Apple si scusa con i creativi per lo spot contestato dell’iPad Pro

Un inno alla creatività andato storto?

Il lancio dei nuovi iPad Pro M4, i più sottili di sempre e i primi con display OLED di casa Apple, ha suscitato grande interesse, soprattutto tra i creativi pronti a sfruttarne le potenzialità. Eppure, proprio da questa categoria è arrivata una pioggia di critiche per lo spot “Crush” realizzato per il lancio.

Crush! | iPad Pro | Apple

Simboli distrutti, creatività offesa?

Un pianoforte, una batteria, una tromba, libri, una macchina fotografica, una scultura, un mappamondo, un metronomo, un cabinato arcade anni ’80, barattoli di vernice… tutti posizionati sotto una pressa che, sulle note di “All I Ever Need Is You” di Sonny & Cher, li schiaccia e li distrugge in una nuvola di fumo, comprimendoli in un iPad Pro.

Questo spot, nato all’interno della divisione marketing di Apple, voleva essere una metafora del potenziale creativo racchiuso nell’ultimo iPad Pro. Ma l’effetto ottenuto è stato l’opposto. Molti l’hanno interpretato come una “cupa rappresentazione della tecnologia che schiaccia la storia della creatività umana”, tema già di grande preoccupazione nell’industria creativa per via della rapida ascesa dell’intelligenza artificiale.

Critiche a valanga e scuse ufficiali

L’attore britannico Hugh Grant lo ha definito una “distruzione dell’esperienza umana”, mentre il regista di Handmaid’s Tale, Reed Morano, ha consigliato al CEO di Apple di “capire il clima” del pubblico riguardo lo spot.

Inondato di critiche, soprattutto sui social, in risposta al post di Tim Cook che condivideva lo spot, Apple ha deciso di scusarsi pubblicamente per aver generato un sentimento negativo, affermando di “non aver mai voluto offendere il suo pubblico creativo”.

Le scuse sono arrivate da Tor Myhren, vicepresidente delle comunicazioni di marketing, in una dichiarazione al sito Ad Age:

“La creatività è nel DNA di Apple ed è fondamentale per noi progettare prodotti che diano potere ai creativi di tutto il mondo. Il nostro obiettivo è sempre quello di celebrare i modi infiniti in cui gli utenti si esprimono e danno vita alle loro idee attraverso iPad. Con questo video abbiamo fallito e ce ne scusiamo”.

Uno scivolone raro per Apple

Nonostante le scuse, lo spot è ancora presente sul canale YouTube di Apple, ma pare che l’azienda abbia deciso di non mandarlo in onda in TV come da programma iniziale.

“Crush” rappresenta un raro passo falso per Apple, le cui campagne pubblicitarie sono generalmente apprezzate dalla community creativa. Basti pensare allo spot del Super Bowl “1984”, alla campagna “Think Different”, agli spot “Get a Mac”, tutti considerati classici della pubblicità. Più recentemente, sono stati acclamati anche gli spot sull’accessibilità (vincitori di un Emmy), quelli natalizi, quelli sulla privacy e la campagna globale “Shot on iPhone”.

Un invito alla riflessione

Lo spot “Crush” ci invita a riflettere sul rapporto complesso tra tecnologia e creatività. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale si fa sempre più potente, è importante trovare un equilibrio che valorizzi il contributo umano senza sacrificare il progresso tecnologico.

#Apple #iPadPro #Creatività #Pubblicità #Marketing #Tecnologia #IntelligenzaArtificiale #Polemiche #Scuse

Boku no Son Gokū. Il mio Son Goku di Osamu Tezuka

Lontano dai riflettori e dal clamore dei successi di Dragon Ball e Gensōmaden Saiyūki, Goku ha fatto la sua prima comparsa nei fumetti giapponesi molto prima che queste opere diventassero famose. È il lontano 1952 quando Akita Shoten commissiona al maestro Osamu Tezuka un nuovo manga umoristico, e Tezuka, sempre in cerca di nuove sfide e sperimentazioni, decide di adattare uno dei testi epici più celebri della letteratura asiatica: il “Viaggio Verso Occidente“.

