Street Fighter 6: il nuovo capitolo della leggendaria serie di picchiaduro

Cammina a denti stretti, vivi tra cielo e terra e fai sentire che ci sei, sarà la vita a dirti se e dove arriverai e sarà il tempo a dirti se e quanto fiato avrai.

Così cantavano i Dhamm nella sigla italiana “Tra cielo e terra” del cartone di Street Fighter.

L’attesa è finita! Dallo scorso venerdì 2 giugno, il leggendario franchise di picchiaduro di Capcom è tornato con l’uscita di Street Fighter™ 6 su PlayStation5, PlayStation4, Xbox Series X|S e PC tramite Steam.  Street Fighter 6 rappresenta la prossima evoluzione della serie Street Fighter che ha venduto oltre 47 milioni di unità dal suo debutto 35 anni fa, scrivendo un a pagina molto importante della storia dei videogiochi. Una leggenda che è riuscita a reinventarsi!

Dal punto di vista grafico, Capcom ha deciso di creare un videogioco più realistico, grazie anche al RE Engine (il motore grafico utilizzato anche per Devil May Cry 5, Monster Hunter Rise, e Resident Evil Village). Il titolo include nuove funzioni di antialiasing, luce volumetrica e modelli tridimensionali di qualità elevata.Con più modalità che mai per giocare, Street Fighter 6 ha qualcosa per tutti, nuovi e vecchi fan allo stesso modo, e sarà pronto per affrontare tutti i contendenti quando sarà disponibile su PlayStation5, PlayStation4, Xbox Series X|S e PC.

Street Fighter 6 - Announce Trailer

Personaggi

Il giorno di lancio di Street Fighter 6 è previsto per il 2 giugno 2023 e ci saranno 18 personaggi disponibili. Tra i personaggi confermati ci sono: Chun-Li, Ken, Juri, Dee Jay, Blanka, Cammy, Dhalsim, E. Honda, Guile, Luke, Ryu e Zangief. Tra le new entry invece ci saranno: Jamie, JP, Kimberly, Lily, Manon e Marisa.

Drive Gauge

La Drive Gauge è una barra che si ricarica e consente di eseguire attacchi speciali e assorbire i colpi. Questa novità rende le partite decisamente più emozionanti: per vincere gli incontri, è necessario utilizzare in modo oculato questa barra e creare delle vere e proprie strategie. Esistono cinque diverse tipologie di attacchi legati alla Drive Gauge: Drive Impact, Drive Parry, Overdrive Arts, Drive Rush e Drive Reversal. Ad esempio, Drive Impact può essere utilizzato come uno scudo per assorbire i colpi degli avversari e Drive Parry può essere utilizzato per respingere automaticamente l’attacco. Completando una “parata perfetta” (poco prima di essere colpito), potrai riempire rapidamente la Drive Gauge.

Modalità di gioco

Street Fighter 6 presenta tre modalità di gioco principali: Fighting Ground, World Tour e Battle Hub.

In Fighting Ground, Street Fighter 6 offre un sistema di combattimento altamente evoluto, con tre tipologie di comandi (moderni, dinamici e classici), che ti permettono di giocare da subito secondo il tuo livello di abilità. Con il nuovo Drive System, che apre la strada a opzioni di combattimento multiple con una singola Drive Gauge, questo è il titolo di Street Fighter più accessibile finora 2.

In World Tour, puoi scoprire il significato della forza in una coinvolgente modalità storia per giocatore singolo. Porta il tuo avatar a esplorare Metro City e non solo. Incontra i Master, che ti prenderanno sotto la loro ala e ti insegneranno il loro stile e i loro attacchi.

Il Battle Hub rappresenta una modalità fondamentale di Street Fighter 6 in cui i giocatori possono riunirsi e comunicare, ma anche collaborare per diventare più forti. Usa l’avatar che hai creato in World Tour per provare i cabinati che si trovano nel Battle Hub e giocare contro altri giocatori o vai al Game Center per goderti alcuni dei grandi classici arcade di Capcom.

Edizioni

Street Fighter 6 è disponibile in tre edizioni: Standard, Deluxe e Ultimate. Le edizioni Standard e Deluxe possono essere acquistate in versione digitale o fisica, mentre la Ultimate Edition è solo digitale.

L’edizione Standard è il pacchetto base per Street Fighter 6 e ha il prezzo più basso. L’edizione Deluxe offre vantaggi aggiuntivi rispetto all’edizione Standard, come i quattro personaggi DLC più desiderabili da tutti i giocatori di SF6: Rashid, AKI, Ed e Akuma. La Ultimate Edition include un Pass definitivo anno 1 con molti bonus extra, tra cui due livelli extra.

Per celebrare il lancio, Capcom ha in serbo due nuovi annunci:

  • Buckler’s Boot Camp: Questo sito web companion di Street Fighter 6 è ricco di funzionalità per consentire ai giocatori di godersi ancora di più il gioco. I giocatori possono controllare le proprie statistiche e quelle degli avversari, i posizionamenti in classifica e le iscrizioni ai club.* I giocatori possono rivedere un elenco di comandi per le mosse di ogni personaggio, sfogliare i loro costumi e imparare utili suggerimenti per giocare direttamente dagli sviluppatori del gioco. I giocatori possono anche trovare informazioni su eventi di gioco, premi e altri aggiornamenti. Infine, quando i giocatori hanno bisogno di una pausa dai combattimenti, possono giocare al nuovo minigioco chiamato Pockest e addestrare simpatici personaggi in pixel art per trasformarli in combattenti Capcom.
  • Oggetti In-game Onitsuka Tiger gratuiti: Capcom sta collaborando con Onitsuka Tiger per fornire quattro oggetti in-game gratuiti, due t-shirt e due scarpe da ginnastica, per gli avatar personalizzati dei giocatori! Entra nel Battle Hub, controlla i tuoi messaggi e prendi gli oggetti gratuiti prima del 3 luglio per sfoggiare le tue mosse avatar personalizzate con stile!

