Lucca Collezionando conquista il pubblico: si chiude un’edizione senza precedenti per il festival vintage-pop

Per due giorni il Polo Fiere di Lucca si è animato di tutte le sfumature della cultura vintage-pop: si chiude oggi la settima edizione di Lucca Collezionando, il festival dedicato al fumetto, al gioco da collezione e alle forme di intrattenimento “analogico” e vintage nelle loro declinazioni più slow. Una manifestazione unica nel suo genere, nata per chi vuole vivere le proprie passioni assaporandone ogni momento o scoprirne di nuove. Famiglie, appassionati di ogni età, giovani lettori e giocatori, intenditori di tavole originali e di carte da collezione si sono trasformati in una gioiosa comunità.

L’edizione 2024 del festival è stata la più ricca in assoluto: 154 espositori tra i quali 9 specializzati nel mondo delle tavole originali, 20 diverse realtà editoriali, 44 fumetterie, 8 stand dedicati a collezionabili e vintage toys. E ancora oltre 60 artiste e artisti e più di 500 metri quadri dedicati al mondo del gioco, 7 mostre e omaggi artistici. Inoltre, decine di incontri, gli appuntamenti al PalaDedicando (13 ospiti con stampe d’autore) e agli stand con firmacopie e sketch. Da evidenziare la presenza degli ospiti internazionali Svetlin Velinov (tra i più prolifici illustratori di Magic – The Gathering) e l’artista giapponese Yoshiyasu Tamura (autore del manga Fudegami pubblicato da Shueisha e di Devil’s Relics di Glénat, presente a Lucca Collezionando in collaborazione con la Lucca Manga School), che ha donato una sua opera all’Area Performance.

Il festival ha permesso al pubblico di scoprire anche il mondo delle autoproduzioni e del fumetto indipendente grazie al nuovo spazio Self Area, ideale proseguimento di una delle sezioni più amate di Lucca Comics & Games, con gli stand dei collettivi Mammaiuto e Amianto Comics e della Libreria Inuit di Bologna. Quest’ultima ha portato una selezione rappresentativa del mondo dell’autoproduzione che ha incluso Bomans, Studio Rebigo, Studio Pilar, LokZine, MalEdizioni, Renape, Incubo alla Balena, Attaccapanni Press, Sputnik, Blekboard, Bauci Press oltre a realtà di microeditoria internazionale (Nobrow Press, Fremok, Flying Eye Books, Peow Studio, Kush Komics). ù

Un ambiente pensato per vivere il divertimento ad un ritmo rilassato, progettato per consentire di godere appieno di ogni istante, avere occasione di chiacchierare informalmente con gli autori fino, visitare le esibizioni e sostare nelle zone relax. Una fiera che funge da ideale ponte tra passato e futuro, unendo persone di diverse generazioni attraverso l’emozione di scoprire un oggetto raro o desiderato da tempo, di trovare ‘nuove’ storie tutte da scoprire e di provare giochi che diventano un collante per tutta la famiglia.

Una formula particolarmente apprezzata anche dagli ospiti presenti, come Guido Silvestri in arte Silver che dichiara:

«Lucca Collezionando è stata una bellissima esperienza: ringrazio l’organizzazione per avermi accolto con tanto affetto e attenzione e ringrazio soprattutto il pubblico per l’amore che da 50 anni riserva a Lupo Alberto».

Oltre agli appuntamenti dedicati al lupo più noto del fumetto italiano, al centro dell’area espositiva è stata allestita un’installazione per raccontare il percorso grafico e storico Silver. Le iniziative sono state realizzate in collaborazione con FMAV – Fondazione Modena Arti Visive, che fino al 25 agosto ospita l’unica, grande mostra celebrativa dei 50 anni del Lupo (col biglietto di Collezionando ingresso ridotto a Modena).

L’illustratrice e autrice satirica e umoristica Marilena Nardi, ha dichiarato:

«La mostra qui allestita “Disegni assordanti” ha saputo mettere in luce gli aspetti che a me stanno a cuore di questo lavoro, e ho avuto un bel riscontro da chi l’ha visitata, soprattutto le donne, commosse e toccate dalle immagini. Ho vissuto due giorni in un clima accogliente, in cui poter incontrare grandi nomi in una dimensione molto umana, di qualità ma anche alla portata di chiunque».

Soddisfazione anche per Carlo Lucarelli:

«Gli autori giudicano le manifestazioni sulla base di tre criteri e qui c’erano tutti: mi sono trovato benissimo è un mondo colorato e fantastico, c’era la gente giusta, interessante, e ho avuto compagni di avventura straordinari. Mi sono divertito tantissimo e spero di essere invitato ancora».

In occasione del festival, Lucarelli ha presentato il fumetto Julian da lui scritto con Stefano Fantelli, disegni di Marcello Mangiantini e i colori di Letizia Castagna: il volume, pubblicato da Cut-Up Publishing, era in anteprima assoluta a Lucca Collezionando ed è andato sold out.

