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The Legend of Zelda: il film live-action slitta al 7 maggio 2027

Avete presente quella sensazione che provate quando state per aprire uno scrigno in un dungeon particolarmente insidioso, sperando di trovare la Master Sword… e invece ci trovate una rupia blu? Ecco, è un po’ così che ci siamo sentiti quando Nintendo ha annunciato lo slittamento della data d’uscita del tanto atteso film live-action di The Legend of Zelda. Inizialmente previsto per il 26 marzo 2027, il debutto cinematografico dell’eroe silenzioso Link e della sua incantevole principessa Zelda è stato rimandato al 7 maggio dello stesso anno. Solo un mesetto, certo, ma per noi nerd cresciuti a suon di cuori, boomerang e canzoni dell’Ocarina, ogni giorno in più sembra un’eternità.

Il film, annunciato nel 2023, rappresenta un momento storico per tutti gli appassionati: è la prima, vera trasposizione live-action del capolavoro videoludico di casa Nintendo. Non una serie animata sperduta degli anni ‘80, non uno sketch parodico, ma un progetto ambizioso, dal respiro epico, pensato per riportare sul grande schermo l’incanto di Hyrule in tutta la sua magnificenza.

A dirigere l’opera sarà Wes Ball, nome che magari non farà saltare sulla sedia i più casual, ma che per chi mastica cinema fantasy e distopico è sinonimo di atmosfere mozzafiato e mondi dal forte impatto visivo. Dopo aver diretto la trilogia di Maze Runner e il recente Kingdom of the Planet of the Apes, Ball si appresta a scalare una nuova montagna narrativa: quella di dare vita a una leggenda che ha incantato generazioni di gamer. Un’impresa titanica? Sicuro. Ma con Shigeru Miyamoto in persona tra i produttori esecutivi, possiamo forse dormire sonni un po’ più tranquilli. Al suo fianco ci sarà Avi Arad, storico produttore hollywoodiano legato a Sony e mente dietro moltissimi cinecomic di successo. Nintendo e Sony, in un’alleanza inaspettata ma affascinante, sembrano voler fare le cose sul serio.

Eppure, mentre aspettiamo trepidanti anche solo un frame ufficiale, i rumor si moltiplicano come Skulltula nelle segrete di un tempio. L’ultimo in ordine di tempo? Quello che voleva Hunter Schafer — l’affascinante e magnetica attrice di Euphoria e Hunger Games: La Ballata dell’Usignolo e del Serpente — nei panni di Zelda. Il web è esploso. I fan si sono divisi. Alcuni già sognavano la Schafer in abiti regali tra i fiori del castello di Hyrule, altri storcevano il naso, ancorati all’ideale visivo della principessa dei videogiochi.

Poi, però, è arrivata la smentita. Secondo fonti piuttosto affidabili come MTTSH e altri noti scooper della rete, Hunter Schafer non sarebbe mai stata realmente in trattative per il ruolo di Zelda. Pare, invece, che l’attrice sia in contatto con i Marvel Studios per un progetto completamente diverso. Una supereroina? Un villain cosmico? Una mutante? Per ora non lo sappiamo, ma una cosa è certa: la Schafer al momento non metterà piede a Hyrule.

Del casting, in effetti, non sappiamo ancora nulla. Nessuna notizia su chi interpreterà Link, nessuna conferma su Ganondorf, e nemmeno un nome certo per Impa o per i saggi che custodiscono i segreti della Triforza. Eppure l’attesa continua a crescere, e ogni speculazione alimenta il fuoco della passione nerd. Ci chiediamo se la trama sarà ispirata ai grandi classici come Ocarina of Time o Twilight Princess, o se magari seguirà l’approccio libero e vasto di Breath of the Wild. Potrebbe anche trattarsi di una storia completamente originale, che prende spunto dall’universo zeldiano per raccontare qualcosa di nuovo, inedito, magari persino sorprendente.

Ma quel che è certo è che The Legend of Zelda non è solo una saga. È un mito moderno. È parte integrante del nostro immaginario collettivo, una favola high fantasy che mescola magia, coraggio, mistero e malinconia. Portarla al cinema significa non solo renderle omaggio, ma anche rischiare di tradirla, di deludere le aspettative di milioni di fan. Per questo ogni passo deve essere misurato, ogni scelta ponderata. Catturare l’anima di Hyrule non sarà semplice. Non basterà mostrare una spada sacra o un tempio perduto: bisognerà trasmettere quel senso di meraviglia, di scoperta, di connessione silenziosa che lega Link al suo mondo, e a noi che lo abbiamo seguito per decenni.

Insomma, il conto alla rovescia è iniziato, ma la strada sarà lunga e piena di ostacoli. Per ora possiamo solo attendere e fantasticare, rivedere i trailer fan-made su YouTube, scrollare i subreddit pieni di teorie, e magari rimettere mano al nostro vecchio Wind Waker o affrontare un’altra run di Tears of the Kingdom.

E voi? Chi vorreste vedere nei panni di Link? E quale gioco della saga vorreste fosse la base narrativa per il film? Raccontatecelo nei commenti e, se anche voi sentite che questa attesa vi logora l’anima nerd, condividete l’articolo sui vostri social: che la luce della Triforza illumini la via… fino al 7 maggio 2027!

Nintendo Switch 2: la nuova era del gaming portatile è iniziata

C’è qualcosa di magico nell’attesa di una nuova console Nintendo. Un misto di nostalgia e curiosità, come quando si scarta un regalo sotto l’albero. E quest’anno, cari lettori di CorriereNerd.it, il pacchetto più atteso si chiama Nintendo Switch 2. Uscita il 5 giugno 2025, questa console rappresenta non solo l’evoluzione naturale della fortunatissima Switch, ma anche un passo deciso verso il futuro dell’intrattenimento videoludico. Dopo oltre 150 milioni di unità vendute con la prima Switch, la grande N torna a ridefinire il concetto stesso di gaming ibrido.

Entriamo insieme in questo nuovo mondo e scopriamo cosa ci riserva questa avventura videoludica firmata Nintendo.

Switch 2: un cuore tecnologico che batte forte

Non lasciatevi ingannare dalla silhouette familiare: dentro la nuova Switch 2 batte un cuore tecnologico ben più potente di quello della sorella maggiore. La console è stata pensata per reggere il confronto con le piattaforme di nona generazione e il risultato è impressionante. Al centro troviamo un processore octa-core ARM Cortex-A78C supportato da una GPU Nvidia T239 Ampere con 1.534 core CUDA. Una combinazione che permette finalmente alla console di sfruttare tecnologie come il ray tracing e il DLSS, rendendo le immagini più fluide e realistiche. La RAM da 12 GB e la memoria interna da 256 GB UFS 3.1 garantiscono caricamenti rapidissimi e un’esperienza utente senza intoppi. Rispetto alla prima Switch, la nuova versione è leggermente più grande, con uno schermo da 7,9 pollici e risoluzione Full HD (1080p), perfetto per godersi i dettagli delle ambientazioni più complesse. Un piccolo ma significativo salto qualitativo che farà la gioia di chi ama giocare sia in modalità portatile che su TV.

I nuovi Joy-Con: addio drifting, benvenuta versatilità

Nintendo ha ascoltato i suoi utenti. I nuovi Joy-Con 2 sono stati riprogettati per migliorare sia l’ergonomia che la precisione. Niente più guide meccaniche: ora i controller si attaccano magneticamente ai lati della console. E soprattutto, gli stick analogici utilizzano ora sensori ad effetto Hall, una tecnologia che riduce drasticamente il rischio di drifting, quella fastidiosa deriva del cursore che affliggeva tanti giocatori.

Ma la vera chicca è l’introduzione di un sensore ottico e di una modalità d’uso che trasforma i Joy-Con in veri e propri mouse. Questo apre scenari interessanti: in titoli gestionali come Civilization VII, la navigazione diventa più comoda e precisa. In giochi innovativi come Drag x Drive, invece, il controllo dei movimenti avviene simulando i gesti reali, regalando un’immersione senza precedenti.

GameChat e GameShare: l’era della condivisione

Nintendo ha finalmente abbracciato l’online in modo più deciso. Con GameChat, integrato direttamente nel sistema operativo della console, è possibile chattare vocalmente con gli amici (fino a 12 persone), condividere immagini di gioco e persino utilizzare una webcam compatibile per aggiungere il proprio volto alle sessioni multiplayer.

La funzione GameShare, invece, consente di condividere alcuni giochi con altri utenti della stessa casa o online, anche se non possiedono una copia del titolo. Immaginate la scena: voi sul divano con la vostra Switch 2, vostro fratello in camera con la sua vecchia Switch e insieme che affrontate una sessione di Super Mario 3D World. La magia del multiplayer casalingo è servita.

Fino al 31 marzo 2026 queste funzionalità saranno gratuite. Successivamente, richiederanno un abbonamento a Nintendo Switch Online, che comunque rimane uno dei servizi più accessibili sul mercato.

Un parco giochi da sogno

Il catalogo di lancio di Nintendo Switch 2 è da leccarsi i baffi, e non solo per i fan storici. Il titolo di punta è indubbiamente Mario Kart World, che reinventa la formula classica della serie introducendo la possibilità di esplorare liberamente il mondo di gioco, una vera rivoluzione per chi ha amato il karting su circuiti chiusi.

Altri grandi classici tornano in versione migliorata: The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom brillano su Switch 2, grazie al nuovo hardware che permette di apprezzarne ogni dettaglio. E poi c’è l’attesissimo Donkey Kong Bananza, che promette di sfruttare appieno le nuove capacità della console.

Per la prima volta, gli sviluppatori third-party stanno abbracciando con entusiasmo la piattaforma. Titoli come Cyberpunk 2077, Street Fighter 6 e Hogwarts Legacy arrivano su Switch 2 con un comparto tecnico che non fa rimpiangere le versioni per PlayStation e Xbox.

Un mercato che cambia (e un prezzo che sale)

Nintendo, si sa, ha sempre giocato una partita tutta sua. Dopo il flop di GameCube e la rinascita con DS e Wii, ha puntato sull’innovazione come cifra stilistica. Switch 2 prosegue questa filosofia, anche se in modo più conservativo: poche rivoluzioni concettuali, ma tanta potenza in più per consolidare un successo già planetario.

