10 Colonne Sonore Nerd che ti catapulteranno in altri mondi!

Nel panorama cinematografico, le colonne sonore svolgono un ruolo fondamentale, elevando le pellicole a capolavori e rendendole indimenticabili. Le note giuste possono amplificare le emozioni, trasportarci in mondi lontani e creare un’atmosfera unica.

Per i veri nerd, la musica non si limita solo a canzonette pop o rock, ma abbraccia anche generi più complessi ed evocativi, capaci di immergerci in universi fantascientifici, avventure epiche o storie di supereroi.

In questa selezione, vi proponiamo 10 colonne sonore nerd che hanno segnato la storia del cinema, diventando iconiche e amate da intere generazioni di appassionati.

1. Star Wars (1977): John Williams

Un classico intramontabile! La musica di John Williams per Star Wars è un’opera epica che ha rivoluzionato il genere sci-fi. Le marce trionfali, i temi eroici e le melodie spaziali ci trasportano in una galassia lontana lontana, facendo sognare intere generazioni di appassionati.

2. Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (2001): Howard Shore

Un’opera monumentale che ci immerge nel mondo fantastico creato da J.R.R. Tolkien. I temi epici, le melodie celtiche e i cori solenni ci trasportano in una terra di magia e avventura, rendendo ogni scena ancora più grandiosa.

3. Interstellar (2014): Hans Zimmer

Un viaggio interstellare accompagnato da una colonna sonora emozionante e suggestiva. Hans Zimmer ci porta tra le stelle con melodie grandiose e suoni evocativi, creando un’atmosfera di mistero e meraviglia che ci avvolge completamente.

4. Tron: Legacy (2010): Daft Punk

Un connubio perfetto tra musica elettronica e immagini futuristiche. I Daft Punk firmano una colonna sonora innovativa e coinvolgente, che amplifica l’atmosfera techno del film e ci fa immergere in un mondo digitale ricco di azione e adrenalina.

5. Blade Runner (1982): Vangelis

Un’opera synth-pop che ha reso iconico il film di Ridley Scott. Vangelis crea un’atmosfera dark e malinconica con melodie sintetiche e suoni ambientali, amplificando l’alone di mistero e tensione che avvolge la pellicola.

6. Jurassic Park (1993): John Williams

Un classico intramontabile che ci riporta nell’era dei dinosauri. John Williams ci regala una colonna sonora ricca di suspense e avventura, con temi orchestrali che ci fanno vivere l’emozione di trovarci faccia a faccia con creature preistoriche.

7. Super Mario Bros. (1993): Koji Kondo

La colonna sonora che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni di videogiocatori. Le melodie allegre e orecchiabili di Koji Kondo ci trasportano nel mondo fantastico di Super Mario, creando un’atmosfera di divertimento e spensieratezza.

8. Ghostbusters (1984): Elmer Bernstein

Un mix di rock and roll e melodie orecchiabili che ha reso iconico il film di Ivan Reitman. La colonna sonora di Elmer Bernstein ci fa ballare e cantare insieme ai Ghostbusters, creando un’atmosfera di allegria e divertimento contagiosa.

9. Pokémon – Il Primo Film (1998): John Williams

La musica che ha accompagnato i primi passi di Ash e Pikachu nel mondo dei Pokémon. John Williams ci regala una colonna sonora ricca di avventura e tenerezza, perfetta per accompagnare le sfide e le amicizie dei protagonisti.

10. La Principessa Mononoke (1997): Joe Hisaishi

Un capolavoro di Joe Hisaishi che ci immerge nel mondo fantasy di Miyazaki. Le melodie evocative e i suoni orchestrali ci trasportano nella foresta incantata, creando un’atmosfera di magia e meraviglia che ci conquista completamente.

Queste sono solo alcune delle tante colonne sonore nerd che hanno reso la storia del cinema. Quali sono le tue preferite?

Nasce Cult Cars&Movies, la mostra sulle auto icone del cinema e del fumetto

Nell’universo della cultura pop pochi elementi hanno il potere evocativo e l’attrattiva delle automobili apparse nelle pellicole cinematografiche e nei fumetti. Spesso questi veicoli hanno assunto un ruolo che va ben oltre la loro funzione primaria di trasporto, diventando veri e propri protagonisti, simboli di avventura, libertà, eroismo. Attraverso decenni di cinema e fumetti, alcune di queste automobili hanno assunto lo status di icone, testimoniando come, in questo particolare incrocio tra arte e ingegneria, si possa trovare una fonte inesauribile di fascino e ispirazione.

Proprio da questa ispirazione nasce Cult – Cars&Movies, un progetto trasversale di exhibit design a cura di GL events Italia che vuole unire cinema e automotive, cultura e tradizione, presentando al pubblico di Torino i veicoli simbolo di alcuni film cult della cultura pop & comics.

Dal leggendario Herbie, il Maggiolino Tutto Matto protagonista di folle corse nei film Disney alla mitica Jeep con cui i protagonisti di Jurassic Park fuggono dai dinosauri, fino alle Mini Cooper che sfrecciano tra le strade di Torino in The italian Job: queste e altre icone dell’automotive, che hanno segnato indelebilmente la cultura pop e cinematografica, sono le protagoniste di Cult – Cars&Movies.

