GuerreStellari.Net compie 25 anni: appuntamento 15 giugno 2024 a Milano!

In una galassia lontana, lontana, tanto tempo fa, nasceva un piccolo portale che avrebbe rivoluzionato la vita dei fan di Star Wars in Italia. GuerreStellari.Net compie 25 anni e sabato 15 giugno 2024 tutti sono invitati a festeggiare questo importante traguardo presso il WOW Museo del Fumetto a Milano.

Nel lontano 1999, Angelo Licata, appassionato della saga di Guerre Stellari, decise di creare il primo sito italiano dedicato interamente a questo universo. In una notte, con grande entusiasmo, creò una piattaforma interattiva, tradusse news dalla rete e diede inizio a quello che sarebbe diventato un punto di riferimento per i fan italiani di Star Wars. Nonostante la scarsa risposta iniziale dagli amici, Raffaele Perni e Mirko Burlando si unirono a Licata nel progetto. Il portale crebbe velocemente grazie all’iniziativa di Laura Rossi, che mise in piedi un forum chiamato Galaxy, e in breve tempo il sito raggiunse il milione di visite. Con il passare degli anni, il sito passò attraverso varie gestioni, ma il cuore pulsante di GuerreStellari.Net non smise mai di battere. Nel 2017, Fabrizio Fenner prese le redini del portale, riportandolo alle sue origini e coinvolgendo Carlo Porciatti nella gestione.

Da 25 anni, GuerreStellari.Net ha fornito a migliaia di fan italiana una fonte affidabile di news, curiosità e leaks dall’universo di Star Wars. Il portale invita tutti i fan, indipendentemente dalla loro fazione preferita, a partecipare alla grande festa di compleanno sabato 15 giugno a Milano, con esposizioni, attività e ospiti speciali. Un’occasione da non perdere per celebrare insieme un quarto di secolo di passione e dedizione al mondo di Star Wars.

Giancarlo Alessandrini Fantasy al Wow di Milano!

Dopo l’esposizione alla Galleria Papini di Ancona la mostra “Giancarlo Alessandrini Fantasy” arriva a Milano, al Museo WOW, in un viaggio tra fantastico e avventura, attraverso elfi, draghi e grandi enigmi. In mostra una selezione di tavole di Oltremare, di copertine di Martin Mystère e di tavole della storia “Le porte dell’immaginazione” (numero 352 della serie) scritta da Vincenzo Beretta.

Il Fantasy è un genere che si basa su storie immaginarie ambientate in mondi fantastici, spesso con creature magiche, stregoneria e avventure epiche. Nella sua carriera, Giancarlo Alessandrini ha approcciato in più occasioni questo genere: dalle storie di Martin Mystère alla serie Oltremare (Outremer), prodotta per il mercato francese.

Oltremare, sceneggiato da Vincenzo Beretta e disegnato da Alessandrini, è un racconto fantasy, ambientato in un mondo popolato di elfi dei boschi, draghi sputafuoco e oscuri negromanti che gettano orridi incantesimi dall’alto di tenebrose torri, in una realtà che contiene elementi del nostro passato, dal Medioevo al Rinascimento.

Martin Mystère, creato da Alfredo Castelli nel 1982 e realizzato graficamente da Giancarlo Alessandrini, è un detective insolito: archeologo, antropologo, esperto d’arte, collezionista di oggetti inusuali, uomo d’azione e instancabile viaggiatore, è in realtà un vero e proprio Detective dell’Impossibile.

Giancarlo Alessandrini (Jesi, 1950) inizia la sua attività professionale nel 1972 sulle pagine del “Corriere dei Ragazzi” (Anni 2000Lord Shark e alcuni episodi della serie Il Maestro). Più tardi disegna storie di guerra per la Fleetway di Londra. Realizza poi le avventure di Eva Kant per la rivista “Cosmopolitan”Nel 1977 collabora con la casa editrice Cepim con il libro L’ uomo di Chicago per la serie Un uomo un’ avventura su sceneggiatura di Alfredo Castelli, e realizza alcuni episodi della serie western Ken Parker, con testi di Giancarlo Berardi.Nel frattempo lavora con “Il Giornalino” disegnando le serie Ai confini dell’avventura e Rosco e Sonny.Nel 1982 crea graficamente il personaggio di Martin Mystère su testi di Alfredo Castelli, personaggio del quale è tuttora disegnatore titolare e copertinista della serie.Nello steso periodo realizza insieme allo sceneggiatore Roberto Dal Prà L’uomo di Mosca, pubblicato in Italia dalla rivista “ACME” e in Francia da Les éditions Baghera e “France Soir”. Di seguito lavora ad alcuni episodi per la rivista “Splatter” e a Mostri e alle avventure di Anastasia Brown, sempre con Roberto Dal Prà, per il magazine “L’ Eternauta”.Negli anni Novanta per Les éditions Baghera disegna i tre volumi della saga di Indiana Jones con i testi di Claude Moliterni, e dal 2001 due volumi di genere fantasy dal titolo Outremer con testi di Vincenzo Beretta, pubblicati dalla casa editrice Albin Michel. Nel 2007 disegna il quinto volume di Quintett di Frank Giroud per la Dupuis. Per la Sergio Bonelli Editore ha disegnato anche due albi giganti di Tex e Dylan Dog.Nella sua lunga carriera Alessandrini ha ricevuto molti premi, tra i quali nel 1992 il prestigioso Yellow Kid come migliore disegnatore italiano.

