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Il ritorno del mito: il Piaggio Ciao rinasce come e-bike e conquista il futuro

Certe leggende non muoiono mai. A volte si assopiscono, restano nei ricordi, nelle fotografie ingiallite, nei garage polverosi e nei racconti nostalgici di chi ha vissuto anni di libertà e avventura. Ma poi, in un impeto di passione e ingegno, risorgono. È proprio questo il caso del mitico Piaggio Ciao, il ciclomotore che ha segnato un’epoca e che ora torna a far battere i cuori grazie a un’idea visionaria firmata Ambra Italia. Non stiamo parlando di una semplice operazione nostalgia, ma di un vero e proprio atto d’amore verso un’icona italiana, reinterpretata in chiave green e moderna, pronta a solcare di nuovo le strade — questa volta senza rumore, senza fumo, ma con la stessa, inconfondibile anima di sempre.

Per chi è cresciuto tra gli anni ’70 e ’90, il Ciao era molto più di un mezzo di trasporto: era un passaporto per la libertà, un simbolo di indipendenza, un compagno di avventure. Agile, leggero, facile da guidare, capace di accompagnarti ovunque con un pieno da pochi spiccioli. Con il suo motore a 2 tempi da 49,77 cm³, la trasmissione automatica a cinghia e l’avviamento a pedali, incarnava la praticità assoluta e un certo spirito bohémien. Nessuna patente, nessun vincolo, solo tu, la strada e il vento tra i capelli.

Negli anni, il Ciao ha attraversato spot pubblicitari indimenticabili, apparizioni cinematografiche e canzoni popolari. È stato l’antitesi dell’auto familiare, la risposta giovane e ribelle al conformismo su quattro ruote. Ricordi quelle pubblicità in cui le auto venivano ironicamente chiamate “sardomobili”? In quel mondo grigio e compresso, il Ciao era il raggio di sole che faceva sognare la fuga, l’avventura, la città vissuta senza filtri.

Ed eccolo di nuovo, il nostro piccolo eroe su due ruote, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Stavolta con un cuore elettrico, alimentato non più dalla miscela, ma da una batteria agli ioni di litio, con un motore da 250W che rispetta tutte le normative sulle e-bike. La nuova incarnazione del Ciao arriva fino a 25 km/h, può circolare senza casco, senza assicurazione e, soprattutto, senza patente. Un sogno? No, una splendida realtà nata da un’idea tutta italiana, firmata da Ambra Italia, azienda toscana che ha deciso di riportare in vita il mito nel rispetto dell’ambiente e delle regole del presente.

Ma non aspettatevi una banale e-bike dal look vintage: qui si parla di autenticità. Il telaio originale è stato mantenuto, rinforzato dove necessario, e la silhouette del Ciao è rimasta intatta, con le sue linee sobrie e riconoscibili che fanno battere il cuore a chiunque abbia passato almeno un’estate in sella. La verniciatura è quella di sempre, i dettagli curati con amore maniacale. Solo il motore, silenzioso e nascosto nella parte posteriore, tradisce il salto tecnologico.

Il progetto offre più strade per tornare in sella. Se hai ancora un vecchio Ciao abbandonato in garage, puoi affidarlo ad Ambra Italia, che provvederà al restauro completo e alla conversione elettrica. Se invece non ne possiedi più uno, nessun problema: l’azienda può fornirti un modello restaurato e pronto alla trasformazione. In alternativa, per i più smanettoni o per chi vuole coinvolgere un meccanico di fiducia, è disponibile anche un kit di conversione fai-da-te. I prezzi? Si parte da 2.490 euro per il kit base, ma per chi preferisce la formula “pensano a tutto loro”, con montaggio incluso, si sale a 3.050 euro. Il restauro completo ha invece un costo variabile, in base alle condizioni del veicolo originale.

Certo, non si tratta di un giocattolo da ordinare su Amazon e ricevere il giorno dopo. Ogni Ciao è un pezzo unico, realizzato su richiesta, lavorato con la cura e la lentezza di chi sa che certe cose non si improvvisano. E forse è proprio questo il segreto del suo fascino: sapere che dietro ogni modello c’è una storia, un pezzo d’Italia, un artigianato che resiste e si rinnova.

Il nuovo Ciao elettrico è molto più di un mezzo di trasporto. È un ponte tra generazioni, un modo per riscoprire le città con occhi nuovi e con la leggerezza di un tempo che sembrava perduto. È anche una risposta concreta alla crescente domanda di mobilità sostenibile, capace di unire stile, praticità e rispetto per l’ambiente.

In un mondo dove spesso si corre troppo e si dimentica il valore delle piccole cose, il ritorno del Ciao ci ricorda che anche la semplicità può essere rivoluzionaria. E che certi amori, anche se sembrano finiti, possono tornare a brillare più forti che mai.

E tu? Hai mai avuto un Piaggio Ciao? Ti piacerebbe risalire in sella, stavolta in versione elettrica? Raccontaci la tua storia, i tuoi ricordi, le tue emozioni. Condividi l’articolo sui tuoi social e fai sapere ai tuoi amici che il mito è tornato. Perché certi sogni non si dimenticano mai. E adesso, finalmente, si possono rivivere.

Etna Comics 2025: Un Viaggio Mistico tra Fumetto, Cultura Pop e l’Eredità di Franco Battiato

Catania è tornata a bruciare di passione nerd con l’edizione 2025 di Etna Comics, il Festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop che si è tenuto, come da tradizione, nello scenario suggestivo de Le Ciminiere. Dal 30 maggio al 2 giugno, la città siciliana ha vissuto quattro giorni travolgenti tra fumetti, cosplay, videogiochi, arte e spiritualità, chiudendo con numeri da capogiro: centomila presenze, un entusiasmo incontenibile e una carica di energia che ha confermato ancora una volta Etna Comics come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno nel panorama nerd italiano.

Ma quest’anno c’è stato qualcosa in più. Qualcosa di profondo, quasi mistico, che ha dato un’anima diversa alla kermesse. Tutto è cominciato con la scelta di un nome d’eccezione: Igort, artista e fumettista visionario, è stato il primo grande ospite dell’edizione 2025 e ha firmato il manifesto ufficiale della manifestazione, dedicandolo a un’icona senza tempo della musica e della cultura italiana: Franco Battiato.

Il manifesto di Igort non è stato solo un omaggio, ma una vera e propria opera d’arte carica di simbolismo. Al centro dello sfondo, tra le linee mistiche dell’enneagramma di Gurdjieff e la sagoma dell’Etna, spicca lo sguardo profondo di Battiato. Uno sguardo che ci interroga e ci accompagna, rafforzato dalle parole della celebre canzone La Cura, che riecheggia come un mantra d’amore universale. Igort, con la sua inconfondibile cifra stilistica, ha voluto rappresentare un Battiato visionario, un ponte tra mondi diversi: l’esoterismo, il Giappone, la Russia, la musica, l’arte, la filosofia. Un intreccio di influenze che racconta anche l’identità artistica dello stesso Igort, autore di graphic novel iconiche come 5 è il numero perfetto, diventato un film con Toni Servillo, e fondatore della prestigiosa casa editrice Coconino Press.

L’inaugurazione di Etna Comics 2025 con un manifesto così evocativo ha messo subito le cose in chiaro: questa non sarebbe stata un’edizione qualsiasi. E infatti, i numeri lo confermano. In quattro giorni, la manifestazione ha visto una partecipazione massiccia di appassionati, curiosi, famiglie, studenti e cosplayer, tutti accomunati dalla voglia di immergersi in un mondo fatto di creatività, passione e condivisione.

Non sono mancate le iniziative a sfondo sociale e solidale. L’asta di beneficenza, momento ormai tradizionale del festival, ha raccolto fondi destinati alla Locanda del Samaritano, a supporto dell’Agorà della Carità. Tra i pezzi più ambiti, un disegno di Alex Saviuk che ritrae Spider-Man insieme al villain Lapide, battuto per la cifra simbolica (e significativa) di mille euro. Un gesto che dimostra come il mondo del fumetto e della cultura pop possa anche farsi strumento di aiuto concreto e sostegno sociale.

Tra gli eventi più apprezzati c’è stato anche Rai Porte Aperte, un progetto dedicato agli studenti – dai più piccoli ai giovani universitari – che hanno potuto vivere in prima persona l’emozione del “dietro le quinte” del mondo televisivo. Più di 500 ragazzi, tra i 5 e i 23 anni, si sono cimentati nei ruoli di conduttori, registi, operatori e tecnici, mettendo le mani sulle attrezzature vere, imparando e divertendosi allo stesso tempo. Un’esperienza che ha unito formazione, gioco e scoperta, dando spazio alle nuove generazioni in un contesto di cultura nerd a 360 gradi.

