Astronave Enterprise: la NASA verso i viaggi interstellari?

L’astronave Enterprise di Star Trek non è solo un sogno di fantascienza, ma potrebbe diventare una realtà grazie al lavoro di un team di scienziati della NASA guidato dal fisico Harold White. Questo gruppo sta lavorando a un progetto rivoluzionario: un’astronave con un motore a curvatura in grado di viaggiare nello spazio interstellare a velocità prossime a quelle della luce.

Il motore a curvatura, teorizzato dal fisico messicano Miguel Alcubierre nel 1994, potrebbe “piegare” lo spazio-tempo attorno all’astronave, creando una sorta di bolla che viaggerebbe più velocemente della luce. White, ingegnere meccanico della NASA, ha deciso di dar vita a una nave interstellare che non solo si ispira esteticamente all’USS Enterprise, ma ha anche preso il nome dal celebre vascello: la IXS Enterprise. Presentato allo SpaceVision 2013, il progetto prevede l’utilizzo di un motore a curvatura, simile all’astronave del capitano Archer.

Per realizzare questa tecnologia futuristica, la NASA si basa sul motore di Alcubierre, derivato dalle soluzioni delle equazioni di campo della relatività generale. Il funzionamento del motore consiste nel contrarre lo spazio davanti all’astronave e dilatare quello alle sue spalle. Anche se matematicamente possibile, non è ancora certo se sia anche fisicamente realizzabile.

Harold White ha dichiarato:

“Sembra impossibile perché non abbiamo ancora la tecnologia per fabbricarlo, come Leonardo che aveva chiarissimo il principio del volo umano, ma non disponeva di mezzi necessari per renderlo fattibile. Un giorno potremmo avere gli strumenti per permettere a E. T. di andare e tornare”; si mostra però anche disilluso avendo aggiunto che la realizzazione di un simile motore avverrà tra qualche centinaio di anni”.

Con questa tecnologia, il viaggio verso Alpha Centauri, la stella più vicina al nostro Sole, potrebbe durare solo due settimane, rispetto ai 40.000 anni necessari con le tecnologie attuali.Tuttavia, ci sono enormi sfide da superare per rendere il progetto una realtà. La quantità di energia necessaria per alimentare il motore a curvatura è pari alla massa di Giove. Per rendere il progetto realistico, White e il suo team stanno lavorando per ridurre drasticamente il consumo di energia.Nonostante le sfide, il progetto dell’astronave con motore a curvatura rappresenta un passo avanti fondamentale verso l’esplorazione dello spazio interstellare. Se il team di White avrà successo, l’umanità potrà finalmente avventurarsi verso nuovi mondi e civiltà.

Nel 2014, l’artista tedesco Mark Rademaker ha realizzato un concept 3D in collaborazione con la NASA, che ha richiesto oltre 1600 ore di lavoro. Questo concept mostra come potrebbe essere l’astronave con motore a curvatura.

 

Astronavi. Le storie dei vascelli spaziali nella narrativa e nel cinema di fantascienza

Michele Tetro e Roberto Azzara, due autori di Odoya, si sono uniti per creare un volume molto interessante intitolato “Astronavi. Le storie dei vascelli spaziali nella narrativa e nel cinema di fantascienza. La copertina del libro omaggia l’iconica Enterprise della serie televisiva Star Trek.

Il desiderio di viaggiare nello spazio e di esplorare mondi lontani è ancora un sogno per l’umanità, ma la scienza teorica e la fantastica ci permettono di immergerci nell’infinito spazio siderale, spingendoci oltre i confini conosciuti. Le astronavi sono ancora una prerogativa della fantasia e della fantascienza, che hanno immaginato un’ampia varietà di vascelli spaziali protagonisti di racconti, romanzi, fumetti e film. Questo libro narra le storie delle astronavi più celebri, svelando le loro caratteristiche, prestazioni e il loro rapporto con la tecnologia attuale. Incredibili schemi tecnici e dettagliate schede espositive mettono in luce i vascelli spaziali più iconici della fantascienza, dai classici come il “proiettile” di “Dalla Terra alla Luna” ai moderni come il Nostromo di “Alien” includendo le celebri starship come l’Enterprise di Star Trek e il Millennium Falcon di Guerre Stellari. Gli autori approfondiscono le origini e l’impatto narrativo di ciascun vaso spaziale, offrendo una visione dettagliata e realistica di ogni astronave.

Michele Tetro esplora la storia del desiderio umano di esplorare lo spazio, dalle antiche civiltà fino agli autori contemporanei di fantascienza. Roberto Azzara analizza anche l’evoluzione delle tute spaziali nel corso del tempo, dal passato fino ai film più moderni del genere.

Il libro presenta anche un’intervista esclusiva con il famoso designer Roberto Baldassari, conosciuto per i suoi progetti della Base Lunare Alpha di Spazio 1999. Un’opera imperdibile per gli appassionati di fantascienza e per coloro che desiderano immergersi nel mondo affascinante delle astronavi nella cultura popolare.

Star Trek: Legend per Apple Arcade

Scopriamo su Trekmovie una grande novità per gli appassionati di Star Trek, il lancio di un nuovissimo gioco di ruolo, sviluppato da Emerald City Games, Star Trek: Legends è disponibile per gli abbonati ad Apple Arcade su tutte le piattaforme iOS, inclusi iPhone, iPad, Mac e Apple TV. Il passato, il presente e il futuro della fortunata saga fantascientifica scontrano in Star Trek: Legends, pubblicato da Tilting Point – già creatori di Star Trek Timeline. Il gioco presenta una trama nuova di zecca dell’autore di fumetti Mike Johnson, oltre alla possibilità di utilizzare gli iconici personaggi dell’intero franchise di Star Trek, tra cui la serie originale , The Next Generation , Deep Space Nine, Voyager , Enterprise, Discovery e Picard. Per scaricare Star Trek: Legends , vi consigliamo di accedere al link: apple.co/-StarTrek.

