Meta AI: Sfida Aperta all’Intelligenza Artificiale

Meta AI entra in scena! Il panorama dell’intelligenza artificiale si arricchisce di un nuovo protagonista: Meta AI, l’AI targata Meta (ex-Facebook).

Ma come si comporta rispetto ai colossi già affermati, ChatGPT e Copilot? Scopriamolo insieme!

Primo test: sensibilità e stile.

Sfida: scrivere una mail di condoglianze. Risultato? ChatGPT si spinge un po’ troppo oltre, inventando dettagli fantasiosi. Meta AI mantiene un tono più neutro, mentre Copilot risulta il più sobrio. Vincitore? Meta AI, più vicino a un testo scritto da un umano.

Secondo test: creatività.

Sfida: inventare uno slogan per dei biscotti. Risultato? Nessun vincitore netto. Copilot ha qualche idea carina, ma tutti e tre rimangono un po’ banali.

Altri test e verdetti.

  • Generazione di immagini: Meta AI domina, ChatGPT 3.5 non è in grado di generare immagini (il 4.0 è a pagamento), Copilot crea illustrazioni interessanti.
  • Matematica: ChatGPT primeggia, Meta AI secondo, Copilot distanziato.
  • Itinerario: ChatGPT propone un programma ricco e tematico, Meta AI ha idee interessanti, Copilot offre un itinerario generico.
  • File Excel: Copilot si distingue creando un file Excel completo e scaricabile per catalogare smartphone.

In definitiva? Un vincitore assoluto non c’è. Ogni AI brilla in compiti specifici.

Tutte hanno fatto passi da gigante, ma ne devono fare ancora.

Il consiglio? Impariamo prima a fare le cose da soli, poi usiamo l’AI per velocizzare, controllare o migliorare i risultati.

Capire il processo è fondamentale per sfruttare l’AI al meglio, non per subirla.

Meta AI si presenta come un competitor valido, pronto a dare battaglia nel mondo dell’intelligenza artificiale.

Il futuro si prospetta ricco di sfide e innovazioni!Non perdere di vista questa sfida appassionante!

Squalificati – Ranger Reject: La recensione completa

Squalificati – Ranger Reject approda su Disney+ con una proposta audace: rivisitare in chiave dark il genere dei Super Sentai, iconici show giapponesi con robot giganti e combattimenti contro mostri alieni. Pronti a scoprire se questa decostruzione del mito dei supereroi convince?

Un mondo sottosopra

Tredici anni fa, la Terra è stata attaccata da una minaccia aliena. Per fortuna, l’umanità può contare sui Dragon Keepers Rangers, un gruppo di eroi dotati di poteri straordinari e di un artefatto quasi invincibile. Ogni settimana, i Keepers respingono gli assalti dei Kaijin, conquistando il plauso del pubblico che segue le loro battaglie come fossero eventi sportivi. Ma dietro questa facciata eroica si nasconde una realtà ben diversa.

I Ranger: eroi o carne da macello?

I cinque Rangers, in realtà, sono individui violenti e spregevoli che hanno sconfitto i comandanti alieni anni fa. Ora, costringono i soldati nemici a partecipare a una pantomima di scontri predeterminati, sfruttandoli per mantenere il loro status di idoli. Uno dei soldati Kijin, D, decide di ribellarsi. Fingendosi umano, si infiltra tra le file dei Keepers per smascherarli e sconfiggerli uno ad uno.

Dalla commedia all’azione, con un pizzico di satira

Squalificati – Ranger Reject, nato dalla mente di Negi Haruba (autore di The Quintessential Quintuplets), si discosta nettamente dal suo precedente lavoro. L’opera originale, un manga dark comedy action, alterna momenti esilaranti a scontri violenti e riflessioni profonde. L’anime, diretto da Keichi Sato (Tiger & Bunny), riprende fedelmente il tono del manga, passando dall’azione concitata alle parentesi comiche. I monologhi interiori di D, alle prese con le stranezze umane, sottolineano la contraddizione tra il suo comportamento forzato e le sue reali intenzioni.

