No Pants Day: una festa in mutande!

Il No Pants Day è una festa eccentrica che si tiene ogni primo venerdì del mese di maggio, durante la quale le mutande diventano le vere protagoniste. Questa particolare celebrazione è diffusa in vari paesi occidentali di lingua inglese, dove i partecipanti si vestono solo con le proprie mutande per godere di una sensazione di libertà e per rompere tabù sociali.

I partecipanti al No Pants Day sono incoraggiati a comportarsi come se non indossare pantaloni fosse del tutto normale, divertendosi a vedere la reazione delle persone intorno a loro. È consigliato indossare semplici boxer, ma anche slip o shorty sono accettati durante questa giornata insolita. I partecipanti devono astenersi dall’indossare qualsiasi tipo di pantalone, gonna, vestito o pantaloncino, creando così un’atmosfera divertente e provocatoria.

Sebbene le origini esatte del No Pants Day siano controverse, si pensa che la festa abbia avuto inizio intorno al 1985-1986. Il Cavalierato di BUH presso l’Università del Texas ad Austin è ritenuto il principale organizzatore di questo evento bizzarro. A partire dal 1997, la città di Austin ha iniziato a celebrare il No Pants Day, diventando il fulcro delle celebrazioni legate a questa festa.

Anche in Giappone esiste una festa simile dedicata alla biancheria intima, chiamata Pantsu Day (Pantsu no Hi), ossia il giorno della Mutantine (il termine nipponica deriva dall’inglese “panties” e, in senso più ampio ,indica il concetto di “biancheria intima”), che si tiene il 2 agosto. Questa ricorrenza è particolarmente popolare tra gli appassionati di anime e manga, in quanto le “mutandine dei personaggi” sono spesso impiegate per creare situazioni imbarazzanti e divertenti nelle serie animate giapponesi.

Il No Pants Day è una celebrazione insolita che permette ai partecipanti di divertirsi e di infrangere le regole sociali indossando soltanto mutande in pubblico. Questa festa è diventata un modo creativo per esprimere libertà individuale e per sorridere insieme alle persone intorno a noi.

Il 2 maggio è il World Password Day

Il World Password Day, celebrato ogni 2 maggio, ci fa riflettere sull’importanza di proteggere le nostre password e adottare le giuste misure di sicurezza per evitare che i criminali informatici possano accedere alle nostre informazioni sensibili. Le password non sono solo delle semplici combinazioni di caratteri che usiamo per accedere ai nostri account online, ma sono fondamentali per proteggerci da possibili attacchi e violazioni della nostra privacy. In un’epoca in cui trascorriamo sempre più tempo online, la sicurezza dei nostri dati personali è diventata ancora più cruciale.

Il numero di password che dobbiamo gestire è cresciuto notevolmente e questo sta diventando sempre più complicato per gli utenti, sia a livello personale che professionale. Le richieste di reset delle password costituiscono spesso la maggior parte dei ticket dell’help desk IT, portando a una perdita di produttività e ad un aumento dei costi di supporto per le aziende. Inoltre, le password sono vulnerabili e facilmente compromettibili, come dimostrano i dati del Verizon Data Breach Investigation Report che indicano che l’81% delle violazioni avviene attraverso il furto delle credenziali.

Dati allarmanti rivelano che milioni di persone in tutto il mondo utilizzano ancora password deboli come “123456” e che un utente su quattro scrive ancora la propria password su un foglio di carta. Queste informazioni sono preziose per gli hacker che possono sfruttarle per accedere ai nostri profili online. L’aumento delle infezioni informatiche e degli attacchi di hacking ci spinge a proteggere la nostra vita digitale, adottando misure di sicurezza come l’uso di password complesse e il blocco dei file sensibili.

Il sondaggio di Kaspersky evidenzia che una buona parte degli utenti ha subito tentativi di hacking e ha dovuto affrontare costi come conseguenza. Proteggere la nostra privacy e tenere al sicuro le nostre informazioni personali è fondamentale per evitare conseguenze spiacevoli. È importante adottare le misure di sicurezza più appropriate e utilizzare le password in modo corretto per garantire la protezione dei nostri dati online. Solo così possiamo evitare brutte sorprese e mantenere la nostra privacy al sicuro.

27 aprile: la Giornata Mondiale del disegno

Il 27 aprile ricorre la Giornata Mondiale del disegno, nata da un’iniziativa del Consiglio internazionale delle associazioni di disegno grafico, fondato nel 1963 a Londra e sancito dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Questa celebrazione è un’importante occasione per celebrare e valorizzare l’arte e la creatività umana.

La capacità di esprimersi e comunicare attraverso il disegno a mano libera rappresenta un talento unico che va ben oltre la semplice rappresentazione di immagini. Ogni tratto, ogni dettaglio è il risultato di anni di pratica, abilità tecniche e un processo creativo che riflette la personalità e l’essenza dell’artista.

