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La denuncia a Once Were Nerd: retrogaming, console cinesi e diritti d’autore — il caso che scuote la community italiana

Il mondo del retrogaming italiano è stato recentemente scosso da un evento che ha travolto la community come un fulmine a ciel sereno: la denuncia penale ai danni di Francesco Salicini, meglio conosciuto online come Once Were Nerd, volto amatissimo della scena YouTube italiana dedicata alle console portatili Android, ai dispositivi cinesi di retrogaming e, più in generale, all’universo nostalgico dei videogiochi anni ’80 e ’90. Chi segue questo mondo sa bene quanto sia difficile trovare voci competenti e appassionate che sappiano raccontare con cuore, ma anche con rigore tecnico, le potenzialità di dispositivi come quelli a marchio Anbernic, Powkiddy, Retroid e simili. Eppure, proprio questa passione rischia ora di costare caro a Salicini, al centro di un’inchiesta che fa discutere non solo chi si diletta con le ROM del Super Nintendo, ma anche chi, semplicemente, riflette sul rapporto tra tecnologia, diritto e libertà di espressione.

Per capire la portata di quello che sta succedendo, bisogna partire dal principio. Qualche giorno fa, Salicini ha pubblicato sul suo canale un video confessione in cui raccontava la disavventura che lo aveva travolto: la Guardia di Finanza si era presentata a casa sua per sequestrare oltre trenta console portatili, insieme al suo smartphone, nell’ambito di un’indagine per violazione del diritto d’autore. L’articolo di riferimento? Il famigerato 171ter, comma I, lettera c, che punisce chi “detiene per la vendita o per la distribuzione dispositivi che riproducono abusivamente opere protette da copyright”.

In un primo momento, sembrava che la denuncia fosse legata semplicemente all’attività di recensione sul canale YouTube e sui social collegati (Amazon, Facebook, Instagram, Telegram, Discord, Twitch), attività in cui Salicini si era sempre mosso con cautela, evitando di incentivare pratiche di pirateria e concentrandosi piuttosto sull’analisi tecnica dei dispositivi: schermi IPS, chipset RK3566, durata della batteria, compatibilità con emulatori, ergonomia dei pulsanti… Insomma, roba da smanettoni. Ma nelle ultime ore, grazie alle rivelazioni del portale Q-Gin, sono emersi retroscena che complicano e appesantiscono il quadro.

A quanto pare, non sarebbe stata solo la “semplice” attività di recensione a finire nel mirino delle autorità. Scandagliando il canale Telegram associato a Once Were Nerd, Q-Gin ha scoperto che, oltre a mostrare le console, Salicini le avrebbe vendute in più occasioni attraverso aste periodiche, configurando così una condotta assimilabile alla distribuzione commerciale di dispositivi contenenti materiale piratato. Ma non è finita: sempre secondo il portale, nel luglio 2022 era stato pubblicato un link affiliato per l’acquisto scontato di una console Powkiddy RGB20S, link che avrebbe garantito a Salicini una piccola percentuale sulle vendite generate, come avviene per molti programmi di affiliazione online.

Questi elementi, messi insieme, aggraverebbero notevolmente la posizione dello youtuber, spostandolo dal terreno, per quanto scivoloso, della libertà di espressione e informazione a quello più concreto (e penalmente rilevante) del commercio e del profitto legato a materiale in violazione del copyright. Non sorprende, quindi, che la Guardia di Finanza abbia deciso di approfondire gli accertamenti e che l’intera vicenda stia diventando un vero caso mediatico.

Ma cosa rende questa storia così emblematica per la cultura nerd e per chi ama il retrogaming? Innanzitutto, la “zona grigia” in cui si muovono questi dispositivi. Le console portatili cinesi come Anbernic e Powkiddy sono regolarmente acquistabili su Amazon, AliExpress e altri marketplace internazionali, e di per sé non violano la legge: gli emulatori, ricordiamolo, non sono illegali, e chi possiede le copie originali dei giochi emulati ha (in teoria) il diritto di utilizzarli. Il problema nasce quando queste console vengono vendute con migliaia di ROM pirata preinstallate, shortcut per avviare Metroid Prime su GameCube o Final Fantasy VII su PSP senza passare dalla cassa. In quel momento, il terreno diventa minato e pericoloso, e chi si muove in questo mondo deve sapersi destreggiare con estrema cautela.

Il rischio, come segnalano molti osservatori, è che si arrivi a criminalizzare non solo chi vende dispositivi irregolari, ma anche chi semplicemente li recensisce o ne parla online. Perché, a ben vedere, qualsiasi dispositivo moderno — da un PC a uno smartphone — è potenzialmente capace di eseguire software piratato, e se il solo fatto di parlarne pubblicamente dovesse diventare reato, allora si aprirebbe una falla gigantesca nella libertà di informazione tecnologica.

Al momento, il canale YouTube di Once Were Nerd è ancora online, e il video in cui Salicini racconta la sua versione dei fatti continua a macinare visualizzazioni. Ma l’atmosfera è tesa, e tra i follower serpeggia un misto di rabbia, paura e solidarietà. “Non voglio fare la parte del martire”, ha dichiarato Salicini, “ma credo sia importante parlare di quello che sta succedendo, perché riguarda non solo me, ma chiunque si occupi di retrogaming in Italia”.

Nel frattempo, resta un interrogativo aperto: chi ha sporto denuncia? Si tratta di un colosso come Nintendo, notoriamente inflessibile nella difesa della sua proprietà intellettuale? O di un’iniziativa autonoma della magistratura italiana, desiderosa di dare un segnale forte su un tema ancora sottovalutato? Per ora non ci sono conferme ufficiali, ma i sospetti ricadono inevitabilmente sui grandi player dell’industria videoludica, che da anni guardano con fastidio al mondo dell’emulazione.

Questa vicenda, insomma, ha tutti gli ingredienti per diventare un caso simbolico. Da una parte, c’è il mondo genuino e appassionato del retrogaming, fatto di ricordi d’infanzia, pixel sgranati, colonne sonore MIDI e pomeriggi passati a rispolverare titoli dimenticati; dall’altra, c’è l’industria multimiliardaria che difende (giustamente, va detto) i propri diritti, ma che rischia di colpire anche chi, come Salicini, si limita a raccontare, analizzare e diffondere cultura nerd.

Nel frattempo, la community italiana osserva, discute, si divide, ma soprattutto si interroga su quale sarà il futuro di chi parla di retroconsole online. Perché oggi è toccato a Once Were Nerd, domani potrebbe toccare a chiunque abbia la passione, la curiosità e il coraggio di raccontare un pezzo di storia videoludica che le grandi aziende preferirebbero forse dimenticare.

GamerCard: la micro-console che mette il retrogaming nel palmo della tua mano – e nel cuore di ogni nerd

Ci sono invenzioni che nascono dal desiderio di innovare, e altre che nascono da un amore profondo per il passato. Poi ci sono quei rarissimi casi in cui innovazione e nostalgia si fondono in qualcosa di assolutamente inedito, brillante, quasi fantascientifico. GamerCard® è esattamente questo: una console portatile rivoluzionaria, grande quanto una carta regalo, spessa poco più di una moneta da due euro, ma capace di emulare migliaia di titoli leggendari, far girare giochi indie di alta qualità, e trasformarsi in un vero e proprio laboratorio educativo tascabile.

Dietro questa invenzione straordinaria c’è un cognome che i fan della tecnologia e del retrocomputing conoscono bene: Sinclair. Più precisamente, Grant Sinclair, nipote del compianto Sir Clive Sinclair, l’inventore dello ZX Spectrum, una pietra miliare della storia informatica britannica (e non solo). La GamerCard non è solo una console portatile, è il tributo moderno a quella filosofia pionieristica che portava la potenza del calcolo (e del gioco) direttamente nelle case, o meglio ancora… in tasca.

Una gift card? No, è una console pronta all’uso

La prima cosa che salta all’occhio è la sua forma. GamerCard sembra, a tutti gli effetti, una classica carta regalo da supermercato: sottile, compatta, con un design pulito e un’estetica minimalista. Ma non lasciarti ingannare: all’interno si nasconde un cuore pulsante potentissimo. Stiamo parlando di un Raspberry Pi Zero 2W, dotato di processore quad-core ARM Cortex-A53, con dissipatore integrato per mantenere temperature e prestazioni ottimali anche durante l’overclock. Il tutto racchiuso in una struttura brevettata “PCB sandwich” che elimina completamente la necessità di una scocca tradizionale, riducendo sprechi e peso.

A livello estetico e costruttivo, GamerCard è un oggetto di culto. Nessuna stampa superflua: i dettagli grafici sono incisi direttamente sul circuito stampato, con tracce tattili sul retro che rendono ogni unità unica, elegante e sostenibile. L’intero dispositivo pesa solo 100 grammi ed è spesso 6,5 mm, risultando oltre l’80% più piccolo e leggero rispetto alle classiche console portatili oggi in commercio.

Uno schermo perfetto per i pixel art lover

Il display è un IPS da 4 pollici, in formato quadrato 1:1, con risoluzione 720×720 pixel e una densità da 254 PPI. Il risultato? Un’immagine nitida, luminosa e perfettamente adatta al retrogaming. Il formato quadrato, apparentemente curioso, si rivela in realtà perfetto per titoli indie in pixel art, giochi PICO-8 e per la fruizione comoda anche dei menu e launcher interni. Il refresh a 60 FPS rende tutto fluido, anche nelle fasi più concitate di gioco.

Gaming immediato: accendi e gioca

La filosofia di GamerCard è tanto semplice quanto potente: “Grab & Go”. Nessun setup, nessun cavo, nessuna installazione complicata. La console è pronta all’uso, dotata di launcher visivo preinstallato che permette di accedere a giochi ed emulatori con un click, proprio come fosse un telecomando retrò (ma futuristico). I pad in silicone antibatterico, con otto pulsanti tattili, garantiscono un feedback arcade-style che sorprende per precisione e reattività, soprattutto considerando le dimensioni ridottissime.

Al suo interno troviamo due giochi completi e già ottimizzati: Bloo Kid 2, un action-platform pieno di livelli, boss e fasi subacquee, e AstroBlaze DX, uno sparatutto spaziale a ritmo serrato, con neon ovunque e upgrade da sbloccare. Entrambi erano originariamente disponibili solo su Nintendo Switch, ma qui sono stati adattati per lo schermo quadrato della GamerCard e offrono un’esperienza davvero premium.

E la vera chicca è che tramite la Pi Game Store App, preinstallata sul dispositivo, sarà possibile scaricare nuovi titoli ottimizzati, come la trilogia ninja Saboteur di Clive Townsend, anch’essa in arrivo con supporto nativo per GamerCard.

Il paradiso dell’emulazione: un archivio di storia videoludica

GamerCard non è solo una macchina da gioco indie: è un emulatore tascabile capace di far girare migliaia di giochi provenienti da sistemi leggendari. Dai classici arcade, ai giochi per NES, SNES, Sega Genesis, Game Boy, PlayStation e persino titoli per PC e console portatili. Tutto questo grazie al supporto per piattaforme come Recalbox, RetroPie e Lakka (non preinstallati, ma facilmente aggiungibili), che offrono un accesso praticamente illimitato a intere biblioteche di titoli storici. È come avere una sala giochi nel portafoglio.

