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Yoshitaka Amano conquista lo spazio: l’opera HITEN vola sulla Luna con la Memory Disc V3

Che Yoshitaka Amano fosse un artista fuori dal comune lo sapevamo già. I suoi tratti eterei, le sue creature oniriche, le atmosfere sospese tra l’antico Giappone e un universo fantasy immaginifico hanno incantato generazioni di appassionati di anime, videogiochi, fumetti e arte contemporanea. Ma ora, il Sensei ha deciso di spingersi oltre. Letteralmente. La sua opera “HITEN” ha preso il volo verso lo spazio, trasportata all’interno del modulo Memory Disc V3, parte di una missione internazionale supportata dall’UNESCO che punta a salvaguardare il patrimonio culturale dell’umanità… sulla Luna.

No, non è il pitch di un nuovo anime cyber-fantasy, né il concept di un JRPG targato Square Enix. È tutto vero, tutto reale. Dopo aver incantato il pubblico italiano con le mostre a Lucca, Milano e ora Roma, l’arte di Amano ha attraversato l’atmosfera terrestre ed è ufficialmente approdata in orbita lunare. HITEN, il suo capolavoro ispirato alle creature celestiali della mitologia nipponica, è ora custodito nel cuore di un piccolo disco delle dimensioni di una moneta: il Memory Disc V3, un archivio miniaturizzato pensato per durare millenni e trasportato a bordo di tre missioni lunari ufficiali, in programma fino al 2027.

Il progetto non è solo ambizioso: è rivoluzionario. La collaborazione tra l’UNESCO e il team Barrelhand ha reso possibile un gesto poetico e visionario, dove arte, tecnologia e memoria collettiva si incontrano nello spazio profondo. Il Memory Disc V3 non sarà solo installato su un lander lunare, ma sarà anche integrato in due rover: veri e propri veicoli esplorativi che solcheranno la superficie del nostro satellite naturale. Un gesto simbolico, certo, ma anche profondamente concreto. Un messaggio eterno inciso nel cosmo.

E che messaggio porta HITEN? In primo luogo, un ponte tra i mondi. L’opera, realizzata con l’inconfondibile stile di Amano, rappresenta una figura fluttuante, quasi disincarnata, immersa in un turbinio di linee dorate e forme oniriche. È un invito alla trascendenza, alla connessione tra il visibile e l’invisibile, tra l’umano e il divino, tra passato e futuro. Amano, da sempre maestro nel fondere spiritualità orientale con una sensibilità artistica ultraterrena, sembra dirci che l’arte è il linguaggio universale che sopravviverà a tutto, anche al tempo.

Le parole dell’artista stesso non lasciano dubbi sull’intento del progetto: “L’arte ha il potere di trascendere il tempo e la storia. Deve esprimere gli elementi fondamentali della nostra umanità… Se qualcuno, in un lontano futuro, troverà felicità osservando il mio lavoro, non potrei desiderare gioia più grande.” Una dichiarazione che tocca il cuore, e che sintetizza perfettamente l’anima del viaggio spaziale di HITEN: un atto di fede nell’umanità e nella bellezza.

Questa impresa straordinaria arriva in un momento d’oro per la presenza di Amano in Italia. Dopo aver incantato Lucca Comics & Games – dove ha firmato i poster ufficiali dell’edizione 2024 ispirati a Puccini, da Tosca a Madama Butterfly fino a Turandot – e dopo la sua acclamata mostra milanese alla Fabbrica del Vapore, l’artista ha trovato una nuova casa a Roma. Dal 28 marzo e fino al 12 ottobre 2025, Amano Corpus Animae è visitabile presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi: un’esposizione senza precedenti, con oltre 200 opere tra cui lavori mai esposti prima in Italia, comprese le suggestive collaborazioni con Michael Moorcock, il leggendario autore di Elric di Melniboné.

Chi visiterà questa mostra avrà la possibilità di ammirare l’evoluzione stilistica e tematica del Sensei, esplorando l’intersezione tra il suo immaginario e quello dello scrittore britannico. Un percorso visivo che svela anche le radici di molti elementi iconici della saga di Final Fantasy, per cui Amano ha creato alcune delle illustrazioni più memorabili.

Secondo Fabio Viola, curatore della mostra romana, “Amano è un artista che ha sempre guardato oltre, mescolando oriente e occidente, antico e futuribile.” Una definizione perfetta per un creatore che oggi vede la sua opera viaggiare nello spazio, come fosse un messaggio in bottiglia lanciato verso l’infinito.

Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games, sottolinea come questo evento sia “un’occasione unica per rendere omaggio a un Sensei che ha saputo interpretare come nessun altro l’immaginario contemporaneo, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di molte generazioni e in tutto il mondo.”

Insomma, HITEN non è soltanto un’opera d’arte spedita nello spazio. È un simbolo. Un sigillo. Un gesto audace che unisce mito, arte e futuro, e che consacra Yoshitaka Amano non solo come maestro dell’illustrazione, ma come visionario culturale capace di parlare a tutta l’umanità – e ora, anche all’universo.

E voi, cosa ne pensate di questa straordinaria avventura cosmica? Fatecelo sapere nei commenti, condividete questo articolo sui vostri social e raccontateci quale delle opere di Amano vi ha toccato di più. L’arte è una connessione: facciamola viaggiare, anche tra noi terrestri.

Solo Leveling: la Stagione 3 è realtà! Ma cosa ci riserva il futuro di Sung Jinwoo (e non solo)?

“Solo Leveling” è l’anime che ha conquistato i cuori di milioni di fan, e ora tutti si chiedono: cosa riserva il futuro a Sung Jinwoo? Con la sua azione mozzafiato e un mondo oscuro e affascinante, “Solo Leveling” è diventato un fenomeno globale. La domanda che tutti si pongono è: quanto a lungo potremo godere delle avventure di Sung Jinwoo sul piccolo schermo? Solo Leveling non è solo un anime, ma un fenomeno culturale che ha incendiato forum, social e playlist di binge-watching. L’ascesa vertiginosa di Sung Jinwoo, da umile hunter a divinità vivente, ha saputo unire azione sfrenata, un mondo dark fantasy irresistibile e una narrazione che dosa tensione, crescita personale e colpi di scena da brivido.

E ora, con la seconda stagione appena conclusa, il fandom trattiene il fiato con una domanda che aleggia ovunque come un portale pronto ad aprirsi: quando arriverà la terza stagione di Solo Leveling? Ma soprattutto… cosa ci riserva davvero il futuro dell’Eroe dell’Ombra?


Un viaggio dalle profondità al pantheon: il trionfo di Solo Leveling

Partiamo dalle origini. Solo Leveling nasce come web novel firmata da Chugong, per poi esplodere come webtoon prima e come anime poi. La prima stagione dell’adattamento animato, prodotta da A-1 Pictures e distribuita globalmente su Crunchyroll, ha coperto i primi 45 capitoli del manhwa, raccontandoci la nascita del nuovo Sung Jinwoo: da “il più debole di tutti gli hunter” a portatore di un potere oscuro e misterioso che lo rende un essere a parte.

La seconda stagione, invece, ha spinto l’acceleratore verso l’arco narrativo dell’Isola di Jeju, un momento cruciale in cui Jinwoo si confronta non solo con mostri esterni, ma con i fantasmi interiori della responsabilità e della solitudine. Questo arco, che abbraccia indicativamente fino al capitolo 110 del webtoon, ha rappresentato un punto di svolta narrativo, tecnico ed emotivo. Con animazioni più fluide, combattimenti mozzafiato e un’atmosfera carica di tensione, la serie ha raggiunto vette di popolarità tali da mettere a dura prova i server di Crunchyroll. Letteralmente.


Crunchyroll conferma: la Stagione 3 si farà (anche se ci toccherà aspettare ancora un po’)

E adesso? Ora che Jinwoo ha sollevato il velo su una parte del suo destino, cosa succede? Durante il Festival di Cannes – sì, proprio lì dove solitamente si parla di cinema d’autore e red carpet – è arrivata finalmente la conferma che tutti aspettavano come un drop leggendario. Mitchell Berger, responsabile della distribuzione di Crunchyroll, ha annunciato che Solo Leveling continuerà con una terza stagione. Parole sue: “Non sappiamo esattamente quando, ma la Stagione 3 ci sarà e i fan continueranno a vedere la storia”.

Questa conferma pone fine a una sorta di limbo di silenzi e incertezze che aveva fatto tremare la community, portando perfino alcuni produttori a chiedere apertamente il supporto dei fan per far sentire la propria voce. Come se ce ne fosse bisogno: Solo Leveling è stato tra gli anime più visti, più discussi e più acclamati dell’ultimo biennio. Il solo episodio finale della seconda stagione ha polverizzato ogni record precedente sulla piattaforma. E indovinate un po’? I record precedenti erano già di Solo Leveling.


La trama continua: ci sarà abbastanza materiale per una degna conclusione?

Con la seconda stagione che ha toccato circa il capitolo 110 e con il manhwa originale che si chiude attorno al 187, abbiamo ancora quasi ottanta capitoli di pura adrenalina da adattare. Il che significa una cosa sola: la terza stagione non solo è praticamente confermata, ma con ogni probabilità sarà anche la più epica, cupa e risolutiva di tutta la saga. È qui che Jinwoo affronta il suo destino definitivo, le rivelazioni cosmiche prendono forma e i confini tra vita e morte si assottigliano fino a svanire. La terza stagione sarà – con ogni probabilità – il gran finale.

O forse no.


Verso il Ragnarok: il futuro oltre Jinwoo

Sì, perché per i fan più attenti c’è già un sentiero che si dipana oltre la conclusione della storia principale. Solo Leveling: Ragnarok è il sequel ufficiale che ci riporta nel mondo degli hunter, ma con un nuovo protagonista e una mitologia ancora più ampia da esplorare. Il titolo promette di spingersi oltre i confini conosciuti, introducendo nuovi personaggi, minacce divine e antiche guerre dimenticate. Sarà un anime a sé stante o un’ulteriore stagione dello stesso universo narrativo? Ancora non lo sappiamo, ma la possibilità è più concreta che mai. E la fame di contenuti da parte del pubblico potrebbe trasformare questo spin-off in una nuova epopea.


