The Last Jedi vs L’Impero Colpisce Ancora?

Rian Johnson, regista del prossimo episodio di Star Wars, parla della possibile presenza di somiglianze tra due film. Parliamo del nuovo Star Wars VIII: The Last Jedi e di Star Wars Episodio V: L’Impero Colpisce Ancora. In un’intervista a Entertainment Weekly, Rian Johnson ha dichiarato: “Ho provato a ignorare quell’aspetto e a far prendere alla storia la forma giusta. Rey si trova su un pianeta remoto con un maestro Jedi e la Resistenza è messa alle corde; le due storie si intersecano. È naturale che si trovino dei paralleli nella struttura. Ci sono però nuovi personaggi, che affrontano nuovi eventi ed è questo che alla fine dei conti definisce il film. Penso che il film sarà unico nel suo genere”. Johnson sembra dunque ignorare i rischi che corre con il nuovo capitolo di Star Wars. Ricordiamo infatti l’accanimento dei fan verso J.J. Abrams dopo l’uscita de Il Risveglio della Forza, ritenuto una copia esageratamente forzata di Una Nuova Speranza.

The Last Jedi uscirà il 13 dicembre nelle sale italiane e due giorni dopo in quelle americane. Potremo dunque godere nuovamente di un’anteprima mondiale, come successo per Il Risveglio della Forza. Nel cast troviamo Daisy RidleyMark HamillJohn BoyegaCarrie Fisher e gli altri attori già incontrati in Star Wars: Il Risveglio della Forza. Al cast si aggiungono Benicio del ToroLaura Dern e soprattutto Kelly Marie Tran. L’attrice californiana avrà un ruolo di spicco nel nuovo film. Noi siamo fiduciosi verso Johnson e il suo lavoro; il regista ha infatti dimostrato più volte di sapere a cosa va incontro, con la direzione di un simile film. Non solo: ha anche mostrato ai fan di saper essere all’altezza di una mole di lavoro così grandeVoi cosa ne pensate?

 

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I Diari della Principessa di Carrie Fisher

I Diari della Principessa: Io, Leia e la Nostra Vita Assieme è un nuovo libro dedicato alla principessa Leia Organa. Si tratta di un’autobiografia di Carrie Fisher, l’interprete della principessa Leia Organa scomparsa nel dicembre 2016.  Se vivono nella nostra galassia, tutti sanno chi è la principessa Leia di Star Wars, e quindi, inevitabilmente, conoscono l’attrice che l’ha interpretata: Carrie Fisher. Ma qual è la vera storia di una ragazza di diciassette anni, figlia d’arte, improvvisamente proiettata verso la fama mondiale grazie a uno dei film di maggiore successo di tutti i tempi?

Questo memoir, ricco di foto d’epoca e delle pagine originali del diario di Carrie, descrive la sua parabola da ingenua, problematica, insicura ragazza, affamata di felicità ma tormentata, ai primi passi come attrice, fino alla relazione avuta in segreto con Harrison Ford, suo compagno nel film e allora sposato. Ma è anche una profonda riflessione sulle conseguenze della fama e sulla difficoltà di dover convivere per tutta la vita con un personaggio ingombrante, raccontata da una donna intelligente e spiritosa, capace di commuovere, far ridere e rivelare i propri demoni senza perdere dignità e senza mai scadere nel gossip. Un libro che piacerà agli innumerevoli fan della saga, a caccia di curiosità sui diversi dietro le quinte, ma che è destinato a conquistare un pubblico molto più ampio.

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Lo Star Wars Force Link

Star Wars Force Link è il bracciale per interagire con le action figure di The Last Jedi.  L’account Instagram Star Wars Rogue 507 mostra nuove foto delle action figure di The Last Jedi in arrivo nei prossimi mesi. Focalizziamo la nostra attenzione sulla dicitura Force Link, cercando di capire di cosa si tratta. Dalle foto diffuse notiamo che ogni action figure presenta la stessa dicitura. In particolare, una delle foto ritrae la parte posteriore della confezione di Kylo Ren. Dalla foto possiamo leggere “Wear Force Link to activate sounds“. Si tratta dunque di un bracciale che – probabilmente tramite tecnologia NFC – permetterà agli acquirenti di interagire con le action figure. Avvicinando i due prodotti, infatti, potremo sentire suoni e frasi tratte dal film Star Wars VIII – The Last Jedi. Il vero dilemma sarà: aprirete o no le confezioni per sfruttare il Force Link?

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Disney Legends: Stan Lee, Carrie Fisher e Mark Hamill

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La D23 Expo oltre alle tante news ci ha offerto uno dei momenti più emozionanti con la cerimonia di apertura Disney Legends di venerdì, che ha visto insignire alcune celebrità del premio più importante della Casa di Topolino, per mano dell’amministratore delegato Bob Iger. Hanno ricevuto l’onorificenza Stan Lee, Mark Hamill, Carrie Fisher, Clyde Geronimi, Whoopi Goldberg, Manuel Gonzales, Wayne Jackson, Jack Kirby, Garry Marshall, Julie Taymor e Oprah Winfrey.

Uno dei momenti più toccanti è legato a Stan Lee, il novantaquattrenne, da poco vedovo dopo quasi 70 anni di matrimonio, che rappresenta da sempre un simbolo nonostante il suo essere se stesso. Il creatore della Marvel ha parlato del suo  rapporto con Disney e ha ricordato il suo storico “socio” Jack Kirky, anche lui premiato.

