MUGEN Hokuto no Ken targato LST 2.0. Il videogioco di Kenshiro tutto Italiano

Cari amici appassionati di Ken il Guerriero, ecco finalmente una notizia che vi farà saltare di gioia: il mito torna in un videogioco per PC Windows chiamato “MUGEN Hokuto no Ken targato LST 2.0“. E l’aspetto più sorprendente di tutto ciò è che non si tratta di una produzione giapponese multimioliardaria, ma del talento italiano di alcuni fan della saga di Kenshiro! La “storia” della genersi di questo gioco è reperibile sulla pagina Facebook di MUGEN by mikehaggar Italia.

Questo gioco è stato realizzato utilizzando appunto Mugen, uno strumento di creazione di videogiochi in 2D sviluppato da Elecbyte nel lontano 1999. La sua particolarità è la possibilità di creare con facilità giochi picchiaduro in stile Street Fighter, importando personaggi e musiche da altri giochi o creandoli da zero.

Quindi, se state cercando qualcosa di nuovo e emozionante per questo Natale, non potete perdervi questo regalo per i fan che aspettavano da anni un gioco del genere Il picchiaduro non è perfetto e presenta alcuni bug, come intro con battute sovrapposte o variazioni di volume, ma è parte del fascino dei progetti realizzati con passione e dedizione. E non preoccupatevi se siete alle prime armi con Mugen, su YouTube troverete guide utili su come scaricare ed utilizzare il gioco su PC Windows.

Quindi cosa aspettate? Scaricate il gioco, scompattatelo con WinRar e divertitevi con i 11 personaggi selezionabili. Ringraziamo principalmente Luca per aver reso possibile il rilascio di questa demo e ricordatevi di giocare con l’icona di Juza sdraiato per avviare il gioco. E se vi siete stufati della grafica, provate a utilizzare l’effetto ReShade cliccando il tasto TAB per dare un tocco diverso al vostro gameplay. Quindi cosa state aspettando? Preparatevi a combattere come veri guerrieri con MUGEN Hokuto no Ken targato LST 2.0!

40 anni di Ken il Guerriero: Warner Bros celebra con un nuovo anime”

Ehi, fan di Ken il Guerriero! Warner Bros. Japan ha appena annunciato che stanno lavorando su un nuovo anime basato sul manga Ken il Guerriero di Buronson e Tetsuo Hara.

E indovina un po’? Oggi è il 40° anniversario del manga, che ha fatto la sua prima apparizione sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shueisha il 13 settembre 1983. Che coincidenza, eh?

Warner Bros. è rimasta un po’ misteriosa e non ha rivelato né la data di uscita né ulteriori dettagli sul nuovo anime di Ken il Guerriero. Non sappiamo nemmeno se sarà un film o una serie. Ma una cosa è certa: sarà distribuito con il titolo internazionale Fist of the North Star, proprio come negli Stati Uniti.

La serie si svolge in un mondo post-apocalittico e segue le avventure di Kenshiro, un guerriero esperto di arti marziali e successore della Sacra Scuola di Hokuto. Kenshiro combatte contro predoni, bande armate e altri artisti marziali rivali, sia della sua stessa scuola che di altre.

In Italia, la popolarità di Ken il Guerriero è dovuta principalmente alla serie animata, composta da 109 episodi trasmessi originariamente tra il 1984 e il 1987. A questa hanno fatto seguito una seconda stagione di 43 episodi e numerosi altri adattamenti, tra cui film (animati e live-action), OAV, giochi, videogiochi e numerosi manga spin-off.

Quindi, fan di Ken il Guerriero, tenete gli occhi aperti per ulteriori aggiornamenti su questo nuovo progetto emozionante! E ricordatevi: “Omae wa mou shindeiru” (Sei già morto)!

I primi quarant’anni di Kenshiro

Quest’anno si celebra il quarantesimo anniversario di uno dei manga più influenti e iconici della storia: Hokuto no Ken, noto in Italia come Ken il Guerriero (qui il nostro originale “fan site”). Scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara, il manga ha debuttato sulla rivista Weekly Shonen Jump il 13 settembre 1983, dando vita a una saga epica ambientata in un mondo post-apocalittico, dove il protagonista Kenshiro, erede della Divina Scuola di Hokuto, combatte contro i tiranni che opprimono i deboli e cerca di riunirsi con la sua amata Julia.