Momento di grande commozione con il tributo ad Alfredo Castelli nel corso dell’incontro con Daniele Caluri, Silver, Mario Gomboli, Giancarlo Alessandrini. Al termine dell’incontro, il direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina e il responsabile di Lucca Collezionando Dario Dino-Guida hanno ufficialmente annunciato che l’area Incontri di Collezionando prenderà il nome dell’artista scomparso a febbraio, diventando ‘Sala Incontri Alfredo Castelli’. Gli eventi della domenica si sono conclusi con la consegna di alcuni riconoscimenti: il premio Lucca Collezionando è andato a Luca Raffaelli per ‘Nuvolette’ e la sua attività da giornalista, saggista, critico del mondo del fumetto; poi all’editore “Allagalla”; e allo Studio Bibliografico ‘Pera’ “La piazzetta del libro”; il Premio Buduar invece è stato dato a Guido De Maria, che ha fatto la storia della televisione italiana e creatore insieme a Bonvi di Nick Carter.

La manifestazione ha idealmente dato il via alla road to Lucca Comics & Games, il viaggio che da oggi ci guiderà verso la prossima edizione, da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre 2024.

Ma nell’attesa del festival autunnale, la Lucca Crea Spring continua fino alla prima settimana di aprile: il biglietto di Lucca Collezionando può essere utilizzato per acquistare a prezzo ridotto anche il biglietto di VerdeMura, una delle più importanti manifestazioni italiane dedicate a fiori, piante e giardinaggio (dal 5 al 7 aprile, sulle Mura Urbane), giunta quest’anno alla quindicesima edizione. Un incontro irrinunciabile per tutti gli appassionati del settore, con oltre 170 espositori e vivaisti da tutto il mondo, che animeranno uno spazio unico nel suo genere: le Mura Urbane di Lucca. I biglietti possono essere acquistati sul sito  ticketone.it/artist/verdemura, con promozioni speciali per le famiglie e l’ingresso gratuito per i minori di 14 anni.

Lucca di Fiaba in Favola

Sarà un weekend indimenticabile all’insegna delle storie più belle di sempre quello che si terrà il 2 e 3 marzo 2024 a Lucca, con l’arrivo di “Lucca di Fiaba in Favola“. Un festival dedicato alle famiglie e ai bambini di tutte le età, che promette di trasportare i visitatori in un mondo incantato, fatto di sogni e meraviglie.

Ideato e co-organizzato da Conexo APS e Lucca Bimbi, l’evento gode del patrocinio del Comune di Lucca e si propone come uno spazio d’incontro tra le fiabe e le favole. Il suo obiettivo è quello di far riflettere i partecipanti sull’importanza di nutrire la fantasia e la capacità di meravigliarsi, trovando nella magia delle fiabe la speranza e il desiderio di sognare.

Presso il suggestivo Real Collegio di Lucca, le fiabe prenderanno vita in un susseguirsi di spettacoli, letture, laboratori, mostre e installazioni. Le sale, i saloni e i corridoi si trasformeranno in scenari incantati, abitati dai personaggi più amati come Pinocchio, Elsa, Belle e Ariel.

Il programma dell’evento sarà ricco e variegato, con sale tematiche e eventi per tutti i gusti. Tra i percorsi interattivi proposti, spicca “Viaggio nei 5 Regni”, un percorso dedicato a grandi e piccini che permetterà loro di vivere appieno l’esperienza delle fiabe. Ci sarà poi “Favole in Musica”, un luogo dove le favole più famose verranno recitate e musicate dal vivo, e il “Bosco delle Favole”, con letture animate delle più celebri storie di Esopo. Non mancherà nemmeno “FiabeLab”, un’area dedicata a laboratori creativi a tema fiabesco.

Nell’area degli spettacoli ci saranno appuntamenti imperdibili, come lo show comico “Storie incrociate per grasse risate” e il “Gran Ballo delle Fiabe”, dove grandi e piccini potranno ballare e divertirsi insieme. Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, saranno organizzate due mostre: “Fiabe da Mangiare” e “Fiabe in tutti i sensi”. La prima sarà gratuita e ospitata al piano terra, grazie al generoso contributo del Comune di Lucca, mentre la seconda coinvolgerà tutti i sensi, trasportando i visitatori in un mondo fatto di profumi, suoni e colori.

Il rapporto madre-figlia, raccontato in due fumetti

Il rapporto tra madre e figlia è uno dei più profondi e complessi che si possano sperimentare nella vita. È un legame che ci accompagna fin dalla nascita e che, in qualche modo, ci rimarrà sempre accanto.

Questo legame, così viscerale e dalle mille sfaccettature, è stato rappresentato, in due modi totalmente differenti ma allo stesso tempo incredibilmente simili, da Silvia Ziche e Kalina Muhova.

Due storie, due esperienze

Le due autrici, una italiana e una bulgara, hanno raccontato al pubblico di Lucca Comics&Games 2023 le loro esperienze personali, che hanno ispirato le loro opere.