Questa scelta ha però un prezzo. Letteralmente. La nuova console costa 469,99 euro nella versione base, una cifra più vicina ai rivali di Sony e Microsoft. Il bundle con Mario Kart World arriva a 509,99 euro. E i giochi? Anche loro seguono il trend: Mario Kart World viene proposto a ben 89,99 euro in versione fisica.

Un rincaro inevitabile, dovuto sia ai componenti più performanti sia ai costi di produzione e trasporto, aggravati dalle tensioni commerciali internazionali. Resta da vedere come reagirà il pubblico, soprattutto ora che il mercato pullula di alternative come Steam Deck, Lenovo Legion Go e Asus ROG Ally.

Il futuro della console ibrida

Nintendo ha stimato di vendere circa 15 milioni di Switch 2 entro il prossimo anno fiscale. Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile. La concorrenza è agguerrita, certo, ma la forza del brand Nintendo e la qualità del catalogo possono ancora fare la differenza.

E poi c’è un fattore che spesso si sottovaluta: la componente emotiva. Nessun’altra azienda riesce a evocare la stessa magia che Nintendo riesce a trasmettere con ogni nuovo capitolo di Mario, Zelda o Donkey Kong. La community di appassionati è più viva che mai e pronta a tuffarsi in nuove avventure.


La nuova Nintendo Switch 2 è finalmente realtà. Una console che non stravolge le regole del gioco, ma le perfeziona, portando il concetto di gaming ibrido a un livello superiore. Più potente, più connessa, più versatile. E, soprattutto, ancora capace di farci sorridere come bambini.

E voi, siete pronti a imbracciare i nuovi Joy-Con e lanciarvi in questa nuova avventura? Avete già provato la Switch 2 o state ancora decidendo se fare il grande salto? Raccontatemi le vostre impressioni qui sotto nei commenti! E non dimenticate di condividere l’articolo sui vostri social per far conoscere a tutti la nuova gemma della grande N. Ci vediamo in pista su Mario Kart World! 🚀🏁

Tuttavia, l’arrivo di Nintendo Switch 2 comporta anche un rialzo nei prezzi, avvicinandosi alle fasce di costo di PlayStation 5 e Xbox Series X. Il prezzo base della console è fissato a 469,99 euro, mentre il bundle con Mario Kart World arriva a 509,99 euro. Anche i giochi vedranno un incremento di prezzo: Mario Kart World costerà 79,99 euro in formato digitale e 89,99 euro in versione fisica, mentre Donkey Kong Bananza sarà venduto a 69,99 euro in digitale e 79,99 euro in fisico. L’aumento dei prezzi potrebbe rappresentare una sfida per Nintendo, che ha sempre mantenuto una politica più accessibile rispetto alla concorrenza. Tuttavia, la combinazione di hardware potenziato, retrocompatibilità e un catalogo di giochi di grande richiamo potrebbe rendere Nintendo Switch 2 un successo commerciale, nonostante il costo più elevato.

I preordini per la console partiranno nelle prossime settimane, e con un hype alle stelle, si prevede un tutto esaurito in tempi rapidissimi. L’attesa per il 5 giugno 2025 è dunque alle stelle: Nintendo sta per riscrivere ancora una volta le regole del gaming.

 

Leggende Pokémon Z-A – Nuove Mega Evoluzioni e una Luminopoli in Evoluzione

C’è qualcosa di profondamente emozionante nel tornare a camminare per le strade di Luminopoli, anche solo con l’immaginazione. Chi ha vissuto l’epoca d’oro del Nintendo 3DS ricorderà sicuramente quel momento magico in cui, nel 2013, esplorammo per la prima volta questa metropoli ispirata a Parigi in Pokémon X. Oggi, a oltre un decennio di distanza, quella stessa città si prepara a rinascere come non l’abbiamo mai vista prima, grazie all’annuncio di Pokémon Legends: Z-A, in arrivo il 16 ottobre 2025 su Nintendo Switch e, con una versione potenziata, su Nintendo Switch 2.

Ma non è solo una questione di nostalgia. Game Freak e The Pokémon Company stanno cercando di spingere i confini del brand, con un titolo che promette di ridefinire radicalmente l’esperienza Pokémon. Legends: Z-A non sarà solo un nuovo gioco: sarà un punto di svolta, una nuova visione che intreccia RPG, azione in tempo reale, rigenerazione urbana e riflessione ecologica. Una rivoluzione che, come ogni grande mutamento, parte da una città simbolo: Luminopoli.

Benvenuti nella nuova Luminopoli: tra tecnologia e natura

Immaginate una città dove la modernità architettonica si fonde con la vita selvaggia dei Pokémon, in un equilibrio fragile e affascinante. In Pokémon Legends: Z-A, Luminopoli diventa il cuore pulsante di una narrazione urbana completamente inedita. La celebre Torre Prisma domina ancora lo skyline, ma tutto intorno è cambiato. Parchi lussureggianti, canali attraversati da ponti minimalisti, piazze popolate da Pokémon e umani che convivono come mai prima d’ora: tutto trasmette una sensazione di rinascita.

A guidare questa trasformazione c’è la misteriosa Q-asar Inc., una corporation high-tech il cui nome fa subito pensare a stelle lontane e poteri nascosti. Vuole davvero creare una città sostenibile e inclusiva… o c’è dell’altro? La loro presenza è una delle tante ombre che rendono questo nuovo titolo più maturo, più stratificato, più intrigante.


Vecchi compagni per una nuova avventura

Un altro elemento che farà battere il cuore ai nostalgici è la scelta dei Pokémon starter. Scordatevi le generazioni recenti: qui si torna alle origini con Chikorita, Tepig e Totodile. Una selezione inaspettata che sembra voler omaggiare quei fan che hanno iniziato il loro viaggio Pokémon nei primi anni 2000.

C’è qualcosa di profondamente affettuoso nel veder tornare questi volti familiari. Totodile che saltella instancabile, Tepig che sbuffa fumo dalle narici, Chikorita che si rilassa al sole: sono creature che raccontano storie, emozioni, legami. In un mondo che cambia, loro sono le nostre ancore emotive.


Zygarde: il guardiano dell’equilibrio

Al centro della trama aleggia la figura enigmatica di Zygarde, il Pokémon che incarna l’equilibrio naturale. Presente nelle sue tre forme – 10%, 50% e Forma Perfetta – Zygarde sembra avere un ruolo chiave nel destino di Luminopoli. Le sue cellule, sparse per la città, suggeriscono un gameplay che premia l’esplorazione e l’attenzione ai dettagli.

Ogni frammento raccolto non sarà solo un progresso meccanico, ma anche narrativo. Sarà come ricostruire un puzzle filosofico, una riflessione sul rapporto tra natura e progresso, tra tecnologia e spirito. E in un’epoca dove anche noi lottiamo con questi dilemmi, Pokémon Legends: Z-A potrebbe sorprenderci con una trama più attuale e profonda di quanto ci aspettiamo.


Un sistema di combattimento rivoluzionario

Uno degli aspetti più innovativi di Pokémon Legends: Z-A è il passaggio al combattimento in tempo reale. Addio ai turni tradizionali, benvenuta azione dinamica. I giocatori potranno muoversi liberamente durante i combattimenti, scegliere quando e come attaccare, valutare lo spazio, il tempismo, le traiettorie. Una novità che potrebbe rivoluzionare per sempre l’interazione tra Allenatore e Pokémon.

E come se non bastasse, tornano anche le Mega Evoluzioni. Quelle stesse trasformazioni spettacolari introdotte in Pokémon X/Y, capaci di ribaltare l’esito di uno scontro in pochi secondi. Vedere un Gardevoir Megaevoluto o un Lucario scatenato sarà una gioia per gli occhi, soprattutto con la potenza grafica della Switch 2.


Royale Z-A: una modalità che sa di leggenda

Una delle aggiunte più intriganti è la modalità Royale Z-A, un torneo notturno dove gli Allenatori si sfidano partendo dal rango Z, cercando di scalare la classifica fino all’ambito rango A. Il tutto avvolto da un’atmosfera quasi cyberpunk, tra luci rosse, ologrammi e sogni proibiti. Si combatte di notte, si esplora di giorno. Una danza tra strategia e adrenalina che promette di creare dipendenza.

E poi ci sono i rivali, nomi misteriosi come Ryon e Villy, che sembrano usciti da un anime distopico. Personaggi che, ci auguriamo, porteranno con sé storie intense, intrecci narrativi degni delle migliori fanfiction.


Nessun nuovo Pokémon… ma serve davvero?

Una domanda aleggia come un Pidgeotto curioso: ci saranno nuovi Pokémon in Legends: Z-A? A oggi, la risposta sembra essere no. L’unico roster ufficiale comprende gli starter e Zygarde nelle sue forme. Alcuni fan lo vedono come un limite, altri come un’opportunità per focalizzarsi sulla qualità, non sulla quantità.

Dopotutto, Pokémon Legends non è mai stato un “mainline” in senso stretto, ma un laboratorio di idee. E se ciò significa avere meno creature nuove, ma un mondo più coeso, più ricco di storie e significati… forse possiamo accettarlo.


E l’online?

Unico neo, per ora, è la totale assenza di notizie su una modalità multiplayer online. La complessità del nuovo sistema di combattimento potrebbe aver spinto Game Freak a concentrarsi sul bilanciamento offline. Ma in cuor nostro speriamo ancora in qualche aggiornamento post-lancio che apra le porte a sfide competitive o cooperative. Perché condividere l’avventura con altri Allenatori, si sa, è sempre la parte più bella.


Il futuro di Pokémon è iniziato, e parte da Luminopoli.

Pokémon Legends: Z-A sarà disponibile dal 16 ottobre 2025, con preordini a partire dal 5 giugno su Nintendo eShop. Un appuntamento imperdibile per chi ama sognare, esplorare e mettersi alla prova. Che siate veterani o nuovi fan, preparatevi: sta per cominciare una nuova leggenda.

