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Baci nerd per la Giornata del Bacio

Il giorno preciso della giornata internazionale del bacio oscilla, seconda le tradizioni, dal 13 aprile o al 6 luglio. Questo perché nella prima data c’era stato il record del bacio più lungo a opera di una coppia thailandese che però ha battuto il precedente record portandolo a 58 ore proprio il 6 luglio. In entrambi i casi: noi vogliamo festeggiarla al meglio con il migliore degli Smak, proponendovi alcuni dei baci più belli e più emozionanti della TV e del cinema ma anche fumetti, videogiochi e anime.

Sicuramente uno dei baci più belli e di una valenza importante è quello tra il capitano Kirk e Uhura che rappresenta anche uno dei primi baci interrazziali visto in TV molto a tema con la cultura di Star Trek. Il primo bacio tra due “specie” diverse ci porta invece al cinema e coinvolge la scimmia scienziato Zira (Kim Hunter) e George Taylor (Charlton Heston) ne “Il pianeta delle scimmie” del 1968.

Tra i baci che hanno fatto “scalpore” c’è sicuramente quello tra Leia e il gemello Luke, ma il tutto va giustificato col fatto che non sapevano ancora di essere fratelli, segue poi quello tra Leia e Han Solo, decisamente meno incestuoso.

Il più atteso è quello tra Amy e Sheldon Cooper che, secondo un vecchio sondaggio ha un’alta percentuale di “gradimento” tra i fan, seguito poi da quello fra Jon Snow e Daenerys anche se alcuni preferiscono di gran lunga la rossa Ygritte. Restando nel mondo delle serie tv, un altro bacio da ricordare è quello tra Rose e il Dottore (Doctor Who)..

Dal grande schermo “nerd”, un bacio emozionante è quello tra Ron ed Hermione e dal Signore degli anelli Aragorn e la sua amata Arwen; ovviamente non possiamo non citare il bacio ricco di tensione tra Neo e Trinity nel primo Matrix, una vera dichiarazione d’amore e di speranza.

 

Nel mondo dei cinecomics va sicuramente ricordato il bacio sensuale tra Batman e Catwoman, per gli X-Men, l’inaspettato incontro tra Wolverine e Tempesta ma, ovviamente, il bacio più iconico è sicuramente quello tra Spiderman e Mary Jane, “il bacio a testa in giù” sicuramente molto romantico ed è diventato un vero “cult” tanto da essere ripreso e citato in numerose altre pellicole. 

E negli Anime? Come non ricordare il tanto atteso bacio tra Asuna e Kirito in Sword Art Online oppure quello dolcissimo tra Taiga e Ryuugi in Toradora! (Tiger X Dragon). E ancora in Steins Gate, il bacio denso di passione tra Okabe e Makise o anche l’epico incontro tra i protagonisti di Romeo x Juliet e quello romantico tra Nana e Ren in Nana. Ma quello che abbiamo amato di più è probabilmente quello tra Inuyasha e Kagome nell’ dell’episodio 26 – “Verso il futuro”.

 

Tra i videogiochi non possiamo non menzionare Final Fantasy VIIISquall e Rinoa mentre da Final Fantasy 10 Tidus e Yuna al lago di Macalania. Da Life is strange invece abbiamo il bacio tra Warren e Max o Chloe e Max.

Disney offre sicuramente terreno fertile con tutte le sue Principesse ma va anche ricordato il tenero bacio tra Lilli e il Vagabondo.

 

Qual è il bacio che vi ha emozionato di più?

Doctor Who: La Nuova Avventura del Quindicesimo Dottore e Belinda Chandra nella Seconda Stagione

La seconda stagione del Doctor Who segna l’inizio di una nuova, avvincente avventura per il Quindicesimo Dottore, interpretato da Ncuti Gatwa, e la sua nuova compagna di viaggio, Belinda Chandra, portata in vita dalla talentuosa Varada Sethu. La trama si apre con il Dottore che, dopo aver incontrato Belinda, tenta di riportarla sulla Terra, ma una misteriosa forza ostacola il loro ritorno, catapultandoli in un viaggio attraverso epoche e galassie. Lungo il cammino, si trovano a fronteggiare minacce mai viste prima e a visitare ambientazioni che promettono di lasciare il pubblico senza fiato. Tra le location più affascinanti della stagione, figurano il futuristico 51° secolo, l’803º Interstellar Song Contest, e un episodio che vedrà i protagonisti trasformarsi in personaggi animati, un’idea completamente nuova per la serie.

L’episodio di apertura, The Robot Revolution, introduce finalmente Belinda Chandra, la nuova compagna del Dottore, che si rivela essere un personaggio determinato e dalla forte personalità. La sua storia di origine, per ora semplice, la vede come una infermiera intrappolata su un pianeta che porta il suo nome. Lì, viene catturata dai robot di Belindachandra, un mondo governato da un’intelligenza artificiale che, per sua sfortuna, è legata a un ex fidanzato di Belinda. Il Dottore, giunto sul pianeta, la salva e, insieme, tenteranno di liberare la popolazione locale dal giogo dell’IA.

Ma come si sono incontrati il Dottore e Belinda? La loro prima interazione avviene quando Belinda, durante il suo turno in ospedale, viene informata da un collega che un “dottore” la sta cercando. Con un sorriso ironico, Belinda commenta che non è una novità. Ben presto, tuttavia, il Dottore irrompe nel suo mondo, correndo in suo soccorso quando i robot di Belindachandra la rapiscono. A partire da quel momento, la loro avventura prende piede, e il Dottore, che da sei mesi lavorava come storico ufficiale del pianeta, la accoglie in un regno che ha ben poco di convenzionale.

Una volta arrivata, Belinda scopre che è destinata a sposarsi con un’intelligenza artificiale, una situazione che provoca in lei disorientamento e una buona dose di ironia. Le sue prime parole con il Dottore sono criptiche, poiché si comunicano utilizzando ogni nono termine, ma ben presto la situazione esplode in un caos che cambia la loro destinazione. Un altro aspetto che caratterizza l’incontro tra i due è l’immediata sintonia, ma anche l’ostilità di Belinda nei confronti di un Dottore che si presenta come un salvatore ma non senza provocare danni collaterali. Nonostante le iniziali diffidenze, Belinda comincia a fidarsi del Dottore, che si sforza di salvarla mentre le misteriose circostanze impediscono loro di tornare sulla Terra nel 2025.

La seconda stagione, però, non è solo un racconto di avventura. Tra le pieghe della trama, emergono misteri più profondi che coinvolgono Belinda, come la sua connessione con Mundy Flynn e il misterioso blocco che impedisce alla TARDIS di riportarla a casa. Questi enigmi si sviluppano con il procedere della stagione, mantenendo alta la tensione narrativa. Il Dottore, con il suo spirito eclettico, si ritrova a collaborare con Belinda, una figura di grande empatia e fermezza, che porta nella squadra la sua esperienza di infermiera e la sua visione pragmatica del mondo.

Un aspetto fondamentale della stagione è l’evoluzione della relazione tra il Dottore e Belinda. Se all’inizio, Belinda non è completamente convinta del ruolo del Dottore come salvatore e avventuriero, col tempo emerge una partnership in cui entrambi imparano a conoscersi e a crescere insieme. Non solo Belinda si adatta al caos che il Dottore porta nella sua vita, ma la sua presenza contribuisce anche a umanizzare un personaggio come il Dottore, che, pur essendo alieno, impara a riconoscere l’importanza di una figura forte e indipendente al suo fianco. A questo proposito, Gatwa ha dichiarato che la presenza di Belinda nel suo viaggio lo rende “più umano”, in un contesto dove entrambi si supportano e si sfidano a vicenda.

Nel frattempo, la stagione non manca di riservare colpi di scena. Il cast della stagione si arricchisce con il ritorno di Millie Gibson nei panni di Ruby Sunday, il personaggio che aveva lasciato il Dottore nella stagione precedente, ma che ora sembra destinato a un ruolo più misterioso. Tra le guest star, spiccano nomi come Rose Ayling-Ellis, Christopher Chung e Alan Cumming, con quest’ultimo che interpreterà uno dei personaggi più enigmatici della stagione. Ma una delle novità più attese è l’introduzione di un nuovo villain, interpretato da Archie Panjabi, celebre per il suo ruolo in The Good Wife. Il suo personaggio, ancora avvolto nel mistero, promette di essere una minaccia temibile per il Dottore.

La stagione non si limita a esplorare nuove minacce e avventure, ma si impegna anche a trattare temi più profondi legati alla crescita dei personaggi e alle relazioni interpersonali. Questo arricchisce ulteriormente il panorama narrativo della serie, che continua a evolversi per soddisfare una vasta gamma di spettatori. Ncuti Gatwa, che ha portato una ventata di freschezza nella serie, ha saputo conquistare il pubblico con la sua interpretazione del Dottore, rendendo la stagione una delle più attese e seguite su Disney+, dove ha già raggiunto ottimi risultati.

Il futuro della serie, tuttavia, rimane incerto. La BBC non ha ancora ufficialmente confermato il rinnovo per una sedicesima stagione, lasciando i fan con il fiato sospeso. Ma nel frattempo, gli appassionati si preparano a scoprire nuovi dettagli sullo spin-off in lavorazione, The War Between The Land And The Sea, che potrebbe ridefinire il futuro del franchise. Le domande riguardo alla terza stagione del Dottore, menzionate recentemente da Gatwa, continuano a mantenere alta l’attesa, promettendo nuove e intriganti rivelazioni. Doctor Who è pronta a stupire ancora una volta, consolidandosi come una delle serie più iconiche della televisione.

