. Questi pericolosi accampamenti inviano periodicamente contingenti di razziatori e attaccano qualsiasi cosa entri nella loro “zona rossa”. I razziatori possono produrre unità molto potenti e a volte escono dal recinto per devastare il vostro territorio. Per questo i vostri eserciti non possono stare seduti a far nulla: devono combattere per rafforzarsi e tenere il passo con l’IA.
In fase di Espansione bisogna colonizzare nuovi territori fondando città, e adoperare la diplomazia per convincere città indipendenti ad allearsi con voi. Se doveste essere aggressivi e/o malvagi, c’è ovviamente l’opzione di conquistarle o saccheggiarle. È sempre una buona idea accrescere i vostri eserciti in modo da essere pronti ad attaccare o difendersi. Col passare dei turni, potrete anche scegliere nuovi eroi per guidarli: personaggi da “livellare” e a cui procurare un buon corredo di oggetti magici!
In Age of Wonders 4, Sfruttare il territorio vuol dire reclamare nuove regioni, e collocare in modo intelligente una rete di edifici di produzione dentro e fuori dalle città per farle diventare più ricche e popolose. Parte delle vostre unità verranno dalla ricerca e dai Libri di Magia, altre dagli upgrade delle città, dai vostri vassalli e dalle Antiche Meraviglie. Queste Ancient Wonders sono edifici speciali da conquistare attraverso dei mini-dungeon in cui un vostro esercito dovrà entrare da solo: in bocca al lupo!
Non tutte le creature della foresta sono amichevoli, anzi. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
La quarta e ultima ‘X’ vi porta lo scontro con mostri da sterminare e nemici giurati. Alcuni dei Leader sulla mappa vi saluteranno amichevolmente: forse saranno disposti a diventare vostri alleati e amici per il resto della partita, fino alla vittoria finale. Altri invece vi osteggeranno, si dichiareranno vostri rivali, fonderanno avamposti e città vicino a voi e cercheranno scuse per attaccarvi. Forse invece sarete voi il malvagio re stregone o capo barbaro deciso a devastare l’intera mappa…
Il gioco possiede una ragguardevole gamma di opzioni diplomatiche, ma mostra l’antica vena da wargame fantasy che scorre nell’intera saga di Age of Wonders.
Ci sono quattro tipi di vittoria: conquista, unificazione, incantesimo finale e punteggio, e tutte e quattro richiedono un esercito possente, guidato da eroi formidabili.
A parte la mappa del mondo su cui gestite le città, la ricerca, l’economia e l’esercito, l’altra cruciale metà del gioco si svolge nella modalità battaglia in cui comandate eroi e truppe contro i vostri nemici. L’esito di uno scontro può essere auto-calcolato se non avete tempo o se si tratta di una scaramuccia dall’esito scontato. Se il risultato non vi piace, potete ri-giocare la battaglia personalmente. L’IA prenderà sempre di mira i vostri eroi o il Leader, se possibile, oppure scatenerà ogni mezzo per uccidere le vostre unità deboli e ferite.
Fin dall’inizio è una buona regola evitare le perdite: le vostre truppe, perfino le più modeste, possono accumulare esperienza e diventare più forti. Alcune sono capaci di trasformarsi in unità più potenti quando raggiungono il massimo livello.
Un attacco fulminante rimbalza tra più unità nemiche e infligge loro un duro colpo. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
Le battaglie di Age of Wonders 4 assomigliano non poco a scontri che coinvolgono un party da GdR fantasy, e possiedono profondità e complessità che parlano al cuore degli appassionati. Fino a tre eserciti per parte possono entrare in battaglia (per un massimo di tre contro tre) quindi cercate di manovrare i vostri contingenti in modo da avere il vantaggio del numero. Eroi e Leader sono la chiave di volta dell’armata, acquistano nuove abilità attive e passive nel corso della partita, e devono essere protetti. Li affiancano i vostri seguaci reclutati nelle città, sotto forma di soldati con spada e scudo, arcieri, picchieri, maghi, cavalleria, truppe d’assalto. Ma in Age of Wonders 4, potete anche radunare un esercito fatto interamente di creature evocate con la magia, e ogni unità in gioco possiede abilità speciali o magiche, resistenze e vulnerabilità.
