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Nel frattempo in provincia di Biella… Goldrake e Jeeg sorvegliano Viverone: due giganti d’acciaio che fanno sognare gli appassionati di anime

C’è un angolo magico in Piemonte dove il tempo sembra essersi fermato agli anni d’oro dei robottoni giapponesi. Siamo a Viverone, un piccolo comune in provincia di Biella, noto per il suo lago e i panorami rilassanti, ma che negli ultimi tempi sta attirando l’attenzione per qualcosa di molto, molto più… epico. Lungo la provinciale che da Cavaglià e Roppolo porta dritti al lago, svettano due sentinelle d’acciaio che sembrano uscite da un sogno animato degli anni ’70: Goldrake e Jeeg Robot d’Acciaio. E fidatevi, non passano inosservati.

Sono statue, certo. Ma non le solite sculture commemorative. Parliamo di colossi in ferro battuto, veri e propri omaggi artigianali all’universo mecha che ha formato un’intera generazione di fan italiani. Goldrake, in particolare, domina il panorama con i suoi sei metri d’altezza, un’alabarda spaziale ben salda tra le mani, pronto a scattare contro le forze di Vega (o magari semplicemente ad accogliere i turisti in cerca di uno scatto perfetto).

Realizzata a mano con ben 21 lamiere di ferro, questa opera mastodontica è il frutto di un sogno coltivato a lungo da Giuseppe Morgan Grimaldi, titolare insieme al figlio Sam del negozio dell’usato “L’usato che vale”, proprio lì a Viverone. “È stato il mio amico Igor a costruirla – racconta Grimaldi con l’entusiasmo genuino di un fan vero – io ho sempre amato Goldrake fin da quando avevo dieci anni. Era il mio eroe. Ora è anche uno dei simboli della nostra attività.” E in effetti, non è solo una trovata estetica: è una dichiarazione d’amore per un’epoca, un’estetica e un modo di sognare.

Quella di Grimaldi non è una semplice passione decorativa. La sua statua di Goldrake è diventata una vera attrazione popolare. Ogni giorno, anche nei più tranquilli feriali, c’è chi si ferma con l’auto per fare foto, video, selfie e per respirare – anche solo per un attimo – quell’atmosfera da anime vintage che sa di VHS, merendine e sigle cantate da Actarus. E non stiamo parlando solo di curiosi locali. A Viverone arrivano visitatori da Novara, Torino e da tutta Italia, attratti dal passaparola e dalle immagini condivise sui social. Alcuni domandano addirittura se la statua sia in vendita. Ma la risposta è sempre la stessa: “Assolutamente no. Ha un valore puramente affettivo.”

E come dare torto a Grimaldi? In un’epoca in cui l’effimero regna sovrano, dove tutto è fatto per essere venduto o cliccato, c’è qualcosa di profondamente rassicurante e romantico nel vedere che un gigante di metallo può rappresentare un legame affettivo, un’icona personale, e al tempo stesso un punto d’incontro per la comunità nerd e non solo.

Foto Andrea Varetto.

Accanto a Goldrake, Jeeg Robot d’Acciaio fa la sua parte nel proteggere la quieta provincia di Biella. Un duetto titanico che lascia chiunque a bocca aperta, dai nostalgici cresciuti a pane e anime, ai bambini che ancora non sanno chi siano quei due giganti, ma sentono istintivamente che hanno qualcosa di speciale.

In fondo, l’Italia ha un rapporto tutto suo con i robottoni giapponesi. Da Mazinga a Daitarn, da Jeeg a Goldrake, i mecha non sono solo intrattenimento: sono miti moderni, archetipi di un’epoca in cui tutto sembrava possibile, anche difendere il mondo con una super macchina volante guidata da un eroe tormentato.

E così, nel parcheggio di un negozio dell’usato dal nome quasi poetico – L’usato che valeGoldrake e Jeeg sono tornati a vivere. O forse non se ne sono mai andati davvero. Custodiscono il lago, i ricordi, i sogni e quel bisogno tutto umano di credere che, da qualche parte, ci sia sempre un eroe pronto a proteggerci.

Se capitate in zona, non fatevi sfuggire l’occasione. Fate un salto a Viverone, immortalate i vostri giganti preferiti e magari fermatevi anche a scambiare due parole con chi ha reso possibile tutto questo. Perché sì, le grandi storie iniziano spesso nei luoghi più inaspettati. Anche lungo una strada di provincia, sorvegliata da due leggende d’acciaio.

Hai mai avuto un eroe d’infanzia che avresti voluto vedere materializzarsi davanti ai tuoi occhi?

Cassino Fantastica 2025 “Multiversum”:un weekend tra Ritorno al Futuro e Profondo Rosso, Cultura Pop e Anime Iconici

Anche quest’anno, Cassino si trasformerà per due giorni nel crocevia delle meraviglie pop. Il 31 maggio e il 1° giugno 2025, gli spazi dell’Istituto Paritario San Benedetto (Via Marconi, fronte civico 48) ospiteranno la quinta edizione di Cassino Fantastica, evento diventato ormai punto di riferimento per appassionati di fumetti, manga, anime, cultura pop e nerd in tutte le sue forme. Il tema di quest’anno? Il MULTIVERSUM, declinato in un caleidoscopio di incontri, mostre, performance live, omaggi al cinema e incursioni nel mondo del cosplay e del gaming.

La manifestazione, inizialmente prevista per aprile, è stata posticipata a causa del Lutto Nazionale proclamato per la scomparsa del Santo Padre. Ma l’attesa non ha fatto che aumentare la curiosità per un programma ricchissimo, denso di eventi unici che celebrano pietre miliari della cultura nerd.

Omaggi a due miti: Ritorno al Futuro e Profondo Rosso

Quest’edizione celebra due anniversari che parlano direttamente al cuore di ogni appassionato: i 40 anni del primo film di Ritorno al Futuro e i 50 di Profondo Rosso, capolavoro horror firmato Dario Argento. Due opere diversissime, eppure ugualmente rivoluzionarie nel loro linguaggio, nella loro estetica, nel loro impatto culturale. E proprio su questi due pilastri si innestano talk, laboratori e performance che faranno vibrare le corde della nostalgia e della scoperta.

Sabato 31 maggio, ad esempio, nella Sala Conferenze, si parte con un omaggio ai 50 anni di Goldrake, raccontato da Il Vecchio Nerd, con un tributo speciale a Nicoletta Artom, la storica adattatrice italiana delle serie giapponesi. A seguire, un’immersione nel mondo di Ritorno al Futuro con Max Gobbo e ancora Il Vecchio Nerd: non solo analisi critica della trilogia, ma anche un laboratorio di scrittura creativa per esplorare fanfiction e viaggi temporali con la penna in mano.

Spazio poi a Godzilla e ai B-movie nipponici, tra approfondimenti e ironia, in compagnia di Marco Fulgione e Henna Onna, che proporranno anche due pillole di lingua giapponese – un assaggio culturale da non perdere per chi sogna il Sol Levante.

Domenica 1° giugno, sarà il turno del ladro gentiluomo più iconico dell’animazione: Lupin III, seguito da Lady Oscar, protagonista di una riflessione che unisce la nuova pellicola nipponica alla storica serie televisiva. Il film live-action del 1979 firmato Jacques Demy verrà proiettato nel primo pomeriggio, seguito dalla cerimonia di consegna del Premio Lorenzo Bartoli 2025, che onora il talento nel mondo del fumetto e della narrazione.

A chiudere, un incontro imperdibile dal titolo Nippon Bizarre, che esplora il lato più folle e affascinante della produzione culturale giapponese, da Robot Geisha a Chainsaw Man.

Il Palco tra musica, cosplay e tributi

Non solo conferenze: l’Area Palco sarà viva e pulsante, a partire dal live di Alessandra Tzinis (Ale The Voice), passando per le performance di Nanako Chan e i karaoke delle sigle TV che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni. Il cosplay sarà, come sempre, protagonista: sabato la gara Junior, domenica quella Open, entrambe precedute da esibizioni musicali e tributi spettacolari.

Tra i momenti clou, sabato pomeriggio, l’omaggio musicale a Profondo Rosso, con Bruno Previtali – chitarrista dei Goblin e collaboratore storico del Maestro Simonetti – che racconterà il making of delle celebri colonne sonore che hanno fatto scuola nell’horror.

Domenica, spazio a un tributo musicale indimenticabile: Incanto sotto il mare, il live dedicato a Ritorno al Futuro, con i Raiders of the Lost 80, per rivivere le atmosfere anni ’50 in chiave nerd.

Artist Alley, mostre e giochi: la fiera delle meraviglie

Per tutta la durata del festival sarà attiva l’Artist Alley, con illustratori, fumettisti e creativi indipendenti pronti a incontrare il pubblico. Tra i presenti: Henna Onna, Marco Fulgione, Chiara Romagnoli, Alessia Bottai, Annarita De Iorio, il collettivo Trauma Center Comics e William Giuliani.

Le mostre, vere chicche per i curiosi e gli appassionati, offriranno un viaggio trasversale tra arte e cultura pop: dalle reinterpretazioni pittoriche in chiave fumettistica di PopArtbyDom alle rarissime locandine originali degli anime, fino al reportage fotografico Tokyo Multiverse, scatti d’autore che catturano l’essenza cangiante della capitale giapponese.

