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Snapchat Generation Report come la Gen Z e i Millennial stanno riscrivendo le regole dell’autenticità

Cosa significa davvero essere autentici nel 2025? Se c’è un luogo digitale dove questa domanda trova una risposta quotidiana, è Snapchat. Lontano dall’ossessione per la perfezione patinata di altre piattaforme, Snap si è trasformato in uno spazio fluido, sincero, profondamente umano. E oggi, con la pubblicazione dello Snapchat Generation Report, l’azienda ci porta a fare un viaggio tra i comportamenti, le emozioni e le nuove forme di connessione della Generazione Z e dei Millennial. Non una semplice raccolta di dati, ma una vera e propria mappa culturale di come questa nuova generazione vive, comunica, si esprime… e fa shopping.

Non è più tempo di perfezione. La parola d’ordine è: autenticità. I giovani utenti – più di 900 milioni attivi ogni mese – non cercano la foto perfetta, la luce giusta, l’inquadratura da influencer. Vogliono essere reali. Vogliono condividere il momento com’è. E così, su Snapchat, le Lenti con la parola “sfocato” sono state visualizzate oltre 3,2 miliardi di volte solo nel 2024. Il che, tradotto, significa che c’è una nuova estetica: quella dell’imperfezione spontanea, del glitch che dice “sono qui, adesso, così come sono”. Non sorprende che quasi l’80% degli utenti globali affermi che Snapchat è il luogo dove si può essere più autentici e reali. Un luogo dove non si “posta”, ma si comunica. Dove non si recita, ma si vive.

E proprio questo spirito autentico ha trasformato Snapchat in una sorta di agorà digitale per la Gen Z. Uno spazio intimo, ma collettivo. Dove i messaggi vocali diventano confessioni, dove le conversazioni sembrano piccoli podcast privati tra amici. Pensateci: nel solo primo trimestre del 2025, gli Snapchatter statunitensi hanno inviato oltre 2,5 miliardi di note vocali, con un aumento di 650 milioni rispetto all’anno precedente. Globalmente, si parla di oltre 1,7 miliardi di minuti di conversazioni al giorno, un’impennata del 30% in un solo anno. In un’epoca dove tutto sembra iperprodotto, qui la connessione conta più dell’apparenza.

E a proposito di connessione, Snapchat non è solo una piattaforma: è una finestra sul quotidiano, aperta costantemente. Non esiste “il momento perfetto” per pubblicare uno Snap, perché ogni momento è buono per condividere qualcosa. Uno scatto rubato a mezzogiorno, un messaggio al volo durante una sessione di shopping, un “ti amo” lanciato tra una notifica e l’altra. Nel primo trimestre del 2025 sono stati inviati oltre 880 miliardi di messaggi. Ma il dato forse più interessante è un altro: il 92% degli Snapchatter quotidiani coinvolge i propri amici nei propri percorsi di acquisto. Più della metà condivide immagini e messaggi live durante lo shopping. È come se il camerino si fosse trasferito su Snapchat. Ogni acquisto è una scelta collettiva, ogni decisione passa per lo sguardo – e il consiglio – degli amici.

In questo ecosistema dinamico e partecipativo, l’identità non è più statica, ma in costante evoluzione. La Snap Map è stata aperta più di 40 miliardi di volte solo nei primi tre mesi del 2025. Gli Snapchatter cambiano i loro outfit digitali oltre 100 milioni di volte al mese. E più di 110 milioni di utenti hanno provato almeno una volta una Lente beauty sponsorizzata. Non c’è un unico modo di essere sé stessi, e Snapchat lo sa bene: l’identità si prova, si sperimenta, si esplora. Con leggerezza, con libertà, con creatività.

Ma non sono solo gli utenti “normali” a vivere questa rivoluzione: anche i creator di Snapchat stanno riscrivendo le regole dell’influencer marketing. Qui non si tratta di influencer inarrivabili, ma di Snap Star che condividono la loro quotidianità, spesso con una media di 140 post al giorno. E sono proprio questi contenuti, autentici e personali, a creare connessioni forti con la community. Non è un caso che gli Sponsored Creator Ad negli Stati Uniti siano dieci volte più efficaci nel migliorare la percezione del brand rispetto alla media delle altre piattaforme. Perché? Perché su Snapchat il creator non è un’icona, è un amico. E se ti fidi di un amico, ti fidi anche dei suoi consigli.

In tutto questo, Snapchat si conferma come uno dei luoghi più significativi della cultura digitale contemporanea. Non è solo un’app, è uno spazio emotivo, sociale e culturale in cui la Generazione Z e i Millennial si riconoscono, si costruiscono e influenzano il mondo. Per i brand, la lezione è chiara: qui non si viene per vendere, ma per entrare in relazione. Non basta esserci, bisogna essere veri. Solo così si può costruire una connessione duratura con una generazione che non solo consuma cultura… ma la crea.

Snap Inc., con i suoi prodotti – Snapchat, Lens Studio e gli Spectacles – continua a spingere i confini dell’espressione personale attraverso la fotocamera. Non solo come mezzo per catturare immagini, ma come strumento per comprendere, comunicare e vivere meglio il mondo.

E tu, fai parte della Snapchat Generation? Ti rivedi in questa nuova visione del digitale, autentica, viva e senza filtri? Raccontaci la tua esperienza, condividi l’articolo con i tuoi amici o postalo sui social taggando @CorriereNerd: vogliamo sapere da te come la tua generazione sta plasmando il futuro!

WEmbrace Games 2025: quando l’inclusione si fa spettacolo e il cuore batte a ritmo di stelle

C’è qualcosa di magico quando lo sport incontra il cuore, l’inclusione e… lo spazio! No, non sto parlando di un nuovo episodio di Star Trek o dell’ultima espansione di Mass Effect, ma dei WEmbrace Games – e se non ne avete ancora sentito parlare, cari amici del CorriereNerd.it, sedetevi comodi, perché quello che sto per raccontarvi è degno di una saga galattica.

Il palcoscenico è lo Stadio dei Marmi, luogo iconico e dal fascino senza tempo che giovedì scorso si è trasformato in un’arena degna della Federation Starfleet Academy, grazie alla tredicesima edizione dei WEmbrace Games. L’evento, organizzato dall’Associazione art4sport e guidato dall’incredibile energia di Beatrice “Bebe” Vio Grandis, ha regalato alla Capitale una serata di pura adrenalina, giochi spettacolari e un’ondata di emozioni autentiche.

Il tema di quest’anno? “Space Games Edition”. Un concept che non poteva essere più azzeccato: lo spazio, l’infinito, l’assenza di limiti… una metafora potente e meravigliosamente nerd per raccontare un evento che ogni anno abbatte barriere e costruisce ponti tra mondi apparentemente distanti. Perché quando si gioca insieme, con e senza disabilità, adulti e bambini, celebrità e atleti, si finisce per navigare tutti nella stessa galassia: quella della solidarietà.

A rendere ancora più spettacolare l’atmosfera interstellare ci hanno pensato i due storici speaker di Radio Deejay, Giorgio Maria Daviddi e Furio Corsetti del Trio Medusa, accompagnati dai frizzanti inviati Umberto e Damiano, capaci di trasformare ogni sfida in un momento epico. Ma non erano soli: il cast di ospiti è stato degno di un multiverso di celebrità. Tra i presenti, nomi del calibro di Paola Cortellesi, Rudy Zerbi, Violante Placido, Sarah Felberbaum, Amanda Campana, Fellow e i sempre creativi 2Men1Kitchen. Un mix perfetto tra showbiz, musica e ironia.

E che dire della formazione sportiva? Una vera “Justice League” dello sport italiano. Hanno partecipato leggende come Daniele De Rossi, Marco Materazzi, Luciano Zauri, Stefano Fiore, Daniele Garozzo, Massimiliano Rosolino, Martín Castrogiovanni, Carlo Molfetta e Mirco Scarantino. Un dream team che ha acceso il campo con entusiasmo e spirito di squadra.

La cerimonia inaugurale ha toccato il cuore. Con le parole emozionanti di Bebe Vio Grandis, della presidente di art4sport Teresa Grandis e di Ruggero Vio, è stato dato il via a una serie di sfide intergalattiche in perfetto stile nerd: “Space Invaders”, “Assembla e Decolla” e “Componi la Galassia”. Otto squadre da tutta Italia (e oltre) si sono date battaglia, tra cui Napoli con Algida, Bologna con Barilla, Roma con Intesa Sanpaolo – Bebe Vio Academy, Genova con Quadro Advertising, Bari con Radio Deejay, Milano con Rilastil, Firenze con Sorgenia e perfino Tokyo con Toyota. A trionfare è stata la squadra di Roma, legata alla Bebe Vio Academy, che ha incarnato alla perfezione il messaggio dell’evento: unire, coinvolgere, vincere insieme.

La serata non è stata solo divertimento e spettacolo, ma anche un’occasione concreta per fare del bene. I fondi raccolti sono stati destinati all’Associazione art4sport, che dal 2009 promuove lo sport come terapia per i bambini e ragazzi con amputazioni di arto. Una missione nobile che punta a donare non solo attrezzature sportive e protesi personalizzate, ma anche un futuro migliore a chi ogni giorno affronta sfide reali, ben più dure di qualsiasi boss di fine livello.

Il progetto più recente, la Bebe Vio Academy Roma, è ancora attivo sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo fino al 31 dicembre. Se siete tra coloro che credono nella forza dello sport come linguaggio universale, potete partecipare alla raccolta fondi dedicata e diventare parte di qualcosa di grande, anzi… galattico! (Trovate il progetto a questo link: Bebe Vio Academy Roma).

