Godzilla Minus One trionfa agli Oscar: il Giappone conquista la statuetta per i migliori effetti visivi!

Il trentasettesimo film della longeva saga della casa di produzione nipponica Toho, “Godzilla Minus One”, ha vinto l’Oscar per i migliori effetti visivi, segnando la prima vittoria del Giappone in questa categoria. Un team di 35 artisti visivi, guidato dal regista Takashi Yamazaki, ha realizzato gli effetti speciali del film senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale, battendo la concorrenza di film come Guardiani della Galassia Vol. 3, Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte 1, Napoleon e The Creator. Guillermo del Toro e John Carpenter hanno omaggiato il lavoro eccezionale del team giapponese, esprimendo la loro gioia per il trionfo di Godzilla Minus One.

GODZILLA MINUS ONE: al cinema solo dall’1 al 6 dicembre

Spendiamo prima due parole per quanto riguarda la storia di Godzilla/Gojira. la sua prima apparizione avvenne nel 1954 e da subito divenne un fenomeno di culto, tanto che vennero fatti dei riadattamenti per il mercato occidentale e anche molti tentativi di imitazione. Il successo di tale titolo fu così grande che Gojira ebbe tutta una serie di lungometraggi che vennero suddivisi in vari periodi in base alle ambientazioni e alle trame di Gojira, infatti vi fu il periodo Showa che prende l’inizio dalla prima proiezione fino all’ultimo film della serie del 1975, il periodo Heisei dove Gojira riprende il suo suo ruolo principale come mostro distruttore invece che difensore del periodo precedente che inizia col film del 1984 che si può definire il vero sequel del film del 1954 fino al 1995 con l’ultimo film di questa serie dove affronta la sua nemesi Destroyer, ma poi il franchise si rinnovò con il periodo Millenium con una nuova serie di film che inizia dal 1999 fino al 2004, continuando col periodo Reiwa iniziato con Shin Gojira che perdura tutt’ora, come ben sappiamo tale saga è stata anche riproposta dalla Warner Bros crando il suo Monstervers con Gojira protagonista insieme al mito americano King Kong, più varie versioni animate.

Il film “Godzilla Minus One” è ambientato sul finire della Seconda Guerra Mondiale, dove vi troviamo un Giappone totalmente devastato dalla sconfitta morale, in quanto allo scoppio della guerra il Giappone con le prime vittorie nel sud-est asiatico e l’attacco a sorpresa avvenuto con successo il 7 dicembre 1941 nella base navale americana di Pearl Harbor, pensavano di essere invincibili e inarrestabile, invece come ben sappiamo le sorti della guerra sono andati completamente a sfavore dell’Impero Nipponico. e anche totalmente devastato a lvello economico e anche umano, in quanto oltre ad essere l’unico paese ad aver subito un bombardamento con armi nucleari, le sue città principali Tokyo in primis, vennero devastate dai bombardamenti da parte degli alleati, fatto che aalla fine mise in ginocchio il Giappone, molte famiglie avevano perso i loro cari in battaglia e i sopravvissuti al fronte scoprirono di aver perso le loro famiglie, in pratica stavano vivendo un periodo nero post-bellico. la trama è incentrata su vari personaggi Koichi Shikishima, veterano di guerra con i suoi demoni personali da affrontare, Noriko e la piccola Akiko che cercano di sopravvivere in un mondo dove hanno perso tutto e non sembra vi sia speranza per il futuro, la storia si sonda andando avanti pian piano con gli anni e fa vedere che dopo essersi leccate le ferite, i giapponesi iniziarono a riprendersi da tale periodo oscuro e ricostruire ciò che è andato perso e distrutto, tanto che il nostro veterano Shikishima nonostante i suoi demoni interiori trova lavoro per la bonifica dei mari per via delle mine marine sparse per l’oceano, unendosi ad un dragamine con altri variopinti personaggi, il capitnao del vascello veterano anche lui e con un atteggiamento polemico, Kid un ragazzo che si sente in colpa di non aver fatto la sua parte e il professor Kenji Noda soprannominato Doc da tutto l’equipaggio, in quanto era un ingegnere che lavorava per il dipartimento di ricerca navale e che ora come tutti i suoi concittadini si è reinventato per poter sbarcare il lunario. la ricostruzione, anche se lentamente stava procedendo bene, tanto che anche la vita dei nostri protagonisti comincia a migliorare, ma è in questo frangente che Gojira spunta all’orizzonte, minacciando un Giappone che non ha possibilità di difesa, in quanto per via degli accordi con gli Stati Uniti, non hanno più un esercito che possa contrapporgli e le forze americane non possono dare nessun tipo di aiuto, così che alla fine la minaccia di una nuova catastrofe potrebbe abbattersi sull’arcipelago Giapponese, mi stoppo qui in quanto forse ho già detto troppo e rischio di fare spoiler non voluto.

