Le catacombe Romane

Le catacombe sono forse i luoghi archeologici sui quali sono nate il maggior numero di storie e leggende: è molto diffusa, ad esempio, l’idea che fossero dei rifugi, per sfuggire alle persecuzioni, e che in questi sotterranei si svolgessero delle riunioni segrete, basta pensare alle sequenze di film famosissimi…

In realtà non erano affatto dei luoghi segreti: le autorità romane sapevano benissimo dove si trovavano le catacombe, inoltre, per quanto ne sappiamo, qui i Cristiani non si riunivano affatto come dei partigiani, ma venivano alla spicciolata, unicamente per pregare i loro morti.

C’è un altro mito da sfatare, e cioè che le catacombe erano tutte collegate tra loro, creando una specie di gigantesca rete sotterranea. In realtà non potevano superare i confini delle proprietà nelle quali erano state scavate, e in questo, le leggi romane erano severissime. Proprio per questo si svilupparono in verticale, su più piani, un po’ come le miniere, a volte anche per venti metri, cioè quanto un edificio di sei piani, come, ad esempio, nelle Catacombe di Priscilla.Le catacombe non erano altro che cimiteri, e il nome di ogni catacomba deriva dal martire sepolto, o dal nome del proprietario che aveva donato il terreno sotto al quale veniva successivamente scavata.

Nell’immaginario collettivo le catacombe non sono altro che una serie infinita di loculi scavati nel tufo, attraversati da corridoi molto stretti e bui, ma in realtà (purtroppo) questo è il risultato di una serie di devastazioni avvenute in epoche successive, soprattutto a cavallo tra il 1500 e il 1700, quando si aprivano le tombe per cercare le ossa dei martiri.

I defunti venivano inumati nelle nicchie che poi venivano richiuse con delle lastre di marmo, o, molto più spesso, con delle tegole e, a volte, in un solo corridoio trovavano posto più di cinquecento tombe.

Non è vero che i corridoi fossero bui, venivano illuminati da una miriade di lucerne posate su dei piccoli davanzai, ancora oggi se ne trovano molte sigillate nella malta. Sulle lastre, a volte, si leggono ancora i nomi, ma è raro: solitamente i morti erano seppelliti senza iscrizioni, e questo perchè all’epoca c’era moltissimo analfabetismo. Così per riconoscere il loculo del proprio defunto, i parenti fissavano nell’intonaco ancora fresco, degli oggetti: piccole conchiglie o pezzi di vetro colorati.

A volte sulle lastre tombali c’erano delle forature, che servivano a far passare del cibo all’interno della tomba: era il cosiddetto “refrigerium”, cioè un rito che consisteva nel banchettare assieme al defunto il giorno dell’anniversario della sua morte…in questi riti c’era ancora un po’ di paganità.

Le catacombe nacquero nel II secolo d.C.

Inizialmente si sfruttarono delle cave abbandonate di tufo, delle cisterne, ma poi, in seguito, le catacombe vennero scavate con una straordinaria precisione ingegneristica: i soffitti erano altissimi e le pareti rettilinee. Gli autori di queste gallerie erano i “fossori”, si tramandavano la professione di padre in figlio, e gestivano tutte le catacombe: erano loro che scavavano i corridoi, scavavano i loculi, inumavano i morti, dipingevano gli affreschi e scrivevano i nomi (dietro lauto compenso, ovviamente)

Si sa di casi in cui accettavano mazzette per sostituire delle salme nei punti più ambiti, magari vicino alle tombe dei martiri, o anche rivendevano più volte la stessa tomba.La paura di essere traslati era tale, che molti specificavano addirittura sulla lastra tombale, di essere i legittimi proprietari. Non tutti però venivano messi nei loculi, chi se lo poteva permettere, aveva un proprio sarcofago. C’era anche chi aveva delle cappelle, che si trovano un po’ ovunque, disseminate in questi corridoi,e qui però, è tutto un tripudio di affreschi molto belli, e hanno mantenuto i loro colori fino ai giorni nostri.

Nelle pitture che si trovano all’interno delle cappelle ci sono anche delle piccole sorprese: ad esempio nelle Catacombe di Priscilla c’è una Madonna con il Bambino considerata la più antica che si conosca, ha quasi 2000 anni ed è un piccolo capolavoro dell’antichità, anche se è in parte danneggiato.

Con le prime incursioni barbariche nel V secolo d.C. le catacombe cominciarono ad essere gradualmente abbandonate, e le salme dei martiri vennero traslate in luoghi più protetti.

di Annarita Sanna

Buon Compleanno George Lucas! Compie 80 anni il nostro messia

Il 14 maggio 2024 segna un traguardo significativo per uno dei più grandi visionari del cinema moderno: George Lucas, il creatore di universi che hanno incantato e ispirato milioni di persone, compie 80 anni. Nato nel 1944, Lucas ha rivoluzionato il mondo del cinema con la sua saga intergalattica, “Star Wars”, introducendo personaggi iconici come Luke Skywalker, la Principessa Leia e Darth Vader. Ma non solo, con “Indiana Jones” ha riscritto le regole del film d’avventura, creando un altro eroe senza tempo, amato da un pubblico trasversale.

George Walton Lucas Jr, passa la sua giovinezza in una sperduta cittadina della California, Modesto (ironico non trovate?). La sua infanzia non fu facilissima, non fu mai bravissimo negli studi per era bersaglio delle angherie dei compagni per la sua corporatura esile. Divenne dunque un ragazzo solitario e passava la vita tra fumetti, televisione e modellini, creandosi un mondo tutto suo. A 15 anni iniziò a gareggiare con le auto, sua grande passione.

Era molto promettente e gareggiò con successo fino al 1962 data in cui ebbe un grave incidente che lo costrinse ad abbandonare il suo sogno. Ma George non era il tipo di autocommiserarsi e decide che era giunto il momento di dar spago alla sua altra grande passione, la cinematografia. Non curante della disapprovazione dei genitori, Lucas si recò a Los Angeles all’ “University of Southern California” per studiare regia. Durante l’università realizzo molti film, con uno stile ed un montaggio veloce, molto diversi dei film impegnati dei suoi colleghi. La sua prima opera era THX1138:4EB, un dramma fantascientifico. Laureatosi, venne adottato professionalmente da Francis Ford Coppola, aiutandolo nella realizzazione di alcuni film e alla fondazione di una propria casa di produzione, la American Zeotrope. Contemporaneamente George Lucas decise di sposarsi con la sua fidanzata Marla Griffin. THX e la Zeotrope furono sponsorizzati dalla Warner Bros, che restò così delusa dai risultati che pretese i soldi indietro e che Lucas rimontasse da capo la pellicole. Il film ricevette buone recensioni ma fu un flop al botteghino. Lucas decise di realizzare qualcosa diretto maggiormente al grande pubblico, American Graffiti.

