Tutti gli articoli di Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE. In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET. Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO… Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

50 sfumature di Martin

Cosa accadrebbe se una sera Martin Mystère, in puro stile Little Nemo, iniziasse a sognare di essere non una persona reale ma un personaggio dei fumetti che leggeva da piccolo?

Valentino Forlini, disegnatore della scuderia Bonelli in forza a Martin Mystère, si è divertito ad immaginare questi suoi sogni ed ecco che il Detective dell’Impossibile si è trovato a “interpretare” decine e decine di protagonisti della carta stampata, delle serie animate, dei videogame e della cultura popolare in genere, dalla scuola franco-belga a quella italiana, dai manga e anime giapponesi ai maestri latinoamericani, con qualche veloce escursione negli Stati Uniti e in Inghilterra, senza nessuna limitazione alla fantasia del nostro eroe. E se il risveglio sarà, come è logico che sia per Little Nemo, un po’ più brusco del solito, ne sarà comunque valsa lo stesso la pena.

La mostra, visitabile a WOW Spazio Fumetto dal 18 gennaio al 9 febbraio a ingresso libero, è prodotta da AMys, l’Associazione Culturale che da oltre vent’anni raccoglie tutti i fans di Martin Mystère e del suo creatore, Alfredo Castelli, e realizzata in collaborazione con WOW Spazio Fumetto.

Inaugurazione sabato 18 gennaio alle 17:00, alla presenza dell’autore.

I visitatori potranno acquistare il catalogo realizzato per l’occasione: parte dei proventi della vendita saranno devoluti all’Hospice VIDAS di Milano, che ha aiutato Alfredo Castelli a vivere con serenità i suoi ultimi momenti.

 

Valentino Forlini, nato a Cremona nel 1970, si è diplomato alla Scuola del Fumetto di Milano nel 1988. Dopo aver lavorato per una decina di anni come grafico e illustratore, ha iniziato a disegnare fumetti nel 1997 con la casa editrice Star Comics. Dopo essersi diplomato all’accademia Disney nel 2004, ha realizzato sempre per Disney diverse storie per il mercato italiano e internazionale tra cui Chicken LittleThe WildLilo and StitchPirates of the CaribbeanMeet the RobinsonsBoltPower RangersToy Story e Cars.

 

Nel 2013 fa il suo esordio su Nathan Never, con la storia “Sulle tracce del serial killer”, pubblicata sul numero 267 della collana, a cui seguiranno altri 3 numeri. Per la casa editrice inglese Usborne Publishing disegna gli adattamenti a fumetti di AmletoMacbeth (2020) e Dracula (2021) su testi di Russell Punter, per la collana Usborne Graphic Novels. Nel 2022 pubblica per il mercato francese due sue opere originali su testi della moglie Romina Denti: “Le voile blanc” (Éditions Akileos) e “Le monde est un cactus” (Éditions Clair De Lune), ancora inedite in Italia. Debutta sulla testata di Martin Mystère nel 2022 con l’albo numero 394 “Allarme rosso” e attualmente è nello staff dei disegnatori della collana dedicata al personaggio.

Mostra a ingresso libero.

Da martedì a venerdì, dalle 15:00 alle 19:00; sabato e domenica, dalle 14:00 alle 19:00; lunedì chiuso.

ChatGPT a Scuola: Alleato o Pericolo per il Pensiero Critico dei Giovani?

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto il suo ingresso in modo deciso nella vita quotidiana di tutti, diventando uno strumento imprescindibile per moltissimi settori. Eppure, uno degli ambiti in cui l’IA sta trovando applicazione in modo più sorprendente e controverso è quello scolastico. ChatGPT, in particolare, ha conquistato una vasta fetta della popolazione giovanile, diventando un vero e proprio alleato per lo studio. Secondo un recente sondaggio del Pew Research Center, il 26% degli adolescenti americani tra i 13 e i 17 anni utilizza ChatGPT per fare i compiti, un numero che è raddoppiato rispetto a due anni fa. Questo dato, che potrebbe sembrare sorprendente, non fa che confermare una tendenza sempre più radicata: l’intelligenza artificiale sta diventando una componente fondamentale del processo educativo delle nuove generazioni.

Ma questo fenomeno è davvero positivo? E, soprattutto, è una buona idea affidarsi a un chatbot per risolvere equazioni o scrivere temi? Le risposte a queste domande sono lontane dall’essere semplici e universali, e il dibattito è acceso.

Da un lato, il professor Vincenzo Schettini, noto divulgatore scientifico e creatore del popolare format online “La fisica che ci piace”, ha espresso le sue preoccupazioni sul tema. In un recente post sui social, Schettini ha raccontato di una madre che gli ha riferito di come suo figlio avesse chiesto a ChatGPT di scrivere un tema sui “Promessi Sposi”, includendo volutamente errori tipici di un quattordicenne. Un aneddoto che ha suscitato il suo sgomento, evidenziando come l’uso dell’IA per fare i compiti possa ridurre la capacità di pensiero critico degli studenti. Secondo Schettini, delegare la propria intelligenza a un algoritmo rischia di mettere “in pausa” la riflessione e la crescita intellettuale dei giovani. L’insegnante sottolinea l’importanza di sviluppare le proprie capacità mentali senza fare troppo affidamento sugli strumenti digitali. Per diventare persone di valore, aggiunge, è fondamentale allenare la propria mente, proprio come una muscolatura che va rafforzata attraverso l’esercizio.

D’altro canto, non mancano coloro che vedono in ChatGPT una risorsa utile e innovativa per lo studio. Più della metà degli adolescenti intervistati nel sondaggio del Pew Research Center (54%) considera accettabile utilizzare ChatGPT per approfondire nuovi argomenti, mentre il 29% lo sfrutta per risolvere problemi di matematica e il 18% lo trova utile per scrivere saggi. Per molti ragazzi, questo strumento si sta trasformando in un vero e proprio compagno di studi, che offre risposte rapide e chiare. In effetti, l’intelligenza artificiale può rappresentare un’opportunità per colmare lacune, risolvere dubbi e fornire un supporto immediato, consentendo di esplorare temi complessi in modo più intuitivo.

Tuttavia, non tutto ciò che brilla è oro. ChatGPT, pur essendo un potente strumento, non è esente da errori. Non è infallibile, e soprattutto in ambiti come la matematica, dove ogni passaggio deve essere impeccabile, l’affidarsi ciecamente alla macchina può condurre a risultati sbagliati. Uno studio recente ha infatti evidenziato che le risposte di GPT-4 sono solo leggermente più precise di quelle ottenute tirando a indovinare. Questo fatto non fa che rafforzare la convinzione che l’intelligenza artificiale, se non usata con attenzione, possa diventare una trappola: lo studente, anziché cercare di risolvere il problema, delega semplicemente il compito al bot.