Trailer di lancio del gioco di ruolo "Star Trek: Legends"

Secondo Tilting Point, il gameplay si basa ovviamente nell’esplorazione galattica e “in scelte significative”. Star Trek: Legends consente ai giocatori di comandare la nave della Flotta Stellare USS Artemis e di entrare nel misterioso Nexus, una dimensione in cui scopriranno nuovi mondi e personaggi di tutte le varie serie di Star Trek . Ma le cose, nel Nexus non saranno così semplici: i giocatori e il loro equipaggio devono indagare e prevenire così una crisi spazio-temporale.

Le funzionalità aggiuntive di Star Trek: Legends includono:

  • Squadra di sbarco: i giocatori possono reclutare da più di 40 personaggi leggendari di Star Trek, tra cui Kirk, Spock, Jean-Luc Picard, Janeway, Data, Burnham e altri (con personaggi aggiuntivi che si uniscono al gioco regolarmente), e inviarli in missioni critiche.
  • Il ponte di comando : i giocatori possono assegnare il proprio equipaggio al ponte della USS Artemis per supportare la squadra di sbarco, facendo così la differenza tra il successo e il fallimento della missione.
  • Tattica diretta : usando le abilità e abilità uniche del loro personaggio, come la “presa vulcaniana” di Spock o il letale Bat’leth di Worf, i giocatori possono sconfiggere e sopraffare i nemici in sequenze di combattimento cinematografiche.
  • Grafica sbalorditiva : con un sistema grafico dinamico che fornisce un’esperienza a livello delle più blasonate console, i giocatori possono esplorare mondi 3D splendidamente resi e personaggi animati direttamente dai loro dispositivi Apple.
  • Eventi uniciStar Trek: Legends includerà aggiornamenti periodici a episodi e sfide speciali, nonché eventi giornalieri, settimanali e a tempo limitato, per espandere ulteriormente la storia del gioco e il viaggio del giocatore.

 

 

RuPaul’s Drag Race rende omaggio a Number One

Le star del format RuPaul’s Drag Race stanno facendo la loro parte per promuovere il lancio di Paramount+. Questo fortunato programma Tv, conosciuto in Italia come America’s Next Drag Queen, è un reality show, ideato da RuPaul, che si basa su una competizione tra drag queen, prodotto dalla World of Wonder. Questa settimana le migliori regine dello spettacolo hanno pubblicato una serie di foto (che potete trovare su etonline.com) in cui interpretano alcuni dei look più iconici delle serie TV, dei programmi e dei film presenti sulla piattaforma. Jackie Cox, che è un vero fan e cosplayer di Star Trek, ha scelto di indossare l’uniforme di Una, Number One della USS Enterprise di Christopher Pike, apparsa per la prima volta nell’episodio pilota “The Cage” nel lontanissimo 1965 (interpretato da Majel Barrett-Roddenberry) e, più recentemente dal 2019, interpretata da Rebecca Romijn, tornata nella seconda stagione di Star Trek: Discovery. Il personaggio sarà tra i protagonisti della prossima serie Star Trek: Strange New Worlds .

La pubblicazione delle foto includeva anche questa citazione di Jackie:

“Dagli anni ’60,  Star Trek  ha abbattuto i confini e ci ha mostrato un futuro a cui tutti appartengono. Come Drag Queen, i personaggi femminili di  Star Trek  hanno continuato a ispirarmi, da Uhura, a Troi, a Janeway, a Burnham. Creato per il primo pilota di  Star Trek , il personaggio “Number One” era una donna in anticipo sui tempi come primo ufficiale intelligente, capace e comandante della Enterprise. Interpretato originariamente dalla “first lady di  Star Trek “, Majel Barrett-Roddenberry, questo personaggio avrà finalmente tutta la sua storia raccontata quando Rebecca Romjin prenderà le redini del prossimo show della Paramount +,  Star Trek: Strange New Worlds “.

Jackie Cox

Star Trek Vs The Expanse. Perché sì

Da ormai qualche anno sta spopolando anche in Italia la serie TV The Expanse, in streaming su Amazon Prime Video. Si tratta di una serie sci-fi futuristica, ambientata nel 23° secolo. Se chi sta leggendo questo articolo è un Trekkie di vecchia data come me, non potrà non aver mai fatto un confronto con un’altra serie sci-fi futuristica ambientata nel 23° Secolo. Ovvero Star Trek (di cui è in arrivo la nuova serie Strange New Worlds). Ma tra le due, quale è quella più valida? Quale quella più affascinante? In quale potremmo provare a identificarci meglio? Domande che non troveranno mai una risposta univoca, in quanto non esiste. È sempre tutto molto soggettivo, ma in questo articolo proverò a mettere a confronto diversi aspetti delle due serie, cercando di essere il più obiettivo possibile. Così anche tu che stai leggendo, se non hai mai visto nessuna di queste due serie, magari sarai invogliato a cominciare. Iniziamo subito:

Star Trek Vs The Expanse: L’ambientazione

Come ho detto nell’introduzione, The Expanse è ambientato nel 23° Secolo. Star Trek invece è un universo di serie che ha una cronologia di eventi che parte dal 22° Secolo di Star Trek: Enterprise, fino al 24° della terza stagione di Star Trek: Discovery (passando per il 21° Secolo nel film Star Trek: Primo Contatto). Per metterla a confronto con The Expanse quindi dobbiamo soffermarci sulle serie a lei contemporanee, ovvero la Original Series, le prime due stagioni di Discovery e quindi l’imminente Strange New Worlds. Quindi, d’ora in avanti, quando dirò “Star Trek” intenderò solo le serie ora citate.

