Alice – Lost Inside You: Alice nel Paese delle Meraviglie arriva a Napoli

Dal 1° giugno 2024, Napoli è pronta ad immergersi in un mondo incantato con l’arrivo di “This Is Wonderland: Alice – Lost Inside You”, dopo il grande successo a Roma. La grande Mostra d’Oltremare, presso il suggestivo Laghetto di Fasilides, accoglierà questo spettacolo fiabesco fino al 30 settembre 2024, offrendo un’esperienza indimenticabile sia per grandi che piccini.

Più di 100 artisti di fama internazionale provenienti da ogni angolo del globo convergeranno in questa magnifica cornice, trasformando un’area di oltre 40.000 metri quadrati in un regno di meraviglie. Installazioni luminose e opere d’arte cattureranno l’immaginazione dei visitatori, trasportandoli in un universo fantastico e incantato.

L’exhibition, che prenderà vita sulle rive del laghetto di Fasilides, offrirà agli ospiti la possibilità di vagare tra 18 diverse aree immerse in un’atmosfera fiabesca. L’evento promette di sorprendere e deliziare persone di tutte le età, con opere d’arte straordinarie create da maestri del settore.

Oltre alle affascinanti opere esposte, il villaggio ospiterà una variegata area food e uno ‘Shisha Bar’, entrambi allestiti con lo stile incantevole che caratterizza l’intero evento. Sarà un’opportunità imperdibile per immergersi in un mondo di magia e fantasia, abbracciando la creatività del Paese delle Meraviglie.

Napoli si prepara così ad accogliere un evento straordinario, in cui arte, luce e immaginazione si fondono per creare un’atmosfera unica e memorabile. “This is Wonderland” trasformerà la città in un autentico regno delle meraviglie, dove ogni angolo riserva segreti e sorprese pronte ad essere scoperti dagli avventurosi visitatori.

Tra i vicoli di Tokyo al Rappongi di Milano

Il nuovo locale Roppongi, che ha da poco aperto i battenti a Milano, promette un’esperienza gastronomica e sensoriale che trasporta direttamente in Giappone. Con un arredamento dettagliato e fedele ai vicoli di Tokyo, lanterne di carta, insegne in ideogrammi e replica di coni stradali e tombini, l’atmosfera che si respira è autenticamente giapponese. Persino i camerieri sono vestiti in modo tradizionale, completando così il quadro di questa immersione culturale.

La proposta culinaria del locale si rifà alle tipiche specialità di un izakaya, con piatti come sukiyaki, sashimi freschissimo, selezioni di carne alla griglia, udon e molte altre prelibatezze della tradizione giapponese. Il tutto può essere accompagnato da una vasta scelta di bevande, tra cui sake, birre giapponesi e cocktail esclusivi.

Situato in Via Vespucci, 5, Roppongi è senza dubbio una tappa imperdibile per gli amanti della cucina nipponica e per coloro che desiderano vivere un’esperienza unica e coinvolgente. Non lasciarti sfuggire l’opportunità di immergerti in questa affascinante atmosfera giapponese direttamente nel cuore di Milano.

A Roma ritorna “This is Wonderland: Pinocchio – Back to Wood”

Roma si prepara ad immergersi nella magia con l’arrivo di un nuovo evento straordinario al Giardino delle Cascate del Laghetto dell’Eur. Dopo il grande successo di Alice nel Paese delle Meraviglie che ha incantato oltre mezzo milione di spettatori (e che sarà riproposta da giugno a Napoli), è ora la volta di “Pinocchio – Back to Wood”, una nuova favola dal vivo firmata This is Wonderland.

L’appuntamento è fissato per il 31 maggio 2024 e l’atmosfera incantata della fiaba di Pinocchio si fa sempre più tangibile grazie ai video e alle immagini che circolano sulle piattaforme social. L’evento si svolgerà in un’area di oltre 40mila metri quadrati all’interno del parco, con installazioni luminose, spettacoli inediti, performers e attori pronti a coinvolgere il pubblico in un’esperienza straordinaria. Ma non è finita qui: l’esperienza culinaria a tema renderà l’evento un viaggio sensoriale a 360 gradi, regalando ai partecipanti un’esperienza unica e coinvolgente. Sarà impossibile resistere alla magia che avvolge il Giardino delle Cascate durante Pinocchio – Back to Wood. Non perdete l’occasione di vivere questa favola dal vivo e lasciatevi trasportare in un mondo fantastico e incantato: un’esperienza indimenticabile che vi farà sognare ad occhi aperti.

Prossimamente a Roma: Art of the Brick: L’esperienza immersiva

Art of the Brick: L’esperienza immersiva, creata dall’artista Nathan Sawaya, è un evento che ha già attirato oltre 10 milioni di visitatori da tutto il mondo e è stata inclusa nella lista dei “must-see” di CNN. E ora potrebbe finalmente arrivare a Roma! Questa versione rivisitata della mostra iconica di Lego presenta proiezioni sorprendenti e più di 100 sculture realizzate con oltre un milione di mattoncini.