Le ricerche scientifiche sull’impatto di ChatGPT nell’istruzione sono contrastanti. Uno studio condotto in Turchia ha messo in luce che gli studenti che utilizzano l’IA per fare i compiti ottengono, mediamente, voti peggiori in matematica rispetto a chi non ne fa uso. Un’altra ricerca tedesca, invece, ha mostrato che gli studenti trovano facilmente informazioni grazie all’IA, ma spesso le sintetizzano in modo più superficiale rispetto ai loro compagni che fanno affidamento su metodi tradizionali. In entrambi i casi, emerge una difficoltà nell’elaborare in modo autonomo le informazioni, un aspetto fondamentale del processo educativo.

Gli insegnanti, dal canto loro, si trovano spiazzati da questa nuova realtà. Molti sono scettici e ritengono che l’uso dell’IA possa fare più danni che benefici. Tuttavia, demonizzare completamente il chatbot potrebbe non essere la soluzione. Il vero rischio non è tanto nell’uso di ChatGPT in sé, quanto nel modo in cui viene utilizzato. Usare l’intelligenza artificiale con spirito critico può, infatti, rappresentare una grande opportunità.

ChatGPT, come tutte le tecnologie, deve essere utilizzato con coscienza e discernimento. Gli studenti devono imparare a verificare le informazioni fornite dal chatbot, a incrociare le fonti e, soprattutto, a non delegare completamente il proprio pensiero alla macchina. È fondamentale che insegnanti e genitori accompagnino i giovani in questo percorso, aiutandoli a sfruttare le potenzialità dell’IA senza farsi sopraffare dalla sua comodità.

ChatGPT e le altre AI generative sono certamente strumenti straordinari, ma non possono sostituire quella creatività, curiosità e capacità di ragionamento che sono alla base dell’apprendimento umano. L’intelligenza artificiale, per quanto potente, non può replicare l’intelligenza emotiva e il pensiero critico, doti che sono essenziali per una crescita intellettuale sana. L’apprendimento non deve essere solo una questione di risposte rapide e senza fatica, ma deve puntare a coltivare competenze e passione per il sapere.

La vera domanda, dunque, è: ChatGPT è un alleato o un nemico per lo studio?A voi la parola!

Febbraio 2025: Le Uscite Home Video Imperdibili di Eagle Pictures

Il mese di febbraio promette di essere ricco di imperdibili uscite Home Video targate Eagle Pictures, con una selezione di cinecomic, horror, kolossal e film italiani che faranno la gioia di tutti gli appassionati del grande schermo. Tra i titoli più attesi ci sono produzioni che spaziano dai supereroi alle atmosfere inquietanti, fino ai grandi capolavori cinematografici. Scopriamo insieme i dettagli di alcune delle uscite più interessanti.

Si comincia il 5 febbraio con “VENOM – THE LAST DANCE” di Kelly Marcel, il terzo capitolo della saga che vede protagonista il carismatico Tom Hardy nel ruolo di Eddie Brock e del suo alter ego, il letale Venom. In questa nuova avventura, Eddie e Venom sono costretti a fuggire, mentre il cerchio si stringe sempre più attorno a loro, obbligandoli a prendere una decisione sconvolgente che segnerà la conclusione del loro “ultimo ballo”. Il film sarà disponibile in DVD, Blu-ray, 4K (BD 4K + BD HD), 4K Limited Edition e Steelbook 4K, tutte edizioni arricchite da contenuti extra imperdibili. Oltre a scene estese e eliminate, gli appassionati potranno scoprire errori sul set e curiosità sulla realizzazione del film. Nella Limited Edition saranno incluse ben tre card da collezione, rendendo l’acquisto ancora più allettante per i fan della saga.

Il 13 febbraio è la volta di un acclamato horror, “LONGLEGS” di Oz Perkins. Il film, edito in diverse versioni tra cui DVD, Blu-ray, 4K (BD 4K + BD HD), Steelbook 4K e un cofanetto Ultra Limited Edition 4K, è stato descritto come il miglior horror dell’anno. Con un cast che include un inquietante Nicolas Cage nei panni di un serial killer, “LONGLEGS” segue una giovane agente dell’FBI, interpretata da Maika Monroe, mentre indaga su una serie di omicidi. La scoperta di strani indizi occultati la porterà a risolvere misteri terrificanti. Il cofanetto Ultra Limited Edition 4K include un packaging da collezione con slipcase numerata e gadget esclusivi come una Steelbook metal 4K, booklet, card da collezione e poster del film, per un’esperienza ancora più immersiva e completa.

Ma il mese di febbraio non si ferma qui. Il 5 febbraio arriva anche “MEGALOPOLIS”, l’ultima fatica del leggendario Francis Ford Coppola. Questo film visionario e caleidoscopico, che mescola elementi dell’antica Roma con una New York futuristica, vanta un cast stellare che comprende Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Dustin Hoffman e Aubrey Plaza. La trama si sviluppa intorno alla città di New Rome e ai conflitti tra il geniale artista Cesar Catilina, che sogna un futuro ideale, e il sindaco Franklyn Cicerone, che rappresenta il potere corrotto e regressivo. In mezzo, Julia, la figlia del sindaco, si trova a dover scegliere tra le due fazioni. “MEGALOPOLIS” sarà disponibile in DVD, Blu-ray, 4K (BD 4K + BD HD), con un’edizione Steelbook 4K che arriverà il 26 febbraio. Le edizioni includeranno commenti del regista, immagini di backstage e una ricca sezione di contenuti extra, tra cui 48 minuti di approfondimenti nella versione Blu-ray.

Infine, il 26 febbraio sarà disponibile “BERLINGUER – LA GRANDE AMBIZIONE”, il biopic che racconta la storia di Enrico Berlinguer, un uomo che ha cercato di cambiare la storia politica italiana negli anni ’70. Interpretato magistralmente da Elio Germano, il film segue la vita e le lotte del leader comunista, impegnato in un difficile dialogo con la Democrazia Cristiana e alla ricerca di una via per il socialismo nella democrazia. Il film esplora anche gli eventi drammatici che segnarono la sua vita, dall’attentato a Sofia al sequestro e assassinio di Aldo Moro. Disponibile in DVD e Blu-ray, la pellicola conterrà contenuti extra che offrono uno sguardo esclusivo al backstage della produzione e alla realizzazione di una delle figure politiche più rilevanti del nostro Paese.

Con queste uscite, febbraio si preannuncia come un mese ricco di emozioni e spunti cinematografici, con titoli che spaziano dai blockbuster ai grandi film d’autore, passando per esperimenti visivi e narrazioni storiche che non mancheranno di affascinare e coinvolgere il pubblico.