E voi, siete pronti a tornare a Luminopoli? Quale starter sceglierete? Pensate che Game Freak abbia fatto bene a non introdurre nuovi Pokémon? Parliamone nei commenti! E se l’articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social: ogni Allenatore ha diritto di sapere che una nuova era Pokémon sta per cominciare!

Super Mario World: il Regno dei Funghi torna al cinema nel 2026 con un sequel esplosivo

Quando si parla di film tratti da videogiochi, io non riesco a restare impassibile. C’è qualcosa di magico – e anche un po’ rischioso – nel tentare di trasporre su pellicola quelle esperienze digitali che per anni abbiamo vissuto con un joystick tra le mani, nel cuore della nostra infanzia o tra i momenti rubati all’età adulta. Ed è proprio con questo entusiasmo, ma anche con un pizzico di timore reverenziale, che accolgo la notizia del ritorno al cinema di Super Mario, l’idraulico baffuto che ha segnato la storia videoludica e il nostro immaginario collettivo. Dopo un silenzio lungo oltre un anno, Nintendo e Illumination ci hanno finalmente dato qualcosa di concreto su cui fantasticare: il sequel di  Super Mario Bros. Il Film, ha un titolo provvisorio, Super Mario World, e una data d’uscita fissata per il 3 aprile 2026 negli Stati Uniti. Il cuore mi ha fatto un balzo. Non solo perché si tratta del ritorno di un franchise che ha già fatto impazzire le sale cinematografiche nel 2023, ma perché quel titolo – Super Mario World – è una vera madeleine per chi, come me, ha vissuto gli anni ’90 tra cartucce del Super Nintendo e livelli a scorrimento laterale che sembravano non finire mai.

Non so quanti di voi abbiano sentito un piccolo brivido quando, alla fine del primo film, ha fatto capolino un uovo bianco a pois verdi. Ma per me – e sono certa, per molti altri – è stato il momento in cui abbiamo capito che Yoshi era pronto a tornare. E quando Yoshi arriva, si sa, tutto si fa più selvaggio, più tenero, più… colorato.

Ma torniamo per un attimo a quel primo film. È stato un successo clamoroso, e non lo dico solo da fan. Con oltre 1,3 miliardi di dollari incassati nel mondo, Super Mario Bros. Il Film è diventato il re indiscusso delle trasposizioni videoludiche al cinema. Ha superato persino le aspettative di chi, come me, lo aspettava con una certa diffidenza. E sì, magari la trama non era la più originale del mondo, ma la cura per l’animazione, la fedeltà al materiale di partenza e l’irresistibile energia trasmessa da ogni scena hanno conquistato anche i più scettici. Jack Black nei panni (e nella voce) di Bowser è stato semplicemente geniale: un villain tragicomico con una vena rock che ha fatto cantare mezzo mondo.

Ora, sapere che il team creativo è tutto confermato per il sequel mi fa tirare un sospiro di sollievo. Aaron Horvath e Michael Jelenic alla regia, Matthew Fogel alla sceneggiatura… non potrei chiedere di meglio. E ritrovare Chris Pratt, Anya Taylor-Joy, Charlie Day e naturalmente Jack Black, mi dà quella sensazione di continuità che un fan apprezza come una carezza rassicurante. Ma la vera chicca è arrivata da Keegan-Michael Key, la voce di Toad, che ha lasciato intendere che in questo secondo capitolo incontreremo personaggi nuovi, amati ma anche poco noti. Traduzione per i nerd navigati? Easter egg a volontà e un’espansione dell’universo Mario da far impallidire qualsiasi crossover.

Perché, diciamocelo, Nintendo ha tra le mani un tesoro narrativo sterminato. Il primo film ha solo scalfito la superficie. Il potenziale per raccontare storie ambientate nel Regno dei Funghi, nel Regno di Bowser, nel Mondo di Yoshi o perfino nelle galassie che Rosalinda abita silenziosamente, è infinito. E se davvero il film si chiamerà Super Mario World, allora potremmo prepararci a un viaggio tra mondi, livelli e ambientazioni sempre più folli e meravigliose. Personalmente, spero di vedere finalmente sul grande schermo Wario e Waluigi, due personaggi che adoro per la loro imprevedibilità e il loro spirito da guastafeste.

Ma non è tutto. Intorno a questo sequel si muove anche qualcosa di più grande, di più ambizioso. L’idea che Nintendo possa costruire un proprio universo cinematografico condiviso, un vero Nintendo Cinematic Universe, non è più solo una suggestione. L’adattamento live-action di The Legend of Zelda, già annunciato in collaborazione con Sony, è un altro indizio che i mondi di Hyrule, Zebes e Dream Land potrebbero un giorno incrociarsi sul grande schermo. Fantascienza? Forse. Ma nel mondo dei videogiochi – e del cinema – abbiamo imparato che nulla è impossibile.

E poi c’è la tecnologia, che gioca un ruolo fondamentale in tutto questo. L’animazione continua a evolversi, e immaginare Super Mario Bros. Movie 2 con effetti visivi ancora più raffinati, con ambienti più realistici e dinamici, con personaggi ancora più espressivi grazie al motion capture, mi fa letteralmente fremere. Pensate a cosa potrebbe diventare il Regno dei Funghi con una CGI di nuova generazione. Un mondo vibrante, profondo, in cui perdersi con gli occhi, con la mente e – perché no – con il cuore.

E quindi, cosa ci aspetta il 3 aprile 2026? Una data che sembra lontana, ma che per noi nerd e cinefili incalliti è già un appuntamento fisso sul calendario. Che voi siate cresciuti a colpi di NES o abbiate conosciuto Mario solo grazie al cinema, poco importa. Quello che conta è che l’idraulico più famoso del pianeta sta per tornare, e con lui un intero immaginario fatto di tubi verdi, blocchi ? da colpire, nemici da schivare e amici da salvare.

Io non vedo l’ora. E voi? Quali personaggi sperate di vedere? Cosa vi aspettate da questo nuovo viaggio nel Regno dei Funghi? Fatemelo sapere nei commenti e, se come me siete già in modalità hype totale, condividete questo articolo sui vostri social. Perché se c’è una cosa che ho imparato da Mario è che le avventure sono ancora più belle se vissute insieme. 🍄🎬✨

Mario Kart World: Nintendo riscrive le regole della corsa arcade sul nuovo Switch 2

C’è un momento, nella vita di ogni videogiocatore, in cui le certezze crollano e viene riscritta la storia. Il Nintendo Direct dedicato al lancio del nuovo Nintendo Switch 2 è stato uno di quei momenti. Un evento che, già da solo, bastava a far tremare i polsi a qualsiasi appassionato. Ma poi è successo. È arrivato l’annuncio che nessuno osava più aspettarsi, ma che in fondo tutti sognavano: Mario Kart World è realtà, ed è pronto a prendere il controllo della corsia centrale della nostra estate videoludica.

Segnate questa data a lettere cubitali nella vostra agenda nerd: 5 giugno 2025. Quel giorno, Mario Kart World arriverà in esclusiva su Nintendo Switch 2, portando con sé un’ondata di innovazioni che ridefiniscono il concetto stesso di racing arcade. Dimenticatevi le semplici gare a colpi di guscio rosso e scorciatoie memorizzate: qui ci si prepara a un World Tour in senso letterale, un viaggio mozzafiato tra i continenti, le condizioni climatiche più disparate e un mondo vivo che pulsa sotto le ruote.

Il titolo stesso è una dichiarazione d’intenti. Mario Kart World non è semplicemente un seguito di Mario Kart 8 Deluxe — che, ricordiamolo, è uno dei giochi più venduti nella storia del medium — ma una rivoluzione completa nel modo di concepire la guida nel mondo di Mario. Per la prima volta, i circuiti abbandonano l’astrazione per immergersi in scenari ispirati a luoghi reali: dalle metropoli asiatiche ai deserti africani, dalle Alpi innevate a foreste pluviali sudamericane, ogni gara sarà un piccolo viaggio su scala globale.

E qui entra in gioco una delle più grandi innovazioni tecniche: le condizioni ambientali dinamiche. Pioggia, neve, nebbia, persino il passaggio dal giorno alla notte — tutto influirà sulla guida, rendendo ogni tracciato imprevedibile. Non sarà più sufficiente conoscere a memoria il circuito: sarà l’adattabilità del giocatore a fare la differenza. Un cambio di paradigma che promette di rivoluzionare l’approccio competitivo, sia online che offline.

Da Grand Prix a Battle Royale: un gameplay tutto nuovo

Nintendo ha promesso di non toccare il cuore pulsante della serie, ma attorno a quel cuore ha costruito un ecosistema completamente nuovo. Oltre alle classiche modalità come Time Trials e VS Race, dove potremo finalmente personalizzare interi Gran Premi sulla mappa globale, spiccano due novità assolute: Grand Prix evoluto e Knockout Tour.

Nel nuovo Grand Prix, fino a 24 piloti si affrontano su quattro tracciati consecutivi, ma la vera chicca è che per proseguire bisognerà raggiungere fisicamente il circuito successivo: niente caricamenti, niente tagli. Si guida, si vive, si corre in continuità, in un mondo esplorabile, dinamico e coerente. Ma è con il Knockout Tour che Nintendo fa l’occhiolino al genere battle royale: a ogni tappa i piloti peggiori verranno eliminati, in una scalata a eliminazione che fa salire la tensione a ogni curva. Arrivare ottavi? È come schiantarsi contro un guscio blu a pochi metri dal traguardo. Devastante.

Charge Jump e Free Roam: la libertà ha quattro ruote

Se pensavate che le novità finissero qui, sedetevi — o meglio, allacciate le cinture. Mario Kart World introduce la meccanica del Charge Jump: caricando il kart durante la corsa, potremo ottenere un salto potenziato, utile non solo per evitare ostacoli o attacchi nemici, ma anche per accedere a percorsi alternativi, grindare sui guardrail o, in alcuni casi, letteralmente correre sui muri. È una trasformazione del concetto stesso di verticalità nei tracciati: ora più che mai, il terreno è un’opinione.

E parlando di libertà, come non menzionare la nuova modalità Free Roam, fiore all’occhiello del multiplayer online. In compagnia di amici, potremo esplorare liberamente le ambientazioni, cercare scorciatoie segrete, oggetti rari o semplicemente godere dei panorami digitali creati con cura maniacale. Un Mario Kart che, per la prima volta, offre anche momenti contemplativi e cooperativi, oltre al classico caos da corsa.

