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A San Valentino al cinema Hello! Spank con il matrimonio più atteso dell’anno

Se sei un fan degli anime giapponesi e hai un posto speciale nel cuore per le serie che hanno segnato un’epoca, allora non puoi lasciarti sfuggire l’occasione di vedere Hello! Spank il Film – Le pene d’amore di Spank nelle sale italiane dal 13 al 16 febbraio 2024. Questo appuntamento, il primo del nuovo anno per la Stagione degli Anime al Cinema, è un’occasione imperdibile per tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni della serie che ha conquistato generazioni di appassionati. Il film, distribuito da Nexo Studios in collaborazione con Yamato Video, promette di portare il pubblico in un viaggio nostalgico attraverso l’amore, l’amicizia e la crescita, elementi che hanno reso Hello! Spank una delle serie animate più amate in Italia.

Un’epoca di grandi anime: Hello! Spank

La storia di Hello! Spank nasce dalle pagine del manga scritto da Shun’ichi Yukimuro e illustrato da Shizue Takanashi, due nomi che hanno contribuito a creare un universo ricco di emozioni e personaggi indimenticabili. La serie TV, prodotta da TMS (famigerata per aver creato opere come Lupin III e Lady Oscar), è composta da ben 63 episodi e ha riscosso un enorme successo in Italia negli anni ’80. A questi episodi è seguito un film, Le pene d’amore di Spank del 1982, che ora viene proposto al grande pubblico in una versione cinematografica che promette di risvegliare la magia che ha reso Spank un vero e proprio fenomeno di culto.

Spank, il protagonista, è un cagnolino a due zampe con una personalità irresistibile. La sua goffaggine e il suo cuore d’oro lo rendono un personaggio che conquista tanto i più piccoli quanto gli adulti, creando un legame che dura nel tempo. Nel film, Spank si trova ad affrontare il suo primo amore, un tema universale che trasforma la sua goffaggine in un elemento comico ma anche profondamente umano. Il suo amore per Anna, una dolce cagnetta, lo porta a intraprendere un’avventura fatta di emozioni, malintesi e crescita personale.

La trama del film: un cuore che batte forte

Nel film Le pene d’amore di Spank, Spank si innamora perdutamente di Anna, la cagnolina amica della sua padrona Aiko. La storia si sviluppa in un contesto che riflette molte delle dinamiche che caratterizzano l’adolescenza: amicizia, amore, speranze e timori. Sho Shimada, il padrone di Anna, si trasferisce nella stessa classe di Aiko, e la vicenda prende piede con una serie di battibecchi tra i due giovani, ma anche con un crescente legame tra Spank e Anna.

Tuttavia, l’elemento che rende la trama ancora più commovente è la malattia di Anna, che spinge Sho e Aiko a cercare di costruire dei ricordi insieme prima che il tempo, che sembra correre inesorabilmente, li separi. La separazione diventa inevitabile quando Sho deve trasferirsi in America per studiare violino, ma la preoccupazione di non riuscire a dire addio a Aiko è forte. La ragazza, che scopre il trasferimento imminente grazie a un’indiscrezione della madre di Sho, vuole vivere al meglio il tempo che le rimane per essere insieme a lui, creando momenti indimenticabili. La trama del film, purtroppo, non risparmia ai protagonisti i dolori della separazione e le difficoltà della crescita, ma il tutto è avvolto da un’atmosfera dolce e allo stesso tempo malinconica, che affascina ogni spettatore.

Il valore dell’amicizia e dell’amore

La bellezza di Hello! Spank il Film – Le pene d’amore di Spank risiede nella sua capacità di raccontare temi universali, come l’amore non corrisposto, la lotta per non essere separati da ciò che si ama e la scoperta di sé. Sebbene sia una storia che coinvolge animali, le emozioni dei protagonisti sono incredibilmente umane. Spank, pur con la sua natura comica e la sua goffaggine, dimostra un affetto sincero e profondo verso coloro che ama, diventando un personaggio con cui è facile identificarsi. La sua avventura è una metafora della vita stessa, fatta di gioie, sofferenze e momenti che rimangono impressi nel cuore.

Il film, come la serie TV, è intriso di un sentimento di innocenza e di leggerezza, ma anche di una profonda riflessione sul cambiamento e sulla crescita. Questi temi sono universali, e il film riesce a trattarli con una delicatezza che incanta e commuove, lasciando un segno profondo in chi lo guarda.

Un evento imperdibile per i fan

L’evento cinematografico che si terrà dal 13 al 16 febbraio è pensato come una vera e propria reunion per tutti i fan della serie, ma anche per chi non ha mai avuto la possibilità di vedere Hello! Spank al di fuori della televisione. L’occasione di rivedere il film sul grande schermo, magari con un pubblico che condivide la stessa passione, rende l’esperienza ancora più speciale. Inoltre, il periodo scelto per la distribuzione, vicino a San Valentino, aggiunge un ulteriore elemento romantico, ideale per celebrare l’amore in tutte le sue forme, come solo Spank sa fare.

Con il supporto di partner come Radio DEEJAY, Lucca Comics & Games, Cultura POP, MYmovies, ANiME GENERATION e Royal Canin, Hello! Spank il Film – Le pene d’amore di Spank promette di essere un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di anime, e non solo.

Fantasy Design Academy al Centro Commerciale Gavinana di Firenze

Se siete appassionati di fumetto, giochi e cosplay, segnatevi queste date sul calendario: il 21 e 22 dicembre 2024 il Centro Commerciale Gavinana di Firenze si trasformerà in un vero e proprio epicentro per gli amanti di queste tematiche. Durante questo weekend, infatti, avrete l’opportunità di immergervi nel mondo del fumetto grazie alla presenza della Lucca Manga School, ma non solo: ci sarà anche spazio per il gioco e il cosplay.

Il sabato 21 dicembre vi aspetta un piccolo raduno cosplay, organizzato dagli amici de La Fortezza del Cosplay, al quale tutti possono partecipare. Un’occasione per sfoggiare i vostri costumi, incontrare altri appassionati e, perché no, fare qualche scatto memorabile. Il momento clou dell’evento, però, arriverà domenica 22 dicembre con ben quattro workshop gratuiti di Cos/Prop making, un’opportunità imperdibile per chiunque voglia approfondire la propria passione per la creazione di costumi e accessori. I workshop, che fanno parte del progetto Lucca Cosplay Academy, partiranno alle 15:00, pronti a svelarvi tutti i segreti del cosplay professionale.

Non finisce qui: per gli amanti dei giochi da tavolo, sarà presente un’area free-to-play, messa a disposizione da FirenzeGioca, Garfaludica e Ludolega Lucchese. Un angolo dove potrete sfidare amici e sconosciuti in appassionanti partite.

E non dimenticate i workshop di disegno Manga, organizzati dalla Lucca Manga School, che si terranno sia sabato 21 che domenica 22 dicembre. Sabato pomeriggio, dalle 16:00 alle 17:00, vi guideranno nell’arte di disegnare le espressioni del volto, per poi proseguire con un workshop dalle 17:30 alle 19:30, incentrato sulla creazione di personaggi. Domenica mattina, invece, dalle 10:30 alle 11:30, si continuerà con le espressioni del volto, seguite da un altro workshop, dalle 12:00 alle 13:00, dedicato alla creazione di personaggi.

Domenica 22, a partire dalle 15:00, i workshop di cosplay saranno l’occasione perfetta per imparare tecniche e segreti del Cosmaking. Si parte con un’introduzione ai materiali e metodi di costruzione, con un focus sulla creazione di un bracciale e la differenza tra cosplay e LARP, a cura di Adele Brandaglia di A. Bra Cosplay. A seguire, dalle 16:10 alle 17:10, Francesca Frey vi mostrerà come creare un corpino per armatura fantasy, esplorando le tecniche di texture e colore. Poi, dalle 17:15 alle 18:10, ChrisJFF vi insegnerà come realizzare parrucche per cosplay, con un approfondimento sui materiali e le tecniche da utilizzare. A chiudere il pomeriggio, dalle 18:20 alle 19:20, Matteo Simoni parlerà di tecniche avanzate nella lavorazione dei materiali, raccontando anche la sua esperienza in merito al World Cosplay Summit 2025, con un focus sullo storytelling delle gare e come prepararsi al meglio.

