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Firenze diventa la capitale del videogioco: First Playable 2025, un’edizione da record

C’è un vento nuovo che soffia tra le antiche vie di Firenze, un vento che profuma di pixel, creatività e incontri internazionali. Questo vento ha un nome che ormai suona familiare nel panorama del gaming italiano e non solo: First Playable. E l’edizione 2025, tenutasi dall’11 al 13 giugno tra il suggestivo Cinema La Compagnia – La Casa del Cinema della Regione Toscana e l’imponente Palazzo degli Affari, è stata qualcosa di più di un semplice evento: è stata una vera e propria consacrazione.

Un salto di livello, un “power-up” collettivo per l’intera industria videoludica italiana. Organizzato con passione e precisione da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’intera filiera del videogioco in Italia, in collaborazione con Toscana Film Commission – Fondazione Sistema Toscana e con il supporto determinante dell’Agenzia ICE, Ministero degli Affari Esteri, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Ministero della Cultura, First Playable 2025 ha sfondato ogni record precedente.

Numeri? Impressionanti. Oltre 650 professionisti hanno animato la tre giorni fiorentina, di cui 50 tra publisher, investitori e agenzie internazionali arrivati da ben 13 Paesi, tra cui USA, Regno Unito, Germania, Canada e Finlandia. Sul fronte nostrano, più di 160 team di sviluppatori italiani e oltre 129 freelance hanno colto l’occasione per raccontare, mostrare, presentare e soprattutto… connettersi. La piattaforma Meet To Match è stata il cuore pulsante del business: oltre 1.150 incontri professionali organizzati, con agende fitte e tavoli sempre occupati.

Ma First Playable non è solo business: è anche ispirazione. A dare il via all’evento ci ha pensato la kick-off conference, con oltre 20 speaker di caratura nazionale e internazionale che si sono alternati sul palco per parlare di trend, tecnologie e visioni del futuro. In parallelo, 13 workshop hanno esplorato ogni angolo possibile dello sviluppo videoludico, dal marketing alla monetizzazione, dalla gestione dei team alla cybersecurity.

Una delle novità più intriganti di quest’anno sono state le roundtable 1:many: veri e propri dialoghi aperti tra sviluppatori e big del settore su temi nevralgici per l’evoluzione dell’intera industry. Uno scambio di idee che ha fatto scintille, anche per la qualità e varietà dei partecipanti.

E poi, come ogni manifestazione che si rispetti, c’è stato il momento magico della celebrazione. La cerimonia degli Italian Video Game Awards, trasmessa anche sul canale Twitch di Multiplayer.it, ha raggiunto oltre 12.000 spettatori in diretta. Sette le statuette assegnate, a premiare il talento di studi, professionisti e titoli che hanno segnato l’ultimo anno. Ma c’è stato spazio anche per le giovani promesse grazie al contest Italian Game 2025, promosso dal MIMIT con il supporto di Invitalia, IIDEA e Cyber 4.0: premiati i primi tre team under 25 tra i 14 finalisti che hanno potuto esporre i propri progetti in un’area dedicata.

Il Palazzo degli Affari, vera cittadella del videogioco per tre giorni, ha ospitato anche uno spazio per la Bologna Game Farm e per GAME-ER, progetto europeo che collega i cluster videoludici di più regioni. Un’occasione perfetta per dare visibilità a startup, idee, progetti in cerca del giusto boost.

Uno degli elementi più significativi di questa edizione è stato il gemellaggio culturale e professionale con il Regno Unito, reso possibile grazie alla partnership con il BFI – British Film Institute e Games London, organizzatori del London Games Festival. Una delegazione britannica composta da 7 studi indipendenti ha arricchito l’evento con il suo contributo creativo e visionario. Una sinergia che promette di dare frutti concreti nel prossimo futuro.

Secondo Thalita Malagò, Direttrice Generale di IIDEA, la settima edizione ha segnato un punto di svolta: non solo per i numeri, ma per la qualità dei contenuti e la solidità delle partnership, che fanno di First Playable un vero faro per il Made in Italy videoludico nel mondo. Un pensiero condiviso da Stefania Ippoliti di Toscana Film Commission, che ha sottolineato come la Toscana stia investendo, con convinzione e lungimiranza, nella creatività dei giovani sviluppatori. E anche Matteo Masini dell’Agenzia ICE ha ribadito quanto l’internazionalizzazione sia una chiave strategica per far crescere l’industria italiana.

Un plauso va anche ai partner che hanno sostenuto l’evento, da Epic Games (Diamond Partner), passando per Bologna Game Farm, GAME-ER, OGR Torino, Quickload, LCA Studio Legale, Memorable Games e Slitherine, fino a Audio Network Italia, Caracal Games, Untold Games e Xsolla, che hanno supportato come Silver Partner.

First Playable 2025 ha dimostrato che il videogioco italiano è vivo, vibrante e pronto a sfidare il mondo. Che si tratti di un piccolo studio indipendente o di una realtà già affermata, il messaggio è chiaro: l’Italia c’è, è forte, e ha ancora tanto da raccontare.

E ora, passata l’euforia e spenti i riflettori su Firenze, viene spontaneo chiedersi: cosa ci riserverà First Playable 2026? Difficile dirlo, ma una cosa è certa: le aspettative sono altissime. E noi non vediamo l’ora di premere “start”.

Se anche voi avete partecipato, seguito le dirette o semplicemente vi sentite parte della grande community italiana del gaming, raccontateci la vostra esperienza! Condividete questo articolo sui vostri social e fate sentire la voce della passione nerd.

Lo Scoppio del Carro: Tradizione e Storia della Pasqua Fiorentina

Lo Scoppio del Carro è una delle manifestazioni più affascinanti e spettacolari della tradizione fiorentina, che si svolge ogni anno la domenica di Pasqua nel cuore di Firenze. Questa cerimonia affonda le radici in una storia che risale addirittura ai tempi della prima crociata, nel 1097, quando il condottiero Goffredo di Buglione, alla guida dei crociati, partì alla volta della Terra Santa con l’obiettivo di liberare il Santo Sepolcro dai musulmani. La liberazione di Gerusalemme avvenne nel 1099, e secondo la tradizione, fu un fiorentino, Pazzino de’ Pazzi, a salire per primo sulle mura della città, piantando l’insegna dei crociati.

Questo atto di valore gli valse in premio tre schegge del Santo Sepolcro, che divennero oggetto di grande devozione a Firenze. Al suo ritorno a casa nel 1101, Pazzino fu accolto con solenni onori e le sacre reliquie vennero custodite prima nel Palazzo dei Pazzi e successivamente nella Chiesa di San Biagio. La loro ubicazione cambiò ancora nel 1785, quando furono definitivamente trasferite nella Chiesa di Santi Apostoli, dove sono tuttora conservate.

La tradizione fiorentina legata al fuoco benedetto ha origini che risalgono a quel periodo storico, quando i crociati, nel giorno del Sabato Santo, si riunirono nella Chiesa della Resurrezione per pregare e ricevere il fuoco benedetto. Questo gesto simboleggiava la purificazione, e la fiamma veniva distribuita tra i cittadini. I giovani fiorentini, seguendo la tradizione, si recavano alla cattedrale con piccole torce, chiamate “fecelline”, per poi portare la fiamma purificatrice in ogni casa della città. Il fuoco veniva acceso con le scintille generate dallo sfregamento delle tre schegge di pietra del Santo Sepolcro.

Nel corso dei secoli, la cerimonia assunse sempre più una forma articolata e spettacolare. Il fuoco benedetto veniva trasportato su un carro, dove ardevano i carboni infuocati. Non si conosce l’esatto momento in cui il carro venne sostituito dal più moderno spettacolo dei fuochi d’artificio, ma si ritiene che ciò risalga alla fine del Trecento. Originariamente, il compito di organizzare il carro e di farsi carico delle spese era della famiglia Pazzi, una delle più influenti di Firenze. Tuttavia, dopo la congiura dei Pazzi contro i Medici nel 1478, che portò alla loro espulsione dalla città, il governo repubblicano ordinò la sospensione della festa.