Una rosa di piloti sterminata: chi c’è e chi potrebbe arrivare

La line-up di personaggi di Mario Kart World è un vero e proprio super roster: oltre 50 piloti provenienti dall’universo di Mario e dai suoi angoli più nascosti. Dai grandi classici come Mario, Luigi, Peach e Bowser, ai “deep cut” per i fan più hardcore, come Cataquack, Spike o Plakkoopa. C’è persino Cheep Cheep. Sì, un pesce. Che guida un kart. E lo fa meglio di te.

E la lista potrebbe ancora crescere. Nintendo ha lasciato intendere che, come già avvenuto in passato, il gioco riceverà un robusto supporto post-lancio, con aggiornamenti regolari, eventi speciali e, molto probabilmente, personaggi aggiuntivi. Crossover in vista? Nessuna conferma ufficiale, ma sognare è gratuito — almeno finché il DLC non ci separi.

Un motore grafico next-gen per una corsa senza limiti

Graficamente, Mario Kart World è una dichiarazione d’amore alla potenza del Nintendo Switch 2. Texture ad altissima definizione, circuiti dinamici, effetti atmosferici in tempo reale, un frame rate solido e una colonna sonora orchestrale che fonde temi classici e nuovi arrangiamenti: tutto contribuisce a rendere ogni gara un piccolo capolavoro di animazione e interattività.

L’ambizione del progetto è chiara: non più solo un Mario Kart per tutta la famiglia, ma il Mario Kart definitivo, capace di soddisfare sia il neofita che cerca divertimento istantaneo, sia il competitivo che vive di derapate e strategie al millisecondo.

Conclusione: è l’alba di una nuova era per Mario Kart

Mario Kart World non è un semplice seguito. È un manifesto. È la dimostrazione che anche una serie storica, dopo tre decenni di successi, può ancora reinventarsi senza snaturarsi. È la conferma che Nintendo, quando si tratta dei suoi brand più iconici, sa ancora sorprendere con genialità e visione.

Il 5 giugno 2025 segnerà una data epocale per il mondo dei videogiochi. Non solo per l’arrivo del Nintendo Switch 2, ma per l’inizio di una nuova corsa che promette di ridefinire lo standard dell’intrattenimento su quattro ruote. Che siate veterani di Rainbow Road o nuovi piloti pronti a mettersi alla prova, una cosa è certa: Mario Kart World sarà il gioco da battere.

E allora… accendete i motori. Il mondo vi aspetta.

Donkey Kong Bananza: la nuova avventura 3D dell’iconico gorilla di Nintendo che spacca tutto!

Donkey Kong è tornato, e questa volta con un’avventura che promette di stravolgere le aspettative di tutti i fan di lunga data. L’iconico gorilla, che ha segnato la storia dei videogiochi fin dai suoi primi passi su arcade e console, è pronto a riscrivere le regole della sua saga con Donkey Kong Bananza. Un ritorno in grande stile che non solo segna il ritorno del re della giungla, ma lo fa con un titolo che aspira a diventare una delle pietre miliari della nuova generazione di videogiochi, soprattutto grazie alla potenza della Nintendo Switch 2.

L’annuncio del gioco durante il Direct dedicato a Switch 2 ha suscitato un immediato entusiasmo tra i fan, soprattutto considerando che molti si aspettavano un ritorno di Mario, invece è stato Donkey Kong a rubare la scena. La sfida era alta: riportare un personaggio storico come Donkey Kong, dopo anni di apparizioni più marginali, in un contesto moderno senza tradire la sua essenza. Dopo aver avuto l’opportunità di testare Donkey Kong Bananza in anteprima a Milano, posso confermare che Nintendo ha centrato in pieno l’obiettivo, proponendo un titolo che combina il meglio delle avventure in 3D con un mondo semi-open world esplorabile che ricorda i capolavori come Super Mario Odyssey, ma con una personalità tutta sua.

Donkey Kong Bananza rappresenta una vera evoluzione nella serie, con una struttura di gioco che si distacca dalla tradizione lineare per offrire un’esperienza semi-open world. I giocatori possono esplorare un mondo vasto e variegato, che include ambientazioni affascinanti come grotte sotterranee, colline ventose e deserti infuocati. Ogni angolo del gioco nasconde segreti da scoprire e sfide da superare, con una forte enfasi sull’esplorazione, la raccolta e la risoluzione di enigmi.

Il gameplay si concentra sulla potenza fisica di Donkey Kong, che interagisce con l’ambiente in modo fisico e soddisfacente, distruggendo muri, sollevando rocce e sfondando pavimenti. Le meccaniche sono arricchite dal feedback aptico dei nuovi Joy-Con, che rende ogni azione concreta e gratificante. Inoltre, l’utilizzo dei comandi giroscopici per mirare e interagire con l’ambiente aggiunge una dimensione extra, pur mantenendo la possibilità di usare i controlli tradizionali.

La trama aggiunge un ulteriore livello di profondità, con il furto delle banane d’oro da parte del misterioso gruppo VoidCo, che lancia Donkey Kong in una missione per recuperarle, affiancato da un nuovo alleato misterioso. La storia si intreccia con l’esplorazione, dove ogni area del gioco offre nuove sfide, enigmi e battaglie contro nemici come i Crockoids, una specie di rettili corazzati. Le battaglie sono rapide e spettacolari, con un feedback visivo gratificante.

Dal punto di vista estetico, il gioco sfoggia paesaggi mozzafiato, animazioni fluide e una colonna sonora che mescola brani orchestrali e ritmi tribali, creando un’atmosfera avventurosa e selvaggia. Donkey Kong Bananza non è solo un ritorno, ma una rinascita per la serie, con un gameplay solido e innovativo che punta a diventare uno dei titoli più importanti dell’anno. Il gioco promette di essere una delle uscite più attese per Nintendo Switch 2, e con la data di uscita fissata al 17 luglio, i fan sono impazienti di tornare nel mondo di Donkey Kong.

Inaugura a Zoomarine il primo Game Experience Center: il futuro dei videogiochi sostenibili

Il 12 aprile 2025 segna una data speciale per tutti gli appassionati di videogiochi e per chi è sensibile ai temi della sostenibilità. Oggi, infatti, apre ufficialmente i battenti la prima edizione del Game Experience Center, un’area interattiva innovativa che unisce il mondo dei videogiochi al tema della tutela ambientale. Questo nuovo progetto nasce dalla collaborazione tra Zoomarine, parco divertimenti a pochi chilometri da Roma, e Nintendo, gigante dell’intrattenimento videoludico, con l’obiettivo di offrire ai visitatori un’esperienza di gioco unica, educativa e sostenibile.

Un’esperienza che va oltre il gioco

Lo Game Experience Center non è solo una nuova area di gioco, ma un vero e proprio punto di incontro tra divertimento, tecnologia e consapevolezza ambientale. L’area si estende su 300 metri quadrati e si trova nella zona del Zoorassico, un angolo già amato dai visitatori del parco, ma che ora assume un significato del tutto nuovo grazie a questa iniziativa. In questo spazio, infatti, il gioco diventa un alleato della sostenibilità e un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della conservazione dell’ambiente.

Uno degli aspetti più affascinanti di questa nuova esperienza è l’integrazione di Endless Ocean Luminous, un videogioco che permette ai partecipanti di esplorare i fondali marini e interagire con la fauna oceanica. Grazie a questa attività, i giovani visitatori potranno apprendere in modo coinvolgente e divertente il valore della protezione degli ecosistemi marini, un tema sempre più urgente e rilevante nel nostro tempo.

Un tuffo nei giochi Nintendo

Chi non ha mai sognato di entrare nell’universo di Super Mario, The Legend of Zelda o Mario Kart? Ebbene, i fan di Nintendo potranno vivere un’esperienza immersiva unica con ben 25 postazioni di gioco, tutte equipaggiate con Nintendo Switch, pronte a offrire un divertimento senza fine. I titoli iconici che accompagneranno gli ospiti sono tra i più amati e popolari della storia del videogioco: Super Mario Bros. Wonder, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, e Mario Kart 8 Deluxe. Ogni partita si trasformerà in un momento speciale, grazie anche alla presenza di un maxischermo che ospiterà eventi esclusivi e competizioni tra i partecipanti, aggiungendo così un tocco di adrenalina e competizione a un’esperienza che mira a essere, prima di tutto, educativa.

L’obiettivo di questo progetto non è solo quello di intrattenere, ma anche di creare un legame emotivo tra i giovani e i temi ambientali, portando la sostenibilità all’interno di uno dei mondi più amati e seguiti: quello dei videogiochi. In un’epoca in cui la responsabilità ecologica diventa fondamentale, Zoomarine si fa pioniere di un nuovo modo di concepire l’intrattenimento, puntando su una narrativa che sensibilizza, educa e diverte al contempo.

Un’inaugurazione speciale per una causa ancora più speciale

L’inaugurazione ufficiale del Game Experience Center si terrà oggi, 12 aprile 2025, alle 10.00, con un evento che si preannuncia ricco di sorprese. Accanto ai tanti invitati e agli appassionati di videogiochi, ci saranno anche i piccoli ospiti della Casa Famiglia Aps Chiara e Francesco, che vivranno un’esperienza unica e inaspettata grazie al parco che, da anni, supporta attività di solidarietà. Un gesto simbolico che sottolinea l’impegno di Zoomarine verso la comunità, offrendo opportunità a chi ne ha più bisogno. Questo evento di apertura si inserisce anche nel contesto dei festeggiamenti per i 20 anni di attività del parco, che promette un anno ricco di eventi e iniziative.

E non mancheranno, ovviamente, le mascotte più amate del mondo Nintendo, quelle di Animal Crossing, che daranno il benvenuto ai visitatori in modo speciale. Questi personaggi, simbolo di un mondo fatto di amicizia e condivisione, sono particolarmente cari ai fan di tutte le età e faranno da cornice a un giorno che promette di essere indimenticabile.