La mia senpai è un ragazzo: il manga LGBTQIA+ che conquisterà il cuore dei lettori

J-POP Manga porta in Italia un’opera che ha già conquistato il cuore di tanti lettori: La mia senpai è un ragazzo di Pom!, un manga che non solo ha conquistato i Next Manga Award 2021, ma ha anche ispirato una serie anime in streaming su Crunchyroll, Senpai is an Otokonoko. Il manga, che mescola commedia romantica e temi LGBTQIA+, arriverà nelle librerie e nelle fumetterie il 19 febbraio, in una splendida edizione totalmente a colori, pronta a far battere il cuore degli appassionati di storie di formazione e scoperta di sé.

Un intreccio di emozioni e accettazione di sé

Protagonista del manga è Saki Aoi, una giovane ragazza che non può fare a meno di essere affascinata dalla bellezza e dal carisma di Makoto Hanaoka, un membro del consiglio studentesco. La sua ammirazione per lui è tanto forte quanto il timore di essere respinta da una dichiarazione che potrebbe mettere a disagio il ragazzo. Eppure, quando finalmente raccoglie il coraggio di confessare i suoi sentimenti, si ritrova a fronteggiare una verità che non si sarebbe mai aspettata: Makoto, infatti, è un ragazzo travestito da ragazza. Un “otokonoko”, come viene definito in Giappone, ovvero una persona di sesso maschile che indossa abiti femminili.

Tuttavia, quella che sembra essere una rivelazione sconvolgente per molti, non scalfisce minimamente l’affetto di Saki. Anzi, il suo interesse per Makoto cresce ancora di più, e il suo impegno per conquistare il cuore del ragazzo diventa il cuore pulsante della storia. La scoperta di sé, in questo caso, non riguarda solo Makoto, che è costretto a confrontarsi con le sue aspettative sociali, ma anche Saki, che si trova ad affrontare le proprie emozioni con grande sincerità, senza pregiudizi.

Tra segreti non detti e scelte coraggiose

Non è solo la dinamica tra Saki e Makoto a rendere la trama interessante: anche Ryuji, l’amico d’infanzia di Makoto, si trova coinvolto in questo delicato intreccio. Ryuji prova sentimenti per Makoto, ma nasconde il suo amore, combattuto tra il desiderio di rivelarsi e il timore di essere respinto. È grazie a Saki che Makoto inizia a sentirsi più libero di essere se stesso, alleggerendo il peso delle aspettative che gravano su di lui e iniziando a esplorare la sua identità con maggiore serenità. Ma l’arrivo di Saki e i sentimenti nascosti di Ryuji potrebbero trasformare il loro rapporto in un complesso gioco di triangoli amorosi, in cui l’equilibrio tra i protagonisti è continuamente messo alla prova.

La mia senpai è un ragazzo è una storia che non si limita a esplorare l’amore e l’attrazione, ma affronta anche temi importanti come l’autoconsapevolezza, la libertà di essere sé stessi e l’accettazione di ogni tipo di identità e orientamento. In questo contesto, il manga si inserisce perfettamente nella corrente di opere che celebrano la diversità e l’inclusività, raccontando una storia che farà emozionare i lettori con la sua delicatezza e sincerità.

Preorder e omaggi esclusivi per i fan

Il manga sarà disponibile a partire dal 19 febbraio, ma chi non vede l’ora di tuffarsi nel mondo di La mia senpai è un ragazzo può già prenotare il primo volume presso le fumetterie. Chi effettuerà il preorder entro il 21 gennaio riceverà in omaggio sei sticker esclusivi, ispirati alla serie, per arricchire la propria collezione e celebrare l’arrivo di questo atteso manga. Un’occasione imperdibile per gli appassionati, che potranno immergersi nel mondo di Saki, Makoto e Ryuji in anteprima, e ricevere un piccolo omaggio per vivere ancora più da vicino le emozioni di questa storia.

La mia senpai è un ragazzo non è solo un manga, ma un vero e proprio viaggio nel cuore dei suoi protagonisti, una storia di amore, crescita e coraggio che saprà toccare le corde più intime dei lettori. Grazie alla sua trama avvincente e ai suoi personaggi complessi, Pom! ci regala un’opera che si distingue nel panorama manga LGBTQIA+, diventando una lettura imperdibile per tutti coloro che cercano storie autentiche e inclusivi.

I Love Japan: Al via la trilogia di live action giapponesi con Let Me Eat Your Pancreas

Adler Entertainment, in collaborazione con Dynit, è entusiasta di lanciare un nuovo progetto che farà felici tutti gli amanti del cinema giapponese. Si chiama I Love Japan, una nuova etichetta che si propone di portare in Italia alcune delle produzioni nipponiche più amate e significative, che non sono mai arrivate sui grandi schermi italiani o che celebrano importanti anniversari. Tra queste, ci saranno anime e live action che hanno conquistato il cuore degli spettatori giapponesi e che finalmente arriveranno anche nelle sale italiane. Non c’è dubbio che questa iniziativa sia una vera e propria celebrazione del cinema giapponese, un mondo che da sempre ha affascinato e ispirato milioni di persone in tutto il mondo.

La prima pellicola di questa nuova etichetta è un emozionante teen-drama che non mancherà di toccare le corde più profonde del cuore degli spettatori. Let Me Eat Your Pancreas (Kimi no Suizō wo Tabetai – Voglio mangiare il tuo pancreas ), il live action diretto da Sho Tsukikawa, arriverà al cinema il 3, 4 e 5 febbraio 2025. Questo film è basato sulla pluri-premiata light novel di Yoru Sumino, un’opera che ha conquistato milioni di lettori in Giappone e che si è guadagnata un posto d’onore tra i migliori romanzi pubblicati nel 2015, secondo la prestigiosa rivista di critica letteraria “Da Vinci”. Il romanzo ha suscitato un enorme interesse anche all’estero, e il suo successo ha portato alla realizzazione di una trasposizione cinematografica che è stata accolta con entusiasmo tanto in Giappone quanto all’estero, incassando oltre 39 milioni di dollari al botteghino.

La trama di Let Me Eat Your Pancreas si snoda attorno alla storia di due ragazzi che, nonostante le loro personalità diametralmente opposte, si troveranno uniti da un segreto che cambierà le loro vite. Sakura Yamauchi, una ragazza popolare e allegra, scopre di avere una grave malattia pancreatica e di avere poco tempo da vivere. Haruki Shiga, un ragazzo introverso e timido, scopre per caso il diario della ragazza e si rende conto della sua condizione. Da qui nasce un legame che va ben oltre l’amicizia, spingendo Haruki a fare tutto il possibile per rendere i giorni di Sakura più felici e pieni di significato. Un legame che si trasformerà in una storia di passione e amicizia, un’ode alla bellezza della vita anche quando tutto sembra perduto.