Nonostante i rapidi progressi dell’intelligenza artificiale, il disegno a mano libera conserva un importante ruolo nel mondo dell’arte e del design. La sua capacità di esprimere emozioni, di trasmettere unicità e di stabilire connessioni umane profonde è ciò che lo rende irrinunciabile per gli artisti e per chi apprezza il valore dell’arte come veicolo di espressione e comunicazione.

La pratica del disegno a mano libera va al di là della semplice creazione di immagini, è un percorso di crescita personale, di apprendimento continuo e di esplorazione delle proprie capacità creative. È un viaggio che porta l’artista a esplorare nuove possibilità, a sperimentare, a commettere errori e a imparare dai propri fallimenti.

In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalla velocità, la celebrazione della Giornata Mondiale del disegno è un’importante occasione per ricordare e valorizzare il talento, la passione e l’impegno degli artisti che continuano a scegliere la strada della creatività a mano libera. Il disegno grafico rimane un potente strumento di comunicazione e di espressione che merita di essere apprezzato e preservato come parte integrante della cultura umana.

La Giornata Mondiale del Pinguino

Il 25 aprile si celebra la Giornata Mondiale del pinguino, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che corrono questi uccelli a causa del riscaldamento globale e delle attività umane. Nel mondo ci sono 18 specie di pinguini che vivono nell’emisfero meridionale: 12 specie fra i ghiacci dell’Antartide sino alle acque della Nuova Zelanda, mentre altre 4 fra Africa australe e Sud America dove possono trovarsi ad affrontare anche alte temperature. Le rimanenti si trovano fra Australia e Nuova Zelanda. Il pinguino delle Galapagos è quello che vive più a nord di tutti, avendo oltrepassato l’equatore. Anche in Italia vivono e si riproducono numerosi pinguini anche se negli acquari, parchi marini e bioparchi.

Per festeggiare i Pinguini, vogliamo portarvi in un viaggio alla scoperta di questi fantastici uccelli nella storia dell’Animazione!

Silly Symphonies

Nel 1934 una delle Silly Symphonies della Disney, si intitola Peculiar Penguins, diretta dal pilastro della casa Wilfred Jackson. Nel corto due pinguini si corteggiano cercando di fuggire da uno squalo famelico. Per caratterizzarne i movimenti, Walt Disney ha portato gli animatori, per la prima volta, a osservare l’animale dal vero. In particolare si ricorda la splendida canzone “There’s nothing so peculiar as a penguin, unless it’s you and I“: “Non c’è niente di particolare come un pinguino, a parte me e te“.

I tre caballeros - Clip da "Il pinguino Pablo" (copia 16mm in Technicolor).

I tre caballeros

Nel 1944 appare il famoso pinguino Pablo the Cold-Blooded Penguin di I tre caballeros della Disney: unico pinguino freddoloso, si organizza per emigrare all’Equatore, ma una volta lì giunto, sente la nostalgia del fresco. “Mai contento”, sentenzia la voce fuori campo, “ma in fondo questa è la natura umana.”

https://youtu.be/Fh4-bF6KKqo

Mary Poppins

Non c’è lavoro narrativo, da parte del grande animatore Ollie Johnston nel far danzare i pinguini-camerieri di Mary Poppins con uno scatenato Dick Van Dyke nel 1964, ma questa capacità di reinterpretazione del movimento raggiunge il risultato più alto e il confronto con l’essere umano è esplicito nella stessa inquadratura, visto che da un lato Dick imita i pinguini e dall’altro loro sembrano naturalmente indossare livree.

I pinguini di Mary Poppins

Pingu 

Passano vent’anni e il tempo libero dei bimbi più piccoli è felicemente occupato in tv dalla stop-motion dell’animatore tedesco Otmar Gutmann. La saga di Pingu (1986-1998, più due stagioni nel 2004-2005) è ritmata su un gramelot impostato dall’attore italiano Carlo Bonomi, che fu anche La Linea di Cavandoli. Sono gentili storie borghesi e piccole avventure, dove si punta alla totale identificazione con un mondo simile a quello dei piccoli spettatori, raccontato per sprazzi di cinque minuti.

Sigla pingu

 

I pantaloni sbagliati

Nel 1993 è ancora una volta la stop-motion a dar vita a un pinguino, ma osservato dall’occhio inglese della Aardman Animations, denso di humor nero e follia: nel secondo corto di Wallace & GromitI pantaloni sbagliati (vincitore dell’Oscar e diretto da Nick Park), un pinguino si finge affittuario servizievole dell’inventore Wallace, ma solo il suo cane Gromit comprende che si tratta di un infido malfattore, per giunta ricercato. Mentre in Pingu si cerca l’espressività  con doppiaggio e movimenti esasperati del becco, Park nel suo corto fa l’opposto, zittendo l’animale e dotandolo di movimenti leggeri (e calcolati), incorniciati da una indecifrabile inespressività del viso.