Non potete davvero perdervi questa occasione di immergervi nel mondo del cosplay, del fumetto e del gioco, in una due giorni che promette di essere ricca di creatività, imparato e divertimento!

Uno per tutti e tutti per uno – Helldivers 2

La rassegna di giochi cooperativi contemporanei continua con Helldivers 2. Uscito per PC Windows e Playstation 5 a febbraio 2024, HD2 è stato sviluppato da Arrowhead Studios sotto l’egida di Sony. Atteso da molti fans del primo capitolo, il gioco rappresenta un salto generazionale per la saga, una delle maggiori sorprese dell’anno quanto a numero di copie vendute, e una specie di fenomeno pop. Cosplayer vestiti per l’appunto da helldivers sono stati avvistati nei maggiori eventi nazionali e internazionali quest’anno, compreso il Lucca Comics.

Una delle maggiori attrattive si deve probabilmente all’ambientazione. L’universo distopico di Helldivers 2 pesca visibilmente da Starship Troopers, Warhammer 40k e anche Star Wars.

Da una prospettiva in terza persona, giocheremo nei panni dei sopra-citati helldivers, soldati spaziali impegnati in una guerra senza quartiere agli alieni che minacciano la “Super Terra”. Come avrete inteso, Helldivers 2 è a sua volta uno Horde Shooter, con una community/fandom che si interseca con quella di Deep Rock Galactic, oggetto del mio precedente articolo un paio di settimane fa.

Proprio come in DRG, al primo avvio di Helldivers 2 sarete accolti da un’efficace missione d’addestramento che insegna le basi essenziali del gameplay e vi cala nell’universo del gioco, abilmente raccontato dal video iniziale, e da una miriade di dettagli sparpagliati qua e là. L’atmosfera colpisce, come pure l’ottima colonna sonora.

Degni del loro nome, gli helldivers si tuffano dallo spazio (in squadre da 1 a 4) verso mondi infernali, invasi dai feroci insetti o dai perfidi robot. Su ogni pianeta andrete a svolgere precisi obiettivi come salvare dei poveri coloni, mettere al sicuro risorse essenziali allo sforzo bellico, far saltare basi nemiche, distruggere le uova degli insetti, lanciare missili strategici contro gli alieni, e altro ancora. Una volta raggiunti gli obiettivi la squadra procederà all’estrazione via navetta spaziale per il ritorno in orbita. Si può giocare in solitaria, ma è meglio avere una squadra numerosa.

Le due “famiglie” di nemici che incontrerete non potrebbero essere più diverse. L’approccio alla missione, così come armi e accessori da portare giù in superficie, devono variare di conseguenza.

Non lasciateli avvicinare! (Fonte dell’immagine – playstation.com)

I Terminidi (gli insetti) di Helldivers 2 ricordano molto gli Aracnidi di Starship Troopers, ma come esige un buono Horde Shooter, schierano una notevole varietà di truppe diverse, ognuna con le sue particolarità. Saranno felicissimi di farvi a pezzi con mandibole e arti affilati, sciogliervi in una cascata di saliva acida o schiacciarvi in una devastante carica, solo per fare alcuni esempi.

Gli insetti sono molto orientati al combattimento corpo a corpo, e la maggior parte di loro avrà bisogno di avvicinarsi per uccidervi.

È meglio non farsi troppe illusioni sul livello di protezione offerto dalla vostra corazza. Anche gli insetti più piccoli e deboli possono farvi a pezzi in 3-4 colpi, e tutti loro amano attaccare in massa, preferibilmente da più direzioni. Non raggiungeranno i numeri visti sulle scene del famoso film, ma al loro peggio gli insetti sono in grado di esercitare una pressione schiacciante: li vedrete ovunque e le vostre armi faticheranno a tenerli a bada! Quindi come spesso avviene negli Horde Shooter, è sempre una buona idea rimanere vicino ai vostri compagni di squadra… e non lasciar avvicinare gli insetti!

Questi simpatici mostriciattoli sorvegliano i maggiori obiettivi sulla mappa (specialmente i loro nidi), la pattugliano, e reagiscono alle incursioni degli helldivers chiamando rinforzi con uno spruzzo chimico arancione. Perfino l’insetto più piccolo può richiamare un nutrito contingente di suoi amici che vi vogliono morti e non conoscono paura o ritirata.

Gli “Stratagemmi” con cui iniziate il gioco sono efficaci e affidabili, ma ce ne sono molti altri da sbloccare… (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

Per fortuna avete a disposizione un vero e proprio arsenale, composto non solo dalle vostre (moltissime) armi personali, ma da torrette, supporto aereo e dalla vostra massiccia casa-dolce-casa armata fino ai denti, il Super Destroyer. Gli “Stratagemmi” da voi scelti per la missione e le operazioni legate agli obiettivi sono accessibili dal vostro tablet da polso. All’inizio di ogni missione vedrete i vostri colleghi helldivers intenti a digitare per richiamare accessori come lo scudo personale, lo zaino delle munizioni e le vitali capsule di rifornimento. Naturalmente ci sono anche armi pesanti come lanciarazzi anticarro, cannoni portatili e mitragliatrici.

Basta comporre la sequenza giusta e una capsula come quella su cui siete appena arrivati vi consegnerà l’articolo richiesto, meglio di Amazon! Vedete solo di non finirci sotto, quando viene giù…

Digitare in modo corretto mentre siete sotto il fuoco nemico e/o a pochi secondi da una morte orribile è una delle abilità distintive di un helldiver veterano! Come pure conoscere il momento per schivare, scappare o lanciarvi a terra ed evitare una “zampetta” grande come un uomo e affilata come un rasoio, che cercava la vostra testa.

Le fabbriche di robot sfornano pericolosi automi per distruggervi meglio. (Fonte dell’immagine – playstation.com)

Gli Automaton, anche noti come i robot/bot, vantano una notevole somiglianza con i Terminator della famosa saga. Tuttavia, le armi in dotazione agli helldivers sono più che in grado di frantumare i robot più modesti con un paio di colpi. Quelli più grossi e cattivi naturalmente sono un’altra storia, ma la testa è quasi sempre un punto debole.

I robot impiegano l’approccio opposto agli insetti, perché vi attaccano principalmente dalla distanza con un gran volume di fuoco (di solito) poco preciso. La vostra armatura standard può incassare solo 3 o 4 colpi. Quindi chinarsi e cercare copertura o sparare da sdraiati ha senso, perché pochi robot si avvicinano per attaccare in corpo a corpo.

Tuttavia suddetti robot esistono, sono armati di motoseghe, assetati di sangue e (per fortuna!) rumorosi. Ecco perché i bravi helldivers si coprono le spalle a vicenda.

Gli Automaton sono ben dotati di mezzi corazzati come i carri armati, o le torrette fisse, capaci di annientarvi con una sola cannonata e inattaccabili da gran parte delle armi. La griglia di raffreddamento chiaramente indicata sul retro però è più vulnerabile.

I robot pattugliano alacremente il proprio territorio, ma tenere la distanza, stare chinati o sdraiati e indossare armature leggere aiuta a evitarli. Questi accorgimenti funzionano anche con gli insetti.

Le basi dei robot sono ben protette, circondate da filo spinato e grosse mine, e a volte difese da edifici speciali. Per esempio c’è l’odiata antenna che blocca gli Stratagemmi in una grande area, o la malefica torre con “Occhio di Sauron” capace di richiamare un’ondata all’apparenza infinita di robot di ogni misura per annichilirvi. Distruggetele in fretta!

Mentre gli insetti impiegano tunnel sotterranei per generare truppe, i robot si servono di grandi aeronavi da sbarco cariche di brutte sorprese. Un bel razzo anticarro a prua o a poppa di solito le distrugge con un colpo, ma non vengono mai sole.

Il primo incontro coi robot è spesso traumatico per gli helldivers che si sono abituati a combattere gli insetti, ed esistono player “specialisti”, i bug-divers e i bot-divers, che malgrado le richieste del comando affrontano quasi esclusivamente i propri nemici preferiti.