I giocatori possono anche aspettarsi nuove ricompense gratuite e premium disponibili tramite il Fighting Pass. Ogni mese, ci saranno nuovi modi per personalizzare gli avatar e i profili dei giocatori con equipaggiamento per avatar, emote, brani musicali, adesivi, titoli, sfondi di gioco, bordi delle foto e i classici giochi arcade Capcom ancora più divertenti ed emozionanti da giocare in Battle Hub. Come promemoria, abbiamo anche una sorpresa per i giocatori di Street Fighter V: Champion Edition con la Street Fighter RVN6ACK Campaign! Invitiamo i giocatori a creare un CAPCOM ID e collegare la propria piattaforma per ricevere Super Street Fighter® II Turbo nel Battle Hub.

Street Fighter II: The World Warrior: un capolavoro intramontabile

Street Fighter II: The World Warrior (ストリートファイターII)  è il leggenddario videogioco picchiaduro sviluppato dalla Capcom e uscito nel 1991. Da allora è diventato un vero classic in tutto il mondo, facendo la storia dell’industria dei videogiochi.  Il gioco è uno dei primi capolavori del genere dei picchiaduro a incontri e ha definito lo standard per molti altri titoli nella sua categoria. Da una grafica accattivante e colorata, alla fantastica colonna sonora, il gioco è stato senza dubbio uno dei giochi più amati degli anni 90.

Street Fighter II Commercial Sega Genesis

La modalità di gioco è semplice ma di grande impatto: i giocatori combattono uno contro l’altro in un torneo di arti marziali, con l’obiettivo di battere tutti gli avversari e diventare il campione del torneo. La selezione dei personaggi è stata vitale per la popolarità del gioco: il gioco ha introdotto una vasta gamma di combattenti, ognuno con la propria personalità, stile di lotta e mosse speciali. Tra i personaggi più iconici troviamo Ryu e Ken, due lottatori giapponesi amici di lunga data o il brutale e imprevedibile Blanka. Ognuno di questi personaggi ha la propria storia di vita, il proprio passato e il proprio stile di lotta, il che rendeva il gioco ancora più affascinante per i giocatori.

Street Fighter 2 Turbo (SNES) Commercial (1993)

Alcune caratteristiche del gioco, come la possibilità di stringere combo mortali o di bloccare gli attacchi dell’avversario, hanno reso il gioco tanto divertente quanto impegnativo. Un altro fattore importante nella popolarità del gioco è stata la sua diffusione: Street Fighter 2 è stato uno dei primi giochi di lotta ad apparire nelle sale giochi di tutto il mondo, raggiungendo una vastissima audience. Oltre alla versione arcade, il gioco è stato successivamente portato su una moltitudine di piattaforme, tra cui le console di gioco come il Super Nintendo Entertainment System. In ogni caso, il gioco ha mantenuto la sua popolarità e il suo fascino anche in tutte le varie versioni in cui è stato riproposto:

  1. Street Fighter 2: The World Warrior – la versione originale del gioco, uscita nel 1991.
  2. Street Fighter 2 Turbo: Hyper Fighting – una versione aggiornata, con personaggi più veloci e mosse più potenti.
  3. Super Street Fighter 2: The New Challengers – la prima espansione del gioco, con quattro nuovi personaggi.
  4. Super Street Fighter 2 Turbo – l’ultima espansione del gioco, con ulteriori miglioramenti e bilanciamenti dei personaggi.

Street Fighter II Commercial (US)

Street Fighter 2 è un vero capolavoro dell’industria dei videogiochi, un gioco di lotta che ha fatto la storia in tutto il mondo. La sua vasta selezione di personaggi, le mosse spettacolari e la sua diffusione internazionale hanno contribuito a creare un fenomeno di culto che è durato oltre 30 anni. Se non l’hai mai giocato, vale la pena provare a immergersi in questo classico intramontabile, che continuerà a far parte della storia dei videogiochi per molti anni a venire.

Street Fighter 2 Turbo Commercial from 1993

Street Fighter crossover Brawlhalla

Ubisoft in collaborazione con Capcom, annuncia che i guerrieri Ryu, Chun-Li e Akuma di Street Fighter sono ora disponibili per un epico crossover in Brawlhalla. Il loro uragano esplode in un evento in-game che comprende la nuova modalità Baruffa in strada; potrai combattere in puro stile Street Fighter con la barra della salute che mostra chi sarà il primo a cadere in questa ambientazione 2D. Il nuovo effetto K.O. sarà ispirato a quello di Street Fighter, assieme ai nuovi Emote Podio e Satsui no Hado, per rivendicare il finale perfetto. Sono state anche aggiunti una nuova mappa 1v1 basata sul Castello Suzaku e quattro nuovi avatar che comprendono Zangief, il simbolo Shadaloo, un Hadoken e un avatar animato che mostra il pugno a 90°.