The Wrong Trousers - The Robbery - Wallace and Gromit

La saga di Madagascar

Il film “Madagascar” è uscito nel 2005 e riguarda un gruppo di animali che fuggono da uno zoo di New York per trovare il loro amico Alex il leone. Altri animali molto presenti assieme ai lemuri sono appunto i Pinguini, che sono il cervello di molte delle operazioni per raggiungere Alex. In un secondo momento molte altre opere di animazione sono state scritte e prodotte sulla base dell’opera originale. Grazie al grande successo delle prime produzioni, i film d’animazione sui pinguini sono entrati a far parte del nostro intrattenimento quasi quotidiano.

Madagascar 3: Ricercati in Europa - Trailer italiano ufficiale

Happy Feet

“Happy Feet” è stato rilasciato nel 2006, con la voce di Robin Williams, come uno dei personaggi principali. Racconta la storia di una colonia di pinguini Imperatore in Antartide, che devono imparare una certa canzone per trovare il loro compagno. Una volta fatto questo, la coppia sarà in grado di aiutarli a completare la canzone. Uno dei pinguini, non ha una buona voce per cantare, quindi non è apprezzato dalla sua colonia. Si unisce ad un gruppo di single dove vive varie avventure, attraverso le quali trova il suo posto nel mondo.

Happy Feet 2 - Il secondo trailer in HD. Al cinema dal 25 novembre

Surf’s Up

Nel 2007 è uscito il film “Surf’s up” incentrato su alcuni pinguini che vivono sulla spiaggia e partecipano a gare di surf. Cody è il protagonista del film e il suo desiderio è quello di diventare come Zake “Big Z” Topanga, un famoso surfista che Cody ammira sin da quando era piccolo. La sua occasione si presenta quando il talent scout Mike Abramovitz si dirige a Ghiacciano Terme in cerca di concorrenti.

Surf's Up 2: WaveMania Official Trailer #1 (2017) John Cena Animated Movie HD

La Marcia dei Pinguini

Un film molto realistico fatto da Disney sulla vita dei pinguini si chiama “Marcia dei pinguini“. Si tratta di pinguini Imperatore, che fanno il viaggio dalla loro casa ai luoghi di riproduzione. Chiunque abbia mai pensato che la vita fosse semplice per un pinguino, dopo aver visto questo film di Hollywood ha cambiato idea. Anche se non è così divertente come i film di cui sopra, è sicuramente qualcosa che la famiglia può guardare insieme e poi discutere.

La marcia dei pinguini - Trailer

I pinguini di Madagascar

Skipper il leader, Kowalski il cervello, Soldato il giovane volenteroso, Rico l’esperto d’armi: eccoli I pinguini di Madagascar, il gruppo di spie più esilarante, elegante e poco ortodosso del mondo che approda al cinema grazie alla DreamWorks Animation. I pinguini di Madagascar è il titolo sia di una serie televisiva a cartoni animati, andata in onda su Nickelodeon negli Stati Uniti dal 2008 al 2015 e in Italia dal 2009 al 2013. È una serie spin-off del franchise di Madagascar, la serie è ambientata dopo Madagascar 2 (2008) e un anno prima di Madagascar 3 – Ricercati in Europa. Inoltre nel 2014 è uscito un film d’animazione diretto da Eric Darnell e Simon J. Smith: la pellicola segue gli eventi di Madagascar 3 – Ricercati in Europa.

MADAGASCAR - Le migliori scene dei pinguini (parte 1)

Giotto, l’amico dei pinguini 

Giotto, l’amico dei pinguini (2015) – Giotto è un pastore maremmano e nella fattoria del suo padrone, Swampy, in una cittadina di Warrnambool, località sul mare in Australia, ha un compito bene preciso: fare la guardia alle galline. Piccoli pinguini che abitano l’isolotto di fronte alla costa sono minacciati dai continui attacchi delle volpi che hanno imparato ad attraversare il canale e Giotto è chiamato a salvarli. Il film è tratto da una storia vera.

Giotto l'amico dei pinguini Trailer Ufficiale Italiano (2015) HD

Vita da giungla: alla riscossa!

Vita da giungla: alla riscossa! – Il film (2017) – La tigre Natacha è riuscita a salvare un uovo dalle grinfie del suo rivale Igor. Da quell’uovo nasce il pinguino Maurice che ha sempre pensato di poter essere una tigre.

Vita da giungla: alla riscossa! - Il film - Clip "Eye of the Tiger"

Penguin Highway

Penguin Highway (2018) – Una città giapponese è invasa, dal nulla, da una moltitudine di pinguini. Aoyama, un bambino di nove anni serio e intelligente, decide di capirne di più su questo strano fenomeno e scopre che tutti gli animali seguono un determinato percorso che chiamerà “Penguin Highway” (“autostrada dei pinguini”).

Penguin Highway - 2018 - Trailer Ufficiale italiano

Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore: Tra Storia e Iniziative

Ogni anno, il 23 aprile, si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, un’occasione per riflettere sull’importanza della lettura, della cultura e della tutela delle opere creative. Istituita nel 1995 dall’UNESCO, questa ricorrenza ha l’obiettivo di promuovere il libro come strumento di crescita personale, di dialogo interculturale e di comprensione reciproca.

