MS-DOS 4.0: un tuffo nostalgico negli anni ’80!

Amanti dei computer vintage e del retrogaming, preparate i vostri floppy disk! Microsoft, in collaborazione con IBM, ha rilasciato il codice sorgente di MS-DOS 4.00, riportandoci indietro agli albori dell’informatica personale.

Un pezzo di storia del software

MS-DOS, acronimo di Microsoft Disk Operating System, è stato il sistema operativo dominante per i PC IBM negli anni ’80 e ’90. La sua interfaccia a riga di comando e il suo sistema di file basato su FAT hanno rivoluzionato il modo in cui le persone interagivano con i computer.

Un’edizione speciale: MS-DOS 4.00 Multitasking

La versione 4.00, rilasciata nel 1986, introduceva una funzione innovativa per l’epoca: il multitasking. Questa funzionalità permetteva di eseguire più programmi contemporaneamente, una vera rarità all’epoca. Tuttavia, a causa di alcune limitazioni tecniche e della scarsa compatibilità con l’hardware dell’epoca, questa versione non ebbe il successo sperato.

Un regalo per gli appassionati di retrocomputing

Nonostante la sua breve vita commerciale, MS-DOS 4.00 Multitasking rappresenta un pezzo importante della storia del software. Il rilascio del suo codice sorgente rappresenta un’occasione unica per gli appassionati di retrocomputing di esplorare il funzionamento di questo sistema operativo e di sperimentare con il multitasking degli anni ’80.

Come rivivere l’esperienza MS-DOS 4.00

Il codice sorgente di MS-DOS 4.00 è disponibile gratuitamente su GitHub. Gli utenti possono compilarlo e eseguirlo su emulatori di PC IBM come PCem o 86Box. Inoltre, è disponibile un video su YouTube che mostra MS-DOS 4.00 Multitasking in esecuzione su un IBM PC XT.

Un tuffo nel passato per guardare al futuro

Il rilascio di MS-DOS 4.00 rappresenta un passo importante nella preservazione della storia del software. Offre a una nuova generazione di utenti la possibilità di sperimentare un sistema operativo che ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo dell’informatica personale. Inoltre, il codice sorgente aperto può ispirare nuovi progetti di sviluppo software e contribuire all’innovazione nel campo del retrogaming.

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Il mago che conquistò gli anni ’90: la storia di Magic: The Gathering

Immaginate un mondo dominato dalla magia. Un mondo dove potenti stregoni si sfidano in epiche battaglie, evocando creature fantastiche e scatenando incantesimi devastanti. Questo mondo è nato dalla mente di un uomo: Richard Garfield, un genio del gioco da tavolo che ha dato vita a Magic: The Gathering, il gioco di carte collezionabili che ha conquistato gli anni ’90.

Tutto ebbe inizio con una passione. Da bambino, Richard era un appassionato di giochi di ruolo e di fantasy. Trascorreva ore a giocare a Dungeons & Dragons e ad inventare i suoi giochi da tavolo. La sua passione lo portò a studiare matematica e informatica, ma il suo sogno era quello di creare un gioco che potesse unire la sua passione per la strategia con il suo amore per la magia.

Nel 1993, il sogno di Richard divenne realtà. Magic: The Gathering venne presentato al GenCon, la più grande fiera di giochi da tavolo del mondo. Il gioco fu un successo immediato. Le sue carte illustrate, le sue regole semplici e avvincenti e la possibilità di collezionare carte rare e potenti fecero di Magic un vero e proprio fenomeno.

In Italia, Magic arrivò nel 1994. In poco tempo, il gioco conquistò anche il nostro paese, diventando un passatempo per ragazzi e adulti di tutte le età. I giocatori di Magic si riunivano in tornei e sfide, creando una vera e propria comunità di appassionati.

Oggi, Magic: The Gathering è ancora un gioco popolarissimo. Con oltre 35 milioni di giocatori in tutto il mondo, il gioco continua ad evolversi e ad appassionare nuove generazioni. La sua influenza sulla cultura pop è innegabile: ha ispirato libri, film, videogiochi e persino un’opera lirica.

Richard Garfield è un vero e proprio pioniere. Ha inventato un gioco che ha cambiato il modo di giocare e ha dato vita a un universo fantasy che continua ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo. La sua storia è una dimostrazione di come la passione e la creatività possano dar vita a qualcosa di straordinario.