Tra i premiati anche l’animatore Clyde Geronimi, il fumettista Manuel Gonzales, l’imagineer Wayne Jackson, l’attrice Whoopi Goldberg (che ora è LEGOT) e ovviamente Carrie Fisher, anche questo uno dei momenti più commoventi dell’evento, così ricordata da Iger: “Carrie ha avuto un ruolo iconico nel mondo di Star Wars e avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori. Mancano a tutti noi il suo talento, la sua amicizia e il suo umorismo. A dicembre uscirà il suo ultimo film, Gli Ultimi Jedi, nel quale ci ha donato una interpretazione originale e indimenticabile. Siamo fierissimi di poterla definire una Disney Legend”. E’ stato insignito dell’onorificenza anche Mark Hamill, che secondo Iger in “Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha regalato “la sua migliore interpretazione di Luke Skywalker, mi darete ragione tra pochi mesi”. Il premio conclusivo  è toccato a Julie Taymor.

 

Le stelle si amano per sempre!

Che storia dolce, per quanto questa è la seconda notizia che riguarda la scomparsa di una stella del cinema in pochi giorni, questa notizia ci riempe il cuore d’amore! A pochissimi giorni dalla morte della Principessa Carrie Fisher, sua madre,  Debbie Reynolds, è venuta a mancare, stroncata da un ictus, per raggiungere la figlia in quella “galassia lontana lontana” dove ella riposerà per sempre!”

Il grande pubblico ha conosciuto Debbie Reynolds per la sua interpretazione nel celeberrimo musical «Singin’ in the rain» (Cantando sotto la pioggia), l’attrice, nata il primo aprile 1932 a El Paso ha rappresentato forse una delle ultime, vere, artiste complete: attrice, cantante e ballerina, esordì adolescente al cinema con «Vorrei sposare» anche se il suo successo, a soli 19 anni (proprio come la figlia nel primo film di Star Wars) arrivò proprio accanto a Gene Kelly e Donald O’Connor nel 1952.

L’attrice ha avuto una vita piena e travagliata, soprattutto dal punto di vista personalesposata dal 1955 al 1959 con il cantante Eddie Fisher, padre di Carrie e Todd, fu lasciata dal marito che si risposò proprio con la migliore amica della Reynolds, l’attrice Elizabeth Taylor.

Tributo a Carrie Fisher. Addio principessa!

Lo scorso 23 Dicembre, l’attrice Carrie Fisher, la tanto amata Principessa Leia della mitologia di Star Wars aveva avuto un infarto mentre era in volo da Londra a Los Angeles. Oggi, come riportato in primis dai siti People e Tmz e successivamente ripreso dalla stampa mondiale, lei, la Principessa per antonomasia, ci ha lasciato. Il triste annuncio è stato dato dalla famiglia attraverso un portavoce:

“È con profonda tristezza che Billie Lourd (la figlia ndr) conferma che la sua amata madre Carrie Fisher è deceduta alle 8:55 di questa mattina”, è scritto nel comunicato ufficiale del decesso. “È stata amata dal mondo e ci mancherà profondamente. Tutta la nostra famiglia – ha affermato la figlia – vi ringrazia per i vostri pensieri e preghiere”.

Carrie Fisher, figlia dell’attrice Debbie Reynolds, la protagonista di Cantando sotto la pioggia, è diventata leggenda a soli 19 anni quel leggendario 25 Maggio 1977, quando per la prima volta comparse sul grande schermo quella scritta “tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…”. La sua carriera era iniziata già da adolescente in nel musical di Broadway Irene, poi, al cinema, in Shampoo, nel 1975, di Hal Hashby, con Warren Beatty e Julie Christie.

La Principessa Leia, con le sue crocche e il suo fascino da donna combattiva è una vera e propria icona Pop che supera di molto la conoscenza dei soli fan della saga di George Lucas. Un personaggio leggendario che abbiamo avuto occasione di rivedere nel 2015 nel settimo capitolo del franchise per antonomasia The Force Awakens di J.J. Abrams e nel prossimo Episodio VIII in uscita a dicembre 2017. Una principessa con il suo, inconsueto principe azzurro, il mitico Han Solo, interpretato da un giovanissimo Harrison Ford con cui, a quanto pare, ebbe un flirt sul set. Nella sua biografia “The Princess Diarist” Carrie ha infatti dichiarato “Sono passati 40 anni, durante i quali non ho detto niente a nessuno. Ma questo non significa che non sia affezionata a quei ricordi … durante la settimana eravamo Han e Leia, durante il weekend Carrie e Harrison, tutto qua. Non ho intenzione di metterlo in imbarazzo, d’altronde lo rispetto profondamente. Ma ritengo di aver aspettato abbastanza”. L’ultima apparizione in Star Wars, in computer grafica, è arrivata, a sorpresa, nel finale dello spin-off Rogue One, al cinema proprio in questi giorni!  

