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50 anni di Cubo: Il successo della mostra dedicata a Rubik a Cuneo

La magia del Cubo di Rubik è riuscita a incantare un’altra generazione, e questa volta lo ha fatto nel cuore di Cuneo, in un evento che ha raccolto oltre 32.600 visitatori. La mostra “50 anni di Cubo. Ernő Rubik e il rompicapo che ha incantato il mondo”, aperta dal settembre 2024, si è conclusa domenica 27 aprile 2025, lasciando una traccia indelebile nei cuori degli appassionati di puzzle, matematica e cultura pop. Quello che potrebbe sembrare solo un rompicapo, infatti, è diventato nel corso degli anni un simbolo universale, capace di parlare a più generazioni, unendo intelligenza e intrattenimento.

La mostra, allestita nello Spazio Inn@vazione della Fondazione CRC, è stata un viaggio emozionante attraverso la storia di uno dei giochi più iconici del mondo. Curata dall’associazione Cuadri in collaborazione con Spin Master e con il contributo di enti come la Fondazione CRC e aziende locali come Generali, ACDA, Sedamyl, Bottero e Tesi Square, l’esposizione ha offerto non solo un’esperienza visiva, ma anche una riflessione profonda su ciò che questo piccolo cubo colorato rappresenta: ingegno, creatività e sfida mentale. Grazie a un allestimento interattivo e immersivo, i visitatori hanno potuto esplorare il Cubo di Rubik in modo inedito, unendo la nostalgia per un’icona senza tempo alla curiosità di scoprire i segreti dietro il rompicapo più famoso al mondo.

La mostra non è stata solo una passerella per il Cubo, ma un vero e proprio centro di cultura, con eventi che hanno attratto appassionati e curiosi di tutte le età. Tra i momenti più attesi ci sono state le performance dei speedcuber Giovanni Contardi e Carolina Guidetti, veri e propri maestri nel risolvere il cubo in tempi record. Ma la vera magia è arrivata con gli spettacoli collaterali, tra cui il celebre “Rubik’s On Stage”, che ha visto protagonisti il matematico Andrea Plazzi e l’astrofisico Luca Perri. La loro capacità di rendere la matematica divertente e affascinante ha attirato un pubblico numeroso, mentre l’illusionista Hyde ha portato un tocco di “Cubomagia”, sorprendendo i visitatori con trucchi straordinari che hanno utilizzato il Cubo di Rubik come strumento di magia pura. Un’esperienza che ha coinvolto oltre 600 spettatori, confermando l’interesse per l’intersezione tra scienza, gioco e spettacolo.

L’allestimento ha avuto anche un impatto significativo sui più giovani, che hanno rappresentato oltre il 20% dei visitatori. Questo è un segno del fascino che il Cubo continua a esercitare sulle nuove generazioni, dimostrando che l’ingegno non ha età. La risposta entusiasta dei ragazzi non è stata solo un fatto di numeri, ma un segnale che anche in un’epoca dominata dalla tecnologia, giochi come il Cubo di Rubik mantengono un fascino intramontabile. Per molti di loro, infatti, il Cubo è stato molto più di un semplice gioco, ma un’esperienza educativa e divertente che ha stimolato la curiosità e la creatività.

Un altro aspetto fondamentale di questa mostra è stato il messaggio che ha trasmesso, ovvero quello di considerare il Cubo di Rubik non solo come un gioco, ma come un vero e proprio simbolo di ingegno umano. Andrea Borri, presidente di Cuadri, ha voluto sottolineare proprio questa visione, dicendo che l’esposizione non ha cercato di ridurre il Cubo a un oggetto popolare, ma ha voluto raccontare la sua storia come una sintesi perfetta di creatività e complessità, in grado di stimolare menti giovani e meno giovani.

Il successo dell’evento è stato un’ulteriore conferma di quanto il Cubo di Rubik sia una vera e propria icona globale che, dopo 50 anni, continua a esercitare il suo fascino su milioni di persone. Elisa Anchisi, Head of Marketing Spin Master Italia e Grecia, ha affermato che la mostra è stata anche un tributo a una cultura che non sarebbe stata la stessa senza l’impatto di Rubik’s®, che ha saputo adattarsi ai tempi pur mantenendo intatta la sua natura di sfida e creatività. Questa mostra, con il suo successo travolgente, ha celebrato non solo il passato, ma anche l’evoluzione del Cubo, proiettandolo nel futuro con una forza che continua a unire generazioni diverse.

In conclusione, se c’è una cosa che questa esposizione ci ha insegnato è che il Cubo di Rubik non è solo un oggetto da risolvere, ma un simbolo di passione, di sfida mentale e di continua innovazione. La mostra di Cuneo ha rappresentato un’occasione imperdibile per immergersi in un pezzo di storia che continua a ispirare e appassionare, dimostrando che, a distanza di 50 anni, Rubik’s® è tutt’altro che passato di moda. Lo Spazio Inn@vazione, pronto a riaprire nel 2025 con una nuova mostra interattiva, promette di continuare su questa strada, celebrando i grandi talenti creativi che hanno cambiato il mondo.

L’Arte Infinita degli Effetti Speciali Pratici: un viaggio nella magia del cinema fantastico

Il cinema fantastico ha sempre avuto il potere di trasportare gli spettatori in mondi straordinari, popolati da creature affascinanti e scenari che sfidano l’immaginazione. Questo genere ha un fascino senza tempo che continua a stimolare il pubblico, non solo per la sua capacità di offrire emozioni e avventure senza pari, ma anche per la magia che si cela dietro la realizzazione di questi capolavori visivi. In questo contesto si inserisce “L’Arte Infinita degli Effetti Speciali Pratici“, una mostra unica che si terrà alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 19 aprile al 18 maggio 2025. Questa esperienza immersiva rappresenta un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati del cinema, dove sarà possibile scoprire i segreti e le tecniche dietro la creazione di alcuni dei più celebri film fantastici della storia del cinema.

L’evento celebra i grandi classici degli anni ’80, un periodo che ha segnato la storia degli effetti speciali con produzioni indimenticabili. Tra i titoli più iconici esposti ci saranno film come La Storia Infinita, che celebra il suo 40° anniversario, Dark Crystal, Dune, Labyrinth, Cocoon, Willow, e saghe che hanno definito il genere, come Harry Potter e James Bond. Non solo, saranno presentati anche celebri franchise come Star Trek, dando un’idea concreta di come questi mondi fantastici abbiano preso forma grazie agli effetti speciali pratici, tecniche che oggi sono in parte sostituite dalla computer grafica (CGI) e altre tecnologie digitali.