Nell’Area Games, invece, si potrà sfidare amici e sconosciuti tra sessioni di Dungeons & Dragons, Othello, giochi da tavolo moderni e classici come gli scacchi. Spazio anche per le community più attive, come Star Realms Roma, e i laboratori ludici di Materia Creativa.

Biglietti e info

L’ingresso per entrambe le giornate prevede un contributo simbolico di 5 euro. Un piccolo prezzo per accedere a un universo parallelo fatto di storie, eroi, creatività e condivisione.

Per ogni informazione utile, compresi regolamenti, contatti della segreteria e dell’ufficio stampa, o indicazioni su come raggiungere la sede, è possibile consultare il sito ufficiale del festival o scrivere a:
festival@cassinofantastica.it | ufficiostampa@cassinofantastica.it

Cassino Fantastica non è solo una fiera, ma un’esperienza condivisa, un atto d’amore verso la cultura nerd e una dichiarazione d’identità per chi sogna con l’immaginazione accesa. Il multiverso ci attende: non mancate.

Grande successo per la due giorni di Epica Etica Estetica dell’Immaginario

Si è conclusa con successo presso We GIL a Roma Epica Etica Estetica dell’Immaginario, la due giorni (12 e 13 Aprile 2025) atta ad analizzare come si sta evolvendo lo scenario artistico culturale italiano nel XXI secolo, organizzata con la partecipazione della Regione Lazio e la collaborazione di Plusnews.it.

A cura del critico e saggista cinematografico Pier Luigi Manieri, la rassegna ha debuttato con l’incisivo contributo di Emanuele Merlino e Carlo Prosperi, rispettivamente Capo Segreteria Tecnica del MIC e Capo Segreteria Presidenza della Commissione Cultura della Camera, i quali, dopo aver illustrato i risultati eccellenti delle due mostre evento dedicate a Tolkien e Futurismo, hanno ribadito la necessità di rilanciare e diffondere l’Immaginario della Nazione, con la sua funzione tanto di collante quanto di consapevolezza di sé. Entrambi si sono soffermati sugli obiettivi di rilancio della cultura pop e d’immaginario come motore anche attraverso la costituzione di spazi quali il Museo del Fumetto di Lucca, di prossima apertura, per volontà del Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Hanno inoltre illustrato gli sforzi del governo a sostegno della creatività, sia sul fronte degli spettacoli dal vivo che per il cinema e l’industria del libro.

Fabrizio Zappi di Rai Cultura ha puntato l’attenzione su Etica ed Estetica, i due fari che hanno sempre guidato la sua opera come produttore e come Dirigente Rai; il dialogo è stato portato poi avanti dal Direttore Artistico Manieri, che ha ricordato l’impressionante numero di documentari (circa trecento) dedicati in larga misura a personaggi della cultura popolare italiana come Achille Togliani, Franco Battiato e Gabriella Ferri.

E si è trattato soltanto dei primi interessanti interventi, in quanto molte sono le personalità che hanno partecipato anche solo per assistere alla manifestazione: dal senatore Marco Scurria all’assessore regionale Fabrizio Ghera, passando per il deputato Gianni Sammarco, le attrici Elisabetta Rocchetti, Loredana Cannata, Denny Mendez e Maria Luce Pittalis, gli attori Corrado Solari, Roberto Manieri e Fabrizio Sabbatucci, i produttori Gianluca Curti, Simonetta Amenta, Roberto Cipullo, Claudio Corbucci, Laura Beretta, Mario Rossini, Filippo Montalto, Giovanni Amico, Andrea De Liberato, Stefano Agostini, Alberto Rizzo e Salvatore Scarico, il modello Federico Simoncini, gli avvocati Cristina Massaro e Pasquale Gallo, le registe Eleonora Puglia, Emanuela Rossi, Chiara Rapisarda, Ludovica Lirosi e Lucilla Colonna, i registi Pierfrancesco Campanella, Alessio Di Cosimo, Alessio Pascucci, Roberto Palma, Tommaso Barba, Claudio Agostini, Maurizio Maria Merli, Adelmo Togliani, Claudio Alfonsi e Roberto Di Vito, i musicisti Giacomo Rendine e Andrea Montepaone, Manuela Maccaroni, CDA della Festa del Cinema, Davide Aragona di Rai Cultura, il giornalista Patrizio Li Donni, il fotografo Claudio Orlandi, l’ingegner Paolo Panfili, l’ufficio stampa Nicola Conticello e gli scrittori Arnaldo Colasanti ed Enrico Luceri.

La regista Eleonora Puglia ha osservato che l’“estetica” è una funzione a rigor di logica non negoziabile, eppure soppiantata dall’omologazione; mentre i professori Lino Damiani e Ivan Paduano hanno rimarcato la vicinanza estetica tra il Futurismo, la Metafisica e precise espressioni dell’immaginario quali i videogiochi, il fumetto e il cinema, analizzando come queste ultime siano state influenzate dalle due correnti e avanguardie artistiche e come la Pop Art abbia, a sua volta, portato il videogioco, i personaggi dei fumetti e le icone al centro della speculazione intellettuale.

Acceso inoltre il dibattito attorno al pregiudizio ideologico o stilistico, portando ad esempio casi come il libro di racconti horror Primi delitti di Paolo Di Orazio, l’intemerata Corvisieri-Iotti per cancellare il cartoon Goldrake dai palinsesti RAI e le accuse di sessismo e razzismo rivolte al fumetto Tex.

La sessione con il fumettista Edym (Ediberto Messina) è stata utile per ribadire il ruolo della famiglia e della scuola nella capacità di leggere un testo, e, partendo da Dago, si è riaffermato il ruolo archetipico dell’eroe.

E non poteva mancare l’Intelligenza Artificiale in una conversazione che ha coinvolto Gabriella Carlucci impegnata ad illustrare la querelle Mascagni-Verga, ponendola come primo caso di controversia di diritto d’autore nello stesso panel in cui gli avvocati Tiziana Carpinteri e Giacomo Ciammaglichella hanno tracciato i percorsi giuridico-legali in merito alle prime sentenze relative ai casi di plagio tra umani e IA. Apertamente contrari si sono mostrati Edym e la sceneggiatrice Francesca Romana Massaro, la quale ha sottolineato come anche la parte più infinitesimale di creatività originale dell’uomo non possa essere in nessun modo sottratta, ponendo poi sul tavolo della questione la quantità di ricorsi già avviati, la sempre più complessa difficoltà nel distinguere un lavoro umano da quello artificiale e i posti di lavoro in pericolo.

Preziosi gli interventi nel panel sull’ideologia woke: da quello del giornalista Francesco Vergovich, il quale si è interrogato sull’utilità di certificare il rispetto, all’opinione di Massimo Galimberti di Anica Academy, secondo cui, pur registrando l’esistenza di alcune derive tossiche, la vera minaccia alla libertà di espressione è nel fronte anti woke. Al contrario dei produttori Roberto Cipullo e dei registi Claudio Agostini e Alessio Pascucci, i quali hanno rimarcato attraverso esempi di casi reali (il film del 2025 Biancaneve) come l’ideologia woke finisca per essere un oggettivo limite alla libertà di espressione, tanto da arrivare a condizionare la struttura creativa nonché la capacità di poter produrre liberamente. La giornalista Valeria Fatone ha sottolineato, poi, le problematiche inerenti i rapporti uomo-donna nel contesto woke, portando anche ad esempio i casi di revenge porn.

Tanto spazio, ovviamente, al cinema, secondo l’onorevole Gimmi Cangiano disciplina di grande presa popolare che non può prescindere dal recupero dei generi come grande occasione, tanto creativa quanto occupazionale.

Ospiti attesissimi i Manetti Bros, tra aneddoti relativi al loro U.S. Palmese e il rapporto con Diabolik e Coliandro, oltre ai dialoghi con Manieri circa la capacità di orientarsi tra i diversi generi, dall’horror al poliziesco, alla fantascienza nonché sulla personale organizzazione sul set e sui processi di costruzione dell’opera filmica nel suo complesso.

Aneddoti, ma anche elementi di critica cinematografica, definizione delle criticità che vedono il cinema italiano in ritardo sul fronte del genere e condizione psicofisica che si deve avere su un set di un film d’azione nella spumeggiante sessione che ha visto interagire il professor Fabio Melelli, il regista Saverio Deodato e gli attori e campioni di arti marziali Claudio Del Falco e Stefano Maniscalco ben orchestrati da Pier Luigi Manieri; quest’ultimo ha concordato con Michele Medda – creatore di Nathan Never – circa la necessità di ideare figure e situazioni autenticamente identitarie in un confronto che ha coinvolto anche i cineasti Adelmo Togliani e Luigi Cozzi. Confronto da cui è emerso inoltre un certo provincialismo di editori e autori nel creare storie ambientate in Italia con personaggi italiani. Lo stesso Cozzi, poi intervistato da Vito Tripi, oltre a ripercorrere la propria carriera ha parlato delle grandi potenzialità inespresse che ha il cinema di genere, auspicando che le nuove generazioni riscoprano il gusto per l’immaginazione.

Infine Giulio Leoni, intervistato da Alessandro Bottero, nel ricordare come Dante sia presente in molto dell’attuale immaginario, da Altieri a Go Nagai fino a John Wick, ha concluso Epica Etica Estetica dell’Immaginario insistendo con forza su Dante come roccia a cui ancorarsi per difendersi e controbattere alla deriva del falsamente moderno. Secondo Leoni, infatti, Dante è l’esempio di come bellezza e poesia ci salveranno dai pensieri unici e dall’abitudine al brutto.