Dopo Star Wars, per il decennio successivo, non mancarono le occassioni di vederla sul grande schermo, pur rimanendo ormai imprigionata in quel ruolo che le diede la leggenda ma che non le permise mai di sbocciare come attrice completa. Carrie apparse in una piccola ma leggendaria parte in The Blues Brothers (1980); poi in Hannah e le sue sorelle (1986), dove interpreta la cuoca April; poi ancora in Harry ti presento Sally (1989) dove interpreta la migliore amica della protagonista (Meg Ryan). Le altre decine di parti che arriveranno fino ai giorni nostri, senza offesa, sono piccole piccole. F

Come ci ricorda Wikipedia, nei tardi anni settanta, la Fisher cadde presto nell’abuso di droga.  Il problema divenne di una tale importanza che fu quasi licenziata in tronco proprio durante le riprese di The Blues Brothers poiché l’abuso di droghe e alcol l’aveva resa incapace di riuscire a portare a termine una singola scena. Preso punto della situazione, decise di curarsi e si iscrisse alla Narcotics Anonymous e all’Alcolisti Anonimi. Nel 1983 sposò il cantautore Paul Simon, ma il loro matrimonio durò solo un anno; in seguito i due ripresero la loro relazione, ma nel 1991 si lasciarono definitivamente. Nel 1991 iniziò una relazione con l’agente Bryan Lourd, da cui ebbe una figlia, Billie Lourd, nata nel 1992. La loro relazione terminò nel 1994, quando lui la abbandonò per un uomo, scoprendosi omosessuale.Le fu diagnosticato il disturbo bipolare dell’umore all’età di 24 anni, ma non fu in grado di accettare la diagnosi fino a quando, all’età di 28 anni finì in overdose. Accettò definitivamente la malattia nel 1987 dopo un esaurimento nervoso. Nel 2009 portò in scena Whishful Drinking, spettacolo teatrale in cui, con stile a metà tra il cabaret e la confessione, ripercorse gli anni della propria vita, parlando delle proprie vicende familiari, del suo disturbo bipolare e del difficile rapporto con il personaggio della Principessa Leila. Nel 2013 fu nominata membro della Giuria del Festival di Venezia 2013, presieduta da Bernardo Bertolucci.

Carrie Fisher, nei suoi alti e bassi ha rappresentato un vero prodotto dell’industria cinematografica americana: benedetta e crocefissa dalle conseguenze della sua stessa leggenda, e si congeda dai Fan proprio nel finale di questo funesto 2016. Grazie di tutto Principessa, sarai per sempre nei nostri cuori.

La galassia femminile di J.J. Abrams

Mancano ormai pochissimi giorni all’arrivo del film evento dell’anno: il 16 dicembre sarà nelle sale italiane Star Wars: Il Risveglio della Forza. Diretto da J.J. Abrams, il nuovo episodio della saga galattica vanta un grande cast, in cui spicca una straordinaria presenza femminile. Al fianco della principessa Leia, la celebre eroina interpretata da Carrie Fisher, ci saranno Gwendoline Christie (Il Trono di Spade), il premio Oscar® Lupita Nyong’o (12 Anni Schiavo) e Daisy Ridley che interpreta la giovane Rey, protagonista del nuovo trailer del film.

Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, ha dichiarato “In questo nuovo episodio ritroveremo i personaggi chiave della saga, al fianco di nuovi carismatici protagonisti. Sono convinto che la straordinaria presenza femminile che popola il nuovo universo di Star Wars darà maggiore forza a questa avventura galattica, tanto attesa da un pubblico di tutte le età. Star Wars: Il Risveglio della Forza non richiede assolutamente di aver visto e conosciuto le sei produzioni precedenti per essere apprezzato”. Nel cast del film Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Max Von Sydow. Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Bryan Burk sono i produttori mentre Tommy Harper e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è di J.J. Abrams & Lawrence Kasdan e Michael Arndt.
Star Wars: Il Risveglio della Forza ha venduto in una sola settimana oltre 50.000 biglietti in tutta Italia. Le prevendite sono ancora aperte sul sito http://www.ilrisvegliodellaforza.it.

Star Wars: The Force Awakens video Backstage

La grande notte per gli appassionati di Star Wars: il Comi-Con di San Diego è stato invaso, nella notte tra venerdì e sabato, da tante emozionanti news! Tutti noi eravamo già a conoscenza, grazie alla segnalazione di Entertainment Weekly, che non ci sarebbe stato nessun nuovo teaser di “Star Wars: The Force Awakens“, ma che sarebbe stato proiettato un importante video backstage: in caso l’abbiate perso, ecco uno sguardo esclusivo al dietro le quinte davvero entusiasmante!

La Lucasfilm e Disney hanno realizzato sette diversi panel per presentare l’attesissimo settimo episodio della saga stellare: primi a salire sul palco del Padiglione H è stato il team creativo/produttivo (J.J. Abrams, Kathleen Kennedy e Lawrence Kasdan) e a seguire tutti i nuovi, giovanissimi, protagonisti (John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Gwendoline Christie e Domhnall Gleeson). A concludere il momento, in un climax emotivo per il pubblico, sono saliti dal palco, accolti da una folla in delirio, le tre leggende della trilogia originale (Mark Hamill, Carrie Fisher e Harrison Ford). Tutti hanno raccontato i loro sentimenti e il loro entusiasmo nei confronti  di “Star Wars: The Force Awakens” e di come è meraviglioso lavorare per questo progetto che riscriverà il Cinema contemporaneo.

