Che la Forza sia con voi! Il duello con la spada laser diventa uno sport ufficiale in Francia

Avete mai sognato di impugnare una spada laser e combattere come un vero Jedi o Sith? In Francia, questo sogno è diventato realtà! La Federazione Francese di Scherma ha infatti ufficializzato il duello con spada laser come sport competitivo, al pari delle tradizionali discipline schermistiche olimpiche.

Niente più fantasie o giochi da ragazzi: i duelli con spada laser sono ora una disciplina sportiva a tutti gli effetti, con tanto di regolamenti, federazioni e competizioni ufficiali. Le spade, realizzate in policarbonato rigido e illuminate a LED, non sono certo letali come quelle dei film, ma garantiscono un’esperienza visiva e sonora mozzafiato, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nell’universo di Star Wars.

Ma perché questa scelta? La Federazione Francese di Scherma ha un obiettivo ben preciso: contrastare la sedentarietà tra i giovani, utilizzando il fascino di Star Wars e la tecnologia per promuovere l’attività fisica. E la strategia sembra funzionare! Proprio come Zorro e Robin Hood hanno ispirato generazioni di schermidori, ora è il turno di Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi e Darth Vader a catturare l’attenzione dei giovani verso questo sport antico, rinnovato sotto le insegne della fantascienza.

Come funziona il duello con spada laser? I combattimenti si svolgono all’interno di un cerchio, con un sistema di punteggio basato sulla precisione dei colpi. Le regole sono studiate per garantire un’esperienza spettacolare ma sicura e sportiva.

Se siete appassionati di Star Wars e amate l’adrenalina, il duello con spada laser potrebbe essere il vostro nuovo sport preferito! Anche se la disciplina è ancora agli albori e lontana dall’idea di un’Olimpiade, l’entusiasmo e l’emozione dei combattimenti potrebbero presto conquistare un numero sempre maggiore di appassionati.

Che la Forza sia con voi!

La Via di Peridea: una nuova frontiera per Star Wars

La serie TV Star Wars: Ahsoka ha introdotto un nuovo concetto rivoluzionario per l’universo di Star Wars: l’esistenza di una seconda galassia, chiamata Via di Peridea. Questa scoperta ha suscitato grande interesse tra i fan, che si chiedono quale possa essere la natura di questa nuova galassia e quali implicazioni possa avere per la storia di Star Wars.

La Via di Peridea: una leggenda o una realtà?

La Via di Peridea è un corridoio che collega due galassie. Questo corridoio è noto ai Jedi, ma viene considerato una leggenda. Tuttavia, Lady Morgan Elsbeth, una Sorella della Notte, è convinta che la Via di Peridea sia reale e che il suo maestro, il Grand’Ammiraglio Thrawn, sia scomparso in quel luogo.

In cerca della Via di Peridea

Morgan Elsbeth ha trascorso anni alla ricerca della Via di Peridea. Ha finalmente trovato una mappa stellare che rivela la posizione del corridoio e ha costruito una nave spaziale, l’Occhio di Sion, in grado di compiere il viaggio iperspaziale. Ora, Morgan è pronta a partire per la Via di Peridea per salvare Thrawn.

Il Purrgil: la chiave della Via di Peridea?

I Purrgil, creature simili a balene spaziali, sono in grado di compiere viaggi iperspaziali attraverso i simu-tunnel. Questi tunnel sono passaggi dimensionali che collegano punti diversi dell’iperspazio. I Purrgil hanno un legame speciale con la Via di Peridea e potrebbero essere la chiave per viaggiare tra le due galassie.

Le implicazioni della Via di Peridea

La scoperta della Via di Peridea potrebbe avere importanti implicazioni per la storia di Star Wars. In primo luogo, potrebbe aprire nuove possibilità per la narrazione, permettendo agli autori di esplorare nuove terre e culture. In secondo luogo, potrebbe portare a un cambiamento nella comprensione dell’universo di Star Wars, dimostrando che la galassia conosciuta non è l’unico posto dove la Forza esiste.

La Via di Peridea: un nuovo inizio per Star Wars?

La Via di Peridea è una scoperta che potrebbe rivoluzionare l’universo di Star Wars. La serie Ahsoka è solo l’inizio di questa nuova era per la saga, e non vediamo l’ora di scoprire cosa riserva il futuro per la Via di Peridea.

Keanu Reeves diventa un Jedi nel nuovo film di Star Wars

Keanu Reeves, l’attore canadese noto per i suoi ruoli in film come Matrix, John Wick e Bill & Ted’s Excellent Adventure, sta per entrare nell’universo di Star Wars. Reeves interpreterà un personaggio chiamato Darth Revan, un ex Jedi che si è voltato al lato oscuro della Forza.

L’arrivo di Reeves in Star Wars ha entusiasmato i fan di tutto il mondo. Alcuni fan hanno già iniziato a ipotizzare come Reeves si comporterà nel ruolo di Darth Revan. Alcuni pensano che Reeves sarà perfetto per il ruolo, mentre altri pensano che sarà un flop.