Le origini della Giornata Mondiale del Libro:

La scelta del 23 aprile non è casuale. In questa data si ricordano la morte di tre grandi scrittori: Miguel de Cervantes (autore del Don Chisciotte), William Shakespeare (drammaturgo inglese) e Inca Garcilaso de la Vega (storico peruviano). La data coincide inoltre con la Festa di San Jordi in Catalogna, una tradizione che vede lo scambio di libri e rose come simbolo di amore e cultura.

Le iniziative per celebrare la Giornata:

In tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è un’occasione per organizzare eventi e iniziative volte a promuovere la lettura e il rispetto del diritto d’autore. Tra le attività più comuni troviamo:

  • Mostre e fiere del libro: Momenti di incontro per editori, autori e lettori, dove scoprire nuove pubblicazioni e approfondire il proprio amore per i libri.
  • Incontri con autori: Dialoghi e dibattiti con scrittori per conoscere il loro processo creativo e approfondire le tematiche dei loro libri.
  • Laboratori di lettura: Attività dedicate ai più piccoli, per avvicinarli al mondo dei libri in modo ludico e coinvolgente.
  • Donazioni di libri: Iniziative di raccolta e distribuzione di libri per promuovere l’accesso alla cultura anche nelle zone più svantaggiate.
  • Campagne di sensibilizzazione: Attività volte a informare il pubblico sull’importanza del diritto d’autore e sui rischi della pirateria letteraria.

L’importanza del libro nell’era digitale:

In un’epoca dominata dalla tecnologia digitale, il libro continua a mantenere un ruolo fondamentale nella nostra società. La lettura rappresenta un’attività fondamentale per la crescita personale, lo sviluppo del pensiero critico e l’ampliamento dei nostri orizzonti culturali. I libri ci permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, di conoscere culture diverse e di approfondire tematiche di attualità.

Il diritto d’autore: tutelare le opere creative:

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è anche un’occasione per ricordare l’importanza del diritto d’autore, che tutela i diritti degli autori e degli editori sulle loro opere creative. Rispettare il diritto d’autore significa riconoscere il valore del lavoro intellettuale e contribuire alla creazione di un’industria culturale sana e sostenibile.

In conclusione:

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è un’importante occasione per celebrare il potere dei libri e per riflettere sull’importanza della lettura e della cultura. In un mondo in continua evoluzione, il libro rimane uno strumento prezioso per la crescita personale, il dialogo interculturale e il progresso della società.

22 aprile: la Giornata Mondiale della Terra

Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Terra con lo scopo di promuovere la tutela del nostro Pianeta, la conservazione delle risorse naturali e l’adozione di uno stile di vita sostenibile. La Giornata della Terra (in inglese Earth Day), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi.

Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Come ogni anno l’Earth Day si concentrerà sulle importanti sfide ambientali del nostro tempo e dato che il fenomeno mondiale della migrazione della popolazione verso le città si fa sempre più evidente. Con investimenti mirati nella tecnologia sostenibile, una lungimirante politica pubblica e un pubblico colto e attivo, possiamo trasformare le nostre città e creare un futuro sostenibile. Nulla è più potente dell’azione collettiva di un miliardo di persone!

Naturalmente anche il nostro Paese scenderà in campo con Earth Day Italia, l’organizzazione italiana partner dell’Earth Day Network, nata con lo scopo di rafforzare e promuovere la Giornata della Terra e le sue finalità su tutto il territorio nazionale, favorendo lo sviluppo di progetti ed iniziative per il pianeta. Earth Day Italia vuole creare una rete di persone, associazioni, realtà di ogni tipo con cui condividere l’obiettivo di promuovere la formazione di una nuova coscienza ambientale. Per questo qualsiasi idea, progetto, manifestazione da condividere insieme è più che ben accetto.

Baci nerd per la Giornata del Bacio

Il giorno preciso della giornata internazionale del bacio oscilla, seconda le tradizioni, dal 13 aprile o al 6 luglio. Questo perché nella prima data c’era stato il record del bacio più lungo a opera di una coppia thailandese che però ha battuto il precedente record portandolo a 58 ore proprio il 6 luglio. In entrambi i casi: noi vogliamo festeggiarla al meglio con il migliore degli Smak, proponendovi alcuni dei baci più belli e più emozionanti della TV e del cinema ma anche fumetti, videogiochi e anime.

Sicuramente uno dei baci più belli e di una valenza importante è quello tra il capitano Kirk e Uhura che rappresenta anche uno dei primi baci interrazziali visto in TV molto a tema con la cultura di Star Trek. Il primo bacio tra due “specie” diverse ci porta invece al cinema e coinvolge la scimmia scienziato Zira (Kim Hunter) e George Taylor (Charlton Heston) ne “Il pianeta delle scimmie” del 1968.

Tra i baci che hanno fatto “scalpore” c’è sicuramente quello tra Leia e il gemello Luke, ma il tutto va giustificato col fatto che non sapevano ancora di essere fratelli, segue poi quello tra Leia e Han Solo, decisamente meno incestuoso.