I veicoli sono ospitati all’interno di due manifestazioni in programma ad aprile a Lingotto Fiere: Torino Comics, – da venerdì 12 a domenica 14 aprile – e AMTS – Auto Moto Turin Show, – da venerdì 19 a domenica 21 aprile – la nuova manifestazione interamente dedicata alla passione delle due e quattro ruote.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo dell’Automobile di Torino e Film Commission Torino Piemonte. Il progetto è presentato venerdì 19 aprile alle ore 17 – Sala Azzurra (Padiglione 3) durante l’evento AMTS – Auto Moto Turin Show in una tavola rotonda moderata da Andrea Farina di Motor1. 

Ecco i modelli in esposizione, che saranno accompagnati dalle locandine dei film e delle serie.

Jeep Wrangler – “Jurassic Park” (1993, Steven Spielberg)

Questo robusto veicolo non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di avventura e sopravvivenza nel cuore di un’isola popolata da dinosauri. La sua presenza è emblematica della tensione e dell’eccitazione che caratterizzano il film, rendendola un’icona indimenticabile della saga.

Jaguar E-type – “Diabolik” (2021, Manetti Bros)

Questa elegante auto sportiva è il compagno ideale per le avventure dell’astuto e affascinante ladro Diabolik. La sua linea sinuosa e la velocità fulminea ne fanno il mezzo perfetto per i colpi audaci e le fughe mozzafiato del personaggio.

Mini Cooper – “The Italian Job” (1969, Peter Collinson)

La Mini Cooper non è solo un’auto, ma un simbolo di astuzia e agilità. Nel film, queste piccole ma potenti auto si destreggiano tra le strade di Torino e sfrecciano in un inseguimento epico sulla pista del Lingotto per una delle più memorabili rapine al mondo, dimostrando che anche il più piccolo dei veicoli può compiere imprese grandiose.

Fiat 500 – Lupin (manga e anime, 1967-1981)

La Fiat 500 di Arsenio Lupin incarna perfettamente lo spirito del celebre ladro gentiluomo. Questa vettura, agile e discreta, che si muove con l’eleganza e l’ingegnosità del suo proprietario, è diventata un simbolo di libertà e di sfida alle convenzioni. Nonostante le sue dimensioni contenute, la 500 di Lupin è capace di grandi imprese ed è più di un semplice mezzo di trasporto: è una compagna fedele.

Ferrari 308 GTS – Magnum P.I. (serie tv, 1980-1988)

Un’icona degli anni ’80 su cui sfreccia il detective privato Thomas Magnum, interpretato da Tom Selleck. La vettura, con le sue linee eleganti e la sua potenza inconfondibile, è spesso protagonista di folli corse per le strade hawaiane di Oahu, e riflette lo stile di vita avventuroso e l’approccio non convenzionale alle indagini del suo proprietario. Un’auto simbolo di un’epoca, che incarna il sogno di libertà e avventura che ha catturato l’immaginazione di milioni di spettatori.

Autobianchi Bianchina – Fantozzi (1975, Luciano Salce)

La Bianchina di Ugo Fantozzi è simbolo della sua vita fatta di sfortuna e comicità involontaria. L’auto, con le sue dimensioni modeste e la sua velocità limitata, è protagonista di numerose vicende tragicomiche che vedono Fantozzi alle prese con le piccole grandi disavventure della vita di tutti i giorni. Dalle code interminabili nel traffico cittadino alle gare improbabili contro treni e mezzi di trasporto pubblico, la Bianchina è al fianco di Fantozzi, simbolo di quella dolce amarezza che caratterizza la vita del suo sfortunato proprietario.

Mercedes 204 D – In viaggio con papà (1982, Alberto Sordi)

Un simbolo del confronto generazionale e dei contrasti tra padre e figlio che si dipanano lungo le strade d’Italia. Questa affidabile e spaziosa Mercedes è la compagna inseparabile della straordinaria coppia formata da Alberto Sordi e Carlo Verdone nel loro viaggio ricco di equivoci, momenti di tensione e riconciliazioni. La vettura, con la sua eleganza sobria e la sua solidità, riflette le qualità del personaggio interpretato da Sordi, un uomo di altri tempi, legato a valori tradizionali e a una certa idea di rispetto e decoro. Allo stesso tempo, la vettura è testimone delle evoluzioni e dei cambiamenti nei rapporti familiari, diventando scenario di dialoghi memorabili, risate e riflessioni sul senso del viaggio e della vita stessa.

VW Maggiolino – “Herbie” (2005, Angela Robinson)

Herbie, il Maggiolino con una personalità tutta sua, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori di tutte le età. Questo adorabile Maggiolino bianco, contraddistinto dal numero 53, non è solo un’auto da corsa eccezionalmente dotata, ma anche un amico fedele e un compagno di avventure per i suoi proprietari, un vero e proprio eroe a quattro ruote con una personalità vivace e un cuore grande. La sua resilienza, l’astuzia e la capacità di sorprendere e ispirare coloro che lo circondano lo rendono un personaggio unico e amato, simbolo di speranza e di riscatto.