Ecco alcuni dei motivi per cui Magic: The Gathering ha avuto un successo così strepitoso:

  • Un gioco semplice da imparare ma difficile da padroneggiare. Le regole di base di Magic sono semplici da capire, ma il gioco offre una grande profondità strategica. Questo lo rende accessibile a tutti, ma allo stesso tempo offre una sfida costante anche ai giocatori più esperti.
  • Un’ampia varietà di carte da collezionare. Ci sono migliaia di carte diverse di Magic, ognuna con le sue abilità uniche. Questo permette ai giocatori di creare infinite combinazioni di carte e di personalizzare il proprio stile di gioco.
  • Un’ambientazione fantasy ricca e affascinante. Il mondo di Magic è pieno di creature fantastiche, potenti magie e avventure epiche. Questo rende il gioco ancora più coinvolgente e immersivo.
  • Una forte comunità di giocatori. I giocatori di Magic sono un gruppo appassionato e amichevole. Si riuniscono in tornei, eventi e forum online per giocare, discutere strategie e condividere la loro passione per il gioco.

Se sei appassionato di giochi di carte, di strategia o di fantasy, Magic: The Gathering è un gioco che devi assolutamente provare. Potrebbe essere l’inizio di una nuova avventura che ti appassionerà per anni.

Il Museo della Radio e della Televisione di Agnone

Nel pittoresco comune di Agnone, candidato come Capitale italiana della cultura 2026, nel cuore della regione del Molise, si cela un tesoro nascosto: il Museo della Radio e della Televisione. Questo museo, situato nell’ex convento delle Clarisse, è il risultato della passione condivisa tra un padre e un figlio, Francesco e Pinuccio Merola. La loro dedizione e ricerca gli hanno consentito di creare una collezione unica di apparecchiature radiofoniche e televisive che abbracciano un ampio periodo storico, partendo dagli anni Venti fino ai giorni nostri.

All’interno del museo si possono trovare oggetti di grande valore e significato, ognuno dei quali racchiude una storia. Tra i punti salienti vi sono le radio d’epoca, comprese quelle a valvole, i transistor e i ricevitori a onde corte. Questi dispositivi, che un tempo occupavano un posto centrale nelle case italiane, permettono ai visitatori di rivivere un’atmosfera di altri tempi, quando le famiglie si riunivano attorno alla radio per ascoltare notizie, musica e drammi. Inoltre, sono esposte anche televisori vintage, dai primi modelli in bianco e nero fino alle versioni a colori degli anni ’60 e ’70, che permettono di tracciare l’evoluzione della tecnologia televisiva nel corso degli anni. Gli schermi a tubo catodico e i comandi manuali di queste televisioni ci ricordano quanto la nostra esperienza di visione si sia evoluta nel corso del tempo. Non mancano infine apparecchiature audio come giradischi, registratori a bobina aperta e casse acustiche, che permettono agli amanti della musica di apprezzare la bellezza e la qualità del suono di queste antiche apparecchiature.

Ma il Museo della Radio e della Televisione di Agnone non è solo una collezione di oggetti storici, è anche un’esperienza unica e significativa per i visitatori. Questo luogo permette di immergersi nel passato, toccare con mano gli oggetti che hanno fatto la storia delle comunicazioni e scoprire come la tecnologia abbia cambiato radicalmente la nostra vita nel corso dei decenni. Ciò che rende l’esperienza ancora più speciale è l’interazione con i fondatori del museo, Francesco e Pinuccio Merola, che fungono da guide appassionate. Durante la visita, essi condividono storie legate all’acquisizione di ciascun pezzo, alle sfide del restauro e alle curiosità legate al mondo della radio e della televisione. Le loro spiegazioni dettagliate e l’entusiasmo che mettono nel condividere le loro conoscenze rendono questa visita davvero indimenticabile.

Tuttavia, nonostante la sua importanza e il suo valore storico, il Museo della Radio e della Televisione è un luogo purtroppo sottovalutato e poco pubblicizzato. È fondamentale promuovere e condividere il patrimonio culturale contenuto in questo museo affinché le giovani generazioni abbiano l’opportunità di conoscere e apprezzare la scienza, la cultura e la storia racchiuse in questi dispositivi. Ripetere questa esperienza educativa e coinvolgente è essenziale per preservare il nostro patrimonio e ispirare futuri appassionati.

