T・P Bon su Netflix: un gradito omaggio al classico di Fujiko Fujio

Netflix ha recentemente arricchito la sua già vasta collezione di anime con l’aggiunta di “T•P Bon”, un titolo che risuona con nostalgia e anticipazione tra i fan dei classici manga giapponesi e, in particolare, di Doraemon. Il duo di mangaka Fujiko Fujio, composto da Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del manga, e ora, il loro lavoro “Time Patrol Bon” prende vita in un nuovo adattamento anime che promette di catturare l’essenza del materiale originale.

T・P BON | Official Trailer | Netflix

La storia di “T・P Bon” segue le vicende di Bon, uno studente delle scuole superiori che si ritrova a far parte di un gruppo di agenti viaggiatori nel tempo. La loro missione è nobile e pericolosa: viaggiare attraverso varie epoche storiche per salvare vite umane. Questo tema del viaggio nel tempo e dell’intervento in momenti storici cruciali offre una trama ricca di avventura e suspense.

Lo sviluppo dell’anime è stato affidato al Studio Bones, noto per aver prodotto alcune delle serie animate più acclamate come My Hero Academia, Fullmetal Alchemist: Brotherhood, Mob Psycho 100, e Cowboy Bebop: Il Film. Questo nuovo progetto arriva in concomitanza con il 90° anniversario della nascita di Fujimoto, rendendolo un tributo significativo al lavoro del sensei, scomparso nel 1996.

L’anime “T・P Bon” si presenta come un adattamento fedele e attentamente curato, che rimane vero allo stile e alle tematiche del manga originale di Fujiko F. Fujio, pur introducendo elementi moderni che lo rendono fresco e attuale. Studio Bones ha creato un’opera dall’estetica fluida e accattivante, che rispetta lo spirito educativo dell’originale, nonostante alcuni piccoli problemi nel montaggio degli episodi che possono rivelare la loro età.

In definitiva “T・P Bon”è un anime che si rivela essere un prodotto valido e appassionante, capace di attrarre sia i nuovi fan che quelli di lunga data. È disponibile per la visione su Netflix, pronto a offrire un’esperienza di intrattenimento che unisce il fascino del passato con la vivacità dell’animazione moderna.

The Greatest Hits: un Viaggio nel tempo attraverso la musica

Nella serie “Greatest Hits”, la musica diventa una macchina del tempo per Harriet (Lucy Boynton), una giovane donna che si ritrova a rivivere il suo passato attraverso le canzoni che le ricordano i suoi amori. Un concept originale e coinvolgente che mescola romanticismo, mistero e viaggi nel tempo, “Greatest Hits”,  scritta e diretto da Ned Benson, con Lucy Boynton, Justin H. Min, David Corenswet e Austin Crute, è una serie che cattura l’attenzione fin dal primo episodio.

The Greatest Hits | Trailer Ufficiale | Disney+

Harriet (Lucy Boynton) scopre che l’arte imita la vita quando si rende conto che alcune canzoni possono trasportarla indietro nel tempo – letteralmente. Mentre rivive il passato attraverso i ricordi romantici con il suo ex fidanzato (David Corenswet), il suo viaggiare nel tempo si scontra con un nuovo interesse amoroso che sta nascendo nel presente (Justin H. Min). Mentre intraprende questo viaggio attraverso la connessione ipnotica tra musica e ricordi, Harriet si chiede: anche se potesse cambiare il passato, dovrebbe farlo?

Con Lucy Boynton (Bohemian Rhapsody, The Politician), Justin H. Min (After Yang, Lo scontro), David Corenswet (Pearl, The Politician) e Austin Crute (La rivincita delle sfigate, Atlanta), il film è scritto e diretto da Ned Benson (la trilogia de La scomparsa di Eleanor Rigby). I produttori sono il candidato all’Academy Award® Michael London (Sideways – In viaggio con Jack, Thirteen – 13 anni), Shannon Gaulding (Spider-Man), Stephanie Davis (In nome del cielo), Cassandra Kulukundis (la trilogia de La scomparsa di Eleanor Rigby) e Ned Benson. I produttori esecutivi sono Hilton Smith e Stone Douglass. Con le musiche di Ryan Lott (Everything Everywhere All at Once), The Greatest Hits vede al montaggio Saira Haider. Lo scenografo è N.C. Page Buckner, mentre il direttore della fotografia è Chung-Hoon Chung.

