Quando un nuovo manga di Saint Seiya viene annunciato, l’intero fandom si scuote come se un colpo di cosmo attraversasse la rete. Succede raramente, e succede solo quando Masami Kurumada decide che l’universo creato quasi quarant’anni fa può espandersi ancora, spingendosi in zone inesplorate del mito. Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco: Rerise of Poseidon, attesissimo spin-off che Panini Comics porterà nelle fumetterie italiane a gennaio 2026, appartiene esattamente a quella categoria di opere capaci di generare un’onda d’urto emotiva prima ancora di arrivare sugli scaffali.
Il nome stesso di Poseidone, per chi è cresciuto con Seiya, Ikki e gli altri Bronze Saints, evoca un misto di nostalgia, timore reverenziale e una delle saghe più iconiche dell’intero franchise. L’idea di ritrovare l’Imperatore dei Mari in una nuova veste narrativa, questa volta non come antagonista ma come protagonista assoluto, rappresenta un vero ribaltamento di prospettiva che promette di affascinare vecchi lettori e nuove generazioni.
Masami Kurumada e Tsunakan Suda firmano una storia che pesca nella mitologia greca, negli eventi cataclismatici della saga di Hades e nella continua evoluzione dell’universo dei Saint, costruendo un tassello inedito e sorprendente. Pubblicato in Giappone su Champion RED dal 2022 e destinato a concludersi con il quarto volume, il manga arriva in Italia in edizione Planet Manga con un formato 13×18 cm, sovraccoperta e 192 pagine di puro combattimento cosmico.
Un mondo allo sbando: quando i Saint non possono proteggere la Terra
La trama si apre con un presupposto che colpisce al cuore qualunque fan: i Saint di Athena non sono presenti. Il loro cosmo, consumato dalla Guerra Sacra contro Ade, è ridotto a un sussurro. I guerrieri che hanno sempre proteggito l’umanità non possono rispondere all’ennesima chiamata al dovere, e questa assenza genera un senso di vulnerabilità rarissimo nella storia del franchise.
Proprio mentre i difensori della giustizia sono impegnati in un conflitto che ha risucchiato le energie dell’intero pantheon, una nuova minaccia prende forma. Nemesi, dea della vendetta e dell’equilibrio cosmico, decide di infliggere all’umanità la punizione definitiva. Non per semplice malvagità, ma come conseguenza karmica della caduta di Hypnos, Thanatos e dello stesso Ade. La sua furia non è cieca: è una sentenza, un verdetto divino contro un mondo che, a suo giudizio, ha oltrepassato ogni limite.
L’idea che il pericolo non provenga da un nuovo nemico, ma da una divinità che incarna la giustizia stessa in un pantheon ostile agli uomini, ricolloca il tono dello spin-off in una dimensione tragica e quasi profetica. Saint Seiya non racconta semplicemente scontri e tecniche segrete: racconta costantemente la sfida tra destino e volontà. Qui, quella sfida esplode nella sua forma più pura.
Il ritorno del Dio dei Mari: Poseidone risorge dalla sua tomba divina
Ed è a questo punto che avviene il miracolo narrativo: Ade, dissolto e sconfitto, invoca il fratello. La sua anima si manifesta come una farfalla ultraterrena, un ultimo messaggero prima dell’oblio definitivo. Nel momento più inaspettato, l’Olimpo stesso sembra scardinare le regole, e Poseidone riapre gli occhi in un mondo che non gli appartiene più ma che soltanto lui, paradossalmente, può salvare.
Il manga inverte il paradigma che tutti conosciamo. Poseidone non è più la minaccia suprema, bensì il baluardo contro una divinità ancora più inflessibile. La sua resurrezione non è il preludio di un nuovo Diluvio Universale, ma l’unica possibilità rimasta affinché la Terra non venga ridotta in cenere dall’asteroide Adrastea, arma cosmica che Nemesi dirige verso il pianeta come un pugno di pietra lanciato dagli dèi.
La sequenza del risveglio è potente, evocativa, carica di un lirismo drammatico che richiama le atmosfere del Poseidon Chapter originale ma le ribalta completamente. E nel momento in cui l’Imperatore dei Mari richiama a sé i suoi guerrieri, la storia sprigiona tutta la sua carica mitologica.
I Generali degli Abissi tornano dall’Oltretomba
L’effetto domino provocato dalla distruzione dell’Inferno nella saga di Hades libera le anime dei caduti, e tra queste emergono quelle dei Generali degli Abissi. Baian, Io, Kasa, Krishna, Isaac… figure che i fan ricordano bene, ma che mai avrebbero immaginato di ritrovare in una storia contemporanea.