Solo il tempo dirà se Reeves sarà all’altezza delle aspettative dei fan. Ma una cosa è certa: l’arrivo di Reeves in Star Wars sarà sicuramente un evento memorabile.”

Ecco alcune battute umoristiche che girano online sull’arrivo di Keanu Reeves in Star Wars:

“Keanu Reeves è così figo che potrebbe interpretare anche Darth Vader e renderlo un personaggio simpatico.”
“Non vedo l’ora di vedere Keanu Reeves fare un combattimento con la spada laser contro Luke Skywalker.”
“Keanu Reeves è così bravo che potrebbe salvare la Galassia da solo.”
“Keanu Reeves è il nuovo Jedi che ci salverà tutti.”
“Keanu Reeves è il nuovo Darth Vader.”

Chissà cosa ci riserva il futuro per Keanu Reeves e Star Wars. Una cosa è certa: l’arrivo dell’attore canadese nel mondo della saga è una notizia che ha entusiasmato tutti i fan.

I Signori oscuri dei Sith

I Sith sono i principali antagonisti della saga di Star Wars, ma la loro origine è avvolta nel mistero. Già nella prima stesura di Star Wars, Lucas aveva immaginato le epice storie dei “Jedi Bendu” contro i “Cavalieri Sith” nelle stesure successive l’Ordine oscuro venne chiamato “Legione Lettow” fino a quando decise che di chiamare Darth Vader  “Dark Lord of the Sith”.

Il nuovo “corso” Lucasfilm non ha ancora dedicato una narrazione approfondita sull’origne Signori dei Sith, lasciando molti dubbi su come si siano formati e cosa li abbia spinti verso il Lato Oscuro. Nel libro “The Star Wars Book”, scritto da Pablo Hidalgo, Dan Zehr e Cole Horton, che contiene molti dettagli e curiosità sull’universo di Star Wars, gi autori hanno ripreso alcuni elementi della vecchia continuity, nota come Universo Espanso o Legends, ma li hanno adattati e modificati per renderli coerenti con le nuove opere. Nel libro, c’è un capitolo intitolato “Unlimited Power” che ci rivela la verità sui Sith. Secondo questa versione, i Sith sono nati da una scissione dei Jedi, che si ribellarono alla loro visione pacifica e armoniosa della Forza. Questi Jedi oscuri scoprirono che il Lato Oscuro offriva un potere più grande e immediato, ma anche più pericoloso e corrotto. I Sith si rifugiarono sul pianeta Moraband (chiamato anche Korriban), dove incontrarono una specie nativa sensibile alla Forza, che assoggettarono e assimilarono.

I Sith mantenevano alcune somiglianze con i Jedi, come il modo di vestire e l’uso delle spade laser. Ma c’era una differenza fondamentale: i Sith infondevano nei loro cristalli kyber le loro emozioni negative, come l’odio e la rabbia, creando così le caratteristiche lame rosse. I Sith non avevano una struttura organizzativa stabile come i Jedi, ma erano guidati dalla loro ambizi ne personale e dalla loro sete di potere. Questo li portava a sfidarsi e tradirsi continuamente, in una lotta senza fine per la supremazia. La filosofia dei Sith era basata sull’ascesa a ogni costo, senza alcun limite morale o etico. I Sith credevano di essere i padroni del loro destino e di poter plasmare la realtà a loro piacimento. Non avevano rispetto per la vita altrui, né per l’equilibrio della Forza. Il loro obiettivo era dominare la Galassia e distruggere i Jedi, i loro eterni nemici.

Nel nuovo canone, i Sith tentarono più volte di realizzare il loro sogno, ma furono sempre sconfitti dai Jedi o da se stessi. La loro arroganza e la loro discordia interna li condannarono al fallimento e alla rovina. Solo un Sith riuscì a cambiare le sorti del suo ordine: Darth Bane, che introdusse la Regola dei Due, secondo cui ci potevano essere solo due Sith alla volta: un maestro e un apprendista. Questa regola permise ai Sith di sopravvivere nell’ombra per secoli, fino a quando Darth Sidious non riuscì a distruggere i Jedi e a instaurare il suo Impero.

Tanto tempo fa, in una galassia lontanta lontana … secondo la vecchia continuity, nota come Universo Espanso o Legends, gli antichi Holocron narrano che ci fu un grande scisma dei Cavalieri Jedi , contro i Jedi traditori  che corrotti dal Lato Oscuro (chiamati Jedi Oscuri) dopo secoli di lotte e spargimenti di sangue  i Jedi Oscuri furono costretti ad andare in esilio su un pianeta non segnato nelle mappe di quell’epoca: Korriban, li trovarono una popolazione i Sith , che si fecero dominare e schiavizzare da questi nuovi invasori che vedevano come degli dei, e così che questi Jedi Oscuri presero il nome di Signori Oscuri dei Sith, questa fu la loro Età dell’Oro.