E ovviamente non poteva mancare il momento più atteso da tutta la comunità cosplay: il Gran Cosplay Contest. A trionfare quest’anno è stato Giovanni Vadalà Castiglia, incoronato “The Best” con il suo incredibile cosplay de Il Cacciatore di Bloodborne. Un’opera di precisione e passione che gli è valsa un ambitissimo MacBook Air, premio messo in palio dall’organizzazione del festival. Un riconoscimento più che meritato per un cosplay che ha incantato pubblico e giuria, portando in scena l’atmosfera oscura e affascinante del capolavoro targato FromSoftware.

Ma Etna Comics non si è chiuso con la fine degli eventi. Fino al 15 giugno, Catania continuerà a celebrare la cultura nerd con due mostre imperdibili al Palazzo della Cultura: L’Odissea illustrata da Paolo Barbieri, una visione epica e fantasy del classico di Omero, e Il Signore degli Anelli – Trinacria Edition, un tributo siciliano alla saga tolkieniana più amata di sempre.

Durante la cerimonia di chiusura, il direttore Antonio Mannino, affiancato dal vicedirettore Gianluca Impegnoso e da tutto lo staff, ha già dato appuntamento alla prossima edizione: Etna Comics 2026 si terrà, come di consueto, dal 30 maggio al 2 giugno. E se le premesse sono queste, non possiamo che prepararci a un altro viaggio straordinario.

Etna Comics 2025 non è stato solo un evento. È stato un rito collettivo, una festa dell’immaginario, un momento in cui realtà e fantasia si sono fuse in una celebrazione della creatività umana. Da Igort a Battiato, dai cosplay ai giochi, dai fumetti alla solidarietà, ogni tassello ha costruito un mosaico meraviglioso che racconta la forza della cultura nerd in Italia.

Hai partecipato anche tu a Etna Comics 2025? Qual è stato il tuo momento preferito? Raccontacelo nei commenti qui sotto o condividi l’articolo sui tuoi social per continuare a diffondere la magia di questa edizione epica!

Il Duello Creativo: AI contro Mangaka, una Sfida tra Umano e Macchina nel Mondo degli Anime e dei Manga

Nel 2023, il mondo degli otaku è stato travolto da una novità che ha acceso il dibattito su un tema sempre più caldo: l’intelligenza artificiale nel campo della creatività umana. La rivoluzione è arrivata con l’uscita di Cyberpunk: Peach John, un manga che, pur scritto da un autore umano, è stato completamente illustrato da un’intelligenza artificiale. Il programma utilizzato per realizzare quest’opera è Midjourney, uno strumento che ha permesso a Rootport, un sceneggiatore 37enne noto per il suo lavoro dietro le quinte, di dare vita a un progetto che altrimenti non sarebbe mai esistito. Sebbene Rootport abbia avuto un ruolo fondamentale nel fornire gli input e affinare le immagini prodotte dall’AI, è stato chiaro fin dall’inizio che il cuore del lavoro risiedeva nella macchina e non nelle abilità artistiche tradizionali dell’autore. Rootport stesso ha ammesso di non possedere le competenze per disegnare a livello professionale, eppure, con l’aiuto della tecnologia, è riuscito a dare forma a una storia che non avrebbe mai visto la luce senza di essa.

Questa fusione tra intelligenza artificiale e creatività umana non è certo un caso isolato. In Italia, già all’inizio dello stesso anno, il collettivo Roy Ming aveva realizzato un libro scritto e illustrato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. La creazione di opere artistiche e narrative in sinergia con l’AI sta diventando una tendenza crescente, ma il dibattito sul suo ruolo nel panorama creativo si fa sempre più acceso. C’è chi teme che, se non adeguatamente controllato, l’uso dell’intelligenza artificiale possa ridurre la componente umana, creando una frattura tra l’artista e la sua opera. Tuttavia, ci sono anche quelli che vedono nelle intelligenze artificiali un’opportunità unica per potenziare la creatività degli autori, liberandoli da alcuni limiti tecnici e permettendo loro di concentrarsi sulla parte più emotiva e narrativa del loro lavoro.

A favore di questa visione si schiera anche Yuta Momiyama, editor di Shueisha e responsabile delle piattaforme digitali Shonen Jump+ e Manga Plus. Momiyama ha sviluppato un’applicazione chiamata “Comic CoPilot AI”, pensata per supportare i mangaka nella scrittura delle loro opere. Basata su ChatGPT, questa app è in grado di assistere gli autori in varie fasi del processo creativo, dalla scelta dei titoli alla creazione dei dialoghi, che spesso richiedono numerose revisioni per essere efficaci. Momiyama e il caporedattore Shuhei Hosono vedono l’AI come un valido aiuto, capace di dare un supporto pratico nella scrittura, senza però intaccare la responsabilità finale dell’autore. All’interno della filosofia di Shonen Jump si è cercato di rassicurare il pubblico, sottolineando che la proprietà intellettuale delle opere rimarrà sempre in mano agli autori, evitando rischi legati a plagi o violazioni di copyright. Questo aspetto sembra rassicurante, ma la vera domanda resta: quale sarà l’impatto di questa tecnologia sulla creatività degli artisti nel lungo periodo?

Nel frattempo, l’uso dell’intelligenza artificiale ha avuto un impatto anche nel mondo dell’animazione, con una particolare attenzione all’arte dello Studio Ghibli. È notizia recente che OpenAI ha rilasciato un aggiornamento del suo generatore di immagini, che consente agli utenti di trasformare foto e meme nello stile del leggendario Hayao Miyazaki. Questa novità ha scatenato una vera e propria ondata di immagini in stile Ghibli sui social, ma dietro a questo entusiasmo si cela una questione ben più complessa: l’uso non autorizzato del lavoro di un artista. Miyazaki, noto per il suo rifiuto nei confronti dell’AI, ha sempre visto nella tecnologia una minaccia alla bellezza e all’autenticità dell’arte. Nel 2016, infatti, aveva definito l’animazione generata da intelligenza artificiale “un insulto alla vita stessa”.

Il problema legale, che ora si affaccia in maniera concreta, riguarda l’addestramento delle AI con opere di artisti famosi senza il loro consenso. Sebbene lo “stile” di un artista non sia protetto da copyright, la possibilità che un’AI generi immagini che riproducano tratti distintivi di opere originali pone seri interrogativi. Il caso ha coinvolto anche il CEO di OpenAI, Sam Altman, che in prima battuta ha utilizzato un avatar in stile Ghibli per i suoi profili social, suscitando la reazione di artisti come Karla Ortiz, che ha intrapreso cause legali contro altre AI per violazione del copyright. È evidente che la questione del diritto d’autore in relazione all’AI è appena agli inizi, e Studio Ghibli potrebbe decidere di intraprendere azioni legali contro OpenAI se si accerterà che le sue opere sono state utilizzate senza permesso. La posizione di Miyazaki è chiara: l’uso di un’intelligenza artificiale per creare contenuti senza anima, come meme o immagini di gatti, non ha nulla a che fare con l’autentica arte. Per lui, le creazioni animate non devono mai perdere quel tocco umano che le rende vive e piene di emozione. Il rischio è che, se questa tendenza dovesse prendere piede, l’arte possa essere ridotta a una serie di algoritmi senza significato, privi di quella profondità e ricchezza che solo un essere umano può conferire.

Ma il confronto tra tradizione e innovazione non si ferma qui. Anche nel mondo dei videogiochi, alcune delle voci più influenti del settore, come Yoko Taro, hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto dell’AI. In una recente tavola rotonda con Kazutaka Kodaka, Kotaro Uchikoshi e Jiro Ishii, Yoko Taro ha sollevato il rischio che l’intelligenza artificiale possa rendere obsoleti gli sviluppatori, soprattutto grazie alla capacità delle AI generative di creare asset per i giochi con una facilità impressionante. Quello che una volta era un lavoro complesso e artigianale, rischia di essere sostituito da una macchina che, sebbene ancora imperfetta, si fa sempre più abile nel replicare elementi visivi e narrativi.

Tuttavia, se da un lato alcuni sviluppatori vedono nell’AI una minaccia alla propria professione, dall’altro ci sono quelli che la considerano uno strumento potente in grado di sbloccare nuove potenzialità creative. Yoko Taro, pur riconoscendo i pericoli, ha anche espresso il suo ottimismo riguardo alle opportunità che l’AI potrebbe offrire, se utilizzata con saggezza e consapevolezza. La paura che tra cinquant’anni gli sviluppatori possano essere ridotti al ruolo di “bardi”, raccontando storie create da macchine, è ancora lontana, ma la strada sembra segnata.

