Cena con delitto – Knives Out

Il noto regista e sceneggiatore Rian Johnson (Brick-Dose MortaleLooper, Star Wars: Gli Ultimi Jedi) rende il proprio omaggio alla regina del giallo Agatha Christie con Knives Out, intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno escluso, possono essere il possibile assassino. Un film imprevedibile che si snoda tra svolte narrative e stilistiche soprendenti. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

CENA CON DELITTO - KNIVES OUT (2019) - Trailer Italiano Ufficiale HD

Harlan Thrombey (Christopher Plummer), un agiato romanziere, viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio. In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio. Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi.

Il pianeta Ahch-To, il primo tempio Jedi e le sue Custodi

Cosa si nasconde sul pianeta Ahch-To, luogo scelto da Luke Skywalker per il suo esilio volontario? Nell’Universo Espanso legato alla saga di Star Wars,  Ahch-To è un pianeta dell’orlo esterno che sembra una grande sfera azzurra, essendo composto quasi totalmente da acqua. In questo grande oceano ogni tanto si stagliano piccole isole rocciose che ricordano le coste irlandesi… Ed infatti è lì che sono state girate le scene ambientate su Ahch-to. Questo pianeta, già nell’Universo Espanso era considerato uno dei possibili luoghi di nascita dell’ordine Jedi, anche se pochi vi erano stati. L’attribuzione non era confermata perché già al tempo dell’antica repubblica, scolari e studiosi si interrogavano su quale fosse il pianeta di origine dei Jedi. Le storie erano contraddittorie e molti pianeti potevano essere considerati sede del tempo originario, come Tython, Coruscant, sede del senato galattico, Ossus e Jedha,  dove venivano estratti i cristalli delle spade laser, e ora devastato dai colpi di prova della prima Morte Nera.

Nel film  “Il risveglio della forza” Han Solo afferma che Luke fosse partito in cerca del primo e mitico tempio jedi, lasciando intendere che  tale ricerca non fosse affatto semplice. Possiamo quindi credere che anche arrivare a Ahch-To sia stato assai difficile per Luke; anzi probabilmente Luke è stato il primo a recarvisi da secoli, visto che nemmeno Yoda ne doveva essere conoscenza (almeno da vivo). Sappiamo anche che Luke ha nascosto la sua ubicazione dando una parte della rotta al suo amico Lor San Tekka (che probabilmente, visto il suo passato da esploratore, ha aiutato a trovare il pianeta) e una al suo inseparabile droide R2-D2. Alla fine del film scopriamo che Luke si era ritirato su un’isola apparentemente deserta. Curiosamente ci si rende conto che Rey sapeva già dove trovare Luke. Infatti, nella scena in cui Kylo Ren la interroga, lui dice di vedere tra i ricordi di lei  un’isola sperduta in un mare.

In Episodio VIII, “Gli Ultimi Jedi” capiamo che Luke si trova nel primo tempio Jedi, nei cui pressi sono custoditi degli antichissimi libri. Per quanto il nome del pianeta non venga mai specificato nel film, questo viene esplicitato nel  libro Star Wars The Last Jedi: The Visual Dictionary, per questo non abbiamo dubbi che si tratti di Ahch-To. L’ex-giovane Skywalker aveva scelto questo luogo per isolarsi dal mondo e riflettere sui propri errori. Luke, però, non è solo sull’isola perché oltre ai Porg, sorta di invadenti pulcinella di mare alieni, il tempio e la piccola biblioteca sono vegliati dalle sacre “Custodi”, (in inglese Caretakers, ossia letteralemente “Curatrici”), che mantengono in ordine il tempio sacro. Anche se, viste le condizioni in cui versa il tempio posto, non pare che si diano poi un gran da fare…

Il tempio appare composto da due zone distinte. La prima è scavata dentro una roccia a picco sul mare, con almeno una sala leggermente più ampia delle altre, avente un mosaico circolare nel suo centro, (o forse una vecchia fontana); e dotata di  una terrazza a picco sul mare, su cui è presente un piccolo altare. Terrazza e altare appaiono allineati nella direzione in cui i due soli tramontano. Questa parte del tempio è, per stessa ammissione di Luke, legata alla parte chiara della forza, e, per questo, da lui usata per meditare. Sarà in seguito la sede dei primi insegnamenti di Rey sul cammino Jedi. Singolarmente, però, il tempio possiede anche un controaltare oscuro: un pozzo coperto di alghe che porta in mare. In questo luogo ctonio, probabilmente sotto la prima stanza, c’è una parete di cristallo. Il pozzo oscuro  attrae sia Rey che Luke, ma dei due, solo lei ha il coraggio di entrarvi. Questo lascia pensare che, forse,  i primi Jedi avevano la capacità, dimenticata in seguito, di creare il famoso “Equilibrio nella forza”, equilibrio che passa anche dal lato oscuro, che però i Jedi non contemplano. Oltre a questi due luoghi vi è un altro luogo sacro:  il tronco cavo di un grande e antico albero, stranamente estraneo all’ambiente dell’isola (è l’unico albero presente), in cui sono conservati da secoli i primi codici Jedi.

Ma l’elemento più curioso sono proprio le “Custodi di Ahch-To”: tutte femmine e appartenenti a una razza anfibia autoctona. L’idea chiave dietro la loro creazione, a detta del loro ideatore, Jake Lunt Davies, erano “puffin people” (popolo di pulcinelle di mare)  e “nuns” (suore),  quindi siamo di fronte ad alieni simili delle Pulcinelle di mare che ricordano delle suore. Infatti il tempio doveva sembrare un monastero in decadimento dove le “Caretakers” vivevano come suore di clausura, devote alla chiesa Jedi. L’aspetto pensato inizialmente ha poi lasciato il passo al look un po’ più rettiliano, e divenuto poi un’idea base per la creazione dei “Porg”. Le custodi non si occupano solamente di mantenere il tempio, ma anhche la memoria storica dei primi ordini Jedi, e probabilmente li assistevano in alcune cerimonie. Partiti i Jedi, l’ordine monastico ha continuato a mantenere viva la loro tradizione.

 

Tie Fighter: tale nonno, tale nipote

Sta girando in rete, grazie a MakingStarWars e a un sito di online shopping l’immagine del modellino della Hot Wheels del nuovo caccia stellare che Kylo Ren guiderà in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la somiglianza con il caccia Tie Advance di Darth Vader è palese, ma è presto ancora per gridare allo spoiler! Oltre al caccia stellare guidato da Adam Driver, già siamo a conoscenza di molte nuove astronavi in The Last Jedi, come i mitici A-Wing e gli Starhawks visti nel teaser trailer e al “coattissimo” Mega Destroyer, la nave ammiraglia del Leader Supremo Supreme Snoke, molto più grande del leggendario Executor di Darth Vader!

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Intanto Snack di Star Wars Amino pubblica questo interessante punto di vista, ripostando un paio di immagini di Making Star Wars: “ho qualche ideasu come potrebbe essere la sua TIE. Gli Star Destoryer in TFA avevano alcuni canoni alimentati dai Cristalli Kyber (nd. quelli delle Spade Laser per intenderci!) e credo che anche TIE di Kylo potrebbe avere armi alimentati proprio con i Kyber, …una cosa che dubito molto: non credo davvero che succederà.

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