L’8 settembre 2023 è lo Star Trek Day

Nel 1964, Gene Roddenberry presentò alla NBC la serie televisiva “Wagon Train to the Stars”, una versione preliminare di Star Trek. Tuttavia, la sua creazione non convinse immediatamente i dirigenti del network, che gli chiesero di realizzare un secondo episodio pilota seguendo le loro indicazioni. Questo episodio, meno incentrato sugli aspetti filosofici e più orientato all’avventura, riuscì finalmente a conquistare i cuori dei vertici della NBC, che decisero di commissionare la prima stagione di Star Trek come la conosciamo oggi.

Così, l’8 settembre 1966, negli Stati Uniti andò in onda “La trappola umana”, il primo episodio di una serie che con il passare del tempo avrebbe acquisito uno status iconico, diventando uno dei franchise di fantascienza più longevi di tutti i tempi. Dopo quasi sessant’anni, Star Trek è diventato così importante per i suoi fan da meritare un giorno speciale dedicato interamente ad esso. Ogni anno, l’8 settembre, si celebra la nascita di Spock e dei suoi compagni, ma come prepararsi per questa ricorrenza che promette di essere più speciale che mai quest’anno?

Sarebbe sbagliato ridurre Star Trek ad una semplice serie televisiva. Nel corso di più di mezzo secolo, l’universo creato da Roddenberry si è espanso, dando vita a adattamenti cinematografici, serie animate e fumetti. L’equipaggio dell’Enterprise ha viaggiato per molto tempo accumulando un sempre crescente seguito di fan, e la celebrazione annuale dell’8 settembre è diventata sempre più importante nel corso degli anni.

Star Trek per tutti: Gli Umani

Dopo aver parlato dei Vulcaniani e delle loro caratteristiche e peculiarità, mi sembra il caso di approfondire la specie umana, così come appare nell’universo di Star Trek. Gli umani sono tra i fondatori della Federazione Unita dei Pianeti. Anzi, si può tranquillamente dire che senza di noi la Federazione non sarebbe proprio nata, visto che il processo di unificazione tra i popoli galattica inizia per volontà di Jonathan Archer; lo storico Capitano della prima Enterprise: la NX-01. La prima astronave umana a raggiungere curvatura 5.

CIVILTA’ UMANA

La civiltà umana descritta in Star Trek ha superato le differenze interne. Non esistono più “i popoli” della Terra, ma solo un unico grande popolo. Le Nazioni Unite, poi diventate Nuove Nazioni Unite, si sono trasformate nella Federazione della Terra Unita. La razza umana prolifera su Terra, Luna, Marte e ha diverse colonie sparse nel territorio federale. L’economia ha abbandonato il concetto capitalistico del profitto, in favore del progresso. A partire dal XXII Secolo infatti, la Terra Unita ha abbandonato l’uso dei soldi. Si lavora per progredire, sia individualmente che comunitariamente. Il concetto vulcaniano “il bene di un singolo non può superare il bene comune” è diventato un mantra anche per gli Umani. Tuttavia, spesso si parla di “crediti federali” e, di tanto in tanto, in vari episodi sparsi qua e là, si parla anche di monete di scambio.

Ma non dobbiamo confondere l’esistenza di una moneta di scambio con il concetto di economia che abbiamo oggi nel mondo reale. Si parla di piccole transazioni, per potersi concedere qualche capriccio extra, sempre nei limiti del buon senso. La civiltà umana infatti, non necessita di soldi per sopravvivere, perché grazie alla tecnologia le persone possiedono tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. Tutti hanno una casa, nessuno escluso. Grazie ai replicatori di materia, installati in tutte le case, è possibile ottenere cibo ogni volta che se ne ha voglia semplicemente selezionandolo dal computer. Il teletrasporto pubblico ha reso i viaggi su lunghe distanze molto più frequenti. Quindi chi per necessità deve spostarsi per lavoro, può farlo istantaneamente. Tuttavia non sono sparite le tradizioni come la cucina, l’agricoltura e l’artigianato. Tanto per fare alcuni esempi degni di nota, il Capitano Picard possiede un vigneto in cui produce il famoso vino “Chateau Picard”, mentre il Capitano Pike vive in campagna, ha un terreno tutto suo ed è un ottimo cuoco. La tecnologia non ha rimpiazzato del tutto le abitudini umane.

LA FLOTTA STELLARE

Se Vulcano offre un determinante contributo all’interno della Federazione grazie all’Accademia delle Scienze, un ulteriore enorme contributo lo offre anche Terra grazie alla Flotta Stellare. Si tratta di una flotta di astronavi costruite nella colonia marziana di Utopia Planitia. Le navi, divise per categorie, hanno lo scopo principale di esplorare la galassia alla ricerca di “nuove forme di vita e nuove civiltà”, di osservarle e di valutare quali di queste sono pronte per un primo contatto, o per l’adesione alla Federazione stessa. Tuttavia, lo spazio è pieno di pericoli e le razze predatorie sono ovunque. Quindi ogni nave è equipaggiata anche con armi per potersi difendere e difendere la Federazione stessa da eventuali attacchi esterni.

Attenzione: quando si parla di Flotta Stellare ci si riferisce in particolar modo alle navi prodotte su Utopia Planitia. Per intenderci, quelle con la sezione a disco, il corpo centrale e le due gondole di curvatura. Le altre navi federali, come ad esempio quelle vulcaniane, sebbene siano parte dell’esercito della Federazione, non fanno parte della Flotta Stellare.