Il Museo della Radio e della Televisione rappresenta dunque molto più di una semplice collezione di oggetti. È un autentico viaggio nel tempo, un tributo alla creatività umana e un’occasione per riflettere su come la tecnologia abbia accompagnato e modellato il nostro cammino nel corso degli anni.

Il Museo si trova ad Agnone (Isernia) in Corso garibaldi 55, per informazioni e prenotare la vista vi consigliamo di chiamare il numero +393385486543

Zendaya regina del red carpet con un abito vintage da urlo!

L’attrice Zendaya ha fatto scintillare il red carpet della premiere di “Dune: Parte II” a Londra con un abito futuristico di Thierry Mugler.

L’abito, che sembra l’armatura di un robot super chic, fa parte della collezione haute couture autunno/inverno 1995 ed è stato protagonista di una delle sfilate più iconiche della storia: la “Cirque d’hiver”.

Immaginate 300 modelle iconiche come Naomi Campbell e Kate Moss sfilare in abiti stravaganti e sorprendenti, con James Brown che chiude lo show con un concerto epico. Praticamente la Woodstock della moda!

Non è la prima volta che una celebrità sceglie un capo di questa collezione leggendaria. Cardi B, ad esempio, ha indossato un abito ispirato alla “Nascita di Venere” di Botticelli ai Grammy del 2019.

Zendaya, con il suo stile unico e la sua passione per la moda vintage, ha dato nuova vita a questo capolavoro di Mugler. Un look che ha fatto impazzire il web e che conferma il suo status di regina del red carpet!

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Cosa ne pensi dell’abito di Zendaya? Lo avresti indossato?

Faccelo sapere nei commenti!

Tomb Raider 1-3 Remastered: un tuffo nostalgico nell’era d’oro dei videogiochi

L’iconica Lara Croft è tornata!

Tomb Raider 1-3 Remastered ci permette di rivivere le avventure della celebre esploratrice in una veste grafica rinnovata, ma fedele all’anima vintage dei primi tre capitoli della serie.

Tomb Raider I-III Remastered - Announce Trailer | PS5 & PS4 Games

Un’eroina senza tempo

Lara Croft è stata una delle prime vere eroine del mondo videoludico: un mix perfetto di sensualità, fascino, mistero e spirito d’avventura che ha conquistato una generazione di giocatori.

Un lavoro di remaster eccellente

La remaster non stravolge l’esperienza originale, ma la arricchisce con una grafica più moderna e dettagliata, texture migliorate e un framerate più fluido. Il team di sviluppo ha trovato un equilibrio perfetto tra innovazione e rispetto per il passato, offrendo due modalità di gioco: una con la grafica originale e una con la grafica rimasterizzata.

Un tuffo nel passato

Giocare a Tomb Raider 1-3 Remastered è come fare un salto indietro nel tempo: le ambientazioni, i personaggi, le musiche e il gameplay sono quelli di un tempo, con tutti i loro pregi e difetti.

Un’esperienza godibile ancora oggi

Nonostante i suoi anni, Tomb Raider 1-3 Remastered è un gioco ancora godibile, soprattutto per chi ha amato i capitoli originali. Il gameplay è semplice ma divertente, gli enigmi sono stimolanti e l’atmosfera è ricca di fascino.

Un must per i nostalgici

Tomb Raider 1-3 Remastered è un acquisto consigliato a tutti i nostalgici degli anni ’90 e ai fan di Lara Croft. Un’occasione per rivivere un’epoca d’oro del gaming con una grafica moderna e un prezzo accessibile.

Biliardino: storia e mito del Calcio Balilla

Il Biliardino, conosciuto anche come Calcio Balilla (ispirandosi al soprannone del giovane patriota genovese Giovan Battista Perasso, detto appunto “Balilla”), è un divertente gioco che si ispira al calcio e simula una partita su un tavolo da gioco. I giocatori utilizzano delle barre o stecche per manovrare le sagome di piccoli calciatori, chiamati omini o pipotti, all’interno di un tavolo da gioco appositamente progettato con sponde laterali. L’obiettivo è spingere una pallina nella porta avversaria per segnare punti.