Prima della grande guerra iperspaziale ,si parla in particolare di due Jedi Oscuri : Naga Sadow e Ludo Kress che alla morte del loro maestro Marka Ragnos si trovarono a combattere per il potere, molti dei nuovi apprendisti ed i vecchi maestri Sith  ancora in vita preferivano che il potere andasse in mano a Sadow perché a differenza del suo compagno d’apprendistato aveva i genitori entrambi umani .Naga Sadow credendo poi  di essersi finalmente liberato del suo rivale , si fece scolpire in fronte il simbolo dei Signori Oscuri ,diventando a tutti gli effetti il nuovo Signore Oscuro dei Sith.

Ludo Kress però era ancora vivo e cercava vendetta entrando di nuovo in conflitto con Naga Sadow , questo conflitto si estese poi a tutta la Vecchia Repubblica, dove l’Imperatrice Teta venne a sapere da Jori Daragon dove si nascondevano i Jedi traditori e gli dichiarò guerra.Questa guerra si concluse con la vittoria della Repubblica ,ma Naga Sadow attraverso la sua nave di meditazione , causando la distruzione di due stelle e la collisione della sua flotta riuscì a distruggere definitivamente  Ludo Kress, e si stabilì su Yavin 4 , schiavizzò la popolazione Massassi e creò una nuova città Sith, dove istruì Freedon Nadd  che a sua volta (sotto forma di spirito guidato dal Lato Oscuro) istruì Exar Kun  uno dei più grandi Signori Oscuri di tutti i tempi, fu colui che inventò la spada laser a doppia lama  e sopravvisse al secondo grande conflitto tra Jedi e Jedi Oscuri, assorbendo tutta l’energia necessaria da i  guerrieri Massassi  riuscendo a conservare il suo spirito in uno dei più grandi templi della quarta luna di Yavin (Exar Kun fu poi distrutto dagli apprendisti del Maestro Luke Skywalker).

I Sith si espansero nella Galassia, entrando in conflitto con i Jedi e la Repubblica. Tra le guerre più famose ci sono la Grande Guerra Iperspaziale, la Guerra Sith, la Grande Guerra dei Sith e le Guerre Mandaloriane. I Sith furono guidati da vari Signori Oscuri, tra cui Naga Sadow, Exar Kun, Darth Revan, Darth Malak e Darth Bane².

2000 anni prima della battaglia di Naboo i pochi Jedi Oscuri  rimasti, lottavano per il potere , dopo sanguinosi scontri ne rimase uno solo Darth Bane fu l’ultimo sopravvissuto della Fratellanza delle Tenebre, un’organizzazione di Sith che si era formata dopo la caduta del Nuovo Impero Sith. Bane riformò l’ordine dei Sith introducendo la Regola dei Due, secondo cui ci potevano essere solo due Sith alla volta: un maestro e un apprendista. Questa regola permise ai Sith di nascondersi dai Jedi per secoli, fino a quando Darth Sidious non riuscì a distruggere l’Ordine Jedi e a instaurare il suo Impero Galattico.

Perchè i Sith hanno gli occhi gialli?

La sfida di creare un personaggio memorabile richiede non solo abilità di scrittura, ma anche una buona dose di inventiva. In questo senso, i Sith del mondo di Star Wars sono stati senza dubbio una straordinaria creazione. Tra i tratti caratteristici che distinguono questi personaggi dell’universo di George Lucas spicca senza dubbio il colore degli occhi, giallo intenso e penetrante. Ma perché, esattamente, i Sith hanno gli occhi gialli?

Prima di tutto, va sottolineato che la storia dei Sith è molto articolata, e che ci sono diversi elementi che possono contribuire a spiegare la scelta del colore degli occhi di questi personaggi. Si tratta, quindi, di una questione che richiede una certa attenzione, e che non può essere risolta con una risposta semplice.

In primo luogo, gli occhi gialli possono rappresentare una sorta di simbolo esteriore del potere dei Sith. Questi personaggi sono noti per essere dotati di un grande fascino ipnotico, e il colore intenso degli occhi potrebbe essere utilizzato per ribadire questa caratteristica. Il giallo, infatti, è un colore che evoca energia, vitalità e intensità, e che può suggerire una personalità aggressiva e potente.

Inoltre, il giallo può essere associato all’oscurità e alla malvagità. Lo stesso George Lucas ha affermato di aver scelto il colore degli occhi dei Sith per sottolinearne la natura sinistra e corrotta. In tal senso, gli occhi gialli possono essere letti come una sorta di segno di allarme, un indicatore del pericolo che rappresentano questi personaggi per l’equilibrio della Forza e per la stabilità dell’universo.

C’è poi un altro possibile motivo alla base della scelta del colore degli occhi dei Sith. Secondo alcune fonti, gli occhi gialli potrebbero rappresentare una sorta di mutazione genetica dovuta all’uso intensivo del Lato Oscuro della Forza. In altre parole, il potere che i Sith hanno accumulato nel tempo potrebbe averli trasformati fisicamente, modificando il colore degli occhi e creando una sorta di segno distintivo che li rende riconoscibili a chiunque.

Tuttavia, va sottolineato anche che alcuni Sith della saga, avevano gli occhi di un colore diverso dal giallo in primis il conte Dooku. Si tratta di una scelta stilistica e creativa che dimostra quanto gli autori della saga si siano impegnati nel creare personaggi unici e credibili, senza essere obbligati a seguire regole rigide e predefinite.