Il punto cruciale di questa discussione è proprio questo: l’intelligenza artificiale è uno strumento, non un sostituto dell’essere umano. Come ogni nuova tecnologia, può sia liberare che intrappolare, può amplificare la creatività o rischiare di banalizzarla. La vera sfida del futuro non sta nel fatto che l’AI possa creare arte o storie, ma in come gli esseri umani sceglieranno di usarla. È un campo di battaglia tra la macchina e l’artista, e la vittoria, probabilmente, non dipenderà dalla superiorità di uno sull’altro, ma dalla capacità di lavorare insieme. Perché, in fondo, l’intelligenza artificiale, come qualsiasi altro strumento, è tanto potente quanto la mente umana che la guida.

27 aprile: la Giornata Mondiale del Disegno. L’Arte a Mano Libera nel Mondo dell’Intelligenza Artificiale

Il 27 aprile segna una data importante nel panorama delle arti visive: la Giornata Mondiale del Disegno, una celebrazione che nasce da un’iniziativa del Consiglio internazionale delle associazioni di disegno grafico (ico-D), fondato nel 1963 a Londra e ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite. Questa ricorrenza non è solo un momento per celebrare il disegno come forma d’arte, ma è anche un’opportunità per riflettere sul ruolo che la creatività umana ha ancora oggi, nonostante i rapidi progressi delle tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale generativa.

La Giornata Mondiale del Disegno ci invita a riscoprire il valore intrinseco del disegno a mano libera, un’abilità che, sebbene possa sembrare anacronistica in un mondo sempre più digitale, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per gli artisti, i designer e tutti coloro che vedono nel tratto manuale un mezzo di espressione autentico e personale. Ogni linea tracciata a mano, ogni curva e ogni dettaglio che emerge da una matita su un foglio bianco, racchiudono anni di esperienza, pratica e, soprattutto, un processo creativo che non può essere replicato da algoritmi.

La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale generativa ha infatti messo in discussione concetti storici come la paternità creativa e il diritto d’autore. Strumenti come DALL·E, MidJourney o ChatGPT, che producono contenuti grafici, testuali e visivi su richiesta, sollevano interrogativi legittimi riguardo a chi detiene davvero i diritti su un’opera d’arte. Se una macchina è in grado di generare un disegno a partire da un prompt, qual è il valore dell’artista umano in questo processo? Questo è un tema centrale, specialmente in un’epoca in cui l’arte sembra sempre più dominata dall’informazione digitale e dall’algoritmo.

Eppure, nonostante queste nuove sfide, il disegno a mano libera conserva una dimensione irrinunciabile e insostituibile. Non si tratta solo di creare immagini, ma di un vero e proprio viaggio interiore. Il disegno a mano libera è, infatti, un’esperienza che permette all’artista di esplorare se stesso, di imparare dai propri errori e di perfezionarsi in un processo che va al di là della produzione estetica. Ogni schizzo, ogni disegno, anche il più imperfetto, racconta una storia che ha a che fare con la crescita, con l’evoluzione del proprio stile e della propria visione del mondo. La capacità di trasmettere emozioni attraverso il tratto, di dare vita a un’idea che nasce dalla mente dell’artista e che poi prende forma sulla carta, è qualcosa che l’intelligenza artificiale, pur con tutti i suoi progressi, non potrà mai replicare completamente.

La Giornata Mondiale del Disegno è, quindi, un’occasione per celebrare e promuovere la cultura del disegno come arte vivente, come strumento di comunicazione che ancora oggi mantiene un’importanza fondamentale, non solo nel campo artistico, ma anche nel design, nella pubblicità e in tutti quei settori in cui l’immagine è il veicolo principale per veicolare messaggi e storie. La creatività, pur potendo essere alimentata dall’intelligenza artificiale, rimane un atto umano che sfida il tempo e le convenzioni, un atto che, nel suo essere tangibile, personale e unico, mantiene un legame indissolubile con la tradizione.

In un mondo sempre più dominato dalla velocità e dalla tecnologia, la pratica del disegno a mano libera diventa anche una forma di resistenza culturale. È un modo per affermare che l’arte non è solo una questione di produzione rapida, ma un processo che richiede tempo, dedizione e una profonda connessione con il proprio io. L’artista che disegna a mano libera, infatti, non solo crea immagini, ma intraprende un percorso di introspezione e di dialogo con la propria creatività. Questo è un aspetto che, nonostante gli enormi progressi delle tecnologie, non può essere ridotto a un semplice calcolo matematico. Questa ricorrenza ci invita a riflettere sul valore del disegno come espressione artistica e culturale, ribadendo l’importanza di mantenere viva una tradizione che va oltre la semplice creazione di immagini. Il disegno a mano libera, con la sua autenticità, il suo valore emozionale e la sua capacità di connettere l’artista con il pubblico, continuerà ad avere un ruolo centrale nell’arte e nella cultura, anche in un’epoca in cui le intelligenze artificiali generative sembrano essere sempre più al centro della scena. L’arte del disegno, infatti, è un patrimonio che appartiene all’umanità e merita di essere celebrato, preservato e valorizzato in tutte le sue forme.

Arezzo Blu Cosplay 2025: Un’Edizione Incredibile Tra Cosplay, Fumetti e Inclusività

Se c’è un evento che promette di trasformare Arezzo in un mondo dove immaginazione, cultura pop e inclusione si fondono in un’esplosione di colori, è senza dubbio Arezzo Blu Cosplay. Questo sabato 3 maggio 2025, il Centro di Aggregazione Sociale Pescaiola accoglierà la prima edizione di un evento che, al di là delle maschere e dei costumi, si propone di celebrare il potere della fantasia come strumento di unione e cambiamento sociale. L’iniziativa nasce da un’idea audace dell’Associazione Autismo Arezzo, che, da dieci anni, è impegnata nel sostegno e nell’inclusione delle persone con autismo e delle loro famiglie. Il loro obiettivo è chiaro: creare un ambiente in cui la diversità non solo venga accettata, ma anche celebrata come un valore inestimabile. L’evento di sabato 3 maggio non è solo un’opportunità per scoprire il mondo del cosplay e della cultura nerd, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di un’inclusione autentica, in cui ognuno possa esprimere sé stesso senza barriere.

Un Mosaico di Magia e Diversità

Arezzo Blu Cosplay non è semplicemente una manifestazione di cosplay; è un viaggio attraverso mondi che, seppur apparentemente lontani, si intrecciano con naturalezza grazie alla forza della fantasia. La giornata, che inizierà alle 11:00 e si concluderà alle 23:00, sarà un’esplosione di creatività, con ospiti di eccezione e una serie di attività che spaziano dai fumetti alla musica, dalla danza ai contest artistici. La vera magia sta nella diversità, e questa filosofia sarà il filo conduttore di tutto l’evento.

Nel cuore pulsante della manifestazione, una gara di cosplay accoglierà appassionati di tutte le età, con una giuria di esperti pronti a premiare originalità, somiglianza e interpretazione. Il cosplay, come forma d’arte, diventa uno strumento di inclusione, dove ogni partecipante, che sia singolo, coppia o gruppo, ha l’opportunità di dare vita ai propri personaggi preferiti, ispirati a manga, anime, videogiochi e fumetti. La competizione non è solo un’occasione per esprimere sé stessi, ma anche un momento di gioia collettiva, dove l’unica regola è il rispetto reciproco. La giuria, che avrà il compito di valutare ogni esibizione, sarà composta da esperti del settore, con criteri che privilegeranno la passione, la creatività e l’interpretazione dei personaggi.

Ospiti Speciali e Performance Uniche

Ma Arezzo Blu Cosplay non è solo una gara di costumi. L’evento sarà arricchito dalla presenza di figure iconiche del mondo del fumetto e dell’animazione. Gianluca Iacono, la celebre voce di Vegeta in Dragon Ball, darà vita a uno dei personaggi più amati della storia degli anime, mentre la talentuosa Michela Frare, disegnatrice per Disney e Marvel, porterà i suoi fumetti a Arezzo, offrendo al pubblico la possibilità di entrare nel mondo creativo che ha animato icone come Topolino, Frozen e Ralph Spaccatutto. Non mancherà nemmeno Fabio Civitelli, storica matita di Tex, che racconterà il suo percorso artistico e l’impatto che ha avuto sul fumetto italiano.

Inoltre, gli spettatori avranno la possibilità di vivere un momento di pura energia grazie alla performance degli Alabarde Spaziali, una cartoon cover band che farà scatenare il pubblico sulle note delle sigle dei cartoni animati che hanno segnato un’intera generazione. La musica sarà un altro ingrediente fondamentale della giornata, perché il divertimento e la cultura pop sono sempre stati un connubio perfetto.

Un altro momento che promette di essere davvero magico sarà la Parata Valdichiana Disney, che porterà sul palco oltre cinquanta personaggi delle fiabe più celebri, incantando i più piccoli e regalando agli adulti un pizzico di nostalgia. Per chi ama l’improvvisazione e il teatro, Daniele Cangi, attore e autore con un ricco background in TV e teatro, guiderà la gara di cosplay con il suo spirito vivace e coinvolgente.