J.J. Abrams ha raccontato che la Disney non gli ha fatto nessuna pressione “temporale” per realizzare “Star Wars: The Force Awakens” anzi gli ha dato ampio margine di manovra sia come creatività che come utilizzo di tecnologie: lo stesso regista ha dichiarato: “Non basta essere un fan di Star Wars, bisogna anche voler giocare con il mito e volerlo raccontare di nuovo”. Abramas ha ricordato un anedotto che aveva già più volte dichiarato: “A 13 anni chiesi a mia madre di farmi un costume da Jedi per Halloween”. Il panel è proseguito fornendo ai fan ulteriori informazioni: per “Star Wars: The Force Awakens” è stata, fortunatamente, usata pochissima CGI, ritornando ai classici effetti speciali “tradizionali”, al lavoro degli scenografi (tutti set, sono reali!) e al sapiente impegno di make up artist e prop maker. Un breve accenno anche alla Star Wars Anthology: le riprese di Rogue One inizieranno a fine luglio 2015.  Dopo il panel tecnico è arrivato il momento più atteso dai Fan. il meraviglio video backstage!

Finito il meraviglioso momento del video footage sono dunque saliti sul palco del padiglione H, le giovani promesse di “Star Wars: The Force Awakens“. Daisy Ridley è emozionata e il suo intervento risulta commosso e dolce: sottolinea il bel clima sul set: “Lavorare con miti come Ford, Hamill e Fisher è stato favoloso. Ci hanno accolto meravigliosamente”. John Boyega ha puntato sulla simpatia e il sarcasmo: “voglio ringraziare pubblicamente J.J. Abrams per avermi fatto girare nel deserto con un’armatura da soldato imperiale”. Infine Gwendoline Christie si dice onorata di aver interpretato il primo Stormtrooper donna.

Infine, come abbiamo detto, quando hanno fatto il loro ingresso i tre leggendari protagonisti della trilogia originale, il pubblico è impazzito: in particolare, c’è stata una standing ovation  per Harrison Ford, che, commosso, ha dichiarato: “Non pensavo che avrei mai fatto un altro film di Star Wars». Carrie Fisher ha invece qualche mostrato qualche rimpianto: «Volevo fare qualcosa di più femminile in questo film, tipo andare a fare shopping in qualche pianeta strano…”. Il momento più bello (il più fotografato e il più virale” è stato il bacio tra Han/Harrison e Leia/Carrie sotto gli occhi, un po’ gelosi, del gemello Luke/Mark.

Il video del backstage è qualcosa di meraviglioso, epico: ha lasciato i fan di mezzo mondo con le lacrime agli occhi (e quelli dell’altra metà del mondo con la pelle d’oca!). La nuova pellicola di Star Wars, come già Lucas ci ha abituato, riscriverà da zero il modo di fare Cinema, un ritorno alle origini, rispetto all’abuso del digitale, che ci farà nuovamente tornare in “una galassia lontana lontana”.

 

Leia Organa Solo (Skywalker)

Figlia di Anakin Skywalker e Padme Naberrie, fu portata via, subito dopo la nascita sul pianeta di Polis Massa nel 19 BBY, da Obi Wan Kenobi, per proteggerla dal padre passato al lato Oscuro. Crebbe come figlia adottiva del vicerè di Alderaan, Bail Organa, protetta dalle cure amorevole di Winter Celchu; appassionandosi alla politica, come erede al trono di Alderaan, Leila è parte dell’Alto Consiglio di Alderaan e membro del Senato Galattico/Imperiale.  

Nel suo periodo nel senato, la principessa divenne grande amica del senatore Pooja Naberrie di Naboo, suo cugino biologico. Essendosi resa conto della grande corruzione all’interno dell’Impero, ben presto, nonostante la sua carica, iniziò ad aiutare segretamente la Ribellione, fino a fornire i piani della Morte Nera, una stazione imperiale capace di distruggere un intero sistema.

Ma durante il viaggio la sua corvetta correliana fu abbordata dallo Star Destroyer di Darth Vader che la sottopose a tremende torture per conoscere l’ubicazione della base ribelle. Venne portata nella nuova stazione imperiale dove il Grand Moff Tarkin ordinò la distruzione del suo pianeta. Successivamente venne liberata da Luke Skywalker e da Han Solo, del quale finì con l’innamorarsi nella rocambolesca fuga sul Millenium Falcon, dopo la disfatta di Hoth. Durante la preparazione della battaglia di Endor, partecipò alla spedizione sulla luna boscosa. Qui svolse un ruolo fondamentale nella collaborazione tra l’Alleanza e gli Ewoks, razza nativa di quel mondo, e venne a conoscenza della sua vera identità. Luke le confidò di essere il figlio di Vader e che lei era sua sorella gemella, dalla quale era stato separato alla nascita nel tentativo di nascondere entrambi al padre e all’Imperatore.

Come raccontato nel romanzo La Tregua di Bakura, subito dopo la Battaglia di Endor, l’Alleanza Ribelle ricevette un messaggero droide da Bakura, sotto invasione dagli Ssi-ruuk. Dal momento che Bakura possiede armi potenti, che nonostante la distanza potrebbero produrre danni, l’Alleanza decide di mandare una task force per aiutare i Bakurani. Sia Leila che Luke vengono assegnati allo squadrone per le qualità diplomatiche e la capacità nelle arti marziali. Le restanti forze dell’Impero raccolte a Bakura si alleano coi Ribelli subito dopo la vittoria Endor firmando una tregua. È durante questo periodo che lo spirito di Anakin Skywalker appare a Leila implorando il perdono, cosa che la principessa non è ancora in grado di offrire.