UMANI CELEBRI

Considerando che Star Trek incentra la maggior parte dei suoi episodi intorno a protagonisti umani, è difficile fare una cernita di Umani celebri. Tuttavia ce ne sono alcuni degni di nota più di altri. Li elencherò in ordine cronologico, ovvero a seconda del periodo storico in cui sono vissuti nell’universo narrativo di Star Trek.

  • Jonathan Archer: Capitano dell’Enterprise NX-01. Colui che ha dato il via al processo di formazione della Federazione Unita dei Pianeti. In sua memoria verranno costruiti la USS Archer e il Molo Spaziale Archer.
  • Charles Tucker III, detto Trip: Capo Ingegnere dell’Enterprise NX-01. Grazie al suo sacrificio Archer potrà portare a termine la sua missione e dare il via ai negoziati per la futura Federazione
  • Christopher Pike: Capitano della USS Enterprise NCC-1701. Determinante nella battaglia contro Controllo, contribuisce a salvare l’Universo intero dalla distruzione. Più avanti, si sacrificherà per salvare numerose vite, restando invalido. A lui verranno dedicate diverse iniziative federali.
  • Michael Burnham: Comandante della USS Discovery e poi Capitana della USS Discovery – A. Sorella adottiva del leggendario Spock. Cresciuta su Vulcano è un raro caso di Essere Umano capace di ragionamenti estremamente logici “alla vulcaniana”. Per salvare l’Universo da Controllo, viaggia 930 anni avanti nel tempo, ritrovandosi nell’anno 3188 insieme alla Discovery e a tutto il suo equipaggio.
  • Nyota Uhura: Cadetto, poi Tenente della USS Enterprise NCC-1701 e della USS Enterprise NCC-1701-A. La sua importanza, più che ai fini della storia, è legata al mondo reale. Per la prima volta infatti, negli anni ’60 del XX Secolo, una donna di colore veniva raffigurata come ufficiale di una nave stellare. Ed era anche protagonista (assieme agli altri) di una iconica serie come Star Trek.
  • James Tiberius Kirk: Capitano delle USS Enterprise e Enterprise-A: ufficiale in comando coraggioso e leale. Grazie alle sue “rivisitazioni” della prima direttiva è riuscito a salvare diverse situazioni e a farsi amici anche gli alieni più ostili. Tipico dongiovanni, riesce a conquistare donne umane e aliene solo con un sorriso. Storico il suo bacio con Uhura nella serie classica (primo bacio televisivo tra un uomo bianco e una donna nera).
  • Hikaru Sulu: pilota delle USS Enterprise e Enterprise-A, poi capitano della USS Excelsior. ha aiutato i suoi vecchi compagni Kirk e McCoy salvandoli dai Klingon. A lui è dedicata una serie di astronavi chiamate USS Hikaru Sulu (con le successive lettere A, B…)
  • Montgomery Scott: capo ingegnere delle USS Enterprise e Enterprise – A. Rimane intrappolato nei buffer di un teletrasporto e viene risvegliato 80 anni più tardi da Geordi La Forge, suo corrispettivo nella USS Enterprise – D. I suoi dialoghi col giovane ufficiale rappresentano un ponte di collegamento tra la serie classica e TNG, con Scott che “cede il posto” a La Forge, un’eredità importante.
  • Jean-Luc Picard: Capitano delle USS Enterprise D ed E, poi Ammiraglio della Flotta Stellare. Analogamente a Kirk, le sue “interpretazioni creative” della prima direttiva serviranno a risolvere diverse situazioni. La sua vicinanza al giovane Wesley Crusher lo rende, agli occhi del ragazzo, una sorta di secondo padre. Il suo figlio biologico: Jack Crusher-Picard, si arruolerà nella Flotta e presterà servizio sulla USS Enterprise – G.
  • William Riker: Comandante delle USS Enterprise – D ed E, e successivamente Capitano della USS Titan. Sua è l’eredità di sciupafemmine di Kirk, sebbene sia da sempre innamorato della sua collega, poi moglie, Deanna Troi.
  • Wesley Crusher: figlio della dottoressa Beverly Crusher e dell’ufficiale della Flotta Jack Crusher. Durante il suo cammino incontrerà un Viaggiatore, il cui compito è vigilare sullo spaziotempo. Egli lo noterà e infine lo porterà con sé, arruolandolo definitivamente tra i viaggiatori. Sarà lui poi, ad arruolare Kore, la figlia del Dr Adam Soong, nel 2024 e farla diventare una viaggiatrice.
  • Benjamin Sisko: Comandante della Stazione Spaziale Deep Space 9. Grazie a lui la Federazione riuscirà a vincere la guerra contro il Dominio. Successivamente, sarà il primo Umano a venire ammesso tra i Profeti Bajoriani.
  • Katheryne Janeway: Capitana della USS Voyager. Grazie al suo carisma e al suo coraggio, la Voyager affronterà un viaggio decennale dal quadrante Delta fino a casa. Sarà merito suo (e del Vulcaniano Tuvok) se la Borg Sette di Nove riuscirà a scollegarsi dal collettivo e a tornare umana.
  • Chakotay: Comandante della USS Voyager ed ex-comandante dei Maquis. Affiancherà Janeway nel difficile compito di far convivere i due equipaggi (Federali e Maquis) nel lungo viaggio della Voyager.
  • Sette di Nove: Umana assimilata dai Borg da bambina, poi scollegata dal collettivo e divenuta ufficiale sulla Voyager. Molto curiosa di esplorare la sua umanità, in un ruolo che la rende simile a Data in TNG. Dopo il rientro della Voyager sulla Terra, si arruolerà nella Flotta Stellare fino a diventare Comandante della USS Titan – A e, successivamente, Capitana della USS Enterprise – G.
  • Liam Shaw: Capitano della USS Titan – A. All’apparenza burbero e ottuso, si rivelerà poi essere un ottimo capitano, ligio al dovere e fedele alla Federazione. In punto di morte, cederà il posto a Sette di Nove, che poi scoprirà che in realtà lui l’aveva sempre segretamente ammirata.
  • Jack Crusher-Picard: Figlio di Jean-Luc Picard e Beverly Crusher, nel suo DNA scorre “sangue Borg”, grazie al fatto che quando è stato concepito, suo padre aveva ancora delle nanosonde nel suo sangue. Possiede un’enorme empatia verso il prossimo, eredità di entrambi i genitori. Inizialmente distaccato nei confronti del padre, che vede come una persona assente dalla sua vita, finirà per ricredersi quando esso rischierà la vita per salvarlo dalle mani dei Borg