Un comparto tecnico nella media

Dal punto di vista tecnico, Squalificati non brilla particolarmente. L’animazione è nella media, mentre la colonna sonora vanta una opening e una ending di qualità. Un vero peccato l’assenza del doppiaggio italiano, con soli sottotitoli in lingua nostrana.

Un prodotto per intenditori?

Il punto di forza di Squalificati è la sua storia. Partendo da premesse comiche, si addentra in territori più oscuri e controversi. Senza spoiler, possiamo anticipare che scopriremo le nefandezze dei Keepers, in particolare del Red Keeper, un personaggio inquietante che ricorda i violenti eccessi di Patriota (The Boys) o Omni-Man (Invincible).

Squalificati – Ranger Reject si inserisce nel filone della decostruzione del mito del supereroe, reinterpretando il genere sentai in chiave critica e satirica. Un’operazione lodevole, ma forse non accessibile a chi non conosce già le dinamiche e gli stilemi narrativi del genere.

In definitiva, Squalificati – Ranger Reject è un anime consigliato agli appassionati di super sentai e a chi cerca un prodotto che affronti il genere da un punto di vista alternativo. Se non rientrate in queste categorie, potrebbe non essere l’anime per voi.

Edge 50 Pro: il nuovo medio-gamma Motorola arriva in Europa

Manca poco all’arrivo in Europa del Motorola Edge 50 Pro, lo smartphone di fascia media con caratteristiche da top.

Cosa ci possiamo aspettare?

  • Un display OLED ampio e fluido: 6,7 pollici con refresh rate di 144Hz e luminosità di picco di 2.000 nit per un’esperienza visiva immersiva.
  • Potenza da vendere: il processore Snapdragon 7 Gen 3 di Qualcomm, abbinato a 12GB di RAM e 512GB di storage, garantisce prestazioni fluide e reattive.
  • Fotocamera per ogni esigenza: un sistema posteriore tripla da 50MP (principale con OIS) + 13MP (ultragrandangolare) + 10MP (teleobiettivo 3x) e una selfie-camera da 50MP per catturare immagini eccezionali in ogni condizione.
  • Batteria capiente e ricarica rapidissima: 4.500mAh con ricarica cablata da 125W, wireless da 50W e inversa da 10W per dire addio ai problemi di autonomia.
  • Connettività al top: 5G per navigare in internet alla massima velocità e Android 14 con aggiornamenti garantiti fino ad Android 17.
  • Design elegante e resistente: certificazione IP68 per resistenza a schizzi e polvere, scanner di impronte digitali nel display e altoparlanti stereo con Dolby Atmos.

Tutte queste caratteristiche hanno un prezzo: il Motorola Edge 50 Pro sarà disponibile in Europa a partire dal 16 aprile al prezzo di 699 euro per la versione con 12GB di RAM e 512GB di storage.

Un prezzo importante, ma che potrebbe essere giustificato dalle ottime prestazioni e dalle numerose funzionalità offerte da questo smartphone.

Cosa ne pensate? Fateci sapere nei commenti se siete interessati all’acquisto del Motorola Edge 50 Pro!

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Geneforge 2: Infestation: un RPG classico e profondo per veri amanti del genere!

Appassionati dei giochi di ruolo classici e complessi, preparatevi a immergervi in Geneforge 2: Infestation! Il nuovo titolo di Jeff Vogel, sviluppatore veterano del genere, vi riporterà alle origini degli RPG con un’esperienza profonda, ricca di scelte e sfide strategiche.

Un RPG senza compromessi:

Geneforge 2: Infestation non scende a compromessi. Dimenticate i moderni open world pieni di icone e quest marker. Qui vi troverete di fronte a un mondo ricco di testo, dove ogni dialogo e ogni azione ha un peso reale. La vostra classe iniziale influenzerà profondamente il vostro modo di giocare e di interagire con il mondo, creando un’esperienza di gioco unica e personalizzata.