Ma nessun evento del genere si regge da solo. Il successo dei WEmbrace Games 2025 è frutto del supporto di una vera alleanza interplanetaria. I Main Partner come Algida, Barilla, Intesa Sanpaolo, Rilastil, Sorgenia e Toyota hanno reso tutto possibile. E poi ancora il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, del CONI, di Roma Capitale, di Sport e Salute e della Croce Rossa Italiana. Una vera “federazione unita” della solidarietà.

A impreziosire l’esperienza, anche dettagli degni di un grande evento nerd: gonfiabili scenografici a tema spaziale creati da Filippo Gallina di Filovola, le esibizioni delle cheerleader del Luiss Cheerleading Team e le coreografie della Rome International Dance Academy, insieme alle note della Fanfara della Polizia di Stato che ha dato il via al viaggio tra le stelle.

E se vi state chiedendo chi ha reso possibile tutto questo dietro le quinte, ecco i veri “registi dell’universo”: ideazione e organizzazione a cura di Associazione art4sport, produzione firmata MYM Group, regia di Mauro Dell’Olio, e fotografie mozzafiato del Bizzi Team.

A chiusura di questa odissea, le parole di Bebe Vio Grandis risuonano come il perfetto epilogo di una storia che ci ricorderemo a lungo: “Siamo riusciti nuovamente a dimostrare che superare le barriere è possibile e che giocare tutti insieme è la vera vittoria”. E come non darle ragione?

I WEmbrace Games non sono solo un evento sportivo. Sono un racconto, una dichiarazione d’amore per l’inclusione, un’avventura degna di essere narrata tra le pagine del nostro universo nerd.

E ora tocca a voi, esploratori spaziali dell’inclusione! Condividete questo articolo, parlatene sui social, taggate amici, citate i vostri eroi preferiti, e soprattutto: supportate chi ogni giorno rende questo mondo – e magari anche gli altri – un posto migliore.

Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato dai WEmbrace Games 2025, è che l’unico vero limite… è quello che scegliamo di non superare. 🚀💫

Tales Montagnana 2025: Un Viaggio nel Fantastico tra Cosplay, Giochi e Arte

Tales Montagnana è un evento che promette di essere un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di creatività, arte, giochi e cultura pop. La terza edizione, che si terrà il 7 e l’8 giugno 2025 nella suggestiva Rocca degli Alberi a Montagnana (PD), è un’opportunità unica per immergersi in un mondo fantastico, dove il divertimento e la magia prendono vita.

Organizzato nel pittoresco borgo medievale di Montagnana, Tales Montagnana è una celebrazione del fantastico che unisce vari aspetti della cultura nerd, dal cosplay ai giochi da tavolo, dai videogiochi ai giochi di ruolo. L’evento, che si svolgerà in un’atmosfera storica, offrirà ai partecipanti l’opportunità di esplorare diverse aree tematiche, partecipare a spettacoli dal vivo e divertirsi con giochi medievali, softair e tanto altro. Ma non è solo un evento per gli appassionati del genere, è un vero e proprio spazio di creatività dove tutti, grandi e piccoli, possono trovare qualcosa di interessante.

Ogni angolo della Rocca degli Alberi sarà animato da attività pensate per intrattenere e coinvolgere il pubblico. I talentuosi illustratori daranno vita a fumetti e opere d’arte, mentre i cosplayer porteranno i personaggi dei propri sogni in un’esibizione di fantasia e originalità. Inoltre, gli appassionati di giochi da tavolo e giochi di ruolo troveranno tantissime occasioni per sfidarsi e vivere avventure immersive, affiancati dai migliori esperti del settore. I videogiochi, invece, faranno la loro parte con postazioni di gioco dove sarà possibile partecipare a sfide avvincenti e interattive.

Tales Montagnana non è solo un evento di intrattenimento, ma un’occasione per vivere un’esperienza a 360 gradi. Il softair, il gioco medievale e gli spettacoli live sono solo alcune delle proposte che arricchiranno le due giornate. Inoltre, gli amanti del cibo troveranno spazio anche per il piacere del palato, grazie a una selezione di street food che offrirà prelibatezze per ogni gusto.

Non mancheranno anche momenti speciali, come l’opportunità di partecipare a donazioni di giocattoli, contribuendo a rendere ancora più speciale l’esperienza per tutti i partecipanti. L’inclusività e il rispetto per gli altri saranno al centro di Tales Montagnana, facendo di questo evento un’occasione di crescita e condivisione per tutti.

L’ingresso è gratuito e l’evento si prospetta essere un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di cultura pop, giochi e intrattenimento. Che tu sia un veterano del cosplay, un appassionato di giochi da tavolo, o semplicemente un amante della creatività, Tales Montagnana 2025 è il luogo dove il fantastico diventa realtà.

Non perdere questa occasione unica per vivere due giorni di pura magia! Vi aspettiamo numerosi per un’esperienza che promette di essere emozionante e coinvolgente. Per partecipare come espositore o proporre una tua idea, puoi contattare l’organizzazione all’indirizzo info@talescomicsandgames.it.

Se sei alla ricerca di un evento che unisca creatività, divertimento e passione per la cultura nerd, Tales Montagnana è il posto giusto dove vivere il fantastico, insieme a una community che condivide le tue stesse passioni. Non mancare!

Il 28 maggio è la Giornata Mondiale del Gioco

Il 28 maggio è una data che, per chi ha a cuore il diritto dei bambini a crescere in un ambiente sano e stimolante, rappresenta un momento di riflessione e celebrazione: è la Giornata Mondiale del Gioco. Un’occasione per ricordarci quanto sia fondamentale il gioco per la crescita emotiva, cognitiva e sociale di ogni bambino, e per riscoprire come, anche da adulti, questa attività possa rivelarsi una fonte di benessere.

La Giornata Mondiale del Gioco affonda le sue radici nel 1987, anno in cui venne fondata l’International Toy Library Association (ITLA), un’organizzazione che riunisce le ludoteche di tutto il mondo e che ha come missione quella di promuovere il gioco come diritto universale. Ma è solo nel 1999, durante l’ottava conferenza dell’ITLA in Giappone, che la dottoressa Freda Kim, un’insegnante britannica, insieme all’associazione, stabilì definitivamente il 28 maggio come la data per celebrare questa giornata.

“La ragione per la quale si promuove questa giornata è per sottolineare l’importanza del gioco in tutte le nostre vite e particolarmente in quelle dei nostri bambini… I più piccoli, infatti, possono imparare ad esprimersi attraverso il gioco, si fanno amici, fanno esercizio fisico; acquisiscono anche competenze di base come concentrazione, immaginazione e la capacità di esprimere se stessi”.

Il gioco, come sottolinea l’ITLA, non è solo un’attività di intrattenimento. Esso rappresenta un elemento imprescindibile per lo sviluppo dei bambini, poiché favorisce l’espressione creativa, la socializzazione, il movimento e l’acquisizione di competenze fondamentali come la concentrazione, l’immaginazione e la capacità di risolvere problemi. Per i più piccoli, giocare significa apprendere senza accorgersene, crescere in un ambiente che stimola la mente e le relazioni.

Una riflessione fondamentale viene proprio dall’UNESCO, che considera il gioco una via privilegiata per stimolare la creatività nei bambini, elemento cruciale per la loro crescita in un ambiente positivo, che favorisca l’autostima e il rispetto reciproco. Sono proprio questi ingredienti a costituire la base per la costruzione di una cultura di pace e di convivenza civile. In questo contesto, la Giornata Mondiale del Gioco diventa non solo un momento per celebrare l’infanzia, ma anche un’opportunità per ribadire l’importanza di garantire a tutti i bambini del mondo il diritto a giocare, indipendentemente dalle difficoltà che potrebbero incontrare.

Questa visione si radica in un principio sancito dall’articolo 31 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, che riconosce il diritto di ogni bambino a giocare. Si tratta di un diritto universale, che va tutelato e sostenuto affinché ogni infanzia possa essere un periodo di crescita felice, in cui i bambini possano divertirsi, esplorare e apprendere.

Nel corso degli anni, la dottoressa Freda Kim ha esteso l’importanza del gioco a tutte le situazioni, in particolare per quei bambini che vivono in contesti di guerra o di disastro. Nel 2011, in un’intervista, ha affermato che, mentre gli adulti possono comprendere i traumi delle situazioni devastanti, i bambini hanno bisogno di “recitare” il trauma, di affrontarlo attraverso il gioco. In queste circostanze, permettere ai bambini di giocare diventa una risorsa terapeutica fondamentale, in grado di aiutarli a superare le difficoltà e a sviluppare una sana resilienza. “Giocare anche nei contesti più difficili aiuta i bambini a crescere e ad affrontare la vita con maggiore serenità e forza”, ha dichiarato Freda Kim, enfatizzando che il gioco è una forma di cura per l’anima dei più piccoli, anche nei momenti più bui.

Eppure, il gioco non è solo un’esclusiva dell’infanzia. Sebbene spesso si pensi che da adulti si debba smettere di giocare, la realtà è ben diversa. Giocare è fondamentale anche per gli adulti, che possono trarre enormi benefici dallo svago e dalla libertà creativa. Liberarsi dallo stress, stimolare la fantasia, rafforzare i legami sociali e migliorare il proprio umore sono solo alcuni dei vantaggi che il gioco può portare anche nella vita quotidiana di un adulto. Inoltre, quando si gioca con i propri figli o con amici, non solo si rende il rapporto più profondo e sincero, ma si sviluppano anche empatia e comprensione reciproca, elementi chiave per una convivenza pacifica e armoniosa.