La Mostra “Giancarlo Alessandrini Fantasy” è a ingresso libero, da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 14:00-19:00; lunedì chiuso. Chiusure straordinarie: 31 marzo (Pasqua), 25 aprile, 1° maggio. Per info: museowow.it.

Festival delle Autoproduzioni a Fumetti Bricòla 2024

Il Festival delle Autoproduzioni a Fumetti, Bricòla, è pronto a tornare per l’edizione 2024 al WOW Spazio Fumetto di Milano. Dal 23 al 24 marzo, gli amanti del fumetto indipendente avranno l’opportunità di partecipare a questo evento dedicato a chi crea e produce fumetti in proprio.

Da quando è stato lanciato nel 2016, Bricòla è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del settore. Il festival offre un’occasione unica per autrici e autori emergenti di interagire con il pubblico e di condividere le proprie opere. Presso il museo del fumetto WOW Spazio, sarà possibile visitare stand di vendita e incontri con artisti e collettivi di autoproduzione.

La locandina di quest’anno è stata realizzata da Nova e Samuel Spano, e tra i partecipanti ci sono nomi come Alambicco Comics, Cargo, Spaghetti Publishing e molti altri. Inoltre, ci sarà anche la possibilità di iscriversi alle biblioteche cittadine grazie alla Cargo Bike del Sistema Bibliotecario di Milano.

Un momento imperdibile sarà la mostra “AAA kaiju cerca amore”, dedicata ai mostri giapponesi come Godzilla reinterpretati in chiave dating app. L’evento includerà anche incontri aperti al pubblico con autori, editori e critici per esplorare il mondo delle autoproduzioni e del fumetto indipendente.

Il Festival sarà organizzato in collaborazione con il Municipio 4 di Milano e l’ingresso sarà libero. Non perdete l’appuntamento con Bricòla il prossimo 23 e 24 marzo!

Gianni De Luca e la Nona Arte: una rivoluzione nel fumetto. Dal 2 marzo al 12 maggio 2024

Il Fumetto è da tempo denominato “la Nona Arte”, in tutto il mondo. Gianni De Luca, a sua volta, è riconosciuto come uno dei maggiori artisti italiani di ogni epoca. WOW – Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania, 12), che ha già ospitato nel suo passato capolavori di De Luca nelle varie mostre allestite, questa volta presenta la più ampia e articolata scelta di tavole originali – oltre 130 – che consente di apprezzarne sia il valore in termini assoluti di bellezza estetica sia l’apporto di innovazione davvero rivoluzionaria a questo grande mezzo espressivo.

La mostra racconta infatti l’evoluzione di Gianni De Luca (1927-1991) dalle sue prime collaborazioni con il giornale per ragazzi “Il Vittorioso”, nell’immediato dopoguerra, fino ai capolavori per il “Giornalino”, soffermandosi in particolare sugli episodi del noto commissario Spada (ambientate nella Milano degli anni Settanta) e sulle tragedie shakespeariane, il vertice artistico e narrativo più alto.

Tra gli autori italiani più importanti, Gianni De Luca (Catanzaro, 1927-Roma, 1991) a 14-15 anni si disegna già le sue prime storie a fumetti, quando i suoi riferimenti sono i pochi giornalini – per lo più di propaganda bellica – che filtrano attraverso le maglie della censura fascista. Nel clima decisamente diverso del dopoguerra trova subito spazio sulle pagine del più diffuso giornalino cattolico, Il Vittorioso, accanto all’umoristico Jacovitti, all’avventuroso Caesar e a decine di autori nuovi o, comunque, finalmente liberi di esprimersi e di misurarsi sempre più alla pari con i maggiori artisti d’Oltreoceano.

La qualità delle sue pagine a fumetti, nonché delle illustrazioni per copertine e racconti, è tale da non concedergli tregua, e del resto il Fumetto gli è talmente caro da investire nel lavoro anche una grande quantità di energia per ricercare sempre il massimo risultato e padroneggiare tutti gli strumenti (dalle matite ai pennini e ai pennelli) con una maestria eccezionale.

Mai pago dei risultati, quando si sarebbe detto che avesse raggiunto i vertici di efficacia e precisione, per tutta la sua carriera artistica ha continuato a sperimentare nuove modalità e un utilizzo sempre più avanzato degli strumenti, sia nel “bianco e nero” (al punto che ancora gli esperti si interrogano sugli strumenti utilizzati, sembrando “impossibile” un’abilità davvero assoluta) sia nel “colore”, dove viene spontaneo pensare ai più grandi maestri della pittura italiana ma senza poterlo accostare a uno soltanto.