Il 24FRAME Future Film Fest: 25 Anni di Cinema d’Animazione e Innovazione a Bologna

Il 24FRAME Future Film Fest, il principale festival italiano dedicato al cinema d’animazione e alle arti mediali, sta per tornare a Bologna dal 9 al 13 aprile 2025, celebrando un anniversario davvero speciale: 25 anni di passione e dedizione per l’animazione e l’interazione tra il cinema e il mondo digitale. Un traguardo importante per un festival che, negli anni, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano, diventando una vera e propria celebrazione di innovazione, creatività e sperimentazione. Quest’edizione segna anche un’evoluzione significativa nella proposta artistica e culturale del festival. Il tema scelto per il 2025, “gioco, giocattolo, kawaii”, rappresenta una riflessione profonda sul significato dell’infanzia, non solo come fase della vita, ma come dimensione interiore che ci accompagna, anche da adulti, nei nostri sogni, paure e fantasie. Il coniglietto pop, creato dall’artista giapponese Yumi Karasumaru, diventa il simbolo di questa edizione, trasmettendo il messaggio positivo di “Keep Smiling”, un augurio di felicità e di pace che si sposa perfettamente con l’anima del festival.

Nel corso dei cinque giorni di manifestazione, che si terranno nel suggestivo spazio di DumBo, Bologna, il festival si preannuncia come un’esplosione di immagini, suoni e interazioni. La selezione di film e opere in programma promette di attraversare il mondo del cinema d’animazione internazionale, da capolavori come Coraline di Henry Selick, al surrealismo di Jan Švankmajer, fino a veri e propri cult come Goldrake Ufo Robot, portando sul grande schermo un viaggio che spazia dal cinema d’autore alla cultura popolare. Ma il 24FRAME Future Film Fest non si limita solo alla proiezione di film: ogni anno si propone come un luogo di incontro, confronto e sperimentazione per il pubblico, che diventa esso stesso protagonista, un “player” chiamato a interagire con le opere e ad esplorare nuove dimensioni del visivo.

In questa edizione, l’animazione non sarà solo una forma d’arte, ma anche uno strumento per esplorare i confini tra il cinema e altre discipline digitali, come il gaming, la realtà aumentata e virtuale, il metaverso, e il videomapping. L’interazione tra segno e senso si amplifica, portando il pubblico a non essere più solo spettatore, ma attore stesso di un’esperienza immersiva. È proprio questa continua fusione tra mondo digitale e fisico che il 24FRAME celebra, evidenziando il ruolo centrale degli effetti visivi nel cinema contemporaneo. Da Avatar a Mission Impossible, da Dune a Love, Death and Robots, fino alle serie TV come Stranger Things e Carnival Row, il potere trasformativo dell’animazione è ormai una componente essenziale nel linguaggio audiovisivo globale.

Il motto #animationisfilm, reso celebre da Guillermo del Toro nel parlare del suo straordinario Pinocchio, esprime perfettamente la visione del festival: il cinema d’animazione non è un genere, ma una tecnica che si presta a esplorare e raccontare ogni tipo di storia, dalle più oscure e inquietanti del thriller e dell’horror, a quelle di meraviglia e fantasia del fantasy, dal poliziesco al documentario, fino a dar vita a nuovi linguaggi cinematografici come il fanta-politico e il noir. È proprio attraverso l’animazione che il cinema si rinnova, attraverso un linguaggio che supera i confini del possibile, esplorando dimensioni che il cinema live-action difficilmente potrebbe raggiungere.

Il 24FRAME Future Film Fest, quindi, non è solo una vetrina per il meglio della produzione internazionale, ma un luogo dove passato, presente e futuro dell’animazione si incontrano. Il festival celebra un mondo in continuo cambiamento, dove la fantasia e la tecnologia si fondono per dar vita a un linguaggio universale che non smette mai di stupire e coinvolgere. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia esplorare il lato più innovativo e sperimentale del cinema, dove l’animazione è al centro di una riflessione più ampia sul ruolo che il cinema può svolgere nella nostra vita quotidiana e nel nostro rapporto con il mondo digitale.

Quindi, il prossimo aprile, preparatevi a “giocare” sul serio. Con il coniglietto kawaii e lo spirito di questo 25° anniversario, il 24FRAME Future Film Fest di Bologna sarà un’esplosione di colori, suoni e emozioni, dove ogni spettatore potrà trovare il proprio spazio e diventare protagonista di un’esperienza unica nel suo genere. E allora, pronti a immergervi in un mondo dove fantasia e realtà si incontrano in modo sorprendente?

Grendizer U – The Inception: Il Manga Prequel che Approfondisce le Origini di Grendizer

Se il recente anime Grendizer U non vi ha ancora soddisfatti, preparatevi a un altro capitolo emozionante dell’universo di UFO Robot Grendizer: il manga prequel intitolato Grendizer U – The Inception. Quest’opera, disegnata da 8KEY, si inserisce nel vasto mondo creato da Gō Nagai e promette di approfondire le origini e le vicende che precedono gli eventi visti nell’anime. La saga di UFO Robot Grendizer, noto in Italia anche come Goldrake / Atlas UFO Robot, è un pilastro nel panorama degli anime mecha degli anni ’70. Prodotto dalla Toei Animation tra il 1975 e il 1977, l’anime racconta le gesta di un giovane eroe, Duke Fleed / Actarus, che pilota il gigantesco robot Goldrake, combattendo contro le forze malvagie provenienti dal pianeta Vega. La serie ha conquistato milioni di fan in Italia, dove ha avuto un successo straordinario, tanto che le sigle italiane sono diventate veri e propri fenomeni musicali, con vendite che hanno superato il milione di copie.

Dopo anni di attesa, l’universo di Grendizer è tornato in grande stile con il reboot Grendizer U, un anime che ha debuttato nel 2024, e che ha subito attirato l’attenzione per la sua qualità visiva e narrativa. Diretta da Mitsuo Fukuda e sceneggiata da Ichirō Ōkouchi, la serie promette di restituire l’intensità e la profondità della trama originale, con un design innovativo dei mecha grazie alla collaborazione di artisti come Ko Inaba e Yoshiyuki Sadamoto. Ma, come spesso accade nel mondo degli anime e dei manga, l’universo di Grendizer non si ferma alla sola animazione. Proprio per rispondere alla crescente curiosità dei fan e per ampliare il background della serie, è stato realizzato il manga prequel Grendizer U – The Inception, che ha debuttato nell’estate 2024 sulla piattaforma Comiplex Manga. In questo manga, Gō Nagai è accreditato per la storia originale, e 8KEY, con il suo tratto distintivo, dà vita a una narrazione che esplora gli eventi che precedono la lotta di Grendizer contro le forze di Vega.

La sinossi del manga ci catapulta in un futuro in cui un UAP (Fenomeno Aereo Non Identificato) delle Forze Alleate della Stella Vega appare improvvisamente sulla Terra, scatenando il caos tra gli esseri umani. La potenza militare di Vega sembra schiacciare ogni tentativo di difesa, ma la situazione cambia quando intervengono due iconici eroi: Mazinger Z, pilotato da Kouji Kabuto, e Grendizer, il “dio alieno del male” che viene messo in azione da Duke Fleed (Daisuke Umon). Ma chi è veramente Duke Fleed e perché è venuto sulla Terra? Qual è la sua connessione con il suo pianeta natale? Il manga offre una narrazione ricca di misteri e retroscena inediti, rivelando dettagli sulla vita del protagonista e le sue esperienze sul suo mondo natale, un contesto che non viene approfondito nell’animazione originale.

Questo prequel rappresenta una lettura fondamentale per chi vuole scoprire i legami nascosti e i segreti che si celano dietro l’origine di Grendizer e dei suoi leggendari alleati. Non solo una continuazione della storia, ma un’espansione che promette di soddisfare i fan di lunga data e di attrarre nuove generazioni di lettori. Grendizer U – The Inception va ad arricchire l’universo creato da Nagai, aggiungendo nuove sfumature alla mitologia di uno dei robot più amati della storia dell’animazione.

Con il successo di Grendizer U e l’uscita di Grendizer U – The Inception, l’universo di UFO Robot Grendizer continua a vivere, conquistando sia i nostalgici che i nuovi appassionati. Per tutti gli amanti del genere mecha, delle storie di guerra interplanetarie e delle lotte epiche tra bene e male, questa nuova opera non può assolutamente mancare nella propria collezione. In Italia può essere ordinato a: fioridiciliegioadriana@gmail.com. Se il revival dell’anime vi ha emozionato, il manga prequel è un’aggiunta imperdibile per comprendere a fondo l’origine di uno dei più grandi eroi della fantascienza giapponese.

Goldrake compie 50 anni! Ecco come si festeggia in Italia

Il 5 ottobre 1975 faceva il suo debutto in Giappone “UFO Robot Goldrake”, cartone animato basato sull’omonimo manga del fumettista Go Nagai. Per l’occasione La serie originale restaurata, composta da 74 episodi, torna a essere trasmessa sulle reti Rai, regalando un’occasione unica alle nuove generazioni per scoprire le avventure del leggendario robot e ai fan di lunga data per rivedere i propri eroi d’infanzia. Questo atteso ritorno non è solo un tuffo nel passato, ma anche un’opportunità per le nuove generazioni di scoprire un’icona che ha segnato l’immaginario collettivo di milioni di spettatori.