Star Trek

La cover-image di Star Trek: Strange New Worlds

Il 23° Secolo di Star Trek vede un pianeta Terra avanzatissimo, con una flotta stellare dotata di astronavi in grado di viaggiare a velocità curvatura (Warp Drive) e quindi di muoversi nello spazio profondo, all’interno dei quadranti Alfa e Beta della Via Lattea. Questo enorme balzo in avanti tecnologico è derivato dalla condivisione delle conoscenze tecnologiche con i Vulcaniani, un’avanzatissima razza proveniente dal pianeta Vulcano e amica dei terrestri. I Vulcaniani giunsero sulla Terra nel 21° Secolo, più precisamente il 4 Aprile 2063, il giorno in cui Zefram Cochrane provò con successo la sua nuova invenzione: il motore a curvatura (Star Trek: Primo Contatto). Da allora i terrestri sono stati presi sotto l’ala protettiva dei Vulcaniani come una sorta di “fratellini minori” da istruire, fino ad arrivare alla fondazione della Federazione Unita dei Pianeti (finale di serie di Star Trek: Enterprise). Nella Federazione, oltre a Umani e Vulcaniani, sono presenti anche Tellariti e Andoriani. Ai confini della Federazione troviamo l’Impero Klingon, popolato dall’omonima razza, i Romulani, gli Xindi, i Ferengi (la popolare razza di commercianti), il Dominio Cardassiano e i Tholiani. La Flotta Stellare è un organo misto militare e civile, che ha il compito di difendere i pianeti confederati quando essi sono in pericolo, ma nel contempo anche quello di esplorare “strani nuovi mondi, per arrivare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima”. Le varie fazioni, sebbene non in guerra totale, vivono all’interno dei propri confini rispettando precisi patti di non sconfinamento. Ci sono state guerre in passato (come quella tra la Federazione e i Klingon nella prima stagione di Discovery), e per questo gli equilibri sono molto delicati. Ma sostanzialmente, la missione principale delle navi protagoniste delle serie che ci interessano, cioè l’Enterprise, l’Enterpise-A, e la Discovery, è quella di esplorare e mappare il cosmo (le due Enterprise) e di fare ricerca scientifica (la Discovery).

The Expanse

La cover-image di The Expanse

Il 23° Secolo di The Expanse, a differenza di quello descritto in Star Trek, non è popolato di civiltà aliene, né possiede tecnologie avanzatissime come la velocità curvatura, il teletrasporto, i campi di forza e tutte le altre “diavolerie tecnologiche” presenti in Star Trek. Su The Expanse, il 23° Secolo è un’epoca in cui il genere umano ha colonizzato finalmente tutto il Sistema Solare, grazie anche all’invenzione del motore Epstein (Epstein Drive); un motore a propulsione nucleare creato dallo scienziato Solomon Epstein. Dalle ex-colonie sono nate tre grandi civiltà, governate da tre enti distinti: i Terrestri, che vivono tra Terra e Luna e fanno parte dell’ ONU (che in questa serie è diventato l’organo politico governativo della Terra). I Marziani, che vivono tra Marte e i suoi satelliti Fobos e Deimos, governati dalla MCR, ovvero la Martian Congressional Republic. Ultimi, troviamo i Cinturiani, popolo che prende il nome dalla Cintura di Asteroidi e vive principalmente su Ceres. L’organizzazione principale cui fa capo la civiltà Cinturiana è L’APE (in originale OPA – Outer Planets Alliance, ovvero Alleanza dei Pianeti Esterni). La situazione tra queste tre civiltà umane è perennemente in bilico, con Marte e Terra che si contendono le preziose risorse della Cintura e degli altri pianeti colonizzati (come Europa, Io, Ganimede e altri), e i Cinturiani che sono stanchi di essere sfruttati dagli “Interni” (così chiamano i Terrestri e i Marziani) come operai per i loro comodi. Continue tensioni alimentano le trame delle varie puntate, con una guerra totale tra Terra e Marte che si conclude brevemente con un trattato di Pace. Solo dalla terza stagione si comincia a intravedere un secondo attore: la Protomolecola. Una sorta di virus alieno, che poi si rivela essere un organismo senziente che comunica in modi alternativi con alcuni dei protagonisti e finisce per portarli nello spazio profondo attraverso un macchinario speciale, in grado di creare buchi neri.

La storia di The Expanse quindi, è concentrata di più sui rapporti umani tra umani (seppur di civiltà e pianeti diversi), le cui dinamiche sembrano non essere mai cambiate nel tempo. Mentre su Star Trek assistiamo ad un futuro che potrebbe definirsi quasi utopico, con una razza umana unita e in pace con sé stessa, che ha superato i concetti di nazionalità e confini diventando un unico popolo, affiancata da razze aliene amiche e alleate. Alcune di queste razze, compatibilmente con le rispettive caratteristiche fisiche, sono in grado di accoppiarsi (Spock, ad esempio, è mezzo Umano e mezzo Vulcaniano).

