Star Wars Episodio III: La Vendetta dei Sith… in 8 punti

 – Obi-Wan : Ho fallito con te, Anakin. Ho fallito con te.
– Anakin : Avrei dovuto capirlo che i Jedi miravano a prendere il potere.
– Obi-Wan : Anakin, il Cancelliere Palpatine è il male!
– Anakin : Dal mio punto di vista, i Jedi sono il male!
– Obi-Wan : E allora sei dannato!
– Anakin : Questa è la tua fine, mio Maestro.
– Obi-Wan : È finita, Anakin. Sto più in alto di te.
– Anakin : Tu sottovaluti il mio potere.
– Obi-Wan : Non provarci.
Anakin mutilato dal colpo di Obi-Wan cade e scivola verso le fiamme .
– Obi-Wan : Tu eri il prescelto! Era scritto che distruggessi i Sith, non che ti unissi a loro! Dovevi portare equilibrio nella Forza, non lasciarla nelle tenebre!
– Anakin : Io ti odio!
– Obi-Wan : Eri mio fratello, Anakin. Ti volevo bene.
Non c’è niente da fare … ogni volta che arriva questa parte mi commuovo
1) Da molti ritenuto il miglior capitolo della Trilogia Prequel, me incluso, La Vendetta dei Sith nasce dai primi appunti del 1973 di George Lucas, che pur essendo solo tracce abbozzate, facevano da materiale di supporto agli accadimenti sviluppati nel primo capitolo della Trilogia Classica. Lo sviluppo delle tematiche principali di questo film è proseguito durante la lavorazione della Trologia Classica, come emerge dalla trascrizione di una riunione del 1981 tra Lucas e Lawrence Kasdan, dove si leggeva: «Anakin non fa che peggiorare e si scontra con Obi-Wan, che è costretto a duellare con lui e a gettarlo in un vulcano. Fener è a pezzi, perde l’altro suo braccio e la sua gamba e non rimane granché di lui quando le truppe dell’Imperatore lo ritrovano»  Vista l’importanza del capitolo, decisivo poiché deve fare da collante tra gli accadimenti della Trilogia Prequel e di quella Classica, Lucas ha iniziato a lavorare alla scrittura de La Vendetta dei Sith, ancor prima di quella de L’Attacco dei Cloni, dovendo poi per motivi di tempo scartare molte delle idee e del materiale visivo che aveva in mente all’inizio. Lucas decise così di concentrarsi sulla trama principale, ovvero la caduta di Anakin Skywalker e la nascita di Darth Vader, eliminando altre sotto trame e scene che avrebbero rischiato di spostare eccessivamente l’attenzione dello spettatore. Erano previste infatti in origine molte più battaglie ( poi ritrovate, ampliate e approfondite nella serie animata The Clone Wars ), l’approfondimento del piano di creazione dell’esercito d cloni per mano del Maestro Sifo-Dyas accennato in Episodio II, un apparizione di Han Solo adolescente, che sarebbe servito da collante con la Trilogia Classica, la nascita della Ribellione, per mano di Padme, ed ultima, ma non per ultima, la conferma della paternità di Anakin da parte di Palpatine attraverso la manipolazione dei “tanto amati” midi-chlorian, passaggio che avrebbe dovuto dare un colpo di scena non molto dissimile da quello di Darth Vader con Luke ne L’Impero Colpisce Ancora. Tra i vari titoli papabili per questo capitolo ci furono Birth of Empire e Rise of Empire, ma alla fine Lucas optò per Revenge of the Sith, in onore a quello che sarebbe dovuto essere il titolo originale di Episodio VI, ovvero Revenge of the Jedi, divenuto poi The Return of the Jedi poiché il concetto di vendetta poco si sposava alla filosofia di un Jedi. Anche questo capitolo, al momento dell’uscita nei cinema, infranse diversi record guadagnando un totale di 848 milioni di dollari in tutto il mondo e risultando, al tempo, il terzo film con il maggior incasso della saga di Guerre Stellari.
2) Rivedendo per la ennesima volta questo capitolo emergono in me due nuovi desideri :
– il pianeta dei Wookie, specialmente la parte legata agli alberi, meriterebbe un bel set Lego, ma proprio uno di quelli belli grossi.
– Mace Windu è un Jedi che meriterebbe decisamente un approfondimento
3) 2005. CALIFORNIA. NICASIO. SKYWALKER RANCH
– George Lucas : “ Regaz, è fatta. Mi sembra che a ‘sto giro abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo … ho fatto un bel lavoro … Comunque, ecco che per premiarvi volevo darvi un anticipazione su una scena clou.
Pronti ?! Eccola : dopo il passaggio al Lato Oscuro di Anakin, la lotta con Obi-Wan su Mustafar, la nascita di Vader con tanto di scena epica di chiusura del casco e prima accensione respiratore, pensavo di fare una scena con Vader che si sveglia dall’intervento e che parla con l’Imperatore con la voce tipo lo Zio Frank di Carletto Il Principe dei Mostri, poi si libera stile Frenkenstein appunto e alla fine caccia un “Nooooooooooooo”, ma non figo come Luke in Episodio V eh, sempre un po’ così, un po’ tragicomico, tipo proprio il MEHEHEE dello Zio Frank. Eh ?! Bello vero ?!
– Staff creativo/schiavi Lucasfilm : “ Yes Master. “ 😔
4) Dopo aver visto tutta la serie The Clone Wars, ed aver visto tante avventure passate da Anakin e Obi-Wan, questo capitolo assume un ulteriore marcia in più ❤
5) Ho sempre trovato e continuo a trovare il Generale Grievous fikiiiissimo
6) Finalmente il prologo all’inizio inizia ad avere dei toni avventurieri allineati con quelli della Trilogia Classica :
Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana …
È guerra! La Repubblica crolla sotto gli attacchi dello spietato Signore dei Sith, conte Dooku.
Si contano eroi in ambedue gli schieramenti.
Il Male è ovunque.
Con un’azione spettacolare, il malvagio comandante dei droidi, generale Grievous, è entrato nella capitale della Repubblica e ha rapito il cancelliere Palpatine, capo del Senato della Galassia.
Mentre l’Esercito Separatista di Droidi cerca di abbandonare la capitale assediata insieme al prezioso ostaggio, due Cavalieri Jedi
sono alla testa di un’impresa disperata: liberare il Cancelliere prigioniero …
7) PRO E CONTRO DI QUESTO EPISODIO:
PRO EPISODIO :
– Inizio del film In Media Res 🔝🔝🔝
Ricordo ancora che quando lo. Ridemmo per la prima volta al cinema, appena iniziato, con tutta la battaglia in mezzo alle navi, quel dinamismo, quella ricchezza nelle immagine, tra gli amici ci guardammo dicendo “ Si, questo è Guerre Stellari “.
Tra l’altro l’altro la scena di apertura mi ha sempre ricordato il poster anni ‘80 della battaglia nello spazio tra Autobot e Decepticon
– Look Anakin azzeccato al 100%
– Look Obi-Wan azzeccato al 100%
– Generale Grievous
– Il Boga, il lucertolone/uccello che cavalca Obi-Wan. Sempre adorato.
– Duello Anakin vs Obi-Wan. Uno dei più belli dell’intera Saga.
– Nonostante George Lucas non brilli particolarmente per le doti di regia, ho sempre trovato il montaggio alternato sul finale con il chiasmo della morte di Anakin e la nascita di Luke e Leia con la nascita di Darth Vader e la morte di Padme un bel passaggio.
– Cameo di George Lucas nei panni del Barone Notluwiski Papanoida nella scena del Teatro, il primo e l’unico cameo di George Lucas in live action di tutta la saga.
– Primo respiro di Darth Vader, da brividi.
– Scena di Vader accanto all’Imperatore che incrocia le braccia mentre osservano la costruzione de La Morte Nera, bellissima.
– Obi-Wan che consegna il piccolo Luke ai Lars, con immagine finale su Tatooine sul tramonto coi due soli … Una Nuova Speranza.
CONTRO EPISODIO
– Alcuni dialoghi sempre imbarazzanti : Obi-Wan con Anakin all’inizio appena portano giù la nave, con tutta la pappardella sui complimenti, e sempre Anakin con Padme sulla terrazza a “parlar d’amore”, roba da coma diabetico che nemmeno due liceali sbronzi … solo per citarne alcuni.
– La parte finale del duello tra Mace Windu e Palpatine, anche qui imbarazzante : “ Traditoooreee !!!! “ …. “ No, sei tu il traditore “, con quello che spara fulmini ( e rimane tumefatto facendo tutto da solo poiché evidentemente oltre ad essere il Signore dei Sith è anche un bischero fuori misura ) e l’altro che para con la spada manco fosse Buffon ai tempi d’oro …
Giuro che quando da piccoli, 9/6 anni, giocavamo io e mio fratello si Master e lui faceva He-Man e io Skeletor, eravamo molto più credibili.
– Oggettivamente penso che a Lucas con il passare degli anni siano aumentati i soldi ma diminuiti gli amici … sennò non si spiega perché nessuno nel vedere la scena del Frenkestein/Vader non gli abbia detto “ Dai George, ma non lo vedi che fa caa ?!?! “
– Continuo a dire che Palpatine sarebbe stato molto più credibile semplicemente cambiando abbigliamento e colore degli occhi, rivelando così la sua natura oscura, e senza la boiata della tumefazione da fulmini riflessi.
8 ) Oggi come ieri, rimane uno dei miei episodi preferiti della saga ❤️