Una saga che è diventata leggenda… e non ha intenzione di fermarsi

A questo punto, possiamo dirlo senza timore di esagerare: Solo Leveling è entrato a pieno titolo nel pantheon degli anime contemporanei. Ha fatto quello che ogni grande storia fa: ci ha fatto credere in qualcosa di più grande, ci ha fatto vivere battaglie epiche, ci ha mostrato la fragilità e la forza dell’animo umano, trasformando un ragazzo qualunque in una leggenda immortale.

E ora, con la terza stagione in arrivo e il possibile Ragnarok all’orizzonte, ci prepariamo a un nuovo viaggio. Le ombre non sono mai state così affascinanti.


E voi, siete pronti a seguire Jinwoo fino alla fine… o a scoprire un nuovo eroe nel Ragnarok? Parliamone!

Se anche voi siete rimasti incollati allo schermo per ogni singola evocazione di Jinwoo, se avete esultato durante lo scontro con le formiche giganti e se vi state già preparando psicologicamente per le rivelazioni cosmiche della prossima stagione, allora questo è il momento perfetto per unirvi alla conversazione. Commentate qui sotto, diteci cosa vi aspettate dalla stagione 3 di Solo Leveling o se siete curiosi per Ragnarok, e – ovviamente – condividete questo articolo sui vostri social per far sapere a tutti che l’hype… non è mai stato così reale.

“Sakamoto Days”: l’anime che unisce azione adrenalinica e risate incontenibili

Se c’è una cosa che adoro degli anime giapponesi, è la loro capacità di fondere in maniera imprevedibile e geniale due elementi apparentemente inconciliabili: la comicità slapstick da spanciarsi e l’azione furiosa degna dei migliori film di arti marziali. E Sakamoto Days, lasciatemelo dire, è l’incarnazione perfetta di questo binomio esplosivo. Basato sull’omonimo manga di Yūto Suzuki, quest’opera è riuscita a conquistare immediatamente il mio cuore da fan sfegatata di storie fuori dagli schemi, dove anche un ex sicario sovrappeso può diventare l’eroe che tutti stavamo aspettando.

Sakamoto, pur avendo appeso la pistola al chiodo, si ritrova coinvolto in una spirale di eventi che lo costringe a dimostrare, ancora una volta, perché era considerato una leggenda.

L’anime ha fatto il suo debutto su Netflix l’11 gennaio 2025, e già dal primo episodio è evidente che Sakamoto Days non ha alcuna intenzione di prendersi troppo sul serio, pur offrendo scene d’azione coreografate in maniera sublime. La trama ruota attorno a Taro Sakamoto, una leggenda vivente del mondo degli assassini, che decide di abbandonare le armi e mettere su famiglia, aprendo un tranquillo minimarket. Ma come ben sappiamo, il passato ha la fastidiosa tendenza a non lasciarsi dimenticare. Così, Sakamoto si ritrova presto braccato da vecchi nemici e costretto a rispolverare le sue letali abilità… senza però mai togliere il grembiule.

Quello che rende questa serie irresistibile non è solo il contrasto tra la sua vita pacifica da droghiere e la sua identità da killer, ma anche il modo in cui questi due mondi si scontrano con un tempismo comico impeccabile. Le scene in cui Sakamoto, visibilmente fuori forma, affronta avversari spietati con soluzioni tanto ingegnose quanto ridicole, sono il vero cuore pulsante dell’anime. A supportarlo in questa sua doppia vita troviamo Shin, un giovane sicario con la capacità di leggere la mente, e Lu, una ragazza forte e misteriosa con legami con la malavita cinese. Il trio funziona alla perfezione, dando vita a dinamiche esilaranti e spesso inaspettatamente toccanti.

Dal punto di vista tecnico, Sakamoto Days è una vera chicca per gli occhi. L’animazione è affidata allo studio TMS Entertainment, e la regia è nelle mani esperte di Masaki Watanabe, che già in passato aveva dimostrato la sua capacità di raccontare storie dal taglio visivo unico. Ogni episodio alterna momenti adrenalinici e combattimenti a colpi di kung fu con parentesi di pura follia comica che ricordano il miglior Gintama. La sceneggiatura, supervisionata da Taku Kishimoto (già autore di BLUELOCK e Haikyu!!), riesce a mantenere un ritmo serrato senza mai perdere leggerezza, mentre le musiche di Yūki Hayashi completano il quadro con un mix perfetto di tensione ed energia.

Non posso non spendere due parole sul cast vocale, che in entrambi i doppiaggi – giapponese e inglese – è semplicemente stellare. Tomokazu Sugita, che interpreta Sakamoto nella versione nipponica, riesce a dare voce a tutte le sfumature del personaggio: dall’ex assassino temuto da tutti al padre di famiglia bonario che sbuffa quando la figlia chiede troppi snack. Nobunaga Shimazaki, nel ruolo di Shin, aggiunge un tono ironico e sfrontato che ben si sposa con l’atmosfera generale. Anche il cast inglese non è da meno, con Matthew Mercer e Dallas Liu che si calano perfettamente nei loro ruoli. Questo lavoro corale contribuisce a rendere ogni episodio ancora più coinvolgente, e ti fa venire voglia di premere “play” sul prossimo episodio senza nemmeno prendere fiato.

Ma parliamo del futuro della serie, che si preannuncia ancora più esplosivo. Il secondo arco narrativo è pronto a fare il suo debutto il 14 luglio 2025 in Giappone, come annunciato dal nuovo trailer ufficiale che ha anche svelato la nuova opening: “Method” dei Kroi, una rock band giapponese che sta già facendo parlare di sé. La sigla precedente, “Hashire Sakamoto” di Vaundy, era già una bomba, ma questa nuova promessa di ritmo serrato e vibrazioni alternative lascia presagire un cambio di tono, magari più cupo o più maturo. E non vedo l’ora.

L’attesa per questa seconda parte è accompagnata anche da un evento speciale in programma per il 15 giugno al TOHO Cinemas Shinjuku di Tokyo, dove verranno proiettati in anteprima gli episodi 12 e 13. Una mossa che dimostra quanto sia alta l’aspettativa nei confronti di Sakamoto Days, non solo da parte del pubblico giapponese ma anche a livello internazionale.

Nel corso dell’undicesimo episodio sono stati introdotti nuovi personaggi che promettono scintille. Tra questi troviamo Dump, Apart, Minimalist e Saw, doppiati rispettivamente da Yūko Kaida, Chiaki Kobayashi, Ryōta Takeuchi e Kōsuke Toriumi. Personalità nuove e voci iconiche che andranno ad arricchire ulteriormente un universo narrativo già pieno di sorprese. E poi c’è il tocco magico di Yō Moriyama al character design, artista già noto per il suo lavoro in Lupin the IIIrd: Goemon’s Blood Spray, che qui riesce a mescolare tratti realistici e stilizzati con una fluidità davvero affascinante.

 Sakamoto Days è molto più di una semplice serie d’azione con un tocco comico. È un’ode alla seconda possibilità, alla forza dell’amore familiare, e alla capacità tutta giapponese di rendere epico anche il quotidiano. È una serie che ti fa ridere, ti tiene col fiato sospeso e, soprattutto, ti fa venire voglia di seguirla fino all’ultimo episodio. E se anche voi siete tra quelli che adorano gli anime in cui si passa dal ridere a crepapelle al trattenere il fiato in meno di dieci secondi, non potete davvero perdervela.

E ora tocca a voi: avete già iniziato Sakamoto Days o siete ancora lì a decidere? Qual è stata la vostra scena preferita finora? Parliamone nei commenti o condividete l’articolo sui vostri social per scoprire chi tra i vostri amici ha già fatto amicizia con il killer più buffo e letale dell’animazione giapponese!

Comics Street Food 2025: Lentate sul Seveso si trasforma nella capitale nerd del gusto tra anime, cosplay e cultura giapponese

Per chi vive a pane e manga, per chi colleziona action figure come fossero reliquie sacre e sogna un mondo dove si possa mangiare come nei migliori anime… l’attesa è finita. Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e Brianza, si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più esaltanti dell’anno per tutti i fan della cultura otaku. Dal 6 all’8 giugno 2025, l’Area Feste di Camnago si trasformerà nel cuore pulsante del divertimento nerd grazie all’arrivo del Comics Street Food, un evento destinato a lasciare il segno nel cuore degli appassionati.

Immaginate di passeggiare tra stand che sembrano usciti da Akihabara, circondati da profumi che evocano le izakaya di Tokyo e le bancarelle dei matsuri estivi. È proprio questo il tipo di esperienza che Comics Street Food promette di regalare: una full immersion nel mondo giapponese tra cibo, cosplay, spettacoli e ospiti leggendari, il tutto con ingresso gratuito e un orario esteso dalle 12:00 alle 24:00 per vivere ogni istante senza fretta.

A rendere l’evento ancora più epico è il suo programma ricchissimo. Venerdì 6 giugno sarà una giornata memorabile grazie alla presenza di Gianluca Iacono, la voce italiana di personaggi entrati nella leggenda come Vegeta in Dragon Ball Z, Roy Mustang in Fullmetal Alchemist, Gordon Ramsay nei suoi reality culinari e persino Marshall in How I Met Your Mother. Una vera icona del doppiaggio che incontrerà i fan in un clima di festa e passione condivisa.

Ma non finisce qui: tra le chicche della giornata inaugurale ci sarà Chef Ojisan, pronto a deliziare i visitatori con piatti direttamente ispirati agli anime più amati, e uno spettacolo musicale dal titolo “Il Magico Mondo di Laura”, un viaggio emozionante attraverso le sigle Disney più amate, reinterpretate dal vivo in chiave nostalgica e coinvolgente.

Il sabato sarà all’insegna dell’energia pura: sul palco saliranno i Gremlins Soundtracks, band specializzata nel reinterpretare le sigle cult degli anni ’80 e ’90 in chiave rock, per un concerto che farà vibrare il cuore a ogni nota. Nel frattempo, l’area boardgames sarà sempre attiva con la presenza di Angelo Porazzi, game designer noto a tutti gli appassionati di giochi da tavolo italiani, disponibile per incontri, dimostrazioni e chiacchiere nerd a 360 gradi.