GODZILLA MINUS ONE Official Trailer

Cosa dire in definitiva? “Godzilla Minus One” oltre che essere ben fatto sia a livello di ambientazioni, le città devastate sembrano reali come anche i mezzi che utilizzano e gli abbigliamenti, insomma è stato riprodotto ogni più piccolo dettaglio dell’epoca, anche l’animazione del Kaiju è fatta non bene, ma benissimo, la fuidità dei movimenti di Gojira, sia sulla terra ferma che in acqua,  sono così ben definiti così reali, che all’inizio o alla fine del film pensavo di leggere un’avvertenza con scritto “i Gojirasaurus che sono stati utilizzati durante le riprese non hanno subito ferite o torture” come avveniva in alcuni film dove venivano utilizzati animali veri, per quanto mi riguarda l’effetto e le inquadrature da varie angolazioni mi sono sembrati così veritieri da pensare che invece di un film di fantascienza fosse un docufilm con riprese reali di Gojira. la colonna sonora, anche se in certi momenti si sentiva che i brani erano stati riadattati e modernizzati, nei momenti più salienti, avevano mantenuto i temi originali e sentire quelle musiche abbinate alle scene sono da pelle d’oca, per non parlare poi del suo soffio atomico, qui tradotto soffio termico, ancora più spettacolare, tanto che il trailer ufficiale non rende giustizia.

La trama presenta vari colpi di scena, anche se sono ovvi, sono resi così al meglio da tenerti incollato sulla poltrona, i minuti sono trascorsi come niente fosse, nessun tempo morto, nessuna scena da tagliare, tutto fluido che il tempo è passato senza che me ne accorgessi, e quando il film è finito, tutti in sala abbiamo applaudito, perchè il film merita davvero un applauso, molti potranno definirlo un buon remake, io di invece che è un film ex novo, una nuova era di Gojira che inizia da questo film e spero davvero che faranno dei seguiti, in quanto i presupposti ci sono tutti.

Godzilla di Shigeru Kayama

“Godzilla” è il romanzo originale scritto da Shigeru Kayama, il padre dei kaiju eiga, il genere cinematografico giapponese che si concentra sulle creature giganti. Il libro, tradotto in italiano da Francesco Nicodemo e Dario Rotelli, serve da base per il primo film di Ishiro Honda del 1953, ed è da esso che prende ispirazione l’ultimo capitolo della saga cinematografica, “Godzilla Minus One”.

La trama si svolge nel 1952, pochi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando il Giappone cerca di risollevarsi dall’orrore dei bombardamenti nucleari su Hiroshima e Nagasaki, che hanno causato oltre 200.000 morti e innumerevoli feriti e malati . Eppure, non appena il paese sembra tornare alla normalità, un nuovo pericolo sorge dall’oceano, provocato dai test nucleari condotti inconsapevolmente dalle nazioni. Le esplosioni e le radiazioni risvegliano qualcosa che si nasconde nelle profondità marine da tempi antichi, una creatura mostruosa che si è evoluta e potenziata nel corso dei secoli. Si tratta di un dinosauroide di 50 metri di altezza, con una pelle squamosa e coriacea, una coda lunga e potente, e una cresta dorsale irrorata di energia atomica.

Dopo aver causato carestie e devastazione sulle isole circostanti, il mostro si dirige senza pietà verso Tokyo, la capitale del Giappone, dove vive una popolazione di oltre 8 milioni di persone . Il romanzo descrive questa creatura gigantesca, una divinità anti-diluviana e una maledizione per l’umanità, con il nome temuto e rispettoso di “Gojira”, evocando l’antica leggenda dei pescatori che raccontavano di un drago marino che si nutriva di balene. La storia cattura l’immagine impressionante e bestiale di Godzilla mentre si muove attraverso il paesaggio urbano giapponese, distruggendo tutto ciò che si trova sul suo cammino, con il suo soffio atomico e la sua forza inarrestabile.

