The End of the World – Apocalisse Zombie

Isola Illyon Edizioni è lieta di annunciare che è appena partito il pre-order di The End of The World – Apocalisse Zombie, un gioco di ruolo survival horror realizzato dal team di Edge Studio (Asmodee Group) in cui i giocatori si ritroveranno ad affrontare la fine del mondo per mano di zombie infestanti e affamati di carne umana.

The End of the World è una serie composta da quattro manuali di gioco di ruolo, tutti autonomi, e Apocalisse Zombie è il primo di essa. Ogni titolo costituisce un’esperienza di gioco a sé stante, ma condivide le stesse regole ed esplora un diverso modo in cui il mondo degli umani potrebbe giungere alla fine. Questo gioco è incentrato sugli zombie, mentre gli altri titoli affrontano altre minacce letali per il genere umano. In questo GdR i giocatori devono cercare di sopravvivere alla fine del mondo ed evitare di essere divorati dagli zombie. Diversamente da altri giochi, i giocatori non interpretano eroi con poteri fuori dal comune, ma loro stessi! Allo stesso modo i luoghi e i personaggi che incontreranno durante il gioco saranno principalmente basati su luoghi e persone che conoscono nella vita reale.

In una sessione di Apocalisse Zombie ogni giocatore interpreterà quindi se stesso mentre cerca di sopravvivere, fuggire e combattere tra quartieri e strade familiari, con le proprie capacità e limiti, mentre gli zombie invadono la propria città durante un evento apocalittico.

Il manuale contiene cinque diversi scenari, che fanno sia da ambientazione che da campagna, ognuno dei quali racconta una diversa apocalisse zombie. In uno gli zombie si moltiplicano grazie a un virus che diffondono tramite il sangue e i morsi, in un altro sono invece delle radiazioni globali ad aver infettato tutti, in un altro ancora gli zombie non sono neanche non morti, ma persone vive che si sono trasformate in creature ferali e totalmente impazzite oppure manovrate da malevoli entità oscure con lo scopo di distruggere il mondo per ricostruirlo in un modo nuovo.

Ognuno dei cinque scenari presentati è diviso in due parti: Durante l’apocalisse e Dopo l’apocalisse. La prima parte mostra cosa succede all’arrivo degli zombie, cosa sono, come si comportano e come il mondo intero reagisce al loro arrivo. La seconda parte mostra invece cosa succede all’umanità dopo che l’apocalisse si è abbattuta sul mondo, come cambiano gli stati, le forze militari, i centri di potere e la società tutta. I giocatori possono giocare campagne lunghe che affrontano entrambe le parti di ogni scenario oppure campagne più brevi collocate in un preciso momento di questa linea narrativa che può essere lunga anche anni.

Che giochino Durante l’apocalisse o Dopo l’apocalisse, ognuna delle due parti di ogni scenario offre descrizioni di luoghi e personaggi chiave, spunti per sessioni e avventure in ognuno dei contesti descritti e presentati e una serie di PNG da combattere o con cui interagire con tanto di statistiche.  In qualunque scenario giochino, lo scopo principale dei personaggi sarà quello di sopravvivere ai pericoli che si celano ovunque, dalle metropoli alle aree rurali, passando per ogni altro luogo popolato da esseri umani, molti dei quali sono ormai diventati zombie. Oltre alla sopravvivenza, ogni scenario offre conseguenze date dall’arrivo degli zombie che permetteranno ai PG di ritrovarsi a compiere missioni di salvataggio, attaccare insediamenti nemici, esplorare luoghi pericolosi ricchi di risorse o ancora risalire fino alle origini della piaga per cercare addirittura di fermarla. Ci riusciranno? 

Uno degli elementi più caratteristici del gioco è dato dal fatto che i giocatori interpretano una versione di se stessi realistica e calata nelle meccaniche del gioco. Non gestendo un alter ego diverso da sé, i giocatori sono invitati a caratterizzare il proprio PG nel modo più realistico possibile, dando al personaggio tratti positivi e negativi che riflettano la propria personalità, i propri limiti, le proprie conoscenze o anche mancanze. La stessa cosa è possibile fare per i traumi. Tutto questo permette di creare dei personaggi molto simili ai giocatori reali e a esprimere in gioco l’effettiva capacità di compiere o meno alcune azioni secondo le abilità e i limiti del giocatore reale.