Così prende vita l’avventura della scimmietta Son Goku e del monaco Sanzo, un’opera che mescola lezioni spirituali a combattimenti emozionanti e peripezie mozzafiato. Il risultato è una delle versioni più apprezzate e memorabili di questa storia millenaria, adatta a un pubblico di tutte le età e portata sullo schermo da Tezuka stesso in una fortunata serie animata negli anni Sessanta.

Son Goku è una creatura magica nata da una roccia, dotata di poteri straordinari ma anche di un carattere dispettoso ed egoista che lo porta fuori controllo. Questo comportamento porta Buddha a imprigionarlo sul Monte Gogyo, ma è il monaco Sanzohoshi a salvarlo, diventando il suo compagno di viaggio in un’avventura epica alla ricerca di spiritualità e saggezza.

La storia della scimmia dorata Son Goku, tratta dal classico letterario cinese, è qui riportata per la prima volta in forma di fumetto grazie al genio creativo di Osamu Tezuka, il più grande mangaka di tutti i tempi. Son Goku si rivela un personaggio intrigante e complesso, che attraverso il suo viaggio in India affronta pericoli e sfide che lo porteranno a crescere e a maturare spiritualmente.Con questo adattamento, Tezuka ha reso omaggio alla ricca tradizione letteraria asiatica e ha contribuito a diffondere la storia di Son Goku e del monaco Sanzo in tutto il mondo, creando un’opera indimenticabile che continua a ispirare generazioni di lettori e spettatori.

Zona Warpa: la rivoluzione videoludica itinerante arriva in Italia!

Stanchi dei soliti videogiochi commerciali e omologati? Zona Warpa è l’evento che fa per voi! Un festival ribelle e itinerante dedicato al videogioco indipendente, alternativo e underground, pronto a sconvolgere il panorama ludico italiano.

Un’esperienza accessibile e inclusiva per tutti gli appassionati:

  • Ingresso gratuito e aperto a tutti: Zona Warpa è un evento accessibile a tutti, senza barriere economiche, architettoniche, geografiche o discriminatorie. Il nostro obiettivo è creare uno spazio inclusivo dove tutti possano vivere la propria passione per i videogiochi.
  • Un punto d’incontro per la community videoludica: Sviluppatori, romhacker, game designer e semplici amanti dei videogiochi: Zona Warpa è il luogo ideale per incontrarsi, confrontarsi e scambiare idee.
  • Una vetrina per il talento emergente: Offriamo ai giovani sviluppatori l’occasione di mostrare, testare e diffondere le proprie creazioni, dando visibilità a opere innovative e originali che spesso faticano a trovare spazio nel mercato mainstream.
  • Un trampolino di lancio per aspiranti game designer: Zona Warpa è un punto d’accesso non respingente per chi desidera entrare nel mondo dello sviluppo videoludico. Offriamo risorse, scambio di conoscenze e supporto per chi vuole trasformare la propria passione in una professione.
  • Un ponte verso culture videoludiche diverse: Superiamo i confini geografici e culturali, dando spazio a videogiochi provenienti da tutto il mondo, con un focus particolare su quelli di paesi spesso esclusi dai discorsi mainstream.
  • Un’occasione di socialità e divertimento: Zona Warpa è un luogo di incontro gioioso dove divertirsi, giocare insieme e stringere nuove amicizie. Incoraggiamo la collaborazione e la creazione di nuove alleanze all’interno della community videoludica.

Zona Warpa non è solo un evento, è una rivoluzione!

Il 10 e 11 maggio a Roma al Forte Prenestino

13-14-15 maggio a L’Aquila e il 17-18 maggio a Bari

Scopri il programma!