Doctor Who: La BBC smentisce i rumor sulla cancellazione

Negli ultimi giorni, il futuro di Doctor Who è tornato al centro del dibattito, a causa di nuove speculazioni sulla possibile cancellazione della serie. Il tabloid britannico The Sun ha recentemente pubblicato un articolo secondo cui la BBC avrebbe deciso di mettere in pausa lo show per un periodo compreso tra cinque e dieci anni, citando come motivazioni principali il calo di ascolti e l’accusa di aver inserito tematiche troppo “agenda-driven” rispetto alla narrazione tradizionale della serie. Tuttavia, la BBC ha prontamente risposto smentendo categoricamente tali affermazioni e dichiarando che nessuna decisione è stata presa riguardo alla prosecuzione della serie dopo la seconda stagione del nuovo corso.

La risposta della BBC e i dettagli sul contratto con Disney+

Secondo quanto riportato da Radio Times, un portavoce della BBC ha dichiarato: “Questa storia è incorretta. Doctor Who non è stato cancellato. Come abbiamo già affermato, la decisione sulla stagione 3 verrà presa dopo la messa in onda della stagione 2“. Inoltre, la BBC ha ribadito che l’accordo con Disney+ prevedeva la produzione di 26 episodi, metà dei quali non sono ancora stati trasmessi. Questo lascia aperta la porta a nuovi sviluppi, ma al momento non ci sono certezze sul futuro della serie oltre il 2025.

La questione diventa ancora più intrigante considerando che Russell T. Davies, showrunner attuale e mente dietro il rilancio di Doctor Who nel 2005, ha ammesso di non avere certezze sul futuro della serie. In un articolo pubblicato sul numero di gennaio 2025 di Doctor Who Magazine, Davies ha confermato che, al momento, non è stato ordinato nemmeno uno speciale natalizio per il prossimo anno. Tuttavia, ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di proseguire, sottolineando che Disney sembra anch’essa interessata a continuare il progetto.

Le voci sul futuro di Ncuti Gatwa e il calo di ascolti

Una delle affermazioni più controverse del report di The Sun riguarda il presunto addio di Ncuti Gatwa al ruolo del Dottore. Secondo il tabloid, l’attore avrebbe già girato una scena di rigenerazione e sarebbe pronto a lasciare la serie al termine della stagione 2025 per dedicarsi a progetti a Hollywood. Inoltre, la sua squadra temerebbe che un’associazione prolungata con Doctor Who possa influire sulla percezione dell’attore in altri ruoli.Se da un lato non ci sono conferme ufficiali su questa notizia, dall’altro è innegabile che Doctor Who stia affrontando un periodo complesso dal punto di vista degli ascolti. I numeri della stagione 2024 sono stati inferiori rispetto agli speciali del 60° anniversario andati in onda nel 2023 e rispetto ai picchi raggiunti nelle ere pre-streaming. Tuttavia, Davies ha difeso il nuovo corso dello show, sostenendo che l’audience si sia spostata verso un pubblico più giovane. “Volevo rendere la serie più semplice e più adatta a un pubblico giovane”, ha dichiarato in una sessione Q&A ai BAFTA. “Non sta andando benissimo in termini di ascolti tradizionali, ma il pubblico under-16 e 16-34 è enorme. Funziona con il target che volevamo raggiungere”.

L’influenza di Disney+ e il futuro della serie

L’accordo con Disney+ ha segnato una svolta importante per Doctor Who, trasformandolo in una produzione con ambizioni globali. Tuttavia, nonostante il supporto della piattaforma, la serie non è ancora entrata nelle classifiche di visione di Nielsen negli Stati Uniti, segno che potrebbe non aver avuto il successo sperato al di fuori del Regno Unito.Le voci sulla cancellazione della serie derivano anche da presunti malumori interni alla produzione. Alcune fonti citate da The Sun affermano che la gestione dello show negli ultimi anni sia stata problematica, con alcuni membri storici del team messi da parte a causa di scelte poco ponderate. Inoltre, il focus su tematiche sociali avrebbe generato un certo livello di disaffezione tra alcuni spettatori di lunga data, che ritengono la narrazione troppo sbilanciata su messaggi politici rispetto alla costruzione delle storie.

Doctor Who si fermerà davvero?

Al momento, la situazione rimane incerta. La BBC ha ribadito che la decisione sulla terza stagione del nuovo corso verrà presa dopo la trasmissione della seconda, ma l’assenza di un piano a lungo termine desta qualche preoccupazione. Se la serie dovesse subire una pausa, potrebbe non essere la prima volta: Doctor Who è già andato in letargo nel 1989 prima di tornare con un film TV nel 1996 e poi, definitivamente, con la serie del 2005.

Tutto dipenderà da come verrà accolta la stagione 2025 e da quali saranno le strategie future della BBC e di Disney+. Se il pubblico risponderà positivamente e se Disney vedrà un potenziale di crescita, è possibile che il Dottore continui le sue avventure per molti anni a venire. In caso contrario, una pausa potrebbe essere inevitabile. Ma come sempre accade nel mondo di Doctor Who, il tempo è relativo, e anche di fronte all’incertezza, il viaggio potrebbe non essere ancora finito.

Doctor Who: la leggendaria Serie Classica arriva su Youtube

Doctor Who non è solo una serie televisiva, ma un fenomeno culturale che ha segnato in maniera indelebile la storia della fantascienza e della televisione. Creato nel 1963 da Sydney Newman, C. E. Webber e Donald Wilson, il Dottore, il protagonista della serie, è un personaggio unico nel suo genere: un alieno viaggiatore del tempo capace di rigenerarsi, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, per affrontare le sfide e le avventure che lo attendono. Nel corso dei decenni, Doctor Who ha costruito un universo narrativo ricco di alleati, nemici iconici come i Dalek e i Cybermen, e simboli che sono ormai entrati a far parte della cultura popolare, come il TARDIS e il cacciavite sonico.

Per molti anni, uno degli ostacoli principali per i fan di Doctor Who è stato quello di recuperare gli episodi della serie classica. Per gli appassionati, la possibilità di vedere anche solo una stagione dei primi Dottori, come William Hartnell e Patrick Troughton, era spesso una vera e propria impresa. Oggi, però, le cose sono cambiate radicalmente. Le piattaforme di streaming come Pluto TV e Tubi offrono canali dedicati 24 ore su 24 alla serie classica, mentre BritBox ha messo a disposizione l’intero repertorio. Ma la vera sorpresa arriva da YouTube, che ha deciso di rendere disponibili interi serial senza interruzioni pubblicitarie, permettendo ai fan di rivivere l’esperienza originale, proprio come la BBC l’aveva concepita negli anni ’60.

Questa nuova era digitale ha dato una seconda vita alla serie classica, permettendo a generazioni di spettatori, nuovi e vecchi, di esplorare le origini del Dottore. Il canale “Doctor Who: Classic” su YouTube offre 68 serial completi, che coprono gli anni dal 1963 al 1989. Sebbene non si tratti di una selezione completa, la disponibilità di questi episodi è una vera e propria manna per chi desidera rivisitare o scoprire per la prima volta la serie. La struttura episodica di Doctor Who, caratterizzata da storie che si sviluppano su più settimane e che durano circa 25 minuti per episodio, rende ancora più interessante l’esperienza di visione. Oggi, grazie a YouTube, è possibile guardare interi serial in un’unica soluzione, con durate che vanno dai 50 minuti di The King’s Demons (1983) alle oltre 4 ore di The War Games (1966).

Ogni Dottore ha la sua playlist dedicata, ma purtroppo le storie non sono organizzate in ordine cronologico, il che può risultare frustrante per chi desidera un’esperienza di visione più lineare. Tuttavia, il sito ha saputo selezionare alcune delle storie più emblematiche per ogni Dottore, creando dei punti di partenza ideali per i nuovi spettatori. Se si vuole iniziare dal Primo Dottore, ad esempio, The Time Meddler è una scelta perfetta: un episodio che segna il primo incontro con un altro Signore del Tempo e che incarna appieno l’essenza del Dottore interpretato da William Hartnell.

Per il Secondo Dottore, interpretato da Patrick Troughton, The Mind Robber rappresenta una delle storie più significative e complete. In questo episodio, il Dottore affronta realtà alternative e sfide incredibili, incarnando appieno il suo spirito indomito. Il Terzo Dottore, interpretato da Jon Pertwee, è uno dei Dottori più amati dai fan. Le sue storie, come Inferno e The Silurians, sono esempi perfetti di come la serie sapesse mescolare scienza, mistero e avventura. Un’altra storia imperdibile con il Terzo Dottore è Carnival of Monsters, che rappresenta un divertente e misterioso episodio di pura intrattenimento.

L’iconico Quarto Dottore, interpretato da Tom Baker, ha regalato alcuni dei serial più amati dai fan, come Genesis of the Daleks e City of Death. Ma se si è in cerca di un’atmosfera più inquietante, Horror of Fang Rock è un episodio da non perdere, con la sua trama oscura ambientata in un faro vittoriano. Il Quinto Dottore, Peter Davison, è noto per aver portato una certa serietà alla serie, e Mawdryn Undead è una delle sue storie più intriganti, con temi di viaggi nel tempo e misteri legati alla rigenerazione.