Un nuovo capitolo per il parco Zoomarine

Con questa nuova iniziativa, Zoomarine conferma la sua posizione di parco innovativo e attento ai temi sociali e ambientali. Il Game Experience Center non è solo una novità tecnologica, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: i videogiochi possono diventare uno strumento potente per educare e sensibilizzare. E l’alleanza con Nintendo e Materia Entertainment, che ha curato la parte creativa, è la garanzia che l’esperienza sarà non solo divertente, ma anche memorabile e significativa per tutti i partecipanti.

Insomma, non resta che prepararsi a vivere un’avventura all’insegna del gioco, della cultura videoludica e della sostenibilità. Il Game Experience Center è pronto ad accogliere tutti coloro che vorranno immergersi in un mondo dove il divertimento e l’impegno ecologico si intrecciano in modo inedito e affascinante.

Per maggiori informazioni e per scoprire tutte le novità sul parco Zoomarine, è possibile visitare il sito ufficiale www.zoomarine.it.

Kirby Air Riders: Il Ritorno del Mitico Eroe Rosa su Nintendo Switch 2, Direttamente da Masahiro Sakurai

Un annuncio inaspettato ha scosso il mondo dei videogiocatori, portando una ventata di novità per tutti i fan di Nintendo e del mitico Kirby. Durante un recente Nintendo Direct, infatti, è stato rivelato che il piccolo e adorabile eroe rosa tornerà a farci compagnia in un nuovissimo gioco dal titolo Kirby Air Riders. Questo gioco, previsto in esclusiva per la nuova console Nintendo Switch 2, segna il ritorno di Kirby in una veste che richiama il passato, ma con l’innovazione tecnologica della nuova piattaforma.

Ma partiamo dall’inizio: Kirby Air Riders non è un gioco qualsiasi. Si tratta di un seguito di Kirby Air Ride, titolo rilasciato nel lontano 2003 per Nintendo GameCube. Il primo capitolo della saga, sviluppato da HAL Laboratory, aveva proposto un’esperienza di corse unica, un po’ fuori dagli schemi rispetto ai giochi di corse tradizionali. Un successo che, nonostante non abbia avuto una continuazione immediata, ha lasciato il segno nei cuori dei fan della serie. E ora, a distanza di oltre vent’anni, il sogno di molti si avvera con un nuovo capitolo, Kirby Air Riders, diretto da un nome che non ha bisogno di presentazioni: Masahiro Sakurai.

Sakurai, il leggendario game designer noto per la sua lunga carriera con Nintendo, è l’uomo dietro molte delle saghe più amate, tra cui Super Smash Bros. e Kirby. Con Kirby Air Riders, Sakurai torna al timone di un gioco che porta avanti l’eredità del suo predecessore, ma con una ventata di freschezza grazie alle nuove capacità hardware della Nintendo Switch 2. A sviluppare il gioco è Bandai Namco Studios, una collaborazione che ha visto lo studio giapponese lavorare in passato su alcuni dei titoli più iconici di Nintendo, come Super Smash Bros. Ultimate e Mario Kart 8 Deluxe. Non c’è dubbio che, sebbene lo sviluppo sia passato dalle mani di HAL Laboratory a Bandai Namco, la qualità del prodotto finale sia nelle mani giuste.

L’annuncio di Kirby Air Riders ha scatenato l’entusiasmo dei fan, soprattutto per il fatto che questo nuovo titolo avrà una struttura che richiama fortemente il gioco originale del 2003, con corse frenetiche, personaggi iconici e un mondo di gioco che promette di essere tanto vivace quanto quello di Kirby Air Ride. Non è ancora chiaro se il gameplay seguirà la stessa formula delle corse su veicoli sospesi nel cielo, ma le prime immagini e il trailer mostrato durante il Direct suggeriscono un ritorno alle radici, con l’aggiunta di nuove meccaniche di gioco pensate per sfruttare al meglio le capacità della Nintendo Switch 2.

Sakurai stesso ha dichiarato che il team di sviluppo sta lavorando con impegno per offrire un’esperienza indimenticabile, ma ha avvisato i fan che ci vorrà del tempo prima di poter scoprire tutti i dettagli del gioco. Nonostante questa attesa, la data di uscita di Kirby Air Riders è già stata fissata: il gioco arriverà nel 2025 in esclusiva su Nintendo Switch 2, offrendo un’esperienza che promette di essere tanto nostalgica quanto innovativa.

Con l’arrivo di Kirby Air Riders, Nintendo continua a puntare su titoli che coniugano il passato e il futuro, offrendo ai fan vecchi e nuovi la possibilità di vivere nuove avventure con uno dei personaggi più amati della storia dei videogiochi. Non resta che prepararsi per un 2025 ricco di emozioni, con la consapevolezza che Kirby Air Riders potrebbe rappresentare una delle esperienze più coinvolgenti per la nuova generazione di videogiocatori. Rimanete sintonizzati, perché il viaggio nel cielo di Kirby è solo all’inizio.

La Singolare Resistenza del Giappone alla crisi nel Settore dei Videogiochi

Il Giappone è da sempre una potenza nel mondo dei videogiochi. Le sue aziende storiche, come Sony, Nintendo, Capcom, Konami e Bandai Namco, sono delle colonne portanti dell’industria globale, eppure, nonostante il panorama globale sempre più turbolento e incerto, sembrano più forti che mai. Mentre nel resto del mondo il settore videoludico è travagliato da licenziamenti di massa, fallimenti di titoli AAA e un aumento vertiginoso dei costi di sviluppo, il Giappone ha resistito e, anzi, ha registrato risultati da record per quanto riguarda i prezzi azionari delle sue più grandi aziende di videogiochi. Questa apparente forza del settore giapponese non è solo un colpo di fortuna, ma è il frutto di un sistema che, pur con le sue difficoltà, riesce a garantire una stabilità unica nel suo genere.

Una delle ragioni principali di questa resilienza giapponese risiede nelle leggi sul lavoro, che costituiscono un argine molto forte contro la precarietà del mercato del lavoro. Mentre in molti paesi occidentali l’industria videoludica è attraversata da ondate di licenziamenti, con migliaia di dipendenti altamente qualificati che perdono il lavoro ogni anno, in Giappone le cose sono diverse. Il sistema giuridico nipponico impone restrizioni molto severe ai licenziamenti, impedendo alle aziende di mandare a casa i propri dipendenti senza una giustificazione valida. La “dottrina del licenziamento abusivo” stabilisce che un licenziamento può essere effettuato solo se l’azienda è in grave difficoltà economica. Questo ha un impatto diretto sulla stabilità lavorativa, perché significa che i dipendenti giapponesi, seppur soggetti a lunghe ore di lavoro e a un impegno stressante, sono meno vulnerabili alla perdita improvvisa del lavoro. Le aziende devono giustificare adeguatamente qualsiasi tipo di licenziamento, il che rende le decisioni più ponderate e con maggiore attenzione al benessere dei lavoratori.

Questo sistema di protezione ha anche radici culturali profonde. La cultura aziendale giapponese è famosa per il suo approccio a lungo termine e per il legame stretto che si sviluppa tra i dipendenti e l’azienda. La carriera in Giappone è spesso una marcia lunga e graduale, iniziando per lo più subito dopo la laurea e proseguendo con anni di crescita e responsabilità crescenti. Ciò favorisce una maggiore lealtà tra i dipendenti e l’azienda, una lealtà che si riflette nella stabilità occupazionale. Questo approccio, che potrebbe sembrare anacronistico in un mondo dove la mobilità e il cambiamento continuo sono all’ordine del giorno, è in realtà uno dei fattori che permette al Giappone di mantenere una forza lavoro altamente qualificata e motivata.

Nonostante questi benefici legati alla protezione del lavoro, l’industria videoludica giapponese non è esente da problematiche. Gli sviluppatori di giochi giapponesi sono noti per lavorare sotto pressioni incredibili, con lunghe ore che spesso portano a burnout e stress. E non è un problema che riguarda solo i dipendenti giapponesi. Gli sviluppatori stranieri, meno abituati alla cultura del lavoro giapponese, possono trovarsi in difficoltà nell’adattarsi ai ritmi e alle aspettative. Un altro elemento che crea disparità all’interno dell’industria è l’uso di contratti temporanei e di lavoratori esternalizzati. Questo divide il personale in due categorie: da un lato, i dipendenti permanenti, con stabilità e diritti ben definiti; dall’altro, i lavoratori temporanei, che non godono degli stessi benefici e che sono più vulnerabili alla precarietà.

Tuttavia, questa dinamica di fatica e stress non ha impedito al Giappone di continuare a brillare nel panorama videoludico mondiale. Infatti, è proprio la cultura giapponese, con la sua passione per la creatività e l’innovazione, che consente all’industria videoludica di prosperare. La cultura pop giapponese, alimentata da manga, anime e videogiochi, ha un impatto diretto sulla produzione videoludica del Paese. Eventi come il Tokyo Game Show sono una vetrina incredibile, non solo per le ultime novità in ambito videoludico, ma anche per celebrare e alimentare l’intero ecosistema culturale che circonda il mondo dei videogiochi. L’industria giapponese è costantemente alimentata da una forte comunità di appassionati, che contribuiscono con entusiasmo e creatività a un circolo virtuoso che permette a nuove idee di fiorire.

In questo contesto di crescita culturale e creativa, le aziende giapponesi hanno dimostrato una sorprendente forza nel superare le sfide economiche globali. Sony e Nintendo sono tra i principali attori di questa scena. La PlayStation 5, nonostante le difficoltà iniziali, ha superato la PS4 in termini di vendite, e la Nintendo Switch si prepara a dominare nuovamente il mercato con l’arrivo della sua evoluzione, la Switch 2. Questi successi sono la conferma che l’innovazione e la qualità sono sempre al centro della filosofia giapponese, e le loro console rappresentano la punta di diamante dell’industria. Non possiamo dimenticare nemmeno Capcom, che continua a mietere successi con titoli come “Monster Hunter Wilds”, o Konami, che sta vivendo una rinascita grazie a progetti come il remake di “Silent Hill 2”. Nonostante non goda dello stesso clamore mediatico di Sony e Nintendo, Bandai Namco ha comunque ottenuto risultati da record, dimostrando che anche i grandi pilastri dell’industria sono in grado di adattarsi e prosperare anche in tempi difficili.