Il film, che ha riscosso un grande successo di critica e pubblico, vede protagonisti gli attori Minami Hamabe, che ha ricevuto numerosi premi per la sua interpretazione, e Takumi Kitamura, due giovani stelle emergenti del panorama cinematografico giapponese. Insieme a loro, c’è anche il leggendario attore e doppiatore Shun Oguri, uno degli attori più amati e rispettati in Giappone, che aggiunge ulteriore prestigio alla pellicola. La performance dei protagonisti è stata lodata per la loro capacità di trasmettere emozioni intense, che rendono la storia ancora più commovente e coinvolgente.

Il successo di Let Me Eat Your Pancreas non è solo legato alla sua trama avvincente, ma anche alla sua capacità di trattare temi universali come l’amicizia, la morte, e la bellezza di vivere il presente. La sensibilità con cui il film affronta queste tematiche lo rende un’opera che tocca il cuore di chiunque si avvicini alla visione, indipendentemente dalla sua provenienza culturale. La sua delicatezza e la sua forza emotiva sono ciò che lo rendono un esempio perfetto di cinema giapponese capace di conquistare il pubblico internazionale.

Inoltre, questa pellicola segna l’inizio di una trilogia di live action giapponesi che il pubblico italiano potrà godersi nei prossimi mesi. Dopo il debutto con Let Me Eat Your Pancreas, arriveranno al cinema anche Your Eyes Tell (3, 4 e 5 marzo) e April Come She Will (7, 8 e 9 aprile), che completeranno questo emozionante viaggio nel cuore delle storie giapponesi più apprezzate e premiate degli ultimi anni. Con la nascita dell’etichetta I Love Japan, Adler Entertainment e Dynit non solo portano il cinema giapponese nelle sale italiane, ma offrono anche un’opportunità unica per scoprire storie indimenticabili che hanno segnato il panorama cinematografico giapponese.

Per tutti i fan del cinema giapponese e per chi vuole avvicinarsi a questo mondo affascinante, Let Me Eat Your Pancreas rappresenta un appuntamento imperdibile. Un film che saprà emozionare e che sarà un’ottima occasione per immergersi in un’epopea di amore, speranza e crescita interiore. Non lasciatevelo sfuggire: segnatevi le date 3, 4 e 5 febbraio 2025, per vivere un’esperienza cinematografica che vi lascerà senza parole.

Topolino numero 3608 celebra i dialetti italiani con una storica edizione speciale

Il 17 gennaio si celebra la “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, un’occasione per riflettere sulla ricchezza e diversità linguistica che contraddistingue l’Italia. Quest’anno, l’evento assume una connotazione speciale grazie a una straordinaria iniziativa targata Topolino. Il numero 3608, che sarà disponibile in edicola e su Panini.it a partire da mercoledì 15 gennaio, non solo celebra il dialetto italiano, ma lo fa in modo inedito, entrando nella storia del fumetto. Per la prima volta, Topolino offre una versione del suo numero che non si limita alla traduzione in italiano, ma include anche quattro varianti dialettali: catanese, fiorentino, milanese e napoletano.

Questa iniziativa unica è il frutto di una collaborazione speciale tra Panini e linguisti esperti, tra cui Riccardo Regis, Professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Torino. Regis ha coordinato un team di esperti per rendere giustizia alle varianti dialettali, che rappresentano un patrimonio culturale e storico inestimabile. “Un’ottima occasione per ricordarci quale immenso patrimonio culturale e storico rappresentino le centinaia di idiomi che attraversano la nostra penisola da nord a sud”, afferma Regis, sottolineando come ogni dialetto sia una testimonianza viva di un’eredità che va preservata.

La storia protagonista di questo numero speciale è Zio Paperone e il PdP 6000, scritta da Niccolò Testi con i disegni di Alessandro Perina, e racconta le disavventure del celebre papero in uno dei suoi iconici e avventurosi colpi di scena. La traduzione in dialetti come il catanese, il fiorentino, il milanese e il napoletano non è stata una semplice operazione linguistica, ma un autentico atto di celebrazione della lingua e della cultura locale. Ogni dialetto, infatti, non solo esprime un particolare modo di parlare, ma porta con sé tutta una storia, un mondo di significati che variano da regione a regione.

Per celebrare questa iniziativa, Panini ha creato anche una cover speciale, realizzata da Andrea Freccero, che raffigura Zio Paperone con la bandiera tricolore, simbolo di un’Italia unita nelle sue diversità. Le copie del numero con le storie tradotte nei dialetti saranno distribuite nelle edicole delle zone regionali di competenza linguistica. Tuttavia, non ci si deve preoccupare: sarà possibile trovare tutte le versioni, comprese quelle in dialetto, nelle fumetterie, su Panini.it, e tramite edicolanti collegati a Primaedicola.it, fino ad esaurimento scorte.

Il direttore editoriale di Topolino, Alex Bertani, esprime entusiasmo per l’iniziativa, raccontando come la lettura delle storie di Zio Paperone nei diversi dialetti sia stata “un’occasione di spasso e divertimento” che gli ha regalato un’esperienza inedita e affascinante. Questo numero di Topolino non è solo un fumetto, ma un vero e proprio viaggio attraverso le parole e le tradizioni di un’Italia ricca di sfumature linguistiche, che non smettono mai di affascinare.  Topolino numero 3608 si preannuncia come una pubblicazione da non perdere, destinata a rimanere negli annali non solo per il suo contenuto, ma anche per l’importante valore culturale che racchiude. Un’edizione limitata che celebra la lingua, la cultura e la tradizione italiana, rendendo omaggio alla straordinaria ricchezza dei dialetti del nostro Paese. Che si tratti di un fan della Disney, di un appassionato di linguistica o di chiunque voglia riscoprire il fascino dei dialetti italiani, questa uscita è un appuntamento imperdibile. Non dimenticate, quindi, di accaparrarvi la vostra copia di Topolino 3608, disponibile dal 15 gennaio in tutte le edicole e fumetterie d’Italia!

 

Supermagic “Arcano” 2025: dal 23 gennaio al Sistina il più grande spettacolo di magia

Supermagic, l’evento che da anni incanta il pubblico di tutto il mondo con le sue straordinarie performance di magia, è pronto a portare un’esperienza unica e irripetibile per la sua 21a edizione “Arcano”,. Il palcoscenico del Teatro Sistina di Roma ospiterà questo spettacolo internazionale dal 23 gennaio al 9 febbraio 2025, promettendo oltre due ore di pura magia dal vivo, in un’esplosione di fantasia e meraviglia per spettatori di ogni età.

