Corri Ragazzo! Il maxi model di Jeeg Robot in edicola!

La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera presentano in edicola Jeeg Robot, degli anime mecha pià amati, in una versione inedita build up. Il celebre robot creato dal mitico Go Nagai che negli anni 80 in Italia con la serie tv anime ha regalato i ricordi più belli dell’infanzia ottenendo un enorme successo di pubblico ritorna con uno spettacolare modello 3D in plastica rigida alto oltre 70 cm ed una comoda base di appoggio per poterlo fissare. Nato grazie alla collaborazione con Yamato Video, Jeeg Robot sarà facile da montare e perfetto nei dettagli interni ed esterni con effetti luminosi: raggi gamma dagli occhi, raggi delta dal petto e raggio protonico. La parte sinistra di Jeeg può essere aperta, per ammirare le componenti interne, dalla testa fino al piede. Il braccio e la spalla destra sono dotati di una sfera magnetica per rendere perfettamente fluida la rotazione di braccio e avanbraccio.

Preparati a lanciare i componenti!

L’inedita collana, composta da 60 uscite, sarà in edicola da venerdì 12 agosto. La prima resterà disponibile per due settimane al prezzo lancio di 2,99 euro più il prezzo del quotidiano. La seconda uscita sarà disponibile al costo di 6,99 euro e le seguenti saranno disponibili al costo di 9,99 euro oltre al prezzo del quotidiano. Le prime dieci uscite saranno quattordicinali mentre le successive saranno in edicola a cadenza settimanale. In ogni numero sarà presente un fascicolo contenente le istruzioni per montare il modello 3D e un inedito poster.

Robot Mania: i robbottoni al centro Commerciale

L’esposizione Robot Mania arriva per la prima volta in Italia, a Romaest: il centro commerciale, in completa sicurezza, ha voluto fortemente creare un’esposizione dei robot più amati di sempre e una fantastica selezione didattica sulla robotica delle missioni dell‘Agenzia Spaziale Italiana. Il mall capitolino, ha realizzato infatti un evento davvero “fuori dal comune”, sopratutto in questo periodo storico: “Robot Mania”, un’installazione e un contest dedicato alla scienza, allo spazio e agli appassionati di fantascienza, svolto in collaborazione con l’agenzia Publievent e con il patrocinio dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Dal 25 febbraio fino al 20 marzo 2021, Mazinga Z, Jeeg Robot, Goldrake, Reinhart, Z – gok MSM, Ultramarine, Sahelantropus e K2SO, riproduzioni gigantesche di otto robbottoni che hanno fatto la storia del cinema, dei cartoni animati e dei fumetti faranno bella mostra nelle gallerie del centro commerciale mentre, grazie all’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) sarà allestito un percorso edutainment per scoprire la robotica “reale” delle missioni spaziali.

Il direttore del Centro Commerciale Romaest, Emanuela Facciolini. ha così dichiarato: 

“Siamo lieti di offrire ai nostri affezionati clienti, nel pieno rispetto delle norme anti-covid, un appuntamento unico, che potranno visitare in completa sicurezza. ‘Robot Mania’ infatti coniuga alla perfezione cultura, scienza, intrattenimento e vicinanza al territorio. Un evento reso possibile grazie alla speciale partnership con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) che permetterà a tutti di entrare nel vivo della robotica applicata, attualmente, nelle missioni spaziali.Saranno inoltre coinvolti, dal 4 al 19 Marzo, in un ‘concorso spaziale’, anche otto istituti comprensivi del VI Municipio , ad ogni robot infatti sarà abbinata una scuola che potrà aggiudicarsi un esclusivo webinar con gli esperti ASI”.

 

Fino al 19 marzo, dal lunedì al venerdì, potete partecipare al contest spaziale di Romaest per vincere un universo di premi! Partecipare è semplice: vi basterà presentarvi in una delle due postazioni di gioco presenti in Galleria e votare un Istituto Comprensivo del territorio. Scoprite il regolamento completo cliccando qui → bit.ly/RobotMania