I fiorentini, però, non accettarono facilmente l’abolizione dello “scoppio del carro”. Sebbene non avessero alcun affetto per i Pazzi, la tradizione dello spettacolo pirotecnico era diventata un evento imperdibile per la città, e quindi chiesero che la cerimonia continuasse, seppur senza la famiglia che la organizzava. La Signoria rispose dando incarico ai Consoli dell’Arte Maggiore di Calimala di occuparsi della festa, ripristinando in parte le tradizioni legate allo “scoppio del carro”.

Con l’arrivo del 1494 e la caduta dei Medici, la città di Firenze si trovò nuovamente sotto il dominio della Repubblica, e, sotto l’influenza della predicazione di Girolamo Savonarola, i Pazzi riottennero i loro diritti. Fu in quel periodo che il carro venne ulteriormente migliorato. Da un semplice trasporto del fuoco, si passò a una struttura più solida e imponente, simile a un carro trionfale con tre piani. Questo carro, che ha subito numerosi restauri, è il protagonista del grande spettacolo odierno. Nonostante i danni subiti, tra cui quelli causati dall’alluvione dell’Arno nel 1966, il carro dello Scoppio del Carro continua a essere un simbolo della tradizione fiorentina, rappresentando una delle cerimonie più amate e seguite della città.

Ogni anno, durante la domenica di Pasqua, i fiorentini si radunano per assistere alla spettacolare esplosione di fuochi d’artificio che segna l’inizio della festa. Questo evento, che affonda le radici nella storia medievale e religiosa di Firenze, continua a essere una testimonianza viva di un passato che si intreccia con la cultura e la devozione del popolo fiorentino. Con il suo fragore, il “carro” non è solo un simbolo di una tradizione secolare, ma anche un modo per rinnovare un legame con la storia e con le radici culturali che hanno reso Firenze una città unica al mondo.

Superman: Il mondo // 15 storie che portano l’Uomo d’Acciaio in giro per il mondo

Il 25 giugno, i lettori italiani e internazionali potranno immergersi in un’avventura unica grazie al volume antologico Superman: Il mondo, una celebrazione della figura dell’Uomo d’Acciaio che attraversa culture e tradizioni di diverse nazioni. Prodotto da Panini Comics, il libro è un’opera che raccoglie 15 storie originali, scritte e disegnate da un parterre di talentuosi autori provenienti da tutto il globo, che offrono una visione globale del personaggio, rendendo omaggio alla sua icona di speranza e giustizia. Con un totale di 208 pagine, Superman: Il mondo porta i lettori in un’avventura che abbraccia i confini del mondo, esplorando diverse visioni culturali e narrando il legame di Superman con le varie realtà sociali e storiche di ogni paese.

Nato nel 1938 dalla mente di Jerry Siegel e Joe Shuster, Superman è da sempre un simbolo di verità e giustizia. La sua forza, la sua morale incrollabile e la sua lotta contro il male l’hanno reso una delle icone più potenti della cultura popolare mondiale. Con Superman: Il mondo, la DC Comics ha voluto ampliare ulteriormente l’universalità del personaggio, immergendolo in contesti globali che esplorano non solo le sue battaglie contro il crimine, ma anche la sua relazione con le diverse tradizioni e culture, dando vita a storie mai raccontate prima. Ogni capitolo del volume è un viaggio che porta l’Uomo d’Acciaio in terre lontane, mettendo in luce il suo impatto in contesti culturali e storici unici.

Una delle storie più attese è Superman: Inferno, firmata dal duo italiano Marco Nucci e Fabio Celoni, che trasporta l’Uomo d’Acciaio nel cuore di Firenze, la città di Dante Alighieri, in occasione del 700° anniversario della sua morte. In questo racconto, Clark Kent e Lois Lane si trovano a fronteggiare una minaccia che affonda le radici nelle visioni infernali di Dante. L’epicità della città si fonde con la mitologia e la lotta tra il bene e il male, offrendo uno spunto originale e ricco di rimandi storici e culturali.

Un altro capitolo significativo è Sciogliete i mastini della guerra di Dan Jurgens e Lee Weeks, che racconta una battaglia extraterrestre a Metropolis. Superman si trova a fronteggiare una minaccia aliena che mette in discussione non solo la sicurezza della città, ma anche l’intervento del governo, creando un conflitto di etica e strategia che lo costringe a scelte difficili. Un tema ricorrente in questa antologia è infatti la riflessione sulle difficoltà morali e i dilemmi che Superman, nonostante i suoi poteri, è costretto a vivere.

A livello internazionale, Superman: Il mondo offre storie che esplorano il legame di Superman con culture molto diverse. In L’ultimo seme di Krypton di Mauro Mantella e Agustín Alessio, l’Uomo d’Acciaio affronta un’antica minaccia in Argentina, mettendo in discussione la sua identità e la sua biologia. Mentre in Il mantello rosso di Jefferson Costa, Superman è coinvolto in una trama che ha come sfondo il Brasile e la lotta per recuperare un artefatto simbolico per una cultura che ha lottato per preservare la sua memoria e identità.

Anche il continente africano è rappresentato in Il carro degli dei di Dr. Ejob Gaius e E.N. Ejob, dove Superman si trova ad affrontare le sfide di comprendere e rispettare le differenze culturali in un’avventura che lo porta in Camerun. L’importanza di essere un eroe non solo per l’umanità, ma anche per il contesto culturale in cui opera, diventa una lezione centrale in questa storia.

L’Europa non è da meno, con storie ambientate in Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia e Spagna. In Superman a Parigi, scritto da Sylvain Runberg e disegnato da Marcial Toledano Vargas e José Manuel Robledo, Lois Lane e Clark Kent si concedono una fuga romantica nella capitale francese, ma una minaccia inaspettata emerge dalle profondità della Senna, interrompendo il loro momentaneo riposo. In L’uomo di acciaio (K) Rupp di Flix, Superman affronta un nemico in Germania nel periodo post-bellico, aggiungendo una dimensione storica alla sua lotta.

Il volume include anche contributi da paesi più lontani, come il Giappone, dove Superman vs. l’angolo ristoro del konbini di Satoshi Miyagawa e Kai Kitago porta una narrazione più leggera ma altrettanto affascinante, e Superman a Granada di Jorge Jiménez e Alejandro Sánchez, che racconta una storia di Superman senza poteri, che si trova a esplorare la cultura di Granada, tra misteri e battaglie contro il tempo.

Infine, le ultime storie, come Marzanna di Bartosz Sztybor e Marek Oleksicki dalla Polonia, e Ho scelto di proteggere la luce di Stevan Subic dalla Serbia, continuano a esplorare il legame di Superman con le tradizioni locali, presentando il personaggio alle prese con leggende antiche e avversari cosmici. Ogni storia, pur mantenendo il legame con la sua essenza di eroe, si adatta alle specificità culturali e alle sfide del luogo in cui si trova.

Superman: Il mondo è un volume che celebra la figura di Superman come simbolo universale, ma anche come un personaggio che si adatta e cresce in base alle sfide specifiche che incontra in ogni angolo del pianeta. Le storie, pur mantenendo il tono eroico e l’impegno per la giustizia che contraddistinguono il personaggio, offrono una prospettiva più ampia e profonda, esplorando come Superman possa essere interpretato in contesti culturali diversificati.

Questo volume non solo offrirà ai fan di Superman una lettura emozionante e ricca di azione, ma presenterà anche una riflessione sulla sua eterna lotta per la giustizia, che trascende le frontiere e si adatta alle esigenze e alle esperienze di ogni cultura. Superman: Il mondo è un’opera imperdibile per chiunque voglia esplorare la figura di Superman da una prospettiva nuova e globale.

Firenze Comics 2025: un’edizione imperdibile tra fumetti, cosplay e videogames

Il mondo nerd torna a riunirsi in grande stile con la nona edizione di Firenze Comics, che si terrà il 6 e 7 settembre 2025 nella suggestiva cornice del Parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. L’evento, che negli anni ha conquistato un pubblico sempre più ampio, si conferma come uno dei punti di riferimento nel panorama italiano delle fiere dedicate a fumetti, cosplay e videogiochi.

Fin dalla sua prima edizione, nel gennaio del 2017, Firenze Comics ha rappresentato un’esperienza immersiva e coinvolgente per tutti gli appassionati del settore. Grazie alla passione e alla dedizione degli organizzatori, Alessio e Luca Mariotti, la manifestazione ha saputo crescere ed evolversi, diventando un appuntamento irrinunciabile per chi ama il mondo dell’intrattenimento nerd. Il festival non si limita a offrire semplicemente stand e merchandising, ma propone un vero e proprio viaggio attraverso i mondi della fantasia, della creatività e dell’innovazione.

