Archivi tag: Gothic Lolita

International Lolita Day: l’eleganza ribelle di una moda senza tempo

C’è un giorno, anzi due, in cui il mondo si veste di pizzi, merletti, silhouette romantiche e un’eleganza d’altri tempi. Un giorno in cui la modernità si inchina alla nostalgia, e l’individualismo trova il suo palcoscenico nei parchi cittadini, nei caffè eleganti o nei feed di Instagram. È l’International Lolita Day, la festa più amata dalla comunità internazionale della moda Lolita. Si celebra due volte l’anno — il primo sabato di giugno e quello di dicembre — ed è molto più di un’occasione per sfoggiare abiti sontuosi: è una dichiarazione di stile, di identità e di resistenza estetica.

Nata tra le righe digitali di LiveJournal, e più precisamente nell’iconica comunità EGL (Elegant Gothic Lolita), l’International Lolita Day ha avuto la sua prima edizione ufficiale il 3 dicembre 2005. Da quel momento in poi, è diventata una ricorrenza globale, attesa e celebrata con amore da appassionati di ogni angolo del pianeta. E se vi capita di scorrere l’hashtag #InternationalLolitaDay o #ILD nei prossimi giorni, preparatevi a un tripudio visivo di abiti spettacolari, incontri tra “frilly friends” e tanto, tantissimo romanticismo sartoriale.

L’origine ribelle della moda Lolita

Per comprendere davvero il senso dell’International Lolita Day, dobbiamo fare un salto nel tempo — e nello spazio. Tutto ha inizio nel Giappone degli anni ’80, più precisamente nei quartieri eccentrici di Harajuku, a Tokyo, dove l’estetica Lolita si è formata come reazione culturale al minimalismo asettico e alla standardizzazione sociale. La moda Lolita è un’esplosione barocca in un mondo che predilige il funzionale. È un’ode all’eccesso, ma con grazia. È fiaba, gotico e ribellione che si intrecciano tra le cuciture.

Le radici di questa moda affondano nel cuore dell’epoca Vittoriana e Rococò, con un pizzico di romanticismo gotico preso in prestito dalla letteratura ottocentesca. Pizzi delicati, gonne a campana, corsetti decorati, fiocchi ovunque: tutto concorre a creare un look che sembra uscito da un dipinto o da un romanzo. Ma attenzione: dietro questa apparente delicatezza, c’è una forza inaspettata. Chi veste Lolita, che sia nella variante Sweet, Classic o Gothic, sta comunicando qualcosa di potente: la libertà di scegliere chi essere, come apparire, e come raccontare la propria storia.

Un giorno per sentirsi parte di un mondo alternativo

L’International Lolita Day è molto più che una semplice sfilata personale. È il momento perfetto per incontrarsi, stringere nuove amicizie, celebrare la moda in tutta la sua teatralità e condividere un senso di appartenenza. Per chi vive in città piccole o in paesi dove la cultura Lolita è meno diffusa, questa giornata rappresenta un raro spiraglio di comunità. È il segnale che non si è soli nel voler essere sé stessi, nel voler esprimere la propria identità attraverso tessuti e accessori.

Non esiste un “modo giusto” per festeggiare l’ILD. Alcuni partecipano a tea party in stile vittoriano, sorseggiando Earl Grey tra risate e pizzi. Altri organizzano picnic nei parchi, passeggiate eleganti per il centro città o visitano musei vestiti di tutto punto, trasformando un pomeriggio ordinario in una performance visiva. E poi ci sono le celebrazioni digitali, sempre più popolari: incontri su Discord, live su Instagram, condivisioni di “coordinate” (gli outfit completi) e challenge creative su TikTok e YouTube.

Una festa per tutte e tutti

Uno degli aspetti più belli dell’International Lolita Day è la sua inclusività. Non importa il genere, l’età, la taglia o il background: la moda Lolita è per chiunque desideri esplorare questa estetica con passione e rispetto. Accanto alle Lolita, troviamo anche i Brolita, uomini che abbracciano questo stile con la stessa grazia e determinazione. Perché, alla fine, ciò che conta davvero è l’amore per la bellezza, per il dettaglio e per la libertà espressiva.

In un mondo dove tutto deve essere veloce, pratico, efficiente, la moda Lolita è una forma di resistenza culturale. Indossare un abito ispirato al Settecento per andare a prendere un caffè è un atto dirompente. È come gridare al mondo: “Io sono qui, e sono fatta di storie, sogni e fiocchi di raso”. E l’ILD è il palco perfetto su cui salire per vivere questo sogno ad alta voce.

Il calendario della bellezza

Per chi desidera partecipare alle celebrazioni, ecco le date da segnare con un cuore rosa sul calendario:

  • ILD Estivo: primo sabato di giugno — quest’anno cade il 7 giugno 2025.

  • ILD Invernale: primo sabato di dicembre — in arrivo il 6 dicembre 2025.

Due occasioni per vivere la moda Lolita in tutte le sue stagioni: abiti freschi e floreali sotto il sole d’inizio estate, oppure completi eleganti e vellutati mentre la neve cade silenziosa. Due momenti diversi, ma uniti dallo stesso spirito.

La celebrazione di uno stile di vita

Ciò che rende speciale l’International Lolita Day non è solo la bellezza degli abiti, ma il messaggio profondo che li accompagna: un invito a essere sé stessi, a creare legami autentici e a trovare una famiglia tra chi condivide la stessa visione del mondo. È la dimostrazione che la moda può essere molto più che apparenza: può diventare una forma d’arte vivente, una filosofia estetica, un abbraccio tra sconosciuti che parlano la stessa lingua fatta di pizzi e sogni.

