DeLorean potenziata con motore Honda Turbo

La macchina di Ritorno al Futuro è stata resa più potente grazie a un motore Honda Turbo.

La DeLorean DMC-12 è un’auto iconica, famosa per essere la macchina del tempo della trilogia cinematografica Ritorno al Futuro. Tuttavia, nella realtà, la DeLorean non era particolarmente veloce, con un motore V6 da 130 cavalli.

Un youtuber, John Thompson, ha deciso di risolvere questo problema installando un motore Honda K24 Turbo da 2,4 litri. Il motore originale è stato sostituito con il K24, che ha una potenza di 200 cavalli. Inoltre, Thompson ha aggiunto un turbocompressore e ha messo a punto il motore per funzionare con carburante E85.

In questo modo, la DeLorean è passata da 130 a 400 cavalli di potenza, quando funziona a gas, e a 450 cavalli, quando funziona a E85.

Honda K Powered & Turbocharged DeLorean

Il cambio di motore non ha appesantito il veicolo.

Inoltre, Thompson ha sostituito il cambio originale con un cambio manuale a sei velocità di una Porsche 911. Le sospensioni sono state migliorate con coilovers e boccole in poliestere.

In definitiva, il risultato è una DeLorean molto più potente e performante. Thompson ha dichiarato di essere molto soddisfatto del risultato, e il video del suo progetto ha avuto molto successo su YouTube.

Conclusioni

La DeLorean è un’auto iconica che ha affascinato il pubblico per decenni. Il progetto di Thompson è un modo interessante per renderla ancora più speciale.

Ritorno al futuro – Parte III: il viaggio nel tempo si conclude nel West

Ritorno al futuro – Parte III è il film che chiude la trilogia di fantascienza e avventura ideata da Robert Zemeckis e Bob Gale, e prodotta da Steven Spielberg. Il film, uscito nel 1990, segue le vicende di Marty McFly (Michael J. Fox) e del suo amico scienziato Doc Brown (Christopher Lloyd), che dopo aver viaggiato nel 1955 e nel 2015, si ritrovano nel 1885, nel selvaggio West, dove devono salvare la vita di Doc e trovare il modo di tornare nel presente.

Il film è un omaggio al genere western, con numerose citazioni e riferimenti a film classici come “C’era una volta il West”, “Il buono, il brutto, il cattivo” e le pellicole di John Wayne. Il film è anche ricco di humor, azione, emozione e colpi di scena, che lo rendono un degno conclusione di una saga che ha fatto la storia del cinema.

RITORNO AL FUTURO - PARTE 3 | Trailer italiano

La trama

Il film inizia dove era finito il secondo episodio, con Marty che riceve una lettera da Doc, che gli rivela di essere vivo e vegeto nel 1885, dove si è stabilito come maniscalco. Marty, con l’aiuto del Doc del 1955, riesce a localizzare la DeLorean, la macchina del tempo, nascosta in una miniera, e a ripararla. Marty scopre però che Doc è in pericolo, in quanto verrà ucciso da Buford “Cane pazzo” Tannen (Thomas F. Wilson), l’antenato di Biff, il suo acerrimo nemico. Marty decide quindi di andare nel 1885 per salvare Doc, ma durante il viaggio nel tempo, la DeLorean viene colpita da un fulmine e si danneggia il serbatoio della benzina. Marty arriva nel 1885, dove viene subito inseguito da una banda di indiani e poi da Buford e i suoi scagnozzi, che lo scambiano per il suo antenato Seamus McFly (Michael J. Fox). Marty riesce a scappare e a raggiungere Doc, che lo accoglie con sorpresa e gioia.

