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La custode delle falene: magia, crescita e bellezza visiva in una nuova graphic novel

Katie O’Neill, l’autrice neozelandese che ha conquistato il cuore di lettori di ogni età con La società dei draghi del tè, torna con una nuova opera che incanta e trasporta in un universo fiabesco e suggestivo: La custode delle falene. Questa graphic novel, tradotta in Italia da Il Castoro, mescola sapientemente mitologia, introspezione e poesia visiva, raccontando una storia di crescita e connessione che non può lasciare indifferenti.

Il mondo magico creato da O’Neill è ambientato nel cuore di un deserto, dove il Villaggio della Luna vive in simbiosi con la notte e con il Fiore della Notte, una pianta leggendaria che sboccia grazie all’impollinazione delle falene, creature donate dallo Spirito della Luna. Questi insetti sono simboli di delicatezza e trasformazione, e il loro ruolo all’interno della comunità è centrale. Essere la Custode delle Falene è un compito di grande prestigio, ma anche di immense responsabilità, che la giovane protagonista, Anya, decide di abbracciare. Tuttavia, il peso di questo ruolo e la solitudine che ne deriva iniziano a farsi sentire. Anya, con la sua curiosità e il desiderio di esplorare ciò che le è vietato, sogna di conoscere la vita diurna e il calore del sole, un desiderio che la spingerà a compiere scelte pericolose, minacciando non solo sé stessa ma l’intero equilibrio della comunità.

Il viaggio di Anya è, prima di tutto, un percorso di crescita personale. I suoi dubbi, paure e insicurezze la rendono un personaggio profondamente umano e facilmente riconoscibile, il cui desiderio di libertà risuona con forza nel lettore. Sebbene i personaggi secondari siano presenti in modo marginale, ognuno di loro gioca un ruolo fondamentale nel delineare il contrasto tra l’isolamento di Anya e la vita della comunità. Piccoli gesti e interazioni quotidiane amplificano il senso di magia e di appartenenza che permeano l’intero racconto.

Dal punto di vista visivo, Katie O’Neill conferma ancora una volta il suo straordinario talento. Le sue illustrazioni, delicate e sognanti, catturano l’essenza di un mondo sospeso tra la notte e il giorno. La palette cromatica, dominata da tonalità lunari e sabbiose, crea un’atmosfera intima e contemplativa, mentre l’uso sapiente della luce gioca con i contrasti tra il buio del deserto e le albe sognanti. La struttura delle tavole, spesso divisa in tre strisce classiche, si fa più libera nei momenti più evocativi, accompagnando il lettore in sequenze mute e oniriche che aggiungono profondità emotiva alla narrazione.

Nonostante le 272 pagine del libro, la narrazione di La custode delle falene si sviluppa con un ritmo lento e meditativo. Questa scelta stilistica permette al lettore di immergersi completamente nell’universo di O’Neill, anche se talvolta il ritmo sembra incerto, con momenti di indugi che si alternano a accelerazioni improvvise verso il climax finale. Tuttavia, questa alternanza di ritmi contribuisce a mantenere viva l’aura fiabesca del racconto, invitando alla riflessione sul valore del tempo e delle connessioni umane.

L’edizione italiana di questo piccolo capolavoro è un gioiello da collezionare. Il formato brossurato compatto, impreziosito da una cornice dorata, richiama l’estetica di un antico libro di fiabe e valorizza ulteriormente le illustrazioni di O’Neill, trasformando il volume in un oggetto che non è solo un’opera da leggere, ma da custodire con affetto nella propria libreria.

La custode delle falene è un’opera che va oltre la semplice graphic novel: è un’esperienza che esplora temi universali come la responsabilità, il sacrificio e il desiderio di libertà. Katie O’Neill dimostra ancora una volta che il fumetto è un mezzo potentissimo per raccontare storie che toccano corde emotive profonde, con una delicatezza unica. Se amate storie che combinano introspezione, mondi fantastici e un’estetica poetica, questa è una lettura imperdibile, un racconto che, come il Fiore della Notte, sboccia lentamente, ma lascia un’impronta indelebile nel cuore di chi lo legge.

Dragonero. Schiavitù e vendetta! – L’Antologia Imperdibile che Esplora l’Oscurità della Vendetta e la Lotta contro la Schiavitù

Il 24 gennaio arriva in libreria e fumetteria un’opera imperdibile per tutti gli appassionati del mondo di Dragonero: “Dragonero. Schiavitù e vendetta!”, un’antologia che promette di incollare i lettori alle pagine con storie intense, ricche di emozioni forti e personaggi che non possono fare a meno di lottare contro l’orrore della schiavitù e il potere distruttivo della vendetta. Il volume si inserisce perfettamente nell’affascinante universo fantasy creato da Bonelli, portando i lettori a vivere nuove, drammatiche avventure al fianco di Ian Aranill, il celebre eroe di Dragonero.

In questo nuovo capitolo, le tematiche di schiavitù e vendetta si intrecciano indissolubilmente. Le storie presentano giovani ragazze rapite da criminali spietati, costrette in schiavitù e vendute nei bassifondi di città come Vetwadàrt o Lashure. Questi luoghi, dominati dalla corruzione e dalla disperazione, sono il palcoscenico ideale per le vicende di Ian Aranill, un eroe che non può ignorare il dolore e l’ingiustizia che si cela dietro ogni grido d’aiuto. La sua missione è chiara: se non può salvare le vittime, farà in modo che chi ha causato loro tanta sofferenza paghi con la propria vita. Eppure, come spesso accade nelle storie più cupe, la vendetta può essere tanto potente quanto pericolosa. Quella che inizia come una spinta verso la giustizia può trasformarsi in una fiamma che consuma ogni altro sentimento, ossessionando chi la persegue fino a minacciare la propria umanità.

L’autore di Dragonero, Stefano Vietti, insieme a Luca Enoch e Luca Barbieri, costruisce un racconto che è sia un atto di denuncia che un’esplorazione della natura umana. La vendetta non è mai semplice in Dragonero: è un tema complesso, che viene esplorato nei suoi aspetti più dolorosi e inesorabili, attraverso un mix di azione, dramma e introspezione. Questo volume rappresenta un viaggio nell’animo dei personaggi e nella crudezza di un mondo che, sebbene fantasy, riflette realtà che non possiamo ignorare.

A completare il lavoro, una schiera di disegnatori di talento come Francesco Rizzato, Ivan Calcaterra, Antonio Sarchione, Manolo Morrone, Gianluca Pagliarani, Alessandro Bignamini e Fabrizio Galliccia, ognuno dei quali aggiunge la propria interpretazione visiva a queste storie. Ogni pagina di “Dragonero. Schiavitù e vendetta!” è un capolavoro che cattura l’attenzione, con disegni che esprimono al meglio l’intensità delle emozioni e l’azione adrenalinica che caratterizza le avventure di Ian Aranill.

Luca Barbieri, inoltre, offre un’introduzione dal titolo “Corpi in catene”, che prepara il lettore a immergersi nell’atmosfera di queste storie, che sono tanto un grido contro l’ingiustizia quanto un’esplorazione delle sfumature più oscure della vendetta. La copertina, realizzata da Giuseppe Matteoni, fa da ottimo preludio visivo a quanto troveremo all’interno del volume, con un’immagine che ben sintetizza il conflitto e il dramma che pervade ogni racconto.