I POTENZIATI

Riservo una categoria a parte per gli Umani Potenziati. Essi nascono come risultato del Progetto Crisalide, in cui gli scienziati crearono una specie di super-umani mentalmente e psicologicamente superiori. Più forti e resistenti, dotati di maggior efficienza polmonare e cardiaca (50% in più rispetto agli Umani normali) e quoziente intellettivo superiore al doppio della norma.

Purtroppo, non si poteva fare niente per l’ambizione e la fame di potere. E alcuni potenziati, una volta raggiunta la consapevolezza del loro potenziale, ne approfittarono per attaccare l’umanità. Fu l’inizio delle Guerre Eugenetiche (che nel canone principale di Star Trek si combatterono negli anni ’90 del XX Secolo, anche se nella Seconda Stagione di Star Trek Picard, il dottor Adam Soong tira fuori il “Progetto Kahn” nel 2024), che terminarono con l’esecuzione di massa dei potenziati ribelli. Alcuni di loro però riuscirono a fuggire e trovare rifugio in animazione sospesa a bordo del l’astronave SS Botany Bay. Essi erano guidati dal tiranno Kahn Noonien Singh, il peggior tiranno potenziato mai esistito. Dopo la sua sconfitta, la Federazione mette al bando i potenziati. Tuttavia, alcuni scienziati continuano nella ricerca.

POTENZIATI CELEBRI (BUONI)

Sebbene siano banditi dalla Federazione, ne corso delle varie serie di Star Trek incontriamo alcuni potenziati. Alcuni di essi sono ancora malvagi, altri invece sono frutto di esperimenti mal riusciti e hanno diversi handicap cognitivi. Due di essi però, sono riusciti a vivere una vita tranquilla nascondendo la loro natura di potenziati. Sto parlando del Dottor Julian Bashir, in servizio presso la Stazione Spaziale Deep Space 9, e dell’ Illiryana Una Ch’In Riley, meglio conosciuta come Numero Uno; Comandante Prima Ufficiale del Capitano Pike sulla USS Enterprise. Quest’ultima non è umana, ma ho voluto comunque citarla vista l’importanza che ricopre all’interno del Franchise e della serie Strange New Worlds.

CONCLUSIONI

Gli esseri umani di Star Trek alla fine non sono tanto diversi da noi. Quello che è cambiato, e a cui a parer mio dobbiamo mirare tutti, è la civiltà. Il superamento dei confini, il distacco dai temi del profitto e della competizione esagerata, la fine di ogni forma di razzismo. Un’umanità pacifica, con ancora i suoi difetti, ma che vive in armonia con il resto della galassia. Una civiltà. Cosa che purtroppo ancora noi non siamo. Ma che magari diventeremo un giorno.

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8 settembre 2022: Buon Star Trek Day

Oggi, 8 settembre si festeggia lo Star Trek Day ricordando quel lontano giorno del 1966 quando ha debuttato l’episodio “Trappola Umana“, primo capitolo della Serie Classica della saga creata da Gene Roddenberry.  Dal successo della prima serie sono derivate nel corso di oltre cinquant’anni numerosissimi altri prodotti mediali che narrano le vicende degli umani del futuro, appartenenti a una Federazione dei Pianeti Uniti che riunisce sotto un unico governo numerosi popoli di sistemi stellari diversi e delle loro avventure nell’esplorazione del cosmo

“alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”.

L’universo fantascientifico di Star Trek con i suoi personaggi è conosciuto in tutto il mondo e ha dato origine a una comunità di appassionati senza precedenti.A Star Trek sono stati assegnati vari premi tra cui 33 Emmy, 5 premi Hugo, vari Saturn Award e un Oscar su 14 candidature ottenute dai film. Star Trek non è solo il franchise fantascientifico più lungo, duraturo e articolato della storia mediale, fatto di decine di spinoff, cartoni, film e fumetti ma, sopratutto un inno sincero ad una filosofia di vita che ci proietta in un futuro sostenibile possibile: quella prospettiva che oggi tutti noi aneliamo per la salvaguardia della nostra specie e del nostro paese.

Lunga vita e prosperità!

Star Trek Day 2022

In questo 2022, Paramount+ ha annunciato tantissime iniziative per tutti gli appasionati del franchise: novità, anterprime, interviste esclusive e installazioni immersive. Ovviamente il tutto realizzato come tributo d’onore alla meravigliosa Nichelle Nichols, il tenente Uhura, recentemente scomparsa. L’evento principalle si svolgerà allo Skirball Cultural Center di Los Angeles – in collegamento con diverse città dove sono attive iniziative speciali in realtà aumentata – e trasmesso in streaming, rimanete aggiornati sul sito ufficiale dell’evento per avere tutte le informazioni in tempo reale!

