Sociologia telefilmica – Nascita ed evoluzione delle serie tv

Il saggio “Sociologia telefilmica – Nascita ed evoluzione delle serie tv” di M. Paracchini, pubblicato da Weird Book, rappresenta un’audace esplorazione della televisione come nuova forma di scienza sociale. Attraverso un’analisi approfondita dei concetti di alfabetizzazione drammaturgica e paradigma narrativo, l’autore conduce il lettore in un viaggio avvincente attraverso le profondità della serialità televisiva.

Dal boom dei primi anni Cinquanta fino ai giorni nostri, il libro traccia un percorso storico ricco di cambiamenti e innovazioni che hanno plasmato il panorama televisivo contemporaneo. Con una sensibilità raffinata verso le influenze culturali, sociali e tecnologiche, l’opera offre una visione completa della genesi e dell’evoluzione delle serie televisive.

Questo studio si rivela essenziale non solo per gli appassionati della televisione, ma anche per gli studiosi dei media e per chiunque sia interessato alla potenza narrativa e sociale delle serie televisive. Attraverso una prosa avvincente e ricca di spunti di riflessione, il saggio di Paracchini si pone come una guida fondamentale per comprendere il ruolo sempre più rilevante che la televisione ha assunto nella nostra società contemporanea.

National Power Rangers Day

Il 28 Agosto si festeggia il National Power Rangers Day, una festività nata nel 2018 dalla Hasbro per festeggiare i 25 anni di longevità della serei. La festività è un tributo alla serie dei Power Rangers: fu infatti il 28 Agosto 1993 che venne trasmessa per la prima volta nelle televisioni americane il primo episodio di Mighty Morphin Power Rangers, serie televisiva creata da Haim Saban proprietario della Sabans, successivamente i diritti della serie legata ai Power Rangers vennero detenuti dalla Walt Disney Company, infine dopo molte trattative il Franchise venne totalmente acquisito dalla Hasbro.

Power Rangers - Sigla Iniziale Prima Stagione - Full HD 2K

Dopo la prima messa in onda, Migthy Morphin Power Rangers, ottenne un grandissimo successo e venne realizzato nel 1995 un lungometraggio cinematografico “Power Rangers the Movie”; nonostante la serie originale sia durata solo tre stagioni, oramai per i fan divenne un vero e proprio cult. La serie continuò con nuove serie e nuovi attori ma mantenendo sempre il nome principale Power Rangers, ricordiamo “Power Rangers Lost Galaxy”, “Power Rangers R.P.M.”, “Power Rangers Jungle Fury” e così via dicendo, trasmesse anche nel nostro paese.

POWER RANGERS ALL OPENINGS (1993-2017)

La Festività è stata confermata sul National Day Calendar e ha annunciato che tutti possono partecipare a tale evento, dove tutti i fan dei Power Rangers potranno indossare i colori dei loro Rangers preferiti e interagire divertendosi sui social utilizzando l’hastag: #NationalPowerRangersDay. Quindi, unisciti anche tu indossando i tuoi colori e imbracciando le tue armi per la più grande celebrazione della storia dei supereroi il “National Power Rangers Day” e divertiti insieme ai tuoi amici e agli atri Rangers al grido di: “ GO GO POWER RANGERS!”

Le nuove avventure di Huckleberry Finn

Una delle cose che mi ha sempre intrigato, all’interno di film o serie televisive, è come in alcune di esse vi fosse una specie di interazione, tra personaggi animati e attori in carne ed ossa. Di esempi ne abbiamo molti, il divertentissimo “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”, l’interessante “Fuga dal Mondo dei Sogni” e le serie nipponiche di “I-Zemborg” e “Born-Free”. Però il mio archivio personale di curiosità Nerd e Vintage, ossia la mia poderosa memoria, mi ha fatto ricordare una vecchia serie televisiva della Hanna-Barbera che utilizzava questa tipologia di tecnica, la serie in questione si intitolava “ The New Adventures of Huckleberry Finn”.

Qui in Italia era conosciuta coi titoli “Le nuove avventure di Huckleberry Finn” oppure “Le avventure di Huckleberry Finn”, questa serie fu prodotta e trasmessa alla fine degli anni sessanta, per un totale di 20 episodi racchiusi in un unica stagione, in Italia venne trasmessa nei primi anni ottanta, la prima volta su Retequattro e successivamente vennero fattoi alcuni passaggi sulle reti locali come SuperSix oppure in contenitori per ragazzi come Junior Tv.  Come si evince dal titolo, la serie è basata sui personaggi e le storie di Mark Twain nel romanzo “Le avventure di Huckleberry Finn”, infatti vengono ripresi in questa serie oltre al personaggio di Huckleberry, Becky Thatcher, Tom Sawyer l’immancabile Zia Polly e il truce Joe l’Indiano; mescolati con nuovi personaggio creati apposta per la serie.