Silvia Ziche ha parlato della morte della madre, avvenuta quando lei era ancora giovane. Un evento che l’ha segnata profondamente e che l’ha spinta a raccontare la sua storia attraverso il fumetto.

Kalina Muhova, invece, ha parlato della diagnosi di cancro alla madre. Un’esperienza che l’ha fatta riflettere sulla fragilità della vita e sul valore del tempo.

Due fumetti, due riflessioni

Le due opere, “La gabbia” di Ziche e “Odio l’estate” di Muhova, sono due racconti intimi e profondi che esplorano il rapporto tra madre e figlia da diverse prospettive.

In “La gabbia”, Serena, la protagonista, è una giovane donna che cerca di venire a patti con la morte della madre. Il fumetto è un viaggio nella memoria, un tentativo di ricostruire il passato e di trovare un senso alla perdita.

In “Odio l’estate”, invece, la protagonista, Maria, è una ragazza che si trova a fare i conti con la malattia della madre. Il fumetto è un racconto di dolore e di speranza, una riflessione sull’importanza dell’amore e della famiglia.

Un legame indissolubile

Nonostante le differenze tra le due storie, c’è un tema che accomuna entrambi i fumetti: il legame indissolubile che lega ogni essere vivente alla propria mamma.

È un legame che non può essere cancellato, anche dalla morte. È un legame che ci accompagna per tutta la vita, anche quando le nostre madri non ci sono più.

Conclusione

I fumetti di Silvia Ziche e Kalina Muhova sono due opere che toccano le corde del cuore. Sono storie che raccontano il rapporto madre-figlia in tutta la sua complessità e profondità. Sono storie che ci fanno riflettere sulla vita, sulla morte e sull’importanza dell’amore.

Fumetti in Italia: le librerie crescono del 28,5% nel 2022.

I dati AIE presentati a Lucca Comics&Games

Il mercato dei fumetti in Italia ha registrato una forte crescita nel 2022, grazie soprattutto alle librerie specializzate. Questo è quanto emerge dall’indagine annuale dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzata in collaborazione con Lucca Crea e presentata il 2 novembre a Lucca Comics&Games. All’incontro hanno partecipato Giovanni Russo (Lucca Crea), Giovanni Peresson (AIE), Stefania Simonini (PaniniComics), il libraio Luca Lucchesi (Il Collezionista) e il moderatore Luca Valtorta (la Repubblica).

Secondo i dati AIE, le librerie di fumetti in Italia hanno venduto nel 2022 fumetti nuovi per un valore di 71,2 milioni di euro, in crescita del 28,5% rispetto all’anno precedente. Se sommiamo a questi numeri i 107,9 milioni di euro (più 8,6% rispetto al 2021) di fumetti venduti nei canali trade, ovvero librerie generaliste, supermercati e commercio elettronico, si arriva a un mercato complessivo di 179,1 milioni di euro, in crescita media del 15,7% rispetto al 2021. Dalla stima sono escluse le edicole.

Le caratteristiche delle librerie di fumetti in Italia

Le librerie di fumetti in Italia sono 440 e hanno una superfice media di 94 metri quadrati. Il loro assortimento medio è di 5.300 titoli e, nel 36% dei casi, trattano anche l’usato. Gli addetti medi sono due e il venduto medio di soli fumetti è 216mila euro.

Le librerie di fumetti sono anche molto attive online: il 61% di esse dispone di un sito Internet attraverso cui, in oltre 8 casi su 10, vengono effettuate vendite, direttamente o attraverso piattaforme e-commerce collegate. Inoltre, tutte le librerie possiedono un profilo Facebook, il 94% Instagram, il 46% TikTok, il 7% Pinterest e il 4% X (Twitter).

Le librerie di fumetti svolgono anche un ruolo di aggregazione e di promozione della cultura fumettistica, offrendo servizi e iniziative al vasto pubblico degli appassionati. Il peso delle vendite di fumetti nuovi nelle librerie di fumetti sul territorio sfiora il 40% (39,8%) sul totale di 179,1 milioni di euro, valori che confermano la capacità di un canale specializzato come questo di contrastare la concorrenza che proviene da altri canali di vendita. Si tratta per altro di esercizi commerciali che vendono anche l’usato, per un valore del venduto complessivo nel 2022 di 85,8 milioni di euro.

“Il canale delle librerie di fumetti è un canale strategico per il settore, che ha saputo cogliere le opportunità offerte dalla crescita della domanda e dalla diversificazione dell’offerta. Si tratta di esercizi commerciali che offrono una competenza specifica, ma anche una passione e una dedizione che si trasmettono ai lettori” ha spiegato Giovanni Peresson, direttore dell’AIE.

“Le fumetterie rivestono da sempre un ruolo di fondamentale importanza nel nostro settore, come spazi di vendita che offrono una competenza specifica, ma anche come luoghi di aggregazione in cui i lettori possono conoscersi, confrontarsi e crescere insieme. Siamo orgogliosi di collaborare con le librerie di fumetti, che sono i nostri principali partner nella diffusione della cultura fumettistica in Italia” ha commentato Stefania Simonini, direttore editoriale di PaniniComics.