Gli eventi che ospiteranno la mostra

Torino Comics

Dal 12 al 14 aprile torna a Lingotto Fiere Torino Comics. L’evento, organizzato da GL events Italia in joint venture con Just for fun, nel 2024 festeggia 30 anni di vita e continua a richiamare ogni anno nel capoluogo piemontese decine di migliaia di appassionati di fumetto, manga, anime, cinema, games, esport, videogames e naturalmente gli immancabili cosplayer, provenienti da tutta Italia. Techno-Fantasy è il tema della XXVIII edizione di Torino Comics, un genere che combina elementi fantastici con le meraviglie della tecnologia futuristica, creando un universo dove stregoni e macchine, draghi cibernetici e avventure high-tech coesistono in armonie sorprendenti. https://torinocomics.com/

AMTS – Auto Moto Turin Show

Torino torna ad essere la capitale degli appassionati di auto e moto. La prima edizione di AMTS è in programma dal 19 al 21 aprile 2024 negli spazi di Lingotto Fiere, per tre giorni dedicati interamente alla passione per le due e quattro ruote a 360°, dalla storia dell’auto alle ultime produzioni automobilistiche. Un evento di cultura e mercato delle automobili, che raccoglie e reinventa la vocazione automobilistica della città di Torino: AMTS – Auto Moto Turin Show, organizzato da GL events Italia, si preannuncia un momento di incontro per appassionati, collezionisti, curiosi e professionisti del settore automobilistico e motoristico. L’evento nasce dal gemellaggio con l’omonimo show ungherese, AMTS – Auto Moto Tuning Show. https://amtstorino.it

Riportare in Vita i Giganti del Passato: Scienza e Sogno si Incontrano

Nel vasto franchise di “Jurassic Park”, la resurrezione dei dinosauri è resa possibile attraverso il recupero del loro DNA da insetti intrappolati nell’ambra. Tuttavia, questa premessa affascinante appartiene più al regno della fantascienza che a quello della scienza reale. La recente notizia che scienziati in Cina stanno considerando la possibilità di “resuscitare” un mammut lanoso ha riacceso il dibattito sulla de-estinzione.

Il Progetto Mammut: Una Finestra sul Passato

Il mammut lanoso, parente stretto dell’elefante asiatico, si estinse circa 4.000 anni fa. A differenza dei dinosauri, per i mammut esistono campioni di DNA relativamente ben conservati, grazie ai corpi ritrovati nel permafrost siberiano. Questo rende il mammut un candidato ideale per la de-estinzione, un processo che potrebbe non solo riportare un’icona dell’Era Glaciale ma anche contribuire a studi sugli ecosistemi antichi e la biodiversità attuale.

Tecnologia CRISPR: La Penna che Riscrive la Vita

La tecnologia CRISPR, una sorta di “forbici genetiche”, permette agli scienziati di modificare il genoma tagliando e sostituendo specifiche sequenze di DNA. Questo strumento potrebbe essere utilizzato per inserire tratti genetici del mammut nel DNA di elefanti moderni, creando un ibrido che si avvicina all’aspetto e alle caratteristiche del mammut lanoso.

Dinosauri: Un Sogno Troppo Lontano?

Recentemente, sono stati fatti passi da gigante nella paleontologia molecolare, con scoperte come quelle di tessuti molli e strutture simili a cellule in fossili di dinosauri. Mary Schweitzer, una paleontologa molecolare, ha persino suggerito che non dovremmo escludere la possibilità di trovare DNA di dinosauri nei fossili. Tuttavia, per quanto riguarda i dinosauri, la situazione è molto più complessa. Essendo estinti da oltre 66 milioni di anni, è altamente improbabile che si possano recuperare sequenze di DNA sufficientemente intatte per tentare una de-estinzione. Inoltre, la mancanza di una specie vivente strettamente imparentata rende impossibile l’approccio ibrido utilizzato per il mammut. Anche se fosse possibile recuperare frammenti di DNA di dinosauri, ci troveremmo di fronte a enormi sfide tecniche. Il DNA sarebbe frammentato in milioni di pezzi, senza alcuna mappa per guidarne l’assemblaggio. Inoltre, la sostituzione di sequenze mancanti con DNA di altre specie, come proposto in “Jurassic Park”, porterebbe alla creazione di un ibrido, non di un vero dinosauro

Etica e Implicazioni: Un Dibattito Aperto

La de-estinzione solleva importanti questioni etiche. Qual è il valore di riportare in vita una specie estinta? E quali sarebbero le implicazioni per gli ecosistemi attuali e per le specie viventi che potrebbero essere utilizzate come surrogati? Queste domande richiedono un’attenta riflessione prima di procedere con qualsiasi tentativo di de-estinzione.

Conclusione: Tra Scienza e Conservazione

Mentre la de-estinzione di un mammut lanoso sembra essere entro i confini della possibilità scientifica, riportare in vita un dinosauro rimane, per ora, un sogno irraggiungibile. Tuttavia, i progressi nella genetica e nella biotecnologia continuano a spostare i confini di ciò che è possibile, sfidando la nostra immaginazione e la nostra responsabilità etica verso il passato e il futuro del nostro pianeta.

Clamidosauro: Il dinosauro che ha ingannato la scienza (e Spielberg)

Pensavi che i dinosauri fossero estinti? Beh, non tutti! Il Clamidosauro, un rettile preistorico che ha terrorizzato (o forse solo incuriosito) le terre australiane durante il Cretaceo, è ancora vivo e vegeto (o meglio, squamoso e vispo) nel Down Under.