“Unisciti a Paramount+ e ai co-conduttori Tawny Newsome (Star Trek: Lower Decks, Space Force) e Paul F. Tompkins (Star Trek: Lower Decks, BoJack Horseman), per due ore di conversazioni e programmi in live streaming gratuiti che uniranno i membri iconici del cast della serie televisiva per celebrare Star Trek, con alcune sorprese lungo il percorso. L’evento inizierà dal vivo sul tappeto rosso con i co-conduttori Jackie Cox (Rupaul’s Drag Race) e Mary Chieffo (Star Trek: Discovery) che intervistano i membri del cast di Star Trek, vecchi e nuovi”.

Ecco alcuni panel davvero da non perdere:

  • Nichelle Nichols Tribute, con un video speciale per onorare l’impatto e l’influenza del tenente Uhura nella pop culture.
  • Star Trek: Picard, con le star della serie Jeri Ryan e Michelle Hurd.
  • Star Trek: Strange New Worlds, con Rebecca Romijn, Jess Bush, Christina Chong, Celia Rose Gooding, Melissa Navia e Babs Olusanmokun.
  • Star Trek: Lower Decks, con il cast dei doppiatori, in particolare Tawny Newsome, Noël Wells e Dawnn Lewis
  • Star Trek: Prodigy, con il cast dei doppiatori, in particolare Brett Gray e Kate Mulgrew.
  • Tour dietro le quinte di Star Trek: Discovery con Wilson Cruz, che offre ai fan uno sguardo esclusivo dietro le quinte delle riprese della quinta stagione della serie, insieme alle apparizioni di Sonequa Martin-Green e altri membri del cast.

 

Michael Mayers: il volto del Capitano Kirk

Che cosa accomuna uno dei serial killer più longevi della storia del cinema con una delle facce più iconiche della fantascienza? Oggi faremo un mini approfondimento su di una chicca del cinema che forse in pochi conoscono e che non ci permetterà di vedere con gli stessi occhi di prima due pietre miliari del cinema e della tv.

“Spazio: Ultima Frontiera” con questo incipit iniziava una delle serie classiche degli anni ’60, Star Trek, ma in pochi sanno che fu proprio questa serie a dare vita al “VOLTO” di un altro mostro sacro dell’horror. Nel 1975 una nota casa di produzione di maschere per halloween creò, sull’onda del successo televisivo, la maschera del Capitano Kirk. Questa ebbe un enorme successo all’uscita e per parecchi anni ogni bambino che aveva sognato di voler viaggiare a bordo dell’Enterprise, aveva esaudito un piccolo sogno nel cassetto, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che quello stesso successo si sarebbe potuto triplicare grazie ad un piccolo “make up” che l’avrebbe trasformata nel 1978 in una della maschere più iconiche dei film horror.

Fu grazie a John Carpenter che, per vestire il suo serial killer Michael Mayers nella serie di Halloween, scelse degli abiti da meccanico e di coprirgli il viso dipingendo di bianco la faccia del nostro amato Kirk, per farlo diventare uno spietato assassino dal volto inespressivo che semina morte e panico nella sua città natale: Haddonfield. Carpenter ha raccontato in un’intervista:

«Siamo andati in un negozio di maschere su Hollywood Boulevard, abbiamo acquistato la maschera del Capitano Kirk, l’abbiamo colorata con lo spray e ingradito l’apertura degli occhi. E quella è diventata la maschera di Michael.»

Fu probabilmente questa mancanza di espressività della maschera a convincere Carpenter; non che il volto del nostro amato William Shatner, interprete del Capitano Kirk, non ne avesse, ma la sua riproduzione in latex evidentemente aveva questa peculiarità, che ha permesso al fenomeno di Michael Mayers di spopolare negli anni ’80 e di durare oltre 40 anni, con ben otto remakes (uno in arrivo quest’anno) e 2 reboot della saga. Ad oggi, le maschere originali del nostro amato Kirk si trovano a prezzi non troppo elevati e molti collezionisti le comprano per poi trasformarle nell’originale prima maschera di Michael Mayers. Su YouTube ci sono interi canali dedicati ai metodi di trasformazione da capitano dell’Enterprise a maniaco omicida.

Adesso immaginate il Capitano Kirk, con la sua maschera pittata di bianco e un coltello da cucina affilatissimo, aggirarsi per i corridoi di una delle astronavi più famose del cinema e della tv, con in sottofondo la musica ansiogena, magistralmente scritta e suonata dallo stesso Carpenter, che ha accompagnato per 40 anni gli efferati omicidi del nostro Mayers.  Lunga Vita e Prosperità… forse non così lunga…