Gli elementali, per esempio, secondo la tradizione fantasy sono creature composte da un singolo elemento. Come in Baldur’s Gate 3, hanno l’utilissima abilità di teletrasportarsi in giro, che permette di attaccare la vulnerabile seconda linea del nemico. Un elementale del fuoco sarà molto resistente al suo elemento, ma vulnerabile al freddo. I non-morti dal canto loro sono resistenti al freddo e al veleno, economici da mantenere ma molto vulnerabili al danno spirituale, mentre i folletti sono vulnerabili al veleno e resistenti al danno spirituale. AoW4 offre grande varietà di creature e combinazioni.
Il vostro libro degli incantesimi inoltre permette di lanciare magie dentro e fuori dal campo di battaglia per aiutare i vostri seguaci oppure ostacolare il nemico. Un incantesimo lanciato nel luogo e nel momento giusto può imprimere una seria svolta a uno scontro importante.
Age of Wonders 4 offre una modalità multigiocatore che permette partite competitive o cooperative con altri giocatori. Per fare un esempio, potreste giocare un’intera mappa assieme a un amico e combattere quasi tutte le battaglie fianco a fianco. Vista la lunghezza delle partite l’impegno non è indifferente, ma lo status viene salvato automaticamente all’inizio di ogni turno e all’uscita dell’host. Fatto degno di nota, l’host condivide tutti i DLC acquistati con gli ospiti della sua partita.
Nel primo DLC, Dragon Dawn, un Dragon-Lord prende a schiaffi un povero elementale. (Fonte dell’immagine – Age of Wonders 4 Gameplay)
Alcuni anni fa Triumph Studios, sviluppatore storico della serie Age of Wonders, è stato acquisito da Paradox Interactive. Paradox è famosa per il suo catalogo di giochi di strategia, ma ha ricevuto critiche per i suoi criteri in fatto di contenuti scaricabili (DLC).
La community dei giocatori ha fatto notare che prodotti di punta del catalogo Paradox come Hearts of Iron 4 (2016), Stellaris (2016) e Crusader Kings III (2020) hanno ricevuto DLC a pagamento in gran quantità, e con qualità altalenante. Alcuni non valgono la spesa, ed è anche vero che per possedere l’esperienza di gioco completa, bisognerebbe spendere centinaia di euro, salvo forti sconti.
Age of Wonders 4 sta seguendo un percorso abbastanza simile, con 5 DLC a pagamento usciti a cavallo tra 2023 e 2024 che hanno aggiunto nuovi Leader e creature (spiccano i draghi e il Reame-Ombra, simile al Sottosopra di Stranger Things), nuove culture e nuovi Libri di Magia, più un paio di DLC estetici. Per risparmiare conviene attendere le stagioni degli sconti o acquistare gli “Expansion Pass” che contengono tutti i DLC rilasciati all’interno di un ciclo annuale. Altri contenuti sono previsti per quest’anno.
Quando si parla di DLC, è sempre buona regola informarsi e scegliere con cura.
Triumph Studios ha fatto uscire corposi update gratuiti che hanno risposto alle preoccupazioni dei giocatori a proposito di bilanciamento e dinamiche di gioco. L’entità degli update è spesso tale da alterare in modo notevole gli equilibri tra Libri di Magia, Leader e eroi. Strategie e build condivisi online dai giocatori sono stati periodicamente rivoluzionati. Naturalmente gli appassionati sono sempre alla ricerca delle combinazioni di tratti, culture e Libri di Magia più devastanti.
Age of Wonders 4 è un titolo ricco, vasto e complesso, degno della qualifica di 4X. Iniziare a giocare è semplice, ma c’è moltissimo da scoprire. Giocare a difficoltà più bassa, almeno all’inizio, vi darà occasione di prendere confidenza e apprezzare la varietà di scelte strategiche, incantesimi e creature magiche, in particolare se vi piace il fantasy!