Un capolavoro senza tempo

Arrivato in Italia quasi cinquanta anni fa nel 1978, Goldrake (noto come UFO Robot Grendizer in Giappone e conosciuto anche come Atlas Ufo Robot) è stato il primo anime a essere trasmesso in televisione nel nostro Paese. Con i suoi temi innovativi, i personaggi memorabili e le epiche battaglie spaziali, la serie ha rivoluzionato il modo in cui i cartoni animati venivano percepiti, trasformandosi rapidamente in un fenomeno culturale. Ora, grazie a un meticoloso lavoro di restauro, gli episodi originali tornano in alta definizione, pronti a incantare vecchi e nuovi fan.

Era il 4 aprile 1978, quando il Secondo Canale Rai, alle 18:45, trasmetteva la prima puntata di un cartone animato che avrebbe cambiato per sempre il modo di fare e fruire la televisione in Italia. Seppur non fosse il primo anime mai trasmesso nel nostro paese, Goldrake si è rivelato il capostipite di un’onda che avrebbe travolto generazioni di spettatori, facendo entrare con prepotenza l’animazione giapponese nelle case di milioni di italiani.

Sfatiamo un mito: una delle leggende più comuni su Atlas Ufo Robot è che il nome italiano derivi da un fraintendimento linguistico. Si racconta che, importato dalla Francia, i funzionari Rai, non conoscendo il francese, avrebbero erroneamente preso “Atlas” come parte del titolo. Tuttavia, questa versione è falsa come riporta Massimo Nicora nel saggio C’era una volta Goldrake. La Rai degli anni ’70, guidata da esperti dirigenti che parlavano francese, importò Goldrake grazie a Nicoletta Artom, con l’approvazione di professionisti come Paola De Benedetti e Massimo Fichera. Il nome “Atlas” fu scelto deliberatamente da Annibale Roccasecca per il suo impatto emotivo, diventando il titolo ufficiale della serie.

Quel primo incontro con Goldrake non fu solo un episodio di intrattenimento, ma un segno di rottura. La serie, infatti, si distaccava nettamente dai tradizionali cartoni animati occidentali fino ad allora popolari nel nostro paese. Il confronto con le storie di Heidi o Vicky il Vichingo, tanto per fare un esempio, è immediato: design più morbidi, trame meno incisive e una sensibilità che, pur trattando temi universali, si rifaceva a un immaginario molto più vicino alla cultura europea. Invece, Ufo Robot Goldrake portava con sé una forte carica di novità. Da un lato, c’era l’estetica forte dei robottoni, dall’altro, l’influenza della fantascienza, che già in quel periodo stava dilagando nelle sale cinematografiche con film come Guerre Stellari (uscito in Italia sei mesi prima). Così, l’eroico pilota Duke Fleed, che combatteva dal suo gigantesco robot Goldrake contro le forze nemiche di Vega, conquistò immediatamente il cuore del pubblico italiano, che fu travolto dall’intensità di quelle battaglie, dalla drammaticità delle storie e dalla lotta tra il bene e il male.

La storia di Goldrake non era solo una semplice avventura di robot. Raccontava le vicende di Duke Fleed, principe del pianeta Fleed, distrutto dal malvagio Re Vega. Fuggito sulla Terra, Duke assume il nome di Actarus e viene accolto dal dottor Procton, che lo nasconde agli occhi del mondo, mentre lo prepara alla lotta contro le forze di Vega. A fianco di Actarus c’è il giovane Koji Kabuto e altri personaggi che contribuiranno a formare un’alleanza decisiva per la difesa del nostro pianeta. La trama, seppur ripetitiva nelle sue linee generali, giocava su un equilibrio di emozioni, sacrifici e trionfi, un cocktail che, in un modo o nell’altro, catturò l’immaginario dei più giovani.

Nonostante l’apparente semplicità delle trame, con uno schema narrativo che si ripeteva puntata dopo puntata, Goldrake ha lasciato un segno indelebile, tanto che a distanza di anni molti fan ancora urlano “Alabarda spaziale!” con una nostalgia che travalica il tempo. La formula della serie, nonostante la sua apparente prevedibilità, aveva una potenza visiva e narrativa che, forse, si comprende solo col senno di poi. Le battaglie tra Goldrake e i mostri meccanici inviati da Vega erano sì ripetitive, ma l’emozione e il coinvolgimento generato da quei duelli era ineguagliabile per l’epoca. A ciò si aggiungeva il mistero che circondava la figura di Actarus, costantemente in bilico tra la sua identità segreta e il suo ruolo di difensore della Terra.

Goldrake non solo ha portato sul piccolo schermo un tipo di narrazione innovativa, ma ha anche creato un legame duraturo tra il pubblico italiano e l’animazione giapponese, aprendo la strada a una lunga serie di successi che hanno fatto la storia della televisione e dei cartoni animati nel nostro paese. Tuttavia, non è solo il successo della serie a essere degno di nota: la sua trasmissione ha avuto anche un impatto commerciale straordinario.

La magia della sigla di Vince Tempera

Impossibile parlare di Goldrake senza menzionare la sua celebre sigla italiana Atlas Ufo Robot, composta da Vince Tempera e scritta dal compianto Luigi Albertelli. Questo brano leggendario, con il suo inconfondibile “Si trasforma in un razzo missile”, è diventato un simbolo per un’intera generazione, con vendite che superarono le settecentomila copie per il primo singolo e oltre un milione per il secondo. In un’intervista, Tempera ha ricordato l’audacia di quei giorni: “Usavamo strumenti elettronici pionieristici per l’epoca, ispirandoci alla disco music americana. Nessuno ci dava limiti, e questo ci ha permesso di innovare.” Le loro melodie hanno raggiunto le classifiche italiane nel 1978, vendendo milioni di copie e diventando un simbolo di quel decennio. “È incredibile pensare che queste canzoni siano ancora così amate dopo quasi mezzo secolo,” ha aggiunto Tempera, sottolineando come il loro successo non sia solo nostalgia, ma il segno di un’arte capace di parlare a ogni generazione.

Dal 24 gennaio, i nostalgici degli anni ’70 possono mettere le mani su questa gemma. La riedizione presenta le sigle originali con un audio completamente rimasterizzato, in grado di far rivivere le emozioni di quegli anni gloriosi. Incluso nel vinile, un poster che richiama fedelmente l’estetica originale del 1978, un vero pezzo da collezione per appassionati e neofiti. Secondo Renato Tanchis di Warner Music Italia, l’obiettivo di questa iniziativa è semplice quanto potente: “Rendere omaggio a una serie che ha profondamente influenzato l’immaginario collettivo e alle sue musiche intramontabili.”

Ma cosa rappresenta, oggi, Goldrake per i fan che lo hanno vissuto da bambini e per le nuove generazioni che si approcciano a questa serie ormai leggendaria?

Per i fan di ieri, Goldrake è un pezzo di storia, un ricordo che si è scolpito nel tempo e che ha fatto da apripista a tutto un genere che, oggi, è tra i più amati e seguiti al mondo. Goldrake non è solo un cartone animato: è un simbolo di speranza, sogni e innovazione. Per molti, ha rappresentato la possibilità di guardare al futuro con immaginazione e determinazione. Come ha affermato Tempera, “Quei bambini che sognavano con Ufo Robot oggi potrebbero essere ingegneri alla NASA.” La serie ha insegnato a generazioni di spettatori che l’eroismo può essere trovato anche nei contesti più disparati, che la lotta contro il male non è mai semplice e che il sacrificio è una parte inevitabile della vita. Ma Goldrake non è solo questo: è anche un simbolo della nascita di un amore per l’animazione giapponese che, nel nostro paese, sarebbe diventato sempre più forte con il passare degli anni.

Per le nuove generazioni, Goldrake rappresenta forse un tuffo nel passato, un viaggio nostalgico in un’epoca in cui la televisione offriva esperienze che oggi potrebbero sembrare lontane, ma che continuano ad affascinare per la loro unicità e il loro impatto culturale. Eppure, nonostante il passare del tempo e l’evoluzione dei gusti, la figura di Goldrake rimane saldamente ancorata nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, anche solo tramite le sue immagini e la sua mitica sigla.

Dove vedere Goldrake?

Oltre alla serie originale, Rai sta trasmettendo anche Goldrake U, un sequel che esplora nuove avventure del celebre robot. Tuttavia, nonostante il successo iniziale, la nuova produzione ha ricevuto pareri contrastanti: alcuni fan lamentano la mancanza delle battaglie epiche che caratterizzavano la serie classica, mentre altri apprezzano l’approfondimento dei personaggi.Gli episodi restaurati di Goldrake saranno trasmessi su Rai 2 ogni venerdì sera, con la possibilità di rivederli anche su RaiPlay. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia riscoprire l’epopea di Actarus, Alcor e Venusia, e per chi è pronto a lasciarsi affascinare dalle battaglie contro le forze di Vega.