Allora, che tu sia una veterana del Gothic Lolita, una novizia attratta dalle atmosfere rococò o semplicemente una curiosa in cerca di ispirazione, l’International Lolita Day è il momento perfetto per entrare in questo universo incantato. Indossa il tuo outfit più bello, scatta una foto, sorridi al mondo e lascia che la tua eleganza parli per te.

Hai già partecipato a un International Lolita Day? O stai pensando di farlo quest’anno? Raccontacelo nei commenti! Condividi questo articolo con le tue amiche (e amici) Lolita sui social e aiutaci a diffondere la magia di questa moda unica e meravigliosa. Perché l’eleganza può essere anche un atto di rivoluzione.

World Goth Day: l’oscura meraviglia del 22 maggio tra musica, estetica e resilienza subculturale

Nel cuore del calendario pop, tra le pieghe meno illuminate dal mainstream e più amate da chi abita i margini affascinanti della cultura alternativa, c’è una data che pulsa come un cuore nero sotto la pelle del mondo: il 22 maggio, World Goth Day. Non una semplice ricorrenza, ma una vera e propria celebrazione dell’essere, una finestra aperta sull’abisso creativo, malinconico e magnetico che è la sottocultura gotica. È il giorno in cui l’ombra si fa luce, e la luce si colora di nero.

Sul sito ufficiale dell’evento, worldgothday.com, la giornata è descritta come “un momento in cui la scena gotica celebra sé stessa e un’opportunità per rendere visibile la propria esistenza al resto del mondo”. E già qui si percepisce la natura bifronte del gotico: orgoglioso e riservato, teatrale ma autentico, squisitamente nichilista eppure appassionato della vita nella sua forma più intensa e profonda.

L’origine dell’ombra: dalla musica alle metamorfosi dell’estetica

Per comprendere appieno l’anima del World Goth Day, bisogna tornare là dove tutto ebbe inizio, nel ventre inquieto della Gran Bretagna degli anni Ottanta, quando il post-punk, figlio bastardo e geniale della rivoluzione punk, cominciò a mutare pelle. In quel tempo plumbeo e affascinante, nacquero suoni e volti destinati a lasciare un’impronta indelebile nel paesaggio culturale globale. Siouxsie and the Banshees, Bauhaus, The Cure, Joy Division: nomi scolpiti nel marmo nero della musica alternativa. Con le loro sonorità cupe, ossessive e liriche, con la loro estetica che rifiutava il conformismo, furono i portavoce di un nuovo modo di sentire e apparire, che presto si sarebbe trasformato in una vera sub-cultura.

Il goth è stato (ed è) molto più di un genere musicale. È un linguaggio visivo e spirituale che si nutre di contaminazioni: dall’eleganza decadente del vittoriano alla teatralità dell’edoardiano, dalla sensualità della Belle Époque alle venature ribelli del punk, fino a fondersi con la new wave e il romanticismo esasperato dei New Romantics. Nella moda goth il nero non è solo un colore: è un’affermazione estetica ed esistenziale, un’espressione di interiorità, un rifiuto del superfluo, una dichiarazione di stile e d’intenti. Il trucco marcato, i capelli come sculture di nebbia, gli abiti che sembrano provenire da un ballo in un castello infestato — ogni elemento è una poesia visiva scritta con l’inchiostro dell’anima.

Con il passare degli anni, la sottocultura goth ha subito metamorfosi affascinanti, adattandosi a diversi contesti geografici e culturali. In Giappone, ad esempio, il gotico ha trovato nuova linfa nelle figure delle gothic lolita e delle maid, reinterpretazioni kawaii e sofisticate della tenebra occidentale, dove il nero si mescola con pizzi, merletti e un senso estetico raffinato, quasi aristocratico. Una dimostrazione, questa, della straordinaria capacità del goth di mutare forma senza perdere la propria essenza.

Il 22 maggio: quando la radio risvegliò i cuori neri

Il World Goth Day nacque ufficialmente nel 2009 nel Regno Unito, figlio dell’etere e della passione. Durante una settimana tematica su BBC Radio 6, dedicata alle sottoculture musicali, due DJ dalle anime notturne — Cruel Britannia e Martin Oldgoth — decisero di consacrare un giorno alla celebrazione della cultura goth. Fu scelta la data del 22 maggio, un giorno in cui la voce dei non-conformisti avrebbe potuto elevarsi in musica, poesia e stile, reclamando con orgoglio il proprio spazio nel mondo.

Da quel momento, l’iniziativa si è propagata come un eco oscuro, attraversando oceani e continenti, accompagnata dalla nascita del sito ufficiale worldgothday.com, fulcro digitale dove convergono eventi, concerti, iniziative benefiche e manifestazioni artistiche. Ogni anno, in ogni parte del globo, il 22 maggio diventa un palcoscenico gotico a cielo aperto, con live band, performance teatrali, raduni e charity events che uniscono appassionati, curiosi e spiriti affini.

La memoria di Sophie: il lato tragico della bellezza alternativa

C’è però anche un’altra radice, più cupa e dolorosa, che alimenta la linfa emotiva del World Goth Day. È la storia di Sophie Lancaster, una giovane donna di soli vent’anni, uccisa in Inghilterra per il solo fatto di vestire “da goth”. Un crimine d’odio, brutale e insensato, che scosse profondamente la comunità alternativa e fece emergere quanto il pregiudizio e l’intolleranza possano ancora colpire chi osa essere diverso.

Da quella tragedia nacque la Sophie Lancaster Foundation, un ente che si occupa di educazione, sensibilizzazione e lotta al bullismo, cercando di costruire un mondo dove nessuno debba temere per la propria libertà di espressione estetica. La Fondazione promuove percorsi didattici nelle scuole e porta avanti un messaggio potente: essere se stessi non dovrebbe mai essere pericoloso. Vi invitiamo a conoscere e sostenere il loro lavoro sul sito sophielancasterfoundation.com.

