Goldrake U arriverà a luglio 2024

Il 4 aprile 1978 è una data che tutti gli appassionati di animazione e fumetto giapponese non possono dimenticare. In quel giorno, infatti, su Rai 2 andò in onda per la prima volta Goldrake, un cartone animato di fantascienza prodotto dalla Toei Animation e diretto da Go Nagai. La serie fu un successo clamoroso in Italia, e contribuì a diffondere la passione per gli anime in tutto il paese.

Il reboot di Grendizer

Dopo più di 40 anni, l’iconico Goldrake è pronto a fare il suo ritorno. Dynamic Planning, la casa di produzione responsabile della serie originale, ha recentemente annunciato che a luglio 2024 verrà rilasciato un reboot intitolato Grendizer U. Lo stesso Go Nagai sarà coinvolto come direttore esecutivo e la serie sarà realizzata utilizzando la tecnologia CGI. Questo nuovo progetto è presentato come un rifacimento della serie classica degli anni Settanta: al momento, non sono stati rivelati i dettagli su quale rete o piattaforma trasmetterà gli episodi, ma i fan possono già iniziare a prepararsi per questo atteso ritorno.

Con il nuovo Goldrake U, i fan potranno rivivere le emozioni della serie originale con una veste più moderna e coinvolgente. L’attesa è alta e l’entusiasmo cresce, mentre ci prepariamo ad accogliere il ritorno del mitico robot che ha segnato l’infanzia di molte generazioni di appassionati di anime e robotica.

Goldrake U | Anteprima ufficiale

Goldrake U sarà diretto da Mitsuo Fukuda, noto per il suo lavoro su Mobile Suit Gundam Seed, Gear Fighter Dendoh e Future GPX Cyber Formula. La serie sarà prodotta dallo studio di animazione GAINA e scritta e supervisionata da Ichiro Okouchi, noto per il suo lavoro su Code Geass: Lelouch of the Rebellion e Mobile Suit Gundam: The Witch From Mercury.

Il character design è affidato a Yoshiyuki Sadamoto, famoso per il suo lavoro su Neon Genesis Evangelion e Wolf Children, mentre la colonna sonora è composta da Kōhei Tanaka, noto per il suo lavoro su One Piece, Sakura Wars e Dirty Pair. Go Nagai, il creatore di Goldrake, sarà il produttore esecutivo del progetto.

Yuriko Tiger, ambasciatrice internazionale

Dynamic Planning ha scelto Yuriko Tiger, una famosa cosplayer italiana, come ambasciatrice di Grendizer U. Con il suo grande successo in Giappone e il legame speciale con la serie animata, Yuriko Tiger interpreterà un personaggio chiave nella storia di Grendizer U, indossando un costume realizzato appositamente per lei. La cosplayer parteciperà a eventi di promozione di Grendizer U sia in Giappone che in Europa, con l’idea di portare il cast della serie in Italia nel 2024. Il coinvolgimento di Yuriko Tiger nella promozione della serie è un segnale del grande successo che Grendizer U riscuoterà in Italia.

L’entusiasmo per il ritorno di Goldrake è palpabile tra gli appassionati di anime. Con un team così talentuoso al timone, Goldrake U promette di essere un successo e non vediamo l’ora di vedere come la storia si svilupperà.

Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024

“Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024” di Marco Pellitteri è una vera e propria immersione nella storia, nei significati e nel successo dell’iconico gigante metallico che ha catturato l’immaginazione di una intera generazione di bambini tra gli anni ’70 e ’80 del XX secolo.

Il libro fa parte della nuova collana Digital Loop, promossa da Rai Libri, che si propone di esplorare la trasversalità e l’influenza dei diversi universi media su quello della televisione. Con una scrittura approfondita e coinvolgente, l’autore ci guida attraverso un viaggio che attraversa le varie sfaccettature dell’iconica serie televisiva.

L’arrivo di Goldrake sul piccolo schermo, con la trasmissione di Atlas Ufo Robot su Rai 2 nel 1978, rappresentò una svolta nel panorama televisivo per ragazzi in Italia. I disegni animati giapponesi, ancora poco conosciuti in Occidente, trovarono in Goldrake un vero e proprio ambasciatore, capace di conquistare il cuore di milioni di spettatori con i suoi valori positivi e la sua natura pacifista.