La domenica, infine, sarà il giorno delle celebrazioni e delle grandi emozioni. Il Cosplay Contest – vero e proprio must per ogni evento che si rispetti – sarà presentato dal vulcanico Fabio Aquilino Baumiao e affiancato da un karaoke show che darà voce a tutti i fan delle sigle anime. Per il vincitore del contest ci sarà un buono di 200 euro Amazon  e una fraccata di premi per le altre categorie tra figure gadget memorabilia con in giuria Clara D’Agostino, Max Pietrasanta e Ismaele Danzi. A seguire, lo spettacolo k-pop delle Moon & Sun Crew animerà il palco con coreografie esplosive e tutta la potenza della musica made in Korea. Il gran finale sarà affidato nuovamente a “Il Magico Mondo di Laura”, che chiuderà l’evento con una carrellata di sigle dei cartoni animati che hanno segnato l’infanzia di intere generazioni.

Tutto questo avverrà in una cornice dove il vero protagonista sarà il gusto. Perché se c’è una cosa che unisce l’amore per gli anime a quello per lo street food, è la passione. Ramen fumanti, takoyaki dorati, mochi colorati, onigiri perfettamente triangolari e mille altre specialità ispirate al Giappone accompagneranno ogni momento, trasformando ogni pausa in una scoperta culinaria.

Il Comics Street Food a Lentate sul Seveso non è solo un evento, ma un’esperienza completa per chi vuole vivere – e assaporare – la cultura nerd con tutti i sensi. Non importa se sei un otaku di vecchia data o un curioso alle prime armi: dal 6 all’8 giugno 2025, Camnago diventa il tuo portale per il mondo geek. Segui la pagina ufficiale dell’evento per non perdere nemmeno un aggiornamento, dai nuovi ospiti ai contenuti esclusivi che saranno annunciati nei prossimi giorni. E se hai già in mente chi portare con te, taggalo subito: l’evento più “gustosamente nerd” dell’anno ti aspetta.

Soryu debutta come cantante con “Nuje”: da cosplayer a voce partenopea di Attack on Titan

C’è un nuovo ponte tra Napoli e il Giappone, e si chiama Soryu. No, non è il nome di un personaggio anime, anche se potrebbe sembrarlo, bensì quello d’arte di Eugenia Bellomia, una delle cosplayer italiane più seguite al mondo, capace di trasformare ogni sua interpretazione in un’esplosione visiva e narrativa che fa impazzire oltre un milione di follower sui social. Ma questa volta, il viaggio di Soryu non è tra i padiglioni di un evento cosplay o tra le pagine di un manga, bensì tra le note di una canzone che fonde cultura, passione e identità.

Il 16 maggio debutta ufficialmente come cantante con “Nuje”, un brano che non è soltanto una cover o una reinterpretazione: è un vero e proprio esperimento culturale, musicale e linguistico, un adattamento inedito in lingua napoletana di “Call of Silence”, struggente composizione di Hiroyuki Sawano tratta dalla colonna sonora dell’anime culto “Attack on Titan”.

Prodotto da Suono Libero Music e distribuito da Universal Music Italia, “Nuje” è la dimostrazione che la creatività nerd può andare ben oltre il cosplay. È un progetto nato da un sentimento autentico, ideato e realizzato da Soryu in collaborazione con Nando Misuraca, autore del testo e produttore artistico, con l’intento di creare una vera fusione culturale tra Mediterraneo e Oriente. L’obiettivo? Avvicinare Napoli e il Giappone con le armi dell’arte, della musica e dell’emozione.

Non è un caso che Napoli e il Giappone vengano accostati in questo progetto. Sono due universi lontani, certo, ma anche incredibilmente simili nel loro cuore profondo: il mare che li circonda, la maestosità di due vulcani simbolici (Vesuvio e Fuji), l’orgoglio delle rispettive identità culturali, le tradizioni popolari e un rapporto viscerale con la spiritualità. Napoli, con il suo “caos organizzato”, e il Giappone, con la sua rigida disciplina, trovano in “Nuje” un punto di incontro tanto insolito quanto poetico.

A raccontarlo è proprio Soryu, che ricorda come il cosplay sia stato per lei un rifugio e una passione nata nel 2010, quando anime e manga erano ancora considerati roba da “strani”. «Mi prendevano in giro per le mie passioni», confessa, «ma quei mondi mi emozionavano profondamente, così come la musica che li accompagnava». E parlando di musica, non poteva che essere Attack on Titan a fare da ponte tra il Giappone e il cuore di Napoli: una serie potente, tragica, ricca di emozioni profonde, in cui le note diventano narrazione. «La storia d’amore spezzata tra i protagonisti, la scelta del sacrificio… tutto ciò mi ha colpita nel profondo. Il napoletano, con la sua intensità emotiva, è perfetto per raccontare sentimenti così forti».

Il risultato è un brano intimo ma allo stesso tempo universale, che si arricchisce della straordinaria presenza alla chitarra di Gianni Guarracino, musicista che ha collaborato con mostri sacri come Pino Daniele e Paco De Lucia, conferendo al pezzo una raffinatezza musicale di respiro internazionale.

Ma non è finita qui. A dare ulteriore forza visiva a “Nuje” c’è un videoclip ufficiale girato interamente a Napoli dal regista Claudio D’Avascio, dove l’estetica cosplay incontra il paesaggio mediterraneo in un mix di colori, emozioni e riferimenti visivi all’universo anime. A comparire nel video anche Marco Del Giudice, fidanzato di Soryu, a suggellare l’aspetto personale e sincero di un progetto che, come sottolinea la stessa artista, “nasce dal cuore”. Nessuna strategia di marketing preconfezionata, nessuna costruzione a tavolino: solo passione, emozione e tanta, tanta voglia di comunicare qualcosa di autentico.

“Nuje” non è solo una canzone, ma un vero e proprio manifesto della cultura nerd che si evolve, che abbraccia nuove forme espressive senza dimenticare le proprie radici. È l’inno di chi è cresciuto tra manga, controller e OST indimenticabili, e oggi vuole raccontare quelle stesse emozioni con un linguaggio nuovo. È una voce inedita nel panorama musicale italiano, ma già così potente da farsi sentire ben oltre i confini della scena geek.

Il singolo sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 16 maggio, e il presave è già attivo a questo link:  soryu.lnk.to/nuje.

Chi volesse saperne di più, magari con una chiacchierata diretta con la protagonista di questa affascinante metamorfosi, sappia che Soryu è disponibile per interviste. Perché dietro la maschera del cosplay si nasconde una voce nuova, pronta a raccontare storie che meritano di essere ascoltate.

E voi, amici di CorriereNerd.it, cosa ne pensate di questo crossover musicale tra Napoli e Attack on Titan? Condividete l’articolo, commentate, fate girare la voce: il mondo nerd ha appena guadagnato una cantante che parla la nostra lingua. E anche un po’ di giapponese… ma con accento partenopeo!

Crunchyroll Anime Awards 2025: Una celebrazione stellare dell’animazione giapponese

C’è qualcosa di magico che accade ogni anno per noi fan degli anime, qualcosa che ci fa sentire parte di una community globale, appassionata e vibrante. Sto parlando, ovviamente, dei Crunchyroll Anime Awards, l’evento che ormai da nove edizioni è diventato la vera e propria “Notte degli Oscar” per il mondo dell’animazione giapponese. E quest’anno, l’edizione 2025 si preannuncia epica, con numeri da record, ospiti internazionali da far girare la testa e, ovviamente, una celebrazione appassionata dell’arte che amiamo di più: gli anime.

Un record che parla chiaro: 51 milioni di voti

Sì, avete letto bene. Ben 51 milioni di voti sono stati espressi dai fan di tutto il mondo, un aumento di quasi il 50% rispetto allo scorso anno. Questo dato da solo basta a capire quanto l’interesse per gli anime sia esploso a livello globale. E non parliamo solo di chi guarda le serie sottotitolate sul divano, ma di una vera cultura pop planetaria che coinvolge artisti, musicisti, doppiatori, atleti e creator da ogni angolo del mondo. I Crunchyroll Anime Awards sono diventati l’evento che unisce tutti: dagli otaku irriducibili a chi ha scoperto l’animazione giapponese grazie a successi come Demon Slayer, Attack on Titan o My Hero Academia.

Una line-up stellare per un palco internazionale

Il 25 maggio 2025 sarà una data da segnare in rosso sul calendario di ogni appassionato. L’evento si svolgerà a Tokyo, nella splendida cornice del Grand Prince Hotel Shin Takanawa, e sarà trasmesso in diretta globale su Twitch e YouTube di Crunchyroll, oltre che su Sony Pictures Core e sul canale ufficiale YouTube di Sony Group. L’accessibilità sarà totale: lo show sarà disponibile in nove lingue, italiano compreso. Insomma, non ci sono scuse per non esserci.

La serata sarà condotta dalla nostra adorata Sally Amaki, doppiatrice e volto amatissimo dai fan, affiancata dall’entertainer Jon Kabira. Ma il vero spettacolo sarà offerto da una sfilata di presentatori da capogiro: J Balvin, superstar latina e appassionato di anime, la cantautrice vincitrice del GRAMMY Kacey Musgraves e lo sceneggiatore Zak Penn, che ha firmato pellicole come Ready Player One. A questi si aggiungono Damiano David dei Måneskin, Finn Wolfhard e Gaten Matarazzo di Stranger Things, e figure iconiche dell’animeverse come Gigguk e Ironmouse. Il livello di hype è fuori scala.

Musica, emozioni e nostalgia

E poi ci sono loro, le colonne sonore della nostra vita da fan: le sigle. La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel mondo degli anime e quest’anno sarà celebrata come mai prima. Ad animare il palco ci penseranno i Creepy Nuts, duo hip-hop dietro l’irresistibile opening “Bling-Bang-Bang-Born” di Mashle: Magic and Muscles e “Otonoke” di Dan Da Dan; i mitici FLOW, che ci faranno rivivere le emozioni di Naruto e Code Geass con un omaggio al 20° anniversario di Eureka Seven; e la regina indiscussa delle sigle anime, LiSA, voce dietro “Gurenge”, l’opening iconica di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba. È il tipo di show che, anche solo per la musica, varrebbe ogni minuto davanti allo schermo.