L’eterno ritorno dell’ombra

In un mondo sempre più plastificato e appiattito, la cultura gotica rimane un baluardo di autenticità. È la danza delle ombre che non temono la luce, è la poesia di chi abita i margini e trova nella bellezza malinconica della notte la propria voce. Il World Goth Day non è solo una festa: è una dichiarazione d’amore per un’estetica profonda, per una comunità che sa resistere e reinventarsi, per una musica che non smette mai di pulsare sotto pelle.

Il 22 maggio, dunque, non indossate solo il nero: indossate la vostra verità. Celebratela con un disco di Bauhaus, con un verso di Poe, con uno sguardo truccato e fiero. Perché il gotico, in fondo, non è solo uno stile: è un modo di sentire, di vivere, di essere eternamente altrove.

La quarta edizione di Gotika, il Festival Esoterico di Roma torna l’11 febbraio 2024

L’11 febbraio 2024, Roma ospiterà la quarta edizione del Gotika Festival, un evento dedicato alla cultura e all’arte del gotico, dell’esoterico e del fantasy. Il festival, organizzato dall’associazione culturale Anima Verde, si svolgerà presso la Città dell’Altra Economia – Padiglione 4, nel quartiere di Testaccio, e offrirà al pubblico una varietà di attività, mostre e spettacoli.

L’ingresso al festival è gratuito e aperto a tutti, dai curiosi agli appassionati. Chi vorrà partecipare potrà ammirare le creazioni di artigiani e artisti che esporranno le loro opere ispirate al gotico, all’esoterico e al fantasy. Tra gli espositori ci saranno anche editori, librai, sarti, gioiellieri e altri professionisti che proporranno prodotti originali e di qualità.

Il festival non sarà solo una vetrina, ma anche un’occasione di approfondimento e di divertimento. All’interno dello spazio principale, infatti, si terranno workshop e conferenze su temi come la storia, la letteratura, la musica, il cinema e la filosofia del gotico, dell’esoterico e del fantasy. Gli ospiti potranno anche usufruire di servizi di divinazione e cartomanzia, sia all’interno che all’esterno del padiglione, e ricevere consigli e suggerimenti sul loro futuro. Per i più piccoli, invece, ci sarà un’area dedicata al trucco e ai giochi artistici, dove potranno sbizzarrirsi con colori e fantasia.

Gotika Festival sarà anche un’occasione per esprimere la propria personalità e il proprio stile, indossando abiti gotici o dark. Chi vorrà partecipare al dress code potrà anche partecipare a un concorso fotografico e vincere dei premi. Il festival, inoltre, offrirà ai visitatori la possibilità di ristorarsi con cibo e bevande, grazie alla presenza di punti ristoro all’esterno del padiglione.

Il programma dettagliato dell’evento, con gli orari e i nomi dei relatori e degli espositori, verrà pubblicato presto sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento. Per ulteriori informazioni, si può contattare l’organizzazione tramite WhatsApp al 328 2735489 o tramite email a animaverdecalcata@gmail.com. Il Gotika Festival è un evento imperdibile per chi ama il gotico, l’esoterico e il fantasy, e vuole vivere un’esperienza unica e coinvolgente. Non mancate!

Torna Tuttinfiera e Padova Comix dal 30 ottobre al 1° novembre

Tanta voglia di leggerezza e distrazione. Con questo spirito ritorna alla Fiera di Padova (in viale N. Tommaseo 59)  Tuttinfiera, l’evento dedicato al tempo libero nelle diverse accezioni: manifestazione fieristica che la Regione Veneto ha da poco promosso a evento di rilevanza nazionale. Tre giorni di prodotti utili e curiosi e di spettacoli in sette padiglioni zeppi di proposte per uno svago divertente e gioioso, significano un grande ritorno dopo la pausa pandemica del 2020, da sabato 30 ottobre a lunedì 1 novembre, ma soprattutto segnano la riconferma del numero di espositori pre Covid.

Tra le novità della 37^ edizione, oltre alla presenza di tanti espositori che per la prima volta si affacciano alla manifestazione, c’è l’affidamento della gestione dell’evento a una segreteria organizzativa per la prima volta esterna alla Fiera di Padova, la società padovana Nef (Nord Est Fair) che da anni organizza prestigiose fiere d’arte e di antiquariato a Genova, Modena, Padova, Parma e Vicenza, Bari e Forlì, e che da sempre all’interno di Tuttinfiera gestisce la sezione Portobello Vintage Market. E nei giorni di fiera, dalle 8,30 alle 12,30 sarà attivo un punto tamponi rapidi davanti al padiglione 2 (lungo via Tommaseo) con un medico e 3 infermieri.