Nel 1973, con un budget davvero ridotto, Lucas creò questo film che raccontava la storia di un gruppo di adolescenti all’inizio degli anni ’60. Film da cui poi nacque la fortunata serie di Happy Days. La Universal dapprima lo bocciò, ma grazie ad alcune amicizie che George aveva stretto, il film uscì comunque nelle sale, e fu un successo. Il film incasso oltre i 116 milioni di dollari, una cifra inimmaginabile per quel periodo, ma Lucas ormai era troppo deluso da Hollywood, decise di fare un altro Film con la Universal “Flash Gordon” ma quando la major decise di non finanziare l’ultimo progetto ambizioso di Lucas, THE TALE OF MACE WINDU (vi ricorda qualcosa?), Lucas si tirò indietro per ogni futuro progetto col la Universal.

La 20th Century Fox, non rimase impassibile, notando il successo straordinario di American Graffiti, diede a Lucas il tempo di progettare la sua Storia, The Star Wars. Lucas passò due anni sulla sceneggiatura, ma quando si accorse che non esisteva nessuno studio per fornirgli gli effetti speciali di cui aveva bisogno, decise di fondarne uno con i soldi incassati dal suo precedente film, lo chiamòIndustrial Light and Magic (ILM ). Ma la preparazione fu così costosa che già in preproduzione si era esaurito il budget previsto. La Fox decise allora di dare a Lucas solo 150.000 dollari come compenso ma Lucas chiese e ottenne i diritti su merchandising e per i sequel, la Fox glielo accordò non credendo che i futuri extra potevano essere fruttuosi (eheheheh!!!).

La realizzazione di Star Wars (era stata ormai tolto l’articolo the) fu molto complicata, le cene del vivo furono realizzare agli Elstree Studios in Inghilterra. La staff inglese non si fidava di Lucas e per patti sindacali non voleva fare mai gli straordinari. Il regista, taciturno e timido era considerato dalla troupe totalmente inconsapevole di quello che stava facendo. Solo l’intervento di Alec Guiness, Obi-Wan Kenobi, riusciva ad infondere un po’ di ottimismo sul set e l’impressione che si stava lavorando a qualcosa che avrebbe per sempre cambiato ii modo di fare cinema.

Quando Star Wars venne completato, Lucas invitò i suoi amici ad assistere ad una proiezione privata in anteprima.

Tra questi, Steven Spielberg, suo grande amico, criticò aspramente la pellicola tanta da convincere Lucas, estremamente depresso a lasciò Los Angeles per evitare la figuraccia del film. Ma altre notizie gli giunsero nel suo rifugio: Star Wars aveva avuto un trionfo ai botteghini, una tale quantità di milioni di dollari che solo recentemente il suo nuovo film è riuscito ad incassare. Lucas rientrò immediatamente e si accordò perché il 40% dei profitti finisse nelle mani della sua neonata compagnia, la Lucasfilm, di cui l’unico proprietario, ovvero lui, divenne d’improvviso uno degli uomini più ricchi a Hollywood. Per non parlare dei diritti ottenuti sul merchandising che vennero negli anni a seguire!

Lucas fu così distrutto, dopo la realizzazione di questo film, che non volle più dirigere niente per 20 anni. Lui odiò sempre il fatto che la visione cinematografica non era sempre uguale a ciò che lui desiderava, ma ormai, avendo il controllo totale delle sue produzione poteva direttamente modificare ogni singolo fotogramma, mischiare le cene e le interpretazione, gli angoli di regia. Insomma il ragazzo che nessuno voleva, che si era creatro un mondo al di fuori di quello che odiava, ora lo ha realmente realizzato e lo ha donato alla fantasia degli uomini.

La Lucasfilm non è che una parte del mastodontico impero creato da George Lucas con gli introiti di Star wars, ma ce ne sono molte altree … La ILM (Industrial Light and Magic), è la società di effetti speciali al mondo più nota e professionale, che ha fornito materiale a sette dei dieci film che hanno avuto maggior successo di sempre. Ma Lucas possiede anche la mitica Lucas Arts, creatrice di videogiochi superbi (dalle varie trasposizioni dei film alla saga di Monkey Island) e soprattutto al ditta inventrice del THX , il noto sistema sorround che ha invasa le sale cinematografiche e ultimamente le case di mezzo mondo. Sempre restando in ambito acustico, non si può dimenticare la Skywalker Sound, che diretta da John Williams, ha sfornata le migliori sound track di sempre.

Tutto questo, cosi come i costanti incassi derivanti dai diritti de merchandising su Star Wars, garantiscono la possibilità per il caro George di non dover mai lavorare. Tuttavia, una parte di questo impero gli è sfuggita di mano quando Lucas divorziò dalla sua prima moglie  Marcia, nel 1993. Il tribunale della California assegnò ala donna metà dei beni di Lucas. Lei desiderava i soldi e non la dirigenza delle società, Geroge, cercando di salvare la Lucas Film e la ILM, fu dunque obbligato  vendere altre società di cui era a capo. Tra le altre una ditta di computer grafica, spina della ILM, che Lucas vendetta a Steve Jobs, fondatore della Apple Computer. La nuova società si chiamo Pixar e venne successivamente assorbita dalla Disney, creatrice della serie di Toy Story, A Bugs Life e del recente Monster e Co.

Nel 1997, in occasione del ventennale dell’uscita di Guerre stellari, Lucas ha distribuito nei cinema di tutto il mondo una versione restaurata, rimasterizzata e modificata della trilogia fantascientifica. Molte scene sono state rifatte con effetti speciali più moderni e altre che erano state previste ma dovettero essere tagliate furono reinserite. Grazie a questa riedizione tra incassi, vendite delle VHS, merchandising e diritti d’autore Lucas raccolse 251 milioni di dollari. Le riedizioni costituirono un campo di prova ideale per gli effetti speciali digitali da applicare su vasta scala agli episodi successivi.

Il 3 ottobre 1994 Lucas aveva iniziato a scrivere tre prequel della “trilogia originale” di Guerre stellari, che aveva in mente già dall’inizio della saga, ed il 1º novembre dello stesso anno lasciò le operazioni quotidiane della sua industria cinematografica e iniziò un periodo sabbatico per finire la stesura delle sceneggiature. I tre film, che segnano il ritorno di Lucas dietro la macchina da presa, compongono la cosiddetta “nuova trilogia” (Episodi I – II – III), antecedente a quella “originale” (Episodi IV – V – VI). Questi prequel hanno svolto un ruolo pionieristico nell’utilizzo delle attrezzature digitali in Alta Definizione rispetto alla pellicola, sono avanti di almeno cinque anni rispetto a produzioni similari per quanto concerne gli effetti speciali.