Un gruppo d’insetti trasformato in purè. Non esitate a scatenare la spaventosa potenza di fuoco del Super Destroyer. (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

A questo punto vorrei attirare l’attenzione sugli Stratagemmi d’attacco, i vostri “aiuti da casa”, speciale firma di Helldivers 2. Sono spesso molto potenti, spettacolari e divertenti da invocare. Il modo più semplice e rapido di eliminare un potente nemico o una massa di nemici minori, siano essi insetti o robot, è richiamare sulle loro teste il tipo giusto di attacco aereo o bombardamento dal Super Destroyer. Impiegare gli Stratagemmi spesso, al loro pieno potenziale e con precisione è un’altra abilità capace di fare la differenza per l’intera squadra e per il successo della missione.

Helldivers 2 ha il suo modo di incoraggiare collaborazione e spirito di gruppo. Ogni helldiver può portare con sé un ventaglio limitato di armi e abilità di supporto, quindi la squadra è più forte e versatile se unita. Il gioco ha 10 livelli di difficoltà, e in quelli medio-bassi può essere utile separarsi in piccoli team per esplorare e completare velocemente obiettivi secondari, ma davanti alle peggiori minacce sarà necessario concentrare sforzi e potenza di fuoco. Una squadra dispersa e disorganizzata è debole, e i vostri nemici lo sanno.

Ricompense e risorse di gioco come crediti, esperienza e gli importanti campioni (samples) da recuperare in giro per la mappa sono in comune, ed è nel vostro interesse conservarli. Da loro dipende una vasta gamma di utilissimi upgrade!

Mentre in Horde Shooter come Deep Rock Galactic i vostri personaggi possono essere messi fuori combattimento ma non uccisi, Helldivers 2 affronta il problema in modo diverso. I Super Destroyer hanno un numero limitato di soldati da lanciare in missione. Ogni volta che cadrete, un altro eroe sarà morto per la Super Terra, e le armi e i campioni che portava rimarranno vicino al corpo. I compagni dovranno richiamare una capsula dai Super Destroyer col vostro nuovo soldato.

Anche se ben equipaggiati e supportati da armi poderose, gli helldivers sono semplici umani, spesso sfortunati e sacrificabili come le guardie imperiali di Warhammer 40k, la fanteria mobile di Starship Troopers e gli assaltatori in corazza bianca di Star Wars, che nel mito condiviso dai fans sono tutti lontani “cugini”.

L’atmosfera del gioco è molto spesso sopra le righe. Non si prende troppo sul serio, ma crea un equilibrio efficace. Da un lato ci sono piogge di proiettili ed esplosioni del cinema d’azione anni ’80-’90, dall’altro la satira bruciante che vede schiere di poveri helldiver sacrificati “per la democrazia” e sminuzzati dagli spietati insetti in una lotta impari tra semplice umano e mostro spaziale.

Quando mi sono avvicinato per la prima volta a Helldivers 2, uno dei maggiori timori veniva dalla presenza, storica nella saga, del micidiale fuoco amico. Un bravo helldiver imparerà presto ad essere prudente e non ostacolare la linea di tiro dei propri colleghi, a non finire sotto le bombe degli aerei amici e a temere la mira a volte sospetta degli artiglieri dei Super Destroyer.

Per non provocare imbarazzanti incidenti o saltare in aria, eviterete anche di scatenare i vostri Stratagemmi dove potrebbero colpire voi o i vostri amici, perché le astronavi della Super Terra, come nel film Balle Spaziali di Mel Brooks, non si fermano per nessuno. Anche le vostre amichevoli torrette automatizzate scaricheranno la loro furia sugli alieni, e pazienza per chi si trova nel mezzo.

La squadra torna a casa, coperta di gloria e budella d’insetto. (Fonte dell’immagine – Helldivers 2 Gameplay)

Per fortuna gli helldivers sanno essere amichevoli! Anche se non hanno ancora accesso a un pub-discoteca come quello dei nani di DRG, i soldati della Super Terra si incoraggiano con saluti, battono il cinque e si abbracciano come fratelli, preferibilmente per celebrare la detonazione di un missile intercontinentale su una lontana base aliena. La community è di solito amichevole e collaborativa, e coopera per raggiungere obiettivi fissati su base settimanale, come far fuori svariati milioni di robot in pochi giorni o liberare/proteggere un particolare pianeta.

Il gioco ha goduto di un successo spettacolare e sorprendente al lancio; il giudizio globale del pubblico di Steam però ha subito alti e bassi ed è Perlopiù Positivo (74%) con circa 688mila recensioni. La sua imprevista popolarità di massa ha avuto ripercussioni meno felici come carico eccessivo sui server, problemi di stabilità, disconnessioni senza ritorno e uno strano zelo nel “nerfare” (depotenziare) armi affidabili e divertenti.

Mesi fa Sony ha cercato di rendere obbligatoria la registrazione al suo Playstation Network per giocare a Helldivers 2 da PC, mossa a cui ha dovuto rinunciare davanti alla massiccia risposta negativa dalla community.

Difetti, polemiche e scelte opinabili hanno messo alla prova la pazienza dei giocatori. Tuttavia un recente, corposo update ha risolto molti dei problemi di cui Helldivers 2 soffriva, e il giudizio relativo all’ultimo mese su Steam (novembre 2024) è del 95%.

Update gratuiti hanno introdotto nuovi tipi di missione, nuovi pericolosi nemici e Stratagemmi.

I cosiddetti Premium Warbonds, pacchetti che su base quasi mensile introducono nuove armi, armature e look, invece funzionano in modo diverso. Si possono acquistare con pagamenti in denaro reale, o spendendo una specifica moneta di gioco (i “super-crediti”) da recuperare durante le missioni in luoghi seminascosti. Molte squadre sono abituate a setacciare la mappa alla ricerca di ogni risorsa utile, super-crediti inclusi.

Nel complesso parliamo quindi di un prodotto che colpisce; ben fatto, anche se dipendente come altri giochi odierni da update che possono nei fatti migliorare o peggiorare il gameplay.

Il puro divertimento e l’emozione che vengono dallo spirito di squadra, dalle disperate resistenze o dalle gesta esagerate dei vostri eroi sono il pilastro dell’esperienza, e per il team di sviluppo dovrebbe essere imperativo accontentare la grande e appassionata community del gioco.

Quindi speriamo che Helldivers 2 conservi e aumenti il suo valore.

Reaukiyo: il talento di una Neo-cosplayer tra Passione e Creatività

Nel vasto universo del cosplay, c’è chi entra in punta di piedi e chi, come Andrea Chiara, meglio conosciuta come Reaukiyo, lo fa con tutta la passione e l’entusiasmo di chi ha trovato la propria strada. Fin da piccola, la talentuosa cosplayer è stata attratta dalla cultura giapponese in ogni sua forma, immergendosi in fumetti, anime e videogiochi con uno sguardo curioso e ammirato.

È stato però il 2022 a segnare un momento cruciale per lei, l’anno in cui ha deciso di mettersi alla prova e di partecipare al suo primo Lucca Comics & Games. Il cosplay scelto per quell’occasione, Sara Kujou di Genshin Impact, non è stato solo un regalo di compleanno, ma il trampolino di lancio verso un’esperienza che avrebbe cambiato la sua vita. Tornata a casa dopo l’evento, Reaukiyo ha capito che il cosplay non era solo un gioco o un modo per divertirsi, ma una forma di espressione che le permetteva di esplorare nuovi aspetti di sé.

Da quel momento, ha deciso di condividere il suo percorso aprendo un profilo social, scegliendo infine il nome Reaukiyo per l’assonanza con il termine giapponese ukiyoe. Come il movimento artistico che celebra il “mondo fluttuante”, anche il cosplay per lei rappresenta un luogo sospeso, un universo dove creatività e fantasia si incontrano.

In appena due anni, Reaukiyo ha dato vita a tantissimi personaggi, da Nico Robin e Nami di One Piece a Yor Forger di Spy x Family, passando per figure iconiche dei videogiochi come Ahri Coven, Syndra e Tifa Lockhart. Tra i suoi lavori più particolari c’è anche Cassandra Dimitrescu di Resident Evil. Nonostante la varietà di personaggi interpretati, il suo cuore resta legato a Sara Kujou, il primo cosplay con cui tutto è iniziato.