Un Evento Inclusivo e Solidale

Arezzo Blu Cosplay è prima di tutto un evento inclusivo, in cui ogni singola persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche, potrà sentirsi parte di qualcosa di speciale. La manifestazione è il risultato di dieci anni di impegno da parte dell’Associazione Autismo Arezzo, che ha sempre lavorato per creare una rete di supporto concreta per le famiglie, con particolare attenzione all’integrazione dei ragazzi con disabilità. I progetti come “Io per noI” e “IncludiamocI”, che hanno ottenuto il patrocinio del MIUR e della ASL di Arezzo, sono solo alcuni degli esempi di come l’associazione promuove il dialogo tra le persone con disabilità e la comunità.

Durante l’evento, l’inclusione si concretizzerà anche grazie ad iniziative solidali, come l’Apericena solidale, organizzato in collaborazione con La Conserveria e l’Associazione Ragazzi Speciali, che da anni si dedica all’inserimento sociale di ragazzi con disabilità intellettiva. Partecipando, il pubblico potrà contribuire attivamente a sostenere questa causa.

Un Centro per l’Autismo a Arezzo: Il Futuro dell’Inclusione

Arezzo Blu Cosplay non è solo un evento, ma l’inizio di un progetto più grande. L’obiettivo futuro dell’Associazione Autismo Arezzo è la realizzazione di un Centro Autismo, che diventerà un punto di riferimento per le persone di tutte le età, dai più giovani ai più anziani, con attività riabilitative e di aggregazione sociale. Il progetto, che vedrà il coinvolgimento di istituzioni locali e imprenditori solidali, è pensato per migliorare la qualità della vita dei ragazzi con autismo e delle loro famiglie, offrendo uno spazio dove poter crescere, imparare e socializzare. Sabato 3 maggio 2025, Arezzo non sarà solo una città, ma un mondo a parte dove ogni persona, ogni storia, ogni passione trova il suo spazio. Arezzo Blu Cosplay è l’incontro tra sogno e realtà, tra arte e diversità, tra cosplay e inclusione. Un evento che ci invita a guardare oltre le apparenze, a celebrare l’individualità di ciascuno e a costruire insieme una comunità che sia veramente per tutti. Non mancare all’appuntamento, l’ingresso è gratuito, ma ricorda di registrarti all’ingresso per non perdere l’opportunità di essere parte di questa straordinaria giornata.

Siamo tutti protagonisti in questo universo parallelo, dove la fantasia è l’unica regola.

Al via la nona edizione del concorso di Poesia Illustrata

Al via la nona edizione del Concorso di Poesia Illustrata legato al BettyB Festival, un appuntamento che rappresenta una straordinaria opportunità per gli artisti nazionali. Questo concorso, che si svolge nell’ambito del celebre BettyB Festival del fumetto e dell’immagine, si propone di celebrare l’unione tra arte visiva e poesia, offrendo una piattaforma di visibilità a creativi di talento provenienti da tutta Italia. L’iniziativa è completamente gratuita e aperta a tutti, confermando la volontà degli organizzatori di sostenere la cultura e l’arte contemporanea. Il BettyB Festival, un evento di grande rilievo che si tiene ogni anno in quattro Comuni della provincia di Modena e in uno della provincia di Bologna, è conosciuto per la sua capacità di attrarre artisti, appassionati e professionisti del settore, creando un’importante occasione di scambio e crescita. Il concorso di illustrazione rappresenta una delle sue colonne portanti, un momento in cui il talento degli artisti emergenti può brillare e essere riconosciuto da una giuria di esperti delle arti visive.

Poesia Illustrata

Fammi un ritratto del sole
Che l’appenda in stanza –
e possa fingermi di scaldarmi
mentre gli altri lo chiamano “Giorno”!

[Emily Dickinson illustrazione di Margaux Romano – Lodi]

I premi messi in palio sono un ulteriore incentivo per i partecipanti. I primi tre classificati riceveranno un premio in denaro, un riconoscimento tangibile che sottolinea il valore e la qualità delle opere presentate. Le opere vincitrici, insieme alle altre selezionate, saranno esposte durante le tappe del festival e verranno pubblicate sul sito ufficiale dell’evento, offrendo così una visibilità a livello nazionale per tutti i partecipanti. Inoltre, tutte le opere che perverranno al concorso, ben 509 fino ad oggi, saranno destinate ad altre mostre durante l’anno, curate dalla direzione artistica del festival. Questo rappresenta un’opportunità unica per gli artisti di far conoscere il proprio lavoro a un pubblico sempre più vasto e appassionato.

Il concorso non solo premia i migliori, ma è anche un’occasione per tutti gli artisti di interagire con un pubblico attento e competente, di fare networking con professionisti del settore e di vivere l’esperienza unica di un evento che celebra la creatività a 360 gradi. Le opere selezionate saranno esposte in modo che possano essere apprezzate e valutate durante tutto il periodo del festival, una vetrina che ogni anno diventa sempre più importante nel panorama della cultura del fumetto e dell’illustrazione.

Il bando del concorso, disponibile sul sito ufficiale del BettyB Festival, offre tutte le informazioni necessarie per partecipare, inclusi i dettagli su come inviare le proprie opere e i termini di partecipazione. Il modulo di iscrizione può essere scaricato direttamente dal sito, dove è possibile consultare anche altre informazioni utili, come i criteri di selezione e le modalità di premiazione. Per rimanere aggiornati e per maggiori dettagli sul concorso, è possibile consultare anche il sito Fumettindelebili.com, che ospita il bando completo e altre informative.

Festival in Cielo e in Terra: Un Viaggio tra Fantasia e Cultura Pop nel Cuore di Omegna

Se sei un amante della cultura pop, dei fumetti, del cosplay, e della magia che solo un evento come il Festival in Cielo e in Terra sa regalare, allora segnati subito le date: il 12 e 13 aprile 2025 Omegna, nel pittoresco angolo del Cusio, si trasformerà nel palcoscenico di un’esperienza imperdibile che mescolerà arte, musica e cultura pop in un modo che difficilmente avrai occasione di vedere altrove. Già dal nome, “Festival in Cielo e in Terra” sembra evocare un universo sospeso tra realtà e fantasia, un luogo dove il cielo non è più solo un confine immaginario, ma una dimensione in cui la cultura pop può volare libera, toccando ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dal cinema ai videogiochi, dai fumetti agli anime. Omegna, la città che ha visto nascere Gianni Rodari, un genio dell’immaginario e della creatività, ospiterà un evento che non deluderà le aspettative di chiunque voglia immergersi in un mondo di sogni e meraviglia.

Quest’anno, il festival promette di superare se stesso, regalando al pubblico una serie di novità straordinarie, a partire dalla partecipazione di uno dei gruppi di cosplayer più rispettati e affermati, i DC Dark Legion. Questi talentuosi artisti si presenteranno con i loro incredibili costumi ispirati ai supereroi DC, portando in scena performance che faranno brillare gli occhi di ogni fan. Se sei un appassionato di fumetti o se ti piacciono i costumi ricercati, questo è senza dubbio l’occasione perfetta per ammirare da vicino queste vere e proprie opere d’arte viventi. Ogni personaggio, ogni costume, racconta una storia, e vederseli calare in un contesto che celebra l’arte del cosplay è un’esperienza che non ha eguali.

Ma il Festival in Cielo e in Terra non è solo un raduno di cosplayer. È una vera e propria immersione in una cultura che unisce diversi mondi. Se hai mai sognato di entrare in un manga o di scoprire i segreti dietro le scene dei tuoi anime preferiti, questo festival è il posto giusto per te. Per tutti gli appassionati di manga, anime e giochi, Omegna diventerà una seconda casa. Le due giornate del festival saranno ricche di incontri, spettacoli e workshop che faranno brillare ogni aspetto della cultura giapponese, ma anche della cultura nerd in generale.

Uno degli ospiti d’onore che renderà questo evento ancora più speciale è Gualtiero Cannarsi, un nome che chiunque sia appassionato di doppiaggio in Italia conosce bene. Cannarsi, celebre per il suo lavoro con lo Studio Ghibli, sarà presente per incontrare i fan e condividere la sua esperienza con il pubblico. Per gli appassionati di anime, e in particolare di quelle opere che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese, poter ascoltare la voce di uno dei doppiatori più influenti è un’opportunità unica.

Oltre ai momenti di spettacolo, la vera magia di questo evento risiede nell’atmosfera che sa creare. Immagina di passeggiare tra gli stand, scoprendo fumetti rari, videogiochi vintage, gadget unici e, perché no, qualche cosplay davvero sorprendente. L’intera città si trasforma in un enorme palcoscenico, dove ogni angolo nasconde una nuova avventura, e ogni persona sembra essere parte di una grande famiglia di appassionati. C’è qualcosa di straordinariamente coinvolgente nel vedere come il mondo del cosplay, dei manga e dei giochi riesca a unire persone di tutte le età, provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo.