Il romanzo di Kayama, che ha poi adattato per la sceneggiatura del film, offre una visione approfondita di uno dei mostri più famosi della storia cinematografica. Attraverso una prosa coinvolgente e atmosferica, l’autore trasmette le emozioni contrastanti di una nazione ancora traumatizzata dalla guerra, ma determinata a sopravvivere a questa nuova minaccia. La storia riflette anche il conflitto dell’umanità con la propria follia e ostinazione nel condurre test nucleari nonostante le tragedie passate. Il romanzo esplora i temi della responsabilità, del sacrificio, della scienza, della morale e della speranza, attraverso i personaggi di Shikishima, un pilota kamikaze sopravvissuto all’attacco di Godzilla sull’isola di Odo, Noriko, una giovane donna che si innamora di lui, Mizushima, un giornalista che indaga sul mistero del mostro, Noda, un biologo marino che studia Godzilla, Ota, una fotografa che documenta la distruzione, e Akitsu, un fisico nucleare che possiede un’arma segreta in grado di uccidere Godzilla, ma che teme le conseguenze del suo uso .

Con il suo tono avvincente, il romanzo “Godzilla” ci permette di immergerci completamente nel mondo di questo iconico mostro e di apprezzare la maestosità e la temibile furia di Godzilla come mai prima d’ora. Il libro è una lettura obbligata per tutti gli appassionati di fantascienza e di cinema, e un omaggio al capolavoro di Ishiro Honda, che ha dato vita a un simbolo della cultura popolare e a un messaggero di pace,

Godzilla: tra storia, mito e paura del Nucleare

In occasione dell’uscita del film “Godzilla Minus One”, ultima pellicola dedicato al Re dei Kaiju, ci siamo chiesti quali sono le origini di una dei “mostri” più iconici e famosi della cultura popolare giapponese e mondiale.

Godzilla è un gigantesco rettile mutante, capace di emettere un raggio atomico dalla bocca e di seminare distruzione e terrore ovunque passi. Ma quali sono le origini e le fonti di ispirazione di questo mostro? Quali miti, leggende e fatti storici hanno contribuito a creare la sua immagine e il suo significato?

Le origini di Godzilla risalgono al 1954, quando il produttore cinematografico Tomoyuki Tanaka ebbe l’idea di realizzare un film di fantascienza che trattasse il tema delle armi nucleari, ancora molto scottante per il Giappone, che aveva subito gli attacchi atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Tanaka si ispirò a un fatto di cronaca dell’epoca, ovvero il caso del peschereccio giapponese Lucky Dragon 5, che fu contaminato dalle radiazioni di un test nucleare statunitense nell’atollo di Bikini, nell’Oceano Pacifico.

Tanaka immaginò una creatura preistorica che venisse risvegliata e mutata dalle radiazioni e che si scagliasse contro il Giappone come una vendetta della natura. Per dare forma al mostro, si avvalse della collaborazione di vari sceneggiatori e specialisti di effetti speciali, tra cui il regista Ishiro Honda e il tecnico Eiji Tsuburaya. Il nome Godzilla (Gojira in giapponese) deriva dall’unione delle parole “gorira” (gorilla) e “kujira” (balena), che erano i nomi in codice di due membri della troupe. Inizialmente, il mostro doveva essere una sorta di ibrido tra un gorilla e una balena, poi si pensò a una piovra gigante, per poi optare per una forma più simile a quella di un dinosauro. Godzilla è infatti un incrocio tra un iguanodonte, un tirannosauro e uno stegosauro, con una pelle bitorzoluta che ricorda le cicatrici delle vittime delle esplosioni atomiche.

Il film Godzilla, uscito nel 1954, fu un grande successo di pubblico e di critica, e diede inizio a una lunga saga cinematografica che conta 29 film giapponesi, tre film americani e un film d’animazione. Nel corso dei decenni, la figura di Godzilla ha subito varie trasformazioni e reinterpretazioni, passando da simbolo del terrore nucleare a eroe difensore dell’umanità, da mostro solitario a capo di una famiglia, da antagonista a protagonista. Godzilla ha anche affrontato e combattuto con altri mostri, alcuni dei quali sono diventati altrettanto celebri, come King Kong, Mothra, Rodan, King Ghidorah e Mechagodzilla.

Ma quali sono le fonti di ispirazione mitologiche e leggendarie di Godzilla e dei suoi avversari?