Star Trek Vs The Expanse: La tecnologia

Uno degli aspetti più importanti dei film e delle serie di fantascienza ambientati nel futuro è, senza dubbio, la tecnologia. Su Star Trek e The Expanse ne troviamo tanta, ma le due visioni del futuro, sotto questo punto di vista, sono anche qui molto differenti.

Star Trek

Il Teletrasporto nella serie originale

Dalla prima alleanza coi Vulcaniani nel 21° Secolo, la conseguente condivisione delle conoscenze ha portato gli Umani a fare un leggendario “balzo da gigante” tecnologico. Oltre ai motori a curvatura infatti, su Star Trek troviamo una serie di tecnologie avanzatissime e quasi “magiche”. Teletrasporto, campi di forza, stabilizzatore inerziale (che serve a non far disintegrare i corpi che viaggiano a velocità superluminali), pistole e cannoni a phaser (una sorta di raggio laser), gravità artificiale non simulata, alluminio trasparente (per quanto questa tecnologia pare sia stata scoperta da poco) per realizzare oblò e finestre senza il rischio che si distruggano al primo sassolino che viene incontro a velocità spaziali. Per il cibo, i vestiti e altri oggetti utili, esiste un replicatore di materia. Infine il Tricorder: lo strumento che analizza tutto, utilizzabile sia in campo medico, che come scanner ambientale. A tutto ciò si affiancano tecnologie più “abbordabili” come i comunicatori (simili ai nostri vecchi telefoni cellulari), tablet (molto simili ai nostri), tecnologie olografiche, schermi interattivi e software avanzati di comunicazione video (come i nostri Skype, Zoom o qualsiasi altro messenger contenga la video-chiamata).

The Expanse

Roberta “Bobbie” Draper con il suo tablet

Senza un contatto con una civlità aliena ultra avanzata, The Expanse si è sviluppato pensando la tecnologia come un’evoluzione naturale dei tempi moderni. Le astronavi viaggiano coi motori Epstein, ovvero motori con propulsione nucleare, in grado di spingere le navi a velocità elevatissime, sebbene molto lontane da quella della luce. Questa propulsione genera una spinta costante in grado di simulare la gravità all’interno delle astronavi. Al crescere della velocità però, cresce anche la spinta e la relativa pressione sul corpo. Si passa quindi da frazioni di G o 1G, fino a 6G. Per evitare conseguenze sul fisico, i protagnisti si iniettano nelle vene un liquido in grado di stabilizzare l’organismo e sopportare la pressione. Le armi non sono né laser, né a fase. Le navi  fanno uscire i missili, che si accendono appena fuori dai cannoni e partono verso l’obiettivo. questo per evitare che la spinta dello “sparo”, scaraventi la nave indietro per la terza legge della dinamica (principio di azione e reazione), per cui una forza non si sviluppa in una sola direzione, ma i due corpi partirebbero in direzioni opposte e con la stessa forza. Cosa che sulla Terra non avviene per via della forza di gravità. Inoltre le navi sono prive di oblò, per via dell’assenza di tecnologie come l’alluminio trasparente o gli scudi deflettori (campi di forza invisibili che si generano intorno alla nave). Per il resto troviamo le stesse tecnologie presenti anche in Star Trek, ma del resto anche ai giorni nostri: tablet, smartphone, tecnologie olografiche, videoconferenze etc.

Il punto di rottura tra le due serie quindi, per quanto riguarda la tecnologia, è proprio il fatto che non esistano civiltà aliene avanzate che possano aver aiutato gli Umani nella propria evoluzione. Quindi la tecnologia di The Expanse segue un’evoluzione più naturale ed è più simile alla nostra. Inoltre rispetta le leggi della fisica come le conosciamo oggi, visto che ancora non è venuto nessuno a dirci come si può generare un campo di forza o come si costruisce una piastra di gravità artificiale.

Star Trek Vs The Expanse: Le astronavi

Passiamo ora alle vere protagoniste delle serie fantascientifiche ambientate nello spazio: le astronavi. In questo articolo ne analizzerò due, una per serie. Le due principali.

Star Trek: USS Enterprise NCC-1701

L’Enterprise del Capitano Pike, come compare nella serie Discovery

La più famosa delle astronavi. L’Enterprise NCC-1701 è la prima astronave a comparire in Star Trek. Nave in grado di trasportare un equipaggio di 430 membri, ma con ulteriori alloggi per gli ospiti. Dotata di gravità artificiale, motore a curvatura, scudi deflettori. Dall’interno, più che un’astronave sembra una nave da crociera. La plancia è localizzata nella parte superiore della sezione a disco. appena sotto la plancia si snodano lunghissimi corridoi che portano agli alloggi dell’equipaggio, al ristorante, all’infermeria e alla sala tattica (dove avvengono le riunioni degli ufficiali). In fondo è presente la sala teletrasporto, da cui partono e in cui arrivano gli equipaggi in missione o eventuali ospiti. Sotto la sezione a disco c’è la sezione motori, con i motori a impulso e la sala macchine che controlla sia i motori a impulso, sia le due gondole di curvatura. A poppa sono situati la stiva e l’hangar navette, da cui partono appunto le missioni con le navette. Ogni navette è dotata di motori a impulso e curvatura (anche se il fattore curvatura delle navette è solo di livello 1). L’orientamento dell’astronave è orizzontale, come una qualsiasi nave in mare sulla Terra. L’equipaggio sta in piedi grazie alla gravità artificiale. Le varie sezioni della nave sono collegate tra loro da turbo-ascensori: un sistema di capsule-ascensore in grado di muoversi a elevate velocità che trasportano in lungo e in largo l’equipaggio.