Per due giorni, Omegna sarà il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono esplorare la magia della cultura pop in tutte le sue forme. L’arte, la musica e la cultura giapponese saranno il fil rouge che unirà ogni attività, creando un’esperienza che va ben oltre il semplice evento. È un’opportunità per lasciarsi andare, per riscoprire la bellezza del divertimento senza età, e per incontrare persone che condividono la tua stessa passione.

AgricolArt 2025: Il Festival dell’Illustrazione a Alessandria tra Arte, Sostenibilità e Creatività

Il 12 e 13 aprile 2025, la Casa di Quartiere di Alessandria diventerà un vibrante punto di incontro per appassionati di arte, illustrazione e cultura visiva, grazie al ritorno di AgricolArt, un festival che ha come obiettivo quello di celebrare la “nona arte” e le sue infinite sfaccettature. Quest’edizione promette di essere un’esperienza immersiva, un vero e proprio crocevia creativo, che coniuga passione per il disegno, l’illustrazione e la cultura visiva con l’impegno verso la sostenibilità e l’ambiente. AgricolArt – Coltiviamo l’Arte si conferma un evento unico, dove la creatività trova spazio in ogni angolo, tra mostre, workshop, e incontri con alcuni dei più noti esponenti del panorama fumettistico e illustrativo italiano.

Il festival non è solo un’occasione per ammirare le opere di illustratori e fumettisti affermati, ma è anche un’opportunità per scoprire artisti emergenti, quei talenti che, a volte, si trovano ancora nascosti nel vasto universo delle arti visive. AgricolArt offre una piattaforma inclusiva che permette a tutti, dal semplice curioso al più esperto conoscitore, di entrare in contatto con le diverse declinazioni del mondo del disegno. I workshop e i laboratori sono un elemento fondamentale del festival, un’opportunità imperdibile per esplorare nuove tecniche, metodi creativi e approcci alla narrazione visiva. Non è solo una festa per gli occhi, ma anche un’occasione di crescita personale e professionale, dove il pubblico può mettersi in gioco e avvicinarsi al mondo della creazione artistica.

L’evento, che si terrà nei suggestivi spazi della Casa di Quartiere, si propone come una fusione tra arte e cultura, ma anche come un momento di riflessione sui temi contemporanei, come la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. La location stessa, un luogo che per sua natura è un punto di riferimento per la comunità, diventa il palcoscenico perfetto per questa rassegna che non vuole essere solo un evento da visitare, ma anche un’opportunità per riflettere e agire. Un’occasione per parlare non solo di arte, ma anche di come l’arte stessa possa sensibilizzare il pubblico su temi che riguardano la nostra quotidianità e il nostro futuro.

Uno dei protagonisti indiscussi di questa edizione sarà Eugenia Vassallo, un’illustratrice dal tratto inconfondibile e onirico, capace di condurre il suo pubblico in mondi sospesi tra sogno e realtà. La sua arte è un viaggio sensoriale che non si limita solo alla superficie, ma scende in profondità, tra simbolismi e narrazioni visive che parlano direttamente all’anima. La locandina ufficiale del festival, dedicata proprio a Eugenia, è un’opera d’arte in sé: un’immagine evocativa che racchiude l’essenza stessa della sua poetica. Un personaggio incappucciato, assorto in una riflessione interiore, stringe un libro al petto, avvolto da tonalità viola e blu. Sullo sfondo, archi luminosi e stelle brillano, suggerendo una dimensione mistica che stimola il pensiero e l’introspezione. È una visualizzazione perfetta per un’artista che fa della capacità di sognare e immaginare la propria materia prima.

AgricolArt non è solo una vetrina per l’arte, ma anche un importante spazio di confronto e scambio, dove le opere non sono semplicemente esposte ma vissute, raccontate, condivise. Attraverso i numerosi incontri e talk in programma, il pubblico avrà la possibilità di interagire direttamente con gli artisti, di conoscere i segreti del loro lavoro e di approfondire il significato dietro le loro creazioni. In un’epoca in cui la tecnologia e la comunicazione digitale dominano, è sempre più raro trovare occasioni come questa, dove il contatto diretto con l’arte e l’artista diventa un’esperienza autentica e arricchente.

Inoltre, non dimentichiamoci dell’importanza della componente ecologica e sostenibile che AgricolArt abbraccia pienamente. In un contesto culturale che spesso si dimentica delle problematiche ambientali, il festival diventa anche un luogo di riflessione su come l’arte possa essere un veicolo per sensibilizzare il pubblico e promuovere pratiche più consapevoli e responsabili. Ogni dettaglio, ogni attività proposta, è pensato per intrecciarsi con il tema della sostenibilità, facendo sì che il festival diventi un esempio di come cultura e ambiente possano coesistere armoniosamente. Non è solo un evento per gli appassionati di fumetti o per i collezionisti, ma è un’esperienza che invita ogni visitatore a guardare oltre la superficie, a riflettere sulle storie che ogni illustrazione racconta e sul significato che queste possono avere nella nostra vita quotidiana. Un’occasione per chi ama l’arte che non solo abbellisce, ma che ci sfida, ci ispira e ci spinge a pensare in modo diverso.

“Mistress per scelta… degli altri”. Asia Rose e il coraggio di raccontarsi senza maschere

Asia Rose firma un’autobiografia potente, viscerale, coraggiosa. Non si limita a raccontare: si espone. E lo fa con una scrittura che non ha paura di essere scomoda, intensa, “tosta”, come lei stessa la definisce. “Mistress per scelta… degli altri” non è solo la cronaca di un periodo burrascoso, ma un vero e proprio grido di identità, di autodeterminazione e di consapevolezza.

Nel cuore della splendida Lucca, tra le sue mura antiche e l’atmosfera quasi sospesa nel tempo, si muove Asia, protagonista e autrice di questa storia. Disoccupata, schiacciata da un mondo del lavoro ancora troppo ancorato a dinamiche maschiliste e gerarchiche, Asia si trova improvvisamente a fare i conti con un presente fatto di precarietà e frustrazione. È proprio in quel momento di vuoto, quando la terra sotto i piedi pare sgretolarsi, che la vita le propone un’alternativa inaspettata: entrare nel mondo del BDSM come Mistress. La svolta non è priva di contraddizioni, di scosse interiori, ma Asia la affronta con la stessa determinazione che l’ha spinta, fin da giovane, a crearsi uno spazio nel mondo del cosplay, tra ago, filo e passione. Nel sottomettere uomini di potere, Asia trova non solo una forma di appagamento, ma anche una rivincita esistenziale. È un terreno di gioco e dominio, certo, ma è anche un palco sul quale riscrivere il proprio ruolo nella società, non più come vittima ma come regista del proprio copione. Ed è proprio lì, tra latex, catene e giochi di potere, che Asia smette di essere “scelta dagli altri” e inizia a scegliersi da sola.

La narrazione prende una svolta imprevista la notte di Capodanno, quando un incontro con Alan, uomo affascinante ma tormentato, accende un sentimento passionale e profondo. Quella tra Asia e Alan è una relazione che sa essere dolce e dilaniante, carnale e spirituale, autentica ma continuamente messa alla prova dai fantasmi del passato. Una storia d’amore che pulsa, sanguina e brucia, e che accompagna il lettore in un territorio dove l’amore non è mai semplice ma sempre vero.

Il libro, che si compone di 28 capitoli e oltre 300 pagine, è il risultato di tre anni di scrittura e rielaborazione emotiva. Asia non edulcora nulla: racconta tutto, senza veli e senza filtri. Il risultato è una prosa tagliente e sincera, che attraversa le zone d’ombra dell’animo umano senza la pretesa di trovare risposte assolute, ma con l’onestà di chi ha il coraggio di farsi domande difficili.

Asia Rose, nata in Sicilia e vissuta anche negli Stati Uniti, è una figura già nota nel mondo del cosplay. Cresciuta in un contesto artistico, grazie al padre pittore, ha respirato creatività fin da bambina. Ha trasformato il cosplay in un linguaggio, una forma d’arte che va ben oltre il semplice travestimento. I suoi costumi – da Wonder Woman a Rose di Titanic, fino a Rossella O’Hara – sono creazioni meticolose, dove la cura per i dettagli sfiora l’ossessione e il risultato è pura magia. Non sorprende quindi che anche nella scrittura Asia si muova con lo stesso spirito: raccontare diventa un modo per “dipingere” con le parole, per comunicare emozioni autentiche che arrivano dritte al lettore. Attiva sui social e presente nei più importanti eventi cosplay come Lucca Comics, Asia ha sempre creduto che la creatività meriti un riconoscimento, anche economico. La sua arte è testimonianza di impegno, tecnica, cuore. E così è anche il suo libro: una performance senza scenografia, dove il palco è la pagina e il costume, questa volta, è quello dell’anima nuda.