La Giornata Mondiale del Gioco, dunque, non si limita a un solo giorno all’anno. È un invito a riscoprire il valore del gioco, sia per i bambini che per gli adulti. La sua celebrazione ci ricorda che in ognuno di noi c’è sempre un bambino che desidera divertirsi, esplorare e giocare, e che mai come oggi abbiamo bisogno di queste esperienze per costruire una società più sana e creativa. Quindi, il 28 maggio, lasciamo che il nostro spirito giocoso emerga e celebriamo questo diritto universale, tanto per i più giovani quanto per tutti noi, che non dobbiamo mai smettere di giocare.

FalComics 2025: quando la cultura pop diventa un viaggio dentro l’anima

C’è un momento, ogni anno, in cui la primavera accende Falconara Marittima con una luce tutta sua. Non è solo il sole che si allunga sulle giornate, ma un’energia palpabile che vibra tra i vicoli della città: è il richiamo di FalComics. E quest’anno, amici della cultura pop, l’edizione 2025 promette di essere non solo la più grande, ma anche la più umana di sempre. Il tema scelto? “Empathy”. E già solo a pronunciarlo si sente un respiro collettivo, come se questo festival stesse per toccarci più a fondo del solito.

A guidarci in questo viaggio emozionale è il manifesto ufficiale dell’evento, una vera e propria opera d’arte firmata dal talento cristallino di Ivan Bigarella. Se il nome vi suona familiare, è perché parliamo di uno dei volti più amati del fumetto italiano, autore di copertine per Topolino e illustratore dal tratto immediatamente riconoscibile. Il manifesto non è solo una locandina: è una dichiarazione d’intenti. È la sintesi visiva di quello che ci aspetta, un ponte tra l’immaginario fantastico e il cuore pulsante delle emozioni umane. Ma Bigarella non si ferma lì. Il 23 maggio inaugurerà anche una mostra personale, “Il mio lavoro, la mia passione” — e già il titolo dice tutto. Sarà un’occasione per entrare nel suo mondo, per capire cosa c’è dietro ogni linea, ogni colore, ogni scelta artistica. Un invito all’empatia, insomma, attraverso lo sguardo di un artista.

Empatia come esperienza collettiva

A FalComics 2025 l’empatia non è solo un tema, ma un filo rosso che attraversa ogni angolo del festival. Lo ha spiegato bene il Direttore Artistico Gianluca Del Carlo, paragonando l’intera manifestazione a un’orchestra: ogni partecipante è uno strumento, ogni momento un accordo che contribuisce all’armonia generale. Un’armonia fatta di incontri, spettacoli, performance, e soprattutto condivisione.

Il festival diventa così uno spazio dove non solo si celebrano i fumetti, i videogiochi, il cosplay e la narrativa fantasy, ma dove ci si riconosce negli altri. Dove i fan diventano comunità. Dove le passioni smettono di essere hobby individuali e si trasformano in una vibrazione collettiva.

La formula del successo? Inclusività e accessibilità

Che FalComics sia diventato un punto fermo nel calendario nerd nazionale non è un caso. L’edizione 2024 ha sfiorato i 235.000 visitatori, un numero che fa girare la testa, ma che soprattutto testimonia quanto questa manifestazione sia diventata un faro per gli appassionati. Il segreto? L’ingresso gratuito. Sì, perché la cultura pop, secondo gli organizzatori e il Comune di Falconara Marittima, dev’essere per tutti. E in un’epoca in cui l’accesso alla cultura spesso è un privilegio, questa scelta ha il sapore di una presa di posizione forte e necessaria.

Lo conferma anche il Sindaco Stefania Signorini, che vede nel festival un “motore di inclusione”, un modo per trasformare Falconara in un crocevia di storie ed emozioni. E non è un caso se ogni anno la città si trasforma, letteralmente, in un gigantesco parco tematico della creatività.

RIOT Games, Giorgio Vanni e le leggende del pop

Anche nel 2025 le collaborazioni d’oro non mancano. Torna RIOT Games, uno dei publisher più influenti nel panorama gaming mondiale, segno tangibile di quanto FalComics sia ormai riconosciuto anche a livello internazionale. E poi, come ignorare lui, il Capitano? Giorgio Vanni, la voce delle nostre sigle preferite, è pronto a salire di nuovo sul palco per farci urlare come se fossimo ancora ragazzini davanti alla TV con in mano un succo di frutta e gli occhi pieni di cartoni giapponesi.

Una città che diventa universo

Dal 23 al 25 maggio, Falconara Marittima non sarà solo una località sulla mappa, ma un luogo dell’anima. Sarà un laboratorio di idee, un’arena per cosplayer, una galleria a cielo aperto per artisti e illustratori, un’arca di Noè per appassionati di tutte le età, provenienze e background. E sarà, soprattutto, un’esperienza.Perché se c’è una cosa che FalComics ci ha insegnato negli anni è che il mondo nerd non è solo un mondo fatto di pixel, tavole disegnate o costumi cuciti a mano. È una lente per guardare meglio dentro noi stessi e negli altri. E quest’anno, con Empathy, questa lente si fa ancora più nitida.

Quindi segnatevi le date, liberate la memoria del telefono per le foto, preparate i costumi e, soprattutto, il cuore. FalComics 2025 non sarà solo una fiera. Sarà un abbraccio collettivo, una dichiarazione d’amore alla cultura pop, ma anche e soprattutto a ciò che ci rende umani: la capacità di sentire, capire, connetterci. E in un mondo che corre veloce, forse è proprio questo il superpotere di cui abbiamo più bisogno.

“Red Bull Kingdom of Chaos”, il Game Show definitivo di Blur e Red Bull in diretta su Twitch

Se c’è una cosa che il mondo del live streaming ci ha insegnato negli ultimi anni, è che i limiti tra videogioco, spettacolo e showbiz stanno diventando sempre più labili. Ma quello che sta per accadere il 27 maggio 2025 promette di superare qualsiasi confine già tracciato. Segnatevi questa data, nerd e geek d’Italia, perché è il momento di lasciarsi travolgere dal Red Bull Kingdom of Chaos, un game show epico, fuori dagli schemi, in pieno stile fantasy e adrenalina, concepito dalla mente creativa di Blur in collaborazione con Red Bull.

E dove poteva prendere vita tutto questo se non sul trono digitale del nostro King di Twitch, Gianmarco “Tumblurr” Tocco? La sua community, affezionatissima e super attiva, è già in fibrillazione per un evento che si preannuncia come la fusione definitiva tra gaming competitivo, show da palcoscenico e live streaming di nuova generazione.

Il regno si apre il 27 maggio dalle 20:00 all’1:00: diretta imperdibile sul canale Twitch di Blur

Dalle ore 20:00 fino all’1:00 di notte, saremo trasportati in un mondo parallelo, una sorta di arena da gioco in cui 25 partecipanti, divisi in 5 squadre, si sfideranno in 8 prove titaniche. Non stiamo parlando del solito torneo online, ma di una produzione spettacolare che vuole davvero riscrivere le regole del game entertainment. Il format, ambizioso e senza precedenti in Italia, è pensato per esaltare i valori di onore, coraggio e gioco di squadra, con un tocco teatrale che strizza l’occhio ai migliori talent show e ai reality competitivi. Ma qui, invece di microfoni e votazioni del pubblico, si combatte con il joypad, con l’ingegno e – perché no – anche con una buona dose di sano delirio.

Il trailer promette sorprese, easter egg e puro spettacolo

In attesa della diretta, è già online il trailer ufficiale di Red Bull Kingdom of Chaos, che offre un assaggio dello stile e dell’intensità dell’evento. E non mancano easter egg nascosti che i fan più attenti stanno già analizzando frame dopo frame. Blur e Red Bull non si sono limitati a realizzare un semplice teaser: hanno costruito un mondo narrativo, con tanto di lore e richiami alla cultura nerd e fantasy, unendo ironia, epicità e una produzione visiva da far impallidire anche le migliori campagne marketing videoludiche.

Convocazioni in pieno stile medievale: i primi 5 eroi rispondono alla chiamata

Il cast? Da urlo. I primi 5 valorosi streamer sono stati “chiamati a raccolta” da un paggio inviato da Blur in persona durante le loro live, in un momento che ha unito sorpresa e roleplay. Stiamo parlando di nomi notissimi nel panorama del gaming italiano: Kurolily, Moonryde, Marza, Lollo Lacustre e BillyBella. Cinque personalità diverse, cinque stili di gioco unici, che porteranno il loro talento, la loro creatività e il loro carisma all’interno di un’arena dove tutto può succedere.

Ma non finisce qui: altri 20 sfidanti verranno presentati ufficialmente nelle live speciali di Blur in programma per il 20 e 21 maggio. Insomma, l’hype è destinato a crescere ancora, e non vediamo l’ora di scoprire chi si unirà alla battaglia per la conquista del Regno del Caos.

Tumblurr: il re indiscusso del palcoscenico digitale

Dietro tutto questo fermento c’è lui, Tumblurr, classe 1996, romano di nascita e leggenda vivente del trickshotting made in Italy. Il suo viaggio nel mondo del gaming comincia nel 2014 su Call of Duty: Modern Warfare 2, dove conquista i fan con le sue acrobazie digitali. Ma è su Twitch , a partire dal 2017, che il suo talento esplode, grazie a format come le Sdrogo Corse su GTA 5 Online, veri e propri circuiti folli che fondono gameplay, regia e intrattenimento.

E poi ci sono i suoi celebri tornei videogiochistici, eventi che uniscono community e competizione con una dose altissima di originalità. Tumblurr non è solo un content creator: è un regista del caos, un artista della live, un maestro della narrativa nerd, sempre pronto a sorprendere. Dal 2024 è anche un Player ufficiale Red Bull, unendo la sua energia irriverente al brand che da sempre supporta i talenti più visionari del mondo.