Caratteristiche fisiche:

Immaginate un incrocio tra un drago di Komodo in miniatura e un pappagallo con un collare da sballo. Il Clamidosauro è un bipede di circa mezzo metro, con un corpo snello e lunghe zampe posteriori che gli permettono di correre velocemente. Ma la sua caratteristica distintiva è il collare: una membrana di pelle sostenuta da ossa allungate che può estendere e ritrarre a piacimento.

Comportamento:

A cosa serviva questo collare stravagante? Beh, gli scienziati sono ancora sicuri. Forse il Clamidosauro lo usava per intimidire i predatori, attirare l’attenzione dei partner o planare da un albero all’altro come un bizzarro scoiattolo volante preistorico.

Un sopravvissuto preistorico:

Contrariamente a quanto creduto per decenni, il Clamidosauro non si è estinto alla fine del Cretaceo. Un piccolo gruppo di questi rettili è riuscito a sopravvivere in Australia, adattandosi alle nuove condizioni ambientali.

Clamidosauro vs Jurassic Park:

Se il Clamidosauro fosse stato incluso nel film Jurassic Park, avrebbe sicuramente rubato la scena al T-Rex e al Velociraptor. Immaginate la scena: il Dr. Grant e i bambini che si imbattono in un gruppo di Clamidosauri che planano da un albero all’altro, con i loro collari svolazzanti al vento. Un momento di pura magia preistorica… che Spielberg si è perso!

Conclusione:

Il Clamidosauro è un animale affascinante e ancora poco conosciuto. Il suo collare misterioso, le sue abitudini bizzarre e la sua storia evolutiva lo rendono un soggetto perfetto per un fantastico TikTok scientifico umoristico e informativo, quando partiamo per l’Australia?!!?

Jurassic Park: Survival, il survival game del franchise preistorico

Jurassic Park: Survival, sviluppato da Saber Interactive, è un videogioco action adventure single player che porterà i giocatori a Isla Nublar, la storica location del primo Jurassic Park, proprio il giorno dopo gli eventi del film capolavoro del 1993.

I giocatori vestiranno i panni della dottoressa Maya Joshi, una scienziata della InGen che non è riuscita a evacuare dall’isola. L’obiettivo sarà quello di sopravvivere a un intenso mix di azione furtiva in prima persona e incontri emozionanti con i dinosauri, ognuno con i propri comportamenti distinti e adattivi.

L’isola è stata realizzata nella sua interezza, stando al primo comunicato stampa, e arricchita di dinosauri. I giocatori sperimenteranno una storia tutta nuova, ritrovando però alcune location e dinosauri iconici come il T-Rex visto nel trailer di annuncio.

“Come fan di lunga data di Jurassic Park, siamo davvero onorati di intraprendere questo entusiasmante viaggio”, ha affermato Tim Willits, COO di Saber Interactive. “Il nostro obiettivo è catturare la magia e la meraviglia dell’iconico film combinando esperienza di sviluppo di lunga data e una genuina passione per il materiale originale.”

Jurassic Park: Survival è attualmente in sviluppo per PS5, Xbox Series X|S e PC.

Perché questo gioco è importante?

  • È il primo gioco survival di Jurassic Park, un’esperienza che molti fan del franchise stavano aspettando da tempo.
  • Si svolge a Isla Nublar, la storica location del primo film, e includerà alcune location e dinosauri iconici.
  • È sviluppato da Saber Interactive, un team con esperienza nella realizzazione di giochi action adventure.

Conclusione

Jurassic Park: Survival è un gioco che ha il potenziale per essere un successo tra i fan del franchise preistorico. L’esperienza survival, la possibilità di esplorare Isla Nublar e l’attenzione ai dettagli del team di sviluppo sono tutti elementi che fanno ben sperare.

La Giornata Mondiale del Gabinetto (GMG) / World Toilet Day

Il 19 novembre è la Giornata mondiale del Gabinetto (GMG) – o World Toilet Day – una festivitià che è stata istituita non ufficialmente nel 2001 dalla World Toilet Organization, un’Organizzazione Non Governativa con base a Singapore. Il suo obiettivo è ricordare che milioni di persone al mondo non hanno ancora oggi accesso alle strutture sanitarie di base. Il 19 novembre 2013 è stata dichiarata dalle Nazioni Unite, con una sua risoluzione, ha trasformato la ricorrenza in una giornata mondiale ufficiale dell’Onu.  Le Nazioni Unite hanno una lista di Obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. Al numero 6 della lista c’è  l’obiettivo dedicato ai servizi igienici. E cioè “Accesso all’acqua e ai servizi igienici per tutti gli abitanti del Pianeta”. La missione è sostenuta dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall’UNICEF.

Il World Toilet Day è molto più importante di quanto si possa immaginare: un bagno pulito e sicuro garantisce salute e dignità e sicurezza personale, eppure quasi la metà della popolazione mondiale è privata di questo diritto! A noi, che abbiamo a disposizione nelle nostre abitazioni bagni accoglienti e puliti, può sembrare incredibile, eppure, avere o meno a disposizione un gabinetto può significare molto: può influire sul diritto all’istruzione, sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo socio-economico di un Paese.