Un remake d’autore:

Geneforge 2: Infestation è un remake del secondo capitolo della serie Geneforge, uscito originariamente nel 2003. Vogel ha rifinito la grafica, migliorato l’usabilità e ribilanciato alcuni sistemi di gioco, creando un’esperienza fresca e coinvolgente anche per chi ha già giocato l’originale.

Una storia avvincente e un mondo affascinante:

Vi ritroverete in una regione montana dove una colonia di shaper, maghi in grado di creare la vita, è scomparsa misteriosamente. Dovrete scoprire cosa è successo e scegliere da che parte stare in una ribellione in corso. Il mondo di gioco è ricco di dettagli e di storie da scoprire, con personaggi complessi e scelte morali che avranno un impatto sulla trama.

Un sistema di combattimento profondo e strategico:

Gli scontri in Geneforge 2: Infestation sono a turni e richiedono una pianificazione attenta. Potrete creare un esercito di creature da usare in battaglia, sfruttando le loro abilità e i loro punti di forza per superare i nemici. Il sistema di creazione e gestione delle creature è uno degli elementi chiave del gioco e vi darà grande libertà di sperimentare e trovare la strategia migliore per ogni situazione.

Un’esperienza ostica ma gratificante:

Geneforge 2: Infestation non è un gioco per tutti. La difficoltà è elevata e richiede di imparare a padroneggiare i sistemi di gioco e a sfruttare al meglio le risorse a disposizione. Ma per chi è disposto a mettersi alla prova, la ricompensa è una delle esperienze di gioco di ruolo più profonde e gratificanti degli ultimi anni.

Un gioco per veri appassionati:

Geneforge 2: Infestation è un titolo che piacerà solo ai veri amanti dei giochi di ruolo classici. Se siete alla ricerca di un’esperienza di gioco impegnativa, profonda e ricca di scelte, questo è il gioco per voi. Se invece preferite i giochi di ruolo moderni con grafica spettacolare e gameplay semplificato, questo titolo potrebbe non fare per voi.

Beastars: L’ultima stagione è finalmente qui!

Preparatevi a salutare i vostri amati animali antropomorfi: Netflix ha rilasciato il trailer dell’ultima stagione di Beastars, l’anime tratto dal manga di Paru Itagaki.

Divisa in due parti, la stagione finale ci condurrà attraverso un turbinio di emozioni, affrontando tematiche come la discriminazione razziale, le difficoltà relazionali e il senso di inadeguatezza tipico dell’adolescenza.

Confermati alla regia Shinichi Matsumi e alla sceneggiatura Nanami Higuchi, lo studio Orange ci regalerà un’ultima stagione ricca di colpi di scena e animazioni mozzafiato.

Beastars ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo sin dal suo debutto nel 2016, vincendo numerosi premi, tra cui il Manga Taishō 2018 e il Tezuka Osamu Cultural Prizes 2018.

Ambientato in un mondo popolato da animali antropomorfi, il manga racconta la storia di Legoshi, un lupo studente alle prese con le sue insicurezze e con la complessa convivenza tra erbivori e carnivori.

Se non avete ancora avuto modo di immergervi in questo universo, vi consigliamo di recuperare le prime due stagioni su Netflix e di prepararvi a vivere l’ultima, emozionante avventura di Beastars.

Non perdetevi il trailer ufficiale!

BEASTARS Final Season | Official Teaser | Netflix

Cosa vi aspettate da questa stagione finale? Fatecelo sapere nei commenti!

Heavy Sugar: Teslapunk, Gangster e Gioco di Ruoli

Heavy Sugar è un gioco di ruolo che cattura l’attenzione con la sua ambientazione Teslapunk unica, una distopia elettrizzante dove la corrente elettrica regna sovrana.

Balhan City, la metropoli dove si svolgono le vicende, pulsa di contraddizioni. Da un lato, l’illusione di progresso e ottimismo, alimentata dalla EdiSons Company e dal suo controllo dell’elettricità. Dall’altro, un regime di proibizionismo, diffidenza e sfruttamento, con i cittadini controllati e segregati nei cinque quartieri della città.