Doc gli spiega che la DeLorean non può più funzionare senza benzina, e che l’unico modo per tornare nel 1985 è di sfruttare la potenza di una locomotiva a vapore, che dovrà spingere la macchina fino a raggiungere la velocità di 88 miglia orarie. Doc e Marty iniziano quindi a preparare il piano, ma devono fare i conti con alcuni imprevisti. Il primo è l’arrivo di Clara Clayton (Mary Steenburgen), una maestra di scuola di cui Doc si innamora perdutamente, e che ricambia i suoi sentimenti. Doc, che aveva sempre anteposto la scienza all’amore, si trova in conflitto tra il suo cuore e la sua ragione, e deve decidere se restare con Clara o tornare con Marty. Il secondo è la sfida lanciata da Buford a Marty, che lo provoca e lo insulta, chiamandolo “gallina”. Marty, che ha sempre avuto un punto debole per il suo orgoglio, deve imparare a controllare la sua impulsività e a non cadere nella trappola di Buford, che vuole ucciderlo.

Il film culmina con il duello finale tra Marty e Buford, che si svolge nella piazza principale di Hill Valley, davanti a tutta la cittadinanza. Marty riesce a sconfiggere Buford, usando un trucco che aveva visto in un film western, e a salvare Doc, che era stato rapito da Buford. Marty e Doc si dirigono poi verso la stazione ferroviaria, dove hanno approntato la DeLorean su un carrello, e dove li aspetta la locomotiva, guidata da un macchinista corrotto da Doc. Marty e Doc salgono sulla DeLorean e iniziano la corsa verso il futuro, ma vengono raggiunti da Clara, che ha scoperto la verità su Doc e vuole raggiungerlo. Doc riesce a salvarla, ma rimane bloccato sul carrello con lei, mentre Marty prosegue da solo sulla DeLorean. Marty arriva nel 1985, dove la DeLorean viene distrutta da un treno, mentre Doc e Clara rimangono nel 1885, dove si sposano e hanno due figli, Jules e Verne. Il film si conclude con Marty che ritrova la sua famiglia e la sua fidanzata Jennifer, e che scopre che il suo futuro è cambiato in meglio, grazie alle sue esperienze nel passato. Marty riceve poi la visita di Doc, che arriva con una nuova macchina del tempo, costruita su una locomotiva volante, e che lo invita a salire con lui per un nuovo viaggio. Marty rifiuta, dicendo che preferisce restare nel presente e costruire il suo futuro. Doc gli dice che il futuro non è scritto, e che dipende dalle sue scelte. Doc saluta Marty e Jennifer, e parte con la sua famiglia verso una nuova avventura.

Ritorno al Futuro 3 - La Macchina Distrutta e il Discorso Finale (HD)

La recensione

Ritorno al futuro – Parte III è un film che merita di essere visto e rivisto, perché è un capolavoro di fantasia, divertimento e avventura, che chiude in bellezza una trilogia indimenticabile. Il film è un perfetto mix di generi, che spazia dalla fantascienza al western, dalla commedia al romance, dal dramma all’azione. Il film è anche un omaggio al cinema, con numerosi riferimenti e citazioni a film famosi, che creano un gioco di rimandi e di ironia tra passato e futuro. Il film si distingue dagli altri due episodi per il maggiore approfondimento dei personaggi di Marty e Doc, che si trovano a dover affrontare le conseguenze delle loro scelte e a scoprire nuovi aspetti di sé stessi.

Marty deve imparare a controllare il suo orgoglio e la sua impulsività, che lo mettono spesso in pericolo. Doc deve fare i conti con il suo cuore, che si innamora di una maestra di nome Clara, e con il suo destino, che lo porta a inventare la macchina del tempo. Il film è anche una celebrazione dell’amicizia tra Marty e Doc, che si dimostrano fedeli e coraggiosi l’uno verso l’altro, anche quando sembra che tutto sia perduto. Il film è anche una lezione di ottimismo e di speranza, che invita a credere nei propri sogni e a non aver paura di cambiare il futuro. Il film si conclude con un messaggio positivo, che dice che il futuro non è scritto, e che dipende dalle nostre scelte. Il film ci dice che possiamo essere i padroni del nostro destino, e che possiamo rendere il mondo un posto migliore.

