Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024

“Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024” di Marco Pellitteri è una vera e propria immersione nella storia, nei significati e nel successo dell’iconico gigante metallico che ha catturato l’immaginazione di una intera generazione di bambini tra gli anni ’70 e ’80 del XX secolo.

Il libro fa parte della nuova collana Digital Loop, promossa da Rai Libri, che si propone di esplorare la trasversalità e l’influenza dei diversi universi media su quello della televisione. Con una scrittura approfondita e coinvolgente, l’autore ci guida attraverso un viaggio che attraversa le varie sfaccettature dell’iconica serie televisiva.

L’arrivo di Goldrake sul piccolo schermo, con la trasmissione di Atlas Ufo Robot su Rai 2 nel 1978, rappresentò una svolta nel panorama televisivo per ragazzi in Italia. I disegni animati giapponesi, ancora poco conosciuti in Occidente, trovarono in Goldrake un vero e proprio ambasciatore, capace di conquistare il cuore di milioni di spettatori con i suoi valori positivi e la sua natura pacifista.

Marco Pellitteri, esperto di animazione giapponese, ci guida attraverso le varie fasi dell’evoluzione di Goldrake, partendo dalle origini fino al suo ritorno con la serie Grendizer U. Attraverso uno sguardo attento e rigoroso, l’autore esplora i vari aspetti mediatici, pedagogici, politici e socioculturali legati alla serie, sottolineando l’importanza della figura di Goldrake come portatore di un messaggio di pace in un contesto segnato dalla guerra. Oltre a analizzare il ruolo della Rai come primo diffusore di Goldrake in Italia, l’autore ci invita a riflettere sull’attualità e la rilevanza di un personaggio che, nonostante sia fatto di tonnellate di metallo, riesce a mostrare un cuore umano e a ispirare valori positivi nei suoi spettatori.

“Goldrake dalla A alla U. Origine, viaggio e ritorno della Sentinella nel blu, 1975-2024” è un libro che va oltre la semplice analisi di una serie televisiva, rappresentando un viaggio emozionante e ricco di spunti di riflessione su come un personaggio possa trasmettere messaggi di speranza e pace in un mondo sempre più complesso e sconosciuto. Un’opera imprescindibile per tutti gli appassionati di animazione e per coloro che vogliono comprendere l’influenza dei media sulla società contemporanea.

Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay

Un viaggio tra i cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati. Da Heidi a Goldrake, da Jeeg Robot a Dragonball e Naruto, passando per Holly e Benji, L’incantevole Creamy e Ken il guerriero: i personaggi principali che alla fine degli anni Settanta sono sbarcati in Italia, una vera e propria invasione “animata” giapponese. Tutto questo è Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, più che un film è un “documento” che intende ricostruire e ripercorrere tutto quello che erano e sono poi diventati manga, anime e cosplay in Italia, segnando l’intero immaginario ‘pop’ delle generazioni degli ultimi 40 anni con robot, maghette e orfanelli!

Animeland - Racconti tra Manga, Anime e Cosplay - Trailer

Presentato in anteprima mondiale a Roma, nell’ambito della nona edizione del Roma Fiction Fest, il documentario Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay è ideato e interamente realizzato in low budget da giovane regista tarantino Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione. Il documentario è stato quindi proiettato in numerosi festival e rassegne tra cui il Lecce Film Fest, la rassegna Nemoland di Firenze, il Far East Fest 2016 di Udine e il Festival dell’Oriente di Roma. Una proiezione privata è stata quindi organizzata per i dipendenti della Rainbow, che produce il cartone animato Winx. Animeland è stato quindi presentato al BGeek – BariGeekFest e al festival Etna Comics di Catania, in entrambe le occasioni alla presenza del regista.

Numerosi gli intervistati nel film, dall’animatrice e mangaka Yoshiko Watanabe, già assistente di Osamu Tezuka, allo stilista Simone Legno alias Tokidoki, da cantanti come Caparezza, che nelle canzoni spesso introduce citazioni tratte da manga giapponesi, ad attori come Paola Cortellesi – che canta la sigla di un cartone animato della propria infanzia – e Valerio Mastandrea. Ma anche i racconti di Giorgio Maria Daviddi del Trio Medusa e una esclusiva intervista al misterioso cosplay Goldy. Registi italiani quali Maurizio Nichetti e Fausto Brizzi e registi stranieri come Shinya Tsukamoto e il Premio Oscar Michel Gondry, ma anche Masami Suda, animatore di cartoni animati quali Ken il guerriero, Kiss Me Licia e Yoichi Takahashi, autore di Holly e Benji.

Tra i nomi italiani spiccano quelli dei giornalisti Luca Raffaelli, filo conduttore del racconto e di Vincenzo Mollica, ma c’è spazio anche per un sociologo, Marco Pellitteri, per un saggista come Fabio Bartoli e per la squadra dei Kappaboys, che per primi importarono i manga giapponesi in Italia. Il tutto con le musiche originali di Simone Martino, la consulenza artistica di Fabio Anastasio Zucchi e l’ufficio stampa di Carlo Dutto.

Francesco Chiatante ha sottolineato:

«Ho sempre sognato di raccontare i mondi di manga, anime e cosplay a modo mio. E quale idea migliore del farlo coinvolgendo tutti i miei “miti”, creando un film da tutti i loro racconti? Con Animeland ho trovato il modo di poter contribuire a questi immaginari fantastici che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine Anni 70 ad oggi!».