Sebbene Godzilla sia una creazione originale, non mancano dei riferimenti e dei richiami a creature fantastiche della tradizione giapponese e di altre culture. Ad esempio, il nome Godzilla è stato paragonato a quello di un demone marino della mitologia Ainu, il popolo indigeno del Giappone settentrionale. Alcuni hanno anche visto delle somiglianze tra Godzilla e Ryujin, il dio drago del mare della religione shintoista, che controlla le maree e le tempeste. Inoltre, Godzilla è stato associato a Yamata no Orochi, un serpente a otto teste e otto code che minacciava il paese di Izumo, finché non fu ucciso dal dio Susanoo.

Anche gli altri mostri che appaiono nei film di Godzilla hanno delle origini mitologiche o leggendarie.

Ad esempio, Mothra, la falena gigante che spesso si allea con Godzilla, è ispirata a una divinità della tribù dei Hui, un’etnia cinese, chiamata Moshira, che protegge i raccolti e le persone. Rodan, il pterosauro che vola a velocità supersonica, prende il nome da Rodan, un mostro alato della mitologia celtica, che era in grado di creare tornado e tempeste. King Ghidorah, il drago a tre teste e due code che è il principale nemico di Godzilla, è basato sul mostro biblico Leviatano, che rappresenta il caos e la distruzione. Mechagodzilla, la versione robotica e malvagia di Godzilla, è invece un omaggio alla fantascienza e ai mecha, i robot giganti pilotati tipici della cultura giapponese.

In conclusione, Godzilla è un personaggio che ha saputo conquistare il pubblico di tutto il mondo, grazie alla sua forza, al suo carisma e alla sua capacità di adattarsi ai tempi e ai contesti. Godzilla è anche il frutto di una fusione tra mito e storia, tra fantasia e realtà, tra paura e speranza. Godzilla è il mostro che ci rappresenta, che ci sfida e che ci salva. Godzilla è il re dei mostri.

Godzilla: King of the Monsters. “Lunga vita al RE!”

Godzilla: King of the Monsters, uscito il 30 maggio 2019, è il secondo capitolo con protagonista il lucertolone radioattivo più famoso del mondo e terzo film del filone Monsterverse creata dalla Warner Bros e dalla Legendary Entertaiment,saga che si concluderà nel 2020 con la prevista uscita del film “Godzilla vs Kong”. Oltre a Godzilla (Gojira in originale), in attesa dello scontro finale con il colosso scimmiesco Kong, per questo film come si è già visto nei vari trailer, appaiono molti altri mostri tre dei quali appartengo al panorama “mostruoso” dell’universo creato da Ishiro Honda papà di Godzilla,e sono il gigantesco mostro alato Rodan, la mastodontica falena Mothra e il potente tricefalo dorato,nonchè nemesi di Godzilla King Ghidora. Però all’interno del film non sono solo i giganteschi Kaiju a farla da padrone e nemmeno i loro epici scontri, infatti vi è anche un cast di tutto rispetto, con una trama molto interessante e che si collega non solo a Godzilla del 2014, ma anche a Kong Skull Island del 2017, ma grazie anche alla bravura degli attori e un plauso alla sceneggiatura, vi è quasi del tutto l’assenza di tempi morti, e non lo rende solo un film incentrato sugli scontri tra titani.

Godzilla: King of the Monsters - Final Trailer - Now Playing In Theaters

Nel cast figurano attori come Ken Watanabe, già protagonista del primo film con il ruolo del Dott. Serizawa, apparso anche in film come L’Ultimo samurai, Pokemon detective Pikachu e in Batman Begins; Charles Dance, che lo ricordiamo in film come Dracula Untold, Underworld -il risveglio- e Blood Wars, PPZ matrimoni e pregiudizi zombi e Space Truckers per citarne alcuni e la memorabile Vera Farmiga protagonista della serie di film horror dedicati a The Conjuring nel ruolo di Lorraine Warren e di atri film come l’Uomo sul treno e il Bambino col pigiama a righe

Godzilla: King of the Monsters - Official Trailer 1 - Now Playing In Theaters

Il film riprede alcuni anni dopo gli scontri di San Francisco tra Godzilla e i M.U.T.O. e con la rivelazione al mondo dell’organizzazione governativa M.O.N.A.R.C.H., e dell’esistenza di altri possibili mostri giganteschi sparsi e dormienti in tutto il mondo, mentre si sta cercando di discutere come affrontare un altra eventuale emergenza di queste proporzioni e di come poter affrontare Godzilla, in varie località del mondo si risvegliano altri titani, Rodan, Mothra e Ghidora, i quali vogliono riprendersi il mondo che gli apparteneva di diritto prima della venuta del genere umano, ovviamente Godzilla non starà a guardare ed entrerà nel ring per affrontare gli altri titani per decidere chi sarà il solo ed unico ad essere incoronato il solo ed unico “King of the Monsters”