In 7 padiglioni si raccontano alcune delle passioni del nostro tempo attraverso prodotti e iniziative. Eventi musicali, culturali e sportivi arricchiranno un’offerta espositiva densa di suggestioni e novità provenienti da aziende di tutta Italia e prodotti di tutto il mondo. Molti i macro settori dell’offerta merceologica: American Dream con l’intero padiglione 8 disponibile per far vivere al pubblico il mito dell’America classica, fatto di atmosfere texane, juke box, hot dog, abbigliamento country, musica, balli e tante auto, moto e fuoristrada; Discipline sportive con la presenza di associazioni venete che sul palco della galleria 78, oltre che nei propri spazi, effettueranno dimostrazioni spettacolari con balli ed esercizi ginnici, dando la possibilità al pubblico di partecipare alle lezioni gratuite; Portobello Vintage Market al padiglione 5 con una grande esposizione di modernariato italiano; sempre al padiglione 5 anche una sezione dedicata alla memoria dei due conflitti mondiali che hanno interessato l’Italia, con rare uniformi, armi e accessori dell’epoca; l’area Shopping comprensiva di articoli per la bellezza e la cura del corpo, alimentazione regionale e nazionale (pronta o preparata all’istante, con attenzione a chi ha problemi alimentari), cibi biologici, ma anche elettrodomestici, vasche, sistemi di depurazione acqua, artigianato, bijoux, abbigliamento; Dischi, fumetti e Cosplayer al padiglione 4 proporranno raccolte (inclusi dvd, videocassette, abiti e gadget) che negli anni diventano sempre più preziose, ma anche spettacoli, concorsi, incontri con youtuber e autori di giochi, sfilate e gare di Cosplayer; Collezionismo, Giochi e Modellismo al padiglione 3 dove associazioni e appassionati allestiscono piste e grandi plastici in cui sono in funzione mezzi e costruzioni e sarà possibile giocare e acquistare giochi e giocattoli; al padiglione 7 Benessere psico- fisico e Avviamento allo sport con associazioni e aziende a disposizione per massaggi, discipline olistiche e spirituali, creme per viso e corpo e diverse Onlus (da quelle per i cani guida alle associazioni contro le barriere architettoniche ecc.); Elettronica amatoriale al padiglione 1 con le proposte che si rivelano utili quando è il momento di rinnovare, ma anche ripristinare o costruire in casa impianti o strumentazioni elettroniche.

E poi spettacoli e attrazioni: concerti, balli, concorsi di Pin Up, Burlesque, customizzazione di moto e un grande raduno di auto americane; gare di italiano sul ring; dimostrazioni sportive, ginnastica e danze ritmiche sul palco; concorso di Cosplayer e incontri con autori di giochi da tavola e youtuber; karaoke; sfilata di auto e modelle con concorso di Miss; workshop e laboratori per bambini e adulti. Tutto questo e molto altro con orario continuato 9 – 20 i primi due giorni e 9 – 18 il lunedì festivo.

Padova Comix, l’evento dedicato alla cultura Pop, si terrà il 30, 31 Ottobre e 1 Novembre 2022 presso Tuttinfiera nella(PD). La manifestazione Padova Comix nasce dalla collaborazione con  con TNO-La Tana del Nerd Official per il padiglione Fumetto, dove il BoSs (Dino Bianchin) sarà il direttore artistico e gestirà l’area palco in questa avventura a forti tinte Nerd.

Saranno presenti i camerini maschile e femminile per i cosplayer. I camerini non saranno custoditi, quindi vi invitiamo a non lasciarci dentro alcun oggetto di valore.
 
Il Cosplay Costume Show è dedicato a queste categorie: Anime, Manga, Comics, Videogames, Film, Telefilm, Libri, Romanzi, Giochi di Ruolo,Artbook, Idol, Fantasy, Fantascienza, Versioni Original e/o inventate, Versioni Alternative, K-Pop, J-Rock, Gothic Lolita, Steampunk, Cyber, Punk, Personaggi Tv, Persone reali, Personaggi mitologici o derivanti da cultura popolare. TNO selezionerà ad ogni evento dei giurati competenti ed esponenti esperti nel campo di tutta la nona arte di cui il cosplay stesso fa parte. Ogni giurato assegnerà un voto da 1 a 10 basandosi solamente su costume,trucco e parrucco e somiglianza. La somma algebrica dei voti decreterà le prime 3 posizioni che vinceranno i biglietti d’entrata per l’edizione successiva della fiera.La Gara Cosplay sarà filmata interamente via video o diretta FB e/o sul canale YT di TNO. Durante la giornata lo STAFF TNO farà in modo di immortalare i vostri costumi e esibizioni.
 