The Expanse: Rocinante

La Rocinante, nave protagonista di The Expanse

La Rocinante è la nave in cui sono ambientati la maggior parte degli episodi di The Expanse. È la nave del Capitano James Holden e del suo equipaggio. È simile a un razzo dei giorni nostri, anzi a guardarla bene ricorda un po’ la Starship di Elon Musk. L’equipaggio è composto da 4 membri, ma sono disponibili alloggi per ulteriori ospiti (durante la serie arriva a ospitare 10 persone). È dotata di motore Epstein, non sono presenti né oblò né finestre. All’esterno sono posizionate una serie di telecamere ad alta definizione che permettono all’equipaggio di vedere lo spazio come da una finestra. La navigazione avviene seguendo rotte orbitali e il calcolo delle coordinate dipende sempre dalla posizone dei pianeti e dalle orbite, al contrario di Star Trek che, con la curvatura, è in grado di raggiungere pianeti molto distanti in brevissimo tempo e quindi può effettuare viaggi “diretti”. L’orientamento è verticale, vale a dire che l’equipaggio e la nave viaggiano parallelamente. In pratica, dal punto di vista di chi sta dentro, è come stare in un enorme ascensore, che va verso l’alto. Questo perché la gravità non è artificiale, ma simulata. Grazie alla propulsione della nave i suoi occupanti hanno l’illusione di stare “coi piedi a terra”, mentre in realtà i loro corpi stanno solo rispondendo alle leggi dell’inerzia, per cui loro conservano il proprio stato di quiete, mentre la nave accelera. Se la nave dovesse fermarsi per qualche motivo, o iniziare ad orbitare intorno a un pianeta come la nostra ISS, e quindi dovesse perdere l’accelerazione, l’equipaggio può continuare a emulare la gravità grazie a degli stivali magnetici. Niente teletrasporto, se una persona deve spostarsi da una nave all’altra, le due navi si agganciano e il soggetto si sposta nel “corridoio”. Se invece la missione richiede la visita ad un pianeta, la nave atterra direttamente (in verticale, come i Falcon 9 della SpaceX). Nessun turboascensore, ci si sposta tra un piano e l’altro della nave tramite semplici scale. La nave tuttavia, ha solo tre piani, quindi non si sente il bisogno di un ascensore. Sulla punta si trova la plancia, mentre ai piani inferiori abbiamo la sala ricreativa, gli alloggi del personale e nel piano più basso, la stiva e la camera di decompressione.

Ad essere onesti, The Expanse appare come la serie più “veritiera” tra le due. È ciò che potremmo aspettarci dal nostro futuro, qualora riuscissimo a colonizzare Luna e Marte (come da programma) e trovassimo il modo di costruire motori a propulsione nucleare per spostarci tra i pianeti (come si sta già cercando di fare). Tuttavia, non dovremmo sottovalutare l’evoluzione umana. In pochi decenni siamo stati in grado di arrivare dal telegrafo agli smartphone, dai primi motori a scoppio alle auto elettriche, dai primi aerei alla Crew-Dragon. Nulla mi vieta di pensare che da qui al 23° Secolo potremmo scoprire qualcosa simile alla curvatura, o un sistema energetico capace di generare gravità artificiale senza l’ausilio di accelerazioni o forze centrifughe. Quindi non è esatto, almeno secondo me, dire che The Expanse è più realistica di Star Trek. Del resto, negli anni ’60 Star Trek sembrava inarrivabile e oggi, teletrasporto e curvatura a parte, abbiamo già sviluppato gran parte delle tecnologie presenti nella serie. Quindi, ricapitolando: non esiste la serie sci-fi perfetta e non esiste una narrativa universale. Ogni autore fa riferimento ai suoi punti di vista personali e io trovo che sia Gene Roddenberry (autore di Star Trek), sia James S. A. Corey (pseudonimo collettivo dei due autori dei romanzi di The Expanse) ne abbiano degli ottimi. E tu, cosa ne pensi? Se ti sei divertito a leggere questo articolo, ti invito a leggere questo altro articolo sul mio blog personale, in cui descrivo la tecnologia presente nella ISS, la nostra Stazione Spaziale Internazionale. Magari puoi fare un ulteriore confronto tra la ISS, l’Enterprise e la Rocinante.

