Nasce Cult Cars&Movies, la mostra sulle auto icone del cinema e del fumetto

Nell’universo della cultura pop pochi elementi hanno il potere evocativo e l’attrattiva delle automobili apparse nelle pellicole cinematografiche e nei fumetti. Spesso questi veicoli hanno assunto un ruolo che va ben oltre la loro funzione primaria di trasporto, diventando veri e propri protagonisti, simboli di avventura, libertà, eroismo. Attraverso decenni di cinema e fumetti, alcune di queste automobili hanno assunto lo status di icone, testimoniando come, in questo particolare incrocio tra arte e ingegneria, si possa trovare una fonte inesauribile di fascino e ispirazione.

Proprio da questa ispirazione nasce Cult – Cars&Movies, un progetto trasversale di exhibit design a cura di GL events Italia che vuole unire cinema e automotive, cultura e tradizione, presentando al pubblico di Torino i veicoli simbolo di alcuni film cult della cultura pop & comics.

Dal leggendario Herbie, il Maggiolino Tutto Matto protagonista di folle corse nei film Disney alla mitica Jeep con cui i protagonisti di Jurassic Park fuggono dai dinosauri, fino alle Mini Cooper che sfrecciano tra le strade di Torino in The italian Job: queste e altre icone dell’automotive, che hanno segnato indelebilmente la cultura pop e cinematografica, sono le protagoniste di Cult – Cars&Movies.

I veicoli sono ospitati all’interno di due manifestazioni in programma ad aprile a Lingotto Fiere: Torino Comics, – da venerdì 12 a domenica 14 aprile – e AMTS – Auto Moto Turin Show, – da venerdì 19 a domenica 21 aprile – la nuova manifestazione interamente dedicata alla passione delle due e quattro ruote.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo dell’Automobile di Torino e Film Commission Torino Piemonte. Il progetto è presentato venerdì 19 aprile alle ore 17 – Sala Azzurra (Padiglione 3) durante l’evento AMTS – Auto Moto Turin Show in una tavola rotonda moderata da Andrea Farina di Motor1. 

Ecco i modelli in esposizione, che saranno accompagnati dalle locandine dei film e delle serie.

Jeep Wrangler – “Jurassic Park” (1993, Steven Spielberg)

Questo robusto veicolo non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di avventura e sopravvivenza nel cuore di un’isola popolata da dinosauri. La sua presenza è emblematica della tensione e dell’eccitazione che caratterizzano il film, rendendola un’icona indimenticabile della saga.

Jaguar E-type – “Diabolik” (2021, Manetti Bros)

Questa elegante auto sportiva è il compagno ideale per le avventure dell’astuto e affascinante ladro Diabolik. La sua linea sinuosa e la velocità fulminea ne fanno il mezzo perfetto per i colpi audaci e le fughe mozzafiato del personaggio.

Mini Cooper – “The Italian Job” (1969, Peter Collinson)

La Mini Cooper non è solo un’auto, ma un simbolo di astuzia e agilità. Nel film, queste piccole ma potenti auto si destreggiano tra le strade di Torino e sfrecciano in un inseguimento epico sulla pista del Lingotto per una delle più memorabili rapine al mondo, dimostrando che anche il più piccolo dei veicoli può compiere imprese grandiose.

Fiat 500 – Lupin (manga e anime, 1967-1981)

La Fiat 500 di Arsenio Lupin incarna perfettamente lo spirito del celebre ladro gentiluomo. Questa vettura, agile e discreta, che si muove con l’eleganza e l’ingegnosità del suo proprietario, è diventata un simbolo di libertà e di sfida alle convenzioni. Nonostante le sue dimensioni contenute, la 500 di Lupin è capace di grandi imprese ed è più di un semplice mezzo di trasporto: è una compagna fedele.

Ferrari 308 GTS – Magnum P.I. (serie tv, 1980-1988)

Un’icona degli anni ’80 su cui sfreccia il detective privato Thomas Magnum, interpretato da Tom Selleck. La vettura, con le sue linee eleganti e la sua potenza inconfondibile, è spesso protagonista di folli corse per le strade hawaiane di Oahu, e riflette lo stile di vita avventuroso e l’approccio non convenzionale alle indagini del suo proprietario. Un’auto simbolo di un’epoca, che incarna il sogno di libertà e avventura che ha catturato l’immaginazione di milioni di spettatori.