Pur essendo ancora all’inizio del suo viaggio, Reaukiyo si sta cimentando con entusiasmo nell’arte del propmaking, anche se, per il momento, preferisce acquistare accessori e costumi già pronti mentre lavora sulla personalizzazione delle parrucche, di cui si occupa personalmente. Per lei, il cosplay non è una gara alla perfezione, ma un modo per divertirsi e condividere una passione.

Nel frattempo, la sua partecipazione agli eventi si è fatta sempre più costante. Da Lucca a Torino Comics, passando per Milan Games Week, ALEcomics e Novegro, ogni occasione è buona per incontrare altri appassionati, scattare foto e vivere l’atmosfera unica delle fiere. La sua ambizione, però, è quella di ampliare sempre più la lista di eventi a cui partecipare, portando il suo “mondo fluttuante” in quante più realtà possibile.

Come ogni cosplayer, Reaukiyo ha sperimentato sia i lati positivi sia quelli negativi di questo mondo. Da un lato, i social media offrono la possibilità di trasformare il cosplay in una vera professione, anche se solo per pochi fortunati. Senza agganci o il supporto di un’agenzia, emergere e trasformare la propria passione in lavoro può essere incredibilmente difficile. Dall’altro lato, esiste il problema dell’eccessiva sessualizzazione di alcuni cosplay, che spesso porta a situazioni spiacevoli come molestie durante gli eventi o messaggi inappropriati sui social.

Nonostante queste difficoltà, per Reaukiyo il cosplay rimane una valvola di sfogo, un modo per dare colore alla sua vita e connettersi con altre persone che condividono la sua stessa passione. “Non è un atto di trasgressione,” spiega, “ma una forma di espressione autentica.” Crede fermamente che il cosplay possa aiutare molti a trovare la propria voce e a mostrare il proprio vero “io”, indipendentemente da genere o orientamento.

Prima di salutarci, Reaukiyo ci lascia con un messaggio di ispirazione:

“Circondatevi di persone che vi supportano, non lasciatevi abbattere dai pensieri negativi e accettate le critiche, ma solo se sono costruttive. Voglio ringraziare la mia famiglia, che mi sostiene ogni giorno, e invitarvi a fare un salto sul mio instagram , reaukiyo.💕”

Con la sua passione, il suo talento e una visione chiara del futuro, Reaukiyo è pronta a continuare il suo viaggio, trasformando il suo mondo fluttuante in una realtà sempre più grande e luminosa. Per approfondire il talento di Andrea Chiara vi invitiamo anche a visitare i suoi profili tiktok e beacons.ai.

Merendopoli: il gioco da tavolo sul Mostro di Firenze che sfida ogni decenza

Siamo nerd, lo sappiamo, e come tali siamo sempre a caccia di nuovi giochi da provare, da esplorare, da condividere con la nostra comunità. Ma questa volta, credetemi, il gioco da tavolo che ci troviamo davanti, Merendopoli, è di quelli che ti fanno venire voglia di chiudere il computer e sparire in un buco nero. Un prodotto che definire discutibile è un eufemismo così ampio che quasi ci fa sembrare ipocriti. Il suo concept? Sì, avete letto bene: si ispira alle atroci gesta del Mostro di Firenze. No, non è uno scherzo, e non stiamo parlando di una parodia dark fatta da un’IA impazzita. Questo è un gioco vero e proprio, acquistabile solo su Instagram, che riduce a passatempo l’orrore di uno dei più terrificanti casi di cronaca nera italiana.

L’idea dietro Merendopoli è talmente di cattivo gusto che se ne fa fatica a credere che qualcuno abbia pensato fosse accettabile. Il gioco è ispirato agli omicidi commessi dal Mostro di Firenze, il serial killer che tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’80 ha lasciato una scia di sangue nei boschi toscani, uccidendo coppie di fidanzati. E cosa si fa in Merendopoli? Si competono per conquistare le piazzole dove il Mostro ha compiuto i suoi crimini. Già, avete capito bene: invece di raccogliere soldi come in Monopoly, qui si spiano le coppiette nei boschi. Sì, proprio così. Un gioco da tavolo che fa il suo “best” per ridurre a intrattenimento la memoria di una tragedia che ha scosso l’intero paese.

L’ideatore, Andrea Matteoni, ha pensato inizialmente di farne una tiratura limitata per sé stesso, ma evidentemente, quando l’idea è davvero “irresistibile”, non puoi fare a meno di metterla sul mercato. Così, Merendopoli è arrivato ovunque, spingendo addirittura gli organizzatori di Lucca Comics a metterlo in vetrina, dove ha fatto furore. Le regole sono quelle di Monopoly, ma con una twist raccapricciante. Sei giocatori si sfidano per conquistare le piazzole di crimine – Scopeti, San Casciano, Londa, Vicchio – e invece di case e hotel ci sono automobili, quelle delle vittime. Le banconote? Immaginatevi i volti dei protagonisti dei processi legati agli omicidi, come Pacciani, Vanni, Lotti e persino il pubblico ministero Paolo Canessa. Un bellissimo souvenir macabro, se ci pensate.

E se pensate che la cosa non possa andare oltre, siete in errore. C’è anche il “carcere di Sollicciano”, perché ovviamente parlare di omicidi e processi è ancora più divertente quando si riduce a un ingranaggio di gioco. Un’infelice trovata per infilare la realtà più nera nelle dinamiche di un gioco da tavolo.

Le reazioni? Beh, non hanno tardato ad arrivare. L’avvocato Vieri Adriani, che rappresenta i parenti delle vittime, ha definito l’idea “deplorevole” e ha ragione. Fare un gioco sul Mostro di Firenze è una vera e propria mancanza di rispetto per chi ha perso i propri cari in uno dei momenti più bui della storia recente. Come se non fosse già abbastanza vergognoso sfruttare il crimine per scopi commerciali, qualcuno ha deciso che era il momento di giocare con la morte, perché dopotutto, il business viene prima di tutto.

La vera follia sta nel tentativo di Merendopoli di trasformare una tragedia in un passatempo da tavolo. Perché tanto, che importa se parliamo di omicidi, stragi e sofferenze? L’importante è vendere un prodotto, presentare una novità. La sensibilità? Chi se ne frega. È un gioco, dopo tutto. Un gioco che ha come unico obiettivo quello di sfruttare una tragedia per far soldi, mascherato da intrattenimento provocatorio. E, sinceramente, se qualcuno trova divertente o stimolante tutto ciò, siamo messi male.

Merendopoli è l’ennesima provocazione fuori luogo, che sfuma ogni confine del buon senso e della decenza. Un altro prodotto che prova a riscrivere le regole della distorsione della realtà, rendendo un crimine un gioco da tavolo. E a noi non resta che chiederci: dove siamo arrivati?

Edizioni BD presenta Quello che ho capito fin qui

Quando si parla di fumetto, ci sono pochi nomi che brillano come quello di Simone Di Meo. L’artista torinese, acclamato a livello internazionale grazie a lavori come Li troviamo solo quando sono morti e Mighty Morphin Power Rangers / Teenage Mutant Ninja Turtles, è un vero e proprio punto di riferimento nel panorama fumettistico. Oltre ad essere un talentuoso disegnatore, Di Meo è anche docente presso la Scuola Internazionale di Comics di Torino, dove condivide con i giovani aspiranti artisti le sue esperienze e la sua visione del mestiere.

Ma cos’è che spinge un artista come lui a intraprendere questo percorso? È proprio questa domanda che Simone cerca di esplorare nel suo libro Quello che ho capito fin qui. Appunti e disappunti di un viaggio nel fumetto per passione e professione, un agile volumetto illustrato che offre un’idea dei retroscena del mondo del fumetto e un’autentica raccolta di consigli per chi sogna di fare della nona arte un mestiere.

Il libro non è solo una sorta di guida pratica per giovani artisti, ma anche una riflessione personale di Di Meo sulle sue esperienze, tra alti e bassi, nel mondo del fumetto. La sua scrittura è sincera, ricca di insegnamenti appresi sul campo e di teoria, ma soprattutto di quella consapevolezza che solo chi ha vissuto davvero la professione può trasmettere. Si tratta di un lavoro che si colloca tra uno sketchbook e un manuale, che offre uno spunto prezioso a chi è alle prime armi ma anche a chi, da semplice appassionato, vuole sbirciare dietro le quinte della quotidianità di un fumettista.