Il suo livello espressivo e narrativo, grafica e impaginazione, uso del colore, raggiungono il massimo quando Il Vittorioso (di Roma) chiude e passa il testimone al Giornalino (di Milano): sempre una testata cattolica (San Paolo) ma con una maggiore apertura a temi anche laici e obiettivi più moderni. De Luca continua a vivere a Roma, godendo di una dimensione meno frenetica di quella che avrebbe offerto Milano a lui e alla sua famiglia, ma realizza in questa seconda metà della sua carriera i maggiori capolavori.

Troviamo così diversi classici della letteratura trasposti in fumetto (gareggiando quindi con Battaglia, Toppi, Caprioli, Piffarerio per fare solo qualche nome), ma anche riuscendo a portare sulla carta opere “impossibili” come le tragedie di Shakespeare, mantenendo il senso della rappresentazione teatrale e aggiungendo il fascino degli interpreti, introducendo una terza dimensione e violando lo spazio pur operando su superficie piana e, ultima sfida, superando anche la quarta dimensione (il tempo). I risultati sono una grande affermazione di diversità e di malleabilità della Nona Arte, il Fumetto, nei confronti di tutte le altre.

Fatti storici, personaggi dello spettacolo (la sua Marilyn Monroe, il suo Totò, davvero unici), perfino una grafica che poteva sembrare altro campo d’azione, quella di un raffinato umorismo grafico per un’originale interpretazione a fumetti del “Giornalino di Giamburrasca”, sono state tante sfide che l’hanno fatto amare da generazioni di lettori.

Ha sempre preferito storie “concluse”, romanzi e racconti a fumetti, ma quando si è cimentato nella creazione de un personaggio seriale – il commissario Spada, su testi di Gian Luigi Gonano, il risultato è stato un ulteriore capolavoro, il suo impegno più riconosciuto.

Tutti episodi concatenati, ambientati a Milano negli anni Settanta, ruotanti attorno a una metropoli in trasformazione epocale, giovani in cerca di libertà e identità ma anche insidiati da nuovi pericoli, insicurezza, droga e violenza, scontri generazionali e sfumature di malessere. Temi difficili che Gonano affronta e De Luca traduce in immagini, settimana dopo settimana, segnando un nuovo grande obiettivo raggiunto nell’universo della narrazione per immagini.

De Luca ha realizzato inoltre una quantità di splendide copertine per i grandi albi di Brick Bradford e di alcuni altri personaggi classici del fumetto statunitense.

La mostra si apre con una presentazione biografica dell’autore, a cui seguono alcuni autoritratti, realizzati in vari momenti della sua vita e due tavole della primissima storia a fumetti realizzata a soli tredici anni, in cui il giovane De Luca dimostra già una straordinaria maturità nel segno, in una storia di guerra che sembra particolarmente ispirata alle opere di un futuro “collega” sulle pagine del Vittorioso: Kurt Caesar.

Altre opere non pensate per la pubblicazione sono una serie di indovinate caricature di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, da Maurizio Costanzo a Aldo Moro, e un’opera astratta che dimostra come l’artista amasse disegnare anche nel tempo libero, mettendosi alla prova con lavori molto distanti da quelli pensati per la pubblicazione.

Più legate al fumetto sono invece due tavole di “prove tecniche”, che De Luca realizzava per controllare la resa dei suoi strumenti di lavoro, e in cui è possibile scorgere anche elementi ripresi poi nelle storie a fumetti.

Il percorso prosegue con due copertine inedite per gli Albi del Vittorioso che contenevano due delle primissime storie disegnate da De Luca (“Anac il distruttore”, 1946, e “Nel regno di Kamrasi”, 1947) e alcune preziose tavole originali di due delle storie realizzate per Il Vittorioso (“La sfinge nera”, 1950, e “Gli ultimi sulla Terra”, 1951). In queste prime produzioni De Luca è poco più che ventenne, eppure dimostra una straordinaria maturità grafica, che ha inciso sul successo del settimanale. È poi possibile individuare tratti distintivi del suo segno, che ricorreranno anche nei decenni successivi, come la particolarissima costruzione del viso di alcuni personaggi, dai tratti quasi geometrici.

La lunga collaborazione con Il Giornalino, settimanale con cui De Luca collaborerà fino alla fine, è caratterizzata da una grande varietà di stili e di generi: il racconto biblico delle storie “I due amici” (1955) e “L’ebreo errante” (1955), l’umorismo venato di giallo di “Non fumar la dinamite” (1960), “L’ultima Atlantide” (1967) che racconta la fine della mitica civiltà posta oltre le Colonne d’Ercole, il western di “Bob Jason” (1969). Per ogni storia De Luca riesce nell’impresa di mantenere uno stile inconfondibile, innovandolo però ogni volta per meglio adattarsi alla storia che vuole raccontare, su testi di alcuni tra i migliori sceneggiatori italiani di quegli anni, come Roudolph (nome d’arte di Raoul Traverso) e Mario Basari.

Ancora sulle pagine del Giornalino, l’opera più conosciuta e ricordata di Gianni De Luca è sicuramente il ciclo di storie del Commissario Spada, su testi di Gianluigi Gonano, pubblicato tra il 1970 e il 1982.