Red Bull Kingdom of Chaos: il futuro dell’intrattenimento è ora

Quello che Blur e Red Bull stanno costruendo con Kingdom of Chaos è qualcosa di mai visto prima nel panorama italiano, e forse nemmeno in quello internazionale. Si parla tanto di evoluzione dello streaming, ma qui si punta alla rivoluzione totale: unendo show, narrativa, roleplay, performance, gaming e interazione in tempo reale con il pubblico. Il tutto per dar vita a un’esperienza collettiva che potrà essere vissuta dal vivo su Twitch e commentata in diretta con una community che già freme.

Allora preparate le armature, caricate gli energy drink e sintonizzatevi il 27 maggio sul canale Twitch  di Blur: il Regno del Caos vi aspetta, e solo una squadra potrà conquistarlo.

E voi, quale team pensate uscirà vincitore? Scrivetelo nei commenti e condividete l’hype con i vostri amici sui social taggando il vostro streamer preferito! Chi vincerà? Forse lo deciderà il destino… o forse la vostra energia!

LegoGPT: L’intelligenza artificiale che trasforma le descrizioni in progetti LEGO creativi e stabili

Nel mondo delle innovazioni tecnologiche, l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante, sorprendendo tutti con applicazioni inaspettate che sembrano provenire da un futuro non troppo lontano. Un esempio straordinario di come l’IA possa coniugarsi con la creatività umana è rappresentato da LegoGPT, un progetto sviluppato da un team di ricercatori della Carnegie Mellon University. Questo modello di intelligenza artificiale è in grado di trasformare descrizioni testuali in progetti LEGO completamente funzionanti e strutturalmente validi, dando una nuova vita alla costruzione con i mattoncini.

Immagina di avere un’idea brillante, ma di non sapere da dove iniziare per costruirla con i tuoi LEGO. Con LegoGPT, tutto ciò che devi fare è fornire una descrizione testuale di ciò che desideri creare. E in un istante, l’IA traduce quella descrizione in un design LEGO unico, pronto per essere montato. La bellezza di questo sistema non risiede solo nella sua capacità di generare idee, ma nella sua abilità di rispettare le leggi della fisica, creando strutture non solo esteticamente interessanti, ma anche fisicamente stabili. In altre parole, LegoGPT si assicura che non ci siano mattoncini che fluttuano nel vuoto o che non si incastrano correttamente. Ogni creazione che genera è solida e pronta per essere costruita, come se fosse progettata da un esperto costruttore LEGO umano.

Il cuore dell’innovazione di LegoGPT sta nel metodo di addestramento del modello. I ricercatori della Carnegie Mellon hanno alimentato l’IA con un dataset di oltre 47.000 strutture LEGO, che comprendono più di 28.000 oggetti tridimensionali unici. Questo archivio, denominato StableText2Lego, contiene modelli di ogni tipo: da mobili e veicoli a strumenti musicali ed edifici. Ogni oggetto è stato tradotto nel linguaggio dei mattoncini, e grazie a questo database, LegoGPT è in grado di generare disegni con una precisione e stabilità incredibili. Si tratta di un passo avanti significativo per chiunque voglia cimentarsi in nuove costruzioni LEGO, permettendo di superare il semplice “mettere insieme pezzi” per arrivare a vere e proprie creazioni artistiche e ingegneristiche.

Ma come funziona concretamente LegoGPT? Quando un utente fornisce una descrizione, il modello la converte inizialmente in un design LEGO. Il processo comincia con la trasformazione del testo in una mesh ShapeNetCore, che viene poi inserita in una griglia voxel 20x20x20 per determinare la disposizione iniziale dei mattoncini. Da qui, LegoGPT inizia a modificare il layout, mantenendo la forma complessiva della struttura e assicurandosi che ogni elemento aggiunto sia stabile. Inoltre, un sistema di “rollback” permette al modello di correggere eventuali errori, tornando al punto precedente stabile e proseguendo da lì, in modo da garantire che il design finale rispetti i requisiti fisici del mondo reale. Il risultato è un sistema che simula la costruzione umana, passo dopo passo, dove ogni mattoncino viene posizionato in modo accurato e preciso.

Una volta che LegoGPT ha generato il progetto finale, il design viene renderizzato da ben 24 angolazioni diverse per assicurarsi che ogni parte del modello sia visibile e comprensibile. Inoltre, il sistema produce una descrizione dettagliata del risultato, utile sia per chi vuole costruirlo manualmente che per eventuali robot costruttori.

Una delle caratteristiche più affascinanti di LegoGPT è la sua incredibile versatilità. Non si limita semplicemente a generare progetti a partire da descrizioni testuali, ma può essere integrato anche con modelli di visione artificiale. Questo significa che puoi fotografare i tuoi mattoncini disponibili e ottenere suggerimenti su cosa costruire con essi. In pratica, anche una collezione disordinata di LEGO si trasforma in un oceano di possibilità creative.

Inoltre, la Carnegie Mellon ha deciso di rendere disponibile gratuitamente su GitHub non solo il modello di LegoGPT, ma anche il dataset e il codice sorgente, consentendo alla comunità di sviluppatori di contribuire al miglioramento e all’evoluzione del progetto. Questa apertura potrebbe aprire la strada a nuove applicazioni future, come la creazione di un’applicazione scaricabile con una libreria di mattoncini personalizzabile. Così, ogni utente potrebbe adattare i progetti alle proprie collezioni di LEGO, ottenendo suggerimenti sempre più mirati e utili.

L’aspetto educativo e industriale di LegoGPT è un altro degli ambiti in cui questa tecnologia potrebbe rivelarsi particolarmente interessante. Immagina di utilizzare LegoGPT per insegnare ai bambini competenze spaziali e ingegneristiche, guidandoli nella costruzione di modelli complessi che rispettano le leggi della fisica. Un’applicazione simile potrebbe essere usata anche nell’automazione della costruzione di modelli LEGO da parte di robot, aprendo scenari affascinanti sia nel campo della robotica educativa che applicativa.

In definitiva, LegoGPT rappresenta una delle innovazioni più entusiasmanti nell’ambito dell’intelligenza artificiale applicata alla creatività e al design. La sua capacità di trasformare descrizioni testuali in costruzioni LEGO non solo stabili e funzionali, ma anche incredibilmente originali, dimostra quanto l’IA possa essere un potente alleato nella fusione tra arte e tecnologia. Con la disponibilità gratuita di codici e modelli, LegoGPT ha il potenziale di evolversi in modi sorprendenti, aprendo nuove frontiere nella creatività, nell’educazione e nella robotica. Se sei un appassionato di LEGO o un curioso esploratore tecnologico, questo strumento non può certo sfuggire dalla tua attenzione.

Toys & Baby Milano: I Vincitori dei “Gioco per Sempre Toys Awards 2025” Premiano l’Innovazione e la Creatività nel Mondo dei Giocattoli

Come ogni anno, l’evento Toys & Baby Milano, l’unico appuntamento italiano business-to-business dedicato al mondo dei giochi e dei giocattoli, ha accolto esperti e appassionati in un’esplosione di novità e tendenze. Ma quest’edizione è stata ancora più speciale, grazie alla cerimonia di premiazione dei “Gioco per Sempre Toys Awards 2025”. Questo riconoscimento, promosso da Assogiocattoli, celebra le aziende che si sono distinte nell’arco dell’anno per creatività, sensibilità e efficienza, elementi cruciali per garantire un’offerta ludica che non solo incanta ma educa, stimola e unisce.

La serata di premiazione, che si è svolta domenica 4 maggio, è stata condotta dal celebre Rudy Zerbi, volto noto della televisione e della radio, che ha saputo rendere l’evento ancora più dinamico e coinvolgente. Ma dietro la cerimonia, c’è il lavoro di una giuria di esperti, composta dai principali buyer italiani e coordinata da Assogiocattoli in collaborazione con la rivista specializzata TG TuttoGiocattoli. Sono stati ben 85 i prodotti nominati per i premi di quest’anno, spaziando tra giochi, giocattoli, costumi e gadget, in un totale di 14 premi assegnati in 11 categorie.

Il “Gioco per Sempre Toys Awards 2025” non è solo un riconoscimento dell’eccellenza nel settore, ma anche un passo importante verso la valorizzazione di un mercato che, sempre più, tende a destagionalizzare e a portare il gioco come attività fondamentale in ogni momento dell’anno. Questo si allinea perfettamente con la missione della campagna Gioco per Sempre, che supporta e promuove la cultura del gioco come strumento educativo e sociale.

Le categorie premiate quest’anno sono state le più varie, a riflettere l’enorme diversificazione del mondo del gioco. Nella sezione “Personaggi d’azione, collezionabili e playset”, a trionfare è stato “Approdo dei Pirati” di Playmobil, un prodotto che non solo propone un’ambientazione avventurosa, ma invita anche alla costruzione e al gioco immaginativo, come da tradizione del marchio. Il premio per le “Belle arti e creatività” è stato invece assegnato a “Il laboratorio degli evidenziatori” di Clementoni, che offre ai più giovani la possibilità di esplorare la propria creatività attraverso colori e forme.

La categoria “Costruzioni” ha visto la vittoria di “Garage con monoposto Mercedes-AMG e Alpine F1” di Lego, che con il suo mix di design e motori ispirati alla Formula 1, rappresenta un’autentica sfida per i costruttori più appassionati. Altre vittorie di rilievo includono “Muffin Time” di Rocco Giocattoli, premiato nella sezione dei giochi da tavolo e puzzle, e “Music’Kid dello Zecchino d’Oro” di VTech, che ha conquistato il cuore dei più piccoli nella categoria “Giochi per l’infanzia”.