In Occidente, d’altro canto, sebbene la maggior parte delle persone abbia la possibilità di permettersi servizi igienici, sono ancora sottovalutate alcune buone pratiche comportamentali, soprattutto nei luoghi di lavoro, dove sia la mancata pulizia periodica dei servizi sia la scarsa manutenzione possono scoraggiare i lavoratori ad una corretta igiene. A tal proposito Initial, azienda tra i leader mondiali in servizi per l’igiene, ha realizzato una ricerca internazionale per indagare le abitudini dei lavoratori e il loro rapporto con i servizi igienici nei luoghi di lavoro. Dalla ricerca emerge che l’84% degli intervistati sostiene di lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% dello stesso campione ammette anche di non lavarle quando è di fretta. Scenario reso ancora più interessante da due fattori curiosi: il 33% degli intervistati utilizza lo smartphone quando va alla toilette e il 12% addirittura porta del cibo in bagno, a testimonianza di come l’utilizzo dei servizi igienici venga spesso associato ad altre attività che nulla hanno a che fare con l’igiene personale. Dati questi presupposti, non è forse un caso che il 42% degli intervistati dichiari di non stringere la mano a persone che sono appena uscite dal bagno.

Bagni più famosi nel Cinema

Psyco – 1960

Il bagno di Psyco è senza dubbio uno dei più famosi della storia del cinema. Forse perché fu il primo film in assoluto in cui venne mostrato un water, forse per il ritmo serrato della scena della doccia e per la colonna sonora agghiacciante o forse per l’empatia che genera la protagonista, che va incontro a un infausto destino proprio mentre è nuda, indifesa e vulnerabile.

Marnie – 1964

Diretto da Alfred Hitchcock. Marnie (Tippi Hedren) si nasconde in bagno per restare oltre l’orario e derubare il capo.

Shining – 1980

Nel leggendario film diretto da Stanley Kubrick sono tre le scene che hanno come protagonista una stanza da bagno. Dalla stanza verde in cui una bellissima donna si trasforma in una vecchia ricoperta di piaghe, a l’incontro con il fantasma di Mister Grady, il vecchio custode, fino al culmine della pazzia di Jack Torrence (Jack Nicholson), dove cerca di sfondare la porta del bagno con l’accetta per uccidere Wendy (Shelley Duvall).

Ritorno al futuro – 1985

I viaggi nel tempo di “Doc” Emmet L. Brown (Christopher Lloyd) e Marty McFly (Michael J. Fox) non sarebbero mai diventati una delle saghe più amate del 20esimo secolo se Doc, quel 5 novembre del 1955, non fosse scivolato mentre era in piedi sul water per appendere un orologio. La botta in testa che ne seguì fu anche l’origine della visione del flusso canalizzatore.

Full Metal Jacket – 1987

Diretto da Stanley Kubrick. È nel bagno della caserma dove avviene l’omicidio del Sergente Maggiore Hartman (R. Lee Ermey) e il suicidio di Palla di lardo (Vincent D’Onofrio).

Pretty Woman – 1990

Julia Roberts immersa nella  vasca da bagno, di un lussuoso hotel mentre ascolta con il walkman la canzone Kiss di Prince, è una delle molte sequenze che hanno reso celebre il film di Garry Marshall.

Jurassic Park – 1993

Mai rinchiudersi in un bagno abbandonato quando nei paraggi c’è un T-Rex. Nel film diretto da Steven Spielberg, l’avvocato Donald Gennaro (Martin Ferrero), estramamente diverso dalla suo controparte “testuale”, viene divorato dal terapode direttamente con la tazza.

Pulp Fiction – 1994

Diretto da Quentin Tarantino. Il bagno è fondamentale in questo film, infatti ogni volta che un protagonista è alla toilette la storia si stravolge completamente. Da Vincent (John Travolta) nel bagno a casa di Mia (Uma Thurman), dove cerca di preparare un discorso per la serata romantica, ma al suo ritorno trova la ragazza in overdose, fino alla scena all’Hawthorne Grill dove Vincent va in bagno e al suo ritorno si ritrova nel bel mezzo di una rapina.

Trainspotting – 1996

Memorabile la scena dove Mark Renton (Ewan McGregor) entra in un bagno pubblico in condizioni pessime per recuperare una dose di eroina ed uscirne poi rinato.

Il grande Lebowski – 1998

Non molto rilassante il bagno di Drugo (Jeff Bridges) che si ritrova un furetto nella vasca da bagno.

Fight Club – 1999

“Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne. Siamo sicuri che un’altra donna sia la soluzione che cerchiamo?”. Se lo domanda un  tumescente Brad Pitt in una  sudicia vasca da bagno, nel cult-movie firmato da David Fincher.

Eyes Wide Shut – 1999

Tom Cruise e Nicole Kidman si preparano nel bagno della loro casa di New York, nell’ultimo film diretto da Stanley Kubrick.

American Beauty (1999)

Kevin Spacey che sogna di trovare Mena Suvari nuda nella vasca da bagno, colma d’acqua e petali di rosa rossa, è una delle sequenze cult del film di Sam Mendes vincitore di 5 Oscar.

Harry Potter e il calice di fuoco – 2005

All’interno del Castello di Hogwarts questo bagno delle ragazze (noto anche come bagno delle ragazze del Secondo Piano o Bagno di Mirtilla Malcontenta, Moaning Myrtle’s Bathroom) è situato al primo piano del castello di Hogwarts, lo stesso bagno in cui i ragazzi affrontano un gigantesco troll e dove si trova la porta per accedere alla Camera dei Segreti.

Mad Men – 2007

Sull’argomento bagno, la serie ha dedicato addirittura un episodio, intitolato appunto Ladies Room.