Immergendo il pubblico nel suo mondo allegro e colorato, Nathan Sawaya ha creato opere d’arte che evocano sorrisi e riflessioni sia negli adulti che nei bambini. Oltre alle versioni reinventate di celebri capolavori artistici, come il David di Michelangelo e La notte stellata di Van Gogh, la mostra offre uno spettacolo di luci a LED, sculture in movimento e molto altro! Una delle attrazioni più significative è la collezione “Perniciem”, che celebra la natura con sculture di animali LEGO® in pericolo e una sala proiezioni di 1800 metri quadrati. Una vera esperienza unica che può essere apprezzata da ospiti di tutte le età!

L’evento si terrà prossimamente in una location segreta a Roma, che sarà presto svelata. Aperto a tutti, i bambini sotto i 4 anni potranno entrare gratuitamente, mentre i bambini sotto i 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto.

Scopri come Nathan Sawaya ha trasformato più di un milione di mattoncini Lego in opere d’arte che incantano e coinvolgono il pubblico. L’eccezionale collezione di Art of the Brick non solo comprende le sculture originali dell’artista, ma offre anche installazioni in movimento, proiezioni a 360º e un’area “Play and Build” dove grandi e piccoli possono dare libero sfogo alla propria creatività. Non perderti l’opportunità di vivere questo straordinario viaggio artistico e sensoriale che unisce l’innovazione dei mattoncini LEGO® alla visione unica di Nathan Sawaya. Una mostra imperdibile che ti lascerà a bocca aperta e con una nuova prospettiva sull’arte e sulla creatività!

Nasce Cult Cars&Movies, la mostra sulle auto icone del cinema e del fumetto

Nell’universo della cultura pop pochi elementi hanno il potere evocativo e l’attrattiva delle automobili apparse nelle pellicole cinematografiche e nei fumetti. Spesso questi veicoli hanno assunto un ruolo che va ben oltre la loro funzione primaria di trasporto, diventando veri e propri protagonisti, simboli di avventura, libertà, eroismo. Attraverso decenni di cinema e fumetti, alcune di queste automobili hanno assunto lo status di icone, testimoniando come, in questo particolare incrocio tra arte e ingegneria, si possa trovare una fonte inesauribile di fascino e ispirazione.

Proprio da questa ispirazione nasce Cult – Cars&Movies, un progetto trasversale di exhibit design a cura di GL events Italia che vuole unire cinema e automotive, cultura e tradizione, presentando al pubblico di Torino i veicoli simbolo di alcuni film cult della cultura pop & comics.

Dal leggendario Herbie, il Maggiolino Tutto Matto protagonista di folle corse nei film Disney alla mitica Jeep con cui i protagonisti di Jurassic Park fuggono dai dinosauri, fino alle Mini Cooper che sfrecciano tra le strade di Torino in The italian Job: queste e altre icone dell’automotive, che hanno segnato indelebilmente la cultura pop e cinematografica, sono le protagoniste di Cult – Cars&Movies.

I veicoli sono ospitati all’interno di due manifestazioni in programma ad aprile a Lingotto Fiere: Torino Comics, – da venerdì 12 a domenica 14 aprile – e AMTS – Auto Moto Turin Show, – da venerdì 19 a domenica 21 aprile – la nuova manifestazione interamente dedicata alla passione delle due e quattro ruote.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo dell’Automobile di Torino e Film Commission Torino Piemonte. Il progetto è presentato venerdì 19 aprile alle ore 17 – Sala Azzurra (Padiglione 3) durante l’evento AMTS – Auto Moto Turin Show in una tavola rotonda moderata da Andrea Farina di Motor1. 

Ecco i modelli in esposizione, che saranno accompagnati dalle locandine dei film e delle serie.

Jeep Wrangler – “Jurassic Park” (1993, Steven Spielberg)

Questo robusto veicolo non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di avventura e sopravvivenza nel cuore di un’isola popolata da dinosauri. La sua presenza è emblematica della tensione e dell’eccitazione che caratterizzano il film, rendendola un’icona indimenticabile della saga.

Jaguar E-type – “Diabolik” (2021, Manetti Bros)

Questa elegante auto sportiva è il compagno ideale per le avventure dell’astuto e affascinante ladro Diabolik. La sua linea sinuosa e la velocità fulminea ne fanno il mezzo perfetto per i colpi audaci e le fughe mozzafiato del personaggio.

Mini Cooper – “The Italian Job” (1969, Peter Collinson)

La Mini Cooper non è solo un’auto, ma un simbolo di astuzia e agilità. Nel film, queste piccole ma potenti auto si destreggiano tra le strade di Torino e sfrecciano in un inseguimento epico sulla pista del Lingotto per una delle più memorabili rapine al mondo, dimostrando che anche il più piccolo dei veicoli può compiere imprese grandiose.