Un altro dei momenti più emozionanti della cerimonia è stato l’assegnazione dei premi speciali, che hanno riconosciuto l’impegno verso l’innovazione, la sostenibilità e l’inclusività. Il premio per i “Giochi Made in Italy” è andato a “Fattoria Prime scoperte” di Headu, un perfetto esempio di come la tradizione e la creatività del nostro Paese possano dar vita a giochi educativi di alta qualità. La sezione dei “Giochi Sostenibili” ha visto trionfare “I’m a genius science – Il laboratorio delle api” di Lisciani Giochi, che unisce l’educazione scientifica alla consapevolezza ambientale, mentre il premio per i “Giochi Inclusivi” è stato assegnato a “Barbie Fashionistas Deluxe Style” di Mattel, un segno di come anche i giocattoli possano essere strumenti di rappresentazione e inclusività.

Concludendo, la cerimonia dei “Gioco per Sempre Toys Awards 2025” non solo ha premiato le eccellenze del settore, ma ha sottolineato anche l’importanza di promuovere una cultura del gioco che sia creativa, educativa e inclusiva. I prodotti premiati rappresentano un mix perfetto tra innovazione, tradizione e impegno sociale, un segno di come il mercato dei giocattoli continui a evolversi, rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più vasto e variegato. Con un numero di premi che cresce di anno in anno, l’appuntamento con Toys & Baby Milano si conferma come il punto di riferimento per gli addetti ai lavori e per tutti coloro che sono appassionati del magico mondo del gioco.

Il Festival del Nerd 2025: Un Viaggio Imperdibile nella Cultura Pop e Nerd a Foggia

Il Festival del Nerd è un appuntamento che ogni anno riesce a coinvolgere e a emozionare migliaia di appassionati del Sud Italia, confermandosi come uno degli eventi più amati per tutti coloro che vivono la cultura pop, il fumetto, i manga, i videogiochi, le graphic novel e, più in generale, tutto ciò che fa sognare le nuove generazioni. Questo festival, che si terrà a Foggia il 10 e 11 maggio 2025, è una vera e propria celebrazione della passione per il mondo nerd, e ciò che lo rende ancora più speciale è la sua natura completamente gratuita. Un evento che accoglie ogni anno decine di migliaia di visitatori, ed è capace di trasformarsi in un luogo dove la creatività, la condivisione e l’entusiasmo sono protagonisti.

La nona edizione del Festival promette di essere un’esperienza ancora più incredibile rispetto alle precedenti, grazie all’incredibile lavoro svolto dagli organizzatori e al contributo di numerosi partner. L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere il festival accessibile a tutti, senza far pagare l’ingresso a nessuno, e per farlo è necessario il supporto di chi crede nella causa. Ogni contributo, piccolo o grande che sia, aiuterà a rendere l’evento ancora più ricco di ospiti straordinari e attività speciali, arricchendo ulteriormente un programma già ricco di contenuti imperdibili.

Organizzare un evento di queste dimensioni comporta non poche difficoltà. Dietro le quinte, il lavoro per garantire logistica, sicurezza, accoglienza, allestimenti, attività e la presenza di ospiti illustri è davvero imponente. Grazie al supporto di realtà locali come il Comune di Foggia, la Scuola del Fumetto Gulliver di Foggia, l’Università degli Studi di Foggia e il Polo Biblio Museale di Foggia, il Festival ha potuto crescere nel corso degli anni, diventando un punto di riferimento per appassionati di ogni genere, dal fumetto al cosplay, passando per i videogiochi e le star di YouTube.

Questo evento non è solo una fiera, ma una vera e propria festa per tutti coloro che amano il mondo nerd. Se anche tu hai partecipato a una delle edizioni passate, se ti sei emozionato nel vedere dal vivo il tuo idolo di sempre, se hai scoperto nuovi mondi attraverso i tanti stand dedicati ai fumetti, ai giochi e ai gadget, ora hai l’occasione di restituire un po’ di quella magia, contribuendo a rendere ancora più speciale la manifestazione.

Il Festival del Nerd si distingue anche per la sua vocazione inclusiva e il suo approccio alla cultura nerd come un fenomeno che non conosce barriere. Che tu sia un appassionato di fumetti, un cosplayer provetto, un gamer incallito o semplicemente un curioso che vuole trascorrere una giornata diversa dal solito, il Festival ha qualcosa da offrirti. Non è solo una fiera: è un’esperienza di incontro, di crescita, di confronto, dove ognuno può sentirsi a casa, immerso in un mondo che non giudica, ma celebra.

Con il sostegno della Rete Italiana del Fumetto, il Festival del Nerd ha guadagnato prestigio nel panorama culturale italiano, diventando sinonimo di qualità e innovazione. Ogni edizione è una nuova occasione per incontrare autori, artisti, creatori e influencer che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della cultura pop e nerd. La partecipazione a questo evento è anche l’opportunità di esplorare nuove prospettive artistiche e culturali, grazie a un programma variegato che include talk, panel, mostre e attività interattive.

Ogni anno, il Festival si arricchisce di novità: ospiti sempre più prestigiosi, eventi esclusivi e un’atmosfera che sa coinvolgere chiunque entri nelle sue vie. Le strade di Foggia si trasformeranno per due giorni in un vero e proprio universo nerd, dove fumetti, cosplay, videogiochi, musica e spettacoli si fonderanno per creare un’esperienza indimenticabile. Non solo una fiera, ma una vera e propria festa nerd da vivere appieno, dove il divertimento è garantito per tutti.

Con oltre 150.000 visitatori ogni anno e più di 100 ospiti illustri, il Festival del Nerd è l’appuntamento da non perdere per chiunque voglia essere parte di una comunità che celebra la passione e l’inventiva. Per l’edizione 2025, l’organizzazione ha preparato un programma ricco di eventi: incontri con autori, presentazioni di nuovi fumetti, giochi da tavolo, videogiochi, cosplay, musica dal vivo e tanti altri momenti imperdibili.

Un evento che cresce di anno in anno, ma che ha bisogno del contributo di tutti per continuare a prosperare e a mantenere vivo lo spirito che lo anima: la passione condivisa per il mondo nerd. Se anche tu senti che il Festival del Nerd è una parte importante della tua vita, è il momento di dare una mano. Non solo per sostenere un evento che ti ha emozionato, ma per garantirne un futuro sempre più ricco di sorprese.Il Festival del Nerd ti aspetta il 10 e 11 maggio 2025, pronto a offrirti un’altra indimenticabile esperienza nerd. Non mancare!

Il Duello Creativo: AI contro Mangaka, una Sfida tra Umano e Macchina nel Mondo degli Anime e dei Manga

Nel 2023, il mondo degli otaku è stato travolto da una novità che ha acceso il dibattito su un tema sempre più caldo: l’intelligenza artificiale nel campo della creatività umana. La rivoluzione è arrivata con l’uscita di Cyberpunk: Peach John, un manga che, pur scritto da un autore umano, è stato completamente illustrato da un’intelligenza artificiale. Il programma utilizzato per realizzare quest’opera è Midjourney, uno strumento che ha permesso a Rootport, un sceneggiatore 37enne noto per il suo lavoro dietro le quinte, di dare vita a un progetto che altrimenti non sarebbe mai esistito. Sebbene Rootport abbia avuto un ruolo fondamentale nel fornire gli input e affinare le immagini prodotte dall’AI, è stato chiaro fin dall’inizio che il cuore del lavoro risiedeva nella macchina e non nelle abilità artistiche tradizionali dell’autore. Rootport stesso ha ammesso di non possedere le competenze per disegnare a livello professionale, eppure, con l’aiuto della tecnologia, è riuscito a dare forma a una storia che non avrebbe mai visto la luce senza di essa.

Questa fusione tra intelligenza artificiale e creatività umana non è certo un caso isolato. In Italia, già all’inizio dello stesso anno, il collettivo Roy Ming aveva realizzato un libro scritto e illustrato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. La creazione di opere artistiche e narrative in sinergia con l’AI sta diventando una tendenza crescente, ma il dibattito sul suo ruolo nel panorama creativo si fa sempre più acceso. C’è chi teme che, se non adeguatamente controllato, l’uso dell’intelligenza artificiale possa ridurre la componente umana, creando una frattura tra l’artista e la sua opera. Tuttavia, ci sono anche quelli che vedono nelle intelligenze artificiali un’opportunità unica per potenziare la creatività degli autori, liberandoli da alcuni limiti tecnici e permettendo loro di concentrarsi sulla parte più emotiva e narrativa del loro lavoro.

A favore di questa visione si schiera anche Yuta Momiyama, editor di Shueisha e responsabile delle piattaforme digitali Shonen Jump+ e Manga Plus. Momiyama ha sviluppato un’applicazione chiamata “Comic CoPilot AI”, pensata per supportare i mangaka nella scrittura delle loro opere. Basata su ChatGPT, questa app è in grado di assistere gli autori in varie fasi del processo creativo, dalla scelta dei titoli alla creazione dei dialoghi, che spesso richiedono numerose revisioni per essere efficaci. Momiyama e il caporedattore Shuhei Hosono vedono l’AI come un valido aiuto, capace di dare un supporto pratico nella scrittura, senza però intaccare la responsabilità finale dell’autore. All’interno della filosofia di Shonen Jump si è cercato di rassicurare il pubblico, sottolineando che la proprietà intellettuale delle opere rimarrà sempre in mano agli autori, evitando rischi legati a plagi o violazioni di copyright. Questo aspetto sembra rassicurante, ma la vera domanda resta: quale sarà l’impatto di questa tecnologia sulla creatività degli artisti nel lungo periodo?