I giocatori assumono il ruolo di Mutinear, scaltri fuorilegge che combattono contro l’ordine costituito. Affiliati a una delle dieci gang criminali, sfruttano il potere del Blink, un’abilità che permette di controllare dispositivi elettrici con un semplice occhiolino.

Le gang, ognuna con la sua gerarchia, filosofia e Dote del Blink specifica, offrono una varietà di opzioni per i giocatori. Potrete impersonare operai ribelli, contrabbandieri abili o hacker ingegnosi, tessendo la vostra tela di intrighi e sovversione.

Il sistema di gioco, basato su fiches da poker e scommesse, aggiunge un tocco di tensione e adrenalina a ogni prova. Le caratteristiche del personaggio, come Fisico, Mente e Carisma, influenzano l’esito delle azioni, mentre la Classe Sociale determina la reputazione del Mutinear nella città.

L’ambientazione di Heavy Sugar è ricca di spunti narrativi, dai contrasti sociali alle atmosfere cupe e decadenti. Il manuale, con il suo stile accattivante e le illustrazioni evocative, aiuta a immergersi completamente nel mondo creato da Simone Morini.

Punti di forza:

  • Ambientazione Teslapunk originale e ricca di dettagli
  • Sistema di gioco di ruolo con fiches e scommesse
  • Variegate gang e Doti del Blink per personalizzare il personaggio
  • Manuale ben scritto e illustrato

Punti da migliorare:

  • Complessità dell’ambientazione che potrebbe ostacolare l’immedesimazione dei giocatori
  • Consigliato per campagne di medio/lungo termine per sfruttare appieno il potenziale del gioco

Heavy Sugar è un gioco di ruolo intrigante e innovativo, perfetto per chi ama le atmosfere distopiche, le ambientazioni steampunk con un tocco di originalità e il brivido del rischio. Se siete pronti a sfidare l’oppressione e a guidare la rivolta nella scintillante e oscura Balhan City, non esitate a imbarcarvi in questa elettrizzante avventura.

La recensione del remake di Alone in the Dark

THQ Nordic e Pieces Interactive hanno finalmente portato alla luce l’atteso remake di Alone in the Dark, il famoso videogioco horror del 1992 che ha terrorizzato intere generazioni di videogiocatori. Disponibile su PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5, questo nuovo capitolo è stato sviluppato con cura da Pieces Interactive, una software house svedese che ha dimostrato di saper maneggiare il genere dell’horror fin dal suo debutto nel 2012.

Il gioco è stato scritto da Mikael Hedberg, autore di titoli horror di culto come SOMA e Amnesia: The Dark Descent, e promette di riportarci nella subdola villa Derceto, teatro di eventi oscuri e inquietanti che metteranno a dura prova i nostri nervi.

Alone in the Dark | Welcome to Derceto Trailer

La trama ci pone nei panni di due investigatori privati, Edward Carnby ed Emily Hartwood, alla ricerca dello zio misteriosamente scomparso di quest’ultima, Jeremy. Ciò che doveva essere una semplice indagine si trasformerà ben presto in un’epica battaglia contro creature mostruose e segreti sepolti nel buio di Derceto.

Alcune caratteristiche che rendono Alone in the Dark un’esperienza unica e avvincente includono una storia coinvolgente firmata da Hedberg, un cast vocale di prim’ordine con Jodie Comer (acclamata protagonista di Killing Eve) e David Harbour (noto per il suo ruolo in Stranger Things), un design dei mostri spaventoso realizzato da Guy Davis e una colonna sonora Doom Jazz inquietante composta da Jason Köhnen.

Il gameplay di Alone in the Dark mescola abilmente esplorazione, enigmi e combattimenti che mettono alla prova le nostre abilità e il nostro coraggio. Gli enigmi ben congegnati, l’atmosfera tetra e la colonna sonora impeccabile contribuiscono a creare un’esperienza coinvolgente e angosciante per i giocatori.