La serie esplora la complessità delle relazioni umane, i rimpianti del passato e la possibilità di cambiare il proprio destino.La regia è delicata e raffinata, e la colonna sonora, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale nella narrazione.Lucy Boynton offre un’interpretazione intensa e commovente, dando vita a un personaggio complesso e tormentato. Se amate le storie romantiche con un pizzico di mistero e di magia, “Greatest Hits” è la serie perfetta per voi.

Viaggi nel tempo: teorie, film, cartoni e fumetti

Il viaggio nel tempo è uno dei temi più affascinanti della fantascienza. L’idea di poter tornare indietro nel tempo per cambiare il passato o andare avanti nel tempo per vedere il futuro ha catturato l’immaginazione di generazioni di scrittori, registi e artisti.

Teorie sul viaggio nel tempo

Esistono diverse teorie scientifiche che cercano di spiegare la possibilità di viaggiare nel tempo. Una delle teorie più popolari è quella della relatività di Einstein, che afferma che il tempo è relativo e che può essere distorto dal movimento e dalla gravità. Secondo questa teoria, sarebbe possibile viaggiare nel tempo accelerando a velocità prossime a quelle della luce o avvicinandosi a un buco nero.

Un’altra teoria del viaggio nel tempo è quella delle stringhe, che afferma che l’universo è composto da piccole stringhe vibrazionali. Secondo questa teoria, sarebbe possibile viaggiare nel tempo creando un tunnel spazio-temporale attraverso le stringhe.

Viaggi nel tempo nella cultura pop

Il viaggio nel tempo è stato rappresentato in numerose opere di cultura pop, tra cui film, cartoni animati e fumetti.

In ambito cinematografico, alcuni dei film più famosi che trattano il tema del viaggio nel tempo sono:

  • Ritorno al futuro (1985): Marty McFly, un adolescente americano, viene catapultato indietro nel tempo fino al 1955.
  • Effetti collaterali (2013): Un agente del governo viaggia nel tempo per impedire la creazione di una droga pericolosa.
  • Interstellar (2014): Un gruppo di astronauti viaggia attraverso un wormhole per trovare un nuovo pianeta abitabile.

In ambito televisivo, alcuni dei cartoni animati più famosi che trattano il tema del viaggio nel tempo sono:

  • I viaggiatori del tempo (1989): Un gruppo di ragazzi viaggia nel tempo per impedire il crollo della civiltà.
  • Le avventure di Finn e Jake (2010): Finn e Jake, due amici immaginari, viaggiano in diversi luoghi e tempi.
  • Rick e Morty (2013): Rick Sanchez, un genio pazzo, e suo nipote Morty viaggiano in diversi universi paralleli.

In ambito fumettistico, alcuni dei fumetti più famosi che trattano il tema del viaggio nel tempo sono:

  • Flash (1940): Flash, un supereroe dotato della supervelocità, può viaggiare nel tempo.
  • Doctor Who (1963): Il Dottore, un alieno viaggiatore del tempo, esplora diversi universi paralleli.
  • The Sandman (1989): Morfeo, il Re dei Sogni, viaggia nel tempo per raccogliere le sue perle di sonno.

Conclusione

Il viaggio nel tempo è un tema affascinante e complesso che ha suscitato l’interesse di generazioni di persone. Sebbene la sua possibilità sia ancora oggetto di dibattito scientifico, il viaggio nel tempo continuerà a essere una fonte di ispirazione per la cultura pop.

Ritorno al futuro – Parte III: il viaggio nel tempo si conclude nel West

Ritorno al futuro – Parte III è il film che chiude la trilogia di fantascienza e avventura ideata da Robert Zemeckis e Bob Gale, e prodotta da Steven Spielberg. Il film, uscito nel 1990, segue le vicende di Marty McFly (Michael J. Fox) e del suo amico scienziato Doc Brown (Christopher Lloyd), che dopo aver viaggiato nel 1955 e nel 2015, si ritrovano nel 1885, nel selvaggio West, dove devono salvare la vita di Doc e trovare il modo di tornare nel presente.

Il film è un omaggio al genere western, con numerose citazioni e riferimenti a film classici come “C’era una volta il West”, “Il buono, il brutto, il cattivo” e le pellicole di John Wayne. Il film è anche ricco di humor, azione, emozione e colpi di scena, che lo rendono un degno conclusione di una saga che ha fatto la storia del cinema.