Godzilla II: King Of The Monsters - Secondo Trailer Ufficiale

Dougherty ha diretto da una sua sceneggiatura realizzata in collaborazione con Zach Shields. Il film è stato prodotto da Mary Parent, AlexGarcia, Brian Rogers, Thomas Tull e Jon Jashni, con Zach Shields, Barry H.Waldman, Dan Lin, Roy Lee, Yoshimitsu Banno e Kenji Okuhira come produttoriesecutivi, e coprodotto da Alexandra Mendes e Jay Ashenfelter della Legendary. Dietro la cinepresa, il team creativo di Dougherty include il direttore della fotografia Lawrence Sher, nel cui curriculum troviamo film come “War Dogs” e “Godzilla”, del quale ha curato anche la fotografia aggiunta;lo scenografo Scott Chambliss (“Guardians of the Galaxy Vol. 2”, “Star TrekInto Darkness”); i montatori Roger Barton (“Pirates of the Caribbean: Dead MenTell No Tales”, i film di “Transformers”), il candidato all’Oscar® RichardPearson (“United 93”, “Kong: Skull Island”) e Bob Ducsay (“Godzilla”, “StarWars: The Last Jedi”); la costumista Louise Mingenbach (i film di “X-Men” e“Hangover”); e il supervisore agli effetti visivi premio Oscar® Guillaume Rocheron (“Godzilla” “Ghostin the Shell”, e parte della squadra premio Oscar di “Life of Pi”).

Come fan sfegatato di Gojira, sono andato a vederlo proprio oggi il giorno di uscita, e lo ammetto forse sono stato un po’ laconico sulla trama, però non volevo causare involontari spoiler, l’unica cosa che posso dirvi e che questo film merita davvero tanto, come film d’azione e di fantascienza non gli manca nulla, e per i fan del nostro pachidermone preferito, vi sono all’interno del film molte citazioni ad altre pellicole rifacenti ai passati film di Godzilla, a parer mio è un film che merita davvero almeno una seconda visione, ed infatti mi stò preparando per andarlo a rivedere una seconda volte e da vero Godzy-fan anche una terza, ma come sempre questo è solo il mio parere però vi dico che se lo vedrete almeno una volta, non ne rimarrete delusi. Parola! Unico spoiler che posso rivelarvi  è questo, rimanete fino alla fine dei titoli di coda.

Gli eredi di King Kong (Kaiju soshingeki)

Maggio 2019 è data importante, in quanto uscirà nelle sale cinematografiche il terzo film della saga del Monsterverse, e secondo film del più famoso mostro “pachidermoso”  del mondo “Godzilla”, infatti uscirà un film con il titolo di “Godzilla II King of the Monsters” film che viste le premesse sembra spettacolare, in quanto oltre al nostro simpatico Kaiju “Godzilla” (Gojira in originale), appariranno anche altri “mostruosi” e simpatici “pachidermoni” come Rosan il gigantesco pterodattilo, Mothra la grande falena e il tricefaluto King Ghidora la dorata nemesi di Godzilla. Da quello che viene premesso, sembra lo “scontro del Millennio”, però, si infatti c’è un però, questo film non è il primo a riunire così tanti pezzi da “novanta”, ma ci  fu un altro film, realizzato decenni prima, esattamente nel lontano 1968 ,la Toho, famosa casa di produzione nipponica, realizzò con la regia di Ishiro Honda, papà del nostro “lucertolone” che ne ha curato anche la sceneggiatura, un film che avrebbe chiuso la saga del nostro lucertolone preferito, riunendo tutti i Kaiju della filmografia “mostruosa” della Toho per un ultimo scontro, il film si intitolava “Kaiju Soshingeki”. Questo film come detto in precedenza, avrebbe dovuto chiudere la lunga saga di Godzilla, del quale erano già state realizzate 8 pellicole, fin dalla sua prima apparizione nel 1954, ma tale film ottenne un così grande successo che vennero realizzate pellicole, come ben sappiamo, fino ai giorni nostri. Realizzato con un altissimo budget per l’epoca, circa 200 milioni di yen, questo fu uno dei film più costosi della Toho per quanto riguardava la realizzazione di un film su Godzilla, e visto che avrebbe dovuto essere il capitolo conclusivo, venne appunto richiamato il suo creatore Ishiro Honda, al posto di Jun Fukuda che diresse gli ultimi due film della saga. Per questo film vennero utilizzati tutti i mostri creati dalla Toho e diretti da Ishiro Honda, compreso pure il mostro Manda proveniente dal film “Atragon” e il mostro Gorosaurus dalla pellicola “King Kong alla conquista della foresta”, che pur non facendo parte dell’universo di Godzilla, vennero inseriti per dare l’ultimo tributo al “King of the Monsters”. Film che ancora oggi è considerato tra i migliori della saga.