Fiat 500 – Lupin (manga e anime, 1967-1981)

La Fiat 500 di Arsenio Lupin incarna perfettamente lo spirito del celebre ladro gentiluomo. Questa vettura, agile e discreta, che si muove con l’eleganza e l’ingegnosità del suo proprietario, è diventata un simbolo di libertà e di sfida alle convenzioni. Nonostante le sue dimensioni contenute, la 500 di Lupin è capace di grandi imprese ed è più di un semplice mezzo di trasporto: è una compagna fedele.

Ferrari 308 GTS – Magnum P.I. (serie tv, 1980-1988)

Un’icona degli anni ’80 su cui sfreccia il detective privato Thomas Magnum, interpretato da Tom Selleck. La vettura, con le sue linee eleganti e la sua potenza inconfondibile, è spesso protagonista di folli corse per le strade hawaiane di Oahu, e riflette lo stile di vita avventuroso e l’approccio non convenzionale alle indagini del suo proprietario. Un’auto simbolo di un’epoca, che incarna il sogno di libertà e avventura che ha catturato l’immaginazione di milioni di spettatori.

Autobianchi Bianchina – Fantozzi (1975, Luciano Salce)

La Bianchina di Ugo Fantozzi è simbolo della sua vita fatta di sfortuna e comicità involontaria. L’auto, con le sue dimensioni modeste e la sua velocità limitata, è protagonista di numerose vicende tragicomiche che vedono Fantozzi alle prese con le piccole grandi disavventure della vita di tutti i giorni. Dalle code interminabili nel traffico cittadino alle gare improbabili contro treni e mezzi di trasporto pubblico, la Bianchina è al fianco di Fantozzi, simbolo di quella dolce amarezza che caratterizza la vita del suo sfortunato proprietario.

Mercedes 204 D – In viaggio con papà (1982, Alberto Sordi)

Un simbolo del confronto generazionale e dei contrasti tra padre e figlio che si dipanano lungo le strade d’Italia. Questa affidabile e spaziosa Mercedes è la compagna inseparabile della straordinaria coppia formata da Alberto Sordi e Carlo Verdone nel loro viaggio ricco di equivoci, momenti di tensione e riconciliazioni. La vettura, con la sua eleganza sobria e la sua solidità, riflette le qualità del personaggio interpretato da Sordi, un uomo di altri tempi, legato a valori tradizionali e a una certa idea di rispetto e decoro. Allo stesso tempo, la vettura è testimone delle evoluzioni e dei cambiamenti nei rapporti familiari, diventando scenario di dialoghi memorabili, risate e riflessioni sul senso del viaggio e della vita stessa.

VW Maggiolino – “Herbie” (2005, Angela Robinson)

Herbie, il Maggiolino con una personalità tutta sua, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori di tutte le età. Questo adorabile Maggiolino bianco, contraddistinto dal numero 53, non è solo un’auto da corsa eccezionalmente dotata, ma anche un amico fedele e un compagno di avventure per i suoi proprietari, un vero e proprio eroe a quattro ruote con una personalità vivace e un cuore grande. La sua resilienza, l’astuzia e la capacità di sorprendere e ispirare coloro che lo circondano lo rendono un personaggio unico e amato, simbolo di speranza e di riscatto.

Gli eventi che ospiteranno la mostra

Torino Comics

Dal 12 al 14 aprile torna a Lingotto Fiere Torino Comics. L’evento, organizzato da GL events Italia in joint venture con Just for fun, nel 2024 festeggia 30 anni di vita e continua a richiamare ogni anno nel capoluogo piemontese decine di migliaia di appassionati di fumetto, manga, anime, cinema, games, esport, videogames e naturalmente gli immancabili cosplayer, provenienti da tutta Italia. Techno-Fantasy è il tema della XXVIII edizione di Torino Comics, un genere che combina elementi fantastici con le meraviglie della tecnologia futuristica, creando un universo dove stregoni e macchine, draghi cibernetici e avventure high-tech coesistono in armonie sorprendenti. https://torinocomics.com/

AMTS – Auto Moto Turin Show

Torino torna ad essere la capitale degli appassionati di auto e moto. La prima edizione di AMTS è in programma dal 19 al 21 aprile 2024 negli spazi di Lingotto Fiere, per tre giorni dedicati interamente alla passione per le due e quattro ruote a 360°, dalla storia dell’auto alle ultime produzioni automobilistiche. Un evento di cultura e mercato delle automobili, che raccoglie e reinventa la vocazione automobilistica della città di Torino: AMTS – Auto Moto Turin Show, organizzato da GL events Italia, si preannuncia un momento di incontro per appassionati, collezionisti, curiosi e professionisti del settore automobilistico e motoristico. L’evento nasce dal gemellaggio con l’omonimo show ungherese, AMTS – Auto Moto Tuning Show. https://amtstorino.it

Gianni De Luca e la Nona Arte: una rivoluzione nel fumetto. Dal 2 marzo al 12 maggio 2024

Il Fumetto è da tempo denominato “la Nona Arte”, in tutto il mondo. Gianni De Luca, a sua volta, è riconosciuto come uno dei maggiori artisti italiani di ogni epoca. WOW – Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania, 12), che ha già ospitato nel suo passato capolavori di De Luca nelle varie mostre allestite, questa volta presenta la più ampia e articolata scelta di tavole originali – oltre 130 – che consente di apprezzarne sia il valore in termini assoluti di bellezza estetica sia l’apporto di innovazione davvero rivoluzionaria a questo grande mezzo espressivo.