In questo articolo, vogliamo ripercorrere la storia e le caratteristiche di questo capolavoro del fumetto giapponese, analizzando le varie edizioni del manga e le differenze con l’anime.

Il manga di Hokuto no Ken si compone di 245 capitoli, raccolti in 27 volumi tankobon dalla casa editrice Shueisha. La serie è divisa in due parti: la prima, che va dal primo al diciottesimo volume, narra le avventure di Kenshiro dal suo primo scontro con Shin fino alla battaglia finale con Raoul, il re di Hokuto; la seconda, che va dal diciannovesimo al ventisettesimo volume, riprende la storia dieci anni dopo, con un Kenshiro più maturo e un nuovo nemico: l’Imperatore del Cielo. Il manga ha avuto un enorme successo in Giappone e nel mondo, vendendo oltre 100 milioni di copie e ricevendo numerosi riconoscimenti e premi.

In Italia, il manga è arrivato per la prima volta nel 1990, pubblicato dalla Granata Press con il titolo Ken il Guerriero. La traduzione era basata sull’adattamento dell’anime, che aveva modificato alcuni nomi dei personaggi e delle tecniche. La Granata Press ha pubblicato solo i primi 18 volumi della serie, interrompendo la pubblicazione nel 1993. Successivamente, il manga è stato ripreso da altre case editrici, come Star Comics, Planet Manga e J-Pop, che hanno proposto edizioni più fedeli all’originale e con una qualità grafica migliore. L’ultima edizione italiana del manga è stata quella della J-Pop, che ha pubblicato i 27 volumi tra il 2016 e il 2019.

Il manga di Hokuto no Ken ha avuto anche diverse trasposizioni animate. La più famosa è la serie televisiva prodotta dalla Toei Animation, composta da due stagioni per un totale di 152 episodi, andati in onda in Giappone dal 1984 al 1988. L’anime segue fedelmente la trama del manga nella prima stagione, ma introduce alcune differenze nella seconda, come l’aggiunta di personaggi originali, la modifica di alcune scene e la censura di alcune violenze. L’anime è stato trasmesso anche in Italia dal 1987 al 1990, con un doppiaggio che ha reso celebri le voci dei personaggi e le frasi cult come “Tu non lo sai ma sei già morto“. Oltre alla serie televisiva, sono stati realizzati anche alcuni film animati, tra cui Ken il Guerriero – Il film del 1986 e Ken il Guerriero – La leggenda di Raoul del 2006.

Hokuto no Ken è un manga che ha segnato la storia del fumetto giapponese e che continua a essere apprezzato e ammirato da generazioni di lettori. La sua forza sta nella capacità di mescolare azione, dramma, umorismo e filosofia, creando una storia avvincente e coinvolgente. I personaggi sono carismatici e memorabili, le battaglie sono spettacolari e cruente, i dialoghi sono intensi e significativi. Hokuto no Ken è un manga che parla di amore, amicizia, giustizia, speranza e destino. Un manga che ci insegna a non arrenderci mai e a combattere per i nostri sogni. Un manga che ci fa emozionare e riflettere. Un manga che merita di essere celebrato per i suoi 40 anni di gloria.

Hokkaido festeggia i 40 anni di Ken il Guerriero

La celebre serie manga Ken il Guerriero (Hokuto no Ken) sta festeggiando il suo quarantesimo anniversario in collaborazione con la città di Hokkaido. Dal 26 agosto al 31 ottobre, la città organizzerà una serie di eventi tematici per celebrare una delle opere più importanti e influenti nella storia del Giappone.

All’interno della struttura dedicata ai festeggiamenti, i visitatori potranno già godere di 21 ristoranti a tema e ammirare una statua dedicata al protagonista Kenshiro. Per vivere appieno questa esperienza unica, ai turisti sarà richiesto di scaricare l’applicazione “Hokuto no City x Hokuto no Ken“. Questa applicazione permetterà loro di partecipare a un raduno di francobolli digitali e ricevere un’illustrazione tratta direttamente dal manga originale di Ken il Guerriero. Inoltre, l’applicazione offre anche una funzione di realtà aumentata che aggiunge personaggi e cornici di Fist of the North Star alle foto scattate in determinati luoghi di Hokuto.

