Stregoneria: svelati i segreti del “Formicarius”, il manuale anti-streghe del Quattrocento

Un’edizione critica riporta alla luce il “Formicarius” di Jean Nider, testo chiave per la caccia alle streghe.

Nel panorama della stregoneria medievale, due opere si ergono come pilastri fondamentali: il “Malleus Maleficarum” di Heinrich Kramer e il “Formicarius” di Jean Nider. Quest’ultimo, meno conosciuto del suo omologo, è stato recentemente oggetto di un’edizione critica a cura di Catherine Chêne, offrendo agli studiosi una nuova chiave di lettura per comprendere i meccanismi della caccia alle streghe nel Quattrocento.

Un’opera citata ma poco analizzata

Come sottolineava Carlo Ginzburg nel 1989, il “Formicarius” era un testo più citato che analizzato. La sua importanza era riconosciuta, ma la sua complessità ne ostacolava una comprensione approfondita. L’edizione critica di Chêne colma questa lacuna, fornendo un’analisi filologica rigorosa del testo e contestualizzandolo all’interno del panorama socio-politico del XV secolo.

Oltre la caccia alle streghe: un progetto di riforma sociale

Il “Formicarius” non si limita ad essere un semplice manuale anti-streghe. Si inserisce, infatti, in un più ampio progetto di riforma sociale promosso da alcuni Ordini religiosi del Quattrocento. Nider, domenicano come Kramer, era un convinto sostenitore della necessità di estirpare il male dalla società, e la stregoneria rappresentava, ai suoi occhi, una minaccia da estirpare con ogni mezzo.

Un periodo di roghi e di caccia alle streghe

Il Quattrocento fu un secolo di grandi trasformazioni, ma anche di profonde paure. La peste nera, le guerre e le carestie avevano generato un clima di incertezza e insicurezza, terreno fertile per il proliferare di superstizioni e paure ancestrali. In questo contesto, la stregoneria divenne un capro espiatorio, un nemico da combattere per ristabilire l’ordine sociale e religioso.

Il “Formicarius” e il “Malleus Maleficarum”: due facce della stessa medaglia

Il “Formicarius” e il “Malleus Maleficarum” rappresentano due espressioni di questa mentalità. Entrambi i testi offrono una visione demonologica della stregoneria, presentandola come un pericolo reale e concreto per la società. Tuttavia, mentre il “Malleus Maleficarum” si concentra sugli aspetti pratici della caccia alle streghe, il “Formicarius” offre una riflessione più ampia sul ruolo della stregoneria all’interno del contesto sociale e religioso dell’epoca.

L’edizione critica del “Formicarius”: un passo avanti nella comprensione della caccia alle streghe

L’edizione critica del “Formicarius” rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione della caccia alle streghe. Offrendo un’analisi approfondita di un testo chiave, questa edizione ci permette di comprendere meglio le idee e le paure che alimentarono questo fenomeno tragico e oscuro.

Stregherie. Iconografia fatti e scandali sulle sovversive della storia

La mostra “Stregherie. Iconografia fatti e scandali sulle sovversive della storia” è attualmente in corso a Bologna, presso il suggestivo Palazzo Pallavicini, dopo il grande successo ottenuto alla Villa Reale di Monza. Questa esposizione straordinaria porta i visitatori in un viaggio nel mondo della magia occulta, attraverso una vastissima collezione di incisioni, dipinti, trattati di magia e strumenti rituali.

Ciò che rende davvero unica questa mostra è la sua capacità di coinvolgere attivamente i visitatori. Nella sala principale, ad esempio, i partecipanti vengono coinvolti in un processo per stregoneria del 1539, sedendo al banco degli imputati e subendo le accuse dell’inquisitore, interpretate da attori che ricreano fedelmente l’atmosfera di quel tempo. Si tratta di un’esperienza coinvolgente e intensa, che permette ai visitatori di entrare in contatto con la storia oscura e affascinante delle streghe.

La mostra non si limita a mostrare semplicemente oggetti legati al mondo della stregoneria, ma cerca di far vivere ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente. Per maggiori informazioni sulla mostra “Stregherie. Iconografia fatti e scandali sulle sovversive della storia” a Bologna, è possibile visitare il sito stregherie.it.

La mostra è aperta al pubblico fino al 16 giugno presso il Palazzo Pallavicini in via San Felice 24, con orario continuato dalle 10 alle 20, dal giovedì alla domenica. Non perdete l’opportunità di immergervi in un mondo di mistero, magia e antiche tradizioni, visitando questa straordinaria esposizione che sta facendo parlare tutti a Bologna.

La Notte delle Streghe a San Giovanni in Marignano

Dopo due anni di assenza, torniamo alle “Radici della magia” con La Notte delle Streghe: l’appuntamento è a San Giovanni in Marignano dal 23 al 26 giugno 2022 con  artisti, spettacoli, storie di erbe magiche e tantissime sorprese. Come sempre, l’evento è gratuito.
 
La Notte delle Streghe torna con una nuova edizione che celebra i valori e le tradizioni con cui è stata anticamente concepita: festeggiare l’estate che ritorna, il bel tempo che rende ricco il raccolto e gli elementi naturali. E ritrovarsi insieme, condividere storie ed esperienze, divertirsi con l’arte e gli spettacoli, perdersi nella bellezza del paese, tutte cose che ci sono mancate da morire.
 
“… da qui nasce il concept di questa edizione: “Le Radici della magia”. Le radici ci tengono a contatto con la terra e la natura, con chi siamo e da dove veniamo; in senso più ampio sono un legame con il passato e con il concetto di inizio, di origine. Riportiamo così alla luce la storia di questo evento e ne raccontiamo l’essenza mistica e speranzosa. E ci aggrappiamo alla magia di questa festa, più forte di ogni avversità. Allora torniamo, finalmente, a festeggiare la Notte delle Streghe”.
 
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