Marco Pellitteri, esperto di animazione giapponese, ci guida attraverso le varie fasi dell’evoluzione di Goldrake, partendo dalle origini fino al suo ritorno con la serie Grendizer U. Attraverso uno sguardo attento e rigoroso, l’autore esplora i vari aspetti mediatici, pedagogici, politici e socioculturali legati alla serie, sottolineando l’importanza della figura di Goldrake come portatore di un messaggio di pace in un contesto segnato dalla guerra. Oltre a analizzare il ruolo della Rai come primo diffusore di Goldrake in Italia, l’autore ci invita a riflettere sull’attualità e la rilevanza di un personaggio che, nonostante sia fatto di tonnellate di metallo, riesce a mostrare un cuore umano e a ispirare valori positivi nei suoi spettatori.

“Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024” è un libro che va oltre la semplice analisi di una serie televisiva, rappresentando un viaggio emozionante e ricco di spunti di riflessione su come un personaggio possa trasmettere messaggi di speranza e pace in un mondo sempre più complesso e sconosciuto. Un’opera imprescindibile per tutti gli appassionati di animazione e per coloro che vogliono comprendere l’influenza dei media sulla società contemporanea.

Jeeg contro Goldrake: Anime Comic made in Italy approvato da Go Nagai

In un nuovo progetto che sta scuotendo gli appassionati di robot giapponesi in Italia, Jeeg e Goldrake si preparano a vivere un’avventura senza precedenti grazie a  Luca Papeo (Studio Itaca), con il benestare di Dynamic Planning e del sensei Go Nagai!  I personaggi saranno rappresentati in modo fedele allo stile Dynamic Classic, così come li ricordate con affetto dai tempi dell’infanzia.

La trama dell’Anime Comic “Jeeg contro Goldrake” avrà al suo centro praticamente tutti i personaggi principali delle due serie, focalizzandosi in particolare sui più importanti. Un connubio di grafica animata e stile manga caratterizzerà questa nuova avventura, che si inserisce in modo organico e coerente all’interno delle serie TV originali.

L’uscita è prevista per il 2024, con alcune piccole varianti creative per rispettare l’adattamento storico italiano, come ad esempio modifiche nell’altezza dei robot e nei nomi dei personaggi. Continuate a seguirci per ulteriori dettagli su questa epica e imperdibile avventura, che si prospetta come un vero e proprio ritorno agli anni d’oro degli eroi robot giapponesi!

Dune: la saga di Frank Herbert illustrata dal maestro del manga Shōtarō Ishinomori

Dune è uno dei romanzi di fantascienza più famosi e apprezzati di tutti i tempi, scritto da Frank Herbert e pubblicato nel 1965. Si tratta del primo libro di una saga che comprende altri cinque romanzi scritti dallo stesso autore e numerosi prequel e sequel. Dune narra le vicende di Paul Atreides, il giovane erede della casata Atreides, che si ritrova coinvolto in una guerra per il controllo del pianeta Arrakis, l’unico luogo dove si trova la Spezia, una sostanza che permette di viaggiare nello spazio e di avere visioni del futuro.

Dune è una storia ricca di temi e simboli, che spaziano dalla politica alla religione, dall’ecologia alla psicologia, dalla filosofia alla genetica. Herbert ha creato un universo complesso e affascinante, popolato da personaggi memorabili e da culture originali. Dune ha influenzato molti altri autori e opere di fantascienza, tra cui Star Wars di George Lucas, che ha ammesso di essersi ispirato a Dune per alcuni elementi della sua saga.

Dune ha avuto anche diverse trasposizioni cinematografiche e televisive, tra cui il film del 1984 diretto da David Lynch, che ha cercato di adattare il primo romanzo in un film di due ore e mezza, con risultati controversi. Nel 2000 e nel 2003 sono state prodotte due miniserie televisive, Dune e I figli di Dune, che hanno coperto i primi tre romanzi della saga. Tra il 2021 e il 2024 il regista Denis Villeneuve realizza una nuova versione cinematografica del primo romanzo, suddivisa in due film, Dune e Dune – Parte due.