E non si tratta solo di giocare: per chi sogna di creare il proprio titolo, GamerCard è la base perfetta per studiare game design, logica e sviluppo software. Supporta ambienti di programmazione come MicroPython, C, C++, BASIC e ovviamente PICO-8, la celebre “fantasy console” virtuale che permette di sviluppare giochi retrò con uno stile visivo irresistibile. GamerCard, con il suo schermo 1:1, è la piattaforma perfetta per progetti PICO-8, rendendo possibile creare e testare un gioco completo in una sola lezione, sia a scuola che a casa.

Una micro-console, mille possibilità

La versatilità di GamerCard va ben oltre il gioco. Grazie alla presenza della porta Qwiic/QT, è possibile collegare moduli, sensori, display, relay e accessori vari, senza nemmeno dover aprire il dispositivo. Inoltre, con la porta USB-C, l’uscita HDMI e 128GB di storage, GamerCard può tranquillamente trasformarsi in un mini PC Raspberry Pi per usi educativi, sperimentazioni elettroniche, programmazione o semplicemente per navigare.

Questo rende GamerCard uno strumento fantastico anche per scuole, laboratori di coding, Fablab e chiunque voglia approcciare il mondo della computazione fisica e dell’open source in modo pratico e divertente. È un gateway immediato e potente verso tutto l’ecosistema Raspberry Pi, oggi seguito da oltre 70 milioni di utenti nel mondo.

Il retrogaming che si compra come una caramella

Un’altra idea geniale? GamerCard è stata progettata per essere venduta come una comune gift card. Può essere appesa negli espositori nei negozi, vicino alle casse, pronta per essere acquistata d’impulso, come fosse una carta prepagata. Ma al posto di un codice da riscattare, ti porti a casa una console completa. È un concept semplicemente brillante, che fonde retrogaming, design minimalista e logiche di mercato moderne.

Un modo pratico, veloce e geniale per entrare nel mondo dei giochi retrò senza nemmeno dover passare per l’e-commerce.

Il prezzo della nostalgia (e dell’innovazione)

Tutta questa meraviglia ha ovviamente un prezzo. GamerCard viene venduta nel Regno Unito a 125 sterline, ovvero circa 145 euro. È una cifra che potrebbe sembrare alta rispetto ad alcune alternative più voluminose, ma va vista nel contesto di ciò che offre: una console ultra-portatile, immediata, esteticamente iconica e tecnologicamente versatile. Non solo giochi, ma anche strumenti educativi e creativi in un unico dispositivo.

Una love letter digitale ai gamer di ogni generazione

GamerCard è molto più di un gadget: è un manifesto nerd, un concentrato di nostalgia e ingegno, un pezzo da collezione che però si usa davvero, ogni giorno. È pensata per chi ama il retrogaming, per chi sviluppa, per chi insegna, per chi smonta e rimonta per curiosità. È la dimostrazione concreta che si può rendere omaggio al passato senza rinunciare alla potenza del presente e allo slancio verso il futuro.Che tu sia cresciuto con uno ZX Spectrum, un Game Boy, una PlayStation o un emulatore su PC, GamerCard ti riporterà indietro nel tempo con uno stile e una funzionalità mai visti prima. E tu, cosa ne pensi di questa piccola grande rivoluzione geek? Ti piacerebbe vedere GamerCard nei negozi italiani? Condividi l’articolo sui tuoi social e facci sapere quali giochi retrò vorresti riscoprire nel formato gift card!

Rebecca Heineman: la pioniera LGBTQ+ nella galassia videoludica che ha scritto la storia del gaming

Se sei un appassionato di retrogaming, probabilmente hai già sentito nominare il nome Rebecca Heineman. Ma se non ti dice nulla, allora è il momento di scoprire una figura leggendaria che ha attraversato ogni fase della storia dei videogiochi, dai cabinati polverosi delle sale giochi fino ai motori grafici moderni. La sua è una storia di talento, coraggio, transizione e innovazione. Una vera e propria epopea nerd che merita di essere raccontata in tutta la sua straordinaria intensità.

Tutto comincia a Whittier, in California, il 30 ottobre del 1963. All’epoca si chiamava William Salvador, e mai avrebbe potuto immaginare che un giorno sarebbe diventata la prima campionessa nazionale di videogiochi, una pioniera della programmazione e una figura di riferimento nella lotta per i diritti LGBTQ+ nel mondo tech. Ma andiamo con ordine, perché questa storia è talmente densa di eventi incredibili che sembra uscita da un romanzo cyberpunk. Rebecca cresce con una passione sfrenata per i videogiochi, ma senza i mezzi economici per poterseli permettere. Con un Atari 2600 tra le mani e tanta voglia di capire cosa si nascondeva dietro quelle cartucce, comincia a smontare, copiare, decodificare. Non si limita a giocare: vuole sapere come quei giochi funzionano. Non è hacking, è sete di conoscenza. Ed è proprio questa voglia di andare oltre l’apparenza che farà di lei un’icona del settore.

Nel 1980 accade l’impensabile. Rebecca (ancora William) partecipa a una delle prime competizioni videoludiche mai organizzate: l’Atari National Space Invaders Championship. In un’epoca in cui i videogiochi erano visti come un semplice passatempo da nerd introversi, questa competizione su larga scala fu un vero terremoto culturale. Migliaia di giocatori da tutti gli Stati Uniti si affrontano su Space Invaders, l’alieno pixelato per eccellenza, in una sorta di proto-esport ante litteram. Il risultato? Heineman stravince. A soli sedici anni, si ritrova al centro dell’attenzione nazionale, acclamata come campione assoluto di un torneo che, oggi, possiamo definire l’atto di nascita della cultura videoludica competitiva.

Da quel momento inizia una carriera incredibile. Viene assunta da Avalon Hill come programmatrice senza neanche aver terminato le scuole superiori. Il talento puro supera i titoli accademici. Sviluppa il suo primo gioco, London Blitz, e poi vola da un progetto all’altro, diventando presto una delle menti più prolifiche della scena. Dopo un’esperienza alla Boone Corporation — dove lavora a giochi come Chuck Norris Superkicks e Robin Hood su sistemi storici come Commodore 64 e Apple II — entra nel mito fondando, insieme a Brian Fargo e altri, la leggendaria Interplay Productions.

Interplay è un nome che fa battere il cuore a ogni gamer old school: da Wasteland (l’antenato spirituale di Fallout) a The Bard’s Tale, passando per il porting di Wolfenstein 3D su Mac e 3DO, Rebecca Heineman ha messo mano a pietre miliari della storia videoludica. Ma non è solo una programmatrice: è una visionaria, una leader tecnica, una donna che ha sempre voluto restare fedele alla passione per la programmazione pura. Quando Interplay cresce troppo, abbandona la compagnia per tornare in un contesto più piccolo, fondando Logicware, poi Contraband Entertainment e infine, nel 2013, Olde Sküül, dove ricopre il ruolo di CEO.

Nel frattempo, la sua carriera si arricchisce di collaborazioni con giganti del calibro di Electronic Arts, Ubisoft, Microsoft, Sony e persino Bloomberg e Amazon. Ovunque vada, lascia un segno: ottimizza motori grafici, scrive codice per kernel di console, partecipa allo sviluppo hardware e guida team di programmazione. È anche una figura attiva nella comunità LGBTQ+: durante il suo periodo in Amazon ha ricoperto il ruolo di “Transgender Chair” del gruppo Glamazon, contribuendo a rendere l’industria tech un luogo più inclusivo.

Rebecca non è solo una programmatrice straordinaria: è una pioniera nel vero senso della parola. La sua transizione, vissuta apertamente in un settore storicamente maschilista e conservatore, è stata un atto di coraggio e un esempio per tutta la comunità geek e non solo. Oggi il suo nome è scritto nei libri di storia del gaming, ma meriterebbe ancora più visibilità. Perché senza figure come lei, probabilmente oggi non parleremmo di eSport, di culture digitali condivise, di inclusività nei videogiochi.

Rebecca Heineman ha dimostrato che i joystick non sono solo strumenti di gioco, ma bacchette magiche capaci di cambiare la vita. Con i suoi riflessi fulminei ha conquistato il primo titolo nazionale, con il suo ingegno ha plasmato interi universi digitali e con la sua forza d’animo ha sfidato ogni pregiudizio.

E allora, che aspetti? Se sei un vero nerd, condividi questo articolo con i tuoi amici, postalo sui tuoi social, commenta con i tuoi ricordi da cabinato o le tue esperienze con i giochi di Rebecca. Perché il passato del gaming è ancora vivo, e parla con la voce pixelata e geniale di una delle sue più grandi protagoniste: Rebecca Ann Heineman.

foto di copertina: Official GDC , CC BY 2.0

Legacy of Kain: Defiance sta per tornare su PS4 e PS5? Un cult gotico pronto a risorgere dal passato

C’è un brivido nell’aria. No, non è un vampiro alle tue spalle (o forse sì?), ma la possibilità concreta che un titolo leggendario stia per risorgere dalle nebbie del passato videoludico: Legacy of Kain: Defiance potrebbe essere in procinto di fare il suo trionfale ritorno su PS4 e PS5, grazie al catalogo Classics di PlayStation Plus Premium. E chi conosce questa saga sa bene che non si tratta di un gioco qualunque, ma dell’epilogo epico e tragico di una delle storie più oscure, intense e filosofiche mai raccontate in un videogioco.

La notizia arriva da un leak che ha il sapore della verità: la Taiwan Digital Game Rating Committee ha appena classificato Legacy of Kain: Defiance per le console moderne di casa Sony. E per chi segue con passione i movimenti misteriosi degli enti di classificazione, sa bene che spesso questi leak si trasformano in realtà — come già accaduto per titoli del calibro di Tactics Ogre: Reborn e Persona 3 Reload.

Senza ancora un annuncio ufficiale da parte di Sony, Square Enix (che oggi detiene i diritti del franchise) o Crystal Dynamics, l’apparizione del gioco nel sistema di rating taiwanese è comunque un segnale fortissimo. Molto probabilmente, Defiance entrerà a far parte della selezione retrò disponibile per gli abbonati PlayStation Plus Premium, anche se non è da escludere una versione standalone acquistabile tramite PlayStation Store. Insomma, Nosgoth potrebbe essere pronta a risorgere.

Ma cosa rende Legacy of Kain: Defiance così speciale, tanto da mandare in fibrillazione una generazione di giocatori cresciuti a pane e DualShock 2?

Pubblicato nel lontano 2003, Defiance è il quinto (e per ora ultimo) capitolo della serie Legacy of Kain, sviluppata da Crystal Dynamics, gli stessi che anni dopo avrebbero dato nuova vita a Lara Croft. Ma prima di occuparsi di archeologhe atletiche, Crystal Dynamics ci trascinava in un mondo gotico, denso di destino, sangue e filosofia: Nosgoth. Un universo narrativo stratificato, violento, malinconico. Un teatro dove due protagonisti — il vampiro Kain e il suo ex-luogotenente Raziel, divenuto wraith — si rincorrono, si sfidano, si cercano. E alla fine, si salvano a vicenda. Più o meno.

Legacy of Kain: Defiance è l’unico episodio della saga in cui possiamo giocare sia nei panni di Kain sia in quelli di Raziel. Una novità all’epoca, considerando che Soul Reaver e Soul Reaver 2 si focalizzavano unicamente su Raziel, mentre Blood Omen e Blood Omen 2 seguivano il punto di vista di Kain. In Defiance, i due destini si intrecciano definitivamente, in un racconto ciclico e pieno di colpi di scena, manipolazioni temporali e dilemmi morali. Il tutto ambientato in una Nosgoth ormai decadente, popolata da demoni, cacciatori di vampiri, sacerdoti Sarafan e misteriosi Hylden.