Guest star in Doctor Who

Seguendo la scia di Guest Star che sono apparse in alcune delle nostre amate serie tv, questa volta è il turno del Doctor Who. Qui troviamo Andrew Garfield il nostro amichevole Spiderman di quartiere ha aiutato il Dottore nella lotta contro i Dalek negli episodi Daleks in Manhattan e Evolution of the Daleks.

Passiamo al Trono di Spade dove troviamo Harry Lloyd, interprete di Viserys Targaryen in versione alieno malvagio in Human Nature e The Family of Blood. Ma non è il solo perché troveremo anche Diane Rigg e Maisie Williams nel ruolo di Ashildr, ma non dimentichiamo anche David Bradley e Liam Cunningham nello stesso episodio con Tobias Menzies. E ancora Joe Dempsie e Iain Glen.

Timothy Dalton interpreta invece il Signore del Tempo Rassilon. Mentre Warwick Davis direttamente da Harry Potter, Star Wars e molti altri titoli famosi, interpreta il campione di scacchi Porridge. Sempre da Harry Potter abbiamo Michael Gambon una sorta di Scrooge in A Christmas Carol e Zoe Wanamaker che interpreta Lady Cassandra. Restando nel mondo della magia, direttamente da Merlin, Colin Morgan interpreta Jethro Cane, mentre da Once Upon a Time Josh Dallas ha fatto impersonato Mark Chambers Node nella storia di Doctor Who Silence in the Library. Ma non finisce qui perché abbiamo anche  Imelda Staunton che sarà anche doppiatrice e come doppiatore troviamo anche Ian McKellen che presta la voce alla Great Intelligence nell’episodio: The Snowmen.

Saltiamo nello spazio con Felicity Jones nell’episodio dedicato ad Agatha Christie. Il nostro bel Lucifer (Tom Ellis) invece avrà il ruolo di  Tom Milligan, un dottore fidanzato con Martha.

Non dimentichiamo il Premio Oscar Olivia Colman e Mark Sheppard che interpreta Crowley in Supernatural.

E come non citare il simpatico coinquilino del Dottore, James Corden e Kilye Minogue nell’episodio in cui il dottore pronuncerà con orgoglio la sua frase simbolo: Allons-y Alonso!


	

Star Wars Episodio II: L’Attacco dei Cloni… in 8 punti

– Obi-Wan Kenobi: Credete a quello che ha detto il Conte Dooku? Che Sidious controllerebbe il Senato? Io sento che non è vero.
– Yoda: Al Lato Oscuro Dooku unito si è. Menzogne, inganni, diffondere il sospetto, ecco le sue armi adesso.
– Mace Windu: Vero o no, meglio tenere il Senato sotto più attenta sorveglianza.
– Yoda: Sono d’accordo.
– Mace Windu: Il tuo apprendista dov’è?
– Obi-Wan Kenobi: In viaggio per Naboo, riporta a casa la senatrice Amidala. Devo riconoscere che senza i Cloni non avremmo mai ottenuto la vittoria.
– Yoda: Vittoria? Vittoria, tu la chiami, Maestro Obi-Wan? No, non vittoria. Su tutto l’ombra del Lato Oscuro è calata. Cominciata la Guerra dei Cloni è.
1) Iniziata la Guerra dei Cloni è o citando Guerre Stellari del 1977 “ La Guerra dei Quoti “.
Scritto insieme allo sceneggiatore Jonathan Hales, autore di vari episodi della serie TV “ Le Avventure del Giovane Indiana Jones “, Lucas dette ad Episodio II l’ironico titolo di lavorazione “ Jar Jar Big’s Adventure “, in risposta alla non proprio buona accoglienza che il personaggio ebbe tre anni prima. Questo capitolo, che si svolge dieci anni dopo gli eventi di Episodio I, da inizio alle famose Guerre dei Cloni ( tradotte nella versione italiana come Guerre dei Quoti) delle quali il vecchio Ben Kenobi parlerà molti anni dopo ad un giovane Luke Skywalker, menzionando di averne preso parte al fianco di suo padre Anakin Skywalker. In origine, ai tempi della Trilogia Classica, nelle idee di Lucas i cloni erano in realtà appartenenti ad un pianeta che aveva causato le guerre dei Cloni ( in origine Lando Carlissian era stato previsto come un clone proveniente da quel pianeta ), ma successivamente sviluppò un idea alternativa di un esercito di cloni creato per aiutare la Repubblica. Per buona parte realizzato in CGI in Australia, il film si avvale di alcune bellissime scene in esterna girate in Spagna e Tunisia e Italia ( meravilgiosa la location di Villa del Balbianello, sul Lago di Como, che fa da cornice alla storia d’amore tra Padme ed Anakin ).Nonostante sia da molti considerato il peggior capitolo della saga, anche questo episodio all’epoca non è andato male al botteghino, incassando oltre 600 milioni di dollari ed entrando nella Top 100 dei film di maggior incasso di sempre.
2) Improvvisamente, per la prima vota mi a accorgo di un pregio di questo film che non avevo mai notato prima : si prende i suoi tempi. Evidente inoltre le influenze di pellicole come American Graffiti ( vedi look anni ‘50 nel locale Dex’s Diner ), Blade Runner e Indiana Jones.
3) 2000. CALIFORNIA. NICASIO. SKYWALKER RANCH – George Lucas dopo aver ideato/approvato in passato l’estetica di creature meravigliose come i bantha, il rancor, i tuantuan, il wampa, i dewback, ha un idea meravilgiosa : LE MUCCHEZECCA 😔
4) Rivedendolo a distanza di quasi venti anni dall’uscita al cinema, il rapporto tra Obi-Wan Maestro e Anakin Padawan è molto bello ❤
5) Kamino e i Kaminoani MERAVIGLIOSI ❤️

6) Il prologo all’inizio, sempre “modalità politica on”, sempre du’palle:

INTRO STAR WARS EPISODIO V  L’IMPERO COLPISCE ANCORA
Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana….
Sono tempi duri per la Ribellione. Nonostante la Morte Nera sia stata distrutta, le truppe Imperiali hanno stanato le forze Ribelli dalle loro basi nascoste e le hanno inseguite attraverso la galassia.
Dopo essere sfuggito alla temibile flotta stellare dell’Impero, un gruppo di combattenti per la libertà guidato da Luke Skywalker ha stabilito una nuova base segreta sul lontano mondo di ghiaccio del pianeta Hoth.
Il malvagio lord Dart Fener, ossessionato dall’idea di trovare il giovane Skywalker, ha inviato migliaia di sonde fino ai più lontani confini dello spazio …
INTRO STAR WARS EPISODIO II L’ATTACCO DEI CLONI
Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana …
C’è grande agitazione nel Senato della Galassia. Molte migliaia di sistemi stellari hanno dichiarato la loro intenzione di staccarsi dalla Repubblica.
Il movimento separatista, capeggiato dal misterioso conte Dooku, sta rendendo arduo al limitato numero di Cavalieri Jedi mantenere la pace e l’ordine nella galassia.
La senatrice Amidala, ex regina di Naboo, fa ritorno al Senato della Galassia per votare su una questione cruciale: la fondazione di un esercito della repubblica in appoggio ai Jedi in difficoltà …
7) PRO E CONTRO DI QUESTO EPISODIO:
PRO EPISODIO :
– Obi-Wan al bar che “ sistema le cose “ con la light saber è un bell’omaggio alla scena nel bar con Obi-WAN anziano che mette mano alla spada in Una Speranza del 1977.
– Jango Fett
– Jango e Boba
– Kamino e i Kaminoani
– Dexter l’amico di Obi-Wan, personaggio che mi piacque molto anche all’epoca.
– Yoda che insegna ai Padawan. Adorabile.
– Cameo di Anthony Daniels senza costume da C3PO, nella scena del bar.
– A rivederlo a distanza di tempo, è forse il film della Trilogia Prequel che si avvicina maggiormente alla Trilogia Sequel.
– Belle le battaglie, adesso dopo aver visto tutte le stagioni della serie animata The Clone Wars, danno ancora più soddisfazione.
– Look Anakin Padawan azzeccatissimo
CONTRO EPISODIO
– Le mucchezecca
– Alcuni dialoghi veramente imbarazzanti : “ Tranquilli, è un lavoro da Jedi. Continuate a bere. “ … Jesus, non si può sentire.
– Anakin e Padme in viaggio, a Malpensa con le valige
– Anakin a tavola che sposta le pere con la Forza … da lì il famoso detto “ Ad Obi-Wan non far sapere che con la Forza so spostar le pere “.
– Palpatine aveva già un volto perfetto da Imperatore in questo episodio … perché dopo gli hanno dovuto mettere una maschera con quella boiata della tumefazione da raggi laser ?!?!
– Il look di Obi-Wan in questo episodio è un midley tra Gesù a uno dei Bee Gees.
– Le mucchezecca

 

8 ) Oggi questo episodio si sopporta, molto meglio di ieri

Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma … in 8 punti

– Anakin Skywalker : “ Tu sei un Cavaliere Jedi, vero? “
– Qui-Gon Jinn : “ Cosa te lo fa pensare? “
– Anakin Skywalker : “ Ho visto la tua spada laser. Solo i Jedi portano quel tipo di arma. “
– Qui-Gon Jinn : “ Magari ho ucciso un Jedi e l’ho presa a lui. “
– Anakin Skywalker : “ No, io non credo: nessuno può uccidere un Jedi! “
– Qui-Gon Jinn : “ Vorrei che fosse così … “
– Anakin Skywalker : “ Una volta ho sognato di essere un Jedi. Tornavo qui e liberavo tutti gli schiavi. “
1) Ogni Saga ha un inizio.
In origine previsto con il titolo provvisorio di “The Beginning”, divenuto poi “ A Phantom Menace “ ( in riferimento ai piani oscuri di Darth Sidious, aka Palpatine, aka il futuro Imperatore ), Episodio I ed i successivi due capitoli della Trilogia Prequel, nascono dallo sviluppo del trattamento di 15 pagine che George Lucas scrisse nel 1976 a supporto del background dei personaggi e degli accadimenti che precedevano i fatti raccontati nella Trilogia Classica.Lucas invece decise per la Trilogia Prequel di concentrare l’attenzione sulla figura di Anakin Skywalker, dalla sua infanzia alla sua morte e di conseguenza rinascita come Darth Vader.Come per Episodio V ed Episodio VI, Lucas avrebbe preferito dedicarsi all’aspetto creativo, lasciando la regia ad altri e fu per questo che contattò registi/amici del calibro di Steven Spielberg, Ron Howard e Robert Zemeckis, ma tutti declinarono gentilmente l’invito intimoriti dalla responsabilità di dirigere qualcosa legato ad una trilogia di successo che fino ad allora aveva segnato la storia del cinema e la cultura pop in tutto il mondo. Fu così che nel 1999, 16 anni dopo l’uscita de “Il Ritorno dello Jedi”, il creatore dei sogni George Lucas torna al cinema con un nuovo capitolo della saga che, per quanto discusso, è stato al tempo campione di incassi superando tutti i titoli del momento e uno dei pochi fim della storia del cinema che nel tempo hanno superato il miliardo di dollari di entrate in tutto il mondo.
2) Il tempo è galantuomo.

Con tutti i difetti che questo episodio ha ( e sia chiaro che ne ha ), a distanza di 22 anni dalla sua uscita nelle sale, rivedendo questo capitolo tutto assume un tono più omogeneo, tranquillo, pacato, romatico e Star Wars torna ad essere quello che è ed è sempre stato : una bellissima favola moderna. Se invece degli occhi di un critico cinematografico, osserviamo questo film con quelli di un bambino, è pressoché impossibile non volergli bene, è difficile non provare un senso di empatia per una figura paterna e serafica come quella di Qui-Gon Jinn ed è improbabile non essere emozionati durante il duello tra Darth Maul e i due Cavalieri Jedi.A distanza di 22 anni dall’uscita del primo film, il cuore della saga rimane lo stesso, raccontare ai bambini, ai ragazzi, attraverso un qualcosa di fantastico, una storia che parli di amicizia, di perdita, di crescita, di cambiamento e aldilà di alcuni difetti stilistici e di tutta la pappardella politica ( du’ palle ), quando vedo Ani che riparando lo sguscio il giorno prima della gara grida “ SIIIII !!!! “, continuo ad emozionarmi. Anche in questo criticato capitolo, le spade laser, le astronavi e la Forza fanno da corollario, ma è il sottotesto che rimane in linea con quello che Lucas ci racconta da anni.