Nel frattempo, l’uso dell’intelligenza artificiale ha avuto un impatto anche nel mondo dell’animazione, con una particolare attenzione all’arte dello Studio Ghibli. È notizia recente che OpenAI ha rilasciato un aggiornamento del suo generatore di immagini, che consente agli utenti di trasformare foto e meme nello stile del leggendario Hayao Miyazaki. Questa novità ha scatenato una vera e propria ondata di immagini in stile Ghibli sui social, ma dietro a questo entusiasmo si cela una questione ben più complessa: l’uso non autorizzato del lavoro di un artista. Miyazaki, noto per il suo rifiuto nei confronti dell’AI, ha sempre visto nella tecnologia una minaccia alla bellezza e all’autenticità dell’arte. Nel 2016, infatti, aveva definito l’animazione generata da intelligenza artificiale “un insulto alla vita stessa”.

Il problema legale, che ora si affaccia in maniera concreta, riguarda l’addestramento delle AI con opere di artisti famosi senza il loro consenso. Sebbene lo “stile” di un artista non sia protetto da copyright, la possibilità che un’AI generi immagini che riproducano tratti distintivi di opere originali pone seri interrogativi. Il caso ha coinvolto anche il CEO di OpenAI, Sam Altman, che in prima battuta ha utilizzato un avatar in stile Ghibli per i suoi profili social, suscitando la reazione di artisti come Karla Ortiz, che ha intrapreso cause legali contro altre AI per violazione del copyright. È evidente che la questione del diritto d’autore in relazione all’AI è appena agli inizi, e Studio Ghibli potrebbe decidere di intraprendere azioni legali contro OpenAI se si accerterà che le sue opere sono state utilizzate senza permesso. La posizione di Miyazaki è chiara: l’uso di un’intelligenza artificiale per creare contenuti senza anima, come meme o immagini di gatti, non ha nulla a che fare con l’autentica arte. Per lui, le creazioni animate non devono mai perdere quel tocco umano che le rende vive e piene di emozione. Il rischio è che, se questa tendenza dovesse prendere piede, l’arte possa essere ridotta a una serie di algoritmi senza significato, privi di quella profondità e ricchezza che solo un essere umano può conferire.

Ma il confronto tra tradizione e innovazione non si ferma qui. Anche nel mondo dei videogiochi, alcune delle voci più influenti del settore, come Yoko Taro, hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto dell’AI. In una recente tavola rotonda con Kazutaka Kodaka, Kotaro Uchikoshi e Jiro Ishii, Yoko Taro ha sollevato il rischio che l’intelligenza artificiale possa rendere obsoleti gli sviluppatori, soprattutto grazie alla capacità delle AI generative di creare asset per i giochi con una facilità impressionante. Quello che una volta era un lavoro complesso e artigianale, rischia di essere sostituito da una macchina che, sebbene ancora imperfetta, si fa sempre più abile nel replicare elementi visivi e narrativi.

Tuttavia, se da un lato alcuni sviluppatori vedono nell’AI una minaccia alla propria professione, dall’altro ci sono quelli che la considerano uno strumento potente in grado di sbloccare nuove potenzialità creative. Yoko Taro, pur riconoscendo i pericoli, ha anche espresso il suo ottimismo riguardo alle opportunità che l’AI potrebbe offrire, se utilizzata con saggezza e consapevolezza. La paura che tra cinquant’anni gli sviluppatori possano essere ridotti al ruolo di “bardi”, raccontando storie create da macchine, è ancora lontana, ma la strada sembra segnata.

Il punto cruciale di questa discussione è proprio questo: l’intelligenza artificiale è uno strumento, non un sostituto dell’essere umano. Come ogni nuova tecnologia, può sia liberare che intrappolare, può amplificare la creatività o rischiare di banalizzarla. La vera sfida del futuro non sta nel fatto che l’AI possa creare arte o storie, ma in come gli esseri umani sceglieranno di usarla. È un campo di battaglia tra la macchina e l’artista, e la vittoria, probabilmente, non dipenderà dalla superiorità di uno sull’altro, ma dalla capacità di lavorare insieme. Perché, in fondo, l’intelligenza artificiale, come qualsiasi altro strumento, è tanto potente quanto la mente umana che la guida.

50 anni di Cubo: Il successo della mostra dedicata a Rubik a Cuneo

La magia del Cubo di Rubik è riuscita a incantare un’altra generazione, e questa volta lo ha fatto nel cuore di Cuneo, in un evento che ha raccolto oltre 32.600 visitatori. La mostra “50 anni di Cubo. Ernő Rubik e il rompicapo che ha incantato il mondo”, aperta dal settembre 2024, si è conclusa domenica 27 aprile 2025, lasciando una traccia indelebile nei cuori degli appassionati di puzzle, matematica e cultura pop. Quello che potrebbe sembrare solo un rompicapo, infatti, è diventato nel corso degli anni un simbolo universale, capace di parlare a più generazioni, unendo intelligenza e intrattenimento.

La mostra, allestita nello Spazio Inn@vazione della Fondazione CRC, è stata un viaggio emozionante attraverso la storia di uno dei giochi più iconici del mondo. Curata dall’associazione Cuadri in collaborazione con Spin Master e con il contributo di enti come la Fondazione CRC e aziende locali come Generali, ACDA, Sedamyl, Bottero e Tesi Square, l’esposizione ha offerto non solo un’esperienza visiva, ma anche una riflessione profonda su ciò che questo piccolo cubo colorato rappresenta: ingegno, creatività e sfida mentale. Grazie a un allestimento interattivo e immersivo, i visitatori hanno potuto esplorare il Cubo di Rubik in modo inedito, unendo la nostalgia per un’icona senza tempo alla curiosità di scoprire i segreti dietro il rompicapo più famoso al mondo.

La mostra non è stata solo una passerella per il Cubo, ma un vero e proprio centro di cultura, con eventi che hanno attratto appassionati e curiosi di tutte le età. Tra i momenti più attesi ci sono state le performance dei speedcuber Giovanni Contardi e Carolina Guidetti, veri e propri maestri nel risolvere il cubo in tempi record. Ma la vera magia è arrivata con gli spettacoli collaterali, tra cui il celebre “Rubik’s On Stage”, che ha visto protagonisti il matematico Andrea Plazzi e l’astrofisico Luca Perri. La loro capacità di rendere la matematica divertente e affascinante ha attirato un pubblico numeroso, mentre l’illusionista Hyde ha portato un tocco di “Cubomagia”, sorprendendo i visitatori con trucchi straordinari che hanno utilizzato il Cubo di Rubik come strumento di magia pura. Un’esperienza che ha coinvolto oltre 600 spettatori, confermando l’interesse per l’intersezione tra scienza, gioco e spettacolo.

L’allestimento ha avuto anche un impatto significativo sui più giovani, che hanno rappresentato oltre il 20% dei visitatori. Questo è un segno del fascino che il Cubo continua a esercitare sulle nuove generazioni, dimostrando che l’ingegno non ha età. La risposta entusiasta dei ragazzi non è stata solo un fatto di numeri, ma un segnale che anche in un’epoca dominata dalla tecnologia, giochi come il Cubo di Rubik mantengono un fascino intramontabile. Per molti di loro, infatti, il Cubo è stato molto più di un semplice gioco, ma un’esperienza educativa e divertente che ha stimolato la curiosità e la creatività.

Un altro aspetto fondamentale di questa mostra è stato il messaggio che ha trasmesso, ovvero quello di considerare il Cubo di Rubik non solo come un gioco, ma come un vero e proprio simbolo di ingegno umano. Andrea Borri, presidente di Cuadri, ha voluto sottolineare proprio questa visione, dicendo che l’esposizione non ha cercato di ridurre il Cubo a un oggetto popolare, ma ha voluto raccontare la sua storia come una sintesi perfetta di creatività e complessità, in grado di stimolare menti giovani e meno giovani.

Il successo dell’evento è stato un’ulteriore conferma di quanto il Cubo di Rubik sia una vera e propria icona globale che, dopo 50 anni, continua a esercitare il suo fascino su milioni di persone. Elisa Anchisi, Head of Marketing Spin Master Italia e Grecia, ha affermato che la mostra è stata anche un tributo a una cultura che non sarebbe stata la stessa senza l’impatto di Rubik’s®, che ha saputo adattarsi ai tempi pur mantenendo intatta la sua natura di sfida e creatività. Questa mostra, con il suo successo travolgente, ha celebrato non solo il passato, ma anche l’evoluzione del Cubo, proiettandolo nel futuro con una forza che continua a unire generazioni diverse.

In conclusione, se c’è una cosa che questa esposizione ci ha insegnato è che il Cubo di Rubik non è solo un oggetto da risolvere, ma un simbolo di passione, di sfida mentale e di continua innovazione. La mostra di Cuneo ha rappresentato un’occasione imperdibile per immergersi in un pezzo di storia che continua a ispirare e appassionare, dimostrando che, a distanza di 50 anni, Rubik’s® è tutt’altro che passato di moda. Lo Spazio Inn@vazione, pronto a riaprire nel 2025 con una nuova mostra interattiva, promette di continuare su questa strada, celebrando i grandi talenti creativi che hanno cambiato il mondo.

27 aprile: la Giornata Mondiale del Disegno. L’Arte a Mano Libera nel Mondo dell’Intelligenza Artificiale

Il 27 aprile segna una data importante nel panorama delle arti visive: la Giornata Mondiale del Disegno, una celebrazione che nasce da un’iniziativa del Consiglio internazionale delle associazioni di disegno grafico (ico-D), fondato nel 1963 a Londra e ufficialmente riconosciuto dalle Nazioni Unite. Questa ricorrenza non è solo un momento per celebrare il disegno come forma d’arte, ma è anche un’opportunità per riflettere sul ruolo che la creatività umana ha ancora oggi, nonostante i rapidi progressi delle tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale generativa.