Anche per questa edizione, il programma si preannuncia ricco di eventi e attività per tutti i gusti. Tra i momenti più attesi figurano i dibattiti e le conferenze che offriranno approfondimenti su tematiche legate al fumetto, all’animazione e ai videogiochi. Non mancheranno i workshop dedicati al disegno, in cui aspiranti artisti potranno affinare le proprie tecniche sotto la guida di professionisti del settore. A rendere ancora più speciale l’atmosfera ci penseranno le proiezioni di cartoni animati e gli spettacoli musicali, che faranno rivivere le sigle più amate dal pubblico.

Uno degli aspetti più apprezzati di Firenze Comics è la sua straordinaria varietà di espositori. Ogni stand rappresenta una finestra su mondi affascinanti, dalle grandi case editrici che presenteranno le loro novità editoriali, fino ai collezionisti che metteranno in mostra pezzi rari e introvabili. L’area dedicata ai videogame sarà il luogo ideale per gli amanti del gaming, con postazioni di gioco, tornei e dimostrazioni che coinvolgeranno giocatori di tutte le età. Anche la cucina giapponese avrà il suo spazio, permettendo ai visitatori di assaporare delizie tipiche del Sol Levante in un’atmosfera unica e suggestiva.

Ma il cuore pulsante di Firenze Comics resta senza dubbio il cosplay. Ogni anno, centinaia di appassionati danno vita ai loro personaggi preferiti con costumi curati nei minimi dettagli, trasformando l’evento in un vero e proprio spettacolo visivo. Le sfilate e le competizioni cosplay offriranno un’occasione imperdibile per ammirare la creatività e la passione di questi artisti, che con il loro talento danno vita alla magia dei fumetti e dei videogiochi.

Firenze Comics è molto più di una semplice fiera: è un punto d’incontro per chi condivide una passione, un luogo in cui la cultura pop si esprime in tutte le sue sfaccettature. Ogni edizione porta con sé un’energia contagiosa, fatta di entusiasmo, colori e voglia di stare insieme. E l’appuntamento del 2025 non farà eccezione, promettendo due giorni di pura immersione nel mondo nerd.

Per chi desidera partecipare attivamente all’evento, sono già aperte le richieste per gli stand nell’area commerciale, nell’artist alley e nell’area food. Gli interessati possono scrivere a firenzecomics@gmail.com per ricevere maggiori informazioni. Inoltre, per evitare le attese all’ingresso, saranno presto disponibili i biglietti salta fila, che permetteranno ai visitatori di accedere rapidamente alla manifestazione.

Le novità non finiscono qui: presto saranno annunciati i partner commerciali che contribuiranno a rendere ancora più speciale questa edizione. Per restare aggiornati su tutte le news, basta seguire Firenze Comics sui canali social ufficiali. L’attesa è già altissima, e il conto alla rovescia per la nona edizione è ufficialmente iniziato. Firenze Comics 2025 si prepara a essere un evento imperdibile per tutti gli amanti della cultura nerd.

Pinocchio Museum Experience: il nuovo museo interattivo a Firenze per rivivere le avventure del burattino più famoso al mondo

A Firenze, città natale di Carlo Lorenzini, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Collodi, è appena stato inaugurato un nuovo, affascinante museo dedicato a uno dei personaggi più amati della letteratura mondiale: Pinocchio. Il Pinocchio Museum Experience, situato in via Ricasoli 44, nel cuore del centro storico, a due passi dalla celebre Galleria dell’Accademia, offre una nuova visione immersiva e interattiva del burattino più famoso al mondo. Un progetto ideato da Giunti Editore, che ha deciso di “riportarlo a casa” in una città che ha visto nascere e crescere la storia che ha ispirato generazioni di lettori, bambini e adulti.

Questo museo non è solo un omaggio a un personaggio iconico, ma un vero e proprio viaggio nel mondo immaginario di Pinocchio, un percorso sensoriale e interattivo che permette ai visitatori di tutte le età di esplorare il celebre romanzo attraverso tecnologie all’avanguardia, immagini, installazioni, filmati e giochi, rendendo l’esperienza coinvolgente e unica. Situato all’interno di un antico palazzo fiorentino, il museo si sviluppa in un susseguirsi di ambienti in cui le illustrazioni di artisti come Tony Wolf e Teo Lupatelli prendono vita, portando i visitatori a scoprire le vicende del burattino, dalla bottega di Geppetto fino al ventre del Pescecane.

Una delle caratteristiche più affascinanti di questo spazio è la sua capacità di coniugare la tradizione letteraria con la modernità tecnologica, creando una sinergia perfetta tra arte digitale e la letteratura classica. Oltre alla parte espositiva, il museo offre anche laboratori creativi ispirati al romanzo, dove i bambini possono partecipare attivamente, dando libero sfogo alla loro fantasia e immergendosi nel mondo del burattino. Non mancano, inoltre, sezioni dedicate all’apprendimento, come una mappa interattiva che invita a esplorare i luoghi di Firenze e del mondo che hanno un legame con la storia di Pinocchio, un modo originale per scoprire l’impatto culturale e linguistico che il romanzo ha avuto nel corso dei decenni.

Giunti Editore ha messo in campo un progetto davvero ambizioso, grazie anche alla collaborazione con lo studio creativo Trama, che ha curato la parte immersiva del museo. Il risultato è una vera e propria esperienza multisensoriale che riesce a coinvolgere i visitatori in modo innovativo, in un luogo dove la letteratura prende vita in un modo che pochi avrebbero potuto immaginare. Un viaggio che non solo celebra la figura di Pinocchio, ma anche l’incredibile genio di Carlo Lorenzini, che mai avrebbe pensato che la sua invenzione sarebbe diventata una storia senza tempo, amata in tutto il mondo.

Il presidente del gruppo editoriale Giunti, Sergio Giunti, ha dichiarato che Pinocchio rappresenta per la casa editrice uno dei suoi simboli più importanti, un’icona che ha attraversato epoche e confini, entrando nel cuore dei bambini di ogni parte del mondo. E oggi, a 142 anni dalla prima pubblicazione del romanzo, il burattino torna a casa, a Firenze, con un’esperienza immersiva che farà vivere a tutti, grandi e piccoli, un’avventura indimenticabile.

Ma l’omaggio a Pinocchio non si limita solo al museo. Un’altra novità arricchisce questa celebrazione del celebre burattino: presso il Giunti Odeon di piazza Strozzi, è stata allestita una mostra dell’artista Fabio De Poli. Con 24 tavole originali e inedite, l’artista genovese reinterpreta la fiaba, custodendone la magia e il suo segno indelebile nella cultura mondiale. Un’occasione imperdibile per tutti gli amanti di Pinocchio e della sua storia, che potranno vedere come l’arte visiva si fonde con la narrazione per continuare a raccontare un mito che non smette di affascinare.

Il Pinocchio Museum Experience è un luogo dove il burattino prende vita, dove i sogni e la fantasia si intrecciano con la realtà, creando una nuova dimensione di esperienza culturale, educativa e divertente. Questo museo non è solo una visita turistica, ma un vero e proprio viaggio dentro il cuore di una storia che, partita da Firenze, ha conquistato il mondo intero.

La mia immersione nei misteri rinascimentali: The House of Da Vinci VR è il viaggio che aspettavo da tutta la vita

Non capita spesso, lo ammetto, che un videogioco riesca a colpirmi così nel profondo da risvegliare in me quell’antico brivido da “cacciatrice di enigmi” che avevo lasciato sopito da qualche tempo. Ma quando ho messo piede – virtualmente parlando – nella Firenze del XVI secolo di The House of Da Vinci VR, è stato come riaccendere una fiamma. Da appassionata di realtà virtuale e irriducibile amante dei misteri storici (ho letteralmente consumato i libri di Dan Brown e sogno ancora di risolvere l’enigma del manoscritto Voynich), questo gioco è stato un invito irresistibile a indossare il visore e lasciarmi trasportare in un Rinascimento che sembra pulsare di vita, ingegno e segreti.