Questa celebrazione non potrebbe essere completa senza dei regali per i visitatori, che avranno l’opportunità di ricevere numerosi omaggi durante gli eventi. Ken il Guerriero ha ispirato e continua a ispirare le generazioni successive di mangaka ed è considerato uno dei manga più impattanti e drammatici di tutti i tempi.

Il manga originale di Hokuto no Ken è stato pubblicato da Buronson e Tetsuo Hara dal 1983 al 1988 sulla rivista Shonen Jump di Shueisha. In Italia è stato un grande successo, soprattutto grazie al suo adattamento animato degli anni ottanta.

(Fonte: Anime News Network)

Ken & Lupin III: a luglio due anime cult

A partire dal 20 luglio grazie a Eagle Pictures saranno disponibili in DVD e Blu-ray due imperdibili titoli Yamato Video, azienda leader in Italia nella gestione dei diritti di animazione giapponese.

Tra i titoli disponibili ci sarà “LUPIN III – LA QUARTA SERIE” di Monkey Punch, edito per la prima volta in Home Video in un cofanetto nei formati DVD e Blu-ray a tiratura limitata con 26 episodi tra cui 2 imperdibili Tv Special, 6 card esclusive, un ricchissimo Booklet e, proposte insieme all’edizione Blu-ray, solo per i canali di vendita online, due action figures di Lupin e Rebecca da collezione. Questa volta Lupin ha deciso di attuare le sue scorribande proprio in Italia: accompagnato dai suoi inseparabili amici e tallonato dall’instancabile Ispettore Zenigata, stavolta dovrà anche fare i conti con… una bega coniugale! L’avventura italiana è il primo capitolo delle serie moderne di Lupin III, ambientate in giro per l’Europa. In questa nuova veste Lupin cambia il colore della sua giacca iconica, qui raffigurata in blu in onore del belpaese. Gli episodi presentano molti riferimenti alla cultura nostrana e, oltre al classico tratto adrenalinico, si fa più marcata la componente romance, grazie alla figura dell’ereditiera italiana Rebecca Rossellini che incastrerà il ladro gentiluomo in un matrimonio-trappola fin dal primo episodio. Grazie anche a una veste grafica ricca di colori e animazioni superbe, la location italiana è rappresentata con una cura impeccabile dei dettagli. La colonna sonora usata in tutto il mondo -tranne che per il Giappone- è curata dal gruppo Nu Jazz italiano Papik; nell’edizione italiana sono presenti entrambe, anche l’immortale theme song composta dal mitico Yuji Ohno.

 

In arrivo in Home Video sempre dal 20 luglio anche il cofanetto “KEN IL GUERRIERO – LE ORIGINI DEL MITO: REGENESIS” di Mihiro Yamaguchi, disponibile nei formati DVD e Blu-ray contenenti 4 dischi e corredati da 2 booklet esclusivi di 16 pagine con le sinossi degli episodi e i disegni preparatori. L’attesissima conclusione del prequel di “Ken il guerriero” segna così il ritorno del Re degli Inferi in un’edizione tutta da collezionare. Shanghai, anni ‘30, la città dei demoni: Kenshiro Kasumi, noto come Yan Wang (il re degli inferi), è il 62° successore della Divina Scuola di Hokuto. Ancora legato al Chinpan, dopo aver sconfitto il rivale Cartello del Fiore Scarlatto, Kenshiro viene coinvolto in un nuovo scontro che vede schierati su fronti opposti eserciti e maestri di arti marziali, mossi dall’interesse per il misterioso “catalogo della speranza”.

Soten no Ken Re: Genesis

Per tutti i fan del mitico Kenshiro sta per arrivare un nuova serie prequel!!!! “Soten no Ken” (Ken il Guerriero – Le Origini del Mito), prima serie di questa nuova saga, è stata creata dagli autori Buronson e Tetsuo Harache e racconta le avventure dello zio di Kenshiro, che porta lo stesso nome, nell’Asia della fine degli anni trenta, proprio quando le tensioni mondiali stanno per esplodere dando origine alla seconda guerra mondiale. A differenza della serie ispirata al nipote, in questa Tetsuo Hara si è occupato non solo dei disegni, ma anche della storia. La serie manga fu pubblicata per nove anni dal magazine Weekly Comic Bunch (dal Maggio del 2001 all’Agosto del 2010) ed è diventa una serie anime di 26 episodi, trasmessi in Giappone tra l’Ottobre del 2006 e il Marzo del 2007.