Roma Fringe Festival 2017 vince A Sciuquè di Ivano Picciallo

Dopo 20 giorni di programmazione e 150 repliche per 45 spettacoli in concorso da Italia, Belgio, Svizzera, Irlanda e Inghilterra, si è concluso il Roma Fringe Festival 2017. Una serata calda e partecipata, quella del 21 settembre, in cui sul palco di Villa Mercede si sono alternati i tre spettacoli finalisti: Piccolo Guitto di e con Massimiliano Aceti, Il Circo Capovolto del Teatro delle Temperie di Andrea Lupo e A Sciuquè, di Ivano Picciallo, Malmand Teatro/i Nuovi Scalzi.
Ospiti della serata: il pluripremiato regista di Lo Chiamavano Jeeg Robot Gabriele Mainetti, Lillo Petrolo del duo Lillo e Greg e il regista Luciano Melchionna.
Premiato da Gabriele Mainetti e Fabio Galadini, direttore artistico dello storico CivitaFestival, è stato lo spettacolo A Sciuquè di Ivan Picciallo ad aggiudicarsi il Premio Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2017.
Ecco tutti i vincitori delle singole categorie del Roma Fringe Festival 2017:
Miglior Spettacolo 2017: A Sciuquè di Ivano Picciallo, Malmand Teatro/i Nuovi Scalzi
Miglior Comedy – Premio Teatri D’Arrembaggio: Aspettando una chiamata di e con Matteo Cirillo
Miglior Regia: A Sciuquè di Ivano Picciallo, Malmand Teatro/i Nuovi Scalzi
Miglior Drammaturgia: Il Circo Capovolto del Teatro delle Temperie di Andrea Lupo
Premio del Pubblico: Il Circo Capovolto del Teatro delle Temperie di Andrea Lupo
Special OFF: Giorgio della Compagnia Nexus/Garofoli
Miglior Attore: Andrea Lupo per il Circo Capovolto Teatro delle Temperie
Miglior Attrice: Caterina Simonelli per Real Lear
Spirito Fringe: InFiamma di Simone Càstano
Premio della Critica: Giorgio della Compagnia Nexus/Garofoli
Premio della Critica Periodico Italiano Magazine: Aspettando una chiamata di e con Matteo Cirillo
Menzione Speciale Laici.itThe Conductor di Jared McNeill
Appuntamento al prossimo anno con il Roma Fringe Festival 2018 a partire da giugno nei giardini di Villa Mercede.
Per partecipare alla prossima edizione, bando in uscita a gennaio 2018 sul sito: www.romafringefestival.it

Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot è un film di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli, una produzione Goon Films con Rai Cinema e distribuzione Lucky Red. Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.

 

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT - Al cinema | HD

Gabriele Mainetti  è un attore, regista, compositore e produttore cinematografico italiano. Si laurea in Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli Studi Roma Tre. Frequenta corsi di regia, direzione della fotografia, produzione e sceneggiatura presso la Tisch School of the Arts di New York. La sua formazione d’attore è legata ai laboratori e ai corsi tenuti a Roma da Beatrice Bracco, Francesca De Sapio, Nikolaj Karpov e Michael Margotta. È protagonista di film per il grande schermo: Il cielo in una stanza (1999, regia di Carlo Vanzina) e Un altr’anno e poi cresco (2001, regia di Federico Di Cicilia). La sua vera passione però è la regia. Con il cortometraggio Basette (2008), scritto da Nicola Guaglianone, con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Daniele Liotti e Luisa Ranieri, partecipa ad oltre 50 festival tra i quali il Festival del Film di Locarno ed il Festival del corto La25ª ora, dove vince come “Miglior Cortometraggio”. Candidato al Nastro d’argento 2008 vince una “Menzione speciale per la Sceneggiatura e Migliori Attori: Luisa Ranieri e Daniele Liotti”. Nel 2011 fonda la società di produzione Goon Films con la quale realizza Tiger Boy (2012), il suo ultimo cortometraggio, vincitore del Nastro d’argento 2013 come “Miglior Cortometraggio”, finalista ai Globi d’Oro 2012 e al David di Donatello 2012, e secondo classificato al 42º Giffoni Film Festival (Generator +13). Il corto è stato inoltre selezionato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences tra i 10 finalisti per la Nomination all’Oscar all’86esima edizione degli Academy Awards categoria “live action short”.

Dopo aver conquistato pubblico e critica, Lo chiamavano Jeeg Robot ha ricevuto il Premio Ettore Scola come Migliore Opera Prima durante il recente Bif&st – Bari International Film Festival e ha ottenuto 16 candidature ai David di Donatello, tra cui: Miglior Attore Protagonista (Claudio Santamaria), Migliore Attrice Protagonista (Ilenia Pastorelli), Migliore Attore Non Protagonista (Luca Marinelli) e Miglior Regista Esordiente (Gabriele Mainetti).

 

Contest per i 30 Anni dei Robbotoni

Per oltre 30 anni siamo stati abituati a vedere questi eterni paladini combattere per noi.Ma cosa succederebbe se un giorno questi signori del bene si scontrassero fra di loro?Questa domanda se la posero alla TOEI moltissimi anni fa partorendo chicche come MAZINGER Z contro DEVILMAN oppure GOLDRAKE contro MAZINGA.Oggi a distanza di 30 anni, sono ancora tantissimi gli appassionati che vorrebbero vedere epici incontri/scontri fra questi eroi, ed oggi questo Forum cerca di accontentare quegli appassionati!