 Lasciati conquistare dalla gloria di questi crossover di Street Fighter:

  • Ryu – Epic Crossover per Petra – Ryu cerca sempre di lottare con l’avversario più forte per migliorarsi. Molte delle sue iconiche tecniche sono state implementate in Brawlhalla: Tatsumaki Senpukyaku, Shoryuken e Hadoken.
  • Chun-Li – Epic Crossover per Wu Shang – La donna più forte al mondo è sicura di insegnare ai suoi avversari vari modi su come essere presi a calci. Porta le sue tecniche personali in Brawlhalla, come lo Spinning Bird Kick e il Kikosho.
  • Akuma – Epic Crossover per Val – Concentrato nella difesa degli dei, il maestro del pugno è pronto per farli letteralmente cadere a pezzi. Raggiunge il potere definitivo con le sue techiche Tatsumaki Zankukyaku e Zanku Hadoken, tra le altre.

Tutti gli oggetti sono acquistabili e giocabili anche dopo la fine dell’evento. Anche la modalità di gioco e la mappa continueranno a essere giocabili dopo la fine dell’evento.

Sviluppato da Blue Mammoth, Brawlhalla è un gioco di combattimenti free-to-play che coinvolge più di 70 milioni di giocatori in una lotta per la gloria nel Valhalla. Scegliendo tra più di 50 personaggi diversi, potrai cimentarti nelle modalità singolo giocatore e cooperativa, oltre a scegliere fra varie competizioni online e in locale. Brawlhalla supporta anche il gioco multipiattaforma tra i dispositivi Xbox One, tra cui Xbox One X, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PlayStation 4 e PlayStation 5, PC, apparecchi iOS e Android nei quali potrai partecipare a partite personalizzate e prender parte al matchmaking online tutti assieme.

Per maggiori informazioni su Brawlhalla, visita: brawlhalla.com

Per le ultime novità su Brawlhalla e su tutti i giochi Ubisoft, visita: news.ubisoft.com.

Street Fighter V per Breast Cancer Research Foundation

In onore del mese della sensibilizzazione sul cancro al seno, Street Fighter Vsta collaborando con la Breast Cancer Research Foundation (BCRF), i più grandi finanziatori privati della ricerca sul cancro al seno nel mondo, per offrire costumi a tema completamente nuovi per i personaggi giocabili Chun-Li e Ryu. Questi costumi di beneficenza color rosa in edizione speciale sono progettati per portare più consapevolezza e supporto per la ricerca sul cancro al seno. I due costumi BCRF per Chun-Li e Ryu saranno disponibili a livello globale nelle versioni PS4 e Steam di Street Fighter V per un periodo di tempo limitato, a partire dal 12 ottobre 2021 e fino al 12 novembre 2021. I costumi saranno offerti singolarmente o in bundle e tutti i proventi ricevuti andranno alla ricerca sul cancro al seno.

 

Ogni 14 secondi, da qualche parte nel mondo, a una donna viene diagnosticato un cancro al seno. A livello globale, il cancro al seno causa il maggior numero di decessi correlati al cancro tra le donne, con una stima di 685.000 donne solo quest’anno. Ma grazie alla ricerca, il progresso è possibile. Negli Stati Uniti, i decessi per cancro al seno sono diminuiti del 40% da quando è stata fondata la BCRF.

Myra Biblowit, President e CEO di BCRF, ha dichiarato:

“Quest’anno, il cancro al seno è diventato il tumore più comune al mondo, colpendo 2,3 milioni di persone… La necessità di trattamenti migliori e più efficaci non è mai stata così grande. Siamo grati per l’opportunità di evidenziare questa esigenza critica tramite Capcom. Attraverso questa partnership, siamo pronti ad avere un impatto diretto e tangibile sul progresso della scienza salvavita, insieme”.

Dal 12 ottobre 2021 al 12 novembre 2021, Capcom donerà il 100% dei proventi che riceverà per gli acquisti dei costumi di Chun-Li e Ryu alla Breast Cancer Research Foundation con una donazione minima garantita di $25.000 USD. Capcom divulgherà l’importo totale della sua donazione dopo la fine della campagna.

Alessandra “Roshiazelos” Palmitesta: arte di famiglia

Alessandra Palmitesta, in ambito cosplay “Roshiazelos” e in quello artistico “Shiijazz”, nata e cresciuta in Piemonte, è sempre stata una grande appassionata di anime, manga e videogames fin dall’infanzia, grazie all’ambiente famigliare in cui è cresciuta. Cresce infatti sotto l’influenza della madre, estremamente legata agli anime mecha e ai film di Godzilla, permettendo ad Alessandra di guardare fin dalla più tenera età anche anime della portata di Ken Shiro o Tiger Mask.Altra influenza importante nella sua vita è stato lo zio, che l’ha invece spinta verso il mondo dei videogames, dalla quale non si è poi mai staccata rimanendo infatti una grande appassionata del retrò, sia in ambito videogames sia in quello anime/manga.