La Giornata Mondiale del Disegno ci invita a riscoprire il valore intrinseco del disegno a mano libera, un’abilità che, sebbene possa sembrare anacronistica in un mondo sempre più digitale, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per gli artisti, i designer e tutti coloro che vedono nel tratto manuale un mezzo di espressione autentico e personale. Ogni linea tracciata a mano, ogni curva e ogni dettaglio che emerge da una matita su un foglio bianco, racchiudono anni di esperienza, pratica e, soprattutto, un processo creativo che non può essere replicato da algoritmi.

La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale generativa ha infatti messo in discussione concetti storici come la paternità creativa e il diritto d’autore. Strumenti come DALL·E, MidJourney o ChatGPT, che producono contenuti grafici, testuali e visivi su richiesta, sollevano interrogativi legittimi riguardo a chi detiene davvero i diritti su un’opera d’arte. Se una macchina è in grado di generare un disegno a partire da un prompt, qual è il valore dell’artista umano in questo processo? Questo è un tema centrale, specialmente in un’epoca in cui l’arte sembra sempre più dominata dall’informazione digitale e dall’algoritmo.

Eppure, nonostante queste nuove sfide, il disegno a mano libera conserva una dimensione irrinunciabile e insostituibile. Non si tratta solo di creare immagini, ma di un vero e proprio viaggio interiore. Il disegno a mano libera è, infatti, un’esperienza che permette all’artista di esplorare se stesso, di imparare dai propri errori e di perfezionarsi in un processo che va al di là della produzione estetica. Ogni schizzo, ogni disegno, anche il più imperfetto, racconta una storia che ha a che fare con la crescita, con l’evoluzione del proprio stile e della propria visione del mondo. La capacità di trasmettere emozioni attraverso il tratto, di dare vita a un’idea che nasce dalla mente dell’artista e che poi prende forma sulla carta, è qualcosa che l’intelligenza artificiale, pur con tutti i suoi progressi, non potrà mai replicare completamente.

La Giornata Mondiale del Disegno è, quindi, un’occasione per celebrare e promuovere la cultura del disegno come arte vivente, come strumento di comunicazione che ancora oggi mantiene un’importanza fondamentale, non solo nel campo artistico, ma anche nel design, nella pubblicità e in tutti quei settori in cui l’immagine è il veicolo principale per veicolare messaggi e storie. La creatività, pur potendo essere alimentata dall’intelligenza artificiale, rimane un atto umano che sfida il tempo e le convenzioni, un atto che, nel suo essere tangibile, personale e unico, mantiene un legame indissolubile con la tradizione.

In un mondo sempre più dominato dalla velocità e dalla tecnologia, la pratica del disegno a mano libera diventa anche una forma di resistenza culturale. È un modo per affermare che l’arte non è solo una questione di produzione rapida, ma un processo che richiede tempo, dedizione e una profonda connessione con il proprio io. L’artista che disegna a mano libera, infatti, non solo crea immagini, ma intraprende un percorso di introspezione e di dialogo con la propria creatività. Questo è un aspetto che, nonostante gli enormi progressi delle tecnologie, non può essere ridotto a un semplice calcolo matematico. Questa ricorrenza ci invita a riflettere sul valore del disegno come espressione artistica e culturale, ribadendo l’importanza di mantenere viva una tradizione che va oltre la semplice creazione di immagini. Il disegno a mano libera, con la sua autenticità, il suo valore emozionale e la sua capacità di connettere l’artista con il pubblico, continuerà ad avere un ruolo centrale nell’arte e nella cultura, anche in un’epoca in cui le intelligenze artificiali generative sembrano essere sempre più al centro della scena. L’arte del disegno, infatti, è un patrimonio che appartiene all’umanità e merita di essere celebrato, preservato e valorizzato in tutte le sue forme.

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore: Tra Cultura, Creatività e Intelligenza Artificiale

Il 23 aprile rappresenta una data fondamentale per celebrare la cultura, la lettura e il diritto d’autore. Ogni anno, in questa giornata, si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, una ricorrenza istituita nel 1995 dall’UNESCO con l’obiettivo di promuovere il libro come strumento di crescita personale, di dialogo interculturale e di comprensione reciproca. In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, e l’intelligenza artificiale generativa sta iniziando a sollevare interrogativi sulla paternità creativa e sul valore del lavoro intellettuale, questa giornata acquista un significato ancora più rilevante.

Le Origini della Giornata Mondiale del Libro

La scelta del 23 aprile non è casuale. Questa data commemora la morte di tre figure simbolo della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, autore del celebre Don Chisciotte, William Shakespeare, drammaturgo per eccellenza del Rinascimento inglese, e Inca Garcilaso de la Vega, storico e poeta peruviano. Ma non è solo una giornata di memoria per gli scrittori scomparsi: il 23 aprile coincide anche con la Festa di San Jordi in Catalogna, una tradizione che celebra l’amore e la cultura con lo scambio di libri e rose. È un segno di come la letteratura e le opere creative siano sempre state strumenti di comunicazione universale, trasversale al tempo e allo spazio.

Le Iniziative per Celebrare la Giornata

In tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è celebrata con numerose attività destinate a sensibilizzare il pubblico sull’importanza del libro e della lettura. Le mostre e fiere del libro sono uno degli eventi più attesi, occasioni uniche per editori, autori e lettori di incontrarsi, scoprire nuove pubblicazioni e approfondire il proprio amore per la lettura. Si organizzano incontri con autori, durante i quali gli scrittori discutono del loro processo creativo e delle tematiche trattate nelle loro opere. Inoltre, sono molto diffusi i laboratori di lettura, pensati soprattutto per i più giovani, per avvicinarli al mondo dei libri in modo divertente e coinvolgente. Le donazioni di libri e le campagne di sensibilizzazione completano il quadro, promuovendo l’accesso alla cultura anche nelle zone più svantaggiate e informando sul rispetto del diritto d’autore e sui danni derivanti dalla pirateria letteraria.

Il Libro nell’Era Digitale

Con l’avvento dell’era digitale, molte persone si chiedono quale sia il ruolo del libro in un mondo dominato dalla tecnologia. Eppure, nonostante l’espansione di dispositivi elettronici come tablet e e-reader, il libro cartaceo continua a mantenere una posizione centrale nella società moderna. La lettura è un’attività che stimola il pensiero critico e favorisce l’ampliamento degli orizzonti culturali. I libri permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, di esplorare nuove culture e di approfondire temi attuali in modo che altre forme di comunicazione non sono in grado di fare. Anche nella società odierna, frenetica e in continua evoluzione, il libro conserva il suo fascino come strumento di crescita personale, di connessione con le radici culturali e di stimolo al dialogo interculturale.

Il Diritto d’Autore: Tutelare le Opere Creative

In questo scenario, il diritto d’autore rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela delle opere creative. La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore non è solo un’occasione per celebrare la lettura, ma anche per riflettere sull’importanza di proteggere il lavoro degli autori, degli editori e di tutti coloro che, con impegno e passione, contribuiscono alla creazione di contenuti culturali. Il diritto d’autore, infatti, non si limita a tutelare gli interessi economici degli autori, ma riconosce anche il valore intellettuale delle opere, contribuendo alla creazione di un’industria culturale sana e sostenibile. In un mondo in cui l’uso quotidiano dell’intelligenza artificiale generativa solleva interrogativi sulla paternità creativa, il diritto d’autore si fa ancora più rilevante. L’IA, con la sua capacità di generare contenuti originali, solleva interrogativi su chi sia realmente l’autore di un’opera. In questo contesto, è essenziale continuare a proteggere i diritti di chi crea, per garantire che il lavoro intellettuale sia riconosciuto e valorizzato.

Il Futuro della Cultura e della Creatività

L’intelligenza artificiale generativa, che sta rapidamente cambiando il panorama creativo, mette a dura prova la concezione tradizionale di paternità e originalità. Se un’intelligenza artificiale può scrivere un romanzo, comporre una canzone o creare un’opera d’arte, chi è il vero autore? L’IA stessa o l’operatore umano che ha fornito i dati e le istruzioni? Questi interrogativi sono al centro di un dibattito che si intensifica ogni giorno di più, in particolare per quanto riguarda il diritto d’autore. Gli artisti e gli autori potrebbero trovarsi a fronteggiare nuove sfide, dove la difesa dei diritti di paternità e di proprietà intellettuale dovrà essere aggiornata per riflettere i cambiamenti tecnologici in corso. Questa giornata dunque non è solo una celebrazione della lettura e delle opere letterarie, ma anche un’occasione per riflettere su temi cruciali come la protezione delle opere creative in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia. La cultura, la lettura e il diritto d’autore devono essere tutelati in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della creatività umana. Mentre la tecnologia avanza, il libro e il diritto d’autore restano strumenti imprescindibili per garantire che la creatività continui a prosperare in un ambiente che rispetti l’autenticità e l’integrità dell’opera intellettuale. Celebrare questa giornata significa anche difendere il valore del lavoro intellettuale in tutte le sue forme, dalla penna dell’autore alla creatività assistita dall’intelligenza artificiale.

Torino Comics 2025 chiude l’edizione più grande di sempre: 70.000 appassionati nel weekend a Lingotto Fiere

Si è chiusa oggi la XXIX edizione di Torino Comics, organizzata da GL events Italia in joint venture con Just for Fun, che per tre giorni ha trasformato Lingotto Fiere in un mondo creativo aperto ad appassionati di fumetti, manga, cosplay, giochi, videogiochi e doppiaggio. Sono stati 70.000 i visitatori per il Torino Comics più grande di sempre: oltre 50 mila metri quadri di superficie espositiva, una programmazione ricchissima e tanti spazi dedicati a musica, sport, cosplay, arte e cultura pop.