Per chi ha già avuto il piacere di assistere a Supermagic, “Arcano” rappresenta una nuova e affascinante evoluzione di un format che è ormai diventato una tradizione imperdibile per i veri appassionati dell’arte magica. Il Teatro Sistina, uno dei palcoscenici più prestigiosi di Roma, si trasformerà in un luogo dove la realtà e l’immaginazione si fondono, dando vita a un’esperienza coinvolgente e straordinaria. In un’atmosfera unica, i sogni diventano realtà grazie a grandi illusioni, effetti speciali mozzafiato e numeri di magia che lasceranno il pubblico senza fiato.

Un Cast Internazionale di Eccellenza

A rendere questo spettacolo ancora più speciale è la presenza di un cast internazionale di oltre 20 artisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Ogni anno, Supermagic sceglie con cura i più talentuosi illusionisti, prestigiatori, trasformisti e manipolatori, selezionando solo i migliori tra i vincitori dei campionati mondiali di magia e le stelle più brillanti del panorama magico internazionale. “Arcano” non fa eccezione, con un lineup di artisti pluripremiati che si esibiranno con numeri innovativi e mai visti prima in Italia.

Questo spettacolo è più di un semplice show di magia. È un viaggio straordinario dove gli spettatori si troveranno a vivere una sorta di “sospensione temporale”, immersi in un mondo in cui nulla è come sembra. Il merito di tale magia va a un format vincente che ha reso Supermagic un evento di riferimento per gli appassionati di magia, ma anche per chi cerca semplicemente un’esperienza emozionante e fuori dal comune. La capacità di unire tradizione e innovazione è ciò che rende Supermagic un evento così speciale, dove effetti speciali e la bravura degli artisti si combinano perfettamente con la tecnologia moderna.

Supermagic: Un’Esperienza Immersiva Unica

Quello che rende Supermagic davvero speciale è la sua capacità di trasportare il pubblico in un mondo parallelo, dove i confini tra realtà e fantasia diventano sempre più sottili. Ogni edizione è un incontro magico tra la tecnica impeccabile degli artisti e la sorpresa che ogni numero riesce a suscitare. Le illusioni visive, le trasformazioni incredibili e i numeri di manipolazione sono solo alcuni degli ingredienti che contribuiranno a rendere questa edizione ancora più emozionante.

Il segreto di Supermagic è proprio nella varietà di emozioni che riesce a evocare: momenti di pura poesia, risate contagiose, ma anche brividi di incredulità di fronte a magie mai viste prima. La fusione di questi elementi, unita a un’ambientazione da sogno, permetterà a chiunque di vivere un’esperienza immersiva che non si limita ad essere uno spettacolo, ma una vera e propria emozione collettiva.

La Storia di Supermagic: Un Successo Lungo 21 Edizioni

Supermagic ha una lunga e prestigiosa storia, e “Arcano” non è che l’ultimo capitolo di una saga di successi che ha visto protagonisti ben 122 artisti di fama mondiale. Nel corso delle sue 20 edizioni passate, Supermagic ha collezionato oltre 260.000 spettatori entusiasti, diventando una pietra miliare per tutti gli appassionati di magia in Italia e all’estero. Ogni anno, gli spettatori si sono lasciati incantare dalla bravura degli artisti e dalla capacità di far volare l’immaginazione, rendendo Supermagic un evento che ogni amante della magia non può perdere.

Il segreto di questo successo risiede nella sua formula unica, che sa combinare la tradizione dell’arte magica con le più moderne tecnologie, senza mai perdere di vista il cuore della magia: l’illusione, il mistero e il divertimento. Creato da Remo Pannain, che ne cura anche la direzione artistica, Supermagic è stato riconosciuto come il “Migliore spettacolo di magia” dalla Fédération Internationale des Sociétés Magiques, un riconoscimento che sottolinea la qualità e l’innovazione continua del progetto.

Un Appuntamento Imperdibile per Tutti

L’edizione 2025 di Supermagic, “Arcano”, è destinata a diventare un altro grande capitolo di questa lunga tradizione. Che si tratti di un appassionato di magia, di un curioso alla ricerca di un’esperienza unica o di una famiglia che vuole trascorrere una serata speciale insieme, questo spettacolo è l’occasione perfetta per immergersi in un mondo straordinario dove ogni cosa è possibile. Non mancate, perché la magia, quella vera, vi aspetta al Teatro Sistina di Roma dal 23 gennaio al 9 febbraio 2025.

In sintesi, “Arcano” è molto più di uno spettacolo di magia: è un’esperienza che fa viaggiare la mente e il cuore, un evento che celebra l’incredibile potere dell’illusione e che trasforma ogni momento in una sorpresa. Con un cast internazionale di primo livello e una miriade di effetti spettacolari, Supermagic è pronto a stupire ancora una volta, regalando a tutti i presenti un’indimenticabile avventura tra sogno e realtà.

Dragonero. Schiavitù e vendetta! – L’Antologia Imperdibile che Esplora l’Oscurità della Vendetta e la Lotta contro la Schiavitù

Il 24 gennaio arriva in libreria e fumetteria un’opera imperdibile per tutti gli appassionati del mondo di Dragonero: “Dragonero. Schiavitù e vendetta!”, un’antologia che promette di incollare i lettori alle pagine con storie intense, ricche di emozioni forti e personaggi che non possono fare a meno di lottare contro l’orrore della schiavitù e il potere distruttivo della vendetta. Il volume si inserisce perfettamente nell’affascinante universo fantasy creato da Bonelli, portando i lettori a vivere nuove, drammatiche avventure al fianco di Ian Aranill, il celebre eroe di Dragonero.

In questo nuovo capitolo, le tematiche di schiavitù e vendetta si intrecciano indissolubilmente. Le storie presentano giovani ragazze rapite da criminali spietati, costrette in schiavitù e vendute nei bassifondi di città come Vetwadàrt o Lashure. Questi luoghi, dominati dalla corruzione e dalla disperazione, sono il palcoscenico ideale per le vicende di Ian Aranill, un eroe che non può ignorare il dolore e l’ingiustizia che si cela dietro ogni grido d’aiuto. La sua missione è chiara: se non può salvare le vittime, farà in modo che chi ha causato loro tanta sofferenza paghi con la propria vita. Eppure, come spesso accade nelle storie più cupe, la vendetta può essere tanto potente quanto pericolosa. Quella che inizia come una spinta verso la giustizia può trasformarsi in una fiamma che consuma ogni altro sentimento, ossessionando chi la persegue fino a minacciare la propria umanità.

L’autore di Dragonero, Stefano Vietti, insieme a Luca Enoch e Luca Barbieri, costruisce un racconto che è sia un atto di denuncia che un’esplorazione della natura umana. La vendetta non è mai semplice in Dragonero: è un tema complesso, che viene esplorato nei suoi aspetti più dolorosi e inesorabili, attraverso un mix di azione, dramma e introspezione. Questo volume rappresenta un viaggio nell’animo dei personaggi e nella crudezza di un mondo che, sebbene fantasy, riflette realtà che non possiamo ignorare.