Videomaker di cortometraggi, documentari, backstage e video, Francesco Chiatante ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Macerata “Teoria e Tecnica della Comunicazione Visiva Multimediale” e si è specializzato in “Arti Visive – Scenografia” e in Effetti Speciali per il cinema. Negli ultimi anni ha lavorato per post-produzioni di film e fiction, ha collaborato come operatore video e montatore per progetti documentaristici prodotti e diretti da Franco Zeffirelli, e ha diretto l’episodio ‘Iride’ del film indipendente a capitoli ‘Amores’ (Italia, 2013). Ha realizzato inoltre backstage dei film diretti da Ivano De Matteo ‘Gli equilibristi’ e ‘I nostri ragazzi’ (vincitore del Premio Miglior Backstage 2015 – Festival del Cinema Città di Spello) e della serie TV RAI ‘Il sistema’ diretta da Carmine Elia.

Robot – Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi


Vi presento “Robot – Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi” un interessante volume di Gianluca Di Fratta pubblicata nel 2007 per la Società Editrice La Torre.
Con l’introduzione dei primi anime di genere robotico nei palinsesti televisivi europei, va gradualmente emergendo nell’immaginario collettivo una nuova percezione del concetto di robot: il gigante di ferro, colosso tecnologico dall’impareggiabile armamentario e dall’indomabile spirito guerriero destinato ad attualizzare l’eterno conflitto tra il Bene e il Male e a ispirare una nuova categoria di valori etici e comportamentali….

Ma, soprattutto, a fornire una percezione sempre più tecnologica del Giappone e della sua società. Attraverso un confronto con la storia e la cultura della robotica in Occidente, i punti di contatto tra le due tradizioni e le influenze reciproche sul piano tecnologico, è possibile evidenziare il valore simbolico assunto dai robot in Giappone. In perenne oscillazione tra un passato remoto di antiche tradizioni e il desiderio di avanguardia nella produzione e nell’anticipazione di un mondo tecnologico, l’immaginario giapponese ha conferito a quesi ultimi l’aspetto di antichi samurai e li ha trasformati in uno stendardo sul quale campeggia l’immagine di un Giappone che racchiude in sé la ritualità del cerimoniale e la precisione meccanica del congegno. In questo contesto, un ruolo fondamentale è stato svolto dall’industria del giocattolo che per prima ha esportato un’immagine ludica del robot giapponese, ma anche da una cultura cinematografica di genere fantascientifico che sul gigantismo ha imperniato la sua più ampia produzione. ontributi critici di Alessia Martini, Marco Pellitteri, Roberta Ponticiello, Guglielmo Signora, Alessandro Vietti.

Gianluca Di Fratta (Caserta, 1974), orientalista, si occupa di storia e cultura del fumetto e cinema di animazione giapponese su cui ha scritto saggi e articoli in riviste scientifiche (Il Giappone) e in volumi accademici (Italia-Giappone. 450 anni; Il Giappone a Napoli e in Campania; Il Giappone, Napoli e la Campania). È ideatore e curatore della rubrica Fumetti in TV per il settimanale Il Caffè ed è consulente per il Giappone di Napoli COMICON – Salone Internazionale del Fumetto e dell’Animazione. Dal 2002 è membro dell’Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi per la quale ha presentato alcuni interventi ai Convegni di Studi sul Giappone. Attualmente, svolge attività di ricerca alla Facoltà di Studi Orientali dell’Università degli Studi di Roma – La Sapienza dove tiene anche lezioni su manga e anime. Suoi saggi sono apparsi in libri collettivi (Con gli occhi a mandorla. Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti) e in cataloghi (Napoli COMICON; DongFang).
Prezzo: € 14,50

Caratteristiche: 196 pp., cm 14,80 x cm 21, illustrazioni in b/n, brossurato con copertina a colori

ISBN: 978-88-87638-12-7

tratto e per maggior dettagli : http://www.editricelatorre.it/scheda.asp?id=53

Il drago e la saetta. Modelli, strategie e identità dell’immaginario giapponese

Il saggio Il Drago e la Saetta è un imponente lavoro di ricerca sull’immaginario e sulla cultura pop giapponese e sul modo in cui vengono recepiti in Italia. Basandosi su approfondimenti teorici rari nella letteratura italiana in tema. Il libro costituisce un nuovo punto di riferimento negli studi sul pop’n’global Japan per aiutare a comprendere eventi e processi spesso sottovalutati: quelli della globalizzazione dei consumi e delle tendenze del pubblico e ha per questo ricevuto la sovvenzione della Japan Foundation per la traduzione in inglese e la distribuzione internazionale. A essere analizzata è, in particolare, la produzione audiovisiva e fumettistica, molto apprezzata dal pubblico infantile e adolescente. Attraverso manga, anime, gadget e videogiochi la nostra quotidianità si popola di personaggi immaginari che sono portatori di valori, sono espressione di specifici linguaggi e si inscrivono in peculiari universi narrativi.

Marco Pellitteri  è sociologo dei media. Suoi contributi si trovano in riviste nazionali e straniere, in libri collettanei e atti di convegni in Italia e all’estero. Ha lavorato con l’università di Trento, il Ceri di Parigi, l’Istituto Iard, l’Aesvi. È autore dei libri Sense of Comics, Mazinga Nostalgia, Conoscere l’animazione e curatore del volume Anatomia di Pokémon. Per Tunué dirige le collane di saggistica «Lapilli» e «Le virgole».

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