Chi conquisterà il titolo di Anime dell’Anno?

Le nomination sono un concentrato di eccellenza e varietà. I candidati per il premio Anime dell’Anno fanno battere forte il cuore: Dan Da Dan, un’esplosione di azione e soprannaturale; Delicious in Dungeon, la perfetta fusione di fantasy e cucina; Frieren – Oltre la Fine del Viaggio, che ci fa riflettere sul tempo e la memoria; Kaiju No. 8, dove la lotta ai mostri è più epica che mai; Solo Leveling, fenomeno globale con una fanbase devota; e Il Monologo della Speziale, una gemma che mescola storia e romanticismo. Personalmente, ho il cuore diviso tra l’originalità di Frieren e l’adrenalina pura di Solo Leveling, ma la bellezza degli Anime Awards è proprio questa: ogni serie ha il suo valore e ogni fan ha la propria voce.

Una celebrazione globale dell’anime culture

Crunchyroll ha saputo trasformare questo evento in una vetrina mondiale per l’industria anime, ma anche in una festa dei fan per i fan. La COO Gita Rebbapragada lo ha detto chiaramente: il successo crescente dell’animazione giapponese è merito della passione e dell’amore delle persone che ogni giorno scelgono di emozionarsi davanti a una nuova storia, un nuovo personaggio, un nuovo sogno disegnato. In occasione degli Anime Awards, Crunchyroll ha anche messo a disposizione gratuitamente molte delle serie nominate, in modo che tutti possano scoprirle o riguardarle. E per chi ama collezionare, ci saranno offerte speciali su manga, figures e merchandise legato agli anime candidati nello store ufficiale.

L’appuntamento che ogni fan aspetta

Insomma, il 25 maggio 2025 sarà molto più di una semplice cerimonia di premiazione. Sarà un momento di connessione globale, di celebrazione della bellezza e della potenza narrativa degli anime, di musica, di cosplay, di lacrime e sorrisi condivisi. È un evento che dimostra quanto l’animazione giapponese non sia più un fenomeno di nicchia, ma una vera e propria forma d’arte amata in ogni angolo del pianeta.

Io non vedo l’ora di mettermi comoda con una tazza di tè matcha, accendere il livestream e vivere ogni attimo con il cuore in gola. E voi? Quali sono i vostri anime del cuore tra i nominati? Avete già fatto le vostre previsioni su chi vincerà? Parliamone insieme: commentate, condividete e fate sapere al mondo intero che anche voi siete parte di questa meravigliosa community chiamata anime fandom!

Lamaland Cosplay and Games 2025: un tripudio nerd nel cuore medievale di Anagni

C’è un momento magico, quando i vicoli antichi e solenni di un borgo come Anagni si riempiono di luci colorate, di costumi sfavillanti e di musica che vibra nell’aria. Un momento in cui la Storia incontra la Fantasia, e il quotidiano si fonde con l’epico. È accaduto di nuovo, e questa volta con una forza travolgente, in occasione della seconda edizione del Lamaland Cosplay and Games, andata in scena l’11 maggio 2025. Un evento che non è stato solo una fiera, ma un vero e proprio viaggio multisensoriale dentro l’universo della cultura pop, del cosplay, del gioco e dell’inclusività sociale. Già dalle prime luci del giorno, il centro storico di Anagni – con le sue splendide Piazza Cavour e Piazza Papa Innocenzo III – si è trasformato in un gigantesco palco a cielo aperto. Migliaia di appassionati hanno varcato le soglie di questo mondo parallelo, pronti a perdersi tra spade laser, bacchette magiche, mech giganti e creature uscite direttamente da un JRPG o da un manga anni ’90.

Dietro questo trionfo di fantasia e partecipazione c’è la passione dell’Associazione Culturale Lama Forevent, che dopo il successo della prima edizione ha saputo alzare ulteriormente l’asticella, regalando al pubblico una manifestazione ancora più ricca, coinvolgente e – diciamolo – emozionante.

Il cuore pulsante della giornata è stato, senza ombra di dubbio, l’area cosplay, che ha attratto cosplayer da tutta Italia. Artisti, sognatori, performer: ognuno con la propria visione del personaggio, con la propria interpretazione, con l’orgoglio di raccontarsi attraverso stoffe, cuciture, accessori e pose studiate nei minimi dettagli. Sfilate, contest e workshop si sono susseguiti in un vortice creativo che ha lasciato tutti a bocca aperta. Non era solo bellezza estetica, ma anche espressione profonda di una cultura che sa unire passione e impegno. “È la prima volta che mi sento davvero me stessa, in mezzo a persone che capiscono quello che provo”, ci ha detto Giulia, 19 anni, cosplayer di una splendida Mikasa versione steampunk.

A rendere ancora più speciale l’atmosfera, ci hanno pensato gli ospiti d’onore, vere e proprie icone del doppiaggio e della creazione di contenuti nerd. Riccardo Suarez, Rossa Caputo, Luisa Varriale, Ale Mori e Romina Cozzolino hanno dialogato con i fan, firmato autografi e condiviso storie di passione e carriera. Presente anche la brillante Chiara Cecilia Santamaria, conosciuta sul web come @machedavvero, che con il suo carisma ha conquistato il pubblico in un talk tutto dedicato al rapporto tra genitorialità, cultura pop e creatività digitale.

Ma Lamaland non si ferma al cosplay. Il mondo dei giochi da tavolo, giochi di carte collezionabili e giochi di ruolo è stato un altro grande protagonista. In particolare, l’area gaming è diventata una vera e propria oasi per tutti gli appassionati di Yu-Gi-Oh!, Dungeons & Dragons, Magic: The Gathering e tante altre perle del panorama ludico. Grandi e piccoli si sono cimentati in tornei serrati, avventure condivise e momenti di pura adrenalina.

In ogni angolo del centro, l’aria era pervasa da suoni e voci. Musica, danze, esibizioni artistiche e concerti hanno scandito il ritmo della giornata, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva e continua. Dai flashmob ispirati agli anime cult alle esibizioni vocali delle sigle anni ’80 e ’90, ogni performance è stata un omaggio all’immaginario nerd, capace di unire generazioni diverse sotto lo stesso, meraviglioso cielo.

E in tutto questo tripudio sensoriale, non poteva mancare una curata area food, che ha saputo unire gusto e storytelling. I visitatori hanno potuto assaporare hamburger galattici degni del Millennium Falcon, ramen degno di Naruto e bevande ispirate a Evangelion e Sailor Moon. Una festa del gusto che ha trasformato ogni pausa pranzo in un momento di gioco e scoperta.

Ma Lamaland Cosplay and Games non è solo divertimento. È anche impegno sociale, attenzione all’inclusività, lotta al bullismo e al cyberbullismo. L’Associazione Lama Forevent ha portato avanti con determinazione progetti come “Lama School – Un Ponte verso la socialità”, portando il cosplay nelle scuole per promuovere il rispetto e l’inclusione tra i giovani.Non è tutto: i volontari dell’associazione hanno collaborato con enti ospedalieri per portare supereroi e principesse Disney nei reparti pediatrici, regalando sorrisi e abbracci ai più piccoli. E il raduno organizzato al Romics ha dimostrato ancora una volta che il cosplay può essere una forma potente di aggregazione e supporto per chi si sente emarginato o non compreso.Con lo slogan “La tua passione, la nostra attenzione, verso un mondo più inclusivo e sicuro”, Lamaland si è affermato come un faro nella galassia degli eventi nerd, un esempio virtuoso di come l’amore per il fantastico possa tradursi in un cambiamento concreto e positivo nella società.

Quella dell’11 maggio non è stata solo una data da segnare in calendario. È stata una celebrazione della cultura nerd in tutte le sue sfumature, una dichiarazione d’amore collettiva per il cosplay, il gioco, la creatività e l’identità. Lamaland ha dimostrato che anche un piccolo borgo può diventare l’epicentro di qualcosa di grande, universale, straordinariamente umano.

E ora tocca a voi, cari lettori del CorriereNerd.it! Avete partecipato a Lamaland? Avete scattato foto, conosciuto nuovi amici, vissuto momenti indimenticabili? Raccontatecelo nei commenti e condividete questo articolo sui vostri social. Perché il bello della nostra community è proprio questo: vivere insieme le nostre passioni, una fiera nerd alla volta!

Young Ladies Don’t Play Fighting Games: Un Mondo di Eleganza, Duelli e Passione per i Videogiochi

C’è qualcosa di irresistibile nell’idea di scoprire un anime che mescola il fascino delle “signorine” con il mondo competitivo dei videogiochi da combattimento. Young Ladies Don’t Play Fighting Games, l’adattamento animato del manga di Eri Ejima, è l’epitome di quella meravigliosa alchimia che rende l’anime giapponese così affascinante. Con il suo mix di eleganza e azione, questo titolo ha già conquistato i cuori di molti lettori e promette di fare lo stesso con gli spettatori della versione animata, che debutterà nel 2025. Recentemente, un video promozionale pubblicato da Kadokawa ha svelato nuove informazioni sul cast, sullo staff e soprattutto su una collaborazione con uno dei titoli di combattimento più iconici di sempre: Street Fighter 6. Ma partiamo dall’inizio: cosa rende Young Ladies Don’t Play Fighting Games così speciale e perché dovremmo tutti prestargli attenzione?

La storia segue Aya, una ragazza che si trasferisce in una scuola femminile con il nobile obiettivo di diventare una “signora”, un modello di eleganza e compostezza. La sua vita scolastica sembra essere perfetta, incastonata tra regole di comportamento e raffinatezza. Tuttavia, tutto cambia quando incontra Shirayuri, una giovane dall’aspetto impeccabile e grazia disarmante, che Aya ammira immediatamente. Ma la vera sorpresa arriva dopo la scuola, quando Aya scopre che la sua amica Shirayuri è una vera e propria appassionata di giochi da combattimento, tanto da sfidarla in una partita. La trama si sviluppa attorno a questo contrasto affascinante: la signorina perfetta che diventa una gamer appassionata, un tema che non può non suscitare curiosità in chiunque sia appassionato di anime e videogiochi.