Il film è interpretato da un cast eccezionale, che riprende i ruoli dei precedenti episodi, e che si cimenta in nuove sfide e in nuove trasformazioni. Michael J. Fox è ancora una volta il protagonista assoluto, che interpreta sia Marty che il suo antenato Seamus, dimostrando la sua versatilità e il suo carisma. Christopher Lloyd è il cuore del film, che interpreta Doc con passione e sensibilità, e che ci regala momenti di grande emozione e di grande comicità. Mary Steenburgen è la novità del film, che interpreta Clara, la donna di cui Doc si innamora, e che crea una bella alchimia con Lloyd. Thomas F. Wilson è ancora una volta il cattivo di turno, che interpreta Buford, l’antenato di Biff, e che si diverte a fare il villain. Gli altri attori sono tutti bravi e affiatati, e contribuiscono a rendere il film un’opera corale e divertente.

Il terzo capitolo di Ritorno al Futuro è diretto da Robert Zemeckis, che conferma il suo talento e la sua fantasia, e che riesce a creare un film avvincente e coinvolgente, che non annoia mai e che mantiene sempre alta la tensione e l’interesse. Zemeckis dirige il film con maestria e con stile, curando ogni dettaglio e ogni inquadratura, e creando scene memorabili e spettacolari, che rimangono impresse nella memoria dello spettatore. Zemeckis si avvale anche di una sceneggiatura brillante e intelligente, scritta da lui stesso e da Bob Gale, che riesce a intrecciare le varie linee temporali e a creare situazioni divertenti e paradossali, senza perdere di coerenza e di logica. Zemeckis si dimostra anche un regista capace di emozionare e di commuovere, creando momenti di grande intensità e di grande sentimento, che toccano il cuore dello spettatore.

Il film è anche supportato da una colonna sonora eccezionale, composta da Alan Silvestri, che riprende i temi musicali dei precedenti episodi, e che li arricchisce con nuove melodie e nuovi stili, in armonia con l’ambientazione western. Il film include anche una canzone originale, “Doubleback”, cantata dai ZZ Top, che appaiono anche in un cameo nel film, come una band che suona in un saloon. La canzone è un rock energico e coinvolgente, che si adatta perfettamente allo spirito del film. Ritorno al futuro – Parte III è un film che non delude le aspettative, e che anzi le supera, offrendo uno spettacolo completo e appassionante, che soddisfa sia i fan della saga che i nuovi spettatori. Il film è un film che fa sognare e che fa riflettere, che fa ridere e che fa piangere, che fa divertire e che fa emozionare. Il film è un film che fa parte della storia del cinema, e che merita di essere ricordato come uno dei migliori film di sempre.

Ritorno Al Futuro The Exhibition

Dal 25 giugno, presso il Palazzo Belloni di Bologna, Next Exhibition in collaborazione con Back To The Future Museum Italia è lieta di presentare la mostra immersiva nel mondo di “Ritorno Al Futuro” con la collezione di cimeli originali più vasta d’Europa, per la prima volta in tour in Italia. Oltre settanta memorabilia, realmente utilizzati dagli attori e dallo staff durante la produzione della trilogia, che emozioneranno il pubblico, svelando anche curiosità e retroscena sconosciuti ai fan.  Protagonista assoluta, a disposizione per un selfie ricordo, la DeLorean Time Machine, replica riconosciuta, di ex proprietà degli Universal Studios di Hollywood.
 

Dal primo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1985: 

la carica di plutonio della DeLorean, le concept art foto e i documenti originali della produzione, tra cui il distributore di cibo per Einstein, il cane di Doc Brown. Di Doc, interpretato nel film da Christopher Lloyd, in mostra due maglie: una indossata in scene tagliate della pellicola e una nella mitica scena finale del fulmine. 