Tuttavia, alcuni aspetti come i combattimenti legnosi, la grafica datata e alcuni bug presenti possono limitare il potenziale di gioco. Nonostante ciò, se siete appassionati del genere survival horror classico e siete disposti a sorvolare su questi dettagli, Alone in the Dark potrebbe comunque offrirvi ore di divertimento e paura. In definitiva, Alone in the Dark è un remake coraggioso e avvincente che merita una chance da parte degli appassionati del genere. Con una trama coinvolgente e un’atmosfera irresistibilmente dark, è un titolo che non mancherà di regalare brividi agli amanti dell’horror.

Voto: 7/10

Godzilla Minus One trionfa agli Oscar: il Giappone conquista la statuetta per i migliori effetti visivi!

Il trentasettesimo film della longeva saga della casa di produzione nipponica Toho, “Godzilla Minus One”, ha vinto l’Oscar per i migliori effetti visivi, segnando la prima vittoria del Giappone in questa categoria. Un team di 35 artisti visivi, guidato dal regista Takashi Yamazaki, ha realizzato gli effetti speciali del film senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale, battendo la concorrenza di film come Guardiani della Galassia Vol. 3, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte 1, Napoleon e The Creator. Guillermo del Toro e John Carpenter hanno omaggiato il lavoro eccezionale del team giapponese, esprimendo la loro gioia per il trionfo di Godzilla Minus One.

GODZILLA MINUS ONE: al cinema solo dall’1 al 6 dicembre

Spendiamo prima due parole per quanto riguarda la storia di Godzilla/Gojira. la sua prima apparizione avvenne nel 1954 e da subito divenne un fenomeno di culto, tanto che vennero fatti dei riadattamenti per il mercato occidentale e anche molti tentativi di imitazione. Il successo di tale titolo fu così grande che Gojira ebbe tutta una serie di lungometraggi che vennero suddivisi in vari periodi in base alle ambientazioni e alle trame di Gojira, infatti vi fu il periodo Showa che prende l’inizio dalla prima proiezione fino all’ultimo film della serie del 1975, il periodo Heisei dove Gojira riprende il suo suo ruolo principale come mostro distruttore invece che difensore del periodo precedente che inizia col film del 1984 che si può definire il vero sequel del film del 1954 fino al 1995 con l’ultimo film di questa serie dove affronta la sua nemesi Destroyer, ma poi il franchise si rinnovò con il periodo Millenium con una nuova serie di film che inizia dal 1999 fino al 2004, continuando col periodo Reiwa iniziato con Shin Gojira che perdura tutt’ora, come ben sappiamo tale saga è stata anche riproposta dalla Warner Bros crando il suo Monstervers con Gojira protagonista insieme al mito americano King Kong, più varie versioni animate.