«Questa edizione ha confermato il grande potenziale di Torino Comics, in termini di numeri e di contenuti – commenta Gábor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia. – La manifestazione è cresciuta ancora, diventando sempre più punto di riferimento per chi ama la cultura pop in tutte le sue forme. Siamo orgogliosi di aver costruito un evento capace di parlare a generazioni diverse, valorizzando la partecipazione, l’inclusione e la creatività».

Torino Comics ha ospitato oltre 70 autori italiani e internazionali, tra cui Giorgio Cavazzano, Silvia Ziche, Marco Gervasio e Luca Enoch, solo per fare qualche nome. Questa edizione ha visto il ritorno di Panini Comics con le pubblicazioni Disney, che sabato ha presentato la variant di Topolino con la copertina speciale dedicata alla città di Torino, a firma di Paolo Mottura.

Onda sonora: premiati i migliori doppiatori dei videogiochi

Il main stage ha ospitato la seconda edizione di Onda sonora, il premio di doppiaggio dedicato al mondo dei videogiochi, promosso in collaborazione con Voci Animate e Videogiochitalia.it.

I premi sono andati a: Alessandro Maria D’Errico, miglior doppiaggio maschile; Stefania Rusconi, miglior doppiaggio femminile; Carlo Alberto Cravino, miglior direzione del doppiaggio; Marco Balzarotti, premio speciale Torino Comics.


Gli eventi sold out

Tutto esaurito per lo spettacolo Vegeta è morto (e l’ho ucciso io), che ha visto protagonista Gianluca Iacono, storica voce italiana del celebre personaggio di Dragon Ball, e per il concerto di Giorgio Vanni, con migliaia di fan in delirio che hanno cantato le canzoni dei cartoni animati anni ’90 e 2000. Lunghe code di fan per salutare i creator più amati dai giovani e dai giovanissimi, come Lollo Lacustre, Poldo e XMurry. Tra gli incontri più affollati in sala The Hive, la presentazione di Terravento, la nuova saga fantasy di Topolino; il dibattito sulla rappresentazione del mondo LGBTQIA+ nel mondo dei videogiochi e dei fumetti con il Coordinamento Torino Pride e la Scuola Internazionale di Comics, l’intervento dell’attivista e illustratrice marocchina Zainab Fasiki sul potere dell’arte come strumento di cambiamento sociale e l’incontro a cura di Tunuè su come il fumetto racconta l’attualità, il fenomeno dell’immigrazione e delle seconde/nuove generazioni, in occasione della presentazione di C’era una volta l’est di Boban Pesov.

Competizioni cosplay: i vincitori volano a Madrid e Tolosa

Il pubblico ha assistito con entusiasmo alle due competizioni cosplay internazionali, con oltre 300 partecipanti in gara: nella tappa italiana dell’International Cosplay League Diego Capuozzo con il personaggio di Dragonzord dei Power Rangers ha trionfato nella categoria singoli, mentre Letizia Furlini e Walter Rocca, con i personaggi Yuna e Tidus Auron da Final Fantasy X sono saliti sul gradino più alto del podio per la categoria coppie. I vincitori voleranno a settembre a Madrid per la finale, in occasione del Japan Weekend. Domenica si è svolta invece la selezione italiana dell’Europa Cosplay Cup, le cui finali si svolgeranno a novembre a Tolosa, in Francia, in occasione dell’evento Toulouse Game Show. Grande partecipazione anche per la prima edizione della K-Pop League Italia: i vincitori della tappa torinese gareggeranno alla finale nazionale in programma a Milano in occasione della Games week.

 

Sport, videogames e attività per i più piccoli

Tra le novità del 2025, l’area sport all’esterno del Padiglione 3 ha proposto attività gratuite, tornei ed esibizioni che hanno coinvolto visitatrici e visitatori di ogni età.

La Città dell’Agenda della Disabilità – in collaborazione con CPD e Fondazione CRT – ha proposto esperienze immersive, giochi e attività per sensibilizzare sul tema dell’accessibilità.

Inclusione e benessere le parole chiave anche dell’area kids, con attività di truccabimbi e laboratori creativi per bambini, in collaborazione con Carioca, e della formazione per addetti ai lavori dal titolo Creare per crescere, per esplorare il valore del segno grafico e del colore in età evolutiva, organizzato in collaborazione con APPIA – Associazione di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia e dell’Adolescenza e Linea d’acqua APS.

Sempre più spazio per l’area videogames, realizzata in collaborazione con Lega Esport, con oltre 100 postazioni per il freeplay, tornei, simulazioni e un’area indie dedicata all’innovazione e alla creatività nel mondo videoludico, dove le case editrici indipendenti e i game developer emergenti hanno presentato i loro progetti originali e inediti.

“A Caccia di Storie”: La Settima Edizione della Residenza Creativa per Giovani Autori a Camaiore

Nel cuore della Versilia, il Comune di Camaiore ha accolto con entusiasmo i talenti selezionati per la settima edizione del progetto “A Caccia di Storie”, un’iniziativa che da anni si distingue per il suo impegno nella scoperta e valorizzazione di giovani scrittori e scrittrici per bambini e ragazzi. Promosso da Lucca Comics & Games e Book on a Tree, con il sostegno delle Edizioni PIEMME – Il Battello a Vapore e di Amref Health Africa, questo progetto non è solo un’opportunità formativa, ma anche una vera e propria avventura creativa che quest’anno si svolge nel suggestivo centro storico di Camaiore.

La cerimonia di apertura, che ha avuto luogo ieri, è stata un momento significativo, con i saluti istituzionali del Sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci, e del Presidente di Lucca Crea, Nicola Lucchesi. Questi hanno dato il via ufficiale alla settimana di residenza che, fino al 12 aprile, vedrà undici aspiranti autori immergersi in un percorso di formazione intensivo. Le edizioni passate di “A Caccia di Storie” hanno già segnato un importante traguardo, ma quest’anno il progetto ha raggiunto un nuovo livello di eccellenza, con una selezione dei partecipanti che ha visto più di 100 candidati competere per un posto.

Gli autori selezionati sono Jacopo Donati, Alessio Morelli, Davide Gregori, Giacomo Romanò, Zoe Guindani, Marco Gelli, Chiara Bonazzi, Chiara Alessi, Chiara Musa, Maria Sogaro e Carmen Della Porta, quest’ultima vincitrice della borsa di studio Amref Health Africa, dedicata alla memoria della scrittrice Miriam Dubini e riservata ai talenti che nelle loro storie trattano temi sociali e di grande rilevanza. I partecipanti, che provengono da diverse parti d’Italia, sono pronti a vivere un’esperienza irripetibile, che si svolgerà tra le colline e il mare della Versilia, un ambiente perfetto per stimolare la creatività e la scrittura.

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Camaiore e Lucca Crea, con il supporto della Pluriservizi Camaiore, i partecipanti avranno accesso a location di grande fascino, come l’Ostello del Pellegrino e il Fondo 167, che ospiteranno le lezioni e le attività formative. Durante questa settimana, i talenti selezionati non solo avranno la possibilità di affinare le loro capacità narrative, ma anche di entrare in contatto con alcuni dei principali protagonisti dell’editoria per ragazzi. Incontri con autori affermati, editori, agenti letterari, librai, illustratori e sceneggiatori arricchiranno il programma, fornendo ai partecipanti strumenti fondamentali per comprendere il panorama editoriale e per migliorare le proprie competenze professionali.

“A Caccia di Storie” non è solo un progetto di scouting editoriale, ma una vera e propria palestra creativa che prepara i giovani autori ad affrontare ogni fase del processo editoriale. Dalla concezione delle idee alla realizzazione concreta di un libro, i partecipanti esploreranno tutte le fasi della creazione di un racconto, dalla scrittura alla pubblicazione, passando per la revisione e l’illustrazione. Questo percorso formativo si caratterizza per l’intensa interazione tra i talenti e gli esperti del settore, che offriranno una panoramica completa dell’editoria junior, permettendo ai partecipanti di confrontarsi direttamente con chi lavora quotidianamente per portare libri di qualità sul mercato.

Le precedenti edizioni del progetto hanno avuto un impatto straordinario sul panorama editoriale, con oltre 60 partecipanti che hanno avuto l’opportunità di sviluppare e pubblicare i loro lavori. Tra i titoli pubblicati grazie a “A Caccia di Storie” figurano successi come Perdenti con le ali di Carlotta Cubeddu (2019), Myself di Giada Pavesi (2020), La casa ai confini del mondo di Matteo Francini (2021), Le ragazze del fiume di Alessandra Ubezio (2022), Il mistero di Villa Polifemo di Maria Elisa Aloisi (2023) e Fuga dal Paradiso di Sara De Martino (2024). Questi successi testimoniano non solo la qualità del progetto, ma anche l’efficacia della sua capacità di lanciare nuovi talenti nel mondo dell’editoria per ragazzi.

La residenza creativa “A Caccia di Storie” rappresenta quindi un appuntamento imperdibile per tutti coloro che sognano di diventare scrittori per bambini e ragazzi, offrendo non solo formazione ma anche una visibilità fondamentale per entrare nel mondo dell’editoria. Le edizioni future si preannunciano ricche di nuove opportunità per i giovani autori, contribuendo così a nutrire il panorama letterario per l’infanzia con storie fresche, innovative e socialmente rilevanti.

Per chi fosse interessato a seguire l’evoluzione del progetto, maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di A Caccia di Storie all’indirizzo:  acacciadistorie.it.