Ma forse non tutti sanno che esiste anche una versione illustrata di Dune, realizzata dal maestro giapponese Shōtarō Ishinomori per la casa editrice Hayakawa negli anni ’70. Ishinomori è stato uno dei più grandi e prolifici fumettisti giapponesi, con oltre 770 opere e 128.000 tavole pubblicate. Ha contribuito a creare e innovare generi come il supereroe, il robot, il cyborg, il tokusatsu e il sentai. Maestro di Go Nagai, ha vinto diversi premi prestigiosi, tra cui il Premio Shogakukan, il Premio Kodansha e il Premio Tezuka. Alla sua morte nel 1998, il suo lavoro è stato celebrato con l’apertura di un museo in suo onore a Ishinomaki, la sua città natale. Nel 2008, è entrato nel Guinness dei primati come l’autore di fumetti con il maggior numero di tavole pubblicate. Il suo stile ha influenzato generazioni di artisti e ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare giapponese e mondiale.

Ishinomori ha illustrato Dune con uno stile personale e originale, che mescola elementi della tradizione giapponese con quelli della fantascienza occidentale. Le sue illustrazioni sono state pubblicate in una serie di volumi che accompagnavano il testo di Herbert, tradotto in giapponese da Hisashi Asakura.Le illustrazioni di Ishinomori sono state apprezzate sia dai fan di Dune che da quelli del fumetto giapponese, per la loro capacità di rendere visivamente l’atmosfera e i personaggi del romanzo. Ishinomori ha saputo interpretare con maestria la visione di Herbert, dando vita a immagini suggestive e potenti. Le sue illustrazioni sono considerate un’opera d’arte a sé stante, che arricchisce e completa il capolavoro di Herbert.

Dune di Frank Herbert illustrato da Shōtarō Ishinomori è una delle versioni più originali e interessanti di questo ciclo di romanzi, che merita di essere conosciuta e ammirata da tutti gli appassionati di fantascienza e di fumetto. Si tratta di un esempio di come due grandi artisti, provenienti da culture diverse, possano incontrarsi e dialogare attraverso la loro arte, creando un’opera unica e indimenticabile.

Salve le opere del Go Nagai Wonderland Museum

Come ricordere, un potente terremoto di magnitudo 7.6 ha colpito la costa occidentale del Giappone il primo giorno dell’anno. La penisola di Noto, situata nella prefettura di Ishikawa, è stata l’area più colpita dal sisma, ma la sua forza ha provocato scosse anche fino a Tokyo e Osaka, sulla costa opposta del Paese. La forza del terremoto ha innescato uno tsunami, con onde alte oltre un metro, che ha costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Le autorità giapponesi hanno registrato oltre 50 terremoti di magnitudo superiore a 3.2 nella regione durante le vacanze di Capodanno, quando le famiglie si riuniscono e visitano i santuari.  Solo nella prefettura di Ishikawa, più di 200 case sono state completamente distrutte dalle fiamme provocate dal sisma, mentre oltre 100 edifici residenziali sono crollati: almeno 232 persone hanno perso la vita nella prefettura, mentre 22 risultano ancora disperse.  

Ma non sono solo le vite umane ad essere state colpite da questa catastrofe naturale. Anche il mondo del manga e del fumetto ha subito una grave perdita. Il Wonderland Museum, dedicato al celebre mangaka Go Nagai, è stato gravemente danneggiato. Questo museo, situato nella città di Wajima e inaugurato nel 2009, era un omaggio al genio creativo di Nagai, nato proprio in quella località. All’interno del museo si potevano ammirare le opere originali dell’autore di famosi manga come “Mazinger Z”, “Cutey Honey”, “Devilman” e “Getter Robo”, che rientrano tra le opere più famose ed influenti del panorama fumettistico giapponese. Inoltre, il museo ospitava una statua in scala 1/9 del Mazinger Z, il celebre robot gigante protagonista di una delle prime serie animate di grande successo in Italia.

Lo studio di Go Nagai, Dynamic Production, ha recentemente rilasciato una dichiarazione riguardante l’incendio che ha devastato il Go Nagai Wonderland Museum dopo il terremoto che ha colpito la Prefettura di Ishikawa: lo studio ha rassicurato i fan delle opere di Nagai, comunicando che i dipinti e le statuette originali sono sopravvissuti all’incendio. Attualmente, lo studio sta pianificando il trasferimento e la conservazione di queste preziose opere d’arte a Wajima. Nel comunicato, lo studio ha elogiato le misure antincendio adottate durante la costruzione e la ristrutturazione del museo. I dettagli dell’incendio sono ancora oggetto di indagine, ma lo studio ha chiesto di evitare di disturbare i residenti locali con interviste.