Il film “Godzilla Minus One” è ambientato sul finire della Seconda Guerra Mondiale, dove vi troviamo un Giappone totalmente devastato dalla sconfitta morale, in quanto allo scoppio della guerra il Giappone con le prime vittorie nel sud-est asiatico e l’attacco a sorpresa avvenuto con successo il 7 dicembre 1941 nella base navale americana di Pearl Harbor, pensavano di essere invincibili e inarrestabile, invece come ben sappiamo le sorti della guerra sono andati completamente a sfavore dell’Impero Nipponico. e anche totalmente devastato a lvello economico e anche umano, in quanto oltre ad essere l’unico paese ad aver subito un bombardamento con armi nucleari, le sue città principali Tokyo in primis, vennero devastate dai bombardamenti da parte degli alleati, fatto che aalla fine mise in ginocchio il Giappone, molte famiglie avevano perso i loro cari in battaglia e i sopravvissuti al fronte scoprirono di aver perso le loro famiglie, in pratica stavano vivendo un periodo nero post-bellico. la trama è incentrata su vari personaggi Koichi Shikishima, veterano di guerra con i suoi demoni personali da affrontare, Noriko e la piccola Akiko che cercano di sopravvivere in un mondo dove hanno perso tutto e non sembra vi sia speranza per il futuro, la storia si sonda andando avanti pian piano con gli anni e fa vedere che dopo essersi leccate le ferite, i giapponesi iniziarono a riprendersi da tale periodo oscuro e ricostruire ciò che è andato perso e distrutto, tanto che il nostro veterano Shikishima nonostante i suoi demoni interiori trova lavoro per la bonifica dei mari per via delle mine marine sparse per l’oceano, unendosi ad un dragamine con altri variopinti personaggi, il capitnao del vascello veterano anche lui e con un atteggiamento polemico, Kid un ragazzo che si sente in colpa di non aver fatto la sua parte e il professor Kenji Noda soprannominato Doc da tutto l’equipaggio, in quanto era un ingegnere che lavorava per il dipartimento di ricerca navale e che ora come tutti i suoi concittadini si è reinventato per poter sbarcare il lunario. la ricostruzione, anche se lentamente stava procedendo bene, tanto che anche la vita dei nostri protagonisti comincia a migliorare, ma è in questo frangente che Gojira spunta all’orizzonte, minacciando un Giappone che non ha possibilità di difesa, in quanto per via degli accordi con gli Stati Uniti, non hanno più un esercito che possa contrapporgli e le forze americane non possono dare nessun tipo di aiuto, così che alla fine la minaccia di una nuova catastrofe potrebbe abbattersi sull’arcipelago Giapponese, mi stoppo qui in quanto forse ho già detto troppo e rischio di fare spoiler non voluto.

GODZILLA MINUS ONE Official Trailer

Cosa dire in definitiva? “Godzilla Minus One” oltre che essere ben fatto sia a livello di ambientazioni, le città devastate sembrano reali come anche i mezzi che utilizzano e gli abbigliamenti, insomma è stato riprodotto ogni più piccolo dettaglio dell’epoca, anche l’animazione del Kaiju è fatta non bene, ma benissimo, la fuidità dei movimenti di Gojira, sia sulla terra ferma che in acqua,  sono così ben definiti così reali, che all’inizio o alla fine del film pensavo di leggere un’avvertenza con scritto “i Gojirasaurus che sono stati utilizzati durante le riprese non hanno subito ferite o torture” come avveniva in alcuni film dove venivano utilizzati animali veri, per quanto mi riguarda l’effetto e le inquadrature da varie angolazioni mi sono sembrati così veritieri da pensare che invece di un film di fantascienza fosse un docufilm con riprese reali di Gojira. la colonna sonora, anche se in certi momenti si sentiva che i brani erano stati riadattati e modernizzati, nei momenti più salienti, avevano mantenuto i temi originali e sentire quelle musiche abbinate alle scene sono da pelle d’oca, per non parlare poi del suo soffio atomico, qui tradotto soffio termico, ancora più spettacolare, tanto che il trailer ufficiale non rende giustizia.

La trama presenta vari colpi di scena, anche se sono ovvi, sono resi così al meglio da tenerti incollato sulla poltrona, i minuti sono trascorsi come niente fosse, nessun tempo morto, nessuna scena da tagliare, tutto fluido che il tempo è passato senza che me ne accorgessi, e quando il film è finito, tutti in sala abbiamo applaudito, perchè il film merita davvero un applauso, molti potranno definirlo un buon remake, io di invece che è un film ex novo, una nuova era di Gojira che inizia da questo film e spero davvero che faranno dei seguiti, in quanto i presupposti ci sono tutti.

Capsule hotel a Venezia: un incubo da 65 euro!

Un cliente ha denunciato la sua esperienza da incubo in un capsule hotel all’aeroporto di Venezia.

Federico, che doveva prendere un volo per Manchester la mattina presto, ha deciso di prenotare una capsula per riposare un po’.

Purtroppo, la sua notte si è trasformata in un incubo.

L’aria condizionata non funzionava, il tettuccio apribile era rotto e l’unica alternativa per dormire era tenere la porta aperta, con il rischio di furti.

Federico ha pagato 65 euro per questa esperienza terribile.

Ha contattato l’azienda per ottenere il rimborso totale, ma ha ricevuto solo il 30%.