Già conoscevo The House of Da Vinci nella sua versione classica, quella per monitor, e l’avevo apprezzata per la cura con cui mescolava enigmi, atmosfera e una certa dose di verosimiglianza storica. Ma la trasposizione in realtà virtuale è tutta un’altra storia: è come se il gioco avesse trovato finalmente la sua forma ideale. Indossare il visore Meta Quest 2 e calarsi nei panni dell’apprendista di Leonardo Da Vinci non è solo un esercizio ludico, ma una vera esperienza sensoriale, dove ogni stanza diventa un quadro vivo, ogni marchingegno un mistero da decifrare con le proprie mani – letteralmente. L’interazione è fluida, intuitiva, e anche se qualche piccola imperfezione nel tracking dei controller può capitare (soprattutto se, come me, sei una persona che gesticola parecchio!), nulla riesce davvero a rompere l’immersione. Perché, diciamocelo, quando ti trovi davanti a una macchina da guerra progettata da Leonardo o stai cercando di svelare l’uso di uno strano dispositivo alchemico, è facile perdere il senso del tempo e dello spazio.

Un mondo di enigmi e visioni del passato

La trama, pur non essendo particolarmente complessa, funziona bene come cornice per l’avventura. Leonardo è scomparso e sta a noi, il suo apprendista più promettente, raccogliere i frammenti del suo passaggio. Lo facciamo esplorando ambienti ricostruiti con una cura maniacale – Firenze non è mai stata così affascinante, almeno non da sotto un visore VR – e affrontando puzzle ispirati alle vere invenzioni del genio rinascimentale. Una delle trovate più interessanti del gioco è rappresentata dai “poteri” legati ai guanti dell’apprendista: uno permette di vedere gli indizi nascosti, l’altro di osservare delle eco del passato, vere e proprie visioni che svelano eventi cruciali. È come se avessimo tra le mani una lente temporale capace di leggere tra le pieghe del tempo e degli oggetti – e questo, per una fanatica di misteri come me, è stata la ciliegina sulla torta.

Enigmi, ingegno e un tocco magico

Il cuore del gameplay, ovviamente, sono gli enigmi. Non troppo difficili, ma nemmeno banali, richiedono attenzione, logica e una certa propensione a pensare fuori dagli schemi. A volte ci si blocca, sì, ma gli sviluppatori sono stati abbastanza saggi da inserire un sistema di suggerimenti progressivi che ti aiutano senza spoilerarti nulla. Una soluzione elegante, che evita frustrazione e mantiene intatto il senso di scoperta. E quando finalmente riesci ad aprire quel comparto segreto nascosto in una libreria, o a far funzionare una delle complesse macchine leonardesche… beh, la soddisfazione è palpabile. È come essere parte di qualcosa di più grande, un’avventura intellettuale che ti coinvolge corpo e mente.

Un’opera immersiva (quasi) senza difetti

Certo, non è tutto perfetto. Alcune meccaniche potrebbero essere rifinite, e la durata del gioco non è lunghissima – io l’ho completato in poco più di quattro ore, senza correre troppo. Ma quello che manca in quantità viene ampiamente compensato dalla qualità. L’atmosfera, la direzione artistica, l’accuratezza storica… ogni dettaglio sembra pensato per trasportarti nel cuore pulsante del Rinascimento, tra botteghe, cunicoli segreti e laboratori zeppi di meraviglie.E vogliamo parlare della colonna sonora? Discreta ma evocativa, accompagna ogni scoperta come una carezza sonora, amplificando la sensazione di essere parte di un mondo antico e affascinante.

Un viaggio consigliatissimo

Insomma, The House of Da Vinci VR non è solo un gioco: è un viaggio nel tempo, una caccia al tesoro, una lettera d’amore al genio di Leonardo e alla meraviglia del pensiero umano. Se avete un visore VR – o state pensando di acquistarne uno – questo titolo dovrebbe essere in cima alla vostra wishlist. È un’esperienza che unisce gioco e cultura, enigma e emozione, e che vi farà desiderare di esplorare ogni angolo della storia con occhi nuovi. Io l’ho fatto, e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi capitoli della trilogia. E voi? Avete già provato a risolvere i misteri di Leonardo in VR? Raccontatemelo nei commenti o condividete l’articolo sui vostri social: voglio sapere se anche voi, come me, siete rimasti incantati da questa straordinaria avventura rinascimentale.

Notte Infinita: La Miniserie sul Mostro di Firenze Esordisce in Fumetteria

Zen Comics ha recentemente annunciato l’uscita del primo volume della miniserie “Notte Infinita”, un’opera che si ispira ai sanguinosi eventi legati alla vicenda del Mostro di Firenze, uno dei casi di cronaca nera più inquietanti e dibattuti della storia italiana. Con il coinvolgimento di una squadra di autori e disegnatori di tutto rispetto, la serie promette di esplorare la tragedia con un approccio fresco e innovativo, arricchendo la narrazione con un taglio di approfondimento psicologico e storico.

La sceneggiatura di “Notte Infinita” è affidata a Gianluca Testaverde, già noto per lavori come BrainStorming e Black Salvation. Testaverde, con la sua esperienza, si fa portavoce di una storia che ha segnato nel profondo l’immaginario collettivo italiano, quella del Mostro di Firenze. Per quanto riguarda il lato visivo, l’albo è un vero e proprio evento, grazie alla collaborazione di diversi disegnatori di talento: Francesco Canterelli, giovane esordiente, e i più esperti Alessio Monaco (Fem Force, Sette Voci) e Mario Schiano (Il Silenzio dell’Acqua, Pane per i Bastardi di Pizzofalcone), quest’ultimo anche autore della copertina del primo volume. Un mix di stili che arricchisce la narrazione e che promette di offrire una visione visiva particolarmente dinamica ed evocativa della tragedia fiorentina.

Il Mostro di Firenze è il nome con cui la stampa identificò, per molti anni, l’autore o gli autori di una serie di duplici omicidi che insanguinarono le campagne fiorentine tra il 1968 e il 1985. In questo lungo periodo, il Mostro uccise diverse coppie di innamorati, compiendo omicidi con una brutalità tale da lasciare un segno indelebile nella memoria storica del nostro paese. La figura del Mostro di Firenze è legata alla figura del serial killer per eccellenza, capace di non solo compiere atti atroci ma di plasmare, con la sua presenza, una parte della cultura popolare italiana. La sua aura di mistero e il suo modus operandi hanno alimentato per anni teorie, leggende e congetture.

Nonostante numerose indagini e il fatto che nel 1999 la Procura di Firenze condannò Mario Vanni e Giancarlo Lotti, ritenuti responsabili degli omicidi ma considerati solo come una “manovalanza” di una più ampia organizzazione, il caso continua a suscitare interrogativi. Ancora oggi, il Mostro di Firenze è un enigma, alimentando discussioni appassionate sia nel mondo accademico che tra i più ferventi appassionati di criminologia. La miniserie “Notte Infinita” si propone di trattare proprio questi aspetti, approfondendo non solo i fatti storici ma anche le figure chiave coinvolte nella vicenda, tra cui i personaggi reali, come investigatori, vittime e criminali.

Il titolo “Notte Infinita” si rifà a una delle missive ricevute nel 1985 dal quotidiano La Nazione, nella quale l’autore, che si presume fosse il Mostro di Firenze, scriveva “In me la notte non finisce mai”, una frase che riecheggia la sua inquietante e misteriosa figura. Questo riferimento, carico di simbolismo, viene scelto per suggerire il perpetuarsi della violenza e la sensazione di un incubo che non ha mai fine, tema centrale nel fumetto.

Nel primo volume, che funge da introduzione, viene ripercorso il delitto del 1968, in cui persero la vita Barbara Locci e Antonio Lo Bianco, le prime vittime della lunga scia di omicidi che avrebbe devastato la zona di Firenze. Questo episodio tragico, descritto in modo dettagliato e ricco di atmosfera, getta le basi per il proseguimento della serie, che si concentrerà sullo sviluppo delle indagini e sull’approfondimento psicologico del personaggio del Mostro, analizzandone le motivazioni e gli aspetti più oscuri legati alle sue azioni.

La miniserie si comporrà di sei volumi e il personaggio del Mostro di Firenze verrà gradualmente sviluppato, con una narrativa che esplora ogni sfumatura del suo comportamento e delle sue azioni. I successivi albi promettono di essere sempre più intensi e profondi, riflettendo sulla natura dell’omicidio e del serial killer, ma anche sulla società italiana dell’epoca e su come questi eventi abbiano influito sulla cultura popolare e sulla mentalità collettiva.