The End of the World – Apocalisse Zombie è un manuale di 152 pagine in formato Letter, totalmente a colori e con copertina rigida. Esso contiene:

  • Tutte le regole per creare la versione “giocabile” di se stessi, per compiere prove, ottenere traumi, gestire lo stress
  • Consigli e strumenti per il GM su come gestire il ritmo della sessione, trasformare i risultati dei lanci delle prove in narrazione, gestire i PNG e portare avanti one-shot brevi o campagne lunghe
  • Cinque scenari molto diversi tra loro e ricchi di materiale giocabile, divisi in due parti: Durante l’apocalisse o Dopo l’apocalisse. Ognuna delle due parti di ogni scenario offre descrizioni di luoghi e personaggi chiave, spunti per sessioni e avventure in ognuno dei contesti descritti e presentati e una serie di PNG da combattere o con cui interagire con tanto di statistiche.

 

Fino alle 23:59 dell’11/05/24 è possibile pre-ordinare ‘The End of the World – Apocalisse Zombie’ in un’ esclusiva offerta pre-order:

 

  • THE END OF THE WORLD – APOCALISSE ZOMBIE
    Contiene: Manuale ‘The End of The World – Apocalisse Zombie’. In omaggio per tutti i clienti del pre-order un poster A3 della copertina di The End of The World – Apocalisse Zombiee tre esclusive cartoline da collezione realizzate con illustrazioni ufficiali del manuale che ospitano sul retro delle tabelle casuali per PNG, Eventi e Oggetti. Il poster e le cartoline sono solo in formato cartaceo e non digitale. Il poster e le cartoline non saranno in vendita né verranno ristampati successivamente, restando un’esclusiva totale di questo pre-order.
    Link: https://www.isolaillyonedizioni.it/prodotto/the-end-of-the-world-apocalisse-zombie

Tutti coloro che acquisteranno ‘The End of the World – Apocalisse Zombie’  con questo pre-order riceveranno subito la copia in PDF del manuale, mentre la copia fisica e il restante materiale cartaceo potrà essere ritirato al PLAY di Modena 2024 presso lo stand Isola Illyon Edizioni o la si potrà ricevere a casa subito dopo l’evento.

 

La serie tv dimenticata di Death Valley

Vi fu un periodo durante gli anni 90 e poi proseguito su alcune produzioni ancora tutt’oggi, programmi in presa diretta in pratica delle troupe televisive, si aggregano ad una pattuglia di polizia, oppure all’interno di un pronto soccorso o nella caserma dei vigili del fuoco, seguendoli passo passo per un intero turno, dove riprendono tutti gli incarichi che la pattuglia o il reparto dove questa troupe è stata assegnata, seguendone le procedure, e anche le varie situazioni che si susseguono volta per volta, vi potranno essere situazioni di estrema emergenza come anche situazioni che possono avere un risvolto comico, di questi programmi possiamo ricordare COPS, Airport Security e 911 per dirne qualcuno, e alcuni sono anche stati trasmessi in Italia su canali come DMax.

Death Valley - Trailer

Questi programmi poi hanno anche avuto un discreto successo che alcune stazioni televisive, o produttori cinematografici, ne hanno tratte delle serie televisive oppure una serie di film, tra i più conosciuti, ricordiamo la produzione spagnola della quadrilogia di REC che poi ne venne fatto un remake americano del primo film e anche la serie di film Paranomal Activity.

Quella di cui vogliamo parlare oggi è una serie televisiva prodotta nel 2010 intitolata Death Valley, una serie poliziesca con tinte horror ambientata nella Sun Fernando Valley in California, composta da una sola stagione di 12 episodi e trasmessa sia negli Stati Uniti che in Italia sul canale MTV

Trama

La serie si basa sulle situazioni che una troupe televisiva riprende all’interno di uno dei tanti distretti del dipartimento di polizia di Los Angeles (LAPD), più precisamente la divisione Undead Task Force abbreviata con la sigla di servizio U.T.F..