In questi giorni, sul magazine Comic Zenon, edita da Coamix e pubblicata da Tokuma Shoten, il leggendario Tetsuo Hara annuncia questa nuovissima serie dal titolo “Soten no Ken Re: Genesis” che verrà appunto pubblicata dal 25 Ottobre 2017 all’interno del numero 12 di Comic Zenon.  Non ci sono tantissime informazioni a riguardo, solo quelle pubblicate come “risposta” ai post nel tweet ufficiale di SilentMangaAudition!: a quanto para sarà ambientato in Indonesia circa sette anni dopo la fine dell’originale Souten no Ken.

 

 

Speciale Kenshiro: Toki il messia di Hokuto

Toki è il fratello minore di Raoul. Da piccoli Ryuken li ha sottoposti ad una durissima prova: Toki, ferito, non avrebbe potuto continuare. Ma quando ormai Ryuken disperava di vedere uno dei due fratelli superare l’esame, ecco comparire Raoul con in spalla il fratello: aveva scalato un’aspra e alta rupe facendosi carico di Toki!  All’inizio Toki non ha accesso agli insegnamenti, ma anche solo spiando il fratello che si allena, riesce a carpire le tecniche della Divina Arte. Non appena ne ha l’occasione, dimostra uno straordinario talento naturale: il combattimento in aria ne è la massima espressione. Il suo modo di combattere è diverso, anzi opposto, a quello di Raoul: non è violento, non è una corrente selvaggia carica di odio e di rabbia. Non contrasta la violenza dell’avversario, ma la fa scorrere, ne assorbe l’energia, contrattaccando con essa.Dato che Raoul è accecato da una tale ambizione, diventa Toki il principale candidato alla successione della Sacra Scuola di Hokuto.

Il giorno della catastrofe nucleare però il bunker anti-atomico è praticamente pieno, c’è spazio al massimo per altre due persone: Toki spinge dentro Kenshiro, amato fratello, e Julia, donna che anche lui ama dal profondo del cuore, chiudendo poi la porta alle loro spalle.. (che generosità!!). Quando il rifugio si apre Toki è steso a terra vicino all’ingresso: è visibilmente provato, ma vivo. Le polveri radioattive, però, hanno seriamente danneggiato il suo corpo, colpito così da un male incurabile. Non potendo più diventare il successore di Hokuto, Toki dedica la sua vita a curare i malati grazie alla tecnica degli Tsubo. L’agglomerato di case che si crea attorno a lui viene chiamato “villaggio dei miracoli”, perchè chiunque ci vada viene guarito. Le voci corrono e giungono all’orecchio di Raoul: sarebbe troppo pericoloso per lui un incontro fra Toki e Kenshiro. Per ordine del Re di Hokuto, Toki vine rinchiuso nell’inespugnabile prigione di Cassandra, la “Città dei demoni urlanti”.   Ken lo libera (ma va?? Non me l’aspettavo!!) e poco dopo i due si scontrano con Raoul: quando per Toki sembra finita, interviene Kenshiro. Inaspettatamente, però, non muore a causa della malattia, ma perchè viene ucciso da Ryuga, il Lupo del Cielo, braccio destro del Re di Hokuto, nonchè fratello di Julia.

Ken il Guerriero (Hokuto no Ken)

Ken il Guerriero, conosciuto in Giappone come Hokuto no Ken, è una saga che ha segnato indelebilmente il panorama culturale italiano degli anni ’80. Ogni uno di noi ricorda ancora le epiche frasi e i combattimenti che hanno reso questa serie così iconica. La morte di Toki o Raoul, argomenti che fanno ancora rabbrividire. Siamo stati tutti coinvolti nel seguire la storia d’amore tra Ken e Julia, sperando fino all’ultimo che potessero vivere una vita felice insieme, nonostante le difficoltà che l’apocalisse nucleare ha causato loro.

Il manga originale, scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara, è stato pubblicato in Giappone sulla celebre rivista Weekly Shōnen Jump. Questo incredibile fumetto conta ben 245 capitoli, serializzati tra il 1983 e il 1988, che sono stati successivamente raccolti in 27 volumi tankobon.