RITORNO AL FUTURO - PARTE 3 | Trailer italiano

La trama

Il film inizia dove era finito il secondo episodio, con Marty che riceve una lettera da Doc, che gli rivela di essere vivo e vegeto nel 1885, dove si è stabilito come maniscalco. Marty, con l’aiuto del Doc del 1955, riesce a localizzare la DeLorean, la macchina del tempo, nascosta in una miniera, e a ripararla. Marty scopre però che Doc è in pericolo, in quanto verrà ucciso da Buford “Cane pazzo” Tannen (Thomas F. Wilson), l’antenato di Biff, il suo acerrimo nemico. Marty decide quindi di andare nel 1885 per salvare Doc, ma durante il viaggio nel tempo, la DeLorean viene colpita da un fulmine e si danneggia il serbatoio della benzina. Marty arriva nel 1885, dove viene subito inseguito da una banda di indiani e poi da Buford e i suoi scagnozzi, che lo scambiano per il suo antenato Seamus McFly (Michael J. Fox). Marty riesce a scappare e a raggiungere Doc, che lo accoglie con sorpresa e gioia.

Doc gli spiega che la DeLorean non può più funzionare senza benzina, e che l’unico modo per tornare nel 1985 è di sfruttare la potenza di una locomotiva a vapore, che dovrà spingere la macchina fino a raggiungere la velocità di 88 miglia orarie. Doc e Marty iniziano quindi a preparare il piano, ma devono fare i conti con alcuni imprevisti. Il primo è l’arrivo di Clara Clayton (Mary Steenburgen), una maestra di scuola di cui Doc si innamora perdutamente, e che ricambia i suoi sentimenti. Doc, che aveva sempre anteposto la scienza all’amore, si trova in conflitto tra il suo cuore e la sua ragione, e deve decidere se restare con Clara o tornare con Marty. Il secondo è la sfida lanciata da Buford a Marty, che lo provoca e lo insulta, chiamandolo “gallina”. Marty, che ha sempre avuto un punto debole per il suo orgoglio, deve imparare a controllare la sua impulsività e a non cadere nella trappola di Buford, che vuole ucciderlo.

Il film culmina con il duello finale tra Marty e Buford, che si svolge nella piazza principale di Hill Valley, davanti a tutta la cittadinanza. Marty riesce a sconfiggere Buford, usando un trucco che aveva visto in un film western, e a salvare Doc, che era stato rapito da Buford. Marty e Doc si dirigono poi verso la stazione ferroviaria, dove hanno approntato la DeLorean su un carrello, e dove li aspetta la locomotiva, guidata da un macchinista corrotto da Doc. Marty e Doc salgono sulla DeLorean e iniziano la corsa verso il futuro, ma vengono raggiunti da Clara, che ha scoperto la verità su Doc e vuole raggiungerlo. Doc riesce a salvarla, ma rimane bloccato sul carrello con lei, mentre Marty prosegue da solo sulla DeLorean. Marty arriva nel 1985, dove la DeLorean viene distrutta da un treno, mentre Doc e Clara rimangono nel 1885, dove si sposano e hanno due figli, Jules e Verne. Il film si conclude con Marty che ritrova la sua famiglia e la sua fidanzata Jennifer, e che scopre che il suo futuro è cambiato in meglio, grazie alle sue esperienze nel passato. Marty riceve poi la visita di Doc, che arriva con una nuova macchina del tempo, costruita su una locomotiva volante, e che lo invita a salire con lui per un nuovo viaggio. Marty rifiuta, dicendo che preferisce restare nel presente e costruire il suo futuro. Doc gli dice che il futuro non è scritto, e che dipende dalle sue scelte. Doc saluta Marty e Jennifer, e parte con la sua famiglia verso una nuova avventura.

Ritorno al Futuro 3 - La Macchina Distrutta e il Discorso Finale (HD)

La recensione

Ritorno al futuro – Parte III è un film che merita di essere visto e rivisto, perché è un capolavoro di fantasia, divertimento e avventura, che chiude in bellezza una trilogia indimenticabile. Il film è un perfetto mix di generi, che spazia dalla fantascienza al western, dalla commedia al romance, dal dramma all’azione. Il film è anche un omaggio al cinema, con numerosi riferimenti e citazioni a film famosi, che creano un gioco di rimandi e di ironia tra passato e futuro. Il film si distingue dagli altri due episodi per il maggiore approfondimento dei personaggi di Marty e Doc, che si trovano a dover affrontare le conseguenze delle loro scelte e a scoprire nuovi aspetti di sé stessi.