“Notte Infinita” si presenta come un’opera di grande impatto, non solo per il tema trattato, ma anche per l’approccio visivo e narrativo che promette di coinvolgere i lettori fin dalle prime pagine. Il formato americano e la copertina curata da Mario Schiano danno un tocco di classe all’intero progetto. Il volume, al prezzo di 9,99€, è disponibile sia in fumetteria che su Amazon, rendendo facilmente accessibile un’opera che rappresenta un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati di crime, storia e fumetto. Chi ama il fumetto italiano e le storie che scavano nel profondo delle psiche umane, non potrà fare a meno di tuffarsi in questa narrazione mozzafiato che promette di riscrivere una pagina nera della nostra storia.

Fantasy Design Academy al Centro Commerciale Gavinana di Firenze

Se siete appassionati di fumetto, giochi e cosplay, segnatevi queste date sul calendario: il 21 e 22 dicembre 2024 il Centro Commerciale Gavinana di Firenze si trasformerà in un vero e proprio epicentro per gli amanti di queste tematiche. Durante questo weekend, infatti, avrete l’opportunità di immergervi nel mondo del fumetto grazie alla presenza della Lucca Manga School, ma non solo: ci sarà anche spazio per il gioco e il cosplay.

Il sabato 21 dicembre vi aspetta un piccolo raduno cosplay, organizzato dagli amici de La Fortezza del Cosplay, al quale tutti possono partecipare. Un’occasione per sfoggiare i vostri costumi, incontrare altri appassionati e, perché no, fare qualche scatto memorabile. Il momento clou dell’evento, però, arriverà domenica 22 dicembre con ben quattro workshop gratuiti di Cos/Prop making, un’opportunità imperdibile per chiunque voglia approfondire la propria passione per la creazione di costumi e accessori. I workshop, che fanno parte del progetto Lucca Cosplay Academy, partiranno alle 15:00, pronti a svelarvi tutti i segreti del cosplay professionale.

Non finisce qui: per gli amanti dei giochi da tavolo, sarà presente un’area free-to-play, messa a disposizione da FirenzeGioca, Garfaludica e Ludolega Lucchese. Un angolo dove potrete sfidare amici e sconosciuti in appassionanti partite.

E non dimenticate i workshop di disegno Manga, organizzati dalla Lucca Manga School, che si terranno sia sabato 21 che domenica 22 dicembre. Sabato pomeriggio, dalle 16:00 alle 17:00, vi guideranno nell’arte di disegnare le espressioni del volto, per poi proseguire con un workshop dalle 17:30 alle 19:30, incentrato sulla creazione di personaggi. Domenica mattina, invece, dalle 10:30 alle 11:30, si continuerà con le espressioni del volto, seguite da un altro workshop, dalle 12:00 alle 13:00, dedicato alla creazione di personaggi.

Domenica 22, a partire dalle 15:00, i workshop di cosplay saranno l’occasione perfetta per imparare tecniche e segreti del Cosmaking. Si parte con un’introduzione ai materiali e metodi di costruzione, con un focus sulla creazione di un bracciale e la differenza tra cosplay e LARP, a cura di Adele Brandaglia di A. Bra Cosplay. A seguire, dalle 16:10 alle 17:10, Francesca Frey vi mostrerà come creare un corpino per armatura fantasy, esplorando le tecniche di texture e colore. Poi, dalle 17:15 alle 18:10, ChrisJFF vi insegnerà come realizzare parrucche per cosplay, con un approfondimento sui materiali e le tecniche da utilizzare. A chiudere il pomeriggio, dalle 18:20 alle 19:20, Matteo Simoni parlerà di tecniche avanzate nella lavorazione dei materiali, raccontando anche la sua esperienza in merito al World Cosplay Summit 2025, con un focus sullo storytelling delle gare e come prepararsi al meglio.

Non potete davvero perdervi questa occasione di immergervi nel mondo del cosplay, del fumetto e del gioco, in una due giorni che promette di essere ricca di creatività, imparato e divertimento!

Il Quarto Cerchio: il raduno nazionale di Harry Potter di Revelio

Nel cuore della pittoresca Signa, dal 27 agosto all’1 settembre, un incantevole evento trasformerà la cittadina toscana in una vera e propria estensione del mondo magico di Hogwarts. Villa Alberti, un angolo di bellezza storica e architettonica, aprirà le sue maestose porte per ospitare il raduno nazionale dei fan di Harry Potter, un evento che promette di catturare l’immaginazione di tutti coloro che sognano di vivere un’avventura all’interno dell’edificio. ‘universo creato da JK Rowling.

L’evento, intitolato “Il quarto cerchio”, rappresenta un’occasione unica per immergersi in un gioco di ruolo dal vivo che trasporterà i partecipanti in una magica esperienza che richiama le ambientazioni più amate della saga. Gli appassionati avranno l’opportunità di calarsi nei panni dei loro personaggi preferiti, esplorare luoghi iconici di Hogwarts e dei suoi dintorni, esercitare incantesimi, partecipare a duelli e risolvere enigmi avvincenti. Ogni giorno sarà un capitolo nuovo di una storia che promette di essere tanto avvincente quanto affascinante, offrendo a ciascuno la possibilità di esplorare le proprie abilità magiche e di stringere legami con altri fan che condividono la stessa passione.

Ma il raduno non si limiterà a questo. I partecipanti potranno assistere a un torneo di quidditch che si preannuncia elettrizzante, con squadre che si sfideranno in partite mozzafiato. Immagina l’emozione di vedere i giocatori volare sulle scope, il rumore delle palle e il fervore del pubblico mentre le squadre competono per il trofeo. E, naturalmente, non può mancare il tradizionale ballo del ceppo, che quest’anno avrà luogo presso la piscina dei Renai. Questo evento speciale sarà l’occasione per socializzare e divertirsi in un ambiente magico e festoso, circondati dalla bellezza di uno spazio suggestivo.

L’organizzazione di questo straordinario raduno è affidata a Revelio, un’associazione di promozione sociale che, nonostante la sua giovane età, ha già dimostrato un’enorme passione e competenza nell’ambito del fantasy e del gioco di ruolo dal vivo. Fondata nel 2024 da un gruppo di amici innamorati del mondo di Harry Potter, Revelio ha saputo raccogliere un’esperienza decennale nella progettazione e realizzazione di eventi che celebrano il mondo magico. Questo raduno segna il debutto dell’associazione con un gioco di ruolo dal vivo ambientato nell’universo espanso di Harry Potter, e non c’è dubbio che saprà affascinare e coinvolgere ogni partecipante.

Il sindaco di Signa, Giampiero Fossi, ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa, sottolineando l’importanza culturale e sociale di questo evento per la città. “Per Signa si tratta di un’opportunità straordinaria, un’occasione di alta cultura che, attraverso il gioco di ruolo, darà modo a tutti i partecipanti, che arriveranno da tutta Italia, di superare la razionalità e scoprire elementi rimasti celati,” ha dichiarato. “Come Amministrazione comunale siamo orgogliosi di poter mettere nuovamente a disposizione dell’associazione organizzatrice questo nostro spazio, col suo parco monumentale, una villa prestigiosa che si trova nel cuore della città, che con i suoi molti spazi potrà ben accogliere tutti i fan di Harry Potter.”

Accanto a Revelio, la manifestazione gode del supporto della Pro Loco di Signa. Il vicepresidente Carlo Pezzetti ha lodato l’impegno della presidente Letizia Pancani, sottolineando l’importanza di un evento che non solo promuove la socializzazione ma anche il patrimonio culturale e territoriale di Signa.

Il raduno è aperto a partecipanti a partire dai 16 anni e, fino ad oggi, ha già registrato cinquanta iscritti. Ogni partecipante avrà l’opportunità di interpretare un personaggio all’interno di una trama avvolta da misteri e indovinelli che si dipaneranno lungo tutta la durata dell’evento. Per tutti coloro che desiderano scoprire ulteriori dettagli su come partecipare, è possibile consultare il sito dell’associazione Revelio. Il raduno nazionale dei fan di Harry Potter a Signa non è solo un evento, ma un’esperienza magica che trasforma la realtà in un’avventura da vivere e ricordare. Con Villa Alberti come scenario e un programma ricco di attività coinvolgenti, questo raduno promette di essere una celebrazione imperdibile del mondo di Harry Potter, capace di incantare e affascinare tutti i partecipanti.