Victorian Goth: 7 agosto 2022

Domenica 7 agosto 2022, immergetevi nel mondo Vittoriano nella splendida cornice del Castello Bevilacqua di Verona tra la maestosità delle sale affrescate, le sfilate sontuose a tema, e la musica che accompagnerà la serata con gli spettacoli dedicati alla cultura Gotica. Vi lascerete circondare dalle atmosfere di una costruzione piena di storia direttamente dal 1300 e dalla esclusività di una fiera che ha selezionato appositamente gli ingredienti per il vostro personale intrattenimento nel mondo gotico? Victorian Goth è la nuova fiera del gotico organizzata da Royal Tresor (nelle persone di Valentina Quaranta, Emanuela Ascari e Luca Vicentelli), In collaborazione con TNO -La tana del nerd, con Dino Bianchin.
Il Castello Bevilacqua è un edificio risalente al XIV secolo, sito nel comune di Bevilacqua, in provincia di Verona. Ricco di affreschi, opere d’arte e sculture, dagli anni Novanta il maniero è adibito a manifestazioni, cerimonie, laboratori didattici, ed è aperto a visitatori e turisti.StoriaNell’anno 1336 iniziarono i lavori di costruzione del Castello Bevilacqua voluto da Guglielmo I Bevilacqua per difendersi dalle due, allora più potenti, signorie: gli Estensi e i Carraresi. Guglielmo Bevilacqua era un venditore di legname alla corte di Can Grande Mastino della Scala; dopo il suo trasferimento da Ala di Trento a Verona assunse sempre più prestigio economico fintanto da diventare vassallo del vescovo. Ben presto però il maniero iniziò a subire i primi attacchi: il primo risale agli inizi del XVI secolo, periodo in cui il castello Bevilacqua perse la funzione difensiva. Ma grazie all’intervento dell’architetto Michele Sanmicheli, nel 1532, il maniero venne trasformato in una dimora nobiliare. Molti secoli dopo il maniero subì un ulteriore e devastante attacco per opera degli austriaci che, nel 1848, decisero di darlo alle fiamme. Ben presto, però, la contessa Felicita Bevilacqua decise di dare avvio ad una serie di opere per portare il maniero al suo antico splendore. A seguito della sua morte, il castello venne ceduto alla fondazione “Bevilacqua- La Masa” e successivamente adibito a residence per anziani e indigenti. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale il castello venne occupato dai soldati tedeschi e, una volta abbandonato, venne trasformato in asilo infantile fino al 1966; proprio in quell’anno le fiamme bruciarono il castello. Nel 1990 il maniero viene acquistato dalla famiglia Cerato che intraprende una serie di lavori di restauro per farlo apparire come lo si può ammirare oggi.
“Sentitevi i benvenuti nella location dall’antico splendore assieme alle dame ed i gentiluomini e qualche creatura che si unirà per una giornata in cui un tempo che fu tornerà agli antichi fasti, quando il culto della bellezza e le raffinate passioni erano la norma nel vivere di ogni giorno all’interno di queste stesse mura…”.
Per partecipare è richiesto un Outfit a tema! Saranno presenti alla fiera: I fotografi ufficiali; Le sfilate a tema Gotico; L’intrattenimento musicale; L’artista Valentina Sperandio con i suoi spettacoli; Gli espositori selezionati; L’area Drink e Food.  Tra gli ospiti segnaliamo Federico Diamanti, un intrattenitore psichico e consulente esoterico che da anni aiuta le persone a ritrovare la propria essenza più profonda e ad aprire la porta del futuro più luminoso che le attende. Grazie alla saggezza millenaria delle più affascinanti pratiche esoteriche antiche – come la lettura della mano, dei tarocchi, dei cristalli, delle rune ed il calcolo delle proprie vite precedenti – la persona viene condotta in un viaggio alla scoperta di se stessa. Appassionato di crescita personale, Federico guida i consultanti verso l’esplorazione delle proprie potenzialità per sfruttare le risorse più nascoste e costruire la vita che realmente desiderano. Presente come gradita ospite all’evento anche Alessia Bergamo showgirl e performer italiana che ci omaggerà con la sua presenza durante la giornata.
Saranno presenti all’evento gli artisti di Firetales con uno spettacolo unico nel suo genere. Non il solito spettacolo di fuoco, ma arte in musica, parole e luce! Per questa occasione, il collettivo artistico Firetales si esibirà in un’interconnessione di arti performative che raccontano gli anni gotico della letteratura…da Lovecraft a Wymark Jacobs passando per Marriott Watson. Tra le note al pianoforte e la voce narrante il fuoco accompagnerà questa performance unica nel suo genere, incorniciata dalla live artistica del pittore che narrerà per immagini lo spettacolo
L’evento è sponsorizzato dal Locale Da Piero e Interno Divino – peccati originali.  I biglietti sono in vendita presso il link di Eventbride. È fortemente consigliato l’acquisto preventivo in quanto le entrate in fiera sono contingentate nel numero massimo di entrate. Per info: eventbrite.it/…/biglietti-victorian-goth…

Gotika 2022 – Festival Esoterico

Gotika 2022 è un Festival Esoterico, organizzato da Anima Verde, che si svolgerà il 20 febbraio 2022 presso la Città Dell’altra Economia – ex Mattatoio Testaccio di Roma. Una giornata dedicata al gotico, all’esoterico e al fantasy, con esposizioni di artigianato e oggettistica, moda black e Goth, accessori, libri e molto ancora. Ci saranno aree dedicate per seminari sulla cultura che tratteremo, laboratori esperienziali , consulti e divinazione, performance artistiche.

Pe tutte le news e i dettagli, per le lezioni e i workshop della giornata vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale all’indirizzo: facebook.com/events/415894009459710

Anima Verde è un’Associazione Culturale nata per la promozione di tematiche quali lo sciamanesimo, il neopaganesimo, antropologia culturale, benessere, cultura olistica ed Esoterica. Una realtà che ha come intento quello di portare avanti tematiche di spiritualità, del folclore,dei culti antichi e magici, della wicca, animaliste, di solidarietà , del benessere e della natura.

Per contatti esposizione a Gotika 2022, vi consigliamo di contattare l’organizzazione via mail (animaverdecalcata@gmail.com) o tramite whatsapp al numero: 328 2735489.

 

Chi sono le Harajuku Girls?