“Mistress per scelta… degli altri” è un libro forte, diretto, provocatorio. Ma soprattutto è un libro necessario. Perché racconta un punto di vista femminile non convenzionale, che parla di desiderio, autodeterminazione, sofferenza e rinascita. Non ci sono eroine stereotipate, non ci sono buoni o cattivi: c’è solo una donna che decide di raccontare la propria verità. E lo fa con una voce autentica che lascia il segno. Chi cerca una lettura morbida e rassicurante, farà fatica ad abituarsi al tono crudo e verace dell’autrice. Ma chi ha il coraggio di guardare oltre le apparenze troverà in Asia Rose una narratrice potente, capace di far vibrare corde profonde. Un libro che è un viaggio, una confessione, un atto d’amore verso se stessi. E come tutte le storie più vere, non lascia indifferenti.

Isola Comics 2025, un successo la prima edizione nonostante il maltempo

Si è conclusa con grande successo la prima edizione di Isola Comics 2025, un evento che ha preso vita come naturale continuazione del progetto iniziato lo scorso anno con il “Magna Grecia Comics”. Nonostante il maltempo che ha condizionato parte della giornata di domenica, costringendo molti partecipanti, provenienti anche da fuori provincia, a rinunciare alle sedute, l’evento ha visto una grande affluenza e ha raggiunto un buon livello di partecipazione. Circa 400 persone hanno preso parte alle varie attività e lezioni organizzate in tutto il weekend, comprese le nove sessioni di corsi tenute da maestri disegnatori provenienti da ogni parte del mondo del fumetto.

L’evento ha avuto luogo in diverse location, tra il centro cittadino e la pittoresca frazione di Le Castella, che ha offerto uno scenario incantevole per questa celebrazione del fumetto e della cultura pop. Andrea Liò, Assessore di Isola Capo Rizzuto e tra i principali promotori dell’iniziativa, si è dichiarato soddisfatto del risultato, evidenziando come la partecipazione di pubblico proveniente da diverse zone della Calabria sia la conferma dell’interesse crescente per eventi di questo tipo. In un’intervista, Liò ha sottolineato l’importanza dell’evento per il territorio e ha auspicato che Isola Comics possa diventare un appuntamento fisso per la regione, capace di attrarre sempre più appassionati e professionisti del settore.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto ad Andrea Yuu Dentuto, uno dei maggiori esponenti internazionali del manga, che ha svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’evento, coinvolgendo altri fumettisti di fama internazionale. Grazie a lui, l’evento ha visto la partecipazione di alcuni dei migliori artisti del fumetto contemporaneo, arricchendo l’esperienza dei partecipanti e offrendo loro occasioni uniche di formazione e contatto diretto con i propri idoli. Non solo corsi, ma anche autografi, disegni personalizzati e sessioni di Q&A hanno animato le giornate, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente.

Anche la collaborazione con enti locali e istituzioni ha giocato un ruolo fondamentale nel buon esito dell’evento. La Proloco di Isola, che ha contribuito alla riuscita della giornata di sabato, e il Polo Museale (MiC) insieme alla Provincia di Crotone, che hanno supportato la giornata di domenica, hanno permesso che l’iniziativa avesse una solida base logistica e culturale. La scuola, rappresentata dalla d.ssa Anna Iannone, ha partecipato con grande entusiasmo, contribuendo alla realizzazione di corsi formativi e laboratori che hanno coinvolto anche le nuove generazioni di appassionati di fumetto.

Uno degli aspetti più apprezzati dell’edizione 2025 di Isola Comics è stato il forte legame tra il pubblico e i fumettisti presenti. Gli artisti, infatti, non si sono limitati a tenere corsi o a partecipare a conferenze, ma si sono anche dedicati a realizzare centinaia di disegni inediti per i bambini presenti, firmando copie di fumetti e interagendo a lungo con gli studenti. Questa vicinanza tra i maestri del fumetto e i partecipanti ha reso l’evento ancora più speciale, creando un’atmosfera di apprendimento e condivisione.

Un momento emozionante si è avuto anche durante la giornata di sabato, quando il Comune di Isola Capo Rizzuto, nella persona del Sindaco Maria Grazia Vittimberga, ha voluto omaggiare i fumettisti con una targa ricordo realizzata dal maestro orafo Pasquale Mercurio. Questo riconoscimento ha simbolicamente chiuso le attività di questa prima edizione, celebrando il contributo che i fumettisti hanno dato non solo al mondo del fumetto, ma anche alla crescita culturale della città e della regione.

Isola Comics 2025 si è quindi rivelato un successo sotto ogni punto di vista, nonostante le difficoltà climatiche, ed è destinato a diventare un evento annuale sempre più ricco di contenuti e partecipanti. La sua capacità di unire passione, formazione e celebrazione della cultura pop lo rende un appuntamento imperdibile per gli appassionati di fumetto e per chiunque voglia immergersi nel mondo delle arti visive. Con il supporto delle istituzioni locali e l’impegno degli organizzatori, il futuro di Isola Comics sembra luminoso e ricco di nuove opportunità per tutti.

Lo Scarabocchiatore Edizioni presenta l’Artbook Limited Edition Numerato di Ester Cardella

Lo Scarabocchiatore Edizioni annuncia con entusiasmo il lancio di un’opera unica e imperdibile: l’Artbook Limited Edition Numerato di Ester Cardella, finalmente disponibile sul sito ufficiale. Questa edizione esclusiva celebra la carriera dell’illustratrice e fumettista indipendente, che con il suo stile audace e originale ha conquistato il cuore di numerosi appassionati di fumetti e arte.

Ester Cardella è una delle voci più distintive nel panorama del fumetto contemporaneo. Con il suo lavoro su Gulp! Rosalia, una reinterpretazione della storia di Santa Rosalia per La Repubblica, ha saputo mescolare tradizione e modernità, creando un’opera che si distingue per la sua forza narrativa e visiva. Ma la sua arte non si ferma a questo. Le sue opere sono un viaggio attraverso l’erotismo, l’horror, il dark e la mitologia, sempre al centro di figure femminili forti e indipendenti che sfidano i tabù e rompono gli schemi predefiniti.

L’Artbook di Ester Cardella, edito dall’Associazione Lo Scarabocchiatore Edizioni, è una raccolta di 104 pagine che racchiudono le tavole più belle e significative di questa straordinaria artista. Ogni disegno è un’esplosione di passione, un riflesso della sua inesauribile energia creativa che l’ha portata a emergere nel mondo dell’arte, conquistando una folla di fan affezionati. La sua carriera, che ha visto crescere la sua fama e il suo talento, è la testimonianza di un’artista che non solo sa disegnare, ma racconta storie attraverso le immagini in modo potente e coinvolgente.

Il volume non è solo una celebrazione estetica, ma una vera e propria dichiarazione di intenti. Le pagine dell’Artbook si immergono in un universo di sensualità e provocazione, esplorando la figura della donna come simbolo di perfezione assoluta. Ester Cardella sfida le convenzioni, portando alla luce il lato oscuro e sensuale della femminilità, un viaggio che attraversa temi audaci come il BDSM, senza tralasciare la presenza di elementi gotici, come vampiri e scheletri. La donna nelle sue tavole è un’entità libera, smaliziata, padrona di sé stessa. In questo progetto, Cardella mira a liberarsi da ogni schema, esprimendo il desiderio di una narrazione in cui sono i disegni stessi a parlare, con testi e trame che passano in secondo piano.

A completare l’opera, l’introduzione del celebre sceneggiatore bonelliano Andrea Cavaletto, autore di Dylan Dog, che descrive in modo assoluto il talento straordinario di Ester Cardella, sottolineando la sua capacità di lasciare un’impronta indelebile nel mondo dell’arte e del fumetto.

L’Artbook è disponibile in due versioni numerate e limitate:

Questa è un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di arte e fumetto, ma anche per chi desidera possedere un pezzo unico di un’artista che sta lasciando un segno indelebile nel panorama culturale contemporaneo. Non lasciatevi sfuggire questa edizione limitata: visitate subito il sito ufficiale per assicuravi una copia!

Fate il vostro gioco, signori e signore, e buon divertimento!