Ogni episodio è montato come fosse un vero e proprio documentario in presa diretta di una normale giornata lavorativa delle pattuglie della UTF e anche delle varie situazioni che la divisione affronta giorno per giorno, le telecamere infatti seguono passo passo quello che accade ai vari protagonisti come il capo divisione il Capitano Frank Dashell e gli agenti Joe Stubecker e Carla Rinaldi o l’agente John “John-John” Johnson.

La particolarità della divisone della UTF, non sono le classiche situazioni che un normale distretto o divisione della polizia si occupa, infatti l’Undead Task Force come il nome riferisce, tratta casi particolari, come per esempio interviene in caso di zombi e/o lupi mannari e vampiri, infatti la divisione si occupa della vera e propria parte oscura di Los Angeles e dintorni, troveremo i vari agenti di pattuglia che affrontano e in molti casi arrestano creature della notte come lupi mannari ad esempio, utilizzando mezzi e attrezzature adatte ad affrontare queste situazioni, come aste con laccio per evitare di essere morsi, pistole taser, acqua benedetta, croci e paletti di legno, come dei veri e propri cacciatori come in “supernatural” ma senza dimenticare di essere al servizio della polizia, infatti in caso di arresto i vari “sospettati” gli vengono elencati i loro “diritti” ovviamente adattati al loro status di non-morti o creature delle tenebre.

Ma la serie non riprendeva solo le varie situazioni di pattuglia, ma seguiva ogni momento della giornata della divisione, infatti si vedevano quando i vari sospettati venivano portati in cella e registrati come fosse un normale arresti, i vari confronti con le vittime per stabilire se lo zombie arrestato era veramente il colpevole oppure uno zombie innocente per fare un esempio, vediamo anche gli agenti di ritorno dal loro turno di servizio che redigono i vari rapporti, il capitano che discute animatamente con il “politico” di turno oppure coi suoi superiori per questioni di budget, e anche le varie situazioni personali, colleghi che si sposano, divorziano hanno dei figli, pensionamenti, nuovi amori, come fosse un documentario basato su una giornata tipo di distretto di polizia, con la differenza che invece dei soliti taccheggiatori o spacciatori di droga, essi affrontano zombie oppure umani che spacciano sangue finto ai vampiri.

Le situazioni più divertenti, sono quando gli agenti vanno nelle scuole della zona ha descrivere una loro giornata tipo e sia i bambini che gli insegnati come i genitori, seguono le varie lezioni e ascoltano i vari consigli, come se dover affrontare tali creature in quella zona di Losa Angeles fosse all’ordine del giorno.

Peccato che la serie sia durata così poco, infatti me la ricordo, in quanto sono riuscito a vedere tutti gli episodi che vennero trasmessi ai tempi d’oro di MTV in Italia, e forse purtroppo fecero un solo passaggio, è il classico caso di serie televisive che avrebbero potuto avere una continuazione, anche perché riprende temi molto attuali come il lavoro della polizia che si ritrova sempre ad affrontare situazioni quotidiane con fondi sempre più diminuiti, attrezzature molto spesso inadeguate e anche il muro di gomma che i media a volte mettono i bastoni tra le ruote alle verie indagini, il tutto dipinto con quelle situazioni horror-comiche già utilizzate in serie televisive come Buffy l’ammazzavampiri e in alcuni episodi di supernatural.

Unica stagione con pochi episodi, ma ben studiati e sceneggiati, che meriterebbe un nuovo passaggio televisivo e magari anche un paio di remake

Resident Evil di George Romero: un documentario che svela il film perduto

Nel 1998, il regista George Romero, considerato il padre degli zombie al cinema, stava lavorando a un film live-action basato sulla serie di videogiochi horror Resident Evil. Il progetto, però, fu poi abbandonato e il film non fu mai realizzato.

Oggi, a distanza di decenni, quel film perduto è diventato l’oggetto di un prezioso documentario. Resident Evil di George A. Romero, diretto da Brandon Salisbury, è in uscita nel 2024 e promette di svelare i segreti di quello che sarebbe potuto essere un capolavoro del cinema horror.

GEORGE A. ROMERO'S: RESIDENT EVIL || OFFICIAL TRAILER | Documentary (2024)

Il documentario

Il documentario utilizza filmati d’archivio, documenti portati alla luce e interviste inedite sia vecchie che girate appositamente per il progetto. Il regista Brandon Salisbury ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di offrire uno sguardo completo su ciò che è accaduto con la sceneggiatura di George Romero.