Il manga, che ha debuttato nel gennaio 2020 sulla rivista Monthly Comic Flapper di Kadokawa, è riuscito a mescolare con maestria il fascino delle storie di crescita personale con l’irriverenza e l’imprevedibilità dei videogiochi da combattimento. Con già otto volumi pubblicati e una licenza per il mercato nordamericano, il manga ha trovato una base di fan entusiasta, tanto che nel 2023 è stato realizzato anche un adattamento live-action. Ora, l’attesissima versione animata promette di conquistare una nuova generazione di spettatori, portando le dinamiche divertenti e le sfide tra le protagoniste in un formato ancora più immersivo.

L’anime, che sarà prodotto dallo studio Diomedéa, noto per il suo lavoro su serie come Domestic Girlfriend e Girlish Number, è diretto da Shōta Ihata, il quale vanta una solida carriera nel dirigere anime romantici e drammatici. La sceneggiatura è affidata a Wataru Watari, conosciuto per il suo lavoro su Yahari Ore no Seishun Love Come wa Machigatteiru, un nome che dà molta fiducia nel creare una narrativa che sappia mescolare momenti leggeri con riflessioni più profonde. Il design dei personaggi, realizzato da Mayuko Matsumoto (già noto per Kan Colle e Parallel World Pharmacy), sarà sicuramente uno dei punti di forza, dato che i suoi tratti sono riconoscibili per la loro espressività e attenzione ai dettagli.

Aya, la protagonista, è una ragazza “normale”, ma con una passione nascosta per i giochi da combattimento, che ha iniziato a coltivare fin da quando era piccola. L’incontro con Shirayuri, la ragazza che mescola grazia e passione per i videogiochi, innesca una serie di eventi che spingeranno Aya a scoprire un lato nuovo di sé: quello da gamer. Oltre a queste due protagoniste, la serie ci presenta una varietà di personaggi affascinanti e ciascuno con un proprio legame con i giochi da combattimento. Mio Yorue (alias Shirayuri), per esempio, nasconde dietro il suo aspetto da “signora” una passione travolgente per i videogiochi, mentre Yu Inui, una ragazza allegra e socievole, finisce per entrare nel mondo dei giochi da combattimento nel tentativo di fare amicizia. Tamaki Ichinose, infine, è una ragazza che odia perdere e si allena in segreto per diventare una campionessa.

Il cast vocale di Young Ladies Don’t Play Fighting Games è stato scelto con cura, e tra le voci troviamo talenti molto noti nel panorama degli anime giapponesi. Ikumi Hasegawa darà voce alla protagonista Aya, mentre Kana Ichinose interpreterà Mio Yorue/Shirayuri con una miscela perfetta di eleganza e determinazione. Altri membri del cast includono Sayaka Senbongi nel ruolo di Yu Inui e Shino Shimoji nel ruolo di Tamaki Ichinose, conferendo alla serie una varietà di voci che contribuiranno a rendere ancora più vive le personalità dei personaggi.

Una delle novità più eccitanti riguarda la collaborazione con Street Fighter 6, un gioco iconico di Capcom che sembra essere il titolo principale con cui le protagoniste si sfidano. Questa partnership con FAV Gaming, il team professionistico di eSport di Kadokawa, dimostra quanto l’anime voglia rendere il suo approccio ai giochi da combattimento il più autentico possibile. Non solo i fan dei videogiochi troveranno interessante il legame con Street Fighter 6, ma anche chi segue la serie potrà apprezzare il modo in cui il mondo dei giochi viene integrato in modo naturale nella trama.

L’animazione avrà anche una qualità visiva notevole grazie al lavoro di professionisti come Scott MacDonald (direzione artistica), Maho Takahashi (art setting) e Yuki Hayashi (design dei colori), il che garantirà una resa visiva che saprà trasportare gli spettatori nel mondo colorato e dinamico di Young Ladies Don’t Play Fighting Games. La fotografia sarà curata da Yasuyuki Itou, mentre il montaggio sarà realizzato da Toshihiko Kojima, e tutto il lavoro tecnico contribuirà a creare un’esperienza visiva e sonora coinvolgente, con la direzione del suono a cura di Yayoi Tateishi.

Questa produzione si preannuncia come un anime che saprà sorprendere il pubblico con la sua combinazione di temi leggeri e momenti più riflessivi, mescolando competizione, crescita personale e il divertimento tipico dei videogiochi. Se siete appassionati di anime, videogiochi o semplicemente di storie di amicizia e scoperta di sé, questa serie ha tutte le carte in regola per diventare un cult. Con una trama accattivante, un cast variegato e una direzione artistica di alto livello, Young Ladies Don’t Play Fighting Games è un titolo che non vorrete assolutamente perdervi.

Volterra Comics & Fantasy 2025: Un Viaggio Magico tra Fantasia e Cultura

Il Volterra Comics & Fantasy è uno degli appuntamenti più attesi nel panorama degli eventi nerd in Italia, un weekend di pura magia che trasforma la storica città etrusca in un palcoscenico vibrante di cultura pop, cosplay, musica e, naturalmente, tantissimo fantasy. Con l’undicesima edizione che si terrà il 17 e 18 maggio 2025, questo festival celebra il meglio del mondo del fumetto, dell’animazione, dei videogiochi e della cultura geek, con eventi pensati per ogni tipo di appassionato. Se sei un fan dei manga, dei retrogames, dei cosplay o semplicemente ami l’atmosfera di una città che si trasforma in un mondo da sogno, il Volterra Comics & Fantasy è un evento che non puoi perdere.

Un Weekend di Celebrazione della Cultura Nerd

Quest’edizione si preannuncia straordinaria, con Pietro Ubaldi, una leggenda del doppiaggio italiano, che sarà l’ospite d’onore. La sua voce ha animato personaggi indimenticabili, da Doreamon a Tazmania, passando per Patrick Stella di SpongeBob, e molti altri. L’incontro con Ubaldi rappresenterà un’occasione unica per tutti gli appassionati di doppiaggio e per chiunque abbia un legame affettivo con queste iconiche figure dei cartoni animati. A lui si aggiungono ospiti, autori emergenti e gruppi di musica K-pop, che renderanno ancora più speciale l’esperienza.

Uno degli aspetti più affascinanti di questo evento è la vibrante presenza del Pop Koreano, che quest’anno avrà uno spazio particolare grazie a Qt Dream e Thunderstruck, due gruppi che eseguiranno balli e coreografie ispirati al fenomeno globale del K-pop. Un’esperienza che non solo intrattiene ma celebra la cultura giovanile che ha preso piede in Italia negli ultimi anni, con performance energiche e coinvolgenti che faranno ballare e cantare il pubblico.

Gli Spazi e la Magia di Volterra

Il centro storico di Volterra si trasforma ogni anno in un gigantesco parco tematico del fantasy, con stand che ospitano fumetti, manga, action figures e tanti altri gadget da collezione. Le Logge di Palazzo Pretorio saranno il cuore pulsante dell’evento, con spazi dedicati non solo ai fumetti, ma anche ai videogiochi retro. Sarà l’occasione perfetta per i nostalgici degli anni ’80 e ’90 di rivivere l’emozione dei Retrogames, con consolle e giochi che hanno fatto la storia. Dai mitici titoli arcade a quelli per le prime console, non mancheranno le occasioni per rievocare il passato videoludico, ma anche per scoprire nuovi mondi virtuali.

Oltre alla parte commerciale, il festival ospita anche presentazioni di libri a tema fantasy, con autori emergenti pronti a condividere le loro storie e a incantare il pubblico con racconti di mondi lontani. Sarà un’opportunità unica per entrare in contatto con la creatività che alimenta l’immaginario collettivo di generazioni di lettori.

Il Cosplay: Eroi in Carne e Ossa

Uno degli eventi più attesi dell’edizione 2025 sarà la Gara Cosplay, che si terrà al Teatro Persio Flacco. Cosplayer da tutta Italia sfideranno se stessi e gli altri in una competizione che premia l’originalità, la fedeltà al personaggio e la qualità dei costumi. Il cosplay è una forma d’arte che non si limita solo alla cura del look, ma abbraccia anche la performance e l’interpretazione del personaggio. L’atmosfera sarà quindi carica di emozioni, con il pubblico che parteciperà attivamente alla creazione di un’esperienza immersiva. Non mancheranno anche i vampiri di Accidia Cosplay, che già da qualche anno sono diventati una presenza fissa e misteriosa a Volterra, famosi per i loro elaborati costumi dei Volturi di Twilight.

Ma la magia del cosplay non finisce con la gara. L’intero evento sarà pervaso da una serie di shooting fotografici d’autore che permetteranno a cosplayer e fotografi di incontrarsi in luoghi suggestivi della città. Volterra, con i suoi vicoli e scorci medievali, diventa un set perfetto per creare immagini che sembrano uscire da un altro mondo.

Musica e Intrattenimento: Un Mix Travolgente

Non solo fumetti e cosplay, ma anche tanta musica. La Beat Arena ospiterà band e artisti di tutti i generi, dalle sigle dei cartoni animati ai pezzi rock ispirati al mondo nerd. Il gruppo Yatta 3, per esempio, porterà in scena un repertorio di canzoni iconiche dei cartoni animati, mentre la chiusura sarà affidata alle Alabarde Spaziali, una cartoon cover band che festeggia i 50 anni di Goldrake. Ogni esibizione sarà un’occasione per rivivere le melodie che hanno segnato l’infanzia di tanti appassionati, creando un’atmosfera unica di nostalgia e divertimento.

Un’Edizione Sempre Più Grande e Inclusiva

Quest’anno il festival si allarga ulteriormente, coinvolgendo anche nuove zone della città, tra cui Piazza San Giovanni, Via Gramsci e Via Sarti, creando un’atmosfera ancora più inclusiva. L’obiettivo è quello di fare del Volterra Comics & Fantasy un evento che appartenga a tutta la città, trasformando Volterra in un luogo dove fantasia, mistero e cultura si incontrano, coinvolgendo i residenti e i visitatori in un’esperienza condivisa.