Il regista celebra di nuovo il rito fondato sulla rievocazione delle azioni all’origine della storia dispiegata dalla sua opera-mondo. Nello spazio-temporale del fantasy di Lucas il cinema si compie e si perpetua: dato un universo parallelo, il cattivo di turno porta il caos in un regno di pace e di benessere. La struttura di base è quella che si avvia dall’iniziale vittoria del kaos e poi si concentra sulla difficoltà di riconquistare il kosmos. Per riportare l’armonia, due prodi cavalieri Jedi dominano la Forza e combattono il suo lato oscuro. La figura dell’eroe non è unica ma duplice: uno è il giovane apprendista che sta completando il suo percorso di formazione, l’altro è il suo maestro, colui che compirà il viaggio sacrificale e verrà sostituito dall’allievo. La nuova trilogia non ha però ottenuto il successo sperato tra i vecchi fan ma ne ha creati di nuovi soprattutto tra le giovani generazioni, che apprezzano ormai di più i nuovi episodi. La vendetta dei Sith ha inoltre ottenuto i favori della critica, sempre piuttosto fredda nei giudizi su Star Wars. Considerati nel loro complesso, i sei film che compongono le due trilogie di cui è costituita la saga emanano una suggestione e una potenza davvero non comuni, e vanno a delineare in misura non accessoria l’immaginario collettivo degli ultimi decenni del XX secolo. In un’intervista il regista dichiara: “Ogni film che finisce mi rende malinconico, in questo caso la malinconia è più forte, Guerre Stellari ha preso una parte molto importante della mia vita. Ma provo anche una specie di euforia, in fondo è come se riprendessi la mia libertà, posso recuperare la curiosità di sperimentare, di giocare con piccoli film… Ora penso ad Indiana Jones, la cui serie continua; poi, in testa, c’è un piccolo film, silenzioso, tutt’altro mondo rispetto a questo che s’è appena chiuso”.

Sempre nel 2005 Lucas risulta nella classifica di Forbes tra i quattrocento uomini più ricchi del mondo al posto 194 con un patrimonio personale di tre miliardi di dollari. Nonostante le sue immense risorse Lucas non produce dal 1994 al 2010 film che non siano connessi alle sue pellicole precedenti. Lo stesso anno gli viene assegnato il premio alla carriera dell’American Film Institute. Già dieci anni prima gli era stato offerto ma lui aveva segretamente rifiutato perché “troppo giovane”. Aveva chiesto di ripetergli l’offerta quando avrebbe avuto sessant’anni. Ora i tempi sono maturi ma Lucas ha ancora voglia di dire la sua nel cinema, nel mondo che ha costituito la sua vita.

Negli anni 2003-2011 si occupa dell’ulteriore espansione dell’universo fantascientifico di Star Wars da lui creato fin dagli anni settanta. Ai film, ai romanzi, ai fumetti, ai cartoni animati e ai videogiochi più o meno legati alla sua casa di produzione ha aggiunto una serie in computer grafica. A tutto questo si sommerà fra qualche anno un telefilm di raccordo tra le due trilogie. Lo stesso regista ammette che fermare Guerre stellari è ormai impossibile. Nel 2008 Lucas e Spielberg realizzano l’attesissimo quarto capitolo di Indiana Jones ottenendo un buon successo commerciale e di critica. Nel 2008 la Lucasfilm avvia il progetto Red Tails, un film sulle battaglie aeree della Seconda guerra mondiale, una delle passioni di Lucas (i duelli spaziali di Star Wars sono infatti ispirati ai documentari storici della Battaglia d’Inghilterra). A prescindere dal risultato si tratta di un vero e proprio evento considerando che sono sedici anni che Lucas non produce un film o una serie televisiva che non sia connessa a Star Wars o Indiana Jones. Lucas si occupa sia del ruolo di produttore esecutivo che di curatore del soggetto e gira inoltre qualche scena. Il 29 luglio 2011 è stato finalmente mostrato il primo trailer del film.

Il 31 maggio 2012, Lucas ha rilasciato alla rivista Empire la seguente dichiarazione:

“Mi sto allontanando dalla compagnia (la LucasFilm, ndr.). Mi sto allontanando da tutti i miei affari, sto portando a termine tutti i miei obblighi e una volta finiti mi ritirerò nel mio garage armato di sega e martello a costruire dei piccoli film. Ho sempre voluto realizzare film che avessero una natura sperimentale, piuttosto che preoccuparmi di farli vedere nei cinema….”.

Due giorni dopo questa dichiarazione, il 2 giugno, è stata nominata Kathleen Kennedy co-direttrice generale della Lucasfilm. Il 30 ottobre, Lucas annuncia la vendita della sua casa di produzione alla Disney per 4,05 miliardi di dollari. Nel dicembre dello stesso anno Lucas ha donato, tramite la sua fondazione, la ragguardevole somma di 25 milioni di dollari al programma Chicago’s After School Matters. Fondata da Maggie Daley, l’associazione aiuta ragazzi bisognosi a formarsi e a guadagnare delle qualifiche lavorative attraverso dei lavori svolti come apprendistato.

L’ultima pellicola sviluppata e prodotta da Lucas è stato il musical animato Strange Magic, che è uscito nelle sale nel gennaio del 2015.

Dopo aver ceduto le redini della Lucasfilm al colosso Disney, George Lucas ha segnato un nuovo capitolo nella sua epica saga galattica assumendo il ruolo di consulente creativo. Tuttavia, il leggendario cineasta ha rapidamente manifestato divergenze con la nuova gestione, decidendo infine di distanziarsi dal progetto.

Le critiche di Lucas verso il primo film della nuova trilogia, “Star Wars: Il Risveglio della Forza”, sono state taglienti. Ha lamentato il tono “retro” imposto dalla Disney, sottolineando il suo impegno nel rendere ogni episodio unico e innovativo. Le sue parole sono state accese, accusando implicitamente la casa di produzione di compromessi artistici e di sminuire il suo contributo creativo. Tuttavia, Lucas ha in seguito ritrattato parte delle sue dichiarazioni, mostrando un atteggiamento più conciliante verso la Disney. Ha visitato i set dei successivi capitoli della saga, riconoscendo il merito di “Rogue One: A Star Wars Story” e apprezzando il coraggio artistico di “Star Wars: Gli Ultimi Jedi”.

La sua influenza sulla saga è rimasta tangibile, con Lucas che ha offerto consulenze al regista J.J. Abrams per “Star Wars: L’Ascesa di Skywalker” e visitando il set della serie televisiva live-action “The Mandalorian”, dimostrando il suo costante coinvolgimento nel mondo da lui creato. Infatti, ha fatto una sorpresa al suo amico Ron Howard sul set di “Solo: A Star Wars Story” e, aggredendo il fantasy televisivo, ha contribuito alla direzione della prima puntata dell’ottava stagione de “Il Trono di Spade”, evidenziando la sua versatilità e il suo interesse per altri progetti cinematografici.