A completare il lavoro, una schiera di disegnatori di talento come Francesco Rizzato, Ivan Calcaterra, Antonio Sarchione, Manolo Morrone, Gianluca Pagliarani, Alessandro Bignamini e Fabrizio Galliccia, ognuno dei quali aggiunge la propria interpretazione visiva a queste storie. Ogni pagina di “Dragonero. Schiavitù e vendetta!” è un capolavoro che cattura l’attenzione, con disegni che esprimono al meglio l’intensità delle emozioni e l’azione adrenalinica che caratterizza le avventure di Ian Aranill.

Luca Barbieri, inoltre, offre un’introduzione dal titolo “Corpi in catene”, che prepara il lettore a immergersi nell’atmosfera di queste storie, che sono tanto un grido contro l’ingiustizia quanto un’esplorazione delle sfumature più oscure della vendetta. La copertina, realizzata da Giuseppe Matteoni, fa da ottimo preludio visivo a quanto troveremo all’interno del volume, con un’immagine che ben sintetizza il conflitto e il dramma che pervade ogni racconto.

“Dragonero. Schiavitù e vendetta!” non è solo un’aggiunta alla saga di Dragonero, ma un’opera che esplora temi universali attraverso il filtro di un mondo fantastico, pieno di magia, mistero e pericolo. Per chi ama il fantasy, le storie di vendetta e la complessità dei personaggi, questa antologia è sicuramente un must. Non perderla il 24 gennaio sugli scaffali delle librerie e fumetterie, un appuntamento da segnare sul calendario per ogni fan del buon fumetto e delle avventure epiche.

Con una narrazione che non lascia spazio a compromessi e un’arte che trasmette potenza e intensità, “Dragonero. Schiavitù e vendetta!” si conferma come una lettura fondamentale per chi ha seguito le avventure di Ian Aranill e per chi desidera tuffarsi in un mondo dove l’onore e la giustizia sono spesso a un passo dalla follia.

Kappa: I misteri della palude svelati agli occhi degli uomini

KAPPA: Il nuovo capolavoro di Leviathan Labs

Dopo una lunga attesa e una gestazione che ha creato un’attesa palpabile tra i fan delle opere di Leviathan Labs, è finalmente disponibile in preordine KAPPA, il nuovo volume che segna il ritorno dell’autore Massimo Rosi, già conosciuto per il suo precedente lavoro Gaijin Salamander. Un’opera che ha attraversato confini internazionali, viaggiando in Francia, Spagna, Italia, USA e Giappone. Con KAPPA, Rosi porta i lettori in un affascinante viaggio nel Giappone contemporaneo, dove le leggende prendono vita e la realtà si mescola alla mitologia.

In questo nuovo volume, il lettore viene catapultato nel misterioso mondo dei Kappa, creature mitologiche che popolano la tradizione giapponese, ma che in KAPPA assumono una nuova forma, più moderna e intrigante. I Kappa sono descritti come curiosi anfibi, noti per la loro golosità verso i cetrioli, ma divisi in tribù rivali a seconda delle loro caratteristiche fisiche e della loro provenienza. Nonostante le differenze, tutti i Kappa sono uniti dalla venerazione per le misteriose “sfere dell’anima”, oggetti magici dai poteri straordinari. Ma cosa succederebbe se gli esseri umani venissero a conoscenza di questi artefatti e desiderassero impadronirsi del loro immenso potere?

Massimo Rosi ci regala una riflessione profonda sulla tradizione, esplorando il legame tra il passato e il presente, tra la famiglia e i vincoli che essa comporta. Ma, al contempo, KAPPA è anche un racconto sull’amore, una forza cangiante, malleabile e multicolore, che si riflette nei legami più intimi e nelle relazioni tra i protagonisti.

L’opera è impreziosita dalle illustrazioni di Ramiro Borrallo, che con il suo tratto unico riesce a rendere perfettamente il fascino di questo mondo parallelo popolato da creature mitologiche. La colorazione di Isabel Moreno arricchisce ulteriormente l’atmosfera, donando vivacità e profondità a ogni pagina.

“Kappa” non è solo una storia di mostri e magia, ma un’esplorazione dei temi universali della famiglia, delle tradizioni e dei legami affettivi. Il Giappone, con la sua cultura ricca e variegata, fa da sfondo a questa narrazione che sa parlare tanto agli amanti della mitologia quanto a chi cerca una riflessione sulle dinamiche familiari e amorose.

In occasione del lancio di KAPPA, Leviathan Labs ha deciso di sorprendere i fan con ben due varianti di copertina. Oltre alla copertina regular, sarà disponibile una variant per Starshop distribuzione. Ma non finisce qui: per i fan più appassionati, è stata realizzata una terza copertina esclusiva per lo shop online, raffigurante una scena epica di battaglia tra piccoli Yokai. Un dettaglio che sicuramente farà gola a chi ama collezionare edizioni limitate.

Con un prezzo di 15€, KAPPA è disponibile in preordine a 12€ sul sito ufficiale, ed è un must per ogni appassionato di fumetti e cultura giapponese. Il volume, che conta ben 188 pagine, è rilegato con una copertina brossurata e presenta una colorazione che fa esplodere i colori su ogni pagina, creando un’esperienza visiva che arricchisce la lettura. KAPPA è un’opera che unisce magia, mitologia e riflessioni profonde sui legami umani, il tutto immerso in un Giappone contemporaneo che si mescola al passato. Non perdete l’occasione di immergervi in questo affascinante mondo creato da Massimo Rosi, Ramiro Borrallo e Isabel Moreno. Il preordine è già attivo, quindi affrettatevi a riservare la vostra copia di questo incredibile volume.

Macbeth: una storia di orrori – Il Dramma Gotico di Shakespeare in un Graphic Novel Inquietante

Macbeth: una storia di orrori è il nuovo adattamento in formato graphic novel del celebre dramma di William Shakespeare, scritto da Stefano Ascari e magnificamente illustrato da Simone D’Armini. Questo progetto si distingue per la sua audace rivisitazione del classico shakespeariano, immergendolo in una dimensione gotica, oscura e inquietante. La storia, una delle più potenti e misteriose della letteratura occidentale, trova nuova vita grazie all’interpretazione visiva di D’Armini, che con incredibile maestria dà forma a una narrazione intrisa di incubi, follia e sangue.

Ambientata nella tetra e magica Scozia medievale, Macbeth: una storia di orrori esprime la decadenza morale e psicologica del protagonista, un eroe tragico che, spinto da desideri e profezie sovrannaturali, si addentra in un abisso di violenza e crudeltà. Come nella tradizione del dramma shakespeareano, l’opera esplora i temi della sete di potere, dell’ambizione, della paranoia e della vendetta. Tuttavia, l’elemento distintivo di questa versione è l’approccio visivo, che enfatizza l’aspetto gotico e il grottesco, portando il lettore in un viaggio attraverso l’oscurità più totale.