Volterra Comics & Fantasy 2025 è una festa che va oltre i confini della semplice manifestazione nerd, diventando un evento che celebra l’immaginazione, l’arte e la passione per un mondo che, ogni anno, si rinnova. La città etrusca sarà quindi la cornice perfetta per un weekend di puro divertimento, dove il confine tra fantasia e realtà si fa sempre più sottile, trasportando tutti in un viaggio unico e indimenticabile.

Non perderti l’edizione di quest’anno: Volterra Comics & Fantasy ti aspetta il 17 e 18 maggio 2025, pronto a regalarti momenti di pura magia e ad accoglierti in un mondo dove ogni sogno diventa realtà.

“Onimusha 2: Samurai’s Destiny – La Remaster Completa è Arrivata: Riscopri l’Epopea Samurai su Nuove Piattaforme”

Capcom ha recentemente annunciato una notizia che ha scatenato l’entusiasmo di molti appassionati di videogiochi: Onimusha 2: Samurai’s Destiny sta per tornare in grande stile, grazie a una remaster completa che porterà il titolo su nuove piattaforme, tra cui PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Questo capolavoro d’azione, originariamente rilasciato nel lontano 2002 per PlayStation 2, è pronto a rivivere con una veste grafica e tecnica aggiornata, permettendo ai fan di rivivere l’epica avventura samuraica con una nuova prospettiva.

Onimusha 2: Samurai’s Destiny è un capitolo fondamentale nella storia della saga di Onimusha, che ha debuttato nel 2001 con il suo primo capitolo, Onimusha Warlords. Un mix intrigante di Giappone feudale, fantasy e horror, Onimusha ha conquistato il cuore di milioni di giocatori grazie alla sua atmosfera unica e ai combattimenti mozzafiato. Questo secondo capitolo, che narra le avventure di Jubei Yagyu in cerca di vendetta contro Nobunaga Oda, il temibile signore della guerra, è considerato uno dei punti più alti della serie.

Questa remaster di Onimusha 2 promette di essere molto più di un semplice aggiornamento grafico. La data di uscita è fissata per il 23 maggio, e il prezzo di vendita sarà di 29,99 euro. I fan saranno felici di scoprire che sono stati introdotti nuovi contenuti e modalità di gioco, pensati per soddisfare tanto i neofiti quanto i veterani della saga. Tra le novità, spicca la Easy Mode, che consente ai giocatori di concentrarsi sulla narrazione senza troppi ostacoli, e la Hell Mode, una modalità estremamente difficile, che prevede nemici ancora più aggressivi, risorse limitate e la possibilità di fallire con un solo colpo ricevuto. Queste due opzioni arricchiranno l’esperienza, permettendo di scegliere il livello di sfida che meglio si adatta alle proprie preferenze.

In aggiunta, la remaster include alcuni mini-giochi, come The Man in Black, Team Oni e Puzzle Phantom Realm, che saranno sbloccati fin dall’inizio, offrendo così maggiore varietà e longevità all’esperienza di gioco. Non mancherà una galleria con oltre 100 bozzetti originali realizzati dal famoso character designer Keita Amemiya, insieme all’intera colonna sonora composta da 43 tracce, che sicuramente faranno felici i fan della serie e quelli della musica da videogame.

Dal punto di vista tecnico, la remaster promette di migliorare l’esperienza visiva rispetto alla versione originale. I modelli dei personaggi, le ambientazioni e le animazioni sono stati aggiornati per sfruttare al meglio le potenzialità delle piattaforme moderne. Il motore grafico aggiornato darà nuova vita ai dettagli, facendo giustizia al design originale, che ai tempi impressionò per la sua qualità cinematografica. Anche il comparto sonoro, uno degli aspetti più apprezzati del titolo, subirà un upgrade, con una risoluzione più alta, compatibilità widescreen e potenzialmente un doppiaggio rinnovato, che contribuirà a rendere l’atmosfera ancora più immersiva.

Onimusha 2 ha sempre avuto una qualità che lo ha reso speciale: il gameplay. La possibilità di assorbire le anime dei demoni sconfitti e potenziare le abilità del protagonista, Jubei, è uno degli elementi distintivi che lo rendeva unico. L’introduzione delle magie elementali, delle armi a distanza e delle devastanti tecniche di combattimento, come l’“Issen”, ha aggiunto una componente strategica che ha permesso di variare lo stile di gioco e affrontare i nemici in modo diverso ogni volta. Sebbene il capitolo precedente avesse più elementi RPG, Onimusha 2 ha saputo offrire una narrazione ramificata e la possibilità di esplorare diverse alleanze, rendendo ogni partita unica e ricca di sorprese.

L’annuncio della remaster arriva in un momento particolarmente interessante per la saga di Onimusha, che attualmente sta ricevendo anche l’annuncio di un nuovo capitolo, Onimusha: Way of the Sword, che uscirà nel 2026. I fan, quindi, avranno la possibilità di tornare a giocare con i personaggi amati, mentre attendono un futuro ancora più ricco di emozioni con un nuovo titolo della serie.

Onimusha, con il suo mix di leggende giapponesi, mitologia demoniaca e storie di vendetta, ha lasciato un segno indelebile nel panorama videoludico, tanto che ha visto l’adattamento in vari formati multimediali, come il film in CGI del 2006 e un anime prodotto da Netflix. Questo interesse continuo per la saga è la prova di quanto Onimusha sia riuscita a entrare nell’immaginario collettivo, offrendo un’esperienza unica che ha trascorso il test del tempo.

Nonostante la concorrenza nel genere dei giochi a tema samurai, la remaster di Onimusha 2 è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di action-adventure e cultura giapponese. Se non hai mai avuto la possibilità di giocarlo o se vuoi semplicemente rivivere una delle avventure più emozionanti della storia dei videogiochi, non puoi assolutamente perdere il ritorno di Jubei Yagyu e la sua vendetta contro Nobunaga Oda. La remaster di Onimusha 2: Samurai’s Destiny è pronta a conquistare sia i vecchi fan che i nuovi giocatori, offrendo un’esperienza che mescola nostalgia, innovazione e pure azione samurai.

MolFest 2025: Molfetta si trasforma nella capitale italiana della Cultura Pop

C’è un momento, ogni estate, in cui Molfetta smette di essere solo una perla dell’Adriatico e si trasfigura in un vero e proprio regno incantato dedicato all’immaginazione, alla creatività e alla libertà di espressione. Quel momento si chiama MolFest , ed è molto più di un semplice festival: è un’esperienza collettiva, un rito pop condiviso, un carnevale nerd dove fumetti, musica, anime, videogiochi, illustrazione, cosplay e spettacolo si mescolano come in un gigantesco incantesimo urbano.

La nuova edizione del MolFest – Festival della Cultura Pop si svolgerà il 27, 28 e 29 giugno 2025 nella splendida cornice di Molfetta (BA), e quest’anno il tema che farà da bussola emotiva è “Freedom – Libertà”. Ma attenzione: non la libertà da slogan, fredda e astratta, bensì quella più autentica e vibrante, quella che ci permette di essere esattamente ciò che siamo, senza timori, senza maschere imposte, nel rispetto e nella condivisione.

La città che diventa un mondo

Se l’edizione precedente aveva già fatto battere forte 70.000 cuori, quest’anno si punta ancora più in alto, anzi, si vola. Il MolFest 2025 triplica la sua superficie, raggiungendo ben 145.000 mq, trasformando il tessuto urbano di Molfetta in una vera e propria mappa open-world da esplorare. Le sue piazze diventano arene di spettacoli, le vie si animano di parate cosplay, i musei ospitano mostre d’arte fantastiche, le spiagge diventano teatri per happening al tramonto ispirati al mondo dei videogiochi.

Al cuore del festival c’è una convinzione semplice ma rivoluzionaria: la Cultura Pop non è solo intrattenimento, è linguaggio, è comunità, è collante tra generazioni. Così l’intera città si mette in gioco, dai commercianti agli studenti, passando per decine di associazioni locali e volontari che con entusiasmo portano idee, sogni e braccia operose in questo magico cantiere creativo.

Una line-up da multiverso

Anche quest’anno, il MolFest può contare su una line-up che farebbe impazzire qualsiasi appassionato. Si parte con la musica e si finisce nel Sol Levante, passando per le stelle del fumetto e dell’illustrazione. Il Capitano Giorgio Vanni salperà con la sua ciurma – I Figli di Goku – per un concerto che si preannuncia travolgente. Non mancheranno gli Oliver Onions, autentiche icone sonore del cinema italiano, accompagnati dall’ensemble vocale degli ANIMEniacs Corp per uno spettacolo nostalgico e potente.

Poi arriva lui, il funambolo delle parole e delle note: Dargen D’Amico, capace di mescolare rap, poesia e ironia come nessun altro. E come dimenticare Mauro Repetto, storico cofondatore degli 883, pronto a raccontare storie di “Uomini Ragno” e miti anni ’90, insieme a un altro volto amatissimo del piccolo schermo, il comico e imitatore Ubaldo Pantani.

Gli ospiti internazionali e la magia dell’anime

La chiamata del Sol Levante risuona forte quest’anno, con due ospiti d’eccezione che faranno felici tutti gli otaku: Katsumi Ono, regista e storyboard artist del remake “Captain Tsubasa – Junior Youth Arc”, e Gen Sato, mangaka e mecha designer che ha dato un’identità ai celebri SD Gundam e al fenomeno super-deformed. A dare voce ai sogni dei fan, ci sarà anche Renato Novara, doppiatore ufficiale del nostro amato Oliver Hutton.

Le arti visive come motore dell’immaginazione

La sezione visiva del MolFest non è da meno. Il manifesto ufficiale porta la firma del maestro Paolo Barbieri, una vera leggenda vivente dell’illustrazione fantasy, con collaborazioni che spaziano da George R. R. Martin a Umberto Eco. E ad affiancarlo ci sarà anche Maurizio Manzieri, illustratore di fama mondiale che ha reso oniriche le copertine dei più grandi titoli sci-fi.

Non mancherà la vibrante Artist Alley, curata da Giovanni “Zeth Castle” Zaccaria, dove si potranno incontrare illustratori e fumettisti indipendenti, tra cui anche volti già noti nel panorama editoriale italiano ed estero. Una vera e propria fucina di talenti dove l’arte incontra i fan, senza filtri.