Infine, anche se non ha diretto né scritto il quinto capitolo delle avventure dell’archeologo Indiana Jones, Lucas continua a rivestire il ruolo di produttore esecutivo, mantenendo così un legame indissolubile con un’altra delle sue creazioni iconiche.

Inoltre, il suo endorsement entusiasta della miniserie “Obi-Wan Kenobi” e il suo coinvolgimento nel consultare il team di produzione, dimostrano che l’eredità di Lucas continua a esercitare un’influenza significativa nell’universo cinematografico che ha plasmato.

 

Lucas non è stato solo un regista e sceneggiatore di talento, ma anche un innovatore tecnologico. La sua Industrial Light & Magic ha aperto la strada agli effetti speciali moderni, mentre la sua THX ha migliorato l’esperienza audio nelle sale cinematografiche. La sua visione ha sempre spinto i confini dell’immaginazione, creando storie che parlano di coraggio, amicizia e redenzione. Per il suo contributo al cinema, riceverà un premio alla carriera durante la cerimonia di chiusura del Festival di Cannes 2024.

Mentre celebriamo il suo 80° compleanno, riflettiamo sull’impatto che Lucas ha avuto non solo sul cinema, ma sulla cultura popolare nel suo insieme. La sua eredità vive attraverso le nuove generazioni di film e serie che continuano a esplorare le galassie da lui create, mantenendo vivo il suo spirito di avventura e scoperta. George Lucas è un esempio di come la passione e la creatività possano trasformare le arti e influenzare il mondo. Oggi, mentre gli auguriamo un felice compleanno, lo ringraziamo per averci mostrato che, con la Forza della creatività, non ci sono limiti a ciò che possiamo immaginare e realizzare.

Buon compleanno, George Lucas, e che la Forza sia sempre con te!

The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim uscirà a Natale 2024 negli States

Dopo il grande successo della serie tv “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere“, i fan della saga possono già iniziare a prepararsi per il ritorno al cinema nel 2024 con un nuovo lungometraggio animato.The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim” sarà un lungometraggio animato prodotto da New Line Cinema, che ci porterà di nuovo nella magica Terra di Mezzo creata da J.R.R. Tolkien.

La trama del film si concentrerà sul nono Re di Rohan, Helm Hammerhand, il leggendario fondatore della fortezza del Fosso di Helm che abbiamo visto nella battaglia de “Il Signore degli Anelli: Le Due Torri”. Il regista del film, Kenji Kamiyama, noto per il suo lavoro su “Ghost in the Shell: Stand Alone Complex”, porterà il suo estetico nipponico alla storia, con una sceneggiatura di Jeffrey Addiss e Will Matthews e la consulenza creativa di Philippa Boyens.

Il film sarà un prequel ambientato 261 anni prima degli eventi della trilogia di Peter Jackson e 200 anni prima de “Lo Hobbit”, con Brian Cox nel ruolo di Helm Hammerhand e Miranda Otto che tornerà a interpretare Éowyn narratrice della storia. Realizzato da Warner Bros. Animation e New Line Cinema, il film sarà un nuovo tassello del franchise de Il Signore degli Anelli, promettendo ai fan un’avventura epica e inedita.

Basato sulle appendici del romanzo di Tolkien, il film si ispirerà visivamente ai film di Peter Jackson, anche se il regista non ha partecipato allo sviluppo del progetto. Dopo un ritardo causato dagli scioperi di Hollywood, “The War of the Rohirrim” uscirà durante le festività del 2024 negli Stati Uniti, distribuito da Warner Bros. Pictures. Una data italiana non è stata ancora confermata, ma i fan potranno comunque aspettarsi un’avventura entusiasmante nella Terra di Mezzo.

Batman: Caped Crusader arriva il primo agosto su Prime Video

Una nuova era si apre per i fan del Cavaliere Oscuro, con l’annuncio della serie animata “Batman: Caped Crusader”. Una creazione che si propone di ridefinire la mitologia di Batman attraverso l’obiettivo visionario degli executive producer Bruce Timm, J.J. Abrams e Matt Reeves. L’attesa è finalmente terminata, con Prime Video che ha svelato la data di uscita: segnate sul calendario il 1° agosto, il giorno in cui i dieci episodi della serie saranno disponibili per l’immersione totale dei fan.

L’ambientazione di “Batman: Caped Crusader” è, naturalmente, Gotham City, dove il crimine detiene un potere sovrano e solo pochi osano sfidare l’oscurità. Questa nuova incarnazione della mitologia di Batman si presenta come un’opera d’arte concettuale di J.J. Abrams, Matt Reeves e Bruce Timm, i quali hanno investito un impegno incrollabile per donare al pubblico una visione rinnovata ed emozionante del Cavaliere Oscuro. Utilizzando tecniche di animazione all’avanguardia, questa potente collaborazione creativa promette di reinventare il personaggio e la sua iconica galleria di villain, offrendo una narrazione sofisticata, personaggi complessi e intense sequenze d’azione, il tutto immerso in un mondo visivamente sorprendente. Oltre agli illustri produttori già menzionati, Ed Brubaker e Sam Register ricopriranno il ruolo di executive producer. La serie è prodotta da Warner Bros. Animation, Bad Robot Productions e 6th & Idaho.

In un’intervista esclusiva con ComicBookClub, Ed Brubaker ha svelato dettagli inediti sulla serie animata “Batman: Caped Crusader”, descrivendola come un “seguito spirituale” di “Batman: The Animated Series, ma con una tonalità più noir e violenta. Questa nuova incarnazione esplorerà un lato diverso del Cavaliere Oscuro, sorprendendo gli spettatori con una trama avvincente e ricca di colpi di scena. Brubaker ha anticipato che la serie sarà accolta con entusiasmo dai fan, ma al contempo lascerà molti spettatori a bocca aperta per le sue sorprendenti rivelazioni. Il rinomato sceneggiatore ha inoltre confermato di aver visionato il primo montaggio di alcuni episodi, e ha rivelato che Greg Rucka ha contribuito alla sceneggiatura del secondo episodio, che vedrà l’introduzione del personaggio di Renee Montoya. Inoltre, Marc Bernardin e Halley Gross, sceneggiatori della celebre serie HBO “The Last of Us”, hanno apportato il loro contributo alla scrittura di alcuni episodi.

“Batman: Caped Crusader” promette di essere un’avventura epica che terrà gli spettatori incollati allo schermo, mentre seguiranno le gesta del Cavaliere Oscuro e dei suoi alleati nella lotta contro il male. L’attesa è palpabile e non vediamo l’ora di immergerci nel mondo di Gotham City come non l’abbiamo mai visto prima. Il debutto in esclusiva su Prime Video il 1° agosto sarà un evento da non perdere per tutti i fan di Batman in tutto il mondo. Prepàratevi per un viaggio emozionante che vi terrà sul filo del rasoio dall’inizio alla fine!