Goldrake U su Rai 2: Il Ritorno del Mito in un Reboot Straordinario

Il 6 gennaio 2025, Rai 2 ha trasmesso in prima serata le prime quattro puntate di Goldrake U, il tanto atteso reboot della leggendaria serie “Atlas UFO Robot”. Per chi, come me, è cresciuto con il mito di Goldrake, l’emozione di vedere questo simbolo d’infanzia tornare in vita è stata immensa. Ma con questa emozione è arrivata anche una grande domanda: Goldrake U è riuscito a rinnovare la magia dell’originale mantenendosi al passo con i tempi?

Un Ritorno Carico di Aspettative

La serie originale, trasmessa per la prima volta in Italia nel 1978, non è stata solo un successo televisivo: ha segnato una rivoluzione culturale. Goldrake è stato il primo anime a entrare nel cuore degli italiani, aprendo la strada a un’ondata di animazione giapponese che avrebbe cambiato per sempre il panorama dell’intrattenimento. L’iconico Duke Fleed, con il suo Goldrake, è diventato il simbolo di un’epoca fatta di sogni intergalattici, lotte per la giustizia e valori universali.

Con Goldrake U, la Toei Animation e un team di talentuosi creativi guidati da Mitsuo Fukuda (Mobile Suit Gundam Seed) hanno voluto riportare quella magia sullo schermo, rivisitando una storia che ha segnato generazioni. La supervisione di Go Nagai, creatore della serie originale, prometteva di garantire fedeltà al materiale originale, pur introducendo elementi di modernit

La serie originale, trasmessa per la prima volta in Italia nel 1978, non è stata solo un successo televisivo: ha segnato una rivoluzione culturale. Goldrake è stato il primo anime a entrare nel cuore degli italiani, aprendo la strada a un’ondata di animazione giapponese che avrebbe cambiato per sempre il panorama dell’intrattenimento. L’iconico Duke Fleed, con il suo Goldrake, è diventato il simbolo di un’epoca fatta di sogni intergalattici, lotte per la giustizia e valori universali.

Con Goldrake U, la Toei Animation e un team di talentuosi creativi guidati da Mitsuo Fukuda (Mobile Suit Gundam Seed) hanno voluto riportare quella magia sullo schermo, rivisitando una storia che ha segnato generazioni. La supervisione di Go Nagai, creatore della serie originale, prometteva di garantire fedeltà al materiale originale, pur introducendo elementi di modernità.

Tra Continuità e Novità

Goldrake U riprende le vicende di Duke Fleed, un giovane principe alieno in fuga dal suo pianeta natale, distrutto dalle forze di Vega. Rifugiatosi sulla Terra, Duke cerca di costruirsi una nuova vita sotto la falsa identità di Daisuke, fino a quando il suo passato non ritorna a tormentarlo. La trama del reboot introduce nuovi dettagli, approfondendo il trauma del protagonista e il suo percorso di guarigione, rendendolo un personaggio più sfaccettato e umano rispetto all’originale.

Tuttavia, questa scelta narrativa ha suscitato pareri contrastanti. Per i fan storici, il focus sulla psicologia dei personaggi è un interessante approfondimento, ma rischia di rallentare il ritmo. Gli spettatori più giovani, invece, potrebbero trovare la trama poco coinvolgente rispetto alle aspettative di azione e spettacolarità.

Il Compartimento Tecnico: Luci e Ombre

Sul piano visivo, Goldrake U è un mix di eccellenze e compromessi. La mano di Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis Evangelion) si nota nei dettagli dei personaggi, che sono più espressivi e moderni. Tuttavia, alcune sequenze animate sembrano non raggiungere gli standard elevati di qualità che ci si aspetterebbe da una produzione di questo calibro.

Il design dei mecha è tra i punti più alti del reboot: Goldrake appare imponente e affascinante, con aggiornamenti tecnologici che lo rendono al contempo fedele all’originale e adatto ai tempi moderni. Le battaglie, però, pur visivamente spettacolari, mancano della carica emotiva che caratterizzava l’anime degli anni ‘70.

Un plauso particolare va alla colonna sonora, curata da Kōhei Tanaka. Le musiche sono un perfetto mix di nostalgia e modernità, con sigle cantate da GLAY e BAND MAID che donano energia e pathos alla serie.

Una Narrazione Che Vacilla

Uno degli aspetti più critici di Goldrake U è la difficoltà nel bilanciare tradizione e innovazione. Mentre alcuni episodi brillano per la loro capacità di emozionare, altri sembrano indecisi sulla direzione da prendere. Il tentativo di collegare vecchi e nuovi misteri, come il legame tra Goldrake e Mazinger Z, risulta in alcuni punti forzato e poco organico. Questa discontinuità narrativa potrebbe allontanare sia i fan storici che i nuovi spettatori.

Goldrake U vive di nostalgia, ma è proprio questa nostalgia che rischia di soffocarlo. Per chi ha amato l’originale, i continui rimandi sono un piacevole richiamo al passato, ma per le nuove generazioni potrebbero risultare poco significativi. La serie sembra voler essere tutto: un omaggio ai fan storici, un prodotto moderno per i giovani e una rivisitazione artistica. Ma in questo sforzo di accontentare tutti, finisce per perdere una propria identità.

Goldrake U è un progetto ambizioso che non riesce del tutto a mantenere le sue promesse. È una serie che punta in alto, ma che fatica a trovare il giusto equilibrio tra rispetto per l’originale e necessità di innovazione.

Come appassionata di anime e fan di Goldrake, non posso negare che rivedere Duke Fleed e il suo robot sullo schermo sia stato emozionante. Ma al di là della nostalgia, mi sono trovata a desiderare una narrazione più coraggiosa, che osasse davvero reinventare il mito senza restare imprigionata nel passato. Goldrake U è un buon punto di partenza per chi vuole avvicinarsi alla saga, ma per i fan di lunga data rimane un’opera che, pur con i suoi pregi, non riesce a brillare come l’originale. Detto questo, non posso fare a meno di continuare a seguirlo, sperando che gli episodi successivi riescano a sorprendere e a regalare momenti indimenticabili.

Il ritorno di Grendizer : “Se Goldrake fosse esistito”, il libro che esplora la realtà della grande guerra contro Vega

Lo scorso 6 gennaio , un evento che ha suscitato l’entusiasmo di appassionati e curiosi ha segnato il ritorno di uno dei protagonisti indiscussi della cultura pop italiana: Goldrake. La Rai ha trasmesso in prima serata “Goldrake U“, un remake-reboot-spinoff che ha riportato in vita il leggendario robot e la sua battaglia contro l’Impero di Vega. Questo ritorno ha stimolato discussioni ferventi e ha dato nuova linfa alla passione che il pubblico italiano nutre per questo iconico cartone giapponese, che nel lontano 1978 ha segnato l’inizio di un’era per l’animazione nipponica in Italia.

A pochi giorni da questo ritorno televisivo, arriva nelle librerie e online un volume imperdibile per i veri fan: “Se Goldrake fosse esistito“, pubblicato da MangaZine. Con un formato di 24×27 cm e 160 pagine a colori, questo libro esplora in modo originale e affascinante ciò che sarebbe accaduto se l’epica guerra contro l’Impero di Vega fosse stata realmente parte della nostra storia. Un’opera unica nel suo genere che mescola fantasia, scienza e riflessioni storiche, offrendo uno spunto di riflessione sul legame profondo che i fan italiani hanno sempre avuto con questo eroe robotico e le sue avventure intergalattiche.

Il volume si apre con una riflessione sulla “grande guerra contro Vega”, che viene reinterpretata come un evento storico concreto. Se Goldrake e il suo pilota, il principe Actarus, fossero esistiti davvero, quale sarebbe stata la reazione della Terra di fronte all’invasione dell’Impero di Vega? Il libro prende in considerazione gli aspetti scientifici, psicologici e politici di una guerra di tale portata, cercando di ipotizzare le implicazioni che un simile conflitto avrebbe avuto sulla nostra realtà. Gli autori si basano su studi scientifici reali e teorie futuristiche per rispondere a interrogativi che, fino ad oggi, sembravano puramente fantastici. Una domanda emerge prepotente: come avremmo reagito a una minaccia così grande, e quale impatto avrebbe avuto sulla nostra vita quotidiana?

Questa riflessione si spinge oltre, esplorando anche le dinamiche psicologiche e politiche di una guerra che, sebbene appartenente alla sfera della fiction, ha sollevato questioni cruciali per la comprensione del nostro mondo. Il volume immagina le possibili conseguenze di un evento così straordinario, e lo fa con una ricchezza di dettagli che stimola la curiosità di ogni lettore. Per chi ama la cultura giapponese e l’animazione di qualità, “Se Goldrake fosse esistito” non è solo un libro, ma un vero e proprio viaggio nel cuore di una leggenda che continua a vivere nel nostro immaginario collettivo.

Non si tratta solo di un volume informativo, ma di un libro-evento che celebra la passione per Goldrake, un eroe che ha segnato la storia dei cartoni animati e che continua a esercitare il suo fascino sulle generazioni di oggi. Con le sue illustrazioni a colori, il libro cattura l’essenza della serie e la reinterpreta in chiave moderna, portando alla luce gli aspetti più curiosi e coinvolgenti di questa storia senza tempo. Per chi ha amato Goldrake, ma anche per chi lo scopre ora, questa lettura è un’opportunità unica per approfondire e rivivere il mito di uno dei robottoni più iconici della cultura pop.