New Adventures of Huck Finn Credits (High Quality)

In breve, durante ogni episodio, si raccontano le vicende di Huck e dei sue due amici Tom e Becky. I tre ragazzi vivono in un piccola cittadina chiamata Hannibal situata lungo il fiume Missouri e passano le giornate andando a scuola e divertendosi a giocare tra di loro. Durante le loro avventure, i tre giovani ragazzi, finiscono in un mondo di fantasia, dove vivono fantastiche avventure, incontrando personaggi, in forma animata, personaggi straordinari, come i piccoli Lillipuziani, il mitologico Ercole, il valoroso Don Chisciotte della Mancia, Folletti e tanti altri. Però, oltre a questi personaggi che via via diventano loro amici, incontrano anche le varie versioni animate di Joe l’indiano, loro nemico nella vita reale, che in questo mondo fatato si ritrovano davanti in vari ruoli, come un pirata, un bandito e così via; ma i tre alla fine riusciranno sempre a sconfiggerlo e alla fine di ogni episodio a ritrovare la strada di casa, sapendo che il domani li porterà a vivere nuove e sempre più emozionanti avventure.

Una serie molto divertente, che rivisita in chiave animata mista, un classico della letteratura americana, che alla fine di ogni episodio ci dava anche un insegnamento di vita.

The Highwayman: Il Giustiziere della strada

Sono migliaia i film, le serie televisive e i tv-movie, che sono passati tra le varie emittenti sia nazionali che locali; e molte di essi hanno avuto solo un passaggio o peggio sono state interrotte senza motivazione alcuna, considerando eventuali indici di ascolti favorevoli. Tra i molteplici passaggi televisivi, mi sovviene una serie, di fine anni 80, molto singolare, che unisce il genere poliziesco e fantascienza, in un ambientazione da “cacciatori di taglie” urbano.

La serie nata nel 1987 si intitolava “the Highwayman” qui in Italia tradotta con il titolo di “il Giustiziere della strada”, miniserei composta da nove episodi, più il pilot, racconta le vicende di una sorta di “eroe solitario” che viaggia per le strade americane, a riparare i torti, come nel telefilm “Renegade” con Lorenzo Lamas, con la differenza che mentre quest’ultimo è un bounty hunter che viggia in motocicletta, il nostro “giustiziere” non riscuote compensi e si sposta con un futuristico camion. La serie fu prodotta dalla 20th Century Fox con la collaborazione della Glen Larson Productions, di cui lo stesso Larson ne ha ideato la storia e composto le musiche della serie; in Italia venne trasmessa in un solo passaggio su Italia 1 agli inizi degli anni 90.

The Highwayman Intro & Opening Credits - TV Series

Trama

Stati Uniti, in un futuro prossimo imprecisato, il crimine è sempre più dilagante, specie per nelle grandi  autostrade che collegano il paese da una costa all’altra, le forze di polizia hanno sempre più le mani legate, non solo per la mancanza di mezzi e di personale, ma anche per tutti gli impedimenti burocratici in cui gli agenti devono operare, richieste di mandati, vizi di forma e così via. Infatti dove non arriva la legge, per cercare di raddrizzare i torti che i deboli e gli innocenti subiscono, vi è un organizzazione segreta con a capo Tania Winthrop, che agendo in clandestinità manda agenti operativi in “incognito” per cercare di arginare il crimine.

Uno di questi “agenti” è conosciuto come Haghwayman (in Italia tradotto come Giustiziere), che a bordo del suo camion, viaggia per le polverose autostrade e superstrade di un America ormai in balia del crimine organizzato, di bande di motociclisti o di uomini senza scrupoli che oltre a corrompere non esitano a eliminare chi intralcia i loro piani.

Highwayman per adempiere al suo compito ha alle spalle i mezzi dell’organizzazione della Winthrop, che oltre a fornirgli tutte le informazioni che gli servono per risolvere i casi, ha pieno accesso ad un numero illimitato di risorse non solo di armi, ma anche di mezzi, infatti il suo camion è in grado di potersi convertire in elicottero se occorre, e se serve può  sempre fare affidamento al suo amico e collega Jetto, così insieme usando ogni mezzo, ripotano ml’ordine e la giustizia dove non arriva la legge, una sorta di “Lone Ranger” moderno.