In una riflessione che apre il volume, Marco Schiavone, CEO di Edizioni BD, paragona il mestiere del fumettista a quello dell’Eroe, un percorso pieno di difficoltà, ma capace di regalare immense soddisfazioni a chi non si lascia abbattere dalle sfide. La differenza, spiega Schiavone, tra un artista di talento e un professionista di successo, sta nella voglia di condividere ciò che si è imparato, di trasmettere la propria esperienza e di fare crescere il movimento artistico, incoraggiando gli altri a superare le difficoltà.

Quello che ho capito fin qui è, quindi, un libro imperdibile non solo per i giovani disegnatori, ma anche per tutti coloro che vogliono conoscere più a fondo la vita di un grande fumettista. È una lettura che permette di capire cosa accade dietro ogni tavola da disegno, cosa significa affrontare i compromessi, le gioie e le sfide quotidiane di un mestiere tanto affascinante quanto difficile.

Presentato al Lucca Comics & Games, il volume sarà disponibile a partire dal 20 novembre in libreria, fumetteria e online. Inoltre, Simone Di Meo sarà presente alla Milan Games Week & Cartoomics, dove incontrerà i lettori per sketch e firmacopie durante tutta la durata della fiera. Seguite i canali social di Edizioni BD per scoprire tutti i dettagli sulle sessioni di autografi!

In definitiva, Quello che ho capito fin qui è più di un semplice libro: è un’opportunità per conoscere meglio il percorso di un artista e per trarre ispirazione da chi ha fatto del fumetto la sua passione e professione. Un volume da leggere e rileggere, per imparare, riflettere e, perché no, sognare di fare della propria arte una carriera.

La Nuova Edizione di Food Wars! – Shokugeki no Soma! Un Tributo Culinaro in Edizione Limitata

Se siete amanti dei manga e della cucina, sicuramente avrete sentito parlare di Food Wars! – Shokugeki no Soma, uno dei titoli più iconici che mescola il mondo della gastronomia con l’azione da shōnen. Questa serie, scritta da Yūto Tsukuda e disegnata da Shun Saeki, è una vera e propria sfida culinaria a colpi di ricette spettacolari e battaglie da far venire l’acquolina in bocca.

La storia segue Souma Yukihira, un giovane chef che sogna di diventare il miglior cuoco del mondo, superando anche il suo padre, un maestro della cucina. Ma la sua vita prende una piega inaspettata quando, dopo la scuola media, suo padre decide di chiudere il ristorante di famiglia e partire per l’Europa. Questo lo spinge a entrare in una delle scuole di cucina più prestigiose, dove solo una piccola parte degli studenti riesce a diplomarsi. Ma Souma non si tira indietro: con un mix di passione, creatività e tanto impegno, si mette alla prova in sfide culinarie sempre più difficili. Riuscirà a vincere questa lotta per diventare un vero chef?

Se questa trama vi ha conquistato, non potete certo perdere l’ultima novità che riguarda Food Wars!: una nuova edizione della serie è in arrivo! Annunciata durante il Lucca Comics & Games 2023 da Panini Comics, questa nuova versione della saga sarà pubblicata sotto l’etichetta Planet Manga a partire dal 31 ottobre 2024. I primi 18 volumi saranno disponibili sia singolarmente che in 3 cofanetti speciali, ciascuno con una cartolina esclusiva, perfetti per tutti i collezionisti e i fan della serie.Ma non è finita qui! Per i più appassionati, ci sarà anche un cofanetto deluxe che conterrà i primi due volumi in edizione limitata, con delle bellissime cover variant e alcuni gadget esclusivi che faranno impazzire i fan: bacchette da cucina, una bandana e tre cartoline con i protagonisti della serie. E per chi vuole continuare l’avventura di Food Wars! tutto l’anno, non potete assolutamente perdervi il Calendario 2025 dedicato alla serie, disponibile anche con una cover metallizzata del primo numero. Un’idea perfetta per portare un po’ di Food Wars! nella vostra vita quotidiana, con 12 mesi all’insegna della cucina… che, come ormai sappiamo, non è solo un’arte, ma anche una vera e propria battaglia!

Non dimenticate che Food Wars! non è solo un manga: ha anche dato vita a una serie di light novel e a un adattamento anime che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo. L’anime, prodotto da J.C. Staff, ha visto ben cinque stagioni dal 2015 al 2020, e ogni episodio ci ha regalato emozioni forti e piatti da leccarsi i baffi. Se non l’avete ancora fatto, è arrivato il momento di tuffarvi nel mondo di Food Wars! e di scoprire cosa succede quando la cucina diventa un campo di battaglia. Con questa nuova edizione, i fan più accaniti avranno davvero l’imbarazzo della scelta!

Dungeons & Dragons celebra 50 anni con una mostra epica a Lucca Comics & Games

Da sempre compagno di strada e di avventure di Lucca Comics & Games, Dungeons & Dragons, il primo gioco di ruolo mai nato e che ha dato vita, nel gennaio del 1974, a un modo tutto nuovo di giocare e usare la fantasia, compie 50 anni e Lucca non poteva non celebrare questo anniversario d’oro con tutta una serie di attività e manifestazioni a esso dedicate, creando un vero e proprio festival nel festival, interamente dedicato al gioco di ruolo più famoso al mondo.

Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art

Per celebrare l’anniversario d’oro di Dungeons & Dragons, Lucca Comics & Games ha organizzato, in una location incredibilmente ricca di storia e sacralità come la Chiesa dei Servi, una mostra su D&D senza precedenti e davvero unica al mondo: “Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art”.

Per la prima volta, infatti, sarà esposta la magnifica Koder Collection, composta tra le altre opere d’arte e memorabilia di D&D anche da capolavori originali di Larry Elmore, Jeff Easley, Clyde Caldwell, Keith Parkinson, Brom e Todd Lockwood.

La mostra “Gateway to Adventure: 50 Years of D&D Art”, che sarà inaugurata sabato 26 ottobre alle 17:00, sarà curata da Jon Peterson, uno dei più importanti storici del gioco e autore di Dungeons and Dragons – Art & Arcana e della straordinaria raccolta di documenti rari The Making of Original Dungeons & Dragons 1970-1977, e da Jessica Lee Patterson, storica dell’arte che dal 2022 lavora alla catalogazione della collezione Koder. Sarà la mostra più grande al mondo dedicata a D&D.

Tra i capolavori presenti nella collezione, oltre alle opere degli artisti summenzionati, per solleticare il palato degli appassionati di D&D, citiamo una selezione tra gli artwortk originali dei più iconici manuali da AD&D 1a edizione fino a oggi e la prima copertina variant mai creata per un manuale di D&D, a opera di John Blanche, per l’edizione inglese di Dungeons & Dragons a suo tempo pubblicata nel Regno Unito da Games Workshop.

Gli straordinari spazi della Chiesa dei Servi, ottenuti solo grazie ai grandi sforzi di Lucca Comics & Games, saranno ripensati per accogliere un percorso editoriale e artistico che lascerà spazio anche all’esperienza del visitatore e al gioco giocato.

Caso più unico che raro, infatti, alcune partite speciali di Dungeons & Dragons saranno giocate proprio su un tavolo ubicato nel transetto della Chiesa dei Servi. Questo tavolo speciale ospiterà partite con giocatori VIP dalle 16:00 alle 19:00 dei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre. Inoltre, per tutti e cinque i giorni della manifestazione, il tavolo sarà a disposizione in tre slot giornalieri in cui il pubblico potrà, previa prenotazione, partecipare a sessioni di gioco condotte da Dungeon Master d’eccezione, tra i quali Luke Gygax e Jeremy Crawford.

Il sotterraneo Gary Gygax e Dave Arneson

Le celebrazioni a Lucca per il 50° anniversario del gioco di ruolo più famoso al mondo vedranno anche lo svolgersi di un evento davvero unico e senza precedenti al mondo: l’intitolazione in modo definitivo da parte dell’amministrazione comunale di Lucca del sotterraneo del baluardo San Paolino a Gary Gygax e Dave Arneson, i creatori di Dungeons & Dragons nel lontano 1974. La cerimonia di intitolazione avrà luogo mercoledì 30 ottobre e vedrà la presenza, oltre alle autorità cittadine, di Luke Gygax, figlio di Gary Gygax.