A differenza di ciò che sta accadendo in Occidente, dove licenziamenti, cancellazioni di giochi e flop continuano a far parlare di sé, il Giappone sembra essere immune da queste difficoltà. Sebbene le aziende giapponesi siano soggette agli stessi aumenti di costo e alle stesse difficoltà di sviluppo che affliggono tutto il settore, la combinazione di leggi sul lavoro robuste, una cultura aziendale unica e la passione della sua popolazione ha permesso a questa industria di non solo resistere ma anche di prosperare.

In un’epoca in cui il settore videoludico sembra essere sempre più fragile a livello globale, il Giappone ha dimostrato che, con una solida base culturale, una protezione legale per i lavoratori e un impegno costante verso l’innovazione, è possibile navigare le acque tempestose e mantenere una crescita continua. Le aziende giapponesi stanno attraversando una fase di grande espansione, come dimostrato dai record azionari del 2025, ma la loro vera forza risiede nella capacità di proteggere i propri dipendenti e nel legame profondo che si crea tra il lavoratore e l’azienda. Questo è il segreto della loro resilienza, e probabilmente la chiave del loro successo futuro.

Star Wars: Hunters chiude i battenti – Server spenti il 1° ottobre 2025

Per i fan di Star Wars e degli sparatutto competitivi, l’annuncio è di quelli che fanno tristezza: i server di Star Wars: Hunters, il celebre gioco multiplayer sviluppato da Zynga e NaturalMotion, verranno spenti definitivamente il 1° ottobre 2025, lasciando ai giocatori qualche mese per godersi gli ultimi momenti nell’arena di Vespaara. L’ultimo aggiornamento arriverà il 15 aprile, segnando la fine del supporto attivo per questo free-to-play ambientato nell’universo di Star Wars.

Star Wars: Hunters ha debuttato il 4 giugno 2024 su Nintendo Switch, iOS e Android, offrendo ai giocatori un’arena competitiva in cui squadre di combattenti si sfidavano in intensi scontri PvP. Ambientato dopo la caduta dell’Impero Galattico, il gioco presentava un cast di personaggi inediti, tra cui cacciatori di taglie, eroi della Ribellione e soldati imperiali. Con una grafica curata e un gameplay accessibile ma strategico, il titolo aveva attirato una comunità di giocatori appassionati, pronti a sfidarsi in battaglie mozzafiato.

Entrare nell’arena di Star Wars: Hunters significava immergersi in un mondo ricco di dettagli e personalità. Il roster dei personaggi includeva archetipi unici, come un droide Jedi, un bizzarro duo di Jawa e temibili cacciatori di taglie. Ognuno di essi era stato progettato con abilità distintive, permettendo ai giocatori di adattare il proprio stile di gioco a diverse strategie. Le arene, ispirate a luoghi iconici della saga come Tatooine, Hoth ed Endor, offrivano un mix di design visivo spettacolare e profondità tattica.

Perché Star Wars: Hunters chiude?

Dopo un lancio travagliato, caratterizzato da numerosi rinvii e una lunga fase di soft-launch in alcuni paesi, Star Wars: Hunters aveva finalmente visto la luce nel 2024, ma non era riuscito a imporsi in un mercato dominato da giganti come Fortnite e Apex Legends. La sua chiusura non arriva dunque del tutto inaspettata. Già lo scorso ottobre, NaturalMotion, il team di sviluppo, aveva subito una serie di licenziamenti, lasciando presagire difficoltà interne. Il mercato free-to-play, sempre più competitivo, ha probabilmente giocato un ruolo cruciale nella decisione di Zynga di interrompere il supporto al titolo.

L’annuncio ufficiale

Zynga ha comunicato ufficialmente la fine di Star Wars: Hunters con un messaggio rivolto alla community, esprimendo gratitudine per il supporto ricevuto:

“Grazie per il vostro incredibile supporto e per essere stati parte del mondo di Vespaara. Dopo un’attenta valutazione, desideriamo comunicarvi che l’aggiornamento finale di Star Wars: Hunters su tutte le piattaforme avverrà il 15 aprile. L’esperienza rimarrà giocabile fino al 1° ottobre 2025, quando i server verranno spenti.”

Le date chiave prima della chiusura

Chi vuole sfruttare al massimo questi ultimi mesi può segnare sul calendario alcune date importanti:

  • 25 marzo 2025: La Stagione 5 sarà prolungata di tre settimane, riproponendo eventi e pacchetti stagionali. Anche la stagione classificata sarà estesa, permettendo ai giocatori di raggiungere il grado Kyber 1.
  • 15 aprile 2025: Arriverà l’ultimo aggiornamento gratuito. Gli acquisti in-game verranno disabilitati su tutte le piattaforme, ma i giocatori potranno divertirsi con l’ultima novità: il cacciatore di supporto Tuya, disponibile per tutti gratuitamente. Inoltre, le classifiche finali della modalità competitiva verranno aggiornate e tutte le modalità di gioco saranno rese disponibili a rotazione.
  • 1° ottobre 2025: Fine della corsa. I server verranno ufficialmente spenti e Star Wars: Hunters diventerà ingiocabile.

Un addio amaro per i fan

Nonostante la fine prematura del progetto, Star Wars: Hunters lascia un’eredità fatta di battaglie epiche e momenti memorabili per i suoi giocatori. L’ambientazione, il gameplay e il roster di personaggi hanno saputo creare un’esperienza unica, che per molti resterà nel cuore. Per chi ha amato il gioco, resta ancora qualche mese per goderselo al massimo e salutare Vespaara con il blaster in mano.

Mario Day: Una Leggenda da Celebrare Ogni 10 Marzo

Il 10 marzo non è solo un giorno come un altro per gli appassionati di videogiochi. In realtà, è un’occasione imperdibile per celebrare una delle icone più amate del mondo dei videogames: Super Mario, l’intramontabile eroe baffuto e con la salopette rossa che ha segnato la storia dell’intrattenimento videoludico. Questa data, scelta per l’assonanza visiva con “Mar-10” (un simpatico gioco di parole che richiama il nome del nostro idraulico preferito), è conosciuta in tutto il mondo come il Mario Day, un evento che unisce milioni di fan in una festa globale dedicata a uno dei personaggi più iconici mai creati.

La storia di Super Mario, però, non è iniziata il 10 marzo, ma affonda le sue radici negli anni ’80, quando un giovane e geniale Shigeru Miyamoto, leggendario creatore di molti dei titoli più famosi di Nintendo, lanciò un gioco che avrebbe cambiato il corso dell’industria videoludica: Donkey Kong (1981). In questo titolo, il protagonista era un personaggio baffuto e colorato il cui obiettivo era salvare la sua fidanzata, Pauline, dalle grinfie di una gigantesca scimmia cattiva. Il suo nome? “Jumpman”. Sì, perché Super Mario non era ancora nato in quel periodo.

Il grande cambiamento arrivò nel 1983, quando Nintendo decise di dare un nuovo nome al personaggio. Così, il nostro eroe divenne ufficialmente Mario, in onore di Mario Segale, un imprenditore italo-americano che assomigliava al personaggio e che, all’epoca, era il proprietario dello stabile affittato da Nintendo negli Stati Uniti. Fu questo “cambio in corsa” che diede il via a una vera e propria leggenda videoludica.

Il vero successo di Mario arrivò nel 1985 con il lancio di Super Mario Bros. per la console NES (Nintendo Entertainment System), un titolo che divenne un fenomeno globale e vendette ben 40,24 milioni di copie in tutto il mondo. Mario, da semplice personaggio di un arcade game, si trasformò nel simbolo di Nintendo, catapultando l’azienda al centro della scena mondiale. La saga dei fratelli Mario e Luigi continuò a espandersi con nuovi giochi, ciascuno più iconico del precedente, facendo la storia dei videogiochi.

E a proposito di Mario e Luigi, c’è un dettaglio curioso che forse non tutti conoscono: il loro cognome non è altro che “Mario”. Quindi, il vero nome dei nostri eroi è Mario Mario e Luigi Mario. Un’informazione che fa parte del lore ufficiale della saga e che aggiunge un tocco di simpatia al personaggio di Mario. E se pensate che Luigi sia il fratello “secondo” di Mario, beh, sappiate che in realtà i due sono gemelli, anche se fisicamente non potrebbero essere più diversi.

Nel corso degli anni, Mario è diventato il cuore pulsante di Nintendo, dando vita a innumerevoli titoli, tra cui Super Mario 64, Super Mario Galaxy, Super Mario Odyssey e moltissimi altri che hanno conquistato intere generazioni. Non sono solo i giochi a rendere Mario un personaggio straordinario: il suo universo è popolato da un cast di personaggi altrettanto memorabili, come la principessa Peach, il fedele Yoshi, il furbo Wario e l’amica Daisy, solo per citarne alcuni. E non dimentichiamoci del suo eterno nemico, Bowser, che inizialmente doveva essere un bue, ma che poi si è trasformato nella tartaruga gigante che tutti conosciamo.

La fama di Mario non si è limitata ai videogiochi. Nel corso degli anni, il nostro idraulico ha conquistato anche Hollywood, dove è stato onorato con ben due stelle sulla celebre Walk of Fame, oltre alla parallela Walk of Game, riservata ai personaggi dei videogiochi. E come se non bastasse, Mario ha fatto anche numerose apparizioni in altri giochi, come in Mario + Rabbids Kingdom Battle o nelle celebri Olimpiadi Videoludiche insieme a Sonic.

La voce di Mario, doppiata dal talentuoso Charles Martinet, è diventata una delle più riconoscibili nel mondo dei videogiochi. Martinet ha conquistato i responsabili di Nintendo con un provino memorabile, nonostante il fatto che quasi non fosse riuscito a presentarsi in tempo. La sua interpretazione ha contribuito a dare vita a una delle personalità più amate nel panorama videoludico, un tratto distintivo che ha reso Mario ancora più speciale per milioni di fan in tutto il mondo.