“Dragonero. Schiavitù e vendetta!” non è solo un’aggiunta alla saga di Dragonero, ma un’opera che esplora temi universali attraverso il filtro di un mondo fantastico, pieno di magia, mistero e pericolo. Per chi ama il fantasy, le storie di vendetta e la complessità dei personaggi, questa antologia è sicuramente un must. Non perderla il 24 gennaio sugli scaffali delle librerie e fumetterie, un appuntamento da segnare sul calendario per ogni fan del buon fumetto e delle avventure epiche.

Con una narrazione che non lascia spazio a compromessi e un’arte che trasmette potenza e intensità, “Dragonero. Schiavitù e vendetta!” si conferma come una lettura fondamentale per chi ha seguito le avventure di Ian Aranill e per chi desidera tuffarsi in un mondo dove l’onore e la giustizia sono spesso a un passo dalla follia.

La fisica di sera: il nuovo progetto di Vincenzo Schettini per rendere la scienza ancora più pop

Se pensavate che la fisica fosse solo una disciplina noiosa e difficile, preparatevi a cambiare idea. Vincenzo Schettini, il prof di fisica che ha conquistato il web e milioni di studenti, sta per lanciare un nuovo progetto che promette di rivoluzionare ancora una volta il modo di insegnare questa affascinante materia. Il suo nome è ormai sinonimo di lezione pop e coinvolgente, un mix perfetto tra scienza e intrattenimento che lo ha reso una figura amata non solo dagli studenti, ma anche da un pubblico molto più ampio. Il suo nuovo format si chiama  La fisica che ci piace, ed è destinato a diventare l’ennesima perla del suo straordinario percorso.

Ma partiamo dal principio. Vincenzo Schettini, un “fisico, musicista, curioso e amante della vita”, come lui stesso si descrive, è una figura che ha saputo unire due mondi apparentemente lontani, quello della scienza e dell’arte, in modo magistrale. Nato a Como nel 1977, ma cresciuto in Puglia, Schettini è sempre stato appassionato di fisica, musica e creatività. Non sorprende che fin da giovane si distinguesse per la sua curiosità e il suo spirito creativo, alimentato anche dalla sua passione per il cinema di fantascienza, che gli ha fornito un potente stimolo ad approfondire il mondo della scienza. È stato proprio grazie a queste influenze che ha scelto di intraprendere la carriera di fisico, laureandosi all’Università degli Studi di Bari e specializzandosi in didattica della fisica.

Nel 2015, ha lanciato il canale YouTube “La fisica che ci piace”, dove ha iniziato a insegnare fisica in modo completamente nuovo. Le sue lezioni, sempre accompagnate da un tocco di spettacolarità e un grande coinvolgimento del pubblico, hanno trovato una risposta entusiastica da parte degli studenti di tutte le età. E oggi, con il suo nuovo progetto, Vincenzo è pronto a portare la fisica ancora più in alto. “La fisica di sera” sarà il suo prossimo grande passo, un’iniziativa che, secondo quanto dichiarato dallo stesso Schettini, ha l’obiettivo di creare lezioni ancora più pop, coinvolgendo anche un pubblico più giovane attraverso un formato innovativo.

Poco si sa ancora sul nuovo format, ma già il titolo suggerisce un’atmosfera più informale e rilassata, in linea con l’approccio che Vincenzo ha sempre avuto nell’insegnare. Il docente ha lasciato intendere che per “La fisica di sera” sta lavorando con un gruppo di ragazzi giovanissimi, con l’intento di rendere la fisica ancora più accessibile e divertente. Nonostante il mistero che aleggia attorno al progetto, il prof Schettini ha promesso che non si fermerà mai, e con il 2025 all’orizzonte, possiamo aspettarci sorprese ancora più grandi.

Il segreto del suo successo, come ha rivelato in una recente intervista, è la sua capacità di trasformare la fisica in un’esperienza visiva e coinvolgente. “Paradossalmente, insegnare la fisica è più facile di altre materie”, spiega. “Con la fisica si può giocare in maniera visiva”. E non è solo una questione di teoria. Schettini riesce a rendere ogni concetto fisico concreto e comprensibile, mostrando agli studenti come la fisica sia presente in ogni aspetto della vita quotidiana. Spesso, durante le sue lezioni, si diverte a muoversi tra i banchi, saltare o cadere, per far capire i concetti in modo divertente e pratico. L’entusiasmo e la fantasia sono gli strumenti principali con cui coinvolge il pubblico, tanto che molti studenti gli scrivono per raccontargli di come, grazie alle sue lezioni, abbiano migliorato i loro voti.

Il successo di Schettini non si limita al mondo online. Nel 2023, è approdato in TV con “La fisica dell’amore”, un programma di Rai 2 in cui la scienza si fonde con il mondo delle emozioni, esplorando concetti fisici attraverso l’amore, l’amicizia, la rabbia e altre sfumature della vita. Il programma ha riscosso un grande successo, tanto che il prof spera di tornare in onda con una terza stagione. Ma Schettini non si ferma qui. Con il suo spettacolo teatrale “La fisica che ci piace”, sta portando la scienza sui palcoscenici dei teatri italiani, trasformando ogni lezione in un vero e proprio show, con esperimenti dal vivo e momenti di riflessione sulla vita.

Con il nuovo progetto “La fisica di sera”, Vincenzo Schettini sta puntando ancora più in alto, cercando di avvicinare la fisica a un pubblico più vasto e diversificato. Il suo approccio innovativo alla didattica, che unisce passione, scienza e intrattenimento, è riuscito a conquistare milioni di persone in tutto il mondo, e con il suo nuovo format, è destinato a raggiungere nuove vette. Se c’è una cosa che abbiamo imparato da Vincenzo Schettini, è che la fisica non è mai stata così interessante, e che, grazie alla sua visione, non smetterà mai di stupirci.

Star Wars: il canone inverso. La Nuova Continuity e l’Eredità dell’Universo Espanso

Il canone di Star Wars, ovvero la continuity ufficiale che include tutti i prodotti riconosciuti dalla Lucasfilm, rappresenta il cuore pulsante dell’universo narrativo creato da George Lucas. Questo insieme di opere è l’unico a essere considerato ufficiale e all’interno di esso si trovano tutti i film della saga principale — la trilogia classica, la trilogia prequel e quella sequel — i film spin-off come quelli della serie Star Wars Anthology, e le numerose serie animate, tra cui Star Wars: The Clone Wars, Star Wars Rebels, Star Wars Resistance, e Star Wars: The Bad Batch. A partire dal 25 aprile 2014, data in cui la Disney acquisì Lucasfilm, sono stati inclusi nel canone anche i romanzi, i fumetti e i videogiochi usciti da quella data in poi, mettendo fine a una lunga era in cui l’Universo Espanso, ora noto come Star Wars Legends, faceva parte della continuity.

Questa trasformazione non è stata una semplice mossa editoriale: è il risultato di un processo che ha visto l’evoluzione di Star Wars da fenomeno cinematografico a vero e proprio multiverso narrativo, con prodotti derivati che nel corso degli anni hanno arricchito l’universo creato da Lucas. Negli anni precedenti, infatti, non esisteva un sistema definito per la gestione del canone. I film, i romanzi, i fumetti e perfino i drammi radiofonici venivano creati senza un controllo rigoroso da parte della Lucasfilm. Fu solo con l’arrivo di L’erede dell’Impero di Timothy Zahn nel 1991, un romanzo che segnò la nascita di una nuova era per Star Wars, che la situazione cambiò. Il reparto editoriale della Lucas Licensing decise di stabilire una connessione tra i vari romanzi, creando una trama unificata. Quella che era conosciuta come l’Universo Espanso si fece sempre più vasta, includendo opere di decine di autori sparsi in tutto il mondo.