La principessa è socio fondatore della Nuova Repubblica, fondata formalmente nel 5 ABY. Succede a Mon Mothma nel ruolo di cancelliere, e successivamente ricopre altre cariche, come Capo della Difesa ed altri ruoli diplomatici. Nonostante la maggior parte della sua vita sia dedicata a compiti di stato, si applica agli studi delle arti Jedi, con Luke nel ruolo di maestro. In particolare, si esercita con una spada laser blu che ha costruito da sola, prima di riceverne da Luke una rossa (non di costruzione Sith) per completare l’arma che aveva fabbricato. Dopo la disastrosa corte subita dal Principe Isolder, sposa Ian nell’8 ABY. Come descritto in Un Amore per la Principessa, Ian rapisce Leila e la porta sul pianeta Dathomir vinto in una partita di sabacc. Qui incontrano le Streghe di Dathomir, i cui tentativi di fuga portano alla morte del Signore della guerra Zsin e del suo regno, rivale allo stesso tempo dell’Impero e della Nuova Repubblica. All’inizio, Leila non vuole avere figli, temendo che vengano assorbiti dal lato oscuro come successe per il padre. Durante una missione su Tatooine per recuperare il Killik Twilight e la chiave di Comcast nascosta in esso, Leila trova il diario della nonna Shmi Skywalker e, con l’aiuto di Kitster e Wald, amici d’infanzia del padre, scopre che il padre non era il mostro che aveva conosciuto, ed accetta di perdonarlo. L’anno successivo, il Grande Ammiraglio Thrawn, che si è alleato con Jorus C’baoth, ordina ai commando Noghri di rapire Leila, in attesa di un bambino. C’Baoth vuole portare Leila e Luke sul lato oscuro, trascinando con loro i due gemelli ancora non nati, dopo aver saputo della loro potenza. Per evitare la cattura, lei si nasconde sul pianeta Kashyyyk, ma viene rintracciata. Imparerà che Fener una volta atterrò sul pianeta natale dei Noghri, Honoghr e li convinse a servire l’Impero promettendo loro di salvare il pianeta dal disastro ecologico subito durante la Guerra dei Cloni. Per questo sono leali a Fener. Leila riesce ad utilizzare il suo legame biologico col padre per persuadere l’assassino Noghri a viaggiare con lei fino a Honoghr e constatare la fine dell’Impero. Mostra ad una rappresentanza di Noghri che i droidi mandati dall’Impero stanno n realtà avvelenando la terra e rallentando la ricostruzione. Smettono di servire l’Impero dopo che uno di loro, Rukh, uccide Thrawn durante la Battaglia di Bilbringi e si allea con la Nuova Repubblica. Per i suoi sforzi, Leila è conosciuta come “Lady Vader” tra i Noghri, e la sua famiglia è vista con rispetto nella loro società. Durante la crisi di Thrawn, Leila dà alla luce i due gemelli Jaina e Jacen su Coruscant durante l’assedio a Thrawn (ricordiamo che i tre figli di Han Solo e di Leia sono ora considerati “legend” nella timeline ufficiale di Star Wars).

Durante gli eventi di Il Lato Oscuro della Forza, la Nuova Repubblica soffre problemi seri, perdendo molti dei suoi mondi, così come Luke Skywalker, passato al lato oscuro. Dopo la cattura del fratello su Coruscant, susseguente al trasporto su Byss, e la corruzione dell’Impero clonato, una Leila incinta con il marito, Ian Solo, raggiungono la nuova fortezza dell’Imperatore su Byss dove si dovrà confrontare con la reincarnazione dell’Imperatore. All’inizio Leila fallisce nel suo tentativo di strappare Luke al lato oscuro, ma riesce a rubare un Holocron Jedi dalle camere dell’Imperatore. Leila sale a bordo del Super Star Destroyer dell’Imperatore durante il suo attacco alla luna Pinnacle di Da Soocha. Si appella alla bontà che sta dentro a Luke, redimendolo, ed attacca Palpatine con il Lato Chiaro della Forza, tagliandolo fuori dal lato oscuro e dal controllo delle forze titaniche che comandava a piacimento, con l’intenzione di distruggere definitivamente la flotta dell’Alleanza Ribelle. Sia l'”Eclipse I” che Palpatine vengono distrutti.  Durante l’Operazione Mano Oscura, l’Alleanza Ribelle continua a fuggire. Al terzo figlio di Leila, nato nel 10 ABY nella base spaziale Ribelle in orbita intorno a Nespis VIII, viene dato il nome di Anakin in onore del riscatto del padre. Insieme ad uno Jedi di nome Jen sfida il successore di Palpatine, un assassino Jedi Oscuro. Anche questa tregua si dimostra breve, visto che Palpatine rinasce come clone, anche se gravemente rovinato dal sabotaggio di Carnor Jax e di uno dei Mano dell’Imperatore. Leila viene obbligata a scappare su Onderon per nascondere Anakin da Palpatine, che vorrebbe trasferire la sua anima nel bambino. L’Imperatore alla fine la trova, ma Ian gli spara alle spalle mentre si impossessa del giovane Solo. Il sacrificio di un Empatojayos Brand moribondo li salva dallo spirito di Palpatine e distrugge il tiranno una volta per tutte. Come capo di Stato, Leila guida la Nuova Repubblica attraverso una quantità di crisi provocate dai signori della guerra post-Imperiali. Man mano che la loro minaccia diminuisce e che la Nuova Repubblica cresce, deve anche impegnarsi per dirimere conflitti politici interni durante le elezioni. Due schieramenti si scontrano durante la Crisi della Flotta Nera nel 16 ABY, in cui Leila invoca l’Articolo Cinque della Carta Comune per prevenire un attacco alla sua carica e la successiva dichiarazione di guerra agli Yevetha. Le crepe nella sua grande popolarità iniziano a manifestarsi in questo periodo, crepe che accelerano l’ascensione politica del furbo politico Bothan, Borsk Fey’lya.