Mario non è solo un personaggio di fantasia: è un simbolo di resistenza e di evoluzione. È stato il motore che ha traghettato Nintendo attraverso periodi difficili, riuscendo a salvare l’azienda da crisi momentanee e a portarla al successo globale. È un evergreen, una leggenda senza tempo che non sembra mai invecchiare, capace di adattarsi alle nuove tecnologie e di rimanere sempre al passo con i tempi.

In questo Mario Day, il 10 marzo, tutti gli appassionati di videogiochi si riuniscono per celebrare il personaggio che ha cambiato per sempre il mondo del gaming. Da chi lo ha conosciuto nei lontani anni ’80, a chi oggi si avvicina per la prima volta alla saga con le sue nuove avventure, Mario resta una delle figure più influenti e riconoscibili nella storia dei videogiochi.

Quindi, che tu sia un veterano dei giochi Nintendo o un neofita curioso, non c’è occasione migliore di questa per festeggiare il leggendario Super Mario. Un’epica figura che, da decenni, continua a farci sorridere, a farci emozionare e a regalarci incredibili avventure. Salta, corri e prendi la tua moneta d’oro: il 10 marzo è il giorno di Mario!

Dalla Corsa ai Pokémon al Machine Learning: Il Nuovo Corso di Niantic

Nel panorama videoludico mobile, Niantic è da anni un nome che evoca ricordi di epiche battaglie virtuali in realtà aumentata, grazie a titoli come Pokémon GO, che nel 2016 ha rivoluzionato il concetto di gaming. La compagnia, fondata nel 2010, ha da allora segnato una svolta nel modo in cui interagiamo con il mondo digitale, portando la realtà aumentata nel quotidiano e spingendo i confini della tecnologia. Tuttavia, con l’ultimissima mossa strategica, Niantic ha deciso di vendere la sua divisione gaming a Scopely Inc. per 3,5 miliardi di dollari, segnando un punto di rottura con il passato e intraprendendo un nuovo capitolo. Questa cessione, pur essendo una mossa epocale, è solo l’inizio di un cambiamento più ampio che potrebbe ridefinire il futuro dell’azienda e il destino di uno dei giochi più iconici di sempre.

L’addio al gaming: Niantic si concentra su geospazialità e AI

Niantic, per anni al timone di giochi che combinano il mondo reale con il digitale, ha annunciato di voler concentrarsi su una nuova frontiera tecnologica: la geospazialità e l’intelligenza artificiale. L’azienda ha infatti avviato un progetto ambizioso, il Large Geospatial Model, che promette di trasformare la mappatura del mondo fisico, integrando l’intelligenza artificiale per analizzare e rappresentare lo spazio in modo più preciso e dinamico. Utilizzando il Visual Positioning System (VPS), un sistema che Niantic ha sviluppato nel corso di cinque anni, questo modello non si limita a raccogliere dati anonimi, ma sfrutta le scansioni caricate dagli utenti attraverso giochi come Pokémon GO. In questo modo, il modello crea una mappa tridimensionale che include anche i luoghi pedonali, difficili da raggiungere da veicoli, offrendo una visione più dettagliata e interattiva del mondo reale.

La potenza dell’AI, al centro di questo progetto, consente al modello di comprendere e navigare autonomamente l’ambiente circostante, prendendo in considerazione variabili come l’orario e la stagione. L’idea è quella di creare un sistema geospaziale intelligente che possa essere utilizzato in vari settori, dal gaming alla navigazione pedonale personalizzata, fino al turismo potenziato. Niantic punta a costruire una rete geospaziale alimentata dai contributi degli utenti, aprendo le porte a una nuova era tecnologica che potrebbe cambiare il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda.

Pokémon GO sotto Scopely: il futuro è incerto

Nel frattempo, la transizione della divisione gaming a Scopely segna una fase cruciale per Pokémon GO e gli altri giochi sviluppati da Niantic. Nonostante l’azienda abbia cercato di rassicurare i fan sulla continuità del gioco, il futuro di Pokémon GO resta avvolto nell’incertezza. Ed Wu, lead developer del gioco, ha sottolineato che questa mossa rappresenta un “passo positivo per il futuro del gioco” e che il team di sviluppo non subirà cambiamenti significativi. Tuttavia, i timori tra i fan non sono pochi: la preoccupazione riguarda il possibile cambiamento nel modello di business, con l’ingresso di Scopely, noto per i suoi giochi basati su microtransazioni aggressive come Monopoly GO e Marvel Strike Force. L’incognita riguarda soprattutto come questa strategia possa influenzare l’esperienza di gioco e la community di Pokémon GO, che ha sempre visto il titolo come un punto di riferimento per la sua accessibilità e la sua formula innovativa.

Da parte sua, Scopely ha cercato di rassicurare gli utenti, dichiarando di avere una “profonda ammirazione” per la community di Pokémon GO e di voler garantire la miglior esperienza possibile. La speranza è che, nonostante i cambiamenti, il cuore del gioco rimanga invariato, continuando a offrire esperienze uniche ai giocatori di tutto il mondo. Ma, come sempre, sarà il tempo a dire se questa acquisizione rappresenterà un’opportunità di crescita per Pokémon GO o se segnerà una svolta negativa.

Il futuro di Niantic: geospazialità e nuove frontiere

Mentre Scopely si prepara a prendere in mano il futuro dei giochi in realtà aumentata di Niantic, l’azienda californiana si prepara a intraprendere una nuova strada, esplorando nuove frontiere tecnologiche che potrebbero influenzare il nostro modo di vivere e interagire con l’ambiente. La divisione Niantic Spatial Inc. è ora pronta a concentrarsi sulla geolocalizzazione avanzata e sull’intelligenza artificiale spaziale, un campo che potrebbe rivoluzionare non solo il gaming, ma anche la navigazione, il turismo e molto altro. La creazione di un Large Geospatial Model rappresenta un passo fondamentale in questa direzione, mettendo al centro della scena una mappatura sempre più precisa e interattiva del mondo che ci circonda.

L’ambizioso progetto di Niantic potrebbe aprire a nuove applicazioni pratiche, come la creazione di mappe intelligenti per pedoni e turisti, ma anche per applicazioni industriali e commerciali. In un mondo sempre più interconnesso, la geospazialità alimentata dall’AI potrebbe diventare una delle tecnologie chiave del futuro, con un impatto che va ben oltre il gaming.

La vendita della divisione gaming di Niantic a Scopely Inc. rappresenta un momento di grande cambiamento per l’azienda e per i suoi giochi più iconici. Mentre Pokémon GO e gli altri titoli passeranno sotto il controllo di Scopely, Niantic si prepara a concentrarsi sulla geospazialità e sull’intelligenza artificiale, sviluppando un modello innovativo che potrebbe rivoluzionare il nostro rapporto con l’ambiente fisico. Se da un lato il futuro di Pokémon GO resta incerto, dall’altro Niantic sembra pronta a esplorare nuove frontiere tecnologiche che potrebbero avere un impatto profondo sulla nostra vita quotidiana. I prossimi anni saranno cruciali per capire come queste due realtà si evolveranno e quale sarà il ruolo di Niantic in un mondo sempre più digitale e interconnesso.

iicon 2026: Il Futuro del Gaming si Decide a Las Vegas

L’industria videoludica si prepara a un nuovo capitolo rivoluzionario con l’arrivo di iicon, l’evento che promette di raccogliere l’eredità dell’E3 e ridefinire il futuro del settore. Dal 27 al 30 aprile 2026, il lussuoso Fontainebleau Resort di Las Vegas ospiterà la prima edizione di questa conferenza esclusiva su invito, ideata dall’Entertainment Software Association (ESA). Non si tratterà di una semplice fiera, ma di un vero e proprio think tank dell’industria, in cui i più grandi nomi del gaming e della tecnologia si riuniranno per discutere il futuro dei videogiochi e il loro impatto sulla cultura e il business globale.

Fin dal suo annuncio, iicon ha catturato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Secondo Stanley Pierre-Louis, Presidente e CEO dell’ESA, il gaming ha sempre avuto un ruolo centrale nell’innovazione tecnologica e culturale, e iicon vuole diventare il punto d’incontro privilegiato per chi guida questa rivoluzione. I numeri parlano chiaro: secondo le stime di Newzoo, entro il 2026 il mercato globale dei videogiochi supererà i 300 miliardi di dollari. Mai come ora, dunque, c’è bisogno di un evento capace di unire le menti più brillanti dell’industria per tracciare la strada del futuro.

Ma cosa rende iicon così speciale? A differenza delle classiche fiere del settore, questa conferenza offrirà un’esperienza immersiva e interattiva, pensata per favorire il confronto tra i protagonisti dell’industria. I partecipanti avranno accesso a keynote tenuti da personalità di spicco, panel di approfondimento sulle nuove frontiere del gaming e workshop esclusivi. Inoltre, iicon sarà un’occasione unica per il networking, con dirigenti e innovatori pronti a stringere collaborazioni che potrebbero cambiare il volto del settore.

L’evento non si limiterà al mondo dei videogiochi, ma esplorerà le connessioni con altri settori come cinema, musica, sport, sanità, educazione e finanza. L’obiettivo è dimostrare come la tecnologia videoludica possa rivoluzionare anche questi ambiti, aprendo nuove opportunità per il futuro.

Il cast di aziende coinvolte in iicon è semplicemente stellare. Sony, Microsoft e Nintendo saranno in prima linea, affiancati da giganti come Amazon Games, Disney, Electronic Arts, Epic Games, Square Enix, Take-Two, Ubisoft e Warner Bros. Games. Secondo Doug Bowser, Presidente del consiglio di amministrazione dell’ESA, iicon nasce con l’intento di stimolare il dialogo tra i leader del settore per esplorare nuove idee e collaborazioni.

Le dichiarazioni dei protagonisti non fanno che confermare l’importanza di questo evento. Christoph Hartmann, vicepresidente di Amazon Games, ha sottolineato come iicon sarà una piattaforma unica per affrontare le sfide future del settore, mentre John Heinecke di Square Enix ha evidenziato il ruolo sempre più centrale dei videogiochi nella cultura globale. Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, ha definito iicon un passo fondamentale per consolidare i videogiochi come la forma d’arte e intrattenimento più influente del nostro tempo. Laurent Detoc di Ubisoft ha posto l’accento sulla capacità del gaming di superare i confini dell’intrattenimento, mentre Sarah Bond, Presidente di Xbox, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra aziende per costruire il futuro dell’industria.