Riccardo Rossetti

tratto da

La leggendaria Serie animata di Star Trek

Nella mia continua ricerca di serie televisive, film, libri, fumetti e così via, volevo rispolverare con voi quella che considero una vera chicca per intenditori, una serie animata che molti appassionati di fantascienza probabilmente conoscono già, ma che è sempre un piacere ricordare. Parlo di Star Trek, ma non la serie classica dal vivo con William “Kirk” Shatner e Leonard “Mr Spock” Nimoy, ma la sua versione a cartoni animati.  Star Trek, la serie animata, venne realizzata tra il 1973 e 1974, per un totale di 22 episodi e viene collocata cronologicamente tra la serie classica e il film Star Trek The Motion Picture. Star Trek venne alla luce grazie anche alla Paramout che all’epoca ne deteneva i diritti, avrebbero voluto realizzare una nuova serie, ma visti gli alti costi di produzione che una serie di fantascienza di tale comporta per realizzare un telefilm con attori in carne e ossa, venne invece realizzata una serie animata a opera dello studio Filmation la stessa casa di produzione di opere come He Man, Bravestarr e Ghost Buster animated series. Su espressa richiesta del suo creatore originale Gene Roddenberry, la serie animata di Star Trek doveva essere incentrata ancora sulle avventure di Kirk e soci. Infatti, per realizzare la serie, venne radunato tutto il cast per il doppiaggio dei personaggi omonimi, tranne che per Waller Koenig, l’attore che impersonava Pavel Chekov, che, probabilmente per motivi di budget o altri impegni, non figura nella serie e venne sostituito da un altro personaggio creato apposta per la serie animata, anche la versione italiana della serie mantiene i doppiatori storici della serie originale. Grazie alla scelta di creare una seria animata, i costi per la produzione erano molto minori, così gli sceneggiatori e gli scrittori di ogni singolo episodio potevano dar libero sfogo alla loro fantasia, potendo così realizzare grazie anche all’ausilio di bravi disegnatori, nuove razze aliene e ambientazioni spaziali che con i mezzi dell’epoca erano troppo costose o impossibili da realizzare.

 

https://www.youtube.com/watch?v=9hseFdKcCD4

La trama di questa serie ripercorre l’ultimo anno della missione quinquennale dell’equipaggio dell’astronave spaziale Enterprise e del capitano James T. Kirk, Mr Spock, il Dr. Leonard “Bones” McCoy, di Montgomery “Scotty” Scott e di tutti gli altri membri della banda di Kirk. Possiamo riassumerla con la frase di inizio di ogni episodio che tutti noi conosciamo:

 

  1. “Spazio ultima frontiera,
  2. eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise
  3. durante la sua missione quinquennale
  4. diretta all’esplorazione di nuovi mondi
  5. alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà
  6. fino ad arrivare dove nessun uomo è mai giunto prima!”

 

Penso che non ci sia niente altro da aggiungere, Star Trek come Star Wars e il signore degli Anelli sono tra le saghe che negli anni sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo di molti fan e, nonostante Star Trek abbia avuto molte evoluzioni durante i decenni, con Star Trek TNG, star Trek DS9 e Voyager, le avventure, per citare un famoso episodio di TNG; della NCC-1701 Enterprise senza A, B, C e dannata D, sono sempre le più belle da rivedere più e più volte.

Siparietto social tra Shatner e Hamill

Partiamo dal presupposto che non sappiamo né potremo mai sapere se i social delle star sono seguito da Social Media Manager o dagli stessi, in questo caso, attori. Sicuramente Mark Hamill sui social si diverte molto a pubblicare cose divertenti e fare battute spiritose, mentre l’altro protagonista dell’articolo, Shatner, è sempre stato molto provocatorio e ironico.

Mark Hamill sta per ricevere una stella sulla Walk of Fame di Hollywood e William Shatner ne ha approfittato per dare vita ad un simpatico siparietto via Twitter. La stella di Hamill si aggiungerà alle altre 2629, sul famoso marciapiede di Los Angeles e la cerimonia di inaugurazione si terrà l’8 marzo alle 11:30 A.M. di fronte al teatro El Capitan, sulla Hollywood Boulevard. Ad accompagnare Hamill ci saranno George Lucas ed Harrison Ford.

Scrive l’attore su Twitter:

Non posso dire che sia un sogno che si avvera, perché non sono mai stato tanto pazzo da immaginare che una cosa del genere potesse accadere. Quando mi chiedo se davvero lo meriti o no, ricordo a me stesso che c’è chi ha ottenuto una “stella” solo per aver partecipato ad un reality show scadente.

William Shatner, che ha la sua stella dal 1983, ha voluto fare i complimenti ad Hamill con la sua solita ironia:

Congratulazioni! A proposito, fatti mettere la stella sul lato sud della strada. Io sono sul lato nord e non vorrei si svalutasse il vicinato 😛.

La risposta di Mark Hamill non si è fatta attendere:

😀 Grazie, Bill. Non sarebbe lo stesso senza una classica frecciatina alla Shatner da parte tua! Lunga vita e sparisci <3.

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Mark Hamill parla di Star Wars

Intervistato da Entertainment Tonight, Mark Hamill è tornato a parlare di Star Wars, in particolare dell’ultimo film della saga e del prossimo spin-off, dedicato al giovane Han Solo. Gli Ultimi Jedi ha diviso i pareri di molti fan, sotto molti punti di vista, da Leia volante, alla vicenda di Luke Skywalker, tutto ciò ha portato a molte speculazioni sugli eventi futuri. Il nono Episodio, sarà nuovamente diretto da J.J. Abrams, già regista de Il Risveglio della Forza.

Hamill ha sottolineato come Star Wars gli sembri l’unico franchise sul quale, specialmente sui social, si leggono molte speculazioni su che si spererebbe di vedere, insomma quello che si vuole vedere, perché già progettato nelle menti del pubblico, ma anche su ciò che “si teme” di vedere, minacciando di smettere di seguire la saga in caso di eventi non graditi.