Marty deve imparare a controllare il suo orgoglio e la sua impulsività, che lo mettono spesso in pericolo. Doc deve fare i conti con il suo cuore, che si innamora di una maestra di nome Clara, e con il suo destino, che lo porta a inventare la macchina del tempo. Il film è anche una celebrazione dell’amicizia tra Marty e Doc, che si dimostrano fedeli e coraggiosi l’uno verso l’altro, anche quando sembra che tutto sia perduto. Il film è anche una lezione di ottimismo e di speranza, che invita a credere nei propri sogni e a non aver paura di cambiare il futuro. Il film si conclude con un messaggio positivo, che dice che il futuro non è scritto, e che dipende dalle nostre scelte. Il film ci dice che possiamo essere i padroni del nostro destino, e che possiamo rendere il mondo un posto migliore.

Il film è interpretato da un cast eccezionale, che riprende i ruoli dei precedenti episodi, e che si cimenta in nuove sfide e in nuove trasformazioni. Michael J. Fox è ancora una volta il protagonista assoluto, che interpreta sia Marty che il suo antenato Seamus, dimostrando la sua versatilità e il suo carisma. Christopher Lloyd è il cuore del film, che interpreta Doc con passione e sensibilità, e che ci regala momenti di grande emozione e di grande comicità. Mary Steenburgen è la novità del film, che interpreta Clara, la donna di cui Doc si innamora, e che crea una bella alchimia con Lloyd. Thomas F. Wilson è ancora una volta il cattivo di turno, che interpreta Buford, l’antenato di Biff, e che si diverte a fare il villain. Gli altri attori sono tutti bravi e affiatati, e contribuiscono a rendere il film un’opera corale e divertente.

Il terzo capitolo di Ritorno al Futuro è diretto da Robert Zemeckis, che conferma il suo talento e la sua fantasia, e che riesce a creare un film avvincente e coinvolgente, che non annoia mai e che mantiene sempre alta la tensione e l’interesse. Zemeckis dirige il film con maestria e con stile, curando ogni dettaglio e ogni inquadratura, e creando scene memorabili e spettacolari, che rimangono impresse nella memoria dello spettatore. Zemeckis si avvale anche di una sceneggiatura brillante e intelligente, scritta da lui stesso e da Bob Gale, che riesce a intrecciare le varie linee temporali e a creare situazioni divertenti e paradossali, senza perdere di coerenza e di logica. Zemeckis si dimostra anche un regista capace di emozionare e di commuovere, creando momenti di grande intensità e di grande sentimento, che toccano il cuore dello spettatore.

Il film è anche supportato da una colonna sonora eccezionale, composta da Alan Silvestri, che riprende i temi musicali dei precedenti episodi, e che li arricchisce con nuove melodie e nuovi stili, in armonia con l’ambientazione western. Il film include anche una canzone originale, “Doubleback”, cantata dai ZZ Top, che appaiono anche in un cameo nel film, come una band che suona in un saloon. La canzone è un rock energico e coinvolgente, che si adatta perfettamente allo spirito del film. Ritorno al futuro – Parte III è un film che non delude le aspettative, e che anzi le supera, offrendo uno spettacolo completo e appassionante, che soddisfa sia i fan della saga che i nuovi spettatori. Il film è un film che fa sognare e che fa riflettere, che fa ridere e che fa piangere, che fa divertire e che fa emozionare. Il film è un film che fa parte della storia del cinema, e che merita di essere ricordato come uno dei migliori film di sempre.

Viaggi nel tempo di Elena Ana Boata

“Viaggi nel tempo” è il nuovo ed avvincente libro per ragazzi dell’autrice Elena Ana Boata, pubblicato da Lupieditore. Attraverso questa straordinaria opera di narrativa, i giovani lettori sono guidati in un’avventura entusiasmante che li porta a incontrare i grandi personaggi della storia. Da Dante a Napoleone, da Saffo a Rosa Parks, da Ipazia a Beethoven, da Michelangelo a Nelson Mandela, da Alessandro Magno a Marie Curie e molti altri ancora, il protagonista di questo romanzo si immerge nel passato, vicino e lontano, con lo stupore e la meraviglia di un adolescente.

La storia ruota attorno ad un giovane ragazzo di prima media che si trova a casa dei nonni durante l’emergenza pandemica. I suoi genitori, impegnati in turni estenuanti in ospedale, non possono occuparsi di lui, e così il protagonista si sente solo e annoiato. Sarà il regalo del nonno a cambiarlo tutto: un libro sulle vite dei grandi personaggi del passato. Inizialmente scettico e poco interessato alla lettura, il ragazzo accetta la sfida lanciata dal libro stesso e si imbarca in un’avventura magica attraverso il tempo e lo spazio accompagnato da una misteriosa e simpatica guida. La trama del romanzo è ricca di sorprese e colpi di scena, raccontata con uno stile fluente, ironico e delicato.