Il documentario combina gli elementi della serie di videogiochi di Resident Evil di Capcom e lo stile crudo e viscerale di George A. Romero. L’obiettivo è quello di immergere completamente il pubblico in un’atmosfera cinematografica horror.

Le interviste

Nel documentario sono presenti interviste con numerose personalità di Hollywood e del mondo di Resident Evil. Tra questi, troviamo:

  • Barbara Romero, moglie e collaboratrice di George Romero
  • Daniel Dae Kim, attore che avrebbe dovuto interpretare il protagonista del film
  • Paul W.S. Anderson, regista della serie di film Resident Evil
  • Capcom, publisher della serie di videogiochi Resident Evil

Conclusione

Resident Evil di George A. Romero è un documentario che promette di essere un must-see per tutti gli appassionati di cinema horror. Il film offre un’occasione unica per scoprire i segreti di un film perduto che avrebbe potuto cambiare la storia del genere.

Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic

Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic.

Da sempre la serie Infectonator giunta ormai al terzo episodio su steam, ha portato un gameplay divertente e come in Overlord dalla parte del male. Il titolo in origine uscito su tablet e smartphone per IOS e Android ha trovato la sua evoluzione finale con il capitolo 3…. Cosa accade quando tiri troppo la corda? Semplice succede che scatenare zombie contro gli ignari umani come molti titoli ormai ci permettono di fare passa dall’esser una trovata geniale e innovativa ad essere una banale estenzione dei precedenti capitoli.

Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic
Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic

Quì entra in gioco Infectonator Survivors. In questo capitolo a se, cambieremo lo stile di gioco, mischiandone addirittura 3.

Articolo realizzato in collaborazione con Fumettindelebili.com

IS è a tutti gli effetti un towe defense, con elementi gdr, RTS ed esplorativi, con la possibilità di Craftare oggetti, coltivare, cucinare e upgradare qualsiasi cosa ci venga in mente. Anche una serie di missioni di salvataggio o raccolta materiali amplierà l’esperienza legata al gameplay facendo decisamente Miracoli. La grafica in pixel art farà sorridere molti di voi, ma funziona e rende il titolo leggero edivertente.

Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic
Infectonator Survivors batte il capitolo 3 di Infectonator classic

Un livello di difficoltà crescente comunque non renderà l’esperienza troppo piatta, al contrario ci spingera a potenziarci e fare sempre meglio. Le musiche e l’audio è quelloche da sempre ci accompagna in questa saga, un piacevole 8/16 bit che risveglia il gamer nostalgico. Il gioco può essere controllato anche con una sola mano e l’ausio del mouse, ma più che una limitazione risulta decisamente un confort non presente in molti titoli similari.

Un ritorno differente, ma decisamente atteso e acclamato dagli utenti che lo recensiscono su Steam come un vero gioiello.

Vi lascio [Qui] il link dove scaricarlo e vi consiglio di prenderlo in offerta dato il prezzo irrisorio.

Attenti agli zombie e Buon Game.

Mistero a Villa Correr • La Notte Nera + Fiera del Mistero

Chi la conosce lo sa… che ogni volta che si varca il portone di Villa Correr, si è avvolti da un senso di “Mistero” . Il 31 ottobre e il 1 novembre 2022 si svolgerà l’evento “La Notte Nera + Fiera del Mistero” : due giorni di esperienze surreali, alla scoperta delle storie e delle leggende della Villa più infestata del veneto! Naturalmente, il dreecode consiliato è dark, gotico, vittoriano, steampunk, vampire, zombie, arcane, witch, horror e in stile halloween.
 
Villa Correr (via Correr 73, Casale di Scodosia – PD), costruita verso la fine del XVII secolo dalla nobile famiglia veneziana dei Correr è emblema significativo dello splendore veneziano che risale ai tempi della sua dominazione (1400 – 1700). La Villa è decorata su intonaco in terra naturale e adornata da finestre in medaglioni di Murano. Strani fenomeni accadono all’interno della Villa ed inspiegabili aneddoti vengono raccontati dalle persone più sensibili che vi hanno soggiornato, tra cui la vasca da bagno che si riempie e si svuota da sola. Anzi, secondo i ben informati si tratterebbe di un fenomeno paranormale! Anche perché l’antica magione è scollegata dall’acquedotto da anni! 
 