La leggendaria Serie animata di Star Trek

Nella mia continua ricerca di serie televisive, film, libri, fumetti e così via, volevo rispolverare con voi quella che considero una vera chicca per intenditori, una serie animata che molti appassionati di fantascienza probabilmente conoscono già, ma che è sempre un piacere ricordare. Parlo di Star Trek, ma non la serie classica dal vivo con William “Kirk” Shatner e Leonard “Mr Spock” Nimoy, ma la sua versione a cartoni animati.  Star Trek, la serie animata, venne realizzata tra il 1973 e 1974, per un totale di 22 episodi e viene collocata cronologicamente tra la serie classica e il film Star Trek The Motion Picture. Star Trek venne alla luce grazie anche alla Paramout che all’epoca ne deteneva i diritti, avrebbero voluto realizzare una nuova serie, ma visti gli alti costi di produzione che una serie di fantascienza di tale comporta per realizzare un telefilm con attori in carne e ossa, venne invece realizzata una serie animata a opera dello studio Filmation la stessa casa di produzione di opere come He Man, Bravestarr e Ghost Buster animated series. Su espressa richiesta del suo creatore originale Gene Roddenberry, la serie animata di Star Trek doveva essere incentrata ancora sulle avventure di Kirk e soci. Infatti, per realizzare la serie, venne radunato tutto il cast per il doppiaggio dei personaggi omonimi, tranne che per Waller Koenig, l’attore che impersonava Pavel Chekov, che, probabilmente per motivi di budget o altri impegni, non figura nella serie e venne sostituito da un altro personaggio creato apposta per la serie animata, anche la versione italiana della serie mantiene i doppiatori storici della serie originale. Grazie alla scelta di creare una seria animata, i costi per la produzione erano molto minori, così gli sceneggiatori e gli scrittori di ogni singolo episodio potevano dar libero sfogo alla loro fantasia, potendo così realizzare grazie anche all’ausilio di bravi disegnatori, nuove razze aliene e ambientazioni spaziali che con i mezzi dell’epoca erano troppo costose o impossibili da realizzare.

 

https://www.youtube.com/watch?v=9hseFdKcCD4

La trama di questa serie ripercorre l’ultimo anno della missione quinquennale dell’equipaggio dell’astronave spaziale Enterprise e del capitano James T. Kirk, Mr Spock, il Dr. Leonard “Bones” McCoy, di Montgomery “Scotty” Scott e di tutti gli altri membri della banda di Kirk. Possiamo riassumerla con la frase di inizio di ogni episodio che tutti noi conosciamo:

 

  1. “Spazio ultima frontiera,
  2. eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise
  3. durante la sua missione quinquennale
  4. diretta all’esplorazione di nuovi mondi
  5. alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà
  6. fino ad arrivare dove nessun uomo è mai giunto prima!”

 

Penso che non ci sia niente altro da aggiungere, Star Trek come Star Wars e il signore degli Anelli sono tra le saghe che negli anni sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo di molti fan e, nonostante Star Trek abbia avuto molte evoluzioni durante i decenni, con Star Trek TNG, star Trek DS9 e Voyager, le avventure, per citare un famoso episodio di TNG; della NCC-1701 Enterprise senza A, B, C e dannata D, sono sempre le più belle da rivedere più e più volte.

Star Trek: Bridge Crew

Ubisoft annuncia che Star Trek: Bridge Crew è ora disponibile anche ai giocatori senza visore VR su PlayStation4 e PC con un aggiornamento gratuito. L’aggiornamento include anche un miglioramento al supporto per Windows Mixed Reality. Ora sempre più giocatori potranno prendere il comando della USS Aegis e USS Enterprise NCC-1701 utilizzando un controller oppure mouse e tastiera. Inoltre, i giocatori potranno partecipare a partite con o senza visori VR su tutte le piattaforme.

Sviluppato da Ubisoft Red Storm, Star Trek: Bridge Crew immerge i giocatori nell’universo di Star Trek, consentendogli di diventare un ufficiale della Flotta stellare per completare una serie di missioni che determineranno il destino della propria nave e del suo equipaggio. Giocabile in cooperativa online con un intero equipaggio, oppure da soli nei panni del Capitano, Star Trek: Bridge Crew porta i giocatori e i propri amici direttamente sul ponte di comando di una nuova nave spaziale, la U.S.S. Aegis, mentre saranno inviati a esplorare un settore dello spazio sconosciuto.

Star Trek: Bridge Crew Trailer - VR Game Reveal with Star Trek Alums - E3 2016 [NA]

Oltre a un’emozionante campagna, Star Trek: Bridge Crew include la modalità Missioni in corso, che offre una serie di missioni casuali per centinaia di ore di avventure da soli o in cooperativa a bordo della U.S.S Aegis o della leggendaria U.S.S. Enterprise NCC-1701, ricreata in ogni dettaglio da Star Trek: The Original SeriesStar Trek: Bridge Crew è un titolo su licenza concessa da CBS Consumer Products. Per maggiori informazioni su Star Trek: Bridge Crew, visitare startrekbridgecrew.com.

Sulu loves Sulu: la strana polemica arcobaleno

L’equipaggio della nuova Enterprise non è mai stato così contemporaneo! In questa settimana è stato infatto presentato il navigatore Hikari Sulu (interpretato in questo reboot da John Co) come primo personaggio gay del nuovo corso inaugurato da JJ Abrams (la rinomata timeline Kelvin). Nel prossimo film vedremo una scena, probabilmente un flashback, in cui Sulu sarà assieme al suo compagno e a loro figlia. Questa notizia ha ovviamente scosso la rete e gli appassionati hanno avuto reazioni molto diverse fra loro! Quello che fa più riflettere è stata l’accanita controversia scatenata proprio da George Takei, il Sulu originale, vera e propria icona per i diritti della comunità LGBT in cui egli sostiene che questa scelta di sceneggiatura stravolge la cura creatività originale del leggendario Gene Roddenberry: in un’intervista a Hollywood Reporter, Takei, pur essendo lieto che sull’Enterprise ci sia finalmente un personaggio gay non si è dichirato contento che questo sia un personaggio delineato così meticolosamente proprio dal creatore della serie originale nell’anno in cui si celebra i 50 anni dalla prima serie TV.

