Star Wars: tre trilogie, tre love story

Avete notato come ogni trilogia di Star Wars ha una storia d’amore particolare al suo interno?

Come tutte le storie tra personaggi cinematografici queste “avventure” sono solitamente difficili e tormentate a causa degli eventi e dei fatti che vivono i personaggi.

Nella letteratura e nella cinematografia l’aspetto romantico è sempre stato presente e rilevante ma di rado in Star Wars ne è stata fatta un’analisi. In QUESTO ARTICOLO abbiamo accennato all’ispirazione di questa saga alla trilogia de La fortezza nascosta (1958) di Kurosawa. Anche lì abbiamo una principessa ed un generale alla ricerca della salvezza per il regno. Questa annotazione è la facciamo per dire che la presenza di relazioni particolari e combattute all’interno di una storia non è certo una novità.

Difatti le avventure sono mosse o accompagnate da sentimenti di AMORE sotto molte forme. L’Amore per la patria, per l’umanità, per l’ordine, per la giustizia… l’AMORE tra personaggi oppure quello che dovrebbe essere il PURO AMORE dei JEDI verso la GALASSIA.

Ma veniamo alle nostre trilogie…

ATTENZIONE, da qui in poi potrete trovare SPOILER.

All’interno della TRILOGIA PREQUEL abbiamo la storia d’amore tra Anakin Skywalker e Padme Amidala che “esplode” in Episodio II ed ha il suo tragico epilogo di episodio III.

Al fine di scoprirne meglio le sfaccettature andiamo ad estrapolare alcuni aspetti direttamente dai dialoghi di Episodio II: L’attacco dei Cloni

EPISODIO II – Naboo

Anakin: Dal momento in cui ti ho incontrata, quanti anni sono ormai? Non è passato un giorno senza che pensassi a te. E adesso che sono di nuovo con te, soffro da morire. Più sto vicino a te, più mi tormento. Al solo pensiero di stare un attimo senza di te, mi sento soffocare. Sono ossessionato da quel bacio che non avresti mai dovuto darmi. Ho una ferita nel cuore e aspetto che un altro bacio la rimargini. Tu mi sei entrata nell’anima che si tortura per te. Che devo fare? Dimmelo tu ed io lo farò! Se soffri come soffro io ti prego, dimmelo!

Padme: non posso. Non possiamo lo sai. E’ una cosa impossibile.

Anakin: Nulla è impossibile Padme, ascoltami ti prego.

Padme: No ascolta tu. Non viviamo nel mondo dei sogni. Guarda in faccia la realtà. Tu studi per diventare un Jedi, io sono una senatrice. Seguire la strada dei sentimenti ci porterebbe lì dove non ci è permesso andare. Qualunque cosa proviamo l’uno per l’altra.

Il loro amore è tormentato poiché lui è un Jedi che, senza girarci troppo intorno, è spronato ad AMARE in maniera INCONDIZIONATA, mentre dal dialogo è evidente come lui provi attaccamento e ossessione (Non Amore). L’attaccamento gli è proibito, l’attenzione ad una sola persona non è tra i suoi compiti per motivi precisi. Amidala è senatrice ed ha i suoi compiti diplomatici. La strada che sono tentati ad intraprendere li porterebbe verso la distruzione.

Ma in un dialogo successivo viene definita la scelta e le motivazioni per le quali decidono di ignorare ciò che nell’intimo già sanno.

EPISODIO II – Geonosis, prigionieri del conte Dooku

Anakin: Non aver Paura

Padme: Non ho paura di morire. Sto morendo un po’ ogni giorno da quando sei rientrato nella mia vita.

Anakin: Non capisco che vuoi dire.

Padme: Io ti amo

Anakin: Come, mi ami?… Mi sembrava avessimo deciso di non innamorarci. Per non dover vivere nella menzogna, che avrebbe distrutto noi e la nostra vita.

Padme: La nostra vita sta per venir distrutta comunque. Io ti amo… ti amo perdutamente!

Cosa li porta alla scelta? A cedere? La certezza che “tanto stanno già per morire”. Ovviamente si salveranno ma questo li porterà a vivere quindi un amore proibito, nascosto e soprattutto incompatibile. Ma questa incompatibilità in realtà non è dovuta ai loro ruoli poiché se uno proprio vuole… cambia vita. La loro storia è incompatibile poiché la fede di Anakin è manipolata dal voler avere il controllo, dall’evitare un distacco dall’oggetto del suo desiderio. Sempre più il giovane Jedi si assoggetta all’oscurità, la sua è una conversione da apprendista Jedi a Sith mentre, al contrario, man mano che la realtà politica della Galassia si fa più minacciosa, Padme si avvicina alla ribellione verso il nascente impero e si pone domande sul loro bene e dei loro figli (seppur inconsapevole di aspettare due gemelli).

Lei vorrebbe allontanarsi dalla politica, dalle guerre e dalla malvagità dilagante; vorrebbe rifugiarsi in terre fertili e pacifiche. Anakin e Padmè non erano compatibili, vivono in una illusione data da fortissime emozioni nate in virtù degli avvenimenti di un decennio prima presentati in episodio I. Skywalker è più emotivamente coinvolto inizialmente e il suo modo di interagire, l’energia che trasmette, le forti vibrazioni emotive che emana finiscono per coinvolgere anche la senatrice. Si fanno catturare dai sogni e dall’idealizzazione reciproca nonostante fossero consapevoli che c’erano differenze incolmabili fin dall’inizio.