Autobianchi Bianchina – Fantozzi (1975, Luciano Salce)

La Bianchina di Ugo Fantozzi è simbolo della sua vita fatta di sfortuna e comicità involontaria. L’auto, con le sue dimensioni modeste e la sua velocità limitata, è protagonista di numerose vicende tragicomiche che vedono Fantozzi alle prese con le piccole grandi disavventure della vita di tutti i giorni. Dalle code interminabili nel traffico cittadino alle gare improbabili contro treni e mezzi di trasporto pubblico, la Bianchina è al fianco di Fantozzi, simbolo di quella dolce amarezza che caratterizza la vita del suo sfortunato proprietario.

Mercedes 204 D – In viaggio con papà (1982, Alberto Sordi)

Un simbolo del confronto generazionale e dei contrasti tra padre e figlio che si dipanano lungo le strade d’Italia. Questa affidabile e spaziosa Mercedes è la compagna inseparabile della straordinaria coppia formata da Alberto Sordi e Carlo Verdone nel loro viaggio ricco di equivoci, momenti di tensione e riconciliazioni. La vettura, con la sua eleganza sobria e la sua solidità, riflette le qualità del personaggio interpretato da Sordi, un uomo di altri tempi, legato a valori tradizionali e a una certa idea di rispetto e decoro. Allo stesso tempo, la vettura è testimone delle evoluzioni e dei cambiamenti nei rapporti familiari, diventando scenario di dialoghi memorabili, risate e riflessioni sul senso del viaggio e della vita stessa.

VW Maggiolino – “Herbie” (2005, Angela Robinson)

Herbie, il Maggiolino con una personalità tutta sua, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori di tutte le età. Questo adorabile Maggiolino bianco, contraddistinto dal numero 53, non è solo un’auto da corsa eccezionalmente dotata, ma anche un amico fedele e un compagno di avventure per i suoi proprietari, un vero e proprio eroe a quattro ruote con una personalità vivace e un cuore grande. La sua resilienza, l’astuzia e la capacità di sorprendere e ispirare coloro che lo circondano lo rendono un personaggio unico e amato, simbolo di speranza e di riscatto.

Gli eventi che ospiteranno la mostra

Torino Comics

Dal 12 al 14 aprile torna a Lingotto Fiere Torino Comics. L’evento, organizzato da GL events Italia in joint venture con Just for fun, nel 2024 festeggia 30 anni di vita e continua a richiamare ogni anno nel capoluogo piemontese decine di migliaia di appassionati di fumetto, manga, anime, cinema, games, esport, videogames e naturalmente gli immancabili cosplayer, provenienti da tutta Italia. Techno-Fantasy è il tema della XXVIII edizione di Torino Comics, un genere che combina elementi fantastici con le meraviglie della tecnologia futuristica, creando un universo dove stregoni e macchine, draghi cibernetici e avventure high-tech coesistono in armonie sorprendenti. https://torinocomics.com/

AMTS – Auto Moto Turin Show

Torino torna ad essere la capitale degli appassionati di auto e moto. La prima edizione di AMTS è in programma dal 19 al 21 aprile 2024 negli spazi di Lingotto Fiere, per tre giorni dedicati interamente alla passione per le due e quattro ruote a 360°, dalla storia dell’auto alle ultime produzioni automobilistiche. Un evento di cultura e mercato delle automobili, che raccoglie e reinventa la vocazione automobilistica della città di Torino: AMTS – Auto Moto Turin Show, organizzato da GL events Italia, si preannuncia un momento di incontro per appassionati, collezionisti, curiosi e professionisti del settore automobilistico e motoristico. L’evento nasce dal gemellaggio con l’omonimo show ungherese, AMTS – Auto Moto Tuning Show. https://amtstorino.it

Buon Compleannno ragionier Fantozzi

Il 27 marzo 1975 segnava l’arrivo nelle sale del film che ha dato vita al celebre ragionier Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio. Un’opera che, dopo il successo del libro da cui è tratto, si è posizionata tra i 100 migliori film italiani. Il film, diretto da Luciano Salce, ha segnato l’inizio di una saga che ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del cinema italiano. Fantozzi è diventato il fedele riflesso delle frustrazioni e delle angosce dell’italiano medio, esplorando temi universali con un linguaggio coinvolgente ed immediato.