La trama si svolge in una Terra post-apocalittica devastata da una tremenda guerra nucleare. Le vicende raccontano le avventure di Kenshiro, l’erede dell’antica e brutale arte marziale conosciuta come Sacra Scuola di Hokuto. Grazie a questa disciplina, Kenshiro è in grado di uccidere i suoi nemici colpendo i loro punti vitali segreti, scatenandone la morte attraverso un’esplosione interna. La sua missione è dedicata alla lotta contro i predoni, le bande armate e i signori della guerra che mettono in pericolo la vita delle persone indifese. Nel corso del suo viaggio, il protagonista si trova ad affrontare numerosi avversari, abili artisti marziali pronti a tutto per fermarlo.

Ken il Guerriero è stato trasformato in due serie televisive anime, composte da 152 episodi in totale, prodotte da Toei Animation e trasmesse su Fuji Television tra il 1984 e il 1988. Il successo della serie ha portato alla creazione di un vasto franchise, che include spin-off manga, film anime, OAV, un lungometraggio live action, video giochi e una notevole quantità di merchandising. La saga è stata una delle più celebri e influenti degli anni ’80, vendendo oltre cento milioni di copie e diventando uno dei manga più popolari di tutti i tempi.

Quando Ken il Guerriero è stato trasmesso sulle televisioni italiane, ha avuto un impatto senza precedenti sui giovani di quella generazione mostrando una narrazione che sarebbe ben presto diventata topica: un sopravvissuto alla guerra nucleare, Ken, che prova a sopravvivere in un mondo che ha subito una devastazione senza precedenti nel mondo prima dell’arrivo del nuovo Millennio.  Nonostante la ferocia della narrazione, Ken è un personaggio dall’animo gentile e pacifico, alla costante ricerca della sua amata vagando in un immenso deserto post-apocalittico dominato da bande di predoni che attaccano i villaggi. Una storyline che riprende l’iconografia di opere come “Mad Max 2” densa di personaggi, talvolta esagerati e eccentrici che offrono un’esperienza visivamente affascinante, paragonabile a quelle create da artisti come Syd Mead (Blade Runner), Katsuhiro Otomo (Akira) e Frank Frazetta (Conan il Barbaro). Il protagonista, modellato sui tratti distintivi di Bruce Lee e Yusaku Matsuda (che ha ispirato anche Spike Spiegel di Cowboy Bebop), rappresenta una combinazione di elementi che hanno contribuito alla formazione del mito di Ken il Guerriero.

La serie è stata trasmessa su numerose reti televisive italiane per almeno un decennio, conquistando i bambini dell’epoca. La costante presenza di Ken il Guerriero, con la sua fusione tra fantascienza, western, arti marziali e dramma, è un ulteriore motivo di grande impatto su quella generazione cresciuta negli anni ’80.

Ma cosa rende veramente Ken il Guerriero memorabile? Sono i personaggi, senza dubbio. Le figure che circondano il protagonista spesso rappresentano il perfetto contrasto alla sua personalità, contribuendo al suo sviluppo. Sorprendentemente è proprio Ken stesso a essere contrastato dagli altri personaggi. Kenshiro è triste, ingenuo e talvolta persino noioso. Tuttavia, con il tempo si riesce ad apprezzarlo, pur non per il suo carisma travolgente, ma per il suo essere un eroe discreto.

La storia drammatica dell’ultimo maestro di Hokuto farà scoprire ai lettori tanti  altri guerrieri, spesso memorabili, a partire da Rei, uno dei personaggi più iconici dei manga giapponesi. Rei è un guerriero di Nanto, governato dalla stella della giustizia, e la sua storia è una delle più travagliate nel mondo dell’animazione. Lo rende un antieroe di grande rilevanza. Seguono molti altri guerrieri di Nanto e Hokuto, tutti accomunati da un destino tragico e tormentati da traumi inimmaginabili. Vengono presentati villain che cercano la redenzione, ma anche personaggi buoni che sembrano quasi dei santi. Tra questi spiccano Souther, il despota nato sotto la stella del comando che troverà amore e mostrerà compassione, Shin, il rapitore di Julia, nato sotto la stella del sacrificio e che decide di uccidersi per amore, e che, con la sua risata fastidiosa e la frangetta bionda, risulta più intrigante del semplice Kenshiro. Tutti, inclusi Yuza delle Nuvole, fratellastro di Julia, perdutamente innamorato di lei, sono caratterizzati da personalità esplosive e da una moralità flessibile, tendente all’amoralità, che culminano in una fine straziante.