Le origini del calciobalilla risalgono al periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale in Europa, ma l’autore esatto di questo gioco rimane ancora incerto. Diversi possibili inventori sono stati citati, tra cui il tedesco Broto Wachter in Germania e un operaio della Citroën in Francia. Harold Sea Thornton, un inglese, registrò un brevetto per un “apparato per giocare un gioco di football” nel 1922. Tuttavia, nel corso dei primi anni del XX secolo, sono stati registrati numerosi brevetti per giochi simili, rendendo difficile stabilire con precisione l’inventore originale. In Italia si dice che il primo biliardino sia stato costruito artigianalmente da un abile artigiano di Poggibonsi nel 1937. In Spagna, l’invenzione è invece attribuita ad Alejandro Finisterre, che registrò un brevetto per il futbolín nel 1937.

La storia di questo inventore è davvero interessante. Nato nel 1919 in Galizia, a quindici anni si trasferì a Madrid per studiare, ma per sostenersi finanziariamente, fece diversi lavori, dall’edilizia al tip-tap ballerino. Nella sua giovinezza, fu attratto dal movimento anarchico e si unì completamente ad esso nel 1936 all’inizio della guerra civile, che dilaniò lo scenario spagnolo. Pochi mesi dopo l’inizio del conflitto, Finisterre fu vittima di un bombardamento che lo coinvolse in un crollo. Con le macerie dell’edificio che lo circondavano, fu trasportato in ospedale insieme ad altri feriti, tra cui anche molti bambini colpiti dai bombardamenti. Molti di loro subirono gravi ferite alle gambe e Finisterre ebbe l’intuizione che non sarebbero potuti riuscire a giocare a calcio. Fu in quel momento che, ispirandosi al pingpong, ebbe l’idea di creare un gioco di calcio “da tavolo” che potesse essere utilizzato facilmente anche dai mutilati. Con la fine imminente della guerra civile, Finisterre fuggì in Francia per sfuggire alla persecuzione del regime franchista. Tuttavia, anche la Francia imprigionò molti degli esuli che attraversavano i Pirenei. Proprio mentre si trovava in transito verso la Francia, Finisterre perse il brevetto del Biliardino. Rimase detenuto per quattro lunghi anni in Marocco, ma fu poi liberato e decise di dirigersi verso il Guatemala. Tuttavia, nel 1954, fu nuovamente arrestato a seguito di un colpo di Stato. Durante il trasferimento in Spagna, Finisterre simulò di essere armato e dirottò l’aereo verso Panama, un episodio che rappresenta uno dei più antichi casi di dirottamento aereo della storia. Alla fine, dopo la morte del dittatore spagnolo Francisco Franco, Finisterre fece ritorno in Spagna, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita fino alla sua morte nel 2007.

Lomografia: un tuffo nel passato con uno sguardo al futuro

La lomografia è una filosofia fotografica che celebra l’imperfezione, la spontaneità e la sperimentazione. Nata negli anni ’90 in Austria, si basa sull’utilizzo di fotocamere Lomo, economiche e plastiche, che producono immagini con caratteristiche uniche: distorsioni, vignettature, aberrazioni e colori saturi.

Più di una semplice macchina fotografica:

Le Lomo non sono solo strumenti per catturare immagini, ma vere e proprie compagne di viaggio che invitano a giocare con la fotografia, a seguire l’istinto e a non prendersi troppo sul serio.

Un movimento globale:

La lomografia ha dato vita a un movimento globale di appassionati che condividono le loro foto online e partecipano a eventi e workshop.

Perché la lomografia è ancora attuale?

In un’epoca dominata dalla perfezione digitale, la lomografia offre un’alternativa rinfrescante e stimolante.

Ecco alcuni motivi per cui la lomografia è ancora attuale:

  • È accessibile a tutti: Non è necessario essere un fotografo professionista per divertirsi con la lomografia.
  • È divertente e creativa: La lomografia permette di sperimentare nuove tecniche e di ottenere risultati sorprendenti.
  • Promuove la spontaneità: Con la lomografia, non c’è tempo per pianificare o perfezionare l’inquadratura.
  • Cattura l’essenza del momento: Le foto lomografiche sono spesso imperfette, ma sono anche piene di vita e di energia.
  • Crea una comunità: La lomografia è un movimento globale che unisce persone di tutto il mondo.

Se sei curioso di provare la lomografia, ecco alcuni consigli:

  • Acquista una Lomo: Ci sono diversi modelli di Lomo disponibili, con prezzi che variano da pochi euro a diverse centinaia di euro.
  • Unisciti alla comunità: Ci sono molti forum e gruppi online dove puoi trovare consigli, ispirazione e nuovi amici.
  • Sperimenta: Non aver paura di sperimentare con la tua Lomo. Prova diverse pellicole, tecniche e inquadrature.
  • Divertiti: La lomografia è un modo divertente e creativo per catturare il mondo che ti circonda.