In particolare, nella notte di Halloween, dalle ore 18, una notte per far luce sugli enigmi e le maledizioni che circondano la “Villa infestata”. Nel corso della serata infatti verrà organizzata una conferenza con il gruppo di ricerca dei fenomeni paranormali “Real Ghost Venice” nella quale mostreranno il risultato delle indagini condotte presso la fatiscente struttura. Verrà allestita una “Sala delle torture” a cura della Compagnia del Boia, con strumenti di tortura medioevali perfettamente funzionanti, da provare! Saranno organizzate, ad ogni ora, visite guidate dei piani segreti della Villa… completamente al buio! Per chi vorrà ci sarà la “cena con i Ghost Hunters”. Dalle 23, invece, inizierà la festa! 2 situazioni musicali: NewWave e Dark con Fedrica Velvet e Lady-J + House con Flaffy DJ e Jacopo Chaos. A disposizione servizio cocktail-bar, birra artigianale Pole Beer & Hop e bevande storiche con Ombraluna. Si raccomanda l’abbigliamento a tema, a disposizione gratuitamente per tutti Truccatrice/Make-up Artist.
 

 
L’Evento è realizzato da Fiera del Mistero, in collaborazione con la Pro Loco di Casale di Scodosia con il supporto di: La Compagnia del Boia, Real Ghost Venice, Raccoon City Outbreak, LaMelhndi, Ombraluna, Pole Beer & Hop, Ghostbusters Italia, Le Creature Magiche del Bosco, Original Cosplay, Tana del Nerd.
 

Disponibili su Star le prime dieci stagioni di The Walking Dead

Da oggi sono disponibili in Italia su Star all’interno di Disney+ le prime dieci stagioni della serie horror post-apocalittica The Walking Dead. La prima parte della trilogia dell’undicesima inedita stagione arriverà in Italia sulla piattaforma streaming a partire dal 23 agosto.

The Walking Dead segue un gruppo di sopravvissuti durante un’apocalisse zombie. Nelle precedenti stagioni, i protagonisti si sono confrontati con i demoni del passato e hanno combattuto nuove minacce, con le amicizie e le relazioni che risentono del crescente danno collaterale dell’apocalisse.

Nell’undicesima stagione Alexandria è gravemente compromessa e non è più il posto sicuro di un tempo a causa della strage e della devastazione provocata dai Sussurratori. Ora, gli abitanti di Alexandria cercano di rifortificare la città e di trovare il cibo necessario per un numero sempre più crescente di persone. Tra questi, ci sono i sopravvissuti dopo la caduta del Regno e coloro che si sono salvati in seguito all’incendio di Hilltop; compresi Maggie e il suo nuovo gruppo, i Wardens. La situazione è difficile per tutti: le tensioni aumentano a causa degli eventi passati e l’istinto di sopravvivenza tende a prevalere sempre di più sulla collaborazione. Devono assicurarsi più cibo mentre tentano di ripristinare Alexandria prima che crolli come innumerevoli altre comunità che hanno incontrato nel corso degli anni. Ma in che modo? Più stanchi e affamati che mai, i sopravvissuti devono scavare più a fondo per trovare la forza di salvaguardare la vita dei loro figli, anche a costo di perdere la propria.

Nel frattempo, all’insaputa degli abitanti di Alexandria, Eugene, Ezekiel, Yumiko e Princess sono ancora prigionieri di misteriosi soldati che fanno parte di un gruppo più grande e poco collaborativo.

Basate sulla serie di fumetti scritta da Robert Kirkman e pubblicata da Image Comics, le prime 10 stagioni di The Walking Dead sono prodotte da AMC Studios e dal Chief Content Officer Scott M. Gimple, dalla showrunner Angela Kang, Kirkman, Gale Anne Hurd, Dave Alpert, Greg Nicotero, Joseph Incaprera e Denise Huth. I primi due episodi dell’undicesima stagione sono diretti da Kevin Dowling e scritti da Angela Kang e Jim Barnes.