Il profilo dei lettori di fumetti in Italia

I lettori di fumetti in Italia sono oltre 10 milioni (10.200.000), pari al 23% della popolazione 15-74 anni. Erano il 18% nel 2021. Si tratta di un pubblico eterogeneo, che comprende sia lettori occasionali che appassionati, sia lettori di generi tradizionali che di generi emergenti, sia lettori di fumetti italiani che di fumetti stranieri.

Nell’84% dei casi, chi legge fumetti è anche lettore di romanzi e saggistica, nel 47% dei casi è lettore di e-book, nel 40% ascoltatore di podcast e nel 19% ascoltatore di audiolibri. I lettori di fumetti sono anche molto attivi sui social media, dove seguono le pagine e i profili dei loro autori e delle loro case editrici preferite, condividono le loro opinioni e le loro recensioni, partecipano a contest e a iniziative online.

I generi più letti dai lettori di fumetti in Italia sono il fantasy, il manga, il supereroi, l’umoristico e il thriller. Tra le novità più apprezzate del 2022 ci sono state le serie Demon Slayer di Koyoharu Gotouge, The Promised Neverland di Kaiu Shirai e Posuka Demizu, Undiscovered Country di Scott Snyder e Charles Soule, Lazarus di Greg Rucka e Michael Lark, La saga di Paperon de’ Paperoni di Don Rosa e La famiglia Addams di Charles Addams.

Il mercato dei fumetti nei canali trade

Se guardiamo invece ai dati dei primi nove mesi del 2023 riferiti solo ai canali trade, ovvero librerie tradizionali, e-commerce e supermercati, vediamo che il mercato segna un rallentamento dopo la corsa degli anni scorsi, con un venduto di 62,8 milioni di euro, in calo del 13,4% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Sono state vendute 6,5 milioni di copie, in calo del 18,9%.

Questo dato è dovuto principalmente alla diminuzione delle vendite nei canali fisici, che hanno subito gli effetti della pandemia e delle restrizioni imposte dal governo. Al contrario, il canale online ha continuato a crescere, registrando un aumento del 22,7% del venduto e del 14,6% delle copie vendute.

Tra i titoli più venduti nei canali trade nei primi nove mesi del 2023 ci sono stati La ballata del mare salato di Hugo Pratt, V per Vendetta di Alan Moore e David Lloyd, L’attacco dei giganti di Hajime Isayama, Maus di Art Spiegelman, Sandman di Neil Gaiman e Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons.

Sergio Bonelli Editore presenta un fumetto ispirato a Fedez

Lucca Comics & Games 2023, il più grande festival italiano dedicato al fumetto, al gioco, al fantasy e alla cultura pop, si prepara ad accogliere una novità assoluta: un fumetto ispirato a Fedez, il noto rapper e influencer che conta milioni di follower sui social network. Il progetto, annunciato dall’organizzazione del festival, si chiama Mr. Wolf e vedrà la luce grazie alla collaborazione tra Sergio Bonelli Editore, la storica casa editrice di Tex e Dylan Dog, e WOLF | Hungry For Life, il lifestyle program di Hype, la fintech punto di riferimento nella gestione del denaro tramite app con oltre 1,7 milioni di clienti..

Il fumetto sarà basato sulle esperienze e le riflessioni di Fedez sul mondo dell’imprenditoria e delle start-up, argomenti che il rapper affronta nel suo podcast WOLF – Storie che contano, in cui intervista personaggi di successo nel campo dell’innovazione e della creatività. Al momento non sono stati svelati altri dettagli sul fumetto, come il genere, la trama, i disegnatori o la data di uscita, ma si sa che sarà presentato in anteprima a Lucca Comics & Games 2023, che si terrà dal 1 al 5 novembre nella città toscana.

Fedez non è nuovo al mondo del fumetto: è un appassionato di Ratman, il personaggio creato da Leo Ortolani, che ha realizzato la copertina del suo singolo Problemi con tutti (Giuda) nel 2020. Inoltre, Fedez ha partecipato come doppiatore al film d’animazione Pets 2 – Vita da animali. MR. WOLF sarà il primo fumetto Bonelli ispirato a un personaggio reale del mondo musicale, dopo le precedenti esperienze con Vasco Rossi e Max Pezzali. Il fumetto si inserisce nel solco della tradizione bonelliana di raccontare storie avvincenti e originali, capaci di coinvolgere e appassionare i lettori di tutte le età.

Giocoliamo – Festival del Gioco Artigianale in legno

Nel weekend del’1 e 2 aprile 2023, arriva a villa Bottini, Lucca, la 1a edizione di “Giocoliamo” la kermesse dedicata al gioco artigianale in legno. ll festival è ideato da Vitalba Scalia di “Lucca Bimbi” e Antonio Barile di “Giocosamente” ed è organizzato e promosso da Conexo APS, con il sostegno della Città di Lucca. “Giocoliamo”: un festival dedicato alla lentezza, nello spirito del “giocare insieme e della meraviglia”.