Se Goldrake fosse esistito” è disponibile nelle migliori librerie italiane e online. Se desideri portare a casa questo volume esclusivo, lo puoi trovare al link dedicato: KappaLab. Non perdere l’occasione di tuffarti in un’analisi intrigante e affascinante, alla scoperta di come la fantasia di Goldrake potrebbe un giorno diventare realtà.

Maria Giovanna Elmi celebra Goldrake con un doppio video omaggio e il ritorno in TV di Goldrake U

Maria Giovanna Elmi, la storica “signorina buonasera” che ha accompagnato le serate degli italiani per tanti anni, rende un omaggio speciale a uno dei personaggi più iconici della televisione degli anni ’70: Goldrake. La leggendaria annunciatrice, che il 4 aprile 1978 introdusse per la prima volta il robot gigante nel nostro Paese, ha deciso di celebrare questo anniversario con due video che stanno facendo il giro del web, regalando ai fan un momento di pura nostalgia e innovazione. In questi video, Maria Giovanna Elmi non si limita a ripercorrere la sua storica presenza televisiva, ma sfrutta le potenzialità della tecnologia moderna, tra realtà aumentata e intelligenza artificiale, per portare Goldrake nel presente in modo sorprendente e affascinante.

Il primo video, già virale sui social, mostra la Elmi avvolgere in un abbraccio virtuale il famoso robot, un esperimento che gioca con il confine tra realtà e immaginazione. Con un semplice gesto, la Elmi riesce a far sembrare che il leggendario Goldrake, che ha accompagnato le avventure di milioni di bambini italiani, possa essere ancora tra noi, come se non fosse mai passato il tempo. La sua presenza in questo video diventa un potente simbolo di come la nostalgia e la tecnologia possano fondersi, creando una riflessione profonda su come, con il progresso tecnologico, possiamo superare i limiti della realtà e rivivere emozioni lontane. La combinazione di immagini storiche e moderne, unita alla potenza dell’intelligenza artificiale, ci invita a riflettere su quanto il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginario sia sempre più labile.

Nel secondo video, Maria Giovanna Elmi riprende il suo storico ruolo di annunciatrice e ci riporta indietro nel tempo, proprio come faceva negli anni ’70. Con la sua voce inconfondibile, annuncia le puntate di Goldrake U, un nuovo capitolo di questa mitica saga che sta per essere trasmesso in prima serata su Rai 2. È un ritorno alle origini, un momento di riconnessione con una parte importante della storia della televisione italiana. La Elmi ci ricorda quanto l’arrivo di Goldrake fosse atteso e amato, un evento che segnò un’epoca, e ora, con questo omaggio, ci invita a tornare a sognare.

Ma non è solo il passato a essere protagonista. Oggi, lunedì 6 gennaio, a partire dalle 21.20, i fan di Goldrake potranno rivivere le avventure di Duke Fleed e del suo robot gigante, grazie alla messa in onda delle prime quattro puntate di Goldrake U su Rai 2. Questo reboot della serie classica promette di appassionare sia i fan storici che le nuove generazioni, portando sullo schermo una trama che ricalca fedelmente quella originale, ma con un tocco moderno che la rende ancora più coinvolgente. Goldrake U ci riporterà nell’inseguimento cosmico tra Duke Fleed, il giovane eroe venuto da un altro pianeta, e le forze di Vega, minacciando la Terra con i loro mostruosi e invasivi attacchi. In questa nuova versione, vedremo Duke affrontare sfide sempre più grandi per proteggere il nostro pianeta, mentre la sua determinazione e il coraggio non smettono mai di ispirare.

Con il passare degli anni, Goldrake è diventato un simbolo di resistenza, coraggio e giustizia, temi che sono ancora oggi di grande attualità. La sua capacità di appassionare il pubblico, generazione dopo generazione, dimostra quanto una buona storia possa travalicare il tempo e rimanere nella memoria collettiva. Il reboot Goldrake U rappresenta una nuova opportunità per far conoscere le avventure di Duke Fleed anche ai più giovani, che potranno apprezzare un’opera che ha fatto la storia della televisione e dell’animazione giapponese.

Con il ritorno in televisione di Goldrake, dunque, si riaccendono i ricordi di un passato che, grazie anche all’omaggio di Maria Giovanna Elmi, continua a essere presente nelle nostre vite, non solo come memoria storica, ma come fonte di ispirazione per nuove generazioni di appassionati. Oggi, come allora, la serie ci invita a non arrenderci mai di fronte alle difficoltà, a lottare per ciò che è giusto e a proteggere ciò che amiamo. Con Goldrake U, il mito non è mai stato così vivo.

Goldrake Celebration 50: Un Evento Imperdibile al GAMM Game Museum per Celebrare il leggendario mecha!

Il 5 gennaio, un evento imperdibile si terrà al GAMM Game Museum, un’occasione speciale per tutti i fan e appassionati del leggendario Goldrake. Questo evento celebrativo, denominato “Goldrake Celebration 50”, è dedicato al mito che ha segnato un’intera generazione e continua a influenzare la cultura popolare di oggi. Organizzato in collaborazione con Cassino Fantastica, l’incontro si preannuncia ricco di ospiti, approfondimenti e attività che non solo faranno rivivere la magia di Goldrake, ma celebreranno anche l’evoluzione della sua figura iconica, che ha segnato l’ingresso del Giappone nel cuore degli appassionati di anime e robot giganti occidentali.

Goldrake, uno dei pilastri del genere mecha, è nato nel 1975 dalla mente di Go Nagai, ed è diventato rapidamente uno degli anime più amati di sempre. La serie, che ha debuttato in Italia nel 1978, ha generato quella che è conosciuta come la “Goldrake-mania”, un fenomeno che ha travolto le giovani generazioni degli anni ’70 e ’80, aprendo le porte ad altri anime e contribuendo a forgiare la popolarità degli anime in Occidente. Il leggendario robot, simbolo di coraggio e giustizia, è diventato un’icona che continua a resistere alla prova del tempo, con una base di fan che si estende ben oltre i confini di quegli anni.

All’evento, gli appassionati avranno la fortuna di incontrare due esperti assoluti del mondo di Goldrake. Giorgio Messina, saggista, sceneggiatore e editor, è uno degli storici più accreditati dell’animazione giapponese e dei giocattoli vintage, e sarà presente per condividere la sua visione e il suo amore per la serie. Messina è anche ideatore e direttore organizzativo di Cassino Fantastica, una manifestazione che celebra la cultura pop. Accanto a lui ci sarà Alessandro Bottero, giornalista e saggista, riconosciuto come uno dei massimi esperti italiani di fumetti, anime e manga. Bottero, direttore culturale di Cassino Fantastica, offrirà approfondimenti unici sull’impatto duraturo di Goldrake e sull’influenza che ha avuto sulle generazioni successive di fan e creatori.

L’evento, che inizierà alle 17:00, esplorerà vari aspetti della mitologia di Goldrake, a partire dalla sua impresa dirompente nel mondo dell’animazione. Il primo tema trattato sarà proprio l’esplosione della “Goldrake-mania” che ha invaso l’Italia e il resto del mondo, mettendo in luce come il robot sia diventato un simbolo universale di forza e determinazione. Non mancheranno i ricordi legati ai giocattoli, che hanno contribuito ad alimentare il culto di Goldrake tra i bambini dell’epoca. Si parlerà anche della sua eredità nel mondo dei videogiochi, con un particolare approfondimento su “Goldrake: il videogioco”, un’area interattiva che permetterà ai partecipanti di esplorare l’influenza del leggendario robot nei giochi. A completare l’esperienza, ci sarà la proiezione del film Mazinga contro Goldrake, che farà rivivere l’emozione degli scontri epici tra i due robot più amati degli anni ’70.

Non dimentichiamo che, per tutti gli appassionati, l’evento segna anche l’atteso ritorno di Goldrake in TV, con la nuova serie Goldrake U, che debutterà il 6 gennaio su Rai 2. Questo annuncio non farà che rinvigorire il legame tra il leggendario robot e le nuove generazioni, continuando a tracciare il cammino di una storia che ha attraversato decenni, tra cambiamenti culturali e generazionali.

L’appuntamento è al GAMM Game Museum, un luogo che si conferma come punto di riferimento per gli appassionati di giochi e cultura pop. Il 5 gennaio, dalle 17:00 in poi, sarà un’opportunità unica per immergersi nel mondo di Goldrake, incontrare esperti del settore e celebrare insieme un’icona che non smette mai di emozionare. Non perdere l’occasione di far parte della #GoldrakeGeneration!

Il Japan Days 2024 di Cassino Fantastica ritorna il 01 dicembre 2024

Il Japan Days 2024 di Cassino Fantastica è un evento imperdibile per tutti gli appassionati della cultura pop giapponese, un appuntamento che celebra la magia dell’animazione e la ricca tradizione nipponica che ha saputo conquistare il cuore di intere generazioni. Questo anno, l’evento si trasforma in un’esplosione di emozioni, un vero e proprio razzomissile tra le stelle con circuiti di mille CassinoFantastica che sprintano verso una celebrazione unica nel suo genere. Il 1° dicembre, dalle 10 alle 19, presso l’Istituto Paritario San Benedetto di Cassino, avrà luogo un incontro imperdibile per tutti gli amanti degli anime, del fumetto e della cultura giapponese.