Dal punto di vista del gameplay, Defiance è un action-adventure in terza persona che unisce combattimenti fluidi, poteri magici ed esplorazione. Entrambi i protagonisti brandiscono la leggendaria Soul Reaver, in forme differenti: materiale per Kain, spettrale per Raziel. Ogni personaggio ha poteri unici: Kain può trasformarsi in uno sciame di pipistrelli, lanciare nemici con la telecinesi e utilizzare emblemi elementali per potenziare la sua Reaver; Raziel, invece, può nuotare, attraversare piani dimensionali e diventare invisibile grazie alla Dark Reaver. La progressione sblocca combo spettacolari, magie ad area e rune che ampliano la barra della salute e le abilità telecinetiche. Un sistema profondo, ben bilanciato, che premia l’esplorazione e la padronanza delle meccaniche.

E poi c’è la storia. Oscura, fatalista, quasi shakespeariana. Raziel, risorto come spettro vendicativo, cerca risposte sul suo destino e sul ruolo che gli spetta nel grande schema delle cose. Kain, deciso a spezzare il ciclo della predestinazione, si ribella ai disegni dell’Elder God e cerca un futuro diverso per Nosgoth. Le loro strade convergono e si dividono in una spirale di eventi che culminano con un gesto di assoluta devozione: Raziel si sacrifica, fondendosi volontariamente nella Reaver per purificarla e donare a Kain la possibilità di salvare il mondo. Un finale tanto potente quanto malinconico, che chiude una saga rimasta orfana di un vero seguito per oltre vent’anni.

Il 2003, l’anno di uscita di Defiance, è stato uno degli apici dell’epoca PlayStation 2. Era l’anno di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, Jak II, Final Fantasy X-2, Tony Hawk’s Underground. Ma mentre questi titoli brillavano per dinamismo e colori, Legacy of Kain: Defiance conquistava un pubblico più riflessivo, attratto da trame adulte, ambientazioni gotiche e dilemmi esistenziali.

Sfortunatamente, nonostante una buona accoglienza critica (con una media su Metacritic di 75), il gioco non vendette quanto sperato. Eppure, il tempo è stato generoso con Defiance, che oggi viene ricordato con affetto e rispetto dai fan del genere. È un cult, un’opera sottovalutata che merita di essere riscoperta. E quale miglior modo se non riportandola alla luce su PS4 e PS5?

In un’epoca in cui il retrogaming è tornato di moda, e dove sempre più titoli storici vengono restaurati, ripubblicati o reinterpretati, la resurrezione di Legacy of Kain: Defiance sembra perfettamente in linea con il trend. Soprattutto in un anno come il 2025, in cui Sony ha dimostrato grande attenzione verso i suoi “classici” digitali.

In attesa di una conferma ufficiale, possiamo solo incrociare le dita e sperare che Nosgoth torni a vivere nei nostri cuori e sui nostri schermi. Perché in fondo, come disse Kain in una delle sue battute più celebri: “The heart has its reasons, of which reason knows nothing.”

E tu? Hai mai vissuto l’epopea di Kain e Raziel? O sarebbe la tua prima immersione in uno dei mondi più affascinanti e oscuri del panorama videoludico? Raccontacelo nei commenti e condividi l’articolo con gli amici che potrebbero avere ancora il cuore legato alle ombre di Nosgoth. Il destino è scritto… ma forse, stavolta, potremo riscriverlo insieme.

Pergine Comics 2025: due giorni di meraviglie nerd nel cuore del Trentino

Se chiudi gli occhi e immagini un piccolo borgo che si trasforma in un regno incantato di fumetti, videogiochi, cosplay e magia per grandi e piccini, stai pensando al Pergine Comics. Il festival nerd più vivace e colorato del Trentino torna per la sua ottava edizione il 21 e 22 giugno 2025, pronto a riaccendere la passione per la cultura pop con due giornate dense di emozioni, creatività e pura gioia geek. Pergine Valsugana, con il suo centro storico suggestivo, diventerà ancora una volta teatro di un’esperienza immersiva e travolgente, dove ogni vicolo sarà una finestra aperta su mondi immaginari.

Un universo a misura di nerd… e non solo

Il Pergine Comics non è solo un evento per appassionati, ma un vero e proprio festival multiverso dove ogni membro della famiglia può trovare la propria dimensione ideale. Dai piccoli padawan agli stregoni esperti, dagli amanti dei manga ai nostalgici del retrogaming, passando per chi sogna di indossare un’armatura da cavaliere Jedi o un mantello da Hogwarts: qui, ogni passione trova il suo spazio.

Fin dal sabato mattina, le strade di Pergine si animeranno con costumi spettacolari, stand straripanti di gadget, artisti all’opera e sorrisi curiosi. Una marea nerd che travolgerà tutti con una valanga di eventi e attività pensate per coinvolgere, divertire e stupire.

Game Area: dadi, carte e mondi fantastici

Curata con amore e competenza dall’associazione Ludimus, la Game Area sarà il regno di chi ama le sfide di strategia, i racconti epici e il suono evocativo di un dado che rotola. Giochi da tavolo, giochi di ruolo, miniature e tornei renderanno l’esperienza incredibilmente coinvolgente sia per i veterani della narrazione fantasy sia per i neofiti attratti dal fascino del gioco condiviso.

Family Area: dove la magia incontra la meraviglia

Nel cuore del festival batte la Family Area, un piccolo mondo incantato dove i bambini potranno trasformarsi in piccoli eroi, maghetti, alieni adottivi o esploratori del mistero. Tra gonfiabili, memory giganti, truccabimbi, popcorn e zucchero filato, non mancheranno nemmeno le attività più creative, come i laboratori magici di Amici del Paese di Oz e MirkoPark. Ci saranno lezioni di pozioni, incontri con il Cappello Parlante, duelli di quidditch e tante scenografie immersive per immergersi nel mondo della fantasia.

Diventa un Eco-Hero!

Una delle missioni più originali e coinvolgenti del Pergine Comics 2025 sarà quella degli Eco-Hero, un’avventura urbana a tema ecologico che coinvolgerà i bambini in un viaggio interattivo alla scoperta della natura… partendo proprio dalla città. Basterà cercare i QR code nascosti e sbloccare i mini giochi sull’app “I Tesori dei Laghi”. Non avete lo smartphone? Nessun problema: li fornisce l’organizzazione stessa!

Sfilata Cosplay: spettacolo e creatività in passerella

Non può esistere un vero festival nerd senza cosplay, e a Pergine questa arte raggiunge vette spettacolari. La grande sfilata sarà il momento clou del weekend: una celebrazione di originalità, passione e maestria sartoriale. Oltre alla parata, ci sarà anche la “Caccia al Cosplay”, una vera sfida geek per scovare i cosplayer nascosti tra la folla, fotografarli e magari vincere un premio!

L’universo digitale troverà la sua massima espressione nell’Area Videogames, curata da BeYoung. Qui si potrà mettere mano a console di ultima generazione, provare simulatori di guida ultra-realistici oppure lasciarsi cullare dalla nostalgia del retrogaming, con oltre 20 postazioni gratuite pronte per essere conquistate a colpi di joystick. E per gli amanti della velocità, Pergine Comics sarà tappa ufficiale del Campionato Regionale di Mario Kart, una sfida da non perdere!

Nel corso delle due giornate, il palco si animerà con panel, talk show, interviste e incontri con doppiatori, fumettisti, autori e influencer del mondo nerd e geek. Un’occasione imperdibile per ascoltare aneddoti, scoprire curiosità, farsi autografare un fumetto e, perché no, scattare una foto con i propri idoli.Una sezione tutta dedicata al fumetto italiano, con artisti affermati e giovani talenti pronti a raccontare le loro storie a suon di chine e matite. Workshop per imparare a disegnare, sessioni di RPG e miniature per i più piccoli, e un mercatino ricco di fumetti, gadget e articoli introvabili per collezionisti.La colonna sonora del Pergine Comics sarà un’esplosione di emozioni. Sabato sera ci attende un concerto con le più amate canzoni Disney, seguito da un DJ set che farà ballare anche gli elfi più timidi. Domenica, invece, sarà il momento della nerd rock band che infiammerà il palco con un sound epico, prima di chiudere con un altro DJ set esplosivo.Invece dei soliti food truck, il festival punta tutto sull’identità locale, ma con un twist nerd: i ristoranti di Pergine proporranno menù personalizzati per l’occasione. Onigiri, ramen, pizza nerd, dolci matcha, frutta fresca e specialità trentine rivisitate in chiave pop per saziare corpo e spirito.

Il mitico Perzin Dollar

Una delle chicche più amate del Pergine Comics è il Perzin Dollar, la valuta ufficiale del festival. Si guadagna partecipando a giochi, laboratori, spettacoli e missioni. Si può poi spendere per ottenere gadget esclusivi o accedere a esperienze premium. Un modo simpatico e interattivo per rendere ogni partecipazione ancora più speciale!

Il Pergine Comics 2025 si preannuncia come un’edizione memorabile, capace di unire mondi diversi in un’unica, grande celebrazione della cultura nerd. Che tu sia un gamer incallito, un fan dei manga, un appassionato di cosplay o semplicemente curioso di scoprire un universo colorato e accogliente, questo è il posto giusto per te.

Se anche tu non vedi l’ora di perderti tra maghi, draghi e pixel retrò, condividi questo articolo sui tuoi social, tagga i tuoi amici nerd e scrivici nei commenti chi vorresti incontrare al festival o quale costume stai preparando! La magia comincia ora… e noi non vediamo l’ora di viverla con te.

Lokman: tra pixel, parodie e immaginazione – Il genio nerd che ha conquistato il web a colpi di 8bit

Nel vasto e colorato universo della cultura nerd e geek, esistono creatori di contenuti che vanno ben oltre il concetto tradizionale di “influencer” o “youtuber”. Sono narratori visivi, artisti digitali, alchimisti del pixel e dell’umorismo. Lokman — pseudonimo di Lokman Mouatamid, classe 1988 — è senza dubbio uno di loro. Un talento tutto italiano che ha saputo trasformare la sua passione per i videogiochi, il retrogaming e la cultura pop in un linguaggio animato irresistibile, che parla alla nostalgia di chi è cresciuto a pane e NES, ma anche alla curiosità di una nuova generazione cresciuta tra meme, TikTok e realtà aumentata.Tutto ha avuto inizio nel lontano 2011, quando Lokman decide di aprire il suo canale YouTube. I primi video sono parodie pungenti, spesso incentrate su personaggi del mondo dello spettacolo e del gaming, riletti con ironia in chiave 8bit. È un’epoca in cui la piattaforma era ancora una giungla creativa e pionieristica, e Lokman riesce subito a distinguersi per il suo stile unico: un mix di animazione 3D, effetti speciali artigianali ma curatissimi, e quel tipo di umorismo che strizza l’occhio a chi è cresciuto tra joystick a due pulsanti, cartoni animati del sabato mattina e le notti passate a “salvare la principessa”.Il vero boom arriva con la sua serie “Real Life”, e in particolare con il celebre video “If Super Mario was too realistic”. Una geniale reinterpretazione del più iconico tra gli idraulici, in cui le meccaniche del videogioco vengono trasportate in un mondo reale con risultati esilaranti e, allo stesso tempo, sorprendentemente riflessivi. Quel video, da solo, ha superato i 60 milioni di visualizzazioni, diventando virale in tutto il mondo e consacrando Lokman come uno degli animatori digitali più originali sulla scena internazionale.