Un evento di puro divertimento pensato per tutta la famiglia, una festa dedicata interamente al gioco creativo e artigianale, fantasioso e inedito, con momenti di giocoleria e micro magia estemporanea. Tante le aree tematiche di questa 1a edizione; si va dall’area “Ludus in Tabula” con una spettacolare pista delle biglie e più di 50 giochi artigianali in legno che stimolano ad un modo di giocare antico, fatto di manualità, fantasia, ingegno ed inventiva; alla sala “Gioca la Mente” dieci postazioni nate in collaborazione con l’agenzia “Terzo Studio”, ognuna con due giochi dalle difficoltà variabili e dai mille enigmi e rompicapo. Il gioco si fa storia nelle fiabe animate, e diviene meraviglia nei laboratori e workshop, per presentarsi in vesti inaspettate nelle convention dedicate alle letture condivise e al gioco, sempre presente nelle nostre vite.

Attività in programma

“Ludus in Tabula”. Una grande ludoteca dei giochi in legno si va dai flipper in legno ai biliardini con anelli, dai giochi magnetici ai giochi scientifici, cooperativi, medioevali, competitivi, realizzati con materiali riciclati e di abilità, in un contesto di gioco rivolto a tutti, bambini e adulti; dove le sfide non sono mai impossibili. Il gioco ed il giocare nella sua forma più pura, la semplicità e la riscoperta di abilità fini quali la mira l’intuito, l’intelligenza. Il gioco in una forma semplice ed accattivante per ogni età e con un ampia scelta, il gioco senza tempo e per tutti.

“Gioca la Mente”. Lasciatevi trasportare in un viaggio tra rompicapo, paradossi geometrici e figurativi, e fra le meraviglie dei numeri e degli indovinelli. Uno strumento collettivo per mettere alla prova le proprie capacità intuitive e logiche, le proprie abilità e conoscenze, e la capacità di osservazione. Varie postazioni ognuna con due giochi dalle difficoltà variabili: dagli Anagrammi, ai Tangram, dai giochi difficili e quelli impossibili. E poi la magia delle tre Torri, quella dei Misteri della Matematica, quella dei Disegni Nascosti e delle Geometrie Impossibili, quella degli Enigmi e degli Indovinelli. Un’area gioco per tutta la famiglia, che farà sfidare genitori e bambini a colpi di intuizioni e ingegno per un cervello sempre in forma!

“Gioca Kid”. Una sala con tanti giochi divertenti anche per i più piccini!

“Libri in Gioco – Letture Animate”. L’area delle letture animate “Libri in Gioco”, vi aspetta in un universo fatto di mille avventure da vivere. La simpatica “Clown Scintilla” vi appassionerà con una lettura animata giocosa, che incoraggia l’ascolto attivo e stimola e coinvolge tutti i partecipanti in un piacevole momento di condivisione tra pari e anche con i più grandi. Scaldiamo i motori della fantasia e con buffi animali che giocano a nascondino, principesse imprevedibili, gare di puzzette, indovinelli e filastrocche partiamo in un viaggio avventuroso fantastico nell’immaginario!

“Convention sulla lettura condivisa”. Un luogo d’incontro calmo e accogliente durante il quale confrontarsi sui benefici della lettura condivisa come pratica quotidiana. Non una convention qualunque ma un incontro attivo al fine di trasmettere ai partecipanti le buone pratiche della lettura condivisa, impararle e metterle in pratica a casa propria. Spazio anche ai “giochi di voce” dove i protagonisti saranno i partecipanti.

“Gioco Nostrum” – Convention. Dove nasce il gioco? Cos’è il gioco? Questi e molti altri i quesiti che saranno esposti in questa convention che mette in evidenza la pratica del gioco, la sua origine ed evoluzione nel corso degli anni anche a livello storico e scientifico. Ma anche quanto il gioco sia presente in ogni cosa che facciamo come parte integrante della vita stessa.

“Come si crea un Gioco” – Workshop. Come creare un gioco, tanti materiale, cartoni, taglierini, colla e fantasia. Un workshop attivo e creativo per creare con le proprie mani un gioco originale da portare via con sé.

“Origami in volo” – Gioca lab. Come si crea un aeroplano? Un laboratorio guidato ad orari, e libero a ciclo continuo, durante il quale l’esperto spiegherà come creare il proprio aeroplano di carta, e tutti i partecipanti potranno sbizzarrire la propria creatività.

Per info:  facebook.com/GiocoliamoFestival.