Dal secondo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1989:

il mondo di Biff Tannen, l’antagonista della trilogia, interpretato dall’attore Tom Wilson. Dai dieci dollari del casinò al biglietto di ingresso al Biff Tannen Museum, dalla sua scatola di fiammiferi all’indimenticabile Grande Almanacco Sportivo, autografato da Wilson e da J.Fox. Gli hoverboards di Marty McFly e dei suoi amici e gli storici product placement del film: la bottiglia di Pepsi Diet, la confezione di Pizza Hut e il Nike Mag del futuro. 

Dal terzo film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1990:

Una nuova copia dell’Hill Valley Telegraph datata 4 settembre 1885, il megafono di produzione del cast e tutto l’outfit in stile western indossato da Michael J. Fox, composto da camicia, cappello e cinturone. 

Contenuti speciali anche da “Ritorno al Futuro the Ride”, un simulatore 3D basato sulla trilogia di “Back to the Future, che rappresenta per i fans più affezionati una sorta di mini-seguito del terzo film; divenuto cult avendo ricevuto l’approvazione di Robert Zemeckis e Bob Gale, rispettivamente regista e sceneggiatore della trilogia.

DeLorean EVolved: The Future was Never Promised

La leggendaria DeLorean sta per tornare! Per tutti i fan di Ritorno al Futuro – e per tutti i Nerd di questo pianeta – ecco tornare la mitica vettura “out a time” che, dal 1985, ci ha fatto viaggiare avanti e indietro nel tempo negli strampalati progetti del dottor Emmett ‘Doc’ Brown! Prima un video teaser e poi la conferma arrivata dalla torinese Italdesign, hanno riacceso le speranze dei fan che tanto hanno atteso il ritorno della leggendaria DMC12 protagonista della trilogia Robert Zemeckis.

The Future was Never Promised

L’originale auto sportiva era stata ideata da William T. Collins, primo già capo ingegnere alla Pontiac, con l’iconico design delle portiere a “ala di gabbiano” dell’italiano Giorgetto Giugiaro, e fu prodotta soltanto dal 1981 al 1982. Quarant’anni dipoo, la moderna DeLorean Motor Company (che non è l’azienda originaria!)  ha presentato il concept della sua erede  “DMC12 EVolved” che sarà esposta entro fine 2022 “dal vivo” in un Salone dell’auto per attrarre nuovi clienti e possibili finanziamenti. La DeLorean Motor Company è stata  fondata nel 1995 da Stephen Wynne, che ha acquisito il brand DMC e tutto il magazzino esistente per continuare ad assistere gli attuali possessori della leggendaria macchina del tempo per riparazioni, restauro e vendita di pezzi di ricambio.  

La DeLorean DMC-12 compie 40 anni: il giorno in cui nacque la leggenda

Era il 21 gennaio 1981 quando, dopo tante difficoltà e sfide, la prima DeLorean DMC-12 uscì dalla linea di produzione della DeLorean Motor Company, a Dunmurry, in Irlanda del Nord. Era il VIN 500, il primo esemplare di serie di quella che sarebbe diventata una delle auto più celebri e ammirate della storia del cinema e dell’automobilismo.

La DeLorean DMC-12 era il frutto della visione di John DeLorean, un ex dirigente della General Motors che nel 1975 aveva fondato la sua azienda con l’ambizione di creare un’auto sportiva, lussuosa e innovativa, che potesse competere con le prestigiose marche europee. Per realizzare il suo sogno, DeLorean si era avvalso della collaborazione di due maestri del design e dell’ingegneria: Giorgetto Giugiaro, che aveva disegnato la carrozzeria in acciaio inossidabile e le porte ad ali di gabbiano, e Colin Chapman, il fondatore della Lotus, che aveva curato lo sviluppo tecnico e meccanico.

La DMC-12 era stata presentata al pubblico nel 1981, dopo aver superato numerosi ostacoli e ritardi, dovuti sia alla complessità del progetto che alla situazione politica ed economica dell’Irlanda del Nord, dove DeLorean aveva ottenuto dei finanziamenti dal governo britannico per costruire la sua fabbrica. In soli 842 giorni, un terreno agricolo era stato trasformato in uno stabilimento moderno e funzionale, in grado di produrre un veicolo unico nel suo genere.

