Dopo il trionfo di Returnal, Housemarque è pronto a stupire ancora una volta il mondo del gaming con un progetto che promette di spingersi oltre i confini del semplice gameplay d’azione. Il nuovo titolo, Saros, è stato recentemente svelato durante lo State of Play di Sony, catturando immediatamente l’attenzione degli appassionati di giochi ricchi di profondità narrativa e meccaniche innovative. Ambientato su Carcosa, un pianeta alieno misterioso e affascinante, Saros offre un’esperienza che mescola l’emozione di un’avventura sci-fi con una riflessione intensa sulle scelte del protagonista e sul loro impatto.
Il nome stesso del gioco, Saros, non è casuale. In astronomia, un saros è un ciclo che dura circa 18 anni, durante il quale Sole, Terra e Luna si riallineano in modo quasi perfetto, portando alla ripetizione di eclissi solari e lunari. Questo ciclo di 223 mesi sinodici rappresenta una sorta di ricorrenza naturale, dove ogni eclisse si verifica in una posizione diversa, ma dopo tre saros, circa 54 anni, l’eclisse tornerà esattamente nello stesso punto. Un concetto che si riflette con precisione nel cuore di Saros, dove un’eclissi misteriosa non solo dà inizio alla trama, ma diventa anche una potente metafora delle scelte cruciali che il protagonista, Arjun Devraj, dovrà affrontare nel corso della sua avventura.
Arjun Devraj è un Sicario Soltari, il protagonista del gioco, che si trova a esplorare la colonia perduta di Carcosa, un mondo alieno carico di segreti. L’avventura di Arjun prende piede proprio durante un’eclissi che getta un’ombra sul suo destino, ma è anche un momento simbolico che spinge il personaggio a confrontarsi con scelte morali difficili e profonde. Se in Returnal Housemarque aveva messo al centro la frenesia dell’azione e il ciclo della morte e rinascita, Saros si allontana da questa formula, preferendo esplorare la psicologia del protagonista e il peso delle sue decisioni. Arjun, interpretato da Rahul Kohli, attore noto per i suoi ruoli in Midnight Mass e La caduta della casa degli Usher, promette di offrire una performance carica di emozioni, rendendo il viaggio del personaggio ancora più avvincente e coinvolgente.
Uno degli aspetti più intriganti di Saros è il suo sistema di progressione. Sebbene il gioco mantenga alcune delle caratteristiche di Returnal, come il mix di azione e esplorazione, introduce un’importante novità: in Saros, la morte non è un semplice inizio da capo. Quando Arjun morirà, il mondo cambierà, ma il giocatore avrà la possibilità di potenziare permanentemente il suo equipaggiamento, migliorando armi e armature per affrontare nuove sfide. Questo approccio rende ogni morte significativa, dando al giocatore la sensazione di una progressione costante, senza la necessità di ripartire da zero ogni volta. Si tratta di una meccanica innovativa che promette di cambiare l’esperienza di gioco, offrendo maggiore profondità e soddisfazione.
Al momento, molti dettagli su Saros rimangono avvolti nel mistero. Housemarque ha promesso di rivelare ulteriori informazioni nel corso dell’anno, con l’uscita di un nuovo trailer che dovrebbe approfondire il sistema di combattimento, l’ambientazione artistica e i personaggi non giocanti che Arjun incontrerà lungo il suo cammino. I fan di Returnal e gli appassionati di giochi che uniscono una forte componente narrativa a un gameplay innovativo possono quindi prepararsi ad un’esperienza unica.
Con Saros, Housemarque si prepara a raccontare una storia che va oltre l’azione pura, esplorando temi universali come il sacrificio, la redenzione e le conseguenze delle nostre scelte. In un mondo ricco di mistero e tensione, il gioco si propone di far riflettere i giocatori non solo sulle sfide da affrontare, ma anche sul percorso interiore del protagonista. Se quello che abbiamo visto finora è solo l’inizio, Saros potrebbe davvero segnare un nuovo capitolo nella storia del gaming, un’esperienza che lascerà il segno nel cuore di chi saprà apprezzarne le sfumature più profonde.