 

Una miniserie davvero curiosa e divertente, non ricca di colpi di scena, ma piena di azione, infatti le sparatorie molto spesso sono ispirate ai duelli western e gli inseguimenti per le strade sono davvero mozzafiato, non ultimo è sempre bello vedere un camion che diventa elicottero e che dall’alto sbaraglia i cattivi rimasti a bocca a aperta dallo stupore.

Solo dieci episodi, un po’ pochini peccato, perchè a mio parere meritava una chances in più.

Garda Fantasy & Comics 2020

Il nuovo evento di fine estate, sui luoghi magici che ospitano ogni anno La Festa delle Fate: Garda Fantasy & Comics si svolgerà il  18 – 19 – 20 settembre 2020 (leggete qui per gli orari e per gli aggiornamenti: facebook.com/events/349634389547303/) e nasce con speranza e positività per venire incontro al mondo delle Fiere del Fumetto a 360° dal pubblico agli standisti! l meraviglioso scenario del Lago di Garda ospiterà un mercato a tema nerd e fantasy composto da artisti, autori, artigianato a tema, con fumetti, manga, gadgets, modellini, action figures, abbigliamento nerd, peluches, Cosplayers, fotografi e tanto divertimento: la location è presso il Lungolago Regina Adelaide (Garda) http://www.lafestadellefate.it/dove-siamo.htm 

 

Per tutti i Cosplayer si svolgerà un divertente Contest Cosplay basato sui personaggi in foto, gestito da BHC Fiere del Fumetto e Animazione. Ovviamente, in linea con le misure cautelative messe a disposizione degli ospiti in questo evento, non sarà previsto il contest Coplay tradizionale con esibizioni, ma l’organizzazione vuole comunque fare a tutti gli appassionati dei regali davvero speciali! Infatti, durante l’evento è stato previsto un contest cosplay che si avvarrà del supporto dei fotografi dell’ AIFA (Associazione Italiana Fotoamatori Cosplay): nella giornata di domenica chi vorrà partecipare al Contest Cosplay Online dovrà scattare esclusivamente con i fotografi AIFA. I Cosplayers interessati dovranno inviare una mail a bhcosplay@gmail.com scrivendo nell’oggetto: “Contest Cosplay a Garda Fantasy & Comics” scrivendo il proprio nome e cognome, il personaggio che interpreteranno e il numero di cellulare per essere reperibili nella giornata di domenica. I Cosplayers si potranno iscrivere dal mercoledì 12 agosto, fino alle 16:00 del 3 settembre (controllate sulla pagina dell’evento per ulteriori news).

Nel pomeriggio di Domenica, i fotografi AIFA saranno disponibili nell’arena degli spettacoli per organizzare i vari scatti nelle bellissime location de La Festa delle Fate. Saranno a disposizione e invitiamo i Cosplayers a contattarli ma rispettando le norme del metro di distanza tra una persone e l’altra, senza creare assembramento. Ogni fotografo nell’arco della giornata individuerà i Cosplayers, e per ognuno di essi, sceglierà le tre fotografie più rappresentative di cui una possibilmente a figura intera. La partecipazione dei fotografi AIFA Cosplay è facoltativa, se necessario sarà fornito un badge “giuria contest” ai fotografi disponibili, per consentire ai Cosplayers interessati di riconoscerli e scattare con loro. I soggetti potranno essere scelti anche da più fotografi. Il premio sarà  1 Biglietto per Gardaland Resort 1 Biglietto per il Parco Natura Viva

La giuria sarà composta da 3 Cosplayers selezioni dallo staff BHC Fiere del Fumetto e Animazione. Al termine della giornata di domenica e una volta raccolte tutte le foto, sarà compito della giuria individuare i cosplayers meritevoli dei premi. I fotografi invieranno al più presto le foto in formato jpg senza alcuna post produzione alla giuria. a valutazione avverrà esclusivamente sul soggetto e non sulle foto che lo ritraggono, non essendo questo un contest fotografico. Le immagini fornite non verranno rese pubbliche dall’organizzazione del contest salvo eventuale consenso del fotografo. I premi saranno assegnati al personaggio di sesso maschile/femminile rappresentato dal cosplayer, che si contraddistinguerà per la qualità del costume. Il costume potrà essere fatto a mano e/o comprato, senza nessuna penalizzazione. Si terrà in conto della fattura del costume, la somiglianza con il costume del personaggio, il make-up, la realizzazione degli accessori e la posa. Le premiazioni avverranno lunedì 28 settembre alle ore 18:00 sulla pagina ufficiale de La Festa delle Fate – pagina ufficiale e sulla pagina BHC Fiere del Fumetto e Animazione postando le foto dei vincitori