Colei che però prende maggiormente i meriti delle sue passioni e di quella cosplay in particolare è la sorella maggiore (in arte “Dee Dee”), che nel 2008 viene in contatto per la prima volta con la fiera di Torino, appunto il “Torino Comics”; tornata entusiasta dall’evento e scoprendo quanti appassionati oltre a loro due c’erano, decise di portare con sé Alessandra ed insieme parteciparono al Lucca Comics di quello stesso anno, con i primi impacciatissimi cosplay, creati con materiali poveri assieme ad un gruppo di amici con il semplice scopo di divertirsi, senza grandi pretese. Alessandra si introduce quindi anche ad anime moderni, senza però rinunciare ad anime più datati e fa la conoscenza di Hetalia, un anime frivolo, semplice ma che la aiutò a socializzare moltissimo in ambito cosplay e fu grazie a questo che arrivò il suo nickname, usato ancora oggi. “Roshia” difatti è il suono con cui si pronuncia “Russia” in giapponese, personaggio a cui si legò moltissimo e per cui appunto prese il nickname. L’aggiunta di “Zelos” arrivò molti anni dopo per una necessità diversa (un nickname più distintivo evita doppioni su social come Instagram, Twitter, ecc-) e deriva dall’omonima divinità greca, simbolo della competitività e della gelosia.

Alessandra inizia quindi a fare cosplay all’età di dodici anni affiancata dalla sorella maggiore che la aiuta a creare i costumi e a fare i suoi primi make up; iniziò con cosplay più semplici ma proprio quando finalmente il loro hobby stava incalzando e migliorando di fiera in fiera, arriva la decisione da parte di entrambe di dover smettere, per quanto il cosplay fosse un hobby importante per loro, essere in due cosplayer in una casa con problemi economici divenne impossibile e dal 2011/12 i cosplay divennero più rari e improvvisati, rinunciando molto spesso anche a visitare le fiere più vicine.

Finite le superiori però la passione non era assolutamente scemata ed Alessandra ricominciò con il cosplay non appena iniziò a lavorare, tuttavia il mondo del cosplay era cambiato estremamente dal 2008 e fu difficile riadattarsi, c’erano modi diversi di reperire gli accessori, il costo delle parrucche nettamente diminuito nonostante la qualità superiore al passato e soprattutto molti materiali che divennero fondamentali per la costruzioni di arme e armature.Riprese in mano il cosplay con qualcosa di semplice e che poteva rimanere nella sua sfera di competenza, iniziando ad utilizzare materiali semplici e spesso poveri cercando di ottenere i risultati migliori possibili, fu quindi il cosplay di Morrigan da Dragon Age Origins che segnò definitamente il ritorno al mondo del cosplay e che è ad adesso (proprio per questo motivo), uno dei cosplay più importanti per Alessandra.

Altri cosplay che le sono rimasti a cuore sono Ryu da Breath of Fire II (il suo videogioco preferito ed il primo giocato da quando aveva quattro anni), Sakura da Card Captor Sakura (uno degli anime della sua infanzia), Narancia Ghirga da Jojo parte 5 “Vento Aureo”, nella quale si è sempre sentita caratterialmente legata ed infine Russia da Hetalia, che come spiegato sopra ne prende il nickname.

Negli anni a seguire non si fossilizzò mai su una singola linea di pensiero, l’idea che il cosplay fosse un hobby che aiutava a conoscere gli altri e ad apprezzare sé stessi era ed è tutt’oggi fissa nella sua mente, talvolta i suoi cosplay sono craftati a mano o con la sorella, altre volte comprati, altre volte commissionati a sarti amici e ancora in parte modificati o finiti a piacimento. Il risultato finale è ciò che conta, cercare di somigliare al personaggio sì ma soprattutto saperlo rappresentare.

Cosplay per lei è uguale a sapersi porre, un costume può essere scenografico o perfetto ma se manca della personalità del cosplayer non sarà che un guscio vuoto. Al contrario un cosplay imperfetto risulterà strabiliante se chi lo porta riuscirà a farci cogliere l’essenza caratteriale del personaggio. Negli anni Alessandra quindi si esercita sempre di più nelle espressioni, nelle pose, anche nel camminare- proprio in base al personaggio portato, una delle più grandi sfide fu Zidane Tribal da Final Fantasy 9, sorridente, malizioso e con un portamento furtivo in combattimento; completamente opposto alla cosplayer che ha passato molto tempo a studiarne il comportamento e le espressioni, cercando di rendere il cosplay non solo scenograficamente bello (nonostante i materiali semplici ed economici) ma anche coinvolgente per chi aveva attorno, senza però mai sforare nell’esagerazione, ricordando che separare realtà e finzione è fondamentale per sé stessi e per chi ci sta attorno.

Negli anni il cosplay è cambiato moltissimo ed anche se ancora lo definiscono solo un hobby, per molti altri è diventato un lavoro ed un introito mensile che visto il periodo di crisi economica non può che essere un salvavita, da chi acconcia parrucche a chi confeziona abiti, anche chi vende proprie foto fisiche o digitali in cosplay e nonostante le critiche spesso poco costruttive che ne deriva l’argomento, la cosplayer non trova nulla di male in tutto questo, come si suol dire “se sai fare bene una cosa, perché farla gratis?” e come ogni forma d’arte anche il cosplay va dignitosamente pagato perché è questo che è un cosplayer: un artista.