Nel settimo capitolo cinematografico della saga, “Il Risveglio delle Forza” abbiamo scoperto che la Princpessa Leia, ora Generale, ha avuto un figlio insieme a Han, Ben Solo, che viene addestrato da Luke prima di passare al Lato Oscuro e assumere il nome di HKylo Ren, divenendo il malvagio apprendista del Leader Supremo Snoke, il capo del Primo Ordine (rinato dalle ceneri dell’Impero). All’incirca trent’anni dopo la battaglia di Endor, Leila, con il grado di generale, comanda le forze della Resistenza su D’Qar e cerca di rintracciare il fratello Luke, in esilio da anni in un luogo sconosciuto. Dopo essersi riunita al marito Han dopo molti anni di separazione, lo supplica di riportare il figlio a casa e al Lato Chiaro. Dopo la morte di suo marito a causa del figlio, Leila avverte attraverso la Forza il terribile accaduto.

Il ruolo della Principessa Leia Organa fu interpretato da Carrie Fisher in tutti e tre i film della trilogia. Carrie Fisher è nata il 21 ottobre del 1956 a Beverly Hills, Los Angeles (USA) e, purtroppo, scomparsa  lo scorso 27 Dicembre 20187. Carrie Fisher, figlia dell’attrice Debbie Reynolds, la protagonista di Cantando sotto la pioggia, è diventata leggenda a soli 19 anni quel leggendario 25 Maggio 1977, quando per la prima volta comparse sul grande schermo quella scritta “tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…”. La sua carriera era iniziata già da adolescente in nel musical di Broadway Irene, poi, al cinema, in Shampoo, nel 1975, di Hal Hashby, con Warren Beatty e Julie Christie. Successivamente alla Trilogia ha partecipato a diversi film – alcuni dei quali di grande successo – interpretando ruoli secondari, tra i quali ricordiamo: Blues Brothers (The Blues Brothers) 1980; Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally) 1990; Scappatella con il morto (Sibling Rivalry) 1990; Bolle di sapone (Soapdish) 1991; Austin Powers (Austin Powers: International Man Of Mystery) 1997; Screamer 3 2000. Carrie Fisher, nei suoi alti e bassi ha rappresentato un vero prodotto dell’industria cinematografica americana: benedetta e crocefissa dalle conseguenze della sua stessa leggenda, e si congeda dai Fan proprio nel finale di un 2016 particolarmente funesto per gli attori di Hollywood.

Il personaggio della Principessa Leia subì notevoli modifiche di grandezza e importanza attraverso le varie stesure del soggetto. Nel primo abbozzo è una ragazzina di 14 anni dalla soffice bellezza (“soft beauty”: così viene definita) e dalla volontà di ferro, figlia dei regnanti di Aquilae (Rayos e Breha), che, in seguito alla sconfitta del suo pianeta da parte dell’Impero, viene affidata alle cure del generale Luke Skywalker e di Annikin Starkiller. Pur mostrando d’essere una ragazza difficile, fa ben presto innamorare di sé il giovane Annikin. In questa versione della storia Leia, dopo la sconfitta degli imperiali, diventa regina. In una delle stesure successive il personaggio scompare completamente, per poi assumere il ruolo a noi familiare. Inizialmente però, nella prima versione della sceneggiatura di GUERRE STELLARI, il suo personaggio passa molto del suo tempo sullo schermo priva di sensi, a causa delle torture di Vader, e viene trasportata dal Wookiee Chewbacca. Prima di iniziare le riprese Lucas ordinò alla troupe di sviluppare per lei un look molto originale. Venne preparata un’acconciatura ispirata a quella portata da molte native americane tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.

Nella versione italiana la Principessa viene chiamata Leila. Nel 1977 Mario Maldesi, direttore del doppiaggio di Guerre stellari, decise di modificare i nomi di alcuni personaggi del film, una scelta comune nelle opere di genere fantasy: il nome della Principessa “Leia” divenne così Leila. Tale nome è stato usato nelle principali opere in cui è apparso il personaggio (nei film e nelle serie televisive ma anche in alcuni romanzi, fumetti e videogiochi), fino all’uscita del film Star Wars: Il risveglio della Forza quando è stato ripristinato il nome originale che è stato usato anche nelle opere pubblicate in seguito.

Star Wars: Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi

Il ritorno dello Jedi (Return of the Jedi), dal 2004 rinominato Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi (Star Wars: Episode VI – Return of the Jedi), è un film del 1983 diretto da Richard Marquand. Si tratta del sesto film, in ordine cronologico (terzo in ordine di produzione), della saga fantascientifica di Guerre stellari, ideata e scritta da George Lucas. È il terzo e ultimo della Trilogia originale (episodi IV, V e VI), alla quale è seguita la Trilogia Prequel (episodi I, II e III) e la Trilogia Sequel (episodi VII, VIII e IX). Vede come protagonisti Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Ian McDiarmid, David Prowse, Sebastian Shaw, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew. Il film è uscito nelle sale il 25 maggio 1983, a sei anni dal giorno dell’uscita del primo film, ricevendo recensioni per lo più positive. La pellicola ha incassato tra i 475 e i 572 milioni di dollari in tutto il mondo.