A due settimane dal debutto, Disney+ ha diffuso un nuovo contenuto video dedicato all’undicesima inedita stagione della serie horror post-apocalittica The Walking Dead. La prima parte della trilogia dell’undicesima stagione arriverà in Italia a partire dal 23 agosto su Star all’interno di Disney+. Le prime dieci stagioni della serie sono ora disponibili sulla piattaforma streaming.

Disney+ | The Walking Dead | La Stagione Finale - In Streaming dal 23 Agosto

Chi sono i Ghoul?

I Ghoul, ghul o gul per le popolazioni islamatiche, italianizzati in gula, sono entità soprannaturali o uno spirito, le cui origini sono precedenti all’avvento dell’islam. La stella Algol ha preso il nome da questa creatura. A partire da La notte dei morti viventi (1968) di George Romero le caratteristiche dello zombie, fino ad allora semplicemente uno schiavo privo di volontà sottoposto alla volontà del suo creatore, si fusero con quelle della ghul mangiatore di cadaveri, generando lo zombie moderno mangiatore di carne umana.

Tornando indietro nel tempo, nelle storie preislamiche e islamiche, è generalmente un jinn, entità a metà via tra uomini e demoni, che muta spesso forma. Se i jinn sono di entrambi i sessi, la ghūl è esclusivamente di sesso femminile, abitante dei deserti, decisamente dedita all’aggressione dei viaggiatori. Una delle possibili fonti di ispirazione per il concetto della ghūl potrebbe essere derivato dal contatto dei beduini arabi con le civiltà mesopotamiche e dall’essere stato influenzato dal demone Gallu, che rapì la divinità accadica Damuzi per portarla nel reame dei morti. In diverse leggende preislamiche e in alcuni detti attribuiti al profeta islamico Maometto compaiono le ghūl, intese come demoni o geni che uccidono, rubano o terrorizzano i viandanti che percorrono i luoghi desertici.

L’idea della ghūl come abitatrice dei cimiteri che si nutre di cadaveri è ben precedente alla versione delle Mille e una notte di Antoine Galland, il quale si prese molte libertà nella sua traduzione. Nel racconto Storia di Sidi-Nouman presentò la ghūl come mostro che dissotterra i cadaveri dai cimiteri per nutrirsene e gli autori successivi ripresero le caratteristiche cannibalistiche di tale jinn.

Nella letteratura anglofona, il termine fu usato per la prima volta nel romanzo Vathek di William Beckford (pubblicato in francese nel 1786 e tradotto in inglese l’anno successivo da Samuel Henley). Nei suoi romanzi H. P. Lovecraft presentò i ghoul come esseri simili ai cani e divoratori di cadaveri. Li si può riconoscere per la loro andatura caracollante e per il fagotto, pieno di macabri resti, che sono soliti portare sulle spalle.  Non sono necessariamente cattivi, dal momento che Randolph Carter, uno dei protagonisti di Kadath, romanzo di Lovecraft, ne è amico, avendo conosciuto, in vita, uno di loro , il pittore di cadaveri Pickman..

Per Lovecraft, i ghoul non hanno padroni; il loro linguaggio è fatto di semplici grugniti; non sono molto forti fisicamente e sono soliti attaccare solo esseri più deboli e solo se sono in maggioranza. Non sentono dolore e resistono alle armi, sono agili, possono vedere al buio ma per distruggerli sono efficaci la luce, il fuoco o la decapitazione.

 

 

Il prequel di Z Nation: Oceano di Sangue

Z Nation il prequel a fumetti della serie tv . Venerdì 16 marzo esce il volume che racconta cosè accaduto prima dellinizio della serie tv prodotta da Syfy e The Asylum, disponibile su Netflix.

L’onda lunga delle storie zombie non sembra aver intenzione di esaurirsi. Lo dimostra Z Nation, serie tv prodotta da Syfy e The Asylum, disponibile su Netflix. E lo dimostra con l’esuberanza tipica della casa di produzione di un cult come Sharknado: horror, humor surreale e demenziale, e avventura riescono anche in questo caso a creare un mix unico e, per molti versi, irresistibile, capace di coniugare intelligenza, verve scanzonata e atmosfere da b-movieVenerdì 16 saldaPress porta in Italia il prequel a fumetti di Z Nation, un volume unico che si colloca nella gloriosa collana Zeta come Zombie – la più ricca del nostro paese, dedicata interamente alla zombie culture – e che s’intitola Oceano di Sangue (pagg. 152 a colori, euro 15.90).