3) 1995. CALIFORNIA. NICASIO. SKYWALKER RANCH
– George Lucas : ” Raga, ideona. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm: ” Yes Master. No, cioè, volevamo dire, dicci, dicci !!! “
– George Lucas : ” Allora, vi avevo detto che per questo film, Jedi, principesse, intrighi politici, spade laser, coreografie, gare di speeder/sgusci, combattimenti da paura, badilate di droidi, musiche di John Williams, locandina di Drew Struzan, ok … ma questo non è niente. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : ” Si, Milord. No, cioè, volevamo dire, nooooo, spettacolooo, bellissimo !!!! Ovvero ?! “
– George Lucas : ” Ho in mente di introdurre un nuovo personaggione : Jar Jar .”
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : ” Già, Già, bella idea !! “
– George Lucas : ” No, idioti, Jar Jar è il nome. “
– Jon Favreau : ” Yes Master. No, cioè volevamo dire, beeello e com’è ?!”
– George Lucas : ” Eeeehhhh … Ci ho studiato parecchio su, allora è una sorta di dinosauro antropomorfo con le orecchie lunghe tipo coniglio, anzi, tipo ali, anzi, tipo pinne, cioè avete presente no ?! Tipo coniglio volante con le pinne ! Poi ha il muso tipo ornitorinco, cioè, come una sorta di becco, però coi denti. Cioè, avete presente no ?! Un ornitorinco coi denti !! “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ah. “
– George Lucas : “ Bello vero ?! “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Eh si … bellissimo … quindi un dinosauro antropomorfo verde .“
– George Lucas : “ Ma che verdeeeee. Rosa. Deve pur creare un po’ di empatia con gli esseri umani. Verde farebbe strano. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Eh già … quindi un dinosauro antropomorfo rosa col le orecchie da coniglio con le pinne, il muso da ornitorinco coi denti e magari farà dei versi buffi che enfatizzano la creatura giusto ?!
– George Lucas : “ Certo che voi di creatività non ci capite niente … ma che versi ?!?! E come fa ad interagire con gli eroi del film ?! Ma è ovvio che parla !!! “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ahhh, ok, quindi parla come gli altri ! “
– George Lucas : “ Non esattamente … parla uno slang che è un misto tra francese, spagnolo, tedesco, italiano. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ah. Vabeh, avendo un linguaggio così strano, comunicherà molto col corpo, avrà degli occhi dolci, che creano subito un legame, magari coi bambini … “
– George Lucas : “ Ecco, si, per gli occhi pensavo di farglieli che uscissero fuori, tipo granchio e con le pupille in verticale come un serpente. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ah. Maaaaa questo personaggio avrà una dote speciale che fa si che gli eroi lo prendano con loro per aiutarli nella missione, vero ?! “
– George Lucas : “ Che domande … certo che ha una dote speciale che lo contraddistingue : è goffo. “
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ah. “
– George Lucas : “ Ragazzi, ditemi cosa volete, ma io sono uno che capisce la gente … e chi non riuscirebbe ad immedesimarsi in un goffo dinosauro antropomorfo rosa con le orecchie da coniglio con le pinne, la bocca da ornitorinco coi denti, gli occhi di granchio con le pupille da serpente che parla italo-spagnolo-franco-tedesco ?!
– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Ovviamente nudo ?! “
– George Lucas : “ Ma che nudoooo. Col gilet. “

– Staff Creativo/Sudditi Lucasfilm : “ Yes Master. “

4) Qui-Gon Jinn e Obi-Wan : che coppia ❤

5) Darth Maul PATRIMONIO UNESCO. ❤️

6) About “ Du’palle “ sulla trama politica :
INTRO STAR WARS EPISODIO IV UNA NUOVA SPERANZA
Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana….È un periodo di guerra civile. Navi spaziali Ribelli, colpendo da una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio Impero Galattico.
Durante la battaglia, spie Ribelli sono riuscite a rubare i piani segreti dell’arma decisiva dell’Impero, la MORTE NERA, una stazione spaziale corazzata di tale potenza da poter distruggere un intero pianeta. Inseguita dai biechi agenti dell’Impero, la Principessa Leila sfreccia verso casa a bordo della sua aeronave stellare, custode dei piani rubati che possono salvare il suo popolo e ridare la libertà alla galassia.
INTRO STAR WARS EPISODIO I LA MINACCIA FANTASMA
Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana…. Gravi tumulti hanno travolto la Galassia a causa della tassazione sulle rotte mercantili verso i sistemi stellari periferici. L’ingorda federazione dei mercanti, sperando di risolvere la questione, ha schierato micidiali astronavi da guerra per impedire tutte le spedizioni nel piccolo pianeta di Naboo.
Mentre il Congresso della Repubblica discute senza sosta l’allarmante succedersi degli eventi, il Cancelliere Supremo ha inviato segretamente nella Galassia due Cavalieri Jedi, i guardiani della pace e della giustizia, per risolvere il conflitto. Credo che non ci sian bisogno di aggiungere altro ….
7) PRO E CONTRO DI QUESTO EPISODIO:
PRO EPISODIO :
– Ritornare al cinema a vedere Star Wars, ritornare in quella galassia lontana, lontana, vedere espandere quell’universo che ci ha appassionato così tanto da ragazzi, rivedere in sella quel grande creatore di sogni che è George Lucas.
– Bella l’idea del Maestro e del Padawan introdotta in questo film, bello il personaggio di Qui-Gon Jinn interpretato magistralmente da Liam Neeson, bello vedere un giovane Obi-Wan Kenobi, che già ha dei tratti caratteriali vicini alla versione adulta, ma alimentati dal fervore giovanile e anche nel suo caso con un azzeccatissimo Ewan McGregor nel ruolo.
– Bello, bellissimo Darth Maul. Villain azzeccato nell’estetica e nel ruolo nella storia, il primo di molti manipolato da Darth Sidious e, giustamente un personaggio amatissimo dal pubblico. Darth Maul nella Trilogia Prequel gode di una fama simile a quella di Boba Fett nella Trilogia Classica, personaggi che praticamente non hanno quasi mai aperto bocca ( avranno a testa 3/4 battute in tutta la saga ), ma che sono talmente azzeccati a monte, da essere ormai considerati vere e proprie icone immortali dell’universo di Star Wars.
– Musiche del Maestro John Williams sempre al🔝. Duel of The fates entra a pieno titolo tra le pietre miliari della storia del cinema.
– Ray Park strepitoso. L’attore, campione di arti marziali, faceva parte del team di stunt-man legati al film e quando il responsabile ha mandato a Lucas il video con le coreografie per Maul, Lucas ha subito capito che era il loro uomo. Grande interpretazione a livello fisico, merito anche di questo attore se i duelli di questo episodio risultano ad altissimo livello e con un tono molto più spettacolare
e dinamico rispetto a quelli del passato.
– Natalie Portman “bambina” ( aveva comunque sedici anni quando hanno iniziato a girare ) è azzeccatissima nella parte della Principessa Amidala e la sua controfigura Keira Knightley al tempo sembrava la gemella, tanto che negli anni successivi le due attrici ricordavano che al tempo anche le madri avevano difficoltà a distinguerle sul set.
– Costumi del film strepitosi.
– Gli Sgusci sono fantastici, la Corsa degli Sgusci rimane per me una figata.
– Anakin bambino azzeccatissimo
CONTRO EPISODIO
– Per quanto sia interessante vedere durante l’intera Trilogia, lo sviluppo del piano di Palpatine, la parte politica in questo episodio è veramente troppo densa e pesante. Ok che il George Lucas di questi anni sia un Lucas più maturo e che
tutta la politica di questi vent’anni anni lo abbiano influenzato, da qui il fatto di introdurre il tema politico in questa Trilogia, come per anticipare alle nuove generazioni l’importanza della tematica … però, anche meno. Basti pensare alla intro di questo episodio è quella di uno qualsiasi della Trilogia Classica ed il problema salta subito all’occhio. Molto divertente a tal proposito la parodia nell’episodio dei Simpson Cosmic Wars quando un AT-AT sfonda la parete del senato, ma viene invitato a sedersi ed attendere il suo turno prima di parlare.
– Adila di chi esagera, degli haters e del bullismo, tutti concetti che vanno identificati e tenuti lontani come la peste, Jar Jar è proprio un personaggio concepito male a monte. Capisco e mi dispiace che l’attore Ahmed Best abbia sofferto molto negli anni per questa cosa, lui non ha nessuna colpa, è proprio il personaggio che è stato studiato male.
Unica nota positiva è che ho notato negli anni che fa ridere/piace ai bambini … magra consolazione, ma almeno quello.

 

8 ) Adoro . OGGI PIÙ DI IERI. ❤️

Anakin Skywalker: la tragica e gloriosa saga del Prescelto della Forza

Anakin Skywalker è uno dei personaggi più iconici e controversi della saga di Guerre stellari. Nato su un pianeta desertico, Tatooine, da una madre schiava, Shmi Skywalker, Anakin dimostrò fin da bambino una straordinaria affinità con la Forza, il campo energetico che permea l’universo e che i Jedi sanno sfruttare per compiere imprese sovrumane. Anakin fu scoperto dal maestro Jedi Qui-Gon Jinn, che lo liberò dalla schiavitù e lo portò con sé per addestrarlo come suo apprendista. Qui-Gon riconobbe in Anakin il Prescelto, colui che secondo una profezia avrebbe portato equilibrio nella Forza distruggendo i Sith, i malvagi nemici dei Jedi.