Ma il suo capolavoro numerico resta “BALDI’S BASICS VS SONIC The Hedgehog (Official series)”, una battaglia surreale tra due universi videoludici apparentemente inconciliabili, che ha superato gli 83 milioni di visualizzazioni. Cifre da capogiro, che raccontano molto più di una semplice viralità: rivelano la capacità di Lokman di sintonizzarsi sulle frequenze emotive e nostalgiche del pubblico nerd e pop, fondendo due mondi in un’unica e folle corsa animata.

Il canale YouTube di Lokman, @LokmanVideo, oggi conta oltre 2,2 milioni di iscritti e più di 1,1 miliardi di visualizzazioni. Una vera e propria community globale, che lo segue con affetto anche su Instagram, dove condivide curiosità, dietro le quinte e scorci della sua quotidianità creativa.

Nel 2024, è arrivato anche un importante riconoscimento istituzionale: Lokman è stato invitato al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per partecipare all’iniziativa “Costituzione in shorts”. Un progetto educativo che ha visto artisti digitali reinterpretare i valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale, e a Lokman è toccato l’articolo 10, dedicato al diritto d’asilo. Un momento simbolico e potente, in cui l’animazione si è fatta veicolo di riflessione sociale e impegno civile, senza rinunciare alla creatività e alla leggerezza.

E poi c’è Lost in bits — uscito il 25 marzo 2025 in collaborazione con Mondadori Electa — un progetto che sfugge a ogni definizione convenzionale: il primo libro fumetto al mondo interamente realizzato in grafica 8bit. Un viaggio cartaceo che trasporta il lettore in un universo di pixel, sfide da superare e personaggi improbabili, in pieno stile videogioco anni ’80. È un omaggio sincero al retrogaming, ma anche un’esperienza narrativa nuova, che strizza l’occhio a chi ha ancora voglia di lasciarsi stupire. Tra idraulici sospetti, dungeon da esplorare e livelli da superare, Lokman ci regala una piccola perla nerd che profuma di floppy disk e di sale giochi.

Dietro il successo di Lokman non c’è solo tecnica o tempismo virale. C’è una visione, un amore autentico per tutto ciò che è geek e una capacità rara di rielaborare mondi fantastici con uno sguardo personale e dissacrante. Le sue animazioni non sono semplici parodie: sono racconti visivi che celebrano la cultura pop, la videoludica e il potere dell’immaginazione. E, soprattutto, sono fatte con il cuore di un bambino che non ha mai smesso di giocare — solo che oggi lo fa con un rendering 3D impeccabile.

Se non conoscete ancora Lokman, è il momento perfetto per esplorare il suo mondo pixelato, tra un funghetto magico e un anello dorato.

Lo abbiamo intervistato per scoprire cosa si nasconde dietro lo schermo.

  • Quando crei una nuova animazione, da dove parte l’idea: una battuta, un’immagine, un suono o una scena mentale?

Le idee arrivano in vari modi, a volte per caso e altre ispirate da eventi esterni da cui prendo ispirazione per poi svilupparle.

  • C’è mai stato un sogno notturno che ti ha ispirato un video?

Qualcuno si, e ovviamente me li sono segnati appena sveglio per non dimenticare nulla!

  • Hai mai scartato un progetto perché era “troppo strano” anche per i tuoi standard?

Parecchi, non tutte le idee trovano necessariamente uno sviluppo, molte volte per questioni tecniche, altre perché inizialmente sembrano interessanti, ma una volta messe su carta scopri che la sceneggiatura non si regge in piedi.

  • Qual è l’animazione che più ti ha sorpreso nel diventare virale — e quella che pensavi sarebbe esplosa, ma non lo ha fatto?

Sicuramente “BALDI’S BASICS VS SONIC The Hedgehog (Official series)” che è anche il video con più visualizzazioni, tra le altre cose è anche un’animazione semplice e grossolana, a conferma che è il contenuto e il tempismo a portare il successo e non necessariamente la qualità tecnica. Una lezione che ancora oggi non riesco ad imparare del tutto, essendo un “precisino” per me è una battaglia costante equilibrare qualità e velocità nella produzione dei miei contenuti nel minor tempo possibile.Al contrario, ci sono stati video e animazioni dove ho investito tantissimo ma che hanno performato malissimo rispetto ad altri miei video, per esempio “Video Game BATTLE in Real Life” che mi è costato 6 mesi di produzione.Purtroppo questi sono i rischi del mestiere, la qualità non sempre paga, bisogna saper azzeccare diversi fattori che sono in costante cambiamento, questo aspetto è tra i più frustranti del mio lavoro.

  • Se potessi riscrivere la storia di un videogioco a tuo piacimento, quale sarebbe e cosa cambieresti?

Sinceramente è una cosa a cui non ho mai pensato!

  • Hai mai pensato a una collaborazione con un videogioco indie o a crearne uno tuo?

Beh in realtà l’ho già fatto, quando ho sviluppato e pubblicato il mio pixel platform “LOKMAN Maze” disponibile su Apple store e Google Play.

  • Quanto conta oggi l’intelligenza artificiale nel tuo lavoro? Ti affascina o ti spaventa?

Sicuramente preoccupa per quanto riguarda lo sviluppo di potenziali video sostitutivi ai miei, anche se nettamente più scarsi qualitativamente, il vero problema è che vanno ad “intasare” il web rendendo più difficile trovare i contenuti di qualità.Ma c’è da dire che ci sono anche aspetti positivi, ad esempio nuovi strumenti che affiancano il lavoro di un creativo per ridurre quelle operazioni noiose e ripetitive andando a velocizzare il processo creativo e produttivo.

  • Come vivi il contrasto tra la leggerezza dell’umorismo e l’intensità del messaggio (es. come quando hai parlato dell’articolo 10 della Costituzione)?

Mi sono sempre dato la massima libertà creativa nel creare i miei contenuti, a patto che siano esenti da volgarità e contenuti che incitino all’odio e razzismo, è un requisito estremamente importante e a cui tengo moltissimo.

  • C’è una frase o una lezione che porti sempre con te durante il tuo percorso creativo?

Una frase specifica no, diciamo che ho la mia etica personale e lavorativa a guidarmi, sono un “esploratore” che cerca di imparare il più possibile ad ogni nuovo progetto, e questa è probabilmente una delle cose che mi danno più soddisfazione nel mio lavoro, lo rendono anche faticoso ma al tempo stesso estremamente appagante.

  • Come reagivano le persone quando dicevi “voglio fare animazioni su YouTube”?

Sicuramente prima che diventasse un vero lavoro molti non davano importanza a questa cosa, ma nel vedere i risultati ottenuti, in molti si sono rimangiati la parola.Come in tutte le cose, le persone “vedono” solo il risultato finale, senza tenere conto del percorso e la fatica necessaria per raggiungerlo.C’è da dire che mia mamma ancora oggi non ha capito fino in fondo in cosa consiste il mio lavoro, anche sinceramente non la biasimo, il mio è una serie di lavori che si intrecciano secondo un equilibrio misterioso…

  • Cosa direbbe il “piccolo Lokman” vedendo ciò che fai oggi?

Sono sicuro che rimarrebbe estremamente felice e incredulo, non serve andare così indietro col passato, già il Lokman di 10 anni fa non ci avrebbe mai creduto, sicuramente ci avrebbe sperato con tutto il cuore, ma trasformare tutto questo in realtà era veramente utopico al tempo.

  • Se un tuo personaggio potesse uscire dallo schermo e vivere nella realtà, chi sceglieresti?

Super Mario senza esitazione, è il mio personaggio preferito sin da quando ero bambino con il mio amato NES, e non è un caso è il protagonista nella maggior parte dei miei video.

  • Qual è l’idea più assurda che hai avuto ma non hai ancora realizzato (magari perché non esiste ancora la tecnologia giusta)?

Tra le varie idee assurde, una che mi ha lasciato l’amaro in bocca è stata quella di non essere riuscito a realizzare una corsa di Mario Kart nel mio viaggio in Giappone, colpa delle regole stringenti legate alla patente di guida per gli stranieri, quello sarebbe stato un gran bel video da realizzare!In compenso sono riuscito comunque a realizzarne uno con Mario a Tokyo che ha superato 12 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo… Chissà che non riesca e farlo nel mio prossimo viaggio nel sol levante!

Novi Games Con 2025: due giorni all’insegna del gioco, della fantasia e dell’adrenalina nerd a Novi Ligure!

Segnate questa data sul calendario, evidenziatela con una matita arcobaleno e attaccate un post-it glitterato sul monitor: il 31 maggio e 1° giugno 2025 torna Novi Games Con, l’evento più atteso dell’anno per tutti gli appassionati del mondo ludico, nerd e geek! Il Centro Fieristico Le Dolci Terre di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, si trasformerà per due giornate in un vero e proprio regno dell’immaginazione, dove ogni passione prende forma e ogni gioco diventa realtà.

Novi Games Con non è un semplice festival, è una vera e propria esperienza multisensoriale dedicata a tutto ciò che ruota attorno al gioco intelligente e creativo: dai giochi da tavolo ai giochi di ruolo, dal modellismo ai wargame, passando per i tanto amati mattoncini colorati, le console vintage, il retrogaming, il softair, il paintball e persino un’area merchandising talmente fornita da far impallidire un negozio di Diagon Alley.

Un regno per i boardgamer: giochi da tavolo per tutti i gusti

Se ami i meeple più delle persone e non vedi l’ora di provare nuovi titoli, Novi Games Con è il tuo Eldorado. All’interno dell’area dedicata ai giochi da tavolo e di società potrai provare le ultime uscite, rigiocare i grandi classici e persino acquistare i tuoi preferiti direttamente nella mostra mercato del festival. Dimostratori e associazioni ludiche saranno a tua disposizione per spiegarti regolamenti, trucchi e strategie, così da tuffarti subito nel gioco anche se non hai mai sentito parlare di deck-building o piazzamento lavoratori.

E per chi ama il brivido della competizione? Ci saranno tornei di carte collezionabili con premi da urlo, dove potrai sfoggiare il tuo deck più potente e scalare le vette della gloria nerd. Sì, parliamo proprio di te, duelista incallito!

GDR: avventure epiche ti attendono a Novi Games Con

Hai sempre desiderato vestire i panni di un elfo oscuro, di un ladro goblin, di un necromante o di un investigatore nei bassifondi cyberpunk di un futuro distopico? Allora l’area Giochi di Ruolo è il tuo habitat naturale. Tra sessioni demo, campagne lampo e one-shot mozzafiato, potrai unirti a gruppi di gioco o crearne uno con i tuoi amici per vivere storie epiche narrate da master esperti.

In programma anche workshop tematici e conferenze con esperti e game designer che ti guideranno alla scoperta delle tecniche narrative più coinvolgenti e dei sistemi di gioco più innovativi. Un vero e proprio corso accelerato di “masteraggio” per chi sogna di far vivere ai propri giocatori avventure indimenticabili.

Wargame e modellismo: strategie, colori e battaglie in miniatura

La passione per i dettagli e le strategie prende forma concreta nell’area dedicata al modellismo statico e dinamico, con uno spazio interamente dedicato ai wargame. Qui, tra tavoli colmi di miniature dipinte a mano e scenari da brivido, potrai imparare le tecniche di pittura, assemblaggio e customizzazione dei tuoi eserciti in miniatura.

Non mancheranno tornei competitivi dove potrai schierare le tue truppe e affrontare sfide tattiche contro avversari determinati. E tra un dado e una carta, potrai anche assistere a spettacolari dimostrazioni di veicoli radiocomandati, modelli in scala e persino aerei in miniatura che sfrecceranno in pista come veri bolidi.