Il cuore pulsante della mostra è un percorso che permette ai visitatori di immergersi nel mondo degli effetti speciali analogici. Gli appassionati di cinema avranno l’opportunità di vedere da vicino gli oggetti e gli strumenti utilizzati per creare creature, scenari e illusioni mozzafiato. Sarà possibile scoprire come artisti come Colin Arthur, Caroleen Green, Dennis Lowe, Ron Hone e Brian Smithies abbiano contribuito a dare vita a mostri indimenticabili come quelli di Alien e Aliens, oppure a scenari spettacolari come quelli di Star Wars e 2001: Odissea nello Spazio. L’occasione di incontrare questi artisti sarà uno dei momenti più emozionanti della mostra, che offrirà anche conferenze esclusive dove gli ospiti racconteranno come abbiano realizzato alcune delle sequenze più iconiche della storia del cinema.

Una delle peculiarità di L’Arte Infinita è l’approccio interattivo che la mostra propone. I visitatori non solo avranno la possibilità di ammirare fotografie inedite, bozzetti e modelli in scala, ma potranno anche esplorare tecniche come il matte painting e la costruzione di modelli in miniatura, utilizzati per creare effetti speciali dal vivo senza ricorrere alla CGI. Queste tecniche, oggi in gran parte dimenticate, vengono celebrate come un’arte che rischia di scomparire, ma che ha permesso la realizzazione di film che ancora oggi affascinano e ispirano le nuove generazioni.

Un punto di forza assoluto dell’evento è l’Area Creativa, sponsorizzata da Fila-Giotto, che darà la possibilità ai visitatori di mettere in pratica alcune delle tecniche viste nella mostra. I partecipanti potranno, ad esempio, cimentarsi nella realizzazione di modelli in miniatura o nel disegno di concept art, mettendo in gioco la propria creatività. Questo approccio hands-on arricchisce l’esperienza e permette ai visitatori di entrare ancora di più nel cuore pulsante del cinema fantastico.

L’emozione di poter osservare da vicino i cimeli originali è un’altra delle grandi attrattive della mostra. Tra gli oggetti esposti ci saranno repliche della celebre Auryn, il simbolo magico de La Storia Infinita, e il diadema dell’Infanta Imperatrice, icona del film. Questi pezzi, ricostruiti con cura, sono il punto di partenza per una riflessione più profonda sull’arte del cinema fantastico e sulla sua evoluzione.

Oltre alla sezione espositiva, L’Arte Infinita prevede un ricco programma di eventi, conferenze e masterclass che offriranno ai visitatori l’opportunità di approfondire tecniche e segreti del mestiere. Tra i momenti più attesi c’è la proiezione speciale de La Storia Infinita il 23 aprile, un’occasione unica per rivivere il film sul grande schermo. Le masterclass, condotte da esperti del settore, esploreranno tematiche come la regia pratica, la creazione di effetti visivi tradizionali e la costruzione di modelli in miniatura, consentendo agli appassionati di avvicinarsi ancora di più a questa affascinante arte.

La mostra si rivolge a un pubblico eterogeneo, dai nostalgici degli anni ’80 agli studenti di cinema e agli appassionati di effetti speciali. L’intento non è solo quello di celebrare il passato, ma anche di ispirare le nuove generazioni a riscoprire l’importanza delle tecniche analogiche nel cinema contemporaneo. Infatti, GoPractical, in collaborazione con FXLAB, promuove l’uso degli effetti pratici come alternativa valida alle soluzioni digitali, cercando di trasmettere l’importanza di queste tecniche per mantenere viva l’autenticità e la magia del cinema.

God of War compie 20 anni: una mostra epica per celebrare la leggenda di Kratos!

Il 2025 segna il 20° anniversario di God of War, il leggendario franchise che ha ridefinito il concetto di azione e mitologia nei videogiochi. Per l’occasione, gli dèi (o meglio, gli sviluppatori) hanno deciso di rendere omaggio alla furia inarrestabile di Kratos con un evento speciale: una mostra esclusiva alla Gallery Nucleus. Dal 15 al 23 marzo 2025, i fan del Fantasma di Sparta potranno immergersi in un’esperienza unica che ripercorre le sanguinose gesta di Kratos, dalle epiche battaglie contro gli dèi dell’Olimpo fino ai ghiacci della mitologia norrena. L’esposizione offrirà concept art inediti, tributi artistici realizzati da talenti di tutto il mondo e memorabilia che ripercorrono l’evoluzione della saga.

Il giorno dell’inaugurazione, il 15 marzo, sarà possibile assistere a un panel speciale con alcuni degli sviluppatori che hanno forgiato il mito di God of War, tra cui Cory Barlog e Eric Williams. E per chi vuole un ricordo ancora più speciale, ci sarà anche una sessione di autografi. Un’occasione imperdibile per tutti i fan della serie!

Dal passato al futuro: il viaggio di Kratos

Difficile dimenticare il primo God of War del 2005, un titolo che ha portato azione brutale, puzzle ambientali e una narrazione mozzafiato su PlayStation 2. Da quel momento, la saga si è espansa con nove capitoli che hanno rivoluzionato il mondo dei videogiochi, portando Kratos dall’Antica Grecia ai regni della mitologia norrena.

La prima trilogia ci ha fatto vivere la vendetta del guerriero spartano contro gli dèi dell’Olimpo, culminando nella distruzione di Zeus e nella caduta degli dèi greci. Poi è arrivato il reboot del 2018, che ha trasportato Kratos in un mondo completamente nuovo, con un figlio al seguito, Atreus, e un pantheon di dèi norreni pronti a ostacolarlo.

God of War Ragnarök ha chiuso il cerchio di questa nuova fase, lasciando aperte infinite possibilità per il futuro. Con un possibile nuovo capitolo in lavorazione, i fan sono in attesa di scoprire quale destino attenda Kratos e Atreus.

L’evento: cosa aspettarsi

Oltre all’esposizione di opere d’arte e memorabilia, la mostra offrirà una serie di attività esclusive per i fan. Gli ospiti potranno acquistare merchandise da collezione, tra cui stampe in edizione limitata e gadget esclusivi. Per chi parteciperà il giorno dell’apertura, il 15 marzo, ci sarà anche la possibilità di assistere a una tavola rotonda con gli sviluppatori e partecipare a una sessione di autografi.

L’evento sarà ospitato alla Gallery Nucleus di Alhambra, in California, e sarà accessibile gratuitamente dal 16 al 23 marzo, mentre il 15 marzo sarà necessario un biglietto per l’ingresso all’inaugurazione e al panel. Per chi non potrà essere presente fisicamente, le opere d’arte saranno visibili anche online a partire dal 16 marzo.

Un evento imperdibile per i fan di God of War

Se siete cresciuti combattendo con le Lame del Caos o avete affrontato il gelo nordico con l’Ascia del Leviatano, questa mostra è l’occasione perfetta per celebrare vent’anni di epicità. Un tributo a una delle saghe più amate e iconiche del mondo videoludico, capace di unire azione brutale, emozioni intense e una narrazione profonda.

Il viaggio di Kratos è tutt’altro che finito. E con il futuro della saga ancora tutto da scrivere, questa mostra rappresenta il modo perfetto per rendere omaggio al guerriero spartano che ha lasciato un segno indelebile nella storia del gaming.