Le Harajuku Girls sono ragazze “creative”, spesso confuse con cosplayer, originariamente presenti nell’omonimo quartiere di Tokyo. Queste giovani giapponesi si ritrovano per dare sfoggio alla creatività del loro modo di vestire: la particolarità di questa tribù metropolitana è quella di indossare abiti tradizionali giapponesi (kimono da samurai o da geisha) mescolati con moderni capi di marca, vestiti da anime e manga, vestiti kitsch, sgargianti, gotici e punk e con divise scolastiche. Il fenomeno è ormai diventato una vera moda in Giappone.
Dopo essere stato ufficialmente storicizzato dalle Bambole Kokeshi di Oliviero Toscani, dalla mostra fotografica che il Powerhouse Museum ha dedicato a Shoichi Aoki, e a una fortunata tournée di Gwen Stefani, ex No Doubt, lo street style di Tokyo è esploso in tutto il mondo come un nuovo fenomeno di costume, che ruota sempre più intorno alle Harajuku Girls. Queste ragazze in maschera tradiscono il concetto tradizionale giapponese di bellezza. Spezzano il cordone ombelicale col postmoderno per risolversi in un modello di pura avanguardia.
Il loro è un approccio creativo alla moda che unisce elementi del folklore nipponico con accessori di recupero, scippati alla subcultura contemporanea. Streghette del nuovo millennio, hanno come denominatore comune l’eccesso, ma da brave Gothic Lolita non rinunciano ai loro riferimenti generazionali, da Sailor Moon a Hallo Kitty. Le Harajuku Girls nascono e si esibiscono sul ponte che divide lo Yoyoji Park dalla pedonale Takeshita Dori, appena fuori dalla stazione della metro, a due passi da Shibuya, il Greenwich Village giapponese. Uscite da scuola, le ragazze corrono qui per mangiare e addentrarsi nel Ready Made di Hiroshi Fujiwara, ex DJ e giornalista di moda, in cerca di qualcosa di economico da comprare o da copiare. Siamo in uno dei più caldi focolai della capitale, un concentrato a forte densità di rampolli della Tokyo bene, ma anche un incontrastato dominio di teenagers di sobborghi come Saitama e Chiba, che hanno scelto come loro palco la strada, inondata di J-Pop e di rock vintage.
Infatti Harajuku è il nome comune della zona circostante l’omonima stazione universalmente nota per essere una fucina di stili di strada e di tendenze giovanili estremamente innovative. La zona ha due principali strade dello shopping, Takeshita ed Omotesandō. La prima è dedicata alle mode giovanili e presenta soprattutto piccoli negozi che vendono articoli di abbigliamento ed accessori di stile lolita, visual kei, rockabilly, punk e cyberpunk, unitamente a innumerevoli punti di ristorazione veloce. La seconda invece ha assistito, dalla fine degli anni novanta, ad un incremento di negozi costosi come Louis Vuitton, Chanel, Prada, Tod’s ed altri, tanto che al viale di Omotesandō è frequente riferirsi come agli “Champs-Élysées di Tokyo”. Fino al 2004, un lato della strada era occupato dalla Dōjunkai Aoyama Apartments, un complesso di appartamenti in stile Bauhaus costruito nel 1927 dopo il grande terremoto di Kantō del 1923; nel 2006 questi edifici sono stati distrutti, non senza polemiche, dalla Mori Building e rimpiazzati dal centro commerciale Omotesandō Hills, progettato da Tadao Andō. La zona conosciuta come Ura-Hara è il centro della moda giovanile più commerciale; vi si trovano molti megastore, anche monomarca, come A Bathing Ape e Undercover.
Uno sviluppo contemporaneo delle sottoculture proprie di Harajuku è la corrente musicale visual kei, che è nata verso la fine degli anni ottanta accomunando gruppi musicali di vario genere legati da una dimensione estetica considerata paritetica a quella musicale. Anche chi segue la musica visual kei trova nell’area di Harajuku il luogo ottimale per la propria espressione, in particolare sul Jingu Bashi (“ponte del santuario”), un ponte pedonale che collega il centro di Harajuku con il Santuario Meiji. Anche fra i fan del visual kei è diffusa la pratica del cosplay, in riferimento però agli idoli musicali. Negli anni ottanta una moltitudine di artisti di strada e di adolescenti vestiti secondo fogge bizzarre o selvagge, fra i quali i takenoko-zoku, presero a radunarsi di domenica in Omotesandō e nelle strade che attraversano il parco di Yoyogi. Al tempo le strade, di domenica, erano chiuse al traffico. Negli anni novanta vennero allentati i limiti alla circolazione veicolare e molti di essi cessarono i loro raduni. Oggi molti ragazzi continuano ad uscire e passeggiare per Harajuku, prevalentemente sul Jingu Bashi.
È proprio qui che ragazze senza età hanno rubato la scena alle ormai dimenticate ganguro, mix insolito di brand occidentali e fondotinta scuro, grazie al quale si trasfiguravano in autentici demoni tradizionali giapponesi.
Come abbiamo accennato, le Harajuku Girls conosciute dai più sono un gruppo di quattro performer giapponesi che nel 2004 sono state assunte come ballerine per la cantante Gwen Stefani, e sono apparse praticamente in tutti i suoi video, concerti e apparizioni pubbliche, diventando quasi un marchio per la cantante. Due delle ragazze, in precedenza avevano lavorato per la cantante giapponese Namie Amuro. La presentatrice americana Margaret Cho ha criticato le Harajuku Girls definendole “uno stereotipo della donna asiatica”. Le harajuku sono solo un esempio di tribù dello stile di cui il Giappone pullula. Esistono moltissime sottoculture spettacolari in Giappone; sottoculture che cambiano in continuazione codice vestimentario.
Le Harajuku Girls sono le nuove icone di un glam sexaholic, e le loro esibizioni colmano il divario tra la staticità dell’arte visiva e la mobilità della performance. Infatti, tra accessori punk e riproduzioni degli abiti di scena delle aidoru del momento, ornate di pizzi neri vittoriani contrastati da calzettoni fluorescenti, cantano, recitano, ma soprattutto posano per gli scatti curiosi dei turisti, quasi fossero cosplay di un nuovo manga di successo. Trasgressive e bad girls per definizione, ragazze così soccomberebbero solo sotto i tacchi di una Ferragamo. Ma ogni cattiva intenzione svanisce quando cala il sipario della sera: trasformati i gabinetti della metropolitana nei loro camerini, le Harajuku girls si tolgono le parrucche colorate e abbandonano nei trolley le loro fragorose attrezzature, i vestiti gotici e la loro doppia identità. E così, con la faccia di nuovo pulita, tornano a casa.