Anakin e Padme hanno ignorato i segnali di incompatibilità ed hanno scelto l’illusione.

Nella TRILOGIA CLASSICA, realizzata da Lucas tra gli anni ’70 ed ’80, abbiamo la storia d’amore tra Han Solo e Leia Organa (Skywalker). Lui contrabbandiere cresciuto tra mercanti, sobborghi e bande criminali, lei principessa di Alderan e senatrice cresciuta tra politica ed alleanza ribelle. Loro non si illudono ma vivono avventure che li avvicinano facendo parte l’uno dell’universo dell’altra. Sono estremamente differenti caratterialmente e aspirano a vite certamente diverse. Inoltre Leia sente molto la responsabilità della Galassia mentre Han è più legato alla sua cerchia ristretta (Leia, Luke, Chewie in primis). Il loro amore sboccia in episodio V e si manifesta in un dialogo breve ma che definisce il tipo di personaggi e come si rapportano con i loro sentimenti:

EPISODIO V – Cloud City, prigionieri di Vader

Leia: Ti amo!

Han: Lo so!

Ma perché tra loro non funziona? Ecco, questo in realtà è uno degli elementi che ha fatto mettere di traverso molti fan della trilogia classica perché il loro rapporto sembrava, nei film degli anni 80, difficile ma non impossibile. Nella nuova trilogia invece si deduce che hanno “giocato” troppo a mantenere dei “ruoli”: Lui l’eroe vagabondo, lei il generale responsabile. Ma il bello è che l’amore è rimasto. Si comprende alla fine di episodio VII che quell’amore destinato a grandi cose alla fine di episodio VI è stato scosso dalle scelte di vita personali. Ma anche questo era effettivamente, se ci andiamo a pensare, nella premessa. Leia ha mantenuto il suo sentirsi responsabile nei confronti della galassia, lui… lui è un pilota. Non poteva stare fermo troppo a lungo nello stesso posto. Anche loro hanno ignorato le premesse dell’incompatibilità. Ma a differenza di Anakin e Padme la loro fede nella repubblica e nella luce era la stessa. Questo elemento ha fatto si che nonostante le differenze il loro amore reciproco non è mai venuto meno poiché non sono finiti per ritrovarsi su fronti opposti. Semplicemente non erano fatti per vivere insieme.

Han e Leia hanno scelto le loro vite pur restando sullo stesso fronte, consapevoli delle loro emozioni non si sono illusi.

Veniamo all’ultima TRILOGIA DISNEY. In questa nuova avventura succedono tante cose ma volendoci concentrare sulle relazioni sentimentali vince su tutte la storia di Rey e Ben Solo / Kylo Ren.

Rey è originata dal lato oscuro della Forza ma vive una vita di speranza (luce), Ben Solo si trasforma in Kylo Ren manipolato dall’imperatore Palpatine (reale antagonista nell’intera saga) e, nonostante l’origine nel lato chiaro della Forza si volge al male.

La manipolazione di Kylo è fatta di maschere, di punti di vista che lo portano ad essere incompatibile con Rey che, per sua ammissione, vorrebbe stare al suo fianco, o meglio… al fianco di Ben Solo! Lei si trasforma nella speranza di lui e della galassia. I veli e la maschera di Kylo alla fine vengono rimossi. Nel duello finale, dopo 3 episodi di battaglie durante le quali si erano confrontati in una danza di insulti, accuse e recriminazioni tra attrazione e repulsione, i due mostrano la potenza dell’Amore. Rey e Ben hanno un legame che va oltre il consueto poiché le loro anime sono unite nella Forza. La loro compatibilità è data dalla stessa scelta di vita, dalla loro natura conflittuale ma soprattutto dalla stabilità reciprocamente illuminata da Amore e speranza. Durante la battaglia loro sono UNO! L’oscuro signore dei Sith non crede nella speranza e non vede ciò che sta per accadere.

Rey, fronte all’imperatore, brandisce una spada laser mentre Ben sta per confrontarsi disarmato con i cavalieri di Ren ma, poiché è stata sanata la compatibilità tra i due, la Jedi riesce a passare la propria arma all’ultimo Skywalker nonostante la distanza fisica. Al termine della battaglia, con il potere della diade, riescono a sconfiggere il male e Ben salva Rey così come in precedenza era accaduto all’inverso. Il bacio finale e il sorriso di Ben prima di ascendere danno chiusura alla saga degli Skywalker. Il Sorriso di Ben è leggero, colmo di gioia e speranza nell’Amore, nella Luce. È rilassato e privo di maschere. Questo forse è l’evoluzione della saga mai messo in evidenza… una saga che parla del significato profondo di Amare incondizionatamente, in maniera pura. L’Amore che si manifesta in questa chiusa è quello disinteressato e nato dalla compatibilità, dall’accettazione delle proprie origini, della reciproca destinazione e dall’altrui storia; la compatibilità ricucita dopo tre generazioni di dissonanze che hanno messo in subbuglio l’intera galassia.

Ben Solo e Rey non fanno vere e proprie scelte se non quella di Amare.

È un ciclo  che si chiude all’inverso di come era iniziato.

Anakin e Padme avevano scelto l’illusione rinnegando le incompatibilità tramite una serie di maschere fatte di ruoli e doveri.

Han e Leia vivono nell’affetto reciproco e in una relazione distante per scelte di vita ma sempre e comunque nella stessa direzione, senza illudersi ma accettando le reciproche scelte.