La lomografia non è solo una moda passeggera, ma una filosofia fotografica che può arricchire la tua vita e il tuo modo di vedere il mondo.

La Limited Edition di The Wizard: Il Piccolo Grande Mago dei videogames

Una delle tante fonti di ispirazione per la creazione dei film, deriva anche dal mondo dei videogiochi, grazie ai molteplici titoli e generi usciti, molti sceneggiatori e produttori hanno saputo tirare fuori tutta una serie di film, alcuni un successo altri invece dei veri e propri flop, tra questi possiamo ricordare, Super Mario, Mortal Kombat, la saga di Resident Evil, Halo e Need for Speed per citarne alcuni, e poi ovviamente c’è anche il recente Ready Player One che racchiude tutti i videogiochi in un panorama virtuale. In mezzo a tutti questi titoli, me ne viene in mente uno che forse non molti ricordano, ma che ebbe il suo momento di gloria appena uscito nelle sale cinematografiche, il film in questione si intitola “The Wizard” conosciuto da noi come “Il Piccolo Grande Mago dei Videogames”.

Dopo essere stato a lungo richiesto dai fan, CG ha lanciato una campagna di crowdfunding START UP! per pubblicare per la prima volta in Blu Ray il cult movie degli anni ’80 di Todd Holland “The Wizard: Il Piccolo Grande Mago dei videogames“. L’obbiettivo della campagna è stato raggiunto in tempi brevissimi e ora CG è lieta di confermare ai fan che, come da loro suggerito, l’edizione Blu Ray conterrà i due doppiaggi italiani del film: quello del 1992, realizzato quando The Wizard, con tre anni di ritardo rispetto agli Stati Uniti, arrivò nelle sale italiane (distribuito da Penta Film) e quello realizzato nel 2007.

IL PICCOLO GRANDE MAGO DEI VIDEOGAMES (1989) Trailer

“Il Piccolo Grande Mago dei Videogames” venne in realtà fortemente criticato in quanto all’interno dello stesso vi è un largo utilizzo di evidenti messaggi pubblicitari inerenti ai videogames e ai prodotti della Nintendo, famosa casa Giapponese, tanto da far sembrare che tale film fosse una specie di lungometraggio pubblicitario verso tale marchio come il Power Glove, il gioco di Super Mario 3 appena uscito negli USA e tutta la vasta gamma di giochi del NES. Venne anche criticata la Universal, in quanto sempre all’interno del film vi sono scene che si riferiscono al suo parco a tema che era stato da poco inaugurato, e quindi utilizzò il film come campagna pubblicitaria per il suddetto parco.