Destroy All Monsters (1968) - Trailer

Pianeta Terra, anno 1999, dopo molti tentativi e senza non poche difficoltà, per sventare la minaccia rappresentata dai mostri Kaiju, il governo giapponese è riuscito a riunirli tutti nell’Isola di Ogasawara ribattezzata “Isola dei Mostri”, dove grazie a sofisticati impianti di sorveglianza controllata da una base permanente sull’isola, riescono a tenerli all’interno di essa limitandone i movimenti sia nel cielo che nel mare circostante dandogli molta libertà di movimento, senza poter uscire dai suoi confini così che non più possano nuocere al Giappone ed ai suoi abitanti. I giorni si susseguono in maniera tranquilla, con i vari mostri che risiedono all’interno dell’isola e con il gruppo di studiosi preposti alla loro sorveglianza, ma improvvisamente tutta l’isola viene avvolta da una stana nebbia gialla di provenienza ignota, addormentando sia gli umani che i mostri; in breve tempo dall’accaduto, essi riappaiono in diverse metropoli causandone la devastazione, infatti Mosca viene attaccata dall’alato Rodan, Londra e colpita da Manda, il bersaglio di Mothra e Pechino, mentra Godzilla imperversa su New York, e dopo aver causato morte e distruzione, i vari mostri spariscono verso direzione ignota. Non avendo avuto nessun allarme di evasione dalla base “sull’Isola dei Mostri”, viene mandata ad indagare sulla questione l’astronave SY-3 di ritorno da una missione dallo spazio; giunta sull’isola, l’equipaggio della Sy-3 fa una scoperta sconcertante, 2l’Isola dei Mostri” è completamente deserta dai Kaiju, mentre davanti a loro appaiono i membri della base di sorveglianza accompagnate da un misterioso gruppo di donne, esse si presentano come aliene di Alpha Centauri e il nome della loro razza e Kilaak, esse palesano di aver preso il controllo delle menti non solo degli scienziati della base dell’isola, ma anche dei Kaiju e di aver loro dato l’ordine di devastare le città terrestri, dando a lro un ultimatum, arrendersi alla loro potenza o soccombere. L’equipaggio della SY-3 riesce a scappare dall’isola portandosi dietro uno degli scienziati per poterlo interrogare, ma egli si suicida senza apparente motivo, durante l’autopsia viene rinvenuto una specie di apparecchio avente tutta l’aria di un radiocontrollo; nel frattempo sparse per il mondo vengono rivenute delle misteriose sfere metalliche che a quanto pare hanno la capacità di attirare i Kaiju, pensando che esse siano inattive, vengono tutte raccolte presso il Q G della difesa a Tokyo, però esse vengono riattivate dalle Kilaak attirando Godzilla e gli altri mostri che devastano la città. Nonostante la sconfitta i terrestri riescono a scoprire la base di controllo dei Kaiju delle Kilaak sulla Luna e il loro quartier generale alla base del monte Fuji, il quale esso è difeso da Godzilla, Rodan, Mothra Manda e tutti gli altri Kaiju. Così viene deciso di inviare l’astronave SY-3 alla volta del satellite Selenita e dopo aver ingaggiato una dura battaglia riescono a distruggere la base di controllo dei Kaiju, e grazie ad un apparecchio di controllo terrestre, sfruttano i dispositivi messi all’interno dei mostri, iniziano il contrattacco, così Godzilla & Co., attaccano la base delle Kilaak, e nonostante esse disattivino i dispositivi trapiantati all’interno dei Kaiju, essi con Godzilla al comando nonostanto non siano più sotto il controllo sia delle Kilaak che dei Terrestri, continua l’attacco alla base aliena, come ultima carta da giocare la Kilaak chiamano dallo spazio profondo King Ghidorah in loro aiuto, ma dopo un furioso scontro Godzilla ed i suoi alleati, riescono a sconfiggere definitivamente sia le Kilaak che il gigantesco mostro tricefalo, e dopo aver vinto, con Godzilla in testa al gruppo, tutti i Kaiju si dirigono volontariamente presso “l’Isola dei Mostri” che considerano la loro casa, la Terra ed i suoi abitanti sono di nuovo fuori pericolo dalla minaccia aliena. Nonostante i decenni passati, e la continua produzione di pellicole dedicate la nostro “pachiderma” preferito con trame ed effesti speciali sempre più mpderni, questo film è tra i migliori di Godzilla che sono stati raelizzati, in quanto effetti speciali a parte, se li confrontiamo con quelli di oggi; vedere un film con tutti i mostri della nostra infanzia riuniti insieme in un epocale scontro suscita sempre una piacevole emozione, questo tema è stato poi ripreso nel film per il 50esimo anniversario della nascita di Godzilla nel film “Gojira Total Wars” dove il nostro Lucertolone ha affrontato tutti i mostri che ha incontrato nella sua longeva carriera uno ad uno, ma di questo parleremo in un altro momento.