Lo stesso Lucas ha dichiarato:

«Dopo l’uscita di Guerre stellari divenne apparente che la mia storia — indipendentemente dal numero di film che avrebbe richiesto per essere narrata — era solo una delle migliaia che si sarebbero potute raccontare sui personaggi che popolano la sua galassia. Ma queste erano storie che non ero destinato a narrare. Sarebbero nate invece dalla fantasia di altri scrittori, ispirati dalla visione della galassia che Guerre Stellari offriva. Oggi è un’eredità al tempo stesso sorprendente e inattesa di Guerre stellari, il fatto che così tanti scrittori di talento contribuiscano ad aggiungere nuove storie alla saga.»

Come sottolineato dallo stesso George Lucas, le storie che popolano la galassia di Star Wars sono infinite e non tutte sarebbero state narrate dal creatore originale. Lucas ha dichiarato che dopo l’uscita del primo Star Wars, divenne evidente che la sua storia era solo una delle migliaia possibili, nate dalla fantasia di altri scrittori. Questo ha dato vita a un filone narrativo che ha affascinato milioni di fan in tutto il mondo, e che, purtroppo, è stato in parte annullato dalla Disney a partire dal 2014.

Sue Rostoni, direttore editoriale della Lucas Licensing, ha dichiarato

«Per canone intendiamo una lista autorevole di libri ufficialmente riconosciuti dalla Lucas Licensing Editor e che consideriamo parte della storia di Guerre stellari. Il nostro obiettivo è quello di presentare una storia continua e unificata della galassia di Guerre stellari, non entrando mai in conflitto con le idee del signor Lucas sulla saga.»

Con l’acquisizione di Lucasfilm da parte della Disney, la nuova direzione per Star Wars ha portato alla creazione di una nuova saga cinematografica, iniziata con il settimo episodio (Il risveglio della Forza), ma soprattutto, ha sancito la separazione tra il canone ufficiale e l’Universo Espanso. Questo passaggio è stato annunciato pubblicamente in un post su StarWars.com, in cui si spiegava come gli episodi VII-IX avrebbero preso una strada diversa, non più legata ai racconti dell’Universo Espanso. In questo modo, i creatori dei nuovi contenuti avrebbero potuto godere di maggiore libertà creativa, pur mantenendo un legame con gli elementi più iconici della saga.

Il cambiamento non ha però comportato una cancellazione totale dei prodotti precedenti: sebbene l’Universo Espanso post Ritorno dello Jedi non fosse più considerato parte del canone, molti elementi di queste storie sono stati comunque riutilizzati in nuove opere. Un esempio significativo è l’inclusione dell’Inquisitore e dell’Imperial Security Bureau in Star Wars Rebels, una serie animata che ha pescato a piene mani dal vecchio materiale, dando nuova vita a concetti già esplorati negli anni ’80 nel gioco di ruolo di Star Wars.

Tuttavia, la creazione di un sistema ben definito per il canone non è stata una strada facile. Negli anni ’90, l’introduzione di nuovi media e la crescita dell’Universo Espanso portarono alla necessità di una gestione più precisa della continuità narrativa. Nel 2000, la Lucas Licensing istituì un sistema di classificazione dei prodotti tramite un database chiamato Holocron. Questo database comprendeva cinque livelli di canone, con il G-canon, relativo ai progetti di Lucas stesso (come i film originali e la trilogia prequel), al vertice. Seguivano il T-canon (per le serie TV), il C-canon (per la maggior parte dell’Universo Espanso) e il S-canon, che riguardava storie secondarie e meno coerenti con l’universo di Star Wars. Infine, il N-canon includeva storie alternative o quelle non conformi al resto della continuity, come il famoso The Star Wars Holiday Special.

Con il cambiamento radicale del 2014, la Disney ha messo fine a questa gerarchia, separando ufficialmente i contenuti pre-2014 sotto il marchio Star Wars Legends, ma dando comunque la possibilità ai creatori di accedere a tutto il materiale per trarre ispirazione. La linea di confine tra canone e non canone è quindi diventata più netta, ma non priva di spazio per la nostalgia e l’omaggio ai fan storici della saga.

Canone essnziale

La saga di Star Wars ha generato una delle più vaste e affascinanti collezioni di opere mai create nell’universo della cultura pop. Dai leggendari film alle serie TV, dai fumetti ai libri, l’universo di Star Wars si espande costantemente, creando mondi e storie che continuano a conquistare milioni di fan in tutto il mondo.Il canone cinematografico di Star Wars inizia nel lontano 1977 con il film che ha dato inizio a tutto: Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza. Questa pellicola ha cambiato per sempre il corso del cinema, introducendo personaggi iconici come Luke Skywalker, Leia Organa, Han Solo e Darth Vader. Da lì, sono seguiti i film della trilogia originale, tra cui L’Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983), che hanno consolidato l’eredità di Star Wars come una delle saghe più amate.

Gli anni ’90 e 2000 hanno visto il ritorno di Star Wars sul grande schermo con la trilogia prequel, iniziata con Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999) e seguita da L’attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005). Questi film, purtroppo divisi tra lodi e critiche, hanno dato una nuova dimensione alla mitologia di Star Wars, esplorando le origini di Darth Vader e l’ascesa dell’Impero.

Con il passare degli anni, la saga ha preso una nuova direzione, in particolare con la trilogia sequel, iniziata con Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), che ha introdotto nuovi personaggi come Rey, Finn e Kylo Ren. Seguono Gli ultimi Jedi (2017) e L’ascesa di Skywalker (2019), che portano a conclusione la saga principale.

Accanto ai film principali, Star Wars ha visto una serie di spin-off, tra cui Rogue One: A Star Wars Story (2016) e Solo: A Star Wars Story (2018), che esplorano storie parallele e personaggi amati come Han Solo e il sacrificio di chi lotta contro l’Impero.

Oltre ai film, le serie TV hanno avuto un ruolo fondamentale nell’espandere ulteriormente l’universo di Star Wars. The Mandalorian (2019 – in corso) è uno dei successi più recenti, ambientato cinque anni dopo gli eventi di Il ritorno dello Jedi. La serie ha avuto un impatto enorme, soprattutto grazie al personaggio di Baby Yoda (Grogu). A seguire, serie come The Book of Boba Fett (2021), che esplora il ritorno di uno dei personaggi più amati della saga, e Obi-Wan Kenobi (2022), che riporta in scena il leggendario Jedi, hanno affascinato i fan con storie inedite e nuovi sviluppi. Anche serie come Andor (2022 – in corso), che esplora le origini di Cassian Andor, uno dei protagonisti di Rogue One, e Ahsoka (2023 – in corso), che segue la storica Jedi Ahsoka Tano, hanno contribuito ad arricchire l’universo narrativo di Star Wars.

Sul fronte delle serie d’animazione, Star Wars: The Clone Wars (2008-2020) è un altro pilastro fondamentale, raccontando gli eventi tra La minaccia fantasma e La vendetta dei Sith, mentre Star Wars Rebels (2014-2018) ha esplorato la nascita della Ribellione tra Episodio III e Episodio IV. Star Wars Resistance (2018-2020) ha invece introdotto nuovi personaggi poco prima degli eventi di Il risveglio della Forza.