GameVintage Market: 18 e 19 maggio 2024

La nostalgia per i classici dei videogiochi è più viva che mai e sta per colpire Roma con un evento straordinario: “Game vintage Market”. Il fine settimana del 18 e 19 maggio 2024, il Fusolab – Centro Commerciale Casilino di Roma (Viale della Bella Villa, 94) ospiterà una vasta selezione di tesori vintage, dai giochi Atari alle console leggendarie come il Nintendo Entertainment System, il Sega Mega Drive e la PlayStation.

Il GamevintageMarket nasce con l’idea di creare uno spazio dedicato agli appassionati di retrogame, carte pokemon/carte magic, boardgame, manga, fumetti, action figures, videogiochi, funko pop, gadgets. Un Mercatino del collezionista che dà una opportunità di incontro per i collezionisti e per i curiosi, organizzato in spazi appositi dove è possibile condividere le proprie passioni all’insegna dell’incontro e dell’amicizia, dove poter dar nuova vita alle proprie collezioni.

L’evento offrirà un’esperienza unica per gli appassionati di videogiochi di tutte le età, con oltre 90 banchi espositori provenienti da tutta Italia. I visitatori potranno scoprire giochi d’infanzia, rivivere avventure epiche e trovare pezzi rari da aggiungere alle loro collezioni o da scambiare con altri appassionati.

Per coloro che sono nuovi al mondo retrò, l’evento sarà un’occasione per scoprire il fascino dei giochi di un tempo e per ricevere consigli da esperti e appassionati disponibili ad aiutare i principianti.Non mancheranno le sorprese, come la prima stanza immersiva del Fusolab, dove i visitatori potranno immergersi nella realtà virtuale e vivere un’esperienza di gioco unica. L’evento si svolgerà presso il Fusolab Centro Commerciale Casilino di Roma, con ingresso ad offerta libera e parcheggio gratuito con oltre 1000 posti auto. La fermata metro Allesandrino è a soli 300 metri di distanza.

Non perdete l’occasione di immergervi nel mondo dei videogiochi retrò e di condividere la vostra passione con altri appassionati. L’appuntamento è per il 18 e 19 maggio 2024 a Roma, al GameVintage Market. Preparate i vostri controller e unitevi a noi per un’avventura nel mondo dei videogiochi!

Per info: facebook.com/events/s/gamevintage-market.

Mamme Nerd e come festeggiarle

Per omaggiare la Festa della Mamma abbiamo deciso di pubblicare un breve excursus delle “Mamme più Nerd” della storia dei fumetti, cartoon e cinema geek. Ma come nasce questa festa? La Festa della Mamma viene celebrata la seconda domenica del mese di maggio e ha origini molto antiche, è nata infatti per la prima volta in America e si è poi diffusa anche nel resto del mondo. A circa metà del XIX secolo Ann Reeves Jarvis ha deciso di organizzare degli incontri tra donne per far fronte a dei problemi molto diffusi in quegli anni, come le condizioni igieniche precarie, le malattie e la mortalità infantile. Negli anni successivi alla guerra civile americana, sono state chiamate “Giornate di amicizia tra madri” ossia giornate di lutto per tutte le madri che avevano perso i figli in guerra. Nel 1905 la giornata prenderà il nome di Mother’s Day, sempre grazie ad Ann Jarvis e anche qui avremo un impegno inteso in senso politico e proteso verso la pace.

Best of Marge Simpson

Marge Simpson

Marjorie Jacqueline Bouvier Simpson, conosciuta semplicemente come Marge Simpson, è  la moglie di Homer Simpson e madre di Bart, Lisa e Maggie, oltre che sorella minore di Patty e Selma Bouvier. Il suo personaggio ricalca lo stereotipo della moglie e madre americana: paziente e dedita alla casa e alla famiglia. Marge, appare per la prima volta, insieme alla sua famiglia, in The Tracey Ullman Show, nel corto “Good Night” il 19 aprile 1987, ed è stata creata e disegnata dal fumettista Matt Groening mentre era in attesa nell’ufficio di James L. Brooks. Groening era stato chiamato a creare una serie di cortometraggi basati sul fumetto Life in Hell, ma invece decise di creare un nuovo gruppo di personaggi. Il personaggio prenderà il nome della madre del creatore: Margaret “Marge” Groening. Dopo essere apparsa sul Tracey Ullman Show per tre anni, la famiglia Simpson ebbe una propria serie su Fox, che ha debuttato il 17 dicembre 1989.

Best of Morticia Addams

Morticia Addams 

Tanto affascinante e misteriosa quanto sinistra, moglie di Gomez e mamma di Mercoledì e Pugsley. Il ruolo di Anjelica Houston nel film di Barry Sonnenfeld, del 1991, è passato alla storia perché molto calzante nel ruolo, con la sua pelle bianchissima su cui spiccava un trucco intenso e i suoi atteggiamenti da vamp.

Best of Lois Griffin

Lois Griffin

Lois Patrice Pewterschmidt, moglie di Peter e la madre di Meg, Chris e Stewie. Figlia degli aristocratici Lord Carter e Barbara Pewterschmidt, abbandona la sua eredità per sposarsi con Peter, che conobbe quando lui era un inserviente nella piscina di famiglia. Nella versione italiana il personaggio è doppiato da Antonella Rinaldi, mentre in quella originale, Alex Borstein. Incontrata dal creatore, Seth MacFarlane, mentre stava tenendo uno spettacolo dal vivo a Los Angeles nel quale interpretava una madre dai capelli rossi. La voce venne perfezionata ispirandosi a quella di sua cugina.

La mamma di Lamù

Sexy e matura, la mamma di Lamù, di cui non si sa il nome, è considerata una delle più sexy madri aliene, col suo aderentissimo tubino tigrato con spacco laterale e un fisico invidiabile.

Martha Kane

Martha Kane è la moglie del dottor Wayne, ricco chirurgo di discendenza britannica e nobiliare, e madre di Bruce. Una sera, all’uscita da una serata mondana, i coniugi Wayne vengono rapinati e uccisi a colpi di pistola da Joe Chill. Fu proprio questo evento che fece sì che il giovane Bruce, impotente in quel momento, decise di combattere i criminali, assistito dal maggiordomo Alfred e dalla signora Leslie Thompkins. Oltre a indossare i panni di Batman, Bruce si occupò anche di azioni umanitarie come vediamo con la realizzazione della Martha Wayne Foundation, che supporta orfanotrofi e scuole pubbliche e fornisce insegnanti di sostegno a coloro che hanno difficoltà d’apprendimento, si occupa inoltre, di mense per i poveri in città e sponsorizza compagnie come la Family Finders Inc. di Gotham, organizzazione diretta al ritrovamento di persone scomparse e famiglie disperse.