Per informazioni: facebook.com/events/349634389547303

La serie tv de La terra dei Giganti

Ritornando in ambito del genere fantastico e fantascienza, vi è un argomento che a mio parere è molto affascinante, utilizzato molto più di frequente nelle fiabe o nei racconti fantasy ed epici che nelle storie di fantascienza, stiamo parlando di Giganti. Queste gigantesche creature fantastiche prevalentemente di forma umanoide, come i giganti dei cartoni della Disney o delle classiche fiabe, rappresentati con leggere differenze come ad esempio il Ciclope Polifemo figlio del dio Nettuno sconfitto da Ulisse Odisseo della saga epica di Omero, creature completamente mostruose che di umano hanno solo la somiglianza nella sagoma. Anche se poco sfruttato nel genere del cinema di fantascienza, i giganti oltre ai film dedicati ai mostri, sono comunque sempre riusciti a darci delle belle emozioni sia sul grande che sul piccolo schermo. Riguardo questo argomento, volevo parlarvi di una vecchia serie televisiva di fantascienza realizzata negli anni ’60, più precisamente nel 1968, trasmessa sulla rete statunitense ABC, e in Italia su Rete 4 a metà anni ’80, dove i protagonisti si ritrovano sperduti su un mondo interamente abitato da giganti.

La serie in questione è intitolata “Land of the Giants” tradotta qui da noi come “la terra dei giganti”, di questa serie vennero realizzate due stagioni per un totale di 51 episodi, e nel 1970 al finire della seconda stagione la serie venne cancellata, senza una precisa motivazione, più che per gli numero ascolti, la motivazione più probabile per tale decisione del network, possano essere stati gli alti costi di produzione per realizzare ogni singolo episodio, infatti si dovevano creare degli ambienti, dove ci fosse il netto stacco tra le persone “piccole” e i giganti oltre ad una loro interazione nell’episodio, inoltre mobili, accessori, ambiente circostante infatti doveva essere rappresentato di almeno dieci volte più grande rispetto alla statura normale, e visto il periodo non esistevano effetti di grafica computerizzata che potevano facilitare tale compito, infatti in molti episodi, venivano riciclate spesso molte scene, come ad esempio gli attacchi dei “gatti giganti”; quindi per i produttori, questi costi non valevano la pena per la continuazione della serie, lasciandola  così senza un finale lasciando tutti con il dubbio su cosa potesse accadere ai protagonisti della serie.

 

https://www.youtube.com/watch?v=DKpTbxMWrwg&list=PLBbpUsKNOaj4_X0nyijcLpSsio8PltQ2a&index=26

Terra ventunesimo secolo, un velivolo di linea, in rotta suborbitale sopra l’oceano Atlantico, da New York a Londra, incappa in una misteriosa perturbazione atmosferica, le varie emissioni elettromagnetiche emanate dalla perturbazione, causano varie avarie al velivolo, il Capitano Steve Burton, insieme al suo secondo Mark Wilson, con abilità riescono ad effettuare un atterraggio di emergenza, dopo vari tentativi andati a vuoto di contattare la torre di controllo di Londra, il Capitano Burton e Wilson decidono di effettuare una ricognizione per fare il punto della situazione e degli eventuali danni al velivolo, quando improvvisamente, il loro aereo viene preso da un “ragazzino” delle dimensioni 10 volte superiori alla stazza “umana”, incurante delle conseguenze, il Capitano Burton esegue un decollo di emergenza per sfuggire al “gigante” e dopo un breve volo, l’aereo precipita rovinosamente all’interno di una foresta. Qui gli occupanti del velivolo fanno una scoperta ancora più incredibile, il “ragazzino” non è l’unica cosa fuori misura, infatti nella foresta dove sono capitati, tutto è sproporzionalmente enorme, e mentre cercano di capire cosa sta succedendo e dove si trovano, vengono attaccati da un “Gatto” dalle dimensioni di un elefante, con non poca faticava riescono a sfuggire all’animale. Qui i sette occupanti del velivolo terrestre, dopo alcune ricognizioni, scoprono di non essere più sulla Terra, ma su un pianeta abitato da essere enormi, una vera e propria Terra dei Giganti, dove tutto, le città, gli abitanti, l’ambiente, gli animali e le piante, sono uguali a quelle della loro vecchia e cara Terra, con la differenza che su questo pianeta “gemello” la tecnologia e lo stile di vita, sia fermo al nostro equivalente degli anni 50. i nostri eroi, bloccati su questo mondo, braccati da questi giganti, visto il “Governo” considera i “piccoli uomini” una minaccia allo status quo, cercano non solo di sopravvivere ai vari pericoli circostanti umani e non, ma nel cuore tengono la speranza di poter prima o poi di riparare il loro velivolo e di poter incappare in un’altra anomalia che gli consenta di tornare nella loro “piccola Terra”.