Leggi tutto “Contest per i 30 Anni dei Robbotoni”

Pregiudizi sugli anime

Quando regnava ancora la semplicità, la capacità di stupirsi, la gioia di chi ha meno di dieci anni e tutto un mondo da scoprire… quando guardare la TV non era una semplice evasione dalla realtà, ma un momento importante dove apprendere i valori più importanti della vita attraverso il linguaggio della fantasia… quando guardare i semplici (si fa per dire) cartoni animati significava per molti inoltrarsi in un mondo adulto e bambino contemporaneamente e non solo di magìa e stupore fini a sé stessi… io ero lì… grazie a Dio!

Goldrake, Heidi, Ryu, Kimba, Remì, Jeeg Robot, Candy Candy, Daitarn III, fino ad arrivare a centinaia di storie indimenticabili di altrettanti personaggi che tuttora persistono nel cuore di milioni di adulti: quanti dischi, robot, giochi, fumetti, magliette e quant’altro ho fatto comprare ai miei genitori… e com’era bello mostrarli agli altri, ma soprattutto sapere di possederli.

Era come avere accanto il tuo eroe preferito in carne ed ossa, o quasi. E poi… si cresce. Gli anni passano, i problemi aumentano (a chi più, a chi meno), gli amici cambiano e con loro cambia il nostro spirito puro; la vita non ci dà tregua ed oggi molta della magìa che si aveva dentro si è dissolta nel quotidiano agire. Molti la chiamano maturità, o crescita, o divenire adulti attraverso le difficoltà… io la chiamo follìa! Bisogna semplicemente avere equilibrio; bisogna che il bambino che è in noi (custode di creatività, di passione, di sensibilità e quant’altro di positivo) non muoia mai schiacciato dalla quotidianità, ma attraverso di essa si esalti e, di conseguenza, ci esalti. Eppure eminenti psicologi, saggi di svariate etnìe e periodi storici e… i nostri eroi preferiti ce lo ricordano da sempre! Mah!

Vi sembra impossibile? Guardate (tanto per fare un esempio) qualche serie televisiva giapponese come Jeeg Robot, Remì, L’Uomo Tigre, Sampei, Ken il guerriero, Tommy la stella dei Giants; ripuliteli poi di tutti gli elementi prettamente fantastici ed andate oltre quello che vedete… avrete molto da imparare! Per molti come me la passione per le tematiche del fantastico non è solo un’evasione dalla realtà attraverso il passato o un semplice commercio (per chi lo pratica); conoscere altri appassionati, riscoprire vecchi e nuovi eroi, possedere rarità, significa principalmente mantenere vivo il bambino che è in noi, quindi noi stessi e la nostra vitalità… alla faccia di tutto lo schifo e la falsità che ci circonda.

Significa inoltre ricordarci di non perdere mai di vista quello che siamo in realtà, mantenere il più possibile intatta una propria integrità morale e spirituale, avere la forza di rialzarci nei momenti difficili anche (…e soprattutto…) senza l’aiuto di nessuno, saper prendere la vita in tutte le sue sfaccettature senza chiedersi perché.
Per chi non lo sapesse, tutte queste opere sono sempre state catalogate come “rigorosamente per bambini”: niente di più falso. I giapponesi hanno sempre alternato le situazioni dei loro cartoons passando attraverso vari generi: fantascienza, horror, romanzi storici, soap opera, avventura, commedia comica e demenziale, sport, favole e leggende, sia per grandi che per i più piccoli (per non parlare del genere sexy o splatter). Eppure, nonostante siano passati decenni e siano state spese miriadi di parole, sviluppate molteplici testate, organizzati dibattiti e manifestazioni, creato scuole e tanto altro ancora, qui in Italia abbiamo ancora una cultura altamente retrograda e piena di pregiudizi nei confronti di queste tematiche.

Inoltre, per anni queste serie TV hanno subìto censure, alterazione dei dialoghi e quant’altro di osceno affinché non venisse tutelata l’opera in sé, ma solo l’impatto emotivo con i minori, badando ad accrescere il merchandising e nulla più (vendite di diari scolastici, cartelle, gadgets, giocattoli, carte, videogiochi,etc…). Per cercare di sensibilizzare il più possibile i “non addetti ai lavori”, affinché possano ricevere un’educazione cinematografica a tutela della propria cultura e della propria sensibilità nel lasciare un minore davanti al cartone animato adatto alla propria fascia di età, dal 1999 ho realizzato un sogno in lenta e costante crescita: l’Associazione Culturale Japanimation di Ostia Lido.

Chi vuole collaborare con noi può contattarci al sito www.japanimation.it (info@japanimation.it), oppure su www.myspace.com/japanimationweb.

Vincenzo D’Amico
www.japanimation.it

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