Videogiochi, Esport e board game: la cultura geek prende vita

Quest’anno l’area Esport sarà protagonista alla Sala dei Templari, in una cornice che mescola passato e futuro. Riot Games, Qlash, PG Esports e ProGaming Italia porteranno un setup professionale da brividi, con tornei gratuiti di League of Legends e Valorant, e aree interattive con giochi come Fall Guys, Astro, Rocket League e tanti altri.

Ma MolFest non è solo digitale: torna anche Play – Festival del Gioco, con giochi da tavolo per tutti i gusti, dove generazioni diverse si incontrano e giocano fianco a fianco. E per chi ama le atmosfere cinematografiche, la Movie Zone offrirà incontri e talk con doppiatori, registi e critici, tra cui Lorenzo Scattorin, la voce italiana di Joel Miller in The Last of Us.

Tra cosplay, scienza e mistero

Impossibile parlare di MolFest senza citare il variopinto universo cosplay, con sfilate, photo opportunity e l’immancabile Cosplay Contest della domenica. Ma la cultura pop non dimentica la scienza: torna anche Comics&Science, il progetto di CNR Edizioni che fonde divulgazione e fumetto. Il pubblico potrà partecipare in tempo reale alla creazione di una storia a fumetti, un’esperienza interattiva che unisce apprendimento e divertimento.

Tra le novità più suggestive c’è l’area Magic Coast, ospitata all’Ospedaletto dei Crociati, dove storie di mistero, illusionismo e folklore renderanno l’esperienza ancora più immersiva. E per gli amanti del K-Pop, l’energia sarà garantita dalla crew di KST Show Time.

Il cuore della città, il cuore del festival

MolFest è una creatura viva, pulsante, fatta di persone. Come ci ricorda il Direttore Artistico Gianluca Del Carlo, non si tratta solo di un evento, ma di una vera e propria leggenda urbana. È una favola contemporanea, cucita con ago e filo di entusiasmo, dedizione e amore per la propria città. La Hero Zone, spazio dedicato agli eroi del quotidiano – forze dell’ordine, medici, volontari – è il simbolo più potente di questa vocazione comunitaria.

Come in una grande storia fantasy, Molfetta diventa per tre giorni un portale che si apre verso altri mondi, dove la cultura pop è la lingua franca e l’inclusività è il suo incantesimo più potente.

Il MolFest ti aspetta: vivilo, condividilo, raccontalo

Se sei un appassionato di fumetti, un gamer incallito, un amante degli anime, un cultore del cosplay, un fan delle leggende metropolitane o semplicemente una persona curiosa, il MolFest è il tuo posto nel mondo. Non un evento da osservare da lontano, ma un’avventura da vivere in prima persona.

E adesso tocca a voi, eroi del pop! Raccontateci cosa vi aspettate dal MolFest 2025, quali ospiti non vedete l’ora di incontrare, qual è l’area che vi farà battere il cuore. Scrivetelo nei commenti qui sotto e… condividete l’articolo sui vostri social! Facciamo vibrare la rete con l’energia di Molfetta e della cultura pop!

LINK TRAVELERS: Angelina 1/3 dei Gacharic Spin canta la colonna sonora per il nuovo progetto Bandai

Nel vasto e affascinante panorama delle collaborazioni tra la musica e il mondo dell’animazione giapponese, un progetto che si sta rapidamente facendo notare è LINK TRAVELERS, una nuova proprietà intellettuale di Bandai che promette di ridefinire il concetto di collezionismo e intrattenimento. Lanciato ufficialmente a novembre 2024, LINK TRAVELERS non è solo un progetto destinato a piacere agli appassionati di giocattoli, ma si distingue anche per la sua incredibile capacità di coinvolgere il pubblico attraverso un mix di musica, narrazione e design, elementi che sono il cuore pulsante di questo ambizioso progetto.

Come donna appassionata di manga e anime giapponesi, posso dire che LINK TRAVELERS mi ha rapito non solo per la sua qualità estetica, ma soprattutto per la sua proposta innovativa, che si inserisce perfettamente in un filone che coniuga l’amore per i giocattoli da collezione con la passione per storie ricche di significato e profondità. Bandai, con la sua esperienza nel settore delle capsule e delle figure di alta qualità, ha deciso di portare il suo contributo in modo decisamente originale, dando vita a una serie di prodotti che vanno ben oltre il semplice aspetto estetico. Questa linea è destinata a diventare un punto di riferimento per chi, come me, ama immergersi in universi fantastici e complessi.

Una delle caratteristiche che trovo più affascinanti di LINK TRAVELERS è la possibilità di personalizzare le figure, un aspetto che risponde perfettamente alla crescente domanda di interazione e creatività tra i collezionisti. Le due linee principali del progetto, “SIDE:C” e “SIDE:G”, sono rispettivamente dedicate agli Shokugan (i tradizionali candy toys) e ai Gashapon, le celebri capsule contenenti piccoli giocattoli. La possibilità di personalizzare e creare figure uniche rende l’esperienza di gioco ancora più interessante, soprattutto per coloro che amano dar vita a storie personali attraverso il collezionismo.

Ma ciò che rende LINK TRAVELERS un progetto davvero unico è la sua componente narrativa, che si intreccia perfettamente con il design dei giocattoli. Ogni figura non è solo un oggetto da collezionare, ma un personaggio che si inserisce in un universo ricco di storie e di avventure. Le trame che accompagnano queste figure non sono semplici descrizioni, ma veri e propri racconti che arricchiscono l’esperienza del prodotto, invitando il pubblico a esplorare un mondo immaginario con la stessa passione che si riserva a un buon anime o manga.

Il primo video promozionale di LINK TRAVELERS, rilasciato il 28 aprile 2025, è stato accolto con grande entusiasmo da tutti noi, appassionati di cultura pop giapponese. La colonna sonora che accompagna il video, una composizione dal titolo “Transcendence”, è un vero capolavoro musicale. Scritta e prodotta da Eijun Suganami, membro della band rock THE BLACK HORN, e interpretata da Angelina 1/3, membro dei Gacharic Spin, la canzone non è solo una traccia musicale, ma un vero e proprio inno che cattura l’essenza del progetto. La voce potente e emozionante di Angelina 1/3 riesce a trasmettere tutta la passione e l’intensità del mondo di LINK TRAVELERS, mentre la percussione energica di Hana, anch’ella dei Gacharic Spin, arricchisce ulteriormente la composizione con una carica dinamica che si sposa perfettamente con l’universo fantastico che il progetto intende esplorare.

La fusione tra rock, musica elettronica e elementi fantastici crea una combinazione che non può lasciare indifferenti. La canzone “Transcendence” è un invito a immergersi in un viaggio che va oltre il semplice consumo di un prodotto fisico. Non si tratta solo di collezionare, ma di vivere un’esperienza multisensoriale che coinvolge sia la vista che l’udito. La colonna sonora diventa parte integrante di questa esperienza, aggiungendo una dimensione emozionale che arricchisce il mondo di LINK TRAVELERS e lo rende ancora più interessante per chi ama il lato narrativo e artistico degli anime.

Per chi, come me, ha sempre considerato la musica come una parte fondamentale dell’esperienza visiva e narrativa, il progetto LINK TRAVELERS rappresenta una straordinaria opportunità per esplorare nuove forme di espressione artistica. Questo non è solo un gioco da collezionare, ma un’opera completa che unisce diversi mondi: quello della musica, della narrazione e del design. È un viaggio che, partendo dalla passione per il collezionismo, si espande verso territori inesplorati, creando nuove possibilità artistiche e culturali. LINK TRAVELERS non è solo un prodotto, è una porta aperta verso un nuovo modo di vivere l’universo degli anime e dei manga, dove ogni dettaglio, dalla figura alla musica, contribuisce a creare un’esperienza immersiva e coinvolgente.

 LINK TRAVELERS rappresenta un’interpretazione moderna e sofisticata del collezionismo giapponese. Con la sua attenzione al dettaglio, la possibilità di personalizzazione e la forte componente musicale, questa iniziativa si propone come una delle esperienze più affascinanti e complete per gli appassionati di cultura pop giapponese. È un invito a vivere il mondo di LINK TRAVELERS non solo come un collezionista, ma come un vero e proprio esploratore di universi fantastici, in cui la musica, la narrazione e il design si intrecciano per dare vita a un’opera unica nel suo genere.

“Oltre il mare di stelle”: Elena Romanello racconta l’universo poetico di Capitan Harlock e Leiji Matsumoto

Quando nel febbraio del 2023 ci ha lasciati Leiji Matsumoto, la notizia ha colpito come un silenzioso impatto spaziale il cuore di chiunque sia cresciuto tra le galassie disegnate del suo universo. Un autore che non ha solo inventato personaggi o raccontato storie: ha dato forma a sogni, nostalgia e malinconia con un tratto elegante e un pensiero profondo, toccando corde che parlano al senso stesso della nostra umanità. Matsumoto non era “solo” un autore: era un architetto dell’anima, un costruttore di malinconie che sapeva rendere l’infinito un luogo abitabile, disegnando l’universo con la penna del poeta e la sensibilità del filosofo.

È proprio con questa consapevolezza che ho letto Oltre il mare di stelle, il saggio di Elena Romanello pubblicato da Anguana Edizioni. Non un libro come tanti, ma un atto d’amore, un tributo colmo di gratitudine verso un autore che ha saputo rendere l’effimero qualcosa di eterno. Romanello – penna acuta e affezionata dell’universo pop – firma un’opera che è insieme saggio critico, memoriale intimo e manifesto culturale. E lo fa con l’autorevolezza di chi conosce profondamente il mondo di cui scrive e l’entusiasmo di chi ne è ancora perdutamente innamorato. Da appassionato di manga, non posso non adorare il lavoro di Elena Romanello grazie alle sue analisi appassionate e lucide su icone femminili come Lady Oscar, Candy Candy e Sailor Moon. Ma con Oltre il mare di stelle c’è qualcosa di diverso. Qui c’è il dolore del lutto e la bellezza del ricordo, ma soprattutto il bisogno di trasmettere. È un libro nato prima della scomparsa di Matsumoto, e che oggi risuona come un addio sussurrato e una promessa mantenuta: quella di non dimenticare.