Anche questa come molte altre serie, è stata cancellata nonostante meritasse un destino migliore, infatti ricordo quando vedevo gli episodi di “la terra dei giganti” in televisione, a mio parere la consideravo una buona serie, ricca di azione, intrigo e in alcuni casi ricca di colpi di scena, forse vista ora gli effetti speciali sono da considerarsi “datati” e “dozzinali” ma parliamo di un divario di quasi 50 di arte cinematografica, che in questi decenni ha avuto una notevole evoluzione nel campo degli effetti speciali e dei costi gestionali, moto differenti; fosse stato per me gli avrei dato una possibilità di continuare o almeno di scrivere un episodio “finale”, almeno per sapere se i nostri “piccoli” eroi sarebbero tornati a casa.

L’uomo di Atlantide (serie televisiva)

Il mare, l’oceano, gli abissi marini, hanno sempre affascinato la fantasia di molti scrittori, come ad esempio Jules Verne in “20,000 Leghe sotto i mari”, dove all’interno del Nautilus, il sottomarino comandato dal principe Dakar, alias il Capitano Nemo, si vivono  mille avventure subacquee. Il vasto e sconfinato blu, con i suoi misteri e le sue creature che sembrano uscite da racconti fantastici, come il mito di “Scilla e Cariddi”, il “megalodonte”, ha riempito pagine e pagine di libri, fumetti, visto la realizzazione di serie televisive e film; ma più di tutti, gli abissi marini hanno affascinato per la leggenda e il mistero più grande: la mitica “Atlantide”, il continente perduto sprofondato negli abissi citato dal grande filosofo Platone. Su questo argomento poi sono innumerevoli le opere che sono state realizzate sulla di lei “mitica civiltà”; specialmente in questi giorni che nelle sale cinematografiche è uscito il lungometraggio del personaggio dei fumetti DC Comics “Acquaman”. Una di queste opere, di cui voglio parlarvi, è una serie televisiva americana di fine anni settanta “Man from Atlantis”, qui da noi conosciuta come “L’Uomo di Atlantide”.

Questa serie venne prodotta dalla Solow Production Company, con protagonista Patrick Duffy, famoso per aver interpretato la serie televisiva “Dallas”, “Una Bionda per Papà” e alcune apparizioni in “Beautiful. Nonostante le premesse, pur avendo una buona trama e anche discreti effetti speciali per l’epoca, vennero realizzati solo 17 episodi, finiti i quali venne successivamente cancellata definitivamente dal network. Qui in Italia venne trasmessa nei primi anni ottanta sulle reti nazionali di Canale 5 e poi alcune sporadiche visioni su reti locali.

L'Uomo di Atlantide 1977 Sigla (Man from Atlantis)

Durante un’esplorazione subacquea, il sottomarino “Cetaceo”, un avveniristico veicolo, creato per le esplorazioni dei fondali marini, al comando della Dottoressa Elizabeth Merrill, rileva una strana creatura marina, dopo non poche difficoltà, la creatura viene portata a bordo e fu così che l’equipaggio fece una scoperta incredibile. Infatti la Dottoressa Merrill e gli altri membri del Cetaceo rimangono sbalorditi, in quanto la misteriosa creatura altri non è che un essere umano, ma la cosa più incredibile è che si trovano ad una profondità tale che nessun sub sarebbe mai riuscito a raggiungere, ma egli non solo non subisce gli effetti della decompressione, ma non ha bisogno di nessuna attrezzatura da sub; l’uomo inoltre dichiara di non rammentare nulla del suo passato tranne il nome Mark Harris, e l’unica cosa che sa è che ogni volta che lui si tuffa in mare, acquisisce abilità particolari, oltre a respirare sott’acqua senza bombole e a resistere alla pressione dei fondali, nelle sue mani, che sulla terraferma sono normali, appena si immerge, spuntano delle membrane, diventando così palmate e dandogli una velocità nell’acqua tale da poter battere un motoscafo fuoribordo, un po’ come Acquaman e Namor.