Grazie a questa straordinaria esperienza, i lettori sono spinti a scoprire se stessi in relazione agli altri, ad osservare il presente con consapevolezza e a progettare il proprio futuro in base alle proprie scelte e azioni. La lettura di “Viaggi nel tempo” è adatta a tutte le fasce di età e invoglia i lettori ad ampliare i propri orizzonti mentali e a mettere il meglio di sé a disposizione di tutti. Il libro è stato creato in modo tale da essere utilizzato come libro di testo nelle scuole medie, grazie alla sua ricchezza di spunti e alla capacità di suscitare interesse negli studenti più curiosi. Inoltre, è in grado di offrire un approfondimento innovativo e piacevole dei programmi scolastici.

Elena Ana Boata ha già ottenuto successo con i suoi altri libri per ragazzi, come “Il tempo delle favole” e “Adesso raccontiamo… Storie di ragazzi alla scoperta del nostro Paese”, entrambi adottati con successo come libri di testo in diverse scuole italiane. Docenti e professionisti del settore hanno sottolineato l’importanza di “Viaggi nel tempo” nell’educazione dei giovani lettori. Maria Antonietta Costigliola, docente di Lettere e esperta di scrittura creativa, ha affermato che il libro porta i lettori in un mondo in cui possono entrare in contatto con i grandi personaggi della storia e cogliere l’umanità di ognuno di essi. Inoltre, ha sottolineato che lo stile scorrevole e gli ampi dialoghi rendono il romanzo adatto a tutte le età. La psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Giorgia Parente ha elogiato il libro per i suoi temi importanti, come l’autostima, l’amicizia, l’empatia e il bullismo, che sono fondamentali per lo sviluppo emotivo e sociale dei ragazzi. Ha sottolineato che il libro offre una guida preziosa per affrontare le sfide quotidiane e promuovere una mentalità positiva. In conclusione, “Viaggi nel tempo” è un’opera coinvolgente e appassionante che non può lasciare indifferenti i lettori. Grazie alla sua trama avvincente e ai suoi temi importanti, il libro si rivela un valido strumento educativo e di crescita personale per i giovani lettori.

Il manoscritto di Jonathan Merris di Gero Marino

Gero Marino ci porta a spasso nel tempo nel suo romanzo dal titolo “Il manoscritto di Jonathan Merris” accompagnando il lettore attraverso le pagine di un diario dimenticato da tempo redatto dall’inventore di un dispositivo chiamato cronovettore. L’innovativo marchingegno indossabile al polso come un orologio, sarebbe capace di aprire accessi multidimensionali tra lo spazio e il tempo, attraverso l’inserimento di specifiche equazioni matematiche.

La trama del romanzo si concentra sul protagonista Jonathan Merris, un fisico quantistico determinato a cambiare la storia della scienza per sempre. Decide quindi di sperimentare il suo dispositivo su se stesso, attraversando casualmente diverse epoche del passato. Durante uno di questi viaggi, Jonathan fa un incontro misterioso con una donna proveniente da un lontano futuro. Così inizia un’avventura ricca di sfide e scoperte, tutte raccontate nelle cronache del protagonista. Tuttavia, il manoscritto si perde in un punto imprecisato della storia, lasciando i dettagli sul funzionamento del cronovettore e le relative formule ancora da scoprire.

L’idea di base del romanzo è sicuramente intrigante, con i viaggi nel tempo che hanno sempre affascinato il pubblico. Tuttavia, il libro è stato criticato per lo stile poco sofisticato e la mancanza di approfondimento delle emozioni dei personaggi, oltre che alcune descrizioni approssimative e un discutibile commento critico ad alcuni importanti tipici sociali.Purtroppo, non mancano neanche errori di ortografia e di scrittura, come l’uso di parole straniere scritte come si leggono e l’uso errato della punteggiatura che rende difficoltosa la lettura. In generale, il romanzo avrebbe beneficiato di una rilettura attenta per correggere questi errori e migliorare l’esperienza di lettura complessiva.

Nonostante queste critiche, è evidente che il romanzo possiede un’idea di base affascinante e potenziale che avrebbe potuto emergere con una maggiore cura nella scrittura e nello sviluppo dei personaggi e delle trame secondarie.