La forma dell’acqua – The Shape of Water – 2017

La creatura immaginata da Gullermo Del Toro vive nell’acqua della vasca da bagno, opportunamente salinizzata, in attesa dei tempi propizi per essere restituito al mare.

LEGO Jurassic Park: The Unofficial Retelling, il cortometraggio animato che celebra il 30° anniversario del film

LEGO ha pubblicato il primo trailer del divertente cortometraggio LEGO Jurassic Park: The Unofficial Retelling, che uscirà su Peacock il 10 ottobre 2023 per celebrare il 30° anniversario del classico film del 1993.

Il cortometraggio, della durata di 22 minuti, è narrato dal Dr. Ian Malcolm, il matematico della teoria del caos interpretato da Jeff Goldblum nel film originale. Malcolm racconta la storia di Jurassic Park dal suo punto di vista, con il suo caratteristico umorismo e la sua visione del mondo.

Nel trailer, Malcolm si ritrova a casa con il suo diario personale, in cui ha annotato tutto ciò che è successo quella terribile notte. Mentre legge il diario, Malcolm rievoca gli eventi del film, con i suoi personaggi e i suoi dinosauri LEGO.

Il cortometraggio è diretto da Kevin Kolde, che ha già lavorato a diversi progetti LEGO, tra cui LEGO Star Wars: The Freemaker Adventures.

Oltre al cortometraggio, LEGO sta anche rilasciando una nuova linea di set di Jurassic Park e Jurassic World per onorare l’anniversario.

La linea include:

LEGO Jurassic World The Visitor Center (76961), il classico centro per gli ospiti che visitano il parco e che presenta la famigerata battaglia con il T. rex.

LEGO Jurassic World Brachiosaurus Discovery (76960), il primo set che mette in evidenza il Brachiosauro in forma LEGO.

LEGO Jurassic World Triceratops Research (76959), che include la cacca di dinosauro costruibile preferita dai fan.

LEGO Jurassic World Dilophosaurus Ambush (76958), con l’iconica Jeep di Jurassic Park.

Fuga del Velociraptor (76957), dotato di un recinto e di un cesto per l’alimentazione del vostro Velociraptor domestico.

Tutti i set sono disponibili per l’ordine sul LEGO Shop ufficiale.

LEGO Jurassic Park: The Unofficial Retelling è un modo divertente e nostalgico per celebrare il 30° anniversario di uno dei film più iconici di tutti i tempi. Il cortometraggio è un must-watch per i fan di Jurassic Park e LEGO.

IrdCosplay&K-pop Summer Contest

“IrdCosplay&K-pop Summer Contest” è un evento organizzato dall’associazione “I Ruoleggi dei Caraibi”, dedicato al mondo del cosplay e della K-pop dance, che avrà luogo il prossimo 20 agosto 2023 nel centro commerciale Il Giulia Trieste (Via Giulia 75/2, Trieste) dalle ore 16.00 e si concluderà con la premiazione dei vincitori. I Ruoleggi dei Caraibi sono un’Associazione culturale che si occupa principalmente di cosplay, giochi di ruolo, game party, videomaking e workshop!

REGOLAMENTO IRDCOSPLAY CONTEST

1. Tema dei costumi. I costumi indossati dai partecipanti alla gara dovranno essere attinenti a: manga, anime, cinema, telefilm, videogiochi, giochi di ruolo, libri. Ma anche personaggi pubblici, attori, cantanti o originali.

2. Iscrizioni. Per partecipare al contest è necessaria l’iscrizione. L’iscrizione può avvenire online o in loco il giorno stesso, nelle seguenti modalità:

– Pre-iscrizioni online, aperte dal 11 luglio al 15 agosto 2023. Per pre-iscriversi, basta compilare il form disponibile a questo link: https://tinyurl.com/iscrizione-irdcosplay

– Convalida delle pre-iscrizioni online in loco: ogni partecipante preiscritto dovrà confermare la propria iscrizione il giorno del contest dalle ore 11.00 alle ore 14.00.
Per confermare l’iscrizione bisogna consegnare:
• Liberatorie compilate (una per ogni partecipante, modulo disponibile a questo link: https://tinyurl.com/liberatoria-irdcosplay ).
• Base audio per l’esibizione su supporto USB
• Foto cartacea di riferimento del personaggio interpretato, per permettere alla giuria di valutarvi al meglio.

– Sarà possibile iscriversi in loco anche senza pre-iscrizione online, dalle ore 11.00 alle ore 14.00.

3. Ordine di esibizione. Al momento della conferma (e dell’iscrizione) in loco vi verrà assegnato un numero. Tale numero sarà il numero della vostra esibizione. I partecipanti secondo il proprio numero verranno chiamati sul palco, se alla chiamata del proprio numero non saranno pronti finiranno in coda alle esibizioni. Al termine dell’esibizione verrà concesso un breve tempo per le foto ufficiali.

4. Basi e tempi di esibizione. Le basi dovranno essere in formato MP3, consegnate su supporto USB. Ogni partecipante/gruppo avrà un determinato tempo per la propria esibizione: – 1 partecipante 1 minuto e 30 secondi – Da 2 a 3 partecipanti 3 minuti – Da 4 a 8 partecipanti 4 minuti – Da 9 a 15 e oltre 5 minuti. Per i partecipanti che non porteranno nessuna scena ci saranno a disposizione 30 secondi per sfilare e assumere la posa del proprio personaggio.