Rey e Ben annullano le incompatibilità scoprendo e dissolvendo reciprocamente maschere e bugie e portando all’ascesa nel lato chiaro più puro della Forza. All’esatto opposto di quanto successo tra Anakin e Padme nella trilogia prequel.

Questo ciclo è concluso… che la Forza sia con voi! Sempre…

Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza… in 8 punti

 – Maz Kanata : “ Quella spada laser era di Luke e di suo padre prima di lui. E adesso sta chiamando te! “
– Rey : ” Io devo ritornare su Jakku. “
– Maz Kanata : “ Han me l’ha detto. Bambina cara, vedo nei tuoi occhi che già conosci la verità. Chiunque tu stia aspettando su Jakku, non ritornerà mai. Ma c’è chi ancora può fare ritorno. “
– Rey : “ Luke. “
– Maz Kanata : “ L’appartenenza che cerchi non è dietro di te, è davanti a te! Non sono un Jedi, ma conosco la Forza : attraversa e circonda tutte le cose viventi.
Chiudi gli occhi.
Percepiscila.
La luce è sempre stata lì, ti guiderà.“


1) Settimo film della Saga di Guerre Stellari, il primo dopo l’acquisizione da parte di Disney di Lucasfilm del 2012. Diciamolo subito, aldilà delle idee e dei gusti personali, a mio avviso non è un brutto film. Personalmente avrei voluto vedere tutta un altra storia post Trilogia Originale, ma tolto questo mio punto di vista, non posso dire che sia un brutto film, anzi, ha diverse cose che mi piacciono. Partiamo prima dalle cose che al tempo mi fecero storcere il naso : ovviamente al tempo l’hype per l’uscita di una nuova trilogia che narrava gli accadimenti dei nostri eroi preferiti Luke, Leia e Han, era altissima e dire che il titolo ( non a caso ) “ Il Risveglio della Forza “ fu azzeccatissimo, poiché l’uscita di questo nuovo capitolo fu un risveglio vero e proprio del fandom, è un eufemismo. Inoltre la scelta del regista J.J. Abrams, molto affezionato al brand di Star Wars, ammiratore del lavoro di George Lucas e discepolo diretto di Steven Spielberg faceva sperare più che bene. Ed è proprio qui che secondo me emerge un difetto del film, Abrams, regista che adoro e che ha fatto bei film, toccando anche altri brand importanti come Star Trek e Mission Impossibile, in questo film a mio avviso ha fatto “ il compitino da casa “, ha tenuto un basso profilo e seppur fedele per molti aspetti alla Trilogia Originale, ha aggiunto veramente ben poco. È stato talmente fedele alla Trilogia Originale, che ha seguito paro paro la struttura di Episodio IV … anche troppo direi. Un po’ come uno degli alunni più talentosi della classe che per la Maturità fa un compito da sei, proprio per la paura di non sbagliare. Ricordo come se fosse ieri, che quando vidi il film al cinema la prima volta, arrivato sul finale alla scena di Rey che porge la spada a Luke, buttai un occhio sull’orologio nella speranza che il film durasse di più, perché quello che avevo visto fino a quel momento era stato come una sorta di “ ripasso in chiave moderna “ di ciò che dal punto di vista dei concetti avevo già visto in passato, e per me la storia iniziava con quel gesto e invece … titoli di coda. Questa è la mia personale critica principale al film i restanti errori sono poco più che piccole sbavature di inchiostro. Venendo invece alle cose che mi sono piaciute: senza dubbio le ambientazioni, le scenografie, il rispetto per il materiale originale che si vede nelle inquadrature, nell’utilizzo dei pupazzi, del make up prostetico, l’introduzione del personaggio di Rey che avviene lenta, fatta di immagini, senza dialoghi, un intro che si prende i suoi tempi. E poi Rey e Kylo Ren. Adoro i personaggi, l’estetica che hanno scelto per loro e gli interpreti Daisy Riley e Adam Driver. Avere scelto un eroina al femminile e un come villain un ragazzo insicuro con una maschera, emulo del mito del suo predecessore, ma in cerca del suo vero io, sono scelte che ho adorato. Tutto questo nel contesto del nuovo look medievale di Kylo e Luke, dei Cavalieri di Ren, del misterioso Snoke, e delle origini di Rey. Tanta carne al fuoco, tanta roba degna di approfondimenti … Ma questa, è un altra storia.


2) Per la rubrica “ Non tutti sanno che “ :
– I Nuovi X- Wind sono i vecchi X-Wing : Per la Trilogia Sequel, il design degli X-Wing è cambiato rispetto a quelli della Trilogia Originale, ma in realtà è stato un omaggio al passato, riportando dei modelli fedeli ai disegni originali di Ralph McQuarrie del 1975. Come spesso accade i disegni servono da riferimento, gli X-Wing di Episodio IV del 1977 furono leggermente modificati, mentre per quelli di questa Trilogia si è cercato di renderli il più possibile simili alle tavole d questo grande artista.
– 007 in missione segreta, in incognito nei panni di uno Stormtrooper : nella scena dove Rey prigioniera di Kylo Ren utilizza la Forza per farsi liberare dallo Stormtrooper che la sorveglia, lo Storm in questione è niente popò di meno che Daniel Craig, che trovandosi insegnato per altre riprese in un set vicino a quello del film, ci ha regalato questo cameo, seppur mascherato.
– La mano di Luke vaga nello spazio : in una delle sceneggiature, la scena di apertura del film doveva mostrare la mano di Luke Skywalker tagliata da Vader che fluttuava ancorata alla spada, scena poi tagliata nella sceneggiatura definitiva.
– Phasma non è un personaggio, ma un disegno figo : Il personaggio di Panama deriva da un bozzetto per l’aspetto di Kylo Ren che era stato scartato, ma la produttrice Kathleen Kennedy lo trovò però talmente convincente da persuadere Abrams a riciclare il design per un nuovo personaggio: Phasma.
La speranza era quella di ottenere un “personaggio tosto alla Boba Fett”, anche senza un vero background, ma evidentemente qualcuno ha sbagliato i calcoli.