Dove si trova la Selva Oscura di Dante?

La Selva Oscura, il luogo che Dante Alighieri descrive all’inizio della Divina Commedia, non è solo un paesaggio immaginario, ma un simbolo ricco di significati e suggestioni. Fin dai primi versi del poema, l’ambientazione si presenta come un luogo di smarrimento profondo, un bosco che non rappresenta soltanto una difficoltà fisica, ma una vera e propria crisi dell’anima. L’espressione “selva oscura” evoca un ambiente carico di mistero e paura, dove la “diritta via” è smarrita e l’autore si trova a dover fare i conti con un’incertezza esistenziale.

  Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
    Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
    Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
    Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
    Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,
    guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
    Allor fu la paura un poco queta
che nel lago del cor m’era durata
la notte ch’i’ passai con tanta pieta.
    E come quei che con lena affannata
uscito fuor del pelago a la riva
si volge a l’acqua perigliosa e guata,
    così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva.

Dante racconta di essersi smarrito “nel mezzo del cammin di nostra vita” in una foresta che, fin da subito, suscita un’impressione di asprezza e minaccia. Le sue parole sono intrise di angoscia: la selva è tanto “selvaggia e aspra” da rinnovare nel pensiero la paura, eppure è proprio attraverso il superamento di questo luogo che Dante intraprende il suo viaggio spirituale. La luce della luna piena che penetra tra gli alberi è quasi un faro nell’oscurità, rappresentando una speranza di salvezza, ma anche un riflesso della sua lotta interiore.

Nel tentativo di localizzare la vera “Selva Oscura”, molti studiosi si sono cimentati nel tracciare un possibile percorso geografico, cercando di identificare il bosco che potrebbe aver ispirato Dante. Una delle teorie più affascinanti riguarda la Lunigiana, una regione toscana che potrebbe aver offerto lo scenario per il celebre inizio del poema. Qui, infatti, Dante soggiornò sotto la protezione dei Malaspina e, secondo alcune ipotesi, la Selva Oscura corrisponderebbe a una foresta situata tra i castelli di Mulazzo e Villafranca, oggi conosciuta come la Selva di Filetto. Nonostante il paesaggio sia cambiato nel corso dei secoli, questo bosco potrebbe aver mantenuto quell’aura di mistero che Dante ha magistralmente reso nella sua opera.

Un’altra suggestiva candidata per il luogo descritto nel poema è la Faggeta del Monte Cimino, nel Lazio. Questa foresta, ricca di fauna selvatica, avrebbe potuto ispirare Dante, che potrebbe aver preso spunto dalle descrizioni di Tito Livio sulla Selva Ciminia, un luogo di mistero e pericolo. Dante, del resto, era un grande ammiratore della letteratura romana, e la sua immaginazione potrebbe aver preso ispirazione anche da queste leggende antiche.

E non finisce qui. C’è chi suggerisce che la Selva Oscura possa essere stata situata tra Cuma e Napoli, nel cuore della Campania. Le leggende locali, uniti ai riferimenti storici di autori come Giovanni Sercambi e Galileo Galilei, potrebbero suggerire una connessione con il mito greco e le antiche storie legate all’Averno, l’ingresso all’Inferno. Questo legame con Napoli è anche testimoniato dalla diffusione della Divina Commedia in questa regione e dall’interesse critico dimostrato da intellettuali partenopei.

Ma le ipotesi non si fermano. Alcuni sostengono che Dante, durante il suo esilio, potrebbe aver trovato ispirazione anche nei Monti Sibillini, una catena montuosa dell’Italia centrale, ricca di leggende, tra cui quella della Sibilla Appenninica. Recenti ricerche condotte dagli studiosi Rita Monaldi e Francesco Sorti hanno confermato che Dante potrebbe aver soggiornato proprio in queste terre, come dimostrato da un antico registro di lettere che attesta la sua presenza nei Sibillini intorno al 1300.

La Selva Oscura, quindi, non è soltanto un’invenzione letteraria, ma un crocevia tra realtà e mito, un simbolo potente della crisi spirituale dell’uomo. Più che un semplice sfondo, il bosco descritto da Dante è un mondo complesso che continua a suscitare riflessioni e a stimolare l’immaginazione di chi si avvicina alla sua opera, alla ricerca di una connessione tra i luoghi reali e quelli della fantasia.

In conclusione, la Selva Oscura rimane uno dei più affascinanti enigmi danteschi, un luogo che ci parla di smarrimento, paura, ma anche di redenzione e speranza. E sebbene le vere coordinate geografiche possano continuare a sfuggire, ciò che è certo è che questo bosco è destinato a rimanere nel nostro immaginario collettivo, come simbolo eterno della lotta interiore che ogni uomo è chiamato a combattere.

Fonte: initalia.virgilio.it/la-selva-oscura-dante-era-sui-sibillini di Martina Bressan.

La 18° edizione della Festa dell’Unicorno dal 26 al 28 luglio 2024

Dopo lo strepitoso successo della XVII edizione della Festa dell’Unicorno, la magica città di Vinci si prepara ad accogliere la 18a Festa dell’Unicorno, un evento unico e imperdibile che trasformerà le strade e le piazze della città in un vero e proprio regno di fantasia, dal 26 al 28 luglio. Con un programma ricco di spettacoli, concerti e attività per tutte le età, la Festa dell’Unicorno si conferma come uno degli eventi più attesi dell’estate italiana. I visitatori potranno vivere un sogno ad occhi aperti con oltre 400 spettacoli ed intrattenimenti di ogni genere. La più grande novità di questa edizione, sarà sicuramente il ritorno dei grandi ospiti e di sensazionali concerti.

Come ogni anno, il contest fotografico F.U.O.Co.  ha decretato il cosplayer/larper che sarà ufficialmente il testimonial della Festa dell’Unicorno. In questa edizione, ad aggiundicarsi l’agognato 1° posto è stato  Alessio Micheletti, immortalato con il suo splendido outfit del Nano di Erebor dalla fotografa Maria Chiara Bertagni.  Anche quest’anno il F.U.O.Co. ha visto partecipare più di 90 costumi, tra cui è stato difficile scegliere chi fosse più adatto a rispecchiare l’anima della Festa dell’Unicorno.



Festa dell’Unicorno – Ospiti e Musica

La festa si arricchisce infatti di una straordinaria presenza internazionale: Liam Cunningham, celebre attore noto per il suo ruolo nelle serie TV di successo mondiale Il Trono di Spade e Il Problema dei 3 Corpi, sarà l’ospite d’onore, atteso per il Sabato. La sua partecipazione aggiunge un tocco di prestigio e attrattiva all’evento, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di incontrare una delle star più amate del piccolo e grande schermo. Rimanendo in territorio nazionale invece, altri ospiti di rilievo saranno Adrian Fartade e Pietro Ubaldi, che con le loro eccezionali carriere hanno conquistato il pubblico italiano. Adrian Fartade, noto divulgatore scientifico e youtuber, incanterà il pubblico dal palco centrale con le sue affascinanti narrazioni sullo spazio e l’astronomia Venerdì. Pietro Ubaldi, voce storica del doppiaggio italiano, noto per aver dato vita a personaggi iconici dei cartoni animati e dei film, arricchirà la manifestazione con la sua presenza carismatica Domenica. Per quanto riguarda la musica e l’intrattenimento, invece, il palco principale della Festa dell’Unicorno vedrà esibirsi band di grande calibro. Venerdì, l’area “Anfiteatro del Bardo” sarà illuminata dalla voce inconfondibile di Cristina D’Avena, la regina delle sigle dei cartoni animati, che regalerà al pubblico una serata di pura nostalgia e divertimento. Sabato invece, sarà la volta dei leggendari Rhapsody of Fire, pronti a infiammare il palco con il loro power metal epico. Infine Domenica i Meganoidi porteranno il loro “Brucia Ancora Tour” in occasione del 20° anniversario del brano “Zeta Reticoli”, con le esibizioni di supporto dei gruppi “Fattore Rurale” e “Mondocane!”.