Lo zombie outbreak è appena avvenuto e, durante la cosiddetta ‘Estate nera’, i beni di primissima necessità – soprattutto il cibo – scarseggiano. Per questa ragione, un manipolo di coraggiosi (mandati da Charles Garnett, per la gioia di chi non ne ha mai accettato la prematura dipartita) decide di intraprendere una missione alla ricerca di qualcosa di commestibile per sfamare e preservare la propria comunità. Inutile dire che, in un mondo in cui gli zombi diventano radioattivi e semi-vegetali con la medesima facilità e in cui l’erba che germoglia dalla terra infetta è ottima da fumare, i cattivi non possono che essere in agguato dietro ogni angolo… e molto difficilmente sono sani di mente!

Oceano di Sangue, scritto da Craig Engler e Fred Van Lente e disegnato da Edu Menna, è, come detto, il prequel a fumetti di Z Nation, la serie televisiva che ha ridefinito la figura dello zombie, che non è più una metafora del consumismo e della vacuità del genere umano, ma semplicemente una macchina di morte che deve essere fermata a tutti i costi.

iZombie

iZombie è una serie televisiva statunitense creata da Rob Thomas e Diane Ruggiero e trasmessa dall’emittente The CW dal 17 marzo 2015. È un adattamento parziale della serie a fumetti omonima di Chris Roberson e Michael Allred  pubblicato dal 2010 al 2012 dalla Vertigo, e ha come protagonista Rose McIver nei panni di una studentessa di medicina diventata uno zombie che lavora come assistente in un obitorio e aiuta la polizia a risolvere i casi di omicidio grazie alla sua abilità di assorbire i ricordi dei cervelli di cui si nutre. In Italia, la serie va in onda dal 4 novembre 2015 su Premium Action, mentre in chiaro viene programmata su La 5 dal 1º dicembre 2016. il 10 maggio 2017, The CW ha annunciato che ci sarà una quarta serie, uscirà il 26 Febbraio 2018.

Grazie a Netflix, ho potuto vedere le prime due stagioni e devo dire che la serie mi ha colpita in maniera favorevole, anche se non sono una amante degli zombie. Diciamo che è una serie un po’ diversa dalle classiche aventi lo stesso tema, è più un poliziesco/thriller. Solo ora devo capire se Netflix abbia o meno l’intenzione di far uscire anche le altre stagioni o se mi attacco e tiro forte, come si suol dire… Mi piace la parte che inserisce il fumetto nella serie, sia nella sigla, che nei fermo immagine di transizione. Anche se a lungo andare potrebbe risultare ripetitivo, la trama non lo permette per via del suo intreccio narrativo che porta sempre nuovi colpi di scena. Particolare che questa volta più che un virus, sia una droga la causa della trasformazione, perché mi fa pensare a quella droga di cui si parlava tempo fa che renderebbe le persone zombie. Ovviamente non mancano i riferimenti agli esperimenti etc. Mi piace per i riferimenti nerd e le sue citazioni, suggerisco quindi di vederla. Dimenticavo… Nella fase in cui restano senzienti gli zombi hanno un bell’aspetto pallido e i capelli biondo platino.

Olivia “Liv” Moore è una studentessa modello presso una facoltà universitaria di medicina, a Seattle. Un giorno, durante una festa in barca a cui non voleva nemmeno andare (questo è uno dei motivi per cui essere asociali è cosa buona e giusta), è protagonista di un attacco zombie e sia lei che altre sue amiche, dopo essere state graffiate, si vedono trasformate in morti viventi. Determinata a restare più umana possibile, cerca di continuare la sua vita di studentessa, mascherando il suo aspetto facendo credere di seguire uno stile goth. Per tenere a freno il suo appetito da zombie, inoltre, si fa assumere presso un centro di medicina legale, gestito dal dottor Ravi Chakrabarti, nel quale può accedere ai corpi di vari defunti la cui identità non è stata riconosciuta. Cibandosi dei loro cervelli, inoltre, scopre di acquisire le loro memorie e abilità, temporaneamente, ossia finché non si nutre di un nuovo individuo. Fingendosi una sensitiva, sfrutta questa capacità per dare un nuovo senso alla sua condizione e aiutare il detective Clive Babineaux a risolvere i casi delle loro morti.