La dottoressa Merrill ipotizza che Mark Harris possa essere un sopravvissuto della mitica Atlantide, il misterioso continente perduto. Mark decide così di accettare la proposta della dottoressa Merrill e di aiutare lei e l’equipe del Cetaceo per l’esplorazione delle profondità degli abissi della fauna e della flora marina, e di difenderla da personaggi senza scrupoli che vogliono sfruttare le risorse marine per i loro loschi scopi, primo tra tutti il malvagio signor Schubert.

L uomo di atlantide sigla

Una serie che a parer mio aveva grandi potenzialità, se il network ci avesse creduto un po’ di più, oppure l’accoglienza dei fan fosse stata più numerosa, magari non sarebbe stata interrotta lasciando molti interrogativi in sospeso e magari avrebbero potuto stanziare un budget più alto così da rendere la trama e gli effetti speciali molto più interessanti. Un vero peccato perché l’oceano è sempre un argomento affascinante, per realizzare storie avventurose.

 

 

Le Fantastiche Avventure dell’Astronave Orion

I decenni che partono dagli anni 50, fino agli anni 70, sono stati un’epoca d’oro per la fantascienza, anche perché molte di queste pellicole sia film che serie televisive traevano spunto dalle tensioni della Guerra Fredda creatasi tra il blocco Sovietico e quello Statunitense, infatti alcuni film che parlavano di invasioni aliene, sembravano quasi un velato avvertimento di fare attenzione al “nemico” facendo intendere che invece dall’altra parte dello spazio, poteva provenire da “oltre cortina”… Comunque non siamo qui per fare politica ma per parlare di fantascienza, e scusatemi per l’introduzione prolissa. Questa volta volevo parlare di una serie televisiva davvero interessante, che io considero un vero cult degli anni 60 pari a UFO SHADO, e come sempre questo è solo il mio parere personale, ricca di colpi di scena, azione e battaglie nello spazio.

La serie in questione si intitola “Raumpatrouille – Die phantastischen Abenteuer des Raumschiffes Orion”, tradotto da noi con il titolo “Le fantastiche avventure dell’astronave Orion”, serie televisiva trasmessa nel 1966 dalla rete televisiva tedesca ARD, divenne in breve la serie più seguita dell’allora Germania Ovest, in quanto all’epoca la Germania era divisa in due blocchi, vennero prodotti un totale di 7 episodi, poi visti gli alti costi di produzione venne cancellata dopo il settimo e ultimo episodio, in Italia vi furono due passaggi televisivi, uno sulla Televisione Svizzera Italiana e l’altro passaggio su Telemontecarlo, la Rai trasmise la serie solo parzialmente.

Le avventure dell'astronave Orion - Sigla

 

Siamo nell’anno 3000, la Terra si è unita sotto un’unica federazione, e l’umanità ha colonizzato il sistema solare e buona parte del cosmo, a difendere le basi e le colonie umane, nonché la Terra stessa, è un corpo spaziale d’élite che viaggia per il cosmo su veloci e futuristici incrociatori a forma di disco volante, al comando di uno di essi, l’astronave Orion vi è il coraggioso e a volte spavaldo, comandante McLane, che con il suo fedele equipaggio, pattuglia ogni angolo dello spazio governato dall’uomo per difenderlo da ogni minaccia che gli si presenta, infatti dallo spazio remoto, giunge una terribile minaccia, una razza spaziale di umanoidi di aspetto translucido che si fa chiamare Frogs, il cui unico scopo e dominare la razza umana e i pianeti che essi hanno faticosamente conquistato, utilizzando ogni mezzo per raggiungere tale scopo. Però il comandate McLane a bordo della Orion, riesce senza non poche difficoltà a mettere sempre i bastoni tra le ruote agli invasori, impedendogli di realizzare le loro trame e ricacciandoli sempre nello spazio profondo da dove essi provengono.