L’anniversario per i 50 anni di D&D sono stati dunque l’occasione perfetta perché il gioco di ruolo lasciasse una traccia permanente nella città del gioco per antonomasia, con la dedica di un luogo iconico della città ai due autori dell’altrettanto iconico GdR. Questa è stata un’operazione fortemente voluta da Lucca Comics & Games, un progetto che ha richiesto più 10 anni di lavoro e che ha ottenuto il risultato unico di vedere una società pubblica riuscire nell’impresa di intitolare un luogo cittadino a due game designer. Un’eredità che rimarrà nel cuore non solo della città e dei suoi abitanti, ma anche in quello di tutti i fan di Dungeons & Dragons. Siamo certi che il Dungeon Gary Gygax e Dave Arneson (di fatto, un vero sotterraneo) diventerà meta di pellegrinaggio e luogo di incontro per la community del gioco di ruolo più famoso al mondo.

L’arte e il game design di Dungeons & Dragons

Dungeons & Dragons, però, non è solo gioco e collezionismo, è anche arte. A esplorare l’evoluzione artistica del gioco di ruolo negli anni saranno presenti al festival due artisti i cui tratti hanno segnato il gioco in modo profondo: Tyler Jacobson ed Erol Otus. Probabilmente l’artista più rappresentativo della 5e, Jacobson è l’autore delle copertine dei nuovi manuali base (Player’s Handbook, Dungeon Master’s Guide e Monster Manual) e di molti altri. L’arte di Otus, invece, ha reso iconiche le prime edizioni sia di D&D sia di Advanced Dungeons & Dragons, e recentemente ha prodotto immagini di copertina dei manuali di Old School Essentials. Tyler Jacobson ed Erol Otus saranno presenti all’Artist Alley del padiglione Carducci. Il pubblico di Lucca potrà incontrare Erol Otus anche presso lo stand di Mondiversi al padiglione Carducci, dove si presterà ad alcuni momenti di firmacopie.

Non mancheranno di certo gli artisti italiani che hanno concesso la propria arte a D&D. Durante l’incontro “L’arte di D&D parla italiano”, moderato da Christian “Zoltar” Bellomo, che si terrà sul palco Grog Live Show del padiglione Carducci e in diretta Twitch il 31 ottobre alle 14:30, vedremo infatti intervenire artisti del calibro di Katerina Ladon, Francesca Baerald, Michele Giorgi, Marco Bernardini, Domenico Cava e Andrea Piparo.

Guest of Honor nel 2007 di Lucca Games, torna a incontrare il pubblico della manifestazione Troy Denning, uno degli scrittori di D&D più prolifici e famosi, nonché l’autore che ha dato vita e consistenza all’ambientazione “Dark Sun” per AD&D, illustrata da Gerald Brom uno dei tre padri fondatori dell’Area Performance di Lucca Comics & Games. Denning incontrerà i fan a Lucca e terrà un seminario/workshop in cui svelerà tutti i segreti dell’arte del World Building.

Inoltre, per la prima volta a Lucca Comics & Games, il pubblico del festival potrà fare la conoscenza di Alex Kammer, il direttore della celebre manifestazione di gioco americana GameHoleCon, Game Designer e Dungeon Master. Kammer, sarà presente al festival per condividere la sua passione per Dungeons & Dragons con tutta la community del gioco di ruolo e per svelare i trucchi su come si costruisce un’avventura per D&D.

Infine, dopo 10 anni torna a Lucca Comics & Games anche Jeremy Crawford, lead rules designer di Dungeons & Dragons e lead designer del nuovo 2024 Player’s Handbook, che illustrerà al pubblico di Lucca il presente e il futuro di D&D.

Oltre a rendersi disponibile per alcune sessioni di D&D con il pubblico alla Chiesa dei Servi, come già annunciato, Jeremy Crawford sarà anche protagonista di alcuni panel sul game design della nuova edizione 2024 di Dungeons & Dragons, sulla sua storia personale di game designer e terrà una masterclass sul game design del gioco di ruolo.

Anche Luke Gygax, figlio di Gary Gygax, sarà protagonista di dibattiti e incontri sul palco Grog Live Show (padiglione Carducci) e coglierà l’occasione per ricordare la figura di suo padre e i momenti trascorsi insieme all’insegna di Dungeons & Dragons.

D&D giocato

Ma Dungeons & Dragons è un gioco e per essere apprezzato al suo meglio va giocato, che sia in prima persona o seguendo da spettatore le avvincenti avventure di altri appassionati giocatori.

Non a caso, Lucca Comics & Games è stata insignita da Wizards of the Coast del titolo di Premium Organizer della celebre Adventurers League di Dungeons & Dragons, titolo finora assegnato solo ad altri quattro enti organizzatori in giro per il mondo. Sarà possibile giocare l’avventura originale, creata per l’occasione da Lucca Comics & Games insieme ai suoi partner storici The Agency e Kraken APS, sabato 2 novembre in occasione dell’Epic di Adventurers League dalle 13:00 alle 20:00 presso la sala Pinturicchio. L’avventura sarà successivamente resa disponibile sul sito Dungeon Masters Guild.

Sempre presso la sala Pinturicchio, domenica 3 novembre dalle 13:00 alle 20:00 sarà possibile partecipare a una specialissima sessione di D&D in formato multi edizione e multitavolo.

Molteplici saranno le occasioni per provare D&D in prima persona, tutti i giorni, infatti, presso il Sotterraneo Gary Gygax e Dave Arneson sarà possibile giocare a sessioni di Dungeons & Dragons con chi il gioco lo condivide quotidianamente con la propria community. Saranno quindi presenti content creator come gli InnTale, Dr. Morgan, i D20 Nation, e i Wikirole.

Torna a trovarci anche Stefan Pokorny, imprenditore ideatore di Dwarven Forge (il più famoso sistema modulare di terreni per miniature), che sarà presente con il suo stand di vendita, ma soprattutto sarà a disposizione per partite con i fan presso la Miniature Island al Padiglione Carducci.

Ma le attività di gioco legate a Dungeons & Dragons non terminano qui, Francesco Lancia, accompagnato da nuovi ospiti inediti, sarà il mattatore alla conduzione di un nuovo appuntamento con Dungeons & Deejay Lucca Comics & Games Special Edition, che l’anno scorso ha riscosso un successo incredibile, riempiendo il Teatro del Giglio di appassionati e curiosi.

Francesco Lancia sta già conducendo anche una nuova edizione del format Twitch RPG Night Live (creato nel 2019 da Lucca Comics & Games), in cui viene giocata una nuova avventura ambientata a Lucca con ospiti di eccezione quali Barbascura X, Camihawke, CKibe, Claudio Di Biagio e Zoltar. La finale sarà giocata live dall’Auditorium San Francesco di Lucca, il 31 ottobre, alle 19:30.

Infine, Dungeons & Dragons sarà protagonista anche del nuovo Lucca Games Café, con tre tavoli a cura di The Agency e Kraken APS per giocare tutte le edizioni di D&D, dalla scatola bianca a 5e.

“Nella tana del drago”, lo speciale RAI su D&D

Anche Rai Cultura e Rai4 festeggiano il 50° anniversario del più celebre dei giochi di ruolo, pietra miliare dell’immaginario fantasy, e lo fanno con una puntata speciale del magazine Wonderland: “Nella tana del drago – 50 anni di Dungeons & Dragons”.

Scritto da Andrea Fornasiero e diretto da Giuseppe Bucchi, lo speciale, in forma di documentario della durata di 50 minuti circa, si articola su un doppio registro e un doppio racconto. Al centro della narrazione c’è la storia di Dungeons & Dragons: dalla genesi, nel 1974, per mano di Gary Gygax e Dave Arneson, fino alle ultime versioni e al successo del videogame derivato dal gioco, Baldur’s Gate III. Il tema sarà sviluppato da diversi intervistati: lo scrittore Vanni Santoni, con un approccio sia da appassionato sia da teorico del gioco di ruolo; i game designer storici Frank Mentzer e Zeb Cook; il traduttore Spartaco Albertarelli, come testimone della diffusione di D&D in Italia negli anni ’80; lo scrittore Simone Laudiero, tra gli autori di Brancalonia, una variante italiana del gioco; la cartografa del fantastico Francesca Baerald e lo sceneggiatore di Baldur’s Gate III, Lawrence Schick. Inoltre, dagli archivi di Wonderland, un’intervista al game designer della quinta edizione del gioco, Jeremy Crawford, realizzata a Lucca Comics & Games nel 2014.