Per Alessandra invece il cosplay è rimasto un semplice hobby, dedicando un’importanza professionale più al disegno; tuttavia il cosplay è assolutamente parte della sua vita di tutti i giorni, partendo dalla famiglia, avendo la sorella che condivide le stesse passioni ed una famiglia che le supporta (e sopporta), fino anche alla vita lavorativa dove non è mai stato un argomento tabù o di cui vergognarsi (al contrario) e talvolta anche qualcosa di sfruttato dai colleghi, sarà successo ad altri di doversi vestire e truccare da Befana o Fata dei fiori per i bambini nel periodo di Carnevale e altre feste? Perché alla cosplayer l’hobby è servito eccome in questi contesti lavorativi.

Gli eventi cosplay negli anni si sono notevolmente moltiplicati, nel 2008 le fiere erano poche ed iconiche, alcune di queste negli anni sono persino andate a perdersi; per Alessandra la tappa fissa è il Torino Comics essendo vicino a casa e negli ultimi anni anche le fiere di Milano, tuttavia quella che è per lei casa, che la fa sentire felice e completa è proprio il Lucca Comics, quella che per lei è stata la prima fiera e ancora oggi la più importante. Tramite i social organizzare fiere diventa sempre più facile e Instagram come TikTok hanno aiutato e ancora aiutano nella diffusione del cosplay, molte persone si sono interessati a questo mondo dopo aver incrociato le foto di un cosplayer o dopo aver fatto amicizia con altri appassionati tramite queste piattaforme; rispetto agli inizi ora il cosplay è visto quasi come una cosa normale o banale, una cosa vista e stravista al contrario del passato, in cui spiegare il proprio hobby era complesso, quando mostrare una foto in cosplay significava tirare fuori un telefono precedente agli smartphone o una vecchia compatta con foto per nulla professionali e sgranate.

Agli inizi il problema di critiche ed insulti non si presentò, arrivò alle superiori qualche sguardo o presa in giro ma nulla che alla cosplayer pesasse, ancora oggi nonostante la sua richiesta di trasparenza anche da parte di amici (solo perché si è amici non vuol dire che si possono ricevere solo complimenti, ma anche critiche costruttive) non ha mai ricevuto particolari insulti o prese in giro, almeno non pubbliche e di quello che fanno altri in privato, non è affar suo, non tange la sua persona e nemmeno vale l’attenzione o l’ansia che ne deriva, il cosplay è un hobby e sempre come tale lo prende. Parlando di prese in giro o scredito viene da pensare ai cosplayer di personaggi original, spesso non presi seriamente non solo da altri cosplayer ma anche durante le gare cosplay ed è un concetto estremamente errato; dietro un original esiste un lavoro più complesso del semplice fare cosplay del lavoro di altri. Dietro ad un original c’è uno studio, uno sketch del design, il tentativo di reperire o crearne gli accessori, la storia, la personalità. Deridere un cosplayer original manca di senso quando ci si ricorda che anche i personaggi anime/manga/videogame/film etc. sono a loro volta “original” di qualcun altro, un character designer, un regista, un mangaka, nascono tutti come OC e siamo noi a dar loro vita, semplicemente qualcuno fa tutto da sé; un bellissimo esempio è il mangaka Hirohiko Araki, creatore delle Bizzarre Avventure di Jojo, considerato iconico per il suo cosplay di Rohan Kishibe, personaggio creato da lui e che quasi lo rappresenta nelle sue opere. Quale sarebbe quindi la differenza fra un Araki che interpreta Rohan o una Alessandra che fa il cosplay del suo Galvorn?

Fare cosplay dovrebbe essere semplicemente far felici sé stessi e spesso gli altri, per Alessandra la più grande soddisfazione in fiera è essere riconosciuta quando porta cosplay di nicchia o vedere gli sguardi dei bambini piacevolmente impressionati in fiera, quelli che ti chiedono le foto nascosti dietro le gambe del genitore e che poi ti ringraziano come se stessero vivendo un sogno.

Per chiunque inizi e le chieda consiglio, prima di parlare di quello che è il reperire parrucche, lenti, stoffe, foam, preferisce concentrarsi sull’essenza del cosplay in sé, che sia visto come un intrattenimento o un lavoro, esiste un punto focale dalla quale non bisognerebbe mai troppo sbilanciarsi: metterci il cuore e tanta passione. Questo basta e avanza per essere un vero cosplayer, cose come la somiglianza o la perfezione sono concetti effimeri e che andrebbero applicati solo in un ambito più professionale o competitivo, cosa che non è nel desiderio di tutti.

Street Fighter IV: il ritorno della leggenda

Street Fighter IV è uno dei giochi di combattimento più attesi e celebrati degli ultimi anni, e non a caso. Il titolo, sviluppato e pubblicato da Capcom, rappresenta il quarto capitolo della famosa saga di picchiaduro che ha fatto la storia del genere, iniziata nel lontano 1987 con il primo Street Fighter. Dopo un lungo periodo di assenza, la serie è tornata in grande stile sulle console di settima generazione, ovvero PlayStation 3, Xbox 360 e PC, offrendo ai fan di vecchia data e ai nuovi arrivati un’esperienza di gioco senza pari, capace di coniugare innovazione e tradizione.