Il più atteso è quello tra Amy e Sheldon Cooper che, secondo un vecchio sondaggio ha un’alta percentuale di “gradimento” tra i fan, seguito poi da quello fra Jon Snow e Daenerys anche se alcuni preferiscono di gran lunga la rossa Ygritte. Restando nel mondo delle serie tv, un altro bacio da ricordare è quello tra Rose e il Dottore (Doctor Who)..

Dal grande schermo “nerd”, un bacio emozionante è quello tra Ron ed Hermione e dal Signore degli anelli Aragorn e la sua amata Arwen; ovviamente non possiamo non citare il bacio ricco di tensione tra Neo e Trinity nel primo Matrix, una vera dichiarazione d’amore e di speranza.

 

Nel mondo dei cinecomics va sicuramente ricordato il bacio sensuale tra Batman e Catwoman, per gli X-Men, l’inaspettato incontro tra Wolverine e Tempesta ma, ovviamente, il bacio più iconico è sicuramente quello tra Spiderman e Mary Jane, “il bacio a testa in giù” sicuramente molto romantico ed è diventato un vero “cult” tanto da essere ripreso e citato in numerose altre pellicole. 

E negli Anime? Come non ricordare il tanto atteso bacio tra Asuna e Kirito in Sword Art Online oppure quello dolcissimo tra Taiga e Ryuugi in Toradora! (Tiger X Dragon). E ancora in Steins Gate, il bacio denso di passione tra Okabe e Makise o anche l’epico incontro tra i protagonisti di Romeo x Juliet e quello romantico tra Nana e Ren in Nana. Ma quello che abbiamo amato di più è probabilmente quello tra Inuyasha e Kagome nell’ dell’episodio 26 – “Verso il futuro”.

 

Inuyasha: The Final Act Special Episodio #26 - Il ritorno di Kagome

Tra i videogiochi non possiamo non menzionare Final Fantasy VIIISquall e Rinoa mentre da Final Fantasy 10 Tidus e Yuna al lago di Macalania. Da Life is strange invece abbiamo il bacio tra Warren e Max o Chloe e Max.

Disney offre sicuramente terreno fertile con tutte le sue Principesse ma va anche ricordato il tenero bacio tra Lilli e il Vagabondo.

 

Lilli e il Vagabondo -- Dolce Sognar | HD

Qual è il bacio che vi ha emozionato di più?

Giornata internazionale del volo spaziale umano

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato il 12 aprile “Giornata internazionale del volo spaziale umano” per celebrare a livello internazionale l’inizio dell’era spaziale per l’umanità, ribadendo la importante contributo della scienza e della tecnologia spaziale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e nell’aumento del benessere degli Stati e dei popoli. Il 12 aprile 1961 fu la data del primo volo spaziale umano, effettuato da Yuri Gagarin, cittadino sovietico. Questo evento storico ha aperto la strada all’esplorazione dello spazio a beneficio di tutta l’umanità. L’Assemblea Generale ha espresso la sua profonda convinzione del comune interesse dell’umanità nel promuovere ed espandere l’esplorazione e l’uso dello spazio esterno, come provincia di tutta l’umanità, per scopi pacifici e nei continui sforzi per estendere a tutti gli Stati i benefici che ne derivano.

Jurij (Yuri) Gagarin, il primo uomo nello spazio, è stato l’eroe russo più popolare e amato al mondo. Nato in una famiglia povera, ha lavorato come operaio prima di realizzare il sogno di diventare pilota e cosmonauta. Il 12 aprile 1961 Gagarin è uno dei due passeggeri della prima navicella mai lanciata in orbita con degli esseri umani a bordo. Gagarin compie un’orbita completa intorno al pianeta Terra: il suo viaggio dura ottantotto minuti a una velocità media di 27400 chilometri orari. Da lassù sorvola la Siberia, l’oceano Pacifico, l’Africa. Mentre ancora è in orbita, sulla Terra riecheggia il suo grido di entusiasmo

“La Terra è blu. Che meraviglia”.

Una frase che andrà ad imprimersi nella memoria delle generazioni a venire. Alle 10.55 del 12 aprile 1961, dopo 108 minuti dal lancio, Gagarin tocca il suolo di una fattoria collettiva nella provincia di Saratov, nella Russia occidentale. Le prime persone che incontra una volta atterrato sono una contadina terrorizzata e la figlia, accompagnate da un vitellino. L’orbita ellittica attorno alla Terra compiuta a bordo del Vostok sarà l’unica missione nello spazio del cosmonauta sovietico, morto sette anni dopo la grande impresa, a soli 34 anni.

Fin dall’inizio dell’era spaziale, le Nazioni Unite hanno riconosciuto che lo spazio esterno aggiungeva una nuova dimensione all’esistenza dell’umanità sforzandosi continuamente di utilizzare i vantaggi unici dello spazio esterno per il miglioramento dell’umanità. Riconoscendo l’interesse comune dell’umanità nello spazio e cercando di rispondere alle domande su come lo spazio esterno può aiutare a beneficiare i popoli della Terra, l’Assemblea generale ha adottato la sua prima risoluzione relativa allo spazio, risoluzione 1348 (XIII). Il 10 ottobre 1967 entrò in vigore la ”Magna Carta dello spazio“, noto anche come Trattato sui principi che governano le attività degli Stati nell’esplorazione e nell’uso dello spazio esterno, inclusa la Luna e altri corpi celesti.