La vita di Anakin fu segnata da molte tragedie e tentazioni.

Dopo la morte di Qui-Gon, Anakin divenne il padawan di Obi-Wan Kenobi, un altro maestro Jedi che lo guidò con saggezza e affetto. Anakin si innamorò segretamente della senatrice Padmé Amidala, con la quale si sposò in gran segreto, violando il codice Jedi che proibiva le relazioni sentimentali. Anakin si distinse anche come un eroe della Repubblica Galattica durante le Guerre dei Cloni, un conflitto che oppose i Jedi e la Repubblica ai Separatisti e ai Sith. Anakin ebbe come apprendista la giovane e vivace Ahsoka Tano, con la quale instaurò un forte legame.

Nonostante il suo talento e il suo coraggio, Anakin fu tormentato da incubi premonitori che gli annunciavano la morte di sua madre e di sua moglie. Anakin non riuscì a salvare sua madre, che fu rapita e uccisa dai predoni Tusken, e temette di perdere anche Padmé, che aspettava due figli. Anakin fu sedotto dal lato oscuro della Forza da Darth Sidious, il malvagio signore dei Sith che si celava dietro le spoglie del cancelliere Palpatine. Sidious promise ad Anakin di insegnargli il segreto per salvare la vita di Padmé, e lo convinse a tradire i Jedi e a diventare suo apprendista, con il nome di Darth Vader.

Anakin si macchiò di orribili crimini, tra cui l’uccisione di bambini Jedi, la strage di Separatisti e il duello con Obi-Wan, che lo lasciò gravemente ferito e mutilato. Anakin fu costretto a indossare un’armatura nera che lo teneva in vita e che nascondeva il suo volto sfigurato. Darth Vader divenne il braccio destro dell’Imperatore Palpatine, che instaurò una tirannia galattica dopo aver distrutto la Repubblica e i Jedi. Vader fu incaricato di dare la caccia ai pochi Jedi sopravvissuti e di soffocare ogni forma di resistenza. Vader perse anche Padmé, che morì di crepacuore dopo aver partorito i suoi due figli, Luke e Leia, che furono nascosti per proteggerli³.

Per molti anni, Vader fu il simbolo del terrore e della crudeltà dell’Impero, ma dentro di lui rimaneva ancora una scintilla di luce. Vader scoprì che Luke era suo figlio, e tentò di convincerlo a unirsi a lui e a Palpatine per dominare la galassia. Luke, però, rifiutò e cercò invece di riportare suo padre al lato chiaro della Forza. Vader fu combattuto tra la fedeltà al suo maestro e l’amore per suo figlio, e alla fine scelse di salvare Luke, sacrificando la sua vita per uccidere Palpatine. Prima di morire, Vader si riconciliò con Luke, e gli chiese di togliergli la maschera per poterlo vedere con i suoi veri occhi. Anakin Skywalker morì tra le braccia di suo figlio, redento dal lato oscuro e riunito con la Forza.

Anakin Skywalker fu un personaggio complesso e affascinante, che incarnò il conflitto tra bene e male, luce e ombra, amore e odio. La sua storia fu una delle più drammatiche e coinvolgenti della saga di Guerre stellari, e lo rese uno dei personaggi più amati e odiati dai fan. Anakin Skywalker fu un eroe, un traditore, un tiranno, un padre e un salvatore. Fu il Prescelto che distrusse i Sith, ma anche colui che li servì. Fu il figlio di Shmi, il marito di Padmé, il padre di Luke e Leia, il maestro di Ahsoka, l’apprendista di Obi-Wan e di Sidious. Fu Anakin Skywalker e Darth Vader. Fu il più grande Jedi di tutti i tempi, e il più terribile Signore Oscuro.

Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker

Iniziata nel 1977 con il rivoluzionario film di George Lucas Star Wars: Una Nuova SperanzaLucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è scritta da Chris Terrio & J.J. Abrams da un soggetto di Derek Connolly & Colin Trevorrow e J.J. Abrams & Chris Terrio, basato sui personaggi creati da George Lucas. Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran e Billy Dee Williams.

“Star Wars: L’Ascesa di Skywalker”, nonostante l’entusiasmo iniziale, ha diviso la critica e il pubblico. Nel terzo film della nuova trilogia, diretto da J.J. Abrams, assistiamo alla conclusione dell’epopea di Luke Skywalker e della battaglia tra la Resistenza e il Primo Ordine.

Il ritorno dell’Imperatore Palpatine, che sembrava morto nel sesto episodio, è stato uno degli elementi più discussi del film. Alcuni hanno apprezzato il ritorno dell’iconico villain, che ha regalato una buona dose di suspense e azione, mentre altri lo hanno trovato forzato e poco credibile.

Il film si apre con Kylo Ren, il leader del Primo Ordine, alla ricerca dell’Imperatore Palpatine, cercando di scoprire se è ancora vivo o se ha trovato un modo per tornare in vita. Intanto, la Resistenza si sta preparando per un ultimo scontro con il nemico, cercando di trovare il modo di sconfiggerlo una volta per tutte.

Gli avvenimenti si susseguono a ritmo serrato, con scene di azione mozzafiato intervallate da momenti più intensi e riflessivi. Rey, la protagonista della nuova trilogia, è ancora alle prese con il suo passato e la sua identità, cercando di trovare risposte ai suoi dubbi e di scoprire il suo vero scopo.

Visivamente il film è grandioso, con effetti speciali spettacolari e una colonna sonora intensa e coinvolgente. I fan della saga potranno godere dell’aspetto nostalgico e dei riferimenti ai precedenti episodi, ma al tempo stesso l’opera di JJ Abrams cerca di presentare alcuni elementi nuovi e originali.

In generale, “Star Wars: L’Ascesa di Skywalker” fa il suo dovere di conclusione della trilogia e della saga in generale, ma non riesce a essere all’altezza delle aspettative di tutti i fan. Il film è apparso come una scelta di sicurezza, con un po’ di tutto, ma senza alcun vero rischio o innovazione. In ogni caso, resta comunque un’esperienza coinvolgente, che tiene incollati alla poltrona dal primo all’ultimo minuto.

Episodio IX: Lo spot delle Legioni!

Da oggi, nelle oltre 900 sale cinematografiche del circuto  MovieMedia  presenti in tutta Italia, per tutta la durata del mese di dicembre, verrà proiettato lo spot realizzato in collaborazione con la 501st Italica GarrisonRebel Legion Italian BaseOri’Cetar Clan – Italy MMCC! Un modo per celebrare al cinema l’attesa di Episodio IX con un omaggio al nostro impegno nella speranza di avervi presto con noi: serve solo un costume e tanta voglia di divertirsi nel segno della Forza, da una parte o dall’altra!