Fonzie e la Happy Days Gang

Molto spesso, alcune serie televisive o film che hanno riscosso un grande o discreto successo, hanno avuto la loro versione animata, anche la serie Cult anni 50-60 “Happy Days” di Fonzie e soci, non fa eccezione. Ed è così che nei primi anni ottanta grazie alla Hanna-Barbera venne prodotta The Fonz and the Happy Days Gang, conosciuta da noi come Fonzie e la Happy Days Gang; serie composta da due stagioni per un totale di 24 episodi. La serie ricalca solo marginalmente quella originale del 57, infatti i protagonisti della serie sono solo Fonzie, Richie, Ralph e il loro amico barista Arnold, con l’aggiunta di un nuovo personaggio creato apposta per la serie animata. In Italia vennero fatti pochi passaggi, uno su Italia 1 e altri su alcune reti locali nei primi anni ottanta.

Fonz and Happy Days Gang Intro

La storia inizia nel 1957 a Milwaukee, una cittadina degli Stati Uniti d’America, e più precisamente davanti all’Arnold’s Bar, locale tipico di quegli anni dove tutte le sere si riuniscono l’allegro Fonzie e i suoi amici.A un tra  dal buio del cielo appare dal nulla uno strano velivolo a forma di trottola volante che si schianta rovinosamente nei pressi del Bar. Dal velivolo scende una strana ragazza di nome Cupcake, che disperata per il danneggiamento della navicella, chiede aiuto ai ragazzi. Ella spiega che è un “agente temporale”, cioè una specie di viaggiatrice del tempo alle prime armi, il cui compito è viaggiare tra le varie epoche del passato per poterne studiare gli usi e costumi senza però rivelare la sua presenza per evitare degli “Anacronismi” temporali e sconvolgere il continum del tempo. Solo che adesso la sua missione è compromessa, in quanto la sua navicella si è danneggiata con l’impatto al suolo. Come suo solito Fonzie non abbandona nessuna bella fanciulla e grazie al suo sorriso, il suo classico gesto col pollice e con l’aiuto dei suoi amici, in un battibaleno ripara il veicolo di Cupcake, solo che la ragazza estremamente maldestra, trascina Fonzie, Richie, Ralph e Arnold, il proprietario dell’Arnold’s Bar, all’interno della navicella, sparendo nelle pieghe del tempo. Inizia così un’insolita avventura per Fonzie e la Gang di Happy Days che in compagnia del fido cane Mr. Cool, in attesa di poter finalmente ritornare nella loro cara Milwaukee del 1957, vivranno tante meravigliose e tragicomiche avventure attraverso il tempo e lo spazio, insieme della loro nuova amica Cupcake, incontrando nuovi amici durante la lunga strada di casa.

Serie molto divertente e carina, che per gli appassionati della serie Happy Days ha smosso una certa nostalgia, in quanto i doppiatori della serie animata erano i loro corrispettivi in “carne e ossa”, però anche per chi non avesse seguito la serie televisiva ma trovava divertenti le storie con i viaggi nel tempo non rimarrà deluso, e poi chi non ha dimenticato il classico gesto del pollice di Fonzie e del suo “Hey!”.

 

Steins;Gate

L’anime Steins;Gate è l’adattamento di una visual novel nata dalla collaborazione fra gli studi di sviluppo 5pb e Nitroplus, pubblicata per la prima volta in Giappone nel 2009 per Xbox 360 e disponibile su PC, PS Vita, PS3, PS4, Switch. Per sua caratteristica, essendo una graphic novel, esistono più finali che dipendono dalle scelte del giocatore, ma l’anime ne riporta solo uno: il True Ending.

L’anime dal sapore sci-fi racconta della realizzazione di una macchina del tempo a partire da un microonde telefonico, una sorta di gadget futuristico creato dal protagonista  Rintaro Okabe, ribattezzatosi Kyouma Hououin, assieme ai suoi compagni di laboratorio Mayuri Shiina o Mayushii e all’hacker Itaru Hashida, detto Daru. In grado di inviare messaggi nel tempo, questo microonde altererà il corso degli eventi creando nuove linee temporali.

Durante i 24 episodi che passeranno da un’atmosfera piuttosto leggere e scanzonata, con la descrizione del mondo Otaku e facendo accenni anche ai Maid Café e al cosplay, vedremo una evoluzione e una crescita del personaggio principale Rintaro Okabe, il diciottenne autodefinitosi scienziato pazzo che, a seguito di tutti gli avvenimenti da lui scatenati dovrà cercare di riparare per evitare la morte della sua migliore amica.