Il manga di Suda non gioca con la nostalgia: la reinventa. I Marine risorgono con nuove armature, nuove motivazioni e soprattutto un nuovo ruolo. Per la prima volta, diventano protagonisti di una battaglia che li costringe a confrontarsi non solo con i nemici ma con le colpe del loro passato. Il rapporto con Kanon, ad esempio, evolve in una tensione continua tra diffidenza, rabbia e rispetto forzato, mentre l’ombra della manipolazione subita anni prima riapre ferite che parevano richiuse.
Le loro Scale non sono più quelle che conoscevamo. Hanno una doppia forma, una metamorfosi che permette un ritorno alle antiche Arch Scales, armature primordiali di potere superiore. Una trasformazione che ricorda, in spirito, l’evoluzione dei Cloth nelle saghe di Asgard e Hades, ma reinterpretata con un’estetica più moderna e un impatto visivo ancora più spettacolare.
Nemesi: la dea che vuole giudicare l’umanità
Nemesi non è una semplice villain. È un concetto, un principio incarnato. La sua visione è inflessibile, spietata, quasi matematica. L’umanità ha peccato, gli dèi sono caduti, l’equilibrio va ripristinato attraverso la distruzione. I suoi seguaci, gli Spirits, sono guerrieri ispirati alle muse e agli astri, creature in bilico tra divinità e simbolismo mitologico.
Tra loro spicca Terpsichore, assassina dimensionale che utilizza la musica come arma. L’idea di combattere attraverso vibrazioni cosmiche è uno dei momenti più affascinanti del manga, un omaggio implicito alla tradizione shonen che Kurumada ha contribuito a definire.
La presenza di Polluce, pugile fantasma che sogna di prendere il posto di Nemesi dopo la distruzione della Terra, aggiunge livelli di ambiguità e tragedia, portando la vicenda in territori quasi filosofici. Per la prima volta, la minaccia non nasce da un’ideologia di dominio, ma da una giustizia che ha perso la capacità di vedere il valore della vita.
Una corsa contro il tempo: dieci ore per salvare il mondo
L’asteroide Adrastea, arma di punizione divina, precipita verso la Terra. Dieci ore prima dell’impatto. Una scansione temporale che ricorda i momenti più epici dell’opera di Kurumada, quando il tempo non è solo uno sfondo narrativo, ma una morsa che stringe i personaggi e il lettore in un’unica tensione crescente.
Il manga alterna combattimenti, rivelazioni, flashback e dialoghi che approfondiscono i legami tra i personaggi. Il passato dei Marine, la loro connessione con i Gold Saints e il misterioso segreto legato al primo Cavaliere di Pegasus dell’Era del Mito, Xi-Xing, diventano elementi portanti della trama, offrendo un espansione dell’universo narrativo senza contraddire la continuity storica.
Un’opera che dialoga con il mito originale e con i fan
Rerise of Poseidon non è un semplice spin-off, ma un esperimento narrativo che permette ai lettori di entrare nei meccanismi più profondi della cosmologia di Saint Seiya. Suda e Kurumada costruiscono una storia che dialoga con gli eventi classici ma che osa anche deviare, approfondire e riscrivere la percezione di alcuni personaggi che i fan consideravano “chiusi” da decenni.
Il risultato è un manga che vive tra tradizione e rinnovamento, tra azione estrema e riflessione sulla natura del destino. L’idea di affidare la salvezza dell’umanità a un dio un tempo ostile apre a un racconto sul perdono, sulla redenzione e sul ruolo delle divinità nel mondo degli uomini.
Un gennaio che si tinge d’azzurro: il cosmo dei fan italiani sta per esplodere
A gennaio 2026, quando il volume 1 arriverà nelle mani dei lettori italiani, molti torneranno inconsciamente bambini. Sarà un momento di pura sincronia emotiva: l’apertura della sovraccoperta, il profumo della stampa nuova, le prime tavole del risveglio di Poseidone, il richiamo dei Marine… tutto contribuirà a creare un’esperienza che va oltre la lettura e sfocia nella memoria collettiva.
Il franchise di Saint Seiya continua a dimostrare quanto sia vivo, pulsante e capace di reinventarsi attraverso nuove interpretazioni. Rerise of Poseidon non è un semplice ritorno: è una ripartenza, una rinascita, un salto verso un nuovo orizzonte narrativo che unisce fedeltà e innovazione.
E ora la parola passa a voi: quale parte del mito di Poseidone vi ha sempre affascinato? Quale Marine vorreste vedere brillare di nuovo? E soprattutto… siete pronti a risvegliare il vostro cosmo per difendere la Terra ancora una volta?