Un movimento che vuole rimettere al centro il potere creativo e sovversivo del videogioco, liberandolo dalle logiche commerciali e aprendolo a nuove visioni e possibilità.

Vieni a Zona Warpa e unisciti alla rivoluzione!

#ZonaWarpa #Videogiochi #Indie #Alternativo #Underground #Accessibile #Inclusivo #Community #Creatività #Rivoluzione

Yutori: Alla scoperta del concetto giapponese di “pausa”

Nel frenetico mondo odierno, dove la produttività e l’efficienza sembrano essere le uniche metriche di successo, il concetto giapponese di Yutori potrebbe apparire come un’idea rivoluzionaria, quasi utopica. Eppure, dietro questa filosofia apparentemente semplice si nasconde una profonda saggezza che invita a riconsiderare il nostro rapporto con il tempo, lo stress e il benessere.

Cosa significa Yutori?

Yutori, letteralmente tradotto come “pausa” o “rilassamento”, rappresenta un approccio alla vita che enfatizza l’importanza di concedersi del tempo per ricaricare le batterie, sia mentalmente che fisicamente. Si tratta di un concetto che va oltre il semplice riposo, abbracciando una visione più olistica del benessere che include attività come la meditazione, la lettura, il trascorrere del tempo nella natura o semplicemente il non fare nulla.

Le origini dello Yutori

Lo Yutori ha avuto origine negli anni ’90 in Giappone, in risposta alle crescenti pressioni sociali e lavorative che stavano causando un aumento significativo di stress, ansia e depressione tra la popolazione. Il governo giapponese, preoccupato per gli effetti negativi di questo stile di vita frenetico, ha introdotto una serie di riforme educative e sociali volte a promuovere un approccio più equilibrato alla vita.

I benefici dello Yutori

Numerosi studi hanno dimostrato che adottare una filosofia Yutori può apportare numerosi benefici alla nostra salute e al nostro benessere. Ridurre lo stress e l’ansia può migliorare la qualità del sonno, rafforzare il sistema immunitario e aumentare la creatività. Inoltre, concedersi del tempo per rilassarsi e ricaricare le batterie può migliorare la nostra concentrazione, la nostra produttività e la nostra capacità di gestire le emozioni difficili.

Come adottare lo Yutori nella propria vita

Incorporare lo Yutori nella propria vita non significa stravolgere completamente le proprie abitudini quotidiane. Si tratta piuttosto di piccoli passi e di cambiamenti graduali nel nostro modo di pensare e di agire. Ecco alcuni consigli per iniziare:

  • Pianifica del tempo per te stesso: Dedica almeno 30 minuti al giorno a un’attività che ti permette di rilassarti e di ricaricare le batterie. Può essere la lettura, la meditazione, una passeggiata nella natura o semplicemente il non fare nulla.
  • Impara a dire di no: Non aver paura di rifiutare impegni o richieste che ti causerebbero ulteriore stress. È importante saper dare priorità al proprio benessere.
  • Sii presente nel momento: Concentrati sul presente e cerca di non preoccuparti per il futuro o per il passato. Prenditi il tempo per apprezzare le piccole cose della vita.
  • Pratica la gratitudine: Prenditi del tempo ogni giorno per riflettere su tutte le cose positive della tua vita. La gratitudine può aiutare a ridurre lo stress e ad aumentare la felicità.

Yutori: un invito a rallentare e a vivere meglio

In un mondo che ci spinge costantemente ad andare più veloci e a fare sempre di più, lo Yutori ci invita a rallentare, a prenderci cura di noi stessi e a vivere in modo più consapevole. Si tratta di un concetto semplice ma potente che può avere un impatto positivo significativo sulla nostra salute, sul nostro benessere e sulla nostra qualità della vita.