Oggi, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio esterno (UNOOSA) si occupa della promozione della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello spazio. UNOOSA funge da segretariato per l’unico comitato dell’Assemblea generale che si occupa esclusivamente della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello spazio esterno: il Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio esterno (COPUOS). L’UNOOSA è anche responsabile dell’attuazione delle responsabilità del Segretario generale ai sensi del diritto spaziale internazionale e del mantenimento del Registro degli oggetti lanciati nello spazio esterno delle Nazioni Unite.

Il 9 aprile è la Giornata Mondiale dell’Unicorno

Il 9 aprile è stato scelto per festeggiare l’insolita Giornata Mondiale dell’Unicorno (Unicorn Day)! Simbolo di purezza e nobiltà, l’Unicorno è una creatura che è diventata negli ultimi anni, anche grazie ai social network, una figura iconica di un mondo fiabesco e incantato fatto di magia, unicità e, soprattutto, tolleranza.

Marieke van der Poel, fondatrice di Proef, azienda specializzata nell’individuazione delle prossime tendenze, spiega in un’intervista sul San Francisco Chronicle.

 “Se si pensa all’influenza di Instagram e a quanti vogliano presentare se stessi come una persona divertente, è facile capire come colori glitterati o tinte pastello possano essere la scelta giusta … La tecnologia porta a una fuga dalla realtà, ma rende anche più popolari i colori forti e tutte quelle cose che appaiono interessanti sullo schermo”.

Nato dalle storie tradizionali sumeriche, indiane e cinesi, che lo descrivevano dotato di poteri taumaturgici e in grado di apparire solo in caso di eventi straordinari, l’Unicorno è stato trasformato, anche a causa di malintesi linguistici, in un animale forte, pericoloso, dalle sembianze di bufalo (per gli Arabi) e poi di Cavallo Bianco (per il Cristianesimo e, in generale per l’occidente). La religione cristiana fa dell’unicorno un simbolo di castità, purezza, verginità; il carro del trionfo della Castità è trainato da Unicorni. Può anche essere raffigurato con un paio di ali e chiamato alicorno, crasi tra unicorno e Pegaso.

Detto anche Liocorno (mai salito sull’Arca di Noè come cita la famosa canzone per bambini), l’Unicorno si distingue dalla sua controparte ippica per un unico, grande corno a spirale posto in mezzo alla fronte, detto Alicorno. Nella mitologia occidentale, si pensava che rimuovendolo, l’animale avrebbe perso i suoi poteri magici (era un potente anti-veleno) e sarebbe morto. La pratica dell’uso come antidoto dei corni di unicorno (in realtà rari denti di narvalo, corna di orice o falsi costruiti ad hoc) ha avuto una certa diffusione nell’Europa Medioevale: ad esempio, nell’inventario del tesoro papale di Papa Bonifacio VIII del 1295, veniva riportata menzione di quattro corne di unicorni, lunghe e contorte (…) utilizzati per fare l’assaggio di tutto ciò che era presentato al Papa. Per ottenere un magico corno di un Unicorno, Lorenzo il Magnifico pagò 6.000 fiorini; Papa Giulio III 90.000 corone, la Repubblica di Venezia 30.000 ducati. Nel 1533 Clemente VII ne offrì uno a Francesco I; Mazzarino ne possedeva due, uno dei quali era lungo 213,36 centimetri e valeva 2.000 sterline. Ma il più famoso è quello che, nel 802, Carlo Magno ricevette in regalo dal califfo Haroun Al Rashid.

La sua effigie compare nei bestiari medievali che ricordano le leggendarie qualità dell’animale, a cominciare dal potere del suo corno di scoprire e neutralizzare i veleni ma con l’avvento dell’era moderna, la creatura cominciò a uscire da tali volumi “leggendari” per entrare nelle prime opere “scientifiche” di sistematica naturalistica; tuttavia, nel corso del XIX secolo, l’impossibilità di trovare un esemplare indirizzerà la scienza naturalistica a escludere definitivamente l’unicorno dalla lista degli animali esistenti.

Simbolo araldico degli Estensi a Ferrara e dei Borromeo a Milano, l’Unicorno, anzi il Leocorno, era (ed è tutt’ora) uno dei protagonisti del Palio delle contrade di Siena: tra le 17 contrade ve n’è appunto una rappresentata da un cavallo col corno in testa. Similmente, anche nel Palio di Ferrara, la contrada di Santa Maria in Vado Porta, come effigie del suo rione, un unicorno sui colori giallo e viola. La leggenda narra che l’impresa della contrada fosse la purificazione delle acque del Po ottenuta proprio grazie a un unicorno, che con i suoi poteri magici rese la zona di Ferrara florida e irrigabili i campi.