Mattoncini, costruzioni e pura fantasia

Amanti dei LEGO® e delle costruzioni in generale, fatevi avanti: Novi Games Con ha pensato anche a voi! Nell’area mattoncini e costruzioni potrai ammirare esposizioni spettacolari create da veri artisti dei brick e dare libero sfogo alla tua creatività nella zona di costruzione libera. Che tu voglia costruire un’astronave spaziale, un castello medievale o una replica fedele della Batmobile, qui troverai tutto il necessario per realizzarlo.

Retrogaming e console moderne: nostalgia e innovazione in free play

Gli amanti dei videogiochi, che siano nostalgici della sala giochi anni ’90 o affezionati delle console di ultima generazione, troveranno pane per i loro denti. L’area videogames e retrogames sarà attrezzata con postazioni free-play con console moderne e vintage, per un viaggio nel tempo attraverso l’evoluzione del gaming.

Da Super Mario a Street Fighter, da Tetris a The Last of Us, potrai giocare senza limiti riscoprendo titoli iconici e provando le novità più recenti. E fidati: rigiocare a un arcade con il joystick originale non ha prezzo.

Softair, paintball e laser tag: preparati alla battaglia!

Se l’adrenalina scorre nelle tue vene e ami l’azione tattica, l’area dedicata al softair, paintball e laser tag è la tua arena di gloria. Potrai partecipare a sessioni interattive, dimostrazioni dal vivo e persino workshop pratici per affinare mira e riflessi. Che tu sia un veterano del softair o un novellino incuriosito, qui avrai modo di imparare, giocare e magari… dominare il campo.

Area Merchandising: nerd shopping a livelli epici

E ovviamente non poteva mancare la tentazione finale: l’area merchandising. Un vero paradiso per collezionisti e appassionati, dove potrai trovare giochi da tavolo, manuali GDR, carte collezionabili, fumetti, miniature, action figure, gadget ufficiali, accessori da gamer, prodotti artigianali a tema fantasy e oggetti da collezione rari ed esclusivi.

Impossibile uscire a mani vuote! Che tu stia cercando un regalo nerd, un pezzo unico per la tua collezione o semplicemente un ricordo della tua esperienza, troverai qualcosa che ti farà brillare gli occhi.

Come partecipare

Il Novi Games Con 2025 si terrà il 31 maggio e 1° giugno presso il Centro Fieristico Le Dolci Terre di Novi Ligure (AL), in Viale dei Campionissimi. L’evento è organizzato da ACMEventi con il patrocinio delle principali realtà associative e culturali del territorio.

Puoi seguire gli aggiornamenti sull’evento tramite il sito ufficiale  novigamescon.it oppure sulle pagine Facebook e Instagram di Novi Games Con. E se non vuoi perderti nulla, iscriviti alla newsletter per ricevere tutte le info su biglietti, programma e ospiti.


Che dire? Novi Games Con 2025 si preannuncia come un evento spettacolare, capace di far brillare gli occhi a nerd, geek, famiglie e curiosi di ogni età. Un appuntamento imperdibile per chi vive il gioco come passione, cultura e strumento per stare insieme.

Hai mai partecipato a un evento come questo? Qual è il tuo pad preferito, il tuo deck del cuore o la miniatura più bella che hai dipinto? Raccontacelo nei commenti e… condividi l’articolo sui social per chiamare a raccolta la tua party nerd! Ci vediamo a Novi Ligure!

Games&Co 2025: il paradiso del gioco, del fumetto e del cosplay torna a Pordenone

Mettetevi comodi, indossate il vostro cosplay preferito o semplicemente fate spazio al vostro entusiasmo da veri geek, perché sta per tornare uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: Games&Co 2025. Il 22 e 23 novembre, la Fiera di Pordenone si trasformerà ancora una volta in un gigantesco playground dell’immaginario nerd, un universo pulsante dove il fantasy incontra la fantascienza, i fumetti dialogano con i videogiochi, e il cosplay diventa arte vivente. Ma questa non è una semplice fiera. Games&Co è un’esperienza. È un viaggio multidimensionale in un mondo dove ogni passione trova il proprio regno, ogni interesse ha uno spazio dedicato, e ogni visitatore, grande o piccolo, casual o hardcore, può sentirsi finalmente a casa.

Un evento epico nel cuore del Friuli

Organizzata all’interno della storica Pordenone Fiere, che da oltre 35 edizioni è il punto di riferimento per gli eventi legati all’intrattenimento e alla tecnologia, Games&Co 2025 si svolgerà in contemporanea con Radioamatore 2, la leggendaria fiera dell’elettronica. Due eventi che insieme daranno vita a un’area fieristica colossale: oltre 20.000 metri quadrati di pura meraviglia, 200 espositori, migliaia di visitatori attesi da tutta Italia e anche da Austria, Slovenia e Croazia. Insomma, un vero e proprio melting pot nerd internazionale. Quest’anno, la manifestazione si espande ancora di più: quattro padiglioni interamente dedicati al mondo del gioco, del fumetto, del cosplay, del videogioco e del collezionismo. Una superficie di oltre 12.000 mq trasformata in una galassia di emozioni, luci, colori e… pixel!

Un universo di mondi tematici da esplorare

Immaginate di entrare in una dimensione alternativa dove ogni angolo è una porta verso una nuova avventura. Ecco cosa vi aspetta a Games&Co: stand affollati di fumetti introvabili, gadget irresistibili, giochi di ruolo immersivi, action figure da collezione, postazioni videoludiche next-gen e retro, aree food in perfetto stile giapponese e una marea di eventi live.

Il cuore creativo batte forte nell’Artist Alley, che quest’anno sarà ancora più grande e densa di talenti. Qui potrete incontrare illustratori, fumettisti, concept artist e artigiani del disegno provenienti da tutta Italia. Potrete acquistare le loro opere, commissionare ritratti personalizzati e lasciarvi travolgere dalla bellezza della creatività indipendente.

La Retrogaming Zone vi riporterà indietro nel tempo con oltre 100 postazioni gratuite, cabinati arcade e console vintage. Dalle glorie a 8 bit ai capolavori dei primi anni 2000, sarà come fare un tuffo nei vostri pomeriggi d’infanzia davanti a un CRT.

Se preferite il brivido del combattimento strategico, c’è una vasta area dedicata al soft-air, mentre la MINICON vi catapulterà tra epiche sessioni di gioco di ruolo dal vivo, organizzate con passione dal Club Inner Circle. Draghi, dungeon, incantesimi e dadi a venti facce vi aspettano!

E naturalmente non può mancare il Frogbyte LAN Party, il più grande gaming festival italiano, dove le sfide multiplayer si accendono tra grida di esultanza, tastiere impazzite e adrenalina pura.

Cosplay, eventi e spettacolo

Un intero padiglione sarà interamente dedicato all’universo cosplay. Qui, grazie all’organizzazione impeccabile di CosTrive, andranno in scena sfilate, gare, karaoke e show a tema che vedranno protagonisti alcuni dei migliori cosplayer d’Italia. Che siate veterani della sartoria nerd o semplici spettatori incantati, l’atmosfera sarà magica e coinvolgente.

Tra una gara e uno shooting, potrete fare un salto nella coloratissima Brick Area, dove mattoncini e costruzioni diventano strumenti di fantasia collettiva. Perfetto per famiglie e appassionati di LEGO, sarà una zona dal sapore ludico e creativo.

E quando penserete che le sorprese siano finite, vi basterà dirigervi verso l’Arena Eventi, un palcoscenico vivace dove si alterneranno ospiti, spettacoli, talk, incontri con autori, youtuber, doppiatori e influencer del panorama nerd italiano. Tenete pronta la fotocamera: i momenti epici saranno all’ordine del giorno.

Una fiera per tutti i gusti… e tutte le età

Games&Co non è solo un evento per appassionati hardcore. È anche un’occasione per famiglie, curiosi, giovani e meno giovani, per avvicinarsi a questo universo straordinario fatto di passione, immaginazione e connessioni umane. L’ingresso è pensato per essere accessibile, con sconti per le scuole e i gruppi, e un’organizzazione che mira a rendere ogni visita piacevole e inclusiva.

Un’occasione imperdibile per espositori e creatori

Se sei un illustratore, un game designer, un artigiano del cosplay o hai un negozio di giochi o fumetti, questa è la vetrina che stavi aspettando. Con una platea così ampia e variegata, Games&Co rappresenta una chance unica per farsi conoscere, creare connessioni e condividere il proprio lavoro con un pubblico appassionato e attento.

Games&Co 2025: pronti a scrivere un nuovo capitolo epico?

Che tu voglia scoprire nuove uscite manga, sfidare i tuoi amici al prossimo titolo competitivo, aggiornare la tua collezione di action figure o semplicemente respirare l’aria vibrante del mondo geek, Games&Co è la destinazione perfetta per te.

Segna in agenda: 22 e 23 novembre 2025, Fiera di Pordenone. L’avventura sta per cominciare, e tu sei uno dei protagonisti.

Hai già partecipato alle scorse edizioni? Qual è stato il tuo momento preferito? O stai programmando la tua prima visita e vuoi dei consigli su cosa non perdere? Raccontacelo nei commenti! E se ti è piaciuto l’articolo, condividilo con i tuoi compagni di gioco, amici otaku o colleghi appassionati di fumetti: più siamo, più ci divertiamo!

4Game 2025: la fiera videoludica tra retrogaming, collezionismo e cultura geek

Se sei un appassionato di videogiochi, un nostalgico delle console d’epoca o semplicemente un curioso della cultura pop, allora segna subito questa data: domenica 25 maggio 2025. In quella giornata, dalle ore 10:00 alle 18:30, Treviglio Fiera, in provincia di Bergamo, si trasformerà in un vero e proprio tempio dedicato all’universo videoludico, con il ritorno tanto atteso della seconda edizione di 4Game Treviglio.

Dopo il successo travolgente della prima edizione, 4Game si ripresenta con un format ancora più ricco, maturo e ambizioso. Non si tratta semplicemente di una fiera del videogioco, ma di un evento che punta a fondere intrattenimento, storia, passione e innovazione in un’esperienza unica nel panorama italiano. È una giornata in cui il videogioco non è solo un hobby, ma diventa linguaggio, arte, cultura e forma d’identità generazionale.

Un viaggio tra passato e futuro: retrogaming e indie a confronto

L’anima di 4Game è un crocevia temporale in cui il retrogaming incontra il gaming contemporaneo. Girando tra gli stand, ci si imbatte in console storiche, veri e propri cimeli del passato: NES, Super Nintendo, Sega Mega Drive, Game Boy, Dreamcast, PlayStation 1… Ma non solo esposizione passiva. Ogni visitatore ha la possibilità di interagire, giocare, scoprire o riscoprire titoli che hanno fatto la storia del medium, in un contesto che premia la memoria e l’identità nerd.

Accanto al fascino del vintage, c’è però anche uno sguardo deciso verso il futuro. Grazie alla preziosa collaborazione con Videogiochi per Passione, l’evento ospita un’intera area dedicata al mondo indie, dove sviluppatori indipendenti presentano in anteprima i propri titoli, raccontano le loro storie e mettono a disposizione demo giocabili. È uno spazio vivo, creativo, dove la sperimentazione e l’entusiasmo si toccano con mano.

Non solo espositori: tra ospiti speciali e firmacopie

Una delle peculiarità di 4Game Treviglio 2025 è la sua capacità di attrarre figure rilevanti del panorama videoludico, sia italiano che internazionale. Quest’anno tra gli ospiti speciali ci saranno personalità come Lokman, volto noto di Lost in Bits, e Fran Téllez de Meneses, sviluppatore dell’acclamato UnMetal, titolo indie che ha saputo omaggiare i grandi classici stealth con originalità e ironia.