#Yutori #Giappone #Benessere #Stress #Ansia #Relax #Meditazione #Natura #Tempo #Creatività #Produttività #Emozioni #SaluteMentale #CulturaPop #Nerd #Fumetti #Cinema #Tecnologia #Arte

27 aprile: la Giornata Mondiale del disegno

Il 27 aprile ricorre la Giornata Mondiale del disegno, nata da un’iniziativa del Consiglio internazionale delle associazioni di disegno grafico, fondato nel 1963 a Londra e sancito dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Questa celebrazione è un’importante occasione per celebrare e valorizzare l’arte e la creatività umana.

La capacità di esprimersi e comunicare attraverso il disegno a mano libera rappresenta un talento unico che va ben oltre la semplice rappresentazione di immagini. Ogni tratto, ogni dettaglio è il risultato di anni di pratica, abilità tecniche e un processo creativo che riflette la personalità e l’essenza dell’artista.

Nonostante i rapidi progressi dell’intelligenza artificiale, il disegno a mano libera conserva un importante ruolo nel mondo dell’arte e del design. La sua capacità di esprimere emozioni, di trasmettere unicità e di stabilire connessioni umane profonde è ciò che lo rende irrinunciabile per gli artisti e per chi apprezza il valore dell’arte come veicolo di espressione e comunicazione.

La pratica del disegno a mano libera va al di là della semplice creazione di immagini, è un percorso di crescita personale, di apprendimento continuo e di esplorazione delle proprie capacità creative. È un viaggio che porta l’artista a esplorare nuove possibilità, a sperimentare, a commettere errori e a imparare dai propri fallimenti.

In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e dalla velocità, la celebrazione della Giornata Mondiale del disegno è un’importante occasione per ricordare e valorizzare il talento, la passione e l’impegno degli artisti che continuano a scegliere la strada della creatività a mano libera. Il disegno grafico rimane un potente strumento di comunicazione e di espressione che merita di essere apprezzato e preservato come parte integrante della cultura umana.

Afantasia: quando il “cinema della mente” è spento

Immaginate di chiudere gli occhi e pensare a un amico che vedete spesso. Riuscite a visualizzare i suoi tratti somatici, l’espressione del viso, i vestiti che indossa? Oppure provate a immaginare un’alba: vedete il sole che sorge, il cielo che si colora di rosa, i primi raggi di luce che illuminano il paesaggio? Se la risposta è no, potreste soffrire di afantasia, una condizione caratterizzata dall’incapacità di generare immagini mentali.

Un mondo senza immagini

Per chi ha l’afantasia, il “cinema della mente” è spento. Non riescono a visualizzare volti, paesaggi, oggetti o scene vissute. Questa condizione non è da confondere con la mancanza di fantasia o creatività: le persone con afantasia possono comunque pensare in modo astratto, risolvere problemi e sviluppare idee originali.

Quanto è diffusa l’afantasia?

Si stima che circa il 1-3% della popolazione mondiale sia affetto da afantasia in forma severa, mentre una percentuale più alta presenta forme più lievi. La condizione è stata scoperta nel 1880 da Francis Galton, ma solo negli ultimi anni è stata oggetto di studi approfonditi.

Come funziona il cervello di chi ha l’afantasia?

Le ricerche suggeriscono che l’afantasia sia causata da differenze nella connettività tra diverse regioni cerebrali. Quando a una persona viene chiesto di immaginare qualcosa, il suo cervello deve attivare diverse aree per recuperare il concetto, l’aspetto e la rappresentazione mentale dell’oggetto o della scena. Nelle persone con afantasia, questo processo potrebbe essere compromesso.

Afantasia e sogni

Pur non riuscendo a creare immagini da svegli, molte persone con afantasia sognano in modo vivido. Questo perché il sogno è un’attività più spontanea e profonda del pensiero cosciente.

Afantasia e creatività

Paradossalmente, l’afantasia può essere un incentivo alla creatività. Per gli artisti con questa condizione, l’impossibilità di visualizzare immagini mentali li spinge a usare altri canali espressivi, come la musica, la scrittura o la pittura, per comunicare le loro idee e emozioni.