Astronave Orion Theme

Visti gli alti costi all’epoca, per realizzare la serie dopo il 7° episodio venne cancellata, nonostante il successo che ebbe in Europa, in quanto la serie piaceva al pubblico, sorte avversa anche quando venne trasmessa negli Stati Uniti, in quanto essa era totalmente in bianco e nero, e il pubblico Americano era già abituato a vedere le serie televisive a colori, cosa che ha penalizzato molto la serie, oltre al fatto che in quel periodo veniva già trasmessa Star Trek e così il pubblico americano preferì di gran lunga la visone di quest’ultima. Nonostante la cancellazione della serie, non vi è il pericolo di un finale aperto, in quanto ogni episodio, della durata di 60 minuti, era autoconclusivo, anche se essi avevano un filo conduttore comune, si riesce a godere appieno la serie senza trovare buchi narrativi, come accade in altre serie televisive cancellate dall’oggi al domani. Si riesce ancora a trovare la serie in quanto ne venne realizzato un cofanetto in DVD contenente oltre agli episodi, anche molti contenuti speciali.

Superdog Black (Keijiken Karl)

A molti fan il luogo comune riguardante il Giappone su argomenti come le serie televisive, vengono subito in mente i Sentai dal quale sono derivati i Power Rangers, oppure serie come X Bomber con l’utilizzo delle marionette e serie televisive come I-Zemborg personaggi disegnati a cartone animato, mostri e veicoli dal vivo.

Però il Giappone ha realizzato tutta una vasta gamma di serie televisive di vario genere, e qui in Italia ne venne trasmessa una di genere poliziesco, “Superdog Black” in originale “Keijiken Karl”, essendo il protagonista un cane poliziotto di razza Pastore Tedesco, ricalcava le orme di serie già famose come Rin Tin Tin o il commissario Rex, ad accompagnare Black il cane (Karl in originale) c’è l’idol Midori Kinouchi, nei panni dell’agente di polizia assegnatagli, in più ha cantato anche la sigla della serie.

Realizzata alla fine degli anni settanta, la serie è ambientata a Tokyo e anche se essa era rivolta a un pubblico di bambini, raccontava tramite le peripezie di Black uno spaccato della vita quotidiana, vennero realizzati 39 episodi divisi in tre stagioni, però la serie venne cancellata in quanto gli ultimi episodi non convincevano i produttori, decretandone la fine; in Italia vennero trasmesse solo le prime due stagioni solo sulle reti locali in pochissimi passaggi.

Superdog Black - videosigla opening

La serie tratta le avventure del cane poliziotto Black e della sua partner, la poliziotta Yoko Takasugi del distretto di polizia di Tokyo. L’accoppiata Black e Yoko viene sempre chiamati per aiutare i colleghi nello sventare rapine, cercare assassini, rapitori o anche semplicemente per il soccorso in circostanze di calamità oppure anche solo per divertire i bambini durante le giornate d’incontro a scuola con le forze dell’ordine. Ogni giorno è un avventura, però, grande o piccola che sia, Black e Yoko con professionalità e capacità riusciranno sempre a risolverla e alla fine il simpaticissimo Black avrà la sua meritatissima dose di coccole.

Una serie molto divertente e anche simpatica, che esce dai soliti schemi delle serie nipponiche di fantascienza alle quali eravamo abituati, il bello di questa serie era non solo che trattava un genere del quale non eravamo abituati, ma ci presentava anche la quotidianità che vivevano i giapponesi in quel periodo.

La sigla italiana della serie Superdog Black era cantata dai Rocking Horse ed era editata sul lato B del 45 giri del singolo dedicato a Sampei.

Superobots - Live - 09 - Super Dog Black - Ritorno Al Passato Gabicce 2008 - Radioanimati

 

Cartoon Village 2015

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Quando la fantasia si materializza in un vero villaggio popolato di cartoni e fumetti, Dal 10 al 12 luglio a Manciano (GR),nel cuore della Maremma Toscana, torna Cartoon Village, non una fiera, più di un festival, un’esperienza unica dedicata al mondo dei cartoni animati, dei fumetti, dei games e della creatività: per tre giorni un intero paese si animerà dei protagonisti della nostra fantasia. E ovviamente, i loro autori, fra cui alcune tra le firme più rappresentative nel panorama nazionale. E non solo, perché Cartoon Village è un set a cielo aperto anche per tutti quei ragazzi che si sono confrontati e che si vogliono confrontare fattivamente con la creazione di fumetti e cartoni grazie al supporto di artisti e operatori del settore.