Ha denunciato la sua disavventura sul sito dell’Unione Nazionale Consumatori.

Questa storia ci fa riflettere sui rischi di prenotare un capsule hotel senza leggere le recensioni.

E voi, avete mai dormito in una capsula in aeroporto? Com’è stata la vostra esperienza?

Cosa sono gli Hotel a Capsule?

Gli hotel a capsule, nati in Giappone negli anni ’70, offrono un’esperienza di soggiorno unica e minimalista. Le camere, chiamate capsule, sono piccoli moduli individuali che offrono un letto, una TV, illuminazione e prese di corrente.

Perché scegliere un Capsule Hotel?

  • Convenienza: I prezzi sono generalmente inferiori rispetto agli hotel tradizionali, rendendoli un’opzione economica per viaggiatori con budget limitato.
  • Posizione: Spesso situati in zone centrali o vicino a stazioni ferroviarie, offrono un accesso facile alle principali attrazioni.
  • Sicurezza: Offrono un ambiente sicuro e confortevole, con personale 24 ore su 24 e sistemi di sorveglianza.
  • Efficienza: Le capsule sono progettate per sfruttare al massimo lo spazio, offrono un ambiente funzionale e confortevole.

Capsule Hotel: non solo per backpackers

In passato, gli hotel a capsule erano principalmente utilizzati da backpackers e viaggiatori solitari. Tuttavia, stanno diventando sempre più popolari anche tra i turisti di fascia alta che cercano un’esperienza unica e alternativa.

Dove trovare gli Hotel a Capsule?

Gli hotel a capsule sono diffusi in tutto il mondo, con una concentrazione maggiore in Asia. In Europa, città come Londra, Amsterdam e Parigi offrono diverse opzioni di capsule hotel.

Scegliere un Capsule Hotel:

  • Considerare le proprie esigenze: Se si cerca solo un posto dove dormire a un prezzo conveniente, un capsule hotel può essere una buona scelta. Se invece si desidera più spazio e privacy, un hotel tradizionale potrebbe essere più adatto.
  • Valutare la posizione: Scegliere un hotel in una posizione comoda per le proprie esigenze.
  • Leggere le recensioni: Le recensioni online possono fornire informazioni utili sulla qualità e sui servizi offerti da un hotel a capsule.

Capsule Hotel: un’esperienza da provare

Se siete alla ricerca di un’esperienza di viaggio unica e conveniente, un capsule hotel potrebbe essere la scelta giusta per voi.

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Avengers: Infinity War con -spoiler-

Molti dei miei amici avevano già visto prima di me il film Avengers: Infinity War e hanno postato delle immagini e vari meme che mi hanno fatto capire che sarebbe finito male, anche peggio di male, volendo. 

Una recensione del film è già stata fatta da Talparius ed è spoiler free, io, volendo analizzare altri fattori sono costretta ad aggiungere degli spoiler, per cui non leggete oltre se non avete visto il film.

Il titolo alternativo del film è sicuramente Avengers: Infinity Ecatombe e si vede già dall’inizio quanto possa essere drammatico a differenza degli altri film, almeno mi hanno salvato Hulk, per ora… Però resta sempre un filo di speranza perché lo stregone, come lo definisce Tony Stark, ha parlato di una loro sngola vittoria, quindi si può pensare che una possibilità ci possa ancora essere. Ma come? Questo non lo so francamente, se in gruppo non sono riusciti a far fuori Thanos figuriamoci dopo la decimazione e la perdita di quello che si è rivelato il più cazzuto di tutti: Spiderman.

Però se speranza c’è, immagino che in qualche modo riusciranno a prendere e togliere il guanto a Thanos e tornare indietro nel tempo, altrimenti vuol dire che non avremo più film da vedere, come abbiamo visto dalla scena finale, la possibilità potrebbe benissimo derivare da Capitan Marvel, ma non ci resta che aspettare e vedere. Anche perché hanno annunciato già l’uscita di alcuni film e a meno che non tornino come fantasmi della forza non trovo una spiegazione logica.

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