Foodmetti, artisti delle Tavole

Foodmetti è un progetto “editoriale e materiale” che esplora ed espande le connessioni tra l’universo dei fumetti e quello dell’enogastronomia, nato dall’idea dell’autore Giuseppe Camuncoli, dello chef Cristiano Tomei, di SaldaPress – casa editrice (specializzata in fumetti), dello scrittore gastronomico Carlo Spinelli e realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games. In Foodmetti le eccellenze di questi due mondi si incontrano, con un’attenzione particolare alla scelta dei prodotti e degli artisti, di volta in volta chiamati a rappresentare un’idea di gusto e di condivisione. Centrale nel progetto è la qualità del segno, così come il rispetto di una filiera che sia in grado di valorizzare anche realtà poco conosciute, ma di grande valore. Due argomenti quindi, il disegno e il cibo, che si fondono nell’arte della tavola, un originale spettacolo mediatico che miscela immagini e sapori da supereroi.

Il progetto Foodmetti vede come fondatori un gruppo di amici accomunati dall’amore per la buona tavola e le buone letture: il fumettista Giuseppe Camuncoli, lo chef Cristiano Tomei e lo scrittore gastronomico Carlo Spinelli, insieme a Marco Marastoni e Andrea G. Ciccarelli, titolari della casa editrice saldaPress. Successivamente, grazie a rapporti di amicizia e collaborazione maturati negli anni, i fondatori hanno pensato di coinvolgere anche altre figure, come C.B. Cebulski, editor-in-chief di Marvel Comics e appassionato di cucina, soprattutto italiana (che è subito stato eletto a padrino dell’edizione inaugurale di Foodmetti), la superstar del fumetto Mirka Andolfo, autori come Lorenzo De Felici e Sualzo, ma anche case editrici e realtà importanti del mondo enogastronomico come Star Comics, Panini, Cong, Nuages, Birra Menabrea, Strip And Spirit e Baladin, con il suo fondatore Teo Musso.

La collaborazione e il coinvolgimento di Emanuele Vietina e dell’organizzazione di Lucca Comics & Games, sono stati poi il passo naturale per far sì che il progetto Foodmetti avesse una casa comune e che, anche grazie al patrocinio di Confcommercio Lucca e Massa Carrara, diventasse realtà.

Il mistero della cattedrale di Lucio Gatto

Quale terribile mistero si cela sotto le navate della magnifica cattedrale di San Martino a Lucca? Un segreto sepolto sotto la polvere dei secoli, racchiuso in antiche pergamene e inciso su una effige lignea, la cui rivelazione consentirebbe di riscrivere la storia dell’umanità.

Intorno a questo inquietante mistero e alla catena di omicidi collegati gravita “Il mistero della cattedrale”, il thriller dello scrittore lucchese Lucio Gatto (pseudonimo di Luciano Giovannetti) pubblicato da Youcanprint. L’autore di romanzi come “Omicidi nella città delle Mura” (2005), “L’enigma del Volto Santo” (2012), “L’alba del giorno dopo” (2019), “La pergamena scomparsa” (2021) e “Viola. Il destino di un amore” (2022), ambienta il suo nuovo libro nella città dove è nato (1951) e dove vive. Ma non c’è solo Lucca, con le sue vie, piazze e quartieri nell’ultima fatica letteraria di Gatto.

L’autore, com’è nel suo stile, crea un puzzle in cui si inseriscono piani narrativi diversi, personaggi storicamente esistiti e altri inventati, vicende accadute in tempi e luoghi tra loro distanti. Bisogna arrivare alle ultime pagine del libro per avere chiaro il quadro d’insieme e i fili sottili che legano uomini e avvenimenti di tempi remoti e recenti. Il libro si articola in tre parti, la prima ambientata negli Stati Uniti, tra New York e Baltimora, nei nostri giorni. La seconda, a Betlemme (33 d. C.), Alessandria d’Egitto (638 d. C.) e Gerusalemme (742 d. C.). La terza, prevalentemente a Lucca, che conosce una inusitata escalation di omicidi efferati, tutti collegati tra loro.

Tutto inizia a New York nel 2018. Carl Payton, docente alla Stanford University, antropologo di fama internazionale, ingaggia l’investigatrice privata Claire Freelander della Fox Investigation per far luce sulla scomparsa di un anziano professore di storia e di una giovane ricercatrice. Quella che, a tutta prima, potrebbe essere scambiata per una fuga romantica, dopo il macabro ritrovamento del cadavere del professore, si rivela l’inizio di un “caso” dagli inquietanti risvolti. L’investigatrice privata e un aitante poliziotto, Clay Fergusson, volano in Italia sulle tracce della ricercatrice scomparsa, allieva del professore ucciso e depositaria dei suoi segreti. Le indagini, condotte in collaborazione con gli inquirenti del luogo – il commissario D’Ambrosio, l’ispettore Furlan, il procuratore della Repubblica – portano alla scoperta di una setta segreta, dalle origini millenarie e con potenti ramificazioni, pronta a uccidere chiunque si avvicini al segreto che essa custodisce tra Lucca e Gerusalemme. La risoluzione del caso non porterà gli investigatori, almeno per ora, alla rivelazione del segreto. Il finale prelude a un possibile sequel.