La mostra racconta infatti l’evoluzione di Gianni De Luca (1927-1991) dalle sue prime collaborazioni con il giornale per ragazzi “Il Vittorioso”, nell’immediato dopoguerra, fino ai capolavori per il “Giornalino”, soffermandosi in particolare sugli episodi del noto commissario Spada (ambientate nella Milano degli anni Settanta) e sulle tragedie shakespeariane, il vertice artistico e narrativo più alto.

Tra gli autori italiani più importanti, Gianni De Luca (Catanzaro, 1927-Roma, 1991) a 14-15 anni si disegna già le sue prime storie a fumetti, quando i suoi riferimenti sono i pochi giornalini – per lo più di propaganda bellica – che filtrano attraverso le maglie della censura fascista. Nel clima decisamente diverso del dopoguerra trova subito spazio sulle pagine del più diffuso giornalino cattolico, Il Vittorioso, accanto all’umoristico Jacovitti, all’avventuroso Caesar e a decine di autori nuovi o, comunque, finalmente liberi di esprimersi e di misurarsi sempre più alla pari con i maggiori artisti d’Oltreoceano.

La qualità delle sue pagine a fumetti, nonché delle illustrazioni per copertine e racconti, è tale da non concedergli tregua, e del resto il Fumetto gli è talmente caro da investire nel lavoro anche una grande quantità di energia per ricercare sempre il massimo risultato e padroneggiare tutti gli strumenti (dalle matite ai pennini e ai pennelli) con una maestria eccezionale.

Mai pago dei risultati, quando si sarebbe detto che avesse raggiunto i vertici di efficacia e precisione, per tutta la sua carriera artistica ha continuato a sperimentare nuove modalità e un utilizzo sempre più avanzato degli strumenti, sia nel “bianco e nero” (al punto che ancora gli esperti si interrogano sugli strumenti utilizzati, sembrando “impossibile” un’abilità davvero assoluta) sia nel “colore”, dove viene spontaneo pensare ai più grandi maestri della pittura italiana ma senza poterlo accostare a uno soltanto.

Il suo livello espressivo e narrativo, grafica e impaginazione, uso del colore, raggiungono il massimo quando Il Vittorioso (di Roma) chiude e passa il testimone al Giornalino (di Milano): sempre una testata cattolica (San Paolo) ma con una maggiore apertura a temi anche laici e obiettivi più moderni. De Luca continua a vivere a Roma, godendo di una dimensione meno frenetica di quella che avrebbe offerto Milano a lui e alla sua famiglia, ma realizza in questa seconda metà della sua carriera i maggiori capolavori.

Troviamo così diversi classici della letteratura trasposti in fumetto (gareggiando quindi con Battaglia, Toppi, Caprioli, Piffarerio per fare solo qualche nome), ma anche riuscendo a portare sulla carta opere “impossibili” come le tragedie di Shakespeare, mantenendo il senso della rappresentazione teatrale e aggiungendo il fascino degli interpreti, introducendo una terza dimensione e violando lo spazio pur operando su superficie piana e, ultima sfida, superando anche la quarta dimensione (il tempo). I risultati sono una grande affermazione di diversità e di malleabilità della Nona Arte, il Fumetto, nei confronti di tutte le altre.

Fatti storici, personaggi dello spettacolo (la sua Marilyn Monroe, il suo Totò, davvero unici), perfino una grafica che poteva sembrare altro campo d’azione, quella di un raffinato umorismo grafico per un’originale interpretazione a fumetti del “Giornalino di Giamburrasca”, sono state tante sfide che l’hanno fatto amare da generazioni di lettori.

Ha sempre preferito storie “concluse”, romanzi e racconti a fumetti, ma quando si è cimentato nella creazione de un personaggio seriale – il commissario Spada, su testi di Gian Luigi Gonano, il risultato è stato un ulteriore capolavoro, il suo impegno più riconosciuto.

Tutti episodi concatenati, ambientati a Milano negli anni Settanta, ruotanti attorno a una metropoli in trasformazione epocale, giovani in cerca di libertà e identità ma anche insidiati da nuovi pericoli, insicurezza, droga e violenza, scontri generazionali e sfumature di malessere. Temi difficili che Gonano affronta e De Luca traduce in immagini, settimana dopo settimana, segnando un nuovo grande obiettivo raggiunto nell’universo della narrazione per immagini.