Fiabe Occidentali in Hanbok: La Magia delle Fiabe Rivisitata in Abito Tradizionale Coreano

Dal 26 febbraio al 2 maggio 2025, l’Istituto Culturale Coreano di Roma ospiterà un evento straordinario che promette di catturare l’immaginazione di tutti gli appassionati di arte, cultura e fiabe: la mostra “Fiabe Occidentali in Hanbo. Si tratta di un’opera di grande fascino che presenta una reinterpretazione unica dei personaggi fiabeschi che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni, ma con un tocco originale che li trasforma in versioni indossanti l’Hanbok, l’abito tradizionale coreano.

L’evento è dedicato all’illustratrice Wooh Nayoung, un’artista che ha saputo combinare l’incanto delle fiabe occidentali con la tradizione culturale coreana, dando vita a rappresentazioni sorprendenti. Attraverso il suo talento, i celebri personaggi delle fiabe – da Cenerentola alla Sirenetta, dalla Bella Addormentata alla Piccola Fiammiferaia – prendono vita in una veste inaspettata, ma estremamente affascinante. Ogni figura è arricchita da dettagli che rievocano la bellezza e la grazia dell’Hanbok, in grado di unire la magia delle storie a un’iconografia culturale millenaria.

La mostra sarà visitabile gratuitamente durante gli orari di apertura dell’Istituto Culturale Coreano, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 17:30. Un’opportunità unica per immergersi in un mondo che miscela la tradizione coreana con quella europea, creando un ponte tra culture diverse ma ugualmente ricche di fascino.

Inoltre, non perdere l’inaugurazione della mostra, prevista per il 25 febbraio alle ore 19:00. Sarà una serata speciale per scoprire insieme gli splendidi lavori di Wooh Nayoung, incontrare altri appassionati di arte e cultura e godere di un’atmosfera che promette di essere unica e accogliente.

Non lasciarti sfuggire l’occasione di vedere “Fiabe Occidentali in Hanbok”, una mostra che incarna l’incontro tra due mondi fiabeschi lontani, ma uniti dalla magia delle loro storie. L’ingresso è libero, quindi non c’è scusa per non partecipare a questo straordinario evento culturale che promette di farvi rivivere la magia delle fiabe con un tocco tutto nuovo!

L’Istituto Culturale Coreano vi aspetta numerosi in via Nomentana 12, Roma. Seguite l’hashtag #FiabeOccidentaliInHanbok e preparatevi a un viaggio nell’universo delle fiabe rilette sotto una nuova luce, tra tradizione e innovazione.

50 sfumature di Martin. Un Viaggio Onirico nei Fumetti e nell’Immaginazione

Cosa accadrebbe se, in una notte avvolta da un’atmosfera onirica e surreale, Martin Mystère si ritrovasse catapultato in un sogno alla Little Nemo? Non più il Detective dell’Impossibile in carne e ossa, ma un personaggio dei fumetti che lui stesso leggeva da bambino. Un viaggio onirico e metanarrativo, capace di attraversare generazioni di immaginari, dai classici della scuola franco-belga ai manga giapponesi, fino agli eroi più celebri della cultura pop occidentale.

È proprio questo lo spunto creativo che Valentino Forlini, talentuoso disegnatore della scuderia Bonelli, ha scelto di esplorare nella mostra “50 sfumature di Martin“, ospitata dal 18 gennaio al 9 febbraio presso WOW Spazio Fumetto a Milano. Grazie alla produzione di AMys, l’Associazione Culturale che da oltre vent’anni celebra il personaggio creato da Alfredo Castelli, e alla collaborazione con WOW Spazio Fumetto, questa esposizione unica è pronta a trasportare i visitatori in un mondo fatto di carta, inchiostro e fantasia senza confini.

Un viaggio nei sogni del Detective dell’Impossibile

Immaginate Martin Mystère che, sprofondando nel sonno, si ritrova a interpretare decine di personaggi iconici della storia dei fumetti, delle serie animate e persino dei videogiochi. Forlini, con il suo tratto evocativo, ha dato vita a un’avventura che celebra il potere dell’immaginazione, permettendo al protagonista di muoversi con disinvoltura tra le pagine di capolavori della cultura popolare. Non ci sono barriere in questo sogno: Martin diventa tanto un eroe dell’avventurosa tradizione franco-belga quanto un guerriero di un manga giapponese, passando per i mondi surreali dei maestri latinoamericani e le atmosfere urbane dei fumetti anglosassoni.

E come ogni sogno ispirato a Little Nemo, il risveglio è inevitabile e forse un po’ brusco, ma lascia in chi lo vive una sensazione di meraviglia. Perché, in fondo, vale sempre la pena esplorare l’infinito potenziale dell’immaginazione, anche solo per una notte.

L’arte di Valentino Forlini

Dietro questa visione si cela la matita esperta di Valentino Forlini. Nato a Cremona nel 1970 e diplomato alla Scuola del Fumetto di Milano, Forlini vanta una carriera che lo ha visto spaziare tra diversi mondi creativi. Dalla grafica all’illustrazione, dai fumetti Disney per il mercato internazionale – con titoli come “Pirates of the Caribbean” e “Toy Story” – fino agli adattamenti a fumetti di classici letterari per la casa editrice inglese Usborne Publishing. Tra le sue opere più recenti figurano “Le voile blanc” e “Le monde est un cactus”, pubblicate in Francia e realizzate in collaborazione con la moglie Romina Denti. Dal 2022, Forlini è entrato nello staff dei disegnatori di Martin Mystère, contribuendo con la sua visione fresca e innovativa a rinnovare il fascino senza tempo del Detective dell’Impossibile.

Una mostra a sostegno di una causa nobile

L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 18 gennaio alle ore 17:00, alla presenza dello stesso Forlini. Durante l’evento sarà possibile acquistare un catalogo speciale realizzato per l’occasione, i cui proventi andranno in parte devoluti all’Hospice VIDAS di Milano. Questo gesto simbolico vuole rendere omaggio al leggendario Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère, che ha trovato serenità nei suoi ultimi momenti grazie al supporto dell’Hospice.

Un’opportunità imperdibile per tutti i fan di Martin Mystère, ma anche per gli appassionati di fumetti, cultura pop e arte. WOW Spazio Fumetto, ancora una volta, si conferma come il luogo ideale per celebrare la magia della nona arte e il suo impatto universale. Non resta che immergersi in questo sogno ad occhi aperti, seguendo Martin Mystère nel suo viaggio tra mondi immaginari e lasciandosi ispirare dal potere inesauribile della fantasia.

Sergio Staino: L’arte di vivere tra satira e impegno

Dal 14 dicembre 2024 al 18 gennaio 2025, l’arte e la visione di Sergio Staino tornano a vivere tra le mura storiche del Castello dell’Acciaiolo a Scandicci (FI). La mostra, dal titolo evocativo “Sergio Staino – L’arte di vivere tra satira e impegno“, rappresenta un viaggio affascinante nel mondo del celebre fumettista e regista, le cui opere hanno saputo combinare con maestria l’ironia tagliente e l’approfondimento sociale.