La Cappella di S. Severo e del Principe Raimondo de’Sangro

La città di Napoli è una della città più misteriose del mondo, ricca com’è di miti, leggende e luoghi che trasudano mistiche vicissitudini. Uno di questi è senz’altro la Cappella Sansevero, costruzione cui è dovuta gran parte della fama che circonda il Principe Raimondo de’Sangro, ritenuto una delle personalità più misteriose e allo stesso tempo geniali che abbiano abitato la Napoli del ‘700. La prima fondazione della cappella risale però al 1590 ad opera del Duca Giovan Francesco Paolo de’ Sangro che, per costruirla, rinunciò ad una parte del giardino del suo palazzo (si tratta del palazzo di Piazza San Domenico Maggiore, oggi contrassegnato col civico nove), dopo che si furono verificati due fatti miracolosi.

Un tale condotto in carcere, seppure innocente, si trovò a passare laddove oggi sorge la cappella, ov’era raffigurata l’Immagine della Vergine. Il pover’uomo si raccomandò a Lei facendo voto di donare una lapide d’argento nel caso la Vergine lo avesse aiutato a proclamare la sua innocenza. Per intercessione della Madonna l’uomo fu scagionato e mantenne il suo voto. Lo stesso Duca poi, si rivolse alla stessa immagine quando si ammalò gravemente, promettendo che, se fosse guarito, avrebbe edificato una piccola Cappella. La Madonna non mancò di esaudire la sua richiesta e la cappella fu costruita. In poco tempo però, il piccolo sacello divenne meta di intensi pellegrinaggi, tanto che il figlio del Duca, Alessandro de’ Sangro, Patriarca d’Alessandria, dovette ingrandirla rinunciando ad una parte del cimitero di famiglia. Da altare commemorativo, si trasformò in una vera chiesa dove venivano celebrate messe.

Fu però Raimondo de’ Sangro a dare il volto definitivo alla cappella dellaPietatella“, iniziando i lavori di ristrutturazione nel 1749. La volta fu affrescata da Francesco Maria Russo, allievo del Solimena. Il riassetto di Santa Maria della Pietà terminò nel 1770 circa.

Don Raimondo spese una vera e propria fortuna in tale opera, sovrintendendo personalmente ai lavori e imponendo agli artisti di non modificare i quattro mausolei preesistenti. Lo stesso Principe suggerì continuamente le tecniche e le tematiche dei vari complessi scultorei, volendo esprimere, attraverso le opere custodite nella Cappella, diversi messaggi ermeneutico-allegorici. Sia le tecniche che i significati di alcune opere artistiche, sono ancora avvolti dal mistero, tanto che negli ultimi secoli si è tramandata la leggenda di questo misterioso principe, alchimista e mago, che fu in grado di realizzare opere meravigliose impiegando pratiche al limite della magia nera.

Effettivamente il Principe Raimondo de’ Sangro conduceva studi applicati a varie materie che oggi definiremmo scientifiche ma che allora presentavano tutti i caratteri della magia. Raimondo de’ Sangro infatti era famoso al tempo anche per le sue stravaganze. Collezionava strani oggetti e marchingegni (minuziosamente catalogati in un volumetto la cui pubblicazione fu da egli stesso curata, dal titolo “Breve nota di quel che si vede in casa del Principe di San Severo, D. Raimondo di Sangro, nella città di Napoli“) e stupendo i frequentatori dei salotti nobiliari della città con le sue trovate. Si dice infatti che Don Raimondo fu visto viaggiare a Mergellina a bordo di un carro trainato da cavalli… in mare. E una volta fu in grado di riprodurre, si dice, il miracolo di San Gennaro, suscitando lo stupore dei gentiluomini e delle nobildonne presenti in un salotto.

Gli studiosi, meno inclini a credere alle superstizioni popolari, parlano in realtà di un battello a pale in forma di carro (con cavalli di legno) e di alcuni esperimenti che il Principe amava mostrare agli amici. Raimondo de’Sangro mago o scienziato?

Scritto da Franco Spada e Nando Merisi per Bella Napoli, il turismo e la cultura di Napoli… fatti da voi!

Fonte: Article-Marketing.it

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