Il Sesto Dottore, Colin Baker, ha attraversato uno dei periodi più difficili della serie. Nonostante il suo ciclo sia stato segnato da controversie, episodi come The Mark of the Rani restano comunque apprezzabili. Il Settimo Dottore, interpretato da Sylvester McCoy, ha portato Doctor Who a un livello superiore di creatività e mistero. Remembrance of the Daleks è uno degli episodi più emozionanti e rappresenta un punto culminante nella fase finale della serie classica.

La possibilità di rivivere questi classici su piattaforme come YouTube ha permesso a Doctor Who di espandere la sua influenza a una nuova generazione di fan. Nonostante gli anni passino, le storie del Dottore continuano a ispirare e a emozionare, rimanendo un punto di riferimento per chiunque ami l’avventura, la scienza e la fantasia. Se non lo avete ancora fatto, è il momento giusto per immergervi nell’affascinante e immenso universo del Dottore, una serie che ha saputo evolversi nel tempo mantenendo però intatto il suo spirito originale.

Doctor Who: Worlds of Wonder – Un Viaggio tra Scienza e Fantascienza

Il fenomeno globale di Doctor Who ha segnato la storia della fantascienza, riuscendo a conquistare generazioni di appassionati con le sue incredibili avventure attraverso il tempo e lo spazio. Con una lunga tradizione che si estende per oltre sei decenni, la famosa TARDIS ha ospitato innumerevoli viaggi interdimensionali, creando un legame affascinante tra scienza e narrativa. Recentemente, la mostra Doctor Who: Worlds of Wonder ha offerto a fan di ogni età l’opportunità di esplorare l’affascinante connessione tra la serie e il mondo reale della scienza, con tappe significative in luoghi iconici come il World Museum di Liverpool e il National Museum of Scotland.

Questa esposizione interattiva e multimediale si è focalizzata sul legame tra la fantasia di Doctor Who e i veri principi scientifici, mostrando come molte delle storie più intriganti della serie siano ispirate da scoperte scientifiche o teoriche. Tra i temi trattati, ci sono stati concetti come la manipolazione del DNA, l’intelligenza artificiale, i misteri degli universi paralleli e, naturalmente, i viaggi nel tempo. Divisa in otto zone tematiche, la mostra ha portato i visitatori in un viaggio che spaziava dalle profondità cosmiche alle meraviglie della biologia terrestre.

Ogni zona tematica non si limitava a mostrare oggetti iconici come costumi originali e oggetti di scena, ma offriva anche uno spaccato dietro le quinte delle tecnologie che hanno reso possibili le spettacolari avventure della serie. Grazie alla collaborazione con esperti scientifici e al supporto della BBC Studios, l’esposizione si è rivelata un’occasione unica per avvicinarsi sia ai fan di lunga data sia ai neofiti, a famiglie e studenti, con un’esperienza che unisce educazione e intrattenimento.

Una delle sezioni più coinvolgenti è stata la TARDIS Tech Room, che ha permesso ai visitatori di immergersi nel cuore della tecnologia del Dottore, esplorando alcuni dei gadget più iconici della serie, come il generatore di campo della TARDIS e il misterioso fenomeno per cui la cabina telefonica è più grande all’interno che all’esterno. Qui, scienza e fantascienza si intrecciano, lasciando spazio a domande affascinanti, come quella sul vero potenziale dei viaggi nel tempo.

Un altro spazio altrettanto interessante è stato Cosmic Curiosities, che ha catapultato i partecipanti nel vasto e misterioso universo. Parlando di buchi neri, wormholes e delle ultime teorie cosmiche, questa sezione ha spiegato in modo semplice e coinvolgente teorie scientifiche complesse, con il supporto di riferimenti diretti alla trama e agli eventi di Doctor Who. In questo modo, la mostra è riuscita a far dialogare scienza e immaginazione in modo straordinario.

Inoltre, la sezione Bioscience Frontiers ha esplorato l’influenza della natura terrestre sulla creazione di mondi alieni e di creature fantastiche. Dalla clonazione alla manipolazione genetica, questa parte dell’esposizione ha messo in luce come Doctor Who non solo prefigura l’esistenza di forme di vita aliene, ma stimola anche profonde riflessioni etiche sulle scoperte scientifiche.

Non poteva mancare una sezione dedicata ai mostri più iconici della serie, il Monster Vault, che ha ospitato creature come i Dalek e i Cybermen. In questa galleria dei mostri, i visitatori hanno avuto modo di esplorare non solo l’aspetto visivo di queste creature, ma anche gli aspetti scientifici che le rendono tanto spaventose quanto credibili, affrontando temi come la robotica e la biotecnologia.

Questa mostra non si è limitata a essere una vetrina di oggetti di scena, ma è stata un’esperienza immersiva per ogni tipo di pubblico. Con una varietà di materiali interattivi, video e display educativi, la mostra ha permesso ai visitatori di esplorare come le scoperte scientifiche reali si riflettano nelle avventure della serie, e di riflettere su temi attuali come l’intelligenza artificiale, la clonazione e le sfide della bioetica.

Il viaggio della mostra non si è fermato in Europa: Doctor Who: Worlds of Wonder ha attratto visitatori anche negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, con altre tappe previste per il 2025 al Comic-Con Museum di San Diego. Con il supporto di esperti e appassionati come Steven Swaby, che ha contribuito a dare vita a questa esposizione, la mostra ha offerto una lettura unica su come Doctor Who sia riuscito a fondere scienza e fantasia per raccontare storie che hanno resistito alla prova del tempo. Per i fan di lunga data e per coloro che si stanno appena affacciando all’universo del Dottore, questa mostra rappresenta un’occasione imperdibile per esplorare come la scienza possa alimentare l’immaginazione. Doctor Who non è solo una serie televisiva, ma una porta che ci invita a esplorare il mondo della scienza, della curiosità e delle riflessioni sull’esistenza. Doctor Who: Worlds of Wonder ha fatto un lavoro straordinario nel portare alla luce questo legame, offrendo ai visitatori un’esperienza che va ben oltre la semplice fantasia, invitandoci a riflettere su ciò che è possibile e su ciò che potrebbe esserlo.

StarCon Italia 2025: Il Tuo Viaggio nel Fantastico Inizia a Bellaria – Igea Marina!

Se sei un appassionato di fantascienza, fantasy e cultura nerd, non puoi assolutamente perderti la StarCon Italia, l’evento più atteso del 2025! Dal 16 al 18 maggio 2025, il Palazzo del Turismo a Bellaria-Igea Marina diventerà il cuore pulsante della cultura geek. Un intero weekend dedicato agli amanti degli universi paralleli, delle storie epiche e delle scoperte scientifiche, dove ogni appassionato troverà il proprio posto in un’atmosfera che promette di essere leggendaria.

Immagina di trascorrere tre giorni immerso in un mondo di magia e avventura, partecipando a conferenze avvincenti, scoprendo i segreti della fantascienza e del fantasy, e interagendo con esperti di ogni tipo. La StarCon non è solo una convention, ma un’autentica vacanza tra amici, un’occasione per vivere la cultura nerd in modo diretto e coinvolgente. Ogni angolo della fiera sarà un rifugio per chi ama il genere, un luogo dove sentirsi parte di una comunità che condivide la stessa passione.

L’evento è organizzato da realtà storiche della cultura nerd italiana, come il Star Trek Italian Club (STIC-AL), l’Italian Klinzha Society (IKS), il Doctor Who Italian Club (DWIC) e Ultimo Avamposto, che si sono unite per offrire un’esperienza unica. La StarCon Italia è nata nel 2011 come unione delle convention di fantascienza più epiche del paese, diventando il punto di incontro perfetto per tutti i fan di Star Trek, Doctor Who, Star Wars e molto altro. Immagina un weekend ricco di avventure spaziali, costumi spettacolari, incontri indimenticabili e risate tra amici! Un evento che non è solo per appassionati, ma per una vera e propria famiglia di nerd che condivide l’amore per la fantascienza.

Nel 2025, la StarCon Italia si prepara a offrire una serie di eventi imperdibili. Tra questi, spiccano il STICCON XXXVII, la convention ufficiale dello STIC-AL, il “Kronos One – I giorni dell’Onore” organizzato dalla Italian Klinzha Society, e il “Regeneration 5”, l’evento dedicato agli amanti di Doctor Who. E non finisce qui! Ci saranno giochi, conferenze, esposizioni, ospiti internazionali e tante altre sorprese, tra cui battaglie con bat’leth e la collaborazione con Rocca Prop, che porterà oggetti di scena da urlo. Nei prossimi giorni, l’organizzazione svelerà tutte le altre associazioni, ospiti e attività che renderanno la StarCon 2025 un evento davvero spaziale.

Ma la StarCon Italia 2025 non è solo nostalgia. Sarà anche una vetrina di cultura e innovazione, con ospiti internazionali che hanno segnato la storia della fantascienza, autori pronti a svelarti i retroscena delle loro opere, e esperti scientifici che ti faranno scoprire il confine tra il possibile e l’impossibile. Non si tratta di una semplice fiera del fumetto, ma di un vero e proprio ritrovo di menti curiose. Potrai fare domande, partecipare a dibattiti stimolanti e confrontarti con chi condivide le tue passioni.