Eugenio Spada è un uomo serio, apparentemente burbero ma molto umano. È un poliziotto integerrimo e tenace, padre vedovo di un ragazzo di nome Mario, e gli vengono affidate indagini complesse e delicate, che permettono agli autori di raccontare storie cupe e realistiche, che toccano temi come la mafia, il terrorismo, la droga e le sette sataniche, pur all’interno di una pubblicazione rivolta ai giovanissimi e pubblicata da una casa editrice cattolica, in uno spaccato della vita sociale e politica dell’Italia degli anni Settanta, con epicentro milanese. Il tratto di Gianni De Luca evolve storia dopo storia, con soluzioni visive sempre innovative ma anche ogni volta perfette per la storia narrata. In mostra sono esposte tavole di episodi esemplari di questo straordinario personaggio, dalla prima “Il ladro d’uranio” all’ultima “Fantasmi”. Accanto ad esse, due preziosi “dietro le quinte”: uno studio dell’evoluzione del viso del commissario, che dopo le prime storie è vittima di un terribile incidente stradale e cambia totalmente fisionomia, e il bozzetto di una tavola mai pubblicata, forse facente parte di una storia del personaggio mai conclusa.

Tra il 1975 e il 1976 le avventure del Commissario Spada si “interrompono” per un altro ambizioso progetto: l’adattamento di tre capolavori teatrali di William Shakespeare, su testi di Raoul Traverso: “La tempesta”, “Amleto”, “Romeo e Giulietta”. In queste storie De Luca affina ulteriormente le proprie capacità espressive, spingendo oltre i limiti conosciuti il medium fumettistico, abbandonando la tradizionale gabbia a vignette per consegnarci tavole straordinarie in cui i personaggi sembrano muoversi come su un palcoscenico. Il lettore può seguire i movimenti dei personaggi come se si trovasse di fronte ai fotogrammi di un film, in un’innovazione a cui anni dopo giungeranno autori come Will Eisner e Frank Miller e che lo stesso De Luca utilizzerà in particolare nell’ultima storia del commissario Spada, “Fantasmi”.

Gli ultimi anni della carriera di De Luca mostrano ancora una volta la sua capacità di saper creare immagini eccezionali spaziando tra generi diversi. Nel 1983 disegna su testi di Claudio Nizzi “Il Giornalino di Gian Burrasca”, adattamento del classico per ragazzi di Vamba, in cui De Luca spinge al massimo gli aspetti più caricaturali del suo segno, senza perdere in eleganza.

Altre storie ancora mostrano una perizia tecnica ineguagliata e forse ineguagliabile, sempre al servizio della storia. Ne sono un esempio il grande uso della puntinatura, come in “Totò” e “Marilyn” (1985, biografie a fumetti dei due mitici attori sui testi di Marco Di Tillo), e in “La freccia nera” (1988, scritta da Paola Ferrarini e tratta dal romanzo storico di Robert Louis Stevenson).

“Paulus” (1987), scritto da Tommaso Mastandrea, unisce il racconto fantascientifico a quello biblico attraverso l’uso nella stessa tavola di stili molto diversi: l’artista usa il pennino per le scene nel futuro e tempere e pennelli, con una colorazione più calda, per mostrare ai lettori la vita di San Paolo.

Ultima storia di Gianni De Luca, rimasta incompiuta per la scomparsa dell’autore, è “I giorni dell’impero” (1992, su testi di Mauro Cominelli): un’avventura storica che, quasi a chiudere un cerchio, si avvicina nelle tematiche alle storie disegnate agli inizi della sua carriera.

Un altro aspetto importante dell’opera di Gianni De Luca è la sua produzione come illustratore. Autore di decine e decine di copertine e illustrazioni, principalmente per le due testate a cui ha più a lungo collaborato, Il Vittorioso e Il Giornalino, De Luca anche in questo ambito realizza immagini estremamente suggestive, con la consueta ricerca di nuove formule espressive.

Ne è un perfetto esempio una copertina, poi non utilizzata, ispirata alla storia “Fantasmi”, in cui il profilo inconfondibile del commissario Spada contiene situazioni e personaggi che compaiono nella vicenda: è stata scelta come manifesto della mostra.

Gli elementi di racconto della società contemporanea, presenti nelle storie di De Luca, sono potenti anche nelle copertine, come nell’illustrazione del 1966 a tema natalizio realizzata per Il Giornalino “È Natale anche per loro”, che mostra un gruppo di ragazzi raccolti sotto un ponte, mentre suonano la chitarra attorno a un fuoco. Suggestiva e quasi psichedelica anche la copertina per una delle prime storie del commissario Spada “L’uomo senza ricordi” (1970) in cui un volto umano è virato in blu, con gli occhi sostituiti da due vortici.

La mostra, curata da Luca Bertuzzi, espone circa 130 opere originali, scelte con l’indispensabile collaborazione di Laura De Luca, figlia dell’artista, studiosa e interprete della sua carriera.