3) Per tutti coloro che ( nonostante lo abbiano infamato per la Trilogia Prequel ) sostengono che se Disney avesse utilizzato le idee originali di Lucas per la Trilogia Sequel, a quest’ora avremmo tutti urlato al capolavoro, beh, è il caso di precisare che si sarebbe basata sul concetto dei Whills, creature che controllano l’universo e si “nutrono della Forza”. Ovviamente nel pacchetto era previsto un approfondimento del mondo microbiotico e dei tanto amati Midi-chlorian. Bello vero ?! Scherzi a parte, non potremmo mai sapere come dpsarbbe andata una Trilogia diretta da Lucas, ma considerate le premesse sono abbastanza certo che le critiche sarebbero piovute anche lì e non poche …

4) – Han e Leia, sempre fantastici. Rimangono bellissimi a distanza di anni❤️


5) I Droidi rimangono un punto di forza della saga :
BB-8 amore a prima vista.
C3-PO ad R-2 : “ Oh mio caro amico, quanto mi sei mancato “ ❤️


6) Anche il prologo all’inizio lo trovo al 100% Star Wars :

Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…
Luke Skywalker è sparito. In sua assenza, il sinistro Primo Ordine è sorto dalle ceneri dell’Impero e non avrà pace finché Skywalker, l’ultimo Jedi, non verrà eliminato. Con il sostegno della Repubblica il generale Leia Organa guida una coraggiosa Resistenza. Ha un bisogno disperato di trovare suo fratello Luke e ottenere il suo aiuto nel ristabilire pace e giustizia nella galassia. Leia ha inviato il suo più audace pilota in missione segreta su Jakku, dove un vecchio alleato ha scoperto un indizio sul luogo in cui si trova Luke…

7) PRO E CONTRO DI QUESTO EPISODIO:
PRO EPISODIO :
– Rey è un paladino
– Personaggio di Rey
– Personaggio Kylo Ren
– Personaggio di BB-8
– Il look di Rey
– Il look di Kylo Ren
– Il look medievale di Kylo Ren e dei Cavalieri di Ren
– Il look mediavale da Cavaliere Templare di Luke Skywalker
– Lo spender di Rey che sembra quello di Luke di Ep IV sviluppato in verticale anziché in orizzontale.
– Il design dei nuovi X-Wing
– Il design dei nuovi Tie Fighter
– Il design dei nuovi Stormtrooper
– Il design dei nuovi Tie Pilot
– Il porco alla vasca con Finn
– L’utilizzo dei pupazzi e degli animatronic
– Le scenografie e le ambientazioni
– La “ casa di Rey “
– La Bettola di Maz
– La prospettiva nella scena di apertura
– La scena iniziale del Millenium Falcon inseguito dai Tie ( manovra di Rey in caduta libera bellissima … la hanno riutilizzata in The Mandalorian )
– La scena di apertura di Rey
– Il pane di Rey
– La regia di J.J. Abrams ( scena di apertura di Poe Demeron con inquadrature alla Indiana Jones )
– Tema musicale Rey di John Williams
– Tema musicale Kylo Ren di John Williams
– Ironia in linea con i capitoli precedenti
– Film di avventura godibilissimo
– È Star Wars
CONTRO EPISODIO
– Dialoghi spesso imbarazzanti ( ma questo apparteneva anche a Lucas )
– La mancanza di un certo coraggio nel raccontare una storia che si distaccasse maggiormente dal passato.
– Per quale cacchio di ragione deve nascere una Resistenza se il Primo Ordine non comanda ancora e al comando “ ci sarebbe “ La Nuova Repubblica.
– Finn innamoratissimo e legatissimo a Rey dopo un minuto che la conosce
– Hux spesso è un personaggio interessante, ma spesso ha un atteggiamento troppo forzato e esasperato
– Il “ saluto romano “ speculare dell’esercito del Primo ordine e relativo discorso dall’impostazione volutamente hiltleriana di Hux.
L’Impero in Star Wars si è sore ispirato nel look a quei regimi, ma era una cosa velata, che manteneva una sua identità distante da altri riferimenti storici, qui invece la cosa è “ gridata “ è decisamente poco elegante …un po’ come se Gal Gadot sul Red Capet urlasse “ Sono fighissimaaa !! “ … direi che non ce ne sarebbe nessun bisogno.
Il saluto poi … superato in bruttezza solo da quello al grido di “Hail Hydra !!” In Capitan America con le due braccia al cielo in stile Power Rangers .