L’inaugurazione ha visto la presenza di figure di spicco del panorama culturale e istituzionale. Tra gli ospiti, la figlia di Staino, Ilaria Staino, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la sindaca di Scandicci Claudia Sereni, il direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina e Claudio Vanni, responsabile delle relazioni esterne di Unicoop Firenze. Paolo Hendel, storico amico dell’artista, è stato il primo ospite di una serie di incontri con autori e protagonisti del fumetto e della satira italiana contemporanea.

L’evento, prodotto da Lucca Comics & Games, non è solo una celebrazione del passato, ma fa parte di un progetto più ampio di digitalizzazione dell’opera di Staino. L’obiettivo è la creazione di un archivio digitale e di un centro culturale permanente dedicato al fumettista, con sede proprio a Scandicci.

La mostra, curata da Laura Vaioli (direttrice dell’Accademia TheSign di Firenze) e Pio Corveddu, è frutto della collaborazione tra il Comune di Scandicci, la Regione Toscana, Unicoop Firenze, l’associazione culturale “Bobo e dintorni” e la Fondazione CR Firenze. I visitatori avranno accesso gratuito all’esposizione fino al 18 gennaio 2025.

Il genio dietro la matita: la storia di Sergio Staino

Sergio Staino è nato l’8 giugno 1940 a Piancastagnaio, in provincia di Siena. Dopo la laurea in architettura, ha insegnato educazione tecnica nei licei della provincia di Firenze, stabilendosi poi a Scandicci. Ma il richiamo della creatività lo ha portato a una svolta: il debutto nel mondo dei fumetti con “Bobo”, personaggio ispirato a se stesso e vagamente somigliante a Umberto Eco, che divenne il suo alter ego satirico. La prima pubblicazione di “Bobo” risale al 1979 sulla rivista “Linus”, allora diretta da Oreste Del Buono. Negli anni Ottanta, Staino collaborò con testate di grande rilievo come “Il Messaggero” e “l’Unità”. Nel 1986 fondò “Tango”, un settimanale satirico, e l’anno successivo portò la satira in televisione con “Teletango” su Rai 3. La sua versatilità lo spinse a esplorare anche il cinema, con la regia dei film “Cavalli si nasce” (1989) e “Non chiamarmi Omar” (1992), quest’ultimo tratto da un racconto del celebre fumettista Altan.Il 2007 segnò il lancio di “Emme”, supplemento settimanale dell’Unità, che coniugava filosofia e politica con un’ironia pungente. La sua nomina a direttore dell’Unità nel 2016 segnò una nuova tappa nella sua carriera, anche se il percorso non fu privo di polemiche. Dopo le dimissioni dall’incarico, Staino tornò a collaborare con il quotidiano “La Stampa” e, dal 2018, con il quotidiano “Avvenire” con la striscia “Hello Jesus”. Purtroppo, la sua vita fu segnata da una grave malattia agli occhi, una degenerazione retinica che lo rese quasi cieco. Nonostante questo, continuò a lavorare, dimostrando una tenacia fuori dal comune. La sua carriera si concluse con collaborazioni anche con “Tiscali Notizie” e “Il Riformista”. La sua scomparsa, avvenuta il 21 ottobre 2023, ha lasciato un vuoto profondo nel panorama della satira e della cultura italiana.

Un’eredità di satira e pensiero critico

La mostra “Sergio Staino – L’arte di vivere tra satira e impegno” è molto più di un’esposizione artistica. È un percorso immersivo tra i temi centrali della produzione di Staino: lavoro, conflitti, ecologia, amore e famiglia, tutte le contraddizioni dell’esistenza. La satira diventa uno strumento per decifrare la complessità del presente e stimolare il pensiero critico.

Attraverso le vignette e le opere più celebri di Staino, il visitatore è invitato a riflettere su come i “vincenti” possano in realtà essere i veri “perdenti”, rischiando di perdere il senso autentico della vita. Con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, l’esposizione si rivolge non solo agli appassionati di fumetti, ma anche a famiglie, giovani e curiosi di ogni età.

L’evento è anche un’opportunità di incontro con autori e fumettisti contemporanei, con una serie di appuntamenti che vedranno la partecipazione di protagonisti del fumetto italiano. Un’occasione imperdibile per scoprire l’eredità di Sergio Staino e il suo impatto culturale, ancora oggi di straordinaria attualità.

Non perdere l’occasione di immergerti nell’universo di Sergio Staino. Fino al 18 gennaio 2025, il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci ti aspetta per un viaggio indimenticabile tra satira, storia e impegno sociale. Ingresso gratuito!

La nona arte @ MaCLula: inaugurazione della Mostra su Tex Willer e Manga Giapponesi

Il Museo di Arte Contemporanea MACLula è pronto a dare il via a un evento straordinario che farà battere il cuore di ogni appassionato di fumetti! Inaugurando il 18 ottobre 2024 alle 17, la doppia mostra dedicata all’iconico personaggio Bonelli “Tex Willer” e ai “Manga” giapponesi promette di essere un’esperienza imperdibile, riunendo fan di tutte le età in un viaggio nel mondo delle nuvole parlanti. All’inaugurazione, ci saranno due nomi di spicco del panorama fumettistico: Pasquale Ruju, il talentuoso sceneggiatore di Tex, e Massimo Dall’Oglio, un esperto del fumetto giapponese. Questi due artisti porteranno i visitatori a scoprire non solo le storie iconiche che hanno segnato la storia del fumetto, ma anche i processi creativi che si celano dietro le loro opere.

Il Museo Diffuso di Arte Contemporanea di Lula, situato nel cuore della Baronia in Sardegna, si propone di unire aspetti etnici e culturali attraverso un progetto educativo e sociale di portata universale. Il MACLula accoglie opere di diverse generazioni di artisti attivi nel ‘900 e dagli anni 2000, con l’intento di condividere la propria collezione in continua espansione e offrire uno spazio di riflessione e apprendimento per la comunità. La collezione si distingue per due filoni principali: il surrealismo e l’astrattismo della seconda metà del ‘900, arricchita da opere contemporanee che utilizzano materiali vari e riflettono sulle contraddizioni della società moderna. Sebbene di natura privata, il museo mira a promuovere e conservare l’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali, contribuendo anche allo sviluppo turistico di Lula e dei comuni circostanti attraverso mostre e attività culturali.

La mostra si articola in due percorsi distinti ma complementari: “I testi di Pasquale Ruju nell’epopea di Tex” e “La Sardegna incontra un pianeta” con Massimo Dall’Oglio. Questo affascinante evento resterà aperto fino al 19 gennaio 2025, dando così la possibilità di esplorare il fumetto da angolazioni nuove e stimolanti.