https://www.youtube.com/watch?v=PZNfk8cUXaI

Per quanto mi riguarda questo è uno dei mie film preferiti con protagonista Godzilla il “King of the Monsters” evviva il RE!

King Kong vs Godzilla: Il trionfo di King Kong

Il film del 1962 “Il trionfo di King Kong”, meglio conosciuto come “King Kong vs Godzilla” è quel tipo di fantascienza che adoro. Dopotutto, lo avrete intuito, adoro questo genere in ogni sua manifestazione, dai libri ai film ai fumetti, non faccio distinzioni. Adorando in particolare le battaglie spaziali e gli scontri titanici e ho trovato nel cinema orientale molto materiale riguardante i film che i telefilm di questo genere; per chi mi conosce non sono stati gli anime dei “robottoni” a farmi innamorare del Sol Levante, in realtà ciò che mi ha avvicinato a questa cultura orientale sono stati proprio i film giapponesi del periodo alla fine degli anni 70 primi anni 80. Tutta questa premessa, è perché vorrei introdurre nei miei prossimi articoli, anche il filone dei film di fantascienza orientali, non solo di produzione giapponese, ma anche cinese, coreana eccetera. Il primo di cui vorrei parlare oggi, è un vecchio film che per chi segue le notizie cinematografiche, potrebbe considerarsi attuale, visto che sembra previsto un remake a conclusione di una nuova saga di fantamostri. Il titolo di tale film è “Kingu Kongu tai Gojira”. Conosciuto negli Stati Uniti come “King Kong versus Godzilla” e qui da noi come “Il Trionfo di Kong Kong”.

L’idea della realizzazione di questo film, venne in mente a Willis O’Brein, creatore di effetti speciali, i più famosi quello del primo film “King Kong” (1933); egli aveva pensato di riutilizzare l’idea del gigantesco scimmione che combatte contro una specie di mostro di Frankestein, solo che dopo molti tentativi andati a vuoto per realizzare tale film, l’unico interessato a tale progetto fu Ishiro Honda, il papà di Gojira, il lucertolone che ancora oggi è conosciuto in tutto il mondo; che trovò l’idea interessante, tanto che decise che il film avesse come avversario di King Kong. Così nel 1962 prese vita il film “Il Trionfo di Kong Kong”. Visto che il King Kong originale del 1933, era alto 10 metri, contro i 50 metri di altezza di Godzilla, King Kong subì una specie di cambiamento quasi radicale, infatti per giustificare la sua altezza pari a quella del sauro atomico, nel film venne spiegato che egli nella sua isola si nutre di bacche contaminate dalle radiazioni degli svariati test atomici effettuati nella zona, e per contrastare il soffio atomico di Godzilla, gli venne anche conferito il potere di manipolare e generare elettricità.