De Luca ha realizzato inoltre una quantità di splendide copertine per i grandi albi di Brick Bradford e di alcuni altri personaggi classici del fumetto statunitense.

La mostra si apre con una presentazione biografica dell’autore, a cui seguono alcuni autoritratti, realizzati in vari momenti della sua vita e due tavole della primissima storia a fumetti realizzata a soli tredici anni, in cui il giovane De Luca dimostra già una straordinaria maturità nel segno, in una storia di guerra che sembra particolarmente ispirata alle opere di un futuro “collega” sulle pagine del Vittorioso: Kurt Caesar.

Altre opere non pensate per la pubblicazione sono una serie di indovinate caricature di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, da Maurizio Costanzo a Aldo Moro, e un’opera astratta che dimostra come l’artista amasse disegnare anche nel tempo libero, mettendosi alla prova con lavori molto distanti da quelli pensati per la pubblicazione.

Più legate al fumetto sono invece due tavole di “prove tecniche”, che De Luca realizzava per controllare la resa dei suoi strumenti di lavoro, e in cui è possibile scorgere anche elementi ripresi poi nelle storie a fumetti.

Il percorso prosegue con due copertine inedite per gli Albi del Vittorioso che contenevano due delle primissime storie disegnate da De Luca (“Anac il distruttore”, 1946, e “Nel regno di Kamrasi”, 1947) e alcune preziose tavole originali di due delle storie realizzate per Il Vittorioso (“La sfinge nera”, 1950, e “Gli ultimi sulla Terra”, 1951). In queste prime produzioni De Luca è poco più che ventenne, eppure dimostra una straordinaria maturità grafica, che ha inciso sul successo del settimanale. È poi possibile individuare tratti distintivi del suo segno, che ricorreranno anche nei decenni successivi, come la particolarissima costruzione del viso di alcuni personaggi, dai tratti quasi geometrici.

La lunga collaborazione con Il Giornalino, settimanale con cui De Luca collaborerà fino alla fine, è caratterizzata da una grande varietà di stili e di generi: il racconto biblico delle storie “I due amici” (1955) e “L’ebreo errante” (1955), l’umorismo venato di giallo di “Non fumar la dinamite” (1960), “L’ultima Atlantide” (1967) che racconta la fine della mitica civiltà posta oltre le Colonne d’Ercole, il western di “Bob Jason” (1969). Per ogni storia De Luca riesce nell’impresa di mantenere uno stile inconfondibile, innovandolo però ogni volta per meglio adattarsi alla storia che vuole raccontare, su testi di alcuni tra i migliori sceneggiatori italiani di quegli anni, come Roudolph (nome d’arte di Raoul Traverso) e Mario Basari.

Ancora sulle pagine del Giornalino, l’opera più conosciuta e ricordata di Gianni De Luca è sicuramente il ciclo di storie del Commissario Spada, su testi di Gianluigi Gonano, pubblicato tra il 1970 e il 1982.

Eugenio Spada è un uomo serio, apparentemente burbero ma molto umano. È un poliziotto integerrimo e tenace, padre vedovo di un ragazzo di nome Mario, e gli vengono affidate indagini complesse e delicate, che permettono agli autori di raccontare storie cupe e realistiche, che toccano temi come la mafia, il terrorismo, la droga e le sette sataniche, pur all’interno di una pubblicazione rivolta ai giovanissimi e pubblicata da una casa editrice cattolica, in uno spaccato della vita sociale e politica dell’Italia degli anni Settanta, con epicentro milanese. Il tratto di Gianni De Luca evolve storia dopo storia, con soluzioni visive sempre innovative ma anche ogni volta perfette per la storia narrata. In mostra sono esposte tavole di episodi esemplari di questo straordinario personaggio, dalla prima “Il ladro d’uranio” all’ultima “Fantasmi”. Accanto ad esse, due preziosi “dietro le quinte”: uno studio dell’evoluzione del viso del commissario, che dopo le prime storie è vittima di un terribile incidente stradale e cambia totalmente fisionomia, e il bozzetto di una tavola mai pubblicata, forse facente parte di una storia del personaggio mai conclusa.

Tra il 1975 e il 1976 le avventure del Commissario Spada si “interrompono” per un altro ambizioso progetto: l’adattamento di tre capolavori teatrali di William Shakespeare, su testi di Raoul Traverso: “La tempesta”, “Amleto”, “Romeo e Giulietta”. In queste storie De Luca affina ulteriormente le proprie capacità espressive, spingendo oltre i limiti conosciuti il medium fumettistico, abbandonando la tradizionale gabbia a vignette per consegnarci tavole straordinarie in cui i personaggi sembrano muoversi come su un palcoscenico. Il lettore può seguire i movimenti dei personaggi come se si trovasse di fronte ai fotogrammi di un film, in un’innovazione a cui anni dopo giungeranno autori come Will Eisner e Frank Miller e che lo stesso De Luca utilizzerà in particolare nell’ultima storia del commissario Spada, “Fantasmi”.