Fantozzi - Trailer

Inizialmente oggetto di critiche per il suo tono goliardico, il film ha conquistato col tempo lo status di cult movie, trasformandosi in un’icona della cultura italiana. La figura di Ugo Fantozzi ha superato i confini del grande schermo, influenzando la cultura popolare e lasciando un segno indelebile nell’immaginario collettivo.

Attraverso la sua goffaggine e umanità, Fantozzi ci ricorda di non prendere troppo sul serio noi stessi, mostrandoci uno specchio delle nostre fragilità e contraddizioni. Ugo Fantozzi, il personaggio creato da Paolo Villaggio, è diventato un’icona della cultura popolare italiana, rappresentando l’italiano medio e le sue disavventure nella società moderna. La sua figura ha trascinato con sé una serie di significati culturali e sociali che hanno influenzato non solo il cinema, ma anche la letteratura e il discorso pubblico.

L’Influenza di Fantozzi nella Cultura Pop Moderna

Fantozzi è più di un semplice personaggio comico; è un simbolo dell’individuo oppresso dalla burocrazia e dalla società dei consumi. La sua rilevanza si estende ben oltre l’epoca in cui è stato creato, toccando temi universali di alienazione e frustrazione che risuonano ancora oggi. La sua presenza nel cinema e nella letteratura ha offerto uno spaccato della vita quotidiana italiana, con una critica pungente verso le dinamiche di potere e le ingiustizie sociali. Fantozzi, con le sue tragicomiche vicissitudini, diventa così lo specchio di una società che, nonostante i cambiamenti superficiali, continua a produrre le stesse dinamiche di esclusione e marginalizzazione.

Il successo di Fantozzi dimostra come la cultura pop possa essere uno strumento potente per riflettere e influenzare la società. Attraverso la satira e l’umorismo, Fantozzi ha messo in luce le contraddizioni del mondo moderno, diventando un punto di riferimento culturale che attraversa generazioni. Il mitico ragioniere rimane un pilastro della cultura pop italiana, un eroe tragico che, con le sue sfortune, ci insegna a ridere delle difficoltà della vita, mantenendo sempre una critica attiva verso le strutture che ci circondano. La sua eredità continua a vivere, ispirando nuove interpretazioni e rimanendo rilevante nel dialogo culturale contemporaneo.

Il Villaggio Fantozzi invade San Felice sul Panaro

Se siete fan di Paolo Villaggio e del suo indimenticabile personaggio Ugo Fantozzi, l’appuntamente, unico nel suo genere, che si è svolto questo weekend a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, è stato un must imperdibile. Il Villaggio Fantozzi, è stato un meraviglioso omaggio al grande attore e scrittore scomparso nel 2017, che ha fatto ridere generazioni di italiani con le sue storie e i suoi film.

San Felice si anima fin dal mattino per Villaggio Fantozzi

Il Villaggio Fantozzi è stato una vera e propria immersione nell’universo fantozziano, dove un gruppo di eccezionali artisti guidati dal Geniale Direttore Artistico Roberto Gatti ha portato avanti la più grande celebrazione mai realizzata in onore di un attore italiano. Oltre duecento attori e figuranti hanno interpreto i personaggi più celebri della saga cinematografica, uscendo da scenografie appositamente create per l’occasione. Il centro del paese si è trasformato in una sorta di set vivente, dove i visitatori potranno incontrare il ragioniere Fantozzi e la sua famiglia, la signorina Silvani, il geometra Filini, il ragionier Calboni, il direttore generale della Megaditta e tanti altri. Lungo il percorso sono stati allestiti anche set fotografici e scenografie ispirate alle sequenze più famose e riconoscibili dei film, come la partita di calcio tra scapoli e ammogliati, la sfida a biliardo con il conte Balabam, la cena al ristorante giapponese, la gita in montagna e molto altro.

La Coppa Cobram rifatta a San Felice sul Panaro per Villaggio Fantozzi

Almeno diecimila persone hanno affollato San Felice domenica, quantità forse raddoppiata – o addirittura triplicata, secondo stime caute – rispetto ai quattromila previsti nei momenti più fiduciosi. Dal mattino presto e fino a sera, San Felice è stata vivacemente popolata come mai prima. Soddisfatti sono stati tutti: gli organizzatori, i commercianti, i ristoratori e gli abitanti di San Felice. La Pro loco e il Comune sono estremamente soddisfatti dell’andamento dell’evento, soprattutto perché tutto si è svolto a meraviglia, senza problemi, segno che San Felice è in grado di accogliere e far stare bene persino un numero così elevato di persone.