Non meno importanti sono le numerose serie di fumetti e romanzi che arricchiscono l’universo di Star Wars, con titoli come Star Wars: Darth Vader – Dark Lord of the Sith di Charles Soule e Doctor Aphra di Kieron Gillen, che esplorano i retroscena di personaggi come il Signore Oscuro e la curiosa dott.ssa Aphra. I fumetti non solo raccontano storie parallele, ma approfondiscono anche alcuni aspetti poco esplorati nei film, dando ai fan l’opportunità di scoprire nuove avventure e nuovi dettagli sulle galassie lontane.I libri, da Una nuova alba di John Jackson Miller a Star Wars: Aftermath di Chuck Wendig, continuano a narrare le storie dei personaggi che hanno fatto la storia della saga, offrendo nuove prospettive su eventi e personaggi che vanno oltre le pellicole.

Il canone di Guerre stellari rappresenta oggi una delle più grandi narrazioni transmediali mai concepite. Non solo una serie di film, ma un universo che si estende attraverso libri, fumetti, videogiochi e serie TV, che ha saputo unire e coinvolgere diverse generazioni di appassionati. La decisione di Disney di riorganizzare il canone è stata una mossa coraggiosa, ma necessaria per garantire un futuro creativo alla saga. Allo stesso tempo, la divisione tra il nuovo canone e Star Wars Legends permette di preservare l’eredità del passato, offrendo una ricca biblioteca di storie che continueranno a vivere nel cuore dei fan.

I libri più venduti in Italia nel 2024. Un’Analisi Profonda della Crisi dell’Editoria

Nel 2024, la lettura in Italia sembra trovarsi a un bivio, in un contesto che appare sempre più difficile per il mercato editoriale. I numeri sono impietosi e raccontano di un panorama in declino, con una flessione nelle vendite di libri e una riduzione significativa nel tempo dedicato alla lettura. Se nel 2022 gli italiani leggevano in media 3 ore e 32 minuti a settimana, oggi il dato è sceso a 2 ore e 47 minuti. Un calo che riflette una realtà frammentata, dove la lettura è relegata a brevi momenti, rubati alla frenesia della vita quotidiana.

Un altro dato allarmante riguarda la divisione geografica: il divario tra Nord e Sud si fa sempre più evidente. Mentre il 60% delle vendite si concentra nel Settentrione, il Sud e le Isole arrancano con una quota di mercato ferma al 19,3%. Questo divario non è solo una questione economica, ma anche culturale, frutto di una carenza di infrastrutture e di opportunità per promuovere la lettura. Le librerie, ad esempio, sono molto meno presenti al Sud, dove se ne contano il 30% in meno rispetto alla media nazionale. Le parole di Florindo Rubbettino, delegato AIE per il Sud, sono chiare: “Non bastano eventi spot per risolvere il problema. La lettura dipende dalla presenza di librerie, biblioteche e iniziative sul territorio.” A queste parole si aggiungono quelle di Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE, che sottolinea l’importanza di coltivare lettori al Sud per promuovere una vera crescita culturale ed economica.

Donne e Giovani: Gli Eroi Silenziosi della Lettura in Italia

Nonostante questi numeri preoccupanti, c’è una categoria che continua a sostenere la lettura in Italia: le donne. Il 72% delle lettrici italiane legge libri a stampa, contro il 60% degli uomini. Anche tra i giovani, in particolare quelli sotto i 24 anni, la lettura non è ancora un fenomeno in declino. Le percentuali di lettura tra questa fascia di età sono superiori alla media nazionale, dimostrando che le nuove generazioni non hanno abbandonato completamente la carta e gli ebook, nonostante le sfide.

Tuttavia, se si guarda il quadro complessivo, il calo è evidente. Solo il 73% degli italiani ha letto almeno un libro nel 2024, con una diminuzione rispetto al 74% del 2023. Nei primi dieci mesi dell’anno, le vendite di libri stampati sono scese a 79,2 milioni, un dato che segnala un trend negativo rispetto agli anni passati. È chiaro che il settore editoriale sta attraversando una crisi profonda, ma non tutto è perduto.

Cosa leggono gli italiani? La classifica dei più venduti

Se si guarda alla classifica dei libri più letti nel 2024, si scopre che la narrativa italiana continua a farla da padrone. Ben sei titoli su dieci sono di autori nostrani, e solo tre provengono da editori al di fuori dei grandi gruppi. Ecco i titoli che hanno scalato le classifiche:

  • Un animale selvaggio di Joël Dicker (La Nave di Teseo, marzo 2024)
  • L’orizzonte della notte di Gianrico Carofiglio (Einaudi, febbraio 2024)
  • La portalettere di Francesca Giannone (Nord, gennaio 2023)
  • L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi, novembre 2023)
  • Domani, domani di Francesca Giannone (Nord, giugno 2024)
  • Quando muori resta a me di Zerocalcare (Mondadori, maggio 2024)
  • Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (Bompiani, giugno 2024)
  • Il canto dei cuori ribelli di Thrity Umrigar (Librerie Pienogiorno, aprile 2024)
  • Cuore nero di Silvia Avallone (Rizzoli, gennaio 2024)
  • Dare la vita di Michela Murgia (Rizzoli, gennaio 2024)

Tra i piccoli e medi editori, sono i generi come il “romance” e la “non-fiction” a riscuotere maggior successo, con titoli che spaziano dall’attualità politica a storie di vita personale. Tra questi, spiccano Israele e palestinesi in poche parole di Marco Travaglio, Il vaso di Pandoro: Ascesa e caduta dei Ferragnez di Selvaggia Lucarelli e Dammi mille baci di Tillie Cole.

Il Governo e il “Piano Olivetti”: Un Tentativo di Rilancio della Lettura

Nel tentativo di contrastare la crisi, il Governo ha annunciato il “Piano Olivetti”, un’iniziativa ambiziosa destinata a rinvigorire le biblioteche italiane, con un focus particolare sulle aree periferiche. Il piano, con un fondo di 30 milioni di euro, punta a trasformare le biblioteche in veri e propri presidi culturali, capaci di organizzare eventi, laboratori e attività educative. Questo progetto mira a colmare il divario territoriale, offrendo nuove opportunità di accesso alla cultura, e si ispira all’idea di Adriano Olivetti di creare spazi di cultura diffusa che migliorino il tessuto sociale.

Un Futuro Inquietante, ma con Possibilità di Ripresa

Il futuro della lettura in Italia appare tutt’altro che certo. Se da un lato l’AIE stima che il 73% degli italiani abbia letto almeno un libro nel 2024, altre fonti, come Istat, parlano di una percentuale molto più bassa, attestandosi intorno al 39%. Tuttavia, c’è un dato comune a tutte queste rilevazioni: la lettura è in crisi.

Il calo delle vendite, la riduzione delle librerie al Sud e il divario tra lettori uomini e donne pongono sfide enormi al settore. Tuttavia, iniziative come il Piano Olivetti e l’impegno delle piccole case editrici potrebbero rappresentare una speranza. Se c’è una certezza, è che la battaglia per la lettura non si vincerà solo con le statistiche, ma con la costruzione di una cultura della lettura che parta dai territori, dalla scuola e, soprattutto, dal cuore dei lettori.

In fondo, come in ogni buon romanzo, anche le storie più difficili possono riservare un finale sorprendente. La sfida per il futuro della lettura in Italia è appena iniziata, e nessuno può ancora dire come andrà a finire.