Afantasia e salute mentale

L’afantasia potrebbe avere anche un lato positivo. Le persone con questa condizione sembrano essere meno soggette a disturbi post-traumatici da stress (PTSD), in quanto non riescono a rivivere mentalmente i traumi vissuti.

Afantasia e autismo

Alcune ricerche suggeriscono una possibile correlazione tra afantasia e autismo, ma le evidenze sono ancora deboli.

L’afantasia non è un handicap

È importante sottolineare che l’afantasia non è una malattia o un handicap. Si tratta di una semplice variazione del funzionamento cerebrale che non pregiudica le capacità cognitive o la qualità della vita.

ChatGPT e i generatori di prompt: potenzia le tue conversazioni AI

ChatGPT ha rivoluzionato il modo di interagire con l’intelligenza artificiale. Ma per sfruttare appieno il suo potenziale, servono i prompt giusti. Ecco come i generatori di prompt possono aiutarti a creare conversazioni AI più efficaci e coinvolgenti.

Cosa sono i prompt e perché sono importanti?

I prompt sono le istruzioni che diamo ai chatbot AI per guidare le loro risposte. Sono fondamentali per ottenere:

  • Contesto: I prompt chiariscono all’AI l’argomento della conversazione.
  • Qualità: Un prompt ben strutturato porta a risposte migliori.
  • Personalizzazione: I prompt permettono di personalizzare le risposte in base alle proprie esigenze.
  • Funzionalità avanzate: I prompt giusti possono sbloccare funzioni come la generazione di codice o la risoluzione di problemi.

5 generatori di prompt per ChatGPT:

  1. Generatore di prompt per ChatGPT di Hugging Face: https://huggingface.co/facebook/bart-base/
  2. Generatore di prompt di ChatX.ai: https://chatx.ai/
  3. Generatore di prompt di NeuralWriter: https://neuralwriter.com/
  4. Generatore di prompt di Arvin.chat
  5. Generatore di prompt di Feedough

Come utilizzare i generatori di prompt:

  1. Scegli un generatore: Ogni generatore ha i suoi punti di forza. Scegli quello che meglio si adatta alle tue esigenze.
  2. Inserisci le tue informazioni: Fornisci al generatore un contesto chiaro su cosa vuoi ottenere dalla conversazione.
  3. Genera il prompt: Il generatore creerà un prompt personalizzato per te.
  4. Usa il prompt in ChatGPT: Incolla il prompt in ChatGPT e avvia la conversazione.

Esempi di utilizzo:

  • Scrittori: Superare il blocco dello scrittore, trovare idee per storie, sviluppare personaggi.
  • Marketer: Creare contenuti per i social media, scrivere campagne email, generare idee per prodotti.
  • Studenti: Fare ricerche, preparare presentazioni, scrivere saggi.
  • Professionisti: Tradurre documenti, scrivere riassunti, generare report.

I generatori di prompt sono uno strumento prezioso per chiunque voglia sfruttare appieno le potenzialità di ChatGPT. Con un prompt ben strutturato, puoi avere conversazioni AI più produttive, creative e coinvolgenti.

ChatGPT è uno strumento potente, ma ha bisogno di una guida. I generatori di prompt ti aiutano a creare i prompt giusti per ottenere il massimo da ogni conversazione. Utilizza questi strumenti per sbloccare il potenziale di ChatGPT e portare le tue interazioni AI a un livello superiore.

Fotografia: smartphone o macchina fotografica? Il dilemma dell’era digitale

Amanti delle foto, vi siete mai chiesti se è il momento di abbandonare il vostro fidato smartphone per una vera macchina fotografica? Priscilla Lucifora, appassionata di fotografia, ci racconta la sua esperienza e ci aiuta a fare chiarezza su questo dilemma.