Col tempo la trama si infittisce e arricchisce di nuovi personaggi, ognuno con le sue caratteristiche che saranno comunque rilevanti e avranno una loro importanza all’interno del laboratorio di Okabe, tra questi abbiamo la scienziata Kurisu Makise, particolarmente interessata ai viaggi temporali, Ruka Urushibara che con la sua presenza inserisce nella trama un tema attuale, che è quello dell’identità di genere. I ragazzi dovranno inoltre impedire la realizzazione di un futuro distopico governato dal SERN evitando anche lo scoppio della terza guerra mondiale.

Interessante anche l’inserimento di John Titor, il nome utilizzato da alcuni utenti sui forum tra il 2000 e il 2001, che si dichiarava un soldato statunitense reclutato in un progetto governativo di viaggi nel tempo e proveniente dall’anno 2036.

Nel 2013 è stato prodotto da White Fox il seguito della serie televisiva anime: Steins;Gate: The Movie – Load Region of Déjà Vu, ambientato un anno dopo gli avvenimenti della serie.

È stato realizzato anche un midquel, che ha luogo sulla linea di universo β e che mostra il percorso che porterà Rintaro nel 2025 a comunicare con il sé stesso di allora nel tentativo di salvare Kurisu.

Steins;Gate 0 (trailer)

Viaggio tra dimensioni con Le diecimila porte di January

La narrativa di genere fantastico è croce e delizia per i nerd, visto che c’è da scegliere tra davvero tanti titoli, con novità continue, oltre alle inevitabili riproposte di classici del passato, ma spesso ci si scontra con uno scoglio non da poco, le saghe interminabili, spesso non ancora concluse dall’autore e autrice, e ogni riferimento ad un certo George R. R. Martin è ovviamente voluto. Esistono però anche romanzi di fantasy e fantascienza autoconclusivi, e non per questo meno godibili di una storia che continua da un volume all’altro: uno di questi è l’interessante Le diecimila porte di January di Alix E. Harrow, una proposta Oscar Fantastica, che gioca su temi sempre interessanti e non sempre così presenti, soprattutto ultimamente, come gli universi paralleli e i viaggi tra dimensioni.

January Scaller è una ragazza nativa americana, che vive fin da piccola sotto la tutela del ricco signor Locke, in un’antica casa del Vermont: siamo ai primi del Novecento. Sua madre è morta da tempo, suo padre lavora per Locke, girando per il mondo per raccogliere oggetti insoliti e preziosi, che riempiono la casa dove vive January, inquietandola e affascinandola. A sette anni, la ragazza aveva trovato una porta, anzi la Porta, da dove si poteva accedere ad altri mondi fantastici, ma le era stato detto che era tutto un sogno e lei ci aveva creduto.

Un giorno January trova uno strano libretto consumato, dal titolo LE DIECIM POR, e leggendolo scopre che quello che le è successo è reale, che quei mondi esistono davvero e ci hanno vissuto persone anche vissute a lei: in parallelo suo padre viene dato per disperso durante uno dei suoi viaggi e il signor Locke si dimostra di colpo molto diverso e pericoloso, così come altri suoi conoscenti inquietnati e minacciosi. January del resto ha un potere in mano, come quello di suo padre e sua madre che fa gola a molti, e con due amici fidati dovrà partire per un viaggio, partendo dal libro, in cerca di se stessa e della verità sui suoi genitori.

Le diecimila porte di January presenta una Alice nel paese delle meraviglie contemporanea, in cerca di se stessa e della verità, tra caccia al tesoro e visita a mondi paralleli, raccontando in parallelo anche la società di fine Ottocento, la condizione delle giovani donne, la questione dei Nativi americani e non ultima la realtà degli ospedali psichiatrici, vero e proprio strumento di repressione di chi era visto come scomodo, in uno dei capitoli più angoscianti di un libro appassionante dalla prima pagina all’ultima, fin dalla copertina.

Le diecimila porte di January piacerà a chi ha amato Alice, ma anche gli infiniti viaggi di Doctor Who, e per chi cerca una lettura intensa, con una storia che non ha strascichi, anche se si spera che il tema degli universi paralleli venga ripreso, prima o poi. L’autrice Alix E.Harrow continua comunque a scrivere, e nella sua ultima fatica The once and future Witches parla di nuovo di un Ottocento alternativo, con suffragette e streghe.