Con nove edizioni estive e due invernali all’attivo, Cartoon-Village rappresenta ormai una formula innovativa ma consolidata di festival dedicato al mondo dell’animazione e del fumetto: dimenticate ogni altra manifestazione di genere… Cartoon Village è diverso, Cartoon Village non è solo un festival, Cartoon Village è un’esperienza!

Il punto di forza rispetto ad altre iniziative di settore è quello di porsi come un evento dedicato ad un pubblico popolare, oltre che settoriale. La forte connessione con il tessuto sociale del paese ospitante, la trasformazione scenografica e toponomastica delle vie del centro storico in un vero e proprio villaggio a cartoni animati e i mille microeventi artistici, regalano al visitatore l’esperienza di entrare e vivere in una coloratissima dimensione del fantastico!

Il nostro villaggio dei cartoni, che può vantare una media di 20.000 presenze per edizione, negli anni ha ospitato centinaia di doppiatori, disegnatori, animatori, cantanti di sigle e altre personalità di livello internazionale. Artisti e professionisti che, nei giorni del festival e quando non sono sul palco si confondono con la gente, con i cosplayers, con le famiglie, con gli appassionati, i collezionisti e i semplici curiosi. Al Cartoon Village è quindi normale pranzare con un disegnatore di Tex che ti regala una sua opera estemporanea realizzata su un tovagliolo, attaccare bottone prendendo un caffè con qualcuno per poi accorgersi che a rispondere alle tue domande è la voce dell’Uomo Ragno o di fare colazione in hotel e canticchiare la sigla di Ufo Robot o di Candy Candy con gli interpreti originali!

Più nel dettaglio, veniamo al programma di questa iniziativa: come ogni anno Cartoon Village ospiterà spettacoli no-stop, laboratori e incontri con alcuni tra i migliori disegnatori, doppiatori e musicisti dei cartoon nazionali, anteprime editoriali e cinematografiche, talk show, parate musicali, “cosplay”, mostre di fumetti, vignette satiriche, mercatino comics&manga, karaoke cartoon, proiezioni, area games, giochi interattivi, concerti e molto altro ancora.

Numerose quest’anno le novità in programma. A cominciare dal “Chi vuol essere Scassaballe” , concorso aperto alle rock band nazionali (composte da un minimo di 3 a un massimo di 6 membri), indetto perindividuare la band ufficiale 2015 di Sacro/Profano, il fumetto di Mirka Andolfo, pubblicato in Italia dalle Edizioni Dentiblù. Sempre in tema Contest gli appassionati di Cosplay potranno partecipare al Cartoon Village Cosplay Contest che si terrà al Villaggio domenica 12 luglio. Anime, Manga, Comics, Videogames, Film, Telefilm.. qualunque sia il ruolo che vuoi assumere mettiti in gioco per aggiudicarti il titolo di Migliore Cosplay dell’estate e vincere un soggiorno per due persone a Rimini Comix. Per chi invece vuole mettersi alla prova cantando può partecipare a EON FACTOR! L’unico concorso Karaoke completamente gratuito che offre la possibilità di vincere la registrazione in sala professionale del brano eseguito al Cartoon Village ed altri bellissimi premi.Nell’area cinema saranno presentate alcune anteprime cinematografiche e televisive nazionali, come le prime 4 puntate di Heidi, in onda sulla RAI. Inoltre saranno proiettati in esclusiva “I Corti di Cartoon School” la serie animata prodotta da Avis Toscana e da Banca di Saturnia e Costa d’Argento Credito Cooperativo, interamente scritta, disegnata, doppiata, sonorizzata e musicata dai ragazzi delle scuole elementari e medie di Bibbiena (AR), Abbadia San Salvatore (SI), Grosseto, Capalbio (GR) e Orbetello (GR).

Durante il Cartoon Village 2015, in esclusiva, sarà allestita Cosmortem: la horror house a tema Cosplay realizzata da Cosmoviex & Satyrnet! http://www.satyrnet.it/cosmortem-cartoon-village/

Non mancheranno infine i grandi momenti istituzionali del festival come Gente di Cartoonia (lo show dei cartoni animati), o il Cartoonia Music Festival, il concertone delle sigle tv con gli interpreti originali di sigle mitiche e senza tempo! Per il programma completo, sempre in evoluzione, visita la pagina dedicata, e per conoscere da vicino tutto il cast clicca qui. 

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