Mercato Artigianale

Una delle tante attrazioni della Festa dell’Unicorno è il mercato artigianale, che vanta centinaia di stand a tema. Gli espositori, provenienti da tutta Italia e dall’estero, offriranno una vasta gamma di prodotti unici, dall’artigianato locale alle creazioni fantasy. I visitatori potranno trovare gadget, abbigliamento, accessori, fumetti, oggetti da collezione e molto altro, tutti ispirati ai vari mondi della fantasia e dell’immaginazione. Un’opportunità perfetta per acquistare pezzi unici e originali, arricchendo l’esperienza della festa con momenti di shopping esclusivo.

Esperienza Unica per i Visitatori

I visitatori della Festa dell’Unicorno potranno immergersi in un mondo incantato, tra spettacoli di magia, laboratori creativi, artigianato locale e prelibatezze culinarie. La componente food sarà particolarmente curata, con proposte tematiche delle varie aree e un’attenzione speciale per le opzioni vegane e senza glutine, garantendo che tutti possano godere delle delizie culinarie offerte.Con la sua vasta gamma di attività e attrazioni, l’evento promette di offrire tre giorni di puro divertimento e magia per tutta la famiglia.

Epicos torna alla Festa dell’Unicorno con una promessa di straordinario spettacolo, pronto a conquistare tutti i presenti con la sua celebre Epicos Cosplay Area. In un’atmosfera di entusiasmo e creatività, gli appassionati di cosplay si preparano a vivere un’esperienza senza pari tra Meet&Greet, Sos Cosplay, Photo set e due avvincenti contest dove il cosplay sarà il protagonista assoluto. Questa edizione della Festa dell’Unicorno segna una svolta significativa, entrando ufficialmente nel circuito della COSPLAY ITALIAN CUP, l’unico campionato nazionale che incorona il miglior cosplayer italiano. Gli appassionati sono invitati a preparare i loro migliori costumi, poiché dal 26 al 28 luglio il borgo medievale si trasformerà in un palcoscenico epico.

Nel fine settimana, sia sabato che domenica, i partecipanti avranno l’opportunità di esibirsi negli EPIC COSPLAY CONTEST, aperti a tutte le categorie di cosplayer. Gli iscritti saranno giudicati da una giuria composta da illustri esperti del settore, associazioni e professionisti, valutando somiglianza globale al personaggio, qualità e difficoltà del costume, interpretazione dei tratti caratteristici del personaggio, originalità e valore artistico della performance.

Il sabato 27 luglio sarà dedicato al Cosplay Contest, con premi in palio per il Miglior Cosplay Sartoriale, Miglior Cosplay Crafting, Miglior Cosplay Group, Miglior Cosplay Modeling, Miglior Interpretazione e Miglior Cosplay Fantasy. Le iscrizioni si apriranno dalle 10:00 alle 15:00 presso il desk Epicos vicino al palco, con il prejudging previsto per le 16:00 e l’inizio delle esibizioni alle 17:00.

La domenica 28 luglio, la scena sarà animata dal Gran Cosplay Contest e dalla Selezione CIC, dove verranno assegnati gli stessi premi del giorno precedente. Al termine delle premiazioni, tra il miglior sartoriale e il miglior crafting sarà selezionato il finalista che rappresenterà la fiera alla finale della COSPLAY ITALIAN CUP, il primo torneo nazionale creato da Epicos. Le iscrizioni si svolgeranno dalle 10:00 alle 15:00, con prejudging alle 16:00 e inizio delle esibizioni alle 17:00. Per partecipare agli EPIC COSPLAY CONTEST, i concorrenti dovranno compilare la liberatoria disponibile online, salvo che non l’abbiano già fatto per gare precedenti. Il regolamento generale, incluse le tempistiche delle scene e le modalità di iscrizione, è consultabile sul sito di Epicos. Le esibizioni avranno una durata massima di 1,30 minuti per i singoli, 2 minuti per le coppie, 3 minuti per gruppi fino a 3 persone, 4 minuti per gruppi da 4 a 10 persone e 5 minuti per gruppi oltre 10 persone. La Festa dell’Unicorno è pronta ad accogliere migliaia di cosplayer e appassionati, promettendo un weekend di pura magia e creatività, dove ogni costume racconta una storia e ogni performance fa sognare.

Informazioni Logistiche

Per agevolare l’afflusso dei visitatori, saranno disponibili parcheggi gratuiti con un efficiente servizio di navette che collegheranno i parcheggi alle aree principali della festa. Questo permetterà un comodo accesso all’evento, garantendo al contempo una gestione ordinata del traffico e un’esperienza piacevole per tutti i partecipanti. Anche dalla stazione di Empoli (FI) sarà organizzata una navetta gratuita con partenze ogni mezz’ora.

Inaugurazione alla presenza delle istituzioni

Venerdì 26 luglio, l’Armata dell’Unicorno aprirà ufficialmente la manifestazione. Una parata da record con oltre 300 cosplayer, che percorreranno le strade di Vinci fino ad arrivare sotto al castello dei Conti Guidi. Il discorso di apertura sarà tenuto dal Sindaco di Vinci Daniele Vanni e dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Per ulteriori informazioni sull’evento, l’acquisto dei biglietti e il programma completo, visitate il sito ufficiale festaunicorno.com. Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile nel cuore di Vinci!

George Lucas e il Rinascimento: un viaggio tra galassie e Capolavori

Una mattinata scintillante tra capolavori d’arte, unendo il genio cinematografico del regista e produttore George Lucas con la maestosità del Rinascimento italiano. L’eccelso creatore dell’epica saga di Star Wars ha esplorato per la prima volta la Galleria degli Uffizi, unendosi al direttore Simone Verde in un viaggio attraverso i secoli. George Lucas, accompagnato dalla sua famiglia, è arrivato al museo poco prima delle 11, immergendosi per due ore tra i tesori senza tempo di Giotto, Botticelli, Michelangelo e Raffaello. Con lo sguardo di un visionario che ha plasmato mondi lontani, Lucas ha contemplato la Tribuna del Buontalenti e ha avuto un’anteprima dei nuovi spazi dedicati alla pittura fiamminga, in attesa di essere inaugurati nelle prossime settimane.

Sono un grande fan del Rinascimento,” ha confessato Lucas, rivelando un aspetto meno noto della sua passione per la narrazione visiva. L’ammirazione per le opere d’arte rinascimentale è un chiaro riflesso del suo interesse per le storie epiche e le immagini iconiche che risuonano nel tempo.

Dopo aver concluso il tour tra le sale degli antichi maestri, Lucas ha fatto una tappa obbligata al Gabinetto Stampe e Disegni. Qui, ha potuto apprezzare la collezione di autoritratti di artisti del fumetto, una nuova acquisizione degli Uffizi che unisce il passato e il presente in un dialogo continuo tra diverse forme di espressione artistica. Questa visita non è stata solo un incontro tra un visionario del cinema e i maestri del Rinascimento, ma anche un affascinante crocevia dove le stelle di una galassia lontana, lontana si sono allineate con la brillantezza delle opere d’arte eterna.

Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi

Dal 13 giugno al 3 novembre 2024, Firenze sarà il palcoscenico di un evento culturale imperdibile per tutti gli appassionati di cultura giapponese: Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi. Dopo aver conquistato il pubblico di Monza e Bologna, la mostra approda finalmente al Museo degli Innocenti, offrendo una nuova opportunità di esplorare il mondo affascinante e inquietante dei mostri della tradizione nipponica. Questo evento, prodotto da Vertigo Syndrome, si presenta con un allestimento totalmente rinnovato e centinaia di opere inedite, il tutto curato da due figure d’eccezione: Paola Scrolavezza, tra le massime nipponiste italiane, e Eddy Wertheim, direttore della prestigiosa Japanese Gallery Kensington di Londra.

La mostra rappresenta un’esperienza unica per immergersi nella ricca tradizione giapponese, dove mostri e spiriti sono protagonisti di storie antiche ma ancora vive nell’immaginario collettivo. L’esposizione fiorentina, ospitata negli spazi storici del Museo degli Innocenti, si arricchisce di oltre 150 nuove opere provenienti dal XVIII e XIX secolo, tra cui stampe, libri rari, maschere, nonché armi e armature prestate dal Museo Stibbert di Firenze. Si tratta di un’opportunità straordinaria per ammirare capolavori di artisti iconici come Hokusai, noto per le sue xilografie, tra cui spicca “Il ghigno della donna demone”, una rappresentazione intensa e disturbante del mostruoso femminile.