La 501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st Legion, un’organizzazione mondiale di appassionati di Star Wars che possiedono ed indossano i loro costumi di natura “imperiale”. La mission del gruppo, che ad oggi conta oltre 7000 membri attivi in più di 100 Garrison suddivise in tutto il mondo, si riassume in 3 punti fondamentali: promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo; portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga; – contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo! http://www.501italica.com/

La Rebel Legion è una organizzazione internazionale di costuming di Star Wars, creata da e per chi è interessato nel replicare costumi relativi al mondo di Star Wars: Jedi, piloti e truppe ribelli, principesse e anche Wookiee…non manca nessuno! Grazie alla serietà dimostrata ed all’accuratezza dei costumi, la Rebel Legion è stata riconosciuta ufficialmente dalla LucasFilm come principale associazione mondiale di costuming per i “ribelli” di Star Wars. La Rebel Legion è cresciuta fino a diventare l’organizzazione internazionale che è oggi: più di 2000 membri in oltre 28 paesi in tutto il mondo, con 57 basi di diversi stati, diventando il primo gruppo di costumi ribelli nella comunità starwarsiana. Rebel Legion Italian Base, nata del 2005, è la sezione italiana del gruppo internazionale di costuming ribelle Star Wars. http://www.rebellegion.it/

Fondata nel 2007 da Tom Hutchens, il Mandalorian Mercs Costume Club  è cresciuto velocemente diventando la terza realtà internazionale di fan di Star Wars. Si tratta di  un’organizzazione internazionale di costumi Star Wars dedicata a celebrare l’universo creato da George Lucas attraverso la creazione, la promozione e l’utilizzo di costumi di altissima qualità che rappresentano i personaggi e la cultura Mandaloriana dalle saghe di Guerre Stellari. Mandalorian Mercs Costume Club unisce in tutto il mondo le persone che condividono l’amore per i personaggi della saga stellare, in particolare  la cultura / personaggi dei Clan Mandaloriani, incoraggiando l’auto-miglioramento, la crescita personale, il coinvolgimento familiare e la collaborazione con i coetanei in particolare creando e partecipando ad eventi di beneficenza a carattere volontario.  Ori’Cetar Clan – Italy MMCC  la versione italiana di questo club, nato grazie all’opera preziosa della coppia Federico Ciccotti & Priscilla Di Toma, veri pilastri del fandom italiano di Star Wars. Se avete un’armatura nel cassetto e se volete entrare anche voi nel Clan Italiano non dovete far altro che contattare il gruppo all’indirizzo https://www.facebook.com/italystronghold/

Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker

Warner Bros. Interactive Entertainment, TT Games, The Lego Group e Lucasfilm annunciano in data odierna Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker, un nuovo gioco per console che consentirà di rivivere i momenti più memorabili e l’azione sfrenata della saga attraverso la prospettiva unica di Lego. Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker è il più grande gioco Lego Star Wars mai sviluppato: contiene tutti e nove i film della saga Skywalker, compreso l’attesissimo epilogo della serie, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Il gioco, la cui pubblicazione è prevista nel 2020, consente di immergersi totalmente nella saga e lascia ai giocatori la libertà di scegliere, tra le centinaia di opzioni disponibili, i personaggi e i veicoli con cui affrontare un’avventura unica alla scoperta della galassia.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker

Sviluppato da TT Games in collaborazione con il team di Lucasfilm Games, e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment, Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker sarà disponibile per la famiglia di dispositivi Xbox One, inclusa Xbox One X, il sistema Nintendo Switch, il sistema digitale d’intrattenimento PlayStation 4 e PC. Parenti e amici potranno tuffarsi nella loro saga cinematografica preferita e rivivere i momenti cult di Star Wars, reinterpretati nella tipica chiave divertente e umoristica dell’universo Lego. I giocatori potranno partire dall’episodio I con Star Wars: La Minaccia Fantasma, iniziare dalla trilogia originale con Star Wars: Una Nuova Speranza, o precipitarsi direttamente su Star Wars: Gli Ultimi Jedi o Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, entrambi pronti a debuttare nel mondo dei giochi Lego Star Wars. Dal deserto del pianeta Geonosis, alle paludi di Dagobah fino ai campi innevati della Base Starkiller, ciascun giocatore sarà libero di visitare qualunque pianeta, in qualsiasi momento e nell’ordine desiderato. La galassia è un terreno di gioco tutto da esplorare. Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker segna il nostro ritorno al franchise che ha dato il via alla serie di videogiochi Lego. Il gioco offrirà un’esperienza inedita nel mondo di Lego Star Wars, in cui i fan avranno la libertà assoluta di esplorare la galassia di Lego Star Wars“, ha dichiarato Tom Stone, amministratore delegato di TT Games. “È stato un piacere immenso partecipare al lancio del primo gioco LegoStar Wars, ed è altrettanto emozionante oggi continuare la serie e contribuire alla creazione di una nuova era di giochi Lego Star Wars.

Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker presenta l’organico più ampio di personaggi giocabili di tutta la serie Lego Star Wars, tra cui sono presenti le più grandi leggende di ogni era della saga Skywalker. I giocatori potranno scontrarsi contro le forze del male nei panni dei personaggi più amati come Luke Skywalker, Rey, Obi-Wan Kenobi, Finn, BB-8 e altri eroi, oppure passare al lato oscuro con Darth Vader, l’Imperatore Palpatine, Kylo Ren e tanti altri. Sarà anche possibile pilotare i veicoli più elettrizzanti di tutta la galassia. Si potrà viaggiare alla velocità della luce sul Millennium Falcon per seminare le navicelle imperiali, combattere contro i caccia TIE del Primo Ordine sugli Ala-X della Resistenza o partecipare alla corsa degli sgusci su Tatooine.  Douglas Reilly, vicepresidente di Lucasfilm Games, ha dichiarato: “Con la saga Skywalker che sta per volgere al termine, volevamo offrire ai fan un’esperienza di gioco totale, divertente e affascinante in tipico stile LEGO. Mentre i fan celebrano la chiusura di questo capitolo di Star Wars, Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker ricreerà tutte le avventure memorabili e quelle ancora da scoprire di Star Wars in quello che sarà un epico culmine dei nove film della saga.” “Siamo emozionati di espandere l’eredità ventennale di Lego Star Wars con questo imponente, nuovo gioco in cui i ragazzi e le loro famiglie possono unire le forze per esplorare insieme la galassia”, ha affermato Sean McEvoy, vicepresidente di Digital Games, The Lego Group. “Lego Star Wars: La Saga Degli Skywalker contiene una quantità esorbitante di contenuti, è un punto d’accesso per tutta la galassia di Star Wars ed è caratterizzato da tutto il divertimento e il gameplay indimenticabile dei giochi Lego che attirano giocatori di tutte le fasce d’età.” I videogiochi Lego Star Wars sono amati da generazioni diverse di giocatori in tutto il mondo, e vantano più di 50 milioni di copie vendute.

Mark Hamill non vuol tornare nei panni di Luke

Nonostante il successo di Star Wars e dei suoi personaggi, come ad esempio Luke Skywalker, oggi Mark Hamill rivela che non ha più molto interesse a una eventuale partecipazione a nuovi film della saga, anche se come fantasma della forza. Questo accade in particolare dopo la scomparsa di Carrie Fisher come vediamo dalle sue parole.

 Non ho messo necessariamente in conto [una mia partecipazione a] Episodio IX, ho avuto l’impressione che la mia storia sia conclusa. Cos’altro potrei fare? E sapete, è anche il momento di distaccarsi emotivamente [da Star Wars]. Mi ha lasciato di stucco la morte di Han Solo. Significa che non lavorerò più con Harrison Ford. Gia allora pensai che avevamo perso un membro della banda. Poi, conoscendo il destino di Luke, mi sono detto “Ok, ecco un altro passaggio”, quando ancora pensavo che magari avrei potuto fare ritorno come un fantasma della Forza. Poi però, fuori dal set, abbiamo perso Carrie. A quel punto mi sono detto “basta così”. [La morte di Carrie Fisher] ha davvero inibito la mia capacità di divertirmi nel lavorare a Star Wars. Quindi – in riferimento alla domanda se io possa fare ritorno o meno – il punto è che tutto sommato non mi importa più molto. Han Solo è morto, Luke è morto, non possiamo rimettere insieme quel team, le cose stanno così. Tuttavia, piuttosto che stare qui a soffrire del fatto che Carrie non sia più con noi, preferisco essere grato per il tempo che ci è stato concesso insieme a lei.