Toki e Raoul, i fratelli di sangue e guerrieri di Hokuto, sfuggono alla classificazione che spesso si applica ai membri della Scuola di Nanto. Toki, figura che ricorda il Cristo per la sua dedizione all’altruismo e al sacrificio estremo, assume un ruolo fondamentale nella storia, spingendo Raoul a mostrare la sua umanità. Quest’ultimo, un gigantesco autoproclamato Re di Hokuto, è l’ambizioso conquistatore e tiranno con una visione grandiosa che va oltre la sete di potere e si colloca in un disegno politico di unificazione, con l’obiettivo ultimo di salvare l’umanità. La sua presenza e le sue violente azioni lo rendono un villain, ma Raoul è molto di più: è una figura monumentale, un mostro di orgoglio e ambizione, ma anche un campione di forza, carisma, nobiltà e fierezza. In confronto, il dolce, introverso e un po’ musone Kenshiro, che ci ha conquistato alla fine della prima serie, non regge il confronto.

In conclusione, Ken il Guerriero è una saga che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare italiana degli anni ’80. Le sue storie epiche, i personaggi memorabili e l’ambientazione post-apocalittica hanno

Ken il Guerriero – La leggenda di Raoul il dominatore del cielo

Ken – La leggenda di Raoul il dominatore del cielo,è una serie dedicata al fratello maggiore di Ken, Raoul. Sulla sua strada compaiono molti dei personaggi apparsi nella serie originale di Kenshiro come il fratello Toki, Reina e Ryuro, Yuda, Ryuga, Souzer e il mitico Re Nero, il possente cavallo di cui finalmente conosciamo l’origine e il motivo del patto che lo stringe a Raoul. L’aspetto più interessante di questa serie è che, attraverso la storia della gioventù di Raoul e delle sue prime conquiste, si potranno ricostruire alcuni tasselli della saga rimasti ancora avvolti nel mistero.

La  serie è tratta da un manga spin-off di Hokuto no Ken, dedicato alla giovinezza di Raoul e disegnato tra il 2006 e il 2007 da Yūkō Osada. La brevità della serie permette di focalizzarsi sulla persona del giovane re di Hokuto e dei suoi più fedeli collaboratori, legati da un’infanzia comune ma soprattutto da un progetto che possa portare, sia pure attraverso azioni crudeli e spietate, alla creazione di uno stato stabile e sicuro. Il diverso stile grafico del character design segna una netta differenza dal resto della saga, in armonia con il diverso carattere e destino del protagonista.

 

Ken il Guerriero – Eroe solitario, guerriero invincibile, icona pop degli anni ’80: Ken il Guerriero (che comprende due serie, la prima di 109 episodi, la seconda di 43) è questo e molto altro ancora. Kenshiro nasce nel 1983 dalla fantasia di Tetsuo Hara e Buronson (pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura, nome d’arte che s’ispira l’attore Charles Bronson), e tradisce da subito il forte legame dei due autori con l’universo cinematografico di quegli anni: vedi Mad Max e Terminator. La storia narra le gesta di Ken, il 64° successore della scuola di arti marziali “Divina Scuola di Hokuto” che si contrappone a quella di Nanto, altrettanto antica e letale. Tutt’intorno un mondo devastato dalla guerra nucleare, dove la storia si è involuta in un oscuro medioevo in cui vige assoluta la legge del più forte. Distrutte le città, gli uomini vivono in villaggi che sono però preda di continui assalti da parte di bande criminali. È inevitabile che a sopravvivere in questo contesto siano solo uomini eccezionali, dotati sia di forza fisica che spirituale, i quali si trovano a dover scegliere se usare queste per proteggere i più deboli oppure per dominarli. Ken fa parte della prima categoria, anche se, almeno all’inizio della vicenda, non per sua volontà. Il suo errare per il mondo ha, infatti, il solo scopo di ritrovare Julia, la donna da lui amata, rapita da Shin, appartenente alla rivale Scuola di Nanto. Il torace di Ken proprio durante lo scontro con Shin viene segnato dalle ormai mitiche sette cicatrici che compongono l’orsa maggiore, il simbolo della scuola di arti marziali di Hokuto. L’uomo, sconfitto ma non vinto, si mette alla ricerca dell’amata. Ben presto a lui si aggiungono i piccoli Lynn e Bart, due bambini che Ken salva da morte certa.