Il 10 gennaio, Go Nagai e Dynamic Production hanno espresso gratitudine per i messaggi di preoccupazione ricevuti dopo il terremoto. Nagai ha dichiarato che le immagini della sua città natale dopo il disastro naturale gli hanno provocato molta tristezza, perché gli hanno ricordato come era prima, come lui la ricordava. Riguardo al museo, Nagai aveva inizialmente temuto che molte delle opere esposte fossero state distrutte, ma ha sottolineato che anche se ciò fosse accaduto, molte cose possono essere ripristinate grazie alla sua presenza attiva.

Go Nagai ha anche dichiarato di essere disposto a fare qualsiasi cosa per aiutare le vittime di Wajima e delle aree circostanti a tornare alla normalità il prima possibile. Ha inviato un messaggio personale di incoraggiamento a coloro che, colpiti dal terremoto, si sentono disorientati.Dynamic Production ha inoltre chiarito che i dipinti originali del maestro sono stati prestati a Wajima a partire dal giugno 2023 per far parte della collezione permanente del museo, ma che la città non ne è proprietaria in quanto appartengono a Dynamic Production, così come i manoscritti, i disegni e altri lavori originali del maestro.

Il ritorno di Goldrake: il trailer del nuovo anime

Il robottone più amato dagli italiani sta per tornare! Il 2024 vedrà infatti il debutto di Goldrake U, un reboot della serie animata originale degli anni Settanta.

Il trailer, pubblicato di recente, ha già entusiasmato i fan di vecchia data e conquistato i nuovi. Le immagini mostrano un Goldrake più realistico e potente, con un design che riprende quello originale ma con un tocco moderno.

La regia è affidata a Mitsuo Fukuda, già autore di serie di successo come Mobile Suit Gundam Seed e Future GPX Cyber Formula. La serie è scritta e supervisionata da Ichiro Okouchi, che ha lavorato a Code Geass: Lelouch of the Rebellion e Mobile Suit Gundam: The Witch From Mercury. Il character design è di Yoshiyuki Sadamoto, autore di Neon Genesis Evangelion e Wolf Children. La colonna sonora è composta da Kōhei Tanaka, che ha lavorato a One Piece, Sakura Wars e Dirty Pair.

Go Nagai, il creatore di Goldrake, ricopre il ruolo di produttore esecutivo del progetto.

Il trailer mostra alcune scene d’azione spettacolari, in cui Goldrake affronta i suoi nemici, i perfidi Vega e i suoi soldati. Il robottone sembra avere un nuovo arsenale di armi e tecniche, che lo rendono ancora più potente.

In particolare, il trailer mostra Goldrake utilizzare il suo attacco più iconico, la Croce di Ferro, che in questa nuova versione è ancora più devastante.

Il trailer termina con un messaggio di Go Nagai, che invita i fan a guardare con entusiasmo il nuovo Goldrake.

Il ritorno di Goldrake è un evento atteso da anni dai fan di tutto il mondo. Il trailer ha già dimostrato che il nuovo anime sarà un prodotto di alta qualità, in grado di soddisfare le aspettative di tutti.

Goldrake: la statua più grande del mondo, un’attrazione per tutti

In Arabia Saudita, nella capitale Riyadh, è stata inaugurata una statua di Goldrake, l’eroe robotico di Gō Nagai. La statua, alta 33,7 metri, è stata realizzata in metallo ed è la più grande del mondo dedicata a un personaggio di fantasia.

L’opera è stata realizzata da Manga Productions, una società di produzione di anime con sede in Arabia Saudita, in collaborazione con lo studio Dynamic Productions di Gō Nagai. La statua è stata collocata all’interno del Boulevard World, un’area dedicata all’intrattenimento e allo shopping che fa parte del Riyadh Season, il festival annuale di intrattenimento e sport dell’Arabia Saudita.

La statua di Goldrake è un’attrazione per tutti, sia per i fan dell’anime che per i turisti. L’opera è stata realizzata con grande cura e dettaglio, e rende omaggio a un personaggio che ha segnato la storia della cultura pop.