Più Libri Più Liberi 2024: La Fiera della Piccola e Media Editoria Torna a Roma

Dal 4 all’8 dicembre 2024, Roma si trasforma nel cuore pulsante della cultura italiana grazie alla 23ª edizione di Più libri più liberi, la fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria. L’evento si svolgerà, come da tradizione, presso il suggestivo Centro Congressi La Nuvola, nell’Eur, offrendo a lettori, editori e curiosi un’occasione unica per immergersi in un mare di parole, idee e creatività.

Un’edizione dal tema evocativo: “La misura del mondo”

L’edizione di quest’anno è dedicata a un tema che unisce esplorazione e riflessione: La misura del mondo. A 700 anni dalla morte di Marco Polo, la fiera si ispira al grande viaggiatore veneziano, celebrando l’arte di scoprire, narrare e “misurare” il mondo, non solo attraverso viaggi e avventure, ma anche mediante la letteratura, l’arte e la conoscenza.

Con la partecipazione di 597 espositori provenienti da tutta Italia e oltre 700 eventi in programma, l’evento si preannuncia come una festa della cultura, un luogo d’incontro per scoprire le novità più interessanti della scena editoriale e dialogare con le menti che la animano.

Ospiti e incontri di spicco

Il ricco parterre di ospiti include autori italiani e internazionali, pronti a condividere storie, pensieri e prospettive. Tra gli incontri più attesi spiccano quello con Alicia Giménez-Bartlett, celebre scrittrice spagnola, e il confronto tra Licia Troisi e il fumettista Sio, due voci uniche che esploreranno temi di creatività e narrazione. Jonathan Bazzi, Gaja Cenciarelli e Roberto Saviano daranno vita a un dibattito intenso sui temi dell’identità e dei pregiudizi, mentre la scrittrice Moshtari Hilal approfondirà argomenti complessi legati all’economia politica e alla percezione dell’alterità. Non mancheranno momenti di leggerezza e comicità, grazie al contributo di autori come Simone Albrigi (Sio), sempre pronto a sorprendere il pubblico con la sua ironia.

Una programmazione multidisciplinare

Non solo libri, ma anche podcast, arte e cinema arricchiscono il programma. Il podcast ufficiale della fiera, Una misura tira l’altra, esplorerà il tema centrale in sei episodi, approfondendo il concetto di misura da prospettive inaspettate. Inoltre, la collaborazione con Radio Sapienza offrirà reportage freschi e dinamici, mentre incontri tematici dedicati alle parole del romanzo, dell’arte e del cinema promettono dibattiti avvincenti.

Particolarmente attesa è La misura delle donne, un dialogo che vedrà protagoniste personalità come Maria Grazia Chiuri e Maura Gancitano, incentrato sull’identità femminile e il potere nella cultura contemporanea.

Polemiche e prese di posizione: il caso Leonardo Caffo

Al centro di una delle più controverse vicende di quest’anno, infatti, si è trovato il filosofo Leonardo Caffo, inizialmente invitato a partecipare alla fiera. La sua presenza è diventata oggetto di forti critiche a causa delle accuse di maltrattamenti che lo coinvolgono nei confronti della sua ex compagna, accuse che lo vedono sotto processo. Quella che doveva essere una semplice presentazione del suo libro si è trasformata in un acceso dibattito su temi di giustizia e responsabilità, sollevando interrogativi etici sulla sua partecipazione in un evento che aveva come tema centrale il femminicidio e la memoria di Giulia Cecchettin, vittima di violenza di genere nel novembre 2023.

La curatrice della fiera, Chiara Valerio, inizialmente difese la scelta di mantenere l’invito a Caffo, argomentando a favore del principio di garantismo. Tuttavia, la sua posizione non è passata inosservata e ha suscitato reazioni forti. Alcuni dei più noti autori e case editrici hanno preso una chiara posizione contro la sua partecipazione, ritenendo che la fiera non potesse essere il contesto adatto per una figura controversa come Caffo.

Autori come Zerocalcare e il collettivo Fumettibrutti hanno deciso di ritirarsi dalla fiera in segno di protesta. Zerocalcare ha spiegato che, pur non volendo entrare nel merito legale della vicenda, non poteva ignorare il tema del femminicidio e della violenza di genere, considerato che la fiera avrebbe dovuto essere un’occasione per affrontare seriamente questi temi, senza compromessi. Il fumettista ha dichiarato che non sentiva opportuno parlare di femminismo in un contesto che rischiava di sminuire la gravità delle accuse a carico di Caffo. La decisione di ritirarsi ha avuto un impatto significativo. Molti hanno visto in questa presa di posizione una sorta di responsabilità morale nei confronti delle donne e delle vittime di violenza, mentre altri hanno sostenuto che si trattasse di una forma di censura e di limitazione della libertà di espressione.Anche alcune case editrici, tra cui Bao Publishing, hanno scelto di annullare gli incontri previsti con gli autori in segno di protesta. La casa editrice ha confermato la sua partecipazione alla fiera, ma ha deciso di limitarsi ai soli firmacopie, evitando ogni altra attività pubblica legata a incontri e dibattiti.Alla fine, a seguito delle polemiche e delle crescenti pressioni, Caffo ha ritirato la sua partecipazione, e la direzione della fiera ha deciso di cancellare l’incontro con l’autore. In un gesto simbolico, la fiera ha dedicato tre sale a associazioni impegnate contro la violenza di genere, per ribadire l’importanza di un impegno concreto e di una posizione chiara contro ogni forma di abuso. Il caso ha sollevato un dibattito che ha travalicato i confini della fiera stessa, mettendo in luce le difficoltà di conciliare la libertà di espressione con la responsabilità sociale degli autori e degli eventi culturali. Un tema che continuerà a sollecitare discussioni, specialmente in un’epoca in cui il mondo della cultura è sempre più consapevole del proprio ruolo nella lotta per l’uguaglianza e contro la violenza di genere.

Anche Carlo Lucarelli e Margherita Ferri hanno annullato la loro partecipazione alla Fiera “Più libri Più liberi” di Roma: l’incontro, che avrebbe presentato un podcast e un mediometraggio basati su casi di femminicidio curati dalla Fondazione emiliano-romagnola vittime di reato, è stato cancellato per evitare che l’attenzione si spostasse dalla sensibilizzazione contro la violenza di genere alla controversia. La Regione Emilia-Romagna ha confermato la sua presenza con uno stand.

Un evento che lascia il segno

Più libri più liberi 2024 sarà ricordata come un’edizione di grandi opportunità culturali, ma anche di profonde riflessioni etiche. La fiera si conferma un palcoscenico vivace per il mondo editoriale, capace di far dialogare linguaggi e prospettive diverse, pur confrontandosi con le sfide del nostro tempo.

Resta da vedere se questa edizione saprà superare le tensioni e rinnovare il suo ruolo di punto di riferimento per autori, editori e lettori. Di certo, chiunque varcherà le porte della Nuvola troverà molto più di una semplice fiera: un mondo di storie, idee e passioni da esplorare.

“Il Corpo” di Stephen King per il progetto “Un libro tante scuole”

Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha scelto di arricchire la sua “Biblioteca” con una nuova e affascinante proposta per la quinta edizione del progetto di lettura condivisa “Un libro tante scuole”: il celebre romanzo breve Il corpo di Stephen King. Questo titolo, che ha ispirato il film cult Stand by Me di Rob Reiner, sarà donato a 7.000 studenti di tutta Italia, dando vita a un’esperienza collettiva di lettura e riflessione.