Nel cuore del misterioso mondo di Avel, una nuova avventura epica attende gli eroi pronti a rispondere alla chiamata. Dungeon Legends, il gioco di carte cooperativo ideato da Przemek Wojtkowiak e distribuito da Asmodee, porta i giocatori nei sotterranei del Castello di Avel, dove dovranno scongiurare l’avanzata di mostri e impedire che il regno precipiti nell’oscurità.Questo titolo rappresenta il seguito di Le Cronache di Avel e si sviluppa come un “castle defense” basato su cinque missioni di difficoltà crescente. L’obiettivo è chiaro: esplorare i dungeon, affrontare minacce sempre più impegnative e cooperare per respingere il male primordiale che si annida nelle profondità della terra.
La storia riparte dopo la sconfitta della Bestia di Kurodar, ma la pace è solo un’illusione. Le divinità delle tre lune oscure hanno lanciato un nuovo attacco a sorpresa contro il reame, mettendo in pericolo la regina e i suoi sudditi. Gli eroi, protagonisti di questa missione, dovranno inoltrarsi nelle gallerie sotto il castello, affrontando fiamme, antichi macchinari, miniere abbandonate e perfino un’inondazione di lava, fino allo scontro finale contro il male primordiale.
Il gioco è suddiviso in cinque capitoli, ciascuno con nuove regole, sfide e obiettivi unici. Anche se è consigliato affrontarli in ordine per seguire la storia, i giocatori possono scegliere liberamente quale missione giocare, adattando l’esperienza alle proprie preferenze.
Dungeon Legends si distingue per il suo gameplay cooperativo e il sistema di deckbuilding. Ogni giocatore assume il ruolo di un eroe con abilità uniche: il guerriero, maestro del combattimento ravvicinato; l’esploratore, agile e veloce; il mago, esperto di incantesimi; e il minatore, in grado di sfruttare al meglio le risorse sotterranee. Il mazzo di carte di ciascun eroe si evolve durante la partita, potenziando le abilità e offrendo strategie sempre diverse.
Il cuore del gioco risiede nella gestione delle carte e delle risorse. I giocatori devono muoversi con astuzia tra le gallerie, pianificare ogni azione e sfruttare al meglio la Polvere Magica, una risorsa fondamentale per attivare poteri straordinari. Il sistema di combattimento premia la collaborazione, poiché le abilità degli eroi si combinano per massimizzare l’efficacia delle azioni.
La qualità dei materiali è un altro punto di forza del gioco. Le carte sono resistenti e alcune presentano una finitura foil che aggiunge un tocco visivo accattivante. Il tappetino in neoprene e le plance double-layer migliorano l’esperienza di gioco, rendendola ancora più immersiva. L’artwork, curato da Bartłomiej Kordowski, unisce dettagli cartooneschi e atmosfere suggestive, creando un mondo visivamente affascinante.
Il regolamento e il libro dei capitoli sono chiari e ben strutturati, con numerosi esempi che facilitano l’apprendimento anche per i meno esperti. Grazie alla sua accessibilità e al livello di sfida bilanciato, Dungeon Legends è perfetto sia per famiglie che per gruppi di giocatori più esperti.
La modalità solitaria consente di affrontare l’avventura anche da soli, gestendo due eroi contemporaneamente, offrendo un’esperienza intensa e strategica. Con partite che durano dai 60 ai 90 minuti e una rigiocabilità elevata, il titolo si presta a molteplici sessioni di gioco senza perdere il suo fascino.
Dungeon Legends rappresenta una perfetta combinazione di strategia, cooperazione e narrazione epica. Con una trama coinvolgente, un gameplay appagante e una qualità dei materiali di alto livello, questo gioco di carte saprà conquistare sia i fan delle Cronache di Avel che i nuovi giocatori in cerca di un’esperienza emozionante. Se amate le avventure cooperative e i giochi ricchi di atmosfera e strategia, Dungeon Legends merita senza dubbio un posto nella vostra collezione.