Gli ultimi anni della carriera di De Luca mostrano ancora una volta la sua capacità di saper creare immagini eccezionali spaziando tra generi diversi. Nel 1983 disegna su testi di Claudio Nizzi “Il Giornalino di Gian Burrasca”, adattamento del classico per ragazzi di Vamba, in cui De Luca spinge al massimo gli aspetti più caricaturali del suo segno, senza perdere in eleganza.

Altre storie ancora mostrano una perizia tecnica ineguagliata e forse ineguagliabile, sempre al servizio della storia. Ne sono un esempio il grande uso della puntinatura, come in “Totò” e “Marilyn” (1985, biografie a fumetti dei due mitici attori sui testi di Marco Di Tillo), e in “La freccia nera” (1988, scritta da Paola Ferrarini e tratta dal romanzo storico di Robert Louis Stevenson).

“Paulus” (1987), scritto da Tommaso Mastandrea, unisce il racconto fantascientifico a quello biblico attraverso l’uso nella stessa tavola di stili molto diversi: l’artista usa il pennino per le scene nel futuro e tempere e pennelli, con una colorazione più calda, per mostrare ai lettori la vita di San Paolo.

Ultima storia di Gianni De Luca, rimasta incompiuta per la scomparsa dell’autore, è “I giorni dell’impero” (1992, su testi di Mauro Cominelli): un’avventura storica che, quasi a chiudere un cerchio, si avvicina nelle tematiche alle storie disegnate agli inizi della sua carriera.

Un altro aspetto importante dell’opera di Gianni De Luca è la sua produzione come illustratore. Autore di decine e decine di copertine e illustrazioni, principalmente per le due testate a cui ha più a lungo collaborato, Il Vittorioso e Il Giornalino, De Luca anche in questo ambito realizza immagini estremamente suggestive, con la consueta ricerca di nuove formule espressive.

Ne è un perfetto esempio una copertina, poi non utilizzata, ispirata alla storia “Fantasmi”, in cui il profilo inconfondibile del commissario Spada contiene situazioni e personaggi che compaiono nella vicenda: è stata scelta come manifesto della mostra.

Gli elementi di racconto della società contemporanea, presenti nelle storie di De Luca, sono potenti anche nelle copertine, come nell’illustrazione del 1966 a tema natalizio realizzata per Il Giornalino “È Natale anche per loro”, che mostra un gruppo di ragazzi raccolti sotto un ponte, mentre suonano la chitarra attorno a un fuoco. Suggestiva e quasi psichedelica anche la copertina per una delle prime storie del commissario Spada “L’uomo senza ricordi” (1970) in cui un volto umano è virato in blu, con gli occhi sostituiti da due vortici.

La mostra, curata da Luca Bertuzzi, espone circa 130 opere originali, scelte con l’indispensabile collaborazione di Laura De Luca, figlia dell’artista, studiosa e interprete della sua carriera.

Accanto alle opere esposte in originale, grazie agli archivi della Fondazione Franco Fossati e del collezionista Pier Giuseppe Barbero, saranno in mostra le pagine più belle del Vittorioso e del Giornalino, libri illustrati da De Luca, rare edizioni estere delle sue opere e le ristampe, che nel corso degli anni hanno consentito e consentono a nuove generazioni di lettori di conoscere questo straordinario artista.

L’esposizione è completata dal corredo di giornali e albi stampati, che coprono significativamente tutto il periodo della sua produzione, e opere inedite o non destinate alle pubblicazioni a fumetti saranno l’ultimo originale elemento per la giusta valorizzazione dell’autore. Le opere sono esposte in cornici museali Cquadro, per consentirne una visione perfetta.  Come di consueto sarà utilizzata la speciale webapp del museo per ampliare l’informazione a corredo della mostra, in collaborazione con Fabio Castagna (GlobalMedia): si attiva solo temporaneamente su smartphone o tablet personale, senza costi, e funziona geolocalizzata all’interno del museo.

La mostra, apre al pubblico sabato 2 marzo.

Domenica 3 marzo alle ore 16.30 si terrà al museo un incontro pubblico (a ingresso libero) con Laura De Luca, figlia dell’artista, per conoscere meglio l’opera di Gianni De Luca, l’uomo “nato con la matita in mano” che è stato dietro a tutto questo. La mostra si protrarrà per oltre due mesi, fino a domenica 12 maggio, per consentire anche visite guidate e laboratori.

 

INFO: www.giannideluca.net

FantaCinema – Mostra del Cinema Fantastico a Genova

Se siete appassionati di cinema fantastico, non potete perdervi Fantacinema, una mostra-museo unica nel suo genere, che vi farà vivere un’esperienza magica e coinvolgente. Fantacinema è situato al Porto Antico di Genova, in uno dei Magazzini del Cotone rinnovati dal famoso architetto Renzo Piano, che ha saputo valorizzare il fascino storico e industriale del luogo.