Garda Fantasy & Comics 2020

Il nuovo evento di fine estate, sui luoghi magici che ospitano ogni anno La Festa delle Fate: Garda Fantasy & Comics si svolgerà il  18 – 19 – 20 settembre 2020 (leggete qui per gli orari e per gli aggiornamenti: facebook.com/events/349634389547303/) e nasce con speranza e positività per venire incontro al mondo delle Fiere del Fumetto a 360° dal pubblico agli standisti! l meraviglioso scenario del Lago di Garda ospiterà un mercato a tema nerd e fantasy composto da artisti, autori, artigianato a tema, con fumetti, manga, gadgets, modellini, action figures, abbigliamento nerd, peluches, Cosplayers, fotografi e tanto divertimento: la location è presso il Lungolago Regina Adelaide (Garda) http://www.lafestadellefate.it/dove-siamo.htm 

 

Per tutti i Cosplayer si svolgerà un divertente Contest Cosplay basato sui personaggi in foto, gestito da BHC Fiere del Fumetto e Animazione. Ovviamente, in linea con le misure cautelative messe a disposizione degli ospiti in questo evento, non sarà previsto il contest Coplay tradizionale con esibizioni, ma l’organizzazione vuole comunque fare a tutti gli appassionati dei regali davvero speciali! Infatti, durante l’evento è stato previsto un contest cosplay che si avvarrà del supporto dei fotografi dell’ AIFA (Associazione Italiana Fotoamatori Cosplay): nella giornata di domenica chi vorrà partecipare al Contest Cosplay Online dovrà scattare esclusivamente con i fotografi AIFA. I Cosplayers interessati dovranno inviare una mail a bhcosplay@gmail.com scrivendo nell’oggetto: “Contest Cosplay a Garda Fantasy & Comics” scrivendo il proprio nome e cognome, il personaggio che interpreteranno e il numero di cellulare per essere reperibili nella giornata di domenica. I Cosplayers si potranno iscrivere dal mercoledì 12 agosto, fino alle 16:00 del 3 settembre (controllate sulla pagina dell’evento per ulteriori news).

Nel pomeriggio di Domenica, i fotografi AIFA saranno disponibili nell’arena degli spettacoli per organizzare i vari scatti nelle bellissime location de La Festa delle Fate. Saranno a disposizione e invitiamo i Cosplayers a contattarli ma rispettando le norme del metro di distanza tra una persone e l’altra, senza creare assembramento. Ogni fotografo nell’arco della giornata individuerà i Cosplayers, e per ognuno di essi, sceglierà le tre fotografie più rappresentative di cui una possibilmente a figura intera. La partecipazione dei fotografi AIFA Cosplay è facoltativa, se necessario sarà fornito un badge “giuria contest” ai fotografi disponibili, per consentire ai Cosplayers interessati di riconoscerli e scattare con loro. I soggetti potranno essere scelti anche da più fotografi. Il premio sarà  1 Biglietto per Gardaland Resort 1 Biglietto per il Parco Natura Viva

La giuria sarà composta da 3 Cosplayers selezioni dallo staff BHC Fiere del Fumetto e Animazione. Al termine della giornata di domenica e una volta raccolte tutte le foto, sarà compito della giuria individuare i cosplayers meritevoli dei premi. I fotografi invieranno al più presto le foto in formato jpg senza alcuna post produzione alla giuria. a valutazione avverrà esclusivamente sul soggetto e non sulle foto che lo ritraggono, non essendo questo un contest fotografico. Le immagini fornite non verranno rese pubbliche dall’organizzazione del contest salvo eventuale consenso del fotografo. I premi saranno assegnati al personaggio di sesso maschile/femminile rappresentato dal cosplayer, che si contraddistinguerà per la qualità del costume. Il costume potrà essere fatto a mano e/o comprato, senza nessuna penalizzazione. Si terrà in conto della fattura del costume, la somiglianza con il costume del personaggio, il make-up, la realizzazione degli accessori e la posa. Le premiazioni avverranno lunedì 28 settembre alle ore 18:00 sulla pagina ufficiale de La Festa delle Fate – pagina ufficiale e sulla pagina BHC Fiere del Fumetto e Animazione postando le foto dei vincitori

Per informazioni: facebook.com/events/349634389547303

Gothic Electro Party 29 agosto 2009

Gothic Electro Party vi aspetta sabato 29 agosto 2009 nel fantastico scenario del Parco Capoprati, sul Tevere. DJ set Best Music: Gothic, Electro, Visual, Dark, JRock ed inoltre la sfilata e premiazione della migliore GOTHIC LOLITA – iscrizione GRATUITA (basta indossare un abito in stile!). Infine Live Music: con KAORU Project (myspace.com/kaoruproject) e  Mirko REVERSE<< che presenta il suo nuovo progetto  GALASSIA999 (myspace.com/galassia999) insieme all’inseparabile † RyoGa † (myspace.com/ryogaofficial) e De Lord & Sarco (myspace.com/carlinochristian). Vi aspettiamo al Parco Legambiente Via Capoprati 12/A – Roma. Info su come arrivare nell homepage di legambientecapoprati.org. Ingresso ore 19:00 5,00 Euro inclusa consumazione.

Continua la lettura di Gothic Electro Party 29 agosto 2009

Loligoth VS il Fenomeno Emo

L’ultima trasgressione del Sol Levante porta il nome, infantile e terrificante insieme, delle  Loligoth. Il Gothic Lolita è una moda adolescenziale, nata in Giappone fine anni ’90 grazie a Mana, ex leader del gruppo Malice Mazer, una rock band che si oppone alla cultura Kogal (di cui parleremo dopo), più conformista. Mana è anche il creatore di Moi-même-Moitiè, la prima e fondamentale fashion label per le gosurori, l’originale nome giapponese del fenomeno loligoth. Si tratta di ragazzine dai 14 ai 21 anni, agghindate come se venissero fuori da una stampa della Londra vittoriana.

Estete e poco comunicative.