Dopo la morte prematura della sua sorella gemella Jennifer, Jimmy Woods un ragazzino di soli 9 anni in seguito al trauma si è chiuso in se stesso in una sorta di mutismo autistico; anche il resto della famiglia ne venne segnato, tanto che i genitori di Jimmy si separarono e così Jimmy venne separato dai suoi fratelli maggiori, Nick di 18 anni e Corey di 13. Per via del suo problema e dei continui tentativi di Jimmy di scappare di casa verso la California, la madre, in accordo con il suo padrino, fa ricoverare Jimmy in un istituto psichiatrico. Saputa la notizia del ricovero di Jimmy il fratello Corey contrario a tale decisione, scappa di casa e va dal fratello minore e insieme fuggono dall’istituto. Appena scoperta l’evasione di Jimmy, la madre convinta dal padrino ingaggia Putnam, un professionista specializzato nel recuperare bambini “scappati” di casa. Intanto i due fratelli, si dirigono verso una stazione degli autobus per decidere il da farsi. Mentre cerca una meta dove poter andare assieme al fratellino, Corey fa una piacevole scoperta, Jimmy ha un innato talento per i videogiochi. Cercando di poter scoprire come poter utilizzare il “dono” del fratello, i due conoscono Haley Brook, una ragazzina anche lei appassionata di videogiochi che dopo essere stata battuta da Jimmy in un leale duello a colpi di “videogames”, propone a Corey di iscrivere Jimmy a un famoso torneo nazionale di videogames dove in palio per il vincitore ci sono ben 50,000 dollari. Così con la premessa di poter vincere un ricco bottino, il variegato trio si dirige verso Los Angels dove si terrà il torneo di videogames. Per racimolare i soldi necessari sia per il viaggio che per far giocare a Jimmy tutti i videogiochi che saranno presenti durante il torneo, Jimmy ormai soprannominato Wizard, sfida di tappa in tappa ogni avversario così da poter arrivare preparato al torneo. In una di queste “tappe” i tre si imbattono in Lucas, un ragazzo molto abile nei videogames, intenzionato anch’egli a partecipare al torneo e a vincerlo, utilizzando il Power Glove che Lucas definisce “Guanto Magico” sfida il nuovo venuto e qui Jimmy incontra la prima sconfitta, ma non si perde di animo e insieme a suo fratello Corey e a Haley continuano il loro viaggio e finalmente, dopo varie peripezie a colpi di Zelda, Double Dragon e Mario Bros, i tre arrivano a Los Angeles. Arrivati nel luogo del torneo, Corey e Jimmy hanno una spiacevole sorpresa, Putnam il “cacciatore di bambini” li stava aspettando per catturarli e riportarli dalla madre, che nel frattempo su intuizione del fratello maggiore Nick ha raggiunto il luogo del torneo. Dopo essere scampati a Putnam, Jimmy riesce ad iscriversi alla gara e dopo vari incontri accede alla finale, dove si ritrova come avversario Lucas, qui i due hanno una sorpresa, infatti gli organizzatori per la finale del campionato viene presentato un gioco nuovo completamente inedito Super Mario Bros. 3, Corey e Haley temono che Jimmy non ce la possa fare, in quanto il suo “dono” per intuire le meccaniche di gioco si basa sull’aver visto giocare una partita, mentre qui si trova davanti un gioco che non ha mai visto; però dopo non poche difficoltà, Jimmy non solo riesce a padroneggiare il gioco, ma a sconfiggere Lucas diventando il Campione assoluto del Torneo. Mentre festeggiano, Haley, Jimmy e Corey vengono raggiunti dal resto della famiglia e qui la madre vedendo come Jimmy sia riuscito a cavarsela, non solo durante il torneo, ma anche per arrivare fin lì, si commuove e promette a Jimmy che non andrà più in quell’istituto e che vivrà sempre con loro. Durante il ritorno a casa, passano davanti a un parco di divertimenti e improvvisamente Jimmy urla “California” e scende dalla macchina dopo che hanno accostato, qui il gruppo seguendo Jimmy si dirige verso un’attrazione ben precisa e appena arrivati davanti a essa, Jimmy tira fuori dalla sua valigetta una foto di tutta la famiglia che era stata fatta prima della morte della gemella Jennifer, e qui Corey capisce che Jimmy voleva solo lasciare i ricordi della sorella in quel luogo dove erano stati tutti riuniti e felici.

Il Piccolo Grande Mago Dei Videogames (1989) Guanto Magico

 

Nonostante le critiche il film divenne un successo specie tra i giovani, tanto che la Nintendo nel 1990 creò in veri città degli USA una competizione videoludica che prese il nome di “Nintendo World Championship 1990”. Anche se è lampante che The Wizard sia più un manifesto pubblicitario ai prodotti e ai videogiochi della Nintendo, la trama del film non è male anche se poi il finale è per certi versi scontato, però il tocco commovente verso la fine e le difficoltà che i protagonisti devono superare per poter alla fine raggiungere la meta, danno quel pizzico di avventura e sentimento che arricchiscono la storia, e poi per gli appassionati e in questo caso i nostalgici, vedere tutti quei bei videogiochi dà quel tocco in più, per certi versi sembra quasi una specie di Ready Player One per le citazioni all’interno del film, anche se in esso sono principalmente quelli della Nintendo, sarebbe da vedere almeno una volta e vedere se ci si ricorda di tutti quei bei videogiochi del tempo che fu.

C’è tempo solo fino al 21 febbraio per pre-acquistare una delle 800 copie Limited residue e avere il proprio nome stampato all’interno del packaging tra i ringraziamenti dei sostenitori. Questa edizione non sarà più disponibile altrove.