"Batti lei?". La celebre scena al campo da tennis del film Fantozzi per Villaggio Fantozzi

Ma perché proprio San Felice sul Panaro?

Perché è il paese natale di Federico Mazzoli, bancario e ideatore dell’iniziativa, che ha convinto la Sanfelice 1893 Banca Popolare a sponsorizzare l’evento. Mazzoli è un grande appassionato di Fantozzi e ha voluto realizzare il suo sogno di rendere omaggio al suo idolo. Per farlo, si è avvalso della collaborazione di Roberto Gatti, fotografo di 60 anni e regista dell’operazione, che ha curato la realizzazione delle scenografie e delle riprese video. Gatti ha raccontato che per creare la buca della partita di calcio ha dovuto usare una ruspa, mentre per riprodurre la facciata della Megaditta ha dovuto costruire un’altazza di otto metri. Il tutto con l’aiuto di volontari e artigiani locali.

L’ospite d’eccezione del Villaggio Fantozzi è stata Elisabetta Villaggio, la figlia di Paolo Villaggio, che ha presento il libro “Fantozzi dietro le quinte”, una raccolta di aneddoti e curiosità sulle riprese dei film. Elisabetta ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa e ha ringraziato gli organizzatori per aver reso possibile questo tributo al padre e al suo personaggio più amato. Sul fronte artistico, lo spettacolo fantastico su Fantozzi ha conquistato anche i critici più esigenti.

Ma chi è il ragionier Ugo Fantozzi?

Per chi non lo sapesse, è un personaggio leggendario della letteratura e del cinema italiano, ideato e interpretato da Paolo Villaggio. Le sue avventure sono state narrate in una famosa serie di racconti e di film, scritti e interpretati dallo stesso Villaggio. La saga fantozziana ha conquistato milioni di lettori e spettatori, grazie alla sua comicità irriverente e alla sua critica sociale feroce nei confronti della società piramidale e burocratica.

Ugo Fantozzi è un sfortunato ragioniere che lavora per la Megaditta (un’azienda immaginaria che rappresenta il capitalismo selvaggio), dove è sempre servile con i superiori e ignorato dai colleghi. È sposato con Pina, una donna scialba ma affettuosa, e ha una figlia, Mariangela, che spesso viene confusa per una bertuccia (un tipo di maiale). Da anni corteggia una sua collega, la signorina Silvani, ma senza successo. È un uomo di classe media impiegatizia, simbolo dell’umiliazione ma anche portavoce di una ribellione latente.

Nonostante le sue disgrazie, Fantozzi trova qualche momento di gioia con le sue piccole passioni proletarie, come la frittatona con le cipolle, il rutto libero e il mercoledì di coppa. Questi momenti, per Fantozzi, sono come dei piccoli privilegi che lo fanno sentire come un vero e proprio popolano, pur essendo un impiegato in camicia stirata e con un bel diploma.

Fantozzi è un personaggio che emana una grande dignità, nonostante sia molto ingenuo. È un’anima ribelle in potenza, piena di anarchia e di desiderio di rivoluzione. Non tutti possono identificarsi in lui, certo, ma molti guardando i suoi film hanno riconosciuto la carta da parati, il cellofan sulle poltrone, la colonia Atkinson, la Bianchina, il vestaglione di flanella e persino la familiare di Peroni gelata.

La Partita scapoli- ammogliati di Fantozzi, ecco la ricostruzione fatta a Villaggio Fantozzi

Il Villaggio Fantozzi è aperto al pubblico dal 1 al 31 ottobre 2023, dalle 10 alle 18. Per maggiori informazioni, potete visitare la pagina Facebook. Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza unica e divertente nel mondo di Fantozzi!

Leo Ortolani saluta Paolo Villaggio

Oggi è venuto a mancare Paolo Villaggio, un attore che ha segnato la nostra infanzia con i suoi personaggi tragicomici che, solo da grandi, abbiamo potuto capire appieno. Non vogliamo dedicare il solito coccodrillo al grande attore scomparso oggi a 84 anni, tutti noi serbiamo nel cuore le risate amare che ci ha regalato. Vogliamo solo condividere con voi una splendida immagine che ha realizzato il solito, meraviglioso Leo Ortolani per rendere omaggio, tramite uno dei suoi personaggi più amati, al grande Paolo Villaggio!

 

 

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