La location, situata in Via Marconi, proprio di fronte al civico 48, ospiterà l’evento che avrà come focus il Goldrake Celebration 50, una straordinaria occasione per rendere omaggio a uno dei personaggi più iconici della storia della televisione italiana e della cultura pop mondiale: il leggendario Goldrake. Creato dal genio del maestro Go Nagai, Goldrake è il protagonista di UFO Robot Grendizer, un anime che ha segnato la storia dell’animazione, sia in Giappone che in Italia, dove ha avuto un impatto talmente profondo da diventare un simbolo di intere generazioni. Per questo, il 50° anniversario di Goldrake è una pietra miliare che merita di essere celebrata con il massimo degli onori.

Nel lontano 1978, UFO Robot Grendizer fece il suo debutto sui piccoli schermi italiani, catapultando il pubblico in un universo fantastico di fantascienza, robotica e battaglie epiche tra il bene e il male. Goldrake, con il suo design futuristico e le sue potenzialità straordinarie, divenne un simbolo di giustizia, determinazione e speranza, catturando l’immaginario collettivo di milioni di giovani. Il successo fu travolgente, segnando l’inizio di una “rivoluzione” culturale che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui l’Italia viveva l’animazione e la cultura pop.

Goldrake non è stato solo un cartone animato; è stato il catalizzatore di un cambiamento profondo nella società italiana. Arrivato in un momento storico di grande trasformazione culturale, il robot giapponese rappresentava qualcosa di nuovo, lontano dalle tradizioni più rassicuranti dei cartoni animati italiani dell’epoca. Con le sue tematiche mature, la lotta contro un destino oscuro e l’importanza della cooperazione, Goldrake ha insegnato ai giovani italiani che la giustizia non è mai scontata, e che, talvolta, la speranza deve essere alimentata con sacrifici.

L’arrivo di Goldrake segnò anche l’inizio di una profonda connessione tra Italia e Giappone, dando il via alla cosiddetta invasione giapponese che avrebbe portato altri titoli iconici come Mazinger Z e Capitan Harlock nelle case degli italiani. Ma il vero fenomeno, quello che non è mai andato in onda sui piccoli schermi italiani, è stato il fandom di Goldrake. Una comunità che ha continuato a crescere nel tempo, alimentata dalla passione per il personaggio, dal merchandising, dai fumetti e dai giochi ispirati alla serie. Oggi, Goldrake è una leggenda che non smette mai di affascinare le nuove generazioni, grazie alla sua capacità di trascendere i limiti del tempo e della tecnologia.

La Goldrake Celebration 50 al Japan Days 2024 di Cassino Fantastica non si limiterà a un semplice tributo a questa icona della cultura pop, ma sarà un’occasione per approfondire il suo impatto storico, sociale e culturale. L’evento, che si terrà in una sala da 300 posti, prevede un programma ricco di conferenze, proiezioni e interventi da parte dei migliori esperti italiani del settore, che parleranno della storia di Goldrake, della sua evoluzione e del suo lascito culturale. Il tutto accompagnato da un gigantesco schermo che proietterà immagini e video in grado di far rivivere le emozioni di un tempo. E, ovviamente, non mancherà l’emozione di vedere Goldrake sul grande schermo, con una proiezione speciale che riproporrà alcune delle sue battaglie più iconiche.

La cultura pop giapponese in Italia ha visto in Goldrake una delle sue prime e più potenti espressioni, e il Japan Days di Cassino Fantastica, con il suo Goldrake Celebration 50, è il luogo ideale per celebrare non solo il passato di questo mitico robot, ma anche il suo futuro, un futuro che continua a vivere nelle storie, nei fumetti, nei giochi e, ovviamente, nelle passioni di chi continua a portare avanti l’eredità di Goldrake. L’evento non è solo una retrospettiva, ma anche un’opportunità per scoprire e rivivere una delle più grandi storie mai raccontate, quella che ha segnato l’ingresso dell’anime nella cultura popolare italiana e che continua a essere, a distanza di cinquant’anni, un simbolo di modernità, cambiamento e speranza.

Non resta che aspettare il 1° dicembre 2024 per vivere una giornata indimenticabile a Cassino, dove la storia di Goldrake, l’eroe meccanico per eccellenza, tornerà a brillare tra le stelle e a lottare per la giustizia, come solo lui sa fare.

Jeeg contro Goldrake: L’attesissimo crossover che unisce due leggende dei robot giapponesi in un’epica nuova avventura

Il cuore degli appassionati italiani di anime giapponesi è in fibrillazione: Jeeg e Goldrake, due dei robot più iconici della storia, stanno per affrontare una nuova e straordinaria avventura grazie al genio creativo di Luca Papeo e allo Studio Itaca. Questo ambizioso progetto, intitolato Jeeg contro Goldrake, non è solo un sogno che i fan inseguono da oltre 40 anni, ma una realtà che unisce due giganti d’acciaio in un crossover mai visto prima.

Il fatto che questo progetto arrivi con la benedizione di Go Nagai, il leggendario creatore di entrambi i robot, e della sua Dynamic Planning, aggiunge un ulteriore strato di magia. L’opera si presenta sotto forma di un Anime Comic, un ibrido tra il manga e la grafica animata, che combina l’estetica delle serie TV originali con una freschezza visiva moderna, pur mantenendo intatto l’amore per il materiale di partenza. In pratica, il sogno di vedere Jeeg e Goldrake insieme sullo schermo, un sogno che ha sempre accompagnato le generazioni di fan che sono cresciute con queste leggende dei robot, diventa finalmente realtà.

Luca Papeo, illustratore di grande talento e fervente fan di Jeeg e Goldrake, ha avuto il coraggio di realizzare ciò che per molti sembrava un’utopia, dando vita a un’opera che non solo celebra questi due eroi immortali, ma lo fa con l’autorizzazione ufficiale di Go Nagai e Dynamic Planning. Il risultato è un’opera che si inserisce perfettamente nel continuum narrativo delle serie originali, come se fosse un capitolo in più nelle loro epiche avventure. Il crossover, che vedrà i due robot affrontare insieme un nemico misterioso e apparentemente invincibile, il “Prigioniero”, promette di regalare emozioni forti e colpi di scena a ogni pagina.

La storia, che coinvolge una vasta gamma di personaggi, dà particolare risalto ai protagonisti storici come Jeeg, la regina Himika, e il Dr. Umon, oltre a nuove dinamiche e interazioni tra i personaggi. La grafica, fedele allo stile Dynamic Classic, non lascia spazio a dubbi: ogni pagina è un tributo a quel mondo che tanti appassionati hanno imparato a conoscere e amare. I personaggi sono immediatamente riconoscibili, con le loro fattezze e i loro tratti distintivi, come se il tempo non fosse mai passato. In più, la lettura in stile manga (da destra a sinistra) permette di immergersi completamente nell’atmosfera che ha reso unici i classici anni ‘70.

Il progetto sarà disponibile in un’edizione esclusiva da collezione: 432 pagine a colori, divise in due volumi, contenuti in un elegante box raccoglitore. Il prezzo, 69,90 euro, include una sovracoperta lucida e carta di alta qualità, un’ulteriore garanzia della cura con cui è stato realizzato questo prodotto. La tiratura iniziale sarà limitata a circa 1000 copie, e chi avrà la fortuna di prenotare la sua copia potrà beneficiare di una spedizione gratuita. Ma attenzione: questa è un’opera che i fan dovranno affrettarsi ad acquistare, perché, come accade per ogni edizione da collezione, si prevede che le copie esauriscano in un batter d’occhio.

La pubblicazione di Jeeg contro Goldrake è attesa per la fine del 2024/ inizio 2025, con l’inizio delle spedizioni previsto per dicembre. Se siete tra i fortunati a riuscire a mettere le mani sulla prima tiratura, preparatevi a vivere un’esperienza unica, un incontro con i vostri eroi che non avevate mai pensato di vedere. Il progetto è stato presentato per la prima volta al Romics, dove ha suscitato un grande entusiasmo tra i fan, e ora non resta che aspettare il suo arrivo sugli scaffali.

Non c’è dubbio che Jeeg contro Goldrake rappresenti molto più di un semplice crossover: è un atto d’amore verso questi due personaggi che hanno segnato una generazione, un pezzo di storia per ogni appassionato di mecha. Con la supervisione di Go Nagai e Dynamic Planning, e grazie alla passione di Luca Papeo, l’opera è destinata a diventare un cult e a entrare di diritto nel cuore dei fan.

Per chi non vuole perdersi neanche un aggiornamento, Studio Itaca ha attivato canali social ufficiali dove condividerà tutte le novità, le immagini e i retroscena sulla realizzazione del progetto. Non è difficile immaginare che Jeeg contro Goldrake diventerà ben presto un must per tutti coloro che hanno amato questi robot dal lontano 1978. Un sogno che finalmente si avvera, per una nuova, epica avventura da vivere insieme ai due leggendari eroi d’acciaio.

Goldorak. Edizioni BD presenta porta in italia il Goldrake francese

Se sei cresciuto guardando l’invincibile Goldrake sfrecciare nel cielo per difendere la Terra, preparati a una notizia che ti farà tornare bambino: la leggenda torna a vivere con un nuovo capitolo! Edizioni BD ha annunciato l’arrivo in Italia del tributo francese “Goldorak” di un volume unico che riprende le avventure del robot più amato dagli appassionati di anime. E non stiamo parlando di un semplice omaggio o di una fanfiction: questo sequel ha ottenuto la benedizione del maestro Go Nagai in persona, l’autore originale di Goldrake.