La Limited Edition conterrà:

Blu-ray dal master reso disponibile da Universal

–  Audio originale, Doppiaggio italiano del 1992, Doppiaggio italiano del 2007

– Edizione numerata e limitata (800 COPIE TOTALI)

Slipcase di cartone

Artwork alternativo per la cover

– Il nome dei partecipanti alla Start Up all’interno della confezione, nei ringraziamenti

GameSir G8 Galileo, il controller per smartphone che ti trasforma in un pro player

Il GameSir G8 Galileo è un controller per smartphone che offre un’esperienza di gioco mobile senza precedenti. Grazie al suo design ergonomico e alle sue funzionalità avanzate, il GameSir G8 Galileo ti permette di giocare ai tuoi giochi preferiti come se fossi su una console o un PC.

Caratteristiche

Il GameSir G8 Galileo è dotato di una serie di caratteristiche che lo rendono un controller mobile di alta qualità. Ecco le principali:

  • Design ergonomico: il GameSir G8 Galileo è stato progettato per offrire un comfort ottimale durante le sessioni di gioco più lunghe. Il controller ha una forma ergonomica che si adatta perfettamente alla mano e i pulsanti sono ben distanziati tra loro, per una presa salda e precisa.
  • Funzionalità avanzate: il GameSir G8 Galileo offre una serie di funzionalità avanzate che migliorano l’esperienza di gioco. Tra queste, citiamo:
    • Trigger analogici: i trigger analogici offrono un controllo più preciso e sensibile, ideale per i giochi di sparatutto e di corse.
    • D-pad a 360 gradi: il D-pad a 360 gradi offre una maggiore precisione e fluidità nei movimenti, ideale per i giochi di combattimento e di strategia.
    • Barra luminosa RGB: la barra luminosa RGB personalizzabile aggiunge un tocco di stile al controller e può essere utilizzata per indicare lo stato di carica della batteria o per visualizzare informazioni di gioco.
  • Compatibilità: il GameSir G8 Galileo è compatibile con la maggior parte degli smartphone Android e iOS. Il controller può essere collegato al dispositivo tramite Bluetooth o USB-C.

Conclusione

Il GameSir G8 Galileo è un controller per smartphone che offre un’esperienza di gioco senza precedenti. Grazie al suo design ergonomico, alle sue funzionalità avanzate e alla sua compatibilità, il GameSir G8 Galileo è il compagno ideale per tutti gli appassionati di gaming mobile.

AYANEO AM02 Retro Mini: il mini PC retrò con Ryzen 7 7840HS arriva a gennaio

L’attesa è finita: AYANEO AM02 Retro Mini, il mini PC retrò con APU AMD Ryzen 7 7840HS, ha finalmente una data di uscita ufficiale. Sarà disponibile a partire dal 18 gennaio 2024, e si potrà acquistare tramite IndieGoGo.

Un hardware potente e versatile

AYANEO AM02 Retro Mini è una versione potenziata del precedente modello AM01. Monta infatti un AMD Ryzen 7 7840HS, APU Zen 4 con 8 core e 16 thread, 8 MB di cache L2 e 16 MB di cache L3. La frequenza di clock arriva a 5,1 GHz, e il TDP è configurabile fra 35W e 54W. La iGPU integrata è una Radeon 780M con architettura RDNA 3, 12 compute unit e frequenza pari a 2,7 GHz.

Queste specifiche rendono AYANEO AM02 Retro Mini un dispositivo potente e versatile, in grado di gestire senza problemi anche i giochi più recenti.

Un design retrò con un tocco moderno

AYANEO AM02 Retro Mini si distingue anche per il suo design retrò, che si ispira al classico NES. Il corpo del dispositivo è realizzato in plastica nera, con un’elegante finitura lucida. Il coperchio frontale è amovibile, e nasconde le porte di accesso, che includono alcune USB-C, USB-A e un’uscita HDMI.

Un tocco moderno è dato dal display touch da 4 pollici, che può essere utilizzato per controllare il dispositivo o per giocare ai classici arcade.

Il prezzo ancora sconosciuto

AYANEO AM02 Retro Mini sarà disponibile a partire dal 18 gennaio 2024, e si potrà acquistare tramite IndieGoGo. Il prezzo non è ancora stato annunciato, ma è probabile che sia superiore a quello del modello AM01, che costava 599 dollari.

Conclusione

AYANEO AM02 Retro Mini è un mini PC retrò dalle grandi potenzialità. Il suo hardware potente e versatile, il design accattivante e il display touch lo rendono una scelta ideale per gli appassionati di retrogaming e di giochi moderni.

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