8 ) Questo per me rimane il miglior capitolo della Trilogia Sequel.
PS Eleonora nel rivedere Episodio VII : “ Ma io questo me lo ricordo !!! È quello vecchio !!! “ Meravigliosa la mente di bambino è ! ❤️

Talisman: Star Wars Edition

Talisman, il celebre gioco di da tavolo fantasy, in questo “strano” Star Wars Day pandemico, ci fa finalmente esplorare la galassia di Star Wars attraverso personaggi, luoghi ed eventi memorabili della Saga all’interno del gioco da tavolo acclamato dalla critica. Grazie alla collabotazione tra The OP e Games Workshop, per la produzione di versioni tematizzate del gioco, questa edizione “stellare” sarà disponibile in regioni europee, mediorientali e africane, Talisman: Star Wars consente ai giocatori di competere in una gara tortuosa per raggiungere l’Imperatore Palpatine, raccogliendo power-up lungo la strada per affrontare l’onnipotente Signore dei Sith o magari stare accanto a lui come un male apprendista! Gli avventurieri possono scegliere tra dodici personaggi giocabili per farsi strada negli anelli interni del tabellone di gioco galattico. Luke Skywalker, Darth Vader, Rey, Kylo Ren, il Conte Dooku e il maestro Obi-Wan Kenobi sono tra le miniature del gioco in puro stile Talisman.

Talisman (Talisman: The Magical Quest Game) è un gioco da tavolo fantasy pubblicato per la prima volta nel 1983 dalla Games Workshop cui fecero seguito la seconda (1985) e la terza edizione (1994) debolmente collegata all’ambientazione Warhammer Fantasy. La seconda edizione, essendo stata disponibile più a lungo, è la più popolare. Tutte queste versioni sono correntemente esaurite e fuori stampa. La quarta edizione è stata pubblicata il 1º ottobre 2007 non più con il marchio Games Workshop, ma con il marchio Black Industries (divisione editoriale della Games Workshop)[1], ma il 28 gennaio 2008 Black Industries ha abbandonato la pubblicazione di giochi da tavolo, incluso Talisman che, il 22 febbraio 2008, è stato rilevato da Fantasy Flight Games che ne ha realizzata una nuova versione chiamata revised e un set di conversione per la precedente edizione Black Industries.

Bisonga proprio dirlo: La Forza de due franchise farà si che questo gioco da tavolo diventerà ben presto un must per gli appassionati: non è ancora stata emessa una data di lancio ma secondo il sito dicebreaker.com la commercializzazione dovrebbe avvenire  nell’autunno 2020, ad un prezzo al dettaglio di $ 59,99.

Talisman: Star Wars non è l’unica edizione tematizzata di Talisman nata dalla collaborazione tra The Op e Games Workshop, che ha precedentemente prodotto anche Talisman: Kindom Hearts Edition e Talisman: Batman – Super Villains Edition. Inoltre, sempre in tema di restyling, lo studio ha annunciato l’uscita del Risiko: Warhammer 40.000, una nuova edizione del classico gioco da tavolo per famiglie che sarà basata sul popolare gioco di miniature fantascientifiche di Games Workshop. 

 

Kylo Ren è nudo! 50 sfumature di Kylo

Per le fan dell’attore Adam Driver, la scena è stata al sapore di 50 sfumature di grigio, tant’è che in molte sognano e favoleggiano una storia d’amore tra Kylo e Rey, tanto da arrivare a creare fan art, fan story, etc. al suono di Reylo. Come se non bastasse ora va di moda la #kylorenchallenge dove le fanciulle imitano, esibendosi in foto molto fantasiose più o meno ironiche o sexy, la possenza di Kylo col suo pantalone ascellare alla Fantozzi. Anche alcuni fanciulli si sono cimentati nella challenge con pose più o meno ilari.

 

Non ci facciamo mancare anche i meme realizzati ad hoc per celebrare il “torso Reniano” come ad esempio Luke che attinge il latte dai pettorali di Kylo, il KyloPorg coi pantaloni ascellari e così via.

 

Il titolo del mio articolo vuol anche richiamare il famoso racconto del Re nudo de: I vestiti nuovi dell’imperatore. La mia metafora, quello che posso vedere coi miei occhi in questa scena rappresenterebbe la “verità vista attraverso gli occhi di un bambino”, dove Rey rivestirebbe quindi i panni della “purezza degli innocenti”, di conseguenza il tutto è visto nell’ottica di un contrasto tra lato chiaro e lato oscuro. Solo a Rey e in quel momento, Kylo mostrerebbe il suo vero io, reso attraverso la nudità che rappresenterebbe una sorta di lato debole.

Rian Johnson, il regista de Gli Ultimi Jedi, ha spiegato il motivo ‘tecnico’ di questa scena. Lo spettatore, a questo punto del film, deve comprendere che Kylo Ren e Rey riescono a vedersi come fossero nella stessa stanza da qui deriva l’imbarazzo di Rey nel vedere Ben a torso nudo. Queste le parole del regista: «Riguarda tutte quelle scene di connessione attraverso la Forza. La parola chiave è intimità. L’idea è, qual è la cosa più disagevole dell’avere una conversazione faccia a faccia con una persona con cui non vorresti parlare, se non farlo quando la persona è semi-nuda? Era solo un altro modo per spogliare Kylo un po’ di più, letteralmente e metaforicamente. Spingere sul fatto che queste conversazioni stavano diventando sempre più intime». Quindi si tratterebbe di una vera e propria messa a nudo del personaggio sul piano emotivo.