Previsti anche momenti dedicati al pubblico, con sessioni di firmacopie e incontri ravvicinati con i protagonisti della scena. Oltre a Lokman, sarà presente Massimo Cavozzi, altra figura di spicco per chi ama approfondire il lato critico e culturale del medium videoludico.

L’area mercato: il paradiso del collezionista

Uno degli elementi centrali dell’evento sarà senza dubbio la vasta area mercato, con espositori provenienti da tutta Italia. Si tratta di un autentico paese dei balocchi per collezionisti, dove sarà possibile acquistare, vendere o scambiare videogiochi rari, edizioni da collezione, console fuori produzione, action figure, gadget vintage, merchandising ufficiale, artbook e molto altro ancora. Un’occasione irripetibile per chi è alla ricerca di pezzi introvabili o semplicemente vuole immergersi in un mare di nostalgia pixelata.

Un evento per tutti: dalle famiglie ai gamer hardcore

Uno degli aspetti più apprezzabili di 4Game è la sua accessibilità trasversale. Non è un evento pensato solo per i gamer esperti o per chi ha memoria storica del medium. È una fiera adatta anche a famiglie e bambini, con un ambiente sicuro, stimolante e accogliente. I genitori potranno raccontare ai figli i giochi della loro infanzia, mentre i più giovani potranno confrontarsi con forme di gioco che precedono di decenni il loro primo joystick.

4Game è, insomma, un’esperienza condivisa. Un momento in cui generazioni diverse si ritrovano davanti a uno schermo a pixel quadratissimi, ma con il cuore gonfio di emozione.

Info pratiche per partecipare a 4Game Treviglio 2025

L’appuntamento è quindi fissato per domenica 25 maggio 2025, presso Treviglio Fiera, in provincia di Bergamo. L’evento aprirà i battenti alle 10:00 e chiuderà alle 18:30, con una giornata piena di attività, incontri, scoperte e tanto divertimento.

L’ingresso ha un costo di 10 euro per gli adulti, mentre è previsto un ridotto di 6 euro per i bambini sotto i 10 anni. Una cifra più che onesta per un evento così ricco, capace di offrire intrattenimento, cultura e community.

Per ulteriori dettagli, aggiornamenti, accrediti stampa o semplicemente per dare un’occhiata al programma completo, è possibile visitare il sito ufficiale  4gameitalia.it oppure seguire i profili social ufficiali su Instagram e Facebook (@4gameitalia).

 4Game è più di una fiera, è una celebrazione del videogioco

4Game Treviglio 2025 non è solo un evento fieristico. È una celebrazione della cultura videoludica in tutte le sue forme. Un luogo fisico dove i ricordi prendono vita, dove le nuove idee si fanno spazio, dove il videogioco smette di essere “solo un gioco” e diventa arte, comunità e linguaggio espressivo.

Se sei cresciuto a pane e pixel, se collezioni cartucce come fossero opere d’arte, se segui gli sviluppatori indie con la stessa passione con cui si tifa una squadra di calcio, allora non puoi mancare. Treviglio ti aspetta con un evento che profuma di joystick impolverati, sogni digitali e storie da raccontare.

Ci vediamo a 4Game Treviglio 2025. Pronti a (ri)giocare?

Toyssimi:il 18 e 19 ottobre 2025 ritorna l’Evento Imperdibile per gli Amanti del Collezionismo Nerd

Nel vasto panorama del collezionismo italiano, Toyssimiè un nome che brilla come un faro di nostalgia e passione. Questa celebre borsa scambio, dedicata ai giocattoli d’epoca e da collezione, ritorna il 18 e 19 ottobre, promettendo di trasformare il San Paolo District di Roma (Via Alessandro Severo, 48) in un vero e proprio santuario per collezionisti, appassionati di modellismo e curiosi. Con oltre 300 tavoli espositivi, l’evento offre una rara opportunità di immergersi in un universo fatto di ricordi, storia e cultura nerd.

Un’Avventura tra Giocattoli Iconici e Pezzi Unici

Toyssimi non è solo un mercatino: è un’esperienza immersiva che attraversa epoche e continenti, grazie alla straordinaria varietà di oggetti in esposizione. Gli amanti dei giocattoli vintage troveranno automodelli scintillanti, trenini perfettamente restaurati, robot futuristici, e i nostalgici tin toy che hanno accompagnato l’infanzia di intere generazioni. Per gli appassionati del Subbuteo, la fiera offre un tuffo nei campionati da salotto del passato, mentre chi preferisce i classici può scoprire soldatini storici, Barbie vintage, slot cars rombanti, e un’infinita selezione di peluches e pupazzi di gomma.

Ogni stand è una sorta di tesoro nascosto, pronto a svelare oggetti rari e introvabili, capaci di far brillare gli occhi dei collezionisti più esigenti. È il luogo perfetto per chi cerca quel pezzo mancante che completerà una collezione o per chi semplicemente vuole rivivere le emozioni dell’infanzia.

Retrogaming: Quando i Videogiochi Raccontano una Storia

Non solo giocattoli fisici: Toyssimi riserva uno spazio speciale al mondo del retrogaming, con un’area dedicata ai videogiochi classici che hanno segnato la storia del settore. Qui, console d’epoca e cabinati arcade rievocano l’epoca d’oro del gaming, offrendo ai visitatori la possibilità di rivivere le epiche sfide di Pac-Man, Space Invaders, e molti altri titoli leggendari. È un’occasione per i più nostalgici di rispolverare abilità dimenticate e per le nuove generazioni di scoprire le radici del loro hobby preferito.

La Magia del San Paolo District

La scelta del San Paolo District come location non è casuale. Questo spazio unico, nato dal recupero di un deposito Atac storico risalente al 1928, unisce il fascino dell’architettura industriale alla vivacità delle attività culturali contemporanee. Dopo essere stato chiuso nel 2004 e dichiarato bene di interesse storico-artistico, il complesso è stato trasformato in un polo multifunzionale che ospita eventi di ogni genere, diventando un punto di riferimento per la vita culturale di Roma. A pochi passi dalla fermata della metro San Paolo, la location è facilmente raggiungibile e perfetta per accogliere un pubblico variegato.

Un Evento per Tutte le Generazioni

Toyssimi non è riservato solo agli esperti collezionisti. L’atmosfera accogliente e la varietà dell’offerta lo rendono ideale anche per famiglie e amici che vogliono trascorrere una giornata all’insegna del divertimento e della scoperta. Passeggiare tra gli stand significa immergersi in un mondo di storie e aneddoti, condividere la passione con altri visitatori, e magari scovare qualche affare imperdibile. In un’epoca in cui la nostalgia sta vivendo un rinascimento, Toyssimi rappresenta un evento che unisce passato e presente in modo unico. Non si tratta solo di una fiera: è una celebrazione del design, della creatività e della cultura del gioco di epoche ormai lontane. La possibilità di acquistare giocattoli vintage, sostenendo al contempo una filosofia di riuso e sostenibilità, aggiunge un ulteriore valore all’esperienza.

Segnate sul calendario le date del 18 e 19 ottobre 2025. Toyssimi non è solo un evento: è un viaggio nel tempo, un tributo al collezionismo e una festa per chiunque ami l’idea di riscoprire le radici del divertimento. Tra giocattoli vintage, videogiochi iconici e la cornice unica del San Paolo District, questa borsa scambio si preannuncia come un appuntamento imperdibile per nerd, nostalgici e curiosi di tutte le età.

Il Festival del Fumetto di Novegro 2025 – Spring Edition: Un Viaggio Epico nella Cultura Nerd tra Cosplay, Manga, Giochi e Leggende del Doppiaggio

C’è un posto, appena fuori Milano, dove il mondo reale si dissolve per lasciare spazio all’immaginazione più sfrenata, dove i sogni dei fan di fumetti, anime, videogame e cosplay prendono vita in cinque padiglioni pulsanti di energia nerd. Questo luogo è il Parco Esposizioni di Novegro, che sabato 17 e domenica 18 maggio 2025 aprirà nuovamente le sue porte al pubblico per la Spring Edition del Festival del Fumetto, uno degli eventi più amati e longevi nel panorama italiano dedicato alla cultura pop.

Un weekend per veri appassionati

Ogni edizione del Festival del Fumetto è una dichiarazione d’amore verso l’universo nerd, ma la primavera 2025 promette un’esperienza ancora più ricca, coinvolgente e memorabile. Con oltre 20.000 mq di spazio espositivo indoor, cinque padiglioni tematici, un parco esterno di ben 100.000 mq a disposizione per photoset e attività all’aperto, e oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia, l’appuntamento di maggio è un autentico punto di riferimento per chi vive e respira cultura nerd in tutte le sue declinazioni.

Chi varcherà i cancelli di Novegro troverà un microcosmo affollato di manga, manhwa, fumetti occidentali, gadget da collezione, action figure, videogiochi di ieri e di oggi, accessori cosplay, abiti su misura, trading card introvabili, anime in home video, peluche, e ogni possibile tributo al mondo della fantasia.

Il cuore pulsante del cosplay italiano

Se c’è un elemento che rende il Festival del Fumetto di Novegro davvero unico è senza dubbio il suo Villaggio Cosplay, che per estensione e varietà è il più grande d’Italia. Curato da Cosplay & Contest, questo spazio nel Padiglione D sarà animato da gare cosplay (sia amatoriali che competitive), spettacoli scenici, attività speciali e la presenza di ospiti celebri del panorama cosplay nazionale e internazionale. È il luogo perfetto non solo per esibirsi, ma anche per incontrare altri appassionati, scambiare esperienze e immortalare i propri costumi in una cornice davvero suggestiva.

Tra giochi di ruolo, retrogaming e avventure artistiche

Il Padiglione B sarà dedicato all’anima ludica dell’evento. In una Area Ludica di oltre 1.000 mq, gli appassionati troveranno tavoli per giochi da tavolo e di ruolo, tornei, dimostrazioni live e un’intera sezione dedicata al retrogaming, dove console e cabinati d’epoca aspettano solo di essere riattivati da mani nostalgiche. Non mancherà naturalmente lo spazio per i videogiochi di ultima generazione, per un’offerta che spazia dal vintage al contemporaneo.

Il Padiglione A ospiterà invece l’Artist Alley, che vedrà la partecipazione di oltre 50 artisti tra fumettisti, illustratori e designer. Sarà possibile osservare da vicino il loro lavoro, partecipare a dimostrazioni dal vivo, acquistare stampe e disegni originali, e magari farsi fare un ritratto personalizzato nel proprio personaggio preferito. Un’occasione unica per conoscere i talenti emergenti e per entrare in contatto diretto con chi dà forma all’immaginario nerd che tanto amiamo.

L’incontro con una leggenda: Ivo De Palma

Uno degli appuntamenti più attesi dell’intera manifestazione sarà l’incontro con un’autentica leggenda del doppiaggio italiano: Ivo De Palma. Chiunque abbia gridato almeno una volta “Fulmine di Pegasus!” davanti alla TV, non potrà che emozionarsi nel sapere che la voce italiana di Pegasus, ma anche di Jotaro Kujo (JoJo), Sensei Gai (Naruto), Toki (Ken il Guerriero), Kaede Rukawa (Slam Dunk) e tantissimi altri personaggi indimenticabili, sarà ospite speciale del Festival.