La storia di Goldrake è quella di un’icona che ha segnato profondamente la cultura pop europea, diventando un simbolo per generazioni di appassionati. Ora, grazie a questo nuovo volume, possiamo rivivere quelle emozioni e scoprire cosa accade dopo la fine dell’anime originale. Che tu sia un fan di lunga data o un nuovo arrivato nell’universo di Goldrake, questa è un’occasione da non perdere.

Dietro questa straordinaria opera troviamo una squadra di autori francesi appassionati: lo sceneggiatore Xavier Dorison, il disegnatore e sceneggiatore Denis Bajram, gli illustratori Brice Cossu e Alexis Sentenac, e il colorista Yoann Guillo. Questo dream team ha lavorato con dedizione per riportare in vita Goldrake, proseguendo la storia esattamente dove Go Nagai l’aveva interrotta. E non solo: tutto questo è stato fatto sotto la supervisione dello stesso Nagai, che ha approvato con entusiasmo il progetto. E come ha detto lo stesso Xavier Dorison:

Se Goldrake fosse un tempio, mi vedrei soltanto come qualcuno che lo onora e che cerca, con la massima modestia possibile, di aggiungervi qualcosa…”.

Un tributo sincero che promette di riportare in auge una leggenda senza tempo.

La trama di questo nuovo capitolo si svolge dieci anni dopo la conclusione dell’anime originale. Vega è stato sconfitto, la Base Lunare è distrutta e Actarus è tornato su Euphor, il suo pianeta natale. Ma la pace è destinata a durare poco: una nuova minaccia incombe sulla Terra. Gli ultimi superstiti di Vega, senza un pianeta a cui tornare, decidono di stabilirsi sul nostro pianeta e lanciano un ultimatum shockante: il Giappone deve essere evacuato entro sette giorni. Con il destino dell’umanità appeso a un filo, l’unica speranza di salvezza risiede ancora una volta in Goldrake. Un ritorno epico che promette emozioni forti e una dose di nostalgia che farà battere il cuore ai fan di vecchia data e conquisterà le nuove generazioni.

Il nuovo capitolo della saga, firmato da un talentuoso gruppo di autori francesi, debutterà in anteprima al Lucca Comics & Games 2024, uno degli eventi più attesi dagli amanti del fumetto e dell’animazione. Il festival, che si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre, sarà l’occasione perfetta per scoprire Goldrake in una veste completamente nuova, ma fedele alle radici che lo hanno reso un’icona. La data di uscita ufficiale dell’edizione regular è fissata per il 6 novembre 2024, e il volume sarà disponibile al prezzo di 22,90 € in tutte le fumetterie, librerie e store online. Ma per chi cerca qualcosa di davvero speciale, la Collector’s Edition è ciò che fa per voi: un’edizione a tiratura limitata, con un formato più grande, 16 pagine di contenuti extra, e un box da collezione che farà la gioia di ogni fan. Disponibile dal 6 novembre esclusivamente in fumetteria, questa edizione sarà in vendita al prezzo di 39,90 €. Un pezzo da collezione che promette di essere tanto ambito quanto prezioso.

Ma non è tutto: all’interno del volume troverete una sezione di appendici che vi porterà direttamente nel dietro le quinte della creazione di questa opera. Sketch, studi sui personaggi e tavole preparatorie vi sveleranno i segreti del processo creativo che ha permesso la nascita di questo sequel. E come ciliegina sulla torta, c’è anche la dichiarazione di intenti di Xavier Dorison, che racconta come ha convinto Go Nagai a dare il suo prezioso sigillo di approvazione.

Se sei un vero fan di Goldrake, Lucca Comics & Games sarà il tuo paradiso. Durante il festival, infatti, potrai incontrare tre dei cinque autori che hanno lavorato a questo incredibile progetto: Xavier Dorison, Brice Cossu e Alexis Sentenac saranno presenti per firmare le copie del volume e partecipare a panel esclusivi. Un’opportunità unica per interagire con gli artisti che hanno reso possibile questo epico ritorno.

Le novità editoriali di Società Editrice La Torre a Lucca Comics & Games 2024

Società Editrice La Torre sarà presente a Lucca Comics & Games dal 30 ottobre al 3 novembre 2024 in piazza San Martino (Padiglione San Martino, Stand SMT224) con straordinarie anteprime, novità editoriali e ospiti d’eccezione. In esclusiva per Lucca Comics & Games 2024, Società Editrice La Torre celebra il ritorno dello scrittore di fantascienza animeucronica Davide Tarò con la presentazione in anteprima del suo nuovo romanzo yōkai MacaroniHorroR che compone un intrigante mélange tra la produzione cinematografica italiana del terrore degli anni Sessanta e quella degli anime di genere horror che nello stesso periodo infestavano le televisioni giapponesi.

Si conferma anche quest’anno l’appuntamento in anteprima con Manga Academica. Rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese diretta da Gianluca Di Fratta che nel diciassettesimo volume raccoglie un saggio introduttivo di Marco Pellitteri e i contributi di Jacopo Colombo, Andrea Cassini e Alessandra Richetto.

Per la prima volta a Lucca Comics & Games saranno presentate, inoltre, due importanti novità editoriali: i saggi Al cinema con gli anime. I film di montaggio italiani tratti dalle serie televisive giapponesi negli anni Ottanta di Jacopo Benini, che ricostruisce i meccanismi che portarono in Italia alla produzione di film di montaggio tratti dalle serie televisive di animazione giapponese tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta, e Oscure radici. Delirio, morte e leggenda nell’albero genealogico di Howard Phillips Lovecraft di Adriano Monti Buzzetti Colella che, mediante l’utilizzo di rare fonti giornalistiche d’e­poca, individua e suggerisce connessioni intriganti tra le atmosfere dello scrittore di Providence e le sinistre vicende di vari suoi antenati e consanguinei.

 

Tra gli eventi in calendario, domenica 3 novembre alle 14.00, presso la Sala Incontri del Japan Town (Polo Fiere, Sala SI11), si terrà un incontro con Gianluca Lamendola, autore dei saggi Elementare, Matsuda! I manga polizieschi tra tradizione letteraria e cultura contemporanea e The Promised Neverland. L’immaginario letterario di Kaiu Shirai e Posuka Demizu, per parlare del rapporto tra manga e letteratura di genere.

Ricco anche il parterre degli ospiti. Da venerdì 1° a domenica 3 novembre, presso lo stand di Società Editrice La Torre (Padiglione San Martino, Stand SMT224), si alterneranno alcuni autori della scuderia del­l’editore che incontreranno il pubblico per il consueto firmacopie: Davide Tarò, autore del romanzo animenucronico yōkai MacaroniHorroR, con il maestro Andrea Gatti, autore delle illustrazioni di copertina di tutte le sue opere che, in occasione della pubblicazione del nuovo romanzo, allestirà una personale di tavole pittoriche a tema animeucronico presso lo stand; Jacopo Benini, autore del saggio Al cinema con gli anime. I film di montaggio italiani tratti dalle serie televisive giapponesi negli anni Ottanta; e Gianluca Lamendola, autore dei saggi Elementare, Matsuda! I manga polizieschi tra tradizione letteraria e cultura contemporanea e The Promised Neverland. L’immaginario letterario di Kaiu Shirai e Posuka Demizu.

Goldrake e Tissot: un’alleanza che fa sognare i fan degli anni ’70

Ricordi la prima volta che hai visto Goldrake sfrecciare nello spazio, pronto a difendere la Terra dalle forze del male? Se sei un fan degli anime classici, sicuramente hai provato un’emozione unica. Ebbene, c’è una notizia che farà impazzire tutti gli appassionati del robottone più famoso del Giappone: Tissot ha creato un orologio dedicato a Goldrake!

Sì, hai letto bene. Il celebre marchio orologiero ha deciso di celebrare uno dei robot più iconici degli anni ’70 con un’edizione speciale del suo modello PRX. Una scelta azzeccatissima, visto che entrambi sono nati nello stesso decennio e hanno segnato un’epoca.

Perché proprio il PRX? Semplice: questo orologio, con il suo design intramontabile, evoca lo stesso spirito di avventura e nostalgia di Goldrake. Inoltre, la collaborazione ha coinvolto lo stesso Go Nagai, il creatore di questo mito dell’animazione giapponese. “È affascinante pensare che Goldrake e il Tissot PRX siano nati tutti e due negli anni ’70”, ha dichiarato Nagai. “Unendo la battaglia di Goldrake per un futuro migliore al viaggio del PRX nel segnare i momenti importanti della vita abbiamo creato un vero tributo al loro retaggio e alla loro eredità”.

Cosa rende speciale questo orologio?

  • Design unico: Il quadrante presenta un disegno in 2D di Goldrake, un omaggio all’animazione originale.
  • Edizione limitata: Un oggetto da collezione per tutti i fan del robot gigante.
  • Qualità Tissot: Un orologio preciso e affidabile, perfetto per l’uso quotidiano.

Un sogno che diventa realtà

Possedere questo orologio è come indossare un pezzo di storia dell’animazione giapponese al proprio polso. È un modo per rivivere le emozioni provate da bambini guardando le avventure di Goldrake. Certo, il prezzo non è alla portata di tutti (895€), ma per i veri fan è un investimento che vale la pena fare.