Con “Il mistero della cattedrale”, Lucio Gatto si conferma scrittore dalla penna scorrevole e dalla avvincente tecnica narrativa, capace di creare personaggi dalle spiccate singolarità, ben raffigurati nel modo di essere e agire, nei loro drammi sentimentali, nelle rispettive visioni del mondo; personaggi che si muovono entro scenari dove storia e fantasia trovano un perfetto equilibrio.

Simona Tsukis.Mess, Figlia della Luna

Simona è una ragazza appassionata fin da bambina ai cartoni animati che guardava in tv durante la merenda dopo scuola e ai videogiochi a cui giocava prima di addormentarsi. Dopo anni passati a disegnare i suoi personaggi preferiti, nel lontano 2013 durante il suo primo RiminiComix si trova circondata da cosplayer che le sorridono vedendola indossare un semplice cappello di paglia, portato per la sua passione per “One Piece”. Da quel momento, presa dal coraggio e dall’emozione di poter essere anch’essa un personaggio delle sue adorate storie, decide di tuffarsi nel mondo del cosplay. Ancora ricorda quando da ragazzina la sua famiglia fu il suo primo supporto, portandola in fiera e incoraggiandola durante le gare cosplay.

Appena iniziato il suo percorso si trova più a suo agio ad interpretare personaggi maschili realizzando ben 7 cosplay; in ordine cronologico: Roronoa Zoro (One Piece), Ken Kaneki (Tokyo Ghoul), Sebastian Michaelis (Black Butler), Levi Akermann (Attack on Titan), Rei Ryugazaki (Free!) e Yoonbum (Killing Stalking). Tra tutti questi di sicuro il preferito è Ike, protagonista del suo videogioco del cuore “Fire Emblem: Path of Radiance”. Senza dubbio i suoi ricordi più cari sono legati proprio a lui: il vestito piuttosto complicato l’ha tenuta impegnata quasi quanto la realizzazione della spada Ragnell, prima volta in cui si è cimenta nella creazione di un accessorio di così grandi dimensioni.

Tutta la fatica viene ripagata dai complimenti ricevuti in fiera; vedere persone che riconoscevano quel personaggio, ai tempi quasi sconosciuto, la riempie di gioia e soddisfazione nell’aver resto giustizia al suo lord preferito. Crescendo ha provato a cimentarsi anche in cosplay di personaggi femminili: Umi Sonoda (Love Live!), Menma (AnoHana), Xayah (League of Legends), Asuka Langley, Rei Ayanami e Misato Katsuragi della sua serie anime preferita “Neon Genesis Evangelion”.

Purtroppo però il cosplay subisce una brusca frenata a causa della sua introversione: negli anni più difficili del liceo le sue passioni vengono viste come “strane” o “infantili”; per provare a mettere a tacere quelle voci e cercare di essere accettata, se ne distacca agli occhi degli altri. Nel piccolo della sua stanzetta però continua a leggere i suoi fumetti preferiti, a giocare ai videogiochi, a disegnare, a suonare al piano le sue colonne sonore del cuore e a vestire i panni dei suoi amati personaggi.

Nel 2019 a seguito di un brutto evento decide di provare a ritrovare conforto nel mondo del cosplay aprendo un profilo Instagram, provando ad uscire dal suo guscio ispirandosi in particolar modo alle idol giapponesi che da anni segue. Nello scegliere un nome pensa al suo racconto giapponese preferito “Storia di un tagliatore di bambù – Storia della principessa Kaguya”; per questo motivo sceglie il nome “Tsukiko” ⽉⼦ dal giapponese “figlia della luna”. tsukis.mess nasce dall’intento del suo profilo: una scatola in cui buttare la sua creatività, a volte vista dall’esterno come una confusione (mess, in inglese). Con sua sorpresa, appena entrata in questo lato più social della sua passione, si rende conto che la passione per il cosplay è diventata più popolare di quanto si sarebbe mai aspettata, riempiendola di gioia.

Negli anni ha cercato di migliorare la qualità dei suoi cosplay, curando soprattutto il make-up per avvicinare i suoi tratti del viso a quelli del personaggio interpretato. Consapevole di avere ancora tanto da imparare, cerca sempre di migliorarsi sempre più. Per quanto faticoso sia alle volte, adora andare in fiera per parlare delle proprie passioni e divertirsi in compagnia.

“Anche se sembra che vi stia guardando male, non rifiuto mai una foto o una parola gentile!”

Ormai Simona è cresciuta e cerca di lasciarsi alle spalle i momenti negativi per dedicarsi tranquillamente alla sua passione che ormai si concilia quasi totalmente con la sua vita privata di studentessa di storia dell’arte. Spesso non è facile dover fronteggiare i commenti negativi e le immancabili critiche distruttive che anch’essa ha subito e occasionalmente subisce, ma dopo (quasi) 10 anni in questo mondo si sente di dare dei piccoli consigli:

“Purtroppo le persone parleranno sempre anche senza sapere, ma la vita è decisamente troppo breve per viverla basandosi su parole vuote di estranei”.