Star Wars: Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi

Dopo la morte di Han Solo, la principessa Leia continua a comandare la lotta della Resistenza contro l’Impero e la giovane Rey vola sull’isola ove Luke Skywalker si è rifugiato in totale isolamento. Nel frattempo Kylo Ren – Ben Solo mostra i suoi sentimenti contraddittori verso la Forza Oscura e quella Buona verso le quali è incoraggiato rispettivamente dal grande imperatore e dal proprio DNA, quello appunto di Leia e di Han Solo. Sul fronte dei ribelli, infine, Finn e Rose Tico (nuovo personaggio) vanno alla ricerca di “apricodici” nell’attesa di uno scontro finale ove tutti i personaggi si incontreranno in uno scenario esplosivamente epico.

Star Wars: Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi), noto anche come Star WarsEpisodio VIII – Gli ultimi Jedi, è uscito nelle sale solo il 15 dicembre 2017, siretto e diretto da Rian Johnson, il film è prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman, mentre J.J. Abrams, Jason McGatlin e Tom Karnowski sono i produttori esecutivi.

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi,il pubblico ha potuto ritrovare sul grande schermo Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis.  A questi si aggiunge il premio Oscar Benicio Del Toro, la candidata all’Academy Award Laura Dern e la talentuosa Kelly Marie Tran.La squadra creativa include alcuni dei più grandi talenti dell’industria cinematografica, tra cui Steve Yedlin (Direttore della fotografia), Bob Ducsay (Montatore), Rick Heinrichs (Scenografo), Peter Swords King (Hair e Make-Up Designer) e Mary Vernieu (Direttore del casting negli Stati Uniti). Inoltre, Pippa Anderson (Co-produttrice, vicepresidentessa della post-produzione), Neal Scanlan (Supervisore creativo delle creature e dei droidi), Michael Kaplan (Costume designer), Jamie Wilkinson (Responsabile degli oggetti di scena), Chris Corbould (Supervisore degli effetti speciali), Rob Inch (Stunt coordinator), Ben Morris (Supervisore degli effetti visivi) e Nina Gold (Direttrice del casting nel Regno Unito) torneranno a far parte del team.

The Last Jedi è un film che rappresenta totalmente ed anche in modo superbo quello che è il modo di fare cinema di oggi: in poche parole si tratta di un’opera al passo con i tempi che corrono, veloce e spettacolare negli effetti speciali ed allo stesso tempo superficiale e a tratti eccessiva, nonché troppo comica. Si tratta del capitolo della Saga che più di tutti si discosta dalla Trilogia Originale e lo fa in modo sfacciato, come a dire “Ho comprato la Lucasfilm ed ora faccio come voglio io!” Ci sta, è apprezzabile, ma quando ci si scontra con dei mostri sacri forse l’esagerazione non è la via giusta.

In generale è un film piacevole sotto molti punti di vista e che, seppur lungo (dura più di due ore e mezza), riesce a catturare l’attenzione e a tenere lo spettatore incollato alla sedia fino all’ultima scena.

L’ottavo capitolo si collega al settimo in un modo nuovo per la Saga: ossia si riparte lì dove avevamo lasciato i protagonisti, con Rey che finalmente riesce a trovare Luke. Dopo un opening crawl più soddisfacente di Episodio VII e le classiche inquadrature delle navicelle nello spazio, The Last Jedi FINALMENTE ci mostra Luke Skywalker. Per due anni tutti ci siamo chiesti quali sarebbero state le sue prime parole: che cosa dirà Luke? Avrà sentito arrivare Rey? Quale sarà la sua reazione alla vista della spada laser di suo padre? Noi non vi daremo le risposte, ma anzi vi daremo un consiglio: se pensate di ritrovare il Luke di Ep. VI, scordatevelo!

Rian Johnson mette in scena qualcosa di nuovo e decisamente meno profondo rispetto a ciò che siamo abituati: con la sfrontatezza di chi vuole tagliare con la tradizione e la freschezza propria di un produzione moderna, il regista porta sul grande schermo un eroe decaduto, oscuro, che ha perso la speranza e l’obiettivo della sua esistenza. Il risultato, almeno per noi, è deludente sia per le aspettative che inesorabilmente tutti noi avevamo (ricordiamo che l’ultima volta che abbiamo visto Luke Skywalker in azione sul grande scherzo era il lontano 1983) sia per la nuova strada che si è voluto far intraprendere al concetto di Forza.

La filosofia che ci ha accompagnato per tutta la vita ha oggi un nuovo sapore, probabilmente più fresco ma allo stesso tempo privo di magia, quella stessa che con quel “La Forza sarà con te, sempre..” pronunciato da un magistrale Obi-Wan Kenobi, ci ha fatto innamorare della Saga. The Last Jedi fa totalmente a pezzi il mito e con lui un’intera generazione di Jedi e Sith.

Se Il Risveglio della Forza era stato criticato perché troppo simile a Guerre Stellari e privo di un certo coraggio da parte del suo regista, questo nuovo capitolo si piazza al polo opposto: sfacciato, eccessivo e a tratti sconveniente, Gli Ultimi Jedi sembra voler prendersi gioco del fandom, ridicolizzando tutto ciò che per i veri appassionati è sacro ed intoccabile. Ci verrebbe quasi da riprendere le parole di Han Solo “I Jedi, i Sith.. è tutto vero!” Sì, è vero fino a quando non si va a vedere Ep. VIII. Incidendo una bella X sopra l’intera Trilogia Originale e, secondo noi, anche sull’Universo di Star Wars, The Last Jedi si eleva con superbia imponendo allo spettatore di andare oltre, di voltare pagina, di lasciare il passato alle spalle e guardare senza speranza al futuro.

Potrebbe sembrare un manifesto per le nuove generazioni e forse è proprio di questo che si tratta. Spieghiamoci meglio. In questa recensione non punteremo il dito verso la Disney o verso la Lucasfilm, sia chiaro. Nessuno più di noi apprezza il lavoro che dagli anni ’30 questa compagnia sta portando avanti, accompagnandoci mano nella mano lungo il percorso della nostra vita: classici d’animazione, saghe cinematografiche, merchandising e comics fanno della Disney una delle più grandi e migliori case di produzione della storia.

Se The Last Jedi è un film che non risulta in linea con i precedenti ma soprattutto con ciò che il fandom(quello vero, conservatore, quello che ancora si emoziona e piange davanti ai film della Saga) vuole vedere, non è un problema della Disney. O meglio, non è una questione legata ai mezzi, ai registi o agli sceneggiatori della Disney. Si tratta di scelte, ed in questo caso, di scelte ben precise ed ovvie. I nuovi capitoli della Saga nascono per le nuove generazioni, per far continuare il mito e, perché no, per vendere merchandising (cosa che si è sempre fatta, fin dagli anni ’80 essendo Lucas l’inventore del cosiddettomerchandising).

Il problema di fondo è che nel cercare di proporre qualcosa di nuovo, di giovane e fresco, si è perso di vista l’insieme di cose che hanno reso grande la Saga: il tempo, il silenzio, il percorso, la saggezza, l’amicizia, l’amore… la famiglia. I nuovi capitoli sono svuotati dei valori principali, dei capisaldi senza i quali nel lontano 1977 Guerre Stellari non sarebbe diventato ciò che è oggi. E non vogliamo parlare di blockbuster, vogliamo parlare di una Saga che è in grado di emozionare, di unire le persone di tutto il mondo, di farle sognare: la storia di un percorso, della lotta tra bene e male, di rabbia, gioia, perdono.. di redenzione.

Ep. VII ed VIII non sono brutti film ma mancano di emozione ed è per questo che un vero fan non può immedesimarsi in essi: non bastano le battaglie, non bastano gli effetti speciali e non basta sguainare una spada per fare un film di Star Wars. Ci vuole saggezza e maestria nello scegliere i tempi, i dialoghi, le musiche ed in generale la storia.

I nuovi capitoli hanno fallito e continueranno a fallire perché non sono in grado di dare al pubblico qualcuno o qualcosa nei quali immedesimarsi. Non c’è la speranza della Ribellione, l’oppressione dell’Impero, non c’è il percorso dell’eroe e, infine, non c’è l’amore.