Martha Kent

Martha Kent, contadina della cittadina di Smallville, vedova di Jonathan Kent madre adottiva di Clark Kent (Superman ), vive a Metropolis  ed è un personaggio dei fumetti creato da Jerry Siegel e Joe Shuster, pubblicato dalla DC Comics.

Duchessa

Elegante mamma di tre piccoli: Minou, Matisse e Bizet, vive una vita agiatissima e lontana nella villa parigina di Madame Adelaide, cantante lirica in pensione. Troverà l’amore icarnato in un bel gattone rosso, grazie o a causa dell’abbandono da parte di Edgard. La gatta è doppiata in italiano da Melina Martello, voce di Diane Keaton e Mia Farrow.

Natasha

La madre di Crystal che purtroppo non c’è più ma resta per sempre nel cuore di suo figlio.

Signora Gump (Forrest Gump)

La Signora Gump (Sally Field) cosciente dello scarso quoziente intellettivo del figlio, farà sì che nella vita lui non sia mai un passo indietro agli altri.

La Signora Buttman

La mamma adottiva di Georgie, non vede di buon occhio la figlia adottiva per paura che questa, possa essere fonte di guai per la famiglia e per paura che i figli, crescendo, si innamorino di lei. Cosa che ovviamente accade e, in un impeto di ira, Mary rivelerà a Georgie che è figlia di un deportato. Quando verrà a sapere che Giorgie ha deciso di partire per l’Inghilterra, per il senso di colpa muore di crepacuore.

Molly Weasley (Harry Potter)

Madre di Ron (Julie Walters)  è capace di accogliere come un figlio anche Harry.

Mrs Bric ne La Bella e La Bestia

Severa e protettiva sempre pronta a dara una parola di conforto, come una dolcissima mamma.

Regina Leah, la mamma di Aurora

Per proteggerla dalla maledizione lanciata alla piccola Aurora, pur di salvare la figlia decide di farla crescere dalle tre fatine, Flora, Fauna e Serena.

Goku & Chi Chi Moments

Chichi

Lei è carina e combattiva e vive con il potente padre in un castello abbandonerà il mondo delle arti marziali e diventerà moglie di Goku e madre di Gohan e Goten.

Dumbo - Bimbo Mio

La Signora Jumbo

La Signora elefante, altro trauma infantile, si fa mettere in catene pur di difendere il suo piccolo da chi lo prende in giro per le sue orecchie.

https://youtu.be/RqsQcXQ5xac

La sposa (Kill Bill)

L’eroina della saga di Tarantino (Uma Thurman) userà qualsiasi tipo di arma e mezzo pur di vendicarsi e trovare la figlia perduta, creduta morta, ma poi ritrovata nella casa del suo ex Bill. Una madre guerriera che lotta senza esclusione di colpi, mostrando quanto siano forti le madri quando si tratta dei propri figli.

Candida Morisawa

Candida, la mamma di Yu Morisawa (Creamy) sognatrice e giovanile, tosta quanto basta e ottima cuoca, è la madre che molti vorrebbero!

Wilma Flinstone

Capelli rossi, abitino bianco, collana di pietre e rossetto scarlatto. Sposata dolce Fredla signora Flinstone è molto dedita alla famiglia e alla sua piccola Ciottolina. Per fortuna è aiutata dagli elettrodomestici dell’epoca.

ToA edit | Barbara Lake ~ Barbie Tingz

Barbara Lake

In Trollhunters, uscito soltanto l’anno scorso, è la mamma di un ragazzino di nome Jim Lake, detto Master Jim o Trollhunter. Barbara è un medico, si prende cura da sola del figlio dopo essere stata abbandonata dal marito.

Sarah Connor (Terminator)

Single, atletica e abile con le armi, Sarah (Linda Hamilton) è una vera dura che combatte per salvare suo figlio. Le sue vulnerabilità e le sue qualità materne sono ciò che la rendono umana.

Sheila Lupescu

La bella signora Lupescu, grande ballerina è irascibile, testarda e oscilla tra la modalità casalinga e quella di donna lupo nelle notti di luna piena.

hot/badass mother gothel scenepack (logoless and 1080)

Madre Gothel

Madre Gother è una donna malvagia, astuta, egoista e vanitosa che verrà sconfitta come in tutti i lieto fine che si rispettino.

https://youtu.be/fP3Ub0hf184

Sarabi

La regina della savana, moglie e poi vedova di re Mufasa e madre di Simba, il protagonista de Il Re Leone. Forte e dignitosa, Sarabi si opporrà strenuamente al leone usurpatore Scar, vinto alla fine da Simba, il quale ritroverà la madre e occuperà legittimamente il suo posto come re della foresta.

Elastigirl - All Powers & Fights Scenes (The Incredibles)

Helen Parr/Elastgirl

Helen è la moglie di Mr. Incredibile – e madre di Violetta, Flash e Jack-Jack –. A differenza del marito sembra aver accettato il fatto di non poter più essere un’eroina, come impone la legge. Fa la casalinga, si occupa a tempo pieno dei suoi figli e solo occasionalmente ricorre ai suoi superpoteri. Nella versione italiana è doppiata la Laura Morante.

Babar and Celeste

Celeste

Celeste è la moglie del Re Babar, protagonista di una serie di cartoni canadesi trasmessa anche in Italia. È una elefantessa regale e gentile ed è adoratissima dai suoi piccoli. Ha girato il mondo e ha vissuto molte grandi avventure, ma dopo una giornata con la famiglia e dopo aver sbrigato le questioni del suo regno di Celestopoli, si diverte a guardare le stelle insieme a Babar.

Mamma cervo

La mamma di Bambi, dolce e gentile, che cerca di preparare il figlio alle difficoltà della vita e che rappresenterà una delle scene più traumatiche della nostra infanzia morendo per mano dei cacciatori.

Mamma Fratelli (I Goonies)

Inquietante, mascolina, violenta ma amatissima dai suoi figli tranne Sloth che, infatti, si unirà ai Goonies, mettendosi contro la sua stessa famiglia. Interpretata da Anne Ramsey ci dimostra le mille sfaccettature dell’essere madre.

Peggy 

Mamma Peggy, insieme a Pongo, alla guida di un eroico gruppo di animali, partiranno per salvare i loro cuccioli e tutti i dalmata di Londra rapiti dalla spietata Crudelia De Mon.

Mary Darling

Tra le madri dei classici Disney, va menzionata anche Mary Darling, la affettuosa madre di Wendy, Gianni e Michele in Peter Pan.