Il Conte Dooku è un Sith a tutti gli effetti, dotato di una spada laser rossa e di abilità Sith come i fulmini di Forza. Ma a differenza di altri Sith, Dooku ha trascorso molti anni come maestro Jedi ed è riuscito a imparare a controllare le sue emozioni, come richiede l’Ordine Jedi. Inoltre, Dooku non è guidato dalla sete di potere o dalla bramosia di dominare la Forza o la Galassia. È un idealista che crede fermamente nel movimento separatista come alternativa alla corruzione della Repubblica e alla decadenza dell’Ordine Jedi. Per lui, il lato oscuro e l’Ordine Sith sono solo mezzi per raggiungere i suoi scopi. Un altro fattore da considerare è che Dooku è diventato un Sith da relativamente poco tempo. Quando lo incontriamo in “Episodio II – L’Attacco dei Cloni“, il Conte ha lasciato l’Ordine Jedi solo venti anni prima ed è diventato il capo dei separatisti solo di recente. Quindi, è possibile che il suo legame con il lato oscuro si sarebbe rafforzato nel tempo, portandolo anche ad avere gli inconfondibili occhi gialli che caratterizzano i Sith.In sintesi, l’assenza degli occhi gialli in Dooku non significa che non sia un vero Sith, ma semplicemente che il suo percorso potrebbe essere diverso da quello degli altri Sith. La sua personalità lucida e manipolatrice lo rende un Sith unico nella galassia di Star Wars.

Chi è il Maestro Yoda?

Yoda è un personaggio immaginario dell’universo di Star Wars, noto come uno dei più potenti Jedi di tutti i tempi. È apparso per la prima volta nel film del 1980 “L’Impero colpisce ancora” e ha da allora fatto numerose apparizioni nella serie Star Wars.

Interpretato se non altro vocalmente da Frank Oz, il saggio Yoda è stato in realtà realizzato in modi diversi: utilizzando immagini digitali, un attore in costume e soprattutto un sofisticatissimo pupazzo animatronico. Ci vollero circa 4 mesi per George Lucas sviluppare il disegno di base e l’aspetto di Yoda. Ad un certo punto pensò addirittura di usare un bambino o  una scimmia nel ruolo. Quando i disegni finali di Yoda presero forma, si decise che un burattinaio avrebbe potuto ritrarre accuratamente il Maestro Jedi. Dopo essere incorsi in numerosi guasti nelle creature di Star Wars, si decise di preparare tre pupazzi per Yoda, nella speranza che almeno uno fosse in grado di trasmettere la serie completa di emozioni necessarie. E infatti solo uno dei pupazzi funzionò perfettamente sul set.  Il pupazzo originale funzionante si dimostrò una creazione magistrale. Delicati meccanismi interni permisero agli occhi di muoversi virtualmente in ogni direzione e di controllare le palpebre, la bocca, la lingua, le orecchie e il mento.

Nato su un pianeta sconosciuto, Yoda è stato addestrato nella Forza e nella filosofia Jedi.  Nel film “La Minaccia Fantasma” scopriamo che Yoda è a capo del Consiglio Jedi ed ha un’età di 868 anni (a 900 non sarò più bello!!!). Yoda cerca inizialmente di opporsi alla canditura di Anakin a cavaliere Jedi. Egli infatti già sa che verra usato dal senatore Palpatine / Darth Sidious, per distruggere lo stesso ordine dei Cavalieri Jedi e autoproclamarsi Imperatore della galassia .Durante le guerre dei cloni, Yoda ha combattuto al fianco di altri Jedi per difendere la Repubblica contro l’attacco dei Separatisti.

Il maestro Jedi è noto per la sua saggezza, la sua intelligenza e la sua abilità nella Forza. È stato uno dei pochi Jedi ad avere una forte comprensione dell’equilibrio della Forza e ha utilizzato questa conoscenza per guidare la sua vita e i suoi studenti. Sua peculiarità “inaspettata” è la sua tecnica di combattimento unica, che si basa sulla sua piccola taglia e sulla sua agilità. È stato in grado di sconfiggere anche avversari molto più grandi di lui.

Durante l’Ordine 66, un’operazione segreta dell’Impero Galattico per eliminare tutti i Jedi, Yoda è costretto a rifugiarsi nel paludoso e mefitico pianeta Dagobah nella trilogia originale. Ma un giorno il fantasma del suo vecchio allievo, Obi-Wan Kenobi, gli affidò un giovane di straordinaria potenza, per farlo diventare Jedi: Luke Skywalker, il figlio di Anakin Skywalker.

Per diversi anni durante la dominazione dell’Impero, il Maestro Yoda, in attesa dell’arrivo di Luke su Dagobah, rimase in esilio senza agire direttamente contro i Sith. Il jedi era perfettamente consapevole che il potere del Lato Oscuro erano diventato troppo grande da sconfiggere con le propria forze. Dopotutto, sulle sue spalle minute,  Yoda ha portato con sé la responsabilità del fallimento dell’Ordine Jedi e il peso della sconfitta contro Darth Sidious e solo addestrando Luke Skywalker avrebbe potuto redimere la sua colpa. 