L’Unicorno è stato più volte raffigurato nel corso dei secoli nell’Arte, come simbolo di purezza verginale. Citiamo il dipinto di Luca Longhi, La dama e l’unicorno (1550 ca.), conservato presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, e l’Affresco la Vergine con l’unicorno, opera di Domenichino, esposto al Palazzo Farnese (1602 ca.). Due unicorni sono anche stati raffigurati in una delle Cappelle della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, nella quale viene rappresentato il suffragio universale.

 

Legend (1985) - Unicorn Scene

L’immagine dell’unicorno compare nella letteratura in diversi prodotti mediali. Di solito, l’unicorno viene raffigurato seguendo i tratti comuni alla tradizione, a volte con aggiunte o modifiche riguardanti poteri magici e comportamento: ad esempio, nel libro Harry Potter e la Pietra Filosofale è citata la presenza nella Foresta proibita di un unicorno, il cui sangue avrebbe il potere di rendere immortali tutti coloro che lo bevono. Nel libro L’ultimo Unicorno di Peter S. Beagle questa creatura mitologica ha invece il potere di mantenere rigogliosa un’intera foresta e di riportare in vita chi è morto da poco tempo. Si discosta invece dalla tradizione Guy Gavriel Kay che nella Trilogia di Fionavar crea Imraith-Nimphais, un unicorno alato di colore rosso, la cui nascita è stata voluta da una dea come guerriero contro Rakoth Maugrim il Distruttore. Altri esempi sono L’unicorno nero di Terry Brooks, La fine del mondo e il paese delle meraviglie di Haruki Murakami, Il cavallino bianco di Elizabeth Goudge. Umberto Eco, invece, nel romanzo Il nome della rosa lo descrive in questi termini: “Ma l’unicorno è una menzogna?”. Nell’Industria cinematografica come non citare l’Unicorno di Legend che ha realizzato una grande magia: non adatto a sconfiggere il Male, ha lanciato la carriera sfolgorante di Tom Cruise oppure il film che ha segnato il ritorno di Steven Spielberg alla regia “Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicornoun film d’animazione del 2011. Per quanto riguarda invece l’ambito musicale, Lady Gaga lo ha utilizzato come iconadel suo secondo album Born This Way dedicandogli anche la traccia Highway Unicorn (Road to Love). Tanto è l’amore per questa creatura che  per l’artista italo-americana si è fatta tatuare un Unicorno sulla coscia, a simboleggiare il suo appoggio alla comunità lgbt+.

 

FESTA dell'UNICORNO | Cosplay Fantasy Fest | Filmed by Mirko Malavolta

Anche ai giorni nostri esistono dunque rappresentazioni iconiche di questa creatura: in primis non possiamo non citare il grande evento estivo che si svolge ogni anno in Toscana, per la precisione a Vinci (Firenze), la Festa dell’unicorno: una tre giorni dedicata al mondo fantasy, con matrimoni elfici, disfide magiche, le sireneidi, la parata degli Elfi. Oltre 400 spettacoli, distribuiti nelle otto aree di cui si compone la manifestazione: ogni sera un concerto diverso con ospiti attesissimi e conosciuti nel panorama nerd o band epic metal.

UNICORN CAFE in Thailand 🦄 🌈

A Bangkok c’è la Unicorn Café, un risto bar interamente a tema unicorno. Una statua di un enorme unicorno troneggia all’ingresso del locale che è tematizzato, all’interno, con creature dai colori pastello di ogni forma e dimensione: sulla carta da parati, sui divani, sul soffitto. Anche i tantissimi dolci propositi sono in linea con questo mood spensierato: tutti iper colorati e, ovviamente, che garantiscono un glicemico. Nel locale si può noleggiare il pigiama da Unicorno, per essere in perfetto stile con il cafe!

 

Floating Unicorn Island Is Straight Out Of A Dream

Nelle Filippine c’è l’Inflatable Island, un gigantesco parco giochi galleggiante di oltre 4.200 mq, tutto a tema unicorno. Inflatable Island, che si affaccia sul Mare Cinese Meridionale, nella Baia di Subic, offre un nutrito menu di attrazioni: scivoli gonfiabili, torri, ponti, altalene ed anche un trampolino per tuffarsi a pochi metri dalla spiaggia! Per la realizzazione del progetto è stato fatto un investimento di circa 20 milioni di dollari. Qui troneggia l’Unicornzilla, l’unicorno gonfiabile più grande del mondo.

Probabilmente, grazie l’espressione anglosassone “unicorns and rainbows” ovvero “va tutto bene, tutto fantastico”, vuoi per la sua dimensione asessuata, quasi angelica, l’unicorno ha iniziato ad essere associato alla bandiera arcobaleno della comunità lgbt+, come portavoce di slogan finalizzati a superare il concetto di genere durante i gay pride.