Simon Pegg, che aveva già ricevuto una critica da Takei quando aveva condiviso questa scelta durante la scrittura del film, ha dichiarato in una recentissima intervita: “Adoro e rispetto George Takei. Il suo cuore, il suo coraggio e il suo umorismo sono fonte di grande ispirazione. Comunque, riguardo a ciò che pensa del nostro Sulu, devo dissentire rispettosamente. Ha ragione, è un peccato, è un peccato che la versione cinematografica dell’universo più tollerante e inclusivo della fantascienza non abbia mai avuto un personaggio LGBT finora. Avremmo potuto inserire un nuovo personaggio gay, ma lui o lei sarebbe stato definito principalmente dalla sua sessualità: sarebbe stato il “personaggio gay”, anzichè semplicemente un essere umano. Sarebbe stata una concessione solo simbolica.” aggiungendo “È un’idea che mi piace perché suggerisce che in un ipotetico multiverso, tra tutte le realtà alternative, siamo tutti LGBT in una realtà o in un’altra”.

Riguardo alla critica di Takei sul fatto che così il buon Sulu potrebbe sembrare che ha mantenuto “per 50 anni” segreta la sua sessualità, lo stesso Pegg ribatte “Non è che si è nascosto. Semplicemente, la cosa non è mai emersa prima”, ovvero non è mai stata mostrata agli spettatori una indicazione sul suo orientamento sessuale. Va fatto notare che nella serie televisiva Sulu non ha mai avuto rapporti sentimentali: solo in un romanzo del 1995 si parla di un rapporto casuale con una donna”.

Anche il nuovo Spock, Zachary Quinto, interviene sull’argomento essendo anche lui, proprio come George Takei, un esponente della comunità LGBT: “… mi ha deluso sapere che George non abbia approvato la cosa. Capisco che sia molto legato a questo personaggio e abbia con lui un rapporto molto personale, ma sin dal 2009 abbiamo stabilito, con il primo “nuovo” Star Trek, che questo è un universo alternativo rispetto alla serie originale. La mia speranza è che George cambi idea dopo che avrà visto la risposta enormemente positiva, in particolare da parte dei giovani, che verranno rincuorati e ispirati dalla splendida e raffinata raffigurazione di qualcosa che penso che ormai venga accettata sempre di più nelle società di tutto il mondo, come è giusto che sia”. Dopotutto anche Spock è estremamente diverso dalla serie originale, basti pensare al suo rapporto amoroso con la bella Uhura, Zoe Saldana: ma dopotutto, anche questa scelta creativa non fu accolta da tutti i fan in modo positivo! Che dire? L’amore nell’Enterprise è sempre difficile… tranne che per il dongiovanni Kirk!

Star Trek per tutti: la Flotta Stellare

La Flotta Stellare di Star Trek è una delle organizzazioni più importanti e influenti dell’universo fantascientifico creato da Gene Roddenberry. Si tratta della componente militare, scientifica e diplomatica della Federazione Unita dei Pianeti, una confederazione di mondi che condividono i valori di pace, libertà e cooperazione. La Flotta Stellare ha il compito di difendere lo spazio federale da eventuali minacce, di esplorare la galassia alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, di condurre ricerche scientifiche e di promuovere il dialogo e le relazioni con le altre potenze galattiche.

La storia della Flotta Stellare inizia nel XXII secolo, quando il governo della Terra Unita, una nazione che comprendeva tutti i paesi del pianeta, decise di lanciare il primo programma di esplorazione spaziale con navi dotate di motore a curvatura, una tecnologia che permetteva di viaggiare più veloce della luce. La prima nave stellare umana capace di raggiungere la velocità di curvatura 5 fu l’Enterprise (NX-01), comandata dal capitano Jonathan Archer. L’Enterprise fu protagonista di numerose avventure e scoperte, tra cui il primo contatto con le specie fondatrici della Federazione: i Vulcaniani, i Tellariti e gli Andoriani. Fu anche coinvolta nel conflitto con i Xindi, una razza aliena che tentò di distruggere la Terra, e nella guerra fredda con l’Impero Stellare Romulano, una potenza militarista e xenofoba.

Nel 2161, la Terra Unita si unì con Vulcan, Andoria e Tellar per formare la Federazione Unita dei Pianeti, una coalizione di mondi che si impegnava a rispettare i principi di democrazia, diritti umani, tolleranza e non ingerenza negli affari interni delle altre culture. La Flotta Stellare della Terra divenne così la Flotta Stellare della Federazione, integrando le forze e le tecnologie degli altri membri. La Flotta Stellare continuò a espandere i suoi orizzonti, incontrando nuove specie e nuovi fenomeni, ma anche nuovi nemici e nuove sfide. Tra le più note, si possono citare la guerra con l’Impero Klingon, una nazione guerriera e orgogliosa, la guerra con il Dominio, una tirannia che controllava il quadrante Gamma, e la guerra con il Collettivo Borg, una razza di cyborg che assimilava le altre culture.

La Flotta Stellare è organizzata in diverse divisioni e dipartimenti, che si occupano di vari aspetti della sua missione.

Tra questi, si possono menzionare l’Accademia della Flotta Stellare, dove vengono formati i futuri ufficiali e specialisti, il Corpo Ingegneri della Flotta Stellare, che si occupa della progettazione e della manutenzione delle navi e delle strutture, il Comando della Flotta Stellare, che coordina le operazioni e le strategie, il Servizio Segreto della Flotta Stellare, che si occupa di intelligence e controspionaggio, la Divisione Medica della Flotta Stellare, che si occupa della salute e della ricerca biomedica, la Divisione Sicurezza della Flotta Stellare, che si occupa della protezione e dell’ordine pubblico, la Divisione Tattica della Flotta Stellare, che si occupa della difesa e dell’offesa, e la Corte Marziale della Flotta Stellare, che si occupa della giustizia e della disciplina.