Il corpo (The body nell’edizione originale) è uno dei quattro romanzi brevi contenuti in Stagioni diverse (Different Seasons), una raccolta pubblicata nel 1982 dall’autore statunitense, i cui libri hanno venduto complessivamente oltre 500 milioni di copie in tutto il mondo e molti sono diventati anche film di successo, come Carrie, Shining, Misery non deve morire, Il miglio verde, It, Le ali della libertà.

Ambientato nell’estate del 1960, la storia segue quattro giovani amici: Gordie, Chris, Teddy e Vern, che vivono nella cittadina immaginaria di Castle Rock, nel Maine. I ragazzi intraprendono un’avventura lungo i binari della ferrovia per trovare il cadavere di un loro coetaneo, Ray Brower, scomparso da giorni e creduto morto. Il viaggio si rivela essere molto più di una semplice ricerca: è un percorso che mette alla prova la loro amicizia, li confronta con le loro paure e la fatica di crescere. Attraverso gli occhi di Gordie, il lettore è immerso in un mondo di innocenza perduta e desideri inespressi. Gordie è un ragazzo sensibile, appassionato di scrittura, ma segnato dal dolore della perdita del fratello maggiore e dall’indifferenza dei genitori. Chris, il leader carismatico, lotta contro il destino di delinquente che la società sembra avergli già assegnato. Teddy, figlio di un veterano violento e disturbato, e Vern, il più ingenuo del gruppo, completano questo affresco di adolescenza in transizione.

Questo racconto di formazione sarà al centro del progetto nazionale di lettura condivisa “Un libro tante scuole”, promosso dal Salone del Libro in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con il sostegno di numerosi partner.

L’iniziativa prevede la distribuzione gratuita di 7.000 copie del romanzo agli studenti delle scuole secondarie di II grado, scuole di formazione professionale e corsi serali, stimolando il confronto su temi importanti come l’identità, la crescita e il mondo contemporaneo.

L’edizione speciale del libro, tradotta da Andrea Cassini, sarà corredata da un testo inedito di Loredana Lipperini e una nota di Annalena Benini, direttrice del Salone del Libro. Come per i precedenti volumi, la copertina e il design grafico sono curati dall’art director Riccardo Falcinelli.

Oltre alla lettura, il progetto prevede una serie di iniziative per approfondire e rendere ancora più coinvolgente l’esperienza. A partire dalla primavera, un podcast in cinque puntate intitolato L’ultima estate, prodotto da Chora Media, accompagnerà gli studenti e il pubblico nella scoperta del romanzo, esplorando i suoi temi e i suoi personaggi attraverso le voci di scrittori contemporanei come Silvia Avallone, Claudia Durastanti, Loredana Lipperini, Carlo Lucarelli e Stefano Nazzi.

Inoltre, le scuole saranno coinvolte in incontri dal vivo con alcuni degli autori che contribuiscono al progetto, che si terranno nelle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in diverse città italiane. Milano, Vicenza, Torino e Napoli ospiteranno gli eventi, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi direttamente con scrittori di spicco.

Un momento culminante del progetto si terrà alla XXXVII Edizione del Salone del Libro, con un incontro speciale dedicato agli studenti che hanno partecipato all’iniziativa. Il progetto si concluderà con una celebrazione della lettura e delle riflessioni condivise, dando spazio anche alle recensioni e agli scritti degli studenti pubblicati sul Bookblog del Salone, uno spazio online dove gli studenti potranno esprimere il loro pensiero sul romanzo e sulle tematiche trattate. Con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, quest’anno per la prima volta anche le scuole italiane all’estero parteciperanno al progetto, creando un legame ancora più forte tra giovani lettori di diverse nazioni.

“Un libro tante scuole” è un’iniziativa che va ben oltre la semplice lettura: è un’occasione per riflettere insieme su temi profondi e universali, per scoprire la magia della narrativa e per crescere attraverso il confronto e la discussione. E Il corpo di Stephen King, con la sua capacità di raccontare l’adolescenza in modo così vivido e autentico, è il libro perfetto per accompagnare i ragazzi in questo viaggio di scoperta.

 

5 Libri per ritrovare la gioia: un viaggio letterario verso la felicità

Sei stanco della routine? Cerchi un modo per sfuggire all’angoscia quotidiana e ritrovare la gioia? La letteratura è il tuo alleato perfetto! In questo articolo ti proponiamo 5 libri che ti trasporteranno in mondi fantastici, ti faranno riflettere su te stesso e sulla vita, e ti aiuteranno a ritrovare il sorriso.

1. The Wickedest di Caleb Femi: la festa senza fine

Immergiti in una notte senza fine, tra musica, balli e amori fugaci. Un’ode alla gioia di vivere, un invito a lasciarsi andare e a celebrare ogni istante.

2. Contro la società dell’angoscia di Byung-Chul Han: un’analisi profonda

Il filosofo sudcoreano ci invita a riflettere sulle cause della nostra infelicità e ci offre gli strumenti per ritrovare la serenità. Un libro essenziale per chi cerca un senso più profondo alla vita. (ancora deve uscire in Italia, Einaudi lo presenterà a febbraio).

3. Quattordici giorni di Margaret Atwood e Douglas Preston: storie di speranza

Un’antologia di racconti che ci mostra come la speranza possa nascere anche nei momenti più bui. Grandi scrittori contemporanei ci regalano storie toccanti e coinvolgenti.

4. Ex Wife di Ursula Parrott: l’amore e le sue sfumature

Un romanzo che ci racconta di un amore passionale e della sua inevitabile fine. Un’occasione per riflettere sulle nostre scelte e sulle conseguenze delle nostre azioni.

5. Pay the People! di John Driscoll e Morris Pearl: un appello alla giustizia sociale

Un saggio che ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella società e a impegnarci per un mondo più giusto ed equo.

Perché leggere questi libri? Perché la letteratura ha il potere di:

  • Trasportare: In mondi fantastici o in epoche passate.
  • Emozionare: Facendoci ridere, piangere, commuovere.
  • Ispirare: Dandoci nuovi punti di vista e nuove idee.
  • Connetterci: Con gli altri e con noi stessi.

Inizia subito il tuo viaggio alla scoperta della felicità! Scegli uno di questi libri e lasciati trasportare dalle sue pagine. Ricorda: la felicità è un percorso, non una destinazione.

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Al via la seconda edizione del festival di:segni dal 28 novembre al 1° dicembre 2024

Il festival di:segni, giunto alla sua seconda edizione, promette di essere un’esperienza unica che trasporterà Alghero in un vortice di creatività e talento, dal 28 novembre al 1° dicembre (con due date aggiuntive “off”). Questo evento straordinario, che unisce il mondo del fumetto e le sue molteplici intersezioni con altri linguaggi espressivi come la letteratura, il teatro, la musica e l’illustrazione, è organizzato dall’associazione Alghero Fumetto, fondata da tre appassionati librai e organizzatori di eventi: Emiliano Longobardi, Maria Luisa Perazzona ed Elia Cossu. Grazie al sostegno della Regione Sardegna, della Camera di commercio di Sassari, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, il festival promette di essere un appuntamento imperdibile per gli amanti della nona arte e non solo.