Dopo molte peripezie (narrate dal libro Shadow of the Empire di Steve Perry), la scena si apre nel desertico mondo natale di Luke, Tatooine , dove Han è tenuto prigioniero da Jabba the Hutt. Nel palazzo di Jabba arriva un nuovo cacciatore di taglie che porta con se Chewbacca per riscuotere la taglia sulla sua testa. Ma per Jabba non è difficile scoprire che questo nuovo cacciatore è in realtà Leia travestita che viene scoperta la notte stessa mentre cerca di liberare il suo amato Han, diventando una cortigiana dell’Hutt.Luke Skywalker, ormai Jedi, manda i suoi droidi come regalo a Jabba, per riscattare Han, ma il grosso boss non accetta questo scambio, facendo però diventare i due droidi suoi servi (in una comicissima scena). Luke in persona si reca da Jabba intimandogli di ridargli i suoi amici, ma dopo un epico scontro con un Rancor, viene fatto prigioniero e messo a morte con Han e Chewie nel deserto. Durante l’esecuzione però il jedi mostra tutte le sue abilità, e con Han, scongelato ma cieco, riesce a trarre in salvo tutti i compagni e a distruggere Jabba (strangolato da Leia, vestita molto succinta, nella nave da crociere del vermone). GLi amici così ritrovati, tranne Luke, partono per la nave madre ribelle. Luke invece si reca dal suomentore Yoda, morente. Il vecchio jedi spiega a Luke la storia della sua famiglia, che in realtà Darth Vader è suo padre, Anakin Skywalker, e che il giovane hja anche una sorella gemela, anche lei potenzialmente una Jedi. Per Luke è facile scoprire che questa sorella non è che Leia, ma si tiene il segreto per sè. Intanto Yoda, in una scena commovente ed epica, muore e prima di scomparire promuove il giovane Luke Skywalker CAVALIERE JEDI, ultimo di una stirpe millenaria. Arrivati sull’incrociatore ribelle, i nostri eroi scoprono che l’impero sta costruendo una nuova Morte Nera, vicino al pianeta boscoso di Endor e decidono di partire per il pianeta a scopo di disinserire lo scudo protettivo della stazione imperiale e permettere alle navi ribelli di distruggere la seconda Morte Nera..  Intanto sulla stazione imperiale arriva il malvagio imperatore Palpatine in persona, per testare la capacità distruttiva del satellite. Nel confronto verbale che ha con il suo allievo Dath Vader scopre che questi è ancora convito di trarre a se il figlio.  La squadra di Luke, Han e Leia arriva sul pianeta ma ben presto si divide perdendosi di vista. Vader sente il potere del figlio e si reca sul pianeta boscoso per catturarlo. Prima Leia, e poi gli altri, sconfortati dall’impossibilità di distruggere da soli il generatore dello scudo dell MORTE NERA, fanno amicizia col popolo degli Ewoks, teneri orsetti ma abili guerrieri.  Luke, nel villaggio degli Ewoks rivela il suo retaggio a Leia, che non sembra affatto stupefatta. Luke decide allora di confrontarsi di nuovo col padre recandosi da lui. Vader accoglie il figlio e lo porta davanti all’imperatore Palpatine. Arriva la flotta ribelle, comandata da Lando, ma trovando lo scudo ancora alzato sta avendo una rovinosa sconfitta. Ma sul pianeta i Han e Leia con l’aiuto dei simpatici orsetti riesce ad entrare nell’avamposto imperiale e a disattivare la scudo, anche se è troppo tardi.L’Imperatore cerca di trarre al lato oscuro della Forza il giovane Luke, che preso dall’ira sfida suo padre e lo sconfigge tagliandogli a sua volta una mano. Nello spazio il Millenium Falcon di Lando riesce comunque ad entrare dentro uno squarcio della Morte Nera per provare un attacco disperato all’interno della stazione. Intanto sul satellite imperiale, Luke si arrende e smette di combatter il padre.L’Imperatore irato usa tutto il suo potere per sconfigger il giovane jedi, ma Darth Vader, rendendosi conto dei suoi errori, prende il suo rugoso maestro e con un ultimo impeto lo scaglia nello spazio.Dath Vader è ferito e morente, Luke tenta di salvarlo ma è tardi. Il vecchio jedi chiede al figlio di togliergli la maschera, che gli permetteva di respirare per vedere per una volta Luke con i suoi veri occhi. Luke porta in salvo la salma del padre con una navetta mentre Lando sul Falcon distrugge la Morte Nera e con lei tutto l’Impero. La BATTAGLIA è FINITA. Sul pianeta di Endor è tempo di festeggiamenti, Luke fa ardere un rogo in onore del padre. Proprio mentre la festa infuria, i fantasmi dei tre ultimi jedi, Yoda, Obi Wan e Anakin Skywalker, danno un ultimo saluto e la loro benedizione al giovane cavaliere Jedi Luke Skywalker, che dovrà rifondare una stirpe che darà pace all’universo.