Questo è quanto dichiarato da Hamill: “Questo è l’unico franchise per il quale, se vai su Twitter, trovi gente che dice “Se succederà questo e questo, io ho chiuso con questi film!”. Quindi adesso stanno ricominciando a speculare su ciò che non vogliono vedere. La cosa mi sorprende sempre, ma non si può comunque accontentare sempre tutti. Devi provare a raccontare la storia migliore che riesci a narrare. Quindi sì, rimango sorpreso da queste cose ma è anche vero che non a tutti piacciono i broccoli, c’è chi ama di più le carote. La vita, in sostanza, funziona così.
E in merito a Solo: A Star Wars Story, Hamill ha dichiarato di aver già visto il trailer e di attendere l’arrivo del film con trepidazione.”

What Mark Hamill Thinks Of 'Solo: A Star Wars Story' (Exclusive)

A ogni modo bisogna fare un lieve rimprovero a Mark perché fu proprio lui a dichiarare che quello non era il suo Luke o meglio: “Questo Luke Skywalker è quello voluto da Rian Johnson ed è diverso da quello che conoscevo io”, perché, giustamente i Jedi non si arrendono come invece sembra aver fatto Luke. “Il mio Luke non avrebbe mai detto certe cose – ha spiegato Hamill in un’intervista caricata su YouTube – Questa non è più la versione di Star Wars di George Lucas, è quella della nuova generazione, quindi mi sono comportato quasi come se Luke fosse un altro personaggio. Forse è Jake Skywalker, non il mio Luke Skywalker. In ogni caso dovevo fare quello che Rian Johnson voleva facessi perché utile alla storia”.

Anche se poi Il 26 dicembre, Hamill ha postato le sue pubbliche scuse e soprattutto il chiarimento delle sue parole precedenti su Twitter:

 

“Rimpiango di avere dato voce ai miei dubbi e insicurezze in pubblico. Le differenze creative sono elementi comuni di ogni progetto, ma di solito rimangono private. Tutto ciò che volevo era fare un buon film. Ho avuto molto più di questo, Rian Johnson ha fatto uno dei film più grandi di tutti i tempi!” Insomma, se Luke fosse stato un altro Jedi benevolente che allenava dei nuovi giovani Padawan, sarebbe sembrato qualcosa di già visto.

Shatner: e se fosse un ritorno in CGI?

Noi lo avevamo già annunciato, Shatner vuol tornare in Star Trek, però, come tutti sappiamo il Capitano ormai è giunto a una certa età, ma, come abbiamo già visto in Rogue One con la Principessa Leia, la tecnologia ci viene incontro.

Shatner porta da sempre con sé il cruccio  di essere ricordato per un personaggio molto “leggero”, invece, il capitano Kirk è rappresenta comunque un fenomeno culturale e una vera icona ispirando molti giovani a  intraprendere carriere scientifiche o aerospaziali. Forse è anche per questo riscatto, oltre che alla voglia di recitare che gli è rimasta nel cuore che vorrebbe fare un grande ritorno, sia in vesti umane che in vesti digitalizzate.

L’attore ha 86 anni ma è ancora arzillo, va a cavallo, e partecipa a tantissime conventions, ma ovviamente il fisico non è più lo stesso di una volta. Ultimamente ha dichiarato: “Se mi vogliono, a qualunque età serva che interpreti Kirk, io ci sono: in carne e ossa ma anche virtualmente”. Shatner ha infatti lavorato con l’azienda canadese Ziva Dynamics per registrare il suo corpo e digitalizzarne i movimenti, oltre che per lavorare sulle immagini della sua carriera come capitano Kirk. E sostiene di avere un suo “clone” digitale  in età diverse.”

Queste sono le sue parole, invece, sempre riguardo a un suo possibile ritorno in una epoca futura: “Oh, buon dio, certo. Quello del capitano Kirk sì che era un ruolo interessante e che cosa fantastica che sarebbe ancora cinquanta anni dopo. Il capitano Kirk è prigioniero da qualche parte nei meandri dell’universo. Tarantino è un grande regista e amerei poter lavorare con lui. Poter apparire in quel film sarebbe una cosa meravigliosa. I fan devono aiutarmi a tutti i costi!”.

Ovviamente questo è quello che vorrebbe l’attore, la realtà non è data sapersi, io sono ancora qui a chiedermi che ne sarà del giovane Anton Yelchin, interprete di Chekov di Star Trek, morto a soli 27 anni.

Per quanto riguarda il fenomeno digitalizzazione, lo stesso Patrick Stewart è stato notevolmente ringiovanito per girare il film degli X-Men del 2006, sempre in Rogue One abbiamo anche il Grand Moff Tarkin reso in CGI. E se si va un po’ più indietro, Brandon Lee, scomparso durante le riprese del Corvo e  Heath Ledger, morto durante le riprese del Cavaliere Oscuro (Batman).

I pianeti della Fantascienza in No Man’s Sky

No Man’s Sky è un videogame spettacolare sviluppato da Hello Games, casa indipendente nota al pubblico per la serie Joe Danger. Come già sicuramente saprete questo è un gioco atipico in cui il vero protagonista è l’universo stesso! Il giocatore può visitare milioni di pianeti sparsi per la galassia viaggiando tra un astro e un altro. Nel gioco puoi “dare il nome” ad ogni cosa, pianeti inclusi … ma girando per l’universo di gioco si possono anche trovare pianeti molto cari agli appassionati di fantascienza.