Tuttavia, il giorno del debutto ufficiale della DMC-12 non fu privo di imprevisti. Il VIN 500, infatti, subì un incidente durante il trasporto dalla fabbrica al luogo della presentazione, danneggiando la parte anteriore dell’auto. DeLorean dovette quindi sostituire il veicolo con un altro, il VIN 502, che però non era ancora completo di tutti i dettagli e le rifiniture. Nonostante questo, DeLorean riuscì a mostrare alla stampa, che si era radunata in gran numero per l’occasione, la sua opera d’arte, che suscitò grande interesse e ammirazione.

La DMC-12 era dotata di un motore V6 da 2,8 litri, che erogava 132 CV e le consentiva di raggiungere i 209 km/h di velocità massima. Il cambio poteva essere manuale a cinque marce o automatico a tre. L’auto aveva una linea aerodinamica e futuristica, con una carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato, che le conferiva un aspetto brillante e resistente alla corrosione. Le porte ad ali di gabbiano, poi, erano il tratto distintivo della DMC-12, che le rendeva facilmente riconoscibile e le donava un’aria da astronave.

La DMC-12 era l’auto che John DeLorean aveva sempre sognato di realizzare, quella che portava il suo nome e che esprimeva la sua personalità e il suo stile. Purtroppo, però, il suo sogno durò poco. La DeLorean Motor Company fallì nel 1982, dopo aver prodotto circa 9.200 esemplari di DMC-12, a causa delle scarse vendite, del prezzo elevato (circa 25 mila dollari), delle prestazioni modeste e della crisi economica. Lo stesso DeLorean fu accusato di traffico di droga, ma fu poi assolto.

La DMC-12 sembrava destinata a essere dimenticata, ma il destino le riservò una seconda vita. Nel 1985, infatti, il regista Robert Zemeckis la scelse come macchina del tempo per il suo film Ritorno al futuro, con Michael J. Fox e Christopher Lloyd. La DMC-12 fu modificata con vari gadget e accessori, tra cui il famoso flusso canalizzatore, che le permetteva di viaggiare nel tempo quando si raggiungevano i 140 km/h. Il film fu un successo mondiale e la DMC-12 divenne un’icona popolare, tanto da apparire anche nei due sequel, Ritorno al futuro – Parte II e Ritorno al futuro – Parte III.

Da allora, la DMC-12 è diventata un oggetto di culto per i fan della saga e per gli appassionati di auto, che la cercano e la collezionano. Oggi, esistono ancora circa 6.500 esemplari di DMC-12, molti dei quali restaurati e personalizzati. Il valore di mercato di una DMC-12 originale si aggira intorno ai 40-50 mila euro, ma può salire anche oltre i 100 mila euro per le versioni più rare e curate.

Nel 2016, la DeLorean Motor Company, che era stata rilevata da un imprenditore texano, ha annunciato l’intenzione di riprendere la produzione di DMC-12 in edizione limitata, utilizzando i pezzi di ricambio originali. Inoltre, nel 2020, è stato presentato il progetto di una DeLorean elettrica, chiamata Alpha5, che dovrebbe essere lanciata nel 2024.

La DeLorean DMC-12 è quindi una macchina che non smette di stupire e di affascinare, grazie al suo stile unico e alla sua storia avventurosa. Come diceva il Doc nel film, “se devi costruire una macchina del tempo, perché non farlo con stile?”.

Ritorno al futuro: 35 anni di un film indimenticabile

Nel lontano 1985, il cinema di fantascienza e di avventura si arricchiva di un nuovo capolavoro: Ritorno al futuro, il primo episodio della trilogia ideata da Steven Spielberg e Robert Zemeckis, con protagonisti Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Un film che, a distanza di 35 anni, non ha perso il suo fascino e la sua capacità di divertire e di emozionare il pubblico di tutte le età.