Il programma della StarCon 2025 va ben oltre le conferenze. Saranno previsti giochi e attività sociali che ti permetteranno di fare nuove amicizie, sfide di abilità e strategia, ma anche sfilate di costumi che renderanno omaggio alle scene dei tuoi film, serie TV e universi fantasy preferiti. I cosplay saranno uno spettacolo da non perdere, un vero tocco di magia che arricchirà l’esperienza.

Inoltre, l’atmosfera della StarCon è sempre accogliente e inclusiva, un luogo ideale per fare nuove conoscenze e stringere legami con altri appassionati. Se non sei mai stato a una convention, o se sei un veterano delle fiere, la StarCon è un’occasione imperdibile per scoprire nuovi orizzonti e immergerti in un weekend che ti lascerà ricordi indimenticabili. Segna subito sul tuo calendario le date 16-18 maggio 2025 e preparati per un viaggio senza confini nel fantastico universo della cultura nerd. La StarCon Italia ti aspetta per offrirti un’esperienza epica, in cui ogni angolo ti farà sentire come a casa, circondato da una comunità che vive la passione per la fantascienza, il fantasy e tutto ciò che rende speciale il nostro mondo nerd. Non vediamo l’ora di vederti a Bellaria-Igea Marina!

The Big Bang Theory: Un’ode al mondo nerd con il cuore di una sitcom

Nel panorama delle sitcom americane, pochi titoli sono riusciti a guadagnarsi un posto così stabile e amato nel cuore del pubblico come The Big Bang Theory. Creata da Chuck Lorre e Bill Prady per la CBS, la serie ha intrattenuto milioni di spettatori dal 2007 al 2019, durando ben 12 stagioni e 279 episodi. Se non l’avete ancora vista, è proprio il momento di colmare questa lacuna—soprattutto se vi trovate a vostro agio in un universo popolato da videogiochi, fumetti, giochi di ruolo, e tutto ciò che circonda la cultura geek.

Il cuore pulsante di The Big Bang Theory è il suo poker di protagonisti: Leonard Hofstadter (Johnny Galecki), Sheldon Cooper (Jim Parsons), Howard Wolowitz (Simon Helberg) e Raj Koothrappali (Kunal Nayyar), quattro brillanti ma socialmente disadattati ricercatori universitari. Al loro fianco, c’è Penny (Kaley Cuoco), una ragazza bionda e aspirante attrice che lavora come commessa alla “Fabbrica dei Cheesecake” e che, fin dal suo arrivo nell’appartamento di fronte a Leonard e Sheldon, segna l’inizio di una rivoluzione nella loro routine quotidiana, fatta di scienza e passioni nerd. Penny, con la sua freschezza e semplicità, è l’antitesi del mondo di Sheldon e dei suoi amici, ma, allo stesso tempo, diventa l’elemento che li spinge a confrontarsi con la normalità, seppur in modi, a volte, del tutto goffi e assurdi.

La sitcom si struttura su un modello piuttosto tradizionale, ma è proprio in questo che trova il suo charme. Due appartamenti, un gruppo di amici eccentrici, e un’altra protagonista fuori dagli schemi. La dinamica tra i protagonisti è frizzante e sempre rinfrescante, creando un equilibrio tra comicità e intuizioni geniali, tutte rigorosamente immerse in un mondo fatto di teorie scientifiche, citazioni da Star Trek e Star Wars, e divertenti episodi da gamer. L’umorismo della serie gioca su paradossi quotidiani, con situazioni apparentemente banali, come il montaggio di un armadio Ikea o l’installazione di un impianto stereo, che diventano momenti di pura comicità. Non manca certo l’ironia derivante dalla visione di quattro menti brillanti che si avventurano nel mondo dei social, delle relazioni e, soprattutto, nel tentativo di conquistare la ragazza della porta accanto.

Uno degli aspetti più brillanti di The Big Bang Theory è l’uso del nerdismo come chiave per entrare nel cuore degli spettatori. Non è solo un omaggio a una cultura di nicchia, ma una vera e propria celebrazione. I personaggi sono appassionati di scienza, fumetti, fantasy, videogiochi e, ovviamente, Star Trek, che è forse il vero leitmotiv della serie. Sheldon, in particolare, trova una sorta di alter ego in Spock, al punto che un regalo di Natale ricevuto da Penny, un fazzoletto usato firmato da Leonard Nimoy, lo manda in visibilio. La serie non risparmia citazioni nerd, con continui rimandi a Doctor Who, Battlestar Galactica, e The Lord of the Rings, ma lo fa con una tale passione che anche chi non è un appassionato del genere si ritroverà a sorridere di fronte alla genuinità dei personaggi.

L’evoluzione della serie, che vede l’introduzione di personaggi secondari che diventano protagonisti a loro volta, come Amy Farrah Fowler (Mayim Bialik) e Bernadette Rostenkowski (Melissa Rauch), arricchisce la trama con nuove dinamiche, ma senza mai perdere di vista la sua essenza originale. La crescita di Sheldon, Leonard, Howard e Raj nel corso degli anni è affascinante: da geni incompleti e socialmente inadeguati a figure più complesse, ma sempre con un’anima nerd che non perde mai la sua centralità. Il rapporto tra i protagonisti, così come la loro interazione con Penny e gli altri personaggi, evolve da una commedia di fraintendimenti e goffaggini a una riflessione più profonda sulle relazioni umane, l’amicizia e l’amore.

Sul piano tecnico, The Big Bang Theory è una sitcom girata davanti a un pubblico in studio, una formula che conferisce alla serie una sensazione di immediatezza e freschezza. I momenti di risata sembrano essere alimentati dal pubblico stesso, un ingrediente che contribuisce a mantenere il ritmo scorrevole e vivace. Ma non è solo la risata a fare la differenza. L’intelligenza degli sceneggiatori, che riescono a mescolare la cultura nerd con le dinamiche più universali della vita quotidiana, è ciò che rende la serie unica. Ogni episodio è un’avventura in cui il sapere scientifico si intreccia con le difficoltà emotive e sociali dei personaggi, creando una miscela perfetta di umorismo e cuore.

Nonostante una partenza incerta, con recensioni miste nelle prime stagioni, The Big Bang Theory è riuscita a conquistare il pubblico e a diventare un vero e proprio fenomeno culturale. Ha raggiunto il picco del successo nella sua undicesima stagione, ed è stato nominato per numerosi premi, con Jim Parsons che ha vinto l’Emmy per il miglior attore protagonista in una comedy per ben quattro volte. La sua popolarità ha anche dato vita a un vero e proprio franchise multimediale, con spin-off come Young Sheldon che esplora la giovinezza di Sheldon Cooper, un personaggio che ha conquistato i cuori di molti, e altre produzioni che continuano a espandere l’universo di The Big Bang Theory. Con personaggi memorabili, battute indimenticabili e un continuo omaggio alla scienza e alla cultura pop, la serie è una di quelle che resteranno nella memoria collettiva, offrendo tanto agli appassionati quanto a chi, pur non essendo un fanatico del genere, si lascia conquistare dalla simpatia e dalla genuinità dei suoi protagonisti. Se siete appassionati di nerdismo, è un appuntamento imperdibile.

Doctor Who: Joy to the World – Lo Speciale Natalizio che ha Incantato i Whovian di Tutto il Mondo

Preparate i fazzoletti e allacciate le cinture del TARDIS, Whovian di tutto il mondo: lo speciale natalizio di Doctor Who 2024, intitolato “Joy to the World”, è atterrato proprio il 25 dicembre, regalandoci una delle esperienze televisive più attese dell’anno. Con la partecipazione straordinaria di Nicola Coughlan (la nostra adorata Penelope Featherington di Bridgerton) al fianco del Dottore interpretato da Ncuti Gatwa, questo episodio ha già lasciato un segno indelebile nella storia della serie.

Dietro questa meraviglia c’è nientemeno che Steven Moffat, l’ex showrunner che ha già scolpito alcuni dei momenti più iconici della serie. Secondo lui, “Joy to the World” è “uno degli speciali natalizi più folli mai visti. Epico, ricco di svolte e profondamente legato al cuore del Dottore”. Un regalo di Natale perfetto, insomma.

Nicola Coughlan e la magia del suo personaggio

Quando è stato annunciato il coinvolgimento di Nicola Coughlan, i fan sono letteralmente esplosi di gioia. Dopo un anno stellare con il suo ritorno in grande stile nella terza stagione di Bridgerton, Coughlan ha portato il suo talento e la sua sensibilità nell’universo del Dottore, dando vita a un personaggio che ha saputo commuovere e conquistare.

Nel ruolo di Joy, una giovane apparentemente ordinaria ma con un destino straordinario, l’attrice irlandese si è ritrovata al centro di un’avventura natalizia che ha mescolato emozione, mistero e un pizzico di follia. La storia si apre in un hotel londinese nel 2024, dove Joy scopre una porta segreta che la conduce a un enigmatico “Hotel del Tempo”. Da lì, dinosauri, piani diabolici e un Dottore particolarmente energico (grazie al carisma di Gatwa) trasformano la sua vacanza in una corsa contro il tempo… e il destino del pianeta.

Emozioni, stelle e un cuore che batte per tutti noi

Con “Joy to the World”, Doctor Who torna a esplorare temi profondi come la solitudine e il bisogno di connessioni umane. Il Dottore, interpretato magistralmente da Gatwa, affronta non solo i nemici che minacciano il pianeta, ma anche le sue vulnerabilità.