Accanto alle opere esposte in originale, grazie agli archivi della Fondazione Franco Fossati e del collezionista Pier Giuseppe Barbero, saranno in mostra le pagine più belle del Vittorioso e del Giornalino, libri illustrati da De Luca, rare edizioni estere delle sue opere e le ristampe, che nel corso degli anni hanno consentito e consentono a nuove generazioni di lettori di conoscere questo straordinario artista.

L’esposizione è completata dal corredo di giornali e albi stampati, che coprono significativamente tutto il periodo della sua produzione, e opere inedite o non destinate alle pubblicazioni a fumetti saranno l’ultimo originale elemento per la giusta valorizzazione dell’autore. Le opere sono esposte in cornici museali Cquadro, per consentirne una visione perfetta.  Come di consueto sarà utilizzata la speciale webapp del museo per ampliare l’informazione a corredo della mostra, in collaborazione con Fabio Castagna (GlobalMedia): si attiva solo temporaneamente su smartphone o tablet personale, senza costi, e funziona geolocalizzata all’interno del museo.

La mostra, apre al pubblico sabato 2 marzo.

Domenica 3 marzo alle ore 16.30 si terrà al museo un incontro pubblico (a ingresso libero) con Laura De Luca, figlia dell’artista, per conoscere meglio l’opera di Gianni De Luca, l’uomo “nato con la matita in mano” che è stato dietro a tutto questo. La mostra si protrarrà per oltre due mesi, fino a domenica 12 maggio, per consentire anche visite guidate e laboratori.

 

INFO: www.giannideluca.net

Chi è Claudio Sciarrone?

Claudio Sciarrone (Milano, 1972) è tra i maggiori talenti internazionali del fumetto Disney. Oltre ad essere tra i creatori di PK – Paperinik New Adventures, ha disegnato gli adattamenti a fumetti di diversi film, tra cui AtlantisAlla ricerca di Nemo e Wall-e. Per Nickelodeon negli U.S.A. disegna le Tartarughe Ninja. È autore completo tra le altre della serie Foglie Rosse per “Topolino Magazine”. Per Marvel e Disney ha reinterpretato Spider-Man in una nuova serie internazionale a fumetti. Collabora con diversi ambiti artistici, dai videogiochi per Nintendo e 505 Games di cui è designer di personaggi ambienti e accessori per la serie internazionale Diva Girls, alla musica, collaborando con la band Punkreas, con Giorgio Ciccarelli (ex Afterhours) anche in live show, fino alla collaborazione con Paola Zukar e Fabri Fibra. Per la tv realizza le illustrazioni per la trasmissione Delitti Rock, è co-ideatore della serie animata Le Nuove Avventure di Jules Verne e illustra tutte le carte delle edizioni tv del Mercante in Fiera.

Warcraft Rumble è finalmente disponibile

Warcraft Rumble è finalmente disponibile! Mentre le persone si accalcano nelle taverne di tutta Azeroth per provare per la prima volta questa misteriosa nuova macchina, i giocatori sparsi nel mondo possono scaricare Warcraft Rumble e dare inizio all’avventura a partire da oggi! Ovunque da Fontefredda a Baia del Bottino, membri dell’Orda e dell’Alleanza si riuniscono nelle taverne per usare una nuova, meravigliosa macchina che dà vita a versioni in miniatura dei loro famosi eroi e cattivi per combattere in frenetiche schermaglie strategiche.

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Nel mondo fantasy di Azeroth, Warcraft Rumble è una nuova, sensazionale emozione che sta attraversando tutte le locande della regione. Il nuovissimo titolo free-to-play di Warcraft progettato appositamente per dispositivi mobile e sarà presto disponibile sugli store Android e iOS in regioni selezionate Descritto come uno strategico d’azione, i giocatori potranno cimentarsi in un’epica campagna single-player con oltre 70 missioni, unire le forze con gli amici in missioni cooperative e mettere alla prova le proprie armate nella modalità Competitiva PvP.

Con oltre 65 Mini da collezionare e un totale di oltre 70 ambientazioni e boss con cui mettere alla prova il tuo coraggio, Warcraft Rumble ti permette di costruire e gestire la tua personalissima armata per affrontare diverse modalità di gioco, dalla Campagna PvA che si estende su tutto il continente a Spedizioni, Incarichi, PvP e persino una Campagna eroica!Facile da imparare ma impegnativo da padroneggiare, Warcraft Rumble mette alla prova la capacità dei giocatori di creare eserciti di Mini capaci di superare le sfide poste da missioni uniche.

Il primo gioco di Warcraft interamente realizzato per dispositivi mobili permette di costruire e comandare armate in miniatura composte da eroi, cattivi e creature dell’universo di Warcraft. Schiera personaggi leggendari della storia di Warcraft come Jaina Marefiero, Grommash Malogrido, Boccalarga e molti altri e metti alla prova le tue abilità strategiche in una serie di modalità di gioco, sia in solitaria che contro altri giocatori. Ogni missione della ricchissima campagna per giocatore singolo presenta uno specifico rompicapo strategico in miniatura da risolvere, mentre i sistemi personaggio vs personaggio, le letali Spedizioni e molte altre modalità di gioco offriranno numerose sfide a giocatori esperti e non.