mustafar

Mustafar è un pianeta vulcanico immaginario visto nell’universo di Star Wars “protagonista” dell’epilogo di La vendetta dei Sith.  Mustafar è infatti il luogo su cui si svolge la scena del duello tra Anakin Skywalker, già diventato Sith con il nome di Darth Fener (o Vader), e Obi-Wan Kenobi, Maestro e Discepolo duellarono a lungo sulla superficie del pianeta, dentro la base separatista e in mezzo alla lava. Nel gioco il pianeta non è così incandescente come nel film ma la sua atmosfera velenosa è molto adatta al respiratore del Signore Oscuro dei Sith.

krypton

Krypton è un pianeta creato nei fumetti di Superman come pianeta d’origine del supereroe inventato nel 1938 da Jerry Siegel e Joe Shuster. Questo pianeta, grande quanto Giove, fa parte del sistema planetario che ruota attorno a una stella rossa, chiamata Rao. Quando il pianeta Krypton esplose, i suoi frammenti, la kryptonite, si diffusero in tutto lo spazio. Per gli esseri umani, la kryptonite è apparentemente innocua, ma per la sua particolare conformazione radiologica, è in grado di nuocere a qualunque kryptoniano. In No Man’s Sky è un pianeta arido coperto di funghi ma offre alcune risorse rare per i giocatori.

genisis

Come narrato nel favoloso film “Star Trek II: L’ira di Khan”, il Pianeta Genesis è un pianeta ubicato nel settore Mutara che è stato creato da materia gassosa nella Nebulosa Mutara a seguito dell’esplosione del Dispositivo Genesis, a conclusione di una feroce battaglia tra Khan Noonien Singh e l’ Ammiraglio Kirk nel 2285. Anche se la Federazione dei Pianeti ha dichiarato il pianeta Genesis off limit per le rotte spaziali, in questo gioco possiamo esplorarlo a patto di sopravvivere all’atmosfera velenosa programmata dai ragazzi di Hello Games.

primus

Il nome Primus non identifica tecnicamente un pianeta ma è un chiaro riferimento alla saga dei Transformers. Il pianeta vero e proprio da cui provengono sia gli Autobot (o Autorobot) e i Decepticon è invece chiamato Cybertron: la genesi del mondo varia leggermente a seconda dell’universo narrativo di riferimento, ma narrativamente è sempre descritto come un luogo quasi totalmente composto di metallo, con piccole percentuali di altri materiali; secondo alcune versioni della storia ospita appunto al suo interno l’essenza di Primus, misteriosa entità creatrice dei Transformers.  Purtroppo in No Man’s Sky  non sembra essere la location di gigantesche battaglie e dobbiamo accontentarci di un paesaggio desolato con stranamente bellissimi alberi metallici.

gallifrey

Gallifrey è un pianeta nell’universo fantascientifico della serie Doctor Who ed è il pianeta natale dei Signori del Tempo, specie della quale fa parte anche il Dottore, protagonista della serie. Si immagina sia collocato nella costellazione di Kasterborous, alle “coordinate galattiche dieci-zero-undici-zero-zero per zero-due dal punto origine della galassia” più o meno a 250 milioni di anni luce dalla Terra (film per la TV del 1996). Questo pone Gallifrey al di fuori della Via Lattea. Nel videogioco Gallifrey è solo un pianeta modesto, coperto di funghi di tutte le dimensioni;ma, chissà, forse un paio di Signori del Tempo sono nascosti sotto la superficie.

magrathe

Magrathea è un pianeta-fabbrica inventato dallo scrittore Douglas Adams nella serie di romanzi di fantascienza della “Guida galattica per gli autostoppisti”. I protagonisti della saga si recano su questo pianeta per incontrare Slartibartfast, che fu uno dei costruttori della Terra, e nella fattispecie il progettista dei fiordi della Norvegia. L’episodio della visita su Magrathea è una delle prime avventure vissute, o meglio subite, dal protagonista della serie, Arthur Dent, e si trova nel primo libro della saga letteraria.

virmire

Presente nel gioco originale Mass Effect, Virmire è un pianeta lussureggiante pieno di oceani e terreni tropicali  Qui, i giocatori incontrano Reaper conosciuto come Sovereign, che stava lavorando con Saren per realizzare l’imminente venuta dei suoi simili. In questo gioco invece non è presente nessuno di questi personaggi e  il pianeta sembra avere un sacco di alluminio per le nostre rotte commerciali.

amazonia

Benvenuti nel mondo dei cartoon, nella celebre saga televisiva di Futurama. Nella prima puntata della terza stagione, Zapp Brannigan si mette al comando di una nave/ristorante, facendola però schiantare proprio su questo pianeta. Amazonia. è popolato da una razza di amazzoni gigantesche che venerano un fem-puter (computer al femminile) e che condannano Zapp, Fry e Kif a morire per “snu-snu” (sesso sfrenato con le varie amazzoni). Amazonia del gioco, è un pianeta coperto di giungle lussureggianti, laghi giganti e un sacco di piccoli insediamenti Korvak.

USS Enterprise: per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!

L’Enterprise è una delle astronavi più famose e iconiche della fantascienza, protagonista del franchise di Star Trek. Il suo nome è ispirato a diverse navi reali e immaginarie che hanno segnato la storia dell’esplorazione e dell’avventura. Nell’universo di Star Trek, esistono diverse versioni dell’Enterprise, ognuna con le sue caratteristiche e il suo equipaggio. Ecco una breve panoramica di alcune di esse.