5. Categorie in concorso: Miglior Interpretazione, Miglior Cosmaking, Miglior Gruppo, Premio Giuria, Menzioni speciali, Premio martirio: premio esclusivo IRDC

6. La Giuria sarà composta da esperti di trucco, sartoria, interpretazione e pop culture. Alla fine delle esibizioni la giuria si riunirà per decidere i vincitori ed il loro giudizio sarà insindacabile.

REGOLAMENTO K-POP DANCE CONTEST

1. Iscrizioni. Per partecipare al contest è necessaria l’iscrizione. L’iscrizione può avvenire online o in loco il giorno stesso, nelle seguenti modalità:

– Pre-iscrizioni online, aperte dal 11 luglio al 15 agosto 2023.
Per pre-iscriversi, basta compilare il form disponibile a questo link: https://tinyurl.com/iscrizione-kpop

– Convalida delle pre-iscrizioni online in loco: ogni partecipante preiscritto dovrà confermare la propria iscrizione il giorno del contest dalle ore 11.00 alle ore 14.00.
Per confermare l’iscrizione bisogna consegnare:
• Liberatorie compilate (una per ogni partecipante, modulo disponibile a questo link: https://tinyurl.com/liberatoria-irdcosplay )
• Base audio per l’esibizione su supporto USB
• Foto cartacea di riferimento dell’outfit originale, per permettere alla giuria di valutarvi al meglio.

– Sarà possibile iscriversi in loco anche senza pre-iscrizione online, dalle ore 11.00 alle ore 14.00.

2. Ordine di esibizione. Al momento della conferma (e dell’iscrizione) in loco vi verrà assegnato un numero. Tale numero sarà il numero della vostra esibizione. I partecipanti secondo il proprio numero verranno chiamati sul palco, se alla chiamata del proprio numero non saranno pronti finiranno in coda alle esibizioni. Al termine dell’esibizione verrà concesso un breve tempo per le foto ufficiali.

3. Esibizione. La durata massima per ogni esibizione è di 5 minuti. È possibile esibirsi con canzoni esclusivamente coreane e sono ammessi remix o mashup purché ufficiali. Due o più crew non possono ballare la stessa canzone, però possono ballare una canzone differente dello stesso gruppo/artista K-pop. È richiesto che il partecipante (solista o gruppo) esegua la coreografia nella sua interezza riproducendo fedelmente il video scelto, senza apportare tagli e/o modifiche. Il limite dei partecipanti per ogni gruppo è di 6 membri. Non importa rispettare il numero di membri del gruppo di cui si fa la dance cover.

4. Categorie in concorso: Miglior Crew, Miglior Solista, Miglior Outfit, Menzione speciale,

5. Parametri di giudizio: Capacità di ballo, Presenza scenica, Coordinazione, Adattamento della coreografia, Outfit

GIOCO DI RUOLO LIVE: STRANGER LARP

Come d’abitudine, ogni contest organizzato dai Ruoleggi dei Caraibi è associato a un LARP, un Gioco di Ruolo Live, che avverrà nel medesimo loco, a centro commerciale chiuso, il giorno 19 agosto. Il briefing e la consegna schede avranno inizio alle ore 18.30, mentre si entrerà in gioco alle ore 21.00. Per tutte le informazioni e i regolamenti vi rimandiamo alla pagina dell’evento dedicato: fb.me/e/4kpojkQZU.

Orme di dinosauri a Bari: la scoperta a Santo Spirito

Cinque orme impresse nella roccia, probabilmente appartenute a degli anchilosauri, animali corazzati che vissero a Bari 100 milioni di anni fa. Sì, avete letto bene: a Bari c’erano i dinosauri! E non solo quelli del museo.

La scoperta

Siamo a Santo Spirito, rione del capoluogo pugliese, dove a due passi dal mare sono state rinvenute delle impronte di dinosauro risalenti al periodo Cretaceo inferiore. Accompagnati dal geologo Vincenzo Colonna, colui che ci ha segnalato il ritrovamento, siamo così andati a visitare il sito preistorico. E no, non abbiamo usato una macchina del tempo.

Scendiamo sul litorale utilizzando delle scalette e notiamo subito sulla sinistra, impressi sulla bianca scogliera, due fossi che ricalcano la forma di una zampa. Sono le prime e più evidenti orme di dinosauro. In una sono addirittura visibili quelle che paiono le impronte di tre dita. “Ehi, guarda mamma, ho trovato le impronte di un T-Rex!” “No, tesoro, sono solo le impronte di un anchilosauro.” “Un anchilosauro? Che noia.”

A pochi metri di distanza scorgiamo un’ulteriore impronta, meno definita delle precedenti, mentre spostandoci un po’ più a sud, ecco altre due tracce. Una risulta più tondeggiante, ma anche l’altra è facilmente riconducibile al passaggio di un grosso animale. “Non è un caso che a distanza di milioni di anni siano sopravvissuti questi segni,” ci spiega Colonna. “Nel Cretaceo inferiore questa era infatti un’area lagunare: il fondale era basso e costituito da frammenti calcarei. I rettili dell’epoca venivano a cercarvi il cibo e ovviamente lasciavano le proprie orme su queste fragili distese di detriti. Poi con il tempo il suolo si compattò andando a costituire le solide rocce, sulle quali però erano rimaste ‘stampate’ le impronte.” In effetti è raro rinvenire reperti fossili del genere. A Bari ne è stato trovato qualcuno nel Porto e sulla costa di San Giorgio e Torre a Mare e in numero maggiore a Lama Balice.