Le prime immagini dell’opera ci trasportano in un paesaggio avvolto dalla nebbia, dove tre inquietanti creature si contorcono come presagi di un destino ineluttabile. Queste figure oniriche, intrise di simbolismi, rappresentano le forze oscure che influenzano Macbeth e che condurranno alla sua rovina. Nel castello di Dunsinane, teatro delle inquietudini del protagonista, nasce il seme di follia che germoglia in un complotto che cambia il corso della storia. Macbeth, sorretto dalle oscure profezie delle streghe e dai sussurri della sua ambiziosa moglie, Lady Macbeth, decide di assassinare il Re Duncan, un atto che avvia una spirale di violenza che porterà alla morte e alla distruzione.

Il lavoro di Ascari nella scrittura è caratterizzato da una profondità che esplora non solo gli aspetti psicologici dei personaggi, ma anche il loro rapporto con l’ignoto e l’irreparabile. Il dialogo con il soprannaturale è centrale, e l’autore riesce a mantenere la tensione della tragedia originale, mentre la sua visione personale dona nuove sfumature a una storia già di per sé complessa e affascinante. La potenza della narrativa, infatti, si intreccia con l’abilità di D’Armini, che con le sue illustrazioni incute un senso di inquietudine e di disperazione crescente, immergendo il lettore in un’atmosfera claustrofobica.

Le pagine del graphic novel, inoltre, sono arricchite da una palette di colori che va dal nero profondo al rosso sanguigno, con sfumature che accentuano l’aspetto gotico e violento della storia. Ogni tavola è un capolavoro visivo che si fonde perfettamente con il racconto, potenziando la drammaticità dei momenti più intensi e tragici, come l’assassinio di Duncan o la discesa di Macbeth nella follia. La figura di Lady Macbeth è resa con una precisione psicologica straordinaria, come una presenza demoniaca che incita il marito alla sua rovina, diventando a sua volta vittima delle proprie stesse macchinazioni.

Il formato dell’opera, 180 x 275 mm, con 120 pagine a colori, rende Macbeth: una storia di orrori un’esperienza visiva potente e immersiva. La copertina, anch’essa firmata da Simone D’Armini, cattura perfettamente il cuore oscuro del graphic novel, con una composizione che richiama l’intensità del dramma e l’atmosfera sinistra che pervade ogni pagina. Il volume, che sarà disponibile dal 10 gennaio 2025, è un must per gli appassionati di Shakespeare e per coloro che desiderano immergersi in un’interpretazione visivamente innovativa di una delle tragedie più iconiche della letteratura mondiale.

Il mix tra la forza evocativa della storia originale e l’interpretazione visiva unica di Macbeth: una storia di orrori non solo rende omaggio all’opera di Shakespeare, ma apre anche nuove strade per il fumetto come mezzo per raccontare leggende senza tempo. Con il suo approccio gotico e inquietante, questa versione del Macbeth offre una nuova prospettiva su una delle storie più oscure della cultura occidentale, rendendola ancora più intensa e coinvolgente per il pubblico contemporaneo.

ACAB – Il trailer e il poster della nuova serie disponibile DAL 15 GENNAIO solo su NETFLIX

Il 15 gennaio 2025 segnerà l’attesissimo debutto di “ACAB”, una serie in sei episodi prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, che promette di scuotere le coscienze e far riflettere sulle dinamiche del potere, della giustizia e della solidarietà. I fan dei thriller polizieschi e delle serie intense potranno finalmente immergersi in un mondo crudo e realistico, dove il confine tra giusto e sbagliato è spesso sfumato. Diretta da Michele Alhaique, la serie si basa sull’opera letteraria di Carlo Bonini, che ha collaborato alla creazione del progetto insieme a Filippo Gravino, Elisa Dondi, Luca Giordano e Bernardo Pellegrini, con il coinvolgimento di Stefano Sollima come produttore esecutivo.

Un inizio travolgente: scontri e ferite

La trama di “ACAB” prende vita in una notte di violenti scontri in Val di Susa, dove la tensione sociale esplode in modo incontrollabile. Una squadra del Reparto Mobile di Roma è messa a dura prova, quando il loro comandante viene gravemente ferito. A fronte di questa tragedia, si ritrovano a fare i conti con l’incertezza e la vulnerabilità, in un momento in cui ogni decisione potrebbe essere fatale.

Il protagonista, Mazinga (interpretato da Marco Giallini), è un uomo che ha imparato a fronteggiare la violenza dei disordini con metodi al limite, insieme a Marta (Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante). La loro squadra non è come le altre: è una vera e propria famiglia, un legame che si è forgiato nelle strade di Roma, tra lotte e ferite. Ma l’arrivo di un nuovo comandante, Michele (Adriano Giannini), figlio di una polizia più riformista e ideale, minaccia di smantellare quell’affiatamento che ha sempre dato loro forza.

L’impatto della riforma e le sfide di una polizia in crisi

Michele, fresco di incarico e pieno di buone intenzioni, si trova a confrontarsi con una realtà che non conosce. La sua visione della polizia, pur se moderna e riformista, entra in contrasto con la squadra che si è formata sul campo, abituata a operare con un sistema di regole non ufficiali e spesso brutale. Le divergenze tra i metodi tradizionali e le nuove linee guida saranno il terreno fertile per conflitti interni che non tarderanno a esplodere.

A complicare ulteriormente la situazione c’è l’ondata di malcontento popolare che attraversa il paese. Una nuova stagione di protesta e tensione sociale, il cosiddetto “autunno caldo”, getta un’ombra di caos sulla squadra. I protagonisti sono chiamati a difendere le istituzioni, ma si trovano sempre più a interrogarsi sul vero significato del loro lavoro. È davvero quello che vogliono fare? E come si concilia il rispetto per la legge con la dura realtà delle strade?

I temi della serie: giustizia, appartenenza e resistenza

“ACAB” non è solo un racconto poliziesco, ma un’esplorazione profonda dei dilemmi morali e delle contraddizioni del nostro tempo. Ogni personaggio è costretto a mettere in discussione la propria identità e il proprio ruolo nella squadra, riflettendo sulle sue scelte e su ciò che rappresenta. La serie, ispirata al film omonimo diretto da Stefano Sollima, affronta tematiche di grande attualità, come la corruzione, la disillusione e la lotta per mantenere il proprio valore in un sistema che sembra sempre più marcio.

L’opera trae spunto dall’omonimo libro di Carlo Bonini, edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore, che ha ispirato anche il film di Sollima. La serie si inserisce in un filone narrativo che ha sempre avuto un forte impatto sul pubblico, mostrando il lato oscuro di una professione che, purtroppo, spesso si trova a fare i conti con la sua umanità.