Dopo un’anteprima che ha visto protagonista Silvia Ziche, una delle fumettiste italiane più amate, il festival entra nel vivo con un programma ricco di eventi, tutti a ingresso gratuito, che spazieranno tra presentazioni di graphic novel, spettacoli teatrali, proiezioni e reading musicali. Gli eventi si svolgeranno in luoghi suggestivi come Lo Quarter, la Biblioteca del Mediterraneo e il Teatro Civico, dove il pubblico potrà immergersi in un’atmosfera di scoperta e passione per il fumetto. Ma ciò che rende davvero speciale di:segni sono gli ospiti d’eccezione che arriveranno ad Alghero, pronti a condividere la loro arte e a incontrare il pubblico.

Tra gli ospiti più attesi ci sono due leggende del fumetto mondiale: José Muñoz, il maestro argentino che, insieme a Carlos Sampayo, ha creato la celebre serie noir Alack Sinner, e Lorenzo Mattotti, uno degli illustratori più importanti a livello internazionale, conosciuto non solo per le sue opere a fumetti ma anche per il suo lavoro da sceneggiatore e regista, come nel caso del film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, liberamente tratto dal romanzo di Dino Buzzati. Il festival offrirà al pubblico la possibilità di conoscere meglio queste figure iconiche attraverso incontri e dialoghi approfonditi con gli autori.

Non mancheranno momenti di fusione tra diverse forme artistiche. Un esempio è l’evento dedicato al capolavoro di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, che vedrà la presentazione del graphic novel ispirato al romanzo, realizzato da Michele Medda e Pasquale Frisenda per Sergio Bonelli Editore, insieme a un reading musicale che porterà sul palco la voce di Gigio Alberti e il pianoforte di Raimondo Dore, unendo letteratura, fumetto e musica in un’esperienza emozionante e originale. Allo stesso modo, lo spettacolo teatrale L’amica geniale a fumetti, ispirato al bestseller di Elena Ferrante, proporrà una rivisitazione a fumetti del celebre romanzo, con i disegni di Mara Cerri, per un incontro tra teatro e fumetto che saprà conquistare anche i non addetti ai lavori.

Il programma di di:segni non si limita agli ospiti internazionali, ma mette in luce anche il talento sardo, con autori come Daniele Serra, che presenterà il suo ultimo lavoro, o Sara Pilloni, Mariangela Valentini, Martina Mura e Ivan Canu, che porteranno al festival opere che spaziano dal folklore giapponese al k-pop coreano, creando connessioni artistiche tra diverse culture e generi. In apertura del festival, Manuelle Mureddu presenterà il volume Cada Contu, un omaggio agli autori di origine sarda che hanno raggiunto il successo anche al di fuori dell’isola.

Gli eventi non si fermeranno al centro storico di Alghero, ma si estenderanno alle biblioteche del sistema “Coros Figulinas” e alle scuole algheresi, con laboratori per giovani e meno giovani, curati da artisti locali come Daniele Mocci, Andrea Pau e Sara Pilloni. Questo aspetto del festival testimonia la volontà di coinvolgere attivamente la comunità e di stimolare la creatività anche al di fuori dei tradizionali spazi espositivi.

Il festival proseguirà con un programma dettagliato di incontri e presentazioni, tra cui la presentazione del libro Canti del ferro (Editoriale Cosmo) di Francesca Tassini e Daniele Serra, o il dialogo con l’autore Lorenzo Mattotti, che presenterà il suo percorso artistico con un “segno lungo una vita”. Ma anche il pubblico più giovane troverà momenti pensati per loro, come il laboratorio con Diego Cajelli, che presenterà il suo libro La maledizione della miniera di lacrime, un’avventura per ragazzi da non perdere. di:segni non è solo un festival di fumetto, ma un vero e proprio viaggio nella cultura, un luogo dove diverse forme artistiche si mescolano in un unico flusso creativo, capace di coinvolgere un pubblico di ogni età e interesse. Grazie alla varietà del programma e alla qualità degli ospiti, questo evento rappresenta una straordinaria occasione di crescita culturale, divertimento e scoperta. Se siete appassionati di fumetto, illustrazione, letteratura e arte, non potete assolutamente mancare a questa edizione di:segni.

Divertimento Senza Età – Cosplay e Fiere del Fumetto

Amici nerd e appassionati di cosplay, oggi voglio parlarvi di un libro che merita davvero la vostra attenzione. Si tratta di “Divertimento senza età – Cosplay e fiere del fumetto, un’opera unica nel suo genere scritta da Luigi Falanga, un autore che ha saputo unire passione, competenza e una buona dose di esperienza personale per raccontare il mondo del cosplay in modo coinvolgente e autentico.

Il libro si divide in due parti ben distinte ma ugualmente interessanti. La prima sezione è più tecnica e offre una guida pratica dedicata a chi vuole scoprire o migliorare le proprie abilità nel cosplay. È un’immersione dietro le quinte di questa fantastica arte, con dettagli utili per la realizzazione dei costumi e un’analisi del fenomeno delle fiere del fumetto. La seconda parte, invece, è molto più personale: Luigi ci porta con sé in un viaggio attraverso le sue esperienze in fiera, raccontando aneddoti e incontri che hanno segnato il suo percorso. In questa sezione ci sono anche omaggi dedicati ai cosplayer che lo hanno ispirato, rendendo il racconto ancora più intimo e ricco di emozione.

Un elemento che spicca nel libro è l’attenzione ai valori. Luigi non si limita a descrivere il cosplay, ma riflette anche su temi importanti come il riciclo e il riuso, proponendo un approccio sostenibile a un hobby che spesso richiede tanta creatività anche nel gestire le risorse. Inoltre, affronta un tema caldo nella community: i flame e le polemiche. Con toni equilibrati e saggi, invita i lettori a privilegiare il rispetto e la collaborazione, per costruire una comunità più unita e accogliente.

Tra i momenti più emozionanti del libro ci sono i tributi che Luigi dedica a due figure speciali. Il primo è Alessandro Mazza, che lui definisce “l’amico dei cosplayer”. Alessandro ha avuto un ruolo fondamentale nel far conoscere a Luigi molte persone che hanno influenzato la sua esperienza, tra cui Gaia Giselle, una delle sue fonti di ispirazione. Il secondo tributo è per Giada Robin, un omaggio che mescola passione per il cosplay e amore per la musica, mostrando quanto l’autore sia stato ispirato dal suo percorso dal 2017 in poi.

Ma chi è Luigi Falanga? Nato a Pesaro nel 1984, Luigi ha sempre avuto una grande passione per la lettura e la scrittura, come dimostra una foto della sua infanzia che lo ritrae con un libro in mano. Oltre a essere uno scrittore prolifico, con la sua prima opera pubblicata nel 2010-2011, Luigi ha un background accademico solido, con due lauree in materie giuridiche. È stato anche presidente dell’Associazione Culturale “8Muse”, con cui ha promosso eventi artistici e culturali fino al 2022.

“Divertimento senza età” non è solo un libro sul cosplay, ma un invito a scoprire un mondo fatto di creatività, amicizia e divertimento senza limiti. È una lettura perfetta per chi vuole avvicinarsi a questa realtà o per chi la vive già e vuole riscoprirla attraverso gli occhi di un appassionato. Se cercate un libro che sappia emozionarvi e al tempo stesso farvi riflettere, questo è quello che fa per voi. Non ve ne pentirete!