Pasquale Ruju, nuorese di origine e figura di spicco nel mondo del fumetto italiano, è un autore di grande talento, noto per il suo lavoro con la Sergio Bonelli Editore. La sua carriera è costellata da successi e riconoscimenti, tra cui numerosi gialli e diverse candidature al Premio Scerbanenco. La mostra dedicata a lui offrirà un’immersione totale nel mondo di Tex Willer, il leggendario ranger del Far West, attraverso sceneggiature e pubblicazioni storiche degli anni ’50 e ’60. I visitatori non solo potranno ammirare i disegni, ma anche comprendere come Ruju abbia saputo reinterpretare un classico, arricchendolo con nuove sfumature e innovazioni.

Dall’altra parte, Massimo Dall’Oglio ci guiderà in un’affascinante esplorazione del fumetto giapponese. Anch’egli sardo, Dall’Oglio ha dedicato la sua vita professionale allo studio di questo fenomeno culturale, che è parte integrante di una società in costante evoluzione. Grazie ai suoi lavori, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in un mondo dove l’arte e la narrazione si intrecciano in modi unici e affascinanti. Questa parte della mostra non si limita a presentare storie, ma invita anche a riflettere sui valori e le dinamiche sociali che emergono dai manga.

L’incontro tra le opere di Ruju e Dall’Oglio non è un caso isolato. Entrambi gli artisti, pur provenendo da tradizioni apparentemente diverse, condividono un approccio simile alla creazione artistica.

Domenico Fumagalli, Presidente del MACLula, ha sottolineato quanto sia importante la contemporaneità dei fumetti, considerati un nuovo corso dell’arte, un’idea che affonda le radici nei pensieri di Antonio Gramsci, il quale già intuiva le potenzialità espressive di questa forma d’arte.

In un’epoca in cui il fumetto sta emergendo come una forma d’arte sempre più apprezzata e rispettata, la mostra del MACLula si propone come un momento fondamentale per promuovere la cultura del fumetto, sia italiano che giapponese. Non si tratta semplicemente di una esposizione, ma di un’esperienza immersiva che invita il pubblico a riflettere sulla narrazione, sull’arte e sui cambiamenti culturali che queste espressioni artistiche rappresentano. Insomma, che siate appassionati di vecchia data o neofiti curiosi, non potete perdere questa occasione unica di approfondire la vostra conoscenza e lasciarvi ispirare dalla creatività di due dei più influenti autori contemporanei. La mostra si propone di attrarre visitatori di tutte le età, dimostrando che il fumetto è un’arte viva, in continua evoluzione, capace di raccontare storie universali che trascendono culture e confini. Preparatevi a immergervi in un mondo di avventure, colori e emozioni!

Art in Motion. AI Creatives at the Singapore Night Race

Arte, motorsport, cambiamento climatico, intelligenza artificiale e sostenibilità. Per il sesto anno consecutivo, DZE Asia con sede a Singapore, azienda controllata da DZ Engineering di Dino Zoli Group, e Fondazione Dino Zoli presentano a Singapore un progetto d’arte contemporanea in occasione del Gran Premio di Formula 1. La mostra Art in Motion: AI Creatives at the Singapore Night Race, a cura di Nadia Stefanel, sarà allestita dal 18 al 24 settembre 2024 presso The Arts House, tra gli edifici più antichi di Singapore, in passato sede del Parlamento.

Il progetto presenta le opere di sei artisti internazionali di base in Italia e a Singapore – Francesca Fini, Debora Hirsch, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Jake Tan, Ker Siang Yeo – che sperimentano strumenti innovativi di intelligenza artificiale, studiandone le possibili integrazioni nell’arte.

Opere sonore, visive e sperimentali incentrate su tre tematiche principali: il cambiamento climatico, l’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) e la sostenibilità. Un’occasione per gli artisti e per il pubblico per connettersi e condividere idee, superando le distanze geografiche e culturali.

Art in Motion: AI Creatives at the Singapore Night Race intende esaminare l’influenza dell’intelligenza artificiale sull’arte digitale, evidenziandone la ricaduta sia sulle nostre vite che sul progresso tecnologico, considerando anche l’impatto ambientale dell’umanità attraverso l’espressione creativa, al fine di proporre possibili soluzioni per il futuro.

Monica Zoli, socia Dino Zoli Group ha dichiarato:

«Da sempre l’innovazione tecnologica viaggia a ritmi elevatissimi, ma per farne un buon uso al servizio dell’ambiente e dell’umanità (che è il tema della sostenibilità) serve equilibrio nella crescita della maturità culturale e sociale. Siamo già immersi nel mondo delle grandi opportunità, e delle insidie, espresse dall’Intelligenza Artificiale e tutto dipende da come riusciremo a governare questo meraviglioso strumento con l’intelligenza del cuore. L’arte ha il potere di accendere e mantenere viva la connessione fra la tecnologia e la creatività, ad ognuno il compito di coglierne il messaggio».

Nadia Stefanel, curatrice della mostra e direttrice della Fondazione Dino Zoli ha commentato:

«Il riconoscimento di Singapore come il secondo miglior hub di intelligenza artificiale a livello globale ci conferma l’importanza di esplorare le possibilità del digitale nel contesto dell’arte. Molti artisti utilizzano, infatti, l’intelligenza artificiale non solo come strumento, ma anche come partner creativo. Di conseguenza, l’esposizione organizzata da DZE Asia e Fondazione Dino Zoli fungerà da piattaforma per mostrare l’intersezione innovativa tra arte e IA, evidenziando il potenziale metamorfico della tecnologia nel regno della creatività. La mostra è l’esito di un’attività di ricerca e di scouting condotti in Italia e a Singapore. Un ringraziamento a Davide Sarchioni, curatore ed esperto di arte digitale, per le connessioni con Giuseppe Ragazzini e Martin Romeo».

L’artista italiana Francesca Fini, protagonista fino al 13 ottobre 2024 di una mostra personale presso la Fondazione Dino Zoli, prologo di Ibrida – Festival Internazionale delle Arti Intermediali, mette in mostra a Singapore un mix di media tradizionali, tecnologia, dispositivi di design interattivo ed elementi audiovisivi generativi. Il video Meccanimus è incentrato sulla figura di un cyborg che si muove nella Città del Leone, abbandonata dagli uomini e ora ricoperta dalla natura. Esplorando i temi della solitudine e della scoperta di sé in un mondo senza ruoli prestabiliti, il cyborg tenta di capire cosa sarà il futuro. Il video propone una riflessione sulla potenziale armonia tra tecnologia e natura, offrendo uno sguardo sulle implicazioni del nostro futuro tecnologico.

Deborah Hirsch, artista, ha ideato e facilitato il workshop Il pensiero creativo attraverso l’arte contemporanea per aziende e università, esplorando i temi della natura e della connessione degli esseri umani. Attraverso il progetto Plantalia (Courtesy Hutchinson Modern & Contemporary, New York), le specie vegetali in via di estinzione vengono “fotografate” utilizzando una miscela di intelligenza artificiale e abilità artistica e successivamente registrate in un archivio permanente sulla blockchain, fungendo da registrazione simbolica di ciò che rischiamo di perdere. Hirsch approfondisce, così, il rapporto tra natura e ambienti urbani, sottolineando il ruolo cruciale degli habitat protetti nel preservare la biodiversità. Questo progetto è stato ispirato dalla sua conoscenza delle specie vegetali, scoperte anche nelle riserve protette di Singapore, come la Riserva naturale di Bukit Timah e la Riserva naturale del bacino centrale. Il lavoro di Hirsch evidenzia l’urgenza della conservazione di fronte all’urbanizzazione e la necessità di un impegno globale per garantire la sopravvivenza di diverse specie vegetali in tutto il mondo.