  • Enterprise XCV-330: questa è la prima nave spaziale umana a portare il nome di Enterprise, apparsa in un poster nel film Star Trek: The Motion Picture. Si tratta di un prototipo sperimentale, dotato di un anello rotante per simulare la gravità e di un motore a curvatura primitivo. Il suo periodo di servizio è sconosciuto, ma si presume che sia stato tra il XXII e il XXIII secolo.
  • Enterprise NX-01: questa è la protagonista della serie Star Trek: Enterprise, ambientata tra il 2151 e il 2161. È la prima nave stellare umana a esplorare la galassia, sotto il comando del capitano Jonathan Archer. La sua matricola è NX-01, che sta per Naval Experimental, in quanto si tratta di una nave sperimentale dotata di un motore a curvatura 5. La sua missione è di stabilire contatti con nuove specie e di difendere la Terra da minacce aliene, come i Romulani e i Xindi.
  • Enterprise NCC-1701: questa è la nave più famosa e amata dai fan di Star Trek, apparsa nella serie originale e in sei film. È una nave da esplorazione di classe Constitution, lanciata nel 2245 e distrutta nel 2285. Il suo primo comandante è Christopher Pike, seguito dal leggendario James T. Kirk. La sua missione è di esplorare lo spazio sconosciuto, cercando nuove forme di vita e nuove civiltà, e di affrontare nemici come i Klingon e i Romulani. La nave subisce un restyling nel film Star Trek: The Motion Picture, con un design più moderno e sofisticato.
  • Enterprise NCC-1701-A: questa è la nave che sostituisce la precedente, assegnata a Kirk e al suo equipaggio nel film Star Trek IV: Rotta verso la Terra. È una nave di classe Constitution, simile alla versione aggiornata della NCC-1701, ma con alcune differenze estetiche e tecniche. La sua missione è di continuare l’esplorazione della galassia e di affrontare nuove sfide, come il dio alieno Sha Ka Ree nel film Star Trek V: L’ultima frontiera e il generale Klingon Chang nel film Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto. La nave viene ritirata dal servizio nel 2293.
  • Enterprise NCC-1701-B: questa è la nave che appare nel film Star Trek: Generazioni, in cui partecipano sia Kirk che il capitano Jean-Luc Picard. È una nave di classe Excelsior, lanciata nel 2293 con il capitano John Harriman. La sua missione è di proseguire l’eredità delle precedenti Enterprise, ma la sua storia è poco conosciuta. Si sa solo che Kirk muore a bordo di questa nave, dopo aver salvato la Federazione da una minaccia chiamata Nexus.
  • Enterprise NCC-1701-C: questa è la nave che appare in un episodio della serie Star Trek: The Next Generation, in cui si crea un’anomalia temporale che altera la storia. È una nave di classe Ambassador, in servizio tra il 2332 e il 2344. Il suo comandante è Rachel Garrett. La sua missione è di difendere la Federazione da attacchi esterni, come quelli dei Romulani. La nave viene distrutta in una battaglia contro i Romulani a Narendra III, sacrificandosi per salvare una colonia Klingon. Questo gesto eroico porta a un’alleanza tra la Federazione e l’Impero Klingon.
  • Enterprise NCC-1701-D: questa è la protagonista della serie Star Trek: The Next Generation e del film Star Trek: Generazioni. È una nave di classe Galaxy, lanciata nel 2363 e distrutta nel 2371. Il suo comandante è Jean-Luc Picard, uno dei più grandi capitani della Flotta Stellare. La sua missione è di esplorare nuove frontiere dello spazio, incontrando specie come i Borg, i Ferengi, i Cardassiani e i Q. La nave è dotata di una sezione a disco separabile, di un ologramma medico di emergenza, di un’ampia sezione ricreativa.
  • Enterprise NCC-1701-E: questa è la nave che appare nei film Star Trek: Primo contatto, Star Trek: L’insurrezione e Star Trek: La nemesi. È una nave di classe Sovereign, lanciata nel 2372 e ancora in servizio. Il suo comandante è ancora Jean-Luc Picard, che continua a guidare il suo equipaggio in avventure epiche. La sua missione è di affrontare le più grandi minacce alla Federazione, come i Borg, i Son’a e i Remani. La nave è dotata di un design elegante e potente, di un arsenale avanzato, di un ologramma medico di emergenza.
  • Enterprise NCC-1701-J: questa è una nave che appare in un episodio della serie Star Trek: Enterprise, in cui si crea un’altra anomalia temporale che proietta il capitano Archer nel futuro. È una nave di classe Universe, in servizio nel XXVI secolo. Il suo comandante e la sua missione sono sconosciuti, ma si presume che sia coinvolta in una guerra contro una specie chiamata i Guardiani della Sfera. La nave è dotata di un design futuristico e di dimensioni enormi, che la rendono una delle più grandi navi stellari mai costruite.
  • Enterprise NCC-1701 (Kelvin): questa è la nave che appare nei film del reboot di Star Trek, ambientati in una linea temporale alternativa creata da un attacco dei Romulani. È una nave di classe Constitution, lanciata nel 2258 e distrutta nel 2263. Il suo comandante è James T. Kirk, che assume il comando dopo la morte del capitano Christopher Pike. La sua missione è di esplorare lo spazio sconosciuto, affrontando nemici come Nero, Khan e Krall. La nave è dotata di un design simile alla versione originale della NCC-1701, ma con dimensioni maggiori e alcune modifiche estetiche e tecniche.

Queste sono solo alcune delle versioni dell’Enterprise che sono apparse nel franchise di Star Trek, ma ce ne sono molte altre nei romanzi, nei fumetti, nei videogiochi e nelle serie animate. L’Enterprise è una nave che rappresenta lo spirito di avventura, di scoperta e di cooperazione che caratterizza Star Trek, e che continua a ispirare i fan di tutto il mondo.

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