Come fatto in occasione del precedente film, Lucas finanziò personalmente Il ritorno dello Jedi. Inizialmente Lucas contattò David Lynch con in mente l’idea di affidargli la regia del film, ma Lynch declinò l’offerta per dirigere Dune. La regia venne offerta anche a David Cronenberg, ma il regista era già impegnato nelle riprese dei suoi Videodrome e La zona morta. Alla fine Lucas scelse Richard Marquand. Lucas avrebbe diretto personalmente alcune scene della seconda unità di regia in modo da rispettare la tabella di marcia e non sforare troppo con il budget. Inoltre, Lucas stesso ammise di essersi recato frequentemente sul set principale in modo da assistere Marquand il quale aveva poca dimestichezza con gli effetti speciali. Lucas lodò Marquand, che morì dopo soli quattro anni dall’uscita del film, definendolo “una persona molto gentile che lavorava bene con gli attori”. Marquand scherzò sul fatto di avere quasi sempre Lucas sul set, dicendo: «È quasi come cercare di dirigere Re Lear – con Shakespeare nella stanza a fianco!».

La sceneggiatura fu scritta da Lawrence Kasdan e Lucas (con contributi non accreditati da parte di David Peoples e Marquand), basandosi sul canovaccio di base sviluppato da Lucas. Kasdan afferma di essere stato lui a dire a Lucas che Il ritorno dello Jedi era un “titolo debole”, e quindi a fargli prendere in considerazione l’idea (poi comunque scartata all’ultimo) di chiamarlo La vendetta dello Jedi.[10] La sceneggiatura non venne terminata fin quasi all’inizio delle riprese, cosa inusuale per un kolossal del genere. Materia di dibattito era il fatto di far tornare o meno il personaggio interpretato da Harrison Ford, in quanto non c’era la certezza che l’attore avrebbe firmato il contratto per un terzo film della saga di Star Wars. A differenza degli altri protagonisti dei primi due capitoli, Ford era diventato una stella di prima grandezza grazie al successo di pellicole come I predatori dell’arca perduta e Blade Runner. L’attore suggerì di far morire il personaggio di Ian Solo all’inizio del film, ma Lucas si dichiarò fermamente contrario all’idea. Yoda non doveva apparire nella prima stesura del copione del film, ma Marquand credeva fosse molto importante che Luke tornasse a Dagobah per risolvere le domande lasciate in sospeso nel precedente film. Ciò portò Lucas ad inserire la scena nella quale Yoda conferma a Luke che Dart Fener è suo padre. Molte idee della sceneggiatura originale furono lasciate fuori dalla stesura definitiva. Per esempio, gli Ewok sarebbero dovuti essere dei Wookiee, Lando Calrissian doveva rimanere ucciso sul Millennium Falcon durante l’attacco alla seconda Morte Nera, e Obi-Wan Kenobi tornare in vita nella sua forma carnale grazie al potere della Forza.

Le riprese di Il ritorno dello Jedi iniziarono l’11 gennaio 1982 e terminarono il 20 maggio 1982. Le riprese esterne si svolsero per la maggior parte in California, mentre gli interni vennero girati negli Elstree Studios in Inghilterra. Per tenere il tutto nella più assoluta segretezza, alla lavorazione del film venne dato il titolo fasullo Blue Harvest con sottotitolo “Horror Beyond Imagination”. L’espediente venne messo in atto per celare a stampa e fan cosa stessero effettivamente girando, in modo da non far trapelare notizie dal set. Il primo trance di riprese fu un periodo di 78 giorni trascorso agli Elstree Studios in Inghilterra, dove le riprese del film occuparono tutti e nove gli studi disponibili. Le riprese iniziarono con una scena, poi eliminata dalla versione finale del film, dove i protagonisti si ritrovano nel mezzo di una tempesta di sabbia su Tatooine mentre fanno ritorno al Millennium Falcon dopo essere sfuggiti alle fauci del Sarlacc. Mentre si cercava di filmare la scena dove Luke Skywalker cerca di sfuggire dalle grinfie del mostruoso rancor, Lucas insistette per provare a realizzare la scena nello stile dei vecchi film di Godzilla della Toho ricorrendo all’uso di uno stuntman in costume. La produzione fece diversi tentativi, ma alla fine non si riuscì ad ottenere un risultato credibile. Allora Lucas decise di utilizzare un modello del rancor manovrato da un tecnico e di riprenderlo a velocità doppia in modo da eludere l’effetto “pupazzo”. In aprile, la troupe si trasferì nel deserto di Yuma in Arizona per un periodo di due settimane per girare gli esterni di Tatooine. Poi la produzione si trasferì nella foresta di redwood nel nord della California vicino a Crescent City, dove due settimane furono occupate per riprendere gli esterni della foresta di Endor, prima di spostarsi a San Rafael negli studi della ILM per circa dieci giorni di riprese in bluescreen. Per le scene delle corse ad alta velocità delle speeder-bike fu impiegata una Steadicam speciale dalla seconda unità di regia. L’inventore di tale congegno, Garrett Brown, si occupò personalmente delle riprese camminando nella foresta e filmando a meno di un fotogrammo al secondo. Camminando a velocità costante di circa 8 km/h e proiettando poi le immagini a 24 fotogrammi al secondo, fu possibile dare l’impressione che la velocità di spostamento fosse di 190 km/h.

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