Brave (2012) Merida and Elinor Argue

Regina Elinor in Ribelle

Nelle Highland scozzesi, Merida, figlia di Re Fergus e della Regina Elinor, si scontra con tradizioni che non riconosce e un destino che sembra già scritto, tra battaglie e antiche leggende riuscirà a trovare la sua strada e ad approfondire e trovare un nuovo rapporto con la madre.

May Parker

May Reilly Parker Jameson, più nota come May Parker o zia May, è un personaggio della Marvel Comics e creato da Stan Lee e Steve Ditko. È la zia di Peter Parker, alias l’Uomo Ragno e ha fatto da “madre” al supereroe per tutta la sua vita.

La mia Mamma!

Lei è la mia mamma, la madre più geek, più nerd, più meravigliosa che esista! Potete conoscerla attraverso il suo blog: www.cuciniamoinfretta.it

La Giornata mondiale anti-dieta

Il 6 maggio è la “Giornata mondiale anti-dieta” (No Diet Day) che ha come obiettivo di portare un po’ di serenità a coloro che, maniaci della linea perfetta, vivono di sacrifici e restrizioni, diete malsane e ossessioni quotidiane. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione nei confronti di tematiche delicate quali l’anoressia, la bulimia, la mancata accettazione di se stessi e del proprio fisico. Il National Center for Eating Disorders descrive questo evento come un’opportunità per incoraggiare ad avere stili di vita salutari senza l’ossessione per le taglie e promuove una campagna ricordando che il 30% delle bambine tra i 10-14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale. Ma l’età critica si allunga senza controllo e porta ogni anno 6 nuovi casi di disturbi alimentari (anoressia e bulimia) ogni 100.000 abitanti, un fenomeno che colpisce dritto al cuore (e al corpo) uomini e donne. L’obesità poi, non lascia spazio a dati più confortanti: gli adulti in sovrappeso ammontano a un miliardo e mezzo, 200 milioni di donne e 300 milioni di uomini posso essere considerati obesi.

La Giornata mondiale anti-dieta  fu istituita da Mary Evans Young, inglese, fondatrice dell’associazione Diet Breakers, che da ragazza è stata vittima di bullismo a scuola per il suo peso e che ha sofferto di anoressia per un periodo della sua vita. La prima edizione del No Diet Day si è svolta a casa di Mary Evans Young nel 1992 (doveva consistere in un picnic ad Hyde Park, ma quel giorno pioveva) poi l’iniziativa si è diffusa negli Stati Uniti, in Australia e in tutto il mondo.

La giornata internazionale promuove dunque l’accettazione del proprio corpo, celebra le diversità delle forme corporee e invita all’adozione di uno stile di vita sano, nella consapevolezza che diete estreme possono essere inefficaci o addirittura dannose per la salute. Il No Diet Day ricorda anche le vittime causate da patologie legate all’alimentazione e dagli interventi chirurgici per perdere peso

Le diete da evitare

  • Le diete che vi promettono di perdere 10 kg in due settimane
  • Le diete sponsorizzate da star e personaggi mediatici (in particolare, quelli che appartengono allo show-biz)
  • Le diete che si basano su teorie improbabili
  • Le diete dissociate nelle quali occorre mangiare un solo alimento per 2 settimane, quindi un altro alimento per 3 settimane, e così via
  • Le diete che fanno affidamento su una pillola dal prezzo astronomico, solo perché contiene un principio attivo cosiddetto miracoloso
  • Le diete che vi obbligano a rimanere inchiodate a casa per intere settimane
  • Le diete impossibili da seguire anche se siete piene di buona volontà
  • Le diete secondo le quali potete mangiare di tutto a volontà (c’è qualcosa che non va, non trovate?)
  • Le diete che vi prosciugano il portafoglio.
  • Le diete che erano sparite dalla circolazione e che, un bel giorno (non si sa come) tornano alla ribalta.
  • Le diete che prevedono l’assunzione di pillole e compresse varie.
  • Le diete durante le quali avete l’impressione di essere affamate da mattina a sera.
  • Le diete caldamente sconsigliate dai medici.
  • Le diete che vietano gli alimenti solidi a vantaggio di quelli liquidi.

La giornata richiama sì a non essere ossessionati dalla dieta, ma questo non è un invito ad abbuffarsi a dismisura: non dimentichiamo che, al contrario, anche l’obesità è una grave patologia legata all’alimentazione contro cui combattere.

Novità su Skeleton Crew 

Sono entusiasta di condividere con voi alcune notizie fresche riguardo Star Wars: Skeleton Crew, la nuova intrigante serie televisiva  dell’universo di Star Wars creata da Jon Watts e Christopher Ford, che presto arricchirà l’offerta della piattaforma streaming Disney+. Questa avvincente produzione si svolge nello stesso periodo temporale de The Mandalorian e dei suoi spin-off interconnessi, seguendo gli eventi di Il Ritorno dello Jedi del 1983 ed è strettamente collegata al finale aperto di Ahsoka. La serie sarà composta da otto episodi e il suo annuncio ufficiale è avvenuto durante il Star Wars Celebration nel mese di maggio.

SKELETON CREW (2024) | TEASER TRAILER | Star Wars & Disney+ (4K) | skeleton crew trailer

Skeleton Crew racconta la storia di quattro ragazzi che si ritrovano sperduti nella vastità della galassia e cercano disperatamente di tornare a casa. È noto da tempo che la serie sarà collegata ad Ahsoka e ora sembra quasi certo che questa strana e pericolosa galassia possa essere la stessa in cui si trova Peridea. Saranno quindi questi quattro giovani, guidati dal personaggio di Jude Law, ad aiutare Ahsoka e Sabine a ritrovare la via verso la galassia conosciuta?

Il carismatico attore Jude Law sarò protagonista di Skeleton Crew, mentre sono stati annunciati Ravi Cabot-Conyers, Kyriana Kratter, Robert Timothy Smith e Ryan Kiera Armstrong come i giovani protagonisti della serie. Nel cast troviamo anche Tunde Adebimpe e Kerry Condon e Jaleel White ha svelato che farà parte della serie nel ruolo di un pirata.

Daniel Kwan, Daniel Scheinert e David Lowery dirigeranno ciascuno un episodio della serie insieme a Kwan, Scheinert e Lowery insieme a Jake Schreier, Bryce Dallas Howard e Lee Isaac Chung. La sceneggiatura è stata curata da Myung Joh Wesner, insieme a Ford e Watts. Christopher Ford e Jon Watts, il talentuoso regista noto per il suo lavoro nella trilogia di Spider-Man, hanno scritto la maggior parte degli episodi, ad eccezione del quinto e sesto, affidati a Myung Joh Wesner. Watts, Daniel Kwan, Daniel Scheinert, David Lowery, Jake Schreier, Bryce Dallas Howard e Lee Isaac Chung sono i registi della serie.