Il CEO di Manga Productions, Essam Bukhary, ha commentato:

“Goldrake è un’icona globale che ha un significato speciale per le persone di tutto il mondo. Siamo orgogliosi di aver collaborato con lo studio di Gō Nagai per realizzare questa statua, che è un’attrazione senza precedenti per tutti i fan”.

Mazinger Z in versione AI: l’opera di un artista siriano fa impazzire i fan

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il campo delle illustrazioni digitali, e un utente Twitter originario della Siria ha dimostrato tutto il suo potenziale con delle immagini mozzafiato che raffigurano Mazinger Z in una versione completamente AI.

Le opere d’arte, pubblicate dall’account Twitter @HamoodTSGLMT, hanno subito suscitato un’entusiastica reazione da parte dei fan di questa iconica serie giapponese. Le immagini sono diventate virali, attirando l’attenzione di migliaia di appassionati in tutto il mondo.

Un aspetto rinnovato e realistico

Le immagini pubblicate da @HamoodTSGLMT mostrano una nuova interpretazione di Mazinger Z tramite tecniche di intelligenza artificiale avanzate. Il risultato è un aspetto completamente rivisitato per il noto robot: linee più fluide, dettagli più intricati e una sensazione di realismo rinnovata.

L’artista siriano ha messo in evidenza il suo spirito innovativo, combinando fedeltà al design originale con un’audace reinterpretazione. Le immagini mostrano un Mazinger Z più muscoloso e potente, con una corazza più dettagliata e un’espressione più determinata.

Un’eredità che continua

Per comprendere appieno l’importanza di queste immagini, è necessario considerare l’eredità di Mazinger Z nella cultura giapponese e otaku. Creato dal leggendario Gō Nagai nel 1972, Mazinger Z è uno dei robottoni più iconici di sempre. La serie ha avuto un successo enorme in Giappone, e ha contribuito a definire l’estetica e la narrativa del genere mecha.

L’adattamento televisivo del manga, prodotto da Toei Dōga e trasmesso da Fuji Television a partire dal 3 dicembre 1972, fu un successo rivoluzionario nella fantascienza animata dell’epoca e divenne un elemento chiave della cultura pop giapponese nel corso dei decenni successivi.

Una nuova visione per il futuro

Le immagini generate dall’intelligenza artificiale di Mazinger Z realizzate da @HamoodTSGLMT hanno catturato l’immaginazione e il cuore dei fan. L’artista siriano ha dimostrato audacia nel reinterpretare l’iconico robot, utilizzando l’AI per creare un aspetto rinnovato e realistico.

La reazione dei fan sui social media è stata estremamente positiva, evidenziando il potere dell’IA nel rinnovare e rivitalizzare le opere d’arte. Questa reinterpretazione di Mazinger Z ci ricorda che l’intelligenza artificiale non solo sta cambiando gli aspetti concreti della nostra vita quotidiana, ma a

Questa nuova visione di Mazinger Z è un’ispirazione per tutti gli appassionati di animazione giapponese. Ci mostra che l’IA può essere utilizzata per creare opere d’arte innovative e coinvolgenti, in grado di catturare l’immaginazione di un pubblico globale.

Nippon Shock Magazine n.13

È in distribuzione il n.13 di Nippon Shock Magazine. In questo numero abbiamo voluto celebrare il capostitpite della dinastia dei superobot di Go Nagai, MAZINGA Z, essendo ancora all’interno, anche se di poco, del suo 50° anniversario. Ben 38 pagine dedicate alla “Fortezza D’Acciaio” con approfondimenti, immagini, notizie, curiosità. Inoltre vengono analizzate la serie, ma anche i mediometraggi che lo hanno visto proptagonista, i manga, le derivazioni che da lui sono nate, sia in manga che in anime, anche quelli mai prodotti (Daimazinger, ad esempio). E ancora, i mecha vecchi e recenti, i chogokin, la colonna sonora e, grazie a una nuova rubrica, “Videogiochi Animati”, i VG che lo hanno visto protagonista. Inoltre, una analisi dell’aspetto DIO-DEMONE e del suo significato, che è alla base della creazione del personaggio e del suo stesso nome. Hanno collaborato a questo Mega-Dossier su MAZINGA Z nomi importanti: Silvio Greco, Alessio Gagliano, Andrea Destro, John Kaminari, Fausto Avaro, Luca Digennaro e il nostro direttore Adriano Forgione.