Ritorno al futuro: 35 anni di un film indimenticabile

Nel lontano 1985, il cinema di fantascienza e di avventura si arricchiva di un nuovo capolavoro: Ritorno al futuro, il primo episodio della trilogia ideata da Steven Spielberg e Robert Zemeckis, con protagonisti Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Un film che, a distanza di 35 anni, non ha perso il suo fascino e la sua capacità di divertire e di emozionare il pubblico di tutte le età.

RITORNO AL FUTURO (1985) | Trailer italiano

La trama del film è ormai nota a tutti: Marty McFly, un adolescente che vive nel 1985, si ritrova catapultato nel 1955 grazie alla macchina del tempo inventata dal suo amico scienziato Doc Brown. Lì, incontra i suoi genitori da giovani e rischia di compromettere il loro futuro matrimonio e la sua stessa esistenza. Per tornare al presente, Marty dovrà fare in modo che i suoi genitori si innamorino, evitare di alterare la storia e sfruttare la potenza di un fulmine per riattivare la macchina del tempo, una DeLorean modificata. Pochi sanno che il finale originale del film prevedeva che Marty tornasse al presente grazie a un’esplosione atomica in un sito di test nucleari in Nevada, ma poi è stato cambiato con il fulmine che colpisce l’orologio del tribunale di Hill Valley

L’auto usata per girare il film Ritorno al futuro è una DeLorean DMC-12, un modello prodotto dalla DeLorean Motor Company tra il 1981 e il 1982. La DeLorean è stata modificata dallo scienziato Doc Brown per trasformarla in una macchina del tempo, dotandola di un flusso canalizzatore, di un reattore nucleare e di altri dispositivi. La DeLorean è diventata un’icona del cinema e della fantascienza, grazie al suo design futuristico e alle sue porte ad ali di gabbiano. Per i film di Ritorno al futuro sono stati realizzati tre modelli di DeLorean, tutti di proprietà degli Universal Studios.

Ritorno al futuro è un film che ha saputo combinare perfettamente elementi di fantascienza, commedia, azione e romance, creando una storia originale, coinvolgente e divertente. Il film si basa su un’idea geniale: cosa succederebbe se potessimo viaggiare nel tempo e incontrare i nostri genitori da giovani? Come reagiremmo di fronte alle loro abitudini, ai loro sogni, ai loro problemi? E come influirebbe il nostro intervento sul loro destino e sul nostro?

Il film esplora questi temi con ironia e intelligenza, creando situazioni paradossali, esilaranti e a volte drammatiche. Il film è anche un omaggio alla cultura e alla società americana degli anni ’50 e degli anni ’80, mostrando le differenze e le somiglianze tra le due epoche. Il film è ricco di riferimenti e citazioni a personaggi, eventi, musiche e film di quegli anni, creando un’atmosfera nostalgica e affascinante.

Ritorno al Futuro - IL Ritorno a Casa (Scena Finale) (HD)

Il film è sostenuto da un cast eccezionale, in particolare dai due protagonisti: Michael J. Fox, che interpreta Marty McFly con carisma, simpatia e bravura, e Christopher Lloyd, che dà vita a Doc Brown con eccentricità, entusiasmo e follia. I due attori hanno una grande alchimia sullo schermo e rendono credibile e appassionante il loro rapporto di amicizia e di collaborazione. Gli altri personaggi sono ben caratterizzati e interpretati, come i genitori di Marty, il cattivo Biff Tannen, la fidanzata Jennifer e il preside Strickland.

Ritorno al futuro è un film che ha fatto sognare e divertire milioni di spettatori in tutto il mondo, diventando un cult del cinema e un modello per molti altri film successivi. Il film ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Oscar per il miglior montaggio sonoro e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Il film ha anche dato origine a due sequel, Ritorno al futuro – Parte II e Ritorno al futuro – Parte III, che completano la saga di Marty e Doc in modo avvincente e soddisfacente.

Ritorno al futuro è un film che merita di essere visto e rivisto, perché è un capolavoro di fantasia, umorismo e avventura, che non smette mai di stupire e di emozionare. È un film che ci fa riflettere sul valore del tempo, sulle conseguenze delle nostre scelte, sul legame tra le generazioni e sul potere dell’amore. È un film che ci fa sentire giovani, curiosi e felici, come Marty McFly quando sale sulla sua DeLorean e parte per il suo incredibile viaggio nel tempo.

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