I Titoli Più Bizzarri dell’Anno: Un Viaggio nel Mondo della Letteratura Più Eccentrica

Come sempre, The Bookseller, la rivista di riferimento per l’industria editoriale britannica, ci sorprende con una selezione di titoli tanto strani quanto affascinanti. Il premio “Oddest Book Title of the Year” è una celebrazione dell’eccentricità e dell’originalità nel mondo dell’editoria. Ma quali sono i sei titoli in lizza per il 2024? Preparatevi a un viaggio nella letteratura più bizzarra e divertente!

Candidati All’Incoronazione del Titolo Più Strano dell’Anno

  • Boston’s Oldest Buildings and Where to Find Them: Un titolo apparentemente innocuo, ma nasconde una certa ironia: dove altro si potrebbero trovare i più antichi edifici di Boston se non proprio a Boston?

  • Hell-Bent for Leather: Sex and Sexuality in the Weird Western: Un titolo che promette di esplorare i lati più oscuri e sensuali del Far West, con un’attenzione particolare all’abbigliamento in pelle.

  • How to Dungeon Master Parenting: Un manuale per genitori che vogliono trasformare l’educazione dei figli in un’avventura fantasy?

  • Killing the Buddha on the Appalachian Trail: Un titolo misterioso e provocatorio che lascia spazio a molte interpretazioni.

  • Looking through the Speculum: Examining the Women’s Health Movement: Un titolo che potrebbe sembrare clinico, ma che nasconde un’analisi profonda del movimento per i diritti delle donne.

  • The Philosopher Fish: Sturgeon, Caviar, and the Geography of Desire: Un’esplorazione del mondo dello storione e del caviale, con un tocco filosofico e sensuale.

Perché Questi Titoli Sono Così Strani?

La stranezza di questi titoli risiede nella loro capacità di sorprendere, incuriosire e stimolare l’immaginazione. Sono titoli che ci fanno sorridere, che ci spingono a fare domande e a cercare di capire cosa si nasconde dietro le parole.

Come Votare

Per votare il tuo titolo preferito, visita il sito di The Bookseller entro il 2 dicembre. Ricorda, il vincitore sarà annunciato il 6 dicembre.

Qual è il Titolo Più Strano di Tutti?

È difficile scegliere un vincitore tra tanti titoli così originali. “Looking through the Speculum” è sicuramente un forte candidato, con il suo titolo enigmatico e il suo tema controverso. Ma lo sapete, noi siamo Nerd e quindi dove sarà andato il nostro voto??

E tu, quale titolo sceglieresti?

6 libri “stregati” da leggere ad Halloween

Con l’arrivo dell’autunno, i colori caldi e avvolgenti della stagione si mescolano con un’atmosfera misteriosa e intrigante, quella di Halloween. Tra zucche intagliate, fantasmi e spaventapasseri, c’è una figura che incarna perfettamente il fascino inquietante di questa festa: la strega. Ma oltre ai classici cliché della tradizione, le streghe sono protagoniste di una ricca narrativa che spazia tra i secoli e i generi. Se siete pronti ad immergervi in un mondo di incantesimi, misteri e brividi, vi proponiamo sei libri imperdibili che esplorano l’universo delle streghe, dalle opere classiche alle novità più recenti.

“Circe” di Madeline Miller

Nel 2018, Madeline Miller ha riportato alla luce una figura mitologica per eccellenza con il suo romanzo “Circe”. La protagonista, Circe, è una maga che trascende le limitazioni degli stereotipi maschili e le etichette sociali. L’autrice riesce a dare vita a una Circe complessa e sfumata, rivelando la sua lotta per l’indipendenza e il potere in un mondo dominato dagli dèi e dagli uomini. La narrazione si snoda attraverso le sue sfide e la sua crescita personale, offrendo una riflessione profonda sulla forza femminile e l’autodeterminazione. “Circe” non è solo una rilettura di un mito antico, ma una rivisitazione che rende omaggio alla resilienza e alla personalità di una delle figure più affascinanti della mitologia greca.

“Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer Bradley

Marion Zimmer Bradley, con il suo capolavoro “Le nebbie di Avalon” (1982), ha ridefinito il ciclo arturiano attraverso una lente femminile. In questo romanzo, la storia è raccontata dal punto di vista delle donne che popolano la mitologia britannica, come Morgana e Igraine. La narrazione immersiva e dettagliata esplora le dinamiche di potere e le lotte personali in un contesto di magia e mistero. La Bradley ci conduce in un mondo dove la spiritualità e la politica si intrecciano, e le streghe non sono solo figure di potere ma anche protagoniste di una lotta per l’eguaglianza e la comprensione. La sua prosa evocativa e l’intreccio complesso fanno di questo romanzo una lettura avvolgente e imperdibile.

“L’eredità delle dee. Una misteriosa storia dai Carpazi Bianchi” di Katerina Tuckova

Pubblicato nel 2017, “L’eredità delle dee” di Katerina Tuckova racconta la storia di Dora, una donna che scopre di essere l’ultima erede di una lunga tradizione di streghe. Ambientato tra le ombre dei Carpazi Bianchi, il romanzo si addentra in un universo misterioso e ricco di simbolismi, dove le leggende e le verità si mescolano. Tuckova crea una narrazione che non solo affascina ma anche invita alla riflessione su identità, ereditarietà e il legame tra passato e presente. La sua scrittura ci immerge in un mondo di magia e intrigo, regalando una lettura che incanta e inquieta.

“Le streghe” di Roald Dahl

Nel 1983, Roald Dahl ha offerto ai lettori più giovani e agli adulti una visione unica del mondo delle streghe con “Le streghe”. Questo racconto per bambini narra le avventure di un giovane protagonista che deve affrontare una società segreta di streghe assetate di sangue. Con il suo caratteristico umorismo nero e la narrazione vivace, Dahl crea una storia che è tanto spaventosa quanto divertente. “Le streghe” riesce a combinare il terrore e la fantasia in modo originale, rendendolo un’opera adatta per una lettura coinvolgente durante la spooky season.

“Carrie” di Stephen King

Il maestro dell’orrore Stephen King ha esplorato il tema della stregoneria e del potere paranormale nel suo celebre romanzo “Carrie” (1974). La storia di Carrie White, una ragazza dotata di poteri telecinetici scatenati da un evento traumatico, è una riflessione inquietante sui temi della vendetta e dell’isolamento. King dipinge un ritratto potente e inquietante di una giovane donna che lotta con i propri demoni interiori e le conseguenze devastanti dei suoi poteri. “Carrie” è un romanzo che combina elementi soprannaturali con una narrazione cruda e intensa, rendendolo una lettura imprescindibile per gli amanti del brivido.

“Io, Tituba strega nera di Salem” di Maryse Condé

Infine, “Io, Tituba strega nera di Salem” di Maryse Condé (1986) offre una prospettiva unica sui processi di Salem attraverso la figura di Tituba, una schiava accusata di stregoneria. Questo romanzo storico e biografico esplora le ingiustizie e le sofferenze di una donna condannata dall’ignoranza e dalla superstizione. Condé fornisce una narrazione potente e emotiva che illumina le complessità della sua vita e delle accuse di stregoneria. La scrittura di Condé è ricca di dettagli storici e umanità, facendo di questo libro una riflessione profonda e toccante sui temi della razza, del potere e della verità.

Questi sei libri non sono solo letture affascinanti per Halloween, ma anche occasioni per esplorare diverse sfaccettature delle streghe e della loro rappresentazione nella letteratura. Ogni romanzo offre una prospettiva unica e avvolgente, rendendoli perfetti per chi cerca una dose di magia e mistero durante la stagione più spaventosa dell’anno.