Barocche e inquietanti, con la loro pelle di porcellana, gli occhi bistrati, i merletti e le crinoline. Si portano dietro infantili feticci horror come piccole bare, pipistrelli, cappelli a cilindro o bamboline deformi. Sono le rappresentanti di una sottocultura che marcia sempre piu numerosa a Tokyo, tra i quartieri di Shibuya e Harajuku, così come a Osaka. Una sottocultura che ruba a piene mani dai fumetti manga, e che conta già su una rivista dedicata, “Gothic & Lolita Bilble”.  E Tetsuya Nakashima ha già dedicato loro un film, la commedia “Kamikaze girls”. Negozio di riferimento di questa tribù è il Marui Young, nel quartiere di Shibuya, dove si possono trovare le linee disegnate da Mana: Egl (Elegant gothic lolita) e l’unisex Ega (Elegant gothic aristocrat). Le gothic lolita non hanno nulla a che vedere con la cultura dark, né tantomeno con l’immagine delle lolita trasmessa dal romanzo di Nabokov. Sono le portavoci di una pubertà elitaria ch oggi viene raccontata dal volume “Gothic & Lolita” di Masayuki Yoshinaga e Katsuiko Ishikawa, di prossima pubblicazione per Phaidon.

Un fenomeno per nulla rinchiuso nei confini del Sol Levante, se pensiamo ai numerosi epigoni occidentali: Tokyo Hotel, 30 Seconds to Mars, Good Charlotte. Rock band, molto manga e molto emo, formate da poco più che adolescenti, adorate da poco più che adolescenti. I più esemplari sono i Tokyo Hotel, gruppo pop rock tedesco formato da quattro teen agers, tutti nati tra il 1988 e il 1989, che spopolano tra gli adolescenti di tutta Europa. Si ispirano nello stile tanto alla cultura emo, nata nell’ambito musicale negli anni ’80 come estrema frangia dell’hardcore, quanto a quella delle loligoth giapponesi. Non a caso, il cantante è caratterizzato da una forte ambiguità sessuale. Inizialmente si pensava fosse una ragazza, per poi scoprire che è un ragazzo, magrissimo, truccato e con i capelli altissimi, tanto da sembrare un personaggio di Dragon Ball o di Final Fantasy.

Il termine emo si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all’interno del punk rock. Tuttavia, nelle sue forme più moderne, il genere include anche sonorità di origine più melodica ed indie rock. Si comincia a parlare di “emo” intorno al 1984. Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade, pubblicato, nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb, nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale, tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring, Embrace (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch’essa di grande importanza per l’emo nel finire degli anni ottanta), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon e i The Hated. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni ’90 di molte delle band citate.

Come fecero le ultime band indie-emo, anche le nuove leve strizzarono l’occhio al mainstream, creando uno stile musicale che ha introdotto il termine emo nella cultura popolare. Se in passato il termine emo era usato per descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine ha assunto un significato ancora più ampio, non necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.

Attualmente più che in passato l’emo è arrivato a comprendere una moltitudine di bands, molte delle quali hanno poco in comune col genere, o quantomeno con la sua prima ondata. Il termine ha assunto un significato così ampio che è diventato difficile descrivere cosa effettivamente intenda. Si tende quindi a definire emo i gruppi e gli stili musicali che sono influenzati solo in parte da quest’ultimo, nella sua versione piu recente e melodica, e che quindi si distacca dall’emo originale. Il sound che oggigiorno viene definiti emo presenta decise influenze pop punk ed anche alternative rock. Il termine emo è attualmente associato a gruppi come 30 Seconds to Mars, My Chemical Romance, Fall Out Boy, Good Charlotte.

L’emo è spesso associato ad un certo tipo di moda relativa all’abbigliamento skate.

Attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero. Sono frequenti t-shirt aderenti raffiguranti le band preferite, cintura con le borchie colorate con tonalità accese, scarpe da skater o in generale scarpe nere, converse o vans.

L’abbigliamento emo trae le sue radici dalla scena hardcore punk americana degli anni 80 (proprio dove l’emo in origine era incluso), dove i suoi intepreti seguivano l’abbigliamento skater in stile anni 80, che differentemente da quello più recente, si basava su indumenti tendenzialmente stretti ed aderenti, tatuaggi, magliette corte e capelli corti o rasati, e anzi non vi era traccia della caratteristica frangia. Lo stile emo oggi si è distinto dall’originale sia nel look che nello stile musicale.

La recente moda dei “nuovi” emo ha condizionato le tendenze generali dove oggi questi indumenti sono largamente utilizzati e reperibili nei negozi. Il primo look emo, è quindi riconducibile alla scena hardcore punk/post-hardcore e straight edge anni 80, diversamente da quello più recente, che seppur presenti diversi elementi in comune, ha più affinità con la scena pop punk e melodic hardcore americana riconducibile agli anni 90/00. Più che al punk è riconducibile all’hardcore.

 

Nippon Project

Nippon Project è la tua fonte numero uno per le informazioni sulla musica giapponese: J-rock, Visual Kei, J-pop e molto altro! Il team inizia il suo percoeso nel 2004 con la realizzazione del sito Japan Music, dove con il passare del tempo sono nate diverse amicizie e collaborazioni che hanno portato, verso fine 2005, alla creazione di Nippon Project. Nippon Project è un’associazione senza fini di lucro nata da un’idea di appassionati di musica giapponese con l’intendo ti promuovere quest’ultima utilizzando diversi canali a loro più congeniali, quali incontri, collaborare con Enti pubblici e privati interessati, sito web ed iniziative varie.

Nippon Project gestisce un sito webin 6 lingue, dove è possibile trovare notizie, recensioni, biografie e discografie degli artisti, gallerie, calendario dei concerti, recensioni dei concerti, notizie sui rilasci, interviste agli artisti e altro. Le lingue del portale sono: inglese, tedesco, italiano, francese, russo e portoghese brasiliano.

www.nipponproject.com