Yoda è morto all’età di 900 anni, dissolvendosi nella Forza e diventando tutt’uno con essa. La sua saggezza e il suo insegnamento hanno avuto un grande impatto sui Jedi e sulla galassia nel suo complesso. La sua figura è diventata un’icona della cultura popolare e un simbolo di saggezza e coraggio.

Le relazioni “pericolose” in Star Wars

I Jedi, come tutti sappiamo, sono un ordine religioso della galassia di Star Wars. I Jedi sono noti anche per i loro rigorosi codici di condotta, che governano ogni aspetto della loro vita. Uno di questi codici riguarda le relazioni sentimentali: i Jedi sono tenuti a non intraprendere relazioni d’amore, sia tra loro che con persone al di fuori dell’ordine. Nonostante questo divieto, ci sono stati alcuni Jedi che hanno cercato di avere relazioni sentimentali, ma queste hanno spesso portato a conseguenze spiacevoli.

In un’intervista con Entertainment Weekly, George Lucas ha confermato che i Jedi non si sposano. Ha detto:

“I Jedi non sono sposati. Non si devono preoccupare dei loro partner o delle loro famiglie quando devono partire per missioni. Sono come monaci”.

Inoltre, ci sono diverse citazioni nei romanzi di Star Wars che confermano che i Jedi non sono autorizzati a sposarsi. Ad esempio, nel romanzo Yoda: Dark Rendezvous di Sean Stewart, Yoda dice: “L’Ordine Jedi è fatto di monaci, non di mariti.” Anche nel film Star Wars: Revenge of the Sith, Yoda conferma che i Jedi non possono sposarsi: “L’amore non è per i Jedi”. Tuttavia, ci sono alcuni esempi di Jedi che hanno avuto rapporti romantici. Anche nel romanzo Star Wars: The Last Command, Luke Skywalker ha una relazione con una donna chiamata Callista. Allo stesso modo, nel romanzo Star Wars: Dark Nest I, Jacen Solo ha una relazione con Tenel Ka.

Le relazioni sentimentali di Obi-Wan Kenobi di Star Wars sono un argomento di grande interesse per i fan della saga cinematografica. Il maestro Jedi è uno dei personaggi più amati e apprezzati, sia per la sua saggezza che per la sua generosità. Prima di diventare un Jedi, Obi-Wan Kenobi ha avuto una relazione sentimentale con una donna di nome Satine Kryze. Satine era una donna coraggiosa e indipendente che ha lottato contro le ingiustizie e i soprusi del governo del suo pianeta. I due erano molto innamorati e, nonostante le circostanze, hanno fatto del loro meglio per stare insieme. Tuttavia, Obi-Wan era ancora un giovane Jedi e le sue responsabilità erano tali che alla fine ha dovuto scegliere tra la sua missione e la sua relazione con Satine.

Obi Wan ha sempre dimostrato di essere un personaggio coraggioso, leale e compassionevole. La sua dedizione ai suoi doveri, al suo apprendistato Jedi e al suo amore per la giustizia lo hanno reso un personaggio indimenticabile.

Infine è impossibile non citare la relazione sentimentale di Anakin Skywalker con Padme Amidala. Anakin ha incontrato Padme per la prima volta quando era un bambino e ha mostrato subito una grande simpatia per lei…il resto della storia poi è inutile raccontarlo, sappiamo tutti come è andata a finire!

La recensione della serie di Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi ha finalmente fatto il suo debutto in esclusiva su Disney+ venerdì 27 maggio, accogliendo i fan con i primi due entusiasmanti episodi. La serie, attesa da tanto tempo, ha visto il ritorno di Ewan McGregor nei panni dell’iconico Maestro Jedi, dopo 10 anni dalla caduta di Anakin Skywalker nell’episodio III.

Disney+ | Obi-Wan Kenobi - Disponibile in Esclusiva dal 27 Maggio

La trama si sviluppa 10 anni dopo gli eventi tragici di Star Wars: La Vendetta dei Sith, con un focus sulle conseguenze della caduta di Anakin Skywalker e la nascita di Darth Vader, interpretato magistralmente da Hayden Christensen. Il cast si è arricchito di nuovi volti come Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse e tanti altri.

Obi-Wan Kenobi | Teaser Trailer | Disney+

La regia di Deborah Chow e il team di executive producer, guidato da Kathleen Kennedy, hanno lavorato duramente per dare vita a una serie che incontri le aspettative dei fan. Tuttavia, nonostante il grande hype e l’aspettativa, molte critiche sono sorte riguardo alla trama, giudicata vecchia e prevedibile.