Street Fighter IV - Intro [HD]

La grafica di Street Fighter IV è semplicemente stupefacente, e si basa su una tecnologia chiamata “ink rendering”, che conferisce al gioco un aspetto unico e artistico, con effetti di luce, ombre e inchiostro che accompagnano le mosse dei personaggi. Il gioco utilizza una combinazione di grafica 2D e 3D, mantenendo la classica visuale laterale dei combattimenti, ma aggiungendo una nuova dimensione al gameplay, grazie alla possibilità di spostarsi in profondità e di sfruttare gli elementi degli scenari. I personaggi sono dettagliati e animati in modo fluido, esprimendo le loro emozioni e personalità attraverso le espressioni facciali, le pose e le voci. Le arene di combattimento sono ricche di vita e di particolari, e rappresentano diverse località del mondo, come la Cina, il Brasile, la Russia e il Giappone.

Ma Street Fighter IV non si limita a offrire solo un comparto grafico di alto livello. Il gioco presenta un gameplay profondo e stratificato, che combina elementi classici della serie con nuove meccaniche di gioco. I giocatori possono scegliere tra una vasta gamma di personaggi, ben 25, tra cui i veterani Ryu, Ken, Chun-Li, Guile e Zangief, e i nuovi arrivati come Abel, un lottatore francese alla ricerca del suo passato, Crimson Viper, una spia americana dotata di gadget tecnologici, Rufus, un corpulento ma agilissimo esperto di kung fu, e El Fuerte, un wrestler messicano e aspirante cuoco. Ogni personaggio ha le proprie mosse e abilità uniche, che richiedono abilità e tempismo per essere eseguite al meglio. Inoltre, il gioco introduce una nuova meccanica di “Focus Attack”, che consente ai giocatori di assorbire i colpi dell’avversario per poi rilasciare un potente contrattacco, a scapito di una parte della barra della salute. Questa meccanica aggiunge una nuova dimensione al gameplay, offrendo ai giocatori un maggiore controllo sulla battaglia e una strategia più profonda. Il gioco include anche le “Ultra Combo”, delle mosse speciali che possono essere attivate quando la barra della rabbia è piena, e che infliggono danni ingenti all’avversario, oltre a regalare delle spettacolari sequenze animate.

Super Street Fighter IV: Arcade Edition (Arcade) 【Longplay】

Oltre alla campagna single-player, che consiste nel sconfiggere una serie di avversari fino ad arrivare al boss finale, Street Fighter IV offre una varietà di modalità multiplayer, sia offline che online, che consentono ai giocatori di mettere alla prova le proprie abilità contro altri avversari umani. La modalità Arcade è un must per i fan della serie, in quanto ripropone lo stile dei cabinati da sala giochi, con la possibilità di sfidare altri giocatori che si connettono alla partita in corso. La modalità Versus offre invece la possibilità di sfidare un amico in una partita locale o online, scegliendo il personaggio, lo scenario e le opzioni di gioco preferite. Inoltre, il gioco include una modalità allenamento, che consente ai giocatori di praticare le proprie mosse e strategie contro un avversario controllato dal computer, con la possibilità di modificare le impostazioni di difficoltà, di salute, di rabbia e di tempo.

Una delle caratteristiche più interessanti di Street Fighter IV è la sua accessibilità. Il gioco è stato progettato per essere accessibile ai principianti, offrendo una serie di tutorial e guide che spiegano le basi del gameplay e le meccaniche di combattimento, come i colpi normali, i colpi speciali, le combo, i Focus Attack e le Ultra Combo. Il gioco offre anche una modalità semplificata, che consente di eseguire le mosse speciali con una semplice pressione di un tasto, senza dover memorizzare le combinazioni di direzioni e pulsanti. Tuttavia, il gioco offre anche una profondità e una complessità tali da soddisfare anche i giocatori più esperti, che possono approfittare delle numerose opzioni di personalizzazione, delle sfide avanzate, delle classifiche online e dei tornei organizzati dalla community. Ciò significa che Street Fighter IV è un gioco che può essere apprezzato da chiunque, indipendentemente dal livello di abilità o dall’esperienza di gioco.

In conclusione, Street Fighter IV è un capolavoro videoludico, che offre una combinazione unica di grafica mozzafiato, gameplay profondo e accessibilità. Che siate fan della serie o semplicemente alla ricerca di un grande gioco di combattimento, Street Fighter IV è sicuramente un titolo da non perdere. Grazie alla sua vasta gamma di personaggi, modalità di gioco e meccaniche di combattimento, il gioco offre ore di divertimento e competizione, che vi faranno tornare ancora e ancora per provare a migliorare le vostre abilità e a scalare la classifica online. Non vedo l’ora di vedere cosa riserverà il futuro per questa straordinaria serie di giochi di combattimento, che ha saputo rinnovarsi e reinventarsi senza perdere la sua essenza originale.

Chi è Ryu, il figlio del grande Raoul?

Dopo aver combattuto contro Kaiou, maestro dell’Arcana Arte di Hokuto (detta anche gemma di Hokuto) ed avere dimostrato che la Sacra Scuola di Hokuto è la più forte del mondo, Kenshiro lascia la terra dei demoni e raggiunge il villaggio di Ryu. Ryu è il figlio del grande Re di Hokuto, Raoul, fratello di Ken e Toki. Assieme si recano in un villaggio in cui è stata esiliata la coppia alla quale era stato affidato il piccolo Ryu. Giunti in questo villaggio i due assistono all’uccisione della coppia da parte di un gruppo di briganti al servizio di Koketsu, un signorotto del tempo, una volta al servizio di Raoul.