Gli yōkai, figure centrali nella mitologia giapponese, sono creature in bilico tra il mondo naturale e quello soprannaturale. Il termine “yōkai” è composto dai kanji 妖 (yō), che suggerisce incanto e mistero, e 怪 (kai), che indica stranezza e apparizione. Questi esseri non sono semplicemente mostri, ma rappresentazioni tangibili di inquietudini, paure e desideri profondamente radicati nella cultura giapponese. La mostra non si limita a una semplice esposizione artistica, ma si trasforma in un viaggio narrativo che invita il visitatore a esplorare queste creature leggendarie attraverso un percorso espositivo immersivo e suggestivo.

Uno dei momenti più emozionanti della visita è senza dubbio l’esperienza nella sala immersiva, che ricrea il Rituale delle Cento Candele, un’antica prova di coraggio praticata dai samurai nel periodo Edo. La sala, avvolta in una penombra inquietante, permette ai visitatori di vivere l’atmosfera carica di tensione che caratterizzava queste serate, in cui ogni samurai raccontava storie terrificanti agli altri, spegnendo una candela dopo l’altra fino a lasciare la stanza nell’oscurità totale.

Le leggende degli yōkai, dai dispettosi kappa agli imponenti oni, passando per le seducenti kitsune e i temibili tengu, vengono raccontate con un approccio tanto rigoroso quanto affascinante, coinvolgendo il pubblico in un viaggio attraverso il folklore giapponese. Questa mostra non solo offre uno sguardo approfondito sulle tradizioni del Giappone, ma evidenzia anche l’influenza che queste storie hanno avuto sull’immaginario popolare, arrivando a ispirare opere moderne come Dragon Ball, Inuyasha e numerosi film d’animazione.

La presenza di Giulia Rosa, illustratrice contemporanea di grande successo, arricchisce ulteriormente l’esperienza. Rosa ha creato una serie di tavole ispirate ai mostri giapponesi, reinterpretandoli con uno stile delicato e poetico. Le sue illustrazioni saranno raccolte in un cofanetto in edizione limitata, disponibile solo durante la mostra, diventando così un vero e proprio oggetto da collezione.

Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini è una mostra adatta a tutte le età, grazie a percorsi pensati anche per i più piccoli. Oltre alla tradizionale esposizione, i bambini potranno divertirsi con laboratori creativi, cacce al tesoro e una speciale stanza dei giochi a tema yōkai, che li aiuterà a scoprire il misterioso mondo di queste creature in modo ludico e coinvolgente. Anche le scuole sono invitate a partecipare: il percorso didattico offre l’occasione di esplorare l’evoluzione della narrazione di mostri e leggende, mettendo a confronto la tradizione giapponese con quella occidentale, favorendo un dialogo intergenerazionale tra studenti e insegnanti.

Il Museo degli Innocenti, una cornice perfetta per questa mostra, è un luogo di grande rilevanza storica e culturale. Progettato da Filippo Brunelleschi, il complesso monumentale è noto non solo per la sua straordinaria architettura, ma anche per la sua lunga tradizione di accoglienza e sostegno ai bambini. Oggi, il museo ospita opere d’arte e offre ai visitatori un percorso che intreccia il passato dell’istituzione con le storie delle sue opere, in un dialogo continuo tra storia, cultura e arte.

A corredo della mostra, ci saranno numerosi eventi collaterali, tra cui conferenze, workshop, concerti e visite guidate, che contribuiranno a rendere questa esperienza culturale ancora più ricca e memorabile. Gli appassionati di anime e manga potranno inoltre ammirare poster e locandine di serie iconiche come GeGeGe no Kitarō, Pom Poko e il fenomeno mondiale Demon Slayer, dimostrando come l’estetica del grottesco e del mostruoso continui a esercitare un’enorme influenza sull’arte visiva contemporanea.

Con Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi, Firenze si conferma ancora una volta capitale della cultura, offrendo un evento che unisce tradizione e modernità, storia e leggenda, arte e narrazione in un’esperienza davvero unica.

Leo da Vinci 2 dal 19 dicembre su Rai Gulp

Da martedì 19 dicembre su Rai Gulp (canale 42 del digitale terrestre) e su RaiPlay inizia la messa in onda della nuova serie cartoon dedicata al giovane genio di Vinci. Appuntamento dal lunedì al venerdì, alle ore 15.30, e tutti i giorni alle ore 18.20.

La serie (52 x 13’) è una importante coproduzione che vede insieme a Gruppo Alcuni, Rai KidsHR / ARD per la Germania, Cosmos Maya Animation Singapore, con il contributo del POC FESR della Regione del Veneto e il sostegno della Veneto Film Commission. La regia è di Sergio Manfio, che ha da poco ricevuto il Premio come “Best Director” per la prima stagione di “Leo da Vinci” al festival cinematografico NYAFA – New York Animation Film Awards.

Dopo il successo della prima stagione, e dopo oltre due anni di impegno di un grande gruppo di lavoro che ha realizzato oltre 12 ore di animazione CGI, ecco arrivare il sequel della serie, dove vediamo ancora il giovane Leo da Vinci dividere la scena con gli amici Lisa, Bianca de’ Medici (la sorella di Lorenzo il Magnifico) e Lollo. Anche in questi nuovi episodi non emerge solo Leo, il genio, come protagonista, bensì tutto il gruppo di adolescenti che condividono le scelte, le vie da seguire, le strategie da attuare… insomma due ragazze e due ragazzi che già nel 1468 vivono un rapporto paritetico, collaborativo, mai basato sulla sopraffazione.

Le avventure prendono le mosse da Firenze, dove Leo era andato per studiare nella bottega del Verrocchio, e dove insieme agli amici si è già distinto per aver sventato una congiura ordita contro Lorenzo de’ Medici (e questo è il contenuto dei 52 episodi della prima stagione).

Seguendo le richieste di Lorenzo de’ Medici, che mostra a Leo le tracce del preziosissimo Rubino di Seilan descritto da Marco Polo nel “Milione”, i protagonisti arrivano a Venezia e poi in Germania, passando attraverso foreste oscure, monasteri, castelli, facendo conoscenza con nuovi amici, ma purtroppo anche con temibili nuovi avversari.

Dal punto di vista narrativo un’importante novità è data dal fatto che i 52 nuovi episodi di Leo da Vinci compongono un “lungo racconto” che si sviluppa nel corso dell’intera stagione. Certo, ogni episodio ha un suo grado di autonomia, ma gli spettatori seguiranno un’avventura mozzafiato che si concluderà (forse) soltanto negli ultimi istanti del cinquantaduesimo episodio.

Grazie alle brillanti invenzioni di Leo e al suo intraprendente spirito di squadra, i nostri eroi reagiranno alle mosse dei “cattivi” con soluzioni intelligenti e sempre non violente.

A Firenze va in scena “Dalmazia Comics”, 14 ottobre 2023

A tutti gli appassionati di fumetti e giochi, sabato 14 ottobre 2023 si terrà un evento da non perdere: Dalmazia Comics un evento fiorentino dedicato a tutti gli appassionati della pop culture e del cosplay in attesa di Lucca comics & Games! L’appuntamento da non perdere, per una serata davvero fuori dal comune è in Piazza Dalmazia di Firenze a partire dalle ore 18.

Durante la serata, potrete godervi l’esibizione degli Alabarde Spaziali, una band cartoon molto amata, che ci accompagnerà con le loro fantastiche canzoni. Inoltre, saranno allestiti anche alcuni stand espositivi di giochi e fumetti in collaborazione con Florence Comics&Games. Sarà un’esperienza imperdibile per tutti gli amanti di questo mondo fantastico!

Ma non è finita qui: se state già lavorando sul vostro cosplay per l’evento di Lucca, avete una fantastica opportunità di indossarlo e perché no, sfoggiarlo in anteprima. Una giuria presieduta dal leggendario da Peppe Labate, il mitico Dottor Pk, che premierà i migliori outfit (qui il regolamento), quindi non esitate a dar prova di tutta la vostra creatività e passione!

Insomma, sabato 14 ottobre 2023 sarà una serata indimenticabile per tutti i fan dei fumetti e dei giochi. Non mancate questo evento unico, vi aspettiamo numerosi in Piazza Dalmazia di Firenze!