Fantacinema ospita tre collezioni private di grande valore, che raccontano la storia e l’evoluzione del cinema fantastico, dal muto ai giorni nostri. Potrete ammirare lanterne magiche, vetrini da proiezione e strumenti di ripresa e proiezione appartenenti alla collezione Pittaluga, che testimonia le origini della settima arte. Potrete vedere filmati rari originali di Méliès, il padre degli effetti speciali, e di altri maestri del cinema fantastico e horror, come Nosferatu, Dracula e Frankenstein, provenienti dalla collezione Griffith, che comprende anche strumenti tecnici per la proiezione e il montaggio. Potrete infine scoprire oggettistica, sculture in vetroresina, costumi originali da film, manifesti e foto di scena della collezione Cineciak, che vi farà rivivere le emozioni dei film più amati, da King Kong a Star Wars, da Batman a Harry Potter.

L’allestimento di Fantacinema è stato curato dall’architetto Paola Fazio e dal Cultural Manager del Comune di Genova Maurizio Gregorini, che hanno puntato sulla forza evocativa degli oggetti e sul coinvolgimento del visitatore, creando un percorso espositivo dinamico e interattivo. Fantacinema propone anche mostre tematiche periodiche nella sala incontri da 40 posti a sedere, dove potrete approfondire vari aspetti del cinema fantastico. E se volete portare a casa un ricordo della vostra visita, potrete scegliere tra i tanti gadget rari e introvabili dedicati al cinema fantastico che troverete nel negozio del museo.

Fantacinema è aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 19. Il biglietto costa 5 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini fino a 12 anni e i disabili. utte le informazioni sulla Mostra: museointernazionaledelcinema.it.

A Bergamo, la mostra tributo “6o anni di Supereroi”

Arriva a Bergamo la mostra tributo “6o anni di Supereroi” dedicata agli Eroi più potenti creati dalla Marvel. L’exhibition, dopo il grande successo al Forte di Bard (AO), arriva finalmente in provincia di Bergamo. Presso i locali del Museo dello Smalto a Fuoco “ArTchivio” di Ponte San Pietro (BG), gli amanti dei fumetti potranno immergersi nel mondo fantastico degli Avengers e dei loro avversari. Durante l’esperienza di visita , oltre alle decine di opere originali esposte, ci sarà la possibilità di ammirare tavole dei fumetti, illustrazioni inedite e opere realizzate dai grandi nomi degli artisti italiani e internazionali.

Tra gli autori principali presenti ci saranno Mike Deodato Jr., John Romita Jr., Claudio Sciarrone, Alberto Locatelli, Chris Bachalo, Gabriele Dell’Otto e tanto altro ancora. Sarà possibile ammirare le tavole dell’adattamento a fumetti del film di Ant-Man e della recente serie di Blade.Ma non solo eroi, anche i villain avranno una loro rappresentazione in inedite illustrazioni realizzate da grandi artisti italiani della Nona Arte.

La  mostra tributo “6o anni di Supereroi” rappresenta un’esperienza visiva e artistica unica nel suo genere, in cui non mancheranno interventi di artisti che hanno lavorato sui fumetti Marvel. L’esposizione sarà aperta al pubblico secondo il seguente calendario: domenica 12 novembre dalle 14:00 alle 19:00, sabato 18 novembre dalle 14:00 alle 19:00 e domenica 19 novembre dalle 14:00 alle 18:00.

La mostra tributo “6o anni di Supereroi” è a ingresso gratuito, ma ci sarà la possibilità di partecipare a visite guidate con il presidente dell’Associazione Culturale Bergomix, che sarà disponibile per accompagnare i visitatori nella visita dell’esposizione.

I cosplayers sono i benvenuti e potranno fare foto e video all’interno della mostra per divulgazione culturale. Vicino all’ingresso del Museo ArTchivio sono disponibili numerosi parcheggi sia gratuiti che a pagamento.

Per raggiungere la mostra, è possibile utilizzare l’auto inserendo nel navigatore l’indirizzo Piazza della Libertà a Ponte San Pietro. In alternativa, si può arrivare in treno alla Stazione Ferroviaria di Ponte San Pietro, che si trova a pochi minuti di cammino dal museo e è servita da treni provenienti da Milano Garibaldi, Monza, Como e Bergamo.

Non perdete l’occasione di immergervi nell’affascinante mondo dei supereroi Marvel e vivere un’esperienza unica che resterà nell’immaginario collettivo per molto tempo.

This is Wonderland al Giardino delle Cascate al Laghetto dell’Eur

Se desiderate vivere un’esperienza da favola nella vita reale, allora segnatevi questa data: dal 6 luglio al 17 settembre 2023, “This is Wonderland vi aspetta per trasformare il Giardino delle Cascate presso il Laghetto dell’Eur di Roma in un posto incantato. Ma non pensate che sia solo un’esperienza per bambini, perché qui il fascino della luce e della narrazione supera di gran lunga i limiti dell’arte espositiva.