Ryu, deciso a vendicarsi, si reca assieme a Ken nella terre di Koketsu intrufolandosi in un gruppo di schiavi.

Di notte, mentre Ryu cerca Koketsu per ucciderlo, scopre una prigione piena di bambini, i figli degli schiavi che coltivano le terre di Koketsu. Qui conosce Shingo, figlio di Barga che un tempo fu uno dei generali delle armate del Grande Re di Hokuto, ormai ridotto in schiavitù e costretto a lavorare la terra. Animando gli spiriti dei piccoli reclusi, Ryu riesce ad organizzare una rivolta e a liberare i figli degli schiavi, compreso Shingo.Una volta liberati i bambini Ryu torna a cercare Koketsu sempre più determinato e pronto ad ucciderlo. Finalmente lo trova e, sotto una cupola anti-atomica di 10 ton. di cemento si svolge lo scontro tra il piccolo Ryu e il dittatore, pronto a rifarsi sul piccolo delle umiliazione ricevute da Raoul..Grazie all’intervento del maestro della scuola di Hokuto, Koketsu muore e i genitori adottivi di Ryu sono finalmente vendicati.

Ryu assiste ad altre avventure di Ken nel regno di Sava, in cui cerca di dissuadere i tre eredi al trono dal loro intento di diventare re e nel regno di Blanca in cui si trova ad affrontare un uomo di nome Barran che si spaccia per il salvatore e che pare conosca la Sacra Arte di Hokuto. L’uomo afferma di avere appreso i colpi da Raoul e che intende servirsene per sostituirsi a Dio, che anni prima gli aveva portato via la sorella. A Kenshiro non resta altro da fare che rivelargli di aver sconfitto Raoul anni prima e che ora sarebbe toccato a lui. Apprendendo questo Barran costringe Satora, uno dei tre principi di Sava, ad eliminare Kenshiro. Ed è qui che Ryu entra in gioco, offrendosi come vittima sacrificale al posto di Ken. Barran avverte in lui un aura potente e , dopo la rivelazione di Kenshiro, riconosce in lui il figlio del grande re di Hokuto.

A questo punto Barran è sconfitto, Ryu viene affidato alle attenzioni di Barga e Shingo mentre Kenshiro riparte per un’altra avventura.

Pregiudizi sugli anime

Quando regnava ancora la semplicità, la capacità di stupirsi, la gioia di chi ha meno di dieci anni e tutto un mondo da scoprire… quando guardare la TV non era una semplice evasione dalla realtà, ma un momento importante dove apprendere i valori più importanti della vita attraverso il linguaggio della fantasia… quando guardare i semplici (si fa per dire) cartoni animati significava per molti inoltrarsi in un mondo adulto e bambino contemporaneamente e non solo di magìa e stupore fini a sé stessi… io ero lì… grazie a Dio!

Goldrake, Heidi, Ryu, Kimba, Remì, Jeeg Robot, Candy Candy, Daitarn III, fino ad arrivare a centinaia di storie indimenticabili di altrettanti personaggi che tuttora persistono nel cuore di milioni di adulti: quanti dischi, robot, giochi, fumetti, magliette e quant’altro ho fatto comprare ai miei genitori… e com’era bello mostrarli agli altri, ma soprattutto sapere di possederli.

Era come avere accanto il tuo eroe preferito in carne ed ossa, o quasi. E poi… si cresce. Gli anni passano, i problemi aumentano (a chi più, a chi meno), gli amici cambiano e con loro cambia il nostro spirito puro; la vita non ci dà tregua ed oggi molta della magìa che si aveva dentro si è dissolta nel quotidiano agire. Molti la chiamano maturità, o crescita, o divenire adulti attraverso le difficoltà… io la chiamo follìa! Bisogna semplicemente avere equilibrio; bisogna che il bambino che è in noi (custode di creatività, di passione, di sensibilità e quant’altro di positivo) non muoia mai schiacciato dalla quotidianità, ma attraverso di essa si esalti e, di conseguenza, ci esalti. Eppure eminenti psicologi, saggi di svariate etnìe e periodi storici e… i nostri eroi preferiti ce lo ricordano da sempre! Mah!

Vi sembra impossibile? Guardate (tanto per fare un esempio) qualche serie televisiva giapponese come Jeeg Robot, Remì, L’Uomo Tigre, Sampei, Ken il guerriero, Tommy la stella dei Giants; ripuliteli poi di tutti gli elementi prettamente fantastici ed andate oltre quello che vedete… avrete molto da imparare! Per molti come me la passione per le tematiche del fantastico non è solo un’evasione dalla realtà attraverso il passato o un semplice commercio (per chi lo pratica); conoscere altri appassionati, riscoprire vecchi e nuovi eroi, possedere rarità, significa principalmente mantenere vivo il bambino che è in noi, quindi noi stessi e la nostra vitalità… alla faccia di tutto lo schifo e la falsità che ci circonda.