Il giocatore dovrà costruirsi eserciti di Mini, partendo dai Capi – che includono personaggi famosi di Warcraft, dal capoclan dei Cantaguerra Grommash Malogrido all’Arcimaga Jaina Marefiero – e riempire i ranghi delle armate con Truppe di Mini e potenti Magie. Ogni missione per giocatore singolo presenta enigmi precisi da risolvere con strategie mirate e i giocatori dovranno saper adattare le proprie tattiche in tempo reale per superare queste frenetiche sfide.

La closed beta di Warcraft Rumble si è conclusa e ci stiamo preparando al pre-lancio con una serie di funzionalità nuove e migliorate grazie al feedback dei giocatori! A partire da oggi con una breve fase di testing nelle Filippine, nelle settimane e nei mesi a venire l’accesso sarà esteso a regioni selezionate mentre daremo i tocchi finali per prepararci al lancio mondiale.

E questo è solo l’inizio. La prima stagione di Warcraft Rumble è arrivata, e con essa anche il nostro primo nuovo Capo: Sylvanas in persona. Nei prossimi mesi e oltre, continueremo a offrirvi nuovi Mini, zone, caratteristiche e persino Spedizioni! Come se non bastasse, il prossimo anno introdurremo quella che è probabilmente la più grande sfida che attende i giocatori di Warcraft Rumble, con il debutto della nostra prima Incursione: il Nucleo Ardente.

Luciano Gatto – Oltre 60 anni di fumetto umoristico italiano

Dal 10 giugno al 3 settembre, WOW Spazio Fumetto racconta in una mostra la carriera di uno dei più importanti autori del fumetto umoristico italiano, in particolare quello Disney: Luciano Gatto. In esposizione tavole e illustrazioni originali provenienti dai vari periodi della sua lunga carriera. Inaugurazione sabato 10 giugno alle ore 16.00 con Luciano Gatto in collegamento video.

Luciano Gatto nasce a Venezia il 21 maggio 1934. Nel 1955 un vicino di casa, che conosce la sua passione per il disegno e i personaggi Disney, lo avvisa che un altro veneziano, un certo Romano Scarpa, ha iniziato a disegnare delle storie per Topolino. La notizia entusiasma Gatto, che inizia a copiare i personaggi Disney, per poi portare a Romano Scarpa le sue esercitazioni, ricevendone in cambio utili suggerimenti, specie riguardo alla delicata fase di inchiostrazione a china, per cui Scarpa ha bisogno di collaboratori. Comincia ad esercitarsi diventando ben presto il suo aiutante ripassando a china storie famose come “Topolino e l’Unghia di Kalì” e “Paperino e la Leggenda dello Scozzese Volante”. Gatto continua a esercitarsi da autodidatta fino al 1956, quando riesce a vendere alle Edizioni Il Ponte, dirette da Renato Bianconi, tre racconti brevi con personaggi di sua creazione. Dopo qualche mese Gatto riceve una sceneggiatura di 12 tavole del piccolo trapper Raviolo Kid.Per quattro anni Gatto disegna anche Geppo, Nonna Abelarda e inventa il piccolo cavernicolo Pietrino, disegnando in tutto cinquanta storie. Gatto però vuole disegnare i personaggi Disney; finalmente nel marzo 1958 viene invitato in redazione dal direttore Mario Gentilini, che gli commissiona la prima storia Disney “Paperino e il ciliegio rabdomante”, inizio di una collaborazione continuata fino ai giorni nostri. Nei primi anni Sessanta collabora con Il Monello disegnando sette episodi di Sempronio, Felicino e Arcibaldo, sostituendo Gino Gavioli e con l’editore Fasani, mentre negli anni Settanta e Ottanta realizza oltre cento storie per il mercato tedesco con i due volpini gemelli Fix e Foxi. Negli anni Novanta, invece, disegna molte storie di Topo Gigio e Prezzemolo.

La mostra “Luciano Gatto – Oltre 60 anni di fumetto umoristico italiano” ripercorre una carriera straordinaria in cui ha disegnato centinaia e centinaia di storie. Il percorso espositivo, curato direttamente dall’autore, parte dall’inizio della sua carriera, usando le tavole di un’autobiografia a fumetti realizzata per il volume “Gatti” pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Blatta Production, che raccontano il suo primo incontro con Romano Scarpa, insieme a una replica, realizzata qualche anno fa, di tre tavole della storia “Topolino e l’unghia di Kalì” (1958), un capolavoro di Scarpa, a cui Gatto aveva collaborato come inchiostratore.

Subito dopo le tavole di alcune storie per la casa editrice di Renato Bianconi, leggibili per intero, tra cui la prima storia in assoluto da lui disegnata e una storia con il primo personaggio inventato, il piccolo cavernicolo Pietrino. Si torna al mondo Disney con le tavole della storia “I sette nani e il patto della regina” (1992): la storia era stata originariamente realizzata con una tecnica che prevedeva personaggi e sfondi su due fogli separati, in modo da procedere a una particolare colorazione dell’artista Leopoldo Barbarini.