La Flotta Stellare è composta da migliaia di navi stellari di diverse classi e dimensioni, che vengono assegnate a diverse missioni e settori.

Le navi stellari sono dotate di vari sistemi e dispositivi, tra cui il motore a curvatura, che permette di viaggiare più veloce della luce, il teletrasporto, che permette di trasferire materiale e persone da una nave a un’altra o da una nave a un pianeta, gli scudi, che proteggono la nave dagli attacchi e dai pericoli, le armi, che possono essere di tipo energetico (faser) o di tipo cinetico (siluri fotonici o quantici), il computer, che gestisce le funzioni della nave e contiene una vasta banca dati, l’ologramma, che permette di creare immagini tridimensionali, e il replicatore, che permette di creare oggetti e cibo a partire da materia prima.

La Flotta Stellare è guidata da una serie di valori e di regole, che ne definiscono la cultura e l’etica.

Tra questi, si possono citare il Giuramento della Flotta Stellare, che esprime il senso del dovere e dell’onore degli appartenenti alla Flotta, il Codice della Flotta Stellare, che stabilisce i principi e le norme di condotta degli appartenenti alla Flotta, e la Direttiva Principale, che vieta di interferire con lo sviluppo naturale delle civiltà pre-curvatura, ossia che non hanno ancora scoperto il viaggio più veloce della luce. La Flotta Stellare si ispira anche alla filosofia dell’IDIC, acronimo di Infinita Diversità in Infinite Combinazioni, che celebra la ricchezza e la varietà della vita nell’universo.

La Flotta Stellare di Star Trek è quindi un’organizzazione che rappresenta il meglio dell’umanità e delle altre specie che ne fanno parte, una forza di pace, di progresso e di avventura, che affronta con coraggio e saggezza le sfide e le meraviglie della galassia. La Flotta Stellare è anche una fonte di ispirazione e di fascino per i fan di Star Trek, che si identificano con i suoi eroi e le sue storie, e che ne apprezzano i valori e i messaggi. La Flotta Stellare è, infine, un simbolo di speranza e di ottimismo per il futuro, un futuro in cui l’umanità e le altre razze sapranno superare le loro differenze e collaborare per il bene comune…

La serie classica di Star Trek

La serie classica di Star Trek (Star Trek TOS) è uno dei programmi televisivi più iconici di tutti i tempi. Le avventure del Capitano Kirk e dell’equipaggio dell’Enterprise sono diventate famose in tutto il mondo grazie alla loro attenzione alle problematichesociali e ai valori umani. La serie, che ha debuttato nel 1966, ha cambiato la televisione nel modo in cui ha affrontato argomenti come la diversità, la tolleranza e la pace.

La serie è stata creata da Gene Roddenberry, che ha avuto l’idea di un equipaggio di una nave spaziale sulla loro missione di esplorazione dell’universo. La serie ha seguito la nave stellare Enterprise, guidata dal Capitano James T. Kirk (interpretato da William Shatner), mentre si muoveva attraverso l’universo alla ricerca di nuovi mondi e nuove forme di vita.

La serie è stata trasmessa originariamente dal 1966 al 1969, ma il suo impatto culturale è durato molto più a lungo. La serie ha presentato uno spettacolo di fantascienza senza precedenti, che ha aperto nuove strade nella riproduzione di scene del futuro e nell’esplorazione dello spazio. Inoltre, la serie ha dimostrato che la scienza può essere inclusiva e divertente.

Star Trek ha incluso un cast internazionale tutto al femminile e composto da persone di diversa etnia, come una pratica normale e non come un’eccezione. La serie ha affrontato temi sociali come la discriminazione razziale, la povertà e la guerra. Ha anche mostrato la forza che potrebbe derivare dall’apprendimento e dalla cooperazione tra nazioni e individui. Inoltre, la serie ha rappresentato l’ingegno umano per la creazione di soluzioni intelligenti per i problemi che potrebbero emergere.

Star Trek ha anche presentato tecnologie che sarebbero state sviluppate solo in un futuro lontano. Ha immaginato aerei spaziali che erano in grado di scansionare l’universo in cerca di civiltà, armi energetiche, sistemi di teletrasporto per il trasferimento di persone e materiali da un luogo all’altro, e zaini a reazione che rendevano possibile il volo umano. Inoltre, la serie ha previsto la creazione di computer che sarebbero stati in grado di agire come interfacce amichevoli tra l’uomo e la tecnologia.

Anche se è passato più di mezzo secolo dalla sua uscita, Star Trek continua ad essere un punto di riferimento nella cultura di massa. La serie ha ispirato molteplici sequel, film e serie televisive. Molti degli ideali democratici e dei valori umani presentati in Star Trek sono ancora insegnati e diffusi in tutto il mondo. La serie è stata fondamentale nella creazione della cultura nerd, un movimento che promuove l’importanza della conoscenza e del pensiero critico.

In sintesi, Star Trek è stata una serie visionaria che ha alzato l’asticella della televisione e del cinema di fantascienza. La serie ha introdotto al pubblico molte nuove idee, tra cui l’inclusione sociale e l’importanza della cooperazione. Anche a cinquant’anni dal debutto, la serie classica di Star Trek continua a essere una fonte di ispirazione e innovazione per l’umanità.

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