Cosa significa davvero essere autentici nel 2025? Se c’è un luogo digitale dove questa domanda trova una risposta quotidiana, è Snapchat. Lontano dall’ossessione per la perfezione patinata di altre piattaforme, Snap si è trasformato in uno spazio fluido, sincero, profondamente umano. E oggi, con la pubblicazione dello Snapchat Generation Report, l’azienda ci porta a fare un viaggio tra i comportamenti, le emozioni e le nuove forme di connessione della Generazione Z e dei Millennial. Non una semplice raccolta di dati, ma una vera e propria mappa culturale di come questa nuova generazione vive, comunica, si esprime… e fa shopping.
Non è più tempo di perfezione. La parola d’ordine è: autenticità. I giovani utenti – più di 900 milioni attivi ogni mese – non cercano la foto perfetta, la luce giusta, l’inquadratura da influencer. Vogliono essere reali. Vogliono condividere il momento com’è. E così, su Snapchat, le Lenti con la parola “sfocato” sono state visualizzate oltre 3,2 miliardi di volte solo nel 2024. Il che, tradotto, significa che c’è una nuova estetica: quella dell’imperfezione spontanea, del glitch che dice “sono qui, adesso, così come sono”. Non sorprende che quasi l’80% degli utenti globali affermi che Snapchat è il luogo dove si può essere più autentici e reali. Un luogo dove non si “posta”, ma si comunica. Dove non si recita, ma si vive.
E proprio questo spirito autentico ha trasformato Snapchat in una sorta di agorà digitale per la Gen Z. Uno spazio intimo, ma collettivo. Dove i messaggi vocali diventano confessioni, dove le conversazioni sembrano piccoli podcast privati tra amici. Pensateci: nel solo primo trimestre del 2025, gli Snapchatter statunitensi hanno inviato oltre 2,5 miliardi di note vocali, con un aumento di 650 milioni rispetto all’anno precedente. Globalmente, si parla di oltre 1,7 miliardi di minuti di conversazioni al giorno, un’impennata del 30% in un solo anno. In un’epoca dove tutto sembra iperprodotto, qui la connessione conta più dell’apparenza.
E a proposito di connessione, Snapchat non è solo una piattaforma: è una finestra sul quotidiano, aperta costantemente. Non esiste “il momento perfetto” per pubblicare uno Snap, perché ogni momento è buono per condividere qualcosa. Uno scatto rubato a mezzogiorno, un messaggio al volo durante una sessione di shopping, un “ti amo” lanciato tra una notifica e l’altra. Nel primo trimestre del 2025 sono stati inviati oltre 880 miliardi di messaggi. Ma il dato forse più interessante è un altro: il 92% degli Snapchatter quotidiani coinvolge i propri amici nei propri percorsi di acquisto. Più della metà condivide immagini e messaggi live durante lo shopping. È come se il camerino si fosse trasferito su Snapchat. Ogni acquisto è una scelta collettiva, ogni decisione passa per lo sguardo – e il consiglio – degli amici.
In questo ecosistema dinamico e partecipativo, l’identità non è più statica, ma in costante evoluzione. La Snap Map è stata aperta più di 40 miliardi di volte solo nei primi tre mesi del 2025. Gli Snapchatter cambiano i loro outfit digitali oltre 100 milioni di volte al mese. E più di 110 milioni di utenti hanno provato almeno una volta una Lente beauty sponsorizzata. Non c’è un unico modo di essere sé stessi, e Snapchat lo sa bene: l’identità si prova, si sperimenta, si esplora. Con leggerezza, con libertà, con creatività.
Ma non sono solo gli utenti “normali” a vivere questa rivoluzione: anche i creator di Snapchat stanno riscrivendo le regole dell’influencer marketing. Qui non si tratta di influencer inarrivabili, ma di Snap Star che condividono la loro quotidianità, spesso con una media di 140 post al giorno. E sono proprio questi contenuti, autentici e personali, a creare connessioni forti con la community. Non è un caso che gli Sponsored Creator Ad negli Stati Uniti siano dieci volte più efficaci nel migliorare la percezione del brand rispetto alla media delle altre piattaforme. Perché? Perché su Snapchat il creator non è un’icona, è un amico. E se ti fidi di un amico, ti fidi anche dei suoi consigli.
In tutto questo, Snapchat si conferma come uno dei luoghi più significativi della cultura digitale contemporanea. Non è solo un’app, è uno spazio emotivo, sociale e culturale in cui la Generazione Z e i Millennial si riconoscono, si costruiscono e influenzano il mondo. Per i brand, la lezione è chiara: qui non si viene per vendere, ma per entrare in relazione. Non basta esserci, bisogna essere veri. Solo così si può costruire una connessione duratura con una generazione che non solo consuma cultura… ma la crea.
Snap Inc., con i suoi prodotti – Snapchat, Lens Studio e gli Spectacles – continua a spingere i confini dell’espressione personale attraverso la fotocamera. Non solo come mezzo per catturare immagini, ma come strumento per comprendere, comunicare e vivere meglio il mondo.
E tu, fai parte della Snapchat Generation? Ti rivedi in questa nuova visione del digitale, autentica, viva e senza filtri? Raccontaci la tua esperienza, condividi l’articolo con i tuoi amici o postalo sui social taggando @CorriereNerd: vogliamo sapere da te come la tua generazione sta plasmando il futuro!