Aggiunge che sicuramente va bene cadere, va bene fermarsi e prendersi del tempo per se stessi, ma non bisogna mai dimenticarsi di essere e vivere come i protagonisti della nostra storia, che creiamo e viviamo a nostra unica discrezione. Tutti i cosplayer e le loro scelte stilistiche sono validi, senza limiti o regole stabilite da chissà chi; le parole chiave di questa passione sono “libertà e divertimento”.

Per approfondire il talento di Simona, vi invitiamo a visitare il suo profilo all’indirizzo:  instagram.com/tsukis.mess/

Storia di Carrara

L’insediamento umano nella zona di Carrara e nelle ripide valli a ridosso delle Apuane risale a tempi remoti ed è legato a due fattori importanti: la strategia del luogo, posto nei pressi dell’importante via Aurelia e poi sulla Postale Lucca-Genova, e ovviamente la presenza del marmo, estratto sin dal secolo II a. C. dagli stessi Romani dopo la fondazione della colonia di Luni. Il circondario venne abitato da imprenditori e funzionari del fisco imperiale addetti alla riscossione delle gabelle sui marmi (ville a Vezzola e Torano) e il porto di Luni divenne famoso, in quanto da lì il marmo proveniente dalle cave veniva imbarcato per Roma e verso le altre provincie dell’Impero.

Carrara Medievale

La prima menzione di Carrara in un documento storico risale al 963, quando Ottone I fece atto di donazione ai Vescovi di Luni di alcuni casolari e fondi rurali. Alla caduta dell’Impero Romano sia Carrara che le sue cave subirono un periodo di abbandono, cadendo nell’oblio per tutto il periodo in cui Bizantini, Longobardi e Franchi si disputarono le regioni italiane. Solo dopo l’anno Mille Carrara si riprese, sotto il dominio pisano, e i suoi marmi tornarono ad essere estratti per essere portati in ogni porto del Mediterraneo dalla Repubblica Marinara di Pisa. Nel 1235 venne stipulato un patto tra la popolazione e il vescovo, primo passo verso la conquista comunale che si realizzò poi, quando il Vescovo di Luni Guglielmo venne catturato dai Pisani mentre si stava recando al concistoro lateranense indetto da Gregorio IX.

Carrara nel secolo XIV

Per oltre due secoli Carrara venne minacciata dai suoi potenti vicini, passando di dominazione in dominazione per tutto il XIV secolo. Dapprima il suo distretto venne amministrato dai Pisani (1313), poi fu conquistato dai Lucchesi (1322) per passare in seguito ai Genovesi (1329), ai Rossi di Parma (1330), agli Scaligeri di Verona e per finire, nel 1343, ai Visconti di Milano che nel 1385, con Gian Galeazzo, accettarono il voto di sudditanza, restituendo alla città quelle libertà, perdute nel precedente periodo di dominazione e conquistate nel 1235 con lo statuto comunale.

Carrara nel secolo XV

Carrara ritornò in mano ai Lucchesi durante il XV secolo, occupata con l’appoggio fiorentino dai Malaspina di Fosdinovo (1428-1440). Il gioco dell’alternanza di dominazione riprese tra Fiorentini, Lucchesi e Milanesi, finendo col risolversi nel 1441 a favore di questi ultimi. Con la morte di Filippo Visconti nel 1477, il destino di Carrara si giocò tra Tommaso Campofregoso, signore di Sarzana, e Giacomo Malaspina di Fosdinovo. Grazie all’arbitrato di Giano Fregoso di Genova, il Comune passò appunto ai Fregoso. Nel 1473 tra Giacomo Malaspina e Antonio Fregoso si concluse una permuta di beni per cui, in cambio delle terre di San Nazzaro in Burgundi (presso Pavia) e di 5000 scudi, Carrara e il suo territorio passarono ai Malaspina.

Carrara nei secoli XVIII – XIX

Carrara diventò un marchesato sotto i Malaspina, per poi passare nel XVI secolo a principato sotto l’illuminata reggenza dei Cybo. La reggenza di Alberico I e di suo zio, il Cardinale Innocenzo Cybo, fu un periodo di grandi fasti e rinnovamenti urbani per la città: le mura furono allargate, inglobando i borghi di Grazzano e di Cafaggio, si aprirono nuove piazze e nel 1575 un nuovo statuto confermò le norme statutarie più importanti ereditate dai tempi precedenti. Ai Cybo si deve anche il palazzo residenziale, finito dal nipote Carlo I. La storia di Carrara, a partire dal 1473, finì con l’identificarsi con le vicende della vicina Massa per tutto il XVII secolo. Il Barocco inaugurò il grande periodo della scultura carrarese con nomi quali Pietro Tacca (1577-1640), i fratelli Finelli, Andrea Bolgi (1605-1656), Francesco Baratta (1590-1656), Domenico Guidi (1625-1701), Francesco Baratta (1670-1747).

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