Un cast di grande talento

Il cast di “ACAB” è un altro dei punti di forza della serie. Marco Giallini, uno degli attori più apprezzati del panorama italiano, interpreta Mazinga, il caposquadra che si trova a dover affrontare i suoi demoni e quelli della sua squadra. Al suo fianco, Valentina Bellè e Pierluigi Gigante portano in scena i personaggi di Marta e Salvatore, che non sono solo colleghi, ma veri e propri compagni di vita in un contesto che li mette continuamente alla prova. Adriano Giannini, nel ruolo di Michele, rappresenta l’elemento di rottura con il passato e il simbolo di una polizia che cerca di rinnovarsi, ma che rischia di perdere la propria anima nel processo.

Un progetto ambizioso, tra letteratura e cinema

“ACAB” è un progetto ambizioso che unisce la forza della letteratura e del cinema, con un adattamento televisivo che promette di essere fedele alle tematiche originali, ma allo stesso tempo capace di rinnovarle per il pubblico contemporaneo. La scrittura di Filippo Gravino e Carlo Bonini, insieme alla regia di Michele Alhaique, è un invito a riflettere su quanto sia complessa la lotta per la giustizia in un mondo che non sempre sembra premiare i giusti.

Questa serie non si limita a raccontare storie di polizia, ma esplora le contraddizioni e le sfide di una generazione che sta cercando di ridefinire cosa significa appartenere a una causa più grande. Non è solo una guerra di poliziotti contro criminali, ma una battaglia interiore che ognuno dei protagonisti deve affrontare. In questo senso, “ACAB” diventa un racconto universale, che trascende il suo contesto per parlare di lotte personali e collettive, di giustizia e di ciò che accade quando le istituzioni perdono il contatto con la realtà.

Con l’approccio diretto e senza filtri che ha caratterizzato anche il film, la serie si preannuncia come una delle produzioni più intense di Netflix per il 2025, pronta a conquistare gli spettatori con un mix di dramma, azione e riflessione sociale.

Grande figlio di pu***na*: Eleazaro Rossi e il suo umorismo crudo e tagliente

Eleazaro Rossi, stand-up comedian romagnolo, classe 1982, è diventato uno dei volti più controversi e in voga nel panorama comico italiano. Il suo umorismo graffiante, che non lascia scampo, è un mix di cinismo e satira sociale, una macchina da guerra capace di demolire, con un sorriso velenoso, tutti i vizi e le ipocrisie della nostra società. Con il suo primo libro Grande figlio di pu**na*, edito da Feltrinelli, Rossi porta il suo inconfondibile stile direttamente sulla carta, offrendo ai lettori dieci storie che spingono i confini del gusto e della moralità.

Nel libro, Eleazaro Rossi continua a cavalcare l’onda di un umorismo urticante che lo ha reso celebre nei più grandi teatri italiani, dove il suo corpo si contorce come un grottesco fantoccio. Ma Grande figlio di pu**na* è molto più di un semplice insieme di storie divertenti: è un’operazione chirurgica sull’anima, una riflessione spietata sui nostri difetti e le nostre debolezze. Ogni racconto è un atto di accusa verso la società, ma anche un momento di riflessione, di quel malcelato disprezzo per i tic mentali che ci caratterizzano, ma che, alla fine, Rossi sa trattare con un pizzico di tenerezza, quando meno ce lo aspettiamo.

Il libro apre con un racconto che non si dimentica facilmente: un padre di famiglia, quarantasettenne e fino a quel momento esemplare, decide di abbandonare la via retta e intraprendere una vita di malvagità, ma non in maniera qualunque. Il suo nuovo punto di partenza? Suo figlio, come per un curioso e disturbante passaggio di testimone che rovescia le dinamiche familiari tradizionali. È una delle tante immagini potenti e surreali che Rossi dipinge nel suo libro, dove le situazioni più assurde si mescolano alla cruda realtà, creando un’atmosfera di innegabile disagio, ma anche di irresistibile attrazione.

E poi c’è il pamphlet che racconta le funzioni del corpo umano, ma visto sotto una lente del tutto inusuale: uomini e donne che, secondo l’autore, non comunicano più con le parole, ma attraverso i capezzoli. Questo, come tanti altri spunti presenti nel libro, è un esempio della sua capacità di rovesciare le convenzioni e offrire letture alternative e grottesche della realtà.

Non mancano personaggi da far rizzare i capelli, come una urologa seducente che approccia il suo paziente con una disinvoltura che mescola il set di un film porno con il macabro di una casa degli orrori. E poi ci sono ricchi e viziati proprietari di attici che, in un rituale di iniziazione decisamente poco ortodosso, perdono la loro innocenza in compagnia di vacche grigie ungheresi. E ancora, uomini minuscoli, scorpioni velenosi, amiche che evocano demoni vendicatori e ragazze che si imbattono nel vero amore nei posti più impensati. Ogni storia è una perla di cinismo, ogni personaggio una caricatura di quello che potrebbe essere un riflesso amplificato della nostra società.

Ciò che sorprende, però, è che dietro a questo umorismo crudo e tagliente, si nasconde anche una parte di sensibilità, un’anima che, seppur velata di disprezzo, riesce a sciogliersi e commuoversi. Un esempio lampante è la parte in cui Rossi, voce narrante delle storie, affronta il tema della morte con il suo solito sarcasmo, ma in modo paradossalmente dolce: “Ti voglio tanto bene, babbo. […] Adesso muori?” Qui l’ironia di Rossi non si limita a fare del male: diventa uno strumento per riflettere, per toccare un tema universale come la morte con una leggerezza che riesce a far male, ma anche a sorridere.

Eleazaro Rossi, secondo Doug Stanhope, cabarettista americano che ne riconosce il talento, ha segnato un punto di non ritorno nella storia della stand-up comedy italiana. “Si possono individuare due momenti nella storia della stand-up comedy italiana: prima di Eleazaro Rossi e dopo Eleazaro Rossi”. Il suo primo libro è un’ulteriore conferma di questa affermazione, un’opera che riesce a tradurre in parole l’energia provocatoria del suo spettacolo dal vivo, portando le sue riflessioni scomode a un pubblico più vasto, ma sempre pronto a mettersi in discussione.

Grande figlio di pu**na* non è un libro per tutti. È un libro che sfida i limiti del buon gusto, che usa l’ironia come una lama affilata per incidere la pelle di chi legge. Ma è proprio in questa sua audacia che risiede il suo valore: un’opera che, pur facendo ridere fino a far male, riesce a stimolare una riflessione profonda, svelando la nostra incapacità di affrontare le verità più scomode. Eleazaro Rossi, con il suo umorismo al vetriolo, ci costringe a guardarci dentro, a fare i conti con le nostre miserie e a trovare il coraggio di affrontarle.