Con un parterre di ospiti e aziende di questo calibro, iicon si preannuncia come l’evento da non perdere per chiunque voglia essere parte attiva del futuro del gaming. L’appuntamento è fissato per aprile 2026 a Las Vegas: il mondo dei videogiochi è pronto a cambiare per sempre.

Donkey Kong Returns HD su Switch: Il gorilla più amato torna a scatenarsi!

Nel mondo dei videogiochi, ci sono titoli che, nonostante il passare degli anni, rimangono eterni. Donkey Kong Country Returns è uno di questi. Lanciato originariamente nel 2010 per Wii, il gioco ha segnato il ritorno trionfale di Donkey Kong e Diddy Kong su console, conquistando milioni di fan grazie al suo gameplay ricco di azione, una grafica vibrante e una colonna sonora leggendaria. Oggi, con l’uscita della versione HD per Nintendo Switch, i giocatori possono rivivere quest’avventura in una veste completamente nuova, con una grafica rimasterizzata che rende ogni dettaglio ancora più vivido e affascinante.

Un Nuovo Inizio per un Classico

La demo gratuita di Donkey Kong Country Returns HD è ora disponibile per il download sul Nintendo eShop, permettendo a tutti di provare tre livelli mozzafiato e immergersi nelle intense avventure di Donkey Kong. I giocatori potranno sfrecciare sui carrelli da miniera, schiacciare nemici al tramonto e affrontare sfide sempre più difficili, tutto mentre esplorano l’Isola di Donkey Kong. Un altro aspetto interessante è la modalità a tempo, che consente di competere per ottenere la medaglia d’oro completando i livelli nel minor tempo possibile. La modalità cooperativa locale aggiunge un tocco di divertimento in più, permettendo a un amico o un familiare di unirsi all’avventura nei panni di Diddy Kong.

Un Gameplay Classico con Nuove Sfide

Il gameplay di Donkey Kong Country Returns HD mantiene intatto quello che ha reso il gioco originale un successo. La sfida principale resta quella di attraversare livelli sempre più difficili, saltando, caricando e affrontando boss epici. Tuttavia, la versione HD offre anche alcune novità che arricchiscono ulteriormente l’esperienza di gioco. Tra queste, spicca la modalità cooperativa, che consente a due giocatori di affrontare insieme le avventure dell’Isola di Donkey Kong. Donkey Kong e Diddy Kong sono una coppia perfetta, e l’abilità di quest’ultimo di utilizzare la nocciola-pistola per respingere i nemici aggiunge una nuova dimensione strategica al gioco.

La grafica rimasterizzata in HD permette ai giocatori di apprezzare ogni minimo dettaglio del mondo di gioco, dai colori vivaci delle giungle alle rocciose montagne vulcaniche, fino agli ambienti misteriosi dei templi. Ogni ambiente, ricco di vita e di dettagli, sembra una piccola opera d’arte, capace di far rivivere l’atmosfera nostalgica dei vecchi giochi senza perdere la freschezza di una grafica moderna.

Le Novità e i Livelli Extra

Una delle principali novità della versione HD è l’introduzione dei livelli in silhouette, che rendono l’esperienza visiva ancora più affascinante. In questi livelli, i personaggi e gli ambienti sono resi solo come ombre, creando un effetto visivo originale e stimolante. Questi livelli aggiungono una sfida in più per i giocatori, che devono affrontare un mondo oscurato da ombre e luci. Sebbene manchino i livelli subacquei che avevano caratterizzato la versione Super Nintendo, il nuovo gioco si mantiene fedele alla formula che ha reso il franchise un pilastro dei platform 2D.

Oltre alla grafica aggiornata, Donkey Kong Country Returns HD include anche otto livelli extra che erano presenti nella versione per Nintendo 3DS, arricchendo ulteriormente l’esperienza di gioco. Questi livelli extra offrono sfide aggiuntive che mettono alla prova la destrezza dei giocatori, e sono un ulteriore incentivo per chi ha già giocato al titolo su altre piattaforme.

La Modalità Cooperativa: Gioca con un Amico

Un altro punto di forza di Donkey Kong Country Returns HD è la modalità cooperativa. Grazie a Nintendo Switch, puoi ora invitare un amico o un familiare a unirsi all’avventura in modalità locale. Mentre Donkey Kong si fa strada attraverso i livelli, Diddy Kong lo affiancherà con il suo jetpack, che gli consente di atterrare con maggiore precisione e di respingere i nemici con la sua fidata nocciola-pistola. Lavorare insieme per superare le difficoltà rende l’esperienza ancora più divertente, e ogni mossa deve essere pensata e pianificata con attenzione, trasformando il gioco in una vera e propria sfida di squadra.

Un Lungo Viaggio nel Cuore dei Videogiochi

Donkey Kong Country Returns ha già una storia di successo alle spalle. Con oltre sei milioni di copie vendute, il gioco ha saputo conquistare sia i fan di lunga data che i nuovi giocatori. Nel 2013, la versione per Nintendo 3DS ha portato il gioco a un pubblico ancora più ampio. Ora, con la versione HD per Nintendo Switch, il gioco si prepara a conquistare una nuova generazione di videogiocatori, mantenendo intatto il suo fascino originale, ma con una grafica e un gameplay moderni.

Perché Giocare a Donkey Kong Country Returns HD?

Se sei un fan dei platform o se semplicemente desideri rivivere un grande classico, Donkey Kong Country Returns HD è un titolo che non puoi perderti. Grazie alla grafica rimasterizzata, alle innovazioni come la modalità cooperativa e ai livelli extra, il gioco offre un’esperienza indimenticabile, che saprà conquistare sia i vecchi fan che i neofiti. La portabilità di Nintendo Switch ti permette di portare l’Isola di Donkey Kong ovunque tu vada, offrendo un’esperienza di gioco coinvolgente e divertente in ogni momento della giornata.

Concludendo, Donkey Kong Country Returns HD è una delle ultime gemme della Nintendo Switch, un titolo che riesce a fondere nostalgia e innovazione in un’avventura che farà battere forte il cuore di ogni videogiocatore. Non perdere l’occasione di vivere un’avventura epica: scarica subito la demo gratuita dal Nintendo eShop e preparati a tornare sull’Isola di Donkey Kong!

 

David vs Golia: Il Supermercato Costa Ricano Sconfigge Nintendo per il Marchio Super Mario

Chi avrebbe mai pensato che un supermercato in Costa Rica potesse essere l’eroe della giornata contro Nintendo, uno dei giganti più temuti dell’industria videoludica? Ma è esattamente ciò che è successo con la causa legale tra Nintendo e il supermercato “Super Mario” di San Ramón. Se pensate che un supermercato che si chiama “Super Mario” sarebbe destinato a essere schiacciato dalla potenza legale della casa di Kyoto, beh, dovrete ricredervi. La sorpresa arriva quando il supermercato non solo ha resistito, ma ha anche vinto.

Iniziamo con un po’ di contesto. Don Mario, il fondatore del supermercato, ha tenuto in vita la sua attività per decenni. Ma è stato suo figlio, Charlito, a dover affrontare l’arena legale quando ha cercato di rinnovare la registrazione del marchio “Super Mario” per il negozio di famiglia. E qui entra in scena Nintendo, che con il suo solito stile implacabile, ha deciso che non solo i videogiochi, ma anche i supermercati non potevano usare un nome tanto iconico senza il suo permesso. Nintendo ha dichiarato di detenere i diritti globali sul nome “Super Mario”, come se il marchio potesse essere monopolizzato da un solo gigante in ogni angolo del pianeta, a prescindere dal settore.

Eppure, la Corte di registrazione dei marchi della Costa Rica ha deciso che, in effetti, Nintendo non ha alcun diritto esclusivo sul nome “Super Mario” quando si tratta di supermercati. La sentenza ha chiarito che Nintendo, pur avendo i diritti sul nome in relazione ai videogiochi, non può imporsi su altre attività commerciali, come quelle che vendono spaghetti e riso. Il supermercato ha dunque potuto continuare la sua attività senza preoccuparsi che il gigante giapponese spuntasse fuori con qualche altra minaccia legale.

Questa vittoria ha suscitato non poca sorpresa. Nintendo, infatti, è famosa per combattere le sue battaglie legali come un bulldozer, abbattendo progetti di fan, giochi non autorizzati e qualsiasi cosa possa essere considerata una minaccia al suo impero di marchi. Recentemente ha fatto causa anche a giochi come Palworld, accusandoli di violare i suoi brevetti. Quindi, quando Nintendo ha perso contro un supermercato locale, la notizia ha lasciato molti a bocca aperta.

E nonostante il supermercato non avesse mai cercato di imitare i personaggi o lo stile visivo dei giochi Nintendo, la battaglia legale è stata tutt’altro che semplice. Charlito ha addirittura pensato di “gettare la spugna” durante il processo, ma alla fine, la sentenza gli ha dato ragione. La Corte ha sentenziato che non c’era alcuna violazione del marchio, visto che il supermercato non vendeva giochi né sfruttava i volti di Mario e Luigi per vendere frutta e verdura.

In un video celebrativo della vittoria, Charlito non ha mancato di mostrare con orgoglio suo padre Don Mario, che ha gestito il negozio per 52 anni, e di distribuire adesivi gratuiti con il logo del supermercato, ora più simbolico che mai. La battaglia legale potrebbe essere stata lunga e complicata, ma per il supermercato è stata una vera e propria rivincita.

La morale di questa storia? Anche i giganti possono inciampare. Nintendo, nonostante la sua fama mondiale, non è riuscita a imporsi su una piccola attività in Costa Rica. E anche se i suoi avvocati avranno sicuramente qualcosa da dire su questa faccenda, questa sconfitta serve a ricordarci che a volte le leggi del mercato sono più complicate di quanto si pensi. E chissà, forse la prossima volta Nintendo avrà un po’ più di rispetto per un nome che, in fondo, ha solo una lunga tradizione di spaghetti e sconto su prodotti freschi.