In occasione della mostra, Luciano Gatto ha ridisegnato le pagine più belle della storia, in modo da avere tavole “complete” con personaggi e sfondi su una sola tavola. In mostra anche alcune collaborazioni al di fuori del mondo Disney, con alcune tavole di storie con Topo Gigio e Prezzemolo e di alcune serie create da Gatto insieme allo sceneggiatore Carlo Panaro, come “Il mondo di Geo”. Si ritorna al mondo Disney con alcune illustrazioni realizzate a matita blu, a matita e china e con alcuni dipinti, a volte ispirati alle storie più amate di Topolino e Paperino.

Castelli & Friends a WOW Spazio Fumetto di Milano

La mostra “Castelli & Friends”, allestita a WOW Spazio Fumetto dal 13 maggio al 17 settembre 2023, curata da Alex Dante e Luca Bertuzzi, racconta l’evoluzione della vita professionale e la carriera di Alfredo Castelli, uno dei più importanti sceneggiatori di fumetto a cui dobbiamo capolavori come Martin Mystère e Gli Aristocratici, e quella dei vari “Friends” che l’hanno accompagnato nel mondo del fumetto con occasionali incursioni in quello del cinema e della pubblicità. In mostra non si trova soltanto una quantità di disegni originali, pubblicazioni, oggetti e filmati, che dagli anni Sessanta arriva ai giorni nostri, ma anche reperti dimenticati e, soprattutto, “insoliti e curiosi”: il tipo di cose, insomma, che piacciono a Martin Mystère, personaggio principe della produzione castelliana da più di quarant’anni. Tra gli inediti vi sono anche progetti non accettati e altri rimasti nel cassetto, disegni e schizzi estemporanei di amici e collaboratori che, per la prima volta, vengono mostrati al pubblico.

Ad arricchire la mostra una timeline ripercorre visivamente tutta la carriera di Alfredo Castelli e uno spazio dedicato a ritratti e caricature realizzate da Graziano Origa, Daniele Caluri, Lola Airaghi e altri.

La mostra, che fa seguito a una prima versione allestita da Alex Dante per la Sergio Bonelli Editore a Lucca con lusinghiero successo, è arricchita e completata da materiali della Fondazione Franco Fossati e ulteriori ritrovamenti dell’archivio privato di Alfredo Castelli. Offre quindi al curioso e all’appassionato anche una corposa selezione di pubblicazioni originali, videogiochi, dvd, il solo e unico Mac di Martin Mystère e libri scritti da Alfredo Castelli, che spaziano dalle uniformi militari (progetto di autori come Roy Dami e Mario Faustinelli) a rivelazioni sui precursori del fumetto, albi e volumi a fumetti da tutto il mondo, in un affascinante percorso inedito tra curiosità e sorprese. In più, uno spazio dedicato agli AMys, l’Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère nata nel 2003 dalla passione dei lettori per Alfredo Castelli e per il suo Detective dell’Impossibile.

Per info: museowow.it.

World of Warcraft Dragonflight: Braci di Neltharion

Le Incarnazioni hanno aperto la via verso la Caverna di Zaralek e i campioni e le campionesse di Azeroth dovranno volare al di sotto delle Isole dei Draghi per esplorare tutto quello che c’è a disposizione nella nuova zona. Braci di Neltharion, l’ultimo aggiornamento ai contenuti di Dragonflight, è finalmente disponibile! Insieme a Braci di Neltharion, la prossima settimana sarà disponibile anche la Stagione 2 di Dragonflight, il 9 maggio.

Filmato di gioco "Aprire la via" | Dragonflight | World of Warcraft

Braci di Neltharion

  • NUOVA ZONA: Caverna di Zaralek
    • Nuove missioni, nuove creature con cui stringere amicizia, esplorazioni, obiettivi pubblici e molto altro attendono i personaggi in questa enorme, misteriosa caverna sotterranea.
  • GILDE MULTI-FAZIONE
    • Le Gilde avranno l’opportunità di invitare personaggi dalla fazione opposta, il che include l’accesso alla chat di gilda, accesso alla banca e al calendario.
  • NUOVO PERCORSO FAMA: Niffen di Loamm
    • I Niffen, le operose talpe umanoidi con un potente senso dell’olfatto, offrono nuove ricompense di reputazione e attività da sbloccare man mano che i personaggi avanzano su questo percorso Fama.
  • AGGIORNAMENTI AL VOLO DRACONICO
    • Mentre i giocatori le giocatrici sfrecciano tra le caverne piene di stalagmiti e stalattiti, chi adora il Volo Draconico potrà accedere a nuovi percorsi, glifi, abilità e un nuovo draco: il Dracondoso Serpeggiante.

Inoltre, sono in arrivo modifiche e bilanciamenti alle classi, aggiornamenti all’interfaccia utente e tante nuove attività nel mondo esterno, nuovi equipaggiamenti, nuove cavalcature e nuove mascotte da ottenere.

Stagione 2 di Dragonflight.In arrivo il 9 maggio 2023, dopo il completamento della manutenzione regionale.