Smartphone vs macchina fotografica: i numeri non mentono

È innegabile che gli smartphone dominano il mondo della fotografia non professionale. Secondo uno studio, entro il 2024 ben 7,5 miliardi di persone utilizzeranno uno smartphone per scattare foto. Al contrario, le vendite di macchine fotografiche digitali e analogiche sono in calo costante. E non solo: scattiamo foto in quantità industriale, circa 6 al giorno a persona!

Ma la quantità è davvero sinonimo di qualità?

Lo scatto immediato e la correzione automatica delle foto da parte degli smartphone ci spingono a scattare compulsivamente, accumulando immagini che spesso dimentichiamo o che non hanno un vero valore.

Una macchina fotografica, invece, ci obbliga a rallentare, a concentrarci sulla luce, sulla composizione e sul soggetto. Diventa un processo meditativo, un modo per osservare il mondo con occhi nuovi e apprezzare anche le piccole cose.

E la fotografia analogica?

Per i più audaci, la fotografia analogica rappresenta una sfida ancora più grande. Pellicole, sviluppo e costi elevati la rendono un’esperienza più elitaria, ma i risultati possono essere davvero unici. La grana della pellicola e gli imprevisti del processo di sviluppo donano alle foto analogiche un fascino particolare e irripetibile.

In conclusione, la scelta tra smartphone, macchina fotografica digitale o analogica dipende dalle vostre esigenze e dai vostri gusti. Se amate la spontaneità e la praticità, lo smartphone è un’ottima opzione. Se invece desiderate approfondire la fotografia e creare immagini uniche, una macchina fotografica potrebbe essere la scelta giusta per voi. E per i più nostalgici, la fotografia analogica regala un’esperienza autentica e ricca di fascino.

Indipendentemente dalla vostra scelta, ricordate che la cosa più importante è divertirsi e sperimentare! La fotografia è un’arte che ci permette di catturare istanti e ricordi, di esprimere la nostra creatività e di vedere il mondo da nuove prospettive.

E voi, che tipo di fotografo siete?

#fotografia #foto #smartphone #macchinafotografica #analogico #digitale #arte #creatività #consigli #guida

Seguire il Flow: La Scienza della Felicità di Mihaly Csikszentmihalyi

Scopri come trovare la felicità e la realizzazione personale con il rivoluzionario libro di Mihaly Csikszentmihalyi.

In un mondo frenetico e pieno di distrazioni, trovare la vera felicità può sembrare un’impresa impossibile. Ma Mihaly Csikszentmihalyi, psicologo e ricercatore ungherese, ci offre una nuova prospettiva con il suo libro “Seguire il Flow”.

Cos’è il Flow?

Csikszentmihalyi introduce il concetto di “Flow”, uno stato mentale di completa immersione in un’attività, dove perdiamo la cognizione del tempo e dello spazio, concentrandoci unicamente sul compito da svolgere. In questo stato, proviamo una sensazione di gioia, soddisfazione e realizzazione senza eguali.

Come raggiungere il Flow?

“Seguire il Flow” non è solo una teoria, ma una guida pratica per raggiungere questo stato mentale ottimale. Csikszentmihalyi analizza le caratteristiche del Flow e ci fornisce consigli concreti per crearlo nella nostra vita quotidiana.

I benefici del Flow:

  • Aumento della felicità e della soddisfazione personale
  • Maggiore produttività e creatività
  • Riduzione dello stress e dell’ansia
  • Miglioramento delle relazioni interpersonali
  • Senso di scopo e significato nella vita

Un libro per tutti

“Seguire il Flow” è un libro che può essere apprezzato da chiunque, indipendentemente dall’età, dal background o dagli interessi. Csikszentmihalyi utilizza un linguaggio semplice e accessibile, arricchendo il testo con esempi concreti e storie di persone che hanno raggiunto il Flow in diverse aree della loro vita.

Un’opera rivoluzionaria

“Seguire il Flow” è stato pubblicato per la prima volta nel 1990 e da allora è diventato un bestseller internazionale, tradotto in oltre 40 lingue. Il libro ha avuto un impatto profondo sulla psicologia e su diverse discipline, come l’economia, l’educazione e il design.