Ma la rivista continene anche altri articoli di notevoile interesse per gli appassionati:

– La oramai fissa rubrica del sociologo Marco Pellitteri dal titolo: “Perché sempre meno shojo in Italia?”.

Inoltre per il pubblico femminile ma non solo:

Un approfondito articolo su GEORGIE di Daniela Asmundo e Fabio Cassella, con una analisi della storia, dell’anime, del manga, dei gadget e del mechandising.

Quindi un incredibile pezzo su MINKY MOMO (Il Magico Mondo di Gigì), e quella che sembra essere una sorta di maledizione che aleggia su questo personaggio.

Su questo numero tornano i Tokusatsu, con BORN FREE, la serie metà live e metà anime sul team di salvataggio dei dinosauri, scritto da Emanuele Massetti e con box informativi di Giovanni Lazzini, curatore di Toku Roboi Channel.

E infine oramai immancabili TokyoTiger (Franca Zoli) e Chiara Zoli con la rubica AVANTI FUFFA (oramai una guida vera e propria per orientarsi nel mondo del collezionismo e degli oggetti imprescindibili per un vero collezionista) dedicata questo numewro agli oggetti vintage della maghetta Pelsia, alias EVELYN.

Chiude il numero la consueta rubrica dello chef Oji San FAME DA OTAKU, autore dell’omonimo libro in uscita sui “piatti animati”.

Questo mese diamo il benvenuto a cinque nuovi sapienti collaboratori, perché vogliamo offrire firme sempre più varie e competenti: Daniela Asmundo, John Kaminari, Silvio Greco, Giovanni Lazzini e Ivan Capoccia

Vi aspettiamo in edicola e in fumetteria ma la rivista è acquistabile anche allo shop della casa editrice:

https://www.nipponshock.com/shop/nippon-shock-magazine-n13

Quali sono le dimensioni dei Robottoni giapponesi?

Le serie animata sui Robotttoni giapponesi spesso presentano un rapporto dimensionale tra i robot che, anche se con alcune eccezioni, rispetta un certo realismo tecnologico. Tuttavia, ci sono alcune serie dove l’aspetto scenico prevale sulla coerenza fisica. Vari siti tematici hanno raccolto informazioni sulle dimensioni dei robot, ma spesso sono contraddittorie. Si può fare comunque un sunto delle dimensioni dei robot più famosi e significativi di ogni categoria.

I robot classici di Go Nagai variano molto nelle dimensioni, Jeeg è il più piccolo con solo 11 metri, mentre Gloyzer X, il meno noto, raggiunge i 100 metri di altezza. Tuttavia, le dimensioni dei robot nagaiani possono variare spesso a seconda del contesto. I robot degli anni ’70 si assestano su dimensioni decisamente imponenti. Daitarn 3 con i suoi 120 metri e Danguard con i suoi 210 metri sono i più grandi.

Il primo Gundam degli anni ’80 (un filone “real robot”) si accontenta di “soli” 18 metri di altezza, per questioni di realismo tecnologico. Il Gundam più grande pilotato da Amuro Ray è il RX-93 ν Gundam di 23 metri. Altri robot degli anni ’80 come Arbegas, Gotrinitron/Goshogun, Golion/Voltron, God Sigma, Baldios e Ideon variano dalle dimensioni di 40 metri a 105 metri. Nella seconda metà degli anni ’80, le produzioni robotiche si riducono ma Gunbuster impressiona con i suoi 230 metri. Evangelion degli anni ’90, tuttavia, varia notevolmente nelle dimensioni, dal 40 metri ai 220 metri.

In termini di estremi di scala, è difficile individuare un valore minimo per i robot più piccoli, ma il robot Astroganga potrebbe avere un’altezza di 8 metri. Tuttavia, il robot Zearth di Bokurano raggiunge i 500 metri di altezza e SD-F1 di Macross arriva a 1300 metri quando si commuta in robot. Getter Emperor, poi, può arrivare a una larghezza di 120.000 anni luce, ma Gurren Lagann è il vincitore assoluto, raggiungendo un’innominabile altezza di 32 zeri, nonostante misuri solo una quindicina di metri in forma base.

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