Novità per The Last Jedi

Molti sono i personaggi de Il Risveglio della Forza di cui i fan di Star Wars vorrebbero saperne di più. Per questo e molto altro ci affidiamo a tre speciali pubblicati recentemente da EW. Interviste a Rian Johnson ed agli attori del film ci fanno capire qualcosa in più di ciò che accadrà ai personaggi di The Last Jedi. Le novità presenti sono per diversi personaggi. Iniziamo con Rey e le sue origini, di cui ancora non sappiamo quasi nulla. Johnson ci dice: “Per me, il passato di Rey è importante quanto lo è per lei. Penso che a lei serva per capire qual è il suo posto in tutto ciò che sta succedendo. Cosa la definirà in questa storia? Nel primo film le è stato detto che la risposta non è nel passato, che deve guardare avanti. Ma quando capita su Ahch-To, è per parlare con un eroe del passato: Luke Skywalker. […] Penso che lei speri sempre di trovare qualcuno che le dica “tu appartieni a questo luogo, a noi”. Penso che sia convinta che il posto da cui proviene l’aiuterà a definire dove sta andando ora.

Anche Daisy Ridley ha detto qualcosa al riguardo in un’intervista: “Puoi sempre cercare risposte, ma queste non renderanno la tua vita più facile. Non è che una volta scoperti chi sono i tuoi genitori allora tutto torna nella norma, soprattutto in Star Wars. […] Ma scoprire chi sono i suoi genitori potrebbe aiutarla ad andare avanti. Personalmente penso sia molto meno importante di quello che lei crede. […] La cosa bella è che non è tutto in bianco e nero. […] C’è sempre tempo, per i cattivi, per prendere delle decisioni giuste e viceversa.”
Vanity Fair backstage

Novità per Finn e Kylo Ren? John Boyega, interprete di Finn, ha detto qualcosa che ci fa capire che non sapremo molto sul suo passato, in The Last Jedi: “Scopriremo qualcosa sulla famiglia di Finn, ma non verrà esplorato in profondità in Episodio VIII. Scopriremo qualcosa sul suo passato, da dove proviene, e forse come mai ha deciso di scappare dal Primo Ordine.”

Il regista di The Last Jedi ha parlato anche di Kylo Ren: “È decisamente abbattuto. Quella sconfitta, oltre all’assassinio del padre, sono elementi interessanti da esplorare. Come gestirà la morte del padre? Cosa significa per lui? La discesa verso l’oscurità di Ben Solo è un percorso spesso intrapreso da Star Wars, che replica l’adolescenza. Kylo rappresenta la rabbia ribelle che sentiamo tutti da adolescenti. A volte è il sano desiderio di spingersi oltre i propri confini, ma ovviamente lui lo fa in maniera veramente estrema e poco sana. Kylo Ren e Rey sono due facce, luce e ombra.”

Infatti, Daisy Ridley aggiunge: “Rey non capisce Kylo. Quello che lei ha sempre voluto sono i suoi genitori, per quale motivo una persona che ha dei genitori farebbe qualcosa di simile? È impossibile da capire, una follia. Quindi lei è triste per la perdita, ma è anche arrabbiata.

Le novità sui personaggi minori:  Abbiamo saputo qualcosa anche su Maz Kanata ed il “suo” Chewbacca. Per quanto riguarda Maz Kanata, Rian Johnson chiarisce: “Ha un ruolo più piccolo di quello che aveva ne Il Risveglio della Forza, ma è una parte molto divertente e Lupita è fantastica. Sono felice di aver lavorato con lei.”

Ed infine, c’è qualche parola del regista anche riguardo Chewbacca: ” Chewie sta bene. È un duro. Ma ovviamente è stata una perdita immensa per lui, anche se ripeto: è Chewie. È forte. Ha delle forti spalle larghe da Wookie e ora ha una nuova missione: scortare Rey.

Risulta strano che in queste interviste non si sia alluso ai fratelli Skywalker, Luke e Leia, probabilmente perché lo faranno successivamente.

tratto da www.mackerkun.it

Tie Fighter: tale nonno, tale nipote

Sta girando in rete, grazie a MakingStarWars e a un sito di online shopping l’immagine del modellino della Hot Wheels del nuovo caccia stellare che Kylo Ren guiderà in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la somiglianza con il caccia Tie Advance di Darth Vader è palese, ma è presto ancora per gridare allo spoiler! Oltre al caccia stellare guidato da Adam Driver, già siamo a conoscenza di molte nuove astronavi in The Last Jedi, come i mitici A-Wing e gli Starhawks visti nel teaser trailer e al “coattissimo” Mega Destroyer, la nave ammiraglia del Leader Supremo Supreme Snoke, molto più grande del leggendario Executor di Darth Vader!

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Intanto Snack di Star Wars Amino pubblica questo interessante punto di vista, ripostando un paio di immagini di Making Star Wars: “ho qualche ideasu come potrebbe essere la sua TIE. Gli Star Destoryer in TFA avevano alcuni canoni alimentati dai Cristalli Kyber (nd. quelli delle Spade Laser per intenderci!) e credo che anche TIE di Kylo potrebbe avere armi alimentati proprio con i Kyber, …una cosa che dubito molto: non credo davvero che succederà.