In alto i piatti! Il 6 aprile è il Carbonara Day

Il Carbonara Day è un evento speciale che coinvolge chef e nutrizionisti per condividere i segreti della preparazione della famosa Carbonara. Questa giornata, che cade il 6 aprile, è dedicata interamente alla celebrazione di questo iconico piatto della cucina italiana, simbolo di Roma. La festa della Carbonara viene celebrata in tutto il mondo e nel 2024, nell’ottava edizione, diventa ancora più speciale in occasione del 70esimo anniversario dalla pubblicazione della prima ricetta in Italia. Nel lontano 1954, la Carbonara comparve su “La Cucina Italiana” in una versione molto diversa da quella attuale, con ingredienti come aglio, gruviera e pancetta che ora sono esclusi dalla ricetta tradizionale.

La Carbonara è un piatto che ha conquistato il cuore di molti, diventando un simbolo della cucina italiana nel mondo. Le sue origini sono avvolte da mistero e dibattito, ma una cosa è certa: il suo gusto ricco e irresistibile è inconfondibile.

La leggenda vuole che la Carbonara abbia fatto la sua comparsa nelle case romane negli anni ’40, quando i soldati Alleati arricchirono alcune ricettr italiane preesistent con guanciale o pancetta affumicata americana. Questa fusione di sapori ha dato vita a uno dei piatti più amati della tradizione culinaria romana.

Le ipotesi sull’origine di questo piatto sono numerose, ma non esistono prove che dimostrino la sua esistenza prima dei primi decenni del ‘900. La romantica storia dei pastori o dei carbonai che preparavano la carbonara da secoli è affascinante ma non storica. La prima volta che la ricetta è stata pubblicata è avvenuta negli Stati Uniti nel 1954, mentre in Italia è apparsa sulla rivista La Cucina italiana.Anche se la carbonara è comunemente associata alla cucina laziale, il piatto ha avuto origine in circostanze poco chiare negli anni Quaranta del Novecento e si è poi evoluto diventando romano solo negli anni Novanta. Le sue origini sono incerte e esistono diverse teorie a riguardo.Una delle ipotesi suggerisce che la carbonara abbia avuto origine durante la Seconda Guerra Mondiale, quando soldati americani combinavano ingredienti come uova, pancetta e spaghetti per prepararsi da mangiare, ispirando successivamente la ricetta italiana.Altre supposizioni suggeriscono che l’origine del piatto possa essere collegata alla cucina napoletana o magari agli abruzzesi carbonai, i quali preparavano un piatto simile chiamato cacio e uova che potrebbe essere stato il precursore della carbonara. In ogni caso, le origini della carbonara rimangono oscure e avvolte nel mistero, e non c’è una risposta definitiva su come questo delizioso piatto sia nato. Ciò che è certo è che la carbonara è diventata uno dei piatti più amati e iconici della cucina italiana, apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto ricco e cremoso.

La Carbonara è un piatto ricco e cremoso, capace di deliziare il palato di chiunque lo assaggi.

Gli ingredienti fondamentali per preparare la Carbonara sono semplici ma di grande qualità: guanciale, tuorli d’uovo, pecorino romano grattugiato, pepe e pasta, preferibilmente “lunga”. La chiave per ottenere una Carbonara perfetta è la giusta cottura del guanciale, che deve essere fatto soffriggere lentamente per rilasciare tutto il suo sapore. Durante la cottura del guanciale, ad esempio, è fondamentale dorarlo delicatamente senza l’aggiunta di olio, in modo da far emergere i sapori autentici della carne e creare una base gustosa per il piatto. Questa attenzione ai dettagli si riflette poi nell’emulsione cremosa dei tuorli d’uovo con il pecorino e il grasso di cottura del guanciale, che dona alla Carbonara quel sapore irresistibile.

Per preparare la Carbonara in modo sano e gustoso, bisogna seguire alcuni semplici passaggi. Ad esempio, è importante salare l’acqua per la cottura della pasta con moderazione, considerando che il pecorino è già molto saporito. Inoltre, la scelta di ingredienti di qualità come tuorli di uova fresche, pecorino crosta nera e guanciale stagionato è fondamentale per ottenere un piatto davvero delizioso. Anche la scelta della pasta, preferibilmente lunga, può fare la differenza in termini di sazietà e digestione.

Dal punto di vista nutrizionale, la Carbonara offre un’importante fonte proteica grazie alle uova, che possono contribuire a bilanciare il piatto e a ridurre il picco glicemico. La presenza del grasso del guanciale e del formaggio fa sì che l’aggiunta di olio non sia necessaria, e la scelta di una pasta lunga può aiutare a mantenere basso il picco glicemico e a favorire una digestione più lenta. Inoltre, se consumata con moderazione, la Carbonara può tranquillamente inserirsi in un piano alimentare equilibrato, senza dover essere considerata un peccato da evitare.

Insomma, preparare una Carbonara perfetta non è solo una questione di sapori e consistenze, ma anche di attenzione alla qualità degli ingredienti e alle scelte nutrizionali. Seguendo questi consigli e mettendo in pratica i segreti dello chef, sarà possibile deliziare il palato con una Carbonara sana e gustosa.

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