Significa inoltre ricordarci di non perdere mai di vista quello che siamo in realtà, mantenere il più possibile intatta una propria integrità morale e spirituale, avere la forza di rialzarci nei momenti difficili anche (…e soprattutto…) senza l’aiuto di nessuno, saper prendere la vita in tutte le sue sfaccettature senza chiedersi perché.
Per chi non lo sapesse, tutte queste opere sono sempre state catalogate come “rigorosamente per bambini”: niente di più falso. I giapponesi hanno sempre alternato le situazioni dei loro cartoons passando attraverso vari generi: fantascienza, horror, romanzi storici, soap opera, avventura, commedia comica e demenziale, sport, favole e leggende, sia per grandi che per i più piccoli (per non parlare del genere sexy o splatter). Eppure, nonostante siano passati decenni e siano state spese miriadi di parole, sviluppate molteplici testate, organizzati dibattiti e manifestazioni, creato scuole e tanto altro ancora, qui in Italia abbiamo ancora una cultura altamente retrograda e piena di pregiudizi nei confronti di queste tematiche.

Inoltre, per anni queste serie TV hanno subìto censure, alterazione dei dialoghi e quant’altro di osceno affinché non venisse tutelata l’opera in sé, ma solo l’impatto emotivo con i minori, badando ad accrescere il merchandising e nulla più (vendite di diari scolastici, cartelle, gadgets, giocattoli, carte, videogiochi,etc…). Per cercare di sensibilizzare il più possibile i “non addetti ai lavori”, affinché possano ricevere un’educazione cinematografica a tutela della propria cultura e della propria sensibilità nel lasciare un minore davanti al cartone animato adatto alla propria fascia di età, dal 1999 ho realizzato un sogno in lenta e costante crescita: l’Associazione Culturale Japanimation di Ostia Lido.

Chi vuole collaborare con noi può contattarci al sito www.japanimation.it (info@japanimation.it), oppure su www.myspace.com/japanimationweb.

Vincenzo D’Amico
www.japanimation.it

Street Fighter Alpha 3

Street Fighter Alpha 3 è uno dei migliori picchiaduro 2D mai realizzati, che offre una grafica spettacolare, un gameplay fedele all’arcade e una grande varietà di modalità e personaggi. Il gioco presenta 34 combattenti, tra cui vecchie conoscenze come Ryu, Ken, Chun-Li, Guile e Blanka, e nuove aggiunte come Karin, R. Mika, Juli e Juni. Ogni personaggio ha una propria storia, un proprio scenario e una propria musica, che rendono il gioco più ricco e coinvolgente.

Arcade Longplay [164] Street Fighter Alpha 3

Una delle novità più interessanti di Street Fighter Alpha 3 è il sistema ism, che permette di scegliere tra tre stili di combattimento diversi: X-ism, A-ism e V-ism. Ogni ism ha i suoi vantaggi e svantaggi, e influisce sulle mosse e sugli attributi dei personaggi. Per esempio, X-ism ha i super combo più potenti, ma non permette di bloccare in aria o di recuperare dal terreno. A-ism è lo stile classico di Street Fighter Alpha, che consente di avere più super combo, di bloccare in aria, di contrattaccare e di schernire. V-ism è lo stile più complesso, che abilita i combo variabili, simili ai combo personalizzati di Street Fighter Alpha 2.

Street Fighter Alpha 3 offre anche molte modalità di gioco, sia per giocare da soli che con gli amici. La modalità World Tour è una delle più divertenti e originali, in quanto permette di viaggiare da uno scenario all’altro, affrontando sfide di vario tipo, come attacchi a tempo, match di sopravvivenza e combattimenti in cui solo i combo fanno danno. Durante la modalità World Tour, si possono guadagnare punti esperienza e ism-plus, che conferiscono abilità extra ai personaggi, come bloccare in aria, caricare il metro super, e aumentare il danno al blocco. Questi personaggi potenziati possono poi essere usati nelle altre modalità di gioco, ma non guadagnano ulteriore esperienza. Altre modalità interessanti sono la Survival, la Dramatic Battle (che permette di giocare in tre, due contro uno) e la Final Battle (che sfida il giocatore a sconfiggere il boss finale, Bison).

Graficamente, Street Fighter Alpha 3 ha un aspetto eccezionale. I personaggi sono grandi, colorati e ben animati. Gli scenari sono anche molto belli e dettagliati. L’audio è quello che ci si aspetta da un gioco di Street Fighter, con effetti sonori ben fatti e musiche coinvolgenti. Il gioco sfrutta bene le capacità delle varie piattaforme su cui è stato pubblicato, offrendo una grafica più nitida e colorata e tempi di caricamento minimi sul Dreamcast e sulla PSP, rispetto alla versione PlayStation.

Street Fighter Alpha 3 è un gioco che non può mancare nella collezione di ogni appassionato di picchiaduro, in quanto offre un’esperienza di gioco profonda, varia e divertente, sia per i veterani che per i principianti. Il gioco ha una longevità elevata, grazie al numero di personaggi, di stili di combattimento, di modalità di gioco e di livelli di difficoltà. Inoltre, il gioco è ottimo da portare in giro, grazie alla versione PSP, che mantiene tutte le qualità della versione arcade e aggiunge alcune funzioni esclusive, come la modalità ad hoc per giocare in multiplayer wireless.

In conclusione, Street Fighter Alpha 3 è un capolavoro del genere picchiaduro, che merita di essere giocato e rigiocato, per apprezzare tutte le sue sfumature e le sue sfide. Il gioco è una testimonianza della maestria della Capcom nel creare giochi di combattimento 2D, che sono ancora in grado di competere con le produzioni più moderne e sofisticate.

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