Ncuti Gatwa conferma ancora una volta il suo talento, alternando momenti di leggerezza a istanti di intensa introspezione. Il suo Dottore è carismatico, empatico e sempre pronto a sacrificarsi per il bene altrui. Al suo fianco, Stephanie de Whalley, nel ruolo della manager Anita, regala una performance brillante, aggiungendo un tocco di imprevedibilità alla narrazione.

Questo speciale segna il grande ritorno di Steven Moffat a Doctor Who, e la sua firma si percepisce in ogni scena: dialoghi incisivi, una trama audace e momenti che toccano le corde del cuore. La regia di Alex Sanjiv Pillai completa il quadro, con un ritmo serrato e immagini spettacolari che rendono ogni minuto dell’episodio indimenticabile

E come dimenticare le performance degli altri membri del cast? Stephanie de Whalley, nei panni della manager Anita, ci regala momenti sorprendenti e intensi, dimostrando che anche i personaggi secondari possono lasciare un segno indelebile.

Un Natale stellare e un futuro ancora più entusiasmante

Con “Joy to the World”, Doctor Who ha riportato al centro della scena televisiva lo speciale natalizio, ricordandoci perché amiamo questa serie. Ma non finisce qui: al San Diego Comic-Con 2024 è stato annunciato lo spin-off The War Between The Land And The Sea, con protagonisti Russell Tovey e Gugu Mbatha-Raw, previsto per il prossimo anno.

E mentre aspettiamo la seconda stagione di Ncuti Gatwa nei panni del Dottore, una cosa è certa: Doctor Who non smette mai di sorprenderci. Nel frattempo, questo speciale rimarrà nei nostri cuori come una delle avventure più toccanti e memorabili della serie.

Whovian, il Natale è davvero arrivato con il TARDIS quest’anno.E voi, siete pronti a rivederlo su Disney+?

Chi è la signora Flood? Il mistero del nuovo personaggio di Doctor Who

Il mistero che ruota attorno a un nuovo e affascinante personaggio della leggendaria serie Doctor Who ha tenuto con il fiato sospeso i fan più accaniti fin dal suo debutto su Disney+. La nuova stagione, che ha un sapore tutto particolare di reboot, ha introdotto una serie di novità, ma tra tutte, una figura ha suscitato particolarmente l’interesse degli spettatori: la signora Flood, interpretata da Anita Dobson. Apparsa per la prima volta nello speciale natalizio The Church on Ruby Road, questo personaggio misterioso è più di una semplice vicina di casa, e la sua connessione con l’universo del Dottore promette di cambiare il corso della storia della serie.

L’episodio natalizio, che segna l’ingresso di Ncuti Gatwa nei panni del Quindicesimo Dottore e di Millie Gibson come Ruby Sunday, ha visto la signora Flood come una presenza enigmatica e carica di suspense. Nonostante sembri essere solo una vecchia signora che vive nel quartiere di Ruby, in realtà nasconde un segreto che potrebbe avere ripercussioni ben più grandi di quanto immaginato. Questo mistero ha solleticato la curiosità dei fan, che si sono chiesti quale fosse il vero scopo della signora Flood e come potesse essere legata al Dottore.

Già dalle prime scene dello speciale, la signora Flood ha mostrato segnali di essere più di una semplice vicina. Una delle sue prime apparizioni ci offre un momento che sembra quasi rompere la quarta parete, quando, guardando direttamente verso la telecamera, chiede con un sorriso enigmatico: “Non avete mai visto un TARDIS prima?”. Questa frase non solo sorprende, ma suggerisce anche una connessione profonda con l’universo del Dottore, lasciando intendere che la signora Flood non è chi sembra essere.

La sua misteriosa presenza si fa sempre più palpabile quando, nel corso della stagione, il suo coinvolgimento nelle trame diventa più intrigante. In episodi come Il cerchio delle fate, la signora Flood appare sempre di più come una figura che ha un legame con eventi e personaggi chiave, come il Dottore stesso e Ruby. Nella settima puntata, ad esempio, la sua frase “Avevo dei progetti” suggerisce che, sebbene non faccia parte direttamente dei piani di Sutekh, sia intrappolata nelle sue macchinazioni, proprio come il resto del mondo. Queste dichiarazioni sembrano preannunciare sviluppi più complessi e una rivelazione che lascerà tutti senza fiato.

Russell T Davies, lo showrunner della serie, ha promesso che le rivelazioni riguardo la signora Flood saranno sorprendenti e ricche di momenti emozionanti. Secondo Davies, Anita Dobson è una persona deliziosa con cui lavorare, e i fan possono aspettarsi momenti che mescolano il mistero e l’umorismo in modo indimenticabile. Nonostante questo, l’enigma della signora Flood sembra essere uno dei temi principali che verranno esplorati nella prossima stagione.

Anita Dobson ha parlato in modo interessante del suo personaggio, suggerendo che la signora Flood stia attraversando una sorta di cambiamento interiore. La stessa attrice ha scherzato dicendo che il personaggio potrebbe addirittura aver bisogno di una visita da un terapista, lasciando intendere che la signora Flood sia destinata a evolversi in modi inaspettati. La stagione 14 si conclude con una scena in cui la signora Flood guarda dritta nella telecamera, suggerendo che la storia del Dottore sta per prendere una svolta drammatica e sconvolgente.

A questo punto, molti fan si chiedono chi sia veramente la signora Flood e quale sia il suo scopo nell’universo di Doctor Who. Diverse teorie sono emerse, alimentando il mistero che la circonda. Una delle ipotesi più popolari è che la signora Flood sia un Signore del Tempo, una delle misteriose entità della razza del Dottore. La sua conoscenza del TARDIS e il suo comportamento sospetto suggeriscono che possa essere uno dei pochi sopravvissuti della razza del Dottore, scomparsa dopo gli eventi degli speciali del 60° anniversario della serie. Il Giocattolaio, un potente essere extradimensionale, ha lasciato intendere che il Dottore non fosse l’ultimo dei Signori del Tempo. Potrebbe essere che la signora Flood sia una di loro, nascosta sulla Terra sotto le spoglie di una donna ordinaria, con qualche motivo che la lega a Ruby Sunday, forse perché la ragazza possiede qualcosa di speciale nel suo DNA.

Un’altra teoria intrigante è che la signora Flood possa essere una delle numerose incarnazioni del Dottore. Con la rivelazione del Timeless Child, che ha introdotto l’idea che esistano molteplici versioni del Dottore prima del primo Dottore di William Hartnell, alcuni ipotizzano che la signora Flood possa essere una di queste incarnazioni, che ha perso memoria di sé stessa o ha scelto di nascondere la propria identità. Potrebbe essere che la sua avvicinanza al Quindicesimo Dottore abbia uno scopo preciso, magari per aiutarlo o ostacolarlo.

Un’altra possibilità che sta guadagnando terreno è che la signora Flood sia in realtà la Rani, una famosa nemica del Dottore, un Signore del Tempo malvagio e geniale che ha spesso cercato di sfidare il Dottore nel corso degli anni. Se questa teoria fosse vera, la signora Flood potrebbe essere sopravvissuta nel corso del tempo, cambiando aspetto e assumendo una nuova identità, con l’intento di approfittare delle capacità del Dottore e di Ruby Sunday per portare avanti i suoi oscuri piani.

Inoltre, c’è un altro indizio che ha attirato l’attenzione dei fan: la porta blu della casa della signora Flood. Questo elemento visivo, che ricorda il colore del TARDIS, potrebbe suggerire una connessione tra il personaggio e l’iconica navetta del Dottore, sebbene potrebbe anche essere solo una coincidenza. Tuttavia, è chiaro che il mistero della signora Flood non è destinato a risolversi facilmente, e i fan possono aspettarsi che venga approfondito nella prossima stagione di Doctor Who.

In ogni caso, la signora Flood rappresenta uno dei misteri più intriganti della nuova stagione di Doctor Who. La sua connessione con il Dottore, la sua identità misteriosa e il modo in cui interagisce con Ruby Sunday aprono scenari che potrebbero cambiare il futuro della serie. Se la teoria della signora Flood come Signore del Tempo, incarnazione del Dottore o Rani si rivelasse corretta, le implicazioni per l’universo di Doctor Who sarebbero enormi. Una cosa è certa: il mistero della signora Flood è lontano dall’essere risolto e promette di riservarci emozionanti sviluppi nelle prossime stagioni della serie. Cosa nasconde veramente e quale sarà il suo ruolo nel destino del Dottore ? Solo il tempo potrà dircelo, ma una cosa è certa: la signora Flood è destinata a diventare uno dei personaggi più affascinanti e complessi di Doctor Who.

Scopri lo Sci-Fi World Museum: il paradiso della fantascienza a Santa Monica

Immaginate un posto dove robot, astronavi, supereroi e set provenienti dai più grandi film e serie TV di fantascienza siano finalmente riuniti. È con queste parole che l’attrice Summer Glau, nota per i suoi ruoli in Firefly e Terminator: The Sarah Connor Chronicles, ha dato il benvenuto allo Sci-Fi World Museum di Santa Monica, il nuovo santuario dedicato a tutti gli appassionati di sci-fi. E diciamocelo, chi non ha sognato almeno una volta di fare un tour tra i cimeli delle proprie serie e film preferiti, di entrare nel mondo di Star Trek o di vedere da vicino i leggendari oggetti di scena di Terminator e Batman? Ora tutto questo è realtà.