In generale perciò si può affermare che a mancare è proprio la storia che, ancora una volta, risulta essere stata cambiata in corsa tra un episodio e l’altro. Vi ricordate il primo trailer de Il Risveglio della Forza e le parole dette da un Luke che poi non abbiamo visto?

La Forza scorre potente nella mia famiglia. In mio padre, in mia sorella, in me. E anche tu hai questi poteri.

Una frase esplicita che ci ha suggerito quello che stavamo aspettando: il ritorno di Luke, del maestro, dell’eroe, dell’ultimo Jedi. Poi sappiamo che le cose sono andate diversamente ma questo ci fa capire che non esiste una linea nella trama e che anzi si tratta di prodotti lanciati sul mercato per cercare di arrivare ad un pubblico sempre più ampio. Quello che il fandom ha aspettato per lungo tempo non è arrivato e non crediamo arriverà mai a questo punto.

Lasciando da parte la filosofia per un attimo, torniamo a parlare concretamente del film. Gli effetti speciali sono eccezionali e le scene di battaglia nello spazio sono in linea con i film precedenti (anche se comunque meno avvincenti), il montaggio è davvero notevole e la fotografia in alcuni punti superba. Purtroppo il film non si scrolla di dosso una comicità scadente e inutile ai fini della storia: ancora una volta le battutine fanno da padrone e rovinano l’essenza di un film che in realtà risulta essere più cupo dei precedenti.

La caratterizzazione dei personaggi è pressoché assente così come una ricerca stilistica in termini di linguaggio e di movimenti. I protagonisti sono buttati qua e là senza un motivo valido giusto per creare confusione e cercare di dare alla trama un minimo di spina dorsale. Solo Rey e Kylo Ren sono maturati e più profondi ma questo non basta per non rendere molte dello loro scene ridicole e forzate. Le seconde file sono ricche di nuovi personaggi, alcuni inutili ed alcuni lasciati ai margini della storia perché già inutili in Ep. VI.

Ancora una volta TLJ manca di colonna sonora nei momenti critici: non si tratta di un problema legato al grande John Williams, bensì di scelte. E su un film che vuole rompere con il passato, ci sta anche la musica non ricopra più il ruolo principale che aveva prima.

In poche parole Gli Ultimi Jedi è un film nuovo che non aggiunge niente di nuovo alla Saga e men che meno alla storia (forse più confusa di prima). Un film che agli appassionati farà perdere qualche anno di vita ma che a tutti gli altri piacerà ed anche parecchio.

In finale, vogliamo aggiungere anche un piccola nota riguardante molti dei commenti che abbiamo letto in giro, ossia “Star Wars ha fatto bene a cambiare, si è evoluto, guarda ad una nuova generazione”. Non scherziamo amici, si tratta della Saga più famosa del cinema, con il fandom più grande a livello planetario, unisce molteplici generazioni sotto un’unica grande bandiera, un faro nella notte per grandi e piccini… Non ha bisogno di essere sorpassata. Se la Disney vuole puntare ad un pubblico giovane sfornando film con trame imbarazzanti, non vuol dire che gli adulti di domani devono per forza crescere con questa nuova trilogia.

No! The Last Jedi non è un film per i bambini di oggi, è solamente un film per i tempi di oggi. E vi spieghiamo il perché. Ad oggi ci sono bimbi/e che vanno dai 4 ai 12 anni che già sono appassionati della Saga e della Trilogia Originale e si vestono da Vader e da Principessa Leia: ebbene si, personaggi di 40 anni fa, personaggi che ancora oggi riescono ad appassionare nonostante siano cambiati i tempi. Secondo noi non c’è bisogno di strizzare l’occhio ad un pubblico che fino ad oggi non si è appassionato solo per vantarsi di arrivare lì dove non si era riusciti in passato, perché si tratta di un target che anche solo leggendo la scritta Star Wars non andrà a vedere il film. Star Wars è nato 40 anni fa e chi si appassiona oggi non può prescindere dalla Trilogia Originale e dai prequel.

Chi non ti ha voluto nel corso di questi 40 anni, non ti vorrà nemmeno ora, ma soprattutto non ti merita. Il fandom, così come i film, è sacro e va rispettato anche se ancora attaccato a “vecchie religioni”: non è necessario per forza stravolgere, cancellare, massacrare o stuprare tutto ciò che ci ha emozionato in quella galassia lontana lontana. Le nuove generazioni, se propense a questa grande Saga, la ameranno già dalla prima visione di Star Wars Una Nuova Speranza.

Durante le fasi di produzione del film, a proposito del proprio personaggio Luke Skywalker,  Mark Hamill, è stato protagonista di uno scambio di critiche verso la sceneggiatura scritta da Rian Johnson. In un articolo di Vanity Fair dedicato a Star Wars, egli avrebbe dichiarato

“… sono sostanzialmente contrario a praticamente tutto quello che Rian Johnson deciso per il mio personaggio” “Detto questo, dopo aver tirato fuori dal petto quello che sentivo, il mio lavoro era quello di prendere quello che Johnson aveva creato e fare del mio meglio per realizzare quello che ha in mente”. Questa analisi molto negativa è stata però corretta dallo stesso attore sul red carpet dei Tony Awards con una dichiarazione molto chiara e “politicamente corretta”: “Non ho ancora visto tutto il nuovo Star Wars, solo dei pezzi per le varie sessioni di doppiaggio … Rian Johnson è un filmmaker straordinario … Ho avuto un po’ di problemi… perché tutti hanno citato solo la parte in cui dicevo di non trovarmi in accordo con Rian circa le sue scelte per il personaggio di Luke Skywalker. La questione è che sono rimasto sorpreso da come lui ha “letto”Luke. E mi ci è voluto un po’ per abituarmi al suo modo di pensare…”

 

Il regista Rian Johnson, in un’intervista con Collider, ha descritto le sue fonti di ispirazione, in particolare citando tre film che sono stati per lui molto importanti per scrivere e girare le scene del nuovo episodio della saga creata da George Lucas.

Uno dei tre film citati nell’intervista è Caccia al ladro (To Catch a Thief), un film del 1955 diretto da Alfred Hitchcock. La storia narra del riscatto del protagonista Cary Grant dopo aver passato la vita come ladro di preziosi: in particolare in una scena l’attore ferma un suo “ex collega” cercando di spiegargli l’importanza di vivere in maniera socialmente accettabile. Ovviamente è diretto il confronto con il personaggio di Finn che deve ancora dimostrare di aver abbandonato per sempre il suo retaggio da soldato d’assalto del Primo Ordine: per farlo si metterà alla caccia di un super villain interpretato da Benicio del Toro.

Cielo di fuoco (Twelve O’Clock High) è un film con Gregory Peck del 1949 diretto da Henry King, basato su un romanzo di Beirne Lay Jr. e Sy Bartlett. Una pellicola che aveva già influenzato il maestro George Lucas per le scene di combattimento aereo di Star Wars: Una Nuova Speranza, in particolare per la missione finale suicida che accomuna i due film. A quanto pare il Generale Leia Organa invierà Poe Dameron e il vice ammiraglio Holdo ad abbattere un gigantesco Star Destroyer, probabilmente quello in cui risiede il Leader Supremo Snoke. A quanto pare però, ma mettiamo mani, zampe e proboscidi davanti, la missione sarà fallimentare!

Tre samurai fuorilegge (Sanbiki no samurai) è un film giapponese del 1964 di di Hideo Gosha. La pellicola è incentrata sulla figura di un Ronin, un  Samurai che non risponde ad alcun padrone. Costretto alla fuga e ricercato, trova rifugio in una stalla nella quale tre uomini umili origini hanno rapito la figlia del malvagio feudatario del villaggio:un atto di ribellione morale contro lo sfruttamento della povera gente da parte dei signori feudatari. Secondo Nerdist, del film di Gosha sono state prese come riferimento le crude scene di duello con le katane / spade laser.

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