Ma questo speciale di Wonderland vuole anche dimostrare l’essenza del gioco stesso. Le varie sezioni sono così incorniciate da scene di una partita di Dungeons & Dragons giocata in uno studio Rai. Nel ruolo di master si è cimentato l’attore Emiliano Coltorti e al suo tavolo si sono seduti gli scrittori Giada Pavesi e Christian Hill, lo storyboard artist Gabriele Derosas e la disegnatrice e colorista Valentina “Banjiolin” Napolitano.

Nella tana del drago sarà presentato in anteprima durante l’edizione 2024 di Lucca Comics & Games, venerdì 1 Novembre alle 19:00 al Cinema Centrale. Lo speciale sarà poi in onda su Rai4 lunedì 4 novembre e subito disponibile su RaiPlay.

LEGO e D&D

Anche il Gruppo LEGO non poteva esimersi dal celebrare il 50° anniversario di Dungeons & Dragons! Per l’occasione, infatti, i fan di D&D e dei mattoncini più famosi al mondo potranno incontrare Lucas Bolt aka BoltBuilds, il designer di LEGO® Ideas Dungeons & Dragons: Il racconto del Drago Rosso.
Quando? Sabato 2 novembre dalle 16:00 alle 18:00 in Piazza San Romano, presso il primo pop-up LEGO® Certified Store in partnership con Percassi. Il negozio avrà una dimensione di 90 mq e metterà a disposizione degli appassionati un assortimento completo di mattoncini, incluse le novità, i set LEGO dedicati al mondo gaming e le esclusive dei LEGO Certified Store.

Lucca C&G e D&D, un sodalizio consolidato negli anni

Chi ha seguito il festival lucchese negli anni già ne è conscio, quello tra Lucca Comics & Games e Dungeons & Dragons è un sodalizio che va avanti da moltissimo tempo. Numerosissimi, infatti, sono stati gli ospiti legati a doppio filo con il gioco di ruolo più famoso del mondo che si sono succeduti nel corso degli anni passati. Tra questi annoveriamo Zeb Cook, Wayne Reynolds, Tracy Hickman, Tony DiTerlizzi, Todd Lockwood, Stefan Pokorny, Robert Kuntz, R.A. Salvatore, Peter Adkison, Monte Cook, Margaret Weis, Larry Elmore, Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jeremy Latcham, Joe Manganiello, Jeremy Crawford, Jeff Grubb, Gerald Brom, Frank Mentzer e Bruce Heard.

Un vero e proprio parterre di ospiti che ha lasciato un pezzo di cuore a Lucca, a cui si aggiungeranno gli ospiti a venire, in attesa di festeggiare i prossimi 50 anni.

Zodiaco: Una nuova avventura cosmica per gli appassionati di fumetti di Leo Ortolani

Leo Ortolani sta per tornare, e questa volta lo fa in grande stile con un progetto che promette di conquistare fan vecchi e nuovi. Il maestro del fumetto italiano, celebre per aver dato vita al mitico Rat-Man, si prepara a stupirci con “Zodiaco”, la sua nuova opera pubblicata da Feltrinelli Comics. Stavolta, Ortolani abbandona i viaggi nello spazio per immergersi in un universo astrale diverso, ma sempre carico della sua inconfondibile ironia e del suo spirito dissacrante.

“Zodiaco” è una raccolta di dodici storie, ciascuna dedicata a un segno zodiacale. Un concept intrigante che arriva in un momento perfetto: il periodo di fine anno, quando l’interesse per l’astrologia raggiunge il suo picco. Che tu sia un appassionato di oroscopi o un semplice curioso, questa nuova avventura promette di affascinarti e divertirti, grazie a una narrazione fresca e originale che solo Ortolani sa offrire.

Ad arricchire il progetto c’è la collaborazione con Sarah D’Imporzano, talentuosa colorista già al lavoro su opere come Musa e Tarocchi. Insieme, il duo ha realizzato un vero e proprio gioiello del fumetto italiano, capace di parlare a lettori di tutte le età con un mix perfetto di ironia, riflessione e una dose di sano divertimento.

L’attesa per “Zodiaco” culminerà in un evento speciale: la presentazione ufficiale al Lucca Comics & Games 2024, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre. Questo festival, un punto di riferimento per ogni nerd che si rispetti, sarà lo scenario ideale per il lancio del nuovo titolo di Ortolani. Con Feltrinelli Comics al timone, il pubblico potrà scoprire le dodici storie che esploreranno non solo il mondo dell’astrologia, ma anche la condizione umana, sempre filtrata attraverso lo sguardo unico e brillante di Ortolani.

E se l’attesa per “Zodiaco” sembra interminabile, i fan possono già godersi “Gli Infallibili”, la miniserie targata Panini Comics che ha debuttato lo scorso 9 maggio. Questa serie mescola azione e umorismo in puro stile Ortolani, regalando un’esperienza di lettura avvincente e spassosa, perfetta per chi cerca un assaggio del suo genio creativo.

Con “Zodiaco”, Ortolani si prepara a regalarci un’opera che va oltre il semplice intrattenimento. Ogni storia, con il suo stile unico, offre un’opportunità per riflettere, ridere e lasciarsi trasportare in un viaggio che esplora sogni, paure e desideri attraverso la lente brillante e irriverente di uno dei più grandi narratori del fumetto italiano.

Se sei un fan di Ortolani o un amante del fumetto, segnati questa data: “Zodiaco” sarà uno dei titoli imperdibili di questa stagione. Preparati a ridere, riflettere e scoprire un lato inedito del tuo segno zodiacale… sempre che Ortolani non decida di prenderlo in giro (spoiler: lo farà, e sarà esilarante).

Il gioco da tavolo di “Dylan Dog: L’Alba dei Morti Viventi”

Creato da Clementoni, il gioco da tavolo Dylan Dog: L’Alba dei Morti Viventi, creato da Clementoni e ispirato alla celebre serie a fumetti di Sergio Bonelli Editore, è un’esperienza coinvolgente e unica che saprà conquistare gli appassionati del famoso investigatore dell’incubo. Questo gioco cooperativo ti trasporterà direttamente nell’universo dark e misterioso che ha reso Dylan Dog un’icona del fumetto italiano. Ma cosa rende L’Alba dei Morti Viventi un’avventura imperdibile? Scopriamolo insieme.

Un’avventura da brivido nel mondo di Dylan Dog

La trama del gioco ruota attorno a un mistero inquietante: la morte sospetta del dottor Browning e un diabolico piano messo in atto dal malvagio Xabaras. Mentre esplori il mondo di Dylan Dog, affronterai zombie, creature dell’occulto e minacce provenienti da dimensioni sconosciute. Il gioco è una vera e propria esperienza horror e mystery, con un gameplay avvincente che tiene il giocatore sulla corda, spingendolo a risolvere enigmi e superare ostacoli, il tutto immerso in un’atmosfera che riprende fedelmente il tono e lo spirito del fumetto originale.

In L’Alba dei Morti Viventi, la cooperazione è fondamentale. Solo unendo le forze con gli altri giocatori, potrai affrontare le sfide più difficili e sconfiggere i nemici che si presenteranno lungo il cammino. L’aspetto cooperativo del gioco permette di rafforzare la dinamica di squadra, rendendo ogni partita un’esperienza condivisa, dove ogni decisione può essere determinante per il successo o il fallimento della missione.

Gameplay avvincente e ricca di suspense

Il punto di forza del gioco è senza dubbio il suo gameplay coinvolgente, che si sviluppa tra mistero e orrore. Ogni partita è un viaggio tra l’incubo e la realtà, dove le scelte dei giocatori influenzano l’andamento della storia. Le diverse combinazioni di carte, eventi e azioni rendono ogni sessione unica, aumentando la rigiocabilità del titolo e permettendo ai giocatori di rivivere l’avventura più volte, con esiti sempre differenti. Ogni volta che ci si siede al tavolo, ci si trova davanti una nuova sfida, pronta a mettere alla prova la capacità di risolvere enigmi e affrontare il soprannaturale.