Le 20 aziende più creative del mondo nel 2024: una storia di innovazione e coraggio

Oltre i confini del singolo

I Global Creativity Awards di GQ del 2024 si spingono oltre i confini del talento individuale per celebrare la creatività come motore del business e del progresso globale.

In questo viaggio alla scoperta delle menti più brillanti del panorama imprenditoriale, incontriamo leader che reinventano settori consolidati e ne creano di nuovi, sfidando le convenzioni e plasmando il futuro.

Le protagoniste:

  • Microsoft: punta sull’intelligenza artificiale per rivoluzionare la medicina, i materiali sostenibili e molto altro.
  • The New York Times Company: ridefinisce il ruolo del giornalismo nell’era digitale, offrendo contenuti che vanno oltre i tradizionali articoli.
  • Hermès: celebra l’artigianalità e l’esclusività, creando oggetti di lusso senza tempo che sfidano le tendenze passeggere.
  • Silent House Group: orchestra esperienze live indimenticabili per artisti come Harry Styles e Taylor Swift.
  • Hoka: reinterpreta il concetto di scarpa da running con un design audace e performante, conquistando atleti e appassionati di moda.
  • Apple: apre le porte a nuovi mondi con il visore per la realtà aumentata Vision Pro, cambiando il modo di interagire con la tecnologia.
  • Boom Supersonic: riporta in auge il volo supersonico con jet ecocompatibili, sognando un futuro dove viaggiare diventa un’esperienza lussuosa e accessibile.
  • LVMH: espande il suo impero del lusso nel mondo del benessere, creando un ecosistema esclusivo per i clienti più esigenti.
  • Klutch Sports Group: rivoluziona il panorama delle agenzie sportive, mettendo al centro gli atleti e offrendo loro una consulenza a 360 gradi.
  • Major Food Group: costruisce un impero gastronomico che celebra l’alta cucina e l’esperienza conviviale, con ristoranti pluripremiati e locali alla moda.
  • Our Habitas: porta l’ospitalità di lusso in luoghi remoti e incontaminati, creando esperienze immersive per i viaggiatori millennial.
  • Paulin, Paulin, Paulin: trasforma le visioni del designer Pierre Paulin in realtà, con arredi iconici che conquistano Instagram e le case di celebrities.
  • A24: non solo un nome nel cinema d’autore, ma un vero e proprio brand che spazia da film acclamati a serie TV di successo, merchandising esclusivo e persino un teatro.
  • Nintendo: si reinventa ancora una volta, traghettando franchise leggendari come Zelda e Super Mario verso nuove frontiere videoludiche e cinematografiche.
  • Mischief @ No Fixed Address: aiuta i brand a ridefinirsi con idee audaci e originali, creando campagne pubblicitarie che lasciano il segno.
  • Teenage Engineering: conquista il mondo del design con un’estetica rétro e prodotti innovativi come sintetizzatori, drum machine e altoparlanti.
  • Prada: sfida le convenzioni della moda con la sua estetica unica e la sua collaborazione con lo stilista Raf Simons, portando avanti l’eredità di Miuccia Prada.
  • Kéré Architecture: unisce tradizione e modernità per creare edifici che “abbracciano” l’uomo, come il padiglione in tronchi a Fishtail, in Montana.
  • Tesla: non solo auto elettriche, ma vere e proprie esperienze di guida con funzioni intelligenti e divertenti, come il karaoke o la modalità Dog.
  • Athletic Brewing Company: rivoluziona il mondo della birra con le sue creazioni analcoliche premiate, dimostrando che gusto e benessere possono andare di pari passo.

Un filo conduttore:

Le storie di queste 20 aziende ci insegnano che la creatività non è solo un talento, ma una forza motrice che può cambiare il mondo.

Un invito all’azione:

E tu, come stai usando la tua creatività per rendere il mondo un posto migliore?

Exit mobile version