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Kylo Ren: The Fallen One

Kylo Ren: The Fallen One è un cortometraggio amatoriale italiano basato sull’universo di Star Wars. Creata dai fan per i fan, questa avventura è ambientata prima degli eventi di The Force Awakens ed esplora il passato di Kylo Ren. Questo fan film di otto minuti è ealizzato dal team della MonsterMovie Italia,  una splendida realtà che nasce nel dicembre del 2015 da un’idea di Matteo Berta, con lo scopo di trovare un rifugio per tutti gli amanti di un genere cinematografico mai circoscritto con precisione dalla critica e dalle teorie sul cinema. Questa casa viene ufficialmente aperta al pubblico il 5 marzo 2016, con lo scopo di ospitare pareri espressi in totale onestà, riguardanti il cinema e molto altro, con un occhio di riguardo ai cari mostri… e aggiungiamo alla “fantascienza” a noi molto cara.

In questo cortometraggio, ambientato prima di Episodio VII, il nipote di Luke Skywalker è diretto verso un piante boscoso che conosciamo molto bene alla ricerca di un reliquia (molto molto molto famigliare) utile per la sua “crescita” verso il lato oscuro… ma, ovviamente, non sarà così facile recuperarla! Scritta e diretta da Matteo Berta e Alessandro Sivieri, questa produzione Monster Movie Italia non è destinata all’uso commerciale ed è stata realizzata solo per divertimento. Questo fan film, realizzato in soli 2 mesi, nasce come omaggio alla saga creata da George Lucas che ha da sempre appassionato i due creativi con l’obiettivo di tentare di fornire a Kylo “Frignetta”Ren un maggiore spessore senza snaturare la caratterizzazione del personaggio. Da citare, nel team di produzione anche Marco Giordano, Francesco Berta e Erron Watts che si sono occupati degli special FX e Francesco Berta, autore della suggestiva colonna sonora!

In questo link troverete l’interessante diario di produzione di questo fan film: monstermovieitalia.com/2016/09/09/kylo-ren-the-fallen-one-diario-di-produzione/

 

Star Event 2016

Nel contesto del “Giugno Pisano”, Sabato 11 e Domenica 12 Giugno 2016,Piazza XX Settembre e le Logge di Banchi a Pisa faranno da scenario a STAR EVENT: la manifestazione per tutti gli appassionati di STAR WARS, che racchiuderà esibizioni dal vivo di musica, danza, combattimenti coreografici, costuming, pittura, videogames, modellismo, LEGO® Star Wars, Scuola Padawan e lo spettacolo sulle note di John Williams quando decine di spade laser illumineranno il ponte di mezzo in uno scontro leggendario. Gli organizzatori vi aspettano con il vostro costume, la vostra lightsaber o semplicemente la vostra passione e assisterete ad un evento senza precedenti.

L’evento è organizzato da EmPisa Star Wars Fan Club, un gruppo di appassionati interessato a tutto quello che riguarda la saga di Star Wars, dal costuming al collezionismo, dai giocattoli ai comics, dalla LEGO® al modellismo statico, ma anche da tante altre sfaccettature meno conosciute.

Per gli appassionati dei colorati mattoncini Lego, da una galassia lontana, lontana, saranno presenti tutti i paesaggi e le navi più famose che hanno popolato l’intera saga di Star Wars. Dal Millennum Falcon, al X Wing, dalla Morte Nera a Tie Fighter, dallo Shuttle Imperiale allo Speeder di Rey, oltre a centinaia di personaggi schierati tra le foreste di Endor e le superfici ghiacciate di Hoth.

Anche per i più piccoli è pronta una “missione stellare”, infatti per difendere la galassia servono anche le loro capacità e i Maestri Jedi sono pronti per iniziare i piccoli ospiti all’uso della Forza. Dopo la vestizione e la consegna della spada laser i Maestri vi mostreranno le tecniche di combattimento e di difesa, prima di cimentarvi nel percorso da superare che vi trasformerà in veri e propri Cavalieri.

Con l’obiettivo di rendere ancor più noto l’evento sui social, sullo scenario dei lungarni di Pisa tutti gli appassionati accenderanno insieme le loro nostre spade laser per dar vita sul “Ponte di Mezzo” ad uno scontro leggendario. Il Flashmob sarà ripreso dalle telecamere e verrà realizzato un videoclip per celebrare questo evento unico!!

Gli Stormtrooper, Darth Maul, Darth Revan, Kylo Ren, Qui Gon Jinn,lla Principessa Padme Amidala, sono solo alcuni dei personaggi che popolano l’universo Star Wars. Durante Star Event potrete incontrare e scattarvi foto con i vostri eroi, assistere a performance live e duelli coreografici sulle note che hanno reso leggendari gli scontri più avvincenti dell’intera saga.

http://www.empisa.it/eventi/star-event-2016

https://www.facebook.com/events/1549805275315769/

Star Wars: Episodio VII – Il Risveglio della Forza

Iniziamo a chiarire che è difficile analizzare “Star Wars – Episodio VII: Il Risveglio della Forza” senza entrare nel merito di alcune cose molto importanti. Cominciamo col chiarire bene che per me è impensabile battere ep IV, V, VI. Non ci riuscirebbero nemmeno Lucas, Spielberg e Salcacchiochi messi assieme. Detto questo… “Il Risveglio della Forza” è un gran bel film che ogni appassionato imparerà ad amare, io per primo. L’ho visto tre volte e ogni volta mi è piaciuto sempre di più, anche se non nascondo che sulle prime mi aveva un po’ deluso. La storia è una sorta di remake di Episodio IV, inutile nascondersi dietro un pelo di Wookie. Ma ha davvero ragione il mio amico Filippo quando dice che non poteva essere altrimenti per azzerare il conto (salato) con un pubblico transgenerazionale. Non può che andar bene una trama parla di un gruppo di ribelli che, grazie alle informazioni contenute in un robottino borbottante, fa saltare in aria il pianeta/base di un impero nazistoide guidato da un leader misterioso che opera attraverso un braccio destro mascherato di nero col vocione da basso profondo: sarebbe lievemente ipocrita dire che è debole e non regge. Ripetitivo? Forse. Geniale? Anche.

