C’è qualcosa di magico quando lo sport incontra il cuore, l’inclusione e… lo spazio! No, non sto parlando di un nuovo episodio di Star Trek o dell’ultima espansione di Mass Effect, ma dei WEmbrace Games – e se non ne avete ancora sentito parlare, cari amici del CorriereNerd.it, sedetevi comodi, perché quello che sto per raccontarvi è degno di una saga galattica.
Il palcoscenico è lo Stadio dei Marmi, luogo iconico e dal fascino senza tempo che giovedì scorso si è trasformato in un’arena degna della Federation Starfleet Academy, grazie alla tredicesima edizione dei WEmbrace Games. L’evento, organizzato dall’Associazione art4sport e guidato dall’incredibile energia di Beatrice “Bebe” Vio Grandis, ha regalato alla Capitale una serata di pura adrenalina, giochi spettacolari e un’ondata di emozioni autentiche.
Il tema di quest’anno? “Space Games Edition”. Un concept che non poteva essere più azzeccato: lo spazio, l’infinito, l’assenza di limiti… una metafora potente e meravigliosamente nerd per raccontare un evento che ogni anno abbatte barriere e costruisce ponti tra mondi apparentemente distanti. Perché quando si gioca insieme, con e senza disabilità, adulti e bambini, celebrità e atleti, si finisce per navigare tutti nella stessa galassia: quella della solidarietà.
A rendere ancora più spettacolare l’atmosfera interstellare ci hanno pensato i due storici speaker di Radio Deejay, Giorgio Maria Daviddi e Furio Corsetti del Trio Medusa, accompagnati dai frizzanti inviati Umberto e Damiano, capaci di trasformare ogni sfida in un momento epico. Ma non erano soli: il cast di ospiti è stato degno di un multiverso di celebrità. Tra i presenti, nomi del calibro di Paola Cortellesi, Rudy Zerbi, Violante Placido, Sarah Felberbaum, Amanda Campana, Fellow e i sempre creativi 2Men1Kitchen. Un mix perfetto tra showbiz, musica e ironia.
E che dire della formazione sportiva? Una vera “Justice League” dello sport italiano. Hanno partecipato leggende come Daniele De Rossi, Marco Materazzi, Luciano Zauri, Stefano Fiore, Daniele Garozzo, Massimiliano Rosolino, Martín Castrogiovanni, Carlo Molfetta e Mirco Scarantino. Un dream team che ha acceso il campo con entusiasmo e spirito di squadra.
La cerimonia inaugurale ha toccato il cuore. Con le parole emozionanti di Bebe Vio Grandis, della presidente di art4sport Teresa Grandis e di Ruggero Vio, è stato dato il via a una serie di sfide intergalattiche in perfetto stile nerd: “Space Invaders”, “Assembla e Decolla” e “Componi la Galassia”. Otto squadre da tutta Italia (e oltre) si sono date battaglia, tra cui Napoli con Algida, Bologna con Barilla, Roma con Intesa Sanpaolo – Bebe Vio Academy, Genova con Quadro Advertising, Bari con Radio Deejay, Milano con Rilastil, Firenze con Sorgenia e perfino Tokyo con Toyota. A trionfare è stata la squadra di Roma, legata alla Bebe Vio Academy, che ha incarnato alla perfezione il messaggio dell’evento: unire, coinvolgere, vincere insieme.
La serata non è stata solo divertimento e spettacolo, ma anche un’occasione concreta per fare del bene. I fondi raccolti sono stati destinati all’Associazione art4sport, che dal 2009 promuove lo sport come terapia per i bambini e ragazzi con amputazioni di arto. Una missione nobile che punta a donare non solo attrezzature sportive e protesi personalizzate, ma anche un futuro migliore a chi ogni giorno affronta sfide reali, ben più dure di qualsiasi boss di fine livello.
Il progetto più recente, la Bebe Vio Academy Roma, è ancora attivo sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo fino al 31 dicembre. Se siete tra coloro che credono nella forza dello sport come linguaggio universale, potete partecipare alla raccolta fondi dedicata e diventare parte di qualcosa di grande, anzi… galattico! (Trovate il progetto a questo link: Bebe Vio Academy Roma).
Ma nessun evento del genere si regge da solo. Il successo dei WEmbrace Games 2025 è frutto del supporto di una vera alleanza interplanetaria. I Main Partner come Algida, Barilla, Intesa Sanpaolo, Rilastil, Sorgenia e Toyota hanno reso tutto possibile. E poi ancora il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, del CONI, di Roma Capitale, di Sport e Salute e della Croce Rossa Italiana. Una vera “federazione unita” della solidarietà.
A impreziosire l’esperienza, anche dettagli degni di un grande evento nerd: gonfiabili scenografici a tema spaziale creati da Filippo Gallina di Filovola, le esibizioni delle cheerleader del Luiss Cheerleading Team e le coreografie della Rome International Dance Academy, insieme alle note della Fanfara della Polizia di Stato che ha dato il via al viaggio tra le stelle.
E se vi state chiedendo chi ha reso possibile tutto questo dietro le quinte, ecco i veri “registi dell’universo”: ideazione e organizzazione a cura di Associazione art4sport, produzione firmata MYM Group, regia di Mauro Dell’Olio, e fotografie mozzafiato del Bizzi Team.
A chiusura di questa odissea, le parole di Bebe Vio Grandis risuonano come il perfetto epilogo di una storia che ci ricorderemo a lungo: “Siamo riusciti nuovamente a dimostrare che superare le barriere è possibile e che giocare tutti insieme è la vera vittoria”. E come non darle ragione?
I WEmbrace Games non sono solo un evento sportivo. Sono un racconto, una dichiarazione d’amore per l’inclusione, un’avventura degna di essere narrata tra le pagine del nostro universo nerd.
E ora tocca a voi, esploratori spaziali dell’inclusione! Condividete questo articolo, parlatene sui social, taggate amici, citate i vostri eroi preferiti, e soprattutto: supportate chi ogni giorno rende questo mondo – e magari anche gli altri – un posto migliore.
Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato dai WEmbrace Games 2025, è che l’unico vero limite… è quello che scegliamo di non superare. 🚀💫