Lo Sci-Fi World Museum, che si trova in un edificio modernista degli anni Quaranta, proprio a due passi dal mitico Santa Monica Pier, è pronto a diventare un punto di riferimento per tutti i fan del genere. A partire dalla fine di maggio, chiunque si trovi a Los Angeles avrà la possibilità di fare un viaggio nel cuore della fantascienza hollywoodiana, esplorando una collezione che, secondo alcune stime, vale oltre 12 milioni di dollari. E non stiamo parlando solo di oggetti donati o acquistati: una gran parte di questi cimeli proviene direttamente da appassionati del genere, che hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione di questo progetto.

Uno dei pezzi forti della collezione è senza dubbio il ponte dell’Enterprise-D, la leggendaria astronave di Star Trek: The Next Generation. Questo particolare oggetto è stato acquisito grazie a una campagna di crowdfunding che ha superato ogni aspettativa, dimostrando quanto i fan siano disposti a fare per avvicinarsi ai loro miti. Il sogno di ogni trekkie di poter mettere piede sul ponte della nave comandata dal capitano Jean-Luc Picard diventa finalmente realizzabile. Entrare nella plancia di comando dell’Enterprise, con tanto di console e comandi, è un’esperienza che farà la felicità di chiunque abbia mai visto la serie.

Ma il museo non si ferma certo qui. Oltre al famoso ponte dell’Enterprise, sono tantissimi gli oggetti di scena provenienti dai set di film e serie iconiche come Terminator, Doctor Who, Batman e i mondi cinematografici Marvel e DC. Costumi originali, armi, veicoli e gadget che hanno fatto la storia del genere sci-fi sono tutti in mostra per chi vuole ammirarli da vicino. Per esempio, potrete vedere da vicino l’armatura di Iron Man o i costumi di Batman e Robin, e magari rivivere quei momenti memorabili che hanno segnato l’infanzia di molti. È come fare un tuffo nel passato, ma anche nel presente, visto che molte di queste produzioni continuano a influenzare la cultura popolare.

Ma lo Sci-Fi World Museum non è solo un luogo di nostalgia. È anche un centro educativo, con l’intento di esplorare il legame tra scienza e fantascienza. Si parla tanto di come i film e le serie sci-fi abbiano spesso anticipato innovazioni tecnologiche e scientifiche, e il museo vuole sottolineare proprio questo. Non si tratta solo di intrattenimento, ma di un’opportunità per ispirare le nuove generazioni, per mostrare loro che l’immaginazione è una forza potente, capace di alimentare la scienza e la tecnologia. In un certo senso, lo Sci-Fi World Museum si pone come un ponte tra il mondo fantastico della fantascienza e quello concreto della scienza reale, spingendo i visitatori a riflettere su come i sogni del passato possano diventare realtà nel futuro.

Con una collezione che cresce ogni anno, questo museo promette di diventare il posto ideale per chiunque voglia esplorare le meraviglie del genere sci-fi, ma anche un’occasione unica per chi non ha mai smesso di sognare un futuro dove la tecnologia e l’immaginazione si incontrano. E per i fan di Star Trek, Terminator, Doctor Who e tutti gli altri universi sci-fi, lo Sci-Fi World Museum di Santa Monica è destinato a diventare una tappa obbligatoria. Un luogo dove ogni angolo racconta una storia di innovazione, passione e, soprattutto, di fantascienza.

Il 23 novembre è il Doctor Who Day

Il 23 novembre è il Doctor Who Day, una giornata dedicata alla celebrazione di una delle serie televisive di fantascienza più longeve e amate di tutti i tempi. Ma perché proprio questa data? Qual è la storia dietro a questo fenomeno culturale che ha appassionato generazioni di spettatori in tutto il mondo?

Doctor Who è nato nel 1963 come un programma educativo per bambini, ideato dalla BBC per insegnare loro la storia e la scienza in modo divertente e avvincente.

Il protagonista di questa serie è il Dottore, un misterioso viaggiatore del tempo che si spostava a bordo del suo TARDIS, un’astronave spazio/temporale capace di cambiare forma ma ormai “fissata” in quella di una cabina del telefono blu della polizia inglese. Da sessant’anni a questa parte (temporalmente “divisi” in due archi: la cosìdetta serie classica e il più recente “nuovo corso“), il Dottore è accompagnato da vari compagni, spesso umani, che lo aiutano nelle sue missioni e condividevano le sue scoperte.

Il primo episodio di Doctor Who andò in onda il 23 novembre 1963, alle 17:16, su BBC TV. Il titolo era “An Unearthly Child” e presentava il primo Dottore, interpretato da William Hartnell, e i suoi primi compagni: Susan, Ian e Barbara. L’episodio introdusse il concetto del TARDIS, che all’esterno sembrava una cabina telefonica della polizia, ma all’interno era molto più grande e tecnologica. L’episodio ebbe un discreto successo, ma fu il secondo, trasmesso una settimana dopo, a segnare la svolta per la serie.

Si trattava della prima parte di una storia in quattro episodi intitolata “The Daleks”, in cui il Dottore e i suoi compagni incontravano per la prima volta i Dalek, i principali nemici del Dottore, una razza di mutanti genetici racchiusi in armature robotiche dotate di armi laser e di un occhio telescopico. I Dalek erano ossessionati dalla supremazia razziale e volevano sterminare tutte le forme di vita diverse da loro. Il loro grido di battaglia era “Exterminate!” e il loro aspetto era ispirato ai pezzi di un set di sale e pepe. I Dalek divennero subito un’icona della cultura popolare e contribuirono a rendere Doctor Who un fenomeno di massa.

Da allora, Doctor Who ha continuato a trasmettere le sue avventure per oltre sei decenni, con alcune interruzioni e cambiamenti.

Uno dei tratti distintivi della serie è la capacità del Dottore di rigenerarsi, ovvero di cambiare aspetto e personalità quando è in procinto di morire. Questo espediente narrativo ha permesso alla serie di rinnovarsi e di adattarsi ai gusti del pubblico, introducendo nuovi attori e nuove storie. Finora, il Dottore ha avuto quattordici incarnazioni diverse, interpretate da dodici attori diversi (John Hurt e Jo Martin hanno interpretato versioni alternative del Dottore). Ogni Dottore ha avuto le sue caratteristiche, il suo stile, il suo umorismo e soprattutto i suoi compagni, spesso umani, ma anche alieni, robot. Ogni Dottore e ogni compagno ha lasciato il segno nella storia della serie e nel cuore degli spettatori.

Nel corso degli anni, Doctor Who ha celebrato i suoi anniversari in vari modi, spesso con episodi speciali che riunivano le varie incarnazioni del Dottore e i suoi nemici storici. Alcuni di questi episodi sono diventati dei classici, come “The Three Doctors” nel 1972, che ha mostrato il primo incontro tra le precedenti incarnazioni del Dottore, e “The Five Doctors” nel 1983, che ha riunito i cinque volti del Dottore apparsi sullo schermo per il 20° anniversario della serie. Altri episodi sono stati più controversi, come il crossover con la soap opera britannica EastEnders per il 30° anniversario nel 1993, o la serie web animata con Richard E. Grant nel ruolo del Dottore per il 40° anniversario nel 2003. Altri episodi sono stati dei capolavori, come “The Day of the Doctor” nel 2013, che ha portato insieme tre Dottori, tra cui l’incarnazione inedita di John Hurt, e ha celebrato il 50° anniversario della serie con uno spettacolare evento mondiale trasmesso in simultanea in 94 paesi.

Il 2022 ha segnato l’inizio dell’anno del 60° anniversario di Doctor Who, che si concluderà il 23 novembre 2023 con il Doctor Who Day. Per l’occasione, la BBC ha preparato una serie di iniziative e sorprese per i fan della serie, che vedono protagonisti David Tennant e Ncuti Gatwa nei panni del Dottore e dei suoi vecchi e nuoci compagni, che anticipano la nuova stagione della serie, prevista per il 2023. David Tennant, che ha interpretato l’iconico Decimo Dottore dal 2005 al 2010, torna a vestire i panni del suo personaggio, in una nuova incarnazione inedita, per una nuova avventura, in cui incontra Ncuti Gatwa, che interpreta l’ultima incarnazione del Dottore protagonista della nuova serie targata Disney+.

Il nuovo Spin-off del Whoniverse ‘The War Between The Land And The Sea’ annunciato al San Diego Comic-Con

Il 26 luglio 2024, durante il San Diego Comic-Con, un vento di eccitazione ha attraversato le sale gremite di appassionati quando Disney e BBC Branded Television hanno svelato la loro nuova creazione: un affascinante spin-off dell’universo di Doctor Who intitolato “The War Between The Land And The Sea“. Questa nuova saga promette di arricchire ulteriormente il già vasto e intricato mondo del Dottore, offrendo una narrazione avvincente che terrà gli spettatori incollati allo schermo.

La serie vede protagonisti Russell Tovey, noto per le sue interpretazioni in “Feud” e “American Horror Story: NYC”, e Gugu Mbatha-Raw, acclamata per i suoi ruoli in “Surface” e “Loki”. A loro si uniranno volti familiari ai fan di Doctor Who: Jemma Redgrave riprenderà il ruolo di Kate Lethbridge-Stewart e Alexander Devrient tornerà nei panni del Colonello Ibrahim.