Su dove scivola il film, a parere mio, sono i personaggi. Han Solo, Chewbacca, C3PO e Leia son quel che sono e che sempre saranno: rispettati appieno e quindi di grande impatto (non affatto scontato). Nessun cambio insensato, nessuna rilettura non richiesta. Hanno cambiato solo il nome ma è un bene (almeno per me). Un plauso particolare a Harrison Ford che sembra aver smesso il gilet “Solo ieri” per ricalzarlo oggi: il suo personaggio è assolutamente fantastico, esattamente come lo era un tempo. Si cade però sul cattivone… una sorta di Vadermanonposso che davvero annaspa, non convince, scivola e non si rialza… Questo, a parere mio, è il punto veramente debole del film… E mi insegnate che se con Star Wars si cade sul cattivo lo scivolone rischia di essere doloroso. E’ un pennellone nero col casco che smargiassa e rantola sentenze facendo il vocione grosso, che alza la mano emettendo ronzii che manco il mio cellullare riesce a rigettare quando mi avvicino al microonde… poi… si leva la maschera e… E sotto chi c’è? Una sorta di sosia di Paolo Jannacci (ma meno simpatico) fresco di permanente e tinta blu corvina che fa le faccine.

No questo davvero non mi è piaciuto… Terrei tutto, non toccherei una virgola, ma non il Vaderino spadacrociato. Qui sì che ci voleva coraggio e rinunciare a copiare il “dogma”, un qualcosa che nella storia del cinema non si potrà riavere mai più. E non basta l’spediente drammatico di fargli ammettere palesemente di non riuscire ad essere bravo come chi l’ha preceduto per scusarsi del fallimento. Ci si riscatta però con BB8 che, diciamola tutta, è davvero simpatico: sì, dai, lo abbiamo capito tutti che è la reincarnazione pallifera di RD2, ma cacchio se è simpatico. I due nuovi protagonisti, Finn e Rey, sono ancora un po’ acerbi ma promettono molto bene. Il copione di Finn è stato scritto mischiando le pagine scartare nel 1977 da quelli di Luke e Solo e quel che è avanzato è stato usato per mettere insieme la parte di Poe, ma Rey si svela un gran bel personaggio da cui possiamo aspettarci davvero tanto. Prova provata, questa offerta da Rey, che il coraggio paga. Paga meno l’idea della “Yodessa” arancione (Maz Kanata). Paga ancor meno Phasma (bho).

Grandiose, mai telefonate, le battute di richiamo ai vecchi film. I duelli con le spade laser sono scadentini, ma i Jedi non ci sono più e i giovanotti han tanto da imparare. Ma finalmente abbiamo capito che la spada si accende con un pulsante. Gli Storm fanno quel che devono fare: si fanno prendere in giro, sparano a caso e saltano in aria sempre allo stesso modo. E questo è un bene! La trilogia prequel (I, II, III), per me, si allontana sempre di più. Lo ammetto: riferimenti a Obi Wan e Yoda mi son mancati un po’. Il casco bruciato di Vader è da pelle d’oca. Voto? 8 1/2. Se però anche Episodio 8 parla di una base imperiale che viene distrutta dai caccia ribelli, mi arrabbio sul serio. Come? Era anche la trama de “Il Ritorno dello Jedi”? O cacchio, è vero. La polenta è buona tre volte: fresca, fritta e poi fredda con lo zucchero. Slurp.

Di Enrico Ercole

Star Wars: Il Risveglio della Forza ha visto l’atteso ritorno delle star degli Star Wars originali, Harrison Ford, Carrie Fisher e Mark Hamill, insieme a Anthony Daniels, l’unico attore ad aver recitato in tutti e sette i film di Star Wars, e Peter Mayhew. Il cast è arricchito dall’esordiente Daisy Ridley, che ha ottenuto il ruolo della protagonista Rey trionfando su una spietata concorrenza; John Boyega (Attack the Block – Invasione Aliena, Imperial Dreams), vincitore del BAFTA Rising Star Award, nel ruolo del riluttante assaltatore Finn; il candidato all’Emmy® Adam Driver (Lincoln, Girls) nei panni del malvagio Kylo Ren, e il vincitore del Golden Globe® Oscar Isaac (A Proposito di Davis, The Bourne Legacy) in quelli di Poe Dameron, pilota della Resistenza.
Star Wars: Il Risveglio della Forza è diretto J.J. Abrams e scritto da Lawrence Kasdan & J.J. Abrams e da Michael Arndt. Kathleen Kennedy, presidentessa della Lucasfilm candidata a otto Oscar®, e J.J. Abrams sono i produttori esecutivi insieme a Bryan Burk, collaboratore abituale del regista.
Dopo essere entrato nella leggenda con le iconiche colonne sonore dei sei capitoli precedenti della saga di Star Wars, l’acclamato compositore John Williams è tornato per comporre le musiche di Star Wars:Il Risveglio della Forza, ottenendo la sua cinquantesima nomination all’Oscar.
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