Il fulcro tematico del saggio è, ovviamente, Capitan Harlock, il pirata dello spazio con lo sguardo cupo e il mantello svolazzante, l’eroe tragico e solitario che da fine anni Settanta abita il nostro immaginario come un’ombra sempre presente. Ma Romanello fa qualcosa di più che limitarsi a ricostruirne la storia editoriale, dalle tavole del manga alla CGI del 2013: lo interroga, lo interpreta, lo osserva come archetipo. Harlock diventa l’uomo contro il sistema, il ribelle con etica e onore, il samurai delle stelle che rifiuta la resa. Un’icona non solo dell’animazione, ma di una filosofia di vita. E questa filosofia è profondamente umana: Harlock è il simbolo della lotta contro l’apatia, l’alternativa alla rassegnazione. È l’eroe che, come dice Matsumoto stesso, “non si arrende, non si tira indietro, resta fedele”. E allora sì, Harlock siamo anche noi, ogni volta che scegliamo di continuare a sognare nonostante la stanchezza, di cercare bellezza anche dove sembra scomparsa.

Il libro, però, non si ferma al personaggio. Romanello ci accompagna in un viaggio più ampio: ci racconta l’universo narrativo di Matsumoto, quel mare stellato dove si intrecciano Galaxy Express 999, Uchū Senkan Yamato, Queen Emeraldas e altre meraviglie. C’è una coerenza poetica in tutte le opere del sensei, come se ogni racconto fosse un frammento di una stessa galassia emozionale. L’autrice non dimentica nemmeno di analizzare il fandom, l’impatto culturale in Italia – una delle prime culle occidentali ad accogliere Harlock – e la figura archetipica del pirata, da Espronceda a Corto Maltese, fino alla declinazione galattica di Matsumoto.

C’è una frase che nel libro viene riportata e che mi ha colpito come un colpo di cannone dell’Arcadia:
“Se tu continuerai a credere nei tuoi sogni, niente nella tua vita sarà stato fatto invano.”
È questo il senso ultimo del messaggio di Matsumoto. E Romanello lo coglie in pieno. Il suo saggio è costruito come una rotta interstellare: ogni capitolo è una tappa, ogni analisi un faro che illumina il significato dietro la superficie. E lo fa con uno stile accessibile ma mai banale, profondo ma mai pesante. È un libro che si legge con gli occhi, ma si sente con il cuore.

Elena Romanello, che molti conoscono anche come elenabastet, è una figura unica nel panorama saggistico italiano: nerd colta, divulgatrice instancabile, ponte tra cultura pop e critica letteraria. Nei suoi scritti si avverte l’urgenza di tramandare, come se ogni recensione, ogni articolo, ogni saggio fosse un messaggio in bottiglia lanciato nello spazio. Oltre il mare di stelle non fa eccezione. È un’opera che parla a chi conosce Harlock, ma anche a chi cerca una bussola per orientarsi nell’universo narrativo giapponese, o semplicemente a chi ha bisogno di ricordare che sognare non è mai stato un errore.

Perché alla fine, come dice Romanello – e come diceva Harlock – non è importante vincere o perdere. È importante combattere per qualcosa in cui crediamo. E se la battaglia è quella per la memoria, la bellezza, la libertà… allora saliamo a bordo anche noi. Anche se il cielo è nero, anche se non c’è rotta segnata, anche se il mondo là fuori ha dimenticato come si sogna.

Matsumoto ci ha lasciato, sì. Ma ha anche lasciato una mappa, una visione, un’eredità. E Oltre il mare di stelle è il modo perfetto per ritrovarla.

“Made in Abyss: Doshigatai Fushigi na Tabi” – L’universo oscuro del manga diventa un’avventura mobile

L’universo di Made in Abyss, il manga che ha conquistato lettori e spettatori con la sua miscela di meraviglia e orrore, sta per espandersi in un modo completamente nuovo: attraverso un videogioco per smartphone. Un recente annuncio su X (ex Twitter) ha rivelato l’imminente uscita di Made in Abyss: Doshigatai Fushigi na Tabi, che potrebbe essere tradotto come “Un viaggio insopportabile e misterioso”. Questo titolo porta il cuore pulsante dell’opera, con tutte le sue emozioni contrastanti, direttamente nelle mani dei fan del gioco mobile.

Per chi non conoscesse Made in Abyss, parliamo di un manga scritto e disegnato da Akihito Tsukushi, caratterizzato da uno stile grafico che mescola innocenza e oscurità. La storia segue Riko, una giovane esploratrice alla ricerca della madre scomparsa, e Reg, un misterioso ragazzo robotico. Insieme, i due si avventurano nel temibile Abisso, un misterioso mondo sotterraneo che nasconde sia meraviglie che orrori indescrivibili. Ogni livello dell’Abisso è una sfida letale, e il viaggio dei protagonisti è segnato da dolorose perdite e scoperte sconvolgenti.

L’anime di Made in Abyss ha fatto il suo debutto in Giappone nel 2017, conquistando rapidamente un pubblico internazionale. La prima stagione, composta da 13 episodi, è stata portata in America da Sentai Filmworks e in Italia da Prime Video, mentre la seconda stagione, Made in Abyss: The Golden City of the Scorching Sun, è andata in onda nel 2022, concludendosi con un finale di un’ora che ha lasciato i fan con il fiato sospeso. La fine della seconda stagione ha alimentato ulteriormente le voci su un possibile sequel, ma al momento non ci sono dettagli ufficiali sulla sua uscita.

Ora, con l’annuncio del videogioco, il mondo di Made in Abyss si prepara ad aprire una nuova porta. Sebbene al momento non siano stati forniti dettagli sul gameplay o sulla data di lancio, l’entusiasmo tra i fan è palpabile. La sfida principale per gli sviluppatori sarà quella di tradurre l’atmosfera unica del manga e dell’anime in un’esperienza di gioco che sia altrettanto immersiva e coinvolgente. Se il gioco riuscirà a ricreare quella miscela di bellezza e inquietudine che caratterizza l’opera originale, non c’è dubbio che rappresenterà una piacevole sorpresa per tutti gli appassionati.

Con Made in Abyss che ha già dimostrato di saper toccare le corde giuste sia nel mondo dei manga che degli anime, la speranza è che questo adattamento videoludico riesca a portare lo stesso livello di narrazione profonda e atmosfera unica nel formato mobile. E, chissà, potrebbe anche aprire la strada a ulteriori sviluppi videoludici legati a manga di successo. Qualunque sia l’esito, il viaggio nell’Abisso è appena cominciato.

Honkai: Nexus Anima – Il nuovo gioco HoYoverse sembra un Pokémon in salsa anime

Quando HoYoverse muove un dito, il mondo dei videogiochi gacha trema. E questa volta, lo ha fatto durante un evento tutt’altro che ordinario: il secondo anniversario di Honkai: Star Rail, celebrato con un concerto live che ha riservato una sorpresa finale da brividi. A pochi istanti dalla fine, mentre la musica sfumava, il buio ha inghiottito lo schermo e una voce familiare ha rotto il silenzio: era Kiana, la storica protagonista di Honkai Impact 3rd. Ma ciò che ha catturato l’attenzione di tutti è stato il suo compagno… o meglio, la creatura al suo fianco.

Sì, avete capito bene: il nuovo titolo del franchise Honkai sembra introdurre un elemento completamente inedito — creature da evocare e combattere, in pieno stile Pokémon, ma immersi nell’estetica anime ultrapatinata e iper-dettagliata tipica di casa HoYoverse. Il trailer è stato brevissimo, quasi un teaser criptico, ma ha lasciato intendere moltissimo. Subito dopo Kiana, anche Blade, l’enigmatico e affascinante personaggio di Honkai: Star Rail, è apparso su schermo, anch’egli accompagnato da una misteriosa creatura.

Le creature, che sembrano rispondere in battaglia agli ordini dei loro evocatori, suggeriscono un gameplay che potrebbe virare verso un’esperienza strategica e collezionistica. Insomma, Pokémon ha appena trovato un degno rivale… ma con uno stile anime ultra-drammatico, combattimenti spettacolari e animazioni che fanno brillare gli occhi di qualsiasi otaku che si rispetti.

Il nome del gioco, anche se non annunciato ufficialmente nel video, è quasi sicuramente Honkai: Nexus Anima. A suggerirlo non sono solo i fan, ma anche i numerosi indizi disseminati online: account social appena creati, registrazioni di domini e trademark depositati in tutto il mondo. Non serve un investigatore di Inazuma per capire dove stia andando a parare HoYoverse.

Se vi state chiedendo su quali piattaforme sbarcherà questa nuova creatura videoludica, al momento regna il mistero. Tuttavia, considerando i precedenti, è probabile una pubblicazione su PlayStation 5 e dispositivi mobile — da sempre le piattaforme preferite per la strategia di mercato della compagnia cinese. E a giudicare dal successo travolgente di titoli come Genshin Impact e Zenless Zone Zero, l’attesa è già alle stelle.

Honkai: Nexus Anima sarà il terzo capitolo principale dell’universo narrativo di Honkai, dopo Impact 3rd e Star Rail. Un universo che continua a espandersi, a intrecciare trame, personaggi e mondi, mantenendo una coerenza interna impressionante per un franchise gacha. E se i brevi frammenti del trailer mostrano solo la punta dell’iceberg, possiamo già immaginare un cast ricchissimo, nuove ambientazioni mozzafiato e, soprattutto, un sistema di combattimento completamente rinnovato, tutto centrato sulla sinergia tra personaggi e creature.

Non ci sono ancora dettagli su una data di uscita, ma una cosa è certa: HoYoverse non ha intenzione di rallentare, e Honkai: Nexus Anima potrebbe essere la prossima rivoluzione nell’universo dei gacha game. Un gioco che mescola l’adrenalina dei combattimenti in tempo reale con la strategia di un monster battler, il tutto condito da quel tocco estetico anime che ci ha fatto innamorare sin dai primi passi a Teyvat o nella stazione spaziale di Star Rail.

Restate sintonizzati, allenate i vostri riflessi e iniziate a scegliere il vostro starter mentale, perché la prossima avventura Honkai promette di essere qualcosa di mai visto prima.