Giuseppe Ragazzini presenta in questa mostra la sua edizione Race della scultura cinetica interattiva The Face Wheels. Ragazzini, pittore, scenografo e artista visivo italiano, espone un lavoro composto da cinque dischi che rappresentano ciascuno una diversa componente facciale: la bocca, il naso, gli occhi e la testa, generati dall’intelligenza artificiale ed elaborati dall’artista. Questi dettagli, che possono essere controllati e ruotati, si ispirano a personalità iconiche del mondo delle corse, trasformando l’installazione in un generatore dinamico di 1.024 volti-collage unici.

L’artista visivo italo-argentino Martin Romeo presenta Anthropic Cloud, un video interattivo realizzato con CGI, tecniche di intelligenza artificiale e audio stereo. Noto per esplorare la connessione tra natura, tecnologia e corpo attraverso media immersivi, Romeo utilizza l’intelligenza artificiale nel suo lavoro per approfondire eventi ambientali e umani. L’artista traccia, in una dimensione spazio-temporale statica, creata con l’Intelligenza artificiale, il transito degli aerei nel cielo di Singapore durante l’evento del Gran Premio, innescando la formazione video di una nuvola rosa ogni volta che uno di essi passa nelle vicinanze.

L’artista singaporiano Jake Tan esplora spesso i temi della natura, della tecnologia e della società. MR(AI) visualizza le fluttuazioni in tempo reale della sua frequenza cardiaca durante l’eccitazione dell’evento di Formula 1 di Singapore. Un’opera che invita alla riflessione su un mondo in cui i sentimenti e i dati umani sono modellati dall’apprendimento automatico.

L’artista singaporiano Ker Siang Yeo presenta in mostra l’opera The Audience Comes First. Cercando di trasformare le prospettive del pubblico in una creazione coinvolgente e collaborativa, l’artista fonde le esplosioni delle luci a LED che fiancheggiano il circuito cittadino di Marina Bay con strumenti come Generative Adversarial Networks (GAN). Un lavoro interattivo che offre agli ospiti la libertà di modellare il risultato dell’opera stessa attraverso personali suggerimenti creativi. Il pubblico diviene così parte integrante del processo artistico.

Favorendo il dialogo su questioni di estrema attualità ed esaminando la relazione tra tecnologia ed esistenza umana, Art in Motion: AI Creatives at the Singapore Night Race traccia la strada per un futuro più sostenibile, in cui l’intelligenza artificiale generativa diventi un catalizzatore di innovazione e progresso responsabile.

Il progetto è realizzato con il sostegno di Ambasciata d’Italia, EuroCham e Camera di Commercio Italiana a Singapore, grazie anche al supporto di sponsor e realtà high-tech, come ARHT, HIKVision, Illuminate, Aggreko, E&E, Hawksford, Campari e altri.

L’Ambasciatore d’Italia a Singapore, Dante Brandi, ha dichiarato: «Questa mostra, ambientata nell’esaltante sfondo del Gran Premio di Formula 1, rappresenta una fusione unica di arte, tecnologia e sostenibilità. Fornisce un’eccezionale opportunità per riflettere sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel plasmare il futuro dell’espressione creativa, affrontando questioni globali critiche come il cambiamento climatico. L’Ambasciata è lieta di sostenere questa iniziativa, che non solo celebra l’innovazione, ma rafforza anche il dialogo tra Italia e Singapore, due paesi che condividono l’impegno per l’eccellenza e la lungimiranza».

La mostra è stata inclusa dal Singapore Tourism Board nel programma ufficiale del Grand Prix Season Singapore (GPSS24); è inoltre inserita nel cartellone dell’SG Gallery Month, organizzato da Art Galleries Association Singapore (AGAS).

L’esposizione è aperta gratuitamente al pubblico dal 19 al 24 settembre con orario 10.00-20.00. Ingresso gratuito. Per informazioni: dz-e.com, fondazionedinozoli.com.

One Piece a Tokyo: una mostra imperdibile per i fan

Tokyo, la città che ha dato i natali a Luffy e alla ciurma di Cappello di paglia, si prepara ad ospitare un evento imperdibile per tutti gli appassionati di One Piece. Dal 9 ottobre 2024 al 13 gennaio 2025, il Museo PLAY! GAMES aprirà le porte a una mostra speciale dedicata interamente al manga di Eiichiro Oda, uno dei pilastri dell’intrattenimento giapponese.

Un viaggio nel mondo di One Piece

L’esposizione, unica nel suo genere, offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva nel vasto universo creato da Oda. Immaginate di trovarvi di fronte a 1100 capitoli del manga, distribuiti su una parete di ben 140 metri! Sarà come sfogliare un gigantesco libro a fumetti, rivivendo le avventure di Luffy e dei suoi compagni, dalle prime esplorazioni nel Mare Orientale fino alle più recenti scoperte nel Nuovo Mondo.

Cosa troverai alla mostra?

  • Una timeline completa: Scopri l’evoluzione di One Piece capitolo dopo capitolo, ammirando le tavole originali e i bozzetti di Oda.
  • Oggetti originali: Ammira oggetti di scena, costumi e altri cimeli direttamente dal mondo di One Piece.
  • Installazioni interattive: Partecipa a quiz, giochi e altre attività per testare la tua conoscenza dell’opera.
  • Un’area dedicata al merchandising: Acquista gadget esclusivi e souvenir dedicati alla mostra.

Informazioni utili

  • Dove: Museo PLAY! GAMES, Tokyo.
  • Quando: Dal 9 ottobre 2024 al 13 gennaio 2025.
  • Orari: Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00.
  • Prezzi: Adulti 2.400 yen, studenti universitari 1.800 yen, liceali 1.200 yen, medie ed elementari 800 yen.

Perché non dovresti perderti questa mostra?

Se sei un fan di One Piece, questa è un’opportunità unica per immergerti completamente nel mondo creato da Eiichiro Oda. Potrai rivivere le tue avventure preferite, scoprire nuovi dettagli sulla storia e condividere la tua passione con altri fan.

Non perdere l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile!

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Crema si tinge di rosso: una mostra dedicata ai vampiri

Dalle tenebre dell’anima alle pagine di un libro, il mito del vampiro ha affascinato l’umanità per secoli. Ora, il Museo Civico di Crema e del Cremasco ci invita a un viaggio nel cuore delle tenebre con la mostra “Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte”.

Dal 19 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025, oltre 200 opere d’arte e letterarie ci trasporteranno in un mondo oscuro e affascinante, dove creature della notte si nutrono del sangue dei vivi.