Il Custode della Terra caduto, Neltharion, conosciuto come Alamorte, custodiva un laboratorio segreto nelle profondità delle Isole dei Draghi. Sia le Incarnazioni da poco liberate che una banda di Dracthyr ribelli guidati dal Comandante delle Scaglie Sarkareth rappresentano una minaccia, mentre ciascuno di essi combatte per accedere al laboratorio e ottenere il controllo sui segreti a lungo sepolti di Neltharion.

  • NUOVA INCURSIONE: Aberrus, il Crogiolo d’Ombra
    • I personaggi affronteranno nove boss mentre cercano di fermare le Incarnazioni e il Comandante delle Scaglie Sarkareth, le cui forze puntano a conquistare il retaggio dei Dracthyr.
    • Come nella Stagione 1, le modalità Normale, Eroica e Mitica usciranno simultaneamente, in aggiunta alla prima ala della Ricerca delle Incursioni!
  • NUOVA ROTAZIONE MITICHE+:
    • Il resto delle spedizioni di Dragonflight entrerà nella rotazione:
      • Conca dei Felcepelle
      • Sale dell’Infusione
      • Uldaman: Eredità di Tyr
      • Neltharus
    • Quattro spedizioni di ritorno delle espansioni passate forniranno nuove sfide ai personaggi per tenere sempre nuova la rotazione di Mitiche+:
      • Covo della Libertà, Battle for Azeroth
      • Grottamarcia, Battle for Azeroth
      • Antro di Neltharion, Legion
      • Pinnacolo del Vortice, Cataclysm
    • Alcuni cambiamenti importanti al sistema delle Mitiche+ includono la rimozione di un modificatore stagionale, oltre a una rivisitazione dei modificatori di base.

A Milano: “Giovanni Romanini. Una Lunga Cavalcata Fra Le Nuvole Parlanti”

Dopo l’esposizione a Bologna, la mostra “Giovanni Romanini. Una lunga cavalcata fra le nuvole parlanti” arriva a Milano, con l’inserimento di alcune opere mai esposte in precedenza, ripercorrendo la carriera di un grande artista del fumetto italiano. L’esposizione al Museo WOW si apre con una selezione delle illustrazioni western realizzate soprattutto negli ultimi anni di carriera e prosegue con una selezione di tavole e illustrazioni che ripercorrono la carriera di un artista proseguita per oltre cinquant’anni. Per ricordare l’importante collaborazione con l’Editoriale Corno, che coincide con l’inizio dello strettissimo rapporto lavorativo e di amicizia con Magnus, si inizia con Alan Ford, per proseguire con Kriminal e Satanik. L’opera forse più significativa della collaborazione tra Romanini e Magnus è La Compagnia della Forca, rappresentata da tavole originali e illustrazioni con il cast della serie. Per le collaborazioni con Sergio Bonelli Editore sono esposte tavole tratte da Zona X, Martin Mystère oltre a un’illustrazione con protagonisti Martin Mystère e Java. Spazio anche agli eroi Disney con illustrazioni a colori dedicate a Zio Paperone e Paperinik e una tavola inedita con protagonista Topolino.

Giovanni Romanini nasce a Bologna nel dicembre del 1945, e cresce nell’Italia della ricostruzione post bellica. I punti di riferimento del suo immaginario provengono soprattutto dagli Stati Uniti: i film d’animazione Disney, i western di John Ford, i fumetti di Flash Gordon, Prince Valiant, Steve Canyon e Terry and the Pirates. Da giovanissimo approda al disegno animato, entrando nel neonato studio Vimder Film di Guido De Maria, che realizza filmati e spot pubblicitari per Carosello, come il pirata Salomone per l’amarena Fabbri e Tacabanda per i biscotti Doria. Nel 1969 avviene l’incontro determinante con il fumetto: una cliente che frequenta il salone da parrucchiere del padre gli presenta Roberto Raviola, alla ricerca di un aiutante. È così che Giovanni inizia a lavorare con Magnus, di cui diventa grande amico e da cui apprende i segreti del mestiere. Per Magnus è il periodo della collaborazione con l’Editoriale Corno. Romanini disegna storie per Kriminal e Satanik e inchiostra le tavole di Magnus per Alan Ford, iniziando con il numero 16 della serie, per oltre 40 albi realizzati in collaborazione. Sono anni di lavoro forsennato, in cui Romanini consolida le sue doti di disegnatore e la sua amicizia con Magnus. Il suo studio diventa tra gli anni Settanta e Ottanta un punto di riferimento per artisti talentuosi e alle prime armi votati al fumetto, come Lucio Filippucci, Nicola Mari, Germano Bonazzi. All’inizio degli anni Settanta inizia a collaborare con la Edifumetto di Renzo Barbieri, disegnando albi pocket horror ed erotici, e ideando insieme a Magnus nel 1977 La compagnia della forca. Nei primi anni Novanta inizia una collaborazione con Disney, durata cinque anni, realizzando storie con protagonisti gli abitanti di Paperopoli, mentre dal 1995 è tra gli autori della Sergio Bonelli Editore con Zona X e Martin Mystère, in una collaborazione che prosegue fino alla scomparsa dell’artista, nel 2020.

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