Godzilla Vs. King Kong Trailer

Al largo delle acque del Giappone, un sottomarino americano decide di effettuare segretamente dei test nucleari per collaudare alcune testate, durante uno di questi esperimenti, in un’isola vicina viene risvegliato Godzilla dal suo stato di ibernazione, il quale si scaglia contro il sottomarino e la sua base distruggendoli con il suo soffio atomico. Dopo tale devastazione si dirige verso il Giappone per sfogare tutta la sua furia. Appena viene segnalato l’arrivo di Godzilla le autorità Giapponesi mettono in pre-allarme la nazione e il JSDF (Japan Self Defence Force) le forze di autodifesa giapponesi, con l’aiuto e la collaborazione dell’esercito degli Stati Uniti cercano di fermare il gigantesco sauro atomico, ma le forze combinate di entrambe vengo facilmente sbaragliate, e Godzilla continua la sua corsa verso Tokyo. Intanto i rappresentanti di un’industria farmaceutica giapponese, si trovano in trasferta in Indonesia per cercare nuovi prodotti medicinali da poter brevettare e venderli sul mercato, nella loro ricerca giungono su Faro, un’isola dove secondo alcune leggende e voci, crescono delle bacche che pare abbiano delle particolarità anestetiche molto più efficaci dei farmaci esistenti; mentre i rappresentanti cercano di convincere la popolazione locale a vendergli le “bacche miracolose”, dal mare emerge un gigantesco polpo che i locali chiamano Oodako, frutto forse degli esperimenti atomici effettuati su quegli atolli, che si dirige verso il villaggio con intenzione di distruggerlo, ma dalla foresta sotto l’adorazione dei locali e lo stupore dei nuovi arrivati, giunge un enorme scimmione che gli abitanti di Faro chiamano King Kong. Kong dopo una furiosa lotta contro Oodako, ne esce vincitore. Dopo la lotta Kong si ingozza di bacche e si addormenta nella sua tana. I rappresentanti della ditta dopo lo spavento appena passato, vedono in King Kong un ottimo strumento da sfruttare come attrazione pubblicitaria, decidono così di organizzare una spedizione per catturarlo, dono molte difficoltà ci riescono e dopo averlo narcotizzato e legato su un enorme zatterone trainato da una nave, si dirigono verso il Giappone, ignari che Godzilla sta scorrazzando indisturbato nel paese devastando ogni cosa che si para davanti al suo cammino. La nave che sta trainando Kong Kong viene intercettata dalla JSDF e in un primo momento contro il parere del rappresentante della ditta farmaceutica, intima la distruzione dell’enorme scimmione, ma poi il governo cambia idea trovando in King Kong il mezzo per poter combattere Godzilla e salvare il Giappone, viene così liberato Kong e, utilizzando dei palloni aerostatici lo trasportano sul monte Fuji, dove si trova anche Godzilla, i due titani si scontrano e la loro battaglia è così furiosa da provocare dei violenti smottamenti tellurici, alla fine i due mostri finiscono in mare avvinghiati l’uno all’altro, e dopo alcuni attimi fuoriesce dai flutti King Kong che vittorioso si dirige verso la sua casa all’isola di Faro, di Godzilla non vi sono tracce, però viene ipotizzato che egli sia ritornato al suo stato di ibernazione, stato dal quale era stato destato all’inizio. Il Giappone è salvo… per ora.

King Kong vs Godzilla - Round 1

Visto che nel film vi è lo scontro tra due titani appartenenti a due culture differenti tra loro King Kong in rappresentanza dell’America e Godzilla del Giappone, per molto tempo è circolata una voce che divenne leggenda urbana, che vennero realizzati due finali, uno con King Kong che ne esce vincitore, e l’altro invece dove è Godzilla a uscire dalle acque come unico vincitore del titanico scontro. Leggenda sfatata con l’uscita dell’edizione Home Video, in cui l’unica differenza nel finale è che nella versione Giapponese, mentre King Kong si allontana si sente in sottofondo l’urlo di Godzilla facendo intendere che il sauro è ancora vivo, mentre la versione americana venne lasciato solo il ruggito di King Kong. Ishiro Honda per la realizzazione del film e per rendere omaggio al King Kong originale, voleva per realizzare lo scontro tra i due titani lo “stop-motion”, però tale tecnica risultò troppo costosa e quindi venne riutilizzata la stessa tecnica che Honda utilizzava per i suoi film, attori all’interno dei costumi raffiguranti Godzilla e King Kong, e per lo scontro tra Kong e Oodako venne utilizzato un vero polpo.

KING KONG VS GODZILLA (1962) [trailer]

Come anticipato precedentemente è previsto un remake di questo film, facente parte di una saga denominata MonsterVerse realizzata dalla Warner Bros., di cui sono già usciti i primi due capitoli Godzilla (2014) e Kong, Skull Island (2017), è previsto il terzo capito della saga per il 2019 “Godzilla King of the Monster”, mentre questo remake è previsto per il 2020 con il titolo Godzilla vs Kong a conclusione della saga.

Film per certi aspetti, molto ingenuo come trama, le classiche botte tra mostri giganti, mentre gli inermi abitanti guardano, però alla fine il divertimento fine a se stesso di questa tipologia di film era proprio vedere i mostri che distruggevano le città, come alla fine è Pacific Rim, botte da orbi tra titani.

 

 

 

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