Ragazzi, ci siamo. O meglio, ci saremo… ma non così presto come speravamo. Grand Theft Auto VI, il Santo Graal dei videogiocatori da più di un decennio, torna a far parlare di sé. E lo fa alla grande, con un secondo trailer pubblicato a sorpresa da Rockstar Games che, come un fulmine a ciel sereno, ha acceso gli animi e riacceso le fantasie di noi fan irriducibili. Sì, parlo proprio a voi, fratelli e sorelle cresciuti a colpi di furti d’auto virtuali, inseguimenti con cinque stelline di sospetto e missioni da “una-doveva-essere-semplice-ed-è-finita-in-apocalisse”. Il nuovo filmato di GTA VI, visibile in fondo all’articolo se non l’avete già guardato 37 volte come la sottoscritta, è una bomba visiva e narrativa. Ambientato nello stato immaginario di Leonida, chiara parodia della Florida americana, ci riporta nella cara, vecchia (ma totalmente reimmaginata) Vice City. Una città che già conosciamo, ma che ora si presenta in una veste nuova, con una profondità e un dinamismo che sembrano voler alzare l’asticella dell’open world come mai prima.
Il protagonista – o meglio, i protagonisti – di questo sesto capitolo sono Lucia e Jason, una coppia criminale che, a quanto pare, condividerà il palcoscenico in un mix di amore tossico, crimini spericolati e tensioni da soap opera armata fino ai denti. La scena dell’incontro post-carcere tra i due, con tanto di brindisi ai “nuovi inizi”, è di quelle che ti fanno capire subito che Rockstar non vuole solo intrattenere: vuole raccontare.
E questo secondo trailer è un ulteriore segnale di quanto la narrazione sarà al centro dell’esperienza di GTA VI. Dimenticatevi i protagonisti solitari dal grilletto facile: qui si parla di dinamiche di coppia, lealtà, tradimenti e ambizione. Ma con mitragliatrici, ovviamente. Un cambiamento di rotta? Forse. Di sicuro un’evoluzione.
Ma mentre ci gasavamo per questo nuovo scorcio di mondo criminale e neon, è arrivata anche la doccia fredda: la data d’uscita ufficiale è stata posticipata al 26 maggio 2026. Un colpo basso per chi, come me, aveva già programmato l’autunno 2025 come “periodo di isolamento sociale per causa di Vice City”. Rockstar ha dichiarato che il rinvio è dovuto alla volontà di garantire un livello di qualità “che i giocatori si aspettano e meritano”, e ha aggiunto di sentirsi “umiliata” dall’entusiasmo dei fan. Parole belle, sì, ma la ferita resta.
Non è mancata la reazione del mercato: le azioni di Take-Two Interactive, casa madre di Rockstar, hanno subito una leggera flessione. Nulla che possa scalfire davvero l’hype mostruoso attorno a questo progetto, però. Anzi, semmai ha contribuito a farci capire quanto pesi questo gioco sul mondo del gaming globale.
Nel frattempo, GTA V continua a dominare Twitch nel 2024, a undici anni dalla sua uscita. Undici anni, ragazzi. Un’era geologica nel mondo videoludico. Ma questo ci dice una cosa molto chiara: Rockstar non sbaglia quando si prende il suo tempo. E se ci ha fatto aspettare così tanto, GTA VI dovrà per forza essere il capolavoro definitivo. L’evoluzione naturale. Il “Red Dead Redemption 2 del crimine moderno”.
E parliamo proprio di evoluzione. Perché se c’è una cosa che questo nuovo trailer ci suggerisce è che il mondo di GTA VI sarà più vivo e reattivo che mai. Le forze dell’ordine, per esempio, non saranno più semplici bersagli con IA da sparatutto del 2005. No, in GTA VI i poliziotti penseranno, agiranno in modo strategico, proveranno a disarmarti prima di far fuoco. Una rivoluzione silenziosa che potrebbe cambiare radicalmente l’approccio del giocatore.
Anche l’ambiente promette di diventare un personaggio vero e proprio. Il sistema meteorologico dinamico, con tempeste tropicali, inondazioni e cambiamenti climatici realistici, renderà ogni sessione diversa, ogni colpo una sfida. Vice City non sarà solo uno sfondo, ma un’entità vivente, in grado di reagire, cambiare e mettere alla prova anche il criminale più esperto.
E poi c’è l’intelligenza artificiale, di cui si parla da mesi. Secondo alcune indiscrezioni, Rockstar starebbe implementando un livello di AI mai visto prima, capace di simulare comportamenti sociali realistici, NPC che reagiscono con coerenza e ambienti che evolvono nel tempo. In poche parole, il mondo di gioco non sarà più solo tuo playground, ma un organismo complesso in cui le tue scelte avranno ripercussioni visibili.
Il CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, ha già alzato l’asticella delle aspettative, promettendo che GTA VI sarà “più grande, entusiasmante e bello di quanto i fan possano immaginare”. E sinceramente? Dopo aver visto questo secondo trailer, io ci credo.
GTA VI sarà l’ottavo capitolo principale della saga, il diciassettesimo se contiamo spin-off e DLC. Ma più di tutto, sarà l’occasione per Rockstar di ridisegnare le regole del gioco, come ha sempre fatto. Lo ha fatto con GTA III, lo ha fatto con San Andreas, lo ha fatto con Red Dead Redemption. E tutto lascia intendere che lo farà ancora, stavolta con Lucia e Jason, in una Vice City che non dorme mai.Quindi sì, ci toccherà aspettare fino al 2026. Ma sapete una cosa? Se il trailer è un assaggio di quello che ci aspetta, allora io sono pronta ad aspettare. Con il pad in mano, il cuore in Vice City, e la certezza che Rockstar sta per regalarci la più grande esperienza open-world della storia.E voi? Cosa ne pensate di questa nuova coppia criminale? Jason e Lucia riusciranno a conquistare i nostri cuori… e il nostro rispetto da veterani della saga? Dite la vostra nei commenti e condividete l’articolo sui vostri social! Vice City ci aspetta, e questa volta, non sarà più la stessa.