T.ink – Festival di Illustrazione 2025: Arte, Creatività e Inchiostro a Tortona

Il T.ink – Festival di Illustrazione sta per tornare a Tortona con una nuova edizione che promette di entusiasmare gli appassionati di arte e illustrazione. La quarta edizione del festival si terrà il 5 e 6 aprile 2025 presso il Museo delle macchine agricole Orsi, un affascinante spazio industriale situato in via Emilia #446. Questo evento annuale rappresenta un importante appuntamento per tutti coloro che amano il mondo dell’illustrazione e delle autoproduzioni, con una programmazione che include esposizioni, mostre e laboratori pensati per un pubblico variegato e creativo.

Con oltre 80 artisti presenti, il T.ink Festival offre una panoramica eclettica e variegata dell’arte illustrativa, mettendo in mostra stili differenti che spaziano dalla tradizione alla sperimentazione più audace. L’evento si propone come un omaggio alla nona arte, celebrando l’illustrazione in tutte le sue forme e declinazioni. Non solo esposizioni statiche, ma anche una serie di laboratori interattivi che permetteranno al pubblico di esplorare il processo creativo dietro le opere, immergendosi in un mondo fatto di inchiostro, colori e tecniche uniche.

A rappresentare questa edizione del festival ci pensa Giada “Kyri45” Alunni, talentuosa illustratrice e graphic designer, che ha creato una splendida illustrazione isometrica del Museo Orsi. La sua opera si fonde perfettamente con l’atmosfera del luogo, in un gioco di inchiostro che avvolge e anima l’intero spazio espositivo. Tra cascate di inchiostro e trattori che mietono fogli di carta, l’immagine evoca l’energia creativa che sarà palpabile durante tutto il festival. Inoltre, non mancherà una performance dal vivo di graffiti, un omaggio alla street art che è parte integrante del panorama illustrativo contemporaneo.

Il T.ink Festival si distingue per la sua capacità di evolversi ogni anno, offrendo una proposta sempre più ricca e variegata. Quest’edizione, infatti, amplia ulteriormente l’offerta ai visitatori, includendo una gamma più ampia di opere e attività che coinvolgeranno attivamente il pubblico, spingendo sempre più l’arte verso l’interattività e la partecipazione diretta. La presenza di un numero maggiore di artisti permette di esplorare molteplici visioni creative, rendendo ogni angolo del festival un’esperienza unica e stimolante.

Giada Alunni, anche conosciuta con il nome di Kyri45 o Jade, è una delle voci emergenti dell’illustrazione digitale. Laureata in Belle Arti all’Accademia di Brera nel 2022, ha già maturato una carriera significativa, lavorando con editori, autori, musicisti e aziende. Inoltre, è famosa per essere la creatrice del “Pride Deck”, il primo gioco di carte ispirato alla comunità LGBTQIA+ e Queer. La sua combinazione di arte digitale e sensibilità sociale la rende una figura di spicco nel panorama contemporaneo, perfettamente in linea con lo spirito del T.ink Festival.

L’appuntamento del 5 e 6 aprile 2025 a Tortona è quindi imperdibile per tutti gli appassionati del mondo dell’illustrazione e dell’arte visiva. Con una programmazione ricca di attività e una selezione di artisti che rappresentano la punta di diamante della scena creativa italiana e internazionale, il T.ink è l’occasione ideale per vivere un’esperienza immersiva e stimolante. Per maggiori informazioni sull’evento e per consultare il programma completo, è possibile visitare il sito web ufficiale del festival:  tinkfestival.it.

Death end re;Quest Code Z: Un’Avventura Oscura tra Mondi Paralleli e Horror

Death end re;Quest Code Z è uno di quei titoli che, appena annunciato, ha fatto battere forte il cuore di chi ama le atmosfere oscure e i giochi di ruolo dal sapore nipponico. L’ultima fatica di Compile Heart si prepara ad arrivare in Occidente il 13 maggio 2025 su PlayStation 4 e PlayStation 5, con un’edizione fisica che in Europa sarà disponibile solo a partire dal 27 giugno. La versione per Nintendo Switch, inizialmente prevista, è stata purtroppo cancellata a causa di incompatibilità con le linee guida della grande N, una decisione che ha suscitato non poco disappunto tra i fan.

Il gioco si inserisce nell’universo di Death end re;Quest, ponendosi come un ponte tra il primo e il secondo capitolo. Stavolta la protagonista è Sayaka Hiwatari, che si trova immersa in una realtà parallela instabile, dove la distinzione tra alleati e nemici diventa sempre più sfumata. Questo nuovo episodio introduce una struttura roguelike che si mescola al classico sistema RPG della serie, promettendo un’esperienza intensa e ricca di tensione. La supervisione dello scenario è stata affidata a Makoto Kedouin, autore dell’amatissimo Corpse Party, e il character design porta ancora una volta la firma di Kei Nanameda. Già solo questi nomi bastano a evocare immagini di un mondo cupo e pieno di pericoli, un viaggio costellato di misteri e morti raccapriccianti.

La storia affonda le radici nel concetto di mondi paralleli e realtà alternative. Iris, figura centrale della mitologia della saga, ha creato un nuovo universo pacifico dopo gli eventi dei giochi precedenti. Ma la pace non dura a lungo: una figura misteriosa appare, accompagnata da individui identici agli eroi del passato. Sayaka si trova così costretta a combattere per svelare la verità dietro questa nuova minaccia e salvare un mondo sul punto di crollare. Il fascino della serie sta proprio nella sua capacità di intrecciare storie profonde e drammatiche con un gameplay che mette costantemente alla prova il giocatore. Ogni decisione presa potrebbe portare a una delle temibili Death Ends, sequenze che, se ereditano anche solo in parte la crudezza delle precedenti, promettono momenti di puro shock.

L’atmosfera di Death end re;Quest Code Z è una miscela di inquietudine e bellezza decadente. Le ambientazioni sono dettagliate e ricche di personalità, con il comparto artistico che gioca molto sui contrasti tra il fascino tecnologico e il decadimento che lo circonda. La colonna sonora accompagna ogni momento con melodie evocative, sottolineando le fasi più drammatiche con toni cupi e incalzanti. Il doppiaggio, disponibile sia in giapponese che in inglese, dona ulteriore profondità ai personaggi, enfatizzando le loro emozioni e i momenti di maggiore tensione.

L’edizione Limited del gioco, pensata per i collezionisti e gli appassionati, include diversi extra che rendono l’esperienza ancora più speciale. Oltre alla copia del gioco, ci sarà un artbook di 92 pagine, un CD con la colonna sonora da 32 tracce, un mousepad dedicato a Sayaka e una carta da collezione esclusiva, il tutto racchiuso in un elegante cofanetto. Un piccolo tesoro per chi ama immergersi completamente nell’universo della saga.

Guardando al futuro, Compile Heart ha già confermato lo sviluppo di un nuovo capitolo della serie, segno che il viaggio nei mondi di Death end re;Quest è tutt’altro che concluso. Chi ha amato i primi due titoli non può lasciarsi sfuggire questa nuova avventura, che promette di ampliare ulteriormente l’universo narrativo con nuovi enigmi da svelare e sfide da superare. Per gli amanti delle storie avvolte dal mistero e dell’adrenalina dei giochi di ruolo, Death end re;Quest Code Z si preannuncia come un’esperienza imperdibile, pronta a lasciare il segno con la sua fusione di horror, suspense e strategia.

“L’amante perduta di Shakespeare”: Un Viaggio tra Mistero e Fascino con Felicia Kingsley

Il 2025 segna l’uscita di un nuovo capitolo che promette di rapire i lettori più appassionati di mistero e romanticismo. L’amante perduta di Shakespeare, scritto da Felicia Kingsley, è un romanzo che fonde il fascino dell’arte, l’intelligenza di un ladro gentiluomo e l’incertezza di un enigma irrisolto. Disponibile dal 8 aprile 2025, a un prezzo accessibile di € 6,99, questa storia si presenta come una delle novità più attese del panorama letterario italiano.

Felicia Kingsley, autrice che ha conquistato il cuore di milioni di lettori, torna con una trama che esplora un mix di mistero, passione e riflessioni storiche, mettendo al centro un protagonista affascinante e dalle mille sfaccettature: Nick Montecristo. A soli ventisei anni, Nick ha già vissuto nove vite, e la sua è una storia fatta di risalite, trasformazioni e colpi di scena. Ex detenuto, Nick ha trovato una nuova via nel mondo del crimine, reinventandosi come ladro d’arte su commissione. Ma non si tratta di un criminale qualunque: la sua cultura, il suo ingegno e, soprattutto, il suo innegabile fascino lo hanno reso uno dei ladri più ricercati nel suo settore.

Il romanzo prende il via quando Nick riceve una missione che potrebbe finalmente portarlo a compiere un colpo che ripaghi tutte le sue fatiche: recuperare una delle copie del First Folio di Shakespeare, un manoscritto raro e ambito, che anni prima è stato sottratto a un ricco collezionista inglese. Il volume è stato infatti ingannato da un barone rivale, ma ora che quest’ultimo è morto e i suoi beni sono passati al figlio, Nick ha l’opportunità di pareggiare i conti. La sua missione lo porta direttamente nella villa del defunto barone, situata sul suggestivo Lago di Como, con un piano preciso e dettagliato che sembra promettere successo.