Creata dal celebre Showrunner e Produttore Esecutivo Russell T Davies, insieme a Pete McTighe, autore di episodi di successo di “Doctor Who” e altre serie acclamate come “A Discovery of Witches” e “The Pact”, la serie esplora un nuovo e affascinante scenario:

“Quando una temibile e antica specie emerge dall’oceano, rivelandosi drammaticamente all’umanità, si scatena una crisi internazionale. Con l’intera popolazione a rischio, l’UNIT entra in azione mentre la terra e il mare si fanno la guerra.”

Russell T Davies ha condiviso il suo entusiasmo per il progetto:

“Sono così fortunato a lavorare con un cast così magnifico. Questo è un dramma enorme, muscoloso e avvincente che scuoterà il Whoniverse fino alle sue fondamenta. Quando il Dottore non è in città, l’intera umanità è in pericolo.”

Lindsay Salt, Direttore del Dramma alla BBC, ha espresso la sua gioia per la nuova produzione:

“The War Between The Land and The Sea è un altro dramma assolutamente unico e avvincente di Russell T Davies e siamo entusiasti di accogliere lo show nel Whoniverse! Con un cast stellare, con Russell Tovey e Gugu Mbatha-Raw nei ruoli principali, questa nuova mini serie epica terrà il pubblico con il fiato sospeso mentre vede l’UNIT affrontare una delle sue più grandi battaglie per salvare l’umanità.”

Le riprese della serie inizieranno il mese prossimo, sotto la direzione di Dylan Holmes-Williams, già noto per aver diretto due episodi della prima stagione, “73 Yards” e “Dot and Bubble”. “The War Between The Land And The Sea” si preannuncia come un’aggiunta avvincente all’universo di Doctor Who, unendo un cast eccezionale, una narrazione coinvolgente e il dramma ad alta tensione che i fan hanno imparato ad amare. Con queste premesse, il nuovo spin-off è destinato a diventare un classico istantaneo, esplorando la resilienza umana di fronte a sfide straordinarie. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, visitate il sito ufficiale di Doctor Who.

Il Crossover tra Doctor Who e Star Trek: un viaggio tra dimensioni e universi nei Videogame e nei Fumetti

Nel vasto e variegato universo della fantascienza, pochi eventi sono riusciti a stuzzicare l’immaginazione dei fan come il crossover tra due icone leggendarie. Uno di questi eventi è il crossover tra Doctor Who e Star Trek, due pilastri della narrativa sci-fi che hanno catturato l’immaginario collettivo per decenni. Questa fusione di mondi, sebbene rara, ha avuto delle manifestazioni significative nel mondo dei fumetti e dei videogame, creando esperienze affascinanti per i fan di entrambe le serie.

Nel 2012, il crossover tra Doctor Who e Star Trek ha preso forma nel fumetto “Star Trek: The Next Generation/Doctor Who: Assimilation 2” . Questa serie limitata di otto numeri, scritta da Scott e David Tipton e illustrata da JK Woodward, ha unito le avventure del Capitano Jean-Luc Picard e del Dottore, interpretato dall’Undicesimo Dottore, in un’affascinante narrazione. Ambientata tra gli episodi “The Outcast” e “Cause and Effect” di Star Trek: The Next Generation , la storia segue l’equipaggio della USS Enterprise -D mentre si allea con il Dottore ei suoi compagni, Amy Pond e Rory Williams, per fermare un’alleanza letale tra i Borg ei Cybermen.

In questo crossover, il pianeta Delta IV viene attaccato da una combinazione di forze Borg e Cybermen, costringendo l’evacuazione planetaria. L’arrivo del TARDIS dell’Undicesimo Dottore sull’Enterprise -D segna l’inizio di un’avventura che mescola il viaggiatore del tempo con l’equipaggio della Federazione. L’alleanza tra i Cybermen ei Borg si rivela instabile, con i Cybermen che tradiscono i Borg, spingendo questi ultimi a chiedere aiuto a Picard e al suo equipaggio. La narrativa del fumetto esplora non solo il conflitto tra queste due razze aliene, ma anche il modo in cui i personaggi delle due serie affrontano minacce di portata galattica.

Mentre questo crossover fumettistico ha permesso ai fan di esplorare un affascinante incontro tra due universi, altrettanto entusiasmante è stato il modo in cui East Side Games ha portato questi mondi a vivere nei videogiochi. Due titoli in particolare si distinguono per la loro abilità nel mescolare le due serie: “Star Trek: Lower Decks Mobile” e “Doctor Who: Lost in Time” .

“Star Trek: Lower Decks Mobile” si basa sulla serie animata omonima e permette ai giocatori di immergersi nell’universo di Star Trek attraverso l’esperienza di gioco mobile. In questo gioco, i fan possono esplorare le avventure e le dinamiche dell’equipaggio della USS Cerritos , con un focus sulle avventure quotidiane e le sfide comiche che caratterizzano la serie. Questo titolo riesce a catturare l’essenza della serie animata con una narrazione coinvolgente e meccaniche di gioco che richiamano l’umorismo e la leggerezza del programma.

Dall’altro lato, “Doctor Who: Lost in Time” offre ai giocatori un viaggio attraverso le varie ere del Dottore, esplorando i mondi e le sfide che ha affrontato nel corso della sua lunga carriera. Questo gioco mobile si distingue per la sua capacità di trasportare i giocatori in diverse epoche e dimensioni, riflettendo la natura intrinsecamente variegata e avventurosa del Dottore e del suo TARDIS.

Cosa succede quando questi due mondi si scontrano nei videogame? Entrambi i giochi, pur mantenendo la loro identità unica, riflettono l’eredità di un crossover che ha affascinato i fan sia nel formato fumettistico che in quello interattivo. Sebbene non esista un crossover diretto tra i due videogame, entrambi i titoli offrono un’opportunità per i fan di esplorare e celebrare i mondi di Star Trek e Doctor Who in modi distintivi.

In conclusione, i crossover tra Doctor Who e Star Trek hanno dimostrato di avere un fascino duraturo, sia nei fumetti che nei videogame. Con “Star Trek: The Next Generation/Doctor Who: Assimilation 2” ei titoli mobili di East Side Games , i fan possono godere di avventure che uniscono due universi amati in modi nuovi e stimolanti. Che si tratti di esplorare galassie lontane con Picard e il Dottore o di vivere le avventure quotidiane dell’Enterprise e del TARDIS attraverso i videogame, il fascino di questi crossover continua a catturare l’immaginazione dei fan di tutte le età.

La 18° edizione della Festa dell’Unicorno dal 26 al 28 luglio 2024

Dopo lo strepitoso successo della XVII edizione della Festa dell’Unicorno, la magica città di Vinci si prepara ad accogliere la 18a Festa dell’Unicorno, un evento unico e imperdibile che trasformerà le strade e le piazze della città in un vero e proprio regno di fantasia, dal 26 al 28 luglio. Con un programma ricco di spettacoli, concerti e attività per tutte le età, la Festa dell’Unicorno si conferma come uno degli eventi più attesi dell’estate italiana. I visitatori potranno vivere un sogno ad occhi aperti con oltre 400 spettacoli ed intrattenimenti di ogni genere. La più grande novità di questa edizione, sarà sicuramente il ritorno dei grandi ospiti e di sensazionali concerti.

Come ogni anno, il contest fotografico F.U.O.Co.  ha decretato il cosplayer/larper che sarà ufficialmente il testimonial della Festa dell’Unicorno. In questa edizione, ad aggiundicarsi l’agognato 1° posto è stato  Alessio Micheletti, immortalato con il suo splendido outfit del Nano di Erebor dalla fotografa Maria Chiara Bertagni.  Anche quest’anno il F.U.O.Co. ha visto partecipare più di 90 costumi, tra cui è stato difficile scegliere chi fosse più adatto a rispecchiare l’anima della Festa dell’Unicorno.



Festa dell’Unicorno – Ospiti e Musica

La festa si arricchisce infatti di una straordinaria presenza internazionale: Liam Cunningham, celebre attore noto per il suo ruolo nelle serie TV di successo mondiale Il Trono di Spade e Il Problema dei 3 Corpi, sarà l’ospite d’onore, atteso per il Sabato. La sua partecipazione aggiunge un tocco di prestigio e attrattiva all’evento, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di incontrare una delle star più amate del piccolo e grande schermo. Rimanendo in territorio nazionale invece, altri ospiti di rilievo saranno Adrian Fartade e Pietro Ubaldi, che con le loro eccezionali carriere hanno conquistato il pubblico italiano. Adrian Fartade, noto divulgatore scientifico e youtuber, incanterà il pubblico dal palco centrale con le sue affascinanti narrazioni sullo spazio e l’astronomia Venerdì. Pietro Ubaldi, voce storica del doppiaggio italiano, noto per aver dato vita a personaggi iconici dei cartoni animati e dei film, arricchirà la manifestazione con la sua presenza carismatica Domenica. Per quanto riguarda la musica e l’intrattenimento, invece, il palco principale della Festa dell’Unicorno vedrà esibirsi band di grande calibro. Venerdì, l’area “Anfiteatro del Bardo” sarà illuminata dalla voce inconfondibile di Cristina D’Avena, la regina delle sigle dei cartoni animati, che regalerà al pubblico una serata di pura nostalgia e divertimento. Sabato invece, sarà la volta dei leggendari Rhapsody of Fire, pronti a infiammare il palco con il loro power metal epico. Infine Domenica i Meganoidi porteranno il loro “Brucia Ancora Tour” in occasione del 20° anniversario del brano “Zeta Reticoli”, con le esibizioni di supporto dei gruppi “Fattore Rurale” e “Mondocane!”.