RITORNO AL FUTURO (1985) | Trailer italiano

La trama del film è ormai nota a tutti: Marty McFly, un adolescente che vive nel 1985, si ritrova catapultato nel 1955 grazie alla macchina del tempo inventata dal suo amico scienziato Doc Brown. Lì, incontra i suoi genitori da giovani e rischia di compromettere il loro futuro matrimonio e la sua stessa esistenza. Per tornare al presente, Marty dovrà fare in modo che i suoi genitori si innamorino, evitare di alterare la storia e sfruttare la potenza di un fulmine per riattivare la macchina del tempo, una DeLorean modificata. Pochi sanno che il finale originale del film prevedeva che Marty tornasse al presente grazie a un’esplosione atomica in un sito di test nucleari in Nevada, ma poi è stato cambiato con il fulmine che colpisce l’orologio del tribunale di Hill Valley

L’auto usata per girare il film Ritorno al futuro è una DeLorean DMC-12, un modello prodotto dalla DeLorean Motor Company tra il 1981 e il 1982. La DeLorean è stata modificata dallo scienziato Doc Brown per trasformarla in una macchina del tempo, dotandola di un flusso canalizzatore, di un reattore nucleare e di altri dispositivi. La DeLorean è diventata un’icona del cinema e della fantascienza, grazie al suo design futuristico e alle sue porte ad ali di gabbiano. Per i film di Ritorno al futuro sono stati realizzati tre modelli di DeLorean, tutti di proprietà degli Universal Studios.

Ritorno al futuro è un film che ha saputo combinare perfettamente elementi di fantascienza, commedia, azione e romance, creando una storia originale, coinvolgente e divertente. Il film si basa su un’idea geniale: cosa succederebbe se potessimo viaggiare nel tempo e incontrare i nostri genitori da giovani? Come reagiremmo di fronte alle loro abitudini, ai loro sogni, ai loro problemi? E come influirebbe il nostro intervento sul loro destino e sul nostro?

Il film esplora questi temi con ironia e intelligenza, creando situazioni paradossali, esilaranti e a volte drammatiche. Il film è anche un omaggio alla cultura e alla società americana degli anni ’50 e degli anni ’80, mostrando le differenze e le somiglianze tra le due epoche. Il film è ricco di riferimenti e citazioni a personaggi, eventi, musiche e film di quegli anni, creando un’atmosfera nostalgica e affascinante.

Ritorno al Futuro - IL Ritorno a Casa (Scena Finale) (HD)

Il film è sostenuto da un cast eccezionale, in particolare dai due protagonisti: Michael J. Fox, che interpreta Marty McFly con carisma, simpatia e bravura, e Christopher Lloyd, che dà vita a Doc Brown con eccentricità, entusiasmo e follia. I due attori hanno una grande alchimia sullo schermo e rendono credibile e appassionante il loro rapporto di amicizia e di collaborazione. Gli altri personaggi sono ben caratterizzati e interpretati, come i genitori di Marty, il cattivo Biff Tannen, la fidanzata Jennifer e il preside Strickland.

Ritorno al futuro è un film che ha fatto sognare e divertire milioni di spettatori in tutto il mondo, diventando un cult del cinema e un modello per molti altri film successivi. Il film ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Oscar per il miglior montaggio sonoro e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Il film ha anche dato origine a due sequel, Ritorno al futuro – Parte II e Ritorno al futuro – Parte III, che completano la saga di Marty e Doc in modo avvincente e soddisfacente.

Ritorno al futuro è un film che merita di essere visto e rivisto, perché è un capolavoro di fantasia, umorismo e avventura, che non smette mai di stupire e di emozionare. È un film che ci fa riflettere sul valore del tempo, sulle conseguenze delle nostre scelte, sul legame tra le generazioni e sul potere dell’amore. È un film che ci fa sentire giovani, curiosi e felici, come Marty McFly quando sale sulla sua DeLorean e parte per il suo incredibile viaggio nel tempo.

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