Ivo De Palma terrà una conferenza interattiva alle ore 14:00 nel Padiglione D, dove racconterà aneddoti e retroscena del suo mestiere. Dalle 15:30 in poi sarà invece disponibile per un meet and greet con i fan, con sessioni di autografi e chiacchiere appassionate. Un’occasione imperdibile per tutti gli amanti del doppiaggio e degli anime.

Musica, k-pop e food per un’esperienza completa

A rendere ancora più frizzante il weekend ci sarà anche un palco esterno pronto ad accogliere le esibizioni di due imperdibili cartoon cover band: I Re dei 7 Mari e I 5 CereaLiz, per un tuffo nella musica che ha accompagnato le nostre infanzie nerd. A fianco, sempre nel Padiglione D, spazio anche alla cultura pop asiatica con l’Area K-Pop e Idol, dove si alterneranno esibizioni, showcase e spettacoli a tema.

E ovviamente, non può mancare l’Area Food, pensata per soddisfare i palati più curiosi con una selezione che spazia dalle prelibatezze asiatiche agli snack americani, passando per specialità italiane pensate apposta per dare energia ai fan in festa. Completano i servizi un guardaroba custodito, sportello bancomat, oltre 5000 posti auto disponibili e navette gratuite per raggiungere comodamente il Parco Esposizioni (informazioni logistiche saranno pubblicate a breve sul sito ufficiale dell’evento).

Orari e informazioni utili

Il Festival sarà aperto sabato 17 e domenica 18 maggio 2025, con orario continuato dalle 10:00 alle 20:00. I biglietti sono disponibili in prevendita e si consiglia di acquistare online per evitare code e accedere più rapidamente.

Il Festival del Fumetto di Novegro non è solo una fiera, è un universo in cui entrare per sentirsi parte di una comunità appassionata e colorata, un luogo dove ogni nerd, geek, otaku, gamer o semplicemente curioso può sentirsi a casa. Che tu venga per completare la tua collezione di manga, sfoggiare il tuo cosplay, sfidare gli amici a suon di joystick o stringere la mano a una leggenda del doppiaggio, il 17 e 18 maggio Novegro ti aspetta per un’avventura epica.

👉 Per aggiornamenti e programma completo in tempo reale:
www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/festival-del-fumetto-6

Ecco the Dolphin torna a nuotare nei nostri cuori: tra nostalgia, rinascita e nuove profondità

Lo ammetto senza vergogna: Ecco the Dolphin è uno di quei giochi che da bambina mi ha affascinata e spaventata in egual misura. Sì, parliamo proprio di quel delfino pixelato che negli anni ’90 ci ha portati in un viaggio subacqueo tanto poetico quanto ansiogeno, un’odissea liquida che oggi – con grande sorpresa e gioia – si prepara a tornare con una doppia ondata di emozioni: una remaster dei primi due leggendari capitoli e un nuovo gioco completamente inedito.

A svelarlo è stato niente meno che Ed Annunziata, il creatore originale del franchise, in un’intervista pubblicata su Xbox Wire. È come se un’eco (gioco di parole obbligatorio) del passato fosse tornata a risuonare, riportandoci al tempo delle nostre vecchie console SEGA Mega Drive, ai pomeriggi passati a fissare lo schermo mentre guidavamo Ecco tra grotte misteriose, pericoli alieni e musiche ambient dal sapore ipnotico.

Un tuffo nel passato

Per chi non lo conoscesse – e se siete qui su CorriereNerd.it è difficile, ma non si sa mai – Ecco the Dolphin è un action a scorrimento orizzontale rilasciato nel 1992, un’epoca in cui i videogiochi non si limitavano a farci saltare su piattaforme o sparare nemici, ma iniziarono timidamente a raccontare storie. Ecco, con il suo design elegante, il gameplay straniante e l’atmosfera onirica, fu uno di quei titoli pionieristici che osavano di più. Altro che delfinetti carini: qui si parlava di cataclismi naturali, invasioni aliene e viaggi nel tempo, il tutto immerso in un oceano che sembrava vivo, quasi respirasse.

Chi ha giocato al primo capitolo ricorderà benissimo l’incipit traumatico: Ecco che gioca spensierato con i suoi amici nel blu profondo, finché una tromba d’aria marina non risucchia tutti, lasciandolo solo in un mondo vuoto e silenzioso. Quella scena mi colpì come un pugno, e ancora oggi mi ricorda quanto potente possa essere un videogioco nel trasmettere emozioni profonde, anche senza una sola parola detta.

Tra alieni e mitologia: un viaggio visionario

Quello che inizia come una semplice missione di salvataggio si trasforma presto in un’epopea cosmica. Ecco scopre che i suoi amici sono stati catturati dai Vortex, creature aliene di origine acquatica, simili a biomeccanici incubi lovecraftiani, chiaramente ispirati agli Xenomorfi di Alien. E il climax? Una boss fight epica contro la regina dei Vortex, seguita da un finale liberatorio con i delfini che si esibiscono in una danza acquatica. Poesia pura in pixel.

Il ritorno: tra remaster e un nuovo capitolo

E ora, dopo più di trent’anni, il sogno torna a farsi realtà. Ecco the Dolphin e il suo seguito, Tides of Time, sono in fase di remasterizzazione. Una notizia che ha fatto vibrare il sonar emotivo di ogni videogiocatore cresciuto negli anni ’90. Ma la vera bomba è l’annuncio di un nuovo gioco della serie, previsto per il 25 aprile 2026. Il sito ufficiale della serie ha già un conto alla rovescia in bella vista, a scandire l’attesa come il battito profondo di una balena.

E non si tratta solo di una mossa nostalgica: Annunziata ha promesso un progetto con gameplay e grafica moderni, ma fedele allo spirito originale della saga. Un Ecco rivisitato per i giocatori di oggi, senza dimenticare chi l’ha amato ieri. Parole che fanno ben sperare e che suggeriscono una cura particolare, quasi artigianale, per questo ritorno.

SEGA e la rinascita delle sue icone

Questo revival si inserisce in una più ampia strategia di SEGA, sempre più orientata a rispolverare le sue IP più amate. Dopo gli annunci dei nuovi Jet Set Radio e Crazy Taxi, il ritorno di Ecco suona come la conferma che l’industria sta finalmente riscoprendo il valore della sua memoria storica. E questa memoria, credetemi, non è solo pixel e chip: è emozione, identità, cultura.

Sebbene non siano ancora stati annunciati i dettagli sulle piattaforme, l’intervista pubblicata da Xbox Wire lascia intendere che Xbox Series X|S sarà una delle destinazioni principali. E, diciamocelo, un porting su PS5 sembra quasi inevitabile. Sarebbe un vero spreco non farlo arrivare anche su Nintendo Switch, magari con supporto ai comandi di movimento per simulare i balzi e le acrobazie di Ecco. Fantascienza? Forse. Ma se c’è un franchise che sa come rendere la fantascienza poetica, è proprio questo.

Oceani interiori

Quello che ha sempre reso Ecco the Dolphin speciale, a mio parere, è la sua capacità di parlare di solitudine, esplorazione e meraviglia. Temi che oggi, in un mondo sempre più connesso ma spesso privo di profondità, risuonano ancora più forti. Tornare a nuotare con Ecco non sarà solo un’esperienza nostalgica, ma un’immersione nei nostri ricordi e nelle nostre emozioni, in un tempo sospeso in cui i videogiochi osavano raccontare storie strane e bellissime.

Ed è proprio per questo che non vedo l’ora di riprendere il pad, lasciarmi cullare dal canto delle balene digitali, e affrontare di nuovo il mistero degli abissi. Con Ecco. Con voi.

GameVintage Market 2025: Il 10 e 11 maggio 2025 torna al Futuro del Retrogaming

Il GameVintage Market è pronto a riportare in vita la magia dei classici videogiochi e della cultura nerd. Il 10 e 11 maggio 2025, Roma si trasformerà nel paradiso di tutti gli appassionati del retrogaming, con un evento che promette di unire collezionisti, nostalgici e curiosi in un’atmosfera unica presso il Fusolab, in Viale della Bella Villa 94.

Con ben 90 espositori provenienti da tutta Italia, il Game Vintage Market sarà un luogo dove passato e presente si incontrano. Qui sarà possibile acquistare, scambiare e persino scoprire tesori nascosti: dai videogiochi retrò ai manga, dai fumetti alle action figures, passando per boardgame, gadget e carte collezionabili come Pokémon e Magic. È l’occasione perfetta per chi cerca pezzi rari, ma anche per chi desidera rivivere le emozioni di un tempo e condividere la propria passione con una comunità di veri intenditori.

L’evento non è solo un mercatino, ma un’esperienza a tutto tondo. Oltre alla possibilità di arricchire le proprie collezioni, ci sarà spazio per incontri e scambi culturali con esperti del settore, pronti a raccontare curiosità e a consigliare chi è alle prime armi con il mondo del retrogaming. E non mancheranno momenti di relax e convivialità grazie all’area ristoro curata da Fucina Alessandrina, dove si potranno gustare hamburger, pizze e dolci in un’atmosfera calorosa e accogliente.

Il Fusolab, facilmente raggiungibile grazie al parcheggio gratuito da 1.000 posti e alla vicinanza con la fermata Metro C Alessandrino, sarà la cornice perfetta per questo viaggio nella nostalgia. Ogni angolo sarà dedicato a celebrare i giochi e i gadget che hanno scritto la storia del divertimento, trasformando questo appuntamento in un evento imperdibile per chiunque ami i videogiochi e la cultura pop.

Il GameVintage Market non è solo un’occasione per trovare pezzi mancanti o scoprire nuove passioni, ma anche un vero e proprio viaggio nel tempo. È un’opportunità per tornare bambini, per rivivere l’emozione di accendere una vecchia console o per completare finalmente una collezione tanto sognata. È un luogo dove la nostalgia incontra la comunità, e dove ogni visitatore può sentirsi parte di una grande famiglia di appassionati.

Non perdetevi questa straordinaria esperienza: l’ingresso è a offerta libera, il 10 e 11 maggio 2025 dalle 10:00 alle 19:00. Preparatevi a vivere un weekend unico, fatto di ricordi, emozioni e tanta passione per il mondo del gaming e del collezionismo. Per maggiori informazioni, visitate la pagina Facebook ufficiale dell’evento. Vi aspettiamo per celebrare insieme la storia e la magia dei videogiochi!

 

GiochiAmo 2025: la fiera nerd definitiva per chi vive (e rivive) il gioco in ogni sua forma

A Codevilla, tra le dolci colline della provincia di Pavia, sta per spalancarsi un portale temporale fatto di plastica colorata, cartoncini magici, vinili scricchiolanti e fumetti dalle copertine vissute. Dal 25 al 27 aprile 2025, infatti, il polo fieristico Tucano Fiere ospiterà GiochiAmo, una vera e propria celebrazione del giocattolo, del collezionismo e della cultura pop, in un evento imperdibile per nerd, geek, nostalgici e nuove generazioni di appassionati.

Chi ha detto che il gioco è solo roba da bambini non ha mai messo piede in una fiera come GiochiAmo. Qui il giocattolo diventa patrimonio culturale, oggetto del desiderio, ricordo indelebile e sogno da collezione. E non si parla solo di giocattoli nuovi, ma anche e soprattutto di giochi vintage, memorabilia anni ‘80 e ‘90, action figure fuori produzione, bambole storiche, figurine da far brillare gli occhi, Lego introvabili, e modellini da lasciare a bocca aperta anche il più esperto degli hobbisti.