Dalla leggenda al mito

Le origini del mito del vampiro affondano le radici nelle antiche credenze popolari, mescolando paura della morte, desiderio di immortalità e culto del sangue. La mostra di Crema ne traccia l’evoluzione, dalle prime testimonianze letterarie fino alle iconiche rappresentazioni cinematografiche e letterarie del XX secolo.

Bram Stoker e oltre

Il conte Dracula di Bram Stoker è solo uno dei tanti protagonisti che incontreremo durante questo percorso. Attraverso illustrazioni, litografie e prime edizioni di romanzi gotici, potremo ammirare come la figura del vampiro sia stata interpretata e reinventata nel corso dei secoli, diventando un’icona culturale di portata universale.

Il vampiro nell’immaginario collettivo

La mostra non si limita a esplorare le origini del mito, ma indaga anche il suo impatto sulla cultura contemporanea. Dai film horror ai romanzi gotici, dai fumetti ai videogiochi, il vampiro continua a esercitare un fascino irresistibile sull’immaginazione collettiva.

Un’esperienza unica

Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di letteratura gotica, storia del cinema e cultura popolare. Un’esposizione che ci invita a riflettere sulla nostra paura della morte, sul fascino del male e sulla nostra continua ricerca di ciò che è al di là della realtà.

Evangelion: Rei torna in grandezza naturale! Ecco dove ammirarla

Fan di Neon Genesis Evangelion preparate i fazzoletti! È ufficiale: la nuova mostra Evangelion Crossing Expo ospiterà una statua a grandezza naturale di Rei Ayanami. Un’occasione imperdibile per ammirare da vicino la Pilotessa dell’Eva-01 in tutta la sua bellezza e imponenza.

11 anni di attesa per ritrovare Q Ayanami Rei

Era il 2013 quando la statua di Q Ayanami Rei, clone della pilota originale, fece il suo debutto all’expo di Matsuya Ginza. Da allora, ben 11 anni sono trascorsi senza che questa magnifica opera d’arte avesse la possibilità di tornare ad affascinare i fan. Un’assenza che ha alimentato tanta nostalgia e curiosità, specie dopo l’uscita dell’ultimo capitolo del Rebuild cinematografico.

La statua rappresenta Q Ayanami Rei nella sua iconica plugsuit nera, in quella posa che i fan di Evangelion conoscono bene come “manutenzione”, un omaggio al personaggio di Gendo Ikari.

Dove ammirare la statua di Rei?

Per immergersi nella bellezza di questa gigantesca figure

Qui potrete trovare immagini di Rei scattate direttamente dall’allestimento, un assaggio di quello che vi aspetta in un evento che si preannuncia davvero sensazionale per tutti gli appassionati di Evangelion, dai più nostalgici ai più recenti.

Un’occasione da non perdere per i fan di Evangelion

La presenza della statua di Rei Ayanami all’Evangelion Crossing Expo è un vero e proprio regalo per tutti gli amanti di questa serie capolavoro. Un’occasione unica per rivivere le emozioni di Evangelion e ammirare da vicino uno dei personaggi più iconici dell’animazione giapponese. Non perdetevi questa imperdibile mostra!

Arzignano: Un Premio Nazionale di Fumetti in Memoria di Giulia Cecchettin

Un sogno spezzato, una passione che vive. Arzignano celebra la vita e il talento di Giulia Cecchettin, la studentessa padovana tragicamente scomparsa nel 2023, con un Premio Nazionale di Fumetti a lei dedicato.

Giulia, aspirante fumettista e illustratrice, sognava di dare vita a storie e personaggi attraverso i suoi disegni, di emozionare e ispirare i lettori più giovani. Un sogno brutalmente interrotto, ma che ora rivive grazie a “ArziComic”, un festival che vuole onorare la sua memoria e dare voce alla sua passione.

Il Premio Cecchettin: Un’occasione per giovani talenti

Il cuore di “ArziComic” è il Premio Nazionale intitolato a Giulia Cecchettin. Un’opportunità unica per fumettisti emergenti, under 35, di mostrare il proprio talento e farsi conoscere. Le opere saranno valutate da una giuria di esperti e la tavola vincitrice sarà esposta durante il festival.

Un festival ricco di eventi: Tra mostre, tavole rotonde e premi

Oltre al concorso, “ArziComic” offrirà un ricco programma di eventi:

  • Una mostra dedicata a un’autrice affermata: Un’occasione per ammirare il lavoro di una fumettista di fama e trarne ispirazione.
  • Una tavola rotonda con disegnatrici di comics americani e graphic novel: Un incontro per approfondire il mondo del fumetto e confrontarsi con autrici di calibro internazionale.
  • Un’area dedicata alle associazioni contro la violenza di genere: Un momento per sensibilizzare su un tema purtroppo sempre attuale e per dare voce a chi si batte per un mondo più giusto.

Un appuntamento da non perdere: “ArziComic” si terrà a novembre, mese in cui si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Un evento non solo per ricordare Giulia, ma anche per promuovere la cultura del fumetto e per sensibilizzare su tematiche importanti.

Partecipa al concorso: Se sei un fumettista emergente e vuoi far conoscere il tuo talento, invia la tua opera entro il 20 ottobre 2024 alla biblioteca civica “Giulio Bedeschi” di Arzignano.

Insieme, teniamo vivo il sogno di Giulia.

Fumetto: il Centre Pompidou di Parigi celebra la nona arte con una mostra senza precedenti!

Amanti del fumetto, preparatevi a un viaggio mozzafiato nel mondo della nona arte! Dal 29 maggio al 4 novembre 2024, il Centre Pompidou di Parigi ospiterà la mostra “La BD à tous les étages” (“Fumetto su tutti i piani”), un’occasione unica per immergersi nella storia e nell’evoluzione di questa forma espressiva tanto amata.

Un percorso espositivo ricco e articolato

La mostra, curata da Anne Lemonnier ed Emmanuèle Payen, con la collaborazione di Thierry Groensteen e Lucas Hureau, si snoderà su tutti i sei piani dell’iconico edificio, trasformando ogni livello in un universo dedicato a un tema specifico. I visitatori avranno la sensazione di “entrare” e “uscire” dalle pagine di una grande enciclopedia del fumetto, esplorando generi, personaggi e influenze che hanno segnato questo medium.

Un viaggio “dantesco” attraverso la storia del fumetto

Il percorso espositivo seguirà una struttura “dantesca”, partendo dall’alto verso il basso. Al sesto piano, la mostra “Comics, 1964 – 2024” offrirà un’ampia panoramica sull’evoluzione del fumetto dal secondo dopoguerra ad oggi, suddivisa in dodici capitoli che ripercorrono i principali stili grafici e le tematiche emerse a livello internazionale dagli anni Sessanta. Tra i punti salienti, la nascita della rivista Garo in Giappone e le vignette sovversive di Robert Crumb.