Le riprese sono iniziate a settembre 2022 a Los Angeles e sono state concluse alla fine di gennaio 2023. Durante una recente intervista rilasciata a Collider in occasione del CCXP in Messico, Jon Wattsha rivelato che Star Wars: Skeleton Crew farà il suo debutto su Disney+ nel mese di dicembre, proprio in concomitanza con le festività natalizie. Questa scelta non sorprende, considerando che Lucasfilm e Disney+ hanno deciso di posizionare strategicamente questa finestra di lancio per dare il giusto spazio alla serie, separandola dalla premiere di un altro attesissimo progetto live-action, Star Wars: The Acolyte. Quest’ultimo, un thriller avvolto nel mistero, vedrà la luce sulla stessa piattaforma già quest’estate, a partire dal 4 giugno.

Il 2024 si preannuncia un anno ricco di avventure galattiche per gli abbonati Disney+, con ben quattro produzioni Star Wars in arrivo, tra cui le due serie live-action The Acolyte e Skeleton Crew, e le serie animate Star Wars: Tales of the Empire e The Bad Batch. Un vero e proprio festino per gli occhi e per il cuore di tutti i fan della saga!

Revenge of the 5th

Se vi sentite parte del Lato Oscuro, oltre al già citato “May the 4th be with you“, lo Star Wars Day del 04 maggio, esiste un’altra celebrazione fatta appositamente per voi. “Revenge of the 5th” o “Revenge of the 6th” sono i due celebrazioni (non sono così “canonizzate” come lo Star Wars Day” riferite ovviamente per assonanza visiva/lessicale al termine Sith. Il 5 o il 6 Maggio, gli appassionati di Guerre Stellari – dipende dalla tradizione –  oltre a celebrare i malvagi della serie di film di Star Wars, usano questo giorno come “festività inversa”  con una matrice più ironica e sarcastica rispetto l’ormai “sacralità del 4 Maggio”.

sith

I Sith sono sono una cerchia ristretta di individui sensibili a una forma di energia cosmica nota come Forza: una setta oscura creata nell’universo narrativo di Star Wars di George Lucas.  Pur con marcate differenze di intenti, i Sith perseguono un obiettivo di dominio sulla galassia e di vendetta nei confronti dei loro arcinemici Jedi. I Sith sono presenti in molte opere del franchise e figurano tra i principali antagonisti della saga. Alcuni dei personaggi più conosciuti della serie, tra cui Dart Fener, Palpatine, Darth Maul e il Conte Dooku, appartengono a questo gruppo e hanno contribuito a renderlo popolare.

Originariamente, il termine “Sith” si riferiva alla specie nativa nativa del pianeta Korriban che venne poi soggiogata e governata dai Jedi oscuri esiliati dalla Repubblica Galattica. A seguito di secoli di meticciato (culturale e genetico), la parola “Sith” non venne più utilizzata per identificare una razza, ma bensì l’appartenenza e la dedizione alla filosofia e agli insegnamenti del lato oscuro. Nel corso della loro lunga storia, i Sith comandarono molti imperi ed intrapresero numerose guerre e campagne militari; la loro influenza diede vita a molti culti e ordini minori, che tecnicamente non erano parte dell’Ordine Sith. I loro membri però permettevano al lato oscuro di resistere alla prova del tempo e di stendere ancora una volta la sua ombra su tutti gli esseri viventi.

“La Pace è solo una menzogna, c’è solo la Passione.
Attraverso la Passione, Io acquisto Forza.
Attraverso la Forza, Io acquisto Potere.
Attraverso il Potere, Io acquisto la Vittoria.
Attraverso la vittoria, Io spezzo le mie catene.
La Forza mi renderà libero.”

Il Codice Sith

Il codice dei Sith era il mantra con cui fu costituito l’Ordine dei Sith, una serie di non-regole in netto contrasto con il Codice Jedi. La struttura dei due codici è praticamente identica, ma il contenuto delle loro frasi, in particolare della prima, sono totalmente antitetiche. Infatti quella dei Jedi comincia così: “Non ci sono emozioni, c’è solo pace.” Partendo dall’abbraccio nei confronti delle passioni, la quale erano viste come l’aspetto più potente della natura, il codice spiegava come queste ultime portassero alla conquista della Forza, poi raggiungere Potere, Vittoria ed infine una totale libertà. I Neofiti Sith infatti credevano fermamente come fossero necessario spezzare le proprie catene rappresentate dalla moralità e dalla sottomissione, vivere in libertà fino all’arrivo del Sith’Ari, colui che avrebbe portato un nuovo ordine superiore tra i Sith.

Fonte:

https://en.wikipedia.org/wiki/Star_Wars_Day

http://www.starwars.com/news/ways-to-celebrate-may-the-4th

 

No Pants Day: una festa in mutande!

Il No Pants Day è una festa eccentrica che si tiene ogni primo venerdì del mese di maggio, durante la quale le mutande diventano le vere protagoniste. Questa particolare celebrazione è diffusa in vari paesi occidentali di lingua inglese, dove i partecipanti si vestono solo con le proprie mutande per godere di una sensazione di libertà e per rompere tabù sociali.

I partecipanti al No Pants Day sono incoraggiati a comportarsi come se non indossare pantaloni fosse del tutto normale, divertendosi a vedere la reazione delle persone intorno a loro. È consigliato indossare semplici boxer, ma anche slip o shorty sono accettati durante questa giornata insolita. I partecipanti devono astenersi dall’indossare qualsiasi tipo di pantalone, gonna, vestito o pantaloncino, creando così un’atmosfera divertente e provocatoria.

Sebbene le origini esatte del No Pants Day siano controverse, si pensa che la festa abbia avuto inizio intorno al 1985-1986. Il Cavalierato di BUH presso l’Università del Texas ad Austin è ritenuto il principale organizzatore di questo evento bizzarro. A partire dal 1997, la città di Austin ha iniziato a celebrare il No Pants Day, diventando il fulcro delle celebrazioni legate a questa festa.

Anche in Giappone esiste una festa simile dedicata alla biancheria intima, chiamata Pantsu Day (Pantsu no Hi), ossia il giorno della Mutantine (il termine nipponica deriva dall’inglese “panties” e, in senso più ampio ,indica il concetto di “biancheria intima”), che si tiene il 2 agosto. Questa ricorrenza è particolarmente popolare tra gli appassionati di anime e manga, in quanto le “mutandine dei personaggi” sono spesso impiegate per creare situazioni imbarazzanti e divertenti nelle serie animate giapponesi.

Il No Pants Day è una celebrazione insolita che permette ai partecipanti di divertirsi e di infrangere le regole sociali indossando soltanto mutande in pubblico. Questa festa è diventata un modo creativo per esprimere libertà individuale e per sorridere insieme alle persone intorno a noi.

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