Obi-Wan Kenobi, pur rimanendo fedele allo spirito di Star Wars, sembra rinchiudersi in schemi narrativi già visti e conosciuti. Il ritmo lento delle prime scene e la ripetitività della narrazione hanno deluso alcuni spettatori, che si aspettavano qualcosa di più innovativo e coinvolgente. Risaltano sicuramente le sequenze d’azione, in particolare il duello tra Obi-Wan e Darth Vader sotto i raggi di una luna aliena, che rappresentano i momenti clou della serie. Tuttavia, la mancanza di scenari e ambientazioni interessanti ha reso alcuni episodi piuttosto piatti, con paesaggi già visti e personaggi non sufficientemente sviluppati.

Nonostante i difetti, il ritorno di Darth Vader sullo schermo e la presenza di personaggi iconici come Obi-Wan Kenobi hanno regalato ai fan momenti indimenticabili e ricchi di nostalgia. In definitiva, Obi-Wan Kenobi è una serie che riesce a mantenere viva l’eredità di Star Wars, pur non raggiungendo del tutto le aspettative più alte dei fan più accaniti.

Tratto e continua a leggere su:

Obi-Wan Kenobi – Stagione 1: la recensione

Scritto da MarcoF

Star Wars Episodio V: L’Impero colpisce ancora… in 8 punti

 – LUKE : Senti, sono sicuro che è squisito, ma perché non posso vedere subito Yoda?
– YODA : Pazienza. Per il Jedi anche c’è ora di mangiare. Mangia. Mangia. È caldo! Roba buona è! Roba buona!
– LUKE : Quanto è lontano Yoda? Ci vorrà molto per arrivarci?
– YODA : Non lontano! Yoda non lontano! Pazienza, presto sarai tu con lui. Radici… io cucino. Perché diventare poi Jedi, eh?
– LUKE : Soprattutto per via di mio padre, credo.
– YODA : Aaah, padre. Potente Jedi era lui. Un potente Jedi.
– LUKE : Ah, andiamo! Cosa ne sai di mio padre? Non sai nemmeno chi sono io. Non so neppure che ci faccio qui, sto perdendo tempo!
Il Maestro Jedi Yoda cambia tono della voce e postura.
– YODA : Ah io non posso istruirlo, il ragazzo non ha pazienza.
– BEN: Imparerà la pazienza.
– YODA : Molta rabbia in lui. Come suo padre.
– BEN : Ero diverso io quando tu mi insegnasti?
– YODA : Lui non è pronto.
– LUKE : Yoda? Io… io sono pronto, Ben! Io posso essere un Jedi, Ben digli che sono pronto…
– YODA : Pronto sei tu?! Che sai tu di pronto? Per 800 anni ho istruito io Jedi, e il mio giudizio darò io su chi istruito deve essere. Un Jedi deve avere profondissimo impegno, serissima mente. Questo qui, per lungo tempo ho osservato. Durante tutta la sua vita lui guardato lontano…al futuro! All’orizzonte! Mai la sua mente su dove lui era! Pf, su ciò che faceva! Pf, avventura, pf, emozioni, pf, un Jedi queste cose non ambisce. Tu sei avventato.
– BEN : Lo ero anch’io, se ricordi.
– YODA : È troppo vecchio! Si, troppo vecchio per iniziare l’istruzione.
– LUKE : Ma ho già imparato molto!
– YODA : Finirà lui ciò che comincia?
– LUKE : Non tradirò la tua fiducia. Io non ho paura.
– YODA : Tu l’avrai. Tu … l’avrai.

1) Inutile girarci intorno : questo è il miglior episodio di tutta la Trilogia Originale e di tutta la Saga di Star Wars in generale. Ideato bene, scritto meglio, girato con uno sforzo, una passione e una dedizione paragonabili solo al primo capitolo, L’Impero Colpisce Ancora non è soltanto un degno seguito di Guerre Stellari, ma un bel film nella sua totalità. Dopo l’inaspettato e incredibile successo nel 1977 di Star Wars, Lucas potè finalmente proseguire con quella che era la sua idea fin dall’inizio e continuare con la sua epopea fantastica. Consapevole del fatto che il secondo capitolo della saga avrebbe dovuto superare il primo in termini di qualità in modo da poter assicurare l’uscita del terzo, e dovendo gestire la nascita di una compagnia ( la Lucasfilm Ltd), la realizzazione della sua nuova casa/studio personale ( lo Skywalker Ranch ) e tutta la parte legata alla produzione e al mantenimento dei diritti, decise di affidare la regia a qualcun altro. Dopo alcune considerazioni la scelta cadde su uno dei suoi maestri di regia i tempi dell’università, il regista Irvin Kershner, il quale non aveva mai diretto un film di tale budget e portata, ma secondo George Lucas la persona giusta per curare la struttura del film, il rapporto dei personaggi e l’evoluzione di questi ultimi, mantenendo inalterato il mood che aveva contraddistinto il primo capitolo. Fu così che con un budget stimato tra i diciotto e i venticinque milioni di dollari il 5 Marzo del 1979 iniziano le riprese che svolgendosi su ben sessantaquattro set, tra mille peripezie, ritardi di produzione e ulteriori ampliamenti di budget, terminarono il 24 settembre dello stesso anno. Sulla scia del successo del primo film e con un aspettativa incredibile a livello mondiale, il 21 Maggio 1980 L’Impero Colpisce Ancora esce in 126 sale americane per la prima volta con il numero che contraddistingue la serialità decisa da George Lucas, ovvero Episodio V. Il film all’esordio superò gli incassi di Episodio IV, ma non riuscì ad eguagliarli nella totalità e all’inizio ebbe un accoglienza non troppo positiva da parte della critica, che lo considerò “ troppo diverso nei toni rispetto al primo capitolo “. Nonostante questo fu l’ennesimo record di incassi, vinse ben due premi Oscar e oltre ad essere sempre più apprezzato con il passare degli anni, nel 2010 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America in quanto film culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo.