Immaginatevi di passeggiare in un parco notturno magico, che rimane aperto straordinariamente fino alle 2 di notte, come se fosse un sogno che non vuole finire. Ed è proprio un sogno che viene raccontato: Alice nel paese delle Meraviglie. Ma qui ci sarà una nuova versione della storia, una versione in cui Alice non torna mai indietro, un finale che si ripete all’infinito. E chissà, forse stiamo ancora vivendo quel sogno!

Un percorso di luci è stato creato per illuminare il Giardino delle Cascate del Laghetto dell’Eur, offrendo una rilettura moderna di uno dei classici più amati della letteratura. Installazioni, giochi di luci, ombre e performance metteranno in scena questa rivisitazione della favola. Potrete “disorientarvi tra le pareti magiche del Labirinto di Carte, sfidare a scacchi la Regina di Cuori, e mettervi alla prova tra pedine incantate”. E se desiderate trascorrere un po’ di tempo nel mondo nebbioso del Brucaliffo, potrete visitare l’esclusivo Shisha Bar, dove i sapori arabeggianti vi avvolgeranno.

Ma le meraviglie non finiscono qui!

Saltate sulle altalene del Cappellaio Matto e sentirvi volare in un mondo di fantasia e meraviglia, dondolandovi a ritmo di musica. Poi, lasciatevi affascinare dal mondo dell’illusione, mentre camminate tra gli specchi. E non dimenticate di visitare l’incantevole e surreale Area del Tè, dove potrete festeggiare il Buon Non Compleanno tra dolci e delizie.Infine, una grande piazza sarà il palcoscenico di uno spettacolo unico, interpretato da performers provenienti da ogni angolo del mondo, che vi racconteranno la storia secondo il loro punto di vista. Non vedrete l’ora di scoprire cosa hanno in serbo per voi!

Non perdete l’opportunità di diventare protagonisti di una favola dal vivo. Venite a immergervi nel mondo incantato di “This is Wonderland“, dove ogni angolo vi stupirà e vi farà sognare ad occhi aperti. E ricordate, l’ingresso è gratuito. Cosa state aspettando? Correte a vivere questa avventura straordinaria!

Wonder of Friendship: The Experience in Germania e Francia

Wonder of Friendship: The Experience si posiziona come evento da non perdere per i giovani in visita nelle capitali europee di Londra, Berlino e Parigi. Pensata per un target di giovani adulti, Wonder of Friendship: The Experience è un’esperienza imperdibile che trasporta i fan in un nuovo modo di vivere i Classici Disney. I visitatori sono invitati a celebrare alcune tra le più iconiche amicizie Disney, come Lilo & Stitch o gli inseparabili Topolino e Paperino, mentre testano il grado di amicizia che li lega grazie ai supporti tecnologici presenti nell’area.

L’avventura ha luogo in oltre 1000 m2 di esperienze e installazioni, divise in 4 diverse aree tematiche, ciascuna dedicata ad una coppia di amici Disney: Alice nel Paese delle Meraviglie, Il Re Leone, Mickey & Friends e Lilo & Stitch. Una particolarità dell’evento è la tecnologia: grazie alla Realtà Aumentata di Snapchat i visitatori possono immergersi nelle storie Disney scansionando i QR Code presenti in ciascuna area. L’evento a Londra è accessibile fino al 21 maggio presso 180 The Strand, con un numero limitato di ticket disponibili.

Nigel Cook, VP, Brand Commercialization and Retail, Disney Consumer Products, Games and Publishing, EMEA ha affermato:

“Nel corso degli ultimi cento anni, le storie Disney hanno dimostrato l’importanza del valore dell’amicizia e del rispetto delle differenze altrui, per questo è stato naturale pensare a questo tema per celebrare il centenario. C’è voluto oltre un anno per realizzare questa esperienza e siamo davvero felici di aprire le porte ai fan Disney e ai loro amici nei prossimi mesi”.

I partecipanti, inoltre, possono accedere ai pop-up store presenti promossi da Creator Studio e Disney Home e provare i nuovi prodotti shopDisney utilizzando la tecnologia di Realtà Aumentata di Snapchat. Si possono anche scattare dei selfie nell’area sponsorizzata da Freenow, Official Mobility Partner dell’evento, che ospita una macchina ispirata a La Carica dei 101.

I fan possono anche acquistare le nuove collezioni Disney Classics proposte da Pandora, con tanti prodotti ispirati ai personaggi delle storie più amate; Dunelm, con Topolino che prende vita nella linea di articoli per la casa e l’arredamento, e Primark, con la gamma ispirata a Stitch che comprende abbigliamento, cancelleria, accessori e tanto altro.

Wonder of Friendship: The Experience sarà accessibile in Germania e Francia.

Le prossime date sono:
– Berlino, presso Radsetzerei, dal 9 al 18 giugno 2023. Biglietti disponibili QUI
– Parigi, presso Le CENTQUATRE-PARIS, dal 30 giugno al 9 luglio 2023. Biglietti disponibili QUI

Exit mobile version