Mercato Artigianale

Una delle tante attrazioni della Festa dell’Unicorno è il mercato artigianale, che vanta centinaia di stand a tema. Gli espositori, provenienti da tutta Italia e dall’estero, offriranno una vasta gamma di prodotti unici, dall’artigianato locale alle creazioni fantasy. I visitatori potranno trovare gadget, abbigliamento, accessori, fumetti, oggetti da collezione e molto altro, tutti ispirati ai vari mondi della fantasia e dell’immaginazione. Un’opportunità perfetta per acquistare pezzi unici e originali, arricchendo l’esperienza della festa con momenti di shopping esclusivo.

Esperienza Unica per i Visitatori

I visitatori della Festa dell’Unicorno potranno immergersi in un mondo incantato, tra spettacoli di magia, laboratori creativi, artigianato locale e prelibatezze culinarie. La componente food sarà particolarmente curata, con proposte tematiche delle varie aree e un’attenzione speciale per le opzioni vegane e senza glutine, garantendo che tutti possano godere delle delizie culinarie offerte.Con la sua vasta gamma di attività e attrazioni, l’evento promette di offrire tre giorni di puro divertimento e magia per tutta la famiglia.

Epicos torna alla Festa dell’Unicorno con una promessa di straordinario spettacolo, pronto a conquistare tutti i presenti con la sua celebre Epicos Cosplay Area. In un’atmosfera di entusiasmo e creatività, gli appassionati di cosplay si preparano a vivere un’esperienza senza pari tra Meet&Greet, Sos Cosplay, Photo set e due avvincenti contest dove il cosplay sarà il protagonista assoluto. Questa edizione della Festa dell’Unicorno segna una svolta significativa, entrando ufficialmente nel circuito della COSPLAY ITALIAN CUP, l’unico campionato nazionale che incorona il miglior cosplayer italiano. Gli appassionati sono invitati a preparare i loro migliori costumi, poiché dal 26 al 28 luglio il borgo medievale si trasformerà in un palcoscenico epico.

Nel fine settimana, sia sabato che domenica, i partecipanti avranno l’opportunità di esibirsi negli EPIC COSPLAY CONTEST, aperti a tutte le categorie di cosplayer. Gli iscritti saranno giudicati da una giuria composta da illustri esperti del settore, associazioni e professionisti, valutando somiglianza globale al personaggio, qualità e difficoltà del costume, interpretazione dei tratti caratteristici del personaggio, originalità e valore artistico della performance.

Il sabato 27 luglio sarà dedicato al Cosplay Contest, con premi in palio per il Miglior Cosplay Sartoriale, Miglior Cosplay Crafting, Miglior Cosplay Group, Miglior Cosplay Modeling, Miglior Interpretazione e Miglior Cosplay Fantasy. Le iscrizioni si apriranno dalle 10:00 alle 15:00 presso il desk Epicos vicino al palco, con il prejudging previsto per le 16:00 e l’inizio delle esibizioni alle 17:00.

La domenica 28 luglio, la scena sarà animata dal Gran Cosplay Contest e dalla Selezione CIC, dove verranno assegnati gli stessi premi del giorno precedente. Al termine delle premiazioni, tra il miglior sartoriale e il miglior crafting sarà selezionato il finalista che rappresenterà la fiera alla finale della COSPLAY ITALIAN CUP, il primo torneo nazionale creato da Epicos. Le iscrizioni si svolgeranno dalle 10:00 alle 15:00, con prejudging alle 16:00 e inizio delle esibizioni alle 17:00. Per partecipare agli EPIC COSPLAY CONTEST, i concorrenti dovranno compilare la liberatoria disponibile online, salvo che non l’abbiano già fatto per gare precedenti. Il regolamento generale, incluse le tempistiche delle scene e le modalità di iscrizione, è consultabile sul sito di Epicos. Le esibizioni avranno una durata massima di 1,30 minuti per i singoli, 2 minuti per le coppie, 3 minuti per gruppi fino a 3 persone, 4 minuti per gruppi da 4 a 10 persone e 5 minuti per gruppi oltre 10 persone. La Festa dell’Unicorno è pronta ad accogliere migliaia di cosplayer e appassionati, promettendo un weekend di pura magia e creatività, dove ogni costume racconta una storia e ogni performance fa sognare.

Informazioni Logistiche

Per agevolare l’afflusso dei visitatori, saranno disponibili parcheggi gratuiti con un efficiente servizio di navette che collegheranno i parcheggi alle aree principali della festa. Questo permetterà un comodo accesso all’evento, garantendo al contempo una gestione ordinata del traffico e un’esperienza piacevole per tutti i partecipanti. Anche dalla stazione di Empoli (FI) sarà organizzata una navetta gratuita con partenze ogni mezz’ora.

Inaugurazione alla presenza delle istituzioni

Venerdì 26 luglio, l’Armata dell’Unicorno aprirà ufficialmente la manifestazione. Una parata da record con oltre 300 cosplayer, che percorreranno le strade di Vinci fino ad arrivare sotto al castello dei Conti Guidi. Il discorso di apertura sarà tenuto dal Sindaco di Vinci Daniele Vanni e dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Per ulteriori informazioni sull’evento, l’acquisto dei biglietti e il programma completo, visitate il sito ufficiale festaunicorno.com. Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile nel cuore di Vinci!

Amantea Comics “New Born”: 19 e 20 agosto 2024

Il festival indipendente Amantea Comics “New Born”, dedicato alla condivisione della cultura pop e fumettistica, tornerà per la sua settima edizione presso il Campus Temesa di Amantea. L’evento, che si terrà il 19 e 20 agosto, sarà a ingresso gratuito e rappresenta un tributo vivente alla memoria di Stefania Mari, la cui passione per l’arte e la letteratura continua a ispirare questa manifestazione.Nato nel 2018, Amantea Comics è diventato un appuntamento fisso nel cuore di Amantea, impegnandosi nella promozione dei valori fondamentali di condivisione e appartenenza. Il titolo dell’edizione di quest’anno, “New Born”, riflette la volontà del festival di rinnovarsi, riaffermando i principi che lo hanno contraddistinto sin dalla sua nascita.

Il tema di quest’anno esplorerà universi distopici e mondi paralleli, abbracciando diverse forme d’arte: dalla scienza alla narrativa, dal cinema alla serialità. Tra gli ospiti di rilievo, Joy Saltarelli, doppiatrice e attrice conosciuta per aver prestato la voce a Jennifer Lawrence nella saga “The Hunger Games”, sarà presente per discutere dell’epica serie cinematografica.

Le attività del festival non si limiteranno alle discussioni teoriche. Verranno organizzati seminari con esperti del settore, oltre a momenti ludici con associazioni locali come la Joka Calabria. Una collaborazione speciale sarà rinnovata con “SuperScienceMe”, la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori dell’Università della Calabria, che arricchirà il festival con dibattiti e approfondimenti scientifici. L’edizione 2024 prevede anche un omaggio alla saga “Dragon Ball”, in memoria del suo creatore Akira Toriyama, recentemente scomparso, e al manga e anime “Nana”. Questi tributi saranno celebrati attraverso raduni cosplay e angoli tematici. Tra le attrazioni musicali, il nerdofonista Gax Win dirigerà i momenti musicali a tema, mentre il contest per illustratori giunto alla sua quarta edizione vedrà in giuria personalità come Antonio Federico di “Umanità Illustrata”, l’illustratrice Maria Amantea e il fumettista Marco Serravalle.Il festival si concluderà il 19 agosto con la lettura de “Il Piccolo Principe” e una mostra della collezione privata di Stefania Mari, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, sempre nel segno della condivisione e della gioia di stare insieme.

La Vita di Stefania Mari: Un’Epopea di Coraggio e Immaginazione

Stefania Mari era una bambina come tutte le altre, ma una delicata operazione le impedì di camminare per molti mesi. Mentre i suoi coetanei giocavano all’aperto, lei trovava rifugio nella lettura e nel disegno, costruendo con la sua fantasia mondi nei quali poteva “volare”.Nonostante le sfide fisiche, Stefania non ha mai smesso di perseguire la conoscenza. Si è laureata in filosofia e si è specializzata nell’arte della comunicazione, utilizzando la parola scritta per raccontare storie, denunciare ingiustizie e condividere emozioni. Anche quando un errore medico le tolse la capacità di parlare, Stefania continuò a esprimersi attraverso la scrittura e il disegno.Amantea Comics è dedicato a lei, un simbolo di resistenza e creatività. Il festival celebra non solo la cultura pop, ma anche il coraggio di chi, come Stefania, affronta ogni giorno la propria battaglia con dignità e forza.

Questo agosto, Amantea Comics New Born invita tutti a partecipare a un evento che promette di essere non solo un omaggio a Stefania Mari, ma anche una celebrazione della cultura pop e della capacità umana di sognare e creare mondi nuovi. Continuate a seguirce il i social ufficiali di Amantea Comics per scoprire il programma in via di definizione.