2) Per la rubrica “ Non tutti sanno che “ :
– Luke Fantasma dell’Opera : In origine, era prevista una scena con Luke che indossava una sorta di maschera che gli copriva metà faccia, dopo lo scontro col Wampa, e serviva per aiutarlo nella guarigione. Immagine poi rimossa, ma si trova in rete.
– Altri momenti Hot tra Luke e Leia : In origine Lucas aveva previsto per questo capitolo altre scene di effusioni tra Luke e Leia è una sorta di triangolo amoroso tra Luke – Leia – Han. Ovviamente la contesa della Principessa tra i due era dovuta dal fatto che in origine per Lucas la sorella di Luke fosse un altra e non Leia. Quando decise di modificare la storia e di rendere lei l’altra Skywalker, questo filone e le relative scene, lasciando solo quella ironica che tutti conosciamo*
– Incidente stradale di Mark Hamill : In molti avranno notato che l’attore ha dei lineamenti diversi tra Episodio IV ed Episodio V e questo è dovuto da un incidente stradale che Hamill ha avuto sulla sua auto poco prima della fine delle riprese di Episodio IV e che ha compromesso naso e zigomi. L’attore si è sottoposto a diversi interventi di chirurgia estetica.
– Imperatore scimmia : ne L’Impero Colpisce Ancora per la prima volta in un ologramma comprare il volto dell’Imperatore. Nella versione attuale vediamo la versione che tutti conosciamo interpretata dall’attore Ian McDiarmid, ma nella versione originale del 1980 fu interpretato dall’attrice Marjorie Eaton, doppiata dall’attore Clive Revill ( per risultare dalla voce un uomo ) e con l’aggiunta in post produzione degli occhi di uno scimpanzé per incrementare l’immagine “aliena e inquietante “ del personaggio.
– Accoglienza critica al film : Ad oggi considerato da molti il miglior capitolo di Star Wars di sempre ( sottoscritto incluso ), alla sua uscita il film fu criticato per “ essersi allontanato troppo dallo stile del primo film “ . Ed eravamo solo al secondo capitolo … meditate gente, meditate.
– Irvin Kershner prima non accetta poi si : Quando George Lucas invitò a pranzo il regista ( nonché suo ex insegnante ai tempi dell’Università ) Irvin Kershner per proporgli di girare Il secondo capitolo di Star Wars inizialmente Keshner rifiutò, facendo presente che la responsabilità sarebbe stata troppo alta e che sarebbe stato impossibile equiparare il successo del primo film, che al tempo fu qualcosa di mai visto prima. Fortunatamente quando Kershner informò il suo agente della richiesta di Lucas, questo gli disse “ Sei matto ? Fallo !! “
A distanza di quarantuno anni : grazie agente di Kershner .
– Luke, Obi Wan ha ucciso tuo padre : La segretezza sulla vera trama di Episodio V e sulla natura del legame tra Luke e Darth Vader era fondamentale per George Lucas, tanto che inizialmente il copione originale era tenuto sotto chiave e soltanto tre persone sapevano che Vader era il padre di Luke, ovvero Lucas, l’aiuto alla sceneggiatura Lawrence Kasdan e Irvin Kershner.
Solo alla fine, pochi minuti prima di girare la scena fu detto anche a Mark Hamill ( per enfatizzare l’impatto emotivo ) e successivamente a James Earl Jones che avrebbe doppiato in post produzione la celebre frase “ No, io sono tuo padre “.
Fatta eccezione per queste cinque persone, tutti, Davide Prowse incluso che interpretava Darth Vader, erano all’oscuro di questo colpo di scena, fu creata una pagina fasulla da far recitare facendo credere che il filone narrativo fosse tutt’altro e la frase originale recitata da Prowse in quella iconica scena fu “ No, Obi-Wan ha ucciso tuo padre “.
Solo alla prima del film, e con grande stupore, tutti appresero la vera idea di George Lucas.
3) 1979. CALIFORNIA. NICASIO. CANTIERE SKYWALKER RANCH
– George Lucas guardando il suo cane : “ Indiana, che ti avevo detto ? 3700 ettari per scorrazzare felice alla modica cifra di cento milioni di dollari. Tranquillo pago io. E per il tuo bagnetto cara la mia montagna pelosa pensavo di fare un lago artificiale laggiù, sotto quella collina : lo chiamerò Ewok Lake. Perché mi guardi con quell’espressione perplessa ? Non sai cosa è un Ewok ? Nemmeno io, ma mi suona bene. “
4) “ Tu hai dei numeri . Non molti veramente, però ne hai. “
Quanta intesa c’è tra Han e Leia in questo episodio, quanta intesa. ❤️
5) Ma dell’urletto in falsetto che lancia C3-PO quando è accanto a Leia su Hoth mentre sono sotto attacco, ne vogliamo parlare ?! 😂😂😂
6) Dopo Episodio IV, questo rimane il secondo miglior prologo delle saga :

Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana …
Sono tempi duri per la Ribellione. Nonostante la Morte Nera sia stata distrutta, le truppe Imperiali hanno stanato le forze Ribelli dalle loro basi nascoste e le hanno inseguite attraverso la galassia.
Dopo essere sfuggito alla temibile flotta stellare dell’Impero, un gruppo di combattenti per la libertà guidato da Luke Skywalker ha stabilito una nuova base segreta sul lontano mondo di ghiaccio del pianeta Hoth.
Il malvagio lord Dart Fener, ossessionato dall’idea di trovare il giovane Skywalker, ha inviato migliaia di sonde fino ai più lontani confini dello spazio …

7) PRO E CONTRO DI QUESTO EPISODIO:
PRO EPISODIO :
– Personaggio di Yoda
– Personaggio di Boba Fett
– Personaggio di Lando Calrissian
– I tuantuan
– Il wampa
– Gli AT-AT
– Gli Snowspeeder
– La battaglia di Hoth
– Il pianeta di Degobah
– La storia d’amore tra Han e Leia
– Il percorso dell’eroe di Luke
– Il prologo
– La regia di Irvin Kershner
– Le musiche di John Williams
– La straordinaria immaginazione di George Lucas
CONTRO EPISODIO
– Non pervenuti

8 ) Questo non è un film a se stante, questo è il secondo capitolo di Guerre Stellari. Rivedendo questo film, per la ennesima volta, realizzo adesso che Leia ribacia Luke sulla bocca sul finale quando lo cura ( minuto 1:56:19 su Disney + ) … 😳😳😳

Dune e Star Wars: gemelli a confronto

«Senza Dune, Guerre Stellari non sarebbe mai esistito.» George Lucas

Dune, romanzo scritto nel 1963 da Frank Herbert si può facilmente paragonare, per il genere fantascienza, a ciò che rappresenta il Signore degli Anelli per il fantasy. Una vera e propria prietra miliare che non solo a scritto le basi per il canone di un genere ma è diventato un fenomeno di cultura mediale collettiva. Prima del libro di Herbert il genere fantascienza mancava, in un certo senso, di “emotività” essendo volto alla celebrazione di un’ipotetica, futura tecnologia, che di umano e di “magia affettiva” aveva ben poco. Le storie appassionati a carattere fantascientifico erano invece rivolte la maggior parte delle volte ad una critica sociale contemporanea, scritta in prossimi futuri. Con Dune si è raggiunti invece una profondità letteraria consona alla “letteratura alta”.

Un po’ come è successo, nel cinema, proprio con la saga Star Wars di George Lucas.

L’attaccamento del regista e creativo americano per le opere di Frank Herbert è risaputo e le citazioni verso la saga degli Atredis erano notevolmente presenti sin dalle prime stesure di Episodio IV. Infatti oltre al palese concetto dell’Impero Galattico, nella prima stesura di Star Wars erano presenti diversi case feudali legate al governo centrale.

Leia era in fuga dall’impero per proteggere un favoloso tesoro: non i “piani della Morte Nera” ma un carico di “AuraSpezia”. Un carico simile era quello di proprietà di Jabba The Hutt, perso dal Millenium Falcon in fuga dagli Star Destoyer. Più recentemente, anche nei videogiochi di Star Wars, è molto presente la Spezia come carico dei contrabbandieri. Tra l’altro, lo stesso nome di Jabba ricordava l’ago avvelenato “Gom Jabbar“.

Nell’Impero Colpisce Ancora e ne Il Ritorno dello Jedi, Han solo dovrà affrontare 2 “vermoni intergalattici”, chiaro riferimento ai Vermi cavalcati dai Fremen sul pianeta Dune.

La crescita spirituale di Luke Skywalker ricorda molto quella di Paul Atredis, entrambi riescono ad accedere a grandi poteri insiti nel proprio sangue. Dopotutto anche Tatooine assomiglia tantissimo ad Arrakis.

Anche il termine Jedi porta con se un chiaro riferimento al ciclo di Dune di Frank Herbert: Giedi Prime era il pianeta della casata Harkonnen. Nella sceneggiatura originale di George Lucas, inoltre, Jedi erano indicati talvolta come Jedi Bendu: un altro riferimento a Dune, dove la sorellanza delle Bene Gesserit prepara le sue adepte con l’addestramento Prana-Bindu.

Ma sopratutto ciò che lega le due saghe, è lo spirito delle due opere, una fantascienza epica capace di generare un mito e scrivere i canoni per le opere future di settore: anche se ormai del Ciclo di Dune non se ne parla più tantissimo, molte cose che crediamo scontate nella fantascienza sono nate proprio dalla penna di Frank Herbert.

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