Incontro tra arte visiva e fumetto

Al quinto piano, arte visiva e fumetto si incontreranno in un dialogo affascinante. I visitatori potranno ammirare accostamenti tra i maestri della tradizione pittorica europea e gli autori di culto del fumetto contemporaneo. Tra gli esempi, le analogie tra la pittura di Henri Matisse e le vignette di Philippe Dupuy, il dialogo tra le opere di Francis Picabia e Anna Sommer, e l’imperdibile confronto tra i dipinti di Francis Bacon e le illustrazioni di Lorenzo Mattotti.

Omaggio a Corto Maltese

Al secondo piano, la Bibliothèque publique d’information del museo ospiterà la mostra monografica “Corto Maltese. A novelistic life”, dedicata al celebre marinaio creato da Hugo Pratt. Curata da Emmanuèle Payen e Monika Prochniewicz, in collaborazione con Patrizia Zanotti, storica assistente di Pratt, la mostra offrirà un’analisi approfondita delle storie e dei significati impliciti nei fumetti di Corto Maltese, attraverso un gran numero di documenti originali, disegni, studi preparatori e tavole inedite.

Più che una mostra: un’esperienza immersiva

“La BD à tous les étages” non sarà solo una mostra, ma un’esperienza immersiva a 360 gradi nel mondo del fumetto. Un ricco programma di talk, conferenze e laboratori (al livello sotterraneo, nell’ambito della sezione “Comics out of the box”) arricchirà l’offerta, offrendo spunti di riflessione e approfondimenti su questa forma d’arte sempre più popolare e amata.

Un’occasione imperdibile per gli amanti del fumetto

Se siete appassionati di fumetto, questa mostra è assolutamente da non perdere! Un’occasione unica per scoprire la ricchezza e la varietà di questo medium, per riflettere sulla sua storia e sul suo impatto culturale, e per ammirare da vicino le opere di alcuni dei più grandi maestri del fumetto di tutti i tempi.

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Viaggio nel minuscolo: la mostra “Small is Beautiful” porta a Milano l’arte in miniatura

Un universo racchiuso in un granello di sabbia: ecco la magia che vi aspetta alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove la mostra “Small is Beautiful” svela al pubblico un mondo microscopico di meraviglie artistiche. Dal 9 maggio al 10 settembre 2024, preparatevi a stupirvi di fronte a opere d’arte talmente piccole da richiedere lenti d’ingrandimento per essere ammirate.

Un viaggio tra realtà e fantasia: l’esposizione, curata da Serge Victoria, vi condurrà in un’avventura tra il reale e l’immaginario. Pacchetti di patatine trasformati in grotte inesplorate, angurie che diventano campi da tennis, lacci per le scarpe che si animano come mostri marini e pozzanghere che si aprono su oasi selvagge: ogni opera è un capolavoro di meticolosa cura e dettaglio, capace di stupire e divertire grandi e piccini.

Un omaggio all’arte in miniatura: nata dai social network, dove migliaia di artisti condividono le loro creazioni con l’hashtag #MiniatureArt, “Small is Beautiful” è un tributo a questa forma d’arte spesso sottovalutata. Serge Victoria, il curatore, spiega: “Volevamo riunire artisti di tutto il mondo e far conoscere al pubblico la bellezza e la potenza espressiva di queste opere minuscole. L’arte in miniatura non è solo questione di dimensioni, ma di talento, passione e immaginazione”.

Un successo planetario e un futuro pieno di sorprese: dopo il trionfo a Parigi, New York e Bruxelles, “Small is Beautiful” approda a Milano con un entusiasmo travolgente. E il futuro? Le idee di Serge Victoria sono tante: un ristorante o un bar in miniatura, un negozio e un museo permanenti, esperienze immersive di realtà virtuale… le possibilità sono infinite, proprio come la fantasia degli artisti miniaturizzati.

Preparatevi a vivere un’esperienza unica e indimenticabile: “Small is Beautiful” non è solo una mostra, è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, a scoprire la bellezza nascosta nei dettagli più piccoli e a lasciarsi stupire dalla creatività umana. Un’avventura imperdibile per gli amanti dell’arte, della cultura e per chiunque sia pronto a sognare in grande, anche se in miniatura.

Informazioni utili:

  • Titolo: Small is Beautiful
  • Luogo: Fabbrica del Vapore, Milano
  • Date: 9 maggio – 10 settembre 2024
  • Sito web: https://smallisbeautifulart.com/
  • Hashtag: #SmallisBeautifulMilano

Non perdete l’occasione di immergervi in un mondo di meraviglie microscopiche!

Jean Cocteau: La rivincita del giocoliere – Una mostra imperdibile alla Collezione Peggy Guggenheim

Dal 13 aprile al 16 settembre 2024, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ospita “Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere“, la prima grande retrospettiva italiana dedicata a questo artista poliedrico e geniale. Un’occasione unica per scoprire il suo talento inestimabile e la sua influenza profonda sulla cultura del XX secolo.

La mostra, curata da Kenneth E. Silver, autorevole esperto di Cocteau, presenta oltre 150 opere provenienti da prestigiose istituzioni museali internazionali e collezioni private. Un percorso espositivo ricco e articolato che ripercorre la carriera di Cocteau attraverso le sue diverse espressioni artistiche: disegni, opere grafiche, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari e film.

Cocteau, poeta, scrittore, drammaturgo, critico d’arte e regista, era anche un brillante artista visivo. La mostra celebra la sua incredibile versatilità e la sua capacità di spaziare con maestria tra diverse tecniche e generi. Si definì un “giocoliere” per la sua abilità nel destreggiarsi tra le arti, e la mostra ne cattura perfettamente la spirito eclettico e innovativo.

Tra i punti salienti della mostra:

  • Disegni: Ammirate la maestria di Cocteau nel disegno, con opere che spaziano da ritratti a paesaggi, a scene ispirate alla mitologia e alla letteratura.
  • Opere grafiche: Scoprite le litografie, le incisioni e le acqueforti di Cocteau, caratterizzate da una forte espressività e da una grande originalità.
  • Gioielli e arazzi: Lasciatevi affascinare dai raffinati gioielli disegnati da Cocteau per artisti come Coco Chanel e Jean Arp, e dagli arazzi realizzati con i suoi disegni.
  • Documenti storici: Approfondite la vita e l’opera di Cocteau attraverso documenti d’archivio, lettere, manoscritti e fotografie.
  • Film: Godetevi una selezione di film diretti da Cocteau, come “Il sangue di un poeta” e “La bella e la bestia”, capolavori del cinema surrealista.

Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere è una mostra imperdibile per tutti gli amanti dell’arte, della cultura e della storia. Un’occasione unica per scoprire un artista straordinario che ha lasciato un segno indelebile nel XX secolo.

Informazioni sulla mostra:

  • Titolo: Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere
  • Luogo: Collezione Peggy Guggenheim, Calle Dogana 4202, Venezia
  • Date: 13 aprile – 16 settembre 2024
  • Orari: Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.30).
  • Biglietti: Intero € 15; Ridotto € 10; Gratuito under 10 anni.
  • Sito web: https://www.guggenheim-venice.it/

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