Ma GiochiAmo non è solo plastica e nostalgia. C’è spazio anche per il cuore pulsante della cultura nerd contemporanea: videogiochi e retrogaming saranno protagonisti per tutti quelli che ancora ricordano le maratone notturne con NES, Sega Mega Drive e cabinati da bar. Per gli amanti delle sfide strategiche e dei mondi immaginari, ci saranno carte Pokémon, giochi di ruolo e magari qualche occasione di duello epico con altri collezionisti.

E per chi ama immergersi tra le pagine ingiallite dei ricordi? Nessun problema. I corridoi della fiera saranno invasi da fumetti, dischi in vinile, libri d’annata e tutto ciò che profuma di carta stampata e storie da raccontare. Dai supereroi ai manga, dal rock anni ’70 alle OST dei cartoni animati, ogni stand sarà una tappa di un viaggio emozionante tra le passioni di ieri e di oggi.

Il bello? L’ingresso è totalmente gratuito, il che rende questa fiera ancora più irresistibile. Che tu sia un collezionista incallito, un cosplayer curioso, un genitore che vuole condividere i propri ricordi con i figli o semplicemente un amante della cultura pop, GiochiAmo ti aspetta a braccia aperte.

E se hai oggetti da vendere, se sei un collezionista con il desiderio di condividere la tua passione con altri appassionati, puoi diventare espositore! Gli spazi partono da 2×2 metri e hanno un costo super accessibile di soli 55 euro. Basta una telefonata per prenotare il proprio angolo di meraviglia e far parte dell’universo GiochiAmo.

Raggiungere Tucano Fiere è semplicissimo: se arrivi dal Piemonte o dalla Liguria, l’uscita consigliata dell’autostrada A21 è “Casteggio/Casatisma”, in alternativa si può uscire a “Voghera”. Basta poi seguire le indicazioni per la tangenziale Casteggio-Voghera e imboccare la SP1 in direzione Salice Terme. La fiera si trova a meno di un chilometro dal centro commerciale “Montebello”. Insomma, una gita comoda e piena di soddisfazioni nerd.

GiochiAmo è molto più di una fiera mercato: è un viaggio nel tempo, un tuffo nel cuore delle nostre passioni, una celebrazione della cultura del gioco in ogni sua forma. Un evento che unisce passato e presente, grandi e piccoli, collezionisti e sognatori.

Allora, ci vediamo lì? Condividi questo articolo con i tuoi amici nerd, postalo sui social con l’hashtag #GiochiAmo e raccontaci nei commenti quali tesori cercherai tra gli stand. Il mondo del gioco ti aspetta… a braccia aperte e con il cuore di un bambino!

Vinile, Cassette, DVD: Perché Non Riusciamo a Dire Addio ai Supporti Fisici? Nostalgia Pop, Controllo e la Rivincita del Concreto

Dai, confessalo. Quante volte hai inciampato in quello scatolone pieno di DVD in soffitta? Non sei il solo. Sembra che, mentre lo streaming e il digitale ‘possiedono’ le nostre vite (e i nostri abbonamenti!), stiamo riscoprendo un amore folle per gli oggetti del passato: vinili che tornano a girare sul piatto, cassette che riavvolgiamo a mano con la matita (se sei abbastanza vintage!), e DVD o Blu-ray che guardiamo religiosamente anche se abbiamo tutti gli account possibili (Netflix, Prime Video, Disney+ e chi più ne ha, più ne metta).

Questa non è solo pigrizia nel fare ordine, è un sintomo. Un fenomeno culturale che ci dice tanto su di noi e sul mondo tech che ci circonda. È come se il passato, quello che possiamo toccare, fosse diventato più reale e rassicurante di un futuro che sembra sfuggirci di mano.

Numeri Sorprendenti e un Mood Strano

Ok, numeri alla mano: un sondaggio figo di Consumer Reports dice che un sacco di gente è ancora legata al ‘fisico’. Stiamo parlando di quasi metà degli americani che ancora guarda DVD/Blu-ray, un bel 20% che ascolta vinili (!!!) e pure un sorprendente 15% che rispolvera le vecchie musicassette. E vogliamo parlare del retrogaming? Le console pre-anni 2000 sono tornate prepotentemente!

Non sono solo statistiche sul consumo tecnologico. Sono indizi di un malessere contemporaneo che il filosofo Mark Fisher (un mito se vi occupate di cultura pop e critica sociale, cercatelo!) ha definito “realismo capitalista“: quel mood strano, quella sensazione pervasiva che ci fa sentire bloccati nel presente, incapaci di immaginare un futuro diverso o migliore. E quindi? Ci buttiamo a capofitto nel passato, che almeno conosciamo bene, che ci sembra solido.

La Magia del Tattile (Addio, Streaming Liquido!)

Perché, in un’epoca dove tutto è in cloud, liquido, a noleggio (dallo storage ai film, dalla musica ai videogiochi in abbonamento), sentiamo questo bisogno quasi primordiale di toccare? Semplice: il supporto fisico è concreto.

Un vinile ha il suo peso, la sua copertina enorme (spesso un’opera d’arte da incorniciare!), l’odore della carta e della plastica. C’è tutto un rituale: scegliere il disco, pulirlo, metterlo sul piatto, abbassare la puntina con cura… è un’esperienza lenta, tattile, che coinvolge i sensi. Non è una playlist infinita creata da un algoritmo che spera di farti restare più tempo sull’app. Ti senti padrone di quel momento, e di quell’oggetto. In un mare di abbonamenti che possono cambiare le carte in tavola da un giorno all’altro (oggi c’è quel film, domani puff! sparito dal catalogo), avere il DVD o il Blu-ray è una certezza.

La Nostalgia è un Business (e Fa Soldi!)

Ok, parliamo chiaro: c’è tanta nostalgia nell’aria, e l’industria lo sa benissimo. Il musicologo Simon Reynolds l’ha chiamata “retromania“: siamo un po’ ossessionati dal riciclare il passato, non solo nei supporti, ma nell’estetica. Pensate ai filtri vintage su Instagram, ai videogiochi indie con grafica pixel art che sembrano usciti dagli anni ’80, alle serie TV come Stranger Things o Everything Sucks! che vivono e respirano ’80s/90s vibes. Sembra che facciamo fatica a inventare cose davvero nuove, o forse ci fa semplicemente sentire al sicuro tornare a casa.

E l’industria? Beh, non è stupida. Ha capito tutto. La nostalgia è un gold mine! Vinili e cassette venduti a peso d’oro (pure al supermercato!), mini console vintage (SNES Mini, PlayStation Classic, etc.), ristampe di colonne sonore di film e videogiochi in formati “d’epoca”. Stiamo comprando oggetti ‘analogici’ criticando magari il sistema digitale, ma li compriamo spesso dalle stesse major tech o entertainment che dominano il mercato digitale. Ironico, no? La nostalgia è stata perfettamente integrata nel sistema che, forse, inconsciamente vorremmo contestare.

Controllo vs. Accesso: La Vera Partita

È una scena quasi comica, se ci pensi: volevamo liberare spazio con lo streaming, e invece ci ritroviamo a comprare mobili apposta per gli LP o a cercare nuove scaffalature per i fumetti e i Blu-ray! Il filosofo (sì, un altro!) Franco “Bifo” Berardi parlerebbe di “lenta cancellazione del futuro“. È come se l’innovazione corresse talmente veloce da sembrare ferma, ripetitiva. Non riusciamo a immaginare veramente cosa verrà dopo, quindi ci aggrappiamo a quello che conosciamo, a tecnologie che capiamo, che sentiamo nostre e su cui sentiamo di avere controllo.

E qui arriviamo a un punto chiave: il controllo. Quando possiedi un fumetto, un vinile, un film in Blu-ray, sai che è tuo. Non scompare dal catalogo da un giorno all’altro (ciao, Westworld sparito da HBO Max!). La qualità audio/video è spesso superiore allo streaming compresso e ti godi gli extra. Non ti serve la connessione internet (addio buffering sul più bello!). È tuo, punto. In un mondo dove siamo abbonati a tutto, dove ‘avere accesso’ ha sostituito ‘possedere’, avere l’oggetto fisico è quasi un atto di ribellione. È come dire: “Questo è mio e nessuno me lo toglie”.

Comunità Online per Passioni Offline

La cosa più divertente? Queste passioni ‘fisiche’ esplodono online! Ci sono community enormi su TikTok dove i “tapeheads” mostrano le loro collezioni di VHS (sì, esatto, VHS!). I fan del vinile si scambiano dritte sulle migliori ‘pressature’ e sulle edizioni rare sui forum dedicati o su Reddit. I nerd del retrogaming organizzano tornei online di vecchi giochi su console che hanno la nostra età (o quasi!). È il paradosso definitivo: usiamo le piattaforme digitali più moderne per celebrare e connetterci grazie a tecnologie che il digitale avrebbe dovuto spazzare via.

Eredità e Permanenza nell’Era dell’Effimero

E poi c’è la questione della durata, della permanenza. Un file digitale? Figo finché il formato esiste, finché il dispositivo funziona, finché il servizio non chiude (pensate a Steam, tra 50 anni esisterà ancora?). E poi? Devi migrare, aggiornare, sperare. Un vinile ben tenuto, un libro stampato, un DVD/Blu-ray curato? Durano decenni, forse secoli! Trasmettono un’eredità tangibile. Cosa lasciamo ai posteri? La nostra password di Netflix? O una collezione di fumetti in edizione originale, una pila di vinili che hanno fatto la storia, che possono toccare, sfogliare, ascoltare, vivere? La permanenza è diventata un valore raro in un mondo di aggiornamenti costanti e obsolescenza programmata.

Resistenza o Solo un Giro in Tondo?

Quindi, è una forma di resistenza al sistema digitale che ci traccia e monetizza ogni click? Ascoltare un vinile o leggere un fumetto cartaceo è un po’ come creare una piccola bolla anti-algoritmo. Nessuno traccia cosa stai ascoltando o leggendo per venderti la prossima cosa. È un’esperienza tua, privata. In questo senso, sì, l’analogico può essere un atto politico silenzioso contro il ‘capitalismo della sorveglianza’.

Però… attenti alla trappola! Come diceva Fisher, c’è il rischio di confondere la critica al presente con un’idealizzazione del passato. Il passato non era sempre meglio, anzi. È facile cadere nella “nostalgia canaglia” che ci impedisce di guardare avanti e immaginare alternative reali, non solo repliche vintage.

Il Futuro è Fisico (o Quasi)?

Alla fine, l’attaccamento ai nostri vecchi ‘tesori’ fisici ci dice qualcosa di importante: il ‘nuovo’ non è sempre per forza ‘meglio’. La grana di un vinile, l’emozione di trovare quel DVD/Blu-ray introvabile, la soddisfazione di battere il tuo amico a Street Fighter II su una console originale… sono esperienze diverse che il digitale, per quanto efficiente e comodo, non ha (ancora?) saputo replicare del tutto.

Il futuro dei supporti fisici non è la sparizione, ma la trasformazione. Sono diventati oggetti di culto per appassionati, simboli di un certo stile di vita, scelte consapevoli per chi cerca qualcosa di più dell’accesso effimero. Non più solo un modo per avere il contenuto, ma un modo per viverlo, per sentirlo. E forse, in un mondo che corre sempre più veloce, questo bisogno di rallentare, toccare e possedere è la vera critica – e la vera speranza – per un futuro in cui tech e umanità possano andare d’accordo senza dimenticare il piacere delle cose concrete.

Che ne pensate? Siete team fisico o team digitale? O un po’ entrambi? Ditecelo nei commenti!