Tuttavia, un imprevisto ostacolo si presenta: Angelica. Giovane, bellissima, e incredibilmente determinata, Angelica è un’ereditiera che non ha intenzione di cedere facilmente i suoi diritti. La sua presenza minaccia di cambiare le carte in tavola, poiché la donna è pronta a sfidare Nick nella sua missione e ad affrontare un mistero che potrebbe rivelarsi più grande e complesso di quanto avesse mai immaginato. Ma c’è di più: l’irresistibile attrazione tra il ladro gentiluomo e l’affascinante ereditiera potrebbe compromettere seriamente la missione di Nick, spingendolo a confrontarsi con emozioni e dilemmi inaspettati.

Felicia Kingsley ci regala un romanzo avvincente, in cui l’intreccio di mistero, passione e suspense si mescola perfettamente alla bellezza e al fascino di un racconto che esplora le sfide e i rischi del recupero di un oggetto tanto prezioso quanto pericoloso. Con la maestria che l’ha resa l’autrice più letta in Italia nel 2023, Felicia continua a incantare il suo pubblico con personaggi complessi e storie coinvolgenti, come già dimostrato nei suoi precedenti successi. L’amante perduta di Shakespeare non è solo un romanzo di avventura: è una riflessione sulla bellezza dell’arte, sulla complessità dei legami umani e sulle scelte che definiscono la nostra vita.

Nick Montecristo, il protagonista, è un personaggio che trae la sua forza dall’intelligenza e dalla sua capacità di adattarsi alle circostanze. Ma la sua natura di ladro gentiluomo non lo rende mai completamente cinico: dietro il suo charme e il suo aspetto di “cattivo ragazzo”, c’è una persona capace di emozioni vere, e questo aspetto verrà messo a dura prova dal confronto con Angelica. La loro interazione è l’anima del romanzo, in grado di mescolare perfettamente il fascino dell’indagine con il battito del cuore.

Il libro si inserisce nel più ampio universo di Felicia Kingsley, già noto per i suoi romanzi di successo come Due cuori in affitto, che ha conquistato migliaia di lettori. La Kingsley si conferma così una delle autrici di punta del panorama letterario italiano, con dieci romanzi e tre racconti brevi al suo attivo. La sua capacità di raccontare storie coinvolgenti e ricche di emozioni, capaci di catturare l’attenzione dei lettori di ogni età, è testimoniata dalle oltre un milione di copie vendute solo nel 2023. I suoi libri sono tradotti in dodici lingue, testimoniando l’amore che il pubblico internazionale nutre per le sue storie.

In L’amante perduta di Shakespeare, Felicia Kingsley ci regala una nuova avventura che sa mescolare l’ironia del personaggio di Nick, la passione che lo lega ad Angelica e l’intrigo legato al recupero di un antico manoscritto. Un romanzo che, con la sua trama coinvolgente, sa catturare il cuore dei lettori più appassionati di mistero, arte e romance. Non resta che aspettare il 8 aprile 2025 per immergersi in questa nuova, imperdibile avventura firmata Felicia Kingsley.

“La Prima Volta”: Il Festival di Torino tra Arte, Solidarietà e Impegno Umanitario

Il prossimo 8 marzo 2025, Torino diventerà il cuore pulsante di un evento speciale, il primo festival di una giornata intitolato “La Prima Volta”. Organizzato dalla Scuola Internazionale di Comics di Torino, in collaborazione con EMERGENCY, l’iniziativa si preannuncia come un incontro unico di arte, impegno sociale e riflessione sui temi della guerra, della solidarietà e della pace. Il festival si terrà presso la sede della scuola e la sua succursale, in via Borgone, dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito per tutti i partecipanti. Il principale obiettivo della manifestazione sarà quello di raccogliere fondi per il Centro Salam di cardiochirurgia di EMERGENCY, situato a Khartoum, in Sudan, che fornisce cure gratuite a pazienti provenienti da tutta l’Africa.

Un’Edizione Speciale con Grandi Ospiti

La prima edizione del festival si presenta come un’occasione speciale, unendo il mondo dell’arte e della cultura a una causa di grande rilevanza umanitaria. Tra gli ospiti principali, figurano alcuni dei più apprezzati artisti del panorama fumettistico e illustrativo italiano: Andrea Serio, Manuele Fior, Bianca Bagnarelli, Andrea Settimo, Lorenzo Palloni, La Tram e Francesca Torre. Saranno presenti anche Franco Masini, cardiologo di EMERGENCY, che condividerà la sua esperienza diretta nella gestione del Centro Salam durante il conflitto in Sudan.

Il programma della giornata è ricco di incontri e attività pensati per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come la guerra, la solidarietà e la parità di genere nel mondo del fumetto. Ogni talk sarà un’opportunità per entrare in contatto con artisti e professionisti che, attraverso il loro lavoro, sono in grado di raccontare storie potenti e significative.

I Quattro Incontri Principali del Festival

Il cuore del festival sarà rappresentato da quattro incontri che si terranno nel corso della giornata, ciascuno focalizzato su tematiche fondamentali legate al lavoro degli artisti e alla missione di EMERGENCY.

Il primo incontro, “La guerra, la prima volta” (h 10:30 / 11:30), vedrà la partecipazione di Franco Masini e Lorenzo Palloni. Masini condividerà la sua esperienza come medico presso il Centro Salam in Sudan, raccontando i primi mesi di lavoro dopo lo scoppio della guerra civile, mentre Palloni parlerà del suo impegno nel graphic journalism, realizzando un calendario annuale in collaborazione con EMERGENCY.

A seguire, “Prima o poi…” (h 12:00 / 13:00) offrirà uno spunto di riflessione sulle tematiche di attivismo e parità di genere nel mondo del fumetto, con La Tram e Francesca Torre, autrici del fumetto “Finché l’ultimo canta ancora”, che racconta la loro esperienza in Afghanistan con EMERGENCY.

Nel pomeriggio, “Al primo sguardo” (h 14:30 / 15:30) vedrà la partecipazione di Andrea Serio e Manuele Fior, due tra i più importanti illustratori contemporanei, che discuteranno di come il loro segno artistico si sia evoluto nel tempo. Infine, “Il primo incontro” (h 16:00 / 17:00) con Bianca Bagnarelli e Andrea Settimo, due noti disegnatori e illustratori, racconterà la loro esperienza professionale e personale, partendo dal loro primo incontro.

Iniziative Collaterali e Coinvolgimento Attivo

Non mancheranno anche iniziative collaterali, che contribuiranno a creare un’atmosfera di partecipazione attiva. Durante la giornata, saranno venduti oggetti e opere d’arte il cui ricavato sarà devoluto al Centro Salam di Khartoum. Inoltre, EMERGENCY offrirà un’esperienza immersiva grazie a due video in realtà virtuale che permetteranno ai visitatori di esplorare il Centro di chirurgia pediatrica di Entebbe, in Uganda, e di partecipare virtualmente a una missione SAR nel Mar Mediterraneo a bordo della Life Support, la nave di EMERGENCY.

La Campagna R1PUD1A: Un’Adesione alla Cultura della Pace

Il festival “La Prima Volta” non è solo un evento culturale, ma anche un momento di riflessione sull’importanza di promuovere una cultura di pace. Aderendo alla campagna R1PUD1A di EMERGENCY, il festival sottolinea il rifiuto della guerra come soluzione a qualsiasi conflitto. Come recita l’articolo 11 della Costituzione Italiana, l’evento vuole essere un grido di speranza per un futuro senza guerra, dove il dialogo e la solidarietà possano prevalere su ogni forma di violenza. Tutti i partecipanti sono invitati a prendere parte alla campagna, ribadendo il loro impegno per la pace e la difesa dei diritti umani.

Come Partecipare

Il festival “La Prima Volta” è un’opportunità imperdibile per vivere una giornata di arte, riflessione e solidarietà. Gli interessati possono prenotarsi per partecipare agli incontri inviando una mail a torino@scuolacomics.it o chiamando il numero 011.334940. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, con priorità per coloro che si prenotano in anticipo. Non mancate questo appuntamento speciale, che rappresenta un’importante occasione per contribuire a una causa nobile, mentre si celebra la potenza dell’arte come strumento di cambiamento sociale e culturale.

In conclusione, “La Prima Volta” si preannuncia come una giornata indimenticabile, in cui arte e impegno sociale si incontrano per dare voce a chi lotta per un mondo migliore. Con il supporto della Scuola Internazionale di Comics e di EMERGENCY, Torino diventa un centro di cultura, solidarietà e speranza per il futuro.