Grafica e ambientazione: un tuffo nel mondo di Dylan Dog

La grafica del gioco è un altro aspetto che gli appassionati di Dylan Dog apprezzeranno sicuramente. Le illustrazioni e i materiali di gioco sono stati progettati per riprendere fedelmente l’atmosfera dark e misteriosa che caratterizza i fumetti di Sergio Bonelli. Le tavole dei fumetti si trasformano in una vera e propria ambientazione tridimensionale, dove ogni dettaglio è pensato per immergere i giocatori in un mondo popolato da creature spaventose, oscuri misteri e ambientazioni macabre. L’accuratezza delle illustrazioni e dei materiali rende il gioco un oggetto da collezione per ogni fan della serie.

Perché perderti questa occasione?

Se sei un fan di Dylan Dog e ami i giochi da tavolo, L’Alba dei Morti Viventi è un’occasione imperdibile. Non solo vivrai un’avventura a fumetti dove potrai sentirti come un vero protagonista delle storie di Dylan Dog, ma avrai anche la possibilità di condividere l’emozione di questa esperienza con i tuoi amici. Il gioco cooperativo è perfetto per unire gruppi di appassionati, creando momenti di divertimento e collaborazione che renderanno ogni partita indimenticabile.

Inoltre, questo gioco è un’ottima occasione per espandere il tuo universo di Dylan Dog. Se sei già un fan della serie, avrai modo di approfondire la tua conoscenza dei suoi personaggi e delle sue storie, vivendo un’avventura che si inserisce perfettamente nel contesto delle sue trame più oscure. L’Alba dei Morti Viventi offre una nuova dimensione per esplorare l’universo creato da Sergio Bonelli, aggiungendo un pizzico di interattività che solo un gioco da tavolo può offrire.

Dylan Dog: L’Alba dei Morti Viventi non è solo un gioco da tavolo, ma una vera e propria avventura che cattura l’essenza della serie di Sergio Bonelli Editore. Con un gameplay emozionante, una grafica impeccabile e un’atmosfera che richiama i toni oscuri e misteriosi delle storie di Dylan, questo gioco rappresenta un’opportunità per i fan di immergersi ancora di più nell’universo dell’Indagatore dell’Incubo. Che tu sia un esperto investigatore o un neofita del mondo di Dylan Dog, preparati a vivere un’avventura che farà battere il cuore di ogni appassionato di horror e mystery.

Pastil. Tutte le avventure di Francesca Ghermandi

Francesca Ghermandi è tornata a far parlare di sé nel mondo del fumetto con un’opera che promette di emozionare e divertire: Pastil. Tutte le avventure. Questa raccolta integrale segna un grande evento per i fan e gli appassionati del genere, poiché per la prima volta tutte le storie di Pastil, la bambina con una testa a forma di pastiglia, saranno disponibili in un’unica edizione. Un momento attesissimo che segna il ritorno di uno dei personaggi più amati del fumetto italiano.

Le avventure di Pastil, pubblicate tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, sono un omaggio all’immaginazione infantile. Con un approccio unico, Ghermandi racconta le peripezie di una protagonista fifona e birichina che si lancia in avventure fantastiche. Attraverso una narrazione senza parole, l’autrice riesce a catturare l’essenza dell’infanzia e le sue paure, trasportando i lettori in un mondo dove l’assurdo diventa realtà. In sella a una cassetta alata, Pastil affronta mille pericoli, scoprendo che, nonostante le avversità, la curiosità e il divertimento sono sempre al centro della sua esperienza.

La maestria di Ghermandi nell’illustrazione e nella narrazione visiva rende ogni pagina un viaggio indimenticabile. Con la sua verve ironica e poetica, l’autrice esplora cosa combinano i bambini quando gli adulti non ci sono, creando un parallelismo tra realtà e fantasia che ricorda le opere di autori come Lewis Carroll e Carlo Collodi. Pastil non è solo un fumetto, ma un vero e proprio monumento alla potenza narrativa del silent comics, capace di coinvolgere lettori di tutte le età.

L’uscita di Pastil. Tutte le avventure, prevista per il 15 novembre 2024, segna un momento importante nella carriera di Ghermandi, che ha recentemente ottenuto un grande successo con I misteri dell’Oceano Intergalattico. Questo fumetto, accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico, le ha valso il Gran Guinigi come Miglior Disegno a Lucca Comics and Games 2023. Non sorprende, quindi, che il festival di Lucca abbia deciso di invitare l’autrice a far parte della giuria e dedicarle una mostra intitolata “Francesca Ghermandi: Il Pianeta Intergalattico. Fumetti, Disegni e Oggetti.”

Nata a Bologna nel 1964, Francesca Ghermandi ha una carriera che affonda le radici nella metà degli anni ’80. Le sue opere sono state pubblicate in numerose riviste italiane e internazionali, contribuendo a creare un immaginario unico che ha influenzato generazioni di fumettisti. Tra le sue pubblicazioni più importanti si annoverano titoli come The Whipeout e Grenuord, consolidando il suo status di figura imprescindibile nella nona arte.

In un panorama fumettistico sempre più affollato, il ritorno di Pastil non rappresenta solo una celebrazione del personaggio, ma è anche un’opportunità per i lettori di riscoprire la bellezza e l’importanza del fumetto senza parole. Pastil. Tutte le avventure è più di una semplice raccolta; è un viaggio emozionante attraverso l’immaginazione e la creatività di Francesca Ghermandi, un’opera che promette di far sognare e riflettere su quanto possa essere meravigliosa l’infanzia.

Con 216 pagine di storie da esplorare, questo volume è destinato a diventare un must-have per gli amanti del fumetto. Gli appassionati non vedono l’ora di immergersi nuovamente nelle avventure di Pastil e di vivere insieme a lei le emozioni di un mondo fantastico e senza confini.

Il rapporto madre-figlia, raccontato in due fumetti

Il rapporto tra madre e figlia è uno dei più profondi e complessi che si possano sperimentare nella vita. È un legame che ci accompagna fin dalla nascita e che, in qualche modo, ci rimarrà sempre accanto.

Questo legame, così viscerale e dalle mille sfaccettature, è stato rappresentato, in due modi totalmente differenti ma allo stesso tempo incredibilmente simili, da Silvia Ziche e Kalina Muhova.

Due storie, due esperienze

Le due autrici, una italiana e una bulgara, hanno raccontato al pubblico di Lucca Comics&Games 2023 le loro esperienze personali, che hanno ispirato le loro opere.

Silvia Ziche ha parlato della morte della madre, avvenuta quando lei era ancora giovane. Un evento che l’ha segnata profondamente e che l’ha spinta a raccontare la sua storia attraverso il fumetto.

Kalina Muhova, invece, ha parlato della diagnosi di cancro alla madre. Un’esperienza che l’ha fatta riflettere sulla fragilità della vita e sul valore del tempo.

Due fumetti, due riflessioni

Le due opere, “La gabbia” di Ziche e “Odio l’estate” di Muhova, sono due racconti intimi e profondi che esplorano il rapporto tra madre e figlia da diverse prospettive.

In “La gabbia”, Serena, la protagonista, è una giovane donna che cerca di venire a patti con la morte della madre. Il fumetto è un viaggio nella memoria, un tentativo di ricostruire il passato e di trovare un senso alla perdita.

In “Odio l’estate”, invece, la protagonista, Maria, è una ragazza che si trova a fare i conti con la malattia della madre. Il fumetto è un racconto di dolore e di speranza, una riflessione sull’importanza dell’amore e della famiglia.

Un legame indissolubile

Nonostante le differenze tra le due storie, c’è un tema che accomuna entrambi i fumetti: il legame indissolubile che lega ogni essere vivente alla propria mamma.

È un legame che non può essere cancellato, anche dalla morte. È un legame che ci accompagna per tutta la vita, anche quando le nostre madri non ci sono più.

Conclusione

I fumetti di Silvia Ziche e Kalina Muhova sono due opere che toccano le corde del cuore. Sono storie che raccontano il rapporto madre-figlia in tutta la sua complessità e profondità. Sono storie che ci fanno riflettere sulla vita, sulla morte e sull’importanza dell’amore.