 

La faida con Shin rappresenta in realtà solo il primo capitolo della saga. Moderna Elena di Troia, Julia diventa un trofeo da amare o distruggere per diversi personaggi, compreso Raoul, il fratello maggiore di Ken, l’unico che sembra dotato della forza sufficiente per poter pacificare sotto il suo giogo, un mondo ridotto alla più completa anarchia.L’intento di un personaggio come Raoul, uno dei più amati dai fan della serie, rende bene la poliedricità sottintesa nell’opera di Tetsuo Hara e Buronson, forse il motivo del successo planetario. Gli eroi negativi, infatti, non sono dei malvagi tout court, così come i personaggi positivi hanno parecchi lati discutibili. Raoul vuole conquistare il mondo non per la sola sete di potere ma perché sa di essere l’unico ad avere la forza per dare ordine ad un mondo che si sta perdendo nel caos. Tuttavia, per raggiungere il suo obiettivo non può che usare la più bieca brutalità. Tale dinamica rispecchia le condizioni del medioevo giapponese, dove la figura dell’imperatore è fortemente accentratrice ma che, tuttavia, ha portato al costituirsi di una delle più stabili democrazie del pianeta.

 

Oltre a queste tematiche che pongono in discussione il significato di “giustizia” e “violenza” il successo della saga si deve anche alle rilettura in chiave ipertrofica di alcuni elementi tipici della cultura giapponese e che grande fascino esercitano sui fan, soprattutto occidentali. L’eterno confrontarsi delle due scuole di arti marziali di Hokuto e Nanto, così come il rapporto di odio e amore tra Raoul e Ken, sono la rappresentazione simbolica del concetto taoista dello Ying e Yang. Anche la famosa tecnica di Hokuto, basata sulla stimolazione di alcuni punti del corpo che, se colpiti nel modo giusto, provocano la morte, è mutuata dall’agopuntura cinese. Infatti, vi è nei personaggi una netta differenza tra coloro che possiedono unicamente la forza bruta (spesso rappresentati come giganti dalle proporzioni impossibili) e i protagonisti, che coniugano potenza muscolare e spirituale: sono questi ultimi gli unici ad avere le necessarie competenze per emergere e prevalere sugli altri.

 

Ken il guerriero, il gioco di ruolo: un’avventura post-apocalittica imperdibile per gli amanti del genere

Nel 1995, la Nexus Editrice ha pubblicato un gioco di ruolo basato sul sistema generico francese Simulacri (Pierre Rosenthal, 1986), che ha conquistato i cuori degli amanti del genere post-apocalittico e della saga di Kenshiro. L’opera, ispirata agli omonimi anime e manga di Ken il guerriero, merita di essere apprezzata per la sua fedeltà all’ambientazione, ai personaggi e alle tecniche di combattimento dell’anime e del manga.

Il gioco offre ai giocatori la possibilità di immergersi in avventure emozionanti e drammatiche in un mondo devastato dalla guerra nucleare. Grazie al sistema di gioco basato su Simulacri, i giocatori possono creare personaggi personalizzati e gestire le azioni con semplici tiri di dado. Inoltre, le regole specifiche per le arti marziali, le ferite, le esplosioni e le armi da fuoco garantiscono scene di combattimento dinamiche e realistiche.

Il manuale del gioco include una ricca sezione dedicata al mondo di gioco, con la descrizione delle principali fazioni, dei luoghi, dei nemici e degli alleati di Kenshiro. Inoltre, offre una serie di scenari e avventure pronte da giocare, permettendo ai giocatori di entrare facilmente nell’universo crudo e violento della serie originale, ma anche pieno di speranza e di eroismo.

Ken il guerriero, il gioco di ruolo è un prodotto di alta qualità che riesce a trasportare i giocatori nelle stesse emozioni provate guardando l’anime o leggendo il manga. È consigliato non solo a tutti gli appassionati di Ken il guerriero, ma anche a coloro che cercano un’esperienza di gioco intensa e coinvolgente, in grado di mettere alla prova il coraggio e la determinazione dei personaggi.

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