La parola agli esperti

“Questi di Santo Spirito,” ipotizza Rafael La Perna, docente di Paleontologia presso il dipartimento di Scienze della terra e geoambientali dell’Università di Bari, “potrebbero appartenere a dinosauri terrestri ed erbivori quadrupedi, forse del gruppo degli anchilosauri, lunghi poco più di un metro e molto diffusi nel Cretaceo.” L’esperto conferma quindi l’origine “animalesca” delle fosse. “I segni nel corso dei millenni sono stati modificati a causa dell’erosione marina e dell’alterazione superficiale,” avverte La Perna, “tuttavia con ogni probabilità si tratta di tracce lasciate dai dinosauri. Dico questo perché in tutte e cinque è ben visibile un ‘bordo di espulsione’. Quando l’animale poggiava la zampa sui detriti e poi la sollevava, rialzava infatti una certa quantità di sedimenti che andavano a posarsi sul bordo dell’impronta lasciata. Ciò dimostra che queste non sono semplici buche nella roccia calcarea. Tra l’altro una di esse ha una struttura tridattile: vi si vedono i segni di tre antichissime dita.”

Insomma, se vi trovate a Bari e volete fare un salto indietro nel tempo (senza usare una macchina del tempo), fate un salto a Santo Spirito e ammirate le orme dei dinosauri! Ma attenzione: non ci assumiamo alcuna responsabilità se incontrate un T-Rex lungo la strada.

Trent’anni fa usciva Jurassic Park

Proprio “oggi”, il 9 giugno di trent’anni, fu mostrata in anteprima al National Building Museum di Washington una pellicola che avrebbe “evoluto” per sempre lo stesso concetto di cinema. Il 9 giugno 1993 debuttò il capolavoro Jurassic Park, il leggendario film diretto da Steven Spielberg,  considerato un classico del cinema moderno e che ha segnato una svolta nella tecnologia e negli effetti speciali del cinema. Jurassic Park è tratto dall’omonimo romanzo di Michael Crichton e narra la storia di un gruppo di scienziati che riescono a clonare dei dinosauri preistorici attraverso l’estrazione di DNA dalle zanzare fossilizzate in una resina d’ambra.

JURASSIC PARK | Trailer italiano

Nell’isola di Isla Nublar, situata a circa 120 miglia a ovest della Costa Rica, la società InGen, proprietaria dell’isola, sta conducendo esperimenti sulla clonazione dei dinosauri per creare un parco di divertimenti. Tuttavia, un uomo viene ucciso da un velociraptor, e la sua famiglia decide di fare causa a John Hammond, il proprietario della InGen. Hammond contatta un gruppo di scienziati, tra cui Ellie Sattler, paleobotanica, e Alan Grant, paleontologo, invitandoli a visitare l’isola. Mentre gli scienziati sono sull’isola, un membro della BioSyn, la società concorrente della InGen, corrompe il responsabile dei sistemi informatici di Isla Nublar per poter rubare gli embrioni dei dinosauri. In seguito a un black-out causato da un virus informatico, i dinosauri scappano dalle loro gabbie, causando caos e distruzione sull’isola. Gli scienziati, insieme ai nipotini di Hammond e all’avvocato dei finanziatori del progetto, cercano di trovare una via d’uscita mentre i dinosauri li attaccano. Nel frattempo, i velociraptor si riproducono, nonostante siano tutti di sesso femminile. Gli scienziati riescono infine a riparare il sistema informatico per chiedere aiuto dalla terraferma e fuggire dall’isola a bordo di una jeep con i superstiti del disastro. Hammond e Malcolm portano in salvo Sattler, Grant e i bambini. L’incidente, tuttavia, rafforza le preoccupazioni degli scienziati sulla clonazione dei dinosauri e sulla loro pericolosità se non gestiti correttamente.

Il film fu un successo di botteghino e ha suscitato l’interesse di milioni di spettatori in tutto il mondo, grazie alle nuove tecnologie di effetti speciali che hanno portato in vita i dinosauri sul grande schermo. Film come questo sono stati realizzati in un’era in cui il digitale non era ancora pienamente sviluppato, quindi gli animali sono stati creati con l’utilizzo di modellini, animatronica e animazione stop-motion. Jurassic Park ha rivoluzionato il modo in cui i film di fantascienza vengono concepiti e ha aperto la strada per future produzioni. Il lavoro innovativo degli effetti speciali e il design dei dinosauri ha spinto l’immaginazione degli spettatori a nuovi livelli e ha posto le basi per una successiva generazione di film simili, che utilizzano tecnologie ancora più avanzate. Non solo, il film ha sollevato anche questioni etiche e scientifiche sulla clonazione degli animali estinti, suggerendo che l’umanità non dovrebbe cercare di riprendere ciò che è stato estinto e che la natura ha già deciso.

In generale, Jurassic Park è un film che non solo ha segnato un cambiamento nella produzione cinematografica, ma anche nella scienza e nella nostra comprensione dell’ecologia e della biologia. È un vero e proprio capolavoro della storia cinematografica e ha permesso a molte persone di creare un’idea sulla vita preistorica e sull’importanza della conservazione della natura.

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